DELAUNEY SONIA
Sonia Delaunay
Z�rich.: Gimpel & Hanover Galerie. 1965. First edition. Paperback. Very Good. 8vo. Original paper covers. Biography essay by Michel Hoog 146 item catalogue 3 colour plates. Gimpel & Hanover Galerie. paperback
Referencia librero : 018033
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Delbrêl Madeleine
Il piccolo monaco. Un taccuino spirituale
ill.
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Delbrück, Jules
Les Récréations instructives sur les animaux, les arts et métiers, l'agriculture, l'industrie, les sciences et autres sujets variés
Bände 1 und 2 (von 4). Paris, C. Borrani und Librairie Française et Étrangère, (um 1860). 4to. (ca. 31 : 22 cm). Mit 24 getönten und teilkolorierten, doppelblattgroßen Lithographien. 4 Bl., 250 S., 1 Bl.; 1 Bl., 250 S. Unterschiedliche Einbände: 1. Halblederband der Zeit mit Rückenvergoldung und Kopfgoldschnitt (berieben, Deckelecken und Kapitale beschabt); 2. Blauer Leinenband der Zeit mit Blindprägung und goldgeprägtem Rücken- und Deckeltitel (oberes Kapital und Deckelecken etwas beschabt, Buchblock gelockert).
Referencia librero : 75361
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Deledda Grazia
Annalena Bilsini
brossura
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Deledda Grazia
Canne al vento
br. Tutto il giorno Efix, il servo delle dame Pintor, aveva lavorato a rinforzare l'argine primitivo da lui stesso costruito un po' per volta a furia d'anni e di fatica, giù in fondo al poderetto lungo il fiume: e al cader della sera contemplava la sua opera dall'alto, seduto davanti alla capanna sotto il ciglione glauco di canne a mezza costa sulla bianca Collina dei Colombi. Eccolo tutto ai suoi piedi, silenzioso e qua e là scintillante d'acque nel crepuscolo, il poderetto che Efix considera più suo che delle sue padrone: trent'anni di possesso e di lavoro lo han fatto ben suo, e le siepi di fichi d'India che lo chiudono dall'alto in basso come due muri grigi serpeggianti di scaglione in scaglione dalla collina al fiume, gli sembrano i confini del mondo.
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Deledda Grazia
Canne al vento
br. Grazia Deledda è stata una delle maggiori scrittrici italiane, in grado di raccontare l'ambiente rurale della sua terra d'origine - la Sardegna più aspra e in particolare la città di Nuoro - e i drammi naturali della vita di ogni uomo. Nel descrivere la vicenda del servo Efix e delle tre sorelle Pintor, dame di nobili origini ormai decadute, le cui vite vengono sconvolte dal ritorno in seno alla famiglia del nipote Giacinto, Grazia Deledda ci consegna una piccola grande epica della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, facendo della Sardegna una potentissima miniatura dell'Italia intera.
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Deledda Grazia
Canne al vento. Ediz. integrale
brossura In Canne al Vento (1913), come in molte altre sue opere - Elias Portolu (1913), Cenere (1904), Marianna Sirca (1915), per citarne alcune - la Deledda ambienta la vicenda nella sua terra d'origine. È un'intensa storia d'amore, dolore e morte immersa in un mondo quasi primordiale e mitico, ove le passioni umane sono dominate da un forte senso del peccato e da un'inesorabile fatalità. Fra tardo Verismo e Decadentismo, ma con un'impronta del tutto originale e straordinariamente suggestiva, la scrittura della Deledda mostra ancor oggi tutta la sua sapiente capacità di penetrare ed evocare i drammi senza tempo della coscienza umana.
