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Myers William 1939
The teaching of George Eliot / William Myers
Leicester : Leicester University Press 1984. First Edition. Fine cloth copy in an equally fine dw now mylar-sleeved. Particularly and surprisingly well-preserved; tight bright clean and especially sharp-cornered. Copy is not price-clipped.; 8vo 8"" - 9"" tall; 264 pages; Physical description. : 264 p. ; 23 cm. Notes: Includes index. Includes bibliographical references and index. Subject: Eliot George 1819-1880 - Knowledge and learning. Eliot George - Criticism and interpretation. Eliot George 1819-1880 - Studies. Eliot George 1819-1880 - Criticism and interpretation. Didactic fiction English - History and criticism. Women and literature - England - History - 19th century. Fiction in English - Eliot George - 1819-1880 Fiction in English - Eliot George - Critical studies. [Leicester] : Leicester University Press hardcover
Bookseller reference : 201222 ISBN : 0718512367 9780718512361
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Myers Benjamin
All'orizzonte
br. Inghilterra, 1946. Nell'estate successiva alla conclusione della Seconda guerra mondiale, Robert, sedici anni, decide di trascorrere un periodo in piena libertà a contatto con la natura, prima di cominciare il lavoro in miniera cui è destinato. Dopo qualche giorno di cammino, diretto al mare, si imbatte nel cottage di Dulcie, una donna già avanti con gli anni, eccentrica, colta, burbera, accogliente. In cambio di lavori al capanno nel suo giardino - un capanno usato in passato da una misteriosa artista - Dulcie gli offre ospitalità. Quell'inattesa generosità segna l'inizio di un'amicizia improbabile ma saldissima, che cambierà il futuro già tracciato di entrambi. Al giovane Robert, le conversazioni con Dulcie apriranno un nuovo mondo, fatto di scambi sul cibo, sulla natura, sui viaggi e sull'importanza delle parole, soprattutto scritte. Presto, Robert si avvicina, come ci confida, «a essere me stesso e non la persona che fino ad allora avevo interpretato», mentre Dulcie prova a venire a patti con il suo passato, riscoprendo nuove ragioni di vita. Con "All'orizzonte" Benjamin Myers ci parla del potere della natura per la costruzione della personalità, della forza dell'amicizia indipendentemente dall'età anagrafica, dell'importanza della letteratura, e dunque della lettura, per l'interpretazione del mondo.
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Myers Walter Dean
Monster
br. Steve Harmon è in prigione, accusato di aver fatto il palo durante una rapina finita nel sangue: rischia una condanna a vita. Steve è smarrito, pieno di paura; per farsi coraggio ricorre alla sua grande passione, il cinema. Decide di raccontare il suo processo come se fosse un film. E noi veniamo catapultati lì, in prima fila: assistiamo a interrogatori e testimonianze, ricostruiamo da varie angolazioni la vita di Steve, che segue un corso di cinema, vive a Harlem, frequenta i bulli del suo quartiere. È colpevole o innocente? È davvero un mostro, come lo definisce la pubblica accusa? O è soltanto un ragazzo nero, e in quanto tale colpevole designato, sospetto per definizione? Fino all'ultimo non lo sapremo: faremo i conti, invece, con i nostri pregiudizi, le nostre ambivalenze, che oscillano di scena in scena. Come il suo avvocato difensore, come i suoi stessi genitori, non sappiamo se fidarci completamente di Steve.
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Myers William S. William Sh 1866 1945
Food for Plants
HardPress Publishing 2013-01-28. Paperback. Good. HardPress Publishing paperback
Bookseller reference : SONG131310082X ISBN : 131310082X 9781313100823
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Myers William S. William Sh 1866 1945
Grass Growing for Profit. A Short Compilation of Experimental Work on the Effects of Nitrate of Soda on Hay Crops; Including Some Directions for the . at Highland Experimental Farms New.
