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‎Ebershoff David‎

‎The danish girl‎

‎br. Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere...‎

‎Mann Thomas‎

‎Tonio Kröger-La morte a Venezia-Cane e padrone‎

‎br. Un tema fondamentale nell'opera e nella biografia di Mann unisce questi tre racconti. Si tratta del rapporto arte-vita, del sofferto contrasto tra la necessità dell'artista, prigioniero del proprio demone, di recidere i legami con il mondo borghese e il desiderio e la nostalgia di un'esistenza comune e ordinaria. Tonio Kröger (1903) è il ritratto dell'artista da giovane che, rifiutato dalla società, prende coscienza della sua condizione e fa dell'esercizio poetico l'unica giustificazione del suo essere. NeLa morte a Venezia (1912) l'artista all'apice della maturità creativa e del successo diviene preda di un fatale cupio dissolvi: il conflitto tra dignità borghese e liberazione degli istinti si risolve tragicamente, in un'atmosfera di disfacimento satura di decadentismo, sullo sfondo di una Venezia splendida e putrescente. In "Cane e padrone" (1919), idillio in prosa di insuperato valore poetico, l'artista appare condannato a un ineluttabile isolamento, ma un'umanità fatta di misura, equilibrio e amore verso le cose più umili, anche verso un cane bastardo con cui ha instaurato un rapporto simbiotico, basta a riconciliarlo con la vita e le sue gioie più semplici.‎

‎Dossi Carlo‎

‎Vita di Alberto Pisani‎

‎br. Ideale continuazione dell'Altrieri, la "Vita di Alberto Pisani" è, come ebbe a dire lo stesso Dossi, il "romanzo dell'adolescente". Di un'età, cioè, ibrida, di passaggio, contrassegnata da inquietudini e ribellioni, da sogni, da aspirazioni imprecisate, tentativi di fuga, nostalgie. In questa dimensione, volutamente ambigua quanto al rapporto tra narrazione e autobiografia, l'autore colloca un personaggio dalla tempra incostante ed eccentrica, prigioniero, fino al drammatico suicidio, della propria impotenza e inettitudine. Alberto Pisani è pure, per Dossi, l'occasione di liberarsi definitivamente dai modi della prosa mimetica e di trovare, alle radici delle parole e nella profondità della pagina, la propria identità di scrittore.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Gambin E. (cur.)‎

‎Il piacere‎

‎br. Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "Il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato.‎

‎Lish Atticus‎

‎Preparativi per la prossima vita‎

‎ril. Questa è una lunga sequenza fotografica del ventre di New York. In primo piano sono in due: Zou Lei, immigrata clandestina entrata in America dal confine messicano, musulmana, per metà cinese-han, per metà di etnia uigura, giovane donna determinata a sopravvivere cercando libertà in una terra prodiga di schiaffi; e Brad Skinner, reduce rabbioso della guerra d'Iraq, giovane uomo ferito, carico dei fantasmi partoriti nel deserto. Due solitudini che quando si incontrano, nel retro squallido di uno dei tanti ristoranti annidati nel Queens, seguono l'istinto di stare insieme. Sul fondo, mentre questa storia si abbozza, ci sono i colori delle strade post 11 settembre, sporchi e ripetitivi, i rumori rauchi delle metropolitane sopraelevate, il brusio insistente delle decine di lingue, silenzi, accenti che danno forma alla città. Aspro, a suo modo vitale, "Preparativi per la prossima vita" ci racconta l'America che resiste e che, al di qua di ogni rassicurante immagine da cartolina, brulica lungo i muri coperti di graffiti; un'America non schermata dalla facile velocità del cinema, che ogni giorno lotta per vedere l'alba, come Zou Lei e Skinner, due personaggi memorabili, tra i più reali e riconoscibili che la narrativa contemporanea abbia prodotto.‎

‎Guareschi Giovannino‎

‎Corrierino delle famiglie‎

‎br. La mamma Margherita, il papà Giovannino, i figli Albertino e Carlotta, detta la Pasionaria, il cane Amleto... Sono questi i protagonisti delle cronache di Guareschi: la sua vera famiglia, gli amici, la gente che vive intorno a lui, alle prese con le piccole grandi imprese di tutti i giorni, il lavoro, la scuola, l'educazione dei figli, le incombenze di casa. L'essenza della vita in famiglia viene raccontata con tono ironico, e spesso autoironico, ma anche con dolcezza, a volte senza alcuna indulgenza: perché è nella quotidianità, di ieri come di oggi, che ognuno di noi cerca instancabilmente di affermare se stesso e scoprire, giorno dopo giorno, ciò che veramente è importante nella propria vita. Un libro che fa riflettere, sull'eroe che si cela in ogni "uomo comune".‎

‎Defoe Daniel‎

‎La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe‎

‎brossura‎

‎Esopo‎

‎Favole‎

‎ill., br. Un deforme schiavo frigio costruisce con parole di favola un democratico palcoscenico di provincia. Calcano la scena gli eroi di una nuova letteratura: la volpe e l'agnello, il cervo e il leone, l'asino e il cavallo, la cicala e la formica, il pastore e il lupo. Duemila anni dopo, il lettore moderno coglie nell'eternità dei ruoli che essi rappresentano uno dei frutti più fecondi della fantasia greca e sorride dinanzi all'immutabilità della natura umana. Introduzione di Giorgio Manganelli. Nota di Giovanni Mardersteig. Con le xilografie veneziane del 1491.‎

