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‎Historia‎
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‎Scapin Nuria‎

‎Secondo congedo‎

‎br. "Secondo congedo" è il diario di una giovane donna, Nieve, che vive e osserva la propria vita attraverso due esperienze formative: un collegio e una bottega. Il suo diario è anche il resoconto di un viaggio che la porta dalla quiete frondosa di una foresta in Canada al tumulto della roboante 'Città-madre', Istanbul. Che cosa significa crescere? La protagonista interroga e sperimenta senza sosta la propria identità nella ricerca della voce e dell'amore, attraversando anche diversi registri stilistici: realismo magico, dialogo filosofico, prosa poetica, forma aforistica. Di pagina in pagina, questi generi accompagnano lo stato emotivo della voce narrante, per fondersi in un flusso in cui risuonano ossessivamente simboli e archetipi privati dell'immaginario intimo di un'adolescente alle prese con il difficile compito di autodefinirsi.‎

‎Cella Alessandra‎

‎Dal mio nido d'aquila‎

‎br. Maria è la sua grandezza. Unitamente a tutti i suoi dolori, ai desideri e alle disillusioni della sua complessa esistenza. Nasce nel 1879 in Val Ridanna. Amata dai genitori che sperano di preservarla da altri dolori e da altre amarezze, resta per un po' nella campana di vetro costruita per lei, ma compie segretamente e di tanto in tanto qualche prova di volo. La vita va amata a ogni costo, in qualsiasi forma, solo così potrà diventare una persona veramente libera come la vallata in cui è cresciuta. Una libertà che la trasforma in modo capovolto: da crisalide la riduce a bruco, ma un bruco kafkianamente gigante. Maria viaggia, insieme alla sorella, e spera di conoscere quel mondo che tanto le è stato negato per la sua condizione fisica. Si tratta di un viaggio interiore ed esteriore che la porterà lontano. L'umiliazione del mondo, che le ricorda ciò che è, non la priva dell'orgoglio per i suoi desideri e per quel modo incantato, nonostante tutto, di guardare la vita. Maria vola, eppure è inchiodata al suolo dal suo corpo e dalla sua malattia. Incontrerà l'amore, su un treno metaforico che comunque la condurrà da qualche parte, donandole uno scampolo di felicità.‎

‎Lemmo Simone‎

‎Quella dannata felicità‎

‎br. Tommaso, uno studente universitario che non ha mai avuto una relazione, è alla continua ricerca della felicità. La sua vita, però, cambia all'improvviso durante una notte in spiaggia trascorsa con alcuni amici. Il ragazzo, inaspettatamente, scopre cosa significa perdere qualcuno, cosa vuol dire amare e, soprattutto, quanto sia difficile crescere e affrontare i problemi. A un passo dal baratro, convinto di non poter più sperare in alcuna felicità, la vita gli riserva delle sorprese.‎

‎Nolfo Rosalia Maria‎

‎Quando l'amore inganna‎

‎br. Carmela non può sopportare un dolore tanto grande quanto la perdita di sua madre. Testarda e inesperta di come va il mondo, decide di partire per Palermo alla ricerca di una vita nuova, in una città che sicuramente le può offrire nuove occasioni per il suo futuro. Carmela desidera fare l'insegnante ma nel suo cuore ha intenzione di trovare anche qualcuno che sappia renderla felice. Quando sembra aver trovato un giovane attraente e di buone maniere, il destino le è di nuovo avverso e la trascinerà in un dolore altrettanto grande. Ma Carmela ancora una volta è in grado di rialzarsi e di ricominciare una nuova vita di sacrificio che le porterà anche delle gioie e soddisfazioni. La vita, però, proprio nel momento in cui sembra imboccare la direzione giusta, sa riservare incredibili sorprese, cui siamo chiamati a rispondere per non rischiare di affondare nella tristezza...‎

‎Ponzù Donato Paolo‎

‎Magog‎

‎ril. Dalla prefazione di Italo Leone: «Chi è il barbaro? I migranti che ci invadono oppure noi italiani che li rinchiudiamo nei cosiddetti centri di accoglienza per poi abbandonarli al caporalato e allo sfruttamento? Magog, secondo San Giovanni, è il popolo - e relativo paese - che Satana chiamerà a sé per l'ultimo scontro con Cristo alla fine dei tempi. Ed ecco che, ad una prima occhiata, quelli di Magog sono "loro", i migranti, e noi la "brava gente". ... un viaggio lungo le rotte dei migranti di cui sono protagonisti due giovani che, come molti altri, sfuggono alla violenza della guerra e alla miseria diffusa nei tanti Sud del mondo, in un tempo in cui la globalizzazione è stata un'opportunità per pochi e una disgrazia per molti. Il romanzo adotta la tecnica della focalizzazione interna: i fatti e i pensieri sono filtrati dalla ricostruzione che ne fa Amira, l'io narrante, amica e innamorata di Nana...»‎

