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‎Prose‎

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‎Chris Adrian Nick Flynn Cathy Moonshine Josip Novakovich Francine Prose‎

‎Tin House: Evil‎

‎Tin House Magazine. Paperback. POOR. Noticeably used book. Heavy wear to cover. Pages contain marginal notes underlining and or highlighting. Possible ex library copy with all the markings/stickers of that library. Accessories such as CD codes toys and dust jackets may not be included. Tin House Magazine paperback‎

书商的参考编号 : 3185977890 ???????? : 0977698947 9780977698943

Biblio.com

Discover Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Discover Books]

€ 0.85 购买

‎CHRIST, LENA‎

‎Aus meiner Kindheit‎

‎München, Langen/Müller 1938. "Pappband, 8°, 56 S., Band 102 der »Kleinen Bücherei«, »Der Inhalt des vorliegenden Bändchens bildet den ersten Teil der Kindheitserlebnisse der Lena Christ und ist ihren im Jahre 1912 erschienenen, seit Jahren vergriffenen ""Erinnerungen"" entnommen.«"‎

‎Einband leichte Gebrauchsspuren, Widmung mit kleinen aufgeklebten Ostereiern auf dem Vorsatzblatt‎

书商的参考编号 : X5261

‎Christ, Richard‎

‎Welt-Betrachtung. Zwischen Polarkreis und Äquator.‎

‎Berlin und Weimar, Aufbau-Verlag 1989. EA, 269 S. 8 , OLwd mit OSU (Ein Halbdutzend Erinnerungen aus dem Land+Leute-Reisenkoffer eines Schriftstellers, den Weltneugier im vergangenen Jahrzehnt auf vier Erdteile geführt hat."). Guter Zustand.‎

书商的参考编号 : 1063

‎Christian-Hildebrandt, Reneée‎

‎Neue Glückwunschfibel für Groß und Klein.‎

‎Wiesbaden, Falken (um, 1970). 8°. 96 Seiten. Farbig illustrierter Originalkarton. - Wohlerhalten. = die falken bücherei 156.‎

书商的参考编号 : 19405AB

‎Christian-Hildebrandt, Renée‎

‎Neue Glückwunschfibel für groß und klein‎

‎Niederhausen/ Ts.: Falken-Verlag GmbH, 1989. Falken Bücherei 96 , 16 Seiten , 20 cm, kart.,‎

‎Seiten leicht gebräunt, sehr guter Zustand, Nichts ist so schön wie der Gedanke, liebe Menschen zu erfreuen, sei es mit einer Karte, einem Brief oder einem Glückwunschtelegramm. Dieser Ratgeber enthält eine Vielzahl von Glückwünschen in Versform und in Prosa für die Feste im Laufe eines Jahres: für Weihnachten und Ostern, für Geburtstage, Taufen, Jubiläen und andere Freudentage; auch Trinksprüche und Segenswünsche zum Richtfest finden sich alles launig und herzlich dargeboten, für Erwachsene und für Kinder. Wer in `Glückwunschnöten ` ist, findet bestimmt etwas Passendes. (vom Buchrücken) 1d3a ISBN-Nummer: 3806801568‎

书商的参考编号 : 2160

Antiquariat.de

Antiquariat Ardelt
DE - Großräschen
[Books from Antiquariat Ardelt]

€ 5.95 购买

‎Christie Agatha; Prichard M. (cur.)‎

‎Il giro del mondo. Album di lettere e fotografie‎

‎ill., br. Nel 1922 Agatha Christie accompagnò il marito Archibald nel British Empire Exhibition Tour, un viaggio ufficiale dal Sud Africa all'Australia, fino a Nuova Zelanda, Hawaii e Canada, per promuovere la mostra dell'Impero Britannico che si sarebbe tenuta a Wembley tra il 1924 e il 1925. Salpata il 20 gennaio, la coppia attraccherà di nuovo a Southampton quasi un anno dopo, il 1° dicembre. Durante quei dieci mesi Agatha scrive ogni settimana alla madre e alla figlia Rosalind, raccontando dei mondi esotici che visita, delle persone che incontra, delle sue giornate e delle scoperte che le riempiono, di navi, treni e cammelli, di menu e inviti nelle ambasciate, di animali selvaggi, di usanze bizzarre. Ne emerge la figura di una giovane donna curiosa e sicura di sé, sempre pronta a nuove esperienze: fu tra le primissime donne, per esempio, a praticare il surf. Questo volume raccoglie le lettere, le centinaia di fotografie che la Christie stessa scattò, le cartoline e i ritagli di giornale che conservò tra i suoi ricordi. Curato e introdotto dal nipote Mathew Prichard, oltre a offrire uno spaccato della vita negli anni Venti Il giro del mondo mette in luce il lato più avventuroso della personalità di Dame Agatha, un aspetto che si sarebbe rivelato decisivo anche per la sua identità di scrittrice.‎

