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‎Prose‎

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‎Cortázar Julio; Brullo D. (cur.)‎

‎Esilio & letteratura. L'arte ai tempi del regime, una polemica‎

‎br. Che rapporto deve avere un artista con il potere? Che ruolo deve interpretare uno scrittore quando il suo Paese è governato da un regime? Julio Cortázar, il grande scrittore argentino, aveva le idee chiare: un artista non può resistere a un regime avverso, che impedisce l'attività intellettuale; deve preferire l'esilio. Per la prima volta in assoluto vengono raccolte e pubblicate le carte della polemica che Julio Cortázar ha intrattenuto con Liliana Heker, giovane scrittrice di talento, dal 1978 ai primi anni '80. La Heker aveva scelto di resistere, di scrivere, durante gli anni della dittatura militare argentina. La pubblicazione delle lettere finora inedite di Julio Cortázar ad Abelardo Castillo consente di ricostruire un'epoca e i rapporti tra due generazioni che hanno fatto grande la letteratura Sudamericana.‎

‎Cory Taylor‎

‎Morire. Una vita‎

‎ril. «Quando stai morendo, può capitarti di provare una sorta di tenerezza perfino per i tuoi ricordi più infelici, come se la gioia non fosse confinata solo ai momenti più belli ma fosse intrecciata ai tuoi giorni come un filo d'oro.» Nel 2005, poco prima del suo cinquantesimo compleanno, i medici le tolgono un neo dalla gamba destra. Melanoma, quarto stadio. Poi le metastasi, l'intervento al cervello, la diagnosi fatale. Cory Taylor ha sessant'anni e ormai pesa meno di un cane: sta morendo di cancro. Ma mentre il suo corpo svanisce Cory riesce nel più arduo dei compiti: descrivere l'esperienza del morire, l'esperienza di sapere che presto la propria vita avrà fine. Composto in poche settimane, "Morire" è il libretto aureo che contiene tutto ciò che la morte può insegnare alla vita. È una riflessione sull'esistenza, il ricordo di un vissuto, una meditazione sul nulla ma anche, anzi soprattutto, un grandioso tributo alla vita.‎

‎Costa Gabriele‎

‎Il perverso ritorno del reale. William T. Vollman e Roberto Saviano‎

‎br. Nel contesto dell'ampio dibattito letterario, filosofico e culturale relativo alla possibilità di definire l'attuale congiuntura storica del tardo-capitalismo globale attraverso la formula del "ritorno del reale", il volume problematizza la questione del Reale attraverso il riferimento alla critica lacaniana e post-marxista di Slavoj Zizek, allo scopo di illustrare come l'apparente ritorno anacronistico al "realismo" costituisca una fuga dalla dimensione "impossibile" del Reale, in senso lacaniano. L'inchiesta problematizza il rinnovato interesse per alcuni specifici generi letterari, come il noir, l'auto-finzione, il romanzo storico-documentario e la docu-fiction di carattere testimoniale, la cui fortuna editoriale riflette la crescente domanda di storie che raccontino, nei suoi più feroci e truculenti dettagli, la realtà di cui si è partecipi. In questo contesto il libro sviluppa un'analisi comparatistica dell'opera di due autori ritenuti, sotto questo profilo, paradigmatici: William T. Vollmann e Roberto Saviano. La loro visionarietà, che si realizza in un'inedita e traumatica commistione di fiction e non-fiction imperniata sulla figura perturbante dell'autore-protagonista, impone alle coscienze anestetizzate dei lettori una lucida e violenta critica ideologica del sistema storico-culturale del tardo-capitalismo globale, mettendo a nudo quel grumo di fantasie perverse che ne sorreggono l'impianto simbolico e l'economia libidinale.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 30.40 购买

‎Costa Giorgio‎

‎Il monoscopio opaco. Riflessioni su Luciano Bianciardi‎

‎br. Un "Monoscopio opaco" potrebbe essere la trasposizione dell'Io di Bianciardi, proiettato attraverso un viaggio iperbolico nei primi decenni del dopoguerra. Un viaggio in bilico tra la provincia grossetana e Milano. È una Milano nevrotica, quasi schizofrenica, con la gente che giunge a fiumi e invade le strade. Con le sue case editrici, popolate da intellettuali persi in lunghe riunioni a dissertare sull'opportunità delle 'virgolette'. Tutto quel pensare, soffrire, agire e vivere è scrutato dall'"occhio giusto" di Bianciardi che si affaccia sul mondo attraverso il monoscopio della neonata Tv. Impossibile comprendere la sua disintegrata personalità senza ricorrere a un affresco ampio di quegli anni, popolati da luoghi, testi, giornali, film, trasmissioni, canzoni, tutti evocativi di un periodo in continua evoluzione, in febbrile trasformazione creativa. In quel mondo si è mosso Bianciardi, un precursore tradizionalista, un innovatore senza un programma, un fotografo senza macchina fotografica, un bohemienne senza tavolozza, un flaneur senza città, un rivoluzionario senza un manifesto, insomma, l'antitetico per antonomasia.‎

