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‎Guerre 39/45‎

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‎Fiorin Nicola‎

‎Com'è terribile questa nostra sorte‎

‎br.‎

‎Ciampi Paolo‎

‎Tra una birra e una storia‎

‎br. Prima di tutto fermarsi, prima di tutto ritrovare il piacere di una birra in compagnia, di una storia che è bello condividere. A volte inventata, ma solo a volte, perché in genere la realtà sa essere molto più fantasiosa di ogni nostra fantasia. Prima di tutto inseguire le vite, a volte restituire loro quella vita che le parole consentono. E dopo essersi fermati ripartire, con i viaggi nello spazio e nel tempo che si possono fare anche al tavolino di un pub o in attesa di un treno alla stazione. Paolo Ciampi in tutti questi anni ha scritto di viaggi, di cammini e montagne, di vite dimenticate, di memorie ai margini. All'attivo ha una trentina di libri, ma questo è il primo che raccoglie i suoi racconti. Dentro queste pagine il mercante che regalò a Firenze la Cappella Brancacci, un poeta del Mugello fatto schiavo dai corsari berberi, i morti del Cimitero degli Inglesi e i morti della più grande tragedia del Mediterraneo. E altro ancora, seguendo le scintille della curiosità, le traiettorie della divagazione, il senso della parola necessaria.‎

‎Bevoni Samantha‎

‎Perché gli alberi perdono le foglie?‎

‎br. Si dice che gli alberi abbiano una propria voce e che la usino per sussurrare all'anima delle persone storie e misteri altrimenti perduti. Per questo, stagione dopo stagione, in un parco una voce misteriosa cerca risposte alle domande che ha nel cuore. Attraverso un dialogosegreto con una quercia secolare, la giovane voce esplorerà il legame profondo che unisce l'essere umano alla natura, scoprendo la connessione intima tra la vita dell'uomo e le leggende degli alberi.‎

‎Siti Walter‎

‎Il contagio‎

‎br. "Per me ormai Roma è questa, non quella del Pantheon o di piazza Euclide; non i monumenti di gesso che si ammirano dal Gianicolo, né il giro di cupole e campanili che disegnano i gabbiani dalla Terrazza Olivetti. La Roma che per lui era straniera, da volerci quasi il visto per entrarci, è ormai straniera anche per me: non mi restano che le borgate, ma le borgate senz'anima perché l'anima delle borgate era lui. Per gli altri sono "il professore", detto con stima e ironia - il "buana" bianco che non conosce le usanze, il pollo da spennare, il gay attivo che comunque si inchiappettava uno dei loro, la persona di rispetto a cui chiedere il parere su un'irregolarità amministrativa o informazioni su un episodio storico: tra le identità che ho assunto nel tempo, mi pare una delle più accettabili. Il progetto meno opaco che riesco a formulare è trasferirmi all'estero, in una geografia immaginaria dei paesi in cui mi è stato concesso di far l'amore con Marcello (più o meno come in quei giochi dove si ricostruisce una figura congiungendo i punti con un tratto di penna); mezzo per caso mezzo per volontà, la parte di mondo che mi sarebbe consentita ha ai suoi vertici Chicago e Sharm el-Sheikh, Amsterdam e Abu Dhabi, Rio de Janeiro e Barcellona, Cuba e Berlino - il territorio in cui l'ho posseduto è libero dai mostri". Il romanzo più estroverso di Walter Siti.‎

‎Galliano Alexia‎

‎L'avversità di chiamarsi Modesto‎

‎br. L'opera prima di Alexia Galliano è un romanzo d'ambiente che sviluppa una trama di ricostruzione biografica, dedicata all'infelice vita del prozio della scrittrice. Viene alla mente il celebre Ciclo dei vinti di Giovanni Verga, congegnato dallo scrittore siciliano per illustrare la sconfitta inevitabile della lotta combattuta dall'uomo per migliorare l'esistenza e per realizzare il progresso. La Galliano conduce la sua chiaroscurale vicenda umana tenendo a mente due fondamentali direttrici: in primo luogo, l'analisi psicologica del profilo del protagonista e, in secondo luogo, l'accurata descrizione dell'ambiente sociale di inizio dello scorso secolo, nella zona del barese, baciata dal sole, tra la Città e la campagna, entrambe sfavillanti di colori e di aromi, nonché di bellezze naturali, ma anche assillate dalla povertà economica. Un terzo motivo di acceso interesse è la rappresentazione della violenza insita nei "trattamenti sanitari obbligatori", risalenti alla legge del 1904, che permettevano la "costrizione manicomiale" su semplice indicazione di opportunità rilasciata dal medico.‎

‎Arbib Herbert Avraham‎

‎Cielo nero‎

‎br. Nell'estate del 1967, dopo disordini, massacri e saccheggi, furono espulsi gli ultimi ebrei dalla Libia, quasi seimila persone, e i loro possedimenti vennero confiscati. Così ebbe fine una comunità i cui inizi risalivano ai tempi del Tempio di Salomone.‎

