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Bobin Christian; Borsotti E. (cur.)
Un cigolio d'altalena
br. Per la prima volta, Christian Bobin ci offre un testo interamente composto di lettere. Rare e preziose, sono indirizzate a sua madre, a una ciotola, a una nuvola, a un amico, a una scala, ad Arvo Pärt... All'ombra di Ryokan, il monaco giapponese del XIX secolo, l'autore compone una celebrazione di ciò che è semplice e quotidiano. La lettera diviene qui il luogo dell'intimità, lo scenario delle cose viste e amate. Celebra il miracolo dell'esistenza. E da una pagina all'altra, ci invita alla meditazione e alla contemplazione.
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Laxness Halldór
Il paradiso ritrovato
br. Steinar di Hlidar vive in un mondo di miti e valori antichi nell'Islanda di fine Ottocento. Umile contadino e artigiano della pietra, del legno e della poesia, strenuo custode degli ideali delle saghe, si rifiuta di vendere ai potenti del distretto un magnifico cavallo che i suoi due figli considerano magico e che dunque per lui non ha prezzo. Una creatura tanto speciale può essere degna solo di un re, perciò il villico finisce per regalarla al suo sovrano, re Cristiano di Danimarca, insieme a uno scrigno dotato di una chiave nascosta in una poesia. Ma la reazione della corte reale non può essere più deludente per Steinar che, perso di colpo il suo mondo fiabesco, sembra trovare il paradiso in terra nelle parole di un predicatore mormone, e parte fiducioso alla scoperta dello Utah. Comincia così la sua picaresca iniziazione alla nuova fede nella controversa comunità poligama che popola il Regno Millenario di Salt Lake City, dall'altra parte del mondo, dove il contadino islandese comincia a costruire una vita migliore per la propria famiglia, mentre l'adorata figlia, rimasta sola in patria, cade vittima di soprusi e disgrazie di ogni sorta. È forse questo il deserto da attraversare per meritarsi la Terra Promessa?
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Marconi Silvana
Sopravvissuta
br. "Io non sono la buccia che si spella dalla mela e poi si getta via nell'immondizia, informe e fetida. Io sono il nido della vita, sono il seme inviolabile, sono il cuore millenario della mela." Sílvana Marconi è nata a Montevideo, l'otto dicembre del 1977. Insegna inglese, è sposata, e ha due figli adolescenti. Collabora con Pra Publishing, casa editrice statunitense, e altre realtà editoriali. Per oltre un anno è stata vittima di violenza domestica, fino al giorno in cui ha deciso di denunciare il suo aggressore e di scrivere questo toccante resoconto. Seguendo il suo esempio, tante donne uruguaiane hanno fatto questa scelta coraggiosa e oggi la considerano un punto di riferimento. Seguitissima sui social network, è ospite fissa in vari programmi televisivi e radiofonici. Un documentario sulla violenza di genere, da lei co-diretto insieme a Máximo Grajales, con testimonianze reali, è in corso di registrazione e sarà prodotto dalla A&D Contenidos, col patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura di Montevideo.
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Scatizza-Fauquex Gibus
Oltre la guerra. Da Leros a Gniezno 1945. Dall'orrore della guerra alla favola dell'amore
ill., br. Una storia frutto di narrazioni, testimonianze, vecchie fotografie e ricordi, ma anche di odio e d'amore. Tra i tanti morti o sopravvissuti, c'è Piero con i suoi amici, superstiti all'affondamento della nave "Legnano" a Leros, poi trasferiti in un lager tedesco. L'Autrice coglie ogni spunto dei contrastanti sentimenti di quei giovani, sballottati dalle vicende politiche e belliche, coraggiosi e fieri ma anche patrioti, con un po' d'ironia mista alla nostalgia di casa e paura della morte. In questo suggestivo scenario del passato non mancano gesti di nobiltà d'animo a illuminare le oscure manovre di un conflitto ingiusto e crudele, né parole d'amore da sussurrare nel buio. Cosa riserverà la sorte? L'ottimismo e l'amore vinceranno?
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Stendhal
Vita di Henry Brulard
br. «Tutto si può conoscere eccetto sé stessi», scrive Stendhal. Eppure dopo Ricordi di egotismo (1832), prova una seconda volta a compiere un «esame di coscienza con la penna in mano» nella incompiuta "Vie de Henry Brulard" (1835-36), dove ricostruisce la propria infanzia e adolescenza, dal 1793 fino all'arrivo a Milano nel giugno del 1800 al seguito dell'esercito di Napoleone. Celandosi dietro un personaggio fittizio, uno dei tanti suoi doppi, tenta la strada dell'autobiografia romanzata costruita in buona parte con materiali autentici. Nel cortocircuito che si innesca tra narratore e protagonista non è difficile riconoscere molti tratti della vita dello scrittore: l'insofferenza nei confronti di Grenoble e di un milieu bigotto e conservatore; l'astio verso il padre, tirannico e reazionario, e l'adorazione per la madre per la quale prova un trasporto amoroso descritto senza falsi pudori; i precoci sentimenti anticlericali e l'appassionato patriottismo che annuncia il futuro seguace del Bonaparte. In bilico tra romanzo di formazione e libro di memorie, senza essere né l'uno né l'altro, l'Henry Brulard è un autoritratto intimo fin troppo scoperto, la stenografia del cuore e della mente di un affabulatore geniale.
