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Number of results : 10,007 (201 Page(s))

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‎Cowper Powys John‎

‎La religione di uno scettico‎

‎br. "La prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. La seconda potremmo chiamarla fede metafisica. La terza, disillusione assoluta. La quarta, comprensione estetica". Difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere Powys nella sua orazione c'era una celebre attrice di vaudeville. Ma con Powys l'immaginazione corrente è sempre destinata a rimanere in difetto.‎

‎Cox Palmer the stories told in prose by E. Veale the fairy talesauthoress‎

‎Brownies and other Stories‎

‎Chicago: Donohue. G. nd ca 1902. Pictorial cover in red & green knight & lady with brownies beige binding Owner name & date fep damp stain cover sl . warped edge wear. Interior very good condition. . Donohue unknown‎

Bookseller reference : BOOKS026438I

Biblio.com

Crabtree's Collection Old Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Crabtree's Collection Old Books]

€38.07 Buy

‎Cozzi Luigi‎

‎KKK i classici dell'orrore. Incubi sul Tevere‎

‎ill., br. Ricostruita con documenti d'epoca e interviste la storia della prima collana italiana di romanzi horror, tantissimi dei quali scritti da Laura Toscano, la creatrice del Maresciallo Rocca televisivo.‎

‎Cozzi Luigi‎

‎La storia di «Urania» e della fantascienza in Italia. Vol. 1: L'era di Giorgio Monicelli‎

‎ill.‎

‎CRANE, STEPHEN‎

‎Kleine Romane und Erzählungen‎

‎Bremen, Carl Schünemann 1985. Ganzleinen mit Schutzumschlag, 8°, 430 S., mit einem Porträt, aus dem Amerikanischen von Barbara Cramer-Nauhaus, Reihe »Sammlung Dieterich«‎

‎Guter Zustand‎

Bookseller reference : X5282

‎Crapis Claudio; Crapis Giandomenico‎

‎Umberto Eco e la politica culturale della sinistra‎

‎br. Nell'ottobre 1963 il settimanale del Partito comunista italiano "Rinascita" pubblicava un lungo articolo di Umberto Eco "sui problemi della cultura di opposizione". Quel saggio - per la precoce notorietà del giovane intellettuale, l'introduzione di temi inediti, e la capacità di Eco di tenere insieme "alto" e "basso", nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi - costituì una provocazione feconda per la cultura di sinistra, da cui nacque un dibattito destinato a ridiscutere lo stesso ruolo dell'intellettuale engagé, che coinvolse tra gli altri Rossana Rossanda, Edoardo Sanguineti, il filosofo Louis Althusser. Questo libro ricostruisce una stagione irripetibile della politica e della cultura italiane, tra la nascita delle neoavanguardie e l'esplosione dei mezzi di comunicazione di massa, e presenta per la prima volta in volume cinque articoli e saggi dispersi di Eco, fondamentali per comprendere la sua formazione e il suo pensiero critico.‎

‎Cravero Mattia‎

‎Non ci sono demoni. Primo Levi, il Doktor Pannwitz e due figure mitiche‎

‎br. Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l'orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell'intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: "gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell'ossequio e del consenso, che è senza ritorno". Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell'appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€8.55 Buy

‎Cravero Mattia‎

‎Non ci sono demoni. Primo Levi, il Doktor Pannwitz e due figure mitiche‎

‎br. Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l'orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell'intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: "gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell'ossequio e del consenso, che è senza ritorno". Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell'appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.‎

‎CREATION, POESIE, PROSE.‎

‎.‎

‎Revue Europe. N° 569. Sept. 1976. (SC33 à C35)‎

‎Poésies galaïco-portugaise du Moyen-Age, de Yougoslavie, Iran, Haïti, Tchécoslovaquie et France.‎

Bookseller reference : 1310632

Livre Rare Book

Librairie HURET
Paris France Francia França France
[Books from Librairie HURET]

€20.00 Buy

‎Cretella C. (cur.); Lorenzetti S. (cur.)‎

‎Architetture interiori. Immagini domestiche nella letteratura femminile del Novecento italiano (Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato, Joyce Lussu)‎

‎brossura La storia di una casa è sempre la storia di una donna, di una madre, di un focolare che cova sotto le ceneri i ricordi del nucleo sociale primario. Per le donne è quasi imprescindibile parlare di famiglia, di casa: si pensi ai primi quadri di Sofonisba Anguissola che dipinge le sue sorelle nell'intimità dei gesti domestici, semplicemente perché questo è il primo e di solito anche il solo ambiente che a una donna, un tempo, era concesso conoscere. Similmente a questi ritratti, anche la scrittrice incide spesso cammei dei ricordi dei suoi cari: non solo dunque la pratica dell'autobiografia è il medium che dimostra la frequentazione casalinga di molte autrici, ma in generale si può pensare alla scrittura come ad una stanza all'interno di una stanza. Luogo in cui si esperisce l'esperienza della soglia, la casa può essere carcere interiore, cattività ma anche la scenografia muta su cui incidere graffiti d'esistenza. Angolo visuale particolare, la casa permette di restare dentro e guardare fuori, sperimentando l'ambigua oscillazione tra il ruolo materno e il riconoscimento sociale. Nel viaggio intorno all'opera di Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato e Joyce Lussu, gli studi raccolti in questo volume raccontano una storia diversa, intima e familiare, ma anche - quando non in fuga -, aperta e accogliente verso il mondo.‎

