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‎Zaccarello Michelangelo‎

‎L'edizione critica del testo letterario‎

‎brossura Se diciamo di «aver letto un libro» usiamo un'astrazione che identifica un'opera letteraria con l'insieme di idee, fatti e personaggi che vi compaiono; ma siamo sicuri che a quest'espressione di comodo corrisponda una realtà effettivamente unica? La verita, storica e documentaria, è che esiste una pluralità di «testimoni» differenti che ci permettono di leggere quell'opera: diverse edizioni che corrispondono a vari progetti elaborati dall'autore, diversi modi in cui le idee di quest'ultimo sono state recepite e pubblicate. Di molti classici della letteratura italiana sono circolate versioni macroscopicamente divergenti, riscritte dai rispettivi autori o rimaneggiate da editori senza scrupoli per compiacere il gusto del pubblico. Il principale obiettivo dell'edizione critica di un testo è razionalizzare ed interpretare tale molteplicità, svolgere una mediazione fra l'originaria complessità dei testi e la lettura dei contemporanei. Questo libro insegna i rudimenti di tale lavoro, di particolare importanza nell'odierno contesto digitale, che ha prodotto un'ulteriore incontrollata moltiplicazione di testi intorno a noi.‎

‎Lafranconi Adriana‎

‎Apprendere a leggere e scrivere. Come e perché‎

‎br. «Qual è il metodo più efficace perché i bambini imparino a leggere e a scrivere?». È davvero ben posta questa domanda, che spesso interpella gli insegnanti (ma anche i genitori)? Ha ancora senso oggi, oppure, grazie alle neuroscienze o alla Evidence-Based Research, il problema della scelta del metodo è definitivamente risolto a favore del metodo della corrispondenza «fonema-grafema»? Il riduzionismo condotto anche a favore delle teorie scientifiche migliori, più efficaci, ha sempre fatto danni, nella storia. Meglio, dunque, non indulgere a questa tentazione. Ogni bambino, infatti, è unico, diverso da tutti. E pure il suo ambiente di vita. Impossibile che esista un metodo efficace sempre e in ogni caso. La pedagogia d'altra parte si interessa proprio del «caso singolo»: non si può tradire un bambino perché non apprende a leggere e a scrivere in maniera canonica. Da qui la necessità di modulare i metodi e di usarli per ciò che possono aver di buono e per quanto servono, fosse anche in un solo caso. Il saggio esplora questa tesi prima con la ricerca delle ragioni sottese alla diatriba sui vari metodi di insegnamento; quindi, illustrando la complessità dei processi coinvolti nel leggere e nello scrivere; poi con l'analisi critica di vari metodi, per coglierne i contributi che possono risultare risorsa nella concretezza delle specifiche situazioni; infine, presentando «casi» concreti. Prefazione di Giuliana Sandrone.‎

‎Prandi Michele; Cuzzolin Pierluigi; Grandi Nicola‎

‎Orizzonti della linguistica. Grammatica, tipologia, mutamento‎

‎br. Il libro colloca la frase al centro della trattazione, integrando grammatica, tipologia e mutamento. Dopo la descrizione dell'interazione tra le strutture sintattiche della frase e un sistema indipendente di strutture concettuali nella costruzione dei significati complessi, la parte del volume dedicata alla grammatica mette a punto i criteri di identificazione delle classi di parole; quella dedicata al lessico ne evidenzia poi le strutture formali, i contenuti concettuali e la dimensione relazionale. L'analisi tipologica, integrata nella descrizione grammaticale, sposta l'attenzione dalle strutture specifiche di una lingua ai compiti funzionali comuni che rendono confrontabili soluzioni grammaticali diverse nelle lingue del mondo. Lo studio del mutamento inserisce queste prospettive nella dimensione della storia, mettendo in luce la necessità di considerare lo spazio della frase come il luogo potenziale di cambiamenti che coinvolgono diversi livelli di analisi del linguaggio e sottolineando le potenzialità connesse a questo approccio.‎

‎Nocentini Alberto; Parenti A. (cur.); Pieroni S. (cur.); Vezzosi L. (cur.)‎

‎Lingua e divenire. Saggi di tipologia evolutiva‎

‎brossura I saggi qui raccolti, scritti nell'arco di quindici anni, rappresentano un contributo teorico non sistematico allo studio dei fenomeni linguistici in rapporto alla dimensione del tempo, in continuità coll'eredità della scuola fiorentina instaurata da Giacomo Devoto. Nella dimensione temporale si riassume l'interazione dei meccanismi operanti all'interno della lingua in quanto insieme strutturato, con la pressione esterna esercitata dalla comunità dei parlanti e dagli eventi storici che ne plasmano continuamente la forma. Per quanto riguarda il metodo, le acquisizioni recenti della tipologia intervengono a corroborare gli strumenti collaudati della comparazione genetica. La parola chiave dell'indagine è "genesi", secondo diverse applicazioni: lo sviluppo filogenetico del linguaggio, l'estensione di un fenomeno ad una famiglia linguistica e ad un'area comprendente più famiglie, il processo formativo di un'innovazione all'interno di una singola lingua.‎

‎De Mauro Tullio‎

‎Dizionarietto di parole del futuro‎

‎br. Dove nascono i neologismi? Tullio De Mauro presenta e commenta una nutrita selezione di "parole nuove" non ancora registrate dai dizionari generali o dai dizionari di neologismi, ma presenti nel nostro uso quotidiano e di circolazione internazionale, insomma - per usare una definizione di Bruno Migliorini - vere e proprie "parole d'uso incipiente".‎

‎Gaudiano Patrizia; Rebuttini Bruno‎

‎Avviamento alla comprensione del testo. Attività sulle competenze di base per la scuola primaria‎