‎Barbolini Roberto‎

‎Provaci ancora, Radetzky. In appendice La festa dello zio Ciro, racconto distopico‎

‎br. «Ma ho un bel cercare di ricostruire quello che mi è capitato per amore di Carla e in odio a quel meschino di Radetzky, ristabilendo nella giusta sequenza i dati oggettivi per cui le nostre storie hanno finito per intrecciarsi all'oscena parodia di una storia più grande». Intreccio e storia sono naturalmente le parole chiave. Come in Sidewise in Time, da noi Bivi nel tempo, un classico della fantascienza scritto da Clifford D. Simak nel 1934, talvolta il tempo va nel pallone, dopo di che le storie e le ere del mondo si mescolano in una vanvera infinita. Succede nei romanzi, dove tutto per convenzione è possibile, anche che l'odio per quella stronzata del Piccolo Principe e l'ossessione per il Feldmaresciallo austriaco Josef Radetzky, per le Cinque Giornate di Milano e per l'amata Carla, salvatrice di levrieri, si fondano in una storia virtuale, seconda. Ma succede anche nella realtà, quando gli sciamani prendono d'assalto il Congresso americano e i nemici delle multinazionali denunciano la presenza, nei vaccini anti-Covid, di microchip per il controllo mentale. Mascherata buffa e metafisica, Provaci ancora, Radetzky è in equilibrio, come un ciclista in surplace, tra La versione di Barney di Mordecai Richler, gli sgomenti bulgakoviani del Maestro e Margherita e l'ironia di Woody Allen. In appendice, il racconto distopico La festa dello zio Ciro.‎

‎Ischia Enrico‎

‎La cenere sul monte. Il sentiero per la rinascita. Quaderni di viaggio e di tempeste (1980-2020)‎

‎br. La cenere sul monte - ci introduce nel sottosuolo di quella stessa terra che, nei medesimi anni di ricerca, aveva prodotto "L'arcipelago" (Agorà & Co. 2019), prima opera dell'autore. Ma i temi che là erano proposti in maniera poetica e drammaturgica, ammantati dalla bellezza artistica, qui sono posti in maniera diretta, cruda, senza metafore o sensi trasposti. Le condizioni dell'esistenza umana vengono analizzate con assoluta trasparenza: il dolore, la morte, la necessità di sopravvivenza, la violenza insita in ogni agire, formano il tessuto connettivo sul quale si sviluppano gli aforismi e i brevi lavori sistematici, ma anche gli slanci poetici e vibranti. I pensieri rimbalzano dentro l'intera epoca della nostra storia, quasi ignari di luogo e tempo, e si confrontano con quelli dei grandi maestri dell'umanità: Schopenhauer, Nietzsche, Eraclito, Parmenide, le grandi spiritualità orientali. Da questi l'autore attinge pienamente la carica conoscitiva propria dell'essere umano, portandola ad elevati livelli di autonomia e distacco da ogni sentimento. Ne emerge una osservazione del mondo com-patta e a sé stante, poiché depurata di tutte le incrostazioni storiche e culturali precedenti, che favorisce la naturale espressione della forza pro-fonda e immutabile di cui l'uomo, come tutte le altre forme di vita universali, è manifestazione.‎

‎Spinosa Massimo‎

‎I sentieri di Zoe‎

‎brossura "I sentieri di Zoe" è un breve romanzo-diario, ambientato ad Acquaforte, un ipotetico paesino di montagna dalla tipica mentalità ristretta. La giovane Zoe vive e soffre in questa piccola realtà soffocante, dove spiccano figure come la vecchia Adele, a suo dire capace di parlare con le anime dei defunti, o il gruppo anonimo di anziani, presenza tradizionale in ogni bar che si rispetti. Zoe decide di scappare e di trasferirsi in una grande città. Ma dopo anni tornano i fantasmi del passato...‎

‎Miccio Rebecca‎

‎Scarpe‎

‎brossura‎

‎Costantino Antonio‎

‎Le fate espulse dalle fiabe‎

‎brossura‎

‎Marsiglio Antonella‎

‎Ultima chiamata per Emma Neri‎

‎brossura‎

‎Di Sibio Francesco‎

‎La grammatica della sottrazione‎

‎br.‎

‎Il'f Il'Jà; Petrov Evgenij‎

‎Le incredibili vicende della città di Kolokolamsk‎

‎br. In questa raccolta di racconti, Ilf e Petrov, gli umoristi dell'Impero sovietico, ci narrano di grottesche cittadine di provincia, popolate di personaggi molto particolari ed esistenze folli, burocrati imbroglioni e ladruncoli dalla vivace inventiva, campioni nel vivere di espedienti, e affrontano questo universo sovietico, prendendo di mira il sistema comunista della fine degli anni '20, con ironia parodistica, arguzia sovversiva e comicità spietata.‎

