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‎De Paolis Arnaldo‎

‎L'accòta‎

‎brossura Il protagonista, che conduce il gregge del paese, è provocato da un giovane poeta che lo considera beato tra le sue pecore, a contatto con la natura, senza i pensieri e gli affanni esistenziali. Il pastore reagisce e racconta la sua vita fatta di miserie, guerra, lutti e dolori di ogni genere. Semmai è il giovane il "beato" perché rampollo della famiglia più facoltosa del paese, ha la possibilità di studiare, dipingere e scrivere versi. In realtà nessuno dei due è baciato dalla fortuna, eppure entrambi possono essere presi ad esempio da chi, pur tra mille difficoltà, affronta le avversità, contando su valori che rendono degna la traversata.‎

‎Basso Maria Pia‎

‎Pinocchio non dice le bugie‎

‎br. Federica, in occasione di un incontro letterario, espone agli alunni di una scuola primaria il suo ultimo racconto. In esso viene narrata la storia di Francesco, un bimbo vittima della violenza di una maestra e della scarsa attenzione di una mamma sin troppo occupata a nutrire la propria apparenza. Il piccolo lamenta gli atteggiamenti scorretti che subisce, ma non viene creduto. Dopotutto, è soprannominato "Pinocchio", alla stregua del burattino bugiardo. Sarà davvero così? O, piuttosto, le sue menzogne non rappresentano le urla di aiuto verso un universo distratto e diffidente?‎

‎Deiana Angelo‎

‎A Diosa. La leggenda di Nenè‎

‎br. Damiano è un giornalista precario. L'occasione della vita gli si presenta in un giorno di un agosto infuocato: il direttore del settimanale per il quale lavora decide di mandarlo come inviato in Sardegna per scrivere un reportage. Ma quella che inizialmente sembra essere una semplice trasferta di lavoro, si rivela presto una discesa magica nelle proprie origini, e l'inizio di un tormentato viaggio parallelo tra un presente che non smette di chiedergli il conto e un passato che non avrebbe mai immaginato. Grazie ai racconti di Gavino Ore, Damiano rivive l'anno mitico in cui il Cagliari vinse il suo primo e unico Scudetto, e scopre così che la sua storia è strettamente legata a quella di suo padre, di suo nonno e di uno dei protagonisti più leggendari di quell'impresa: Claudio Olinto de Carvalho, l'uomo che tutti chiamavano Nenè. In un continuo rovesciarsi di prospettive, Damiano attraversa una Sardegna inedita, tra paesi destinati a scomparire e un mare che non divide soltanto, ma che unisce anche amori, famiglie e polveri di storia. Fino a che il ritorno non darà un senso a tutto. Mentre sullo sfondo una canzone che è una poesia, Non potho reposare, sorregge le trame e le fila.‎

‎Marchetti Simone‎

‎Alla ricerca della vita. Nuova ediz.‎

‎br. La tranquilla vita di Mark, un adolescente americano, viene stravolta dal cancro. Il ragazzo decide allora di partire per un ultimo viaggio (prima di affrontare il suo tragico destino) accompagnato dal suo nuovo amore, alla ricerca del padre mai conosciuto... Alla ricerca della vita ci regala una storia appassionante e delicata, che cerca di fare giungere a tutti un messaggio di amore e speranza riguardo alla malattia, con l'obiettivo di sconfiggere l'ignoranza in merito ai veri sentimenti che provano i diretti interessati. "Non potevo e non dovevo essere io a morire lentamente, non me lo meritavo. Nella vita non avevo fatto nulla e non mi ero mai interessato a niente, ma appena ho conosciuto l'unica persona che avrebbe potuto rendere tutto questo schifo chiamato 'vita' fantastico, stavo morendo lentamente. Il brutto non era il dolore che sentivo, ma la consapevolezza che la mia vita stava per finire".‎

‎Cecconi Arianna‎

‎Teresa degli oracoli‎

‎br. "Questa è una storia di cose invisibili, di profezie e oracoli casalinghi, della libertà e del caso, della difficoltà di scegliere, di amare, di crescere e di morire". È una storia di famiglia, e ogni famiglia ha i propri tesori che passano di mano conservando luccicori e promesse, scheletri pigiati negli armadi insieme ai desideri, odori che restano addosso e non si scordano più. E poi naturalmente ci sono i segreti. Teresa ne custodisce uno da tutta la vita e, quando intuisce che la sua memoria ha cominciato a bucarsi come un colino, decide di non metterlo a repentaglio: una sera si sdraia nel letto, zitta e immobile, e non si alza più. Ma le figlie Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante Pilar e Nina, la nipote, non sono disposte a rinunciare a lei, così spostano il letto al centro del salotto, dove rimane per dieci anni. Del resto quella di Teresa non è una famiglia come le altre, c'è Irene che è nata con ai piedi dodici dita, Pilar che riconosce i sogni che nascono da dentro e quelli che arrivano da fuori, c'è chi come Rusì dorme con una torcia da minatore sulla fronte e chi di nascosto appende al letto bachi da seta... È Nina a raccontare la loro storia, che ha inizio nel momento in cui tutte loro si stringono attorno alla nonna per vegliarla. Nei silenzi tenuti a bada, nelle emozioni nascoste si aprono a poco a poco spiragli: Teresa li asseconda rivelando, notte dopo notte, quattro oracoli che aiutano le donne a sciogliere il nodo che le blocca, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall'incapacità di abbandonarsi al proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, forse Teresa può finalmente liberare se stessa.‎

