Professional bookseller's independent website

‎Prose‎

Main

Parent topics

‎Literature ‎
Number of results : 10,008 (201 Page(s))

First page Previous page 1 ... 131 132 133 [134] 135 136 137 ... 146 155 164 173 182 191 200 ... 201 Next page Last page

‎Plutarco‎

‎Iside e Osiride‎

‎br. Il lavoro è dedicato a Clea, una donna colta e intelligente, sacerdotessa di Delfi, ai quali Plutarco aveva dedicato anche il suo De mulierum virtutibus. Si tratta, senza dubbio, di un'opera nata dalle discussioni con Clea in materia di religione e sull'atteggiamento giusto con cui avvicinarvisi. Partendo dall'atteggiamento con cui accostarsi al dio da uomini saggi, Plutarco passa a trattare di Iside che, secondo lui, è «dea eletta per sapienza e amante di sapienza», cui è avverso Tifone, mostro e simbolo di malvagità. Su questo sfondo, Plutarco racconta a lungo i costumi del sacerdozio egizio, del quale Plutarco descrive abiti, usi, riti, regole di vita, collocandolo sempre, alla maniera greca, in una luce di razionalità. I capitoli 12-76, invece, sono dedicati all'esposizione allegorica del mito di amore e rinascita rappresentato, appunto, da Iside e suo marito Osiride.‎

‎Plutarco‎

‎L'arte di ascoltare (e di tacere)‎

‎br. Racconta Plutarco che il tiranno Pittaco, dovendo inviare al re d'Egitto le carni migliori e le peggiori per il sacrificio, scelse di mandargli la lingua, "l'organo fonte dei beni, ma anche dei mali maggiori". Attraverso aneddoti esemplari, nei due brevi opuscoli tratti dai "Moralia" e qui raccolti, Plutarco smaschera la natura ambigua e pericolosa della parola, criticando la vuota retorica che furoreggiava nelle piazze del suo tempo e l'incapacità di porgere l'orecchio alle parole altrui e di ponderare le proprie. Quanto attuali siano i temi trattati sarà del resto subito chiaro al lettore, che si riconoscerà - suo malgrado - in queste pagine.‎

‎Plutarco‎

‎Le contraddizioni degli stoici‎

‎brossura Nato per demolire le posizioni dei filosofi stoici, «Le contraddizioni degli Stoici» è paradossalmente una delle fonti più preziose per ricostruire il pensiero di quella scuola. Ostile allo stoicismo, Plutarco presenta i fondamenti e le tesi basilari dei principali filosofi stoici con il dichiarato intento di mostrarne l'assurdità e l'intrinseca contraddittorietà. Ma se le sue contestazioni non hanno un grande valore speculativo, il naufragio quasi totale degli scritti stoici rende questo trattato insostituibile per la conoscenza dello stoicismo e ci fornisce indicazioni preziose e non più reperibili altrove sul contenuto dottrinale delle opere citate. Il volume presenta inoltre l'ampio commento di Marcello Zanatta, cui si devono pure la traduzione e l'introduzione.‎

‎Plutarco‎

‎Le vite di Demetrio e Antonio‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Agide e Cleomene-Tiberio e Caio Gracco‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Cimone e Lucullo‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Demetrio e Antonio‎

‎brossura Grandi virtù e grandi vizi: questo l'elemento che accomuna le Vite di Demetrio Poliorcete e Marco Antonio. Due personaggi che Plutarco pone non come modelli da imitare, ma da cui guardarsi, poiché se le virtù furono alla base della loro grandezza, i vizi ne causarono la rovina. Demetrio Poliorcete, figlio di uno dei più valenti generali di Alessandro Magno, fu uno dei più energici sovrani ellenistici ma, sconfitto e catturato dai Seleucidi, visse i suoi ultimi anni nei vergognosi stravizi di una prigionia dorata. Marco Antonio, braccio destro di Giulio Cesare in Gallia, fu uno dei più potenti uomini di Roma fin quando, trasferitosi in Egitto, si lasciò irretire da Cleopatra e combatté una disastrosa guerra civile contro Ottaviano. Le introduzioni di Osvalda Andrei e di Rita Scuderi analizzano le figure di Demetrio e Antonio nel contesto del loro tempo e nell'interpretazione che ne dà Plutarco.‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Demostene e Cicerone. Testo greco a fronte‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Dione e Bruto. Testo greco a fronte‎