‎ill., br. Il volume presenta un programma riabilitativo specifico per le difficoltà nella comprensione del testo, rivolto in particolare ai bambini della scuola primaria. Propone numerose schede suddivise in 4 aree di intervento: percettiva, inferenziale-lessicale, sintattico-testuale e pragmatica, di difficoltà crescente. Le attività dell'area percettiva promuovono il ruolo delle funzioni visive, avviando a una lettura di decodifica esplicita; quelle dell'area inferenziale-lessicale potenziano le abilità di comprensione basate sulle inferenze attraverso l'utilizzo di parole chiave; gli esercizi dell'area sintattico-testuale insegnano a collegare, raggruppare e categorizzare informazioni; le schede dell'area pragmatica, infine, sviluppano abilità più evolute, che permettono di analizzare i contenuti dei testi e di cogliere differenze, analogie, affinità, idee ripetute, sequenze logico-temporali. Per motivare gli alunni e catturare la loro attenzione, le attività sono presentate sotto forma di giochi e storie, e arricchite da simpatiche illustrazioni.‎

‎Nagayama Norio‎

‎Il segreto della calligrafia‎

‎brossura Qual è il segreto della calligrafia? Da noi, in Giappone, quando un allievo frequenta un maestro, è compito di questi trasmettergli il segreto della calligrafia. Quando andai a trovare il mio maestro e gli dissi che avrei cominciato ad insegnare calligrafia in Italia, egli mi fece vedere dei libri che usava per insegnare e mi mostrò dei trucchi con il pennello. Nonostante conoscessi già tutti i suoi segreti, il fatto che lui li condividesse, accresceva la fiducia in me stesso. Per questo vi svelerò, più che dei veri e propri segreti, alcuni trucchi della calligrafia.‎

‎Mongardini Roberto; Ugolini Beatrice‎

‎Il linguaggio criminale‎

‎br. Da sempre ci si è chiesti se, in certi ambienti ritenuti criminali, esistessero codici che servissero a deciderne l'esistenza. In realtà, su questo, assai poco si è scritto e detto, benché non manchino esempi caratteristici di questa esistenza di un linguaggio tipizzato come criminale (da sempre, ad esempio, la frase "Dio c'è" , scritta sui muri, non è mai stata espressione di fede ma la precisa indicazione che nei pressi di quel luogo fosse reperibile sostanza stupefacente. Come si vede, un'abile opera di mimetismo linguistico che, anche sotto il profilo psicologico, intende assai più di quel che afferma identificando l'orizzonte unico del tossicodipendente... ma già sotto questo versante, il genere di osservazione sistemica sarà inclusa in una successiva opera in corso di preparazione). Il lavoro tra storia, attualità, politica, sociologia, comunicazione, psicologia e linguistica, affronta, talvolta solo abbozzandola, la difficile tematica di un gergo tecnico della malavita o della criminalità in generale, anche laddove questa non sarebbe ravvisabile in senso proprio (è questo il caso delle BR che utilizzano essenzialmente un linguaggio di tipo politico e perciò stesso non criminale ma criminalizzante alla luce delle azioni compiute.).‎

‎Da Milano F. (cur.); Scala A. (cur.); Vai M. (cur.)‎

‎La cultura linguistica italiana in confronto con le culture linguistiche di altri paesi europei dall'Ottocento in poi‎

‎br.‎

‎Gobber Giovanni‎

‎Linguistica generale‎

‎brossura‎

‎Arici Maria; Maniotti Paola‎

‎Studiare storia e geografia in italiano L2. Unità didattiche per alunni stranieri della scuola primaria‎

‎br. La scuola italiana vede una sempre maggior presenza di bambini stranieri, che pur dimostrando buone competenze comunicative, evidenziano delle difficoltà nello studio delle singole materie, a causa delle caratteristiche della lingua disciplinare: lessico specialistico, con termini usati in accezioni diverse dal linguaggio comune; strutture morfosintattiche peculiari come, ad esempio, forme verbali scarsamente utilizzate nella vita di tutti i giorni; un richiamo a un corpus di conoscenze di base pregresse che nell'alunno di recente immigrazione non possono essere date per scontate. Il volume presenta una serie di attività di facilitazione allo studio della storia e della geografia per la scuola primaria, in particolar modo per le classi quarta e quinta. Le attività facilitanti e i testi ad alta comprensibilità, che veicolano in una forma accessibile e semplice le informazioni chiave della disciplina e che favoriscono un'acquisizione stabile delle strategie di lettura, sono pensati per compensare una competenza linguistica ancora incompleta, stimolando l'attivazione di conoscenze implicite già possedute o la costruzione di nuove. Le proposte didattiche si suddividono in attività che possono essere svolte dagli alunni stranieri sia in classe, contemporaneamente alle lezioni tenute dall'insegnante per tutti, sia in momenti specificamente dedicati all'intervento sull'allievo straniero in laboratorio o facendo ricorso a tecniche di peer tutor ing.‎

‎L'abisso saussureano e la costruzione delle varietà linguistiche‎

‎br.‎

‎Freccero Elena‎

‎Decodifica sintattica della frase. Schede operative in coppia minima per la comprensione verbale‎

‎ill., br. Un programma riabilitativo rivolto alla terapia dei deficit di comprensione morfosintattica di alcune categorie grammaticali solo parzialmente considerate dai precedenti lavori nel settore: riflessivi; dative; eccettuative/avversative negative; relative; temporali/avversative; causali; finali; condizionali. I materiali sono utilizzabili con bambini a partire dai 5 anni di età o più grandi con difficoltà di decodifica nelle categorie trattate nel programma. Nella seconda parte del volume le strutture precedenti vengono inserite in diversi contesti linguistici per approfondirle ed esercitarle: racconti di eventi reali o immaginari, descrizioni riguardanti temi a carattere scientifico, lettere inviate da un mittente a un destinatario, ricette e regolamenti. Ciascun brano si presenta in due caratteri di stampa (stampatello maiuscolo e minuscolo) consentendo un'applicabilità del materiale anche a bambini di diversi gradi di scolarizzazione.‎

‎Perrotta Emma; Brignola Marina‎

‎Giocare con le parole. Nuove attività fonologiche per parlare meglio e prepararsi a scrivere. Vol. 2/1‎