‎CHRISTOF, AUGUST‎

‎Der geschäftliche Krieg‎

‎München, Verlag des Post-Annoncen-Bureau 1891. Kartoniert, 8°, 206 S., »Jedr dem Geschäftsleben Fernstehende sieht in jedem Geschäftsbetriebe die Anwartschaft auf ungezählte Reichtümer. Die Erfahrung dagegen lehrt, daß der Geschäftsmann häufig, nach einem Leben unermüdlichen, umsichtigen Strebens, durch die Macht der Verhältniise verarmt. Sollte vorstehendes Spiegelbild der Gegenwart für Einzelne zur Mahnung werden, der Pflichten zu gedenken, welche der Mensch dem Menschen schuldet, fühlt sich hochbeglückt der Verfasser (Vorwort).«‎

‎Der dünne Papiereinband hat Ein- und Ausrisse und ist fast ganz gelöst, innen handschriftl. Eintrag auf dem Titelblatt‎

书商的参考编号 : A408

‎Christy Jim‎

‎La sconcia vita di Charles Bukowski‎

‎ill., br. La biografia di un autore cult, la vita e le immagini del più famoso scrittore underground in lingua inglese. Il caso e il fenomeno Charles Bukowski: il ragazzo battuto dal padre, bevitore già a tredici anni, il duro ribelle sfregiato dall'acne, l'impiegato delle Poste, l'uomo dai mille lavori, il modesto factotum che ha conosciuto le esperienze più sordide e gli ambienti più malfamati per poi diventare un miliardario, è ormai un'autentica leggenda. Il suo lavoro - crudo, grezzo, schietto e spassoso - ha immediatamente trovato imitatori, emulatori, fan e insieme detrattori. E lui faceva scandalo, si attirava amori e odi, si presentava come un personaggio su cui inevitabilmente ci si divide. Jim Christy ha cercato di mettere un po' d'ordine nelle dicerie sorte attorno alla sua vicenda personale, per poter scrivere con partecipazione e simpatia dell'uomo, del mito, dell'opera. A completare il ritratto concorrono le ventiquattro fotografie scattate da Claude Powell, amico, confidente e compagno di sbronze dello scrittore.‎

‎Chénier André‎

‎Poésie et prose‎

‎Henri Gautier éditeur Nouvelle bibliothèque populaire Brochure In-12 (12,5 x 19 cm), brochure, 36 pages, sans date, n°267 de la Nouvelle bibliothèque populaire ; dos frotté en tête, par ailleurs bon état. Livraison a domicile (La Poste) ou en Mondial Relay sur simple demande.‎

书商的参考编号 : ys1793

Livre Rare Book

Abraxas-Libris
Bécherel France Francia França France
[Books from Abraxas-Libris]

€ 5.00 购买

‎Cibulka, Hanns‎

‎Das Buch Ruth. Aus den Aufzeichnungen des Archäologen Michael S.‎

‎Halle und Leipzig, Mitteldeutscher Verlag 1987. 157 S. 8 , illustr. OLwd mit OSU (Dies ist das Stenogramm einer Liebesgeschichte. Aufzeichnung eines Mannes, der in der Mitte des Lebens noch einmal vor einem Anfang steht, weil die Begegnung mit einer jungen Frau ihn ganz ergreift."). Leichte Gebrauchsspuren, guter Zustand.‎

书商的参考编号 : 677

‎Cicerone‎

‎L'amicizia - con note di E. Narducci - testo latino a fronte tradotto da C. Saggio -‎

‎cart. ed.it. 16° pp.169 ben tenuto.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Bruto. Testo latino a fronte‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Due scandali politici: Pro Murena. Pro Sestio‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Il poeta Archia‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Il processo di Verre. Testo latino a fronte‎

