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‎Boccace‎

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‎Forni, Pier Massimo‎

‎Forme complesse nel ?Decameron?.‎

‎cm. 17 x 24, 156 pp. Biblioteca di ?Lettere italiane? - Studi e testi 315 gr. 156 p.‎

‎Giovanni Boccaccio editore e interprete di Dante.‎

‎cm. 18 x 25,5, viii-120 pp. 284 gr. viii-120 p.‎

‎Grossvogel, Steven‎

‎Ambiguity and allusion in Boccaccio's ?Filocolo?.‎

‎cm. 18 x 25,5, 254 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia Inglese 555 gr. 254 p.‎

‎Balduino, Armando‎

‎Boccaccio, Petrarca e altri poeti del Trecento.‎

‎cm. 17 x 24, 344 pp. Biblioteca di ?Lettere italiane? - Studi e testi 665 gr. 344 p.‎

‎Olschki, Leo S.‎

‎Boccaccio. Cat. 95.‎

‎cm. 19,5 x 29,5, 38 pp. con 14 figg. Olschki, Leo S. - Cataloghi della libreria antiquaria Francese 90 gr. 38 p.‎

‎Pastore Stocchi, Manlio‎

‎Tradizione medievale e gusto umanistico nel ?De montibus? del Boccaccio.‎

‎cm. 17,5 x 25, 96 pp. Universit? di Padova - Pubblicazioni della Facolt? di lettere e filosofia 194 gr. 96 p.‎

‎Person?, Luigi Maria‎

‎Grandi scrittori nuovamente interpretati: Petrarca, Boccaccio, Parini, Leopardi, Manzoni.‎

‎cm. 18 x 25,5, 256 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 545 gr. 256 p.‎

‎Pertusi, Agostino‎

‎Leonzio Pilato fra Petrarca e Boccaccio.‎

‎cm. 14,5 x 22, xxii-600 pp. con 32 tavv. f.t. Fondazione Giorgio Cini - Civilt? veneziana - Studi 1040 gr. xxii-600 p.‎

‎Quaglio, Antonio Enzo‎

‎Le chiose all'elegia di Madonna Fiammetta.‎

‎cm. 17,5 x 25, viii-216 pp. Universit? di Padova - Pubblicazioni della Facolt? di lettere e filosofia 362 gr. viii-216 p.‎

‎Stewart, Pamela D.‎

‎Retorica e mimica nel ?Decameron? e nella commedia del Cinquecento.‎

‎cm. 14,5 x 20,5, 300 pp. Saggi di ?Lettere italiane? 349 gr. 300 p.‎

‎Zaccaria, Vittorio‎

‎Boccaccio narratore, storico, moralista e mitografo.‎

‎cm. 17 x 24, xvi-270 pp. Biblioteca di ?Lettere italiane? - Studi e testi Il volume contiene una serie di studi pubblicati tra il 1970 e il 2000, qui aggiornati, riordinati e disposti con lo scopo di offrire una descrizione delle opere latine maggiori del Boccaccio: ?De mulieribus claris?, ?De casibus virorum illustrium?, ?Genealogie deorum gentilium?, un?analisi della lingua delle medesime e infine un approfondimento del rapporto del Boccaccio con la tradizione classica, Dante e Petrarca. A series of studies published between 1970 and 2000 updated, rearranged and set out here with the aim of offering a description of Boccaccio?s major Latin works: ?De mulieribus claris?, ?De casibus virorum illustrium?, ?Genealogie deorum gentilium?, an analysis of the language used therein and a thorough investigation into the relationship Boccaccio had with classical tradition, Dante and Petrarca. 526 gr. xvi-270 p.‎