‎Costagli Simone; Fambrini Alessandro; Galli Matteo‎

‎Guida alla letteratura tedesca. Percorsi e protagonisti 1945-2017‎

‎ill., br. Fine della Seconda guerra mondiale. 1945. La Germania è un mucchio di macerie, la storia è finita. Eppure da quell'Anno Zero la letteratura di lingua tedesca riprende il suo cammino e torna a essere uno dei punti di riferimento della cultura mondiale, facendo i conti con il passato e proiettandosi verso il futuro. Da Heinrich Böll a Günter Grass, da Ingeborg Bachmann a Friedrich Durrenmatt, da Peter Handke a Herta Müller, da Christa Wolf a Uwe Johnson: questo volume traccia un percorso attraverso la narrativa tedesca degli ultimi settant'anni con 28 voci analitiche e sintetiche sugli autori più rilevanti. Oltre le figure individuali degli scrittori si delinea un duplice movimento: quello complessivo della letteratura tedesca del dopoguerra e quello più generale del mondo nel quale questa letteratura s'inscrive. La guida getta poi un coraggioso sguardo sul presente, suggerendo nomi forse meno noti al lettore italiano - come Daniel Kehlmann, Jenny Erpenbeck o Christian Kracht - nella consapevolezza che il panorama editoriale italiano fatica a seguire queste evoluzioni. Il quadro è arricchito da un'ampia panoramica iniziale sull'attività di coloro che, dopo gli esordi in un periodo precedente, continuarono la loro attività nel dopoguerra (da Thomas Mann a Brecht a Jünger) e da due ampie appendici sulle produzioni di generi limitrofi alla narrativa come la poesia e il teatro, oltre che da una terza appendice dedicata al cinema tedesco, che si afferma come uno degli strumenti espressivi più efficaci della Germania pre e post-riunificazione. Chiude il volume una sezione sui "26 romanzi da non perdere": altrettante schede di lettura che analizzano opere imprescindibili fra le più acclamate da pubblico e critica e altre ancora poco conosciute.‎

‎COSTALAS, Gab:‎

‎Le Ballet des Nuées.‎

‎Paris, Pierre Seghers, 1953, pt. in-8vo, 31 p., envoi sur 6 lignes signé par l’auteur,‎

书商的参考编号 : 129703aaf

Livre Rare Book

Harteveld Rare Books Ltd.
Fribourg Switzerland Suiza Suíça Suisse
[Books from Harteveld Rare Books Ltd.]

€ 19.11 购买

‎Costantino Jonny‎

‎La mano bruciata. Scrittori, pittori, elezioni‎

‎br. «Questo libro è il mio cuore messo a nudo per interposti artisti». Gli artisti protagonisti dei saggi selvaggi che compongono quest'opera spiazzante e sanguigna sono scrittori e pittori: Bachmann Bernhard Bolaño Brancale Ceronetti de Marco Dumas Ferrari Flaubert Kristof Lispector Mattotti Moresco Samorì. Su ognuno di loro l'autore ha scritto denudandosi in un corpo a corpo dove l'azione è affidata all'erotica della parola. «La scrittura non è la scrittura: è uno stile di vita e di morte». Per Jonny Costantino l'arte è un gioco dove la vita è in gioco. Nella sua scrittura la forma saggio si rinnova divenendo un luogo di sconfinamento narrativo e intensificazione lirica non meno della forma romanzo, fatta esplodere nel precedente Mal di fuoco. «Questo è un libro sulla natura del fuoco». Il fuoco qui indagato è il fuoco della vitarte, con una formula dell'autore, cineasta oltre che scrittore. Nella sua visione inconciliata e abissale l'unica mano legittimata a scrivere del fuoco è la mano che dalla vitarte è stata segnata: la mano bruciata.‎

‎Costazza Alessandro‎

‎Ladri di identità. Dalla falsa testimonianza alla testimonianza come finzione nella letteratura tedesca sulla Shoah‎

‎brossura Il tema delle analisi contenute in questo volume è costituito dal delicato e complesso rapporto tra la finzionalità della testimonianza e la testimonialità della finzione letteraria. Le opere prese in considerazione sono in due casi testimonianze - vere o false - della Shoah, e in altri tre casi romanzi, vale a dire finzioni dichiarate sulla Shoah. Quattro di queste opere furono al centro di veri e propri scandali letterari, che fecero molto scalpore e occuparono a lungo le pagine culturali dei giornali e la critica internazionale. Il filo rosso che unisce queste opere è rappresentato dal furto d'identità e quindi dalla falsa testimonianza: in due casi l'argomento è oggetto della rappresentazione letteraria ("La tela", di Benjamin Stein e "Il nazista e il barbiere", di Edgar Hilsenrath), mentre in altre due occasioni è l'autore stesso a essersi appropriato attraverso la scrittura di un'identità non sua ("Frantumi", di Binjamin Wilkomirski e "La tana di fango", di Wolfgang Koeppen).‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 26.60 购买

‎Coster, Charles de‎

‎Blämische Mären.‎

‎Leipzig, Insel. Orig.-Leinenband ohne SU, 262 Seiten, 8°. 11. bis 23. Tausend (ca. 1910). Inhalt: Die Brüder vom guten Weingesicht / Blanka, Klara und Kandida / Herr Halewijn / Smetse Smee. Einband an den Kanten etwas ausgeblichen. Vorsatz mit einem kleinen Namenseintrag. Sonst sehr gut erhaltenes Exemplar. Aus dem Französischen von Albert Wesselski. Schöne Ausgabe mit Goldprägung, Kopffarbschnitt und umfangreichem Anhang.‎

书商的参考编号 : 006852

Antiquariat.de

nebenmond
DE - Essen / Margarethenhöhe
[Books from nebenmond]

€ 7.00 购买

‎Coster, Charles de‎

‎Herr Halewijn. (Eine flämische Märe).‎

‎Wien (usw.):, Thyros;, 1924. 22 cm. 95 S. mit 36 Aquarellen u. 1 Einbandzeichn. v. F. Löwen. OHlw. - Tadellos.‎

书商的参考编号 : 30105AB

‎Coster, Charles de‎

‎Vlämische Legenden.‎

‎Weimar, Kiepenheuer, 1916. Oktav. 263 S. mit 4 Holzschnitten von Max Thalmann. Marmor. Original-Halbleder 1. - 5. Tsd. (Einband berieben u. bestoßen, schönes Exlibris a. Vors.). = Liebhaberbibliothek, 35.‎

书商的参考编号 : 307608AB

‎Courteline Giorgio‎

‎Quei signori dalle mezze maniche. Romanzo.‎

‎In 16? (cm 15), Leg. originale, pagg. tutta pelle con titoli in oro al dorso, pagg. 227-(6),sguardie verdi con fregi in oro, traduzione ddal francese di Giuseppe Aventi, piccola menda al dorso, ma buon es. Prima edizione.‎

