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‎Descartes René‎

‎Méditations métaphysiques objections et réponses suivies de quatre lettre.‎

‎GF-Flammarion. 1993. In-12. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 574 pages - traces de crayons sur les plats.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

‎Chronologie, présentation et bibliographie de Jean-Marie Beyssade et Michelle Beyssade. Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

書籍販売業者の参照番号 : R320176752 ISBN : 2080703285

‎DESCARTES René‎

‎Regulae ad Directionem Ingenii. Texte de l'édition Adam et Tannery.‎

‎VRIN J.. 1930. In-12. Broché. Bon état, Couv. fraîche, Dos satisfaisant, Intérieur acceptable. XXIII + 117 pages. Texte en Latin.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

‎Bibliothèque des Textes Philosophiques. Notice par Henri GOUHIER. Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

書籍販売業者の参照番号 : RO80141651

‎Descartes‎

‎Discours de la méthode suivi des méditations métaphysiques‎

‎Rilegatura rigida in cartonato, fregi al piatto anteriore, opera facente parte della collana "Les meilleurs auteurs classiques francais e etrangers" copertina in ottimo stato di conservazione, fogli bruniti da fattore tempo soprattutto ai margini e ai tagli, testo in lingua francese, firma autografa a penna ai fogli preliminari, testo perfettamnete godibile e tagli scuriti da fattore tempo. Numero pagine 467. USATO‎

‎DESCARTES‎

‎MEDITATIONES DE PRIMA PHILOSOPHIA. MEDITATIONS METAPHYSIQUES.‎

‎Librairie Philosophique Vrin 1946, In-8 broché de 87 pages. Texte latin et traduction du Duc de LUYNES. Introduction et notes par Geneviéve LEWIS. Bon état.‎

‎DESCARTES Rene‎

‎Les Meditations metaphysiques de Rene Des-Cartes touchant la premiere philosophie. Dedie'es a messieurs de Sorbone. Nouvellement divise'es par articles avec des sommaires � cost� & avec des renuois des articles aux Objections.‎

‎Paris: Michel Bobin & Nicolas Le Gras 1673. Hardcover. Third French Edition revised and corrected. 4to. pp. 38 754. Decorative initials and ornamental head pieces at the beginning of each chapter. Contemporary calf boards rubbed corners neatly restored re-backed including new hand sewn headbands. Original end papers are preserved but worn at the edges. Two names are written in a contemporary hand at the top of the title page 1 name is crossed out. Another name also crossed out is inscribed beneath the imprint; a small shelf number is written in the upper right corner. Pages are generally clean with occasional minor soiling and spotting. A narrow piece is missing from the upper margins of pp. 311-320 4 cm. long x 5-7 mm. deep - either from rough opening or from a manufacturing error; brown ink spot on fore-edge of text block; leaf T2 marked S2. Leaves remain untrimmed after last re-sewing. Descartes's "Meditations metaphysiques" was first published in Latin as "Meditationes de prima philosophia" 1641. The first French edition printed in 1647 was produced by the Duc de Luynes under Decartes supervision. De Luynes translated the first part and Claude Clerselier the second. The "Meditations" offer the most detailed presentation of Descartes metaphysical system. Tchemerzine IV p.201-202; Brunet I 609; Querard 758. <br/><br/> Michel Bobin & Nicolas Le Gras hardcover‎

書籍販売業者の参照番号 : 000221

Biblio.com

Robert McDowell Antiquarian Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
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€ 1,142.23 購入

‎DESCARTES Renato.‎

‎Meditazioni Metafisiche.‎

‎ed estratti dalle Obbiezioni e risposte. A cura di Paolo Serini. Brossura editoriale a stampa, pp. 184, in 8°‎

‎DESCARTES RENE.‎

‎DISCOURS DE LA METHODE SUIVI DES MEDITATIONS METAPHYSIQUES‎

‎FLAMMARION. 1925. In-8 Carré. Broché. Bon état. Couv. convenable. Dos satisfaisant. Intérieur frais. 467 pages LES MEILLEURS AUTEURS CLASSIQUES‎

