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‎Guerre 39/45‎

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‎Peroni Alberto‎

‎Cerco asilo‎

‎br. Afra è nata in un piccolo paesino della Romagna poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e in seguito a un'infanzia difficile ha deciso di prendersi cura degli altri; Musa è nato invece in Gambia, molto tempo dopo Afra, e a poco più di vent'anni ha deciso di lasciare la sua terra alla ricerca di un futuro migliore. Lei maestra di asilo per tutta la vita, lui in cerca di asilo, i loro racconti e le loro prospettive si alternano e si intrecciano, cadenzati dalle difficoltà e dai successi che li portano a costruire la propria mappa emotiva. Un romanzo che restituisce al lettore la dimensione della fragilità e della solidarietà umana.‎

‎Grasselli Pier Francesco‎

‎Don Giovanni all'Inferno‎

‎ill., br. Precipitato all'Inferno per volere del Commendatore, don Giovanni riesce a scappare con l'aiuto della Morte, sedotta e abbandonata dal libertino. Egli si ritrova però ai giorni nostri e gli viene affidata la missione di redimere un peccatore incallito. Don Giovanni ce la farà col più strambo degli espedienti, dopo una serie di incontri naturali (con donne di ogni genere) e soprannaturali (col diavolo, col Padreterno, con Faust e con altri personaggi del mito, della religione e della letteratura). Alle prese con la modernità, il donnaiolo di Siviglia si lancerà in una serie di spericolate avventure galanti da un capo all'altro del globo, fino a Reggio Emilia, dove il seduttore non avrà certo vita facile.‎

‎Currò Salvatore‎

‎La pioggia‎

‎br. Un vento di morte arriva da est. Un popolo senza scrupoli, senza anima e senza Dio invade le terre del Signore in cerca soltanto di carne e di morte. Ritiratosi nella quiete dei boschi con la sua nuova famiglia, Carlo viene trovato dai demoni che dal passato sono tornati a sfidarlo. Per cercare di arrestarne l'avanzata dovrà unirsi agli "infedeli" che aveva combattuto anni prima, ultima speranza per salvare l'esistenza da un crepuscolo apparentemente inevitabile. Nel frattempo Raine segue le tracce che la porteranno a fare luce sulla morte dei suoi genitori, ma soprattutto sulla sua stessa natura. Per troppi anni ha vestito abiti da monaco e ha nascosto la sua femminilità, divenendo un ibrido in cui non si riconosce più. Troverà in Sara, nel suo canto e nella sua poesia, la via della purezza da cui era stata strappata quando era ancora bambina e, inaspettatamente, scoprirà il vero senso dell'amore.‎

‎Rizzato Fulvio‎

‎Aldebaran‎

‎br.‎

‎Dalissimo Marco‎

‎Il posto del freddo‎

‎br. Un luogo dove l'inverno sembra non voler finire, una città dove la neve non smette di cadere. In questo posto senza nome, senza connotazione geografica, tutti i protagonisti tentano di salvare i loro sentimenti dal perenne conflitto delle loro relazioni. La neve e il freddo diventano così uno stato d'animo, un posto dentro i protagonisti della storia che provano a salvarsi dall'inverno che li congela a ogni incertezza. "Il posto del freddo" ci presenta diverse storie, dove tutti i desideri sono legittimi, e dove l'amore può smettere di essere da un minuto all'altro. Dove un occhio estraneo, forse quello dell'autore, o del lettore, si ritrova tra le righe come quello di una regia che tenta di descrivere al meglio alcune scene che sono di volta in volta drammatiche, rosa, ironiche e finanche da commedia.‎

‎Ciabatti Teresa‎

‎Sembrava bellezza‎

‎ril. Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po' di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent'anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia - dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un'eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell'inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un'affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l'attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell'ambra. "Sembrava bellezza" è un romanzo sull'impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l'autrice mette in scena le relazioni, tra donne e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza.‎

‎Tevis Walter‎

‎La regina degli scacchi‎

‎br. Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.‎

‎Levi Primo; Levi F. (cur.); Scarpa D. (cur.)‎

‎Auschwitz, città tranquilla. Dieci racconti‎

‎brossura «Può stupire che in Lager uno degli stati d'animo più frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire». Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, "Auschwitz, città tranquilla" ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la «città tranquilla» del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e «tedeschi» costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo; quella autobiografica, con un Primo Levi che si ripresenta in divisa zebrata con un «Me, mi conoscete» (Capaneo), raccontandoci le sue trovate per sopravvivere alla fame (Cerio) e l'incontro, a vent'anni di distanza, con uno che stava «dall'altra parte» (Vanadio). Puntano, invece, all'oggi soprattutto tre testi: l re dei Giudei, in cui Levi delinea per la prima volta in dettaglio la «zona grigia»; Forza maggiore, il cui titolo corrisponde in maniera letteralmente schiacciante all'episodio narrato; infine, Canto dei morti invano, catalogo che Levi ha compilato nel 1985 e che il mondo contemporaneo non smette di aggiornare. Auschwitz è stato l'alfa e l'omega dell'opera di Primo Levi: l'alfa nel 1947 con "Se questo è un uomo"; l'omega quarant'anni più tardi con il suo ultimo libro, "I sommersi e i salvati". Levi, però, non ha smesso mai di raccontare il Lager, e di indagarlo nell'atto stesso di raccontarlo.‎

‎Herrndorf Wolfgang‎

‎Goodbye Berlin‎

‎br. Quando Tschick arriva nella classe di Maik non passa inosservato. Zigomi pronunciati, occhi da mongolo, non apre bocca e puzza di alcol. Di sicuro non sembra uno con cui fare amicizia. Ma tutto può succedere quando tua madre se ne va per l'ennesima volta alla beautyfarm, alias una clinica per alcolisti, e tuo padre parte in vacanza con la sua segretaria diciottenne. Se poi Tatjana Cosic, la ragazza di cui sei innamorato perso, non ti invita alla sua festa di compleanno... Può anche darsi che ti ritrovi su un'auto rubata accanto a Tschick, per andare in una terra chiamata Valacchia, che forse esiste, o forse no. L'importante è partire.‎