‎Courths-Mahler, Hedwig‎

‎Durch Liebe erlöst / Da sah er eine blonde Frau / Ich lasse dich nicht / Die verstoßene Tochter (4 Bände).‎

‎Augsburg, Weltbild, 1993. Orig.-Pappbände, 348 / 318 / 317 / 336 Seiten, 8°. Konvolut aus vier Bänden: Durch Liebe erlöst / Da sah er eine blonde Frau / Ich lasse dich nicht / Die verstoßene Tochter. Seiten papierbedingt ganz leicht gebräunt. Sonst saubere und sehr gut erhaltene Exemplare.‎

书商的参考编号 : 007238

Antiquariat.de

nebenmond
DE - Essen / Margarethenhöhe
[Books from nebenmond]

€ 15.00 购买

‎COWLEY Abraham‎

‎The Complete Works in Verse and Prose. Edited by Alexander B. Gosart (1881). [Facsimile re-issue.‎

‎2 vols., 8vo., with frontispieces, and titles in red and black; cloth gilt, gilt backs, a fine set.‎

‎Cowper Powys John‎

‎La religione di uno scettico‎

‎br. "La prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. La seconda potremmo chiamarla fede metafisica. La terza, disillusione assoluta. La quarta, comprensione estetica". Difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere Powys nella sua orazione c'era una celebre attrice di vaudeville. Ma con Powys l'immaginazione corrente è sempre destinata a rimanere in difetto.‎

‎Cox Palmer the stories told in prose by E. Veale the fairy talesauthoress‎

‎Brownies and other Stories‎

‎Chicago: Donohue. G. nd ca 1902. Pictorial cover in red & green knight & lady with brownies beige binding Owner name & date fep damp stain cover sl . warped edge wear. Interior very good condition. . Donohue unknown‎

书商的参考编号 : BOOKS026438I

Biblio.com

Crabtree's Collection Old Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Crabtree's Collection Old Books]

€ 38.07 购买

‎Cozzi Luigi‎

‎KKK i classici dell'orrore. Incubi sul Tevere‎

‎ill., br. Ricostruita con documenti d'epoca e interviste la storia della prima collana italiana di romanzi horror, tantissimi dei quali scritti da Laura Toscano, la creatrice del Maresciallo Rocca televisivo.‎

‎Cozzi Luigi‎

‎La storia di «Urania» e della fantascienza in Italia. Vol. 1: L'era di Giorgio Monicelli‎

‎ill.‎

‎CRANE, STEPHEN‎

‎Kleine Romane und Erzählungen‎

‎Bremen, Carl Schünemann 1985. Ganzleinen mit Schutzumschlag, 8°, 430 S., mit einem Porträt, aus dem Amerikanischen von Barbara Cramer-Nauhaus, Reihe »Sammlung Dieterich«‎

‎Guter Zustand‎

书商的参考编号 : X5282

‎Crapis Claudio; Crapis Giandomenico‎

‎Umberto Eco e la politica culturale della sinistra‎

‎br. Nell'ottobre 1963 il settimanale del Partito comunista italiano "Rinascita" pubblicava un lungo articolo di Umberto Eco "sui problemi della cultura di opposizione". Quel saggio - per la precoce notorietà del giovane intellettuale, l'introduzione di temi inediti, e la capacità di Eco di tenere insieme "alto" e "basso", nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi - costituì una provocazione feconda per la cultura di sinistra, da cui nacque un dibattito destinato a ridiscutere lo stesso ruolo dell'intellettuale engagé, che coinvolse tra gli altri Rossana Rossanda, Edoardo Sanguineti, il filosofo Louis Althusser. Questo libro ricostruisce una stagione irripetibile della politica e della cultura italiane, tra la nascita delle neoavanguardie e l'esplosione dei mezzi di comunicazione di massa, e presenta per la prima volta in volume cinque articoli e saggi dispersi di Eco, fondamentali per comprendere la sua formazione e il suo pensiero critico.‎

‎Cravero Mattia‎

‎Non ci sono demoni. Primo Levi, il Doktor Pannwitz e due figure mitiche‎

‎br. Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l'orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell'intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: "gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell'ossequio e del consenso, che è senza ritorno". Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell'appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 8.55 购买

‎Cravero Mattia‎

‎Non ci sono demoni. Primo Levi, il Doktor Pannwitz e due figure mitiche‎

‎br. Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l'orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell'intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: "gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell'ossequio e del consenso, che è senza ritorno". Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell'appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.‎

‎CREATION, POESIE, PROSE.‎

‎.‎

‎Revue Europe. N° 569. Sept. 1976. (SC33 à C35)‎

‎Poésies galaïco-portugaise du Moyen-Age, de Yougoslavie, Iran, Haïti, Tchécoslovaquie et France.‎

书商的参考编号 : 1310632

Livre Rare Book

Librairie HURET
Paris France Francia França France
[Books from Librairie HURET]

€ 15.00 购买

‎Cretella C. (cur.); Lorenzetti S. (cur.)‎

‎Architetture interiori. Immagini domestiche nella letteratura femminile del Novecento italiano (Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato, Joyce Lussu)‎