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Israel Saul
Con le radici in cielo
br. A Salonicco si raccolse una comunità di ebrei fuggiti dalla Spagna dopo l'espulsione decretata nel 1492. Per più di quattrocento anni questa comunità preservò le tradizioni originarie e continuò a parlare l'antico castigliano. Agli inizi del Novecento, la città greca era a grande maggioranza ebraica, ma il disfacimento dell'Impero segnò la fine di questa esperienza. La famiglia Yacoél - di cui questo romanzo racconta le vicende - vive sempre più dilaniata dalla consapevolezza che la realtà in cui ha finora vissuto le sta franando sotto i piedi e sta per essere proiettata nel vortice dei drammi europei che sfoceranno nell'apocalisse finale della Shoah. Assieme al racconto di un'esperienza eccezionale, di un'esistenza sradicata, "con le radici in cielo", il romanzo propone riflessioni sull'odio razziale e l'intolleranza e sulla natura dell'antisemitismo europeo che appaiono oggi di grande attualità. Prefazione Paolo Israel.
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Baldelli Giulia
L'estate che resta
br. Giulia e Cristi si incontrano bambine, negli anni Novanta, durante le estati trascorse in un piccolo paese delle Marche. Giulia, determinata e razionale, subisce il fascino di Cristi, così fragile e così selvaggia, e capisce presto di provare per lei qualcosa di più sconvolgente e più scottante dell'amicizia. Anche Cristi è attratta da Giulia, però i suoi occhi cercano in continuazione Mattia, un bambino che sembra comprendere la sua natura selvatica più profondamente di quanto l'altra riesca a fare. Dopo una serie di estati scandite dai giochi in riva al fiume e da sofferte gelosie, i tre, arrivati alla soglia dell'adolescenza, si separano. Dieci anni più tardi, Giulia e Cristi si ritrovano a Bologna e il loro amore mai dimenticato esplode. Ma di nuovo a turbare l'equilibrio ricompare Mattia. Da quel momento le loro vite appassionate si legano per sempre. Cristi, che sa farsi amare da Giulia disperatamente e a sua volta ama senza regole, rimane il vertice irresistibile del triangolo. In una storia d'amore totalizzante, che non si cura dei generi, sopporta gli abbandoni e alla fine, quando brucia, lascia una cenere speciale da cui non può che rinascere amore.
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Malaparte Curzio
Sangue
br. «Ho orrore del sangue. Un orrore che nasce da un'esperienza che non è soltanto mia propria, ma quella di tutta la mia generazione e perciò solo ha valore. Di questa esperienza son frutto i racconti qui raccolti in volume: e son la storia delle mie prime intuizioni, scoperte e rivelazioni delle leggi misteriose del sangue... E se alcune di queste pagine potranno apparir crudeli, si pensi che non le ho raccolte per morboso compiacimento di crudeli immagini, ma per mostrare come si possa, attraverso le più dolorose esperienze, giungere a una suprema, e libera, coscienza di sé, del proprio popolo, e del proprio tempo». Pubblicato per la prima volta nel 1937 presso l'editore Vallecchi, il volume raccoglie i racconti scritti da Malaparte dopo il rientro dal confino di Lipari, dove era stato inviato dopo l'arresto voluto da Italo Balbo. "Sangue" rappresenta una tappa importante nel percorso umano e narrativo di Malaparte. È infatti in queste pagine che per la prima volta si rivela la straordinaria capacità di Malaparte di cogliere il lato morboso e inquietante dell'esistenza umana, visto nel suo aspetto più appariscente e impressionante: il sangue, appunto, elemento sacrificale e oscuro richiamo alla linfa vitale, simbolo di una passione esistenziale in cui convivono amore e morte.
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Pavesio Stefano
Come foglie al vento
br. Cinque ragazzi, residenti in anonimi e sonnolenti paesini delle colline astigiane, vedranno le loro vite sfiorate da eventi sempre più funesti, fino a diventarne parte loro stessi, scoprendo, forse senza nemmeno accorgersene, che il male non può che generare altro male e che tutto quel che accade non sempre è dettato da una personale volontà, ma accade semplicemente perché deve accadere, perché, al di là delle scelte soggettive, ci sono delle forze che guidano gli avvenimenti secondo uno schema prestabilito di ampio respiro, che porterà le loro esistenze a intrecciarsi con vicissitudini legate al passato e alle vite di persone solo all'apparenza completamente slegate dalle loro. Ogni azione, per quanto piccola o insignificante possa apparire, ne scatena altre, talora quasi impercettibili talora dirompenti. Esiste un filo conduttore che regola il trascorrere di ogni vita. Ma non bisogna dimenticare che non tutto quel che accade è comprensibile. Ma nulla, nulla accade per caso.
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Fenizi Luigi
Sillabario esistenzialista. Ventuno racconti brevi
br. «Con "Sillabario esistenzialista", opera della piena maturità umana e intellettuale, Luigi Fenizi ci consegna un testo letterario arduo, complesso pur nella semplicità della struttura formale. Al tirar delle somme, che cosa ci dice? Che la vita è incomprensibile, indecifrabile, e che l'uomo non è in grado di capire se stesso, posseduto com'è da forze inconsce, oscure, incontrollabili. La ragione non è altro che una piccola isola nel mare dell'irrazionale; e del resto, in rapporto ai tempi geologici, l'umanità è un avvenimento tutto sommato recente. Ecco perché ancora oggi viviamo nell'intercapedine fra l'incoscienza e i primi barlumi della coscienza: una condizione che ci impedisce di capire che siamo sulla terra e che questa è una malattia per la quale non esiste cura. In modo implicito lo dimostra il fatto che in questo nostro teatro dell'assurdo uno pensa di recitare la sua parte in uno spettacolo non immaginando che nel frattempo sul palcoscenico, di soppiatto, hanno cambiato lo scenario e così si ritrova nel mezzo di una storia del tutto diversa. Non una commedia o una tragedia, perciò, bensì un trucco, un inganno, così ben congegnati che siamo convinti di possedere una vita. Ma ci sbagliamo. È la vita che possiede noi. La vita, noi piccoli umani, tutti, l'attraversiamo soltanto, fino a quando, senza ragione, ci viene tolta.» (dalla Postilla di Antonella Concetti)
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Delprato Daniele
4 minuti e 70 secondi
br. "Quattro minuti e settanta secondi" è un romanzo semiautobiografico ambientato a Cene, un piccolo paese della media Valle Seriana, in provincia di Bergamo. L'autore, volutamente arrogante ma pure autocritico, non rende titolare del viaggio un alter ego, ed è lui stesso protagonista insieme a Tommaso, un ragazzo instabile ma geniale, antieroe assoluto, in quella che è una profonda ma difficile amicizia, in cui risalta il complesso rapporto tra l'uomo e l'esistenza, osservata in chiave piuttosto ironica e sdrammatizzando laddove possibile. Un lungo tragitto interiore alla continua ricerca di dubbi e certezze: tutto viene esasperato in un susseguirsi di vicende surreali in cui annoiarsi è davvero difficile. Il linguaggio è schietto, talvolta colorito, popolare e spontaneo ma foriero di contenuti importanti; su tutti la droga, abbondantemente inserita nel tessuto giovanile. Del resto non parlarne non è la soluzione, ma parte stessa del problema.