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Deledda Grazia
Canne al vento. Ediz. integrale
ril. Sullo sfondo di Galte (Galtellì), un piccolo paese della Sardegna orientale, si intravedono i mali secolari dell'isola, l'estrema povertà della Baronia e l'incubo della malaria sempre in agguato. A Galte vivono le dame Pintor, appartenenti alla nobiltà terriera ormai decaduta, che non sanno adattarsi alla società che cambia, nella quale hanno buon gioco commercianti e usurai. Protagonista principale del romanzo è Efix, il "servo" delle dame Pintor, che si cura della loro sopravvivenza. Quando, diversi anni più tardi, giungerà in paese Giacinto, figlio di Lia. una delle sorelle, a sconvolgere l'esistenza di tutti, Efix, con la sua sofferta saggezza, cercherà in ogni modo di arginare il disastro finanziario provocato dal giovane dissennato, ma morirà proprio il giorno in cui Noemi, la più giovane delle Pintor, deponendo il suo orgoglio, sposa il ricco cugino Don Predu. Il romanzo è pervaso da una vena lirica che stempera le forti passioni trasformandole, come scrive la stessa Deledda, «in un motivo che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo». Introduzione di Dolores Turchi.
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Deledda Grazia
Cenere
br. Poverissima e perdutamente infatuata di un uomo bugiardo e ammogliato, che la illude di poterla un giorno fare sua legittimamente, Olì viene cacciata di casa a causa dell'imminente maternità. Qualche anno dopo, decisa a fare scomparire le proprie tracce, abbandona il figlio davanti all'abitazione del padre naturale. Il piccolo Anania verrà così allevato nella casa paterna, accudito amorevolmente dalla madre adottiva. Ma nel suo cuore, oltre all'amore per Margherita, figlia del suo padrino, sopravvive il ricordo di Olì e il segreto desiderio di poterla un giorno ritrovare. Solo in questo incontro, che suscita in lui timore e rabbia, Anania ritiene possa celarsi il suo riscatto.
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Deledda Grazia
Cenere
br. Cadeva la notte di San Giovanni. Olì uscì dalla cantoniera biancheggiante sull'orlo dello stradale che da Nuoro conduce a Mamojada, e s'avviò pei campi. Era una ragazza quindicenne, alta e bella, con due grandi occhi felini, glauchi e un po' obliqui, e la bocca voluttuosa il cui labbro inferiore, spaccato nel mezzo, pareva composto da due ciliegie. Dalla cuffietta rossa, legata sotto il mento sporgente, uscivano due bende di lucidi capelli neri attortigliati intorno alle orecchie: questa acconciatura ed il costume pittoresco, dalla sottana rossa e il corsettino di broccato che sosteneva il seno con due punte ricurve, davano alla fanciulla una grazia orientale. Fra le dita cerchiate di anellini di metallo, Olì recava striscie di scarlatto e nastri coi quali voleva segnare i fiori di San Giovanni, cioè i cespugli di verbasco, di timo e d'asfodelo da cogliere l'indomani all'alba per farne medicinali ed amuleti.
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Deledda Grazia
Cenere
br. Sullo sfondo la Sardegna piena di simboli e ricordi tipica dei romanzi di Grazia Deledda. In primo piano il romanzo delle passioni elementari e comunque radicali: Olì che conosce l'amore e giovanissima si scopre tradita; Anania, il cercatore di tesori inesistenti, inconsapevolmente crudele; il figlio dei due costretto a crescere senza la prospettiva di una normale vita famigliare. I personaggi sono mossi dalle emozioni più forti e contrastanti, da odi e amori irriducibili, ed è la famiglia a rimanere travolta in questo violento turbinio, tanto da uscirne arsa, bruciata fino a rivelare, nell'ultimo residuo, tutto il suo valore.
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Deledda Grazia
Chiaroscuro
brossura
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Deledda Grazia
Cosima
br. In questo romanzo rimasto incompiuto, la scrittrice sarda rivive e romanza la sua infanzia e la sua vita, le esperienze ed i ricordi della sua famiglia e della sua terra, dipingendone un quadro lucido, vivido ed appassionato.