‎brossura La consapevolezza fonologica è un aspetto molto importante nell'evoluzione del linguaggio, perché permette al bambino di esprimersi meglio e prepararsi all'incontro con la lingua scritta. Il libro pone una particolare attenzione alla riflessione sulla lunghezza delle parole facilitata da un simpatico koala che mostrerà al bambino la loro variabilità morfologica differenziandole tra corte, medie e lunghe. Seguono poi molte attività sulle parti iniziali delle parole che stimolano la percezione e la discriminazione di sillabe e fonemi, approfondendo anche la differenziazione tra quelli simili che vengono confusi più frequentemente dai bambini con disturbo fonologico o con problemi nella letto-scrittura. Attraverso numerose proposte di gioco il koala aiuterà a capire che molte parole iniziano con la stessa sillaba e successivamente con lo stesso fonema. Rivolto a logopedisti, genitori e insegnanti della scuola dell.infanzia e del primo ciclo della primaria, il materiale proposto può essere utilizzato in sede riabilitativa, nei laboratori del linguaggio, come ausilio all'insegnamento della letto-scrittura o, ancora, come attività ludica mirata.‎

‎Zoppetti Antonio‎

‎Diciamolo in italiano. Gli abusi dell'inglese nel lessico dell'Italia e incolla‎

‎brossura Nell'era del web e di internet, le parole inglesi si insinuano sempre più nella nostra lingua senza adattamenti e senza alternative. Spesso rendono gli equivalenti italiani obsoleti e inutilizzabili, cambiando e stravolgendo il nostro parlare in ogni settore. La politica è infarcita di tax, jobs act, spending review e di inutili anglicismi che penetrano persino nel linguaggio istituzionale (welfare, privacy, premier) e giuridico (mobbing, stalking) amplificati dai mezzi di comunicazione. Il mondo del lavoro è ormai fatto solo di promoter, sales manager e buyer, quello della formazione di master e di tutor, e tutti i giorni dobbiamo fare i conti con il customer care, gli help center o le limited edition delle offerte promozionali. Il risultato è che mancano le parole per dirlo in italiano. Questo saggio, divulgativo ma al tempo stesso rigoroso, fa per la prima volta il punto su quanto è accaduto negli ultimi 30 anni: numeri alla mano, gli anglicismi sono più che raddoppiati, la loro frequenza d'uso è aumentata e stanno penetrando profondamente nel linguaggio comune. Il rischio di parlare l'itanglese è sempre più concreto, soprattutto perché, stando ai principali dizionari, dal 2000 in poi i neologismi sono per quasi la metà inglesi. Finita l'epoca del purismo, la nuova prospettiva è il rapporto tra locale e globale: dobbiamo evitare che l'italiano si contamini e diventi un dialetto d'Europa, dobbiamo difendere il nostro patrimonio linguistico esattamente come proteggiamo l'eccellenza della nostra gastronomia e degli altri prodotti culturali.‎

‎Cardinaletti Anna‎

‎Esercizi di sintassi‎

‎br. Questo volume di esercizi di sintassi presenta un percorso di analisi che va dagli elementi più piccoli con cui operano le regole sintattiche, cioè le parole, agli elementi più complessi, cioè le frasi. Questo percorso "tradizionale" è arricchito dalle acquisizioni della ricerca linguistica svolta all'interno del quadro teorico dello strutturalismo e della grammatica generativa. Il volume, che si rivolge agli studenti di linguistica dei vari corsi di laurea umanistici, riporta inoltre le soluzioni degli esercizi, costituendo così uno strumento dì studio e di autoverifica per la preparazione agli esami. Il testo può essere utilizzato anche dagli insegnanti di italiano, di latino e di lingue straniere per aggiornare l'insegnamento della grammatica, mettendolo al passo con la ricerca linguistica più recente.‎

‎Bracci M. Clarice‎

‎Scrivo e leggo con i puntini‎

‎br. "Scrivo e leggo con i puntini" è un quaderno operativo di facile comprensione che presenta i simboli principali del codice "Braille": il sistema di letto-scrittura tattile utilizzato dalle persone non vedenti. Le illustrazioni e la semplicità delle attività rendono il percorso dell'apprendimento avvincente. Questo libro è un utile strumento di divulgazione del Braille tra i bambini, i ragazzi e per tutti coloro che vogliono acquisire le basi della segnografia ad un livello adatto a chiunque purché vedente. Se utilizzato in ambito scolastico diventa un valido sussidio didattico per insegnanti ed educatori impegnati nel complesso processo d'integrazione degli alunni non vedenti.‎

‎Marcialis Nicoletta‎

‎Introduzione alla lingua paleoslava‎

‎brossura Alla metà del IX secolo i popoli di una Slavia recentemente cristianizzata entrano nella scrittura e nella storia grazie all'operato di due missionari bizantini, i fratelli tessalonicensi Costantino-Cirillo e Metodio, che, inventato un nuovo alfabeto, osano tradurre testi sacri e liturgici utili al giovane gregge in un vernacolo barbaro promosso a lingua colta e sacra. Di questa vicenda, che ha condizionato profondamente la cultura slava, il presente volume ripercorre le linee, raccontando la genesi, le trasformazioni e la funzione del paleoslavo all'interno della Slavia medievale e fornendone una accurata descrizione fonetica, morfologica e sintattica, corredata di numerosi esempi e di tavole morfologiche.‎