‎Tolstoj Lev‎

‎Chadzi Murat‎

‎brossura Un grande racconto di avventure e di vendette, di coraggio e di tradimenti. La storia tragica e sublime del capo caucasico Chadzi Muràt e della sua lotta senza speranza contro l'esercito russo.‎

‎Némirovsky Irène‎

‎Tutti i racconti. Vol. 2: 1938-1942‎

‎br. Nei suoi ultimi cinque anni di vita, dal '38 al '42 (anno in cui muore in un campo di concentramento), Irène Némirovsky vive un'ambivalenza esistenziale che si specchia anche sulla sua scrittura. Da una parte, riflettendo sulla complicata situazione storica, vorrebbe scrivere il Guerra e pace del nuovo secolo (un impegno che la porterà alla scrittura di Suite francese); dall'altra le difficoltà economiche e l'oggettivo pericolo di vita per via delle leggi razziali, la spingono a chiedere a diversi periodici di pubblicare alcuni suoi racconti sotto falso nome. Quella Storia che mette in atto tutto il suo carico di sofferenza e di dolore fa scrivere a Irène i suoi racconti più drammatici e più belli. Ma non soltanto al racconto di una Storia in presa diretta siamo interessati; quanto piuttosto alla vita minuscola, misera, umanissima di questi individui che alla Storia sono sottomessi.‎

‎Fo Dario‎

‎Storia proibita dell'America‎

‎ill., br. I film di Hollywood raccontano le vicende degli indiani sconfitti. Ma ignorano la storia dell'unica tribù che non si arrese mai: i Seminole, una società matriarcale e pacifica, nemica della schiavitù, con protagonisti indimenticabili. Come John Horse, un nero scatenato capace di truffare i bianchi e di conquistare alla causa del suo popolo gli schiavi delle piantagioni facendo comizi-spettacolo. O come Mae Tiger, condottiera meticcia che organizzerà una decisa ed energica azione culturale. O James Billie, veterano seminole del Vietnam che dovrà affrontare, al ritorno in patria, il nemico più insidioso, la droga, e per difendere la sua gente sbaraglierà le truppe del narcotraffico. Un'incredibile storia di resistenza umana e comunitaria lunga secoli, dai primi insediamenti in Florida allo sbarco dei conquistadores spagnoli, alle battaglie contro le truppe inglesi e poi statunitensi, scritta come un romanzo da un grande ribelle del nostro tempo.‎

‎Sepúlveda Luis; Arpaia B. (cur.)‎

‎Tutti i racconti‎

‎br. Come dice Cortàzar, «nel combattimento che si scatena fra un testo appassionante e il lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knockout». Ed è forse nel racconto, scrive Bruno Arpaia nell'introduzione, «che Sepùlveda dà il meglio di sé, grazie al suo gusto per le immagini pennellate con estrema cura, alla sua capacità affabulatoria ed evocativa che gli permette di stilizzare con semplicità e leggerezza calviniane i personaggi e gli eventi più complessi. Avere sotto mano, in un unico volume, tutte le sue narrazioni brevi consente dunque al lettore di apprezzare ancora meglio queste sue virtù, viaggiando con maggiore comodità nei suoi microuniversi... negli scenari più remoti e diversi, dalla Patagonia al Nicaragua, da Amburgo al Cile, da Parigi a El Idilio, l'immaginario villaggio del Vecchio che leggeva romanzi d'amore. Percorrendo d'un fiato questi paesaggi, ci si renderà anche conto dell'evoluzione dell'autore cileno, fino ai racconti più recenti, in cui la voce di Luis Sepùlveda diviene inconfondibile e imperiosa come un marchio di fabbrica.»‎

‎Giménez-Bartlett Alicia‎

‎Segreta Penelope‎

‎br. Negli anni Settanta del Novecento c'era una Sara quasi in ogni gruppo, conosciuta o mitizzata in ogni compagnia di amici. Colei che incarnava lo spirito di quel tempo nella libertà sessuale: Eros trionfante su Thanatos, Dioniso su Apollo, l'innocenza infantile del piacere sulla malizia del vizio. La Sara di questo libro si è suicidata. La stagione della libertà aveva coinciso con il dopo Franco, ed era stata tanto più intensa in quanto era l'uscita da quarant'anni di repressione bigotta. Dopo è venuta la fine dell'illusione e l'obbligatorio ritorno ai soliti ruoli di madre e di moglie. Il romanzo di Alicia Giménez-Bartlett parte da qui. E mira a ricostruire che cosa successe a Sara nel corso del tempo del dopo. Lo rievocano, nei giorni successivi al suo addio per sempre, le amiche che formavano il suo gruppo, il bolso personaggio che ne divenne il marito, la figlia che mai poteva amarla, fino alla scoperta del più intimo ultimo segreto, dell'ultimo inaccettabile amore: pezzi di memoria strappati con dolore dall'amica che narra in prima persona; ricordi nostalgici e pieni di un affetto senza comprensione; oppure le giustificazioni del conformismo alle ferite inferte come in riti sacrificali di espiazione. La rivincita sorda, progressiva e crudele dell'ordine sul caos creativo. E il ritratto della splendida persona sconfitta dalla Penelope segreta appostata in ogni vita di donna, si piega in modo inquietante a una domanda sul tempo: che è troppo e troppo poco.‎