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Deledda Grazia
Di notte
ill., br. Di notte è la novella inaugurale della raccolta Racconti sardi del Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, della cui nascita si celebrano quest'anno i 150 anni. Breve ma molto toccante, il racconto descrive l'innocenza messa di fronte al peccato, gli istinti della passione e il desiderio sanguinario di vendetta, senza tralasciare quelle credenze che, in un modo o nell'altro, interferiscono con le scelte esistenziali di tanti personaggi delle novelle deleddiane. "Gelidi soffi di vento le percuotevano le spalle mal coperte; i suoi piedini, le sue mani, tutta la sua personcina oramai erano coperte di neve, e l'acqua che invadeva il cortile saliva, saliva, ingrossata sempre più dalla pioggia furiosa. Ben presto l'avrebbe costretta a fuggire od a farsi aprire la porta, ma lei non se ne accorgeva. Provava tanto freddo che sentiva una pazza voglia di piangere, eppure non si muoveva... Un nodo le serrava la gola, e più d'una volta dei singhiozzi aridi, spasmodici, le contorcevano le labbra rese livide dal freddo e dallo spavento."
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Deledda Grazia
Il Dio dei viventi
brossura Il Dio dei viventi racconta le vicende della famiglia Barcai, in un intrico di personaggi che seduce il lettore mentre sullo sfondo respira una Sardegna contadina, cupa e indimenticabile. Basilio muore improvvisamente, lasciando un'amante mai sposata, Lia, e il loro giovane figlio illegittimo. Suo fratello minore, Zebedeo, ne eredita beni e denari, ma è ossessionato dalle voci di un testamento a favore della donna, che sarebbe svanito nel nulla, e dalla stregoneria che, si dice, Lia eserciterebbe. Roso dal dubbio, dalla paura, preso in un dilemma che si svela a poco a poco in tutte le sue profondità, Zebedeo scoprirà presto che «il nemico è dentro di te mentre lo credi dietro la siepe; e tutto questo perché ti sei dimenticato che Dio vuole si viva giorno per giorno come gli uccelli dell'aria e gli steli dei campi».
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Deledda Grazia
Il paese del vento
brossura
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Deledda Grazia
Il paese del vento
br. "Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso. Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo la cerimonia: un bel mezzogiorno ventilato, fragrante di fiori. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro finestre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: tutto ci sorrideva. La mèta del nostro viaggio era sicura, adatta alla circostanza: una casetta fra la campagna e il mare, dove il mio sposo aveva già qualche volta villeggiato: una donna anziana, discreta, brava per le faccende domestiche, da lui già conosciuta, doveva incaricarsi di tutti i nostri bisogni materiali. E noi si sarebbe andati a spasso, lungo la riva del mare, o fra i prati stellati di ligustri, o più in là fra i meandri vellutati di musco della pineta canora".
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Deledda Grazia
Il segreto dell'uomo solitario
br. L''uomo che abitava la casetta solitaria laggiù fra la spiaggia e la brughiera, di ritorno dal suo solito viaggio al paese dove ogni tanto si provvedeva delle cose più necessarie alla vita, svoltando dalla strada provinciale al sentiero che conduce verso il mare, vide due uomini che misuravano coi loro passi un terreno attiguo al suo giardino. Subito si fermò, con un senso di curiosità misto a rabbia e ad angoscia; ricordava che Ghiana, [...], gli aveva appunto annunziato la vendita di quel terreno e la probabilità che ci venisse costrutta una casa.
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Deledda Grazia
L'incendio nell'oliveto
brossura
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Deledda Grazia
La madre
br. Il giovane Paulo, parroco di Aar - sperduto paesino della Sardegna montuosa si innamora di Agnese divenendo schiavo della passione per lei. La madre di Paulo teme lo scandalo e teme soprattutto che il figlio si danni per sempre: per questo lotta strenuamente, e fino alla fine, affinché la relazione si interrompa. Il romanzo, tratteggiato a tinte nere e forti come una tragedia antica, occupa un posto di rilievo nell'opera della Deledda sia per l'enorme ricchezza psicologica dei personaggi, sia per l'atmosfera drammatica che li avvolge. Questa storia suscitò notevole interesse in D. H. Lawrence che ne scrisse l'introduzione per il mercato inglese, introduzione che arricchisce il presente volume.
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Deledda Grazia
La madre
brossura
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Deledda Grazia
La via del male
br.