‎DESCARTES RENE.‎

‎DISCOURS DE LA METHODE SUIVI DES MEDITATIONS METAPHYSIQUES‎

‎FLAMMARION. 1937. In-8 Carré. Broché. Etat d'usage. Couv. légèrement passée. Dos satisfaisant. Intérieur frais. 467 pages LES MEILLEURS AUTEURS CLASSIQUES‎

‎Descartes, René‎

‎Discorso sul Metodo‎

‎Mm 140x210 Collana "Classici della filosofia con testo a fronte". Volume nella sua brossura originale, L + 110 pagine. Opera in ottime condizioni. Testo in francese a fronte. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

‎DESCHOUX MARCEL, GAGEY JACQUES, BIGLER PIERRE‎

‎ITINERAIRE PHILOSOPHIQUE (IV), PHILOSOPHIE DERNIERE (METAPHYSIQUE)‎

‎PUF. 1965. In-12 Carré. Broché. Bon état. Couv. convenable. Dos satisfaisant. Intérieur frais. 200 pages. Collection 'Lysis'.‎

‎Desideri Fabrizio‎

‎Forme dell'estetica. Dall'esperienza del bello al problema dell'arte‎

‎br. Una mappa concettuale, chiara e originale dell'estetica come disciplina filosofica di frontiera. La prima parte è dedicata all'esperienza del bello attraverso un'analisi delle tematiche della percezione e del dell'emozione giudizio estetico. La seconda parte affronta il problema dell'arte e risponde a sfide teoriche sollecitate dall'oggi. Nell'epoca della svolta multimediale e della diffusione delle tecnologie digitali è ancora possibile parlare di unità dell'arte? Come riconosciamo un'opera d'arte? In che rapporto sta la fruizione delle opere artistica con la nostra più generale esperienza? Quale relazione è ancora pensabile tra finzione artistica e realtà?‎

‎Desideri Fabrizio‎

‎Il fantasma dell'Opera. Benjamin, Adorno e le aporie dell'arte contemporanea‎

‎brossura‎

‎Desideri Fabrizio‎

‎Il passaggio estetico. Saggi kantiani‎

‎br. Un'acuta rilettura dell'estetica di Kant, che vede nella "Critica della facoltà di giudizio" la più attuale tra le sue opere. Tale attualità riguarda il modo con cui Kant affronta l'"immenso abisso" che divide l'ambito teoretico-conoscitivo della filosofia da quello etico-pratico. Come superare l'impasse? Come non rimanere paralizzati dalla fascinosa potenza di tale immagine? Come non rassegnarsi ad una scissione tra l'agire e il conoscere, tra l'essere cittadini del mondo e investigatori del cosmo? La mossa kantiana sta, per l'autore, nel convertire l'immagine dell'abisso nel problema di attraversare comunque il confine che separa i due ambiti. Alla libertà e alla contingenza del giudicare riflettente spetta l'attraversamento del confine.‎

‎Desideri Fabrizio‎

‎La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell'estetica‎

‎brossura Con ventiquattro saggi, articolati in sei quartetti, l'autore propone un'originale ricerca tesa ad una riconfigurazione del campo concettuale dell'estetico, nel suo necessario intreccio con gli altri domini del discorso filosofico (dall'ontologia all'etica, dalla metafisica alla filosofia della mente). Mentre nella prima parte ("La misura della mente") il tenore degli scritti è teorico, seguendo una scansione logico-tematica che dalla meta-filosofia giunge all'estetica passando per la teoria della coscienza, nella seconda ("Lo spazio del sentire") il tenore è quello di un dialogo con i classici (da Kant a Wittgenstein, da Novalis a Benjamin, da Adorno a Valéry) che contempera urgenza teoretica e analisi testuale. Più che in una chiave tematica l'unità del libro, nei due tempi di cui si compone, è da cercarsi in una chiave musicale: nel ritmo del ricercare un modus del pensiero e della sua espressione. Nella consapevolezza che la misura della mente non può essere un criterio puramente interno, dovendo misurare, nella sua esteriorità, quello spazio del sentire dal quale, con l'emergere di un'attitudine estetica, si sviluppa una mente simbolica.‎