‎Paolizzi Nicolas‎

‎Ti avrei dato tutto. Io e te a 313 km dalla felicità‎

‎br. Nicole ha 15 anni e gli occhi quasi neri, vive in Abruzzo ed è ormai assuefatta alla solitudine, con una madre che a stento si ricorda di lei. Marco di anni ne ha 17, gli occhi azzurri come il mare e un sorriso timido, abita a Roma e i suoi genitori la loro presenza la fanno sentire eccome, limitandogli al massimo libertà e spostamenti. Si sfiorano in spiaggia per caso con uno sguardo fugace, poi si ritrovano su Facebook e da quel "Ciao, posso disturbarti?" la loro vita cambia per sempre: si innamorano fino a non poter più fare a meno l'uno dell'altra. Il loro nemico sono i 313 chilometri che li separano, e lo combattono mettendo in gioco tutto ciò che hanno. Eppure, forse, un nemico più grande c'è, ed è la paura che improvvisamente prende Nicole di non essere abbastanza per Marco, che lui voglia accanto una persona diversa, più bella. Qualcosa dentro Nicole si spezza e Marco si troverà a un bivio: perderla per sempre oppure riportarla a casa, rendendo il loro amore finalmente perfetto. Una storia toccante, in cui Nicolas Paolizzi mette tutto di sé, della sua sofferenza, ma soprattutto del suo ritorno alla vita.‎

‎Iovene Italo‎

‎L'ultimo duca‎

‎brossura In piena pandemia, Amedeo, Duca di Savignano, trascorre il suo novantacinquesimo compleanno a Villa Alda a Marechiaro, dove si è rifugiato con la servitù. Dalla terrazza guarda il mare e lentamente dal passato affiorano alla mente la figura del padre, il Duca Carlo, le tradizioni della sua nobile famiglia, una vita di altri tempi. E rivive amori, tenerezze, cattiverie, sentimenti contrastanti che ancora parlano al suo cuore. In fondo l'età non conta, contano i ricordi che possiamo mettere nel piatto della vita.‎

‎D'Episcopo Francesco‎

‎La casa sul mare‎

‎br. Il sogno di una casa sul mare, che si realizza, da parte di un professore universitario, che qui stabilisce il suo solitario ritiro, tra libri, nuotate ...e qualche episodio inaspettato.‎

‎Dagerman Stig‎

‎Il serpente‎

‎br. Mentre la Seconda guerra mondiale opprime l'Europa, un serpente infesta un sonnacchioso campo di addestramento della campagna svedese e un'altrettanto inoperosa caserma di Stoccolma durante la mobilitazione generale. Nella sua concretezza di corpo ora si scopre, ora si copre alla vista, ma il simbolo maligno che incarna sa piantarsi nella psiche di chi ci si è imbattuto. Il primo a vederlo è il sergente Bohman, al comando di uno svogliato gruppo in esercitazione, e subito un crampo lo stringe come in un cerchio di ferro. Il soldato Bill lo cattura a cuor leggero, forse solo per strappare al sergente qualche ora in più di libera uscita in cui togliersi una voglia con Irène prima di una festicciola a base di ragazze e bevute. Ma il serpente che crede di avere al sicuro nello zaino gli infesterà i sogni, getterà nel panico gli amici e confonderà realtà e fantasia tanto a lui quanto a Irène. Sotto forma di odore di paura, poi, aleggia pungente in «Non riusciamo a dormire», in cui otto reclute cercano di scacciare l'insonnia raccontandosi storie di vita vissuta. E di strategie contro l'angoscia, con le menzogne che comportano, saranno in cerca tutti i personaggi del libro. Tutti tranne Scriver, alter ego dell'autore, convinto che il serpente sia sempre lì, manifesto o latente, e che sia responsabilità di ciascuno prenderne atto, anche fino alle estreme conseguenze. Il serpente, che sia un romanzo, come gli entusiasti recensori lo definirono nel 1945 quando uscì, o una raccolta di racconti collegati, mette in campo ricchezza metaforica, potenza simbolica e beffarda ironia, movimentate da arditi salti di registro, per mostrare che la sola via per l'umano è non aver paura della paura.‎

‎Guantini Giacomo‎

‎In brutta‎

‎br. Ho perso le chiavi di tutto e sono fuori dal mondo e detta così è anche romantico non fosse che piove veleno e le idee mi si sciolgono e colano dentro i tombini e spariscono e è brutto per me che spaccio libri nei vicoli bui ma m'arrampico svelto con l'abilità di un polpo sul muro del palazzo che dondola al vento come le palme sul mare sbattute da tutte le parti e m'agguanto ai davanzali e alle ringhiere e ai cornicioni e alle grondaie sbatacchiato dal Libeccio che piega i viali le case e i lampioni fino a che arrivo in casa finestra ciao a tutti pensieri svolazzano in sala e vanno a morire davanti alla televisione mia moglie è un sorriso e mi bacia mio figlio è in bagno e tira lo sciacquone è stata una buona giornata... (Gec Recondito, "Il mondo è uscito un attimo a fumare").‎

‎Gallmann Kuki‎

‎Notti africane‎

‎brossura "Notti africane" è la storia di una donna che sembra nata per essere la protagonista di un romanzo: un'italiana che ha fatto del Kenya la propria, amatissima, patria d'elezione. Dalla quieta atmosfera di Venezia al feroce incanto dell'Africa, Kuki affronta grandi tragedie personali (la morte del marito e del figlio) e difficoltà di ogni genere, che rievoca in queste pagine dense di coraggio.‎

‎Frank Anne‎

‎Diario. Le stesure originali‎

‎brossura 28 marzo 1944. Dall'esilio londinese il ministro olandese dell'Istruzione lancia un appello ai connazionali perché conservino ogni testimonianza utile a raccontare quanto sta accadendo nei Paesi Bassi occupati dai nazisti. Ad ascoltarlo c'è un'adolescente ebrea che vive ad Amsterdam in un nascondiglio. Il suo nome, oggi universalmente noto, è Anne Frank. Anne ama scrivere, da grande vuole fare la giornalista o la scrittrice, e ne ha tutte le doti; compone qualche racconto, ma soprattutto da circa due anni tiene un diario: un testo intimo, destinato solo a se stessa, che definisce «la confessione di un brutto anatroccolo». Ma a partire da quel giorno, in cui scopre il valore della memoria, la «bambina di Amsterdam» si dedica consapevolmente a riscriverlo, il diario, per conferirgli valore eterno di testimonianza. Gli dà forma epistolare, dei personaggi e anche un titolo, La casa sul retro; ne controlla lo stile e ordina il materiale in vista di un pubblico, di futuri lettori. Preziosa fonte storiografica e precoce laboratorio di scrittura, il Diario, nella sua duplice redazione (A e B), mette in luce tutta la valenza umana e letteraria di un «libro composto sul confine dell'abisso». Introduzione di Alberto Cavaglion.‎