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Anonimo; Garcin de Tassy J. H. (cur.)
La rosa di Bakawali
br. Frutto dell'incontro fra la cultura hindu e quella musulmana nell'India del Nord, "La rosa di Bakawali" è un romanzo allegorico che trasporta in un mondo dove non esistono confini tra terra e cielo, umano e divino, sacro e profano. L'eroe della vicenda, il principe Taj-ulmuluk, affronta incredibili avventure alla ricerca di una rosa dai poteri miracolosi in grado di restituire la vista a suo padre, il sovrano del regno del Sharquistan. Per conquistare l'ambito fiore, il protagonista si introduce con astuzia nel giardino della bellissima Bakawali, una ninfa celeste della quale si innamora perdutamente. Da quel momento i due amanti dovranno superare mille difficoltà prima di poter coronare il loro amore. I rimandi biblici, le citazioni coraniche, i riferimenti alle concezioni sufiche e ai sonetti persiani inquadrano il viaggio e gli amori di Taj-ulmuluk nella tradizione dei racconti mistici, il cui fine consiste nel proporre al lettore una riflessione sulla natura umana.
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Aloisio Luigi
Al tuo fianco. In viaggio con mio figlio
br. Un padre conduce suo figlio in un viaggio attraverso i luoghi e la storia del loro territorio, riscoprendo la vita e le opere di una grande donna, rispettivamente nonna e bisnonna dei protagonisti, che è stata una delle prime sindache del Mezzogiorno d'Italia. Un'esperienza di condivisione e arricchimento per entrambi, che dimostra come si possa insegnare ai propri figli a camminare da soli senza per questo smettere di stargli accanto e come questo sostegno non cessi mai di essere necessario, nemmeno quando si diventa genitori a propria volta.
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Ford Ford Madox
Un uomo potrà alzarsi. Parade's end. Vol. 3
br. 11 novembre 1918, il giorno dell'Armistizio: proprio durante i festeggiamenti per la fine delle ostilità, Valentine Wannop riceve una telefonata riguardo le condizioni in cui versa Christopher Tietjens. Alcuni mesi prima, al fronte, Tietjens è ancora nel pieno dei combattimenti, anche se con un barlume di speranza per il futuro. E così il suo impegno è quello di restare vivo per tornare da Valentine, per vedere il momento in cui, invece di stare chino in una trincea, un uomo potrà alzarsi in piedi. In una magistrale alternanza temporale, Madox Ford racconta gli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale con uno sguardo lucidissimo e spietato sul destino dei combattenti.
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Kolar Kazimir
Lampreht
br. In questo libro in cui l'inizio è la fine e la fine è l'inizio il protagonista, Kazmir Lampreht detto Mirko, si racconta in quattro tempi, procedendo a ritroso e come percorrendo una spirale. Le quattro parti, ciascuna caratterizzata da uno stile e un ritmo narrativo suo proprio, dipingono le parentesi lavorative ed emotive di un giovane ventottenne affetto da psicosi. Quella di Kazimir è infatti una voce narrante che si spezza, s'inarca, divaga, spaura e lui è uno che si perde e si ritrova, ma non rinuncia mai a confessarsi. Anche quando i contorni del tutto ciclicamente sfumano senza rimedio, Kazimir, attraverso l'atto del raccontare, è capace di restituirci una fenomenologia della coscienza scissa - per quanto sincopata e a tratti comica - e ci spinge a questionare il mondo cognitivo e percettivo dei non diversamente sensibili.
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Gross Max
Lo shtetl perduto
br. Da decenni lo shtetl ebraico di Kreskol vive in tranquillo isolamento in una selvaggia foresta della Polonia orientale, ignaro delle guerre che sconvolgono il mondo e del suo turbolento viavai. Un mattino però Pesha Lindauer, una giovane donna reduce da un burrascoso divorzio, scompare senza lasciare traccia. I rabbini e gli abitanti di Kreskol piombano nel panico: da centoundici anni nessuno oltrepassa i boschi che cingono la piccola città. I rabbini decidono allora di inviare un messaggero nella città di Smolskie per allertare le autorità e la pericolosa missione viene affidata al giovane Yankel, apprendista fornaio e mamzer - un figlio bastardo, ripudiato dalla comunità. Yankel riuscirà a raggiungere Smolskie sano e salvo - ritrovandosi catapultato in una città polacca del Ventunesimo secolo, con altissime torri scintillanti di vetro e acciaio, carri che sfrecciano senza cavalli e dipinti animati che mutano forma. E le sue disavventure porteranno di lì a breve al ritrovamento dello "shtetl perduto" - evaso dalla Storia, sfuggito per caso all'invasione nazista della Polonia e unico sopravvissuto alla Shoah. Con sguardo ironico e profondo, Max Gross riporta in vita il rutilante microcosmo dello shtetl dell'Europa orientale, con le sue credenze, il suo chiacchiericcio in yiddish, la sua ingegnosità e resilienza - ma anche i dubbi e le paure davanti alla frastornante irruzione del progresso. Nell'incontro tragicomico tra Kreskol e l'evoluta società gentile, affronta un tema caro a molti scrittori ebrei americani: l'ineludibile legame tra Olocausto e modernità, e il suo lascito mai realmente elaborato dal mondo contemporaneo. Vincitore del National Jewish Book Award 2020.
