|
Ruggiano Fabio
Barbassori allo stravizzo. Cicalate secentesche dalla Biblioteca e dall'Archivio dell'Accademia della Crusca
brossura
|
|
Frigerio S. (cur.)
Linguistica e testi letterari. Modelli, strumenti e analisi
br. Il volume approfondisce lo studio dei rapporti fra il testo letterario e la linguistica testuale, una disciplina che fin dalle origini ha intrattenuto con esso contatti privilegiati. Con le sue particolari caratteristiche linguistiche, il testo letterario consente infatti di ampliare e affinare i modelli e gli strumenti della linguistica testuale; al contempo, questi ultimi favoriscono una comprensione profonda del funzionamento dei testi letterari, con aperture critiche ulteriori. I saggi presenti nel volume propongono un inquadramento storico-teorico generale e una serie di applicazioni dei dispositivi della linguistica testuale all'analisi del testo letterario, spaziando dall'architettura logico-semantica alla punteggiatura, dall'aspetto verbale alla polifonia. Emerge una grande varietà di approcci possibili, a seconda dell'aspetto della testualità che si sceglie di privilegiare, dei testi considerati, ma anche del percorso di studi e letture di ciascun autore e della sensibilità individuale.
|
|
Durand Olivier
La lingua ebraica. Profilo storico-strutturale
brossura
|
|
Unamuno Miguel de; Bo C. (cur.); Puglisi G. (cur.)
Essenza della Spagna
ill., br. "A distanza di settanta anni dalla prima edizione italiana di questo libro, curata da Carlo Bo, ripercorrere la vita e la storia culturale e politica di Miguel de Unamuno può essere oltre che un doveroso omaggio ad uno dei letterati e dei filosofi più interessanti del Novecento, un'occasione per fare i conti - attualissimi - con una difficoltà intestina della Spagna a tenere uniti i localismi irredentistici, sotto l'egida di un potere centrale sempre più debole e sempre più chiacchierato. Eppure la grande tradizione culturale spagnola, legata alla dialettica linguistica che ha sempre animato la sua storia linguistico-letteraria, da un lato e quella che ne tutela, nella pluralità, le individualità fortissime che si contrappongono, dall'altro è quella che fa della storia politica e culturale della Spagna dei secoli scorsi un faro linguistico di rilevanza mondiale, portandola ad essere la madre di un sistema linguistico ancor oggi diffusissimo nel mondo - la lingua spagnola è in atto quella più parlala complessivamente nei cinque continenti - portandola oggi fin sulla soglia della Cattedra di San Pietro, con un Papa di lingua madre ispano-americana. La forza intellettuale, la determinazione politica, il carisma accademico e il fascino seducente di un 'Uomo di potere' nel senso più moderno del termine, fanno ancor oggi di Miguel de Unamuno un titano dell'età contemporanea." (Giovanni Puglisi)
|
|
Dema Beatrice
La lingua nella storia della psichiatria moderna e contemporanea, Da Pinel agli anni Duemila
br. Tra le discipline che hanno dialogato con la psichiatria nel corso della storia, la psicopatologia del linguaggio ha ricoperto uno dei ruoli più cruciali e, allo stesso tempo, ha però avuto meno fortuna. A distanza di oltre due secoli dai primi studi condotti in materia dai clinici di Montpellier e nonostante il corposo spazio dedicatole dai trattati psichiatrici tra il XIX e il XX secolo, l'analisi della lingua dei pazienti in ambito psichiatrico sembra infatti ancor oggi mancare di una solida legittimazione scientifica, anzitutto a causa dell'assenza di una tradizione conosciuta e condivisa che ne ricostruisca i fondamenti storico-teorici. È propriamente questa lacuna che intende contribuire a colmare il presente volume che, grazie all'analisi dei testi (trattati, saggi, manuali, articoli, tesi) che, da Pinel fino agli anni Duemila, hanno inteso studiare la lingua della malattia mentale, si presenta come il primo contributo organico sulla storia delle teorie linguistiche in psichiatria.
|
|
Cortelazzo Michele A.; Viale M. (cur.); Di Benedetto C. (cur.); Ondelli S. (cur.)
I sentieri della lingua. (Saggi sugli usi dell'italiano tra passato e presente)
brossura
|
|
Filomeno Graziana; Dabellonio Rocco
Italiano colloquiale. Parole ed espressioni per tutti i giorni
br. Questo libro riunisce le espressioni colloquiali della lingua italiana più utilizzate dai parlanti madrelingua nelle loro interazioni quotidiane. Conoscere bene una lingua significa essere capaci di capire e intervenire in conversazioni informali tanto quanto in quelle più formali. Con questo lavoro, gli autori intendono garantire agli studenti di italiano come lingua straniera di avere un bagaglio di informazioni e parole colloquiali che permetterebbe loro di destreggiarsi con fluidità e padronanza nella vita di tutti i giorni. Il libro offre anche esempi, attraverso dei simpatici fumetti che mostrano le espressioni direttamente nei contesti in cui andrebbero utilizzate e in cui si trovano più spesso. Durante la lettura, il lettore troverà anche degli esercizi per verificare di aver appreso i contenuti.
|
|
Bini F. (cur.); Molli L. (cur.); Poloni C. (cur.)