‎Maldini Sergio‎

‎La casa a Nord-Est‎

‎br. «Può una casa diventare protagonista di un romanzo d'amore? Non ci avrei mai creduto, ma questo romanzo di Sergio Maldini racconta la storia di un uomo e di una casa, racconta di un'insofferenza torbida e malinconica che genera un ansioso desiderio di fuga, un pungente bisogno d'amore. Marco - il protagonista del libro -, giunto all'età in cui non si sa più se sentirsi giovani o vecchi, non ne può più del suo lavoro, della vita assillante del giornalista romano, del rumore che assorda, della fretta avvilente, del disagio in cui affoga annaspando. Lo trascina un sogno che potrebbe diventare un progetto: trovarsi una casa a Nord-Est, lontana da Roma, nella desolata Bassa friulana. Marco potrebbe davvero restaurare un rustico nel paesaggio spalancato e biancastro di un universo tanto reale quanto immaginario, potrebbe disegnarne la pianta, descriverne con precisione l'arredo, definirne il decoro, ma potrebbe anche "inventare la vita" e raccontare tutto questo come il fragile intreccio di un sogno. In fondo le parole sono i ferri del suo mestiere, in fondo non ha ancora deciso di tagliare i ponti con la propria quotidiana esistenza, non ha neppure deciso di riconquistare intera l'intima solitudine nella quale il suo desiderio cresce e divampa. C'è all'origine della sua ribellione un bisogno di pace e tranquillità che esclude qualsiasi slancio affrettato, qualsiasi affannosa rincorsa: il sogno si dipana con calma lentezza, pigramente godendo la quiete di una beata sonnolenza che dura nella penombra del primo mattino. Eppure lo scenario di questo Friuli ideale, semplice ma ostinato, saldamente ancorato ai valori della tradizione patriarcale, si anima delle figure della storia e dei gesti dell'amore, si ravviva con i colori delle stagioni e con i riti dell'amicizia, si accalora persino per i palpiti di nuove e antiche passioni, sino a rapirci in una straordinaria e struggente avventura dalla quale mai più vorremmo separarci per tornare alla greve realtà di ogni giorno. Così la casa a Nord-Est colma quel vuoto al quale speriamo invano di sfuggire, riempiendolo di una sobria pienezza di vita, di un generoso slancio d'amore che non possiamo rinunciare a sperare tornino un giorno a essere definitivamente nostri.» (Cesare De Michelis)‎

‎Gaarder Jostein‎

‎Il mondo di Sofia letto da Alessandra Casella e Gabriele Parrillo. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3‎

‎brossura Questo è il romanzo di Sofia Amundsen: comincia dalle strane domande che spuntano dalla sua cassetta delle lettere, passa attraverso le intriganti risposte del filosofo Alberto Knox e approda a una bislacca festa di compleanno nel giardino degli Amundsen... Ma è anche il romanzo di Hilde Møller Knag, e per lei comincia nel giorno del suo compleanno, passa attraverso un insolito regalo e approda a una notte stellata nel giardino della famiglia Knag... Ma è anche il romanzo della storia della filosofia, e per tutti noi comincia dagli atomi di Democrito, passa attraverso le intuizioni di Galileo e approda all'esistenzialismo di Sartre e al pensiero contemporaneo... Tre libri in uno, quindi? No, molti di più. Perché Il mondo di Sofia non è soltanto un giallo avvincente più un insolito romanzo d'avventure nel tempo e nello spazio più un esauriente trattato di filosofia: è soprattutto la più originale e divertente storia dell'uomo e del suo pensiero che mai sia stata scritta.‎

‎Floris Federico‎

‎Raccontami di te‎

‎br. L'intimo dialogo di un ragazzo con il suo psicologo è il filo conduttore di questo romanzo. Ricordi del passato avanzano nel presente, dando vita a un flusso di coscienza che percorre tutta la vita del protagonista. Il periodo sereno dell'infanzia, i traumi e le difficoltà dell'adolescenza, il senso di appartenenza, il rifiuto, il rapporto con i propri affetti e con la propria identità, sono solo alcune delle tappe essenziali che permetteranno al giovane di intraprendere un viaggio alla scoperta di se stesso. L'incontro con lo psicologo, porterà a galla ricordi assopiti in un'alternanza tra presente e passato che lascerà fiorire la speranza nel futuro.‎

‎Delogu Roberto‎

‎Black out‎

‎br. Emiliano Bardanzellu è un uomo qualsiasi, è nato a Cagliari, fa il cameriere ma ha studiato scienze politiche, la sua vita è semplice, la sua quotidianità ordinaria, come è semplice e ordinario l'apparente motivo per cui una sera uccide sua moglie, rea di aver, per l'ennesima volta, compattato una bottiglia di plastica da riciclare. Crack ha fatto la bottiglia e quel suono, terribile e intollerabile, ha provocato un black out. Emiliano non si difende al processo, non si dichiara innocente, perché non ricorda cosa è successo in quegli attimi di buio. Chi leggerà la sua storia, i suoi anni nelle carceri sarde, gli uomini con cui ha condiviso celle e pasti caldi, la sua infanzia, le sue perdite, potrà credere fino in fondo alla sua versione dei fatti? Un romanzo che ci interroga sul senso di colpa, l'intenzionalità dei gesti e la capacità di dimenticare, anche i nostri peggiori misfatti.‎

