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‎De Ponti Conti Giovanna‎

‎L'arco di luce. Una favola per bambini, una parabola per adulti‎

‎ill., ril. Questo testo nasce da una circostanza tragica: nel 1988 Lodovico Conti, marito di Giovanna e padre di sei figli tra uno e diciassette anni, venne ucciso per rapina. Un delitto assurdo e impunito. L'urgenza di dare un senso a questa oscura tragedia indusse Giovanna a mettersi alla macchina da scrivere. Così fu concepita la storia dell'"Arco di luce", che ebbe una prima edizione nel 1994. Poi i figli sono cresciuti, i più grandi si sono sposati e sono arrivati i primi nipoti. Proprio mentre Giovanna stava pensando di fare una ristampa della favola, ancora una volta il mistero ha bussato alla porta della sua casa: nel 2009 le è stata diagnosticata la Sla. È iniziato un cammino spesso doloroso come un calvario, fino a quando le è stato chiaro che, nel venir meno di tutte le sue facoltà, le restava la più importante di tutte: il suo dire "sì", ogni giorno, alle circostanze della vita. Di qui la sua decisione di fare questa edizione nuova dell'"Arco di luce" con 16 tavole a colori di Marie-Michèle Poncet. I diritti d'autore del libro, che porta la prefazione di Mario Melazzini, sono interamente devoluti al progetto del Centro Clinico Nemo - NEuroMuscular Omnicentre‎

‎De Quarto Manuela A.‎

‎Come treni alla stazione‎

‎br. Nel marzo del 1978, il più caldo mai registrato in Sicilia, la piccola Titì viene scelta per interpretare la Vergine Maria nella processione del paese in occasione della festa di San Giuseppe. Casteddu è un posto dove è facile entrare... ma non altrettanto facile è andarsene: troppi segreti circondano quel luogo colmo di fantasmi, di verità non dette, di personaggi bizzarri e misteriosi. La celebrazione della festa di San Giuseppe e la preparazione per il difficile ruolo che Titì dovrà interpretare saranno l'occasione per scoprire alcuni di quei segreti, per intraprendere un viaggio verso verità scomode e troppo a lungo taciute. "Guardala bene," disse "è l'immagine della purezza" I personaggi che l'accompagneranno nel suo viaggio, nel bene e nel male, riveleranno il volto di una Sicilia al tempo stesso splendida e crudele. "Perché siamo tutti come treni alla stazione: pronti a partire verso la verità, ma spaventati nel lasciare le nostre comode bugie."‎

‎De Quincey Thomas‎

‎Confessioni di un oppiomane‎

‎br. L'oppio come scorciatoia per raggiungere le vette della creatività letteraria: l'autobiografia di De Quincey, pubblicata nel 1822, è sincera e sconcertante fin negli eccessi e nelle ambiguità apologetiche. Racconta piaceri e delizie di questa droga, che regala una quiete atarassica, un'incredibile lucidità, una sensibilità esaltata al massimo grado. Ma non ne tace le pene: una profonda ansietà, una nera malinconia e soprattutto sogni e incubi, notturni spettacoli ultraterreni simili a una discesa in abissi senza sole, che per lo scrittore diventano subito materia per immaginifiche descrizioni. Perché al di là di tanto discorrere sull'oppio, il vero tema che percorre il profluvio lussureggiante delle Confessioni è l'inesauribile capacità di cogliere le voci segrete delle cose, che anticipa la sensibilità simbolista e fa di De Quincey il capostipite di un'intera dinastia di scrittori, da Poe a Baudelaire, da Huxley a Benn. Il volume comprende anche i racconti Suspiria de Profundis e La diligenza inglese. Introduzione di Giovanni Giudici‎

‎De Quincey Thomas‎

‎Suspiria‎

‎br. Scritto nel 1845, «Suspiria de profundis» precipita il lettore in un vortice di oniriche e inquietanti visioni. Permeato da un profondo senso di decadenza e di morte, il racconto è dominato dai temi della memoria e della fugacità del tempo: in un'incalzante sovrapposizione di piani temporali, l'autore medita sulla miseria della condizione umana, effimera e condannata a uno stato di dolore e afflizione perenni, fatalmente trasmessi da una generazione all'altra.‎

‎De Quincey Thomas‎

‎Suspiria de profundis‎

‎br. "Suspiria de profundis" si basa su alcuni sogni fatti dall'autore ritornato da un viaggio in Italia. A Milano visitò e soggiornò nella villa dei conti Imbonati, incuriosito dalle storie di fantasmi e maledizioni che facevano di villa Imbonati una casa stregata. Da questi sogni nascono le "Nostre Signore del Dolore", tre figure che ispirarono il grande regista dell'horror, Dario Argento, nella trilogia "Le tre madri", composta da "Suspiria", del 1977, "Inferno", del 1980, e La "terza madre", del 2007.‎

