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Melis Marco
Il mandala del baku
brossura Andrea Reju è un poliziotto della scientifica. Durante l'analisi di una scena del crimine comprende improvvisamente che qualcosa al di là della materia vuole comunicare con lui. Inizia un percorso di risveglio interiore che lo porterà a viaggiare in cerca di risposte. L'esoterica Torino, la misteriosa Milano, i boschi dell'Emilia Romagna e la magica Sardegna saranno gli scenari a sfondo di incredibili incontri con carismatici personaggi. Da un contattista a uno sciamano, da una sensitiva a un rabdomante, queste saranno solo alcune delle figure che condurranno Andrea verso il suo personale mandala del baku.
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MELL, M
Jeanne d'Arc. Ein Schauspiel.
(Wiesbaden), Insel, 1957. 66 S. OPp. m. Rverg. (ob. Kapital bestoßen).
Bookseller reference : 1135530
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Mellan samlingsregering och tvapartisystem. Den svenska regeringsfragan 1945 1960
Ruin Olof
Albert Bonniers F�rlag Stockholm 1968. 3981 sidor. Tr�dh�ftad. 225x145 cm. Bra skick. 1 41546 unknown
Bookseller reference : Politik - Politics | Stat
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Melland Frank H. Frank Hulme 1879 1939 & Young T. Cullen Thomas Cullen 1880 1955
African Dilemma
London : The United Society For Christian Literature 1937. First Edition. Fine cloth copy in a good if somewhat edge-nicked and dust-dulled dw now mylar-sleeved. Remains particularly and surprisingly well-preserved overall; tight bright clean and strong. ; 170 pages; Description: 170 1 p. ; 22 cm. Subjects: Indigenous peoples --Africa. Witchcraft. Justice Administration of --Africa. Great Britain --Colonies. Religion. London : The United Society For Christian Literature hardcover
Bookseller reference : 93826
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Melland Frank H. Hulme 1879 1939
In Witch-Bound Africa An Account of the Primitive Kaonde Tribe & Their Beliefs
Philadelphia J.B. Lippincott 1923. Hard Cover. 316 p. 47 illustrations 3 maps 1 fold. 36x36 cm. 22 cm. A "study of the ethnography of the Bakaonde and their neighbours inhabiting the Kasempa district of northern Rhodesia." Stock# 30154. Vg/ no dj. Philadelphia, J.B. Lippincott, 1923 hardcover
Bookseller reference : 30154
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MELLER JAMES. MIRA JOAN.
Invitation card for 'Joan Miró: Dinner and Party' at the Rex Whistler Restaurant Tate Gallery London wednesday 26th August 1964.
London: Institute of Contemporary Arts. 1964. First edition. Folding sheet. Very Good. Three panel folding card. 300x135mm folding out to 300x405mm. James Meller was one of the 8 founding members of Foster Associates in 1967. He was also a graphic designer who worked extensively for the Institute of Contemporary Arts in London. While a student at Oxford he had a group show at the New Vision Gallery with Tim Wallis George Coral and Raymond Wilson. Granta the Oxford student magazine had contributions by a number of the Independent Group and their associates notably John McHale and Rayner Banham. <br /><br /> Institute of Contemporary Arts.
Bookseller reference : 026152
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MELLER JAMES.
Private View invitation card for 'Dubuffet' at the Institute of Contemporary Arts Thursday 24th March 1966.
London: Institute of Contemporary Arts. 1966. First edition. Single sheet. Very Good. Card. 210x95mm. James Meller was one of the 8 founding members of Foster Associates in 1967. He was also a graphic designer who worked extensively for the Institute of Contemporary Arts in London. While a student at Oxford he had a group show at the New Vision Gallery with Tim Wallis George Coral and Raymond Wilson. Granta the Oxford student magazine had contributions by a number of the Independent Group and their associates notably John McHale and Rayner Banham. <br /><br /> Institute of Contemporary Arts.
Bookseller reference : 026146
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MELLER JAMES.
Private View invitation card for 'Joan Miró: Thirty Years of his Grahic Art' at the Institute of Contemporary Arts Tuesday 25th August 1964.
London: Institute of Contemporary Arts. 1964. First edition. Single sheet. Very Good. Card. 220x90mm. James Meller was one of the 8 founding members of Foster Associates in 1967. He was also a graphic designer who worked extensively for the Institute of Contemporary Arts in London. While a student at Oxford he had a group show at the New Vision Gallery with Tim Wallis George Coral and Raymond Wilson. Granta the Oxford student magazine had contributions by a number of the Independent Group and their associates notably John McHale and Rayner Banham. <br /><br /> Institute of Contemporary Arts.