‎brossura Il reato di concussione è il primo per cui si conosca l'istituzione di un apposito tribunale nella legislazione romana. Dinanzi a questo tribunale si celebrò nel 70 a. C. uno dei processi più clamorosi della vita pubblica romana. Imputato un senatore di nobile famiglia e di dubbia fama: Gaio Verre che, come governatore della Sicilia aveva angariato i provinciali con ogni genere di soprusi, fino a ridurre allo stremo l'economia dell'isola e la miseria degli abitanti. A sostenere l'accusa fu Cicerone che, ottenuta la condanna dell'imputato, pubblicò un'ampia trattazione in cui sviluppò gli argomenti dell'accusa.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎L'amicizia. Testo latino a fronte‎

‎br. Il "Lelius de amicitia", fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale. Introduzione di Isabella Vilardi, premessa di Anna Giordano Rampioni.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎L'amicizia. Testo latino a fronte. Ediz. integrale‎

‎brossura Il Laelius de amicitia, fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio, e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎La casa‎

‎brossura La celebre orazione in cui Cicerone, rientrato a Roma dall'esilio, difende il proprio operato politico, introdotta, tradotta e commentata da Emanuele Narducci. Testo latino a fronte.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Le Tusculane. Testo latino a fronte‎

‎br. Le Tusculane si possono considerare sicuramente una delle più importanti opere filosofiche di Cicerone: esse raccolgono cinque dialoghi immaginari ambientati nella villa ciceroniana di Tuscolo e sostenuti da due anonimi interlocutori, conosciuti generalmente come A (Auditor) e M (Magister). Queste disputationes, i cui singoli titoli evidenziano con chiarezza il contenuto dell'opera (come disprezzare la morte; come sopportare il dolore; come lenire le afflizioni; le altre perturbazioni dell'animo; a vivere in beatitudine la virtù è paga di se stessa), consentono al lettore di indagare la figura del retore e di comprendere che la retorica non è solamente un artificio precettistico ma una macchina intellettuale piuttosto complessa.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Lettere. Testo latino a fronte‎

‎brossura Scritte tra il 65 e il 43 a. C., nell'arco del cruciale ventennio che vide la rovinosa e inarrestabile crisi della Repubblica, le "Lettere" di Cicerone costituiscono una testimonianza preziosa, anche se inevitabilmente parziale, della vita pubblica di quegli anni. Esponente di spicco del partito conservatore, Cicerone scrive ai familiari, agli amici e ai compagni di partito, rivelandoci le raffinatezze di un'élite ormai in declino ma anche gli oscuri retroscena della lotta politica, le trame segrete delle rivalità e delle alleanze e gli inevitabili maneggi su cui si fondava il potere. Luca Canali esplora nell'introduzione l'interiorità dell'uomo Cicerone; nella premessa al testo Giorgio Brugnoli analizza la carriera politica del grande oratore e il ruolo delle "Lettere" nell'insieme della sua opera.‎

‎Cicerone Marco Tullio‎

‎Tuscolane‎

‎brossura In quest'opera sono affrontati i più importanti problemi che toccano la sfera dell'etica. I singoli capitoli trattano del disprezzo della morte, della sopportazione del dolore, della mitigazione della tristezza, della virtù come mezzo per raggiungere la felicità. Strutturata in forma di dialogo l'opera segna il massimo avvicinamento di Cicerone allo stoicismo. Testo latino a fronte.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Bellardi G. (cur.)‎

‎Le Filippiche. Testo latino a fronte‎

‎brossura Tra il 44 e il 43 a. C. la lotta politica civile che in Roma era scoppiata dopo l'assassinio di Cesare raggiunse il suo culmine. Nella capitale del mondo si giocavano doppi e tripli giochi, in cui tutti erano contro tutti e dominavano il campo veri e propri "signori della guerra" come Marco Antonio, Bruto e Cassio, Ottaviano. Per gli idealisti la Repubblica e la sua legalità erano ancora incarnate dal Senato, divenuto però un'assemblea incapace di portare avanti una politica decisa. Cicerone continuò a credere nell'autorità senatoria e si scagliò con ferocia, in queste 14 orazioni, contro Marco Antonio, reo di attentare a un potere che ormai era inesistente.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Burlando A. (cur.)‎