‎De Renzi Giuseppe‎

‎Il lascito‎

‎br. Emanuele incontra Lisa per la prima volta all'università e si innamora subito di lei, la ragazza però non ricambia i suoi sentimenti. Per non perderla del tutto, Emanuele decide di reprimere il proprio amore per la ragazza e accetta di esserle amico, condividendo con lei la sua passione per la scrittura. Le invia regolarmente i suoi racconti, tra i quali la bozza di un romanzo storico, Il segreto di Sveva, che dovrebbe rivelare l'amore impossibile tra due donne vissute in un passato lontano ma che, in realtà, nasconde molto di più. Le vite di Emanuele e Lisa prendono due direzioni diverse quando lei decide di sposare Elio da cui ha una figlia, Chiara, ma torneranno a incrociarsi quando Elio perderà la vita in uno strano incidente stradale, e accanto a lui verrà ritrovata una ragazza di vent'anni, Fiamma, amica intima di sua figlia. Lisa, non capacitandosi dell'apparente relazione segreta tra suo marito e una ragazza così giovane, sarà costretta a ripercorrere le tappe della sua vita scoprendo così quale segreto si cela realmente nel manoscritto del suo amico di gioventù.‎

‎De Renzi Giuseppe; Barcellona Antonino‎

‎Vita è‎

‎brossura La passione per il giuoco dagli scacchi e l'esperienza maturata nell'ambito sanitario dei nostri autori hanno contribuito alla stesura di questa storia. Quante volte giudichiamo le persone, apparentemente strane, solo con palese specialità! Ma in realtà è veramente così? Questo libro ci insegna che non bisogna fermarsi alla prima stazione, ma arrivare al capolinea.‎

‎DE RIDDER, Andre.‎

‎Laethem Saint-Martin, colonie d'artistes.‎

‎, Bruxelles, Editions Lumiere, 1945., Broche, In-8, 381 pp. bon etat.‎

‎Celebre Village d'artistes ou vecurent Georges Minne et Constant Permeke, Servaes, Gustave de Smet.‎

Bookseller reference : 18973

Livre Rare Book

ERIK TONEN BOOKS
Antwerpen Belgium Bélgica Bélgica Belgique
[Books from ERIK TONEN BOOKS]

€30.00 Buy

‎De Rienzo Rino‎

‎Il teatro dell'assurdo‎

‎br. Questi racconti, scritti anni fa, in cui metafore e allegorie si frammischiano in uno stile unico e irripetibile, funambolico e demenziale del tipo di 'Tropico del Cancro' e 'Tropico del Capricorno' del grande Henry Miller, costituiscono una sfida all'abusato linguaggio pregno di retorica e ipocrisia di testi pretenziosi e noiosi. I testi di buona parte di questi racconti sono ricchi di un periodare concitato, mozzafiato e denso di elementi thriller e sessualeggianti in cui spesso brillano per l'assenza punti e virgole e tutta l'altra punteggiatura, inutile orpello ad un linguaggio moderno e astruso, indecente e libero da compromessi e gravami di questa società conformista e omologata. Una gioconda verve di buona parte di questo libro dà luogo a forme di divertentissimi intrighi di linguaggio e di situazioni grottesche riscontrabili spesso anche nella vita di tutti i giorni.‎

‎De Rienzo Rino‎

‎La vitaccia‎

‎brossura V'era in lui la profonda convinzione di poter beneficiare sempre dell'affetto dei suoi simili. Ma quanto fallace fosse quella convinzione gli fu sempre più chiaro a mano a mano che passavano gli anni. Le sconvolgenti disillusioni subite alla prova dei fatti nelle relazioni con amici, parenti e familiari, sovente lo avevano imbestialito. Non possedeva la virtù di quella finta umiltà con la quale molti si sanno camuffare sapendo astutamente contrabbandare la loro innata viltà con la tanto piacevole disponibilità ai servigi più umili che li rendono simpatici e ben accetti nel vermicaio delle umane relazioni. La sua forte avversione a certi ignobili comportamenti esplodeva in maniera anche violenta. Ma era una violenza che in fondo all'anima sua deflagrava come un grido disperato di ribellione al cocente dolore di non vedersi, alla fine, amato.‎

‎De Rienzo Rino‎

‎Le caramelle di San Giuseppe‎

‎br. "Le caramelle di San Giuseppe" è il racconto di una torma di monelli anni '30/'40 le cui piccole avventure si dispiegano sotto l'imperversare della guerra '40/'45 allorquando la città di Benevento, nel 1943, visse momenti di terrore sotto i bombardamenti "alleati". L'autore narra di una vita vissuta tra compagnucci di strada, lungo le rive del fiume Calore, tra i vicoli del rione Perrillo" (Cupa di Santa Lucia) del Tréscene, del Tiénco, del rione Traiano, Ponticelli, in un paesaggio urbano e di periferia con i mille giuochi dell'epoca nella strada e poi la disavventura dello "sfollamento" per sfuggire alla morte in agguato. I valori affettivi tipici di una grande famiglia e di quelle amiche che diedero vita a rapporti di solidale compartecipazione in un rione oggi deserto e silente.‎