‎Cavanna Alberto‎

‎Storie di navi, di viaggi e di relitti‎

‎ill.‎

‎Verne Jules‎

‎I figli del capitano Grant. America del sud‎

‎br.‎

‎Kostioukovitch Elena‎

‎Sette notti‎

‎br. Viktor Zieman, quarantenne colto, poliglotta e un po' sciupafemmine, fa l'archivista: è specializzato nel ritrovamento di manoscritti perduti, falsificati, occultati. Il suo mestiere è salvaguardare la memoria, portare alla luce la verità. Improvvisamente, alla vigilia della sua partenza per la Fiera di Francoforte, riceve una telefonata: un'improbabile agenzia letteraria bulgara vuole vendergli i manoscritti del nonno, Semyon Zalusski, colui che nei primi sette giorni di maggio del 1945 ritrovò i tesori della pinacoteca di Dresda trafugati dai tedeschi, rischiando nell'impresa la sua stessa vita. Ora Viktor ha solo una settimana per recuperare i preziosi documenti legati alla storia della sua famiglia, una storia avvolta nel mistero. Ed ecco che ha inizio una rocambolesca avventura in cui passato e presente, suspense e comicità fluiscono senza sosta l'uno nell'altro in un vortice che coinvolge non solo il mondo dell'editoria, ma anche giornalisti, agenti del KGB e mafia russa.‎

‎Krasznahorkai Lázló‎

‎Satantango‎

‎brossura Il comunismo è ormai al tramonto e nella fangosa campagna ungherese quel che resta di una comunità di individui abbrutiti vive una vita senza speranza in una cooperativa agricola ormai in sfacelo. Tutti vogliono andarsene e sperano in un futuro migliore grazie al denaro che riceveranno dalla chiusura della loro fattoria collettiva. Quando all'improvviso si diffonde la notizia che il carismatico Irimiás, sparito due anni prima e dato ormai da tutti per morto, è stato visto sulla strada che porta al villaggio e sta per tornare pare un miracolo. È l'inizio dell'attesa, dell'avvento incombente di qualcosa che li può liberare ma che avrà pesanti conseguenze sulle loro vite disperate. Si troveranno infatti a far fronte non solo alle astuzie di Irimiás, ma anche ai conflitti che li dividono.‎

‎Angeloni Lorenzo‎

‎In Darfur‎

‎brossura‎

‎Kimball Nell; Longstreet S. (cur.)‎

‎Memorie di una maîtresse americana‎

‎br.‎

‎Joyce James‎

‎Dedalus. Ritratto dell'artista da giovane‎

‎brossura Stephen Dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. Quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di Dublino. Ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualità. Presto però si sente insoddisfatto e quando inizia l'università avverte nuove esigenze estetiche; capisce così di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. Stephen Dedalus si dispone, novello Dedalo, a lasciare l'Irlanda, il suo "labirinto".‎

‎Bernhard Thomas‎

‎A colpi d'ascia. Un'irritazione‎

‎brossura‎

‎Kundera Milan‎

‎L'ignoranza‎

‎brossura Un uomo e una donna si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale, che hanno abbandonato vent'anni prima scegliendo la via dell'esilio. Riusciranno a riannodare i fili di una strana storia d'amore, appena iniziata e subito inghiottita dalla palude stigia della storia? Il fatto è che dopo una così lunga assenza "i loro ricordi non si assomigliano". Crediamo che i nostri ricordi coincidano con quelli di chi abbiamo amato, crediamo di avere vissuto la medesima esperienza, ma è solo un'illusione. D'altro canto, che può fare la nostra memoria, quella memoria che del passato non ricorda che una "insignificante minuscola particella"? Viviamo sprofondati in un immenso oblio e ci rifiutiamo di saperlo.‎

‎Simenon Georges‎

‎La neve era sporca‎

‎br. Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco.‎

‎Inoue Yasushi‎

‎Amore‎

‎br. Un piccolo hotel incastonato in una scogliera scoscesa, la spiaggia di ciottoli, il mare indaco: per Sugi, che dopo infiniti fallimenti deve affrontare anche il disonore, è l'approdo cercato - lo scenario ideale per morire. Si è concesso un unico, singolare lusso: tre giorni, il tempo necessario per leggere il resoconto del favoloso viaggio che nel XIII secolo Guillaume de Rubrouck compì attraverso l'impero dei Mongoli. Nulla tranne quel libro lo tiene legato alla vita. Ma l'unica altra ospite dell'albergo, la giovane Nami, nel registrarsi ha indicato come motivo del suo soggiorno «Mors»: forse una criptica richiesta di soccorso, o una sfida lanciata alla sorte. È fatale che fra loro nasca un silenzioso dialogo, che ha la stessa iridescenza del mare in cui entrambi hanno deciso di scomparire. E di astrali rispondenze, impercettibili cataclismi, arcane complicità, beffarde rappresaglie scatenate dai luoghi (come l'abbagliante Giardino di pietra di Kyoto) sono intessuti anche gli altri due, non meno indimenticabili, racconti qui riuniti. Racconti che esplorano, con la sovrana maestria che i lettori del Fucile da caccia ben conoscono, quell'indecifrabile e ingannevole universo che si spalanca dietro la parola «amore».‎