‎Crevel René‎

‎Lo spirito contro la ragione e altri scritti‎

‎ill., br. "Nato il 10 agosto 1900 a Parigi da genitori parigini, il che gli permette di avere l'aria slava. Liceo, Sorbona, facoltà di diritto. Servizio militare fino alla fine del 1923, da qui l'impressione di vivere veramente soltanto dopo alcuni mesi. Non è stato né in Tibet, né in Groenlandia e neppure in America, ma i viaggi non fatti in superficie ha cercato di farli nel profondo. Così può vantarsi di conoscere bene certe strade e i loro alberghi di giorno e di notte. Ha orrore di tutti gli estetismi, sia che si tratti di quello di Oxford e dei pantaloni larghi, sia di quelli dei rimorsi di cinema con le loro case di traverso, quello dei negri e del jazz, delle sale da ballo e dei pianoforti, ecc. Per i romanzi futuri vorrebbe trovare personaggi così nudi, viventi come i coltelli e le forchette che rappresentavano gli uomini e le donne nelle storie destinate a rimanere inedite ma che lui raccontava quand'era bambino. Aveva iniziato le ricerche per una tesi di dottorato in lettere su "Diderot romanziere" quando, con Marcel Arland, Jacques Baron, Georges Limbour, Max Morise, Roger Vitrac, fondò una rivista, "Aventure", che gli fece dimenticare l'ottocento e il novecento. Fu allora che conobbe Louis Aragon, André Breton, Paul Éluard, Philippe Soupault, Tristan Tzara e un giorno, davanti a un quadro di Giorgio de Chirico, ebbe la visione di un mondo nuovo. Trascurò definitivamente il vecchio granaio logico-realista, capendo che era da vigliacchi rinchiudersi in una mediocrità ragionevole e che, nei veri poeti, non trovava né giochi di parole, né giochi d'immagini, ma li amava - e fra tutti in particolare Rimbaud e Lautréamont - per il loro potere liberatorio. Ha partecipato alle prime esperienze ipnotiche da cui André Breton trasse spunti per il suo "Manifesto del Surrealismo". Ha quindi potuto constatare di persona che il surrealismo era il meno letterario e il più disinteressato dei movimenti e, persuaso che non c'è vita morale possibile per chi non è docile a seguire le vie sotterranee o si rifiuta di riconoscere la realtà delle forze oscure, ha deciso una volta per tutte e col rischio di passare per un Don Chisciotte, un arrivista o un pazzo, di cercare, attraverso le sue azioni e gli scritti, di abbattere le barriere che limitano l'uomo e non lo sostengono" (Dall'"Autobiografia" di René Crevel). Prefazione di Marcel Jouhandeau.‎

‎Crevel René‎

‎Scritti d'arte‎

‎br. «Da Grunewald a Dali, dal Cristo putrefatto all'asino putrefatto, nell'eccesso di certe fermentazioni, in fondo ai più venefici splendori - scriveva René Crevel poco prima di morire nel 1935 -, la pittura ha saputo trovare ed esprimere delle verità nuove che non erano soltanto di ordine pittorico. Ma questo apporto di conoscenze, questo aiuto in vista della trasformazione di un mondo non potrebbero bastare affinché l'uomo munito di pennello aspiri al ruolo di mago che, dopo il Romanticismo, l'uomo di penna ha osato pretendere di essere, non senza rendersi ridicolo. Troppi spettacoli sollecitano gli occhi che sanno vedere affinché vogliano ubriacarsi della bellissima opale corrotta, cielo diurno offerto ai fantasmi della notte, a quei mostri che, secondo Goya, genera il sonno della ragione. Al museo Gustave Moreau, davanti a una tela splendida e tuttavia limitata al suo splendore, basandosi, forse, su ricordi intimi di quel pittore che aveva conosciuto personalmente, il custode pronunciò queste parole che valevano tutti i ragionamenti più o meno teorici: "Si tratta di bella pittura, ma è pittura da egoista". Adesso però non è più il tempo della pittura egoista. Il padre del purismo austero, come amava definirsi, Amedée Ozenfant, deciso a non rinnegare i suoi fratelli maggiori, impressionisti, fauves, cubisti, costruttivisti, astrattisti, le cui opere rappresentano ammirevoli inventari dei metodi dell'arte, sempre pronta comunque a tener conto delle esperienze dell'avanguardia, dichiara che la ricerca della purezza fine a se stessa è un lavoro sterile. Ed esclama: "L'ossessione dell'abisso scavato tra il popolo e se stesso finisce per provocare una vertigine paralizzante". Questo fatto, enunciato sotto una forma antitetica, è sostenuto dalla tesi di André Derain, secondo cui non è compito dell'artista educare il popolo, ma è il popolo che deve educare l'artista. Andando contro tutti gli estetisti, Derain dà ragione al tizio che sta disegnando sui muri con un carboncino, perché considera i graffiti l'origine delle opere più belle e perché ha imparato molto guardando un marinaio che ridipingeva la sua barca, e insiste: "È il popolo che crea le parole e dà a esse spessore, così come è il poeta che gli dà il ritmo".» (Dall'autobiografia di René Crevel)‎

‎Crippa Antonella; Orsini Ilaria Marzia‎

‎Mai per caso. Il poliziesco ragionato di P.D. James‎

‎br. Il volume delinea alcune delle caratteristiche dello sguardo sull'opera di P. D. James, a due anni dalla scomparsa, e lo fa attraverso tre contributi specifici: nel primo saggio, Antonella Crippa presenta la scrittrice creando una cornice biografica generale ma precisa, identificando, attraverso il riferimento primario alla serie che ha come protagonista Adam Dalgliesh, le linee tematiche primarie del suo lavoro. Ilaria Orsini, invece, si concentra soprattutto sul personaggio di Cordelia Gray, forse meno longevo di Dalgliesh (e certamente intrecciato a esso, anche in termini fattuali), ma straordinariamente complesso e interessante. Il volume si conclude con un'intervista inedita a P. D. James, una delle ultime prima della sua morte, raccolta da Antonella Crippa nella casa londinese della scrittrice, in cui l'autrice ancora una volta dimostra di avere uno sguardo unico sul detective novel, all'inizio come alla fine della sua carriera.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€9.50 Buy