‎Sassi Devid‎

‎Come l'amore, così all'inferno‎

‎br. Quando per quattro anni sei stato privato della libertà, e per scelta ha rinnegato tutti i legami che portavi nel cuore, la sola cosa che ti rimane è ripartire da capo. Sputato su un marciapiede di Milano, dopo quasi quattro anni di detenzione, Devid si ritrova a ricominciare un'intera vita partendo dal nulla, libero di inventarsela completamente nuova, libero di pensare, di conoscere, di vivere e, non di meno, libero di soffrire per tutte le sue cicatrici, per tutto un passato che continua a vivere dentro di lui. Senza nessuna idea precisa in mente, con soltanto la fame di essere libero, il protagonista affronta una serie di nuove storie, nuovi amori, nuove amicizie che creano in lui l'illusione che l'esistenza possa essere una cosa semplice, finché il mondo non presenta a Devid un nuovo conto di rabbia e delusione, costringendolo a rivedere il suo passato e a progettare su basi diverse il suo presente: la libertà è una condizione di privilegio solo se le tue radici sono forti.‎

‎Burke Shannon‎

‎Mosche nere. New York in putrefazione‎

‎ril. Harlem. Ollie Cross ha vent'anni ed è stato bocciato al test per la facoltà di medicina. Inizia il lavoro di paramedico. Inizia la sua discesa verso l'inferno della Grande Mela. Ollie è un altruista, vuole aiutare le persone. Accanto a lui c'è Rutkovsky, un veterano che lavora con distacco e freddezza. A contatto con la vita vera e oscura di New York, i suoi sentimenti diventano cinismo e insensibilità, in un viaggio nella violenza dei bassifondi. Si vede superiore. Si crede al di sopra della vita e della morte. Shannon Burke ci porta nel lato più oscuro dell'America, con una scrittura tagliente ci cala in una Harlem sanguinante, violentata, ubriaca. Un libro disturbante che racconta la vita vera nella periferia del paese a stelle e strisce. Shannon Burke è uno scrittore e sceneggiatore americano. Ha lavorato come paramedico. Ha pubblicato quattro romanzi e ha partecipato a numerosi progetti cinematografici.‎

‎Folena Umberto‎

‎La notte in cui Carletto non cantò‎

‎br. Ogni notte, immancabilmente, il gallo Carletto cantava. Ma quella notte, e le notti seguenti, non cantò; e all'alba seguente apparivano su muri e serrande di Tretronchi misteriose lettere scarlatte... Il parroco don Ulisse con la sorella Elvezia, il sindaco Achille con la figlia Alice, il barbiere Tarcisio, il vecchio Bortolo e le suore Leopoldine, e i potenti del paese, Bragadin e il Cavaliere... Sono dozzine gli abitanti di Tretronchi, borgo immaginario del Veneto pedemontano, che affollano il primo romanzo di Umberto Folena. Si incontrano, si scontrano e affrontano piccole grandi imprese, raccontate con affetto e umorismo.‎

‎Mestrovich Ezio‎

‎A Fiume, un'estate‎

‎br. Siamo a Fiume sul finire degli anni '40, oggi Rijeka, in Croazia, all'epoca jugoslava. La storiografia annota la guerra fredda tra Democrazia e Totalitarismo, Capitalismo e Comunismo; si sta consumando la spaccatura tra la Jugoslavia di Tito e il blocco guidato dall'Unione Sovietica di Stalin. Dalle memorie locali emergono le macerie e la ricostruzione, le spese razionate dalle tessere, i pacchi UNRRA degli aiuti americani, gente che parte, altra che arriva. L'esodo degli italiani è già cominciato: svuoterà la città. Questa la cornice e insieme la matrice, ma la grande Storia sta stretta all'umanità filtrata dalla testimonianza sensoriale di un fanciullo. Italiani, croati, istrorumeni, personaggi di una città e di un palazzo dove si incrociano suoni e odori, origini e destini, tutti anelanti a una vita diversa. Cercata in altri luoghi, altre fedi, altri amori. Con le passioni di sempre e di ogni dove, con le esasperazioni di quel periodo.‎

‎Zagarrio Giuseppe‎

‎Un vento. Antiromanzo‎

‎br. Un vento è un romanzo inedito di Giuseppe Zagarrio, scritto nell'immediato dopoguerra e mai pubblicato. Il figlio Vito ha deciso di farlo venire alla luce come "evento" in occasione del centenario della nascita del padre (1921). "Antiromanzo", come viene definito dall'autore, ha come protagonista un giovane uomo travolto da problemi esistenziali, che deve fronteggiare i conflitti della sua vita pubblica e privata: da un lato la situazione sociale dei braccianti e degli zolfatari, dall'altro i rapporti col femminino. Un libro sospeso tra neorealismo ed ermetismo, tra testimonianza di impegno civile e romanzo di formazione.‎