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Kashimada Maki
Viaggio nella terra dei morti
br. Taichi è stato costretto a smettere di lavorare dieci anni fa e da allora lui e sua moglie Natsuko sopravvivono grazie allo stipendio part-time di quest'ultima. Natsuko, tuttavia, è una donna abituata alla sofferenza. Il fratello e la madre hanno dilapidato il patrimonio di famiglia approfittandosi di lei per anni, incapaci di accettare la loro nuova condizione sociale. Un giorno Natsuko legge l'annuncio di una spa e riconosce quello che un tempo era stato l'hotel di lusso dove il nonno aveva portato sua mamma da piccola. Nonostante i costi, decide di andarci con il marito infermo, ma il soggiorno innesca una serie di ricordi legati alla difficile storia della sua famiglia, pensieri dolorosi che rievocano alcuni fantasmi del passato ma che si rivelano infine liberatori e le permettono di riconciliarsi con Taichi. Ispirato al classico di Jun'ichiro Tanizaki "Neve sottile", "Novantanove baci" è il secondo racconto del libro che ritrae con uno stile toccante e poetico la vita di quattro sorelle che abitano nello shitamachi di Tokyo. La storia, narrata da Nanako, la minore delle sorelle, è intrisa di una delicata carica erotica e presenta una vivida descrizione delle persone che abitano nel loro quartiere: pure, nobili d'animo e orgogliose.
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Fabi Paolo
Storie (in)cantate
br. Un libro di fiabe per adulti dove trapelano sensibilità, delicatezza, attenzione alle sfumature e sentimenti autentici.
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Menéndez Salmón Ricardo
Non andartene docile in quella buona notte
br. Entrare a occhi aperti nella propria vita facendo finalmente i conti con un padre che non c'è più. Guardare in faccia vizi nascosti, bizzarri segreti immaginari, un cuore fragilissimo che tiene la famiglia per decenni con il fiato sospeso. Riconoscerne però anche la vera, profonda eredità. Tenendo a freno nella scrittura tesa e limpida un'emozione caldissima, Ricardo Menéndez Salmón ci regala un romanzo intimo e universale.
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Woolf Virginia
Una società. Testo inglese a fronte
br. Un gruppo di giovani donne si ritrova a riflettere su uno dei temi più importanti per Virginia Woolf: le differenze sociali e culturali tra la donna e l'uomo. Dopo anni di accurate indagini e domande poste agli uomini più illustri della società, è sempre più difficile ammettere la menzogna sulla superiorità maschile. L'unica verità su cui concordano è che non bisogna credere nel predominio di un sesso rispetto all'altro, ma credere in se stesse.
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Bardelli Dianella
Come sono eccitanti gli uomini che ci spezzano il cuore. Lenore Kandel, la musa dell'amore hippy
br. Lenore Kandel è una figura tutta da scoprire per il pubblico italiano. Il suo libro di poesie "The Love Book" provocò un terremoto nell'America degli anni Sessanta. Lenore fu tra le protagoniste della Summer of Love di San Francisco nel 1967: la stagione che avrebbe dovuto cambiare il mondo. Bellezza carismatica, forme rotonde e sensuali, un carattere forte e sereno, Lenore si legò a Bill, un membro della banda degli "Hell's Angels". Proprio dal loro incontro comincia questa biografia romanzata, che trova una improvvisa, drammatica svolta nell'incidente in moto della coppia, da cui Lenore uscirà menomata e reclusa in casa per il resto della vita. Al centro di tutto resta "The Love Book", un inno all'eros fra i più espliciti e totali che siano mai stati scritti.
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West Nathanael
Signorina Cuorinfranti
br. Ingiustamente sottovalutato in vita, il talento narrativo di Nathanael West ha ottenuto il meritato riconoscimento solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1940 per un incidente d'auto, a trentasette anni. Oggi West è annoverato tra i grandi classici del Novecento americano. La "Signorina Cuorinfranti" del titolo è la firma di una seguitissima rubrica di consigli ai lettori di un quotidiano newyorkese, dietro la quale si nasconde in realtà un uomo. Quello che era nato come il semplice scherzo di una redazione troppo cinica genera però una vicenda umana di grande sofferenza: intimamente coinvolto dai problemi dei suoi lettori, e frustrato nella propria incapacità di offrir loro un aiuto reale, il protagonista precipita in una spirale di autodistruzione, ricercando sollievo di volta in volta nel sesso, nell'alcol, nella religione. Ambientato nella New York della Grande Depressione, questa originalissima novella a episodi offre uno spaccato grottesco ma profondamente empatico di una società in lotta con le proprie disillusioni.
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Balzani Andrea
Non si muore in un giorno di festa
br. Jonathan, chiamato da tutti Jonni, è un educatore che vive una profonda crisi personale e lavora presso una grande cooperativa sociale affiliata all'Opera religiosa di Santa Giustina, guidata da un vescovo potente e ambizioso. Dopo un evento traumatico, l'uomo viene retrocesso in una fantomatica squadra traslochi, che ha il compito di svuotare le case lasciate in eredità dagli anziani ospitati all'interno dell'Opera. Qui incontra dei personaggi davvero bizzarri, ma soprattutto conosce Berto, ex tossicomane con cui stringerà amicizia, e Fanti, uomo senza scrupoli, caposquadra e nipote del vescovo. Durante uno sgombero la squadra ritrova alcuni diari appartenuti a una donna: Sofia. Quelle pagine celano un terribile segreto che il vescovo, con l'aiuto del malvagio nipote, farà di tutto per nascondere. Spetterà allora a Jonni e Berto salvare i diari e, con essi, la memoria di Sofia, donna di origine ebraica la cui vita è stata segnata per sempre dalla guerra e da un evento drammatico perpetrato dall'odio fascista.