‎Burroughs William‎

‎Il biglietto che esplose‎

‎br. "È un viaggio lungo. A bordo ci siamo solo noi". Il viaggio cui allude William Burroughs nel "Biglietto che esplose", pannello finale della sua celebre tetralogia, non è solo quello interstellare del metamorfico protagonista Bradly. E anche il viaggio conclusivo di una specie - la nostra giunta a una sorta di resa dei conti. Stretto tra invasioni venusiane (l'"Operazione Altra Metà") volte a schiavizzarlo e una polizia segreta che vuole sotto-porlo a un controllo onnipervasivo, il Sapiens si destruttura e trasforma definitivamente in un'intercapedine organico-tecnologica, con ragazze-orchidea e ragazzi-raganella fluorescenti - veicoli di agenti virali e droghe alienanti -, registratori e telescriventi atti a manipolare istinti e linguaggi. Unico elemento di resistenza: gruppi clandestini come i partigiani diretti da Saturno. Intorno, uno scenario putrido e fantastico insieme - vero acme della visionarietà di Burroughs - con "città dalle consunte strade marmoree "sormontate da cupole di rame, immani terre verdi in cui ogni filo d'erba luccica" come incastonato nel cristallo "e stagni e canali artificiali" che riflettono galleggianti ornati di fiori", il tutto avvolto e tiranneggiato da un " buio pesto da pellicola sottoesposta ".‎

‎Landolfi Tommaso‎

‎Racconto d'autunno‎

‎br. Si sa che l'ultima guerra, e in particolare la Resistenza, hanno per lo più dato origine in Italia a storie di "uomini e no", inclini a un'aspra sentenziosità. Nulla di meno congeniale a Landolfi, il quale scrisse febbrilmente la sua storia di guerra (questo "Racconto d'autunno") nel 1946, ma giocando su tutt'altra tastiera. Qui un indefinito e sanguinoso conflitto fa da quinta a una vicenda di amore e morte che non sdegna nessuno degli attrezzi scenici del romanzo nero, dal ritratto ominoso agli animali demoniaci. E, al centro, una "dark lady" innocente e perversa, evocata per via necromantica, che ci appare una vera concrezione dell'eros landolfiano. Mai come in questo libro Landolfi si è abbandonato al puro romanzesco, senza turbare e frantumare la narrazione.‎

‎Simenon Georges‎

‎L'angioletto‎

‎br. Anche quando sarebbe diventato un pittore famoso, un'autentica leggenda, Louis Cuchas sarebbe rimasto il bambino dall'occhio limpido e svagato che sembrava non guardare niente e invece «guardava molta gente e molte cose, ma non quelle che ci si aspettava lo interessassero»; il bambino che non reagiva alle aggressioni degli altri e a cui avevano affibbiato il soprannome di «angioletto». Era stato così sin da piccolissimo, negli anni in cui dormiva su un pagliericcio uguale a quello che spettava a ciascuno dei cinque fratelli (ciascuno, peraltro, di un padre diverso), in una sordida stanza di rue Mouffetard. Anche la notte in cui aveva visto il fratello maggiore, poco più che undicenne, alzarsi la camicia e dire ad Alice, che di anni ne aveva solo nove: «Fammelo!... E sta' attenta con i denti», Louis non ne era stato né turbato né tanto meno sorpreso; così come non lo turbavano il fatto che la madre andasse in giro seminuda, né gli uomini che si portava a casa ogni sera, né le malattie, né la fame, né lo squallore della loro esistenza. Anzi, tutto lo incuriosiva e lo affascinava, e tutto lui assorbiva e immagazzinava - i tram, la verruca sulla guancia di una donna grassa, un quarto di bue appeso a un gancio, le espressioni delle facce per strada, i facchini delle Halles -, tutto quello che un giorno sarebbe entrato nei suoi quadri in larghe pennellate di «colori puri»: come puri erano lo sguardo e l'anima di colui che se n'era appropriato.‎

‎Mutis Álvaro‎

‎La casa di Araucaíma‎

‎br. "Di tutti gli azzardi letterari," disse una notte Gabriel García Márquez al suo amico Mutis "l'unico davvero irrealizzabile mi sembra quello di scrivere una storia gotica ambientata ai Caraibi". Per tutta risposta Mutis scommise il contrario. Oggi i lettori della "Casa di Araucaíma" possono giudicare l'esito di una simile sfida - e per molti non ci sono dubbi: si tratta di uno dei vertici nell'opera dello scrittore.‎