‎Difesa dell'attore Roscio-Contro Vatinio. Testo latino a fronte‎

‎br. Dopo il viaggio di istruzione in Grecia compiuto tra l'80 e il 78 a.C., Cicerone torna nel foro per occuparsi di alcune causae nobiles , fra cui spicca la Pro Roscio comoedo (76 a.C. ca) in difesa del noto attore accusato dal socio Fannio di non avergli corrisposto la quota di indennizzo per la morte dello schiavo Panurgo appartenuto in comproprietà a entrambi. L'arida materia di diritto privato è resa vivida dallo spaccato di vita che illustra aspetti interessanti della condizione sociale degli attori e dallo stile ironico e ammiccante con cui Cicerone, di fronte a un pubblico educato al gusto del teatro, prova a screditare Fannio affibbiandogli la maschera sudicia e riprovevole del lenone. Nell' Interrogatio in Vatinium (56 a.C.), pronunciata nell'ambito del processo a Publio Sestio di cui aveva assunto la difesa, Cicerone si scaglia con veemenza contro Vatinio, ex tribuno della plebe di parte cesariana che aveva testimoniato contro l'imputato. Poiché Vatinio nel 58 aveva appoggiato la proposta dell'esilio per Cicerone, l' interrogatio diventa un'occasione personale di rivincita sull'antico avversario, oggetto di una vituperatio denigratoria senza esclusione di colpi. Prefazione di Mariangela Scarsi.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Burlando A. (cur.)‎

‎Difesa di Archia-Difesa di Milone. Testo latino a fronte‎

‎br. L'operazione Pro Archia fu pronunciata da Cicerone nel 62 a.C. in favore dell'amico e maestro Licinio Archia, poeta siriaco incriminato di aver usurpato il titolo dicivis Romanus. Il grande oratore si muove qui nel proprio elemento: la prosa è distesa ed eloquente, la questione legale, sbrigata velocemente e con successo, lascia spazio a un appassionato elogio delle lettere e della poesia. Dieci anni dopo, l'orazione Pro Milone nella sua drammatica concitazione riflette invece uno degli snodi fondamentali della storia della tarda repubblica romana: il conflitto tra ottimati e populares. Diverso fu anche l'esito della vicenda giudiziaria: accusato di aver ucciso il capo della fazione opposta, Milone venne condannato all'esilio, e Cicerone, amico dell'imputato e ben noto partigiano del partito conservatore, persa la consueta sicurezza, riuscì a stento a finire la propria arringa, intimorito dalle grida degli avversari e dalla vista dei soldati armati schierati nel foro. Introduzione, traduzione e note di Annalaura Burlando Saggio critico di Mariangela Scarsi.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Cavarzere A. (cur.)‎

‎In difesa di Marco Celio (Pro Caelio)‎

‎brossura Marco Celio Rufo comparve in tribunale nell'aprile del 56 a.C. sotto il peso di un'accusa gravissima: violenza politica, congiura contro lo stato. Sua principale accusatrice Clodia, donna di spicco nell'ambito dell'alta società romana. Suo difensore Cicerone, allora all'apice della carriera e della fama. In questa orazione, celebre tra le celebri arringhe del grande oratore, Cicerone procede senza curarsi di dimostrare l'innocenza del suo difeso, impegnandosi invece a confutare e distorcere i capi d'accusa e a demolire la figura morale della teste a carico, Clodia. È un'arringa in cui vengono sfruttati tutti i mezzi, astuti falsi capziosi che siano, per ottenere un'assoluzione. E Celio fu assolto; Clodia scomparve dalla scena pubblica di Roma, bollata per sempre dall'impietoso ritratto tracciato da Cicerone. La parola dell'oratore fu, ancora una volta, più forte della verità.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Fedeli P. (cur.)‎

‎In difesa di Milone (Pro Milone)‎

‎brossura Accusato di avere ucciso il tribuno Clodio, Milone viene trascinato in giudizio. Di fronte a un tribunale straordinario e sotto la pressione ostile della folla vociante, Cicerone non riesce a convincere i giudici della peraltro improbabile innocenza di Milone. Ma l'orazione a noi giunta, frutto di una successiva rielaborazione, è il capolavoro dell'oratoria politica ciceroniana e in assoluto della prosa giuridica. Testo originale a fronte.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Fucecchi M. (cur.)‎

‎Difesa di Cluenzio. Testo latino a fronte‎

‎br. Nel 66 a.C. una fosca vicenda scuote Roma: Oppianico il giovane, figlio del defunto Stazio Albio Oppianico e di Sassia, accusa Cluenzio Abito - figlio di primo letto della donna e quindi figliastro di Oppianico - di aver avvelenato il patrigno per vendicarsi di un analogo tentativo che il patrigno stesso avrebbe compiuto ai suoi danni. Si scopre così la lunga catena di delitti commessi da Oppianico il vecchio per interesse e la corruzione dei magistrati che lo avevano assolto in un precedente processo intentatogli da Cluenzio. Un'arringa magistrale, considerata un capolavoro dell'oratoria penale. Al termine del processo Cluenzio è assolto dall'accusa di veneficio. Il ritratto di una Roma marcia, dove regnano corruzione e avidità.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Gasti F. (cur.)‎