‎Carpi Anna Maria‎

‎Io dimentico‎

‎br. "È un libro composito e diffratto Io dimentico", scrive Paolo Giovannetti nella postfazione al volume. I racconti che lo compongo parlano, ognuno a suo modo e attraverso diverse voci, di uno spaccato di vita di Anna Maria Carpi. Dalle vicende familiari narrate in "Era nel '38" e rielaborate in "Infanzia di guerra", alla Venezia accademica di "Due bianchi come noi", che ci apre una finestra sul mondo universitario cafoscarino degli anni Duemila, "Io dimentico" ci accompagna in un gioco di specchi e rimandi, di narrazioni in prima e in terza persona, divagazioni, digressioni e onde concentriche, mai casuali. Perché, come afferma l'autrice nel breve scritto che dà il titolo al volume, "ciò che si ripete c'è speranza che resti meglio impresso a chi legge e vive di oblii, me compresa".‎

‎Valgoi Nicole‎

‎La Bella Aut la Bestia. Non ho mai voluto fare la modella‎

‎br.‎

‎Pontrelli Mariangela‎

‎Covid covandis‎

‎br. Pasquale, sessantenne nato al sud e trasferitosi al nord, ha sempre vissuto male la sua omosessualità. A novembre del 2020, in vista di un nuovo lockdown, decide di tornare nel suo paesino natale per passare le feste con la madre ottantenne che non vede dalla morte di suo padre, avvenuta anni prima. Qui ripensa agli episodi che più hanno segnato la sua adolescenza, dominati da un padre molto amato e idealizzato, e a quelli della sua vita da adulto, che l'hanno portato a prendere le distanze da lui fino a rifiutarlo. Imparerà a gestire e risolvere il conflitto, arrivando finalmente ad accettarsi, con l'aiuto importante di sua madre e la lettura di racconti, scritti da un suo impossibile amore di gioventù, su come persone molto diverse tra loro hanno vissuto il primo lockdown per Covid. Racconti che lo indurranno a riflettere sulla fantastica ovvietà che positivo e negativo non si trovano insieme solo nelle pile.‎

‎Ruiz Zafón Carlos‎

‎Il gioco dell'angelo‎

‎br. Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.‎

‎Céline Louis-Ferdinand‎

‎Viaggio al termine della notte‎

‎br. Uno degli autori più controversi del Novecento. A novant'anni dalla sua pubblicazione e a oltre sessanta dalla morte dell'autore, "Viaggio al termine della notte" si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il Novecento, illuminandone con provocatoria originalità espressiva gli aspetti fondamentali. «Céline è stato creato da Dio per dare scandalo», scrisse Bernanos quando nel 1932 il romanzo diventò un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. Lo «scandalo Céline», che dura tuttora, è la profetica lucidità del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a sé e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell'uomo così com'è. L'anarchico Céline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze più drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l'ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell'Africa coloniale, la New York della «folla solitaria», le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie più desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. Totalmente nuovo nel panorama francese ed europeo è stato poi il modo insieme realistico e visionario, sofisticato e plebeo con cui Céline ha saputo trasfigurare questa materia incandescente. Per lui, in principio, è l'emozione, il sentimento della vita: di qui l'invenzione di un linguaggio che ha tutta l'immediatezza del «parlato» quotidiano, capace di dar voce, tra sarcasmi e pietà, alla tragicommedia di un secolo. Questo libro sembra riassumere in sé la disperazione del Novecento: è in realtà un'opera potentemente comica, esilarante, in cui lo spettacolo dell'abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco più forte dell'incubo. Oggi il Viaggio, nella traduzione ormai classica di Ernesto Ferrero, scrittore particolarmente attento al «colore» dei linguaggi, si offre a nuove generazioni di lettori con l'intatta freschezza di un «classico» che non finisce di stupire per la sua modernità.‎

‎Ranfone Carmen‎

‎Persone andate a male‎

‎ril. L'assurdo fa parte della quotidianità delle nostre vite. Si manifesta attraverso una sensazione di angosciosa incomprensione che lascia l'amaro in bocca. In questi racconti ci viene presentato con una sottile ironia che sa farci sorridere nonostante la brutalità degli avvenimenti. Un libro che vi farà divertire e inorridire allo stesso tempo. Forse un senso di colpa vi accompagnerà nel corso della lettura, perché ridere della crudeltà... ma in fondo, è quello che accade ogni giorno nella realtà. Tuttavia, la dolcezza e l'umanità trovano posto in queste pagine, tramite la narrazione di alcuni eventi tragici ma inevitabili nella vita: la perdita di persone care. E così, questa raccolta di racconti ci fa prendere coscienza del nostro essere umani.‎

‎Pagnanelli Angela‎

‎Come i pesci nell'acquario. Racconti di solitudini e incontri‎

‎ill., br. «Incominciò così la sua metamorfosi o meglio partenogenesi. Accadde di notte, mentre sognava di passeggiare sugli scogli, osservando i sassi e le patelle. Davanti a sé la distesa del mare, come uno specchio in cui si riconobbe nella sua essenza.» Un racconto per ogni personaggio, un ritratto per ogni sfaccettatura, una narrazione per ogni identità. Rinascita che segue un periodo di buio, tuffo in mare aperto per ritrovare se stessi, ma anche dolore asfissiante che si riaffaccia dopo una perdita, incapacità di movimento e immobilità scelta per proteggersi. Tante sono le storie con cui ci confrontiamo, altrettante sono le essenze che si rivelano parola dopo parola. Con uno stile che gioca tra scambi incalzanti, momenti di ironia e una costruzione ricercata del periodo, Angela Pagnanelli ci restituisce una raccolta variegata di personaggi e vite, le cui descrizioni profonde e attente riescono a cogliere i dettagli più caratterizzanti. Attraverso i suoi occhi, conosciamo realtà differenti le une dalle altre ma accomunate da un tratto autentico che non fallisce nel suo intento di trasparenza e interiorità.‎