Bookseller reference : 026147
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Mellini Manuela
Tutta colpa di mia nonna
br. Filippo è un aspirante attore romagnolo, trentenne, che vive a Milano e i cui sogni di gloria si scontrano quotidianamente con una realtà fatta di pubblicità di infissi e di richieste imbarazzanti da parte del suo agente. Tra aperitivi, amici, storie occasionali e delusioni amorose, vive in attesa del suo momento. Si muove in una Milano sonnacchiosa e inedita, tra i bar di Lambrate, dove vive, le improbabili suggestioni di Ricky, il suo agente, e le feste a casa di Marchino, ex collega all'Accademia e amico che, contrariamente a lui, ha avuto successo ed è fidanzato con un noto attore. Proprio durante una di queste feste, incontra una ragazza. I due sembrano piacersi, ma a causa di un disguido Filippo la perde di vista senza neanche riuscire a sapere il suo nome... Non c'è tempo di rintracciarla, però. Richiamato dai genitori per un'emergenza, è costretto, suo malgrado, a tornare in Romagna: Fiorella, la nonna ottantenne, dopo la perdita di una sorella, insiste nel voler tornare a Valpiana, un paesino dell'Appennino tosco-romagnolo in cui, durante l'adolescenza, ha trascorso molti momenti felici e l'incombenza di accompagnarla spetta proprio a Filippo, nonostante il suo rapporto con la sarcastica e volitiva nonna non sia dei migliori a causa di vecchie ruggini. Eppure non sa che cosa Valpiana, e la nonna, hanno in serbo per lui.
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Mellini Stefano
Cenere
brossura Karim è un giovane pugile improvvisato del Suk di Marrakech; combatte a beneficio di scommettitori e turisti, a inizio anni '80. Mima il suo idolo, Monzòn, mentre scaglia il suo gancio sinistro micidiale; il suo sogno è diventare un pugile professionista per esibirsi davanti a un vero pubblico internazionale. Nel frattempo, è bloccato dietro la bancarella di suo padre, dalla quale aiuta a vendere frutta e verdura. Luigi Meregni è il figlio di un noto chirurgo di estrazione borghese. Il suo peggior incubo è quello di seguire le orme del padre, ma sembra proprio che la vita lo spinga in quella direzione. Sua madre annega la delusione di un marito assente e traditore nell'alcol; sua sorella cerca disperatamente attenzioni che non riceverà. Il rancore di Luigi cresce giorno dopo giorno fino a quando non trova il modo di sfogarsi in un gruppo radicale che non sembra avere mezze vie. Salvatore è un ragazzino di Ispica, un paese siciliano nella marina di Ragusa. È il maggiore di tre fratelli e vorrebbe continuare a coltivare i terreni che il padre lavora da sempre. Adora stare al fianco di suo padre che guida il trattore con le mani nodose e lasciarsi cullare dalle radici di un grande ulivo centenario. In seguito alla decisione di vendere la proprietà di famiglia, tuttavia, Salvatore è costretto a emigrare al nord dove intraprende una vita del tutto inaspettata. I destini di tre giovani uomini si incroceranno a Como, in cui i sogni di ognuno verranno lentamente spazzati via dal vento della vita.
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Mellini Stefano
Mio nonno e il drago
brossura Rigo e Pancho, dieci anni, due cuori, due biciclette e l'estate del 1978, passata nel cortile di un palazzone popolare in quel tratto di periferia ravennate fra il fiume Lama e la via che porta al mare. Le avventure di due piccoli centauri in un territorio denso di bambini, utilitarie scassate, garage traboccanti di attrezzi, bar con le radioline puntate su novantesimo minuto e campetti da calcio asfittici incastrati nell'asfalto. Un mondo in cui la Tramontana gela le ossa, Bruce Lee combatte in chiesa, Capitan Harlock cavalca draghi imbizzarriti e le storie d'amore s'inaugurano con i Bee Gees e un calcio negli stinchi. Con una terribile squaw per sorella e un nonno partigiano che non ha ancora finito di combattere, Rigo si prepara a capire quanto possa essere difficile e meraviglioso diventare adulti.
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MELLIS MARGARET
Margaret Mellis. A Retrospective Exhibition 1940-1987. Constructions in Wood and Paintings
London: Redfern Gallery. 1987. First edition. Paperback. Very Good. 12mo. Original card covers. Foreward by Julian Spalding essay by Patrick Heron 4 b/w plates 52 item catalogue documentation. Fine copy. Redfern Gallery. paperback
Bookseller reference : 019852
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Mellone Elia U.
Gli amori e le battaglie dei boeri
brossura In questo libro si racconta la travagliata storia d'amore dei fratelli Tommy e Jürgen verso una ragazza d'origine Olandese, durante l'esodo dei Boeri dalla Colonia del Capo, verso il nord oltre il fiume Orange, che ne delimitava i confini. Nelle nuove terre, ricche di pascoli e risorse agricole, i Boeri riuscirono a fondare alcune repubbliche autonome, seppure per un breve periodo, incalzati dall'imperialismo Britannico. Essi comunque dovettero combattere contro le feroci tribù dei Boscimani, Basuto, Zulù, Matabele ed altre di minor importanza, che si opposero strenuamente a difesa dei loro territori. Non sempre le battaglie furono a favore dei Boeri ma nulla poté contro la loro perseveranza. Nell'intreccio della storia, a dimostrazione che sussiste una costante nell'amore, si racconta inoltre la passione corrisposta tra Lobenguela, figlio del re dei Matabele, e la figlia di un ingegnere, Florence, che seppe superare, nell'Inghilterra dominata dalle potenti missioni religiose evangeliche, l'ostilità razziale della sua famiglia.