HardPress Publishing 2013-01-28. Paperback. Good. HardPress Publishing paperback
Bookseller reference : SONG1313061190 ISBN : 1313061190 9781313061193
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Myers, Vali (1930-2003)
Gruppenbild mit Padhi Frieberger, Rudy Rappold und Ernst Fuchs. Aufnahme Gino Molin-Pradel.
Wien, (1981). 21,5 x 16,4 cm., 1
Bookseller reference : 348DB
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MYR, Hans-Georg (d.i. Hans-Georg Meyer):
Fitz, der Pfiffikus. Gezeichnet von Myr.
ca. 20 x 14 cm. 31 S. Blaue Original-Broschur mit illustriertem Deckeltitel. Einband leicht berieben und mit kleinen Randläsuren. Papierbedingt gegilbt. Sonst guter Zustand. Durchgehend illustriert von Hans-Georg Myr. Mit einem Vorwort von G. Ulrich. Diese Bildserien erschienen in der Jugendzeitschrift "Ins Neue Leben" herausgegeben vom Minerva-Verlag. Erstmalige Ausgabe der Serie unter dem Titel "Fitz, der Pfiffikus". In jeweils drei Bildkästen werden kurze Episoden im Handlungsmodell von Lausbubengeschichten präsentiert. Selten!
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Mytting Lars
Sedici alberi
ril. Ferite. Traumi inflitti dall'uomo o dall'ambiente circostante. È così che nasce il legno di betulla più bello e ricercato: dallo sforzo del tronco di riparare se stesso, stagione dopo stagione, cicatrice dopo cicatrice. E di traumi non è certo privo il passato di Edvard, ritrovato appena treenne a chilometri di distanza dalla località della Somme in cui entrambi i genitori misteriosamente morirono. Da quel giorno Edvard è cresciuto con i nonni paterni in una piccola fattoria della Norvegia, non lontano dal bosco di betulle appartenuto allo zio Einar. Ma di Einar - fratello del nonno e fine ebanista inghiottito dalla violenza della Seconda guerra mondiale - Edvard sa poco o niente, come di tutta la sua complicata famiglia. Quando il nonno, taciturno e protettivo custode di troppi segreti, muore all'improvviso, ad attenderlo c'è una bara di legno pregiato. E se il feretro fosse opera proprio di Einar? Ansioso di dare risposta alle domande che da sempre lo assillano, Edvard parte per un viaggio che dai paesaggi collinosi del Gudbrandsdalen lo porterà fino alle isole Shetland e poi in Francia, sulle tracce dello zio e di una preziosa, inattesa eredità.
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Mán-Várhegyi Réka
Infelicità nel quartiere Auróra
br. In quattordici brevi racconti, composti come i singoli edifici di un quartiere che nella sua complessità racchiude corrispondenze e richiami tra i vari personaggi - intellettuali, studenti, artisti, studiosi e altri appartenenti alla classe media - si assiste al quotidiano fallimento della ricerca della felicità e del proprio posto nel mondo. Un mondo che si presenta come costretto a far vedere solo certi suoi lati e che va felicemente in pezzi forse proprio per questo. Molti di questi personaggi sono frustrati, intenti a cambiare la propria vita e a raggiungere la felicità e il successo, ma il più delle volte non ci riescono. Le loro strategie e le difficoltà che affrontano sono descritte con un'ironia che non risparmia nessuno ma sembra capire la battaglia di ognuno. Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo chi ci sta accanto, istanti in cui l'identità dell'altro si cancella ai nostri occhi e di riflesso dubitiamo della nostra. Alcuni dei personaggi vivono in bilico tra Oriente e Occidente, tra la sensazione di avere un'identità e non averla. In questi istanti di smarrimento prendono l'avvio vicende nel corso delle quali il lettore si troverà a varcare più volte la frontiera fra il reale e il surreale. Le storie che concludono ogni ciclo raccontano infatti di metamorfosi kafkiane in cui il narratore si risveglia in un altro corpo: una donna diventa Lionel Messi, un bambino di tre anni si crede una donna, qualcuno si trasforma nella propria nonna. Nei racconti di Mán-Várhegyi, non ci sono grandi conflitti o traumi, solo la semplice infelicità e la muta disperazione della vita quotidiana, narrate in tono provocatorio, ironico, naturale, con ritmo pacato e non trionfale, come il rumore delle molte cose che su anime troppo fini cadono come brina e ruggine.