Convergenze di filologia. Un confronto fra metodi di ricerca
br. Il volume accoglie saggi di professori, dottori di ricerca e dottorandi in dialogo in occasione della giornata di studi "Convergenze di filologia: un confronto tra metodi di ricerca", ospitata virtualmente dall'Università di Pisa il 30 ottobre 2020, sul tema della proficuità della contaminazione di differenti metodologie di ricerca nello studio dei testi greci e latini. I contributi, la cui disposizione riflette le dinamiche di scambio e confronto del convegno, si concentrano sui problemi e i limiti del metodo stemmatico, sullo studio delle tradizioni indirette, sul rapporto tra lessicografia e filologia e sulla complementarietà tra Textkritik e Textgeschichte.
|
|
Cigana Lorenzo
Hjelmslev e la teoria delle correlazioni linguistiche
br. Il volume traccia la genesi e lo sviluppo della teoria delle correlazioni linguistiche di Louis Hjelmslev, uno dei più importanti linguisti strutturalisti del secolo scorso. Attraverso l'esame dei testi editi e delle fonti inedite, si ricostruisce lo sforzo di Hjelmslev di identificare, descrivere e formalizzare le leggi che regolano la struttura e l'evoluzione dei sistemi linguistici, a partire dall'assunto secondo cui gli elementi di una qualsiasi categoria contraggono opposizioni vaghe, di tipo prelogico. Tale idea, denominata "partecipazione", costituisce la risposta di Hjelmslev alla teoria della marcatezza sviluppata negli anni Trenta del Novecento da Roman Jakobson e Nikolai Trubeckoj. Esplorandone gli ingredienti concettuali e mostrandone la portata in quanto tentativo di formalizzare il funzionamento della logica naturale del linguaggio, il libro pone un utile tassello nella ricostruzione del pensiero strutturale in quanto tale.
|
|
Puccini Paola; Vatz-Laaroussi Michele; Gelinas Claude
La médiation interculturelle. Aspects théoriques, méthodologiques et pratiques
br. "La médiation interculturelle" è un manuale teorico-pratico dedicato al tema della mediazione interculturale in ambito francofono. Il volume, scritto integralmente in lingua francese, si struttura in tre sezioni. La prima parte, introduttiva e teorica, presenta a largo spettro tutte le sfaccettature e le implicazioni interdisciplinari della mediazione interculturale oggi; la seconda parte è incentrata sugli aspetti metodologici e sui principali strumenti a disposizione di chi opera tra lingue e culture diverse e l'ultima sezione, più applicativa, è composta da numerosi studi di caso dove gli studenti possano approcciare la mediazione in atto. Le prime due parti sono corredate da domande che aiutano lo studente a focalizzare la sua preparazione sui principali argomenti trattati, mentre la terza parte offre una serie di esempi concreti della mediazione interculturale illustrando come si realizza in contesti molto diversi.
|
|
Fusari S. (cur.); Ivancic B. (cur.); Mauri C. (cur.)
Diversità e inclusione. Quando le parole sono importanti
br. Cosa ci può dire lo studio della parola sulle rappresentazioni mentali e civili di diversità e inclusione? Come si possono analizzare le parole per farle parlare al di là di quello che dicono esplicitamente? In questo volume, studiosi di ambito linguistico e letterario dialogano tra loro, offrendo un prezioso osservatorio sui concetti di diversità e inclusione. Sono le parole che scegliamo e il modo in cui raccontiamo ciò che in qualche misura viene percepito come "diverso" a disvelare l'implicito che sta dietro le parole stesse, ovvero quell'insieme di costruzioni e categorie cui ricorriamo per posizionarci nel mondo. Le ricerche presentate mostrano come la comprensione della diversità linguistica e culturale costituisca una base fondamentale per riflettere sui problemi del presente e costruire l'Europa del futuro, superando facili esotismi e favorendo il policentrismo.
|
|
Dorren Gaston
Le 60 lingue che uniscono l'Europa
br. "Le 60 lingue che uniscono l'Europa" è un viaggio senza precedenti tra le storie, le peculiarità, le inaspettate somiglianze delle parlate che ogni giorno possiamo ascoltare in giro per il vecchio continente. Grazie alla trascinante passione di Gaston Dorren attraverseremo così sperduti villaggi tra le montagne della Svizzera dove la lingua franca è il romancio, piccoli comuni italiani dove si parla catalano, greco o croato, e impareremo a orientarci tra i caratteri dell'alfabeto cirillico. Scopriremo perché l'esperanto non prenderà mai piede, perché il finlandese è la lingua più semplice da imparare, o perché i norvegesi scrivono in danese. E partendo dal protoindoeuropeo per arrivare al successo ormai globale dell'inglese, questo libro divertente e ricco di aneddoti cambierà il modo in cui pensiamo alle lingue che ci circondano, e dimostrerà ancora una volta l'importanza e la ricchezza di un patrimonio che corriamo il rischio di perdere per sempre.
|
|
Cardona Giorgio Raimondo
Introduzione all'etnolinguistica
br. La lingua è l'elemento primario della vita di una comunità: l'etnolinguistica lungi dall'essere una branca della linguistica (come per troppo tempo è stata considerata), è lo studio delle influenze reciproche tra lingua, pensiero e cultura. Una lingua infatti non è semplicemente un catalogo di segni e di significati da usare nelle varie situazioni: una lingua è un sistema compiuto altamente complesso e altamente contestualizzato, che dà la possibilità a ogni membro della comunità di parlanti di smuovere un intero universo culturale, fatto di relazioni con l'ambiente, con il sistema sociale, con le gerarchie dell'età, del sesso, della professione, della classe. Nell'ambito di questa prospettiva, l'etnolinguistica studia i sistemi di classificazione e di conoscenza della realtà per i modi in cui essi si mostrano nelle categorie linguistiche, mettendo in luce come le produzioni linguistiche di una comunità siano strettamente intrecciate alle rappresentazioni del mondo di quella stessa comunità. Pubblicato per la prima volta nel 1976, questo studio si dispiega attraverso un itinerario affascinante nelle lingue e nelle culture del mondo. Dagli antichi greci ai cinesi, dai musulmani ai Dogon dell'Africa subsahariana fino ai gruppi tagalog delle Filippine, l'autore offre aspetti inusuali di mondi più o meno sconosciuti: scopriamo così che parlare un'altra lingua non significa semplicemente dire in modo diverso le stesse cose, ma anche articolare diversamente il mondo di cui si parla e addirittura crearlo.
|
|
Stokoe William C.