‎brossura Due personaggi storici che hanno consacrato la loro vita alla lotta contro i tiranni: Dione contro Dioniso II di Siracusa e Bruto contro Cesare.‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Focione e Catone Uticense‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Nicia-Crasso‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Pelopida e Marcello‎

‎brossura‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Pericle e Fabio Massimo. Testo greco a fronte‎

‎brossura Quale affinità lega Pericle, il campione della democrazia imperialista ateniese, a Quinto Fabio Massimo, il dittatore romano che sfiancò Annibale con la tattica della guerriglia? Difficilmente si potrebbero pensare due vite più diverse tra loro. Eppure, proprio un simile accostamento aiuta a capire il progetto che sta alla base delle "Vite". Perché a interessare Plutarco non sono tanto le vicende, pubbliche e private, dei personaggi che descrive, quanto il carattere e le qualità morali che rendono le loro vite eccezionali e degne di essere ricordate, meditate e imitate. Ed è in questo ambito che si rivela, al di là del differente contesto storico, l'affinità profonda tra il creatore della potenza di Atene e il salvatore di Roma. Questa edizione è accompagnata dal saggio "Plutarco biografo" di Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff, tradotto per la prima volta in italiano.‎

‎Plutarco‎

‎Vite parallele. Solone e Publicola. Testo greco a fronte‎

‎brossura‎

‎Plutarco; Ballerio R. (cur.)‎

‎La musica. Testo greco a fronte‎

‎brossura‎

‎Plutarco; Bettalli M. (cur.); Vanotti G. (cur.)‎

‎Vite parallele. Teseo e Romolo. Testo greco a fronte‎

‎brossura Le storie e le leggende che circondano i "mitici" eroi eponimi delle due più importanti città del mondo antico: Atene e Roma. Teseo, che per conquistare la capitale dell'Attica dovette vincere le terribili arti magiche della matrigna Medea, e successivamente uccidere il Minotauro, sconfiggere le Amazzoni (e ne sposò la regina, Ippolita), partecipare all'impresa degli Argonauti, e svolgere un'attività di legislatore e di riformatore religioso. Altrettanto drammatica è la storia di Romolo: figlio di Marte e di Rea Silvia, assassino del fratello all'atto della fondazione di Roma, predone di donne ai danni del popolo dei Sabini, re guerriero di un popolo di esiliati da altre città, ma al tempo stesso legislatore sia in campo religioso sia civile.‎

‎Plutarco; Carena C. (cur.)‎

‎Detti memorabili. Di re e generali, di spartani, di spartane‎

‎brossura "Oltre che per la traduzione, l'edizione si caratterizza per un commento molto originale che mette a confronto le versioni e il riuso di questi Detti da parte di altri scrittori successivi, primo fra tutti Erasmo, altra passione ripetutamente coltivata nel tempo da Carena. Il commento fa vedere come l'originale di Plutarco venga ripreso, ampliato, modificato, adattato ai tempi secondo gli autori e le epoche, attraversando tutta la cultura umanistica fino all'età moderna. Le tre raccolte degli Apoftegmi di re e generali, di spartani, di spartane si annidarono nel vasto cumulo delle Opere morali di Plutarco, accompagnate dalle Istituzioni spartane e dalle Virtú delle donne, come schegge dei monumenti delle Vite parallele. Nelle Vite, spiega l'autore dedicandoli all'imperatore Traiano, le sentenze di quei grandi si trovano frammiste alle loro azioni, per cui il rintracciarle e isolarle richiede grande disponibilità di tempo e grande devozione alla lettura. Mentre quelle parole sono proficue alla conoscenza del carattere e del comportamento dei potenti; scaturite dal vivo delle loro gesta, vi si riflettono e vi si può conoscere limpidamente quali fossero i loro pensieri. Raccoglierle è come raccogliere da un campo 'i semi della vita'. (...) Si viene così componendo in quell'intreccio un manuale di buoni costumi e buona condotta, di ideali e di norme, naturalmente secondo l'etica di quegli anni e del compilatore. Questi antichi hanno tutti, o quasi, la statura dei protagonisti delle Vite parallele; e il compilatore è, e non potrebbe essere altrimenti, un elevato platonico di formazione, istruito dall'esperienza della vita e della storia a concedere qualcosa agli stoici e nulla agli epicurei, avvantaggiato dalla sua modestia e da quell'intuito di letterato che lo fa autore di opere tra le più affascinanti" (dalla prefazione di Carlo Carena).‎