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Márai Sándor
Divorzio a Buda
br. È il destino, ancora una volta, a dare le carte: proprio al giudice Kristóf Kómives, cittadino integerrimo, tocca sciogliere dal vincolo matrimoniale Imre Greiner, un medico che è stato suo compagno di collegio e Anna Fazekas, che Komives aveva incontrato qualche volta, molti anni prima. Ma la sera che precede l'udienza Kómives, rincasando a tarda ora, trova ad aspettarlo Greiner, e da lui apprende che un evento atroce è sopravvenuto a rendere inutile la sentenza. Nel corso di un tormentato faccia a faccia Greiner racconterà a Kómives la sua storia con Anna e soprattutto pretenderà da lui una risposta, prima che sia tutto finito. A sua volta Kómives scoprirà le verità che i sogni della notte svelano e le luci del giorno occultano.
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Márai Sándor
Il gabbiano
br. Quando la giovane donna che ha chiesto udienza (e che lui ha accettato di ricevere nonostante l'ora tarda) entra nel suo ufficio, il consigliere del ministero degli Interni ha una bizzarra reazione: una "delirante, tremenda ilarità si diffonde nelle sue membra come un formicolio". E così che deve ridere il diavolo, pensa l'alto funzionario, "allorché si rende conto che, sia pure in modo deforme e orribile, il suo volto assomiglia a quello di Dio". Perché la splendida creatura che gli sta di fronte è il doppio perfetto di un'altra: colei che molti anni prima, nella penombra di una stanza, gli aveva chiesto, con voce lievemente roca, citando Lord Lyttelton: "Tell me, my Heart, if this be Love?". Poco tempo dopo quella donna si era uccisa, e per amore di un altro. E adesso è tornata, pensa l'uomo: adesso che lui ha quarantacinque anni, e comincia a sentirsi vecchio; e proprio oggi, quando ha appena controfirmato un documento che getterà il suo Paese nella tragedia della guerra. Ma la giovane seduta davanti alla sua scrivania dice di venire dal Nord e di chiamarsi Aino Laine: un nome che in finlandese significa Unica Onda. Che cosa vuole? Una borsa di studio, dice, un permesso di soggiorno... Ma forse non tutto è così limpido, e il consigliere di Stato lo scoprirà al termine di una lunga notte in cui quella donna, comparsa all'improvviso nella sua vita come un gabbiano planato da lontananze boreali, si mostrerà più enigmatica e indecifrabile di quanto avesse immaginato.
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Márai Sándor
L'isola
br. Se il professor Victor Henrik Askenasi, proveniente da Parigi e diretto in Grecia, ha deciso di fermarsi a Dubrovnik (che negli anni Trenta si chiama ancora Ragusa), è forse perché - non diversamente dal Giacomo Casanova della "Recita di Bolzano", né da tanti altri personaggi di Márai - è lì che ha un appuntamento con il destino. Perché lì, forse, troverà la risposta alla domanda che da sempre lo tormenta - quella che lo ha spinto, alcuni mesi prima, a lasciare sua moglie, i suoi studi e la sua cattedra di greco antico, e ad andare a vivere con una equivoca ballerina russa. Situazione banale, in apparenza, sebbene altamente "sconveniente", come amici e colleghi l'hanno giudicata: un maturo signore si innamora di una donna giovane e attraente. E invece no: alla turbinosa Eliz, come a tutte le donne che ha incontrato nella sua vita, Askenasi non ha fatto altro che chiedere quella risposta. Ma nemmeno lei, pur nella sua solare sensualità, nella sua generosa impudicizia, ha saputo dargliela: Eliz non era la meta, poteva soltanto mostrargli la strada. Adesso, in un pomeriggio di maggio eccezionalmente caldo, allorché decide di andare a bussare alla porta della sconosciuta che gli ha rivolto uno sguardo provocante chiedendo la chiave della sua stanza a voce appena troppo alta, Askenasi sente che la risposta è vicina, che è infine arrivato il momento di oltrepassare quel limite al di là del quale forse c'è l'oscurità del crimine e della follia - o forse la verità.