‎brossura La storia di una casa è sempre la storia di una donna, di una madre, di un focolare che cova sotto le ceneri i ricordi del nucleo sociale primario. Per le donne è quasi imprescindibile parlare di famiglia, di casa: si pensi ai primi quadri di Sofonisba Anguissola che dipinge le sue sorelle nell'intimità dei gesti domestici, semplicemente perché questo è il primo e di solito anche il solo ambiente che a una donna, un tempo, era concesso conoscere. Similmente a questi ritratti, anche la scrittrice incide spesso cammei dei ricordi dei suoi cari: non solo dunque la pratica dell'autobiografia è il medium che dimostra la frequentazione casalinga di molte autrici, ma in generale si può pensare alla scrittura come ad una stanza all'interno di una stanza. Luogo in cui si esperisce l'esperienza della soglia, la casa può essere carcere interiore, cattività ma anche la scenografia muta su cui incidere graffiti d'esistenza. Angolo visuale particolare, la casa permette di restare dentro e guardare fuori, sperimentando l'ambigua oscillazione tra il ruolo materno e il riconoscimento sociale. Nel viaggio intorno all'opera di Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato e Joyce Lussu, gli studi raccolti in questo volume raccontano una storia diversa, intima e familiare, ma anche - quando non in fuga -, aperta e accogliente verso il mondo.‎

‎Crevel René‎

‎Lo spirito contro la ragione e altri scritti‎

‎ill., br. "Nato il 10 agosto 1900 a Parigi da genitori parigini, il che gli permette di avere l'aria slava. Liceo, Sorbona, facoltà di diritto. Servizio militare fino alla fine del 1923, da qui l'impressione di vivere veramente soltanto dopo alcuni mesi. Non è stato né in Tibet, né in Groenlandia e neppure in America, ma i viaggi non fatti in superficie ha cercato di farli nel profondo. Così può vantarsi di conoscere bene certe strade e i loro alberghi di giorno e di notte. Ha orrore di tutti gli estetismi, sia che si tratti di quello di Oxford e dei pantaloni larghi, sia di quelli dei rimorsi di cinema con le loro case di traverso, quello dei negri e del jazz, delle sale da ballo e dei pianoforti, ecc. Per i romanzi futuri vorrebbe trovare personaggi così nudi, viventi come i coltelli e le forchette che rappresentavano gli uomini e le donne nelle storie destinate a rimanere inedite ma che lui raccontava quand'era bambino. Aveva iniziato le ricerche per una tesi di dottorato in lettere su "Diderot romanziere" quando, con Marcel Arland, Jacques Baron, Georges Limbour, Max Morise, Roger Vitrac, fondò una rivista, "Aventure", che gli fece dimenticare l'ottocento e il novecento. Fu allora che conobbe Louis Aragon, André Breton, Paul Éluard, Philippe Soupault, Tristan Tzara e un giorno, davanti a un quadro di Giorgio de Chirico, ebbe la visione di un mondo nuovo. Trascurò definitivamente il vecchio granaio logico-realista, capendo che era da vigliacchi rinchiudersi in una mediocrità ragionevole e che, nei veri poeti, non trovava né giochi di parole, né giochi d'immagini, ma li amava - e fra tutti in particolare Rimbaud e Lautréamont - per il loro potere liberatorio. Ha partecipato alle prime esperienze ipnotiche da cui André Breton trasse spunti per il suo "Manifesto del Surrealismo". Ha quindi potuto constatare di persona che il surrealismo era il meno letterario e il più disinteressato dei movimenti e, persuaso che non c'è vita morale possibile per chi non è docile a seguire le vie sotterranee o si rifiuta di riconoscere la realtà delle forze oscure, ha deciso una volta per tutte e col rischio di passare per un Don Chisciotte, un arrivista o un pazzo, di cercare, attraverso le sue azioni e gli scritti, di abbattere le barriere che limitano l'uomo e non lo sostengono" (Dall'"Autobiografia" di René Crevel). Prefazione di Marcel Jouhandeau.‎

‎Crevel René‎

‎Scritti d'arte‎

‎br. «Da Grunewald a Dali, dal Cristo putrefatto all'asino putrefatto, nell'eccesso di certe fermentazioni, in fondo ai più venefici splendori - scriveva René Crevel poco prima di morire nel 1935 -, la pittura ha saputo trovare ed esprimere delle verità nuove che non erano soltanto di ordine pittorico. Ma questo apporto di conoscenze, questo aiuto in vista della trasformazione di un mondo non potrebbero bastare affinché l'uomo munito di pennello aspiri al ruolo di mago che, dopo il Romanticismo, l'uomo di penna ha osato pretendere di essere, non senza rendersi ridicolo. Troppi spettacoli sollecitano gli occhi che sanno vedere affinché vogliano ubriacarsi della bellissima opale corrotta, cielo diurno offerto ai fantasmi della notte, a quei mostri che, secondo Goya, genera il sonno della ragione. Al museo Gustave Moreau, davanti a una tela splendida e tuttavia limitata al suo splendore, basandosi, forse, su ricordi intimi di quel pittore che aveva conosciuto personalmente, il custode pronunciò queste parole che valevano tutti i ragionamenti più o meno teorici: "Si tratta di bella pittura, ma è pittura da egoista". Adesso però non è più il tempo della pittura egoista. Il padre del purismo austero, come amava definirsi, Amedée Ozenfant, deciso a non rinnegare i suoi fratelli maggiori, impressionisti, fauves, cubisti, costruttivisti, astrattisti, le cui opere rappresentano ammirevoli inventari dei metodi dell'arte, sempre pronta comunque a tener conto delle esperienze dell'avanguardia, dichiara che la ricerca della purezza fine a se stessa è un lavoro sterile. Ed esclama: "L'ossessione dell'abisso scavato tra il popolo e se stesso finisce per provocare una vertigine paralizzante". Questo fatto, enunciato sotto una forma antitetica, è sostenuto dalla tesi di André Derain, secondo cui non è compito dell'artista educare il popolo, ma è il popolo che deve educare l'artista. Andando contro tutti gli estetisti, Derain dà ragione al tizio che sta disegnando sui muri con un carboncino, perché considera i graffiti l'origine delle opere più belle e perché ha imparato molto guardando un marinaio che ridipingeva la sua barca, e insiste: "È il popolo che crea le parole e dà a esse spessore, così come è il poeta che gli dà il ritmo".» (Dall'autobiografia di René Crevel)‎