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Mellone Elia U.
I boeri. Le storie
brossura In questo libro si racconta la travagliata storia d'amore dei fratelli Tommy e Jürgen verso una ragazza d'origine Olandese, durante l'esodo dei Boeri dalla Colonia del Capo, dominio inglese, verso il nord oltre il fiume Orange, che ne delimitava i confini. Nelle nuove terre, ricche di pascoli e risorse agricole, i Boeri raggiunsero lo scopo di fondare delle repubbliche autonome, seppure per un breve periodo, incalzati dall'imperialismo Britannico. Essi comunque dovettero combattere contro le feroci tribù dei Boscimani, Basuto, Zulù, Matabele ed altre di minor importanza, che si opposero strenuamente per difendere i loro territori. Non sempre le battaglie furono a favore dei Boeri ma nulla poté contro la loro perseveranza. Nell'intreccio della storia, a dimostrazione che sussiste una costante nell'amore, si racconta inoltre la passione corrisposta tra Lobenguela, figlio del re dei Matabele, e la figlia di un ingegnere, Florence, che seppe superare, nell'Inghilterra dominata dalle missioni religiose evangeliche, allora molto potenti, l'ostilità della sua famiglia, superando le differenze razziali.
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Melloni Francesca
Il respiro della notte
br. Matteo è una creatura notturna, un ragazzo tipicamente punk nell'aspetto esteriore e frequenta un locale che, non a caso, si chiama Inferno. La musica è l'amalgama che tiene insieme tante isole sperdute nel mare tenebroso della notte: "Il gruppo era la cosa più importante che avevano, ancora più del pub. Quando erano sul palco e suonavano, si sentivano diversi, migliori di quanto si sentissero per il resto del tempo."
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Melodia Maurizio
La vera storia del Gesù che visse a Palermo
brossura Il Maestro è il personaggio di questa storia che mai durante tutta la narrazione viene chiamato Gesù. Egli è un profeta immaginario frutto della fantasia dell'autore e non ha nulla a che vedere con il vero ed unico Gesù sebbene la sua storia o meglio la sua disavventura si rifà a quella tracciata dal Vangelo. L'idea di immaginare nei nostri giorni un nuovo profeta simile al Gesù del Vangelo - ma ripeto non è Lui - è stata tuttavia così potente e travolgente per l'autore da non poter resistere alla tentazione di trarne un racconto. Il maestro nasce a Palermo e si imbarca in una mission impossible: cercare di comunicare con i Palermitani. Gli verrà impedito di parlare, di annunciare la buona novella e se riuscirà a parlare verrà travisato. Tutti cercheranno di derimerlo dalla pericolosa convinzione di essere il figlio di Dio, cercheranno di svegliarlo dal sogno, si metterà in moto la macchina stritola sognatori. Lo faranno per il suo bene, per evitargli la pazzia. La storia non sarebbe cambiata se anziché a Palermo, il Maestro fosse nato a Napoli o Milano, a Roma o Parigi. La missione del Maestro avrebbe trovato ostacoli insormontabili in qualsiasi luogo del mondo tranne uno. Per questo motivo gli viene consigliato di rinascere nell'unico luogo dove potrà trovare le sue soddisfazioni: la Palestina naturalmente.
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Melodie. - BALZ, Bruno / Gerhard FROBOESS (Red.):
Melodie. 2. Jahrgang 1948. Nr. 1 - 12. Ausgabe A. Illustrierte Zeitschrift für Musik Film Theater Freunde. Es handelt sich um eine illustrierte Zeitschrift mit Texten und Bildern, leider keine Noten.
12 Hefte in 1 Band (complett). 30,5 x 22 cm. 12 x 15 S. Schlichte Halbleinwand, illustrierte Original-Broschur mit eingebunden. Guter Zustand. Mit zahlreichen Abbildungen nach sw Photographien und Zeichnungen und Werbung der Zeit.