‎Plutarco; Carena C. (cur.)‎

‎La vita felice‎

‎ril. Riunendo e traducendo queste sette opere dei "Moralia", Carlo Carena ha voluto rappresentare in sintesi il pensiero di Plutarco sulla felicità. Il razionalismo platonico-stoico di Plutarco, esposto senza eccessive sottigliezze e sempre con piacevolezza di scrittura, è uno degli assi portanti delle scritture morali nella cultura occidentale, ripreso, a volte citato espressamente, da Erasmo, da Montaigne e da Pascal. L'equilibrio interiore e fisico, la discrezione e armonia nelle passioni, il culto della sapienza e il buon uso dell'esperienza. Questo insieme di massime e principi è stata la bussola della cultura umanistica fino ai primi rivolgimenti romantici. Plutarco non è un grande filosofo: non fa che mettere insieme teorie ben note prima di lui, ma il suo successo è dato dalla sua capacità di spiegarle pacatamente, di "raccontarle" attraverso aneddoti, di cavarne aforismi, a volte motti di spirito.‎

‎Plutarco; Cavalli M. (cur.)‎

‎Iside e Osiride‎

‎br.‎

‎Plutarco; Donini P. (cur.)‎

‎Il demone di Socrate‎

‎br. Il trattato "Il demone di Socrate", considerato da alcuni il capolavoro di Plutarco, riunisce una sorprendente molteplicità di temi, tra i quali primeggiano la narrazione di un importante episodio della storia greca - la liberazione di Tebe dall'occupazione spartana qualche decennio dopo la guerra del Peloponneso - e alcune discussioni di argomento filosofico, tra cui spicca quella intorno alla natura del segno demonico che visitava Socrate. Questa nuova traduzione del testo di Plutarco e il commento che la correda restituiscono un significato unitario alla varietà dei temi, mostrando come tutti gli aspetti del racconto siano unificati dall'intenzione di discutere quale fosse la più fedele interpretazione del platonismo tra le molte che allora si disputavano quel titolo, specialmente l'interpretazione socratico-academica, quella neoacademica e quella pitagorizzante.‎

‎Plutarco; Giuliani G. (cur.)‎

‎De sera numinis vindicta. Di come la giustizia divina appaia a volte tardiva‎

‎br. Nato come teodicea e giustificazione della divinità dall'apparente ritardo nel comminare la giusta pena ai malvagi, il "De sera numinis vindicta" di Plutarco si colloca nel più ampio contesto del dibattito tardoantico sul tema del provvidenzialismo. A tale dibattito, l'opera contribuisce dando voce a una posizione che può considerarsi a buon diritto originale per il modo in cui rielabora le principali dottrine del tempo, dal casualismo epicureo che fa la sua apparizione fin dall'incipit al neoplatonismo dalle forti tinte stoiche che percorre carsicamente tutto il testo. Muovendosi sul doppio livello dell'etica della responsabilità individuale e del cosmo ordinato di cui ognuno rappresenta una pedina o un tassello, Plutarco descrive un vero e proprio itinerario iniziatico che il lettore attento potrà immaginare di percorrere a sua volta, elevandosi dal punto di vista individuale a quello a parte Dei, di una divinità onnisciente. È, questa consapevolezza, una vera e propria cura dell'anima, della quale peraltro Plutarco ammette l'immortalità, destinata a trasformare la filosofia e la giustizia, intesa nel suo senso più profondo, nella quintessenza del divino. E dell'umano che al divino aspira.‎

‎Plutarco; Ingravalle F. (cur.)‎

‎La fortuna dei romani‎

‎brossura‎

‎Plutarco; Landucci Gattinoni F. (cur.); Konrad C. (cur.)‎

‎Vite parallele. Sertorio-Eumene. Testo greco a fronte‎

‎br. Due biografie plutarchiane dedicate a due condottieri che si batterono per un ideale di giustizia e di dignità. Quinto Sertorio, generale romano fedele a Mario e rivale di Silla, tentò di fare della Spagna una terra nella quale il partito popolare potesse riorganizzarsi per combattere la tirannia. Eumene di Cardia, segretario di Filippo II di Macedonia e capo della cancelleria di Alessandro Magno, dopo la morte di quest'ultimo, cercò di conservare l'unità dell'impero e impedire che venisse diviso fra i Diadochi. Due vicende che si svolsero in tempi di crudeltà, di tradimento e di cupidigia; la storia di due uomini che non si batterono per avidità di potere o per ambizione personale, ma in nome di una causa superiore: l'interesse di Roma e dell'Impero Macedone.‎