‎Desideri Fabrizio; Cantelli Chiara‎

‎Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze. Nuova ediz.‎

‎br. Questa storia dell'estetica occidentale, la più completa disponibile in lingua italiana, dal solido impianto storico-critico e ricca di informazioni, è destinata agli studenti delle università e delle accademie, agli insegnanti e a un pubblico colto in genere. Si presenta ora in una versione radicalmente rinnovata, alla quale hanno collaborato giovani e affermati studiosi come Andrea Mecacci e Mariagrazia Portera. Il primo con nuove significative voci novecentesche della riflessione estetica (da Michelstaedter a Gramsci, da Ortega y Gasset a María Zambrano, da Dorfles a Bense) e con filoni del dibattito contemporaneo, come la Everyday Aesthetics. La seconda con voci significative dell'estetica moderna (da Hogarth ad Alison per il Settecento; da Marx ed Engels a Emerson e Thoreau per l'Ottocento) e contemporanea (con un articolato aggiornamento sulle nuove frontiere della ricerca estetica nell'ambito delle neuroscienze, delle scienze cognitive e della psicobiologia).‎

‎Desideri Fabrizio; Mecacci Andrea‎

‎Estetica contemporanea. Dalle filosofie della crisi alle culture postmediali‎

‎br. Il volume è il primo esauriente e dettagliato profilo dell'estetica contemporanea disponibile in lingua italiana. Destinato a docenti e studenti delle università e delle accademie, agli insegnanti e a un pubblico colto, si caratterizza per l'ampiezza dei temi affrontati e la ricchezza delle informazioni: dal pluralismo delle estetiche novecentesche agli scenari attuali, tra arti performative e cultura visuale. Insieme a un rinnovato affresco dell'estetica del Novecento nelle sue diverse articolazioni (dalle filosofie della crisi alla fenomenologia, dalla teoria critica al post-strutturalismo, dalle ontologie analitiche alle semiotiche dell'arte), il testo offre una mappa aggiornata del dibattito estetico- artistico contemporaneo: dalla Everyday Aesthetics alle estetiche ecologiche, dalle estetiche visuali e post-mediali al rapporto tra estetica, psicologia evoluzionistica e neuroscienze, dal nesso tra estetica e scienze umane alle grammatiche dei linguaggi artistici propri della contemporaneità. In sintesi: un libro indispensabile per orientarsi nel complesso panorama attuale dell'estetica e della filosofia dell'arte.‎

‎Dessoir Max; Utitz Emil; Panofsky Erwin; Pinotti A. (cur.)‎

‎Estetica e scienza generale dell'arte. I concetti fondamentali‎

‎br. "Bello!". Con questa esclamazione volentieri le persone esprimono la propria reazione di fronte a un quadro che le colpisce, a una melodia che le seduce, a un tramonto che le emoziona. E se non fosse "bello"? Se quel che le persone provano fosse piuttosto sublime, tragico, comico, grazioso o addirittura brutto? E quel che provano è la stessa esperienza di fronte alla natura e all'arte, nella vita di tutti i giorni e nei momenti invece dedicati alle opere? Contro il monopolio del bello a favore di una pluralità delle categorie che descrivono le molteplici qualità dell'esperienza estetica, contro la confusione tra estetica e teoria dell'arte e per una indagine rigorosa dei rispettivi ambiti si sono sollevate, agli inizi del Novecento, le voci di Max Dessoir e di altri teorici (Utitz, Wind, Panofskyl di quel movimento chiamato "Estetica e scienza generale dell'arte", che ha scritto un capitolo cruciale della cultura filosofica contemporanea.‎

‎DESTUTT TRACY.‎

‎Principi logici e memoria inedita sulla metafisica di Kant.‎

‎In 16°(158x100); pagg. 246. Mezza pelle coeva con angoli, titolo in oro su tassello verde al dorso, con fregi; tagli gialli. Bell'esemplare che presenta una lieve brunitura delle carte.‎

‎Deussen Paolo‎

‎Gli elementi della metafisica – prima vrsione italiana ( sulla quarta tedesca ) con introduzione di Luigi Sauli‎

‎Ottima copia gr 600‎

‎DEVAUX Pierre‎

‎L'avenir fantastique.‎

‎Denoël. 1942. In-12. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos abîmé, Intérieur bon état. 238p. Petit manque en dos.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

‎l'Homme est la grande étude de l'homme. C'est par lui que nous commencerons notre voyage. Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