‎Garzarelli Vittorio‎

‎Quella mattina ho visto il re‎

‎ill., ril. Racconti sulla vita della città di Ortona, dalla battaglia del 1943-44, e del dopoguerra fino agli anni Sessanta, con l'analisi delle difficoltà di ripartenza economica e civile di una comunità che è stata privata di molti suoi figli e, con la distruzione di tutti i suoi monumenti, anche della memoria storica delle sue origini antichissime. Ma la vita continua, malgrado tutto, nella transizione a nuovi usi e costumi sociali, nell'evoluzione delle colture agricole,nelle trasformazioni del paesaggio... Persiste come fulcro di aggregazione il culto di San Tommaso Apostolo e di Madonna e santi. Le memorie tristi o divertenti sono narrate con linguaggio piacevole, capace di quella ironia che può nascere solo dalla conoscenza dell'animo umano. Il racconto che chiude il testo è una "lezione", da meditare, sull'amore per il proprio paese.‎

‎Tenderini Matteo‎

‎L'ultima volta buonanotte... e altri racconti‎

‎br. Ho trovato, nel forzato isolamento pandemico, la proficua complicità per elaborare questo mio secondo libro che si prefigge l'obiettivo di condividere con il lettore il variegato e sfingeo percorso verso la Felicità. Vi condurrò nei luoghi della memoria ove, attraverso l'Arte, l'Enogastronomia e i ricordi d'infanzia, ho potuto accarezzare questo profondo senso di beatitudine, grazie a quel prezioso veicolo che si chiama viaggio, nello spazio e nel tempo. In chiusura vi presento tre brevi racconti che vedono come protagonisti alcuni improbabili personaggi che vivono storie cervellotiche e astruse e una fiaba che porta alla ribalta un animale spesso disprezzato per le sue fattezze inquietanti ma che in fondo possiede una sensibilità che può risultare persino toccante.‎

‎L'amore è in cerca del wi-fi‎

‎br. È per questo amore mio che tengo stretto questo atto di fede che ho fatto nei tuoi confronti, perché non l'ho fatto per il tuo corpo che amo e ho amato nella passione dei sensi, rallegrandomi dei suoi pregi e prestanze e accettandone i suoi difetti e vizi, l'ho fatto per la tua bella anima che mi si è rivelata grazie alla tua e alla mia fiducia, l'ho fatto perché quando i nostri silenzi entrano in contatto profondo non hanno segreti.‎

‎Carlini Chiara‎

‎Tra i riflessi dell'anima‎

‎br.‎

‎Tergit Gabriele‎

‎Gli Effinger. Una saga berlinese‎

‎br. Dai radiosi anni della Germania di Bismarck a quelli devastanti della Seconda guerra mondiale, la famiglia Effinger attraversa quasi un secolo di storia e turbolenze nel cuore pulsante dell'Europa. Gli amori, le sofferenze, le rivoluzioni politiche, ma anche gli arredi, gli abiti da sera, i caffè, i teatri: Gabriele Tergit, in un trionfo di voci e immagini minuziose, racconta il perduto mondo ebraico berlinese. La saga degli Effinger ha inizio con Paul e Karl - figli del capostipite Mathias, orologiaio a Kragsheim - che da un piccolo paese si dirigono alla volta della Berlino cosmopolita per cercare fortuna. Ambiziosi e irrequieti, mecenati talentuosi e sensibili, ardenti patrioti e prussiani, in poco tempo gli Effinger riescono a guadagnarsi la fama di abilissimi imprenditori e a diventare una delle famiglie più importanti della città. Ma dopo la Prima guerra mondiale, le loro certezze borghesi cominciano a sgretolarsi e piano piano anche le loro splendide feste non possono più nascondere l'antisemitismo sempre più dilagante e brutale. Un classico in corso di pubblicazione in tutto il mondo.‎

‎Cantagallo Anna‎

‎Il sole tramonta a mezzogiorno‎

‎br. Marigiò assiste con dedizione la figlia incinta, che giace in coma irreversibile. Lei però non è mai stata una vera madre: ha scelto di seguire il suo sogno di fare carriera come medico, libera da legami. In un racconto intenso, tenero e spietato, ritmato da un incalzante countdown, Marigiò ripercorre la sua vita nel tentativo di perdonarsi e farsi perdonare da quella figlia a cui ha inferto il trauma più doloroso: l'abbandono.‎