‎Cristante Stefano‎

‎L'intervista è impossibile. Dialoghi immaginari con i classici‎

‎brossura Personaggi nati dalla fantasia di scrittori, scaturiti dall'immaginazione e divenuti tangibili. Persone reali capaci di entrare nel mito, fino a trasfigurarsi oltre l'esistenza, figure leggendarie, come nate dalla penna di uno scrittore. Stefano Cristante incontra Don Chisciotte, Emma Bovary, Amleto, Lemuel Gulliver, Holden Caulfield, Mattia Pascal, Alice (Pleasance Liddell), Il Piccolo Principe, Zeno Cosini, La Monaca di Monza, dialoga con John Lennon, Zygmunt Bauman, Emily Dickinson, John Reed, Joseph Conrad, Rina Durante, Robert Stevenson, Michel Foucault, Carmelo Bene, Ludwig Van Beethoven, Vittorio Bodini, Don Tonino Bello. Vere e proprie interviste con personaggi nati sui libri, per i lettori, così vividi da sembrare reali, insieme a dialoghi con chi ha oltrepassato la realtà divenendo leggenda, nell'arte, nel pensiero, nella musica, nella scrittura, nella religione. La letteratura incontra la musica, il pensiero, la poesia, i viaggi inventati e reali dal Regno di Danimarca fino al Sud del Sud dei Santi, dalle atmosfere fumose della Londra proto-industriale alla solitudine inquieta in una casa di Amherst, da New York alla Normandia, dalla Mancia ad Alessano, da Parigi a Vienna.‎

‎Cristiana Vettori‎

‎Sedici prose in forma di quadrato‎

‎Pubblicazione stampata in 300 esemplari, il presente è il numero 111. Brossura editoriale in cartonato flessibile, copertina ruvida con alette, illustrata in nero al centro del piatto, titoli su piatto e dorso, lievi segni di sfregamento, aloni di pulviscolo e minima usura ai margini. Tagli come nuovi. Legatura ben salda.Pagine chiarissime, conservate come mai sfogliate, pulite e prive di segni particolari, testo interamente fruibile. Numero di pagine 83. USATO‎

‎Cristiano L. (cur.); Macioci E. (cur.)‎

‎Dentro al nero. Tredici sguardi su «It» di Stephen King‎

‎br. Tredici fedeli lettori hanno provato a rileggere "It" di Stephen King a trent'anni dalla sua (è proprio il caso di dirlo) apparizione. Enrico Macioci, Dario Rossi, Nicola Manuppelli, Paola Barbato, Marco Peano, Cristò, Francesca Schipa, Deborah Donato, Demetrio Paolin, Marco Candida, Giuseppe Martella, Giusi Marchetta e Luca Cristiano ci riportano a Derry, a vedere che aria tira da quelle parti tra fede e magia, tempo e scandalo, mito e pop, archetipi e psicoanalisi, infanzia e biciclette. "It" ancora ci atterrisce e ci consola, mostrandoci cosa significa lasciare il blu ed entrare nel nero, ma non del tutto, perché si ricorda, si rivive, si riscopre un libro che ci ha tolto il fiato e ci si ritrova davanti alle fondamenta del nostro immaginario.‎

‎Cristiano Luca‎

‎Crema di vetro. Metodo e stile nella prosa di Antonio Moresco‎

‎br. Questo libro si concentra sui tre maggiori romanzi di Antonio Moresco, uno degli scrittori italiani più amati e discussi degli ultimi anni: Gli esordi, Canti del caos, Gli increati. I volumi compongono un'unica, vasta, ambiziosa narrazione: Luca Cristiano la legge alla luce delle dichiarazioni programmatiche di Lettere a nessuno e, insieme, ci fa capire come essa erediti e trasformi le forme della tradizione.‎

‎Cros Charles‎

‎Poèmes et proses‎

‎NRF Gallimard Broché 1944 In-12 (12 x 18,8 cm), broché, 344 pages, édition originale, ex-libris, exemplaire sur pur fil non justifié mais indiqué au quatrième plat, il n'est fait état que de 14 exemplaires sur vélin pur fil numérotés ; quelques petites rousseurs minimes au premier plat, bon état. Livraison a domicile (La Poste) ou en Mondial Relay sur simple demande.‎

Bookseller reference : pl2226

Livre Rare Book

Abraxas-Libris
Bécherel France Francia França France
[Books from Abraxas-Libris]

€140.00 Buy

‎Croce Benedetto‎

‎L'Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra‎

‎brossura Le "Pagine sulla guerra" si compongono di sessanta contributi, quasi tutti apparsi per la prima volta sulla stampa quotidiana e periodica e redatti, con poche eccezioni, nel periodo compreso tra l'autunno del 1914 e quello del 1918, e di un'appendice, che raccoglie nove scritti risalenti al decennio successivo, unita all'opera nel 1928. I testi, cronologicamente ordinati e distribuiti in tre sezioni, sono dunque il frutto di un lavoro non sistematico, discontinuo e diffuso nel tempo, caratterizzato da una varietà di temi e prospettive di riflessione, e da una marcata pluralità di registri espressivi. Essi condividono, tuttavia, il medesimo orizzonte etico, politico e culturale, delineato da un evento storico senza precedenti, come quello della guerra mondiale. Le cui complesse e dolorose vicende, che in molti casi vengono in primo piano, quale oggetto specifico del discorso crociano, sempre ne definiscono, altrimenti, lo sfondo problematico, circoscrivendo il perimetro spirituale di queste pagine.‎