‎Branca, Vittore - Ricci, Pier Giorgio‎

‎Un autografo del Decameron (Codice Hamiltoniano 90).‎

‎cm. 16 x 23,5, 70 pp. con 14 tavv. f.t. Opuscoli accademici 196 gr. 70 p.‎

‎Antonio Gagliardi‎

‎Giovanni Boccaccio. Filosofo averroista‎

‎Questo saggio analizza le opere di Boccaccio nel tentativo di metterne in evidenza il testo filosofico all'interno dell'immaginario letterario. Autori: Antonio Gagliardi.‎

MareMagnum

Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
[Books from Rubbettino Editore]

€ 19.63 购买

‎Renzo Bragantini‎

‎Testi e vicende del Trecento. Letture ed esegesi di Dante, Petrarca, Boccaccio‎

‎Il libro nasce dal convincimento che non sia possibile proporre un'interpretazione plausibile di qualsivoglia testo, massime se si tratta di opere dei primi secoli, se non tramite un corpo a corpo con le sfide offerte dalla sua lettera, e con un esauriente chiarimento di essa. Ciò non significa indugiare esclusivamente su tale aspetto (che pure, per un autore medioevale, è primario); piuttosto quella premessa è la sola che, implicando in ogni sua stazione argomentativa un quadro necessariamente più ampio, permette a ognuno dei due movimenti di irrobustirsi vicendevolmente. I tre grandi protagonisti della letteratura trecentesca sono qui oggetto tanto di analisi ravvicinate, quanto di indagini di più ampia portata, quanto infine di questioni di metodo (commento ai testi, problemi testuali). Autori: Renzo Bragantini.‎

MareMagnum

Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
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€ 14.25 购买

‎Ilaria Tufano‎

‎Boccaccio e il suo mondo. Studi e letture sul Decameron‎

‎Il volume si sofferma su alcuni aspetti della figura e della cultura di Boccaccio: la sua vicenda biografica, il milieu religioso angioino e fiorentino, la produzione letteraria, con particolare attenzione al Decameron. L’analisi privilegia diversi motivi e tematiche utili all’esplorazione del mondo boccacciano: la povertà, che mostra una consapevole adesione a un ideale umanistico e segna momenti e traversie della vita del letterato; la satira antifratesca, il riuso della letteratura religiosa nel Decameron; la geografia del capolavoro, con l’analisi di luoghi e spazi in grado di orientarne l’esegesi. Chiudono il volume tre letture di novelle scelte tra la Quarta e la Quinta giornata che mettono in luce la maestria di Boccaccio nel combinare e reinterpretare i materiali delle diverse tradizioni. Autori: Ilaria Tufano.‎

MareMagnum

Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
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€ 17.10 购买

‎Lucia Battaglia Ricci‎

‎Boccaccio‎

‎Autori: Lucia Battaglia Ricci.‎

‎Lucia Battaglia Ricci‎

‎Ragionare nel giardino. Boccaccio e i cicli pittorici del «Trionfo della morte»‎

‎Autori: Lucia Battaglia Ricci.‎

‎Mirko Bevilacqua‎

‎Leggere per diletto. Saggi sul Decameron‎

‎Come Boccaccio stesso scrisse nel Proemio del "Decameron", tutte le novelle, le favole, le parabole e le storie raccontate in quest'opera sono pensate per scacciare la "malinconia" e la "grave noia", in particolare delle donne infelicemente innamorate. Ed è per soddisfare quelle "lettrici" che non possono ascoltare le novelle della brigata, quelle donne amorosamente sole che già sognano leggendo storie di dame e cavalieri, che viene redatto questo libro di diletto per le donne, che, "oziose", avranno così di che passare il tempo. "Piacevoli ragionamenti", o addirittura "sollazzevoli", divengono l'espressione viva di quella "cortesia borghese", di quella brigata, che sta a cuore al geniale autore del Decameron. Giardino - il Decameron - è dunque il luogo della scoperta, finalmente, di una letteratura del piacere, del diletto, da contrapporsi alla letteratura della penitenza medievale e all'immagine della terribile pestilenza che travolse la vita del Boccaccio stesso e di tutti i suoi concittadini. Autori: Mirko Bevilacqua.‎