‎Duranti Pocetti Stefano‎

‎Johann Rubinstein e altri racconti‎

‎br. È il viaggio di un viaggiatore sognante, che riscopre sé stesso percorrendo un cammino di consapevolezza in cerca della sua missione più profonda, dove l'Anima lo guiderà, gli parlerà attraverso incontri illuminanti, parole, scene suadenti, mistiche. Si troverà vis à vis con sé stesso, si confronterà con i suoi bassi istinti, anelando ad un percorso di vita più puro ed energeticamente vivo. Dal potere dell'immaginazione possono nascere le realtà più belle e concrete dove l'uomo/poeta diventerà il protagonista, e non solo un coprotagonista, uno spettatore, di questo grande immenso Dono, che è la Vita. In questo caso la sua Vita, la sua missione terrena datagli da un Oltre misterioso.‎

‎Argenziano Nicola‎

‎I bianchi cigni e forse dolci. Novella disonesta‎

‎br. Semplice impiegato della magistratura delle opere della contea di Avellino, o così sembrava, Girolamo Graziano viene ucciso senza motivo apparente. Le indagini ordinate dalla marchesa Maria de Cardona e condotte dal bargello De Masi divergono in variegate direzioni, indirizzate da un groviglio di sospetti, di finte colpevolezze e di innocenze pure finte, di astute macchinazioni e di corrotti depistaggi, di personaggi esistiti o immaginati. Il racconto dei fatti si dipana nelle versioni rese dai vari protagonisti, ognuno dalla propria prospettiva e con il proprio linguaggio, per rivelare storie inattese del Rinascimento di una periferia dell'impero, reso possibile dall'opera di governo illuminata e liberale di Maria de Cardona. Le contorte vicende della triste morte di Girolamo Graziano e della svendita della purezza di una comunità, pure deturpata da orrendi torroni, delineano una novella disonesta, storica e post-moderna, articolata lungo ventisei sequenze narrative e trentuno tracce musicali.‎

‎Adducci Maria Pia‎

‎Fantasie. Capitolo II‎

‎br. Fantasie, profondi pensieri, immagini del passato si alternano in queste pagine del mio libro. "Il mio buio profondo è paragonabile ad una caverna" è vero, in questa oscurità intravedo una luce chiara che mi riporta alla realtà. "L'infinito silenzio che regna dentro di me! Nessuna voce lo copre!". Tutto intorno a me tace, solo il silenzio sussurra nel mio cuore "dolci parole". Ancora buio e solitudine mi pervadono l'anima, ma ecco una lanterna: la sua luce non si è spenta! Quando il mio cuore piange la sua fiamma prende vita e mi dà felicità. Il mio presente è spesso affollato da immagini di vita trascorsa colorata anche da dolci ricordi: "Un giorno mi incamminai per una meta che non conoscevo. Mi incamminai con in mano una valigia di cartone colma di sogni e speranze lasciandomi alle spalle pagine e pagine di vita passata". Io vorrei chiudere tutti i miei ricordi in uno scatolone... vorrei trascorrere le mie serate nella mia casa natìa, nel mio paesello. Mi rivolgo alle stelle affinché esaudiscano tutti i miei desideri. La natura, rappresentata con le sue varie sfaccettature tra il fantastico e il reale e l'amore, ha riempito le pagine del mio lavoro. La pace e la mia compagna solitudine sono fonte continua di ispirazione.‎

‎Lagerlöf Selma‎

‎Bandito‎

‎br. Quando Sven Elversson torna a casa in Svezia, dopo anni di aristocratica educazione inglese e una spedizione al Polo Nord, ad accoglierlo trova solo diffidenza e disgusto: per quanto si metta al servizio della comunità, tutti lo evitano. Hanno saputo che lassù, tra i ghiacci, in preda alla fame e alla disperazione, ha mangiato carne umana, la colpa più grave che si possa commettere, che va contro uno dei più radicati tabù della civiltà: la sacralità della morte. Per i cannibali non c'è pietà. Neppure il giovane parroco riesce a perdonarlo. Anzi, è proprio lui, appena arrivato con la bella moglie Sigrun dalle lontane terre natali per fuggire la maledizione che grava sulla sua famiglia, a denunciarlo pubblicamente e a bandirlo dalla sua chiesa. E sarà lei, l'angelica Sigrun, che conosce la solitudine delle donne vittime di mariti che le «amano troppo» per lasciarle libere di realizzarsi, a vedere in Sven quello che è: un uomo buono e tormentato. Ma anche in quel villaggio di pescatori irrompe con la sua violenza la Prima guerra mondiale. E davanti alle atrocità di quella carneficina, sorge l'inevitabile interrogativo: è più sacra la morte o la vita? È più colpevole chi non rispetta un cadavere o chi accetta l'eccidio di uomini, donne e bambini? Con il crudo realismo di chi ha visto gli orrori del conflitto, ma anche con l'arte di chi sa fondere cronaca e leggende, avventure e senso del sovrannaturale, Selma Lagerlòf racconta una storia di caduta e redenzione che è una profonda denuncia non solo contro la guerra, ma contro tutto ciò che attenta alla dignità, alla libertà e alla sacralità di ogni singola vita umana.‎

‎Zingarino Cristiana‎

‎Catania, amore e mistero‎

‎br. Catania è una città ricca di chiese e palazzi di straordinaria bellezza: tra le sue vie si raccontano drammi eroici e misteri. Anna è una giovane donna che ha bisogno di riprendere in mano la sua vita, di capire quello che per lei è davvero importante. Il fascino della città etnea, tante volte rialzatasi nonostante i terremoti devastanti che spesso l'hanno rasa al suolo, instillerà in Anna la voglia di ricominciare a costruire un futuro nuovo dove c'è posto anche per una spiccata capacità di risolvere enigmi e arcani.‎