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Dei Francesco
Oltretutto
br. Un racconto come un sogno lucido, in cui le immagini scorrono senza un ordine ma la cui sequenza è dettata dal cuore. Uno spaccato di vita quotidiana e un viaggio nell'introspezione. Una presa di coscienza su sé stessi e su ciò che ci circonda, in un mondo ricco di apparenze e contraddizioni. Il sogno è l'ombra dei nostri desideri e la luce delle nostre paure.
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Sarli Gianfaldoni Elvira
Cominciare da zero
ill. La storia dell'uomo è costellata da ripetizioni anche tragicamente insensate. Da qui la dolente espressione che ammonisce: tutti coloro che dimenticano il loro passato sono destinati a riviverlo e, quindi, sono incapaci di ricominciare per costruire un presente in cui la memoria consente di conseguire nuovi e diversi traguardi. Queste pagine sono un'autentica testimonianza della famosa frase di Primo Levi. Chi racconta, riporta puntualmente il vissuto suo e altrui, autentico in ogni momento. In questa ricostruzione puntuale del passato, è anzi aiutato a procedere, facendo tesoro di quel che si è stati costretti a subire, anche senza averne colpa. La parola chiave è solo una: "Ricominciare", valida per quello che è stato e per quello che si spera di realizzare, cercando faticosamente la via e la forza per andare avanti. Questa è, dunque, una storia vera che la memoria puntualmente riporta, ma che coraggiosamente si diversifica costruendo nuove storie che permettono anche di farne parte. Fino in fondo. Il denominatore unico per chi "entra" in queste pagine è l'amore.
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Vassallo Giuseppe
Gli specchi del passato. Racconti
br. "Gli specchi del passato" è la seconda raccolta di racconti dell'autore. Il titolo prende spunto dalle vicende dei due protagonisti che si ritrovano a scappare dalla loro vita quotidiana per ritrovarsi ad inseguire, con il lume di una ragione, il proprio cammino. Nel primo, Massimiliano Viola è alle prese con un'amnesia e si ritrova a fare compagnia a un personaggio all'imbrunire della vita. Un uomo che ama ancora una donna lontana; costretto dalla situazione, si destreggia per accontentarlo trovandosi in una avventura divertente ma, al tempo stesso, pericolosa. Lo accompagneranno nuovi amici e donne ironiche e passionali. Nel secondo racconto, Francesco Grange parte per un viaggio solitario senza voltarsi indietro. Conosce personaggi bislacchi, emozioni nuove, disavventure e amori. Poi, grazie a un incontro filosofico religioso, si ferma a riflettere sulla propria identità. Entrambi i racconti creeranno forti emozioni nel lettore. Un filo di comicità accompagna le avventure, come del resto la vita di tutti i giorni. Tematiche contemporanee che si contorcono e si dipanano in un linguaggio scorrevole, a volte mansueto e a volte caparbio.
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De Giovanni Maurizio
L'equazione del cuore
ril. Dopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un'isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana. A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la "sua" matematica, la fascinosa armonia dei numeri. Fuori dall'ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove? Maurizio de Giovanni scrive una delle storie che ha sempre sognato di raccontare. E ci consegna a un personaggio, tormentato e meravigliosamente umano, messo dinanzi al mistero del cuore.
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Stara Serafin Paolo
Giuly per sempre
br. Questa storia, in parte autobiografica, vuole contribuire a smuovere le coscienze, pur con la delicatezza che ritenevo necessaria, affinché in questa nostra "apparentemente moderna" società possa vincere ancora l'idea di amore come donazione, complicità, condivisione, non come possesso. Il mio "Io" di artista, attraverso l'obiettivo della mia fotocamera, ha registrato quelle immagini di tenera, dolce, ma decisa sensualità, che può snodarsi lungo il racconto di una vita. Ho così cercato di esprimere quel pathos attraverso il quale gli amanti, a qualsiasi età, sanno cogliere e mostrare; quella visione "innamorata", capace di leggere, nella bellezza esteriore, la più nascosta bellezza interiore. Raccontando il mio modo di amare Giuliana, la mia Giuly, una donna piena di sensualità, di fascino, di acuta intelligenza, io spero di aver dato il mio contributo per liberare da questa società alcuni ingiusti stereotipi.
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Folisi Santina
Essenza dell'anima
ill., br. «Le composizioni consegnano al lettore testimonianze di fede e racconti di vita che hanno lo scopo di aiutare a comprendere come l'agire di Dio entra nella storia degli uomini perché nulla è a caso ma tutto rientra in un grande progetto di amore che rende felice l'esistenza. In alcune preghiere emerge un desiderio di infinito nella contemplazione del mondo che ci circonda e, nello stesso tempo, un imito a possedere la saggezza interiore. La sapienza del cedente, infatti, consiste nel contare i propri gomi, saperli leggere come tempo favorevole perché l'oggi di Dio irrompe nella vita aiutandola a raggiungere la sua pienezza. Nelle liriche oranti composte dell'autrice colpisce la capacità di invitare il lettore ad aprirsi non solo verso l'Alto, ma anche verso l'altro per accrescere la gioia nella condivisione dei sentimenti interiori e delle emozioni alte che rendono possibile l'incontro fra cielo e terra.» (dalla presentazione di Guglielmo Giombanco)
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Martino Francesco
Il segreto del monile. Max. Vol. 1
br. Cosa accomuna un ragazzino nemmeno sedicenne, un padre archeologo alla ricerca di un antico passato dell'umanità e un'organizzazione segreta così potente da essersi ramificata nel corso dei secoli nei piani più alti del potere economico e non solo? La scoperta "accidentale" da parte del giovane protagonista nell'acquario dell'ufficio della madre di un misterioso e antichissimo manufatto, apparentemente privo di alcun valore, gli aprirà le porte verso l'ignoto, mettendo in dubbio tutte le sue convinzioni e certezze... e da quel momento nulla sarà più come prima!