‎Orazioni cesariane. Testo latino a fronte‎

‎brossura Sono le tre orazioni pronunciate da Cicerone tra il settembre/ottobre del 46 e il novembre del 45 a.C. di fronte a Cesare, all'epoca del dominio assoluto di quest'ultimo. La Pro Marcello è un discorso di ringraziamento indirizzato a Cesare per l'avvenuto perdono del senatore Claudio Marcello; la Pro Ligario è un discorso forense, pronunziato durante il processo contro Ligario, accusato di avere tramato con Giuba ai danni di Roma; la Pro rege Deiotaro è un'arringa in difesa di un ex pompeiano reo di avere progettato l'omicidio di Cesare.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Manzoni G. E. (cur.)‎

‎Opere retoriche. Testo latino a fronte‎

‎br. Le opere di Cicerone raccolte in questo volume sono espressione della cultura fondamentale per l'aggregazione sociale nel mondo antico greco e romano: vale a dire la retorica, intesa come arte del dire nelle pubbliche assemblee e del parlare pubblicamente nel foro e nei tribunali. Già nel trattato giovanile intitolato "De inventione" Cicerone si era occupato della prima delle cinque parti che, fin dalla "Retorica" di Aristotele, costituivano tradizionalmente l'oggetto di studio nelle scuole antiche: l'inventio, che è la capacità, scrive l'autore, di escogitare argomenti veri o verosimili, tali da rendere convincente una causa. Il progetto ciceroniano di trattare anche le successive quattro parti non ebbe mai seguito. Oltre al "De inventione", questo volume presenta il breve opuscolo intitolato "De optimo genere oratorum", cui seguono le più corpose trattazioni di scuola, denominate "Partitiones oratoriae" e "Topica". L'insieme costituisce il quartetto delle opere cosiddette minori di retorica di Cicerone. Di tutte queste viene qui fornita innanzitutto un'Introduzione storico-letteraria, seguita dall'elenco delle fonti, dalla discussione dei luoghi di controversa interpretazione filologica e dalla bibliografia specifica. Segue il testo latino con traduzione a fronte: il tutto con corredo di note esplicative. La trattazione delle quattro opere è preceduta da una sintesi di storia della retorica greca e latina, corredata da una bibliografia generale sulla materia.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Marinone N. (cur.)‎

‎Opere filosofiche. Testo latino a fronte‎

‎br.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Maselli G. (cur.)‎

‎In difesa di Lucio Flacco (Pro Flacco)‎

‎brossura Lucio Valerio Flacco viene sottoposto a processo per estorsione nell'autunno del 59 a.C., con ogni probabilità a seguito di reali abusi durante la sua brillante carriera militare. Ma Lucio Flacco aveva un grande merito: si era adoperato in modo risolutivo a favore di Cicerone nella repressione della congiura di Catilina. Cicerone si impegna pertanto nella difesa di Flacco con tutte le risorse della sua professionalità. Non c'è dubbio che la causa difesa da Cicerone fosse una cattiva causa, ciononostante ancora una volta riportò una vittoria e Flacco fu assolto.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Narducci E. (cur.)‎

‎L'amicizia. Testo latino a fronte‎

‎br. A Roma, in una società agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti "l' amicitia" era anche un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca. Nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il "De amicitia" è il tentativo di Cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un'amicizia fine a se stessa, fondata sulla "virtus" e quindi ancorata a valori etici e personali. Emanuele Narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di "amicitia" a Roma e il significato profondo di quest'opera nell'insieme della produzione ciceroniana.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Negri A. (cur.)‎

‎L'amicizia‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Nenci F. (cur.)‎

‎La repubblica. Testo latino a fronte‎

‎br. Costruito come dialogo, il "De Repubblica" è uno dei testi fondamentali dell'intero corpus ciceroniano. Un testo di filosofia politica che analizza in maniera sorprendentemente attuale le possibili forme del governo e le sue altrettanto possibili degenerazioni. Cicerone riflette sulla natura della monarchia, sempre a rischio di trasformarsi in tirannide, sull'aristocrazia e sulla sua deriva in oligarchia, sulla democrazia che può scadere in demagogia. Ma si concentra anche sull'idea di giustizia e sulla sua pratica, all'interno dello stato e nei rapporti internazionali, sulla costituzione romana nel suo sviluppo storico e sulla figura dell'uomo di governo ideale, il princeps, colui il quale sacrifica l'interesse individuale a vantaggio di quello collettivo.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Pacitti G. (cur.)‎