‎Crippa Antonella; Orsini Ilaria Marzia‎

‎Mai per caso. Il poliziesco ragionato di P.D. James‎

‎br. Il volume delinea alcune delle caratteristiche dello sguardo sull'opera di P. D. James, a due anni dalla scomparsa, e lo fa attraverso tre contributi specifici: nel primo saggio, Antonella Crippa presenta la scrittrice creando una cornice biografica generale ma precisa, identificando, attraverso il riferimento primario alla serie che ha come protagonista Adam Dalgliesh, le linee tematiche primarie del suo lavoro. Ilaria Orsini, invece, si concentra soprattutto sul personaggio di Cordelia Gray, forse meno longevo di Dalgliesh (e certamente intrecciato a esso, anche in termini fattuali), ma straordinariamente complesso e interessante. Il volume si conclude con un'intervista inedita a P. D. James, una delle ultime prima della sua morte, raccolta da Antonella Crippa nella casa londinese della scrittrice, in cui l'autrice ancora una volta dimostra di avere uno sguardo unico sul detective novel, all'inizio come alla fine della sua carriera.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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€ 9.50 购买

‎Cristante Stefano‎

‎L'intervista è impossibile. Dialoghi immaginari con i classici‎

‎brossura Personaggi nati dalla fantasia di scrittori, scaturiti dall'immaginazione e divenuti tangibili. Persone reali capaci di entrare nel mito, fino a trasfigurarsi oltre l'esistenza, figure leggendarie, come nate dalla penna di uno scrittore. Stefano Cristante incontra Don Chisciotte, Emma Bovary, Amleto, Lemuel Gulliver, Holden Caulfield, Mattia Pascal, Alice (Pleasance Liddell), Il Piccolo Principe, Zeno Cosini, La Monaca di Monza, dialoga con John Lennon, Zygmunt Bauman, Emily Dickinson, John Reed, Joseph Conrad, Rina Durante, Robert Stevenson, Michel Foucault, Carmelo Bene, Ludwig Van Beethoven, Vittorio Bodini, Don Tonino Bello. Vere e proprie interviste con personaggi nati sui libri, per i lettori, così vividi da sembrare reali, insieme a dialoghi con chi ha oltrepassato la realtà divenendo leggenda, nell'arte, nel pensiero, nella musica, nella scrittura, nella religione. La letteratura incontra la musica, il pensiero, la poesia, i viaggi inventati e reali dal Regno di Danimarca fino al Sud del Sud dei Santi, dalle atmosfere fumose della Londra proto-industriale alla solitudine inquieta in una casa di Amherst, da New York alla Normandia, dalla Mancia ad Alessano, da Parigi a Vienna.‎

‎Cristiana Vettori‎

‎Sedici prose in forma di quadrato‎

‎Pubblicazione stampata in 300 esemplari, il presente è il numero 111. Brossura editoriale in cartonato flessibile, copertina ruvida con alette, illustrata in nero al centro del piatto, titoli su piatto e dorso, lievi segni di sfregamento, aloni di pulviscolo e minima usura ai margini. Tagli come nuovi. Legatura ben salda.Pagine chiarissime, conservate come mai sfogliate, pulite e prive di segni particolari, testo interamente fruibile. Numero di pagine 83. USATO‎

‎Cristiano L. (cur.); Macioci E. (cur.)‎

‎Dentro al nero. Tredici sguardi su «It» di Stephen King‎

‎br. Tredici fedeli lettori hanno provato a rileggere "It" di Stephen King a trent'anni dalla sua (è proprio il caso di dirlo) apparizione. Enrico Macioci, Dario Rossi, Nicola Manuppelli, Paola Barbato, Marco Peano, Cristò, Francesca Schipa, Deborah Donato, Demetrio Paolin, Marco Candida, Giuseppe Martella, Giusi Marchetta e Luca Cristiano ci riportano a Derry, a vedere che aria tira da quelle parti tra fede e magia, tempo e scandalo, mito e pop, archetipi e psicoanalisi, infanzia e biciclette. "It" ancora ci atterrisce e ci consola, mostrandoci cosa significa lasciare il blu ed entrare nel nero, ma non del tutto, perché si ricorda, si rivive, si riscopre un libro che ci ha tolto il fiato e ci si ritrova davanti alle fondamenta del nostro immaginario.‎

‎Cristiano Luca‎

‎Crema di vetro. Metodo e stile nella prosa di Antonio Moresco‎

‎br. Questo libro si concentra sui tre maggiori romanzi di Antonio Moresco, uno degli scrittori italiani più amati e discussi degli ultimi anni: Gli esordi, Canti del caos, Gli increati. I volumi compongono un'unica, vasta, ambiziosa narrazione: Luca Cristiano la legge alla luce delle dichiarazioni programmatiche di Lettere a nessuno e, insieme, ci fa capire come essa erediti e trasformi le forme della tradizione.‎

‎Croce Benedetto‎

‎L'Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra‎

‎brossura Le "Pagine sulla guerra" si compongono di sessanta contributi, quasi tutti apparsi per la prima volta sulla stampa quotidiana e periodica e redatti, con poche eccezioni, nel periodo compreso tra l'autunno del 1914 e quello del 1918, e di un'appendice, che raccoglie nove scritti risalenti al decennio successivo, unita all'opera nel 1928. I testi, cronologicamente ordinati e distribuiti in tre sezioni, sono dunque il frutto di un lavoro non sistematico, discontinuo e diffuso nel tempo, caratterizzato da una varietà di temi e prospettive di riflessione, e da una marcata pluralità di registri espressivi. Essi condividono, tuttavia, il medesimo orizzonte etico, politico e culturale, delineato da un evento storico senza precedenti, come quello della guerra mondiale. Le cui complesse e dolorose vicende, che in molti casi vengono in primo piano, quale oggetto specifico del discorso crociano, sempre ne definiscono, altrimenti, lo sfondo problematico, circoscrivendo il perimetro spirituale di queste pagine.‎