‎Borges Jorge L.; Melis A. (cur.)‎

‎Finzioni‎

‎br. «L'esile volume di 146 pagine sfidava la nostra immaginazione di diciottenni innamorati delle visioni di Jim Morrison e di William Blake con una visionarietà ironicamente erudita, minuziosa fino a sembrare perversa e abbastanza vaga da spingerci a cercare di decifrarla come una lingua straniera. Ora "Finzioni" torna in una nuova e splendida versione italiana accresciuta dai tre racconti che Borges vi aggiunse... E a percorrere di nuovo i sentieri biforcuti dell'argentino, a rileggere certi memorabili attacchi, ci si accorge non solo che il loro potere pacatamente incantatorio è immutato, ma in qualche modo si è ramificato, come in un racconto di Borges. Che cosa è successo? Solo che quasi tutta la letteratura degli ultimi quarant'anni, da Calvino a Pynchon a Molina a infiniti altri, si è confrontata o scontrata con l'universo onirico e lievemente delirante scaturito da "Finzioni".» (Giuseppe Montesano)‎

‎Winchester Simon‎

‎Il professore e il pazzo‎

‎br. Nel cuore di quella grande impresa dello spirito moderno che fu la redazione dell'"Oxford English Dictionary" è nascosta da sempre una storia straordinaria. Il primo a scoprirla, e in parte a viverla, fu il professor James Murray, anima e responsabile del maestoso progetto. Dopo anni di lavoro, Murray si rese infatti conto di come una parte consistente dei lemmi - che qualsiasi «letterato» poteva redigere, su base volontaria - arrivassero alla redazione da un unico posto in Inghilterra, e recassero in calce sempre la stessa firma: «W.C. Minor». A questo punto Murray decise di incontrare il suo prezioso e infaticabile collaboratore, salvo scoprire che il luogo da cui tutte quelle lettere partivano era Broadmoor, e il loro autore uno degli ospiti più in vista del temibile manicomio. Sì, anni prima, per le strade di Londra, W.C. Minor - un medico militare reduce dalla Guerra di Secessione, e vittima di una gravissima sindrome paranoide - aveva ucciso un passante, e adesso era rinchiuso in una cella dove gli era stato concesso di trasferire la sua collezione di libri antichi. L'incontro fra questi due personaggi era già materia per un grande romanzo vittoriano. A Simon Winchester, in fondo, non è rimasto che scriverlo.‎

‎Dones Elvira‎

‎Senza bagagli‎

‎br. È ragionevole credere di poter viaggiare senza bagagli? E ragionevole sognare l'oltremare, se di qua manca anche la libertà di parlare? È ragionevole tradire un figlio per una passione ai di là del mare? E ragionevole fuggire da una prigione e rimpiangere la libertà di sognare? È ragionevole chiedersi se è stato saggio amare oltre le ragioni di Stato? È ragionevole ostinarsi a chiederlo, ancora oggi, al mare d'Albania ormai lontano?‎

‎Dostoevskij Fëdor; Martini M. (cur.); De Nardis L. (cur.); Zoccatelli P. (cur.)‎

‎Il giocatore-Le notti bianche-La mite-Il sogno di un uomo ridicolo. Ediz. integrale‎

‎ril. Accanito, e non fortunatissimo, giocatore per molti anni, Dostoevskij scrisse "Il giocatore" in soli ventotto giorni nell'ottobre del 1866. Nell'immaginaria stazione termale di Roulettemburg, Aleksej Ivanovic, intellettuale russo sradicato, finisce per rischiare il suo stesso destino. Eroe del romanzo breve "Le notti bianche", opera del periodo cosiddetto "romantico" di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in un mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten'ka. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne "La mite" il racconto introspettivo e raggelante di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; "Il sogno di un uomo ridicolo" è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso a uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, un'onirica età dell'oro.‎

‎Yalom Irvin D.‎

‎Creature di un giorno. E altre storie di psicoanalisi‎

‎br. Mai come in questo libro la scrittura di Yalom rivela la sua componente più nascosta, quella terapeutica, e permette al lettore di guardare negli occhi le due questioni fondamentali dell'esistenza: come vivere una vita piena e come conciliarsi con l'inevitabile prospettiva di abbandonarla. L'autore di "Le lacrime di Nietzsche", e di altre importanti opere di narrativa che hanno conquistato il favore di pubblico e critica nei numerosi paesi in cui sono apparse, presenta in queste pagine la grande esperienza accumulata in più di cinquant'anni di pratica psicanalitica, e con onestà intellettuale ci pone dinanzi a una serie di casi in cui, assieme ai suoi pazienti, ha affrontato il problema della perdita, dell'invecchiamento, della malattia e della solitudine. In pagine pervase da una grande umanità, con garbo e tuttavia con la precisione propria dell'analista, Yalom delinea una schiera di personaggi diversi tra loro per età, estrazione sociale, prospettive di vita, tra i quali uno scrittore vittima di un blocco creativo che, dopo aver letto "Le lacrime di Nietzsche", chiede di essere preso in cura; una ex prima ballerina della Scala che fa il suo ingresso teatrale, nello studio con in mano una fotografia che la ritrae giovane, splendida étoile della danza; un uomo d'affari con tutte le cose giuste attorno a lui, ma nessuna giusta dentro; e una redattrice in punto di morte, con l'aspetto esteriore di una malinconica figlia dei fiori degli anni sessanta.‎