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Deledda Grazia
Le colpe altrui
brossura
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Deledda Grazia
Leyendas sardas
br. La straordinaria raccolta di leggende e fiabe legate all'antica terra dei Nuraghi, la Sardegna, sapientemente trascritte dall'autrice nuorese e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, rappresentano il corpo di testi più rappresentativo del folclore isolano. Sas nurras, Leggende di Gallura, La leggenda di Andrea Doria, Gli spiriti del Castello, Nostra Signora di Gonare, Il mastro di Sorres, La maledizione dei monaci, Lo spirito di Madama Galdona, La fiaba dei tre fratelli, La leggenda di Monte Bardia, La fiaba di don Juanne e Mariedda, La leggenda della nascita de is launeddas, Le uova di zia Birora, L'anellino d'argento e tante altre ancora. Scoprite una Sardegna magica e avvolta nel mistero.
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Deledda Grazia
Marianna Sirca
brossura
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Deledda Grazia
Marianna Sirca
brossura
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Deledda Grazia
Memorie di Fernanda
ril. Aveva 17 anni la Deledda quando scrisse quest'opera e alle spalle un solo racconto e un romanzo, per lei abbastanza per tentare una narrazione di largo respiro. La storia si sviluppa attorno al racconto che il moribondo ma poi redivivo Guglielmo Ziskas fa all'adolescente Fernanda alla quale sono intrecciate le vite dei tanti personaggi che popolano una tormentata vicenda densa di amori, passioni, intrighi familiari, uxoricidi. Un mix in cui la pulsione dell'evasione, del viaggio come esperienza di autodeterminazione sono ricondotti dalla Deledda a focalizzare il senso della vita ritessuta nelle dinamiche degli eventi ineluttabili.
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Deledda Grazia
Racconti di Natale
br. Dieci straordinarie novelle di Grazia Deledda unite dal riferimento, più o meno marcato, al Natale. Pubblicate in sei diversi volumi usciti tra il 1905 e il 1930, contengono tutto il mondo umano e poetico (il bene, il male, il sentimento religioso, il peccato, il senso di colpa, il paesaggio mitizzato) della grande scrittrice sarda, seconda donna - dopo la svedese Selma Lagerlöf - a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura. In questi racconti è possibile scorgere quel lirismo e quella tensione etica che caratterizzano i romanzi più famosi e che indussero un importante critico come Attilio Momigliano a definire la Deledda "un grande poeta del travaglio morale".
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Deledda Grazia
Racconti sardi. Ediz. per ipovedenti
br.
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Deledda Grazia
Sino al confine
br.
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Deledda Grazia
Stella d'Oriente
br.
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Deledda Grazia
Tutte le novelle. Vol. 1: 1890-1915
br. Di Grazia Deledda - scrittrice fra le più controverse e meno studiate del Novecento europeo - il Maestrale proporrà in due volumi tutte le novelle che l'autrice pubblicò lungo la sua carriera. Il primo volume contiene le novelle che furono pubblicate dal 1890 al 1915 e restituisce un quadro fedele della vasta e sorprendente produzione novellistica deleddiana, spesso attraversata da momenti di una modernità sorprendente, persino estranea alla grande produzione romanzesca della stessa scrittrice nuorese.
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Deledda Grazia; Anedda A. (cur.)
Come solitudine. Storie e novelle da un'isola
brossura In occasione del settantesimo anniversario delle sua morte, un'antologia dei racconti più significativi di Grazie Deledda, scelti e curati da Antonella Anedda, vengono raccolti in questo volume. La scelta di Antonella Anedda privilegia i racconti sardi quasi a costruire in viaggio nel paesaggio di una terra oggi forse perduta. Ne emerge un tessuto narrativo complesso, e attuale. L'asprezza della sua parola spesso tradisce il transito attraverso la sua lingua madre, il sardo, che si rivela la lingua del pensiero, tradotto poi nell'italiano della scrittura.
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Deledda Grazia; Carini C. (cur.)