La struttura della lingua dei segni
br. Quando nel 1960 William C. Stokoe pubblicò "La struttura della lingua dei segni. Un profilo del sistema di comunicazione visuale dei sordi americani", forse in pochi potevano prevedere, e lui per primo, che quel saggio, tanto breve quanto concettualmente dirompente, avrebbe avuto un così enorme impatto sull'approccio scientifico allo studio delle lingue dei segni. Stokoe è mosso da un obiettivo chiaro, quello di dimostrare che le lingue dei segni sono lingue a tutti gli effetti, al pari di quelle vocali. E per farlo applica a quella americana (ASL) gli strumenti di analisi allora più in voga, e cioè quelli dello strutturalismo linguistico statunitense a cui, appena tre anni prima, un giovane Noam Chomsky aveva infuso nuovo slancio pubblicando Le strutture della sintassi. Questa descrizione sistemica delle lingue segnate poggia innanzitutto sull'individuazione di elementi minimi di natura mimico-gestuale privi di significato e in numero finito, cioè i cheremi, in analogia con il concetto di fonemi usato per le lingue vocali. Dalla combinazione dei cheremi originano i morfemi segnici e quindi i segni che si combinano in unità frasali superiori. Un'analisi che ricorre anche ad un ingegnoso sistema di trascrizione con lo scopo di rappresentare sul piano bidimensionale della pagina la tridimensionalità cinetica delle configurazioni segniche, una sorta di metalinguaggio descrittivo che passerà alla storia come "Sistema di Notazione Stokoe". Questa traduzione dell'opera di Stokoe, arricchita da una biografia intellettuale del linguista americano curata da Davide Astori, rende finalmente disponibile al lettore italiano un libro fondamentale che ha orientato il lavoro di generazioni di ricercatori in tutto il mondo. Con un saggio introduttivo di Davide Astori.
|
|
Rossi Fabio; Ruggiano Fabio
Esercizi di scrittura per la scuola e l'università
br. Settanta esercizi e spunti di riflessione su otto cardini dell'insegnamento dell'italiano a scuola e all'università: il funzionamento del testo; scritto e parlato; la coerenza; la coesione, la sintassi e la pragmatica; la punteggiatura; il sistema verbale; il lessico e la fraseologia; il testo letterario. Un agile vademecum per risolvere i problemi grammaticali e stilistici più spinosi, per imparare a scrivere meglio e per capire come si costruiscono i testi creativi e quelli professionali.
|
|
Serianni Luca; Antonelli Giuseppe
Manuale di linguistica italiana. Storia, attualità, grammatica. Ediz. mylab. Con eText. Con aggiornamento online
br. Questo manuale offre un panorama delle principali questioni riguardanti la storia e l'attualità della lingua italiana. Nei diversi capitoli, indipendenti ma fitti di rimandi incrociali, si ricostruisce la vicenda dell'italiano dalle origini fino all'odierna società della comunicazione, passando attraverso la formazione della lingua letteraria, la codificazione grammaticale, il ruolo dei dialetti, il rapporto tra scritto e parlato, l'importanza sempre maggiore acquisita dalle lingue speciali. La prospettiva si allarga quindi in direzione dell'uso linguistico, affrontando la variegata composizione del lessico italiano e l'influenza che su questo hanno avuto le altre grandi lingue di cultura e offrendo una serie di indicazioni pratiche relative al corretto uso dei dizionari e alla soluzione dei più comuni dubbi grammaticali. Ritmano l'esposizione schede di approfondimento dedicate all'illustrazione di nozioni e termini base della linguistica e al commento linguistico di brani appartenenti a varie epoche e tipologie testuali: altre schede ricostruiscono, alla fine di ogni capitolo, la storia di singole parole. Parte qualificante del testo sono le espansioni on line, che offrono un ricco percorso di esercizi, analisi testuali, indicazioni bibliografiche e sitografiche.
|
|
Celo Pietro
Scrivere con le mani. Il metodo intramorfico per l'apprendimento della lettura e della scrittura in bambini sordi segnanti
ill., br. Una delle sfide più difficili che le persone sorde devono affrontare durante il loro percorso educativo e scolastico riguarda l'apprendimento della lettura e della scrittura. Raramente, infatti, i ragazzi sordi sviluppano competenze in queste abilità confrontabili con quelle dei loro coetanei. Il metodo intramorfico proposto in questo volume da Pietro Celo supporta l'apprendimento della lettura e della scrittura dei bambini sordi che conoscono una lingua dei segni. Si tratta di un approccio innovativo che si basa su una profonda riflessione linguistica, metalinguistica e interlinguistica. Le due ricerche presentate nel libro (una condotta in Italia e una in Burkina Faso) dimostrano come il metodo intramorfico dia promettenti segnali di efficacia, senza tuttavia porsi come ricetta magica o panacea, ma anzi interagendo proficuamente con altri metodi. Un testo di indubbio interesse per educatori e insegnanti, e in generale per chiunque si interroghi sui problemi della comunicazione, ovvero della «traduzione» tra lingue (e «visioni del mondo») diverse.
|
|
Prandi Michele; De Santis Cristiana
Manuale di linguistica e di grammatica italiana
br. Questo manuale riprende i presupposti teorici e le scelte metodologiche del volume che l'ha preceduto, «Le regole e le scelte», ampliando e aggiornandone i contenuti: si presenta come una grammatica italiana corredata di considerazioni di linguistica (generale e italiana) e di riferimenti bibliografici commentati. Il percorso grammaticale è esplicito, esaustivo e coerente: si snoda dai suoni alla frase, attraversando la dimensione del testo, per approdare al funzionamento delle classi di parole. L'esposizione non si limita a descrivere le regole dell'italiano, ma guida a esplorare in modo consapevole le scelte ammesse dal sistema grammaticale, e consente di orientarsi tra diverse varietà di lingua presenti nello spazio comunicativo comune.