‎Casagrande Romina‎

‎I bambini di Svevia‎

‎ril. Protetta dalle mura di una casa nascosta dal rampicante, Edna aspetta un segno. Da sempre sogna il giorno in cui potrà mantenere la parola data. L'unico a farle compagnia è Emil, un pappagallo dalle grandi ali blu. Non le è mai servito altro. Fino a quando una notizia la costringe a uscire dall'ombra e a mettersi in viaggio. È arrivato il momento di tener fede a una promessa a lungo disattesa. Una promessa che lega il suo destino a quello dell'amico Jacob, che non vede da quando erano bambini. Da quando, come migliaia di coetanei, furono costretti ad affrontare un terribile viaggio a piedi attraverso le montagne per raggiungere le fattorie dell'Alta Svevia ed essere venduti nei mercati del bestiame. Scappati dalla povertà, credevano di trovare prati verdi e tavole imbandite, e invece non ebbero che duro lavoro e un tozzo di pane. Li chiamavano «bambini di Svevia». In quel presente così infausto, Edna scoprì una luce: Jacob. La loro amicizia è viva nel suo cuore, così come i fantasmi di cui non ha mai parlato. Ma ora che ha ritrovato Jacob, è tempo di saldare il suo debito e di raccontare all'amico d'infanzia l'unica verità in grado di salvarli. Per riuscirci, Edna deve tornare dove tutto ha avuto inizio per capire se è possibile perdonarsi e ricominciare. Lungo antiche strade romane e sentieri dei pellegrini, ogni passo condurrà Edna a riscoprire la sorpresa della vita, ma al contempo la avvicinerà a un passato minaccioso. Perché anche la fiaba più bella nasconde una cupa, insidiosa verità.‎

‎Alcott Louisa May‎

‎Piccole donne-Piccole donne crescono‎

‎ill., ril. Per la famiglia March il Natale non ha più il calore di un tempo, da quando l'adorato papà è partito per il fronte. Ad aspettarlo a casa restano la moglie e le figlie, quattro sorelle molto diverse tra loro. Sono Meg, assennata e giudiziosa, Jo, aspirante scrittrice dall'indole ribelle, Beth, timida e sognatrice, e Amy, ironica e civettuola. Sullo sfondo della guerra di secessione americana, va in scena l'avventura tutta al femminile di quattro giovani donne alle prese con le piccole e grandi sfide del diventare adulte. L'edizione presenta inoltre fotografie scattate sul set del film del 2019 diretto da Greta Gerwig.‎

‎De Anna Luigi Giuliano‎

‎I racconti del Mala bar. Diario di un viaggiatore in Thailandia‎

‎br. La raccolta di brevi novelle "I racconti del Mala bar. Diario di un viaggiatore in Thailandia", è la narrazione di fatti, e dei personaggi che li hanno vissuti, raccolti a Chiang rai, capoluogo della Thailandia settentrionale, a confine con Myanmar e il Laos. Chi racconta, il Viaggiatore, incontra in un bar di questa cittadina gli espatriati che vi vivono e ne riporta le avventure, a volte tragiche, a volte comiche. Ne nasce un ritratto dei farang, come i thailandesi chiamano gli occidentali, visti nella loro molteplice tipologia, ma anche di quelle donne thai che a loro si accompagnano, donne a volte fedeli a volte infedeli, ma sempre dolci e umane. "I racconti del Mala bar" ci conducono in un Paese esotico, ma sono al tempo stesso un itinerario nel desiderio dell'uomo di evadere dalla propria realtà quotidiana, per ritrovare, nel fascino dell'Oriente, una nuova ragione di vita.‎

‎Barone Marta‎

‎Città sommersa‎

‎br. Il ragazzo corre nella notte d'inverno, sotto la pioggia, scalzo, coperto di sangue non suo. Chiamiamolo L.B. e avviciniamoci a lui attraverso gli anni e gli eventi che conducono a quella notte. A guidarci è la voce di una giovane donna brusca, solitaria, appassionata di letteratura, e questo romanzo è memoria e cronaca del confronto con la scomparsa del padre, con ciò che è rimasto di un legame quasi felice nell'infanzia felice da figlia di genitori separati, poi fatalmente spinoso, e con la tardiva scoperta della vicenda giudiziaria che l'ha visto protagonista. Chi era quello sconosciuto, L.B., il giovane sempre dalla parte dei vinti, il medico operaio sempre alle prese con qualcuno da salvare, condannato al carcere per partecipazione a banda armata? E perché di quel tempo - anni prima della nascita dell'unica figlia - non ha mai voluto parlare? Testimonianze, archivi e faldoni, ricordi, rivelazioni lentamente compongono, come lastre mescolate di una lanterna magica, il ritratto di una persona complicata e contraddittoria che ha abitato un'epoca complicata e contraddittoria. Torino è il fondale della lotta politica quotidiana con le sue fatiche e le sue gioie, della rabbia, della speranza e del dolore, infine della violenza che dovrebbe assicurare la nascita di un avvenire radioso e invece fa implodere il sogno del mondo nuovo generando delusione e rovina. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.‎

‎Toma Oreste‎

‎La mamma Rosa. Il filo della Moira‎

‎br. «Il romanzo è una cruda parabola sulla vita, l'amore, la morte, il destino e l'autore. Nonostante la crudezza delle situazioni che racconta riesce a trasmettere la poesia di un mondo agreste e selvaggio ormai perduto, fatto di lavoro, di credenze e superstizioni, soprusi e violenze, ma anche di rassegnazione e di gioie semplici.» (Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)‎