Canne al vento. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale
brossura Canne al vento (1913) è il romanzo più celebre di Grazia Deledda, scrittrice nuorese, unico Nobel femminile nella storia della letteratura italiana (1926). Ambientato in un paese vicino a Nuoro, Galte (Galtellì), il romanzo narra la storia di Efix, un "servo" contadino, al servizio di tre sorelle, nobili impoverite della famiglia Pintor. Efix si muove sullo sfondo di una natura potente ed esuberante e nell'atmosfera claustrofobica e stantia di casa Pintor. È lui che mantiene le tre sorelle, col duro lavoro nel piccolo podere rimasto alla famiglia. È lui che cerca di pacificare gli animi quando l'arrivo del giovane Giacinto, nipote delle tre dame, porterà turbamento e scompiglio, sconvolgendo la vita immobile delle sorelle. Con l'animo appesantito da un tragico segreto, il protagonista si muove in un paesaggio dove sopravvivono retaggi di tradizioni arcaiche in cui la vita si svolge rispettando un sacro confine: quello tra la luce e le tenebre. Lettura ad alta voce di Laura Pierantoni.
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Deledda Grazia; Fazzi D. (cur.)
Canne al vento
br.
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Deledda Grazia; Fazzi D. (cur.)
La madre
br. In un paese ricco di tradizioni e unito da una ferrea legge morale, Paulo, giovane sacerdote in cui tutti confidano e che tutti ritengono esempio di fede e devozione, si innamora di Agnese, una donna che vive sola nella grande tenuta di famiglia. La madre di Paulo, accortasi dei sentimenti del figlio e delle sue fughe notturne e decisa a proteggerlo dalle tentazioni, tenta di riportarlo sulla retta via, ricordandogli i doveri di parroco e consigliandogli di confidare nel Signore, interrompendo immediatamente la peccaminosa relazione. Dilaniato tra il senso di colpa e la profonda passione, Paulo torna ancora una volta dall'amata, ma, ormai convinto della propria fede, si rifiuta di cedere alle sue lusinghe. Agnese promette di rivelare pubblicamente la loro relazione durante il rito domenicale, causando in Paulo e nella madre una profonda angoscia. Nonostante la rinuncia della donna, a mettere in pratica quanto minacciato, lo stress accumulato nei giorni precedenti causa la repentina morte della madre al termine della funzione. Un romanzo di fede e di peccato, prostrazione e letizia, timori taciuti e passioni che irrompono incontrollate.
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Deledda Grazia; Lutzoni S. (cur.)
Romanzi. Vol. 1
br. L'opera narrativa della scrittrice sarda, fra le più controverse e forse meno comprese del Novecento europeo, viene ora riproposta in agili ed economici volumi comprendenti più romanzi, che consentono una visione d'assieme di una produzione letteraria fondamentale. Guidano a una nuova e vivace lettura dei dieci romanzi contenuti nel primo volume un'introduzione generale, un'aggiornata bio-bibliografia e le note introduttive ai singoli romanzi. Il primo volume raccoglie :Elias Portolu 1903; Cenere 1904; L'edera 1908; Colombi e sparvieri 1912; Canne al vento 1913; Marianna Sirca 1915; L'incendio nell'oliveto 1918; La madre 1920.
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Deledda Grazia; Marvaso R. (cur.)
Dopo il divorzio
br.
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Deledda Grazia; Mencarelli Daniele
Luci di Natale
br. Due racconti sul diverso modo di vivere l'attesa della Vigilia di Natale, introdotti da una poesia di Edmond Rostand. "Il dono di Natale" di Grazia Deledda è ambientato nella Sardegna dei primi del Novecento. Dopo la messa della Vigilia, i cinque fratelli pastori festeggiano, davanti al focolare dell'umile casa, il fidanzamento dell'unica sorella consumando carne arrosto, focacce e una torta di miele. "A.D. 2953" è un racconto distopico in cui un nuovo ordine mondiale ha preso il potere sulla Terra. La razza umana, sfidando le leggi di natura e sostituendosi a Dio, è diventata immortale. C'è ancora, però, una frangia dissidente e una luce di speranza. Seppur così apparentemente lontani, un filo rosso lega i due racconti che, nel finale, ci svelano che il dono più grande è il miracolo della vita.