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Márai Sándor
La donna giusta
br. Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di Budapest, una donna racconta a un'altra donna come un giorno, avendo trovato nel portafogli di suo marito un pezzetto di nastro viola, abbia capito che nella vita di lui c'era stata, e forse c'era ancora, una passione segreta e bruciante, e come da quel momento abbia cercato, invano, di riconquistarlo. Una notte, in un caffè della stessa città, bevendo vino e fumando una sigaretta dopo l'altra, l'uomo che è stato suo marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita e insieme "un veleno mortale", e come, dopo aver lasciato per lei la prima moglie, l'abbia sposata - e poi inesorabilmente perduta. All'alba, in un alberghetto di Roma, sfogliando un album di fotografie, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come lei, la serva venuta dalla campagna, sia riuscita a sposare un uomo ricco, e come nella passione possa esserci ferocia, risentimento, vendetta. Molti anni dopo, nel bar di New York dove lavora, sarà proprio il batterista a raccontare a un esule del suo stesso paese l'epilogo di tutta la storia. Al pari delle "Braci" e di "Divorzio a Buda", questo romanzo appartiene al periodo più felice e incandescente dell'opera di Márai, quegli anni Quaranta in cui lo scrittore sembra aver voluto fissare in perfetti cristalli alcuni intrecci di passioni e menzogne, di tradimenti e crudeltà, di rivolte e dedizioni che hanno la capacità di parlare a ogni lettore.
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Márai Sándor
La recita di Bolzano
br. "Che cosa aspetti a infilarti il costume, vecchio commediante, illusionista appassito? Il ballo in maschera sta per cominciare." Il libertino quarantenne ha un gusto amaro in bocca, e la stanza è piena di ombre: sono le ombre della sua giovinezza. Ma ha un contratto, e deve rispettarlo. Dov'è la lettera che gli ha mandato Francesca? "Devo vederti" ha scritto. Oh, non sarà né la prima né l'ultima che riceve da una donna sposata. Questa, però, è stata scritta dalla sola donna che un giorno ha creduto di amare (e lui, per paura di quell'amore, è fuggito). Per di più gliel'ha portata il marito in persona: Sua Eccellenza il conte di Parma.
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Márai Sándor
La sorella
br. A un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a Firenze, Z. - il grande, celebre pianista atteso in Italia per un concerto - capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più E., la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l'ultima volta che tutto, insomma, sarà "diverso". Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di Firenze.
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Márai Sándor
La sorella
br. A un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a Firenze, Z. - il grande, celebre pianista atteso in Italia per un concerto - capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più E., la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l'ultima volta che tutto, insomma, sarà "diverso". Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di Firenze.