書籍販売業者の参照番号 : ROD0030735

‎Dewey John; Cecchi D. (cur.)‎

‎Esperienza, natura e arte‎

‎br. Il saggio, del 1925, costituisce un'agile ed esaustiva introduzione ai temi dell'estetica di John Dewey, che troveranno sviluppo in "Arte come esperienza" (1934). I temi fondamentali dell'estetica di Dewey sono: il recupero dell'esperienza nell'arte; l'esteticità diffusa dell'esperienza ordinaria; il valore "vitale" dell'estetico; la relazione tra dimensione cognitiva e dimensione estetica dell'esperienza. Il saggio non offre solo un accesso immediato all'estetica di Dewey - oltre a essere l'unico suo saggio di estetica non disponibile in italiano: una prima traduzione degli anni '70 è da tempo fuori catalogo - ma è anche il saggio in cui Dewey pone maggiormente l'accento sull'intreccio tra strumentalità dell'agire umano e godimento estetico: ne emerge l'immagine di un soggetto che, mentre trae piacere dall'esperienza che fa, seleziona le competenze necessarie a una più stretta interazione con l'ambiente; parallelamente l'attività artistica è pensata come momento di apprendimento e di costruzione di modelli di conoscenza.‎

‎Dewey John; Matteucci G. (cur.)‎

‎Arte come esperienza‎

‎br. "Arte come esperienza" costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del Novecento. In quest'opera Dewey non si limita a elaborare una filosofia dell'arte come disciplina specialistica. Emerge qui un nuovo paradigma per l'esperienza in generale, individuato nell'estetico quale ordine di perfezionamento e compimento delle istanze sensoriali ed emotive dell'uomo. Ne deriva una concezione attenta a cogliere e vagliare criticamente le fitte relazioni dell'arte e dell'estetico sia con le dinamiche esperienziali sia con le realtà sociali che le alimentano. Dewey mette così a fuoco motivi di crisi della cultura contemporanea, delineando l'impalcatura di un'antropologia nutrita anche dai frutti delle rivoluzioni artistiche primonovecentesche. Questi caratteri hanno reso "Arte come esperienza" un classico per le riflessioni sull'esperienza estetica, illuminante per importanti artisti, da Josef Albers a Mark Rothko, e oggi ancora al centro dell'attenzione in vari ambiti cruciali del dibattito filosofico.‎

‎Dezza Paulus. (S.I.)‎

‎Metaphisica Generalis. Praelectionum Summa ad Usum Auditoium.‎

‎Romae,Universitatis Gregorianae, 1958. In 8°pp. 338n. bross. editoriale.‎

‎Di Benedetto Francesco‎

‎L'anima e la matematica‎

‎br. Da più d'un secolo svariate filosofie della matematica ne indagano il carattere privilegiato di scienza esatta, riconducendola per lo più alla logica, rifugiandosi nel mondo delle idee. Questo libre propone di "rovesciare il telescopio" e restituire la matematica all'anima: quella stessa anima che crea la musica, inventa il mito, e definisce la legge plasma infine la scienza per eccellenza. "Tutti siamo uguali di fronte a qualcosa che noi stessi, e da noi stessi, abbiamo creato, dando alla nostra uguaglianza la forma di numeri e figure". In un'antologia di episodi che va dai pitagorici a Dedekind da Teeteto a Cantor, la matematica racconta sé stessa come liberamente generata dall'anime umano, pur rimanendo certa, immutabile, universale. L'autore sceglie il suo Virgilio: leggende Platone con occhi matematici, lo allontana dall'interpretazione scolastica che vede in lui l'architetto dell'Iperuranio. Dichiarato omaggio a Imre Toth, il saggio ne perpetua l'esempio di filosofia militante nel suo ribadire l'importanza politica di difendere il legame tra l'anima e la matematica: "Numeri e figure si lasciano filosofare addosso: la loro oggettività è compatibile con una pletora di spiegazioni e interpretazioni. Ma il miracolo non si ripete: negando all'animo umano la possibilità di generare dal sue intimo la vera conoscenza, l'uguaglianza e la giustizia divengono concetti relativi".‎