‎Bagini Biagio‎

‎Swinging Stravinskij‎

‎br. L'incontro tra il compositore russo Igor Stravinsky e il clarinettista americano Benny Goodman. Un viaggio tra San Pietroburgo, Chicago e New York. Sullo sfondo, la nascita del jazz americano. In mezzo, tra i salotti di Coco Chanel e i film dei Fratelli Marx, un coro di mille anime che hanno il volto dei balletti russi e delle prime orchestre sui battelli. Tra realtà storica e finzione narrativa, mentre scorre la grande storia del Novecento, tra guerre e sprazzi illusori di pace, seguiremo due vite che hanno cambiato per sempre la musica mondiale e che alla fine si incontreranno in una storica sessione di registrazione discografica. Un romanzo che è un omaggio a Stravinsky, nei 140 anni dalla nascita.‎

‎Pinto Francesco‎

‎La strada dritta‎

‎br. Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.‎

‎Malamud Bernard; Simonetti P. (cur.)‎

‎Romanzi e racconti. 1967-1986. Vol. 2‎

‎ril. Negli ultimi anni della sua vita Bernard Malamud indicava spesso all'amico e collega Claude Fredericks il ripiano superiore della libreria nel suo studio, dove a occupare il posto d'onore erano i primi volumi della "Library of America", la storica collana che il "New York Times Book Review" ha definito "il canone semiufficiale della letteratura americana". "Un giorno le mie opere saranno lassù" ripeteva l'anziano scrittore con un pizzico d'orgoglio, quasi a esorcizzare il suo timore ricorrente, quello di essere dimenticato. Nel 2014, in occasione del centenario della sua nascita, le opere di Malamud sono state finalmente inserite in due volumi della prestigiosa collana (a cui se ne aggiungerà un terzo), contemporaneamente alla pubblicazione in Italia del primo dei due Meridiani a lui dedicati.‎

‎Tani Cinzia‎

‎Il capolavoro‎

‎ril. Ushuaia, 1978. Cristina Torres è una bella ragazza ventottenne che fa la guida alpina sui ghiacciai. Tornando a casa dopo un'escursione scopre che la madre è stata uccisa e il padre è scomparso, mentre un altro misterioso omicidio avviene nella apparentemente tranquilla cittadina della Terra del Fuoco. Tra Cristina e il padre Roberto c'è un rapporto molto speciale da quando l'uomo l'ha adottata all'età di cinque anni e l'ha educata con infinito amore e dedizione per farne il proprio "capolavoro". Decisa a ritrovarlo a tutti i costi, Cristina parte per un viaggio che la porterà dalla Patagonia fino a Buenos Aires, attraverso un paese oppresso dalla dittatura di Videla. In parallelo seguiamo le vicende di Dominic Klammer, un neurologo che nella Germania nazista prende parte al progetto dell'Aktion T4 nel castello di Hartheim, cercando di contrastare il protocollo volto all'eliminazione dei malati di mente. La sua è una lotta silenziosa, clandestina, che gli permette di salvare molte vite. Nel 1945, quando Berlino è assediata dalle bombe e i russi sono alle porte, Dominic conosce la dolce Magdalena che lo salva dalle macerie. La sua vita è a una svolta. A Buenos Aires, intanto, Cristina si stabilisce dall'amica Manuela e continua le ricerche del padre e dell'assassino della madre, aiutata in parte da Andrés, un poliziotto di Ushuaia da sempre innamorato di lei. Niklas, il fratello di Manuela, è un ragazzo dal fascino oscuro, ed è un membro dei Montoneros, i ribelli che organizzano azioni contro i militari: Cristina è attratta da lui, al punto da mettersi nei guai. Dalla Seconda guerra mondiale alla vicenda delle Isole Falkland nei primi anni Ottanta, Cinzia Tani imbastisce una storia in cui le vite dei protagonisti si snodano sullo sfondo di una precisa, vivacissima ambientazione storica, tra colpi di scena e avventure, in una vorticosa rincorsa verso un finale mozzafiato.‎