‎Sobrero A. (cur.)‎

‎Introduzione all'italiano contemporaneo. Vol. 1: Le strutture‎

‎brossura‎

‎Rampoldi Uzunlar Milena‎

‎Gli arabismi nella lingua spagnola. Storia e tipologie‎

‎br. Sulla base delle teorie e degli approcci di diversi linguisti romanzi l'autrice sviluppa un discorso sul paradigma scientifico di questo tipo di studi che ci collocano tra romanistica, arabistica, studi storici, etnologici e sociologici. In questo contesto rivaluta soprattutto l'aspetto etnologico e sociolinguistico degli studi degli arabismi nella lingua spagnola, accentuando l'importanza della lingua parlata e/o vernacolare. Sottolinea anche il ruolo centrale assunto dai mozarabi nella trasmissione degli arabismi. Sul piano storiografico si oppone con forza alla tesi dello storico belga Henri Pirenne, riaffermando l'importanza dell'unità mediterranea caratterizzata dall'incontro proficuo, anche se a volte conflittuale, tra l'Islam e il Cristianesimo. La simbiosi tra la cultura musulmana e quella cristiana nelle terre dell'Andalus serva da esempio per riprendere il discorso fondamentale del dialogo tra culture e religioni diverse proprio nel contesto contemporaneo, in cui spesso predominano visioni nazionaliste, xenofobe, islamofobe ed eurocentriche.‎

‎Domaneschi Filippo; Penco Carlo‎

‎Come non detto. Usi e abusi dei sottintesi‎

‎ill., br. Del 'non detto' si fa grande uso. Nei nostri quotidiani scambi verbali, nella comunicazione politica, giornalistica, pubblicitaria, ciò che si dice in modo esplicito rappresenta solo la punta visibile di un'enorme massa di informazioni comunicate in modo implicito. Attraverso una molteplicità di esempi gli autori ci fanno entrare nel mondo sconosciuto e non visibile di ciò che è comunicato senza essere detto, mettendo in luce il ruolo strategico giocato da ciò che viene dato per scontato e ciò che viene lasciato intendere, svelando così gli usi e abusi dei sottintesi.‎

‎Bartezzaghi Stefano‎

‎L'elmo di Don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività‎

‎br. Creatività è sapere che la maggior parte dei problemi non ha una soluzione sola; sapere che la maggior parte delle soluzioni del problema ammette più di un modo per arrivarci; sapere che non c'è un modo univoco per scegliere il più opportuno fra i percorsi che promettono di portarci a una soluzione ... Un po' somaro, un po' mago, il creativo è Don Chisciotte, el Ingenioso Hidalgo che vede un bacile da barbiere e lo promuove a elmo.‎

‎Croft William; Cruse D. Alan; Luraghi S. (cur.)‎

‎Linguistica cognitiva‎

‎br. Sotto l'etichetta "linguistica cognitiva" rientrano vari quadri teorici, che rifiutano l'assunto secondo cui il linguaggio è fondato su capacità specifiche della mente umana e la concezione "modulare" della mente. La linguistica cognitiva vede tutte le capacità cognitive umane come integrate, arrivando a concepire, contro una tradizione millenaria nel pensiero occidentale, la mente come radicata in una dimensione fisica. Una tale prospettiva, che ha conseguenze notevolissime sul rapporto fra forma e sostanza nel linguaggio, ha il suo campo di elezione nello studio del significato. Il volume di Croft e Cruse, ormai un classico, fornisce un valido strumento per la conoscenza approfondita delle basi e degli sviluppi più recenti della linguistica cognitiva, non limitandosi alla semantica, ma indicando come questa famiglia di teorie possa fornire ottimi contributi anche allo studio della sintassi, con le grammatiche delle costruzioni, nel quadro di un approccio basato sull'uso.‎

‎Scaffidi Abbate Augusto‎

‎Introduzione allo studio comparativo delle lingue germaniche antiche‎

‎ill.‎

‎Bombi R. (cur.); Orioles V. (cur.)‎

‎Lingue in contatto-Contact linguistics‎

‎br.‎

‎Brincat G. (cur.); Caruana S. (cur.)‎

‎Tipologia e «dintorni»: il metodo tipologico alla intersezione di piani d'analisi‎

‎br.‎

‎Nasi Franco‎

‎Traduzioni estreme‎

‎ill., br. Le traduzioni di testi con forti vincoli formali, come i giochi di parole, gli anagrammi, gli acrostici, sono estreme, come estremi sono lo sci alpinismo o il parapendio. Questi sport richiedono una preparazione accurata e, nello stesso tempo, una buona dose di coraggio e creatività. Il libro intende essere in primo luogo un osservatorio di traduzioni estreme: dai romanzi lipogrammatici di Perec e Dunn, alla poesia in anagrammi di Pereira, dai testi bidirezionali di Boccaccio, Boiardo, Hofstadter, all'acrostico alfabetico del Salmo 119, alle poesie per l'infanzia di Rodari e McGough. Oltre alla descrizione delle metamorfosi traduttive, il libro riflette sulle intenzioni che hanno guidato i traduttori. L'obiettivo non è di segnalare, con l'indice puntato, che cosa sia andato perso nella traduzione né quale vincolo il traduttore abbia colpevolmente trascurato, ma di comprendere che cosa è avvenuto nel movimento. Un modo per riflettere su questioni rilevanti della traduttologia, ma anche dell'ontologia del testo letterario e della sua natura olistica. Una lettura aperta, critica, non pregiudicata di un'esperienza di traduzione, e una riflessione su quell'esperienza che possa sensatamente portare a qualche considerazione più generale sull'attività linguisticamente complessa, culturalmente problematica, eticamente impegnativa, ma sempre necessaria del tradurre.‎

‎Arcari Patrizia Angela‎

‎L'inglese, un incontro di lingue e culture. Rapporti fra lingue e lingue franche di ieri e di oggi: conoscere l'origine e l'evoluzione della realtà linguistica dominante nel mondo globale‎