‎Bucolo Maria Giovanna‎

‎Albergo Framonti‎

‎br. Agnese vive all'interno di un albergo di montagna. Questa bambina cresce e diventa donna senza, suo malgrado, riuscire a invecchiare. L'attenzione della narrazione si sposta su altri personaggi, per la maggior parte femminili: la madre Adelina che sogna l'amore, le bariste Elda e Filomena che governano l'albergo, Nina, venuta da lontano ad addolcire le amarezze di Guido. La presenza di figure maschili è minima, seppur molto importante quando schiera un padre granitico davanti a un figlio sempre alla ricerca, invece, di un dialogo.‎

‎Limoli Ettore‎

‎L'orizzonte degli eventi‎

‎br. L'esistenza di Angela è avvolta nel mistero. Marco Stevo, maestro di chitarra e grande virtuoso, se ne innamora rimanendo intrappolato in una vita non vissuta. Si può amare un fantasma?‎

‎Tonino Mauro‎

‎Notturno con Mussolini. Dialoghi politicamente scorretti sul ventennio e l'Italia del nuovo millennio‎

‎br. Grazie a un fulmine, un busto di Benito Mussolini prende vita e inizia a parlare. Dopo i primi momenti di incredulità, tra lui e il protagonista nasce un serrato dibattito sui luoghi comuni, su fatti poco noti del passato e le tragedie del Ventennio. Incuriosito dalle innovazioni politiche, tecnologiche e di costume, Mussolini manifesta il desiderio di visitare il nuovo mondo, aspirazione che verrà assecondata. Inizia così una rocambolesca peregrinazione che li porterà in tre continenti dove, durante il percorso, incapperanno in situazioni impreviste e spassose. L'esperienza di viaggio porterà i due a confrontarsi e a valutare con occhio distaccato la storia passata, la politica, le contraddizioni dell'Italia di oggi e della società occidentale, come pure le incognite sul futuro.‎

‎Ali Sabahattin‎

‎Yusuf di Kuyucak‎

‎br. Yusuf ha solo nove anni quando la sua famiglia viene assassinata da alcuni banditi entrati nel villaggio di Kuyucak. Il sottoprefetto incaricato di fare gli accertamenti sul luogo del delitto, preso dal dispiacere per la situazione in cui si trova il bambino, decide di portarlo in casa sua e adottarlo. Yusuf inizia così la sua nuova vita a Edremit, cittadina sulla costa dell'Egeo, in un ambiente a lui completamente estraneo, di cui non comprende le regole sociali e circondato da persone con cui fatica a relazionarsi a causa del suo carattere schivo. Le uniche persone in grado di capirlo e che segneranno il suo destino sono il padre adottivo e la sorellastra Muazzez, giovane ingenua e di buon cuore. Gli anni passano e Yusuf si sente sempre più estraneo alla città, sogna un futuro in cui poter vivere liberamente la sua vita. Tutto cambia quando durante una festa di paese Yusuf difende Muazzez dalle molestie di ?akir, giovane dissoluto e rampollo della famiglia più ricca e potente della zona. La lotta iniziata quel giorno vedrà il conflitto tra i due giovani inasprirsi sempre più nel corso degli anni fino alla resa dei conti finale. Yusuf di Kuyucak è considerato una delle pietre miliari della narrativa turca del '900. Un'opera che con le sue ambientazioni suggestive e i suoi personaggi così ben caratterizzati è divenuto un grande classico e continua a esercitare grande influenza nel formare generazioni di giovani lettori e lettrici in Turchia.‎

‎Ruiz Zafón Carlos‎

‎Il principe della nebbia‎

‎br. 1943: il vento della guerra soffia impetuoso sull'Europa quando il padre di Max Carver decide di lasciare la città e trasferire la famiglia sulla costa spagnola. Il luogo sembra protetto e tranquillo ma, appena arrivati, cominciano a succedere strani fenomeni: Max scopre un giardino disseminato di statue orribili, la sorella Alicia inizia a fare sogni inquietanti, compare una scatola piena di vecchi film che sembrano aprire una finestra sul passato, mentre l'orologio della stazione va all'indietro. E ci sono le voci, sempre più sinistre, che riguardano i precedenti proprietari della villa, e i racconti che accompagnano la misteriosa scomparsa del loro unico figlio. Mentre un incidente colpisce la sua famiglia, Max è costretto, suo malgrado, a improvvisarsi detective. Assieme ad Alicia e al nuovo amico Roland, nipote dell'anziano custode del faro, inizia a indagare sull'oscuro naufragio di una nave che giace sui fondali della baia custodendo molti segreti. Insieme i tre ragazzi scoprono la terrificante storia del Principe della Nebbia, un'ombra luciferina che emerge nel cuore della notte per scomparire con le prime nebbie dell'alba... Una storia che affonda le radici nel passato e che continua a lasciare una scia di sangue, dolore e sofferenza.‎