‎De Rinaldis Giuseppe‎

‎A venti metri dal mare. Un piccolo memoriale‎

‎br.‎

‎De Risio Alessandro‎

‎Una sigaretta dopo pranzo‎

‎br.‎

‎De Robertis Carolina‎

‎La città degli incontri proibiti‎

‎ril. Buenos Aires, 1913. Leda ha diciassette anni quando scende dal piroscafo dopo il suo lungo viaggio. La folla del porto la spinge da una parte all'altra del molo mentre lei, accanto al suo baule, attende che qualcuno venga a prenderla. Il baule custodisce qualche ricordo e un prezioso violino, l'ultimo dono di suo padre prima di farla partire dall'Italia. A Buenos Aires la aspetta Dante, l'uomo che ha sposato per procura. Leda attende fiduciosa, perché non sa che Dante non verrà mai all'appuntamento. E morto pochi giorni prima, e l'unica cosa che ha lasciato alla sua sposa è un armadio pieno di abiti da uomo. Leda ora è sola in una città sconosciuta, brulicante di persone, luci e musica. Una musica proibita, che le donne non possono ascoltare. Leda deve sopravvivere e capisce che c'è una sola cosa da fare. Tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e trovare una nuova vita grazie al suo violino. Inizia così un viaggio tra le fumose sale da ballo della Buenos Aires di inizio secolo e i vicoli più oscuri di una città ruvida e sensuale, che non dorme mai. Perché Leda suona divinamente e soltanto seguire la musica che vibra dentro di lei potrà salvarla.‎

‎De Robertis Carolina‎

‎La ragazza dai capelli di fiamma‎

‎br. Buenos Aires, 2001. Perla Correa è sempre riuscita a ingannare tutti quelli che la circondano. Ogni mattina si sveglia e lucida la sua superficie di studentessa modello, bella ragazza radiosa, irreprensibile figlia di buona famiglia. Sua madre è avvolta di bellezza e foulard importati e suo padre è un uomo forte e fiero nella sua uniforme militare perfettamente stirata. Perla è sempre stata considerata molto fortunata ad averli come genitori. Eppure questa è solo una maschera che la ragazza indossa per nascondere il dubbio che le si agita dentro, e sul quale invano tenta di chiudere gli occhi. Un dubbio che si nutre di mezze frasi delle compagne di classe, sguardi impauriti dei vicini, libri di storia sui "desaparecidos" che suo padre le ha tassativamente proibito di leggere. Ma una notte, mentre è sola in casa, un uomo entra nel suo salotto. Sembra solo, disperato e affamato. È lì per raccontarle una storia. Una storia che narra di due ragazzi giovani che si amavano, di pesanti stivali neri che sfondano la porta di casa, di un carcere senza scampo e di un ultimo volo sul Rio de La Plata. E che incendia la vita perfetta di Perla riducendola in fumo. Inizia così un viaggio che la costringe a confrontarsi con la vera sé stessa e con la storia più dolorosa del suo paese. Dove solo il fuoco del coraggio che ha sempre nascosto tra le pieghe di una falsa tranquillità l'aiuterà a rinascere una seconda volta dalle sue ceneri.‎

‎De Roberto Federico‎

‎I Viceré‎

‎br. Storia di tre generazioni della potente famiglia catanese degli Uzeda di Francalanza, di antica origine spagnola, pronta a tutto pur di conservare la supremazia anche nella nuova, contraddittoria Italia unita.‎

‎De Roberto Federico‎

‎I Viceré‎

‎br. "Tecnicamente, è un romanzo "ben fatto", senza ingorghi e dispersioni. Una tecnica così sicura; un tempo, un ritmo tanto vigilato e costante... a lettura finita, e anche nel ricordo più lontano, i personaggi stanno tutti sullo stesso piano, nella stessa cruda luce, equamente indimenticabili così come equamente necessari ed importanti..." (Leonardo Sciascia)‎

‎De Roberto Federico‎

‎I Viceré‎

‎br. Sicilia. Fine Ottocento. Al centro del libro, quanto del film che ne è stato tratto da Roberto Faenza, è la critica del trasformismo delle classi dirigenti abbarbicate al potere e disposte, per mantenerlo, a cambiare spregiudicatamente bandiere e ideologie e a saltare sul carro del vincitore di turno; perfino delle rivoluzioni, se la posta in gioco è quella di vanificare il mutamento, di perpetuare il dominio. "Forse è venuto il tempo di Federico De Roberto" - scrive Antonio Di Grado nella sua introduzione. "Forse il lettore adulto, laico, postideologico, avvezzo al dubbio e alla demistificazione che la sua opera pretende, è già alla soglia di questo incontro decisivo: con uno dei capolavori della letteratura europea tra Otto e Novecento, con la più radicale e spietata autoanalisi che una nazione e i suoi intellettuali abbiano formulato della loro storia politica e civile e della natura e del ruolo delle loro élite dirigenti".‎