‎Plutarco; Luppino Manes E. (cur.); Marcone A. (cur.)‎

‎Vite parallele. Agesilao e Pompeo. Testo greco a fronte‎

‎brossura Con "Agesilao e Pompeo", Plutarco sceglie di raccontare e raffrontare le vite di due uomini abili nella virtù militare e nella gestione del potere: Agesilao re di Sparta all'inizio del IV sec. a.C., Pompeo generale e uomo politico romano vissuto nel I sec. a.C. Utilizzando come per le altre "vite parallele" il metodo della comparazione dei difetti e delle virtù dei personaggi raffigurati, Plutarco mette a fuoco le due personalità facendo emergere per contrasto i caratteri di ognuno. E' Pompeo a guadagnare la stima di Plutarco che gli riconosce la vera virtù militare e umanità, l'opportunismo e l'inganno sembrano invece a Plutarco tipici del modo di agire di Agesilao.‎

‎Plutarco; Magnino D. (cur.)‎

‎Vite parallele. Testo greco a fronte. Vol. 4‎

‎br.‎

‎Plutarco; Manfredini M. (cur.); Piccirilli L. (cur.)‎

‎La vita di Solone‎

‎brossura‎

‎Plutarco; Penati A. (cur.)‎

‎Vite parallele. Emilio Paolo e Timoleonte‎

‎brossura Si pubblicano qui le vite del corinzio Timoleonte, che liberò Siracusa dal tiranno Dionigi riordinandone quindi la costituzione e assicurando alla cità l'egemonia sul territorio della Sicilia; e quella del generale romano Emilio Paolo, caduto nella battaglia di Canne, la storica sconfitta romana ad opera di Annibale.‎

‎Plutarco; Scaffidi Abbate M. (cur.)‎

‎Vite parallele. Alessandro e Cesare. Testo greco a fronte. Ediz. integrale‎

‎ril. Le "Vite parallele" sono come una grande galleria di quadri, che illustrano quasi tutta la storia di Roma e della Grecia attraverso i ritratti dei loro più celebri protagonisti. Ma sono anche l'immagine dell'eterna lotta fra il bene e il male, in un alternarsi di luci e di ombre, di vizi e di virtù, di vittorie e di sconfitte. A questa legge non sfuggirono Alessandro e Cesare, due condottieri che dominarono il mondo ma non le proprie passioni, ondeggiando fra sentimenti contrapposti, fra generosità e crudeltà, fra rispetto della tradizione e innovazione, e aspirando a un potere assoluto, il primo per realizzare una monarchia universale, capace di unire popoli diversi in un grande organismo multirazziale, il secondo per poter operare il riscatto politico, militare, intellettuale e morale della sua patria.‎

‎Plutarco; Scardigli B. (cur.)‎

‎Vite parallele. Arato e Artaserse. Testo greco a fronte‎

‎br. Arato di Sicione, decine di volte stratego della Lega achea, liberatore di Corinto, oggetto di culto da parte dei concittadini dopo la morte in quanto salvatore della città; Artaserse II, sovrano achemenide dai molti chiaroscuri, abile nello sfruttare le divisioni del mondo greco per imporre l'influenza della Persia: due biografie singole e per questo anomale, abbinate non dall'autore stesso ma dalla tradizione manoscritta. Nella vita di Arato Plutarco include scene di alta intensità drammatica e affina le tecniche compositive del genere biografico, mentre la scelta di dedicare una biografia a un re "barbaro", unica infrazione alla sua prassi di scegliere per le Vite figure esemplari del mondo greco-romano, se da un lato pone una complessa sfida interpretativa, dall'altro si rivela notevole proprio per i suoi caratteri insoliti. Altri due tasselli nel grandioso edificio delle Vite parallele, che Santo Mazzarino ha definito "il monumento classicistico alla storia classica". Con un saggio di Antonio La Penna. Con un contributo di Mario Manfredini.‎