‎Croce Benedetto‎

‎La Villa di Chiaia e Il Palazzo Cellamare. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Volume in 4° (cm.21x29) pp. 100 con 8 tavole. Bella edizione su carta pesante.‎

‎Croci D. (cur.); Monegato E. (cur.); Pasolini A. (cur.)‎

‎Cattivi. Cattivissimi. Cattivi? Sulle tracce di eroi criminali nelle narrazioni di genere. UK, USA, Italia‎

‎br. Questo volume prende le mosse dalle giornate di studi "Criminal Hero - Le nuove forme del male nel poliziesco contemporaneo", organizzate dal CRC (Centro di Ricerca Coordinato) dell'Università degli Studi di Milano che porta lo stesso nome. Esso raccoglie la sfida di tracciare l'identikit di una serie di personaggi - più o meno cattivi - all'interno di produzioni letterarie e televisive ascrivibili per esteso al genere crime fiction. I contributi qui raccolti articolano una serie di riflessioni inedite che si propongono di delineare una nuova categoria di figure del poliziesco, nonché delle narrative che ne hanno appropriato trame e motivi: i cattivi, appunto. Le riflessioni si inseriscono, più in generale, nel complesso dibattito che si interroga da una parte sull'evoluzione e sulle contaminazioni delle narrative "popolari", e dall'altra sull'ethos di queste nuove, indefinibili forme di (post)eroismo. La prospettiva internazionale e interdisciplinare stessa della raccolta intende svelare complessi ma necessari richiami intertestuali fra tradizioni letterarie geograficamente - e in alcuni casi anche storicamente - diverse (italiana, britannica e statunitense), che si intrecciano nella tessitura dei nuovi paradigmi del poliziesco contemporaneo. Sulla base di queste riflessioni, vogliamo proporre una serie di interrogativi con l'obiettivo di identificare percorsi di lettura e analisi critica intorno ai criminal heroes.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€20.90 Buy

‎Cronin, A. J‎

‎Die Zitadelle‎

‎Berlin, Wien, Leipzig: Paul Zsolnay Verlag, 1938. 9.-14. tausend 483 Seiten , 21 cm, Leinen‎

‎Seiten gebräunt, Einbandkanten bestoßen, Rücken teils beschädigt, AN einem Spätnachmittag im Oktober des Jahres 1924 blickte ein schäbig gekleideter junger Mann starr und angestrengt durchs Fenster eines Abteils dritter Klasse in dem fast leeren Zug, der sich keuchend von Swansea durch das Penowell-Tal hinaufarbeitete. ... (aus dem Buch) 1b4a‎

Bookseller reference : 3653

Antiquariat.de

Antiquariat Ardelt
DE - Großräschen
[Books from Antiquariat Ardelt]

€5.95 Buy

‎CROSSEN, KEN‎

‎Die Spuren der Geisterhand. Kriminalroman.‎

‎Klagenfurt, Eduard Kaiser Verlag 1948. Halbleinen, 8 , 137 S., ein "Alpenlandroman". Einband Gebrauchsspuren und bestoßen. Hardcover‎

Bookseller reference : 7133

‎Crovi Luca‎

‎Noir. Istruzioni per l'uso‎

‎br. Una guida alla letteratura di genere, con gli autori migliori e i loro libri più appassionanti. Luca Crovi, che ha conosciuto e intervistato molti dei maestri del giallo, del thriller, dell'horror, ha raccolto in queste pagine le loro testimonianze e le ha montate in una mappa folgorante. Una serie di incontri ravvicinati con i grandi maestri della scrittura contemporanea. Arthur Conan Doyle racconta i limiti di Sherlock Holmes. Gilberth K. Chesterton e Augusto De Angelis disquisiscono della poetica del giallo. Bertolt Brecht e Friederich Dürrenmatt svelano i segreti di un buon noir. Ken Follett mette a nudo la sua anima blues. Patricia Cornwell confessa i suoi sogni di bambina. Patricia Highsmith sottolinea che non sempre basta una buona storia. P.D. James rivela la sua predilezione per i luoghi del delitto. Carlo Lucarelli viene interrogato dal Commissario De Luca. Giorgio Scerbanenco ricorda di avere scritto dappertutto. Agatha Christie confessa che amava lavorare prima in profumate vasche da bagno e poi in alberghi di quart'ordine. Alfred Hitchcock ammette di non saper leggere ma solo filmare...‎

‎Crovi Luca‎

‎Storia del giallo italiano‎

‎br. Il fatto che la crime fiction in Italia non abbia mai subito cali di popolarità o di consenso si può considerare una prova del suo legame indissolubile col modo di raccontare e di raccontarsi nel Belpaese. Luca Crovi ne rilegge la storia da un punto di vista inedito, utilizzandola come sensore delle aspirazioni e delle paure, dei sogni e dei peggiori incubi di un'intera nazione. Il risultato è una cartografia dell'inferno del Novecento e del primo ventennio del Duemila, dalla Milano di Augusto De Angelis e Giorgio Scerbanenco, alla Roma di Giancarlo De Cataldo, dal boom degli anni Sessanta al grande successo di Andrea Camilleri, dai noir di Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Antonio Manzini e Maurizio de Giovanni ai legal thriller di Gianrico Carofiglio, fino ai gialli con humour di Marco Malvaldi e Francesco Recami, passando per i thriller di Giorgio Faletti e Donato Carrisi. Costruendo un percorso avvincente attraverso successi editoriali e repêchage di autori, più o meno noti, che hanno lasciato un segno nel panorama italiano e internazionale, Crovi mette in rilievo differenze e analogie fra trame e personaggi, ambientazioni e schemi narrativi del giallo, il «frutto rosso sangue della nostra epoca». Davanti a un universo narrativo che parla dei lettori e ai lettori, terrorizza e affascina nello stesso tempo perché sembra esorcizzare, con il rigore razionale di un'indagine brillante e intuitiva, la paura dell'ignoto, non si può fare a meno di chiedersi: è forse un caso che in tempi di feroce incertezza, come quelli che stiamo vivendo, il giallo sia ancora il genere più amato dagli italiani?‎