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Vesaas Tarjei
Il castello di ghiaccio
br. L'inverno in Norvegia: il freddo, il buio, la solitudine, ma anche laghi che diventano lucidi specchi d'acciaio, alberi che si trasformano in ricami di brina, monti e valli che si confondono in un luminoso biancore. Un sortilegio sembra immobilizzare ogni cosa, come la cascata vicina al villaggio che il gelo ha trasformato in un castello di ghiaccio, una straordinaria costruzione di cupole, guglie, anfratti e saloni, che pare attirare tutti a sé con una forza arcana, come i castelli incantati delle fiabe o le inquietanti rocce di Hanging Rock. E anche questa è la storia di un'inspiegabile scomparsa, di una vana ricerca e di un mistero insoluto. Ma è soprattutto la storia di un'amicizia e lo scavo nel cuore di due adolescenti: la vivace Siss, trascinante dominatrice tra i giovani della piccola comunità, e la bella Unn, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell'identità complessa e indefinita tra l'infanzia e l'età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all'assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l'essenziale, di ascoltare le voci dell'acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio. Postfazione di Luca Scarlini.
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Mancuso Daniela Maira
Palermo: silenzio e vucciria
br. La Vucciria è un noto rione e mercato del centro storico di Palermo immortalato dal pennello magico del celebre pittore Renato Guttuso. Ma in dialetto palermitano "vucciria" è divenuto sinonimo di allegra confusione, di caos, di simpatico trambusto. Una tesi riconduce l'origine etimologica alla parola "vuci" che in dialetto siciliano significa "voce". L'autrice Daniela Maira Mancuso ha ambientato il suo romanzo (uscito postumo) a Palermo, tra "silenzio e vucciria", nel contrasto stridente di una città dai mille volti, dai mille colori e dalle mille contraddizioni. Ma nel romanzo vi è anche una continua alternanza tra gioie e dolori, tra socialità e introspezione, tra momenti spensierati e tristi, tra vita e morte, tra malinconia e speranza, tra "pessimismo della ragione" e "ottimismo della volontà" (per parafrasare il grande scrittore Leonardo Sciascia, nisseno come l'autrice del romanzo).
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Giordano Raphaëlle
La felicità arriva quando scegli di cambiare vita
br. Per il manager Maximilien Vogue la giornata è iniziata con il piede sbagliato. Sta di nuovo litigando con la bella Julie che ora, stanca delle continue discussioni, gli porge un volantino con la presentazione di un corso quanto mai insolito. Un corso tenuto da una donna altrettanto stravagante. Si chiama Romane e di professione combatte l'arroganza sempre più diffusa. È convinta che il mondo sarebbe un posto migliore se tutti praticassimo la gentilezza. Lei sa come insegnarla e offre un biglietto di sola andata per la felicità a chi sceglie di mettersi in gioco. Da buon scettico, Maximilien non crede a una sola parola. Ma poi, un po' per gioco un po' per curiosità, decide di iscriversi al corso. Dapprima i consigli di Romane gli sembrano semplici e banali. Eppure, a poco a poco, si accorge che dentro di lui qualcosa sta cambiando. Scopre che basta un piccolo gesto, ogni giorno, per ritrovare il piacere della condivisione e la bellezza della quotidianità: al mattino dedicare almeno un'ora a prendersi cura di un fiore o di un animale domestico; annotare quanti «grazie» riusciamo a dire prima di andare a letto; imparare a riconoscere e accettare gli errori commessi durante la giornata. E si rende conto che non c'è niente di meglio che trascorrere del tempo con gli amici e riprendere la buona vecchia abitudine di stringere la mano per ritrovare rapporti autentici e duraturi. Perché è solo mostrando il nostro lato più sensibile e attento alle esigenze degli altri che possiamo cambiare la nostra vita e raggiungere la felicità. Quella vera che, una volta trovata, non si può più smarrire.
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Singer Israel Joshua
I fratelli Ashkenazi
br. Nelle pagine di questo imponente romanzo-fiume apparso nel 1936, Israel J. Singer seppe dare con incredibile capacità epica la rappresentazione di un mondo e di una civiltà che di lì a poco sarebbe stata ferocemente annientata. E con il passo del grande narratore ci attira in un romanzo appassionante in cui, dipanandosi in un groviglio di esistenze - prime fra tutte quelle del Reb Abraham Hirsh Ashkenazi, commerciante di stoffe e capo della comunità ebraica di Lodz e dei suoi figli Jakob Bunin, generoso e pieno di gioia di vivere, e Simcha Meyer, introverso e abile negli affari -, rivive il mondo formicolante di vita di quella parte dell'Europa che fu la culla del patrimonio umano, linguistico e culturale degli ebrei orientali. Che cosa sia stato quel mondo lo si respira qui in ogni pagina. Introduzione di Claudio Magris.