‎Pobla Carolina‎

‎I fiori di Monaco. La saga di Ilse‎

‎br. Germania, 1942. Appena fuori Monaco, i prati in primavera si riempiono di fiori di campo che ondeggiano dolcemente al soffio pigro del vento. Gli occhi di Ilse si riempiono di lacrime davanti a un paesaggio che sembra non essere cambiato da quando, ancora bambina, passava lì le estati. Eppure, è convinta di aver preso la decisione giusta abbandonando la città per rifugiarsi nella casa di famiglia, insieme ai sei figli. In un luogo dove l'ombra della guerra e delle divise brune sembra non essere arrivata. Pensa di essere al sicuro, fino a quando al villaggio si presenta un bambino sporco e denutrito. Ilse si accorge subito della stella sulla camicia. Sa che offrirgli un rifugio la metterebbe contro il regime. Eppure non esita un istante a prenderlo con sé e a proteggerlo come un figlio. Lei, che ha avuto una vita difficile, riconosce chi porta le sue stesse ferite. Il fragore degli spari e delle esplosioni si avvicina ogni giorno di più. A farne le spese sono soprattutto le figlie, i suoi piccoli boccioli: Margot, la figlia maggiore, rinuncia a suonare il pianoforte per occuparsi dei fratelli e dell'orfanotrofio; Betina deve ritirarsi in convento; Violetta fantastica di avventure esotiche, ma viene derisa dai fratelli. Tutte hanno dei sogni. E sono decise a non arrendersi, nonostante a pochi passi da loro infuri una battaglia che sembra senza fine. Perché anche nei luoghi più angusti i fiori possono sbocciare. Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.‎

‎Cocciola Marco‎

‎Vattene via‎

‎br. Una telefonata, un incontro inaspettato ma desiderato. Il legame è così potente che anni di solitudine e sofferenza conducono i due protagonisti a riavvicinarsi, a ripercorrere l'origine di un dolore a cui non ci si può sottrarre, perché non esiste altro modo per affrontarlo, per provare a recuperare un rapporto che il tempo ha duramente segnato. Una storia di separazione e unione in cui i due rievocano e trattano temi e fatti che appartengono all'uomo, e quell'anno, il 1985, da cui parte tutto.‎

‎Shapiro‎

‎Quasi una leggenda. Con CD-Audio‎

‎ill., br.‎

‎Bruno Salvatore‎

‎L'allenatore‎

‎br. «L'allenatore di Salvatore Bruno non ha precedenti: impossibile trovargli un albero genealogico. Letterariamente, lo si direbbe un orfano, non proviene che da se stesso». Così Cesare Garboli presentava uno dei romanzi più sorprendenti e anticonformisti degli anni Sessanta. Il protagonista, alter-ego dell'autore, è attanagliato da un fuoco d'amore che non riesce a estinguere se non a costo della propria integrità fisica e mentale. Il bersaglio di questa offensiva del cuore è femminile, ma non è una donna: è la Juventus, la squadra che assorbe e risolve interamente il mondo del narratore. Il boom economico, le "magnifiche sorti e progressive" della società civile e di quella letteraria vengono smascherate da Bruno in un corpo a corpo linguistico raffinato e godibile, che attraversa i registri del lirico (come nella descrizione del gol dello juventino Praest), del comico e del grottesco. Un antiromanzo sul calcio e sull'amore.‎

‎Mastrolonardo Loreta‎

‎La ballata di Maria Gemella‎

‎br. Agli inizi degli anni Sessanta, Rosalia fugge da un piccolo paese di montagna del Cilento per interrompere un matrimonio violento e allontanarsi dalla dispotica madre. La figlia più piccola, Caterina, viene affidata prima alle suore e poi a donna Livia che, invece, vive un matrimonio tardivo e senza figli. Caterina scaverà nella storia della sua famiglia e capirà le scelte della madre, il comportamento crudele di nonna Linda e, infine, apprezzerà il carattere della "zia" Livia. Sarà proprio lei a indicarle le ragioni per ribellarsi, rendendola fiera e libera di vivere la sua vita in un mondo tanto complesso - ma anche entusiasmante - con continui cambi di passo.‎

‎Porcaro Giuseppe‎

‎La Re-publica‎

‎br. Italia, 2063. Nella Roma di un futuro distopico ma non poi così lontano e assurdo, si sono appena concluse le elezioni per la presidenza. Il nuovo Presidente della Repubblica è Primo Fanelli, seguito al governo dal suo amico e compagno di partito Damiano Verra. I due però hanno stretto loschi accordi con l'opposizione, con un unico scopo: fare dell'Italia una monarchia assoluta. Ma i loschi affari e inciuci tra politici, si sa, prima o poi saltano fuori, e un membro dell'opposizione approfitta dell'informazione. Qualche giorno dopo, la sede del partito di Fanelli - Progresso Liberale - salta in aria. Qualcuno di inaspettato si cela dietro questo attentato e lo rivendica pubblicamente... Equilibri di potere e affari occulti muovono le acque torbide del Parlamento italiano ancora una volta.‎