‎Crowley, Aleister‎

‎Moonchild, aus dem Englischen von Ralf Löffler,‎

‎Lüchow, Phänomen - Gitta Peyn Verlag, 1999. 8°, 240 S., farbig illustr. original Kartonage (Paperback), 1., überarbeitete Auflage Einband minimal berieben, sonst schönes, sauberes Exemplar.‎

‎hier ein sehr ansprechendes Exemplar der seltenen deutschsprachigen Ausgabe des einzigen Romans von Aleister Crowley. Geschrieben im Jahr 1917, wurde er bei Mandrake Press im Jahre 1929 erstveröffentlicht.‎

Bookseller reference : 16619CB

‎Crowquill, Alfred (Charles Robert Forrester).‎

‎SEYMOUR'S SKETCHES, ILLUSTRATED IN PROSE & VERSE.‎

‎n.p. Engraved title page. Forty two (of 88?) great English satirical sporting plates by Robert Seymour (1798-1836), a contemporary of Leech, Cruickshank, etc. Some plates and pages of this copy has been professionally preserved. Lacks printed title page. Age stain. 235mm. Rebound in cloth. S.W.A.F. Charles Robert Forrester (1803-1850), was an English lawyer and writer. He was on the staff of the New Monthly Magazine in 1837 and 1838, where he used the name of Alfred Crowquill. In 1827, and on other occasions, his brother, who was an illustrator, Alfred Henry Forrester (1804-1872) also used the name Alfred Crowquill. ENGLAND BX 5‎

‎Cucchiarelli Carla‎

‎Cosi parlò la Gioconda. Autobiografia non autorizzata di Lisa Gherardini, la donna più dipinta e rivista della storia‎

‎ill., br. "Non passa giorno che nel mondo, nella rete, nello studio di un pittore o in un'agenzia pubblicitaria non nasca una nuova Monna Lisa, rivista, rivisitata, spogliata, maltrattata, umiliata, ingentilita, inaspettata. Distante da me mille miglia..." Così si racconta la Gioconda in questo libro che ripercorre la sua storia, dall'incontro con Leonardo Da Vinci fino alle continue rivisitazioni della pubblicità dei giorni nostri. Una cavalcata attraverso i cinque secoli di vita del quadro più famoso del mondo, visti con gli occhi dell'icona, come se lei scendesse dalla sua prigione di vetro al Louvre e si mostrasse per quello che è. Dall'incontro con Napoleone al rapimento ordito da Vincenzo Peruggia, dai viaggi all'estero al custode che si era innamorato di lei, mille aneddoti che continuano a fare di lei il sorriso più affascinante della storia dell'arte.‎

‎Cudakova Marietta‎

‎Michail Bulgakov. Cronaca di una vita‎

‎ill., ril. Un affresco in cui Marietta Cudakova rida "vita" al percorso artistico e personale dello scrittore sullo sfondo del complesso background storico e sociale che caratterizzò la turbolenta epoca sovietica. Il suo saggio si basa sullo studio dell'intero archivio dello scrittore (da lei raccolto e ordinato insieme alla vedova), oltre che su esclusive interviste ai contemporanei dell'autore. Ulteriore valore è conferito all'opera dalle numerose citazioni tratte dagli epistolari inediti di Bulgakov e dagli illuminanti riferimenti alle diverse bozze e stesure delle sue opere narrative e teatrali. Dalla nascita in una numerosa famiglia ucraina alla rigorosa educazione ortodossa; dagli studi di medicina alla rivoluzione del '17 fino al bagno di sangue della guerra civile; dal successo come drammaturgo alla cancellazione delle sue pièces dai teatri a Mosca e in ogni angolo della Russia; dalle perquisizioni e gli interrogatori ai rapporti sfuggenti con Stalin (che gli negò fino alla morte la possibilità di espatriare, concedendogli con una celebre telefonata la grazia di poter lavorare al Teatro d'Arte di Mosca, ma non come drammaturgo); dai tre matrimoni alle costanti difficoltà economiche, fino alla tragica morte nel 1940.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎E così vorresti fare lo scrittore‎

‎br. "Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola 'scrittore', almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l'Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto." Questo libro è destinato a un pubblico potenzialmente molto vasto, visto che - com'è noto - in Italia sono più quelli che scrivono che quelli che leggono. Attenzione, però, non si tratta di un manuale di scrittura. No: "E così vorresti fare lo scrittore" è una sorta di guida a cosa gira intorno al mestiere di scrivere, passando per tutte le tappe che costellano la nascita e poi il consolidamento di uno scrittore: dalla correzione delle bozze al rapporto con l'ufficio stampa, dalla realizzazione della copertina alla costruzione del caso letterario, dalla prima presentazione in pubblico al dorato mondo delle Lettere italiane. Può darsi che ti possa tornare utile il giorno in cui sarai tentato/a di dire, alla tua prima intervista, che l'ispirazione ti arriva direttamente dal Cielo. Perché c'è chi lo dice, e con l'aria di crederci sul serio.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità‎