‎Di Bona Elvira; Santarcangelo Vincenzo‎

‎Il suono. L'esperienza uditiva e i suoi oggetti‎

‎ill., br. Che cosa sono i suoni? Messaggeri di informazioni cruciali per il riconoscimento degli oggetti che ci circondano o entità evanescenti e distinte da essi? Perché, pur essendo sempre sommersi da suoni di cui non siamo consapevoli, ci accorgiamo immediatamente della loro assenza nelle situazioni di più totale silenzio? Come li percepiamo? Dove si trovano? E qual è la loro dimensione temporale? Queste sono alcune delle domande a cui risponde "Il suono", un'introduzione a temi che possono interessare tanto il lettore esperto quanto quello curioso. Scoprire cosa si nasconde dietro la percezione uditiva rivela il fascino di una modalità sensoriale davvero sorprendente che dà accesso al misterioso regno del suono e della musica.‎

‎Di Feo Marco‎

‎Fondamenti di olologia. Ontologia del mondo della vita nella prospettiva dell'intero‎

‎br. Assumendo come campo di investigazione il mondo della vita (Lebenswelt), Marco Di Feo mostra il rapporto intrinseco tra ontologia e metafisica. Dalle micro-particelle, alle strutture più complesse, tutto ciò che rende possibile l'esistenza e la fioritura di questo mondo è degno di essere investigato. Il volume si concentra però sugli enti di taglia media (esseri viventi, oggetti di uso quotidiano, opere d'arte, etc.) e sulle entità sociali (famiglie, clan, organizzazioni professionali, Stati, etc...) che arricchiscono la nostra esperienza quotidiana. Una particolare attenzione viene dedicata all'essere umano, in quanto intero (corpo, psiche e mente) esistenzialmente proteso all'autodeterminazione della propria identità personale. Facendo dialogare la Fundierung husserliana con la Constitution Theory di Lynne Baker, la tradizione aristotelica e l'emergentismo, l'autore sviluppa un'articolata prospettiva onto-fenomenologica che definisce come "olologia". Quest'ultima ha come oggetto specifico tutto ciò che possiede le caratteristiche emergenti di un intero. L'opera prova così a mettere in stretta relazione la ricerca della verità con l'esperienza della bellezza, in modo che la prima non si riduca a una mera catalogazione di dati scientifici e la seconda riscopra le sue radici più profonde nella straordinaria ricchezza dell'essere.‎

‎Di Gennaro A. (cur.); Giustiniani P. (cur.)‎

‎Dio e il nulla. La religiosità atea di Emil Cioran‎

‎br. Il presente volume prende le mosse dal convegno omonimo che si è svolto a Napoli il 15 e il 16 novembre 2017, promosso dalla sezione San Tommaso d'Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, nell'ambito di un progetto di ricerca cofinanziato dalla CEI. Vi si raccolgono le relazioni e gli interventi degli studiosi che hanno partecipato al simposio, discutendo su un tema affascinante e allo stesso tempo controverso e di grande attualità. Consapevole dell'inquietudine spirituale che caratterizza la vita di ogni singolo uomo e dell'impossibilità di giungere a una verità ultima e incontrovertibile circa l'Assoluto, Emil Cioran laconicamente scriveva nei Cahiers: «Una religiosità atea, questa è la Stimmung dei contemporanei». Partendo da una tale lucida considerazione, gli autori dei vari contributi analizzano, da differenti angolature interpretative o prospettive ermeneutiche, la questione religiosa all'interno del pensiero tragico di Cioran, un intellettuale nichilista che ha ingaggiato con Dio uno scontro frontale, serrato e ininterrotto (sia in Romania, sia durante l'esilio parigino). Perché a ossessionare e tormentare il filosofo di Rasinari è sempre stato un medesimo angosciante interrogativo, quel grido di preghiera conciso e disperato contenuto in Lacrimi si Sfinti (1937): «Signore, sei tu nient'altro che un errore del cuore, come il mondo è un errore della mente?».‎

‎Di Genova, Giorgio‎

‎Storia dell'Arte Italiana del '900 (per generazioni)‎

‎Mm 230x300 Tutto il pubblicato. Sei volumi in nove tomi rilegati in tela con sovraccoperta editoriale, custodia originale muta, oltre 5500 pagine profusamente illustrate in nero e a colori lungo l'intero testo. Opera in condizioni di nuovo, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