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Melone Giuseppe
Niente altro che uno sguardo discreto
brossura In una Londra odierna, nella medesima unità di tempo e di luogo, si muovono personaggi che si mescolano lungo la scia di una trama dagli intrecci profondamente introspettivi. Malley, anchorman e giornalista famoso, all'epilogo della sua parabola di successo, prova a ricercare in se' stesso il senso delle cose perdute, riaprendo, forse avventatamente, uno squarcio su momenti del passato, in risposta ad un insopprimibile empito di resipiscenza tardiva, che lo spinge a gettare uno sguardo discreto nelle vite di altri del tutto ignari protagonisti, per rimediare e se possibile di svelare, e rivelarsi, per una forse ancora possibile opzione di esistenza finalmente inclusiva. Il difficile rapporto tra uno straordinario ragazzo, Alex, campione di nuoto, alle Paraolimpiadi, e suo padre, Peter, austero allenatore della squadra olimpica. Un continuo brainstorming recante incessanti aneliti di verità. Una donna bellissima, travolgente e trascendente, ed un possibile grande amore, scompaginato da momenti implicanti scelte troppo responsabili. Su tutto una possibile ipotesi di rivalsa rispetto a tratti di vita complessi, originatisi da protagonisti quasi naturalmente avvezzi a precludersi ogni ipotesi di futuro.
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Meloni Enrico
TrePadri
brossura Le vicende di un uomo rimasto senza lavoro, che affronta il tempo per cercare, senza un progetto definito, un senso autentico alla sua esistenza, si alternano, capitolo dopo capitolo, a vari racconti con diversi personaggi. La storia si sviluppa secondo una struttura a scatole cinesi, in cui diversi episodi si intrecciano in un'ambientazione metropolitana, dove il protagonista, spogliatosi della sua identità lavorativa, intraprende un nuovo percorso esistenziale venendo a contatto con una variegata umanità. La narrazione, stimolata dalla sperimentazione calviniana del gioco combinatorio, consente ai principali interlocutori di comunicare in prima persona, ciascuno con il suo personale linguaggio, le proprie esperienze e riflessioni. Passato e presente, sacro e profano, fantasia e realistiche rappresentazioni s'incontrano, solcati da una vena d'umorismo, flussi di emozioni e momenti di filosofia. Le vicende si susseguono e si armonizzano fino a condurre il lettore alla scoperta dell'autentico protagonista del libro.
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Melosu Giovanni Mario
Il mio seme/anima
brossura «Sono nato negli anni quaranta in un paese della Sardegna centrale (Laconi). Splendido centro nel verde collinare, dove l'isola dei nuraghi ti riporta indietro nei millenni passati. Il pensiero che tutte le mattine, al risveglio, ponendoti domande che necessitano di risposte, che conosci ma stenti a mettere in atto. Due degli aspetti più ricorrenti a tali richieste sono: come uscire dall'anonimato e come comunicare al mondo chi sei e cosa cerchi. Per questi motivi ho scritto il presente volume, che possa trasmettere almeno in parte che sono in me, come: la fede umana e morale, quella religiosa, e soprattutto l'educazione che sin dalla nascita mi è propria.» (l'autore)
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MELOTTE, Edward P. (Intendant)
Spitzenhäubchen und Arsenik. (Arsenic and old lace). Lustspiel von Joseph Kesselring. Programmzettel. Spielzeit 1953/1954. Theater in der Nürnberger Strasse 50-52, Berlin. Intendant: Edward P. Melotte.
Berlin., 1954. (ca. 20,9 x 14,8 cm). 4 S. zum Aufklappen. Original-Programmzettel mit typografisch gestaltetem Deckeltitel. Einband gering berieben und fleckig, innen noch gut erhalten. Zettel wurde gelocht. Bleistiftnotiz über Theaterbesuch (Januar 1954) auf dem Deckel. Insgesamt guter Zustand.
Bookseller reference : 7298C
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Melter, Adolf A. (Hrsg.)
Libertäre - Literatur - Zeitschrift LIB-LIT. 1 Jahrgang / Heft 1 / September 1978.
Köln, Verlag DER IGEL, 1978. 20 x 15 cm. 80 Seiten. Grüner Orig.-Karton., 12456ab
Bookseller reference : 12456AB
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MELVILLE ROBERT.
The Mysterious Sign.
London: Institute of Contemporary Arts. 1960. First edition. Paperback. Very Good. Oblomg 16mo. Original paper covers. Essay by Robert Melville 52 Item catalogue 6 b/w illusts. Works by Arp Peter Blake Avinash Chandra Alan Davie Dubuffet Ernst Fontana Gysin Johns Ellsworth Kelly Klee Malevich Masson Mathieu Matta Michaux Motherwell Paolozzi Pollock Man Ray Schwitters Tapies Tobey Turmbull Wols etc. <br /><br /> Institute of Contemporary Arts. paperback
Bookseller reference : 025749
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Melville Herman
Bartleby lo scrivano
br. Bartleby, scrivano, un giorno si rifiuta di svolgere il proprio lavoro. "Preferirei di no": questa è l'unica spiegazione che concede. Bartleby semplicemente si ferma, seduto alla scrivania, al centro dell'ufficio o nella prigione di New York, e fissa il muro. Perché? Sulle motivazioni si sono interrogati filosofi e letterati, senza trovare una risposta unanime. E il fascino del piccolo capolavoro di Melville, apparso per la prima volta nel 1853 e oggi considerato uno dei più bei racconti dell'era moderna, è proprio qui, nel mistero di un uomo che nega l'accesso al proprio animo e alle proprie ragioni, mentre sfida pacificamente la rigida società di Wall Street e sconvolge equilibri e aspettative, che crollano come un castello di presunzioni senza fondamento. Bartleby è un sognatore o un disilluso? Sergio Perosa, nella limpida introduzione, ne esplica la natura, consapevole dell'impossibilità di un giudizio definitivo sulla vita e le azioni dello scrivano di Wall Street.