‎Carla Bozzolo‎

‎Manuscrits des traductions françaises d'oeuvres de Boccace. XV siècle‎

‎Autori: Carla Bozzolo.‎

‎Ernest H. Wilkins‎

‎Studies on Petrarch and Boccaccio‎

‎Autori: Ernest H. Wilkins. Curatori: A. S. Bernardo.‎

‎Marco Veglia‎

‎La strada più impervia. Boccaccio fra Dante e Petrarca‎

‎Senza nulla togliere alla grandezza di Petrarca, dovremmo forse dubitare delle sue prospettive di giudizio sull'amico Boccaccio, che, s'intende, scelse la strada letteraria che più gli era congeniale. Per farlo, gli abbisognavano non soltanto le qualità che possedeva copiose, ma le avvedutezze che doveva acquisire con la maturità e l'esperienza. Per conciliare Dante e Petrarca egli non poteva che assumere il ruolo del discepolo chiosatore e del cultore di reliquie letterarie. Con una umiltà, talvolta così esibita da essere non meno goffa della pretesa petrarchesca di non conoscere la "Commedia", con la maschera dello scrittore-commentatore che si dichiarava terzo fra cotanto senno, Boccaccio riuscì a essere fedele a se stesso e, nel contempo, ad affermare la propria "differenza", a salvaguardarla e a nutrirla. La sua "terza strada", tanto faticosa e impervia quanto originale, è per ciò stesso quella di una letteratura conciliante e inclusiva, che non poté e non volle rinunciare a innestare Petrarca sul tronco di Dante, né a mostrare il volto grifagno di Dante tra le ombre e le verzure di Valchiusa. Autori: Marco Veglia.‎

‎Autori vari‎

‎Lectura Dantis Scaligera. Da Dante a Boccaccio 2004-2005‎

‎Curatori: E. Sandal.‎

‎Stefano Carrai‎

‎Boccaccio e i volgarizzamenti‎

‎Boccaccio fu traduttore di classici e lettore curioso e attento di alcune fra le più brillanti traduzioni di testi antichi o tardo-antichi. La vivace presenza dei volgarizzamenti nella testura delle sue opere induce a rivedere la valutazione della loro ricezione. I lettori erano affascinati dall'emulazione del mondo antico e dalle ambientazioni anticheggianti del racconto ma non padroneggiavano gli strumenti linguistici per attingere direttamente ai classici. Ed è per soddisfare le esigenze di questo pubblico semicolto che lo scrittore ricorre alla mediazione dei volgarizzatori. Il fatto che tenesse aperti sullo stesso tavolo - come parrebbe - testo latino e versione volgare ce lo fa intravedere dunque in cerca di uno stile "latineggiante". Le “Heroides” ovidiane di Filippo Ceffi e la “Consolatio” boeziana di Alberto della Piagentina furono determinanti per la sua ispirazione, sul piano inventivo e della ricerca di una forma moderna per testi che miravano ad ammantarsi di antico, specie per la “Comedia delle ninfe fiorentine” e l'”Elegia di madonna Fiammetta”. Autori: Stefano Carrai.‎

‎Laura Banella‎

‎La «Vita nuova» del Boccaccio. Fortuna e tradizione‎

‎"(...) La Vita nuova è stata cosi in grado di suscitare reazioni assai diverse negli scribi che si sono confrontati con essa, tra i quali spicca Giovanni Boccaccio, che copiò il testo più volte, almeno due, stando alle trascrizioni conservate nei mss. Toledano e Chigiano. L'edizione boccacciana del «libello», sia dal punto di vista microstrutturale (la mise en page delle singole carte) sia da quello macrostrutturale (la composizione dei volumi in cui il prosimetro è inserito) esibisce l'interpretazione del testo e del suo autore, della Vita nuova e di Dante. Tali peculiarità, unite all'ampia messe di manoscritti descripti derivati dalle due copie conservate, hanno reso tale corpus di codici l'oggetto ideale per uno studio di filologia materiale che non si accontentasse di narrare la storia di una tradizione, ma che, analizzando la poetica visuale insita in ogni copia, cercasse di trovare una risposta anche ad alcuni interrogativi pili generali sulle relazioni tra storia della letteratura, storia della tradizione e critica del testo, offrendo sperabilmente anche qualche conoscenza critica in più sul prosimetro stesso. (...)" (dall'Introduzione) Autori: Laura Banella.‎