‎Guaccio Gennaro Maria‎

‎La vigna. Nuova ediz.‎

‎br. Il penalista Michele Marino ha un momento di crisi intorno alla sua mezza età. Si prende un periodo sabbatico in un Convento liguorino tra i monti Lattari, dove padre Buonocore ascolta le peripezie della sua vita e gli dà conforto. Ancora adolescente Michele era stato scioccato dalla sorella della ragazzina di cui si era innamorato, perché quella aveva tentato di ammazzare a colpi di rivoltella il suo fidanzato che non la voleva più. Aveva poi da poco terminato il Liceo quando aveva visto riverso in una pozza di sangue un amico d'infanzia sgozzato da un rivale...‎

‎D'Ascia Salvatore Luca‎

‎Black magic‎

‎brossura "Black Magic" racconta di Castel Volturno, Campania, la prima città europea a prevalenza africana. Un luogo brutale, dove si consuma una vicenda criminale, ma inaspettatamente anche denso di magia: un'oscura ragnatela che lega l'Italia alla Nigeria e streghe vudù a bambine sfregiate, prostitute a guardie armate e tra di loro un chirurgo, un uomo irreale alla fine dei suoi giorni. Incubi e sogni - una favola nera: un intreccio letale che ci proietta senza scampo in un mondo sconosciuto. D'Ascia si fa veicolo di forze invisibili: a metà strada tra il diario di viaggio e la rivelazione.‎

‎Dostoevskij Fëdor‎

‎Umiliati e offesi‎

‎brossura "Umiliati e offesi" (1862) narra la storia di una ragazza, Natasa, che si innamora di un giovane, figlio di un principe privo di scrupoli. Per vendicarsi di quello che reputa un affronto personale, il principe cerca in tutti i modi di rovinare il padre di Natasa, un piccolo possidente, riuscendo a rompere l'idillio fra i due giovani. Il romanzo è narrato in prima persona da Vanja, anch'egli innamorato di Natasa, personaggio nel quale è riconoscibile lo stesso Dostoevskij. La singolare architettura dell'opera, dalle improvvise svolte dell'intreccio all'andamento nervoso e mutevole, già anticipa il futuro autore di "Delitto e castigo" e dei Fratelli Karamàzov, con la sua straordinaria capacità di rappresentare la complessa gamma di sensazioni, pensieri e sentimenti dei protagonisti. Introduzione di Serena Prina. Con un saggio di Vladimir Solov'e?v.‎

‎Boschwitz Ulrich Alexander; Graf P. (cur.)‎

‎Il viaggiatore‎

‎br. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1939, "Il viaggiatore" cade nell'oblio per ottanta anni. Nel 2018 diventa un caso letterario internazionale. Otto Silbermann sta negoziando con un conoscente la vendita del suo elegante appartamento di Berlino quando alla porta di casa risuona un colpo secco seguito da un ordine: «Apri, ebreo» intima una voce. È il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli: i pogrom organizzati dal regime nazionalsocialista sono iniziati e Silbermann, ricco e stimato commerciante ebreo tedesco, sguscia fuori dalla porta di servizio, incontrando il suo destino di fuggiasco. «Berlino - Amburgo, pensò. Amburgo - Berlino. Berlino - Dortmund. Dortmund - Aquisgrana. Aquisgrana - Dortmund. E forse sarà sempre così. Adesso sono un viaggiatore. In realtà sono già emigrato, sono emigrato nelle ferrovie del Reich.» Succede proprio questo, Silbermann trascorre una settimana intera sui treni, sa di essere in trappola, ma non gli è possibile fermarsi o smettere di cercare un riparo. Esule in patria, uomo sopraffatto, emblema di tutte le anime rifiutate costrette a soccombere al meccanismo della paura, ora è nient'altro che un «insulto con due gambe». "Il viaggiatore" è il quadro, realizzato con drammatica lucidità, delle conseguenze della Kristallnacht, il romanzo di un giovanissimo scrittore - Ulrich Boschwitz aveva poco più di vent'anni - che ebbe il dono tragico della preveggenza e descrisse in presa diretta il crollo di ogni legge di umana convivenza.‎

‎Imai Messina Laura‎

‎Tokyo orizzontale‎

‎br. Quattro ragazzi si incontrano una notte, a Shibuya, nel quartiere più giovane e convulso di Tokyo. Tutto avviene per caso, a cavallo di un'eclissi di luna. Sara, Hiroshi, Carmen e Jun sono diversi, come discorde è la loro visione dell'amore e della vita. Nella città-melograno i quattro si sfiorano senza saperlo, si trovano e si perdono un attimo dopo. Sara cerca l'amore definitivo, Hiroshi qualcuno che accetti con lui il fallimento, Carmen è bugiarda e si piega alla passione mentre Jun pretende il mondo riverso ai suoi piedi. Tokyo li guarda, li separa e li avvicina nell'arco di tre giorni soltanto, destinati tuttavia a cambiare la vita di ognuno di loro. Perché è questo che Tokyo fa alle persone: le cambia.‎

‎Balzac Honoré de‎

‎Eugénie Grandet‎

‎brossura‎

‎Neera‎

‎Una giovinezza del secolo XIX‎

‎brossura‎

‎Bonaiuti Laura‎

‎Non c'è posto per me‎

‎br. Noia e solitudine trafiggono un gruppo di giovani che non sanno cosa fare nella vita, che non sanno se ci sarà futuro. A Lako, città del futuro, tutti hanno tutto ancora prima di chiedersi se ne hanno bisogno. Grace, Lumi, Michael, Zac, Marissa sono adolescenti alla ricerca di qualcosa che dia loro un senso: è una generazione ingabbiata in un eterno presente. Ma qualcosa si muove, il "Freedom is a State of Mind" è un nuovo Partito che si ribella al consumismo in cui sono cresciuti. Ci saranno scontri con la polizia, ci saranno morti. Grace, però, è diversa dagli altri, si sente fuori posto ovunque, anche tra una folla di coetanei, e conosce il potere delle parole. Una storia in presa diretta, raccontata senza censure: l'alcool e le droghe presi con leggerezza, l'amore che diventa violento, l'amicizia che si complica, i genitori assenti e una sorella dai capelli blu scomparsa da casa...‎