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Deledda Grazia; Mulas L. (cur.)
L'incendio nell'oliveto
brossura
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Deledda Grazia; Oliva M. (cur.)
Canne al vento
br. "Canne al vento" (1913) - il romanzo probabilmente più famoso di Grazia Deledda - rivela appieno una spiccata attitudine dell'autrice per la penetrazione psicologica e l'analisi socio-culturale dei drammi profondi che tormentano e talora sconvolgono le coscienze umane. La vicenda è ambientata nella terra d'origine e narra un'intensa storia d'amore immersa in un mondo quasi primordiale e mitico, ove le passioni umane sono dominate da un forte senso del peccato e da un'inesorabile fatalità. Fra tardo verismo e decadentismo, con un'impronta del tutto originale e straordinariamente suggestiva, la scrittura della Deledda mostra ancor oggi tutta la sua sapiente capacità di evocare i drammi senza tempo della mente umana.
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Deledda Grazia; Pau Elena; Vigna B. (cur.)
Cosima di Grazia Deledda raccontata da Elena Pau. Ediz. ridotta. Con audiolibro
br. Cosima, di Grazia Deledda, è un romanzo dalle forti connotazioni autobiografiche. La vicenda di una ragazza desiderosa di diventare scrittrice - con tutte le difficoltà che una simile aspirazione comportava per una giovane donna che viveva in una famiglia borghese e patriarcale della Nuoro ottocentesca - assume il significato di una ribellione verso un ambiente ancora vincolato a leggi arcaiche, non più in linea con il mutare dei tempi. Il racconto di formazione, riproposto in un'agile riduzione, può essere considerato una sorta di testimonianza diretta sull'ingresso della cultura sarda nella modernità.
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Deledda Grazia; Pittalis P. (cur.)
Cenere
brossura
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Deledda Grazia; Rombi B. (cur.)
Canne al vento
br. La narrativa della Deledda, posta ora nella scia del verismo di Verga, ora accostata al decadentismo dannunziano, racconta di forti vicende d'amore, di dolore e di morte, nelle quali domina il senso religioso del peccato e la tragica coscienza di un inesorabile destino. Nella sua prosa si consuma la fusione carnale tra luoghi e figure, tra stati d'animo e paesaggio, tra gli uomini e la terra di Sardegna, luogo mitico e punto di partenza per un viaggio dell'anima alla scoperta di un mondo ancestrale e primitivo.
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Deledda Grazia; Spinazzola V. (cur.)
Romanzi sardi
brossura
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Deledda Grazia; Tobia A. (cur.)
Canne al vento
br.
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Delerm Philippe
L'Extase du selfie: Et autres gestes qui nous disent
SEUIL 2019 120 pages 13x18 4x1 4cm. 2019. Broché. 120 pages.
Referencia librero : 500144635
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Delerm Philippe
La Première Gorgée de bière et autres plaisirs minuscules: Et autres plaisirs minuscules récits
Gallimard 2005 96 pages 11 9x18 3x2 6cm. 2005. Broché. 96 pages.
Referencia librero : 500183805
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Delessert, Etienne
Dann fiel der Maus ein Stein auf den Kopf - so fing sie an die Welt zu entdecken
Ein Bilderbuch. Deutsch von Gert Loschütz. Vorwort von Jean Piaget. Köln, Middelhauve, 1972. Fol. Durchgehend farbig illustriert. 16 Bl. Farbiger Or.-Pp.; etw. fleckig u. gebräunt, Gelenk mit Fehlstelle.
Referencia librero : 104776
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Delessert, Etienne
Die Maus und was ihr bleibt
Text von Anne van der Essen. Deutsche Fassung von Franz Hohler. Zürich, Ex Libris (Lizenz: Middelhauve), 1978. Kl.-4to. Durchgehend farbig illustriert. 16 Bl. Farbiger Or.-Pp. [5 Warenabbildungen]
Referencia librero : 197459
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