‎Francisco Rico‎

‎Ritratti allo specchio. (Boccaccio, Petrarca)‎

‎Autori: Francisco Rico.‎

‎Franco Cardini‎

‎Le cento novelle contro la morte. Leggendo Boccaccio: epidemia, catarsi, amore‎

‎Le epidemie, come le carestie e le guerre, sono un ricorrente flagello del genere umano, eppure "non tutto il male viene per nuocere". Sono antiche compagne e, per certi aspetti, anche e soprattutto efficaci maestre. Possono insegnarci il coraggio, la solidarietà, la prudenza, la prevenzione, l'igiene, e addirittura – paradossalmente – l'ottimismo. Possono stimolare l'arte, la musica, la fantasia. Perfino far nascere l'amore. Nella Firenze del 1348 un'"allegra brigata" di giovani, tre ragazzi e sette ragazze, decide, per sfuggire al contagio che sta devastando Firenze, di "far comunità" rifugiandosi in luoghi ameni e salubri; là, per non soccombere all'angoscia provocata dalla "moría", viene stabilita tra loro la regola di raccontarsi a vicenda, in dieci diverse giornate, una novella ciascuno. Dieci protagonisti, dieci caratteri che emergono dalla narrazione, dieci forme di progressiva "catarsi", di liberazione dalla paura. Una splendida psicoterapia di gruppo. Tale il messaggio del Decameron di Giovanni Boccaccio, che questo libro ripropone per i giorni nostri, secondo una particolare chiave di lettura. La lettura di un medievista per il dramma postmoderno iniziato nei primi mesi del 2020. Autori: Franco Cardini.‎

‎Antonio Catalfamo‎

‎Giovanni Boccaccio. Tra letteratura «cortese» e letteratura «popolare»‎

‎La critica letteraria italiana, a proposito del "Decameron" di Boccaccio, si è polarizzata intorno a due opposte posizioni. Da un lato, quella di Vittore Branca, che ha rinvenuto nell'opera l'«epopea dei mercatanti». Dall'altro, quella di Michelangelo Picone, che ha individuato in essa la riproposizione del modello dantesco, improntato all'esaltazione dei valori cortesi e cavallereschi. In mezzo, l'interpretazione di Giuseppe Petronio, che, superando la «logomachia definitoria», ha cercato di cogliere i veri connotati del «realismo» che domina il Certaldese e il suo capolavoro, strettamente legato al suo tempo, visto nella complessità che lo caratterizza, al di là di ogni schematismo. Il presente volume si propone di proseguire lungo questa linea contrassegnata dall'analisi articolata dei fenomeni letterari, colti nel loro rapporto con i «contesti», nell'unità inscindibile tra «forma» e «contenuto», che sta alla base delle grandi opere, arricchendo il metodo critico specifico della disciplina con l'apporto vivificante di altre (antropologia, sociologia, psicanalisi). Autori: Antonio Catalfamo.‎

‎Cavalieri Raffaella‎

‎In viaggio con Boccaccio dall'oro delle ginestre di Certaldo ai profumi d'Oriente‎