‎Plutarco; Scardigli B. (cur.)‎

‎Vite parallele. Aristide-Catone. Testo greco a fronte‎

‎br. Nelle "Vite parallele", opera grandiosa in cui vengono accostati celebri protagonisti della storia greca e romana, Plutarco dichiara di non voler scrivere storia, ma vita. E così anche nella narrazione delle biografie di Aristide e Catone presenta soprattutto le straordinarie virtù morali, la rettitudine e il coraggio, l'abnegazione al bene pubblico, lasciando in secondo piano le vicende politiche. Nella vita di Aristide, campione di giustizia e lealtà, di spirito di sacrificio e sottomissione allo Stato e protagonista dell'inarrestabile crescita di Atene, da Maratona alla conquista dell'egemonia, riviviamo i momenti cruciali dell'espansione ateniese fino alla fondazione della lega delio-attica. Paladino della lotta contro i vizi dell'aristocrazia romana, contro la decadenza e il malcostume, Catone viene tratteggiato come strenuo difensore della 'res publica', eroe solitario, nella sua proverbiale integrità, dell'antico 'mos maiorum'. Le introduzioni alle singole vite inquadrano i personaggi nell'ambito delle "Vite parallele" e ne ripercorrono le vicende storico-biografiche.‎

‎Plutarco; Scardigli B. (cur.)‎

‎Vite parallele. Pirro e Mario. Testo greco a fronte‎

‎br. Questo volume delle Vite plutarchee tratteggia i ritratti di due grandi generali accomunati da una sconfinata ambizione: Gaio Mario, il condottiero di oscure origini sette volte console, vincitore sui nemici di Roma e acerrimo nemico di Silla, e Pirro, il successore di Alessandro Magno che tentò di assoggettare la Repubblica romana. Un'altra pennellata nel grandioso affresco delle Vite parallele, spinto dalla volontà di offrire ai lettori, romani e soprattutto greci, la visione pacificata di due culture legate da comuni valori, ma da cui emergono i segni di un irrisolto problema nell'identità greca durante l'Impero. Con un saggio di Antonio La Penna e un contributo di Mario Manfredini.‎

‎Plutarco; Scardigli B. (cur.)‎

‎Vite parallele. Temistocle e Camillo. Testo greco a fronte‎

‎br. Temistocle, eroe di Salamina, politico abile e astuto, artefice della potenza ateniese; e Camillo, vincitore dei Galli, cinque volte dittatore e onorato con il titolo di "secondo fondatore di Roma": in questa coppia di Vite Plutarco si confronta con una serie di tradizioni stratificate e rielaborate nel tempo intorno a due figure chiave le cui vite presentano luci e ombre. Di indole molto diversa - ambizioso e spregiudicato il greco, moderato e pio il romano -, Temistocle e Camillo furono accomunati dall'amore per il successo e da un destino che, oltre ai nemici della patria, li portò a fronteggiare anche l'ingratitudine dei concittadini. Completano il testo un saggio di Christopher Pelling e una bibliografia aggiornata ai più recenti studi plutarchei. Con un saggio di Christopher Pelling e contributi di Barbara Scardigli e Mario Manfredi.‎

‎Plutarco; Sircana F. (cur.)‎

‎Non è possibile vivere felici seguendo Epicuro‎

‎brossura‎

‎Plutarco; Tentorio G. (cur.)‎

‎Consigli d'amore: Sull'amore-Consigli agli sposi-Racconti d'amore‎

‎br. Il potere universale dell'eros in un dialogo affascinante. Una storia di appassionanti avventure d'innamorati, di gelosie e follia. Una serie di divertenti aneddoti sulla vita coniugale. Tre brevi testi poco conosciuti di Plutarco (Sull'amore, Racconti d'amore, Consigli agli sposi). Una visione inaspettatamente moderna e spregiudicata dell'amore e della donna.‎

‎Plutarco; Traglia A. (cur.)‎

‎Vite parallele. Testo greco a fronte. Vol. 1‎

‎br. "Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città." Di vite e non di storia s'impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C, durante il regno dell'imperatore Claudio, egli fu cittadino dell'Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le "Vite Parallele" raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l'uomo. I personaggi le cui vicende sono raccolte in questo volume furono grandi militari e uomini politici di spicco. Vite eroiche, come quelle di Teseo e Romolo, fondatori di Atene e Roma, le cui imprese, se anche affondano nel tempo del mito...‎