‎Di Giacomo G. (cur.)‎

‎Ripensare le immagini‎

‎brossura‎

‎Di Giacomo G. (cur.); Marchetti L. (cur.)‎

‎Tra il sensibile e le arti. Trent'anni di estetica. Studi di estetica (2014) vol. 1-2‎

‎br.‎

‎Di Giacomo G. (cur.); Talarico L. (cur.)‎

‎Studi di estetica (2017). Vol. 3: Letture shakespeariane: Otello e Re Lear‎

‎br. "Studi di estetica" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. "Studi di estetica" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico.‎

‎Di Giacomo Giuseppe‎

‎La bellezza abbandonata‎

‎br. Siamo a Parigi all'inizio del Novecento, la pittura si è liberata di molte delle vecchie regole: figure edificanti, consonanze, equilibrio dei colori. Ora tocca alla bellezza essere messa fuori gioco. Tutto ciò che era tradizionalmente associato al nudo - grazia e compiacente sensualità - è stato spazzato via. Le demoiselles di Picasso ci guardano minacciose, come per affermare il crollo di ogni convenzione; il carattere teatrale della scena accresce la carica provocatoria del dipinto. L'armonia delle forme svanisce del tutto nel bordello delle Demoiselles d'Avignon. Un'icona che segna un cambiamento irreversibile nella storia dell'arte.‎

‎Di Giacomo Giuseppe‎

‎Narrazione e testimonianza. Quattro scrittori del Novecento‎

‎brossura‎

‎Di Giorgi Franco‎

‎Il quarto concerto di Beethoven. Come invito all'opera del pensiero‎

‎br. L'ascolto del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven può essere vissuto come un invito musicale ad assistere all'opera del pensiero, così come viene svolta ad esempio all'interno del sistema filosofico schellinghiano. La profonda affinità tra la musica di Beethoven e la filosofia di Schelling si mostra nella loro incessante aspirazione all'assoluto. Pur con diverse modalità, la loro opera consiste essenzialmente nel cercare di ricostruire la storia trascendentale dell'essere, di raccontare musicalmente e filosoficamente l'avventura del divenire o del farsi dell'universo. In questo caso, poi, la loro reciproca speculazione fa sì che la musica illustri e illumini sonoramente il travagliato percorso della filosofia, e la filosofia chiarisca e spieghi i sublimi sviluppi della musica. La musica beethoveniana infatti "si può definire idealistica e la filosofia schellinghiana un idealismo estetico. Ciò significa, in altre parole, che la musica di Beethoven risulta più comprensibile se si pone in relazione con il modello dialettico della filosofia idealista e [...] la filosofia di Schelling risulta meno oscura e notturna se la si considera in parallelo alla forma sonata o alla forma concerto beethoveniana, in particolare al Quarto Concerto". Ben presto, però, l'accettazione di quell'invito ad assistere a quella duplice opera si rivela un'esortazione a mettersi all'opera, a cimentarsi, a disporsi a pensare, a partecipare assieme ad altri studiosi all'attività dei due autori.‎

‎Di Liberti G. (cur.); Léger P. (cur.)‎

‎La cognition incarnée. Un programme de recherche entre psychologie et philosophie‎

‎br.‎

‎Di Liberti Giuseppe‎

‎Il sistema delle arti. Storia e ipotesi‎

‎brossura‎

‎Di Monte M. (cur.); Rotili M. (cur.)‎

‎Sensibilia. Vol. 2: Vincoli-contraints‎

‎brossura‎

‎Di Monte M. (cur.); Rotili M. (cur.)‎

‎Sensibilia. Vol. 3: Spazio fisico-spazio vissuto‎

‎brossura‎

‎Di Nicola Roberta; Barnabino Marco‎

‎Le voyage d'Aphrodite. Per una psico-filosofia dell'immagine‎

‎ill., br. Le Voyage d'Aphrodite è un'opera fotografica che illustra l'esperienza dell'introspezione teorizzata nell'analisi psicologica da Carl G. Jung. Le immagini personificano le rivelazioni simboliche come la paura, l'angoscia, la vergogna e l'ira in quelle che troviamo essere in Jung espressioni di emozioni. La Fotografia diviene arte concettuale con la messa in scena di comparse in paesaggi suggestivi, magistralmente combinati e assemblati tra di loro per esaltare l'indagine intima l'invisibile: di quei simboli che trascendono un significato non ancora chiarito. L'istante fotografico, incoronato a scatto estetico, dona alla sfera del sentire un'opportunità di riflessione che merita un'indagine approfondita dai contenuti filosofici precursori di quelli psicologici.‎