‎ill., br. In occasione del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio, questo testo si propone come un percorso letterario attraverso i luoghi reali o immaginari narrati in uno dei suoi testi più noti e diffusi: il "Decameron". Partendo dalla piccola cittadina di Certaldo, scelta come cornice dell'azione, lo sguardo spazia attraverso il panorama e l'atmosfera su cui si posarono per l'ultima volta i suoi occhi, attraverso un percorso letterario che va dalle testimonianze stesse del Boccaccio, a quelle di successivi visitatori che, uscendo dalle strade principali, intrapresero un'escursione nella cittadina boccaccesca e ne tramandarono le proprie impressioni. Da qui il viaggio vero e proprio ha inizio, un viaggio nel tempo, un itinerario lungo la storia del viaggio nel Medioevo e quella commedia umana descritta nelle fresche pagine del "Decameron", alla scoperta di una nuova tappa nella vasta e ricca geografia letteraria.‎

‎Picone M. (cur.)‎

‎Autori e lettori di Boccaccio. Atti del Convegno internazionale (Certaldo, 20-22 settembre 2001)‎

‎brossura‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Filostrato»‎

‎brossura‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Teseida»‎

‎brossura‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Decameron». Vol. 1: Proem. The Third day‎

‎brossura‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Decameron». Vol. 2: The fourth day the seventh day‎

‎brossura‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Decameron». Vol. 3‎

‎br.‎

‎Autori vari‎

‎Boccaccio e Napoli. Nuovi materiali per la storia culturale di Napoli nel Trecento‎

‎Questo libro s'inserisce in un programma di ricerca triennale che è durato dal 2011 al 2013 e si è ispirato all'idea che si potesse studiare un "Boccaccio angioino". Sotto questo titolo si è infatti iniziata la serie di attività scientifiche che, prendendo spinta dalla Seconda Università di Napoli, hanno messo insieme i colleghi di tutti gli Atenei pubblici campani, dall'Università "Federico II" a "L'Orientale" fino all'Università di Salerno con la sua sede di Fisciano. Atenei che hanno stretto una convenzione finalizzata a promuovere e sostenere gli studi dedicati alla cultura meridionale del s. XIV e in particolare a quella più direttamente collegata alla presenza di Giovanni Boccaccio nella capitale del Regno, così da inserire l'autore di origine toscana dentro il più ampio contesto culturale, storico, politico e artistico del complesso mondo angioino del Trecento. In vista delle celebrazioni per il VII Centenario della nascita (1313-2013), nel 2011 sono stati organizzati un Seminario e un Convegno internazionale, al quale hanno partecipato studiosi provenienti da settori diversi: dalla storia della letteratura, dalla linguistica e dalla filologia fino alla storia dell'arte, della musica e della scienza. I primi risultati sono stati pubblicati a Bruxelles, presso Peter Lang, con il titolo di "Boccaccio angioino". Da quella prima esperienza è emerso un gruppo di ricerca che ha poi animato le celebrazioni del 2013, i cui lavori si pubblicano adesso sotto il titolo di "Boccaccio e Napoli".‎

‎Lamberti M. (cur.); Ibarra F. (cur.); Longhitano S. (cur.)‎

‎Boccaccio. Influenza e attualità. Atti delle 11° giornate di studi italiani (Città del Messico, 28 ottobre-1 novembre 2013)‎

‎br. "Nel 2013 si sono celebrate, presso l'Universidad Nacional Autonoma de México (UNAM), le XI Giornate Internazionali di Studi Italiani, dedicando gran parte del congresso alla commemorazione del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio. Questa attività congressuale si svolge con regolarità biennale per conto della Cattedra Straordinaria "Italo Calvino", istituita dall'Ambasciata d'Italia in Messico presso il Dipartimento di Lettere Italiane. L'undicesima edizione di questo congresso ha riunito nella nostra sede studiosi di molte nazionalità. È un piacere e un orgoglio per noi poter presentare in questo volume i loro interventi come un contributo accademico per mantenere vivo l'interesse per un autore rappresentativo della più alta tradizione italiana." (Dalla Presentazione)‎