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Gaarder Jostein
Maya
br. Maya è come un gioco. Si può scegliere il compagno prediletto, tra lo scienziato che crede negli angeli, la seducente ed enigmatica ballerina di flamenco, il giornalista televisivo che si lancia in elucubrazioni su jolly ed elfi, o addirittura optare per un geco parlante che adora starsene accovacciato su bottiglie di gin. Anche il posto dove svolgere il gioco è a scelta di chi entra in competizione: un'«isola giardino» delle paradisiache Fiji, oppure le sontuose sale del Museo del Prado, o i rigogliosi boschi norvegesi, o l'antico quartiere gitano di Siviglia. Così come lo scenario del tempo: dal lontanissimo periodo devoniano quando i primi anfibi emersero dalle acque, a quel giorno d'estate dell'800 in cui Goya dipinse il capolavoro della maya desnuda, al primo giorno dell'anno 3000. Quanto alle regole di questo gioco, si scopriranno soltanto giocando, leggendo cioè le 52 carte di questo romanzo e interpretando i loro bizzarri, stravaganti messaggi. Nel suo libro più fantasioso, imprevedibile e profondo, Jostein Gaarder ci regala un vero e proprio «manifesto» filosofico, rivelandoci quanto sia stupefacente, quasi miracolosa, l'esistenza degli esseri umani ed esaltando la travolgente, inarrestabile forza vitale dell'amore.
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De Marco Carmelo
2024. La bussola e i portici
br. Guido e Gabriella sono i giovani protagonisti di due storie parallele, destinate a incrociarsi. Il racconto prende l'avvio nell'anno 2024, in una Bologna devastata dalla pandemia che ha colpito il pianeta dal 2020 in avanti, e si sviluppa nell'arco di sei mesi. L'Italia e l'Europa sono lacerate dall'avanzata delle destre estreme che, usando ogni mezzo manipolativo del consenso, sono state designate a governare da popoli stanchi e delusi. La vita dei due protagonisti è a una svolta, sulla scia di un passato filtrato nelle trame di continui flash back, attraverso cui l'autore ci porta nell'intimità delle loro storie: le passioni, le perdite degli affetti più cari e le complicazioni in quegli anni della loro vita sentimentale e sociale. La democrazia è in crisi, le disuguaglianze sociali ancora più ampie. Il tramonto della cultura occidentale è all'ultimo atto. Guido e Gabriella sapranno trovare una dimensione alla loro esistenza? La scintilla del loro incontro e l'innamoramento che ne segue faranno ritrovare la bussola lungo i portici del loro viaggio? Un romanzo distopico provocatorio delle coscienze perché colgano che, a volte, tra fantasia e realtà la linea divisoria è sottile. E ciò che nella narrazione è pura invenzione, potrebbe ancora accadere, magari con effetti più devastanti.
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Thompson Jim
Bad boy
br. Tutti i bambini sognano, ma non tutti i sognatori diventano scrittori in età adulta, trasformando le proprie fantasie in parole e proiettando le proprie aspirazioni su pagine ricche di avventure e drammi. Thompson racconta la sua vita con il sarcasmo che lo ha reso immortale. E, da buon narratore, trasforma la sua esistenza in un romanzo che contiene tutti gli elementi delle storie da lui narrate negli anni attraverso i suoi personaggi. Qui il "bad boy" è lui e non ha bisogno di inventarsi altri protagonisti.
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Van Straten Giorgio
Una disperata vitalità
br. "All'improvviso da essere giovane mi ritrovo vecchio. Quando è successo? E come?". Questo, o qualcosa di simile, è quello che pensa Giorgio, alla vigilia del suo sessantesimo compleanno. Che sia arrivato, anche per lui, il tempo dei bilanci? Un'ex moglie, una vita tra Firenze e New York, un buon momento personale e professionale. E la certezza di avere quarant'anni. Certezza che però si deve scontrare con la data impressa sulla carta di identità e con un elenco considerevole di acciacchi e malanni. A sei anni di distanza dal suo precedente libro, Giorgio van Straten torna al romanzo e racconta, con uno sguardo acuto e ironico, un protagonista degno dello Zuckerman di Philip Roth e del Barney di Mordecai Richler. Lo spaesamento di una generazione, i desideri che non invecchiano con l'età, le relazioni, complicate ma inesauribili, con i propri affetti più cari - la donna amata, il migliore amico, la figlia -, gli incontri galanti più o meno occasionali, la crisi politica e sociale del mondo in cui si è vissuti e invecchiati, il ritratto, tratteggiato con sarcastica dolcezza e dolce sarcasmo, degli ambienti intellettuali di sinistra italiani e americani, una riflessione, leggera e profonda, sul tempo che passa. E, ovviamente, una disperata vitalità. Tutto questo è il teatro messo in scena da van Straten nel suo nuovo romanzo.
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Biondolillo Alfredo
Bassi si nasce
br. Un libro sull'importanza dell'amicizia, ironico e profondo, che non ha paura di affrontare in maniera diretta l'attualissimo tema del bullismo. "Bassi si nasce" è la seconda pubblicazione dell'autore Alfredo Biondolillo. Prefazione di Alessandro Martorelli.
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Mazzara Alessandra Maria
Nel tempo che resta
br. Cinque Torri è un piccolo borgo sulla costa occidentale della Sicilia. Lì, dove il Mediterraneo e il Tirreno si incontrano e si fondono in un'unica e immensa distesa d'acqua, la vita scorre a ritmo lento, scandito dalle stagioni e dall'eterna lotta tra il soffocante Scirocco e la fredda Tramontana. Tutto questo Beatrice lo sa bene. Orfana di entrambi i genitori, è cresciuta con nonna Nuzza, che le ha insegnato la fatica, ma anche il valore dello studio e dell'indipendenza; da lei Beatrice ha imparato a perseverare senza mai arrendersi, nemmeno quando il destino avverso la costringerà a fuggire lontano dal suo mondo, verso New York, verso una vita completamente diversa. Ma il suo passato tornerà presto a cercarla...