‎Joyce James; Schenoni L. (cur.)‎

‎Finnegans Wake. Testo inglese a fronte . Vol. 1: V-VIII‎

‎br. "Libro della notte", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel "libro del giorno" che è l'Ulisse, Finnegans Wake è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, come testimonia Umberto Eco: «Il "senso" di quest'opera ha la ricchezza del cosmo, e l'autore vuole ambiziosamente che esso implichi la totalità dello spazio e del tempo - degli spazi e dei tempi possibili». Dopo la presentazione di HCE, in questi capitoli entra in scena il personaggio femminile, ALP - Anna Livia Plurabelle, moglie dell'oste e personificazione del fiume Liffey, che attraversa Dublino -, e con lei i figli, in una trama serrata di simmetrie e corrispondenze che si allargano per circoli concentrici fino a comprendere il mondo intero.‎

‎Brizzi Enrico‎

‎Tu che sei di me la miglior parte‎

‎ril. Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell'avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L'impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il "peggiore amico" capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt'altro che innocenti dell'adolescenza. L'asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell'abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell'estate dei diciott'anni.‎

‎Dumas Alexandre‎

‎Il conte di Montecristo‎

‎br. Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d'If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l'amicizia con un altro prigioniero gli procura l'evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata. Le mille identità che il conte assume per preparare la trappola ai suoi nemici, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni: questo grande fiume creato dalla penna infaticabile di Dumas sa far voltare pagina come pochi altri, con la stessa urgenza con cui i lettori di due secoli fa aspettavano l'uscita della puntata successiva. Con uno scritto di André Maurois.‎

‎Stevenson Robert Louis‎

‎La freccia nera‎

‎brossura In un'Inghilterra turbolenta e lacerata dalla guerra delle Due Rose vive il giovane Dick Shelton, coraggioso e ricco di ideali, allevato da Sir Daniel Brackley, signorotto violento e opportunista colpevole di soprusi e violenze ai danni dei più deboli. In preda alla disperazione, gli oppressi si danno alla macchia e meditano vendetta, facendo di una freccia nera il loro segno distintivo. Dick si unisce a loro e stringe amicizia con un ragazzo in particolare. Ma quando scopre che sotto gli abiti maschili si cela la bella Joanna Sedley, nel suo cuore iniziano a battere palpiti fino allora sconosciuti...‎

‎Raimo Veronica‎

‎Miden‎

‎ril. È un mattino cristallino come tanti a Miden. Una ragazza bussa alla porta di una coppia con un'accusa di abuso sessuale. L'accusato è il suo ex professore di filosofia. La compagna del professore aspetta un figlio. Sono entrambi approdati a Miden da un paese straniero, sprofondato nel Crollo: una devastante crisi economica. Miden è la società ideale che li ha accolti, un nuovo Eden di eguaglianza e benessere, una piccola comunità laica e razionalista, tanto solidale quanto inflessibile. Il professore e la studentessa hanno avuto una storia in passato. Ma è solo a due anni di distanza che la ragazza si rende conto di aver riportato un trauma da quel rapporto. La denuncia scuote la felice comunità di Miden, dove ogni anomalia che ne alteri il candore viene dibattuta e corretta, ogni trauma riconosciuto e risolto per il bene comune. I tre protagonisti si ritrovano al centro di un'indagine. Amici e colleghi si trasformano in un tribunale che deciderà delle loro vite. E, nell'attesa del verdetto, tutte le certezze della coppia si corrompono, così come il futuro che sognavano per il loro figlio.‎

‎Ginsborg Paul‎

‎Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi‎

‎br. I momenti cruciali della Resistenza, la nascita della Repubblica sotto il dominio della Democrazia cristiana, il miracolo economico, il centrosinistra e il Sessantotto, le lotte politiche e sindacali degli anni Settanta, il terrorismo: un affresco storiografico ricco di suggestioni e spunti critici che sottolinea il drammatico passaggio da un Paese fascista distrutto dalla guerra a una grande e opulenta nazione democratica. Nella complessa architettura del libro fatti politici, dati economici e analisi della famiglia e della società si intersecano, dando vita a un quadro globale dell'Italia contemporanea. Attingendo a metodi e fonti diversificate - dalla storia orale, alle analisi sociologiche, alle commissioni parlamentari - Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi ricostruisce il tessuto più quotidiano della vita degli italiani in una narrazione di grande leggibilità e rigore storico, il lavoro di Paul Ginsborg, pubblicato per la prima volta nel 1989, ha suscitato immediatamente un acceso dibattito, e ha assunto un posto di grande rilievo nella storiografia dedicata all'Italia repubblicana.‎

‎Bioy Casares Adolfo; Felici G. (cur.)‎

‎Un leone nel parco di Palermo‎

‎ril. Il volume raccoglie una scelta dei migliori racconti di Adolfo Bioy Casares, scrittore argentino nato a Buenos Aires nel 1914 e scomparso nel marzo 1999. In mezzo secolo, Bioy Casares ha saputo creare un universo fantastico e insieme verosimile, e lo ha rappresentato in racconti memorabili, alcuni dei quali brevissimi e folgoranti. La scelta di questi sedici racconti - a cura di Glauco Felici -, risalenti agli anni tra il 1948 e il 1962, intende essere un avvicinamento fondatamente ammaliato a un universo misterioso e coinvolgente.‎