‎Puzo Mario‎

‎Il padrino‎

‎br. Don Vito Corleone è il più potente Padrino delle Cinque Famiglie che esercitano il loro potere nel mondo della mafia newyorchese. È uomo d'onore, con un preciso codice morale, generoso con gli amici quanto implacabile con i nemici. Dalla casa di Long Beach, circondato dalla famiglia, comanda il vasto impero sotterraneo della malavita americana: gioco, cavalli, prostituzione... neppure Hollywood sfugge alla sua influenza. Don Vito è un uomo estremamente intelligente, è ragionevole, ma per chi rifiuta la sua logica la punizione è rapida e crudele, di una crudeltà raffinata che se non toglie all'avversario la vita lo priva della volontà di reagire. Ma il Padrino deve iniziare a pensare a un degno erede cui consegnare il suo regno, e se la scelta più ovvia ricadrebbe sul primogenito Sonny, il più forte, colui che già si occupa degli «affari di famiglia», gli eventi costringeranno, invece, il figlio minore Michael, il più americano di tutti, schivo e che non vuole immischiarsi nelle faccende famigliari, a dover assumere l'impero sulle sue spalle. Ricco di tensione e di colpi di scena, questo romanzo è anche un documento, tuttora incredibilmente autentico, di una società violenta che non esita di fronte al ricatto, all'omicidio e alla tortura per imporre le proprie leggi. I legami della «famiglia», i rituali del «rispetto», gli intrecci tra potere politico e malavita, gli spietati regolamenti di conti, la vita quotidiana dei boss e dei loro sicari, il ruolo dei consiglieri, la capillare organizzazione degli affari illeciti, gli amori, i matrimoni, i funerali, i tradimenti e le vendette: Mario Puzo ha messo vita e verità in ogni più piccolo particolare realizzando un affresco narrativo di grande impatto, un romanzo che domina la cultura popolare da oltre cinquant'anni e ha assunto una dimensione ormai universale radicata nella psiche collettiva. Con un'introduzione di Francis Ford Coppola.‎

‎Robbe-Grillet Alain‎

‎Nel labirinto‎

‎br. "Nel labirinto", il quarto romanzo di Alain Robbe-Grillet, fu pubblicato per la prima volta nel 1959. Erano gli anni in cui si stava raccogliendo intorno a una piccola casa editrice (Les Éditions de Minuit) e imponendo ai lettori il più prestigioso gruppo di scrittori in lingua francese del dopoguerra (oltre a Robbe-Grillet, Michel Butor, Claude Simon, Samuel Beckett, Nathalie Sarraute). Considerato il capofila del «nuovo romanzo», Robbe-Grillet ebbe con "Nel labirinto" la sua definitiva consacrazione. Opera di compiuta maturità espressiva, questo romanzo si rivela forse il più felice e coinvolgente tra quelli scritti dal grande narratore francese. Oggi, ormai distante dalle accese discussioni che "Nel labirinto" provocò, il lettore può finalmente valutare senza pregiudizi l'intatta novità del romanzo e cogliere, nella «parabola» del soldato che erra in una città deserta alla ricerca di una persona che non conosce, la metafora di un percorso che ciascuno di noi, anche oggi, compie tentando di decifrare i segni e le tracce enigmatiche che esso incessantemente ci propone.‎

‎Decameron project. Ventinove nuovi racconti della pandemia selezionati dagli editor del New York Times‎

‎br. Quando la pandemia di Covid-19 è scoppiata, sembrava impossibile da raccontare. Come tradurre, in parole che non fossero pura cronaca, l'angoscia e il senso di impotenza, la paura e il dolore del mondo intero? Eppure, era già accaduto in passato: lo aveva fatto Giovanni Boccaccio nel Decameron, una raccolta di novelle scritte durante l'epidemia di peste che nel Trecento aveva colpito tutta l'Europa. Quasi settecento anni dopo, nel marzo 2020 gli editor del New York Times Magazine hanno raccolto quell'eredità e lanciato il Decameron Project, e grandi autori come Margaret Atwood, Edwidge Danticat, Charles Yu, Paolo Giordano, Liz Moore e Yiyun Li hanno deciso di mandare le loro parole oltre i con ni delle proprie case, oltre lo specchio del proprio mondo. Le loro storie non parlano della pandemia, ma ne sono intrise; non spiegano, ma evocano con accenti, stili, lingue diverse le convivenze forzate e le solitudini, le piccole allegrie e le grandi nostalgie, le città improvvisamente spente e le strade che diventano miraggi di libertà. Sono testimonianze di un tempo straordinario, lo sguardo di un'umanità unita dagli stessi pensieri e sentimenti, in grado di costruire una memoria comune e una comune visione del domani. Racconti di: Margaret Atwood, Mona Awad, Matthew Baker, Mia Couto, Edwidge Danticat, Esi Edugyan, Julián Fuks, Paolo Giordano, Uzodinma Iweala, Etgar Keret, Rachel Kushner, Laila Lalami, Victor LaValle, Yiyun Li, Dinaw Mengestu, David Mitchell, Liz Moore, Dina Nayeri, Téa Obreht, Andrew O'Hagan, Tommy Orange, Karen Russell, Kamila Shamsie, Leïla Slimani, Rivers Solomon, Colm Tóibín, John Wray, Charles Yu, Alejandro Zambra Questo libro è per il tempo, che non si è fermato nel 2020: è stato raccontato, si è fatto memoria e sogno, e ha ripreso a scorrere. Traduzioni di: Ada Arduini, Chiara Baffa, Katia Bagnoli, Stefano Bortolussi, Guido Calza, Giuseppina Cavallo, Gaja Cenciarelli, Fabio Cremonesi, Serena Daniele, Velia Februari, Giovanna Granato, Gioia Guerzoni, Maria Nicola, Laura Noulian, Silvia Rota Sperti, Alessandra Shomroni, Sara Sulla.‎

‎Vernuccio Silvia‎

‎Saudade‎

‎br. "A tutti quelli che a volte hanno paura di inseguire i propri sogni: un libro che vi farà venire voglia di buttarvi a capofitto in ciò che vi rende davvero felici. Non siete soli, non lo siete mai stati".‎

‎Bignardi Daria‎

‎Non vi lascerò orfani‎

‎br. Questo libro, pur raccontando una morte, parla della vita. E ci dice che è sempre meglio dare che non dare, anche quando si sbaglia. Perché in una famiglia l'unica cosa che fa davvero male è l'assenza, è il non dare, mentre il caos e il calore delle esperienze condivise rafforzano le nostre radici e la nostra identità. Daria Bignardi parte dalla scomparsa della madre Giannarosa per scavare nella memoria, dove nulla va perduto e si rivelano legami inattesi. Tutto - persone e luoghi - ha lasciato qualcosa. Tutto è storia individuale, di una famiglia, di un'epoca: tutto ha lasciato un segno e ci ha reso ciò che siamo. Ma ogni cosa gira intorno al rapporto complicato tra madre e figlia, fatto di trasporto e identificazione come del bisogno di separarsi, di quella necessità di scrivere il proprio destino che spesso sta alla base dei conflitti.‎