‎Croce Benedetto‎

‎La Villa di Chiaia e Il Palazzo Cellamare. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Volume in 4° (cm.21x29) pp. 100 con 8 tavole. Bella edizione su carta pesante.‎

‎Croci D. (cur.); Monegato E. (cur.); Pasolini A. (cur.)‎

‎Cattivi. Cattivissimi. Cattivi? Sulle tracce di eroi criminali nelle narrazioni di genere. UK, USA, Italia‎

‎br. Questo volume prende le mosse dalle giornate di studi "Criminal Hero - Le nuove forme del male nel poliziesco contemporaneo", organizzate dal CRC (Centro di Ricerca Coordinato) dell'Università degli Studi di Milano che porta lo stesso nome. Esso raccoglie la sfida di tracciare l'identikit di una serie di personaggi - più o meno cattivi - all'interno di produzioni letterarie e televisive ascrivibili per esteso al genere crime fiction. I contributi qui raccolti articolano una serie di riflessioni inedite che si propongono di delineare una nuova categoria di figure del poliziesco, nonché delle narrative che ne hanno appropriato trame e motivi: i cattivi, appunto. Le riflessioni si inseriscono, più in generale, nel complesso dibattito che si interroga da una parte sull'evoluzione e sulle contaminazioni delle narrative "popolari", e dall'altra sull'ethos di queste nuove, indefinibili forme di (post)eroismo. La prospettiva internazionale e interdisciplinare stessa della raccolta intende svelare complessi ma necessari richiami intertestuali fra tradizioni letterarie geograficamente - e in alcuni casi anche storicamente - diverse (italiana, britannica e statunitense), che si intrecciano nella tessitura dei nuovi paradigmi del poliziesco contemporaneo. Sulla base di queste riflessioni, vogliamo proporre una serie di interrogativi con l'obiettivo di identificare percorsi di lettura e analisi critica intorno ai criminal heroes.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 20.90 购买

‎Cronin, A. J‎

‎Die Zitadelle‎

‎Berlin, Wien, Leipzig: Paul Zsolnay Verlag, 1938. 9.-14. tausend 483 Seiten , 21 cm, Leinen‎

‎Seiten gebräunt, Einbandkanten bestoßen, Rücken teils beschädigt, AN einem Spätnachmittag im Oktober des Jahres 1924 blickte ein schäbig gekleideter junger Mann starr und angestrengt durchs Fenster eines Abteils dritter Klasse in dem fast leeren Zug, der sich keuchend von Swansea durch das Penowell-Tal hinaufarbeitete. ... (aus dem Buch) 1b4a‎

书商的参考编号 : 3653

Antiquariat.de

Antiquariat Ardelt
DE - Großräschen
[Books from Antiquariat Ardelt]

€ 5.95 购买

‎CROSSEN, KEN‎

‎Die Spuren der Geisterhand. Kriminalroman.‎

‎Klagenfurt, Eduard Kaiser Verlag 1948. Halbleinen, 8 , 137 S., ein "Alpenlandroman". Einband Gebrauchsspuren und bestoßen. Hardcover‎

书商的参考编号 : 7133

‎Crovi Luca‎

‎Noir. Istruzioni per l'uso‎

‎br. Una guida alla letteratura di genere, con gli autori migliori e i loro libri più appassionanti. Luca Crovi, che ha conosciuto e intervistato molti dei maestri del giallo, del thriller, dell'horror, ha raccolto in queste pagine le loro testimonianze e le ha montate in una mappa folgorante. Una serie di incontri ravvicinati con i grandi maestri della scrittura contemporanea. Arthur Conan Doyle racconta i limiti di Sherlock Holmes. Gilberth K. Chesterton e Augusto De Angelis disquisiscono della poetica del giallo. Bertolt Brecht e Friederich Dürrenmatt svelano i segreti di un buon noir. Ken Follett mette a nudo la sua anima blues. Patricia Cornwell confessa i suoi sogni di bambina. Patricia Highsmith sottolinea che non sempre basta una buona storia. P.D. James rivela la sua predilezione per i luoghi del delitto. Carlo Lucarelli viene interrogato dal Commissario De Luca. Giorgio Scerbanenco ricorda di avere scritto dappertutto. Agatha Christie confessa che amava lavorare prima in profumate vasche da bagno e poi in alberghi di quart'ordine. Alfred Hitchcock ammette di non saper leggere ma solo filmare...‎

‎Crovi Luca‎

‎Storia del giallo italiano‎

‎br. Il fatto che la crime fiction in Italia non abbia mai subito cali di popolarità o di consenso si può considerare una prova del suo legame indissolubile col modo di raccontare e di raccontarsi nel Belpaese. Luca Crovi ne rilegge la storia da un punto di vista inedito, utilizzandola come sensore delle aspirazioni e delle paure, dei sogni e dei peggiori incubi di un'intera nazione. Il risultato è una cartografia dell'inferno del Novecento e del primo ventennio del Duemila, dalla Milano di Augusto De Angelis e Giorgio Scerbanenco, alla Roma di Giancarlo De Cataldo, dal boom degli anni Sessanta al grande successo di Andrea Camilleri, dai noir di Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Antonio Manzini e Maurizio de Giovanni ai legal thriller di Gianrico Carofiglio, fino ai gialli con humour di Marco Malvaldi e Francesco Recami, passando per i thriller di Giorgio Faletti e Donato Carrisi. Costruendo un percorso avvincente attraverso successi editoriali e repêchage di autori, più o meno noti, che hanno lasciato un segno nel panorama italiano e internazionale, Crovi mette in rilievo differenze e analogie fra trame e personaggi, ambientazioni e schemi narrativi del giallo, il «frutto rosso sangue della nostra epoca». Davanti a un universo narrativo che parla dei lettori e ai lettori, terrorizza e affascina nello stesso tempo perché sembra esorcizzare, con il rigore razionale di un'indagine brillante e intuitiva, la paura dell'ignoto, non si può fare a meno di chiedersi: è forse un caso che in tempi di feroce incertezza, come quelli che stiamo vivendo, il giallo sia ancora il genere più amato dagli italiani?‎