‎Trevisan Vitaliano‎

‎I quindicimila passi. Un resoconto‎

‎br. Thomas conta i passi. Da casa alla questura, millecinquantatré passi. Da casa al tabaccaio, settecentonovantuno. Da casa al negozio di alimentari, milleottocentocinquantuno. Conta con una precisione metodica, senza lasciarsi distrarre da niente, gli occhi fissi a terra, un gessetto sempre in tasca per segnare il punto da cui ripartire in caso di una deviazione imprevista. Scandire il numero dei passi lo aiuta a tenere la morte un passo indietro, tra le macchine che gli sfrecciano accanto lungo strade tutte uguali, perché in definitiva la strada è sempre una sola.‎

‎Twain Mark‎

‎Le avventure di Huckleberry Finn‎

‎brossura‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎Fuoco amico‎

‎br. "Ruach" in ebraico significa vento, ma anche spirito, e "ruach refaim" è lo spirito dei morti, il fantasma. Il vento, in questo romanzo di Abraham B. Yehoshua, è quello che si insinua nelle fessure di un grattacielo di recente costruzione a Tel Aviv e provoca sibili e ululati che turbano gli inquilini. Amotz Yaari, il progettista degli ascensori, viene chiamato a indagare e a difendere il buon nome del suo studio dalle accuse che gli vengono rivolte. È la settimana di Hanukkah, una delle feste più amate in Israele, ma non è una settimana facile per Amotz. Sua moglie Daniela, che ama moltissimo è partita per la Tanzania, dove in una specie di esilio volontario vive Yirmiyahu, vedovo della sorella di Daniela. Da quando suo figlio è stato ucciso per sbaglio da un commilitone durante un'azione nei territori occupati, Yirmiyahu non sopporta più di vivere in Israele. Non solo: non vuole più vedere un israeliano o leggere un giornale o un libro scritto in ebraico. Vuole liberarsi dalla storia del suo paese, e per farlo ha accettato un lavoro di contabile al seguito di una spedizione paleoantropologica in Africa. Alla ricerca degli ominidi preistorici, per non rischiare dolorosi incontri con la storia. Al centro del racconto, il ricordo di un giovane ucciso, la rabbia per quelle due parole - "fuoco amico" -, il rifiuto di vivere in un paese continuamente in guerra, ma anche la sete di normalità, l'amore e la testarda volontà di tenere unita la famiglia.‎

‎Saba Umberto; Perrella S. (cur.)‎

‎Scorciatoie e raccontini‎

‎br. "Brevi componimenti in prosa, di taglio scorciato ed incisivo, che hanno l'accento della poesia e il rigore dell'aforisma. È quasi un genere nuovo, certo tutto suo, che egli chiama "Scorciatoie", perché, in modi rapidi ed ellittici arrivano a conclusioni lontane e spesso sorprendenti". Con questa felice sintesi Piccone Stella, editore della "Nuova Europa", presentava ai lettori gli scritti di Saba pubblicati dalla rivista tra il marzo e il luglio del '45. La politica, la letteratura, l'arte le amicizie e gli incontri colti in un momento drammatico e spensierato, "sotto l'impressione, estremamente piacevole, della dissoluzione di un incubo".‎

‎Moscardelli Chiara‎

‎La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)‎

‎br. Chiara ha una casa tutta per sé, e anche un lavoro, neppure troppo precario, in un'improbabile ditta di cosmetici. Non combatte più con le gatte morte, si è rassegnata a vederle prevalere sempre e comunque. Gli uomini vanno e non vengono, mentre le amiche rimangono le stesse, ingombranti quanto affettuose. Tutto (quasi) normale, insomma, finché qualcuno non comincia a perseguitarla, mandandole lettere sempre più minacciose e penetrando addirittura in casa sua. Un disastro, non fosse che a indagare sul misterioso stalker è il commissario di polizia Patrick Garano: bello e impossibile, pare appena uscito da uno dei film che Chiara guarda e riguarda, sognando a occhi aperti...‎