‎Plutarco; Traglia A. (cur.)‎

‎Vite parallele. Testo greco a fronte. Vol. 2‎

‎br. "Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città." Di vite e non di storia s'impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C, durante il regno dell'imperatore Claudio, egli fu cittadino dell'Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le "Vite Parallele" raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l'uomo. Nel presente volume sono raccolte le vite di Pericle e Quinto Fabio Massimo, grandi condottieri che guidarono Atene e Roma in tempi di crisi, ma anche le biografie di personaggi come Alcibiade e Gaio Marcio Coriolano, eroi negativi destinati a morire lontano dalla patria, nonostante le loro imprese.‎

‎Plutarco; Zanetto G. (cur.)‎

‎Le virtù di Sparta‎

‎br. Tutta la storia moderna ha subito il fascino della "leggenda di Sparta". Ma se si guarda più indietro, ci si accorge che quella "leggenda" ebbe un'influenza enorme già su Roma antica e che, prima ancora, il suo invincibile potere di attrazione non risparmiò il campo dei nemici tradizionali, vale a dire quella Atene dove sempre fu attivo il movimento dei "laconizzanti". Qual era il segreto di quella città severa, crudele, costretta in una disciplina senza uguali? E come mai Sparta ispira ugualmente le virtù più austere e le persecuzioni più feroci? Una fonte decisiva per capirlo si trova negli opuscoli che Plutarco dedicò a Sparta. Si ritrovano detti memorabili che si sarebbero ripercossi nei secoli e osservazioni antropologiche preziose.‎

‎Pocock, Guy N. (ed.)‎

‎Modern Prose‎

‎Near VG hbk in red cloth, gilt spine lettering and decoration. (The Kings Treasuries of Literature). Some ink notes on the rear endpaper. 19641. eng‎

MareMagnum

Gravity Books
Bridlington, GB
[Books from Gravity Books]

€5.93 Buy

‎Poe Edgar Allan‎

‎Marginalia‎

‎br. Queste pagine, in parte giornalistiche, in parte da diario segreto, ci consentono di penetrare nell'officina del sommo maestro americano, «meraviglioso cervello sempre all'erta» da cui Baudelaire diceva di aver imparato a pensare. Capzioso e oltranzista, impasto di razionalità ancora settecentesca, ruvido pragmatismo «di frontiera» e geniale nevrosi già tutta moderna, Poe, con lo sguardo implacabile di «un anatomista che sezioni un gatto» (D.H. Lawrence), impugna il bisturi e scruta all'interno di un cuore, di un personaggio, di una poesia, di un verso, di una parola, anche solo di una lettera dell'alfabeto. Così armato, va «al massacro delle banalità», allora come adesso troneggianti, e proprio l'inconsistenza di tanti nomi che qui s'incontrano, bersagli contro cui si scaglia, mostra per contrasto l'entità della battaglia da lui combattuta. Per questa azione di guerriglia usa la misura quanto mai elastica della nota in margine, che va da poche righe a qualche foglio, dall'aforisma-lampo al mini-saggio, e può così lasciarsi andare a bizze e ghiribizzi, plausi e insofferenze, fantasie, satire e paradossi. Per suadente contagio il lettore proverà, come scriveva Giorgio Manganelli, «la delizia maniacale del perdersi nel margine del libro, muoversi accanto alle idee».‎