‎De senectute-De amicitia. Testo latino a fronte‎

‎br. Composti nel 44 a.C., un anno prima morte di Cicerone, i dialoghi "De senectute" e "De amicitia" - insieme al "De officiis" - formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata dalla consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l'epicureismo e l'Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come "fine attiva" della vita, fase vitale dell'esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Picone G. (cur.); Marchese R. R. (cur.)‎

‎De officiis. Quel che è giusto fare. Testo latino a fronte‎

‎br. Nel 44 a. C., in un periodo di profonda crisi delle istituzioni sociali e politiche di Roma, Cicerone dedica al figlio Marco un trattato che intende riordinare le forme dell'interazione tra i cittadini e rifondare la res publica. Consapevole che l'antico sistema di valori è ormai superato, Cicerone tenta di organizzare un sistema di trasmissione della memoria fra generazioni, regole di comportamento che indichino «quel che è giusto fare» ai giovani della città, cui tocca ripartire dalle rovine ancora fumanti dello Stato. Una specie di «Etica spiegata a mio figlio», come si intitolerebbe oggi, che è diventata uno snodo fondamentale per il mondo latino, medievale e moderno, permeando la cultura occidentale fino ai giorni nostri.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Pierini Degli Innocenti R. (cur.)‎

‎Lettere dall'esilio. Testo latino a fronte‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Ricchieri T. (cur.)‎

‎Orazione sul comando di Pompeo-De imperio Cn. Pompei. Testo latino a fronte. Ediz. bilingue‎

‎br. Nel 66 a.C. Cicerone è pretore e pronuncia il primo discorso pubblico della sua carriera, dopo aver già riportato negli anni precedenti importanti successi in tribunale. L'occasione è offerta dalla proposta di legge del tribuno della plebe Gaio Manilio di attribuire a Pompeo un comando straordinario nella guerra contro Mitridate, l'inafferrabile re del Ponto che da più di vent'anni teneva Roma in scacco minacciando i suoi domini in Oriente. Cicerone prende la parola a sostegno della legge, inserendosi in un acceso dibattito politico tra i più convinti difensori delle prerogative del senato e quei gruppi sociali - popolo e ceto equestre - che reclamavano un uomo solo al comando per porre fine alla grave crisi economica provocata dal protrarsi del conflitto mitridatico. Nel celebrare Pompeo, Cicerone ritrae l'uomo "divino", il comandante ideale più volte artefice della salvezza di Roma, la figura nella quale l'indiscusso primato militare si sposa con le più alte doti di humanitas. Con un discorso dalla prosa fluida e brillante, in cui lo scorrere dell'argomentazione lascia ampio spazio alla riflessione teorica sull'economia e sul buon governo dell'impero, Cicerone contribuì in maniera determinante all'approvazione della legge, assicurandosi l'appoggio di Pompeo per la sua corsa al consolato: appena tre anni dopo, proprio a Cicerone sarebbe toccato di mettere in salvo la res publica dalla mortale minaccia di Catilina. Introduzione di Gianluigi Baldo.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Storoni Mazzolani L. (cur.)‎

‎Le catilinarie. Testo latino a fronte‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Timpanaro S. (cur.)‎

‎Della divinazione‎

‎br. Introduzione, traduzione e note di Sebastiano Timpanaro «Mi meraviglio che un aruspice non si metta a ridere quando incontra un altro aruspice». Cicerone aveva ben presente il celebre motto di Catone il Vecchio mentre componeva il De divinatione (44 a.C.). Nel dialogo, il fratello Quinto, suo interlocutore, seguendo la dottrina degli stoici difende l'eterogeneo armamentario delle pratiche divinatorie, che va dal consultare gli oracoli all'interpretare il volo degli uccelli, al decifrare prodigi, portenti e inusuali segni celesti per ricavarne anticipazioni sul futuro. Cicerone, invece, ne è un fiero e convinto detrattore: tutti i fenomeni hanno cause naturali, anche quando appaiono straordinari, ed è meglio rassegnarsi all'ignoranza che cadere nella superstizione. E se da cittadino e uomo politico, nel timore che l'incredulità generi pericolosi sovvertimenti sociali è costretto a difendere il ricorso ai riti divinatori come instrumentum regni, in quanto filosofo egli denuncia con veemenza l'infondatezza e il carattere ridicolo di tali pratiche che alimentano terrori irrazionali finendo con l'inquinare l'autentico sentimento religioso.‎