‎Jebreal Rula‎

‎Miral‎

‎br. Miral è una bambina, quando tra le mura bianche della città di Gerusalemme le vicende dello scontro tra israeliani e palestinesi cominciano a scandire la sua vita: la morte tragica della madre, il coinvolgimento della zia in un attentato terroristico, la decisione del padre di affidarla all'accoglienza del collegio di Hind Husseini. Sarà questa donna, capace di porsi con ostinata pazienza al servizio del suo popolo, a insegnarle l'ardore della lotta politica e il coraggio di sperare nella libertà, ma anche la saggezza e la pazienza. La storia rievocata da Rula Jebreal sul filo dei suoi ricordi personali unisce tre generazioni di donne accomunate da un destino che è quello di un popolo e di un Paese. Nadia la ribelle, Fatima la combattente, Hind la tessitrice di futuro. E Miral il cui nome arabo è quello del tulipano giallo dal profumo inebriante, che sboccia nel deserto dopo la pioggia. Come l'autrice di questo libro. Miral conoscerà i pericoli dell'impegno, vedrà amici morire e altri perdersi nell'illusione della lotta armata, e come lei sarà salvata da un amore più forte, quello per la verità. Scegliendo la carriera di giornalista dovrà farsi sorda alle sirene della passione e dell'appartenenza e affrontare la scelta dolorosa dell'esilio. Il romanzo vero di una pluralità di vite, una scrittura capace di evocare colori e profumi di un passato perduto e tutta la nostalgia per un futuro di pace che sembra destinato a non arrivare mai.‎

‎Porta Beatrice; Nardi Eva Caterina‎

‎SVelate‎

‎ill., br. "SVelate" è un romanzo epistolare che contiene alcuni spunti biografici, nato per gioco dalla raccolta di lettere scritte da gennaio a giugno 2020 dalle protagoniste. Maria e Cate sono due donne che, seppur diverse tra loro e con una notevole differenza di età, riescono a dar vita a una sincera amicizia. Scrivere ha fatto sì che si ritrovassero nude come davanti a uno specchio, e sarà proprio in quello specchio che ora, non più per gioco, sveleranno le pieghe più nascoste dell'anima. Un romanzo che si rivolge a chi per sopravvivere è costretto a indossare una maschera, arrivando così a non capire più chi sia realmente; e a quante vivono o hanno vissuto situazioni di violenza all'interno delle mura domestiche, affinché riescano a ritrovare le proprie autenticità e libertà.‎

‎Monaco Manuela‎

‎Per colpa di una merendina. Come sopravvivere ad una separazione restando interi‎

‎br. "Non ti amo più": comincia così, con queste parole, in un giorno d'estate, il percorso doloroso e scomodo di una trentaseienne madre e (ormai ex) moglie. D'altronde, provateci voi, dopo essere state scaricate, a fare 5 km di corsa rabbiosa con un paio di scarpe nuove! La rabbia si gonfia e diventa collera, poi si scioglie in un mare di lacrime e si trasforma in delusione ma anche disinganno e disperazione (tutte con la D?). Ma, ops, ci sono una casa ed un lavoro da mandare avanti, e soprattutto loro, Figlio 1 e Figlia 2, che chiedono baci, serenità e torte al cioccolato. Da ex a single, a tigre del ribaltabile, il passo (a uno) è breve ma, se si balla a piedi nudi sulle note dei The Killers, sorseggiando un Mojito, può diventare una danza emozionante e, udite udite, per certi versi addirittura divertente (Immagine di copertina: Marialinda Toriello).‎

‎Badalamenti Salvatore‎

‎Come si coltivano le patate. Contaminazione tra pubblico e privato‎

‎br.‎

‎Buccinnà Pietro‎

‎Ego te absolvo in nomine caritate‎

‎br. Un romanzo che scorre su tre binari. Il primo è un confronto interiore di padre Simone. Il secondo è una confessione di padre Simone a padre Giacomo. Il terzo è la confessione di monsignor Marcus a padre Simone. Il tutto ruota sulle rivelazioni del vescovo morente, che metteranno in discussione le certezze del fragile Simone, il quale sentirà la necessità di confrontarsi con qualcuno. Ma la confessione è segreta, quindi Simone per alleggerire il peso che lo sta schiacciando, chiede a sua volta di essere confessato da padre Giacomo; una scelta non casuale. Il tema è la verità nelle sue forme: ciò che ci appare e pensiamo di conoscere, non sempre è così. Spesso è una verità irreale, su cui costruiamo una buona parte delle nostre convinzioni.‎

‎Woolf Virginia‎

‎Orlando. Ediz. integrale‎

‎ril. L'autrice lo definì «libriccino» orchestrato «in uno stile burla». Nigel Nicholson «la più lunga e affascinante lettera d'amore» mai scritta, quella di Virginia Woolf all'eccentrica aristocratica Vita Sackville-West, alla quale la unì un complesso legame ventennale. È questo, in molteplici sensi, un libro di confine: tra la biografia romanzata, il poema e il saggio critico (che la Woolf mima con divertita disinvoltura secondo la tecnica proustiana del pastiche), ambientato tra l'epoca elisabettiana e quella contemporanea, che il libro attraversa con ironica incisività, giocato sull'intercambiabilità e l'interazione dei sessi del personaggio protagonista, incarnazione dell'androginia prediletta dalla Woolf, simbolo della libertà interiore e della completezza creativa propria dell'artista. «Orlando è un moderno mito, una metafora brillante e nostalgica del desiderio di fama e d'amore, delle illusioni, dell'immortalità e della caducità connaturate alla vita umana» (Maura Del Serra). «Orlando non guardò oltre. Scese a precipizio la collina, rientrò per un cancelletto. Divorò la scala a chiocciola. Raggiunse la sua camera. Gettò le calze da una parte della stanza, il farsetto dall'altra. Tuffò la testa nell'acqua. [...] Era pronto. Era rosso. Era eccitato. Ma era in grave ritardo.» Introduzione di Armanda Guiducci.‎