‎Pizzuto Antonio; Pane A. (cur.)‎

‎Sinfonia‎

‎br. "Sinfonia" rappresenta uno snodo cruciale dell'opera di Pizzuto, che qui consuma l'ultima rottura dell'unità narrativa: l'abolizione del personaggio, di cui restava parvenza nel "Lumpi di Paginette", ancora in qualche modo garante di una temperie romanzesca. La rinuncia ai "fatti" e ai "loro autori" che, dice Pizzuto, dovranno rimanere "tra parentesi", porta a una narrazione senza bussola, costituita da accumuli di eventi irrelati che il lettore è chiamato a connettere "in contuizione", consuonando con l'artista che li ha congiunti per impulsi musicali, fuori da ogni costrizione meramente diegetica. Privo dell'orizzonte di attesa offerto dalla trama, il racconto pizzutiano concresce su se stesso, convocando "cose di vita" (i rerum vitalium fragmenta di cui parla Marzio Pieri) in uno spazio che ne esclude la filiazione causale, in un tempo sospeso, dove ognuna di esse torna alla sua alba, al suo aleatorio presente. In questo "campo di particelle" possono così pariteticamente orbitare le epifanie di una esistenza (la magica funicolare di Palermo, un amore impossibile, un'amicizia 'musicale', un paese arroccato sui monti siciliani, una gita scolastica, il maestro di studi).‎

‎Cavalli Giulio‎

‎Santamamma‎

‎br. Carlo Gatti è nato con un buco. Figlio di madre certa e padre incerto, spende i suoi settant'anni coltivando un potente lato poetico che lo mette al riparo dall'impossibilità di conoscere le proprie origini, che si nascondono tutte pasticciate su un foglio lercio passato di faldone in faldone dai tribunali dei minori fino al cassetto della donna che lo ha adottato. Figlio unico in una famiglia che si era rassegnata sulla possibilità di diventare genitori, Carlo cresce amato e coccolato a Tarrazza, un piccolo paese in provincia di Lodi. A parte avere un'infanzia che inizia a tre anni e mezzo, perché prima di allora non ha nessuna foto che lo incornici neonato, la sua condizione di bambino diverso, adottato, la indossa come un vestito spiegazzato, senza strappi; non ricorda nemmeno il momento in cui non sapeva di avere una madre prima e una madre poi. Giovane e promettente pianista classico, abbandona la carriera musicale per fare il clown in uno sgangherato circo a conduzione famigliare. Diventa, suo malgrado, un eroe nazionale e vive la sua improvvisa notorietà come un lavoro noioso e routinario. La sua vita verrà sconvolta dalla scoperta di avere un fratello, adottato come lui. La felicità e il dolore dell'incontro sono la colla che tappa il buco, la terra che lo riempie almeno fino a metà. Il sapere di aver sofferto in due, allo stesso modo, permetterà di dare un nome a quel passato sbianchettato, perché il "sangue del mio sangue" torni a significare qualcosa, anche solo una voglia matta di tornare a casa. Giulio Cavalli ha scritto un romanzo che è diventato la sua casa.‎

‎Grandi Giorgia‎

‎Anime in fuga‎

‎br.‎

‎Montero Rosa‎

‎Lacrime nella pioggia‎

‎ril. Stati Uniti della Terra, 2109. In un mondo abitato da umani e replicanti, questi ultimi sono vittime di morti sospette. Si tratta di casi isolati o non è piuttosto la risposta di una società sempre più ostile e pericolosa? Capirlo è il compito di Bruna Husky, detective replicante, aggressiva, solitaria e disadattata, che si ritrova coinvolta suo malgrado in un complotto inquietante, con l'obiettivo di alterare la storia stessa dell'umanità per crearne un'altra, fittizia e manipolabile. Sua unica risorsa, un gruppo di emarginati, capaci di conservare ragione e tenerezza in un mondo soffocato dalla repressione... "La buona fantascienza e il fantastico letterario mi sembrano due strumenti portentosi per costruire un modello immaginario della nostra vita, capace di rappresentarla in una forma più profonda e molto più creativa del puro realismo. Con questo romanzo ho provato a creare un mondo coerente, poderoso, che si regga da solo davanti ai nostri occhi, un mondo nel quale ci sembri di vivere, che apparentemente non è il nostro ma che ci permette di riflettere su quello in cui viviamo, in una forma più originale e più acuta. "Lacrime nella pioggia" è un romanzo sulla più grande tragedia dell'essere umano, che è morire presto quando si ama tanto la vita. Questo è ciò che rappresenta Bruna, la mia protagonista: l'ansia di vivere nonostante il grigiore che ci circonda. L'impossibilità di comprendere la morte. E di rassegnarsi. E ciò è comune a tutti gli esseri umani." (Rosa Montero)‎

‎Vozzolo Marco‎

‎Il valore delle piccole cose‎

‎br. Lorenzo, in un solo giorno, perde il lavoro, scopre il tradimento della moglie perfetta e riceve la telefonata che gli cambierà la vita: suo padre, che non vedeva ormai da anni, è morto. Disorientato dagli eventi, è costretto a far ritorno al piccolo paese natio, dove il vecchio Antonio, amico inseparabile del padre, lo aiuterà a rimettere in sesto la modesta casa ereditata. Attraverso i ricordi di Antonio, Lorenzo rivivrà i giorni terribili dell'occupazione tedesca durante i tentativi alleati di sfondare la munitissima Linea Gustav; farà conoscenza del sergente delle SS Sturmann, esaltato e capace di nefandezze indicibili nei confronti dei civili, e del mite soldato Hans, costretto suo malgrado a obbedire agli ordini ma sempre bendisposto ad aiutare il piccolo Antonio donandogli sacchetti di sale, bene preziosissimo all'epoca, uno dei quali l'anziano ha conservato sul camino della propria casa. Così, mentre Lorenzo sarà impegnato a rimettere in piedi la sua vita e Antonio a combattere le sue antiche angosce, un evento straordinario stravolgerà, ancora una volta, l'esistenza di entrambi. I resti di un soldato tedesco verranno ritrovati da un cercatore di funghi e quel soldato si rivelerà essere proprio Hans.‎