‎Di Nisio Rino Antonio‎

‎La bellezza angosciante del limite. La difficile ricerca per essere se stessi‎

‎br.‎

‎Di Rienzo Caterina‎

‎Per una filosofia della danza. Danza, corpo, chair‎

‎br. La danza è un'arte vivente dei corpi, fondata sul corpo. Questo dato di per sé evidente, tuttavia, non basta a conferirle lo statuto di un'attività che si esaurisce nella costituzione corporea. Considerando infatti il processo di rottura con la tradizione che la svincola dall'etichetta di arte d'evasione e la inscrive nelle svolte più rilevanti del XX e del XXI secolo, è possibile sostenere che, a un livello più profondo, la danza non muove solo il corpo. Essa, potremmo dire, è un corpo che è più del corpo. È corpo e non è solo corpo. È l'arte di far intravvedere la dimensione originaria della corporeità, di muoverne il suo stesso essere: la "chair". Il testo propone una filosofia della danza attraverso una "filosofia della chair", - a partire dalla originale elaborazione che di questa nozione da Merleau-Ponty - allo scopo di ricollocare la danza nell'evoluzione stessa dell'arte e delle arti nella loro relazione col pensiero.‎

‎Di Rienzo Caterina‎

‎Per una filosofia della danza. Danza, corpo, chair. Nuova ediz.‎

‎br. È indubbio che la danza sia un'arte vivente dei corpi. Questo dato di per sé evidente, tuttavia, non basta a conferirle lo statuto di un'attività che si esaurisce nella costituzione corporea. Considerando il processo di rottura con la tradizione che la svincola dall'etichetta di arte d'evasione e la inscrive nelle svolte più rilevanti del XX e del XXI secolo, è possibile sostenere che, a un livello più profondo, la danza non muove solo il corpo. Essa, potremmo dire, è un corpo che è più del corpo. È l'arte di farne intravedere la dimensione originaria, di muoverne il suo stesso essere: la chair. Attraverso l'originale elaborazione che di questa nozione dà Merleau-Ponty, il testo propone una filosofia della danza attraverso una "filosofia della chair", allo scopo di ricollocare la danza nell'evoluzione stessa dell'arte e delle arti nella loro relazione col pensiero.‎

‎DI SANTANGELO, EMILIA‎

‎Balletto‎

‎Mm 165x225 Brossura originale con copertina illustrata da Alberto Savinio a cui si deve anche la introduzione, dorso brunito dalla luce, 136 pagine senza numerazione con 12 tavole in nero di P. Fazzini, A. Pelkov, R. Guttuso, A. Savinio, L. Fini, G. De Chirico, R. Gazzera, L. Lepri, O. Tamburi, Scordia e C. Bellocchio. Dedica e firma dell'Autrice in apertura. Buona-ottima copia, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

‎Di Stefano Elisabetta‎

‎Che cos'è l'estetica quotidiana‎

‎br. Come è possibile accostare l'estetica, ovvero lo studio dell'arte e del bello, alla vita di tutti giorni? Eppure nell'attuale dibattito filosofico angloamericano questa locuzione ossimorica sta prendendo sempre più consistenza teorica nell'ambito di una nuova disciplina, L'EverydayAesthetics. Il libro presenta, per la prima volta in lingua italiana, questo recente campo di indagine, intrecciando le ricerche angloamericane sull'Everyday Aesthetics e quelle europee sull'estetizzazione del reale. Dall'analisi appare evidente che l'estetica è ormai diventata un paradigma transdisciplinare, aperto alle pratiche della vita di ogni giorno (cura del corpo, cibo, moda, design). Tuttavia tale ampliamento di orizzonti verso la quotidianità non deve volgersi a una bellezza superficiale e consumistica, ma all'acquisizione di una consapevolezza corporea (aisthesis) capace di guidarci verso scelte più responsabili e di indurci ad avere maggiore cura di noi stessi, degli altri e dell'ambiente in cui viviamo.‎