|
|
Leonardi Lino
Filologia romanza. Vol. 1: Critica del testo
brossura La filologia romanza in quanto critica testuale studia gli antichi manoscritti e offre alla lettura contemporanea i testi medievali, fondamento sia dell'analisi linguistica sia della storiografia letteraria. Per raggiungere questo obiettivo, si interroga sulle trasformazioni dei testi nel tempo e su come essi costituiscono una tradizione, da una generazione all'altra, da un'epoca all'altra. Questo manuale conduce attraverso il percorso che dalla lettura dei manoscritti e dallo studio delle diverse condizioni materiali dell'oggetto-libro porta alla trascrizione e all'interpretazione dei testi per definire le tappe della loro storia, fino al confronto tra le diverse testimonianze e alla proposta di un'edizione che rappresenti la complessità di questa tradizione. La critica del testo appare così come uno strumento imprescindibile per la comprensione della cultura letteraria.
|
|
Marazzini Claudio
La lingua italiana. Profilo storico
brossura
|
|
Marazzini Claudio
Breve storia della lingua italiana
br. La storia dell'italiano è caratterizzata dal prestigio che seppe raggiungere prima ancora che l'Italia esistesse. Scavalcando gli intricati confini degli stati preunitari, l'idioma toscano letterario incarnò un'idea morale di nazione, repubblica delle lettere armata non di eserciti, ma di letteratura, di poesia, di eleganza stilistica. Se ricca e complessa appare la storia del processo di alfabetizzazione di massa, non meno affascinante è la vicenda culturale di un lingua che fu strumento espressivo di poeti come Dante e Petrarca, di scienziati come Galileo, di prosatori come Machiavelli. Questo libro delinea il percorso storico dell'italiano, facendo emergere la rete di legami fra le regioni italiane, prima che l'Unità divenisse realtà.
|
|
Corsani Bruno
Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento
ill., br. La chiarezza della "Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento" si manifesta nei risultati che derivano dalla sua utilizzazione. Non essendo richiesta, né prevista, alcuna precomprensione della materia, l'utente si ritrova accompagnato, passo passo, fino a padroneggiare una disciplina che difficilmente si sarebbe figurato così ricca di spunti e suggestioni. Il lettore si scopre introdotto in un territorio che non consiste solo nei patrimonio che per convenzione definiamo «greco biblico» ma è alla radice di un processo, storico-culturale oltre che religioso, durato venti secoli. In altre parole, una lettura integrale della Guida può costituire la chiave di accesso a un mondo di cui non tutti immaginano l'esistenza, che non consiste soltanto negli scritti che formano il Nuovo Testamento, bensì rappresenta la struttura portante della civiltà di cui siamo eredi e continuatori.
|
|
Bozzi Paola
Le lettere magiche. Dalle iniziali medievali alla poesia visiva
br. Siamo ormai abituati dalla nostra cultura alfabetica a immaginare per la scrittura il solo referente della lingua parlata. La scrittura è però davvero solo un medium e un codice linguistico 'secondario'? Non è piuttosto un codice primario, fatto di segni tracciati e di immagini? Le forme figurali storiche dei testi letterari dimostrano che la materialità della scrittura può acquisire un dinamismo proprio. Nelle iniziali medievali, nella poesia figurata barocca e nella poesia concreta-visiva, la scrittura diventa una realtà autonoma, rendendo riconoscibile il campo di tensione tra carattere segnico e autoreferenzialità. Si tratta di fenomeni accomunati da aspetti, strutture e livelli di significato 'magici' finora trascurati. Per i suoi stessi presupposti culturali e ideologici la critica non ha infatti mai preso in seria considerazione i prodotti letterari vicini al gioco, all'artifizio o all'incantesimo, che sono sempre parsi inficiati da fiacchezza morale e da narcisismo compositivo. La riqualificazione del concetto di magia consente invece di analizzare la valenza specifica delle produzioni verbovisive per l'esperienza cognitiva ed estetica.
|
|
Beccaria Gian Luigi
Italiano. Antico e Nuovo
brossura Con questo saggio il linguista e critico Gian Luigi Beccaria conduce il lettore attraverso tutti gli strati della nostra lingua, ricostruisce storie di parole, smaschera la retorica di molti gerghi invadenti, fornisce gli strumenti per orientarsi in una selva sconfinata e piena di insidie. L'italiano è considerato come una somma vitale e conflittuale articolata in varianti geografiche, sociali e culturali. Il volume, tascabile, riproduce la seconda edizione (1992) del testo di Beccaria.
|
|
Capaci Bruno; Festa Chiara; Licheri Paola
Trappole per topoi. La retorica che non ti aspetti e le prove della persuasione
br. La retorica subisce la diffamazione dell'espediente ovvero l'accusa di costituire una falsa apparenza. Ogni procedimento ad essa connesso si rivela come una finta, un mezzo architettato in vista di un fine, come le lacrime insincere o i complimenti eccessivi (Perelman, Olbrechts-Tyteca, 1958, trad. it.: p. 485). Paradossale ma vero, questa critica nasce da un argomento retorico di dissociazione, quello tra forma e fondamento, tra artificiale e naturale, verbale e reale (Ivi, 486). La visione della retorica come espediente è motivata dal fatto che talvolta sostenere un'opinione a bassa credibilità può urtare il senso di verità del giudice (genus admirabile) con una tesi logicamente assurda, o peggio, offendere il senso etico perché si pretende di difendere un criminale chiaramente colpevole o di sostenere una tesi schiettamente immorale (genus turpe). Tutto questo agevola l'opinione che la retorica sia solo un mezzo per avere ragione indipendentemente dalla giustizia della causa e che, in definitiva, faccia apparire persuasivo anche ciò che è delittuoso o moralmente insostenibile. D'altra parte, l'oratore si esercita nella difesa di opinioni di bassa credibilità per risultare più facilmente vincente nel patrocinio di quelle a media e alta credibilità.