‎br. Ma quanto siamo stupidi? E soprattutto: come? Inutile girarci intorno: ogni volta che ci scappa una frase fatta, è l'ottusità del mondo che si sta impossessando di noi. Perché capita a ciascuno di noi, molte volte al giorno, di perdersi in un luogo comune. E questo libro ci farà ridere, prima di tutto di noi stessi. "Mi sono perso in un luogo comune" contiene frammenti di comicità pura, ma anche riflessioni più malinconiche - sempre all'insegna dell'intelligenza. Un testo che si può leggere come si vuole: rispettando l'ordine alfabetico o aprendo le pagine a caso, divorandolo in una sola notte o a poche pillole al giorno. Comunque lo si affronti, ci si vedrà allo specchio, perché è un ritratto di tutti noi, sorpresi - nei nostri salotti reali o immaginari - a parlare senza pensare davvero, pronunciando frasi impronunciabili.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale‎

‎br. "Ogni volta che torno in Sicilia da qualche parte dentro di me continuo ad arrivare in Sicilia per la prima volta, bambino, negli anni settanta". Questo è il racconto del viaggio del Culicchia bambino, un viaggio che prepara mesi prima, dopo aver "ascoltato" la Sicilia attraverso le favole - "la favola del nonno, la favola della nonna, la favola dei cavalli da corsa, la favola della maestra severa, la favola delle sfilate in uniforme da Ballila. E poi c'era la mia favola preferita, e cioè la favola dei due soldati dell'Afrikakorps" - e averla "vista" dalle sbiadite foto in bianco e nero. Ed ecco allora l'arrivo alla stazione di Torino, il treno che taglia di netto l'Italia, la nebbia che dirada, i paesaggi al di là del finestrino, le prime avvisaglie di odori e colori. Quando il piccolo Giuseppe arriva in Sicilia, le fiabe prendono vita, i racconti diventano volti, città, parole. Palermo, Trapani e finalmente Marsala, dove i parenti lo accolgono con una frase che diventa formula di rito - "Ma tu Peppe sei! Peppe come tuo nonno Giuseppe Culicchia! Pippinu! Pippinu Piruzzu!". L'orizzonte si allarga sul mare e Torino sembra appartenere a un'altra vita. Giuseppe Culicchia mette in gioco la propria memoria e si affida allo sguardo di un bambino - innocente, curioso, pieno di meraviglia - per raccontare un viaggio che non ha ancora terminato.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale‎

‎br. "Ogni volta che torno in Sicilia da qualche parte dentro di me continuo ad arrivare in Sicilia per la prima volta, bambino, negli anni settanta". Questo è il racconto del viaggio del Culicchia bambino, un viaggio che prepara mesi prima, dopo aver "ascoltato" la Sicilia attraverso le favole - "la favola del nonno, la favola della nonna, la favola dei cavalli da corsa, la favola della maestra severa, la favola delle sfilate in uniforme da Ballila. E poi c'era la mia favola preferita, e cioè la favola dei due soldati dell'Afrikakorps" - e averla "vista" dalle sbiadite foto in bianco e nero. Ed ecco allora l'arrivo alla stazione di Torino, il treno che taglia di netto l'Italia, la nebbia che dirada, i paesaggi al di là del finestrino, le prime avvisaglie di odori e colori. Quando il piccolo Giuseppe arriva in Sicilia, le fiabe prendono vita, i racconti diventano volti, città, parole. Palermo, Trapani e finalmente Marsala, dove i parenti lo accolgono con una frase che diventa formula di rito - "Ma tu Peppe sei! Peppe come tuo nonno Giuseppe Culicchia! Pippinu! Pippinu Piruzzu!". L'orizzonte si allarga sul mare e Torino sembra appartenere a un'altra vita. Giuseppe Culicchia mette in gioco la propria memoria e si affida allo sguardo di un bambino - innocente, curioso, pieno di meraviglia - per raccontare un viaggio che non ha ancora terminato.‎

‎Culicchia Giuseppe‎

‎Torino è casa nostra‎

‎br. "Torino, nel corso degli ultimi anni, ha davvero cambiato pelle e ha cominciato a scrollarsi di dosso gli stereotipi che un tempo saltavano fuori solo a nominarla: la 'grigia città industriale', il 'laboratorio', la 'culla dell'Azionismo' capace di coniugare la 'cultura operaia' con il 'catalogo Einaudi'. Più di ogni altra città italiana, Torino ha saputo rinnovarsi facendo un triplo salto mortale carpiato, e tra un'Olimpiade e una cementificaz... pardon, una riqualificazione urbana, si è magicamente trasformata nella 'Città della Movida'. E allora 'Torino è casa mia' che ho scritto qualche anno fa aveva bisogno di qualcosa di più di una rinfrescata. Così mi sono detto: vale la pena riscriverlo daccapo." Ritratto di un luogo fuori del comune, "Torino è casa nostra" racconta, tra momenti di comicità e spunti di riflessione, una città viva e piena di sorprese. Perché Torino è Torino, non è una città come un'altra.‎

‎CULOT Jean-Marie‎

‎Bibliographie des écrivains français de Belgique (1881-1950), tome 1. Académie Royale de Langue et de Littérature Française de Belgique.‎

‎Bruxelles: Palais des Academies. 1958. 303 Seiten. 24cm. Zustand: Gut bis Sehr Gut min. gebräunt, unbeschnitten (Innen); Besitzerstempel; Einband Außen hat leichte Gebrauchsspuren; Archivex. mit Klebestreifenrest (Außen); Broschiert‎