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Addis Antonio; Murineddu Giovanni
La via del ritorno
br. Il filo conduttore del racconto connette storie diverse di vita che hanno in comune esperienze di emigrazione in paesi europei a seguito dei disastri seguiti alla seconda guerra mondiale. Il vecchio Giuseppe, costretto a suo tempo a emigrare, incontrerà a Torino il figlio scienziato col quale si intratterrà per chiarire il rapporto tra scienza e fede. A Don Tonio Addis compete il discorso sul Dio unico e certo e spiega che la trascendenza è una qualità specifica del dono divino che conferma l'esistenza del Creatore.
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Corazzini Silvana
Arimortis e arivivis
brossura
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Rizzello Aldo
Parola al vento (gli amori di Clarissa)
br. Tutto, in questo insidioso romanzo-monologo, sembra evocare eventi e luoghi fin troppo reali. Ma è davvero così? Siamo di fronte ad una vicenda realmente accaduta e sofferta oppure a una esperienza creativa, a una fiaba? È un giallo a sfondo morale o il pretesto per proporre riemergenti e più consapevoli simmetrie psicologiche e mentali? Assopite o dimentiche sacralità? Lo scenario in cui si svolge la drammatica storia d'amore, è davvero quello del lago di Bolsena, o vuole andare oltre, così oltre da apparire innaturale? Clarissa, è anch'essa una creatura reale o soggiace alla stessa estetizzante "violenza" al punto da identificarsi con una sorta di rifrazione dell'altrettanto mitica Eva? La risposta al lettore.
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Maraboli Giovanni
Quegli occhi di bambino
br. "Un bambino pieno di abbandono e di dolore desidera morire. Si salva e rinasce per l'improvviso emergere in lui di una nuova, abbagliante visione della realtà. I suoi occhi di bambino solitario guardano attenti e vedono d'improvviso la bellezza nella natura che, luminosa, appare e gli rivela la stupefacente presenza degli altri e il palpitare della vita. Chi scrive cerca di scoprire cosa sia successo, in realtà, nella vita di quel bimbo. Quale cambio di prospettiva è accaduto in questa così particolare infanzia, rivissuta poi nell'esperienza dello stesso adulto, fino a determinarne la vita futura?" (dalla prefazione dell'autore)
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Romiti Pietro
La vita che (ho in) mente
brossura
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Palahniuk Chuck
Fight club
br. L'anonimo protagonista di Fight Club è un giovane disilluso dalla cultura vacua e consumistica imperante nel mondo occidentale, che si trascina in una vita fatta di bugie e di fallimenti. La sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. In questo modo crede di aver trovato una strada per riscattare il vuoto della propria esistenza; ma nel mondo del pugilato non c'è posto per alcuna regola, freno o limite. A nessuno importa se vivi o muori.
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Portinari Roberto
Il diavolo povero
br. In una storia qualsiasi irrompono cascate di fatti sinistri che fanno crollare le più apparentemente solide fondamenta di un'esistenza (magari persino) banale. L'amore prende il volo verso altrove, la famiglia si sgretola, la salute mentale vacilla, il molto denaro potrebbe non bastare. Lo sfortunato Luca Ferri si arrabatta alla meno peggio in un tornado di complicazioni e arcane combinazioni che minano la sua affannosa ricerca di una almeno accettabile normalità, che pare svanire dopo cinquant'anni di convinzioni arroccate sull'architettura costruita giorno per giorno. Tutte le sue vicissitudini accadono in un lampo, ovvero ciò che mediamente dura la miseria di una vita umana. Ma siamo sicuri che proprio quella vita sia di uno qualunque? Prefazione di Francesco Landi.
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Innocenti Rita
Sulla scia dei lapislazzuli
br. Coco, giovane avvocatessa italiana, in carriera nella City londinese, fashion victim della maison Chanel, dovrà fare i conti con le sue manie e inquietudini quando nella sua zona di confort entrerà Erwin, stilista affermato di origine polacca. Riuscirà la nostra Coco ad amare se stessa? Avrà bisogno di una caccia al tesoro particolare per ritrovare la strada del passato e del futuro? Tutto ciò che c'è da sapere è nascosto nei suoi occhi, uno celeste mare e uno colore dei lapislazzuli.
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Tangolo Anna Emanuela
Passaggio in Egeo. Note di viaggio
br. "Un viaggio in Grecia, un viaggio in tre riprese, è il tema di questo libro: e dà vita al racconto delle tante sorprese che può ancora riservare una terra così piena di risonanze culturali e archetipiche. (...) Un viaggio dunque in una terra a lungo vagheggiata nell'immaginario della scrittrice, e che oggi acquista significati ulteriori e persino rasserenanti, in presenza di una crisi planetaria drammatica dovuta al Covid, all'emergenza climatica, alla congiuntura economica, che ci parlano di un rapporto deteriorato tra uomo e Natura e di un pericolo imminente per la stessa specie umana. Tornare alle radici, a quella storia da cui proveniamo, è il modo per affrontare il presente e trovare le energie necessarie a intraprendere nuovi viaggi (...)" Cristiana Vettori
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Grandesso Isabella
Oscure emozioni
br. L'oscuro prende vita, intrecciandosi ai confini delle umane emozioni, avvinghiando a sé i protagonisti ignari del loro destino mortale. Oggetti, situazioni e istanti intrappolati nei gangli temporali di una realtà urbana, dove presagi funesti abbagliano e si diffondono tra le vie di quartieri misteriosi, come l'Esquilino a Roma o in luoghi leggendari come l'antica Cadiz. La dimensione onirica apre soglie verso l'ignoto, dove ciò che è noto non è più reale. In questa raccolta i racconti si susseguono senza respiro, prestandosi universalmente a una lettura funzionale per il viaggio e i tempi della vita contemporanea, intrappolando il lettore in un girone in cui l'oscuro rapisce le emozioni senza lasciare scampo.
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