‎De Roberto Federico‎

‎I Viceré letto da Claudio Carini. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3. Ediz. integrale‎

‎brossura Pubblicato nel 1894, "I Viceré" è uno dei massimi capolavori del verismo italiano. Nell'opera si narra l'epopea della nobile famiglia siciliana degli Uzeda di Francalanza. Un mirabile affresco di una famiglia i cui componenti sono in lotta l'uno con l'altro, dilaniandosi per l'eredità della principessa defunta. L'autore disegna con mano lucida e feroce i vizi, il conformismo e l'opportunismo di una serie di personaggi dell'aristocrazia isolana sullo sfondo storico del drammatico passaggio dal regime borbonico alla nuova situazione politica di un'Italia unita. La lettura è interpretata da Claudio Carini.‎

‎De Roberto Federico‎

‎I viceré. Ediz. integrale‎

‎br. Romanzo della letteratura popolare e colta italiana, sottovalutato dai suoi contemporanei, "I Vicerè" rappresenta una saga epica di inaudita ricchezza, che esplora la storia e le vicende esistenziali dell'antica famiglia catanese d'origine spagnola degli Uzeda di Francalanza. L'opera, pubblicata nel 1894, costituisce il secondo volume di una trilogia e si cala a pieno in un'epoca di rivolgimenti di cui De Roberto è tra i massimi interpreti. Considerato oggi un grande classico della letteratura italiana, è la storia di ogni tempo, ricca di agganci storici e narrazioni incrociate tra i personaggi, nello scenario storico di una Sicilia splendida e decadente.‎

‎De Roberto Federico‎

‎I Viceré. Ediz. integrale. Con Segnalibro‎

‎br. Considerato, insieme a I Malavoglia di Verga, uno dei capolavori del verismo italiano, lo splendido romanzo di De Roberto narra la storia di un'antica famiglia catenese, discendente da antichi viceré spagnoli della Sicilia, gli Uzeda di Francalanza, che si dipana per tre generazioni, dai primi moti rivoluzionari siciliani agli ultimi decenni del XIX secolo. La saga familiare ha inizio con la morte della principessa Teresa e con la lettura del suo testamento, e la smaniosa ricerca delle eredità, di cui impossessarsi anche con la truffa, sarà una costante di tutto il racconto. I personaggi creati da De Roberto sono infatti avidi, meschini, assetati di potere e carichi di odio gli uni verso gli altri. La loro corruzione morale si manifesta anche nell'aspetto fisico, con una serie di malformazioni dovute ai frequenti matrimoni tra consanguinei. I vizi e le furberie immaginate dall'autore fanno degli Uzeda una famiglia particolarmente attuale. Secondo lo stesso Consalvo, ultimo discendente della nobile stirpe, il loro destino è quello di comandare, prima con il denaro e la violenza, poi con l'inganno e il tradimento. Ma oltre alla vicenda degli Uzeda, I Viceré offre anche un affresco dai toni forti e disillusi della storia d'Italia prima dell'unificazione, da cui emerge il fallimento degli ideali risorgimentali, e fornisce una descrizione impietosa e ironica del popolo italiano.‎

‎De Roberto Federico‎

‎L'imperio‎

‎br. Due uomini a confronto nella Roma post-risorgimentale: il principe Consalvo Uzeda di Francalanza, già protagonista dei Viceré, e Federico Ranaldi. Consalvo è un uomo di grandi ambizioni politiche, che crede di possedere per nascita il diritto di divenire qualcuno. E pur di raggiungere lo scopo non esita a cambiare casacca: conservatore coi conservatori, moderato coi moderati. Per assecondare i socialisti, che teme, arriva persino ad accarezzare l'idea del socialismo per poi finire col combatterlo pubblicamente. Federico al contrario è un puro di cuore, che solo sentendosi tradito da una società opportunista e vuota, diviene cinico e si disinnamora della vita.‎

‎De Roberto Federico‎

‎Novelle‎

‎br. La poetica di De Roberto, espressasi al suo massimo nel romanzo I Vicerè, che assieme a L'Illusione e a L'Imperio costituisce la "trilogia degli Uzeda", ma anche nella sperimentazione di generi di più ampio consumo (Spasimo è in Italia uno dei primi polizieschi), raggiunge nella novellistica, in testi come La disdetta, Il rosario, La paura, ecc., un punto altrettanto alto. I racconti qui presentati in una selezione ricca e originale ripropongono i temi a lui più cari, dove sull'influenza dei maestri del verismo siciliano, Verga e Capuana, s'innestano più moderne sollecitazioni culturali; si spazia dalla vivida pittura politica, d'ambiente, di costume, a una corrosiva analisi psicologica e dei turbamenti dell'eros fino al plurilinguismo grottesco delle cosiddette "novelle di guerra". Una generazione intellettuale disillusa, quella di fine Ottocento, già sfiorata dalle inquietudini dell'incipiente "secolo breve", trova in questo scrittore instancabile e ossessionato dal fallimento una delle sue voci più memorabili.‎