|
|
Varvaro Alberto
Il latino e la formazione delle lingue romanze
br. L'autore ricostruisce il processo che condusse il latino - originariamente una varietà di indoeuropeo parlata nell'VIII secolo a.C. nella bassa valle del Tevere e sui colli Albani - a differenziarsi geograficamente in una serie di varietà linguistiche, le lingue romanze, che sono oggi in uso in gran parte dell'Europa, nell'America centrale e meridionale e altrove. Di questo processo l'autore illustra le diverse fasi, offrendo un quadro sintetico delle caratteristiche linguistiche degli idiomi che ne derivarono e fornendo alcuni possibili modelli d'interpretazione delle innovazioni avvenute.
|
|
PanromanIC. Manuale di intercomprensione tra lingue romanze. Con e-book
brossura Per chi studia le lingue, "intercomprensione" è sinonimo di intelligibilità reciproca anche quando non si parla lo stesso idioma, ed è un'attività che presuppone ascolto dell'altro, reciprocità degli scambi e apertura mentale. Qualora le lingue appartengano al medesimo ceppo linguistico, l'apprendimento ricettivo - scritto e orale - risulta accelerato e permette di imparare più lingue vicine, simultaneamente e in poco tempo. PanromanIC è un manuale dedicato in particolare all'intercomprensione fra lingue romanze, che trae vantaggio dalle esperienze concrete degli autori e delle autrici di varie università in Europa e in Brasile. È impostato su una pedagogia induttiva di scoperta delle somiglianze linguistiche, formalizzate poi in tabelle multilingui, e unisce all'approccio puramente linguistico, sostenuto da esercizi mirati e progressivi, un interesse culturale per i Paesi in cui è parlata ciascuna lingua, e ne racconta i territori, la gastronomia, le personalità emblematiche, la musica e l'arte, gli usi, i costumi, così come gli stereotipi e le leggende. Il libro è diviso in dieci unità tematiche, ciascuna composta da sei schede - una per lingua romanza studiata: portoghese, spagnolo, catalano, francese, italiano e romeno. Ogni unità offre la possibilità di soffermarsi su uno specifico punto grammaticale, grazie alla sezione Per approfondire che, partendo dal latino, offre una panoramica sugli aspetti linguistici chiave per una migliore lettura e comprensione dei testi proposti. Conclude le unità un Focus relativo a una lingua romanza regionale o minoritaria: corso, romancio, francoprovenzale, furlano, galiziano, occitano, mirandese, sardo, ladino e aromeno. I file audio e le soluzioni degli esercizi sono disponibili online e sono accessibili anche dallo smartphone usando l'app Guarda!
|
|
Vaglio Mariangela Galatea
L'italiano è bello. Una passeggiata tra storia, regole e bizzarrie
br. Tutte le lingue hanno la loro bellezza: la bellezza della lingua italiana sta nella sua ricchezza di parole, nella mobilità della sua sintassi, nella particolarità della sua storia. Con garbo, ironia e precisione scientifica Mariangela Galatea Vaglio ci guida a conoscerne le avventure nel corso dei secoli, dalle oscure origini all'esplosione dantesca, dal dominio culturale nell'Europa rinascimentale e barocca fino alla modernità e all'attuale lotta per adeguarsi senza snaturarsi a un mondo popolato da inspirational manager, babysitter e personal trainer. Completa il libro un sintetico e divertito "ripasso" dei fondamenti di ortografia e grammatica: tanto per non dimenticare che tra i messaggini, le chiacchiere in chat e il congiuntivo non deve esserci guerra, ma positiva alleanza. Se è vero che viviamo nell'era della comunicazione, è importante essere capaci di una scrittura non solo brillante ed efficace ma anche corretta e dignitosa. Con i "Suggerimenti di lettura" di Giulio Mozzi.
|
|
Lerose Luigi
Fonologia Lis
brossura Questo manuale descrive, in linea dettagliata, la fonologia di Lingua dei Segni Italiana (LIS). Ogni lingua vocale possiede un numero determinato di fonemi (cioè di suoni) che presi singolarmente sono privi di significato, ma che combinandosi tra loro possono formare un gran numero di unità dotate di significato, cioè le parole. Allo stesso modo, ciò accade anche per le lingue dei segni che, differentemente dalle lingue orali, non sono composte da suoni ma presentano ugualmente unità minime, definite parametri di formazione, che combinandosi tra loro producono un vasto numero di segni dotati di significato. Il manuale costituisce uno strumento per coloro che vogliono imparare o conoscere in maniera più approfondita la Lingua dei Segni Italiana.
|
|
Comastri Gianluca
Le lingue degli elfi della Terra di Mezzo. Vol. 2: Storia e sviluppo delle lingue elfiche di Arda
ill. In questo secondo volume viene proposta un'interpretazione delle tesi sulle lingue di Arda che tende a ricalcare gli schemi descrittivi originali di Tolkien: ogni idioma è presentato nel suo contesto storico (interno) e facendo ricorso a elementi tecnici di linguistica storica e comparativa - vale a dire, nel trattare le forme linguistiche elfiche mature sono frequenti i riferimenti all'evoluzione di fonologia, lessico e sintassi e altrettanto spesso vi sono raffronti tra forme di una lingua e di un'altra per valutarne l'evoluzione e il legame etimologico con la radice primitiva o con la forma più antica.
|
|
Ricci Matteo; Piccinini C. (cur.)