‎Di Stefano Elisabetta‎

‎Estetiche dell'ornamento‎

‎br. Nell'architettura, tra la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio, si assiste al crollo di quei principi di firmitas, utilitas e venustas che, da Vitruvio in poi, erano stati alla base dell'arte dell'edificare; ai valori del peso, della struttura, dell'ornamento subentrano altre categorie estetiche: l'immaterialità, la multimedialità, la sensorialità. Pertanto non si può più parlare di ornamento secondo le chiavi di lettura tradizionali, quali ad esempio la dialettica struttura/decorazione o utile/superfluo, ma è preferibile ricorrere ad un linguaggio metaforico che, gravitando nell'ambito semantico del "corpo", della "veste", del "trucco" e della "maschera", coinvolge spesso la polarità tra verità e inganno. Attraverso le pagine di alcuni autori che dall'antichità ai nostri giorni hanno affrontato, da prospettive diverse, la questione dell'ornamento (Senofonte, Vitruvio, Alberti, Perrault, Laugier, Piranesi, Burke, Le Camus de Mézières, Kant, Semper, Baudelaire, Ruskin, Loos, Le Corbusier, Adorno, Arnheini, Venturi, Mendini) questo testo esamina le tensioni fondative che animano lo statuto teorico dell'ornamento e mette in luce come la retorica antica, attraverso il principio del decorum, possa essere una valida chiave ermeneutica per cogliere l'orientamento dell'architettura contemporanea.‎

‎Di Vona Piero‎

‎René Guénon e la metafisica‎

‎br.‎

‎Didi-Huberman Georges‎

‎La ressemblance par contact - Archéologie anachronisme et modernité de l'empreinte - Collection paradoxe.‎

‎Les éditions de minuit. 2008. In-8. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 379 pages - nombreuses illustrations en noir et blanc dans et hors texte - une étiquette collée sur le 1er plat.. . . . Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

‎Collection paradoxe. Classification Dewey : 110-Métaphysique‎

書籍販売業者の参照番号 : R100050104

‎DIDE, Dr. Maurice. - JUPPONT, P.‎

‎La métaphysique scientifique.‎

‎Paris, Félix Alcan 1924, 185x120mm, 182pages, broché.‎

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‎DIDE DR MAURICE, JUPPONT P.‎

‎LA METAPHYSIQUE SCIENTIFIQUE‎

‎Librairie Félix Alcan. 1937. In-12 Carré. Broché. Etat d'usage. 1er plat abîmé. Dos frotté. Intérieur acceptable. 182 pages. Tampons sur le 1er plat et en pages de garde et de titre. Petits manques sur le 1er plat. 'Bibliothèque de Philosophie contemporaine'.‎

‎Diderot Denis; Franzini E. (cur.)‎

‎Arte, bello e interpretazione della natura‎

‎br. Tra le menti più brillanti del secolo dei lumi, coautore della grande "Enciclopedia", Diderot ha riflettuto profondamente sui temi dell'arte e dell'espressione, nel loro rapporto con la natura e il linguaggio. In questo libro sono raccolti i principali scritti che Diderot dedica a questi temi. Nella "Interpretazione della natura", che è il suo scritto filosofico di maggior impegno, si delinea la base organicista della sua filosofia, dove la natura è vista come una grande catena di cose che l'uomo interpreta e modifica. Su questa linea teorica vanno letti gli altri scritti presenti in questo volume, che costituiscono l'ossatura dell'originale percorso estetico diderotiano: le lunghe voci "Bello" e "Arte" della "Enciclopedia" e l'affascinante "Lettera sui sordomuti". Diderot parte qui da un linguaggio fisico, quello gestuale dei sordomuti, per mostrare come la lingua è sempre una questione di arte. Le parole dell'arte, i suoi gesti, la volontà antropologica di interpretare fabbrilmente la natura sono infatti in grado di rappresentare in modo diretto i sentimenti e i sogni, mostrando le pieghe qualitative che sono la trama del mondo. Sono la materia degli universi infiniti, multiformi e naturalmente ambigui che ciascun uomo serba dentro di sé.‎

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