‎Cicerone Q. Tullio‎

‎Come vincere le elezioni. Nuova ediz.‎

‎br. Questa lettera di Quinto Tullio Cicerone risulta estremamente utile perché il suo contenuto fa comprendere il "clima politico" che caratterizzava le fasi finali della Repubblica Romana, specialmente in occasione di "competizioni elettorali". Ciò che sorprende è la sua straordinaria "attualità", tale da sembrare scritta anche per la situazione politica-culturale che sta caratterizzando oggi la vita del Bel Paese. L'importante, in una competizione elettorale, è "vincere", preoccuparsi di "apparire" più che di "essere", "farsi amici", "screditare" gli avversari, abbondare in "promesse" ecc. Prefazione di Giuseppe Vatinno.‎

‎Cilli Oronzo‎

‎Guida completa al mondo di Tolkien‎

‎br. Tutte le opere, dallo Hobbit al Silmarillion, fino al Signore degli Anelli, con aneddoti, indiscrezioni e segreti dell'universo letterario di Tolkien. Vita e curiosità dei personaggi tolkieniani, da Bilbo Baggins a Thorin Scudodiquercia, da Frodo il Portatore dell'Anello ad Aragorn, da Gandalf a Gollum. La Terra di Mezzo dalla A alla Z: Hobbit, Nani, Uomini, Ent, Stregoni, Elfi e altre creature che abitano questo mondo fantastico. Tutti i film, realizzati o solo progettati, e i fumetti sull'opera di Tolkien con curiosità e notizie dal set; registi, attori e differenze tra libri e pellicole, dal film d'animazione di Bakshi alle trilogie di Peter Jackson, dalle parodie al progetto incompiuto dei Beatles con loro come attori! Un viaggio attraverso i luoghi più significativi per lo scrittore e il suo mondo. Dall'Inghilterra fino alla Nuova Zelanda e... all'Italia! Le lingue elfiche e naniche, e anche il linguaggio nero: l'invenzione degli idiomi che influenzerà tutta la letteratura fantastica a venire. Alla scoperta di J.R.R. Tolkien: non una semplice biografia, ma aneddoti e curiosità mai raccontati sul creatore degli Hobbit. Da un esperto di fama internazionale: i libri, i film, le serie, i personaggi, i luoghi, il mito dell'autore fantasy più amato al mondo. Quando si pensa a Tolkien e al suo successo letterario, immagini di Elfi, Hobbit, draghi, territori leggendari e avventure mozzafiato si materializzano prodigiosamente ai nostri occhi. E la voglia di mettersi in viaggio insieme ai personaggi tolkieniani che più ci hanno emozionato diventa irrefrenabile! Ma se Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit costituiscono le opere più rappresentative di J.R.R. Tolkien, dietro questo nome e al suo immenso genio creativo si nasconde un universo sfavillante di oscuri segreti, preziose intuizioni e aneddoti imperdibili, tutto da scoprire. Dalla barba di Gandalf alla lentezza di Barbalbero, dalle mura di Gondor alle rovine di Moria, passando per le lingue elfiche e i backstage più celebri dei capolavori cinematografici - con un capitolo dedicato alla nuova edizione di LOTR -, questa guida, la prima scritta da un esperto e studioso di Tolkien di fama mondiale, ci conduce in un viaggio unico nella vita e nel mondo fantastico dello scrittore inglese più amato di sempre.Un libro da leggere e rileggere, capace di saziare anche i cultori più avidi e di risvegliare in noi emozioni e sentimenti ancestrali. Perché l'avventura può bussare alla porta quando meno te lo aspetti, con un cappello grigio e dell'erba pipa in tasca... Con la prefazione di John Howe e la postfazione di Brian Sibley.‎

‎Cimadamore Daniela‎

‎La donna francese. Garçonne e femme fatale‎

‎br. Durante la Prima Guerra Mondiale, la donna francese viene mobilitata per sostituire in diversi ambiti gli uomini che erano al fronte. Al termine del conflitto, così, si intraprende, per la prima volta nella storia, un cammino verso una difficile e contrastata emancipazione. Se da una parte la donna borghese si trova libera di subentrare in settori lavorativi prima di allora riservati ai soli uomini, al contrario, nella realtà di provincia ne rimane quasi esclusa a causa della forte reticenza ad una liberalizzazione della donna che avrebbe potuto vederla indipendente economicamente e quindi lontana dai canoni tradizionali. Gli anni Venti diventano folli tra balli, cinema e feste; palcoscenico di forti contrasti tra una dominazione maschilista che coinvolge anche la medicina, accusando le donne di perdere la femminilità e di scadere in una vera malattia deviante. Non meno importante è quel diritto alla citoyenneté non concesso, per il quale si lottava fin dai tempi della rivoluzione francese. Per comprendere meglio l'importanza di questo periodo storico se ne è analizzato il carattere anticonformista ed emancipatore partendo dal romanzo "La Garçonne" di Victor Margueritte.‎