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Márai Sándor
Liberazione
br. Dicembre 1944. L'armata rossa sta per completare l'accerchiamento di Budapest. L'antivigilia di Natale una ragazza di venticinque anni, Erzsébet, che già da mesi vive braccata, sotto falsa identità, riesce a trovare un nascondiglio per il padre: il vecchio, un celebre scienziato a cui gli squadroni fascisti delle croci frecciate danno la caccia, verrà murato, insieme ad altre cinque persone, in una cantina grande quanto una dispensa. Erzsébet, invece, scenderà nello scantinato del palazzo dove vive, insieme a tutti gli abitanti di quello e di altri palazzi dei dintorni. Ci rimarranno per quattro settimane, quanto durerà il terribile assedio, mentre sopra le loro teste infuriano i combattimenti. In quel mondo sotterraneo maleodorante e caotico, in una "promiscuità da porcile", mentre fra la gente ammassata sui materassi si scatenano tensioni sempre più acute, Erzsébet aspetta "qualcosa". Qualcosa che si riassume in una parola: liberazione. Tra poco i russi saranno qui, pensa, e tutto cambierà. Finalmente, nella notte fra il 18 e il 19 gennaio, vedrà la sagoma del primo russo stagliarsi sotto la porta: ma quell'incontro sarà ben diverso da come se l'era immaginato. Scritto in meno di tre mesi nell'estate del 1945 e rimasto inedito fino al 2001, il romanzo è una testimonianza bruciante dell'orrore che un'intera città ha vissuto nei mesi dell'assedio dei sovietici, dei bombardamenti degli Alleati, sottoposta ai rabbiosi rastrellamenti degli sconfitti.
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Márai Sándor
Terra, terra!...
br. Nel 1969, dopo vent'anni di esilio (e trentacinque dalla pubblicazione delle "Confessioni di un borghese", il primo suo volume di memorie), Márai decide di sfogliare "quell'album di immagini morte" che si porta dentro e di raccontare gli anni atroci del dopoguerra. In un montaggio implacabile e sontuoso fa sfilare quelle immagini davanti agli occhi: dall'apparizione dei russi sulla sponda del Danubio alle rovine di Budapest, ridotta a un cumulo di macerie. E poi il ritorno a una faticosa normalità, il desiderio di scrivere nella lingua materna...
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Márai Sándor
Truciolo
brossura Il cane che "il signore" regala alla "signora" la vigilia di Natale, ancora sudicio di fango e paglia, ha un pedigree quanto mai incerto e un gran brutto carattere: non è quel che si dice una bestiola mansueta e dimostra sin dalla più tenera età una radicale insofferenza per qualsiasi disciplina. Sarà propri a causa del suo caratteraccio se i rapporti tra lui e il signore, inizialmente improntati a una virile, calda complicità, giungeranno a un epilogo inatteso e tutt'altro che edificante.
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
Confessioni di un borghese
brossura Nella prima parte, siamo in una cosmopolita cittadina dell'Alta Ungheria agli inizi del Novecento, nel luminoso tramonto della Monarchia, in seno a una famiglia della borghesia colta di origine tedesca. Nella seconda parte, il narratore - prima bambino e poi adolescente animato da un inesprimibile senso di ribellione - è diventato un ombroso déraciné che, spinto da una vorace curiosità e da un'irrequietezza che è in lui forma di vita, abbandona il suo Paese per una destinazione a lui stesso ignota. Iniziano così le peregrinazioni nell'Europa fra le due guerre: dapprima a Lipsia, Stoccarda, Weimar, Monaco, Francoforte, Berlino, e poi Parigi, Firenze, Londra per arrivare fino al Medio Oriente.
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
I ribelli
brossura Il romanzo racconta le vicissitudini e le avventure di un gruppo di ragazzi, ambientate nella tarda primavera del 1918, in una cittadina dell'Alta Ungheria lontana dal fronte, dove la vita, placida e sonnacchiosa in apparenza, è profondamente inquinata dalle venefiche esalazioni della guerra. Abbandonati a se stessi mentre i padri combattono chissà dove, i giovani in balìa dei demoni della loro "rivolta contro l'utile e il pratico", dichiarano guerra al mondo degli adulti inventandosi giochi molto, troppo pericolosi. Un oscuro commediante, che diventa il loro mentore occulto coinvolgendoli nelle sue trame perverse, li trascinerà verso un epilogo tragico e inevitabile.