‎Massa Savina Dolores‎

‎Mia figlia follia‎

‎br. Maddalenina, in testa un ridicolo fiocco rosa, vive emarginata in un paesino, col sostegno economico della pensione d'invalidità "per matti". Alle nove del mattino, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, l'orologio a cucù della camera da letto le dà una risposta tanto attesa, tre nomi: Graziano Lucente, Quirico Malannata, Rocco delle Spezie. Ora Maddalenina sa. Adesso può finalmente realizzare il suo progetto di vita: mettere al mondo una bambina. L'approccio ai tre futuri improbabili mariti non sarà privo di peripezie, fra regolari sparizioni di ceri votivi dalla chiesa, il barbiere di paese indeciso se scacciare la matta o servirla, la vecchia e guaritrice muta Maria Carta (malgrado tutto eletta a confidente). Intanto la pancia inspiegabilmente si gonfia e un sogno, forse, prende letteralmente forma.‎

‎Figueras Marcelo‎

‎Aquarium‎

‎br. La foto di due bambini tra le mani. Ulises è in aereo e sta attraversando il mondo per ritrovarli. Sono Tadeo e Alicia, i suoi figli portati via dalla moglie. In Israele, un paese devastato dalla violenza, in cui Ulises, straniero, deve lottare per farsi comprendere. L'incontro con Irit, un'artista, cambia tutto. Il limite linguistico che li divide è solo apparente: i due sapranno creare un linguaggio tutto loro, fatto di sguardi, di corpo, di sensazioni. Intanto, sempre a Tel Aviv, si dipana il filo della storia di David e Miriam.‎

‎Magliani Marino‎

‎Amsterdam è una farfalla‎

‎br. Una città labirintica e misteriosa dove si ordiscono complotti e strategie, dove le biciclette giacciono arrugginite in cimiteri nascosti, dove i canali disegnano una ragnatela che intrappola i pensieri! Un eccentrico scrittore, un editore collerico, un'irriverente giovane donna e il suo cane breton l'attraversano in bicicletta, la guardano dall'alto dei suoi tetti e si perdono nel suo ventre sotterraneo a caccia di segreti che devono rimanere tali... perché Amsterdam è una farfalla.‎

‎Daltin Mauro‎

‎Il punto alto della felicità‎

‎br. La montagna è anche nello sguardo di chi cammina, nel ritmo del passo, nei respiri dei tuoi compagni che si mescolano. La montagna è salita e discesa, simbolo perfetto dell'evoluzione di una vita. Sono i piedi e il fiato di Pietro che viaggiano lungo il sentiero impervio della sua esistenza. I momenti più importanti della vita di Pietro sono segnati da quattro ascese ad altrettante montagne. Salite dove il fantasma della felicità appare e scompare, vicino ma inafferrabile. Cè il Monte Dolada, in Alpago, in provincia di Belluno, spartiacque tra l'infanzia e l'adolescenza, dove lui, bambino di nove anni, intuisce il significato della morte e dell'amore. C'è il passo Vrsic, in Val Trenta in Slovenia, dove Pietro, trentenne, in compagnia di un amico e del fantasma di Julius Kugy, impara che le certezze possono sciogliersi come neve al sole. C'è il monte Canin, fra Friuli e Slovenia, in cui il protagonista, camminando con il padre, capisce il senso del tempo, e l'impossibilità di tornare indietro. E infine c'è il Montasio, nelle Alpi Giulie, una salita sospirata dalla finestra di un piccolo borgo di diec abitanti e mai compiuta. Perché il silenzio si è portato via tutti i sogni.‎

‎Gutiérrez Pedro Juan‎

‎Il re dell'Avana‎

‎br. Protagonisti di questo romanzo sono un ragazzo e una ragazza, cresciuti sulla strada, che vedono nel sesso l'unica forma di riscatto a una vita di stenti e di emarginazione. Lui è un povero ragazzino senza famiglia che sopravvive grazie a furtarelli e traffici con turisti, per finire molto presto in prigione. Dietro le sbarre impara ogni espediente per tirare avanti, compreso l'assurdo impianto di una pallina d'oro nella punta del pene. Questa trovata dovrebbe garantirgli straordinarie prestazioni sessuali e la fama di "Re dell'Avana". Una volta uscito di galera è un susseguirsi di avventure erotiche da record, ma con una sola donna vivrà una vera storia d'amore intensa e tragica.‎

‎Castagna Maurizio‎

‎Montelepre caput mundi. Una storia siciliana di patrioti, banditi e lotte sociali‎