‎Pennac Daniel‎

‎La legge del sognatore‎

‎br. «La lampadina del proiettore è saltata in pieno Fellini. Minne e io stavamo guardando Amarcord a letto. "Oh, no, cazzo!" Ho piazzato una sedia sopra un tavolo e sono andato all'assalto di quell'arnese per cambiare la lampadina fulminata. Un gran botto, la casa si è spenta, sono franato giù con tutta la mia impalcatura e non mi sono più rialzato. Mia moglie mi ha visto morto ai piedi del letto coniugale. Nel frattempo io rivivevo la mia vita. Pare succeda spesso. Ma non si svolgeva esattamente come l'avevo vissuta.» (D.P.)‎

‎Westover Tara‎

‎L'educazione‎

‎br. Tara, la sorella Audrey e i fratelli Luke e Richard sono nati in una singolare famiglia mormona delle montagne dell'Idaho. Non sono stati registrati all'anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore. Sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia il passato. Fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: in estate stufare le erbe per la madre ostetrica e guaritrice, in inverno lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli. Fino a diciassette anni Tara non aveva idea di cosa fosse l'Olocausto o l'attacco alle Torri gemelle. Con la sua famiglia si preparava alla sicura fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con uno zaino d'emergenza sempre a portata di mano. Il clima in casa era spesso pesante. Il padre è un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. Il fratello maggiore Shawn è chiaramente disturbato e diventa violento con le sorelle. La madre cerca di difenderle, ma rimane fedele alle sue credenze e alla sottomissione femminile prescritta. Poi Tara fa una scoperta: l'educazione. La possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. Una rivelazione. Il racconto di una lotta per l'autoinvenzione. Una storia di feroci legami famigliari e del dolore nel reciderli.‎

‎Pasternak Boris‎

‎Il dottor Zivago‎

‎br. Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l'opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo. La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell'arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l'eco enorme e l'impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall'isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce - per dirla con le parole di Eugenio Montale -"per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana"; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso "non è affatto un romanzo d'antico stampo ... è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e ... s'è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l'intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell'autore".‎

‎Allende Isabel‎

‎L'isola sotto il mare‎

‎br. Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété, ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.‎

‎Magris Claudio‎

‎Illazioni su una sciabola‎

‎br. Nell'autunno del 1944 i tedeschi invasero la Carnia con l'aiuto dei cosacchi loro alleati, ai quali avevano promesso un luogo dove costruire un'autonoma patria cosacca, una "Kosakenland" fra i villaggi e le montagne di quella regione. I cosacchi vi si trasferirono in massa, compiendo saccheggi e atrocità di ogni tipo fino al maggio del '45, quando scoprirono di essere stati usati e ingannati. Abbandonati a loro stessi di fronte all'avanzata dell'Armata Rossa, dovettero riparare in Austria e si arresero poi agli inglesi, i quali, però, ottemperando agli accordi segreti di Yalta, ma tradendo i patti, li consegnarono ai sovietici, che i cosacchi avevano cercato in tutti i modi di evitare. Vistisi ormai perduti, molti di loro scelsero il suicidio gettandosi nelle acque della Drava. Alcuni riuscirono a fuggire, molti altri incontrarono la morte in URSS. Da questa vicenda poco ricordata dalla storia, Claudio Magris trae spunto per comporre un resoconto toccante sul destino e sulla tragedia del vivere ma anche sui suoi brevi istanti di grazia. Prefazione di Cesare De Michelis.‎

‎Galiano Enrico‎

‎Tutta la vita che vuoi‎

‎ril. Tre ragazzi. Ventiquattr'ore. Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. Perché ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. Così intensi da sembrare infiniti. È un susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perché non sia ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una ragazza che corre a perdifiato: è Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che hanno dentro è palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa: ognuno di loro farà quell'unica fondamentale cosa che, di lì a vent'anni, si pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o l'odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Ciò non riesce a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a diciassette anni è difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista qualcuno disposto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo non bisogna temere che la felicità arrivi per davvero e afferrarla.‎

‎London Jack‎

‎Martin Eden‎

‎br. Il romanzo racconta il difficile percorso intrapreso da un umile marinaio, che lotta disperatamente contro tutto e tutti per diventare uno scrittore: in questo viene ispirato e sostenuto dal suo amore per Ruth, una ricca giovane di San Francisco, simbolo della società colta ed elegante. La vita di Martin si articola in una serie di vicende che pian piano lo porteranno alla piena consapevolezza di sé, attraverso incontri sbagliati, solitudine e amori travagliati. Martin Eden viene spesso letto come una biografia romanzata dello stesso autore che riflette nel protagonista elementi della sua vita, come le umili origini, il successo letterario, l'ascesa sociale e l'infelice amore per una donna benestante; in queste pagine tuttavia si ritrova la confessione disillusa e sincera del suo senso di fallimento.‎