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
L'eredità di Eszter
brossura Per vent'anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed Eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
L'eredità di Eszter
br. Per vent'anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed Eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
Le braci
br. Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.
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Márai Sándor; Sciacovelli A. D. (cur.)
Il sangue di san Gennaro
br. "A Pasqualino, perché aveva sei anni e ogni mattina portava giù l'immondizia, al pescatore monco, perché ammansiva il mare, a santo Strato, perché proteggeva il palazzo e i malati": a loro Màrai dedica il suo "romanzo napoletano", ambientato nella città dove visse dal '48 al '52, prima di partire per gli Stati Uniti. A formare il vasto coro, lacero e sgargiante, che commenta la vicenda intorno a cui è costruito il libro sono gli uomini, le donne e i bambini della città, con la loro miseria, il loro lerciume, la loro fatica di vivere e il loro orgoglio ancestrale di aristocratici; e le interminabili chiacchiere, le liti che scoppiano furibonde, teatrali, ritualizzate, da una finestra all'altra, i lutti non meno teatrali e urlati, i santi arcigni e polverosi dentro le teche di vetro - con la loro umanità piagata e ghignante. Un intero popolo che, fra tutte le possibilità, crede che "la più verosimile" sia il miracolo. Un giorno, dalle parti di Capo Posillipo, vanno ad abitare due stranieri, un uomo e una donna (inglesi? polacchi?): displaced persons, così li definiscono le autorità, profughi. Anche loro, almeno per un po', crederanno che lì possa avvenire il miracolo. Ma durante una violenta tromba d'aria si verificherà un evento che avrà il senso di una delusione assoluta, di una sconfitta inappellabile, poiché sancirà l'impossibilità di credere che ci sia un futuro per chi, in quanto esule, ha perso la propria identità.
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MÁTYÁS, J
Mikroskopische Untersuchungen der biolgischen Resorptionen in den Röhrenknochen.
Budapest:, Akademiai Kiado., 1955. Gr.8°. 91 S. Original Leinwand mit Deckeltitel. Einband etwas fleckig, innen sehr sauber und ordentlich.
Bookseller reference : 32775A
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MÁTYÁS, J.:
Mikroskopische Untersuchungen der biolgischen Resorptionen in den Röhrenknochen.
Gr.8°. 91 S. Original Leinwand mit Deckeltitel. Einband etwas fleckig, innen sehr sauber und ordentlich. Mit einem Vorwort, 104 Abbildungen, teils auf ausfaltbarbaren Tafeln, einige farbig.
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MÄCHLER, Franz (Textredaktion):
Nebelspalter Nr. 20, 16. Mai 1956. Sondernummer Film.
4°. (33 x 23,6 cm). 51 S. Original-Broschur mit illustriertem Deckeltitel. (= Nebelspalter: 20/1956, 82. Jahrgang). Einband etwas gebräunt, sonst wohlerhalten. Altersentsprechend guter Zustand. Mit ganzseitigen Karikaturen von BARTH
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Mädchen mit Blumenkorb
Gestanztes Glanzbild oder "Oblate" (ca
o.J. 17,5 : 8,5 cm) in Chromolithographie mit Prägung.
Bookseller reference : 149790
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Mädchenbibliothek Freia
zur Bildung von Geist und Gemüt für Deutschlands Töchter
Hrsg. von Helene Stökl. 2. Band. Stuttgart, Levy & Müller, ca. 1895. Kl.-8vo. Mit Illustrationen (von Fritz Bergen u.a.), . IV, 216 S., 2 Bl. Illustrierter Or.-Lwd.; etw. fleckig, Kapitale u. Ecken etw. bestoßen. [4 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 108204
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Mäding, Franz
Schnick-Schnack
Allerhand Verslein für kleine und große Kinder. Berlin, Gahl, ca. 1910. Mit 3 Farbtafeln (signiert "E.H.") u. zahlreichen Illustrationen. 79 S. Or.-Pp. mit farbigem Deckelbild.