‎Rimola Edoardo‎

‎Scusa... hai da accendere?‎

‎br. Alessandro e Giacomo sono due anime pure, che per caso (o per volere del destino) s'incontrano. Immediatamente qualcosa in loro nasce, una luce si accende, complici anche il cielo, il tramonto, i colori e la bellezza dei luoghi che li circondano e... una sigaretta da accendere. I due intraprenderanno insieme un percorso di crescita e di arricchimento reciproco, scavalcando quegli ostacoli rappresentati dai tabù e dai pregiudizi che la società ancora impone quando si tratta di disabilità e di orientamento sessuale. Spinti dal desiderio di scoprire e di scoprirsi per conoscersi a fondo, Alessandro e Giacomo sono sempre più stimolati ad andare oltre e realizzare insieme un'opera d'arte. In un vortice di emozioni, tenerezza, eros e passione, riempiono di pennellate la tela della loro vita insieme, sconfiggendo le incertezze e le paure, interiori ed esteriori, facendo attenzione a non far spegnere quella fiamma nata da una banale domanda: Scusa... hai da accendere?‎

‎Del Mare C. (cur.)‎

‎Fiabe e leggende della Malesia‎

‎br. Frutto di migrazioni etniche succedutesi nel tempo - prima gli indonesiani, poi i cinesi, poi gli indiani - e religiose - buddisti, taoisti, maomettani - la popolazione malese che abita il Borneo e gli stati di Sarawak e di Sabah ha in sé i germi di varie culture. Se l'aquilone che vola spesso nei cieli non è solo un giocattolo, ma un appello lanciato alla divinità perché mandi soprattutto la pioggia secondo un credo indonesiano, il pescatore che sacrifica agnelli a un dato luogo perché lo considera animato da una forza vitale o il fantasma che si dimostra più ingenuo dei bambini si rifanno a una tradizione indigena, mentre le storie di sultani e di eroi appartengono a quella islamica. Nessuna traccia, però, in Malesia, di rivalità etnica. Il messaggio di queste popolazioni è pacifico. Organizzate in piccole comunità multifamiliari, sono legati sì dal lavoro e dagli interessi ma anche da una consuetudine di rispetto reciproco, per cui la lettura di queste fiabe risulta particolarmente rasserenante.‎

‎Permunian Francesco‎

‎Il rapido lembo del ridicolo‎

‎br. Una selezione di note e appunti scritti e riscritti nel corso del tempo, in periodi diversi, correggendo e variando all'infinito sempre gli stessi temi. Le stesse ossessioni.‎

‎Covino Tatiana‎

‎Una donna‎

‎brossura Agata è una ragazza di provincia che si ritrova a vivere nella Capitale e a lavorare in una piccola biblioteca non molto frequentata dove incontra "il ragazzo perfetto": Andres, ben educato, ricco di famiglia, sempre impeccabile. Ad Agata sembra di vivere una magica storia d'amore, come quella che tante volte aveva letto tra le pagine dei suoi amati libri, ma ben presto la facciata di perfezione inizia a sgretolarsi e quello che è diventato suo marito si mostra per ciò che è davvero: un uomo violento, senza scrupoli, che la picchia e la maltratta. Agata, ormai in pericolo di vita, commette l'unico atto che possa liberarla da quell'inferno. Ma riuscirà mai a liberarsi davvero dell'ombra di quest'uomo, che l'ha depredata del suo più grande desiderio, del suo essere donna? Riuscirà a smettere di addossarsi la colpa per qualcosa che non ha commesso? Riuscirà a far sentire la sua voce, la sua storia? Questa è soltanto una delle troppe storie di violenza femminile commessa dagli uomini che avevano promesso di amarle e di proteggerle. Un romanzo breve che ha lo scopo di dare voce a tutte storie di quelle donne costrette a vivere nella paura, troppo spesso anche a costo della loro vita.‎

‎Svevo Italo; De Angelis G. (cur.)‎

‎La novella del buon vecchio e della bella fanciulla e altri racconti. Ediz. ad alta leggibilità‎

‎br. Un caposaldo della letteratura italiana del Novecento. Una raccolta di Italo Svevo, ad alta leggibilità, accessibile a tutti, a grandi caratteri, elevata interlinea e rientri ripetuti. Incentrato sull'uomo e sulla introspezione psicologica, Svevo utilizza una ironia sferzante e originale. Oltre a "La novella del Buon Vecchio e della Bella Fanciulla", qui troviamo i racconti brevi "Proditoriamente", "La mia Tribù" e "Il Vecchione", l'incompiuto romanzo che, nelle intenzioni di Svevo, doveva essere il seguito de "La Coscienza di Zeno".‎

‎Coppolino Giuseppina‎

‎Suona per te la musica della terra‎

‎br. L'anima di Ingrid è tormentata dalle vicissitudini che le hanno sconvolto la vita: la perdita del lavoro, la morte della madre, ma soprattutto la scomparsa del figlioletto. Nel tentativo di ricucire le sue ferite, Ingrid instaurerà un rapporto taumaturgico con la natura, realizzando un vero e proprio connubio terapeutico con la Terra Madre, una "musica universale" in grado di guarire i mali dell'anima. A condurla fuori dall'immenso dolore si affiancheranno le parole della madre Veronica, attraverso lettere scritte prima che il destino la sottraesse alla vita. Un incontro del tutto casuale permetterà a Ingrid di conoscere l'affascinante Benjamin Backerman, e successivamente i suoi figli. Nulla sarà scontato, ancor meno facile. Riuscirà la protagonista ad amare ancora una volta la vita, nonostante i turbamenti e gli incidenti di percorso che via via incontrerà?‎

‎Giorgio Domenico‎

‎Niente scorrerà più come prima fra «sacro» e «profano»‎

‎br.‎

‎Pas Bagdadi Masal‎

‎Il filo della matassa. Una storia intima. Nuova ediz.‎

‎br. In questo libro Masal Pas Bagdadi riflette sul significato della propria vita con tenerezza e nostalgia. La narrazione si snoda tra sogno passato e presente, immaginando un futuro di speranza. La facilità con cui il lettore può rispecchiarsi nelle parole dell'autrice rende i protagonisti vivi e tocca in modo naturale le esperienze umane di piccoli e grandi. La vita di Masal, donna capace di sperimentare le difficoltà e di superare gli ostacoli, diventa per chi legge un'avventura meravigliosa e da non perdere. L'autrice apre la propria anima ai lettori per condividere e riflettere sulle cose che contano e aiuta a fare luce sugli aspetti più profondi che ci avvicinano gli uni agli altri.‎