‎ill., br. Lo scopo di quest'opera è evidenziare come mondi apparentemente distanti, come per esempio quello latino/romanzo da cui sono derivati l'italiano, il francese e lo spagnolo e quello germanico/anglosassone, culla dell'inglese e del tedesco, siano in realtà risalenti a una medesima matrice, quella indoeuropea, da cui si sono sviluppate gran parte delle lingue moderne europee. Si analizzano quindi i vari e complessi rapporti che collegano tra loro il latino, padre delle lingue romanze di oggi, e la lingua germanica emersa nel tempo come lingua franca del mondo contemporaneo, l'inglese, curando nel contempo i contatti diretti e collaterali di queste due lingue con altre lingue del ceppo comune indoeuropeo. Di certo lo studente adolescente ma anche il lettore adulto curioso di filologia saranno sorpresi da quali e quante parole di uso comune nella nostra lingua italiana derivino da un patrimonio collettivo, linguistico e culturale, di cui fanno parte non solo le lingue classiche ma anche l'inglese. Se si desidera comprendere meglio il presente occorre rifarsi al passato, spesso un passato lontanissimo come nel nostro caso: le origini delle lingue che parliamo e che abbiamo parlato.‎

‎Mattioli M. (cur.)‎

‎Sulla traduzione. Studi di Emilio Mattioli‎

‎brossura Il libro ripropone alcuni dei più significativi scritti di Emilio Mattioli ancora oggi capaci di contribuire al dibattito sulla traduzione. Questa sia pur breve antologia testimonia anche la vastità dei campi nei quali si è inoltrata la sua ricerca. Antonio Lavieri, nella Prefazione, osserva infatti: "La centralità della traduzione appare a Mattioli quando, negli anni Sessanta, pubblica sulla rivista il Verri, il saggio intitolato "Introduzione al problema del tradurre". Un saggio questo, che apre a una vera e propria fenomenologia delle poetiche traduttive e la traduzione comincia ad apparire come una pratica teorica costitutiva (e cruciale) in seno ai processi simbolici che percorrono la cultura (non solo letteraria e filosofica) contemporanea. Nel 1993, nell'intervista rilasciata alla RAI - continua Lavieri -, Mattioli afferma che la traduzione non può essere affrontata da una sola disciplina, è invece un argomento tipicamente interdisciplinare; anzi, i saperi tendono a riorganizzarsi intorno a questo problema, che non è solo della filosofia, dell'estetica e della linguistica [...]. Da queste brevi dichiarazioni emergono già due aspetti fondamentali: la traduttologia non è (e non può essere) la scienza normativa del tradurre, ma si caratterizza come un campo del sapere eminentemente interdisciplinare in cui convergono tutte le scienze umane e sociali. In questa prospettiva, la traduzione è un vero e proprio dispositivo epistemologico dotato non solo di efficacia euristica ed ermeneutica, ma anche di una efficacia inventiva (leggiamo cognitiva) ogni volta specifica e diversa".‎

‎Moretti Giorgio‎

‎Perché ci piacciono le parole‎

‎brossura‎

‎Spitzer Leo; Renzi L. (cur.)‎

‎Lettere di prigionieri di guerra italiani (1915-1918)‎

‎br. Le "Lettere di prigionieri di guerra italiani" ritraggono il momento in cui le voci degli umili - da sempre relegate nell'oralità dei dialetti - si riversarono come un'ondata di piena nell'italiano scritto, spinte dalle urgenze tragiche della guerra, della fame e della lontananza. La loro comparsa segnò un punto di svolta per gli studi storici e linguistici, che si aprirono a una prospettiva dal basso sulla guerra e sulla lingua. Oggi quest'opera capitale del Novecento italiano ed europeo viene riproposta dal Saggiatore in una nuova edizione, che grazie a importanti scoperte filologiche completa le lettere con i nomi dei mittenti, finora coperti dall'oblio, e con preziose correzioni che restituiscono i testi alla loro integrità. Le Lettere non avrebbero mai visto la luce se nel settembre del 1915 Leo Spitzer, allora giovane filologo romanzo, non avesse assunto il ruolo di censore per il ministero della Guerra austro-ungarico. Il suo compito era filtrare la corrispondenza dei prigionieri italiani: una quantità immane e senza precedenti di lettere, scritte da uomini e donne poco o per nulla scolarizzati, spesso più a loro agio con gli attrezzi del lavoro che con una penna o una matita, e quasi sempre più abituati al dialetto che alla lingua. Se si sforzarono di scrivere, fu perché l'abisso tra il mondo che conoscevano e il paesaggio umano che si trovavano di fronte era troppo profondo, e troppo fragili le loro vite davanti all'enormità della guerra.‎

‎Falbo Caterina‎

‎La ricerca in interpretazione. Dagli esordi alla fine degli anni Settanta‎

‎brossura Questo libro si propone come sintesi ragionata degli scritti che hanno caratterizzato i primi venti anni della ricerca in interpretazione. Nell'intento di mettere in evidenza la comparsa dei vari orientamenti che caratterizzeranno in seguito la riflessione in questo campo, viene tracciato sia dal punto di vista cronologico sia a livello tematico, il percorso seguito dagli studiosi dall'inizio degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Settanta. Il volume si rivolge ai ricercatori, ai docenti, agli studenti dei corsi di interpretazione e a tutti coloro che desiderino approfondire non solo l'evoluzione degli studi sull'interpretazione, ma anche i rapporti tra questo settore e le discipline affini.‎

‎Butler Judith‎

‎Parole che provocano. Per una politica del performativo‎

‎br. Offese razziste, insulti a sfondo sessuale, ingiurie che feriscono minoranze e soggetti deboli: si tratta di parole che provocano e che sfuggono facilmente al controllo. Come rispondere a parole come queste? Basta fare appello alla censura per renderle innocue e poterle contenere? Secondo Judith Butler, non serve a nulla cadere nella trappola di una limitazione della libertà di parola e di espressione. Conta invece rivendicare una diversa possibilità di intervento politico. Si possono sempre citare quelle parole fuori controllo per rimetterle continuamente in atto e farle agire contro gli scopi per cui erano state pronunciate in un determinato contesto di violenza. Si può sempre far sì che, ripetendo quelle parole, esse circolino in ambiti diversi e acquisiscano nuovi significati, arrivando ad agire contro la stessa violenza che le ha prodotte.‎