Bookseller reference : 19219
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Mählert Ulrich; Gilardoni A. (cur.); Gilardoni-Büch K. B. (cur.)
La DDR. Una storia breve 1949-1989
br. Il 3 ottobre 1990, tre giorni prima del 41° anno dalla sua fondazione, la Repubblica democratica tedesca smise di esistere come stato. Nei ricordi delle persone essa continua a vivere, all'Est come all'Ovest, tra nostalgia per il passato, film e revival, condanna senza appello di uno stato e della sua popolazione e tentativi di minimizzare quella che è stata chiamata la «seconda dittatura tedesca». La DDR. Una storia breve ci offre una sintesi essenziale ed equilibrata di quarant'anni di storia.
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Männer - Fahrten - Abenteuer
Das Jahrbuch für richtige Jungen
München, Andermann, (1953). Mit zahlreichen Tafeln u. Abbildungen. 157 S., 1 Bl. Or.-Lwd. [3 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 95592
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Märchen aus aller Welt
Auswahl von Hans-Joachim Gelberg
Weinheim, Beltz & Gelberg, 2010. 4to. Durchgehend farbig illustriert von Nikolaus Heidelbach. 375 S., 4 Bl. Or.-Lwd.; etwas fleckig. [5 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 164970
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Märchen aus dem Steigerwald
Band 1. Gesammelt u. erzählt von Elke Dieckmann-Kurr, Uwe Krist u. Hans-Peter Kurr
Hrsg. von Jobst Krauskopf. Darmstadt, Steigerwald Arzneimittelwerk, ca. 1980. 4to. Mit teils ganzseitigen farbigen Illustrationen von Boris Sokolow. 16 Bl. Farbiger Or.-Pp.; minimal berieben. [3 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 131981
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Märchen aus dem Zauberreich
Klebebilderalbum der Fa
Nestlé Peter Cailler Kohler. Vevey 1959. Kl.-fol. Mit 114 farbigen Klebebildchen u. zahlreichen weiteren s/w Illustrationen von Moritz Kennel. 102 S. Farbiger Or.-Hlwd.; Schnitt etw. stockfleckig. [3 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 146364
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Märchen aus dem Zauberreich
Klebebilderalbum der Fa
Nestlé Peter Cailler Kohler. Vevey 1959. Kl.-fol. Mit 114 farbigen Klebebildchen u. zahlreichen weiteren s/w Illustrationen von Moritz Kennel. 102 S. Farbiger Or.-Hlwd.
Bookseller reference : 144034
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Märchen aus dem Zauberreich
Klebebilderalbum der Fa
Nestlé Peter Cailler Kohler. Vevey 1959. Kl.-fol. Mit 114 farbigen Klebebildchen u. zahlreichen weiteren s/w Illustrationen von Moritz Kennel. 102 S. Farbiger Or.-Hlwd.; Ecken etwas bestoßen.
Bookseller reference : 152505
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Märchen aus Finnland
Übersetzung von Heinz Goldberg
2. Auflage. Berlin, Altberliner Verlag, (1958). Mit Illustrationen von Herbert Bartholomäus. 207 S. Illustrierter Or.-Lwd.
Bookseller reference : 215295
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Märchen aus Italien, Spanien und Portugal
Nach alten Vorlagen unter Heranziehung von Texten in französischer Sprache, die von Ursula Rauch übersetzt wurden, ausgewählt u. mit Einführung von Karl Rauch
Lizenzausgabe des Interbooks Verlags Hamburg, Hansen u.a., ca. 1985. Mit zahlreichen teils farbigen Illustrationen von Sabine Wilharm. 317 S., 1 Bl. Or.-Pp. (Märchen europäischer Völker).