Bookseller reference : 857545

‎CULOT Jean-Marie, FAYT René, PRINS Colette, WARMOES Jean, BRUCHER Roger‎

‎Bibliographie des écrivains français de Belgique (1881-1960), tome 2 (Det-G) Académie Royale de Langue et de Littérature Française de Belgique.‎

‎Bruxelles: Palais des Academies. 1966. 219 Seiten. 24cm. Zustand: Gut bis Sehr Gut min. gebräunt, unbeschnitten (Innen); Besitzerstempel; Einband Außen hat leichte Gebrauchsspuren; Archivex. mit Klebestreifenrest (Außen); Broschiert‎

Bookseller reference : 857546

‎Cuminetti, Benvenuto‎

‎Guida a I giganti della montagna. - Di Luigi Pirandello. Piccolo Teatro di Milano. Marzo 1995.‎

‎63 p. : ill. con foto di scena in b/n ; 24 cm. Programma di sala. Collezione : quaderni dello spettacolo. Stagione di prosa1994-95. Brossura. Come nuovo. ****.‎

‎Cundari Daniel‎

‎Istruzioni per distruggere il vento‎

‎br. Una storia che ne contiene tante altre, generata da dietro, dalla lontananza, da qualcosa che viene prima delle parole. Una voce rigogliosa descrive al suo interlocutore muto tutto ciò che ha vissuto e che lo circonda: peripezie e sogni d'infanzia, pettegolezzi e piccole crudeltà di paese, mappe e ricordi di città straniere, amori effimeri e crimini passeggeri. Una riflessione sincera e dolorosa sull'insonnia, l'Alzheimer, l'assenza e la letteratura. "Istruzioni per distruggere il vento" racconta in modo singole ciò che è visibile e invisibile agli occhi.‎

‎Cunningham John‎

‎Ogni uomo ? polvere.‎

‎In 16? (cm 17,8), Brossura originale, pagg.316 traduzione diMaria Eugenia Morin, segni del tempo alla copertina, buon es. Collana"I libri pocket", 108. Prima edizione.romanzo base da cui sono stati tratti i pi? bei film western dei primi anni 60, il protagonista ? Buffon Allen, un vecchio duro, selvaggio e incorreggibile, che ha passato tutta l'esistenza a giocare d'astuzia col destino‎

‎Curi Fausto‎

‎Graffiti e studi su Gian Pietro Lucini‎

‎br. Il volume mostra, anche attraverso la pubblicazione di documenti rari e inediti, la formazione dell'opera di Lucini e conferma la sua rivalutazione da parte di critici come Anceschi, Viazzi e Sanguineti. Viene inoltre illustrata, in una prospettiva del tutto originale, la poetica luciniana dell'"antigrazioso", esaminata anche, nei suoi aspetti di continuità come in quelli di opposizione, in rapporto alla poetica di Carducci. Viene analizzato, infine il carattere espressionistico del linguaggio di Lucini.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€11.40 Buy

‎Curry Patrick‎

‎Tolkien, mito e modernità. In difesa della Terra di Mezzo‎

‎br. L'universo mitologico di Tolkien è qualcosa di più di una semplice creazione narrativa. Per lettori di ogni età e provenienza da più di sessant'anni la Terra di Mezzo è diventata un luogo nel quale proiettare sogni, progetti, visioni del mondo reale. Alcuni critici hanno giudicato questo immaginario come pura evasione o favola reazionaria. Il libro di Patrick Curry, pubblicato per la prima volta nel 1997 e finalmente disponibile anche in italiano, ci mostra con chiarezza e accuratezza scientifica quanto si siano sbagliati. Rivela la profonda difesa dell'autore della comunità, dell'ecologia e dei valori spirituali contro le forze distruttive della modernità più violenta. Un saggio importante e una chiave di lettura per l'opera del grande maestro che mette in luce il messaggio universale di tolleranza e rispetto dell'ambiente.‎

‎Curtale Laura‎

‎L'enigma d'Annunzio‎

‎ill., br. L'enigma d'Annunzio, dunque. Un titolo puntuale per indicare la storia di un personaggio dai mille volti, dalla cultura sconfinata e dalla personalità unica. [...] L'uomo e il poeta, appunto, ma anche il politico e il patriota, si intrecciano nella narrazione di Laura Curtale definendo l'immagine complessa di un Gabriele d'Annunzio anche inedito. [...] Sono innumerevoli gli aneddoti che andrete a leggere. Tutti rigorosamente e scientificamente documentati attraverso epistolari, testimonianze, atti pubblici e privati. In questa miscellanea letteraria, frutto di un intenso lavoro durato nove anni, si delinea in Gabriele d'Annunzio un letterato combattente poi emarginato in una prigione dorata, un isolamento dove potersi abbandonare alle sue droghe e ai suoi vizi. La ricerca di Curtale ci prende per mano e ci avvicina al declino di un uomo dapprima preso ad esempio di coraggioso patriota e poi reietto del regime.‎

‎Curzio Rufo Quinto‎

‎Storie di Alessandro Magno. Vol. 2‎

‎brossura Il secondo e ultimo volume delle "Storie di Alessandro Magno" accompagna il lettore dalla morte di Dario di Persia a quella di Alessandro Magno, a Babilonia. Alessandro, ormai dominato da un incontrollabile desiderio di illimitato possesso, travalica i limiti che gli dèi hanno imposto alla sua natura umana: cerca di emulare la maestà divina dei sovrani achemenidi e compie ogni genere di sfrenatezze. Con la sua sensibilità psicologica, e soprattutto con la sua capacità di rendere i sentimenti in modo drammatico e spettacolare, l'autore descrive questa metamorfosi fatale attraverso una serie di scene grandiose e di forte impatto emotivo.‎