Il castello della memoria. La mnemotecnica occidentale e la sua applicazione allo studio dei caratteri cinesi
br. Fin dall'antichità, le mnemotecniche hanno rappresentato un metodo per l'acquisizione di nozioni di ogni tipo, da semplici liste di nomi a interi discorsi da proclamare in pubblico. L'ars memorativa era parte del metodo didattico utilizzato dai Gesuiti nei loro collegi per insegnare la retorica e le lingue straniere, materie fondamentali per imparare a predicare nelle missioni all'estero. Matteo Ricci (1552-1610), padre gesuita, straordinario pioniere e fondatore delle prime missioni cattoliche nell'impero dei Ming, apprese i fondamenti della disciplina mnemonica al Collegio romano e stupì i cinesi dimostrando di riuscire a memorizzare più di cinquecento caratteri in ordine sparso, guardandoli una sola volta. La sua capacità colpì talmente l'elite dei mandarini da spingerli a chiedergli di trasporre "in lettera cina" le mnemotecniche, impresa nella quale il missionario si cimentò con entusiasmo. Questo volume contiene la prima traduzione completa in italiano del suo "castello della memoria", trattato sulla memorizzazione dei caratteri, originariamente scritto in lingua cinese, ricostruito in seguito dal suo confratello Alfonso Vagnoni (1566-1640) e pubblicato in Cina nel 1624. Nell'edizione critica, a cura di Chiara Piccinini, viene descritto il contributo che egli diede agli studi sinologici e lessicografici. Viene inoltre presentata l'attualità dell'arte mnemonica, applicata alla didattica della lingua cinese scritta.
|
|
Prada Massimo
Non solo parole. Percorsi di didattica della scrittura. Dai testi funzionali a quelli multimodali
br. Questo manuale esamina alcuni aspetti e alcuni momenti di un ideale percorso di didattica della scrittura; è pensato specialmente per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, pur presentando spunti probabilmente utili per l'educazione linguistica nella scuola secondaria di primo grado e pur facendo riferimento all'esperienza degli studenti dei primi anni dell'università. Vuole essere soprattutto uno strumento per gli insegnanti. Quanto ai contenuti, nel primo capitolo ci si sofferma sul tema delle competenze di scrittura e sulla loro acquisizione. Nel secondo si esplora il rapporto tra le pratiche di scrittura e la competenza sociolinguistica, tracciando un panorama delle struttura varietistica dell'italiano e descrivendo alcune varietà sociali, situazionali e regionali. Nel terzo ci si concentra sulla variazione diamesica, mettendo a fuoco in modo particolare l'opposizione tra scritto e parlato. Nel quarto si affronta il concetto di testo, specie in relazione a quelli di tipo e di genere. Nel quinto si prendono in esame i testi multimodali: è questo il capitolo che contiene il maggior numero di osservazioni su un argomento ancora solo parzialmente dissodato, ma si confida che possano essere comunque utili. La maggior parte dei capitoli ha un'ampia sezione dedicata alle letture guidate e alle attività pratiche, la cui presenza vorrebbe caratterizzare il volume: le prime suggeriscono itinerari di esplorazione di testi tipologicamente diversi, nella prospettiva di ciascuna sezione; le seconde delineano un percorso per lo studio operativo e presentano difficoltà variabile, tendenzialmente progressiva. Alcuni concetti e termini tecnici sono chiariti in schede inserite nel testo corrente. Chiudono il volume i riferimenti bibliografici.
|
|
Università Cattolica del Sacro Cuore. Facoltà di Scienze linguistiche e Letterature Straniere (cur.)
Polifonie, culture, creatività
br. La Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è nata nel 1990 ed è presente nelle sedi di Milano e di Brescia. Nei suoi corsi di studio mira a formare persone con solide competenze linguistiche e con la capacità di gestire la comunicazione professionale in contesti plurilingui. Sono insegnati l'arabo, il cinese, il francese, l'inglese, il russo, lo spagnolo e il tedesco; lo studente sceglie due di queste lingue, ne studia l'impianto cognitivo-culturale e ne apprende gli usi come strumenti di interazione e di comunicazione nei contesti professionali. A seconda del profilo di studio scelto, le lingue sono collegate ai saperi degli ambiti aziendali, alle relazioni internazionali, alle dinamiche della comunicazione (multi)mediale, alle tradizioni letterarie e culturali, all'insegnamento.
|
|
Ponti-Ponts. Langues Littératures. Civilisations des Pays Francophones (2021). Vol. 21
brossura
|
|
Falcinelli Valentina
Testi che parlano. Il tono di voce nei testi aziendali
ill., br. Ci sono i testi scritti male, i testi scritti formalmente bene e i testi con personalità. I testi che parlano. Le parole hanno sempre una voce, anche quando le intrappoliamo su un foglio, di carta o digitale che esso sia. Su carta, e su monitor, la lettura si fa silenziosa ma in realtà non lo è. In realtà un testo dice sempre qualcosa, e lo dice sempre in qualche modo. Lo fa con la sua voce attraverso le tecniche usate dal suo autore - dalla costruzione al ritmo conferito a ogni singola frase, dalla punteggiatura alla scelta delle parole. Allora perché ci sono testi che parlano e altri che sembrano restarsene in silenzio? Perché conferire un tono di voce alle parole scritte non è semplice, ma oggi più che mai è fondamentale: aiuta a distinguersi, a creare rapporti umani con i clienti, a farsi ricordare. In questa guida pratica al tono di voce nei testi, l'autrice spiega, passo passo, come identificare quello giusto per la propria azienda, con esempi e casi concreti, fino ad arrivare alla redazione di un manuale d'uso. Un libro che si rivolge ad un settore in cui si parla molto di testi scritti bene, ma troppo poco di testi con personalità. Di testi che parlano. Prefazione di Luisa Carrada.