‎Mannelli Giusi; Schiazzano Sofia‎

‎Liberi di essere giusti. Giovani storie di giustizia e di libertà‎

‎ill., br. Il volume contiene una raccolta di racconti, scritti da studenti, aventi come tema comune quello della giustizia e della libertà, intese in maniera giovane, profonda ed originale; ogni racconto è introdotto da un'illustrazione inedita ispirata al tema narrato. Un bambino mai nato, con l'unico desiderio di avere un nome. Ludovica, diciottenne determinata a compiere una difficile scelta. Un commissario di polizia appena arrivato dal nord alle prese con la sua prima indagine in Sicilia. Una ragazzina di nome Sole, salvata da un grande sogno di riscatto sociale. Un gruppo di compagni di classe, alla vigilia della seconda guerra mondiale, si interroga sul significato di "libertà" e "giustizia". Dopo queste storie... ci sarà una sorpresa per il lettore... La prefazione è di Valentina Chinnici, Consigliera Comunale di Palermo, l'introduzione è di Marica Castello, avvocato.‎

‎Contarino Gianni‎

‎Punto zero‎

‎br. Catania. Nell'ecosistema della Sivutech, società nel ramo prodotti informatici, Emilio Di Bella è un esemplare che sopravvive sopra la soglia della scure del licenziamento. A scombussolare il fragile equilibrio e imbarbarire gli uffici arriva un nuovo capo, il ripugnante dottor Trombetta: l'impatto è destinato ad avere risvolti anche nella vita privata di Emilio, poiché di mezzo c'è Moira, una vicina di casa con cui ha scoperto di avere più affinità rispetto all'ormai logoro ménage familiare che lo vede legato da anni a Violetta. Quando Moira "rischia" di essere assunta alla Sivutech, Emilio comprende che dovrà uscire dal suo impasse per impedire che avvenga l'irreparabile. Scoprendo, in realtà, che c'è da mettere in discussione molto più di un semplice matrimonio.‎

‎Menicocci Giovanni‎

‎John e Marilyn. La fragilità degli dei‎

‎br. John F. Kennedy è un giovane e ambizioso presidente degli Stati Uniti. Membro di una delle famiglie più ricche del mondo, lotta per i diritti civili e per il disarmo nucleare, mentre la sua vita viene sconvolta dalla più conturbante delle attrici di Hollywood: Marilyn Monroe. Il fato vuole che i dirigenti del Partito Democratico invitino proprio l'attrice a una cena di gala. Tra i due esplode la passione, sorprendendoli sullo sfondo di intrighi politici e lotte di potere. Il vociferato love affaire viene sfruttato dai detrattori del presidente che cercano di screditarne il prestigio, mentre il mito dell'uomo e dell'attrice si avvia a diventare leggenda.‎

‎Wetmore Elizabeth‎

‎La notte di San Valentino‎

‎br. È l'alba del 15 febbraio 1976. Nei pressi di Odessa, cittadina petrolifera del Texas dove dominano misoginia e razzismo, Gloria, giovane donna messicana, aggredita e violentata nella notte dall'operaio Dale Strickland, fugge di soppiatto dal suo camion e raggiunge - in uno degli incipit più riusciti e tesi della letteratura recente - una casa isolata in lontananza. Mary Rose, incinta e madre di una bambina di nove anni, le dà riparo e, nonostante le minacce, si rifiuta di consegnarla a Dale. L'incontro delle due donne cambia la vita di entrambe e dà l'avvio a uno dei più convincenti esordi della letteratura americana degli ultimi anni, baciato in patria da un grande successo critico e di vendite. A Gloria e Mary si aggiunge poi Corrine, un'anziana vedova, fra le poche persone illuminate e aperte della città, che convincerà quest'ultima a testimoniare nel processo contro Dale, nonostante l'ostracismo di tuttala comunità. Attraverso narrazioni alternate, che coinvolgono altri personaggi indimenticabili, Wetmore ci offre una potente storia di ribellione al sessismo e al razzismo che colpiscono non solo il Texas degli anni  Settanta ma purtroppo l'intero mondo ancora oggi; una storia che non teme di attraversare la disperazione e il terrore né di offrire il dono della cura e della riscossa; una storia che rimarrà a lungo nella memoria di ogni lettore. Notizia di gennaio 2021: La HBO sta producendo una miniserie tratta dal libro, voluta da Jennifer Schuur, produttrice esecutiva de "L'amica geniale", e "Salma Hayek".‎

‎Pellegrino Carmen‎

‎La felicità degli altri‎

‎br. "Sono nata in una casa infestata dai fantasmi. Allampanati, tignosi fantasmi da cui non si poteva fuggire. A quel tempo vivevamo nella parte ovest di un villaggio che aveva case tutte uguali, tutte al pianoterra, prima che si elevassero. Mio fratello e io speravamo che le case degli altri fossero infestate quanto la nostra. A dieci anni fui allontanata dal villaggio per pura crudeltà, ma i fantasmi non rimasero a casa." Cloe è una donna che ha imparato a parlare con le ombre. Un'anima in ascolto, alla ricerca di una voce che la riporti al luogo accidentato della sua origine, al trauma antico di quando, bambina, cercava di farsi amare da chi l'aveva messa al mondo. Nel suo cammino costellato di fragorosi insuccessi e improvvisi passi avanti, Cloe attraversa città, cambia case, assume nuove identità, accompagnata da voci, ricordi, personaggi sfuggenti: Emanuel, il fratello amatissimo; il professor T., docente di Estetica dell'ombra; Madame e il Generale, guardiani della Casa dei timidi, dove la donna era stata accolta a dieci anni. Cloe è uno sguardo che cerca attenzione e verità, il suo viaggio coraggioso è il racconto di un amore e di una speranza che non si spengono, anche quando dentro e fuori di noi non c'è che rovina.‎