‎De Roberto Federico; D'Onofrio M. (cur.)‎

‎La morte dell'amore‎

‎br.‎

‎De Roberto Federico; Lavagetto M. (cur.)‎

‎I Viceré‎

‎br. Avari, fatui, vili, prepotenti: gli Uzeda, la nobile famiglia catanese protagonista del capolavoro di De Roberto, sono dilaniati da accaniti contrasti d'interesse che oppongono il principe Giacomo, duro e avido, al dissoluto conte Raimondo, il cinico e corrotto don Blasco al nipote Ludovico, monaco senza vocazione, e alla sorella, donna Ferdinanda. Alle beghe di fratelli e parenti si aggiunge la lotta che tutti insieme conducono per conservare il potere e gli antichi privilegi. Attraverso le vicende di tre generazioni, I Viceré (1894) compongono un vasto affresco dell'aristocrazia siciliana nel momento del passaggio dal regime borbonico alla realtà sociale dell'Italia unita mettendo a nudo le lacerazioni e lo spregiudicato trasformismo di una classe ormai al tramonto e, per converso, il naufragio degli ideali della nascente borghesia liberale. La tecnica verista si arricchisce di una nuova capacità d'indagine psicologica e di penetrazione nel tessuto vivo della storia e della lotta politica nazionale, che contribuisce a esaltare le doti di De Roberto come osservatore di spietata aridità, pittore di scene fastose, creatore di personaggi stravaganti e sgradevoli.‎

‎De Roberto Federico; Lunari L. (cur.)‎

‎I viceré‎

‎br. "I Viceré si iscrive a mio avviso nel capitolo delle grandi saghe che con la potenza di un affresco narrano alcuni decenni di storia attraverso le vicende di una famiglia, di una stirpe, di un ceto sociale, assunti come monade del mondo che li circonda. [...] I Viceré è una disperata, sofferta, dolorosa confessione. La confessione di un essere umano che si identifica totalmente con una precisa società, e ne racconta i fatti e i misfatti con una oggettività insistita e impietosa; come un serial killer che una volta preso e smascherato svuota finalmente il sacco dei suoi delitti, rivelandone addirittura di insospettati. [...] I Viceré è dunque davvero un lungo, dolente monologo. Dal suo senso più profondo possono anche distrarre i fatti, i conflitti, i personaggi che ne animano le pagine, e che nel romanzo tengono desta l'attenzione, incuriosiscono, e addirittura appassionano. Ma il più autentico filo conduttore è quello: il dolore, forse anche la disperazione, che ne fanno il sofferto epicedio di questa società di naufraghi della Medusa, atavicamente impotente, alla quale l'autore è atavicamente legato e alla cui sorte si immola." (dalla prefazione di Luigi Lunari)‎

‎De Roberto Federico; Molfetta A. (cur.)‎

‎Cinque novelle‎

‎br. Federico De Roberto (Napoli, 1861 - Catania, 1927), ideatore di un Verismo giovane ed originale, fu osservatore minuzioso, sarcastico eppur spietato della Sicilia del suo tempo: dalle sue opere traspare per essa una passione tormentata, quasi feroce. Ne nasce una strabiliante capacità di narrare a rapidi tocchi ma profondamente, di sorvolare le maree della folla come di scandagliare gli angoli più oscuri delle coscienze. Questa antologia consta di una snella e mirata introduzione sul periodo storico-letterario degli esordi narrativi dell'autore catanese, e di cinque novelle, corredate di note e di singole presentazioni, tra le più famose ed innovative ("La disdetta", "San Placido", "Il rosario", "La scoperta del peccato", "Il paradiso perduto"). La raccolta nasce destinata agli 'studenti' di tutte le età: tanto a quelli a cui la scuola riesce ancora a solleticare qualche curiosità, quanto a quelli che hanno lasciato i banchi da un pezzo ma che sentono il desiderio di conoscere, lasciandosi guidare, senza invadenze critiche né didattiche, in una raccolta 'di fiore in fiore' che non potrà non affascinare.‎

‎De Roberto Federico; Pedullà G. (cur.)‎

‎L'imperio. Nuova ediz.‎

‎br. Terzo e ultimo volume del ciclo degli Uzeda, "L'imperio" riprende il personaggio principale de "I Viceré", l'ambizioso e cinico Consalvo, e ne segue l'ascesa politica a Roma, in qualità di deputato e di ministro. Sinora poco letto anche a causa dello stato provvisorio in cui l'autore lasciò il dattiloscritto tra le sue carte (prima della pubblicazione postuma nel 1929), il romanzo di De Roberto ritorna oggi in un nuovo testo criticamente rivisto che sana le incongruenze delle edizioni precedenti, accompagnato da un commento che per la prima volta fa luce sui tantissimi riferimenti polemici alla corrotta politica liberale di fine Ottocento e lo presenta ai lettori in tutta la sua statura di grande classico. Arricchisce il volume un'ampia introduzione del curatore, Gabriele Pedullà, dove, a partire da "L'imperio", l'intera trilogia degli Uzeda viene riletta retrospettivamente alla luce dell'inesausta pulsione a smascherare la violenza dei rapporti di forza - nella coppia, nella famiglia, nell'arena pubblica - che accompagnò De Roberto per tutta la vita.‎