‎Grillo Anna‎

‎Uomini sull'uscio. Frammenti di viaggio‎

‎br. "Uomini sull'uscio" è una serie di brevi racconti, in un stile elegante e ricercato, dove l'autrice narra dell'uomo e del suo legame indissolubile con una terra difficile, arsa e assolata. Le quotidiane attività rivivono grazie ad un linguaggio accurato, non senza qualche punta di liricità. L'intreccio, la mietitura e la vendemmia sembrano materializzarsi, caricarsi di nuova vita. Il vocio dei mietitori, il cigolio dei carri, i canti e i balli al termine della mietitura trovano la loro ubicazione in un paesaggio che spesso non fa solo da sfondo ma diventa protagonista. L'uscio rappresenta l'apertura verso la vita ma anche il luogo in cui il protagonista diventa un osservatore del fluire del tempo attraverso le stagioni.‎

‎Mengoni Danilo‎

‎Finimunnu‎

‎br. Finimunnu, in dialetto reatino, significa "finimondo", che a sua volta deriva dal latino "finis mundi": fine del mondo. Tizzone, Rusciu e Muccu camminano in equilibrio sopra ai bordi scivolosi di una fine del mondo che può rappresentare sia la fine dell'infanzia, la malattia, il terremoto, l'analfabetismo, sia le conseguenze della guerra. La loro storia azzarda una precaria armonia tra il tragico e il comico. Le loro gesta, e le loro sfortune, sfuggono a qualsiasi giudizio, e solo attraverso l'ironia si può carpirne il senso. Il racconto è scritto in dialetto reatino, senza l'ambizione di essere un trattato filologico ma, piuttosto, una rappresentazione fedele dei loro pensieri. Ogni personaggio ed evento sono ispirati a racconti tramandati di generazione in generazione, avvenuti nel reatino, ma che potrebbero essere accaduti in qualsiasi parte del mondo. Danilo Mengoni, nato e cresciuto a Rieti, rimodella con quest'opera le suggestioni di una città e di un'epoca lontana, ma che, sempre più spesso, sembra voler tornare tragicamente attuale, ovunque nel mondo.‎

‎Pasciuti Mariangela‎

‎Tre giorni‎

‎br. Amare non è semplice, tantomeno innato. La paura del giudizio porta alla chiusura, alla mancanza di comunicazione, al non detto. Il silenzio avvelena il coraggio e lo spinge nel profondo, dove si scontra con le nostre insicurezze, e si nasconde ricoperto da una coltre di scuse e fraintendimenti. Un uomo, una donna, una madre. Le loro storie intrecciate mostrano come i nostri sentimenti siano sempre contaminati dalla nostra identità, dal nostro vissuto, dalla nostra percezione del passato e dalla visione del futuro, e li rendano spesso incomprensibili agli altri. Solo con molto impegno, onestà e forza d'animo, si impara ad amare.‎

‎Ruiz Zafón Carlos‎

‎Marina‎

‎br. Barcellona, fine degli anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre i faticosi anni della sua adolescenza in un cupo collegio. Di tanto in tanto ama allontanarsi dalle soffocanti mura del convitto per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, su un tavolo, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone; accanto, un vecchio orologio da taschino dal quadrante scheggiato. Óscar, senza sapersi spiegare il perché, sottrae l'oggetto e scappa. Qualche giorno dopo torna per restituire il maltolto e incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germán. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più gotica e sempre più amata, che lo spingeranno verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.‎

‎Ruiz Zafón Carlos‎

‎Le luci di settembre‎

‎br. Nell'estate del 1937 Simone Sauvelle, vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, per sfuggire al cumulo di debiti che suo marito le ha lasciato. Ad aiutarla, offrendole un posto di governante, è un vecchio amico del marito, il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann, che vive nella gigantesca tenuta di Cravenmoore. Qui Irene conosce Ismael, il giovane cugino di Hannah, la cuoca di casa, e se ne innamora. Ma cosa sono quelle luci che brillano nella nebbia? E cosa si nasconde dietro i macabri eventi e le strane apparizioni che sconvolgono l'armonia di Cravenmoore? Perché Hannah viene uccisa, e qual è il mistero dell'ombra che si è impossessata della tenuta? Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l'oscuro segreto che avvolge Cravenmoore e la fabbrica dei giocattoli di Lazarus, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure, in un mondo labirintico di luci e ombre.‎

‎Martini Giacomo‎

‎Racconti di Pozzolo‎

‎br. Pozzolo Formigaro affonda le sue radici nel Basso Medioevo, e ne abbiamo traccia in un diploma imperiale del 1365 dove l'Imperatore Carlo IV concede il privilegio di costruire un mulino al miles Emanuele Ponzano, ancora oggi è visibile e ubicato nel comune di Pozzolo. Giacomo Martini parte da questo documento per ricostruire una storia lunga secoli, attraverso le imposizioni feudali, le guerre di successione settecentesche e la Corona sabauda. Con il Novecento, poi, la storia si fonde alla memoria: qui riemergono le testimonianze di chi il paese di Pozzolo l'ha vissuto da sempre e l'ha visto cambiare insieme al mondo.‎