‎Rousseau Jean-Jacques; Gatti R. (cur.)‎

‎Emilio o dell'educazione. Ediz. integrale‎

‎br. Questa edizione integrale propone una lettura critica dell'"Emilio" e ne affronta tutta la complessità a partire dagli aspetti filosofici, così importanti per comprendere quelli pedagogici. L'ampio apparato di note costituisce un commento che accompagna e contestualizza la riflessione di Rousseau, permettendo al lettore di dialogare con lui e di maturare un proprio giudizio. Emergono le grandi questioni centrali nell'Emilio: il rapporto tra il male su questa terra, l'educazione e l'individuo e, soprattutto, uno dei nodi della modernità: libertà di un singolo in una società schiacciata dagli egoismi o libertà nella e della «società ben ordinata»? Qui, non altrove, sta il "problema" che Rousseau ci pone: quale educazione per quale libertà? Da Machiavelli in poi il pensiero moderno sembra essere segnato da questa tensione, apparentemente ineliminabile, tra l'ideale della libertà comunitaria e il rassegnato ripiegamento sulla libertà dei "particuliers".‎

‎Chinzari Ilaria‎

‎A dolor del vero‎

‎br. Chiara indaga per scoprire qualcosa di più sulla storia della sua famiglia, che presenta alcuni punti oscuri. Nel corso delle sue ricerche, emergono pochi frammenti di una scomoda verità in cui s'intrecciano vari elementi: i documenti falsi emessi dal vescovo Hudal per far scappare i criminali nazisti dall'Italia, i piani segreti dell'Ambasciata navale giapponese a Merano e un incidente mai chiarito, accaduto a una parente di Chiara poco prima che scoppiasse la Seconda guerra mondiale. Il tutto è coperto da un velo impenetrabile di menzogne sparse a tutela dell'onore familiare: sentimento antico e doloroso che la protagonista si troverà a scegliere se proteggere a sua volta, mettendo a rischio anche la verità.‎

‎Bolaño Roberto‎

‎Sepolcri di cowboy‎

‎br. Come ben sanno i numerosi lettori di Bolaño, sin dalle prime righe la sua scrittura ipnotica ci soggioga, trascinandoci in mondi pieni di bagliori corruschi e di inquietante oscurità, di amore e di dolore, di sogni labirintici e di domande senza risposta - i mondi in cui ogni lettore aspira a perdersi quando apre un romanzo. Dopo la morte di Bolaño, a soli cinquant'anni, e mentre il suo nome diventava leggenda, sono stati trovati e pubblicati parecchi inediti, fra i quali i tre abbozzi di romanzi riuniti in questo volume. Ancora una volta, la malia funziona, e le tre narrazioni - con il riecheggiare di temi ascoltati in altre storie, il riapparire di personaggi che abbiamo incontrato altrove - ci immettono di prepotenza in quel flusso ininterrotto che costituisce l'universo magmatico di Bolaño. Sulle prime due incombe un evento cruciale - il golpe militare con cui 1'11 settembre del 1973 venne abbattuto il governo di Salvador Allende -, e ritroviamo dettagli della biografia dell'autore: l'adolescenza messicana, con la scoperta della letteratura e dei film pornografici; il ricordo di una ragazza dagli occhi azzurri che diventerà una desaparecida; i giorni trascorsi dopo l'arresto in una palestra sotto la sorveglianza della polizia. L'ultima, forse la più sorprendente, tutta incentrata su una delirante conversazione telefonica, ci farà scoprire nientemeno che il Gruppo Surrealista Clandestino, il quale sopravvivrebbe da tempo immemorabile nelle fogne di Parigi...‎

‎Thiam Abdoulaye; Sartirana L. (cur.)‎

‎L'Africa allo specchio. Un romanzo sullo shock culturale‎

‎br. Romanzo. Sembe, immigrato senegalese in Italia, torna nel suo Paese per il funerale di sua madre. Un ritorno, dopo tanti anni, che su di lui un effetto dirompente: ciò che ha assorbito durante l'infanzia nella regione della Casamance, dove l'animismo coabita pacificamente con Islam e Cristianesimo, gli pone domande sulle pratiche là ancora in vigore; ma anche sul fatto che niente è mai fisso nel tempo e che evoluzioni e nuove sintesi sono all'ordine del giorno. Sembe riflette su quanto la globalizzazione non tenga pienamente conto né dell'identità dei popoli né della personalità dell'individuo. Lo scontro fra le due culture presenti nella sua esistenza (l'africana e l'europea) provoca in lui uno shock da cui gli amici provano a farlo riemergere.‎

‎Cavazzoni Ermanno‎

‎Il poema dei lunatici‎

‎br. "Il poema dei lunatici" è il romanzo d'esordio di Ermanno Cavazzoni, pubblicato per la prima volta nel 1987 e a cui Federico Fellini si ispirò per il suo ultimo film, scritto con lo stesso Cavazzoni, "La voce della luna". Racconta la storia di un uomo che si fa chiamare Savini, delle sue peregrinazioni per la Pianura Padana e delle congetture fantasiose condivise con il compare, detto "il prefetto", sui fenomeni inspiegabili che popolano la vita quotidiana. Perseguitati nottetempo da una banda di vecchi spioni, Savini e il prefetto fuggono per le campagne, dentro a un'allucinazione ironica e surreale influenzata dalla luna. "Sono attratto da un racconto che pur provocando continuamente il riso per l'arbitrio che domina sovrano e toglie significato a ogni azione, gesto, pensiero, diventa a tratti straziante per il bisogno disperato di darglielo comunque un significato, perché la sua assenza stringe il cuore di paura, e rende la vita assurda. Un racconto picaresco in una dimensione, in un paesaggio, che sta fra Bosch, il mondo attuale dell'industria, don Camillo, la pubblicità della Montedison, i ricordi dell'infanzia, in un percorso quotidiano continuamente minacciato da fantasmi interiori, attraversato da brividi d'inferno in una incessante condizione di umiliato e ugualmente esaltato di emarginazione" (Federico Fellini, 1989)‎