‎ill., br. La strage di Portella della Ginestra è uno dei misteri irrisolti della nostra storia unitaria. L'unica verità, condivisa da tutti, è la colpevolezza del bandito Giuliano: la strage fu voluta da latifondisti, conservatori, monarchici e mafiosi, con il compiaciuto beneplacito dei servizi segreti statunitensi, per fermare l'avanzata dei partiti di sinistra. E Giuliano, killer di mafia, sparò sulla folla, sui contadini, sui militanti socialcomunisti, che si affollavano a Portella per festeggiare la vittoria elettorale alle elezioni amministrative del 20 aprile 1947. Secondo l'autore, se i fatti di Portella avessero avuto genesi, sviluppo ed epilogo come vengono raccontati, la Storia di questo paese avrebbe avuto un'evoluzione diversa da quella che conosciamo. A maggior ragione quella siciliana. Per la redazione di questo saggio, l'autore ha consultato, oltre ai testi accademici, migliaia di documenti militari dell'aeronautica, dell'esercito e dei carabinieri, pubblicando in appendice quelli ritenuti più significativi, per dimostrare che i fatti accaduti possono essere raccontati in modo diverso da quello della storiografia ufficiale.‎

‎Boudreau Hélène; Bloch Serge‎

‎Ti sfido a non sbagliare‎

‎brossura‎

‎Clerici Gianni‎

‎Il giovin signore‎

‎br. "Disincantato, ironico, apparentemente cinico come un avventuriero stanco di trionfi, Gianni Clerici, il cantore dell'epopea del tennis, conserva un commovente attaccamento a tutti i suoi personaggi. Sono veri perché effettivamente esistiti? O esistono perché lui è un creatore di intrigante abilità? In fondo, poco importa. Ciò che conta è la sua volontà di raccontare più vera del vero l'educazione e la diseducazione di un uomo. Una grossa sfida perché Andrea Brani, il giovane protagonista del romanzo, non è un eroe affascinante ma una discutibile nullità, lontana controfigura dei campioni sportivi e di umanità dei Gesti bianchi. L'autore pare infatti impegnarsi nella delazione e nell'accusa dei difetti del proprio personaggio. Fatuo, leggero, inconsistente, egoista, lo incontriamo alle prese con i preparativi della partenza per il servizio militare. Il coscritto di buona famiglia, il giovin signore, si muove per quella difficile guerra che è diventare adulto. Alcuni non ci arrivano mai. E Andrea?" (Oreste Del Buono).‎

‎Longarini Paolo‎

‎Tutte le prime volte. Educazione sentimentale di un padre e delle sue piccole grandi donne‎

‎br. Nel momento stesso in cui sente una piccola vita fiorire dentro di sé, una donna diventa madre. E per tutte, ma proprio per tutte, quel momento è lo stesso. Ma per un padre è diverso. Quel momento potrebbe capitare nella sala d'attesa di un ospedale, oppure la prima volta che tocca quel piedino paffuto. Di fronte alla prima tutina, o mentre suda sette camicie per montare l'ovetto nell'automobile. Potrebbe essere dopo un minuto, ma anche dopo un mese. Per ogni uomo la prima volta che comincia a sentirsi padre è diversa. E questa non è che la prima di tantissime prime volte. È l'inizio di un'avventura tutta da vivere e, soprattutto, a cui sopravvivere. Il primo giorno di scuola, la prima delusione, il primo amore, il primo discorso sul sesso (no, davvero, quello no), la prima scelta importante... Ogni giorno una nuova sfida che Paolo Longarini affronta tra una treccina sfatta, un ginocchio sbucciato e gli occhioni delle sue figlie Chiara e Irene che lo guardano con un misto di compassione e amore totale. Ed è in ognuno di questi momenti che un padre si trasforma, cresce, inciampa, si rialza. Da semplice uomo diventa padre. E credete, è molto, molto meglio. Le avventure e disavventure sulla paternità di Paolo Longarini hanno avuto migliaia di condivisioni, diventando un vero e proprio fenomeno del web. "Tutte le prime volte" è una storia sull'infanzia e l'adolescenza di due ragazze vere, come nessuno l'ha mai raccontata. Ma soprattutto è il ritratto spassoso e commovente di una famiglia in cui ognuno può riconoscersi.‎

‎De Kuyper Eric‎

‎Al mare‎

‎br.‎

‎Paasilinna Arto‎

‎L'anno della lepre‎

‎br. Il libro narra le stravaganti e spesso esilaranti peripezie del giornalista di Helsinki Vatanen che, dopo avere investito una lepre, la cerca, la cura e decide di sparire con lei nei boschi della Finlandia. Si trasforma così in un vagabondo che parte all'avventura, senza fretta e senza meta, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano.‎

‎Haasse Hella S.‎

‎La fonte nascosta‎

‎br. Juren Siebeling si reca a Breskel, dimora di famiglia di sua moglie Rina. La vecchia villa lo seduce con un fascino misterioso e, nell'impenetrabile silenzio di questo luogo, Juren sente la presenza di un evanescente figura di donna. Ma Juren non è l'unico a essere interessato alla villa e ai suoi abitanti. Meinderts, un vecchio amico di famiglia, si aggira nei dintorni di Breskel inseguendo il ricordo di Elin, la madre di Rina, di cui fu perduttamente innamorato e che morì in circostanze misteriose...‎

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