‎De Roberto Federico; Pedullà G. (cur.)‎

‎La paura e altri racconti di guerra‎

‎br. Negli anni immediatamente successivi alla Grande guerra, il conflitto appena concluso viene raccontato da tutti i maggiori scrittori italiani del tempo, chi in poesia e chi in prosa. Si tratta in gran parte di reduci e testimoni; per quanto possa sembrare strano, però, nessuno ha saputo narrare l'esperienza della trincea altrettanto bene di Federico De Roberto, che, ormai anziano, conobbe il fronte solo in maniera indiretta, in particolare nel celebre "La paura" (1921). La montagna arida e brulla, un cecchino che abbatte a uno a uno gli uomini mandati a raggiungere uno strategico posto di guardia, il panico che si diffonde nella truppa, il senso di colpa del tenente a capo dei soldati: di rado la violenza della guerra è stata messa in scena con tanta esattezza. Completano il volume un saggio critico di Gabriele Pedullà, gli altri otto racconti di De Roberto sul Primo conflitto mondiale e - per la prima volta - tre racconti di argomento militare dati alle stampe tra il 1909 e il 1915.‎

‎De Rocco Andrea‎

‎Canzoni per solitudini insonni‎

‎br. "25 canzoni che danno vita a 25 brevi e introspettivi racconti, 25 micro storie intime e minimali. Sono cresciuto negli anni '80 e il punk aveva già imboccato la via della new wave e del dark, gruppi come Joy Division, Bauhaus, The Cure, Sisters of Mercy, Danse Society salivano alla ribalta e io non potevo che seguire l'onda. E da quel momento c è sempre stato un elemento, una sorta di entità spirituale assieme alla quale le note diventano magiche e le parole poesia. Quando non c'è mi manca in modo crudele e lo cerco: è il feeling con la notte, sono le canzoni per la mia solitudine insonne. Canzoni che ti fanno entrare in mondi paralleli popolati di strani personaggi con strane storie. Storie che ti fanno sentire meno solo, almeno per la durata di una canzone. Qui cerco di raccontarne alcune." (L'autore)‎

‎De Rocco Andrea‎

‎Diserzioni. Naufragi nell'oceano di suono‎

‎br. Le mie notti insonni sono dedicate alla feroce passione per il suono, fin da quando ero un teenager e tra eccitazione e malinconia incontravo un mondo di emozioni venate di inquietudine... decisi da subito che dovevo comunicare quella passione, quella fascinazione sensuale del suono, quel brivido cognitivo che la musica può e deve produrre.‎

‎De Roia Raffaello‎

‎Giovani di paese‎

‎brossura Dopo molto tempo quattro vecchi amici si incontrano nella loro vecchia osteria e, con un racconto ciascuno, ricordano episodi divertenti e formativi della loro gioventù, passata al paese tra scherzi e usanze. Insieme fanno rivivere un mondo vivace e vero, tanto diverso da quello attuale quanto originale. Il tutto è ambientato nella città di Cordenons, al tempo in cui era ancora un piccolo paese.‎

‎De Roma Alessandro‎

‎La mia maledizione‎

‎br. L'adolescenza è il tempo in cui si misurano gli spazi: del mondo fuori e dentro di sé. Ecco il motivo per cui Emilio si aggira per Nuoro sentendosi una "creatura di un mondo diverso gettata per palese ingiustizia in un ricettacolo di barbarie". Forse perché arriva da Oristano, forse perché è ricco, forse perché è figlio dell'ingegner Corona, che ha costruito mezza Sardegna. Pasquale Cosseddu, invece, è "la Fogna": indossa maglioni dozzinali, in testa ha un groviglio di capelli sporchi, e puzza terribilmente. Solo quando si arrampica sugli alberi o si rotola nelle foglie la sua vera indole - di capra, o di angelo - si rivela. Non c'è ragione al mondo per cui debbano diventare amici. Ma quando si ritrova Cosseddu come compagno di banco, Emilio intuisce, e volontariamente sceglie, la sua maledizione. Alessandro De Roma affronta di petto una storia colma di cattiveria e di dolcezza: le prove generali della vita adulta. La Sardegna urbana degli anni Novanta, lontana dal folklore, fa da sfondo a un romanzo sottile nello scavo psicologico, che parla alla parte più profonda di tutti noi: quella che - per convenienza, vergogna, o semplice paura - preferiamo tenere nascosta.‎