‎Simenon Georges‎

‎La fattoria del Coup de Vague‎

‎br. Ogni mattina, da tutte le case prospicienti la spiaggia denominata, quasi fosse un presagio, Le Coup de Vague (alla lettera: «il colpo d'onda»), avanzano, nella melma e nei banchi di sabbia lasciati dall'oceano che via via si ritira, i carretti dei mitilicoltori che vanno a raccogliere ostriche e cozze. Tra loro, Jean e sua zia Hortense, «coriacea, granitica, solida», quasi fosse «fatta anche lei di calcare». È Hortense, insieme alla sorella Émilie, con la sua «faccia da suora», a mandare avanti la casa e l'azienda. E dalle zie Jean si lascia passivamente coccolare e tiranneggiare: gli va bene così, ha una motocicletta nuova, le partite a biliardo con gli amici e tutte le donne che vuole, perché è un pezzo di marcantonio, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Quando però la ragazza che frequenta da alcuni mesi gli annuncia di essere incinta, la monotona serenità della loro vita viene travolta da qualcosa che assomiglia proprio a un'ondata, improvvisa, violenta. A sistemare la faccenda ci pensa, naturalmente, zia Hortense: basta conoscere il medico giusto, e pagare. Ma qualcosa va storto, e Jean è costretto a sposarla, quella Marthe pallida, spenta e sempre più malata, di cui le zie si prendono cura con zelo occhiuto e soffocante... Rari sono gli scrittori capaci, come Simenon, di portare alla luce, sotto la corteccia della rispettabilità piccolo-borghese, un verminaio di menzogne e di rancori, di ricatti e di ferocie.‎

‎Trevi Emanuele‎

‎Due vite‎

‎br. «L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all'apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l'aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l'ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell'unicità di questo libro non stanno nell'impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l'amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all'ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell'ozioso infame, non ci mette lo zampino».‎

‎Gide André‎

‎Ricordi della corte d'assise‎

‎br. "Ricordi della Corte di Assise" è una raccolta di impressioni e di cronache, estratta dagli appunti che l'autore prese durante la sua esperienza come giurato alla Corte d'Assise di Rouen nel 1912, esperienza che lo segnò profondamente. "I tribunali hanno sempre esercitato su di me un fascino irresistibile. Quando viaggio, in una città, quattro cose mi attirano: i giardini pubblici, il mercato, il cimitero e il tribunale. Oggi so per esperienza che una cosa è ascoltare un verdetto, un'altra è aiutare di persona a render giustizia. Quando uno è fra il pubblico può crederci ancora. Seduto sul banco dei giurati, ripete a se stesso la parola di Cristo: "Non giudicate". Certo, sono persuaso che una comunità non può fare a meno di tribunali e giudici; ma a che punto la giustizia umana sia dubbia e precaria, l'ho potuto sentire per dodici giorni consecutivi, sino all'angoscia. E ciò, spero, apparirà un po' da queste note". In queste pagine, Gide svela con amara obiettività la duplice violenza subita dalle vittime: quella dell'aggressore o del ladro e quella, non meno brutale, della corte, che, invece di ergersi a paladina dei deboli e degli oppressi, pare avallare inesorabilmente la loro oppressione.‎

‎Benvenuti Anna‎

‎Ancora tutto da imparare‎

‎br. Nella primavera del 2020, in una Milano spettrale, Arianna sta per compiere diciotto anni: è un momento di crisi e lei cerca conforto iniziando a scrivere un diario. Le sue impressioni senza filtri si dilatano fino a ricostruire gli ultimi quattro anni della sua vita: la separazione dei genitori, i segreti del passato e le amicizie inaspettate. Finora le braccia di Ayman, incontrato in un'indimenticabile estate in Puglia, sono state un porto sicuro, ma troppe gelosie minano la loro storia a distanza. Intorno a lei, tanti personaggi (come la nonna Angela, l'inseparabile Giorgia o il fratello Pietro) si muovono in un labirinto che sembra senza uscita, in cerca di spiragli che diano un senso alla vita. Nel suo viaggio Arianna continuerà a inciampare, mentire e tentare gesti estremi per recuperare i frammenti della sua anima e scoprire alla fine che... è ancora tutto da imparare.‎

‎Whitehead Colson‎

‎Apex nasconde il dolore‎

‎br. Alle prese con il problema di trovare un nuovo nome per la loro cittadina, gli abitanti di Winthrop si sono rivolti a un consulente di terminologia: il fortunato creatore di "Apex nasconde il dolore", il cerotto multiculturale - "Color carne indipendentemente dalla tonalità della tua pelle". Ma quei bei tempi di gloria appartengono ormai al passato: il protagonista ha abbandonato il suo lavoro a causa di un misterioso incidente. Una volta giunto nella cittadina si incontra con le tre persone che cercheranno di influenzare la sua scelta: Lucky Aberdeen, il miliardario pioniere del software, l'ex ragazzino di provincia che si è fatto da solo, Albie Winthrop, rampollo dell'aristocrazia locale in declino, e Regina Goode, discendente dai coloni neri che hanno fondato la cittadina e attuale sindaco. "Apex nasconde il dolore" è una satira tagliente sulla desolazione della nostra cultura, in cui memoria e storia sono diventate strumenti in balia dei capricci del marketing.‎

‎Ishiguro Naomi‎

‎Vie di fuga‎

‎ril. Dan ha buoni motivi per andarsene e buoni motivi per restare. In attesa di decidere, tiene la valigia pronta. Nel suo dibattersi, sembra non rendersi conto che, se il problema ce l'hai dentro, non c'è contesto in grado di salvarti. Jamie è affascinato dallo spazio e sogna di fare l'astronauta, ma vive tra le pecore in una remota comunità montana. Seppure non nel modo in cui sperava, uno scostante ospite di passaggio gli aprirà le porte di quel mondo inaccessibile. Evgeny si sente a disagio nell'ufficio di Londra in cui ha appena cominciato a lavorare. Per sua fortuna e sfortuna, la sostanza capace di trasformarlo magicamente in una macchina infallibile è in vendita a ogni angolo. In "Vie di fuga" Naomi Ishiguro racconta di persone normali che lottano per liberarsi da vincoli reali e mentali. Le loro storie, come quelle di Angela Carter prima di lei, hanno però anche qualcosa di fantastico, che si manifesti in un dettaglio - come un enorme orso giocattolo che con la sua muta ed enigmatica presenza ha il potere di scuotere un matrimonio - o in una conclusione che la razionalità non può spiegare. L'elemento fiabesco diventa centrale nella storia in tre parti che scandisce la raccolta. Qui, sullo sfondo di un regno in cui il prototipico palazzo del re convive con la periferia industriale dismessa, l'umile ma distinto acchiapparatti chiamato a porre fine a un'infestazione senza precedenti si trova invischiato in una faida familiare i cui protagonisti, a dispetto del titolo nobiliare, soffrono e feriscono il prossimo come la gente del popolo. In una lingua controllata e precisa, economica ma capace di tocchi poetici, Naomi Ishiguro racconta di persone in trappola, ma offre a loro, e ai lettori, la libertà del volo.‎

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