‎Poe Edgar Allan; Lanati B. (cur.)‎

‎Lettere‎

‎ril. Edgar Allan Poe ha fatto della simulazione e dissimulazione, della fantasia disinibita, dell'immaginazione folleggiale la chiave di volta della sua opera letteraria. E se egli amava così tanto nascondersi e camuffarsi, nei saggi non meno che nei racconti, mille sono le maschere dietro cui si cela in queste Lettere, vera e propria autobiografia dell'ombra, nonché strumento d'elezione per capire la scaturigine psicologica degli incubi nella cui creazione egli si impegnava febbrilmente, cristallizzandoli in opere indelebili come "Il pozzo e il pendolo", "Il crollo della Casa Usher" o "Le avventure di Gordon Pym". Prima di Stephen King; prima del fosco profeta del terrore contemporaneo, Thomas Ligotti; e prima ancora del rivoluzionario maestro dell'orrore cosmico, H.P. Lovecraft, il solitario sognatore di Baltimora aveva raccolta l'eredità della letteratura gotica inglese e vi aveva iniettato nuova linfa, la medesima che scorreva nelle vene violente della neonata America. Come dimostrano queste Lettere - che per la prima volta il Saggiatore offre al pubblico italiano in edizione integrale, con la cura di Barbara Lanati -, Poe prese su di sé un compito vertiginoso, da novello Omero: il compito di dare alla sua nazione senza ancora ruolo nel mondo un corpus mitologico. Ma i frutti strani e veleniferi della sua fantasia hanno attecchito ben oltre i confini degli Stati Uniti, e i sintomi di questo influsso sono ancora ben visibili nel riuso che la letteratura posteriore - e poi le arte visive, il teatro, il cinema - ha fatto dei suoi topoi, e forse, più ancora, nella sua peculiare sensibilità di uomo e di artista, i cui scritti e la cui vita sono fra le più tragiche testimonianze della tensione romantica dell'uomo verso l'assoluto. Opere al nero che parlano a noi contemporanei con la voce irresistibile dei classici.‎

‎Poe Edgard Allan‎

‎Oeuvres en prose‎

‎In 16 (18x12) Legatura editoriale in pelle, sovracoperta illustrata in b/n e cartone protettivo; pp. 1166; ottimo‎

MareMagnum

Booklovers.It
Novara, IT
[Books from Booklovers.It]

€85.00 Buy

‎POE, EDGAR ALLAN‎

‎Das gesamte Werk in zehn Bänden.‎

‎Herrsching, Manfred Pawlak Verlagsgesellschaft 1979. Broschiert, 8°, gesamt ca 4300 S., herausgegeben von Kuno Schumann und Hans Dieter Müller, ungekürzte Lizenzausgabe, die vorliegende Ausgabe in zehn Bänden ist textidentisch mit der vierbändigen Originalausgabe bei Walter, Deutsch von Richard Kruse, Friedrich Polakovics und Ursula Wernicke.‎

‎Alle Bände in gutem Zustand (Bilder im JPG.- oder PDF.-Format auf Anfrage), da die Bände über 1000 g wiegen, Versand in Deutschland 4,00 Euro, Europa/Welt 9,50 Euro.‎

Bookseller reference : 14999

‎POE, EDGAR ALLAN‎

‎Der Goldkäfer (Eine phantastische Erzählung)‎

‎Weimar, Gebr. Knabe Verlag 1966. Halbleinen, 8°, 66 S., 3. Auflage, Illustrationen und Umschlagentwurf von Hans Wiegandt, Band 13 von »Knabes Jugenbücherei«‎

‎Guter Zustand‎

Bookseller reference : X5274

‎POE, EDGAR ALLAN‎

‎Die denkwürdigen Erlebnisse des Artur Gordon Pym (Roman).‎

‎Leipzig, Verlag Georg Hösemann, o.J 1910. Halbleinen mit Leinenecken (Professionelle Nachbindung), 8°, 304 S., illustriert von Ernst Stern, deutsch von Bodo Wildberg.‎

‎Guter Zustand, Namensstempel auf dem Titelblatt (Bilder im JPG- oder PDF-Format auf Anfrage)‎

Bookseller reference : 12353

‎Poems and Prose by the Children of District 6‎

‎I Caught A Snowflake In My Hand‎

‎Academically Gifted Child Program / New York City Board of Education 1977-1978 1979. First edition. A fascinating anthology from the New York City Board of Education including Poets in the Schools and writers of the Teachers and Writers Collaborative. From both of these organizations this would include some of the poets Robert Cohen Janine Pommy Vega Ron Padgett. Near fine illustrated stiff wraps with strong spine and clean text throughout. Nicely illustrated. Has become scarce Academically Gifted Child Program / New York City Board of Education 1977-1978, 1979 paperback‎

Bookseller reference : 42941

Biblio.com

Longhouse, Publishers and Booksellers
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Longhouse, Publishers and Booksellers]