|
|
Geiger Gregor
Introduzione all'aramaico biblico
br. L'aramaico comprende dialetti di una vasta area geografica e di varie epoche (fino al presente). Alcuni testi biblici sono scritti in uno di questi dialetti (Esd 4,8 - 6,18; 7,12-26, Dan 2,4 - 7,28, Ger 10,11, Gen 31,47). Questo corso è un'introduzione alla grammatica e alla lettura di tali testi. Il libro è pensato come sussidio per un corso semestrale di aramaico biblico. È suddiviso in dieci lezioni che introducono progressivamente nella grammatica di tale lingua. Ciascuna lezione è completata da un vocabolario di base e da esercizi. Gli esercizi riguardano alcuni versetti biblici, ripresi senza alcun cambiamento dal testo biblico (masoretico), che possono essere compresi e tradotti con le conoscenze acquisite fino a quel punto. Due lezioni complementari offrono alcune osservazioni sulla sintassi e degli esempi di altri testi aramaici (parole e frasi aramaiche del Nuovo Testamento, il Padre Nostro, un capitolo del Targum Onkelos, una lettera di Bar Kochba). Alla fine del libro è fornito un vocabolario completo con accenni sulla morfologia e l'etimologia delle singole parole. Il volume è frutto dell'insegnamento di aramaico biblico che l'autore tiene presso lo Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme da 15 anni. Si tratta, quindi, di un lavoro nato e sperimentato sul campo, anche con il contributo degli studenti, con le loro domande e osservazioni.
|
|
Paolucci Claudio
Persona. Soggettività nel linguaggio e semiotica dell'enunciazione
br. Per la lingua italiana, la persona è l'individuo; per l'etimologia è la maschera; per il teatro è il personaggio; per la linguistica è la categoria in cui si esprime la soggettività. E per la semiotica? La teoria dell'enunciazione dice che l'io della lingua è un messaggero (o nunzio) a cui ognuno di noi affida la propria parola. Basandosi su analisi di testi diversi e non solo verbali (serie tv, film, la canzone Wish you were here dei Pink Floyd), con questo libro Paolucci apre a una visione più ampia. Mette al centro il "si" impersonale anziché la coppia "io/tu". Fa dialogare in modo originale l'eredità dello strutturalismo con le scienze cognitive. Costruisce una teoria fortemente innovativa, in cui per soggettività si intende la capacità di diventare oggetto delle nostre stesse riflessioni e così di elaborare pensiero strategico e azione efficace. Nell'infanzia si impara a dire "io" e "tu" solo dopo aver sperimentato la fantasia, il gioco di finzione, persino l'inganno. Ed è così che attraverso le maschere della persona si diventa un soggetto.
|
|
Merlo Clemente; Loporcaro M. (cur.); Covino S. (cur.); Fanciullo F. (cur.)
Scritti linguistici. Vol. 1/1: Scritti di fonetica e morfologia italo-romanze. Testi dialettali. Dialetti del Settentrione e della Svizzera italiana Italiano, toscano, còrso
br. Clemente Merlo (Napoli 1879-Milano 1960), laureatosi a Pavia con Carlo Salvioni, insegnò a Pisa dal 1907 al 1948. Nel 1920 succedette al maestro nella direzione del Vocabolario dei dialetti della Svizzera Italiana e nel 1924 fondò la rivista L'Italia dialettale, che diresse sino al vol. XXIII (1959), alle cui bozze attendeva la sera prima di spegnersi. Negli studi di dialettologia e linguistica italiana ha lasciato un'impronta durevole, con la rivista non meno che coi propri scritti. La ristampa anastatica li ripropone ora indicizzati, come strumento imprescindibile per gli studi di dialettologia italiana e linguistica romanza. Questo primo volume, in due tomi, raduna Scritti di fonetica e morfologia italo-romanze e Testi dialettali commentati linguisticamente: il primo tomo è articolato nelle due sezioni 1. Dialetti settentrionali e della Svizzera italiana e 2. Italiano, dialetti toscani, còrso; il secondo tomo è costituito dalla sezione 3 dedicata ai Dialetti centro-meridionali, campo di ricerca di cui Merlo, tra i primi dissodatori, fu il massimo esperto.
|
|
Masini Francesca
Grammatica delle costruzioni. Un'introduzione
br. La Grammatica delle Costruzioni è un modello teorico che pone al centro dell'analisi linguistica la nozione di Costruzione intesa come segno, ovvero come associazione convenzionalizzata di una forma e di una funzione. Variando in termini di complessità e di astrattezza, le Costruzioni sono in grado di rappresentare un'ampia gamma di fatti linguistici dotati di diversi livelli di regolarità e produttività: dal lessico alla sintassi al discorso. Grazie alla sua natura al contempo funzionalista e formalista, la Grammatica delle Costruzioni sta conquistando l'interesse di molti studiosi a livello internazionale, complice anche il tentativo di integrare dati e metodologie provenienti da ambiti differenti, dalla diacronia all'acquisizione, dalla tipologia alla sociolinguistica, dalla psicolinguistica alla linguistica computazionale. Il volume avvicina ricercatori e studenti a questa teoria linguistica in maniera accessibile e non troppo tecnica, offrendo una ricognizione ad ampio raggio sul mondo delle Costruzioni e un percorso per approfondirne aspetti specifici.
|
|
Rendich Franco
L'origine delle lingue indoeuropee. Struttura e genesi della lingua madre del sanscrito, del greco e del latino
brossura
|
|
Zamboni Alberto
Alle origini dell'italiano. Dinamiche e tipologie della transizione dal latino
brossura Fin dalle origini della filologia e della linguistica i problemi della transizione ossia del passaggio dal latino alle varietà neolatine sono stati al centro della speculazione scientifica, che ha prodotto una letteratura imponente. A differenza di quanto succede per altre tradizioni linguistiche, le lingue romanze costituiscono un osservatorio privilegiato perchéla loro fonte, ossia il latino, è nota. La questione verte tuttavia sul tipo di latino che queste lingue derivate presuppongono alla loro base e in generale sul repertorio linguistico della società romana e romanizzata, di cui conosciamo quasi esclusivamente la forma canonica e consacrata dalla letteratura. La ricerca sul latino cosiddetto "volgare" deve perciò evincere dalla documentazione, linguistica e metalinguistica, una serie di tratti devianti dalla norma e comporli con le linee emergenti dalla ricostruzione interna e comparata delle lingue attuali. Ciò consente una corretta individuazione delle linee evolutive che disegnano le caratteristiche centrali e l'articolazione storico-tipologica dello spazio neolatino e, al suo interno, quelle dell'italiano.
|
|
Sapegno M. S. (cur.)