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Melville Herman
Bartleby lo scrivano e altri racconti
ril. "Bartleby lo scrivano", pubblicato nel 1853, è tra i racconti più significativi dell'epoca moderna, considerato un precursore della letteratura esistenzialista e dell'assurdo. Lo scrivano, impiegato in un ufficio di Wall Street, senza un motivo apparente o dichiarato comincia a rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti. Rivendica l'ozio e il silenzio contro tutte le pressioni dell'utilitarismo americano, attraverso un'operosità silenziosa prima e poi un'inflessibilità totale nel sottomettersi agli ordini del padrone. La celebre frase "Preferirei di no" è diventata un motto della resistenza passiva. In questa raccolta Bartleby è accompagnato da una selezione di quattro storie tra le quali "Il tavolo di melo", l'ultimo racconto di Herman Melville.
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Melville Herman
Bartleby, lo scrivano
br. Il giovane Bartleby lavora come scrivano per un avvocato di Wall Street e, osserva Emanuele Trevi nella prefazione, è «il più strano degli esseri umani». Non ha passato né famiglia, non ha casa, non mangia quasi nulla, non esce mai a prendere una boccata d'aria, non spende soldi, non manifesta sentimenti, non parla, non spiega. Soprattutto, è uno «scrivano che preferisce non scrivere». «Preferireidi no» è il rifiuto che invariabilmente oppone alle richieste che gli vengono rivolte: una frase che non è mossa da alcuno spirito di ribellione, una frase che non significa nulla e accompagnerà Bartleby in una inarrestabile spirale di autoannientamento. Proprio da questa insignificanza, che ha «il rigore di una legge di natura e di una necessità estetica, discende tutta intera l'abbagliante bellezza del racconto di Melville». Prefazione Emanuele Trevi.
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Melville Herman
Bartleby, lo scrivano-Benito Cereno
br. La varietà delle esperienze e l'acuta percezione delle realtà storiche, la profondità del dramma morale che egli visse e la grandiosità fantastica, la complessità psicologica, la ricchezza epica con cui lo mise in scena, fanno di Melville uno dei protagonisti della letteratura moderna. Potenti raffigurazioni dei dilemmi dinanzi a cui dovrebbe fermarsi ogni umano giudizio, "Bartleby" e "Benito Cereno" sono racconti incentrati su figure quotidiane, antieroiche, che rivelano un disinteresse sempre più profondo per l'avventura: per questi esseri frustrati, inerti dinanzi al "muro" della realtà, la maturità è silenzio.
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Melville Herman
Benito Cereno
brossura E' la descrizione di una singolare giornata dell'anno 1799 trascorsa da capitano Delano sulla nave spagnola San Dominique. Delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell'isolotto di Santa Maria, avvista la San Dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. La San Dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. Durante la traversata è scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell'equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a Benito Cereno, il comandante, perché li riporti in Africa. Scampati a un naufragio a Capo Horn la nave è ferma, in balia di una misteriosa attesa. Delano riuscirà a catturare e a processare il demoniaco capo negro Baho, responsabile della ribellione.
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Melville Herman
Billy Budd
br. Billy Budd, scritto pochi mesi prima della morte del suo autore e pubblicato postumo nel 1924, è una storia di mare ambientata su una nave da guerra inglese, in un punto imprecisato del Mediterraneo alla fine del Settecento. Il giovane e bel marinaio Billy Budd inizia a prestare servizio sulla Indomitable del capitano Vere e in poco tempo viene apprezzato e benvoluto da tutto l'equipaggio. Solo l'invidioso e oscuro sottufficiale Claggart sembra tramare per portarlo alla rovina, sino all'ingiusta accusa di ammutinamento. In un drammatico confronto con il capitano, l'innocente Billy non riesce a difendersi e, umiliato, colpisce Claggart, uccidendolo involontariamente. Vere e l'equipaggio si troveranno di fronte a un bivio, divisi tra la difesa dell'animo puro di Billy e l'implacabile morsa della disciplina e della legge del mare.