‎Colorni Renata‎

‎Il mestiere dell'ombra. Tradurre letteratura‎

‎brossura‎

‎Gobetti Piero; Giusti S. (cur.)‎

‎Una precoce consapevolezza. Scritti di critica delle traduzioni (1919-1921)‎

‎br. Critico, editore e traduttore dal russo, autore di scritti politici, letterari e teatrali, Piero Gobetti (1901-1926) assegna - fin dagli inizi della sua attività di intellettuale-editore - un ruolo centrale e decisivo alla traduzione letteraria a cui dedica, nel triennio 1919-1921, alcuni importanti scritti per la prima volta raccolti in questo volume. La sua poetica del tradurre, che tende a superare i limiti dell'estetica crociana senza tuttavia negarne i presupposti, ha contribuito al rinnovamento della tradizione traduttologica italiana e alla sua apertura a una dimensione europea.‎

‎Santambrogio Marco‎

‎Manuale di scrittura (non creativa)‎

‎br. "Nelle pagine che seguono il lettore troverà qualche consiglio su come si scrive un saggio. Non deve aspettarsi niente che possa servire alla sua creatività: per questo deve pensarci da solo. Troverà invece qualcosa che può servire a chiarirgli la natura e gli obiettivi di questo genere di scrittura, nella quale rientrano gli articoli scientifici, le monografie, le tesi di laurea, le memorie e le relazioni di un professionista, gli articoli di fondo per un quotidiano, i servizi per i settimanali e così via. In questo genere di testi l'autore non può limitarsi a esporre le proprie opinioni su un dato tema, ma deve avere una tesi principale da affermare e deve saperla argomentare, cioè presentare ragioni convincenti a suo favore. Come diceva Albert Einstein, che pure sapeva scrivere bene, l'eleganza possiamo lasciarla ai sarti e ai calzolai. Uno stile elegante e ricercato non serve a molto quando si tratta di persuadere." In dieci "lezioni", Marco Santambrogio scompone e analizza l'intero processo della scrittura non creativa a partire dall'analisi di alcuni famosi testi classici scelti come "campione": dalle dimostrazioni dell'esistenza di Dio di San Tommaso, al teorema di Pitagora, al ragionamento di Hume sui miracoli.‎

‎Scarpanti Edoardo‎

‎L'identità linguistica nell'antica Cipro e il caso del sistema antroponomastico locale‎

‎br. In questa monografia viene studiato un aspetto particolare della comunità linguistica dell'antica Cipro: quello dell'antroponomastica. Attraverso un'analisi dettagliata della distribuzione statistica dei nomi di persona testimoniati nelle iscrizioni sillabiche e in quelle alfabetiche, si evidenzia come sull'isola esistessero alcune tendenze significative nella predilezione e nell'uso di specifiche serie antroponomatiche, che hanno a che fare con il problema più generale dell'identità etnico-linguistica della Cipro antica, stretta fra il mondo greco, quello fenicio e il Medio Oriente.‎

‎Sartor E. (cur.)‎

‎Los corpus especializados en la lingüística aplicada: traducción y enseñanza‎

‎ill., br.‎

‎Bona Edoardo‎

‎La libertà del traduttore. L'epistola de optimo genere interpretandi di Gerolamo‎

‎br.‎

‎Gualdo Riccardo‎

‎Dialoghi tra parole e immagini. Il testo verbale e non verbale nella comunicazione specialistica‎

‎br. Come dialogano tra loro parole e immagini nella comunicazione specialistica? La parola definisce, descrive, commenta; l'immagine può essere decorazione o richiamo attrattivo, ma può anche completare e arricchire ciò che dicono le parole. Il libro - rivolto a studenti e ricercatori, ma anche ai lettori interessati a linguistica e divulgazione scientifica - è una riflessione sulla collaborazione tra il codice verbale e quello iconico nella storia linguistica italiana, dai testi enciclopedici e specialistici alla didattica e alla comunicazione pubblica.‎

‎Mikics David‎

‎Slow reading. Leggere con lentezza nell'epoca della fretta‎

‎ril. Non si è mai letto tanto come in questi anni di rivoluzioni tecnologiche: email, siti web, sms, tweet. Siamo costantemente circondati da testi scritti, eppure mai prima d'ora la lettura è stata così rapida, superficiale, affrettata. Scorriamo sempre più velocemente le parole sui nostri schermi, saltando da una pagina all'altra al ritmo incessante della modernità, continuamente distratti da nuovi stimoli digitali. Slow Reading ci riporta invece a un modo diverso di leggere, capace di far comprendere la profondità della parola scritta e di apprezzarne la sua bellezza. Grazie ai quattordici semplici consigli dell'autore, la lettura paziente e appassionata di un libro può così diventare l'opportunità per reimpossessarsi del proprio tempo, per conoscersi e migliorarsi. Slow Reading è un viaggio tra le pagine più belle della letteratura del mondo; una mappa per potersi orientare, senza fretta, tra grandi classici e romanzi contemporanei, nei versi di una poesia e nell'intreccio di un racconto; un invito a trasformare ogni libro che si incontra in un'occasione per liberare la nostra intelligenza e la nostra fantasia.‎

‎Weingreen Jacob‎

‎Grammatica di ebraico biblico‎

‎br. La grammatica di J. Weingreen (A Practical Grammar for Classical Hebrew, Oxford University Press, 1992), semplice e chiara, ha iniziato alla conoscenza dell'ebraico biblico generazioni di studenti di lingua inglese e francese. Insieme alle lezioni, un particolare valore è rappresentato dal gran numero di esercizi: mutuati dal testo biblico, ma appositamente adattati al livello dei principianti, permettono la pratica della lingua e il progressivo avvicinamento alla Bibbia, che lo studente troverà familiare al termine del percorso. Ecco quanto ha scritto il Journal of Semitic Studies in occasione della pubblicazione della seconda edizione: "I metodi e meriti della Grammatica di Weingreen sono ben noti: la sua libertà da una lunga serie di sezioni introduttive dedicate agli elementi della lingua che mantengono lo studente troppo a lungo lontano dai racconti biblici; il suo generoso uso di esempi in ausilio all'esposizione dei contenuti di ogni sezione, il suo ampio dizionario". Finalmente la traduzione italiana mette a disposizione dei docenti e dei loro studenti il testo che molti professori di ebraico biblico adottavano in lingua originale o riprendevano in parafrasi nelle loro dispense.‎