‎Autori vari‎

‎Boccaccio in versi. Atti del Convegno (Parma, 13-14 marzo 2014)‎

‎Curatori: Pantalea Mazzitello, Giulia Raboni, Paolo Rinoldi, Carlo Varotti. Il volume che qui si presenta nasce dal convegno boccacciano tenutosi a Parma il 13-14 marzo 2014 con il sostegno dell'Ente nazionale Giovanni Boccaccio, a ideale chiusura dell'anno boccacciano 2013, che ha visto la partecipazione di studiosi provenienti da numerose università. La posizione non particolarmente invidiabile dell'ultimo arrivato permette però uno sguardo lungo dal quale risultano confermate le valutazioni e le aspettative dei curatori, che avevano individuato nel tema "Boccaccio in versi" una lacuna per così dire "strutturale" della bibliografia. Rispetto alle iniziative precedenti il convegno si caratterizza dunque per una restrizione dell'oggetto, che corrisponde ad una scelta di campo precisa e mira a colmare, almeno in parte, la suddetta lacuna. (Dalla Premessa)‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «The elegy of Lady Fiammetta»‎

‎br.‎

‎Guérin P. (cur.); Robin A. (cur.)‎

‎Boccaccio e la Francia-Boccace et la France. Ediz. bilingue‎

‎ill., br. Il volume vuole dimostrare che Boccaccio senza la Francia - una Francia in primo luogo "napoletana e "angioina"- non sarebbe Boccaccio, quello che ci è noto. I motivi che percorrono opera e poetica boccacciana sarebbero senz'altro del tutto diversi. Ma la Francia senza Boccaccio, almeno la sua letteratura, avrebbe anch'essa assunto una fisionomia differente. Ciò che viene dapprima in mente, ovviamente, riguarda il genere della novella, che avrebbe preso tutt'altro corso, la novella così come Boccaccio la "inventa" nel "Decameron" , dove ne elabora la prassi teorica.‎

‎Fukushima Osamu‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «The song of the Nymphs of Fiesole»‎

‎br.‎

‎Osamu Fukushima‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Filocolo». Vol. 1-2‎

‎Autori: Osamu Fukushima. Dopo il corposo lavoro sul Decameron di Boccaccio, sull'Elegia di Madonna Fiammetta, sul Ninfale fiesolano e sul Ninfale d'Ameto lo studioso Osamu Fukushima propone un altro utile dizionario etimologico del Filocolo, il primo romanzo avventuroso della letteratura italiana scritto in prosa e in volgare. L'opera è la prima indagine sulla storia, l'origine o l'etimologia delle parole del romanzo di Boccaccio. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.‎

‎Osamu Fukushima‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «The Corbaccio or The Labyrinth of Love»‎

‎Autori: Osamu Fukushima. Dopo il corposo lavoro sul Decameron di Boccaccio, sull'Elegia di Madonna Fiammetta, sul Ninfale fiesolano, sul Filostrato, sul Ninfale d'Ameto e il recente Filocolo lo studioso Osamu Fukushima propone un altro utile dizionario etimologico di un'opera del Boccaccio: Il Corbaccio. L'opera composta negli anni della maturità è scritta in volgare e ci è stata tramandata in ottantadue codici. Tra i quali, il più attendibile sarebbe il Laurenziano XLII trascritto a mano da Francesco d'Amaretto Mannelli. L'opera è, ancora una volta, la prima indagine sulla storia, l'origine o l'etimologia delle parole dell'opera di Boccaccio. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.‎

‎Osamu Fukushima‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Genealogy of the gentile gods». Vol. 1: Books I-III‎