‎Byatt Antonia Susan‎

‎Ragnarök. La fine degli dèi‎

‎ril. Lei "era una bambina magra, delicata, tutt'ossa, come un tritone, con capelli che sembravano fili di fumo illuminati dal sole". E c'era la guerra. L'aviazione tedesca bombardava Londra e i centri industriali. Gli abitanti delle città si rifugiavano in campagna. Come la bambina e sua madre, che per un paradosso del destino in campagna, pur essendo sposata, "può avere una vita della mente". Il padre è via, nei cieli dell'Africa, forse. Sua madre, a cui piacciono le parole, le regala un libro, "Asgard e gli dèi", la storia del Ragnarök, la fine senza resurrezione degli dèi norreni. Il libro diventa una compagnia essenziale, la bambina lo legge ogni sera in un tenue spiraglio di luce, ammira il coraggio di Odino, si compiace degli inganni di Loki, si gode le sue avventure subacquee in compagnia della portentosa serpentessa sua figlia. Di giorno riflette su quelle storie, a cui non crede, ma che tuttavia "le si attorcigliavano nel cervello come fumo, ronzando come api scure dentro un alveare". L'aiutano a tenere a bada un'inconscia disperazione. Ha paura, paura che il padre non torni, paura di veder sparire il mondo che conosce. Legge anche i miti greci e le fiabe dei Grimm e di Andersen, ma perfezione e fantasia non le offrono appigli per fronteggiare un senso di disastro imminente.‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎La scena perduta‎

‎br. Indebolito dall'età nel fisico ma non nello spirito, Yair Moses è un regista israeliano invitato a Santiago per una retrospettiva sui suoi film. Lo accompagna Ruth, protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita "compagna", "musa", "personaggio". Ad accoglierlo, però, vi saranno alcune sorprese: la rassegna è organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui suoi primi titoli, pellicole cosi datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a metà tra la seduta psicanalitica e la confessione religiosa). Inoltre nella stanza d'albergo è appeso un quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della "carità romana" in cui la giovane Pero allatta il padre Cimone, chiuso in carcere e condannato a morire di fame. Il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei suoi film. Ruth, però, si era rifiutata di girarla: l'avallo di Moses alla decisione dell'attrice aveva causato la loro rottura con lo sceneggiatore, Shaul Trigano, la mente creativa alla base dei loro successi (e all'epoca compagno della donna). Una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile. Almeno fino ad oggi: Moses scopre che dietro l'organizzazione della rassegna c'è proprio Trigano.‎

‎Vargas Llosa Mario‎

‎L'eroe discreto‎

‎ril. Quando riceve una lettera di minaccia con un ragnetto al posto della firma, Felicito Yanaqué non perde tempo e va alla polizia di Piura a sporgere denuncia. È proprietario di una ditta di trasporti, ha una moglie, due figli, e una giovane amante di nome Mabel: ha faticato troppo per lasciare che adesso qualcuno gli porti via tutto e, più di ogni altra cosa, a spaventarlo non sono certo i ricatti, ma il disonore. A Lima, intanto, Rigoberto, a un passo dalla pensione, viene chiamato a fare da testimone a Ismael, il suo datore di lavoro che sposerà in gran segreto la domestica Armida, per impedire che il suo patrimonio venga dilapidato dai figli. Al ritorno dal viaggio di nozze, però, Ismael muore e Armida, spaventata dalle pressioni degli eredi, scappa a Piura, dalla sorella. Sta a Rigoberto mantenere la promessa fatta da testimone e sistemare la faccenda.‎

‎Fornario Francesca‎

‎La banda della culla‎

‎br. Nella sala d'aspetto di una ginecologa romana si incrociano i destini di Claudia e Francesco, Veronica e Camilla, Giulia e Miguel. Sei vite che vogliono generare nuove vite. Ma non possono. Non in Italia, dove se hai un contratto precario, o un ovaio policistico, o origini straniere rimani impigliato nella peggiore giungla di divieti e norme arcaiche immaginate da un Paese che dichiara di amare la famiglia ma forse, segretamente, non la sopporta. Così parte l'avventura comica e disperata della "banda della culla", che sfida la legge per avere giustizia in un Paese dove gli inviati dei talk-show non vengono inviati da nessuna parte, i giornalisti scrivono sotto pseudonimi che scrivono sotto altri pseudonimi, gli argentini fanno i camerieri nei ristoranti messicani ("A brasilià, qui a Roma mica starno a guarda er capello").‎

‎Del Giudice Daniele‎

‎I racconti‎

‎br. Negli anni Ottanta e Novanta quando usciva un libro di Daniele Del Giudice era un evento per critici e lettori, in Italia e all'estero, e ancora oggi per tanti scrittori stranieri (ad esempio McEwan e Carrère) rimane lui l'autore italiano con cui confrontarsi. Qui vengono raccolti tutti i suoi racconti usciti in volume e alcuni racconti meno noti, fra i quali due inediti. Se teniamo presente che la narrativa breve può essere considerata la quintessenza dell'idea di letteratura di Del Giudice, all'incrocio fra percezione e mistero, questo volume è una via naturale per rileggerlo e riconoscere appieno il fascino della sua scrittura. Prefazione di Tiziano Scarpa.‎