‎Chiara Piero‎

‎Il cappotto di astrakan‎

‎brossura Un personaggio inconsueto lascia la vita di provincia sulle rive del lago nativo per avventurarsi a Parigi. Le inquietudini, le aspirazioni, i giochi e gli amori del grande scrittore in una pagina naturale per ritmo e misura.‎

‎Chiara Piero‎

‎Il pretore di Cuvio‎

‎brossura Un pretore cinquantenne attrae, con il prestigio delle sue funzioni e le virtù di una virilità inconsueta, le donne di ogni età e condizione di un piccolo paese della Valcuvia. Erotismo e peccati di provincia nella spassosa narrazione di un grande affabulatore.‎

‎Pisani Mimma‎

‎Muraglia‎

‎brossura‎

‎Markovic Veselin; Di Sora D. (cur.); Vuco A. (cur.)‎

‎Noi diversi‎

‎br. Un bambino tenta di decifrare il mondo intorno a lui per conoscere il proprio destino: le ombre sul portico, le nuvole, le foglie di betulla sono tutti segni da interpretare. Una bambina si crogiola incantata sotto una luce blu che tinge ogni oggetto e la trasporta in una dimensione fantastica. Poi il mondo ammutolisce, perché un tragico incidente corrompe qualsiasi significato nascosto nella natura, mentre il faro ipnotico non è altro che lo strumento di una terapia per curare un raro disturbo della pelle. Anni dopo il ragazzo è alla ricerca di un testimone, per riannodare i fili del passato e tornare a leggere la realtà. La ragazza lavora nell'archivio della polizia e tenta di risolvere un caso dimenticato da anni, per vincere la diffidenza altrui e capire sé stessa...‎

‎Tachtsìs Kostas; Zaccone F. (cur.)‎

‎Il resto‎

‎br. Pubblicato per la prima volta nel 1972, a metà strada fra la raccolta di racconti e il romanzo, Il resto esplora tutti i temi cari a Tachtsìs: dal genere come costruzione influenzata dall'ambiente sociale all'omosessualità, dal confine tra autobiografia e finzione narrativa alle dinamiche psicologiche e affettive della famiglia piccolo-borghese greca. A un primo sguardo, questo libro può essere visto come un romanzo, e le vicende attraverso cui si muove il protagonista - nel suo percorso di formazione, iniziazione all'omosessualità e accettazione di sé - paiono esserne i capitoli. Una lettura più attenta, però, rivela differenze stilistiche e sfaccettature che rompono l'unità del romanzo e dello stesso protagonista, che si scompone in personaggi diversi, la cui identità cambia con il cambiare delle variabili sociali. I rapporti familiari e in particolare quello con la madre sono al centro delle vicende di tutta la prima parte dell'opera, mentre nella seconda parte, allo sfondo di una Grecia sempre più appesantita dalla guerra e dai suoi lasciti subentra un panorama internazionale, nel quale il protagonista si muove con l'agio di un uomo maturo la cui sessualità è ormai compiuta e accettata. Postfazione di Dimitris Papanikolaou.‎

‎Spampinato Lorena‎

‎Il silenzio dell'acciuga‎

‎br. Tresa è stata educata dal padre al silenzio e al rigore. In tutto lei deve assomigliare a Gero, il suo fratello gemello: stessi abiti e stessa compostezza. Del suo essere femmina a nessuno sembra importare, fino al giorno in cui suo padre parte per lavoro e lascia lei e Gero da una zia. Da quel momento il rapporto con il fratello si fa turbolento: la zia infatti riconosce in Tresa il suo essere futura donna creando distacco tra le loro immagini e i loro corpi. Gero non sembra accettare questo mondo di femmine e si sottrae con rabbia all'abbandono del padre. La casa della zia assomiglia a un antico museo e né Tresa né Gero capiscono bene che lavoro faccia, sanno solo che esiste un terreno dove un giorno lei li porta e li fa lavorare durante l'estate. Per Tresa è quasi una liberazione, la scuola infatti è diventata gabbia e supplizio, tutti lì la chiamano Masculina, perché come le acciughe non è aggraziata né adatta alle tavole dei ricchi. Il terreno e la casa saranno per Tresa le scenografie del primo pericoloso innamoramento, della scoperta del corpo, della vergogna e soprattutto dei segreti. Continua infatti a vigere in famiglia una regola solida: non dire. Tresa dovrà nel silenzio costruire sé stessa, capire cosa è il dolore e cosa il confronto, cosa è una donna e cosa la crescita.‎