‎Autori: Osamu Fukushima. Giovanni Boccaccio scrisse la Genealogia deorum gentilium in latino: 15 i libri di questo corposo progetto in cui sono interpretati allegoricamente molti miti delle divinità pagane. Oggi vengono riproposti i primi tre libri cui seguirà nell’arco di due anni l’opera complessiva. Nel trattato si cerca di fare chiarezza sui tanti e contorti rapporti di parentela tra le divinità del classico pantheon dell’antica Grecia e di Roma. Ancora una volta, come in molte altre sue opere, Fukushima propone un importante dizionario etimologico, uno strumento che pone il latino e il greco al centro delle lingue indoeuropee, su cui si fondano l’italiano, il francese, lo spagnolo, il tedesco e, non ultimo, l’inglese che sono qui comparati da vari punti di vista etimologici. L’opera è la prima indagine sulla storia, l’origine o l’etimologia delle parole nella Genealogia. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.‎

‎Osamu Fukushima‎

‎An etymological dictionary for reading Boccaccio's «The comedy of the Florentine nymphs or Ameto»‎

‎Autori: Osamu Fukushima. Dopo il corposo lavoro sul "Decameron" di Boccaccio, sull’"Elegia di Madonna Fiammetta" e sul "Ninfale fiesolano", lo studioso Osamu Fukushima propone un dizionario etimologico della "Comedia delle ninfe fiorentine", o "Ninfale d’Ameto", uno strumento che pone il latino e il greco al centro delle lingue indoeuropee, su cui si fondano l’italiano, il francese, lo spagnolo, il tedesco e, non ultimo, l’inglese che sono qui comparati da vari punti di vista etimologici. L’opera è l'indagine sulla storia, l’origine o l’etimologia delle parole del romanzo allegorico-pastorale di Boccaccio. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.‎

‎Fatigati Antonio‎

‎L'opera dei dieci giorni per una lettura teologica del Decameron‎

‎brossura Le cento novelle raccolte da Boccaccio intorno alla metà del XIV secolo contribuiscono a fare dello scrittore di Certaldo uno dei maggiori esponenti di quegli autori eredi di Dante che consideravano la poesia - da considerarsi nel suo senso più ampio - e la teologia come una sola cosa. Eppure, malgrado ciò, raramente il Decameron ha avuto l'attenzione che merita rispetto al suo profilo teologico. Nel Decameron Boccaccio, testimone della tragedia causata dall'epidemia di peste del 1348, mette la sua arte a disposizione di un grande disegno pastorale: dire della misericordia di Dio verso gli uomini e indicare la strada da compiere per realizzare il bene. La teologia francescana e agostiniana fanno la loro comparsa nelle prime tre novelle del Decameron dove Boccaccio parla di Dio e della Sua assoluta misericordia che non si arresta di fronte al peccato e della presenza dello Spirito Santo nella Chiesa di Cristo. Quella tomista è invece protagonista delle ultime dieci novelle che rappresentano gli esempi mostrati agli uomini affinché comprendano come si possa vincere il male compiendo il bene. In mezzo, ottantasette storie dove uomini e donne sono messi a nudo nelle loro piccolezze e fragilità dando vita a una commedia umana che si svolge sotto lo sguardo divertito ma compassionevole dell'autore.‎

‎Morabito Raffaele‎

‎Le virtù di Griselda. Storia di una storia‎

‎brossura Prendendo le mosse della straordinaria fortuna della storia di Griselda, che nel Decameron viene collocata al termine della decima e ultima giornata, si discutono le varie tesi relative alla sua origine, riconoscendo in Boccaccio l'inventore di un preciso intreccio narrativo, che rimane sostanzialmente immutato per circa cinque secoli. La ragione di tale stabilità, come quella dei mutamenti, viene cercata nell'evolversi del concetto di virtù, sotteso alla storia nelle sue varie redazioni.‎