‎De Roo, Wijnanda‎

‎16 Franse hotelkamers + uitzicht.‎

‎Arnhem, Selbstverlag, 1980. Quer-4° 21 x 29 cm). 40 unpag. Seiten. Mit 32 ganzseitigen s/w Fotoabbildungen. Fotoillustr. Orig.-Karton., 12348bb|12348bb 2 [2 Warenabbildungen] Minimal berieben, leicht angestaubt und etw. nachgedunkelt und . Sonst wohlerhalten und sauber.‎

‎Erste Ausgabe. - Erstes Buch der niederländisch-amerikanischen Fotografin Wijanda De Roo, erschienen in einer kleinen, numerierten Auflage (Nr. 38/500). // First book by Dutch-American photographer Wijnanda De Roo, self-published in an edition of 500 numbered copies (38/500 copies). - Pictorial soft covers, oblong 4°. 40 unnumbered pp., 32 b/w photos. - Covers minimally rubbed and yellowed near edges, a tiny bit dusted. Else nice, clean copy.‎

Bookseller reference : 12348BB

‎De Rosa Alex‎

‎Folle amore‎

‎br. Gloria, trentacinque anni, si sveglia una mattina e decide di scappare dal grigiore di Milano e dall'indifferenza del suo compagno per rifugiarsi a Miami da Alessio, suo cugino di primo grado che ha visto nascere. Lo aveva lasciato timido adolescente, invece lui, nel frattempo, è diventato un uomo a cui nessuna donna può resistere. Quando i cugini si incontrano di nuovo, a distanza di un anno e mezzo dalla loro folle avventura a Miami, le loro vite sono radicalmente cambiate. Riusciranno a stare lontani o correranno il rischio di amarsi? Ispirato alla vera storia dell'autore. Alex De Rosa è lo pseudonimo di un quarantenne italiano con la passione della lettura e della scrittura, che per ovvi motivi di privacy, ha deciso di raccontare la sua storia rimanendo anomino.‎

‎De Rosa Antonio‎

‎Accesso programmato‎

‎brossura "Accesso programmato" narra dei tecnicismi, delle passioni, delle scelte, delle difficoltà e delle simpatiche avventure di un variegato gruppo di giovani alle prese con i test d'ingresso dei corsi di laurea a numero chiuso. Un utile e divertente spaccato della complessa realtà che, ogni anno, si trovano ad affrontare centinaia di migliaia di giovani e le loro famiglie.‎

‎De Rosa Cristina‎

‎Una vita, un paese‎

‎brossura‎

‎De Rosa Cristina‎

‎Una vita, un paese‎

‎brossura‎

‎De Rosa Federico‎

‎L'isola di noi. Guida al paese dell'autismo‎

‎br. Immaginate di approdare in un'isoletta sperduta nell'Oceano della quale non conoscete assolutamente nulla: non la lingua, non le usanze e la geografia. Quale sarebbe la prima cosa che fareste al vostro arrivo se non procurarvi una guida? Quella che avete tra la mani è proprio una guida a un'isoletta sconosciuta ai più, l'Isola di noi, il paese dell'autismo, dove i normotipi non sanno come orientarsi e hanno tutto da imparare. Ma come è fatta quest'isola? Ci sono un attracco per i traghetti, l'ospedale e una clinica per curare quelli che non sono autistici; il grande distretto scolastico; il parlamento; la Tempo Libero Corporation, la più grande azienda dell'isola; il monastero che sta su una montagna alle spalle della città; il "Me La Spasso", un borgo dei divertimenti costruito sotto un bosco; il Parco dei Sospiri d'Amore dove le coppiette si appartano e naturalmente, per spostarsi, c'è la metropolitana. Rovesciando ogni stereotipo, Federico De Rosa firma la prima guida per normodotati a un mondo a misura di autistici.‎

‎De Rosa Gabriele.‎

‎I PARTITI PLITICI IN ITALIA.‎

‎(Codice SW/2294) In 8° 616 pp. Brossura editoriale. Trenta pagine ampiamente sottolineate a matita. Lievemente usato, ma volume, ottimo. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA‎

‎De Rosa Gabriele.‎

‎I PARTITI POLITICI IN ITALIA.‎

‎(Codice NN/0125) In 8° 614 pp. Edizione ampliata. Con significativa scelta di documenti, dalle origini agli anni '60. Brossura editoriale. Lievemente usato, ma in buono stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA‎

‎De Rosa Maddalena‎

‎Ciao Mario come va?‎

‎brossura "Ciao Mario come va?" ambientato nella provincia di Napoli, intorno al 2000 e poco più, è la storia di una donna matura che non si ritrova più nel suo tempo. Non riconosce come suo il luogo in cui è nata, né riesce ad accettare i cambiamenti repentini e totali dell'esistenza indipendenti dalle singole individualità con i quali è costretta a confrontarsi e per forza di cose a subire. Una qualità di vita profondamente diversa da quella cui era abituata quando si guarda indietro, e che suscita una sorta di crisi esistenziale che si associa a quella sua personale coinvolgendo il suo ruolo di donna, moglie e madre. Una storia ironica, talvolta spietata che descrive vissuti e spaccati di vita reale, raccogliendo motivi e disagi comuni talvolta portati all'esasperazione.‎