€6.73 Buy

‎Poetry Seared With Ink: Portraits of Life in; Prose‎

‎Seared With Ink: Portraits of Life in Poetry and Prose‎

‎Silver Pond Press. Hardcover. 0615326633 Seared With Ink: Portraits of Life in Poetry and Prose - New. Binding: Hardcover ISBN13: 9780615326634 We are professional & prompt. . New. 10/15/2009. First. Silver Pond Press hardcover‎

Bookseller reference : ABD200049243 ISBN : 0615326633 9780615326634

Biblio.com

ABD Enterprises
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from ABD Enterprises]

€2.51 Buy

‎Poetry & Prose Herbert Zbigniew.‎

‎The Collected Poems 1956-1998. The Collected Prose 1948-1998. Both Volumes Translated and Edited by Alissa Valles. Two Volu.‎

‎New York::: Ecco Press 2007 2010. . Fine tight unread copies in Fine bright unclipped dust jackets. These two volumes bring together Herbert's collected poetry and prose. The poetry volume includes: Chords of Light Hermes Dog and Star Study of the Object Inscription Mr. Cogito Report from a Besieged City Elegy for the Departure Rovigo and Epilogue to a Storm. The prose volume includes his four books of nonfiction including: Labryinth on the Sea Still Life with a Bridle The King of the Ants and Barbarian in the Garden. Herbert was a Polish poet essayist drama writer and moralist a member of the Polish resistance movement Home Army AK during World War II. He is one of the best known and the most translated post-war Polish writers. While he was first published in the 1950s a volume titled String of light was issued in 1956 soon after he voluntarily ceased submitting most of his works to official Polish government publications. He resumed publication in the 1980s initially in the underground press. Although Herbert's purpose as a poet and the subjects of his writing are serious he mixes humor and satire effectively. "The most distinctive quality of Herbert's imagination" Laurence Lieberman writes in Poetry "is his power to invest impish fantasy mischievously tender nonsense with the highest seriousness. His humorous fantasy is the armor of a superlatively healthy mind staving off political oppression. Fantasy is an instrument of survival: it is the chief weapon in a poetry arsenal which serves as a caretaker for the individual identity a bulwark against the mental slavery of the totalitarian church and state. Ecco Press,, unknown‎

Bookseller reference : 24066

Biblio.com

Gregor Rare Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Gregor Rare Books]

€190.37 Buy

‎Poetry Prose & Essays By Kris Dawson Ron Doe Walter Eric Iriso Gary L. Schramm Etc All from California‎

‎Scream ! Volume II October 1992 Magazine Wraps of Poems or Essays or Prose Include Dark On the Last Day of Her Dying The Process Poor Walters Almanac Despair I Know Lies ETC‎

‎Scream ! Los Angeles 1992. Softcover illustrated grey & Black WRAPS of man Screaming COVER has tape Residue on Edge & Faded Address & Cancelled stamps 1992 1st Edition F/VG AS-IS SOFTCOVER 5 1/2 X 8 1/2 in. Quarterly Publication 24 pgs. First Edition. Soft Cover. Scream ! Los Angeles paperback‎

Bookseller reference : 22568

Biblio.com

BLUFF PARK RARE BOOKS
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from BLUFF PARK RARE BOOKS]

€84.61 Buy

‎POGGE VAN RANKEN‎

‎Der Götze einer Nacht.‎

‎Flensburg und Hamburg, Verlagshaus Christian Wolff 1949. Halbleinen mit Schutzumschl., 8 , 139 S., 11.-20. Tausend, die farbige Zeichnung auf dem Umschlag und die Aquarelle schuf Nils Graf Stenbock, "Pogge van Ranken hat uns mit seinem kleinen Roman eine Perle des Huumors beschert. In treffender Weise unterstreicht Nils Graf Stenbock mit seinen farbigen Zeichnungen die Stimmung der Erzählung. Schutzumschlag etwas bestoßen und Gebrauchsspuren. Schutzumschlag Hardcover‎

Bookseller reference : 5089

‎Pohl Frederik‎

‎il lungo ritorno.‎

‎In 16? (cm 17,5), Brossura, pagg.331-(4) cop. ill., traduzione di Marco Pinna, buon es. Collana "Urania" cura di Giovanni Lippi.‎

Number of results : 10,008 (201 Page(s))

First page Previous page 1 ... 131 132 133 [134] 135 136 137 ... 146 155 164 173 182 191 200 ... 201 Next page Last page