‎Catalfamo Antonio‎

‎Giovanni Boccaccio. Tra letteratura «cortese» e letteratura «popolare»‎

‎br. La critica letteraria italiana, a proposito del "Decameron" di Boccaccio, si è polarizzata intorno a due opposte posizioni. Da un lato, quella di Vittore Branca, che ha rinvenuto nell'opera l'«epopea dei mercatanti». Dall'altro, quella di Michelangelo Picone, che ha individuato in essa la riproposizione del modello dantesco, improntato all'esaltazione dei valori cortesi e cavallereschi. In mezzo, l'interpretazione di Giuseppe Petronio, che, superando la «logomachia definitoria», ha cercato di cogliere i veri connotati del «realismo» che domina il Certaldese e il suo capolavoro, strettamente legato al suo tempo, visto nella complessità che lo caratterizza, al di là di ogni schematismo. Il presente volume si propone di proseguire lungo questa linea contrassegnata dall'analisi articolata dei fenomeni letterari, colti nel loro rapporto con i «contesti», nell'unità inscindibile tra «forma» e «contenuto», che sta alla base delle grandi opere, arricchendo il metodo critico specifico della disciplina con l'apporto vivificante di altre (antropologia, sociologia, psicanalisi).‎

‎Nobili S. (cur.)‎

‎Giovanni Boccaccio‎

‎br. In un'antologia aggiornata in base ai commenti e alle edizioni più recenti, Giovanni Boccaccio viene presentato secondo un originale criterio tematico. Ecco allora il romanziere affiancato al biografo, le novelle sensuali, in cui trionfa l'erotismo e l'amore per la vita, accanto a quelle dedicate al pianto e all'elaborazione del dolore. Rivisitato attraverso prose e versi, pagine famose ma anche meno note, Boccaccio si rivela così un grande intellettuale del Medioevo, che mette la filosofia in bocca ai suoi gentiluomini anche quando conversano amabilmente in un giardino, e che allo stesso tempo è proiettato già dentro al problema - tutto umanistico e rinascimentale - di difendere e celebrare la poesia. Ma attraversando così le sue opere, si riscopre anche il Boccaccio uomo, ora intento a consolare l'amico Pino de Rossi ora a gestire il difficile rapporto con l'amico Francesco Petrarca: quel Petrarca assunto, insieme a Dante, come maestro, la cui lezione Boccaccio si impegna a trasmettere ai posteri con la passione di un allievo curioso, entusiasta e modesto a un tempo.‎

‎Antes Monika‎

‎Giovanni Boccaccio e le donne. Ediz. multilingue‎

‎br. Giovanni Boccaccio, il grande narratore che col suo Decamerone ha segnato in modo indelebile la storia della letteratura, è stato spesso additato come osceno, licenzioso, perfino immorale. Ma qual è veramente la sua visione della donna, protagonista ricorrente nella produzione del poeta di Certaldo? Partendo da un'analisi della società medievale toscana, l'autrice prende in esame in particolare l'Elegia di Madonna Fiammetta, il Corbaccio e lo stesso Decamerone, per mostrare differenze e analogie tra le figure femminili lì presenti. Ripercorrendo la biografia di Boccaccio, emerge un'evoluzione complessa nel suo rapporto con la donna, in cui ammirazione e rispetto si alternano talvolta a punte di radicale misoginia.‎

‎Bolpagni Marcello; Burgazzi R. (cur.)‎

‎La geografia del Decameron. Luoghi, viaggi e pregiudizi nel capolavoro di Boccaccio. Ediz. per la scuola‎

‎ill., br. Questo saggio si concentra sulla geografia fisica e morale del capolavoro di Giovanni Boccaccio, affrontando dubbi e ipotesi critiche riguardo alla sua spazialità. Lo studio si concentra dapprima sul clima e le esperienze letterarie di sapore geografico vissute da Boccaccio, per poi compiere un'analisi precisa e puntuale dei luoghi decameroniani, ricercati e catalogati secondo criteri finalmente attendibili e verosimili. L'osservazione dei dati raccolti, affiancati da mappe coropletiche e cartine geografiche che mostrano i viaggi mediterranei dei beniamini decameroniani, permettono di spostare lo studio sul piano della geografia morale e, dunque, sulla visione, benevola malevola o neutra, che Boccaccio aveva nei confronti dell'alterità o, semplicemente, dei veneziani bergoli.‎

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