‎Crowley, Aleister‎

‎Moonchild, aus dem Englischen von Ralf Löffler,‎

‎Lüchow, Phänomen - Gitta Peyn Verlag, 1999. 8°, 240 S., farbig illustr. original Kartonage (Paperback), 1., überarbeitete Auflage Einband minimal berieben, sonst schönes, sauberes Exemplar.‎

‎hier ein sehr ansprechendes Exemplar der seltenen deutschsprachigen Ausgabe des einzigen Romans von Aleister Crowley. Geschrieben im Jahr 1917, wurde er bei Mandrake Press im Jahre 1929 erstveröffentlicht.‎

书商的参考编号 : 16619CB

‎Crowquill, Alfred (Charles Robert Forrester).‎

‎SEYMOUR'S SKETCHES, ILLUSTRATED IN PROSE & VERSE.‎

‎n.p. Engraved title page. Forty two (of 88?) great English satirical sporting plates by Robert Seymour (1798-1836), a contemporary of Leech, Cruickshank, etc. Some plates and pages of this copy has been professionally preserved. Lacks printed title page. Age stain. 235mm. Rebound in cloth. S.W.A.F. Charles Robert Forrester (1803-1850), was an English lawyer and writer. He was on the staff of the New Monthly Magazine in 1837 and 1838, where he used the name of Alfred Crowquill. In 1827, and on other occasions, his brother, who was an illustrator, Alfred Henry Forrester (1804-1872) also used the name Alfred Crowquill. ENGLAND BX 5‎

‎Cucchiarelli Carla‎

‎Cosi parlò la Gioconda. Autobiografia non autorizzata di Lisa Gherardini, la donna più dipinta e rivista della storia‎

‎ill., br. "Non passa giorno che nel mondo, nella rete, nello studio di un pittore o in un'agenzia pubblicitaria non nasca una nuova Monna Lisa, rivista, rivisitata, spogliata, maltrattata, umiliata, ingentilita, inaspettata. Distante da me mille miglia..." Così si racconta la Gioconda in questo libro che ripercorre la sua storia, dall'incontro con Leonardo Da Vinci fino alle continue rivisitazioni della pubblicità dei giorni nostri. Una cavalcata attraverso i cinque secoli di vita del quadro più famoso del mondo, visti con gli occhi dell'icona, come se lei scendesse dalla sua prigione di vetro al Louvre e si mostrasse per quello che è. Dall'incontro con Napoleone al rapimento ordito da Vincenzo Peruggia, dai viaggi all'estero al custode che si era innamorato di lei, mille aneddoti che continuano a fare di lei il sorriso più affascinante della storia dell'arte.‎

‎Cudakova Marietta‎

‎Michail Bulgakov. Cronaca di una vita‎

‎ill., ril. Un affresco in cui Marietta Cudakova rida "vita" al percorso artistico e personale dello scrittore sullo sfondo del complesso background storico e sociale che caratterizzò la turbolenta epoca sovietica. Il suo saggio si basa sullo studio dell'intero archivio dello scrittore (da lei raccolto e ordinato insieme alla vedova), oltre che su esclusive interviste ai contemporanei dell'autore. Ulteriore valore è conferito all'opera dalle numerose citazioni tratte dagli epistolari inediti di Bulgakov e dagli illuminanti riferimenti alle diverse bozze e stesure delle sue opere narrative e teatrali. Dalla nascita in una numerosa famiglia ucraina alla rigorosa educazione ortodossa; dagli studi di medicina alla rivoluzione del '17 fino al bagno di sangue della guerra civile; dal successo come drammaturgo alla cancellazione delle sue pièces dai teatri a Mosca e in ogni angolo della Russia; dalle perquisizioni e gli interrogatori ai rapporti sfuggenti con Stalin (che gli negò fino alla morte la possibilità di espatriare, concedendogli con una celebre telefonata la grazia di poter lavorare al Teatro d'Arte di Mosca, ma non come drammaturgo); dai tre matrimoni alle costanti difficoltà economiche, fino alla tragica morte nel 1940.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎E così vorresti fare lo scrittore‎

‎br. "Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola 'scrittore', almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l'Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto." Questo libro è destinato a un pubblico potenzialmente molto vasto, visto che - com'è noto - in Italia sono più quelli che scrivono che quelli che leggono. Attenzione, però, non si tratta di un manuale di scrittura. No: "E così vorresti fare lo scrittore" è una sorta di guida a cosa gira intorno al mestiere di scrivere, passando per tutte le tappe che costellano la nascita e poi il consolidamento di uno scrittore: dalla correzione delle bozze al rapporto con l'ufficio stampa, dalla realizzazione della copertina alla costruzione del caso letterario, dalla prima presentazione in pubblico al dorato mondo delle Lettere italiane. Può darsi che ti possa tornare utile il giorno in cui sarai tentato/a di dire, alla tua prima intervista, che l'ispirazione ti arriva direttamente dal Cielo. Perché c'è chi lo dice, e con l'aria di crederci sul serio.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità‎

‎br. Ma quanto siamo stupidi? E soprattutto: come? Inutile girarci intorno: ogni volta che ci scappa una frase fatta, è l'ottusità del mondo che si sta impossessando di noi. Perché capita a ciascuno di noi, molte volte al giorno, di perdersi in un luogo comune. E questo libro ci farà ridere, prima di tutto di noi stessi. "Mi sono perso in un luogo comune" contiene frammenti di comicità pura, ma anche riflessioni più malinconiche - sempre all'insegna dell'intelligenza. Un testo che si può leggere come si vuole: rispettando l'ordine alfabetico o aprendo le pagine a caso, divorandolo in una sola notte o a poche pillole al giorno. Comunque lo si affronti, ci si vedrà allo specchio, perché è un ritratto di tutti noi, sorpresi - nei nostri salotti reali o immaginari - a parlare senza pensare davvero, pronunciando frasi impronunciabili.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale‎