‎Carrada Luisa‎

‎Paroline & paroloni. Attingere a piene mani al tesoro del vocabolario‎

‎brossura Se il nostro curriculum non ha ottenuto risposta, non sarà perché si è confuso in una massa indistinta di parole ed espressioni logore, quelle che usano tutti? Se il cliente continua a tempestarci di email con le stesse domande, non sarà che abbiamo infarcito le FAQ di parole troppo tecniche? Se la nostra associazione comincia a ricevere più attenzione e contributi, non sarà che siamo finalmente riusciti a toccare la mente e il cuore di chi ci legge con parole precise, verbi semplici e aggettivi che instillano curiosità? Se poi qualcuno arriva nel nostro bed & breakfast ed esclama "Che atmosfera, che pace! Lo immaginavo proprio così" allora possiamo esserne sicuri: lo aveva già "visto" anche leggendo le nostre parole sul sito. Dai veri protagonisti della scena, i verbi e i sostantivi, alle parole più brevi e a volte trascurate, come gli articoli e le preposizioni, passando per i grandi trasformatori, gli aggettivi e gli avverbi: questo libro ci insegna a usare meglio le parole per allestire e animare il teatro mentale di chi legge.‎

‎Faloppa Federico‎

‎Brevi lezioni sul linguaggio‎

‎br. Secondo alcune fonti, nel mondo ci sarebbero oltre settemila lingue vive. In Europa le lingue parlate sarebbero quasi trecento, delle quali una trentina solo in Italia. Effettivamente, trenta lingue per l'Italia sembrano davvero tante, e molti infatti le «declasserebbero» quasi tutte a semplici dialetti. La distinzione tra lingua e dialetto è però tutt'altro che scontata, e resta comunque il fatto che la nostra penisola, come il resto del mondo, possiede una varietà linguistica sbalorditiva. Dunque, cos'è una lingua? Da dove viene questa abbondanza? In che cosa, linguisticamente, noi esseri umani siamo così diversi? E in che cosa, soprattutto, siamo simili? Queste sono solo alcune delle domande da cui prende spunto Federico Faloppa in questo libro, un vademecum per addentrarsi nei meandri della comunicazione verbale e dei suoi segreti. Questo libro ha il pregio di introdurre il tema del linguaggio da molteplici punti di vista, per dare a chi lo legge un quadro completo della linguistica contemporanea e della sua irriducibile multidisciplinarietà. Chi oggi studia i fenomeni linguistici, infatti, non può prescindere dagli studi culturali, dalla semantica e dalla storia, ma neppure dall'anatomia, dall'evoluzionismo e dalle scienze cognitive. Questa ricchezza si specchia negli interrogativi che percorrono il libro: nasciamo già predisposti al linguaggio o lo apprendiamo per via culturale? Che relazione c'è tra un suono e il suo significato? Quale meccanismo usiamo per produrre suoni e che cosa succede quando il meccanismo si inceppa? Quanto si aiutano gli esseri umani comunicando a gesti, intonazioni, occhiate? Quante lingue sono in via di estinzione? Stiamo davvero riducendo la «biodiversità» linguistica umana? La lingua descrive il mondo o lo crea? Sono tutti temi che incuriosiscono molto, perché parlano di qualcosa che ci tocca nel profondo. La lingua è una componente fondamentale della nostra vita, l'uso che ne facciamo parla della nostra personalità e del nostro modo di relazionarci agli altri, e sono poche le cose tanto intime per un essere umano come la propria storia e competenza linguistica.‎

‎Balboni Paolo E.‎

‎Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse‎

‎brossura Nelle prime tre edizioni "Le sfide di Babele" era una guida, una mappa, una bussola per orientarsi nei meccanismi di acquisizione di una lingua straniera, e quindi per trovare modi per attivare quei meccanismi e sfruttarne al massimo le potenzialità. Inoltre, si rifletteva sul significato complesso di un'espressione in apparenza semplice, «sapere una lingua straniera», nonché sul legame tra lingua e cultura e sulla differenza che c'è nelle società complesse tra insegnare inglese e insegnare altre lingue straniere. Tutto questo rimane anche nella quarta edizione - inclusa la serie di box per aiutare il non-specialista a orientarsi nei riferimenti a scienze distanti dalla loro formazione, dalla linguistica teorica alla neuro-, psico-, pragma-, etno- e sociolinguistica, dalla psicologia alla pedagogia. Ma in questa edizione l'insegnante trova a sua disposizione anche molte pagine dedicate alle attività didattiche più adatte a sviluppare le varie componenti della competenza comunicativa nonché a realizzare verifiche e valutazioni attendibili, a impegnarsi in esperienze CLIL, a insegnare la letteratura di lingua straniera. Infine in questa edizione è aggiornata la serie di riferimenti al contributo che può venire dal computer e da internet - privilegiando comunque il «saper pescare» nel mare magno delle tecnologie anziché limitarci a fornire «pesci», tecniche, siti, software che divengono obsoleti il giorno dopo l'edizione.‎