‎Khair Tabish‎

‎La notte della felicità‎

‎br. Mumbai, India. Anil Mehotra è un uomo solido, pragmatico, razionale. Con l'aiuto del suo braccio destro Ahmed ha creato dal nulla un'azienda di successo. Ahmed, musulmano, è un dipendente discreto, mite, saggio, fidato: di certo, pensava Anil, di cultura induista, non gli avrebbe mai riservato sorprese. Un giorno, però, durante la festa di Shab-e-baraat, Ahmed invita Anil a casa sua per offrirgli un piatto di halwa preparato dalla moglie Roshni... Lì un dettaglio inquietante altera in modo irreversibile un equilibrio che sembrava perfettamente armonioso. Entrando nell'appartamento, Anil attraversa una soglia: niente, da quel momento sarà più come prima, e quando Anil crederà di aver rischiarato razionalmente la "notte" di Ahmed, si troverà invece costretto a mettere in discussione tutto, ma proprio tutto, ciò che credeva di sapere. "La notte della felicità", in bilico tra "Passaggio in India" di Forster e le ghost stories "senza fantasma" di James, Du Maurier e Byatt, è un sottile romanzo sulla sostanziale inconoscibilità dell'altro, sulle ferite inflitte dalla storia e sulla possibilità di scoprire come e quanto la realtà sia formata da un intreccio di visibile e invisibile - a patto di saper aguzzare lo sguardo.‎

‎Saramago José‎

‎Cecità letto da Sergio Rubini. Audiolibro. CD Audio formato MP3‎

‎brossura In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione perde la vista per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito dal male è come avvolto in una nube lattiginosa. La cecità cancella ogni pietà e fa precipitare nella barbarie, scatenando un brutale istinto di sopravvivenza. Un avvincente romanzo fantastico di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, il potere e la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione con un debole spiraglio di luce e salvezza.‎

‎Woolf Virginia; Fortunato M. (cur.)‎

‎Orlando letto da Sandro Lombardi. Audiolibro. CD Audio formato MP3‎

‎brossura "Orlando è la biografia che diventa romanzo di un eroe che diventa un'eroina e che vive parecchi secoli. Non ci vuole molto a capire che il suo tema non è l'immortalità né il sesso né la letteratura (o quella sua versione ministeriale che definiamo storia) né Vita Sackville-West a cui il libro è dedicato, amica intima di Virginia Woolf e scrittrice a sua volta. Il tema è piuttosto lo slittamento o, meglio ancora, la trasformazione, la metamorfosi: di un corpo nell'altro, di un sesso nell'altro, di un genere nell'altro (e alludo tanto all'identità di genere quanto al genere letterario). Ciò che il personaggio Orlando e la sua vita fantastica ci dicono è che dentro ognuno di noi non esiste un sé prestabilito e rigido, pietrificato nella propria identità, bensì molti sé fluidi, instabili, che, scivolando l'uno nell'altro e sull'altro, mutano incessantemente pur conservando al proprio interno elementi di continuità. Perciò la biografia non può che essere romanzo - un'idea che avrebbe probabilmente fatto inorridire il padre di Virginia, Leslie Stephen, autore del mastodontico e macchinoso Dictionary of National Biography - così come il maschile è anche femminile, e viceversa." (Dall'introduzione di Mario Fortunato). Include la copia digitale.‎

‎Iotti Chiara‎

‎No ve desmention. Richard Löwy e i «giusti» della Val di Fassa‎

‎ril. "No ve desmention" (non vi dimentichiamo, in lingua ladina) è un romanzo che - attraverso fatti reali - si dipana lungo un secolo tra Auschwitz sulle tracce di Primo Levi e la Val di Fassa sulle tracce dell'ufficiale austroungarico ebreo Richard Löwy , tra le due guerre mondiali e oggi. Quasi una metafora della lotta senza fine tra male e bene, civiltà e barbarie, poesia e orrore. La memoria di una anziana, che si fa racconto tra «Scarpazi» e Dolomiti, ricama il fine tessuto della Storia, riportandoci a un tempo che abbiamo il dovere di non dimenticare.‎

‎Morarelli Nazareno‎

‎Aaron, un angelo messicano‎

‎br.‎

‎Mungo Domenico‎

‎With love. Epifanie. Di Kurt Cobain e di me nella Torino sociale degli anni Novanta‎

‎br. "In questo inusuale e irregolare racconto ricco di aneddoti, romanzo/ricordo, Mungo pur mantenendo un gusto bibliografico abbandona la penna di giornalista, si toglie la corazza e racconta le sue esperienze e le sue emozioni attraverso i Nirvana, e Bleach, Nevermind, In Utero, i concerti mancati per colpa del destino e quelli ai quali ha partecipato, sempre per colpa del destino. I videoclip della band visti durante un viaggio a Parigi, tra stonature e vita vissuta, diventano il pretesto per ricordare la sua storia e quella della sua città, Torino, di ciò che è avvenuto a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e il primo lustro dei Novanta, una Torino fatta di Fiat, di operai e cassa integrazione, di occupazioni, di scontri, di concerti, di ragazze bellissime e inarrivabili, di rivalsa sociale, di studio e di ozio, di Pavese, di poeti dimenticati e band storiche (Nerorgasmo sopra tutti). Di canzoni incise nella memoria. Dolorosamente. All'ombra della Mole Antonelliana, sotto i portici più lunghi d'Italia, con una voce sincera, a tratti aggressiva e gridata, a tratti commossa nel ricordo, come trascinata dal maggiore fiume nazionale, in assonanza con la band americana..." (dalla prefazione di Massimiliano Nuzzolo)‎

‎Vinci Giulia Assunta‎

‎Interferenze anomale. Déjà vu provenienti da realtà parallele. Nuova ediz.‎

‎br. Hannah e Sophie, due donne come tante, a Natale fanno shopping nei mercatini di Innsbruck. Improvvisamente succede qualcosa che stravolge le loro esistenze, qualcosa che nessuno sa spiegare, qualcosa che mette in discussione tutto. Passato, presente e futuro, si incontrano, si scontrano, si fondono... Il caos si impadronisce di ogni essere, vivente e non, seguendo i passi di un orologio senza tempo che sprigiona odore di sangue rappreso in ogni dove. Macchine infernali prendono il sopravvento schiavizzando i creatori... e giganteschi buchi neri apparsi dal nulla, famelici divorano tutto ciò che incontrano lungo il loro cammino per poi vomitare fuori abomini inimmaginabili... Tutto sembra essere destinato a seguire l'inesorabile countdown predetto dalla notte dei tempi, forse solo l'arrivo del Redentore potrà scongiurare l'Apocalisse e l'Oblio...‎