‎br. "Ogni volta che torno in Sicilia da qualche parte dentro di me continuo ad arrivare in Sicilia per la prima volta, bambino, negli anni settanta". Questo è il racconto del viaggio del Culicchia bambino, un viaggio che prepara mesi prima, dopo aver "ascoltato" la Sicilia attraverso le favole - "la favola del nonno, la favola della nonna, la favola dei cavalli da corsa, la favola della maestra severa, la favola delle sfilate in uniforme da Ballila. E poi c'era la mia favola preferita, e cioè la favola dei due soldati dell'Afrikakorps" - e averla "vista" dalle sbiadite foto in bianco e nero. Ed ecco allora l'arrivo alla stazione di Torino, il treno che taglia di netto l'Italia, la nebbia che dirada, i paesaggi al di là del finestrino, le prime avvisaglie di odori e colori. Quando il piccolo Giuseppe arriva in Sicilia, le fiabe prendono vita, i racconti diventano volti, città, parole. Palermo, Trapani e finalmente Marsala, dove i parenti lo accolgono con una frase che diventa formula di rito - "Ma tu Peppe sei! Peppe come tuo nonno Giuseppe Culicchia! Pippinu! Pippinu Piruzzu!". L'orizzonte si allarga sul mare e Torino sembra appartenere a un'altra vita. Giuseppe Culicchia mette in gioco la propria memoria e si affida allo sguardo di un bambino - innocente, curioso, pieno di meraviglia - per raccontare un viaggio che non ha ancora terminato.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale‎

‎br. "Ogni volta che torno in Sicilia da qualche parte dentro di me continuo ad arrivare in Sicilia per la prima volta, bambino, negli anni settanta". Questo è il racconto del viaggio del Culicchia bambino, un viaggio che prepara mesi prima, dopo aver "ascoltato" la Sicilia attraverso le favole - "la favola del nonno, la favola della nonna, la favola dei cavalli da corsa, la favola della maestra severa, la favola delle sfilate in uniforme da Ballila. E poi c'era la mia favola preferita, e cioè la favola dei due soldati dell'Afrikakorps" - e averla "vista" dalle sbiadite foto in bianco e nero. Ed ecco allora l'arrivo alla stazione di Torino, il treno che taglia di netto l'Italia, la nebbia che dirada, i paesaggi al di là del finestrino, le prime avvisaglie di odori e colori. Quando il piccolo Giuseppe arriva in Sicilia, le fiabe prendono vita, i racconti diventano volti, città, parole. Palermo, Trapani e finalmente Marsala, dove i parenti lo accolgono con una frase che diventa formula di rito - "Ma tu Peppe sei! Peppe come tuo nonno Giuseppe Culicchia! Pippinu! Pippinu Piruzzu!". L'orizzonte si allarga sul mare e Torino sembra appartenere a un'altra vita. Giuseppe Culicchia mette in gioco la propria memoria e si affida allo sguardo di un bambino - innocente, curioso, pieno di meraviglia - per raccontare un viaggio che non ha ancora terminato.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Torino è casa nostra‎

‎br. "Torino, nel corso degli ultimi anni, ha davvero cambiato pelle e ha cominciato a scrollarsi di dosso gli stereotipi che un tempo saltavano fuori solo a nominarla: la 'grigia città industriale', il 'laboratorio', la 'culla dell'Azionismo' capace di coniugare la 'cultura operaia' con il 'catalogo Einaudi'. Più di ogni altra città italiana, Torino ha saputo rinnovarsi facendo un triplo salto mortale carpiato, e tra un'Olimpiade e una cementificaz... pardon, una riqualificazione urbana, si è magicamente trasformata nella 'Città della Movida'. E allora 'Torino è casa mia' che ho scritto qualche anno fa aveva bisogno di qualcosa di più di una rinfrescata. Così mi sono detto: vale la pena riscriverlo daccapo." Ritratto di un luogo fuori del comune, "Torino è casa nostra" racconta, tra momenti di comicità e spunti di riflessione, una città viva e piena di sorprese. Perché Torino è Torino, non è una città come un'altra.‎

‎CULOT Jean-Marie‎

‎Bibliographie des écrivains français de Belgique (1881-1950), tome 1. Académie Royale de Langue et de Littérature Française de Belgique.‎

‎Bruxelles: Palais des Academies. 1958. 303 Seiten. 24cm. Zustand: Gut bis Sehr Gut min. gebräunt, unbeschnitten (Innen); Besitzerstempel; Einband Außen hat leichte Gebrauchsspuren; Archivex. mit Klebestreifenrest (Außen); Broschiert‎

书商的参考编号 : 857545

‎CULOT Jean-Marie, FAYT René, PRINS Colette, WARMOES Jean, BRUCHER Roger‎

‎Bibliographie des écrivains français de Belgique (1881-1960), tome 2 (Det-G) Académie Royale de Langue et de Littérature Française de Belgique.‎

‎Bruxelles: Palais des Academies. 1966. 219 Seiten. 24cm. Zustand: Gut bis Sehr Gut min. gebräunt, unbeschnitten (Innen); Besitzerstempel; Einband Außen hat leichte Gebrauchsspuren; Archivex. mit Klebestreifenrest (Außen); Broschiert‎

书商的参考编号 : 857546

‎Cuminetti, Benvenuto‎

‎Guida a I giganti della montagna. - Di Luigi Pirandello. Piccolo Teatro di Milano. Marzo 1995.‎

‎63 p. : ill. con foto di scena in b/n ; 24 cm. Programma di sala. Collezione : quaderni dello spettacolo. Stagione di prosa1994-95. Brossura. Come nuovo. ****.‎

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