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Melville Herman
Billy Budd
ril. Scritto pochi mesi prima della morte di Melville, "Billy Budd" è una storia di mare ambientata su una nave da guerra inglese alla fine del Settecento. Un mozzo ventenne ingiustamente accusato dal maestro d'armi viene impiccato e rimane nella memoria degli altri marinai con la vivida forza dei martiri. Come sempre in Melville, la narrazione si configura come simbolica rappresentazione di una condizione esistenziale in cui il bene e il male, il giusto e l'ingiusto hanno la stessa forza di realtà. La verità del racconto accarezza la purezza della vittima innocente, l'austero rigore del capitano Vere (che condanna Billy pur riconoscendolo senza colpa), ma anche la criminosa follia del mefistofelico Claggart.
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Melville Herman
Billy Budd, marinaio
br. Nell'estate del 1797, il ventunenne Billy Budd viene arruolato a forza su una nave della marina militare inglese. È bello e ignaro del male quanto basta per venire in odio al maestro d'armi Claggart, individuo perfido e maniaco della disciplina, che fa di tutto per rendere la vita impossibile al marinaio. Il pugno omicida con cui il giovane reagisce alla falsa accusa di insubordinazione conduce la storia al suo tragico epilogo. Diviso tra ansia di giustizia e rispetto della legge, l'integerrimo capitano Vere assolve moralmente il marinaio ma è costretto a condannarlo: verrà impiccato al pennone di maestra, come un Cristo immolato sulla croce. "Il racconto di Melville", scritto poco prima della morte e pubblicato nel 1924, commuove come una favola triste ma ha la solennità della parabola; ci rivela che un uomo può odiare senza ragione un proprio simile fino a distruggerlo, un innocente può essere ucciso «secondo giustizia» e un giusto può riconoscere l'innocenza e insieme annientarla: un intreccio orribile e assurdo che per Melville assomiglia molto alla vita. Introduzione di Nemi D'Agostino.
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Melville Herman
La nave di vetro. Redburn: la sua prima avventura
br. Le avventure del giovane Redburn, «ovvero le confessioni e i ricordi di un mòzzo che era figlio di un gentiluomo», come precisa il titolo originale '-de La nave di vetro, Herman Melville dichiarò di averle scritte solo «allo procurarsi i soldi per comprare un po' di tabacco»; il che non che questa opera fosse, a ragione, considerata un capolavoro da lettori di gusto raffinato, questo romanzo, pubblicato nel 1849, il celebre autore di Moby Dick di Biìly Budd attinse ampiamente alle esperienze fatte dieci anni prima nel corso di un viaggio attraverso l'Atlantico a bordo di un mercantile. Un grande romanzo di mare e di formazione che entusiasmerà gli amanti del genere e non solo. Abbondano ne "La nave di vetro - Redburn: la sua prima avventura", mirabili pagine di descrizione della natura e dei costumi del tempo alle quali, dopo esserci appassionati alla vicenda umana del giovane Wellingborough, si torna con desiderio. Prefazione di Dario Pontuale. Postfazione di Biancamaria Rizzardi.
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Melville Herman
Moby Dick
br. "Da più di un secolo e mezzo uno spettro si aggira nelle acque extraterritoriali della letteratura: Moby Dick. Coalizzati in una sacra caccia, da allora non facciamo che braccarlo, per sottometterlo alle nostre interpretazioni, e questa caccia maniacale e consapevole, che è anzitutto una caccia a noi stessi, ci condanna. Melville compose in una stagione di creatività febbrile quello che è un romanzo d'avventura e un trattato gnostico, un saggio enciclopedico e una cosmogonia pagana, una fiaba mostruosa e un'allegoria intollerabile, un'epopea o una forma totalmente nuova". (Ottavio Fatica) Con uno scritto di Mario Vargas Llosa e un saggio di D. H. Lawrence.
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Melville Herman
Moby Dick
brossura
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Melville Herman
Moby Dick
br. Capolavoro di Melville, "Moby Dick" (1851) è insieme un appassionante romanzo d'avventura e una potente allegoria del conflitto primordiale tra l'uomo e le forze misteriose della natura, una tragica epopea piena di sangue e di morte e una profonda metafora dell'umano destino, della disperante ambiguità del vivere in cui l'uomo si dibatte senza possibilità di scelte definitive. Il mare, omerico e biblico al tempo stesso, è il regno dei mostri, del terrore, delle immense profondità che sfuggono alla comprensione umana. La balena bianca contro la quale lotta ostinatamente e inutilmente Achab è un'incarnazione del mitico Leviatano, un abbagliante simbolo dell'assurdità del mondo. L'eroico capitano è un Faust orgoglioso e dolente che vuole distruggere nell'odiato animale il male stesso. Il viaggio del Pequod a caccia del mostruoso cetaceo evoca un'umanità alla ricerca di senso in un'affannosa esplorazione che tuttavia conduce solo a riconoscere l'ineffabilità dell'essere. Introduzione di Nemi D'Agostino.