Bookseller reference : 88665
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Märchen aus Neuseeland
Überlieferungen der Maori
Herausgegeben u. übersetzt von Erika Jakubassa. Köln, Diederichs, 1985. Mit 19 Illustrationen. 280 S., 4 Bl. Or.-Hlwd. mit Buntpapierbezug; Kopfschnitt minimal fleckig. (Die Märchen der Weltliteratur). [3 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 154804
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Märchen aus Nordamerika
Die grüne Prärie
Erzählt von Vladimir Stuchl. Prag, Artia, 1979. 4to. Mit zahlreichen, teils ganzseitigen farbigen Illustrationen von Ludek Manasek. 194 S., 3 Bl. Or.-Lwd. mit Schutzumschlag; bei diesem Rücken verblasst. [5 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 174976
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Märchen aus Tausend und eine Nacht
Neu bearbeitet für die Jugend von Paul Benndorf
Stuttgart, Carl, ca. 1930. Gr.-8vo. Mit 5 (statt 6) Farbtafeln u. 37 Illustrationen von Willy Planck. 192 S. Farbiger Or.-Lwd.; Ränder u. Rücken stockfleckig. [2 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 60787
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Märchen aus Tausend und eine Nacht
Neu bearbeitet für die Jugend von Paul Benndorf. 14. Auflage. Stuttgart, Effenberger, (1897). Gr.-8vo. Mit 5 (statt 6) farbig lithographierten Tafeln u. 9 Illustrationen von C. Offterdinger. 100 (statt 110
o.J. ) S., 1 Bl. Farbiger Or.-Lwd.; Ränder u. Rücken stockfleckig. [5 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 96094
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Märchen aus Tausendundeiner Nacht
Für die Jugend neu bearbeitet von Paul Benndorf
Stuttgart, Loewes Verlag Ferdinand Carl, 1950. Mit 2 Farbtafeln u. zahlreichen Illustrationen von Willy Planck. 179 S. Farbiger Or.-Hlwd. mit Schutzumschlag.
Bookseller reference : 28970
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Märchen aus Tausendundeiner Nacht
Neu erzählt von Walter Bauer
Stuttgart, UDV, 1949. Mit zahlreichen teils farbigen u. ganzseitigen Illustrationen von Alfred Seidel. 248 S., 2 Bl. Or.-Hlwd.; Deckel u. Kanten beschabt. [6 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 120977
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Märchen aus unsern Tagen
Eine Sammlung für Erwachsene
Herausgegeben von Emil Weber. Weimar, Kiepenheuer, 1916. Kl.-8vo. Mit 2 farbigen Lithographien von Paul Scheurich (Deckel u. Titelbild). 187 S. Illustrierter Or.-Pp.; leicht gebräunt u. etw. berieben. [2 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 144951
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Märchen der Völker
Herausgegeben vom Cigaretten-Bilderdienst
(Hamburg-)Altona (1933). Fol. Mit 148 (statt 150) farbigen Klebebildchen u. weiteren Illustrationen von Stephan Mart. 118 S., 1 Bl. Or.-Kart. mit Goldprägung; Vorderdeckel zur Hälfte abgerissen, stark fleckig.
Bookseller reference : 154392
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Märchen der Welt
Gesammelt u. neu erzählt von Erik Jelde
Salzburg, Europ. Buchklub, (1956). Mit 80 farbigen Illustrationen von Martin u. Ruth Koser-Michaëls. 356 S., 2 Bl. Or.-Lwd.; stockfleckig u. etw. berieben, Schutzumschlag mit starken Gebrauchsspuren u. Abrissen liegt bei. [4 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 38181
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Märchen der Welt
Gesammelt und neu erzählt von Erik Jelde
München, Droemer Knaur, (1957). Mit 80 farbigen Illustrationen von Martin u. Ruth Koser-Michaëls. 356 S., 2 Bl. Farbiger Or.-Lwd., illustrierte Vorsätze; Rücken etw. fleckig. [2 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 142802
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