‎Cimini M. (cur.); Poitrenaud-Lamesi B. (cur.)‎

‎Ignazio Silone o la Logica della privazione. Atti del Convegno Internazionale di Studi Caen (7 Febbraio 2019) Pescina (23-24 Agosto 2019)‎

‎brossura Prendendo le mosse da una consolidata attività di collaborazione tra il LASLAR («Lettres, Arts du Spectacle, Langues Romanes») dell'Université de Caen (Normandia) e il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, questo volume raccoglie i frutti di un comune progetto di ricerca intorno all' "immaginario pauperistico" nell'opera di Silone, realizzato anche con il sostegno del Centro Studi "Ignazio Silone" di Pescina. La questione del realismo siloniano, già molto discussa in sede critica, trova un saldo fondamento non solo nella rappresentazione meticolosa del mondo subalterno dei cafoni ma anche nella prospettiva politico-esistenziale del suo riscatto. Si tratta di un programma che fa leva, quasi invariabilmente, su una logica del dépouillement e della "privazione", della destrutturazione dei falsi miti e delle incrostazioni pseudoculturali che opprimono la vita degli uomini, per rilanciare la centralità di valori "archetipici" come la giustizia, l'amore, l'amicizia, la solidarietà.‎

‎Cimmino, Nicola Francesco‎

‎Il Mondo e L'arte Di Federigo Tozzi‎

‎Mm 150x230 Volume nella sua brossura originale, 200 pagine. Copia in condizioni molto buone, contiene un' etichetta di biblioteca dismessa alla prima carta, mostra leggere fioriture ai tagli e normali segni d'uso e del tempo. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
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‎Cioran Emil M.‎

‎Al culmine della disperazione‎

‎brossura In questo libro, concepito come una "sfida al mondo", tutto è negazione della misura, violazione del limite, talora sino al paradosso; e tuttavia tra sangue, fuoco, risa demoniache, slanci lirici e interrogativi che sconfinano nell'iperbole, si insinuano osservazioni acutissime, sintesi taglienti che fanno intuire le future folgorazioni: sotto il ribollire di un magma denso di detriti letterari, sotto le esplosioni di un lirismo sfrenato già si colgono un piglio personalissimo, una mano sicura e impietosa.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Breviario dei vinti‎

‎br. Scritto da Cioran nella sua lingua materna tra il 1941 e il '44, dovranno passare circa trent'anni perché il testo veda la luce, prima in romeno e poi in francese. Composto di 70 divagazioni di diversa lunghezza, rappresenta una sorta di vetrino da microscopio che consente di cogliere il momento di trapasso fra il "più straniero fra gli stranieri di Parigi" - come l'autore medesimo si definiva - e la nuova identità nata al contatto con una cultura che ha influenzato a fondo quella romena pur essendone sideralmente lontana. Da questo vero e proprio "innesto" scaturisce un ibrido straordinario, capace di rinserrare nelle lucide formulazioni del francese la scomposta effusione lavica delle sue mai del tutto rinnegate vene balcaniche. Cura e postfazione di Roberto Scagno.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Il funesto demiurgo‎

‎br.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎L'inconveniente di essere nati‎

‎brossura‎

‎Cioran Emil M.‎

‎La caduta nel tempo‎

‎brossura "Non siamo realmente noi se non quando, mettendoci di fronte a noi stessi, non coincidiamo con niente, nemmeno con la nostra singolarità" leggiamo già alle prime righe di questo libro. E subito sappiamo di trovarci di fronte a qualcuno che non si identifica né con l'uomo, né con la specie, né con una causa qualsivoglia, e neppure con se stesso. Pubblicato nel 1964, questo testo mostra con evidenza come il pensiero dell'autore fosse proiettato in avanti, verso temi che oggi appaiono ancora più urgenti. Si parla dell'albero della vita, della civiltà, dello scetticismo, della barbarie, della gloria, della malattia come in una sequenza di meditazioni segretamente collegate.‎

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