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Melville Herman
Moby Dick
ill., br. Un uomo e un mostruoso cetaceo si fronteggiano: è il conflitto più aspro, accanito e solitario mai immaginato, è la storia di ogni anima che si spinga a guardare oltre l'abisso. Moby Dick è un gigantesco capodoglio, candida fonte di orrore e meraviglia; Achab è un capitano che, ossessionato da follia vendicatrice, lo insegue fino all'ultimo respiro; Ismaele, un marinaio dall'oscuro passato imbarcato sulla baleniera Pequod, è il narratore e, forse, l'eroe della tragedia. Sullo sfondo, il ribollire sordo e terribile dell'oceano, il vociare cosmopolita dell'equipaggio, le descrizioni anatomiche delle balene e i puntuali resoconti di caccia. Così, pagina dopo pagina, i personaggi del dramma diventano i protagonisti di una nuova epica, con il fascino ambiguo e controverso di un destino contemporaneo. Con un saggio di Harold Bloom.
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Melville Herman
Moby Dick o la balena
br. "Il primo capitolo di Moby Dick comincia con una dichiarazione non umana, ma angelica. Call me Ishmael: chiamatemi Ismaele, non già mi chiamo Ismaele. Non ha importanza il nome del protagonista narratore, ma ciò che egli simboleggia. Ismaele è l'uomo che si sa dotato di una superiorità non riconosciuta dal mondo: il primogenito di Abramo è un bastardo cacciato nel deserto, fra altri reietti; là impara a sopravvivere a questa morte, in perfetta solitudine, indurito contro le avversità." (Elémire Zolla) Questa edizione presenta la traduzione di Cesare Pavese.
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Melville Herman
Moby Dick or the whale. Ediz. illustrata
ill., br. Le illustrazioni, vere protagoniste di questa edizione e sin dall'origine riprodotte fotomeccanicamente da disegni a china, sono apparse la prima volta nel 1930 per Donnelly & Sons da The Lakeside Press di Chicago in tre volumi in quarto di millimetri 220 per 300. Quella edizione, di valore inestimabile, è inaccessibile. La nostra è stata composta ed impaginata sulla base della De Luxe Edition, apparsa nel 1937 nel formato ridotto di millimetri 140 per 185, ed in un solo volume, per la Garden City Publishing Co. L'indicazione De Luxe era per distinguerla dalla edizione Trade apparsa nel 1930 per i tipi della Random House. Nell'aletta di presentazione, riferendosi ai disegni brillanti e realistici che ricreano la storia di Achab, l'editore parla dell'opera come di un capolavoro destinato all'eternità; e la scelta di non pubblicare una traduzione ma di conservare il testo originale è infatti dettata dalla necessità di non alterare lo straordinario equilibrio creato dall'illustratore. A nostra conoscenza, inoltre, pur essendo stato pubblicato in numerosi paesi, il libro illustrato da Kent non aveva ancora avuto una edizione italiana degna del suo valore.
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Melville Herman
Moby Dick. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br.
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Melville Herman
Typee. Un'avventura nelle isole Marchesi
brossura
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Melville Herman; Bacigalupo M. (cur.)
Moby Dick
br. Ishmael, narratore e testimone, si imbarca sulla baleniera "Pequod", il cui capitano è Achab. Il capitano ha giurato vendetta a Moby Dick, una immensa balena bianca che, in un viaggio precedente, gli aveva troncato una gamba. Inizia un inseguimento per i mari di tre quarti del mondo. Lunghe attese, discussioni, riflessioni filosofiche, accompagnano l'inseguimento. L'unico amico di Ishmael morirà prima della fine della vicenda. È Queequeg, un indiano che si era costruito una bara intarsiata con strani geroglifici. Moby Dick viene infine avvistata e arpionata. Trascinerà nell'abisso lo stesso Achab, crocefisso sul suo dorso dalle corde degli arpioni. Ishmael è l'unico che sopravvive, usando, come zattera, la bara di Queequeg. Con un saggio diHarold Bloom
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Melville Herman; Ballerini L. (cur.)
Benito Cereno. Testo inglese a fronte
br. Una storia di mare e di schiavitù, pervasa da foschi timori per una umanità alla deriva, per la sorte che attende lo schiavo come il padrone. In "Benito Cereno" Herman Melville attraversa, prima di Joseph Conrad, la zona d'ombra della coscienza occidentale affidandosi all'esile trama degli ultimi giorni di un ammutinamento, indugiando sulla ferocia dell'oppresso e, ancor più, sul grigiore dell'apatia o della cecità dell'oppressore, in un crescendo di tensione mai risolta tra il bene e il male, nella premonizione dell'insufficienza della giustizia terrena. Melville sfida il lettore a immergersi in un "labirinto di senso", come scrive Luigi Ballerini nell'introduzione a questo capolavoro, da lui curato e tradotto con straordinaria maestria, consapevole delle ambiguità e degli splendori della prosa melvilliana.
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Melville Herman; Celati G. (cur.)