‎De Rosa Maddalena‎

‎Ciao Mario come va?‎

‎brossura "Ciao Mario come va?" ambientato nella provincia di Napoli, intorno al 2000 e poco più, è la storia di una donna matura che non si ritrova più nel suo tempo. Non riconosce come suo il luogo in cui è nata, né riesce ad accettare i cambiamenti repentini e totali dell'esistenza indipendenti dalle singole individualità con i quali è costretta a confrontarsi e per forza di cose a subire. Una qualità di vita profondamente diversa da quella cui era abituata quando si guarda indietro, e che suscita una sorta di crisi esistenziale che si associa a quella sua personale coinvolgendo il suo ruolo di donna, moglie e madre. Una storia ironica, talvolta spietata che descrive vissuti e spaccati di vita reale, raccogliendo motivi e disagi comuni talvolta portati all'esasperazione.‎

‎De Rosa Maddalena‎

‎Come le barzellette‎

‎br. Come le barzellette è una raccolta, avvenuta in un lungo periodo di tempo, di fatti divertenti, simpatici, curiosi, a volte un po' strani, eccessivi ma nulla di impegnativo. Fatti ai quali ho assistito, che ho sentito oppure che ho vissuto, tutti rigorosamente veri, cose che mi hanno colpito o che mi sono piaciute in modo particolare. Cose normali che a volte diventano anormali, cose della nostra vita di tutti i giorni, della nostra realtà, usuale e purtroppo succube dell'abitudine ma che a volte diventa assurda e paradossale. Cose di tutti i giorni dalle quali traspaiono modi e stili di vita, pensieri, opinioni, idee, abitudini e problemi che riflettono le famiglie, le influenze sociali, le nostre origini, l'ambiente in cui viviamo e ancora l'educazione, il senso civico, il senso del rispetto e al di sopra di tutto il nostro essere, umano e talvolta un po' disumano.‎

‎De Rosa Maddalena‎

‎Sottosopra‎

‎brossura Come ci si sente quando la vita ti capovolge? Quando non sei più padrona del tuo corpo e della tua mente? Quando il futuro non lo senti più tuo e vivi un tempo che non è reale, in una dimensione che non esiste? È difficile riappropriarsi di ciò che ci sfugge all'improvviso. Di ciò che sentiamo non appartenerci più. Così si ritrova la protagonista di questo romanzo: sottosopra. Sottosopra a cinquanta anni. E quando la vita dovrebbe regalarle un minimo di stabilità e sicurezza, una strada spianata, le viene a mancare il terreno sotto i piedi, l'equilibrio faticosamente conquistato passando da un ottimismo innato al buio totale, alla percezione di un futuro che non è più tale, e cosa più grave, al venir meno della speranza che è l'ultima a morire.‎

‎De Rosa Maddalena‎

‎Storie di tutti i giorni‎

‎br. Storie di tutti i giorni è una raccolta di racconti tutti rigorosamente al femminile, perché di donne che stiamo parlando, e di attimi di esistenze diverse ma tutte ugualmente riconducibili a quest'unico universo, così complesso. Emozioni, sogni, sentimenti, attese, frustrazioni, ansie, dolori e altro delle protagoniste di queste storie brevi, quasi tutte ambientate nel sud d'Italia: single, sposate, belle, innamorate, coraggiose, arrabbiate, giovani, donne diverse ritratte dalla penna precisa e ironica di Maddalena De Rosa in tante istantanee della loro spesso amara quotidianità.‎

‎De Rose Francesca‎

‎Ti sposo io!!! Tutti i segreti per un matrionio leggendario‎

‎brossura Ogni qualvolta sentirete parlare di aver smarrito la meta, lanciate la pallina dell'Amore, dentro la quale sarete voi con la vostra metà. Lanciate con forza e determinazione, in modo che nessuno possa prenderla. La pallina toccherà il massimo della luminosità, e la sua luce allontanerà tutti coloro che, in qualche modo ostacoleranno il vostro cammino.‎

‎De Rose Osvaldo‎

‎Il coraggio di ricordare. Una storia d'amore nella Cosenza degli anni Sessanta‎

‎brossura‎

‎De Rossi Carlo‎

‎Mortaio‎

‎br. Il protagonista Piergiorgio, una sorta di novello Adamo, alieno da ogni convenzione (orfano, cresciuto dai preti, solitario, passivo- aggressivo, è affidato a un tutore nonostante egli sia maggiorenne), è costretto a convivere con la morte quotidianamente. Il suo programma di inserimento in una società complessa e per nulla chiara passa, infatti, anche attraverso un progetto lavorativo che lo vede quale impiegato di un obitorio.‎

‎DE ROUX Antoine‎

‎Journal dessiné d'un prisonnier de guerre.‎

‎Cartonnage de l'éditeur. 191 pages.‎

MareMagnum

Librairie Loic Simon
Saint Sulpice sur Loire, FR
[Books from Librairie Loic Simon]

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