‎Paolo Di Paolo‎

‎Loin des yeux‎

‎br.‎

‎Vilain P. (cur.)‎

‎Bella Italia. Récits brefs‎

‎br.‎

‎La Porta F. (cur.)‎

‎Douce France. Récits brefs‎

‎br.‎

‎Maraini Dacia‎

‎Trois femmes. Un histoire d'amour et de désamour‎

‎br.‎

‎Thao Dustin‎

‎Ancora una volta con te‎

‎ril. Julie ha solo diciassette anni ma ha già tutto chiaro in testa: lascerà la piccola città in cui è cresciuta insieme a Sam, il suo ragazzo. Il college li aspetta e, insieme, stanno già pianificando un'estate magica in Giappone. Ma poi Sam muore. E tutto cambia. Il dolore arriva con una potenza distruttiva e Julie fa del suo meglio per arginare le profonde ferite del cuore nell'unico modo che conosce: fuggire via. Non partecipa al funerale, butta via le cose che le parlano di Sam. Fa di tutto per dimenticare. Ma quando le capita sotto gli occhi un messaggio che lui le aveva scritto, i ricordi tornano a galla. E la mancanza di Sam le toglie il fiato. Sperando di poter ascoltare la sua voce almeno nella registrazione della segreteria telefonica, compone il numero del suo cellulare. E Sam... risponde al telefono. Adesso che il destino le ha dato una seconda occasione per dirgli addio, Julie si rende conto che non può più fare a meno della sua voce. E a ogni chiamata è sempre più difficile lasciarlo andare. È così sbagliato ostinarsi a tenere vivo un amore impossibile?‎

‎Pauly Anne‎

‎Prima che mi sfugga‎

‎br. Dopo la morte del padre, Anne si ritrova alle prese con una casa da dismettere e sentimenti contraddittori da sbrogliare. E soprattutto ha un'urgenza: ricordare subito, ricordare a caldo quella figura ambivalente e imprendibile che tanta parte ha avuto nella sua esistenza. Un operaio autodidatta, punk a modo suo, appassionato di filosofie orientali, ma anche alcolizzato e maschio violento, che ha condannato un'intera famiglia a una continua «guerra civile». Quando una lettera inattesa svela tutta la verità su quel fragile colosso, il passato deflagra e ogni certezza vacilla. "Prima che mi sfugga" è la cronaca tragicomica degli strani giorni che seguono a un lutto, intasati dalle ritualità e dalle burocrazie della morte. Anne Pauly scava nel rapporto con un padre ingombrante per scoprire di somigliargli più di quanto non voglia, tratteggiando scene di paradossale ironia in cui, come in certi funerali, il riso si mescola improvviso alle lacrime. Questo romanzo d'esordio erige un monumento tenero e a tratti buffissimo alla memoria di un vinto.‎

‎Dal Lago Gabriella‎

‎Uto e Gesso‎

‎br. È notte. Due fratelli che hanno poco più di vent'anni sono seduti in una macchina ferma nella piazzola di sosta di un'autostrada, bloccati dalla neve. Uto e Gesso sono i loro nomi, o almeno, così è come li chiamano tutti. Sono stati a cena dalla madre e dal suo nuovo compagno, ma non è andata bene. Uto accusa Gesso, il fratello maggiore, di essere un egoista, di concentrare su di sé ogni attenzione. Gesso si arrabbia e, nonostante la bufera di neve, decide di scendere dalla macchina per raggiungere a piedi la stazione di servizio lontana cinque chilometri. Lì lavora Emma, anche lei sui vent'anni, anche lei con una storia che vuole nascondere. Quella stazione di servizio diventa una tappa sul percorso che condurrà Gesso al di là del guardrail, giù fino al bosco: il luogo da cui far partire le ricerche di un fratello che ha deciso di andare a perdersi. Sarà sufficiente urlare il suo nome in mezzo alle montagne per non far franare via tutto? Gabriella Dal Lago in questo romanzo d'esordio scrive la storia di una notte che scivola nel passato e straborda nel futuro: "Uto e Gesso" racconta i fantasmi che sconvolgono il quotidiano e le persone che restano a custodirli.‎

‎Lucchese Silvestro‎

‎Le stanze degli altri. Racconti allegri e molto seri‎

‎br. Le stanze degli altri sono ove è l'essenza delle loro anime, ove si custodiscono i ricordi della vita ed i loro segreti. Sono i luoghi ove vagano emozioni, gioie, vittorie o fallimenti ineluttabili che non si ha il coraggio di rinnegare. Sono eterni templi alla memoria di ciò che è stato e fa parte di noi. Le stanze degli altri sono i luoghi della mente ove si respirano le loro vite. Le stanze degli altri nascondono, talvolta, segreti inconfessabili.‎

‎Molnár Ferenc‎

‎Storia di una ragazza di Pest‎

‎br. Budapest, 1905. Elsa, unica figlia di una coppia borghese, è in età da marito, ma non risponde alle aspettative che la società del tempo pone alle ragazze nel suo stato. Si ribella frequentando feste, flirtando e leggendo romanzi francesi considerati arditi. Fin dall'adolescenza è presa dal primo amore verso un giovane di classe sociale inferiore, che la ricambia. Elsa dovrà tuttavia piegarsi a un matrimonio d'interesse per riscattare l'onore perduto e le disastrose finanze della famiglia. Un grande libro sulle illusioni e sulla loro perdita, sull'innocenza e sul tradimento, sulla rinuncia a sé e sulla realizzazione della propria personalità. Sullo sfondo, una Budapest in cui la condizione femminile è ancora ancorata all'Ottocento.‎

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