‎Curzio Rufo Quinto; Porta G. (cur.)‎

‎Storie di Alessandro Magno. Testo latino a fronte‎

‎br. Benché prive dei due libri iniziali, le "Storie di Alessandro Magno" costituiscono l'unica opera in latino dedicata completamente alla figura del grande Macedone e alla sua spedizione in Oriente. L'autore non è però identificabile con sicurezza, né si sa esattamente in quale periodo visse, anche se ormai gli studiosi tendono a riconoscerlo nel Quinto Curzio Rufo, cui accennano Plinio il Giovane e Tacito, che raggiunse i vertici della carriera militare e politica nella prima metà del I sec. d.C. Le "Storie" presentano la figura del protagonista con un taglio del tutto particolare. Infatti, pur conservando all'interno della narrazione una propria aura epica, dell'eroe classico il Macedone denuncia grandezze e debolezze, qualità e difetti.‎

‎Cussler Clive‎

‎Tesoro. Romanzo.‎

‎In 16? (cm 19,5), Brossura, pagg.524-(4) traduzione di Roberta Randelli, segni d'uso alla cop., ma buon es.‎

‎Cvetaeva Marina‎

‎Lettera all'amazzone‎

‎br. Una lunga lettera indirizzata alla poetessa Natalie Clifford Barney, scritta in risposta alle emozioni e riflessioni suscitate dalla lettura - avvenuta nell'estate del 1932 - di Pensées d'une Amazone e concepita come un vero e proprio manifesto sull'amore al femminile. Marina Cvetaeva ci offre uno dei più controversi e poetici scritti sul lesbismo: la profondità dell'amore fra donne, l'impossibilità di avere figli, le inquietudini, le derive e il dolore di due donne che si amano. E poi l'invidia, il riflesso reciproco, le contraddizioni, le ambivalenze. Con la sua prosa, sempre acuminata e mossa da immagini rapide, in continua immersione ed emersione dal suo universo poetico, Cvetaeva descrive in questo libro le impasse a cui si trovano di fronte due donne quando decidono di vivere fino in fondo il loro amore e la loro sessualità. Prefazione di Erri De Luca, introduzione di Annalisa Comes.‎

‎Cvetaeva Marina; Melaouah (cur.); Zongheti (cur.)‎

‎La tosaerba. Ediz. italiana e francese‎

‎brossura‎

‎Cvetaeva Marina; Rea M. (cur.)‎

‎Mia madre e la musica‎

‎br. Dopo "Una serata non terrestre", con i tre racconti compresi in questo volume, tutti appartenenti agli anni della maturità (1934-1935), concludiamo la serie di scritti autobiografici di Marina Cvetaeva. I due maggiori "Mia madre e la musica" e "Il diavolo" sono tra i racconti più famosi della grande scrittrice. Il primo di essi, oltre a rappresentare una bellissima testimonianza autobiografica sul difficile rapporto con la madre pianista e con la sorella Asja, offre una chiave importante per penetrare nel complesso modus poetandi di Marina, la cui poesia fortemente musicale si lega indissolubilmente anche e proprio con le sue esperienze infantili al pianoforte, sentite soprattutto come un'imposizione materna, ma non per questo meno fondamentali nella sua formazione. Il più breve e molto meno noto racconto "La fiaba di mia madre" costituisce un ulteriore tassello di questo apprendistato ancor più esistenziale che musicale-letterario; in un'atmosfera quasi irreale, rarefatta, assistiamo qui alla competizione tra Marina e Asja per ricevere l'attenzione della madre. Su un versante diverso ma anche complementare, e che potremmo definire in un certo senso 'etico', sta "Il diavolo". Qui il peccato e il mistero risiedono nel "desiderio segreto" di Marina bambina, primo germe di un senso di diversità esistenziale, di separatezza, persino di solitudine, difeso e combattuto dalla Cvetaeva per tutto l'arco della sua vita.‎

‎Cvetaeva Marina; Rea M. (cur.)‎

‎Una serata non terrestre‎

‎br. "Io non amo la vita in quanto tale", scriveva Marina Cvetaeva, "per me essa comincia ad avere un significato, cioè a trovare senso e peso, solo trasfigurata, ovvero nell'arte". E Marina Cvetaeva ha voluto che l'intera sua esistenza - pur sprofondata nelle peggiori crudeltà dell'epoca, e pur irrimediabilmente segnata dalle sue stesse personali tragedie - dalla tragica morte per denutrizione di una delle sue figlie, all'uccisione del marito, fino al suo stesso suicidio -, venisse trasfigurata nell'arte. Nelle prose inedite riunite in questo volume, la Cvetaeva si racconta, ma le sue non sono semplici pagine autobiografiche, dal momento che, come scriveva a Boris Pasternak , "la vita quotidiana è tradimento: dell'anima. Tradire con l'anima la vita dei giorni - credo di non aver fatto altro nella mia vita". L'intento di Marina è semmai quello di controbattere, con un proprio passato rivisto e corretto dal mito dell'arte, un tempo presente del tutto inaccettabile e indegno: tempo di esilio, di solitudine, di perdita, di cancellazione. E a questa cancellazione che in primo luogo si oppongono queste pagine della Cvetaeva, che vede l'intero suo mondo sempre più travolto, come quella Germania divenuta paese nemico e che per lei era stata e rimaneva sinonimo di libertà: la patria di Bach, di Heine, di Goethe... Tra Germania, Francia e Russia, Marina dissemina i suoi ricordi, le sue esperienze, soprattutto i suoi sentimenti...‎

‎Cvetaeva Marina; Vitale S. (cur.)‎

‎Il poeta e il tempo‎

‎brossura‎

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