Bartleby lo scrivano
br. "Bartleby lo scrivano", apparso nel 1853, tra i più bei racconti dell'epoca moderna, parla di un comico scrivano che rivendica l'ozio e il silenzio, contro tutte le pressioni dell'utilitarismo americano. Imitato, meditato e tradotto da alcuni dei massimi scrittori contemporanei, come Borges, Beckett, Michel Leiris, Georges Perec, Italo Calvino (che intendeva dedicargli l'ultima delle sue "Lezioni americane"), è anche una parabola sul lavoro di scrivere destinata a sconvolgere molte idee. La traduzione di Gianni Celati ce lo restituisce in tutta la sua freschezza, con una umoristica adesione ai tic di Bartleby (per esempio la sua celebre frase: "Avrei preferenza di no"). Inoltre Celati presenta un suo studio sull'esilarante scrivano, la versione delle lettere di Melville nel burrascoso periodo di passaggio da "Moby Dick" a "Bartleby" e un elenco ragionato delle varie interpretazioni del racconto.
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Melville Herman; Ceni A. (cur.)
Billy Budd
br. "Billy è l'ultimo. E Billy Budd è una parabola. In questo discorso in forma di racconto (che, come è noto, fu redatto tra il 1886-1888 e il 1891, anno della morte dell'autore, e uscì nella prima edizione soltanto nel 1924) infatti Billy da vita alla figura angelicata di colui che sempre e comunque subisce e subirà il torto, l'ingiustizia, la prepotenza, l'illegalità (per dirla melvillianamente, le mire del maligno su questa terra). Pertanto Billy - che è una specie di 'umiliato e offeso' eroicizzato sorto dalla commistione di un Oliver Twist rimasto immune ai bassifondi e ormai giovanotto con un santo martire e con qualcosa del dostoevskiano 'idiota' principe Myskin - è anche il sacrificato per eccellenza, cioè, l'innocente, il puro." (dall'introduzione di Alessandro Ceni)
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Melville Herman; Ceni A. (cur.)
Moby Dick
brossura "Moby Dick", pubblicato nel 1851, è considerato il capolavoro di Melville e uno dei più noti libri della letteratura americana e mondiale. Vi narra in prima persona la sua avventura Ismaele, che si imbarca come marinaio assieme a un ramponiere indiano sulla baleniera Pequod. Il capitano della nave, Achab, un personaggio cupo che incute rispetto e timore nei suoi uomini, ha perso una gamba per colpa della balena bianca Moby Dick e ora vuole vendicarsene, a qualunque costo. Inizia così una lunga caccia. La snervante attesa dell'incontro con il cetaceo che sfugge al capitano offrirà al narratore l'occasione di meditazioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche, all'interno della struttura del romanzo d'avventura per mare. Intanto l'immenso oceano, con i suoi mostri e le sue profondità, si erge in tutta la propria potenza e imperscrutabilità dinanzi all'uomo, che gli può contrapporre solo una fragile esistenza, oscillante tra il bene e il male. Fino a che sopraggiunge la catastrofe finale, fatalmente presentita, quando Moby Dick distruggerà la baleniera e tutto l'equipaggio trascinando con sé Achab e il suo arpione. Solo Ismaele si salverà e potrà così raccontare la loro folle, ambiziosa quanto disperata, impresa.
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Melville Herman; Gorlier C. (cur.)
Opere scelte. Vol. 1
brossura
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Melville Herman; Mussapi R. (cur.)
Benito Cereno
br. È una singolare giornata dell'anno 1799 e il capitano Delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell'isolotto di Santa Maria, avvista la nave San Dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. La San Dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. Durante la traversata è scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell'equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a Benito Cereno, il comandante, perché li riporti in Africa. Scampati a un naufragio a Capo Horn la nave è ferma, in balìa di una misteriosa attesa. "Benito Cereno" è una grande e tragica avventura di mare, che rivela l'aspetto buio, profondo dell'umanità.
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Melville Herman; Pirè L. (cur.)
Bartleby. Benito Cereno
br. In versione integrale, i più grandi classici della letteratura angloamericana in lingua originale. Le opere sono accuratamente commentate e riportano la biografia dei singoli autori.
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Melville Herman; Pontuale D. (cur.)
Benito Cereno
br. «Anzitutto, è una storia di mare, e mai il mare tradisce la fantasia di Melville. È curioso come un'esperienza durata poco più di quattro anni e conclusa quando egli ne aveva ventisei, gli abbia invasa tutta l'anima, filtrando a interessarne le radici più segrete» (Cesare Pavese). Nota di Riccardo Duranti. Postfazione di Dario Pontuale.
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Melville Herman; Sienkiewicz Bill
Moby Dick
ill., ril. La lotta ossessiva e mortale del capitano Achab contro la mostruosa Balena Bianca non è solo un classico della letteratura, ma anche uno degli ultimi grandi miti dell'immaginario contemporaneo. Bill Sienkiewicz ne esalta il respiro epico e simbolico, dipingendo una furiosa e mistica caduta verso gli abissi, dove eroismo e follia finiscono per confondersi irrimediabilmente.
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