‎Antonelli Giuseppe‎

‎Il museo della lingua italiana‎

‎ill., ril. Aprire questo libro significa entrare in un ideale museo della lingua italiana e attraversare, pagina dopo pagina, una storia fatta di parole ma anche di oggetti da cui sprigionano suoni, colori, profumi, rumori, emozioni, ricordi, sapori. A ricostruire questa storia secolare, sessanta pezzi distribuiti in quindici stanze disposte su tre piani corrispondenti ad altrettante epoche: l'italiano antico, moderno e contemporaneo. Sala dopo sala, una teca dopo l'altra, i "reperti" di questo museo virtuale ci accompagnano lungo un percorso che dalle più antiche testimonianze scritte arriva alla lingua dei predicatori e dei mercanti medievali, all'italiano stentato degli emigranti di fine Ottocento e dei soldati della Grande guerra, a quello pop della pubblicità, della televisione e della musica leggera, fino al disinvolto e-taliano usato oggi nei social network. Ci aiutano a cogliere i profondi cambiamenti intervenuti, la ricchezza dei contributi apportati dalle tradizioni locali e dai continui scambi con le altre lingue. Ci permettono di ritrovare, sparse un po' ovunque nell'odierno villaggio globale, le storiche tracce del nostro idioma. Un ulteriore segno della sua vitalità, della sua bellezza, del fascino che ancora oggi l'italiano continua a esercitare in tutto il mondo.‎

‎Sabatini Francesco‎

‎Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso‎

‎br. «La lingua è dentro di te.» L'italiano è la grande lingua di cultura consegnataci dalla storia per nostro uso e consumo. E anche lo strumento cognitivo di cui si è dotato il nostro cervello, dalla nascita in poi, se ci siamo formati qui. Non si può più parlare di lingua ignorando come la natura, che ci ha portato a essere Homo sapiens, ha predisposto aree e funzioni del cervello che elaborano la grammatica. Sì, la grammatica che si forma silenziosamente in noi entro i primi anni di vita nella sfera della lingua orale e che poi bisogna scoprire a scuola: per insegnare agli occhi quello che l'orecchio già sa! Cioè, per imparare a leggere e scrivere, e non solo a livelli di base. «Leggere e interpretare testi di vario tipo; capire che cos'è, precisamente, una 'frase' e cioè incontrare faccia a faccia la grammatica; regolarsi nella varietà di 'stili' dell'italiano; fronteggiare l'azione dei media, che in vari modi spesso ci alienano dalla nostra lingua; liberarsi da alcune preoccupazioni eccessive nell'uso normalmente comunicativo di essa; distinguere tra errore e divergenza stilistica.» Tutti usiamo la lingua, ma pochi lo fanno con consapevolezza. Perdendo la possibilità di sfruttare altre parti del suo immenso potenziale. Francesco Sabatini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca, conosciuto dal pubblico televisivo per la sua grande capacità divulgativa, ci insegna a farlo in questa appassionante e innovativa Lezione di italiano.‎

‎Caon Andrea‎

‎La canzone nell'educazione linguistica. Lingua, (inter)cultura e letteratura‎

‎br. La canzone è utilizzata nelle lezioni scolastiche e nei corsi come materiale autentico di lingua e cultura. Il suo utilizzo, però, non trova spesso una consapevolezza sul perché e soprattutto sul come impiegarla al meglio in classe. Il volume, alla luce delle più recenti teorie neuroscientifiche e psicopedagogiche sull'apprendimento linguistico e sull'uso della musica e delle canzoni a fini didattici, vuole offrire a chi si occupa di edulinguistica a diverso titolo (ricercatori, docenti) motivazioni scientificamente fondate sul perché e sul come utilizzare la canzone in aula, nonché coerenti spunti didattico-metodologici per l'insegnamento di lingua e cultura di lingua materna, lingua seconda e straniera e per favorire l'educazione interculturale e l'educazione letteraria attraverso tale risorsa. Una visione d'insieme innovativa su quanto la canzone possa diventare una risorsa strategica per motivare gli studenti all'apprendimento delle lingue e i docenti a integrare strategicamente tale risorsa all'interno di una didattica delle lingue che risulti facilitante e più motivante per gli studenti.‎

‎Matricciani Emilio‎

‎La scrittura tecnico-scientifica‎

‎brossura Il libro si propone d'insegnare agli allievi delle facoltà scientifiche, d'ingegneria e di architettura, e ai dottorandi e ai giovani ricercatori, i fondamenti della comunicazione tecnico-scientifica, inclusa la scrittura. Questi fondamenti sono necessari per impadronirsi di uno strumento indispensabile per comunicare dati, fatti, opinioni, raccomandazioni ai colleghi, ai superiori, ai tecnici e, più in generale, al resto del mondo. Gli elementi che il libro ampiamente presenta provengono sia dall'esperienza personale dell'autore, docente universitario, sia dalle esperienze del mondo tecnico e scientifico mondiale, documentate da una vasta bibliografia. Sono trattati sia gli aspetti metodologici alla base della comunicazione tecnico-scientifica sia gli aspetti pratici e applicativi, tenendo sempre presenti le esigenze dello scrittore e il rispetto che si deve al lettore. I numerosi esempi di scrittura rendono il libro facile da usare e una guida sicura per comunicare e scrivere in modo professionale. Il libro è utile non soltanto per i pochi anni passati all'università, ma anche, e soprattutto, per i molti anni da trascorrere in una vita professionale sempre più interessata a comunicare informazioni tecniche e scientifiche.‎

‎Palermo Silvia‎

‎Il paesaggio delle valli. Il linguistic landscape dell'Alto Adige/Südtirol‎

‎br. A partire dagli anni Novanta del Novecento il Linguistic Landscape (LL) è stato oggetto e strumento della ricerca linguistica applicata a una specifica area geografica antropizzata, inizialmente rappresentata soprattutto da città, grandi e piccole. Questo lavoro intende offrire una nuova prospettiva di lettura del 'paesaggio linguistico', focalizzando l'attenzione sull'unità geografica costituita da una valle e da tutto ciò che ne fa parte: dalle città ai paesini, dalle strade provinciali ai sentieri, dai laghi ai boschi, dagli alberghi ai rifugi di alta montagna. L'area oggetto della ricerca sono le quattro valli principali e alcune valli trasversali dell'Alto Adige/Su?dtirol, la cui complessa situazione storico-politica ne condiziona e determina il relativo paesaggio linguistico.‎

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