‎Chiara Piero‎

‎Il capostazione di Casalino‎

‎brossura Un "viveur senza famiglia, curioso di donne più che libertino", numerose, incisive figure femminili, altri personaggi dalle "vite sprecate, gettate al vento" in una serie di situazioni fra il grottesco e il patetico.‎

‎Chiara Piero‎

‎Con la faccia per terra e altre storie‎

‎brossura La consueta abilità dello scrittore nell'intrecciare storie e la vitalità dei personaggi contraddistinguono questa raccolta nella quale il racconto che dà il titolo al volume è centrato su un viaggio in Sicilia e sulla figura del padre.‎

‎Chiara Piero‎

‎Saluti notturni dal Passo della Cisa‎

‎brossura La verità sul delitto Spinacroce, una verità certa e univoca, sembra inafferrabile. L'interesse, senza dubbio, l'avidità, il cinismo, forse la passione, sono la chiave per spiegare quei due cadaveri trovati, dopo una notte di violento temporale, nella bella villa solidamente borghese di Pilade Spinacroce. Siamo alle porte di Langhirano, nel cuore di una provincia parmense ricca, carnale, fragrante di profumi e di aromi, dove tutto sembra parlare dei piaceri della vita e dove possono intrecciarsi vicende brutali che si colorano, in questo che è l'ultimo romanzo di Piero Chiara, di una inquietante luce pirandelliana. "Ti ho messo davanti tutte le verità possibili. Scegli quella che ti va meglio" afferma uno dei personaggi chiave della vicenda. Questa frase l'autore sembra ripeterla ai lettori: e forse anche a se stesso.‎

‎Consolo Vincenzo‎

‎Di qua dal faro‎

‎brossura‎

‎Consolo Vincenzo‎

‎Lo spasimo di Palermo‎

‎brossura In un piccolo albergo di Parigi, dove aspetta di incontrare il figlio esule per terrorismo, lo scrittore Gioacchino Martinez ricorda la sua infanzia in Sicilia, negli anni della guerra, la tragedia che ha segnato la sua vita, e un altro trauma, tanto più piccolo ma non meno ossessivo: un film, Judex, visto all'oratorio, dove le avventure di un giustiziere in mantello nero venivano improvvisamente interrotte dalle incursioni belliche. Quando decide di ritornare a Palermo, Gioacchino, per una delle inesplicabili coincidenze della vita, incontra un altro "Judex": un giudice senza mantello, che crede nello Stato, un uomo che, andando a trovare la madre nel palazzo di fronte a quello dello scrittore, incontrerà un'atroce fine...‎

‎Meloni Enrico‎

‎TrePadri‎

‎brossura Le vicende di un uomo rimasto senza lavoro, che affronta il tempo per cercare, senza un progetto definito, un senso autentico alla sua esistenza, si alternano, capitolo dopo capitolo, a vari racconti con diversi personaggi. La storia si sviluppa secondo una struttura a scatole cinesi, in cui diversi episodi si intrecciano in un'ambientazione metropolitana, dove il protagonista, spogliatosi della sua identità lavorativa, intraprende un nuovo percorso esistenziale venendo a contatto con una variegata umanità. La narrazione, stimolata dalla sperimentazione calviniana del gioco combinatorio, consente ai principali interlocutori di comunicare in prima persona, ciascuno con il suo personale linguaggio, le proprie esperienze e riflessioni. Passato e presente, sacro e profano, fantasia e realistiche rappresentazioni s'incontrano, solcati da una vena d'umorismo, flussi di emozioni e momenti di filosofia. Le vicende si susseguono e si armonizzano fino a condurre il lettore alla scoperta dell'autentico protagonista del libro.‎

‎Briani Cesare‎

‎Storia della ragazza veneziana. Anna: storie, fatti e misfatti. Vol. 1‎

‎br. Anna, la protagonista o la voce narrante delle storie raccontate nella serie "Anna: storie, fatti e misfatti" è una brillante manager trentenne che vive e lavora a Bologna. È una bella ragazza di origini veneziane, di famiglia benestante formata da simpatici componenti. La sua intima onestà è messa a dura prova dalle situazioni che deve risolvere, talvolta forzando la propria natura. Nel primo volume della serie "Storia della ragazza veneziana" il racconto vuol essere leggero, divertente, ironico, con frequenti avvenimenti e colpi di scena. Lucrezia, vissuta nel '700, è l'autrice dell'autobiografia rinvenuta ai giorni nostri da Anna, sua discendente, nel vetusto palazzo veneziano di famiglia. Lucrezia ha avuto diverse vite a Venezia e Costantinopoli (l'odierna Istanbul), caste o turbolente, dall'adolescenza dorata a Venezia nell'agiata famiglia di mercanti a quella avventurosa a Costantinopoli. I racconti trattano con ironia e leggerezza temi diversi di vita vissuta, avventure, lavoro, affetti famigliari, sentimenti, sessualità di Anna o di suoi conoscenti. La serie comprende i romanzi: "Storia della ragazza veneziana", "Sulla via dell'inferno", "Un vecchio tandem blu", "Quegli amori stravaganti".‎

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