Che genere di lingua? Sessismo e potere discriminatorio delle parole
br. La relazione tra il linguaggio e la rappresentazione/costruzione della realtà è uno snodo teorico fondamentale che, negli ultimi anni, ha attraversato tutte le discipline umanistiche. Dalla semiotica alla letteratura, passando per la filosofia e la sociologia, l'analisi dei discorsi, dei suoi differenti ordini ed usi ha dato vita ad un ampio dibattito critico, dimostrando come il linguaggio sia uno strumento tutt'altro che neutro. Anche attraverso la critica portata avanti dagli studi delle donne e dal femminismo, il linguaggio e le pratiche linguistiche appaiono essere veicoli privilegiati per l'affermazione e la reiterazione di determinati valori e codici culturali. Il volume pone nuovamente l'attenzione sul piano critico-teorico ai nessi tra linguaggio e costruzione/percezione della realtà. In particolare, oltre all'analisi teorico-pratica del sessismo nella lingua italiana, approfondisce l'uso discriminatorio svolto dal linguaggio politico e scolastico - il sessismo nel linguaggio della politica e nel linguaggio della scuola. Presenta inoltre alcune proposte di possibili modelli e modalità linguistiche finalizzate ad un uso non discriminatorio e non sessista del linguaggio, prestando attenzione in particolare al mondo della scuola e riportando gli interventi di diversi docenti.
|
|
De Blasi Nicola
Storia linguistica di Napoli
br. La storia linguistica di Napoli è qui inserita nello spazio cittadino e nella storia urbana. La città, per secoli capitale di un vasto regno, non è mai stata un piccolo centro abitato solo da napoletani, ma luogo di incontro tra persone e lingue diverse, che nel tempo ha spesso rinnovato il suo aspetto, riunendo elementi di novità e di conservazione, sia sul piano urbano che su quello linguistico. Nel ricostruire in sintesi le vicende di una metropoli cosmopolita, sempre caratterizzata da una realtà linguistica complessa e non uniforme, si segue, dal Medioevo in poi, il costituirsi dell'italiano come lingua di cultura alternativa al latino, ma si dà anche conto della storia del napoletano dalle prime testimonianze fino alla sua fortuna nei centocinquant'anni di vita unitaria.
|
|
Conoscenti Michelangelo
Language engineering and media Management strategies in recent wars
br.
|
|
Mazzini Innocenzo
Storia della lingua latina e del suo contesto. Linguistica e lingua letteraria. Vol. 1
br.
|
|
Cresceri D. (cur.); Lombardini D. (cur.)
Machine translation. Sfide e opportunità per il traduttore professionista
br. La Machine translation (MT) rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nel settore dei servizi linguistici. La MT è, già oggi, uno strumento imprescindibile per traduttori e Language Service Provider. Il testo offre una panoramica esaustiva sullo stato dell'arte della MT: dai nuovi sistemi di Machine Translation alla questione tariffe, dagli algoritmi alla base dei sistemi MT all'uso quotidiano di questi strumenti. Il testo, unico nel panorama editoriale italiano, è rivolto sia ai traduttori professionisti sia ai Language Service Provider, e intende offrire loro informazioni aggiornate su come utilizzare la MT nel lavoro di tutti i giorni.
|
|
Boas Franz
Introduzione alle lingue degli indiani d'America
br. Da quello che è considerato il fondatore dell'antropologia americana, una storia delle lingue tutta incentrata sugli aspetti culturali del parlare. Le lingue dei nativi dell'America del nord risuonano nella profonda sapienza della natura, nel rispetto sacrale della terra e di tutte le sue creature. L'uomo occidentale, paladino della ragione e della sintesi, si perde affascinato dalla bellezza dei nomi. Lunghi appellativi che colgono un momento essenziale di questo eterno rapporto tra creatura e natura. Malgrado gli anni trascorsi questo testo mantiene inalterati il suo interesse e la sua utilità, e ancora oggi la sua lettura costituisce un passaggio per chi si interessi delle lingue e delle culture "altre".
|
|
Rizzo Silvia
Ricerche sul latino umanistico. Vol. 1
brossura
|
|
Menichetti Aldo
Prima lezione di metrica
br. Dal sonetto alla frottola, dal madrigale al verso libero, un'introduzione al verso, per imparare anche a giocare con le sillabe, gli accenti, il ritmo. Uno stimolo a provare ad avvicinarsi senza troppa paura alla metrica e un rapido colpo d'occhio gettato su un territorio non solo vastissimo - idealmente corrispondente a metà dell'intera produzione letteraria italiana - ma anche assai mutevole nel tempo.
|
|
Ballarè Silvia; Goria Eugenio; Mauri Caterina
Italiano parlato e variazione linguistica Teoria e prassi nella costruzione del corpus KIParla
br. Perché costruire un corpus di lingua parlata? Quali sono i problemi teorico-metodologici da considerare durante il suo allestimento? Che prospettive di ricerca offrirà questa risorsa? Come fare per creare un corpus di parlato "sociolinguisticamente informato"? Il libro affronta da vicino questi interrogativi, presentando l'esperienza della costruzione del corpus di italiano parlato KIParla. L'obiettivo del lavoro è quello di guidare i lettori e le lettrici dalla teoria alla pratica: da un lato sono discusse le principali questioni che si presentano prima e durante la creazione di un corpus di parlato; dall'altro il libro introduce all'utilizzo del corpus, anche mostrando esempi concreti di ricerche svolte sui dati del KIParla.
|
|
|