‎Quiroga Horacio; Riera Rehren J. (cur.)‎

‎Tigre per sempre. Racconti (1917-1935)‎

‎br. "I migliori personaggi di Quiroga, o meglio di Misiones, sono generalmente 'ex uomini', spesso incrocio di provenienze diverse e di vite possibili, tutte bruciate, frontiere incarnate e non piú riconoscibili. Quiroga trova per loro una figura memorabile, 'nati con l'effetto' li definisce, come le palle di biliardo, che toccano normalmente la sponda ma rimbalzano nei modi piú inaspettati. Ne fa un breve sommario all'inizio del racconto 'Gli emigrati': 'Cosí Juan Brown, che venne a Misiones per qualche ora a vedere i ruderi e ci rimase venticinque anni; il dottor Else, che per colpa del distillato d'arancia scambiò sua figlia per un ratto; il chimico Rivet, che si spense come una lampada, stracolmo di alcol denaturato...' Tornano, questi personaggi, e incontrano pure loro simili in racconti come 'Magione-Tacuara', 'Il tetto d'incenso', 'I distillatori d'arance', sono vite consumate, senza più 'letteratura', vite della disperanza, vite cioè senza speranza ma senza disperazione, elementi naturali con il volto d'uomo. Gli ex uomini di Quiroga non supplicano, non spiegano, non piangono, come gli animali". (dalla prefazione di Ernesto Franco)‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎Un divorzio tardivo‎

‎brossura Nella settimana che precede la Pasqua, torna in Israele Kaminka, padre di tre figli ormai sposati, e marito di una donna chiusa da anni in manicomio. Abita negli Stati Uniti, ha una nuova compagna e aspetta un figlio. Sono dunque le pratiche del divorzio che Kaminka deve avviare, ma il rientro in patria e in famiglia non avviene senza traumi. Davanti a un avvenimento così grave, vengono a galla i nodi irrisolti, le vecchie ferite, scatenando una crisi progressiva che esplode proprio il giorno di Pasqua. Il dramma della famiglia sconvolta dalla divisione "tardiva" dei genitori si arricchisce di una miriade di particolari che ne fanno un forte affresco di vita contemporanea, non soltanto israeliana.‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎La comparsa‎

‎br. Noga è una musicista, le sue dita sapienti e affusolate sono abituate a sfiorare le corde dell'arpa e a farne melodia. Ma adesso è lontana dal suo amato strumento, è lontana dalla musica, è lontana dalla vita che si è costruita in Olanda: è dovuta tornare a Gerusalemme, dopo molti anni che l'aveva lasciata, per prendersi cura dell'appartamento dove è cresciuta. L'anziana madre, infatti, sta trascorrendo alcuni "giorni di prova" in una casa di riposo a Tel Aviv: per delle oscure clausole contrattuali l'appartamento non può restare disabitato, nemmeno per un breve periodo. Molte cose sono cambiate da quando Noga era giovane. Il quartiere "si sta tingendo di nero": i vecchi abitanti hanno lasciato il posto a una sempre più nutrita comunità di ebrei ultraortodossi con le loro tradizionali vesti nere. A cominciare da due bambini che continuano a intrufolarsi in casa della madre per guardare la televisione (attività proibita dalle loro famiglie). Ma anche Noga è cambiata. Ad esempio non è più sposata dopo che il marito l'ha abbandonata perché lei si rifiutava di avere un figlio. Per passare il tempo e guadagnare un po' di soldi Noga inizia a fare la comparsa nei film e negli sceneggiati che si girano in città. Ma quella inattività "forzata" fa nascere in lei un dubbio fastidioso e dolente: che Noga sia ormai una comparsa nella sua stessa vita.‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎Viaggio alla fine del millennio‎

‎brossura Nell'estate del 999 il ricco mercante ebreo Ben-Atar salpa da Tangeri alla volta di Parigi, sperduta cittadina nel cuore di un'Europa selvaggia, in fermento per l'approssimarsi dell'Anno Mille. Scopo del viaggio è ritrovare il nipote Raphael Abulafia, suo socio in affari, che fino a un paio di anni prima aveva venduto con profitto la merce dello zio in Francia. La loro collaborazione è stata troncata in seguito alle critiche rivolte alla bigamia del mercante sefardita dalla moglie di Abulafia. Compagni di viaggio di Ben-Atar sono il socio ismaelita Abu-Lufti, le due mogli e un rabbino andaluso, che ha il compito di convincere la devota moglie di Abulafia della legittimità della situazione famigliare di Ben-Atar.‎

‎Rabelais François; Bonfantini M. (cur.)‎

‎Gargantua e Pantagruele‎

‎brossura‎

‎Abate Francesco; Mastrofranco Saverio‎

‎Chiedo scusa‎

‎brossura Valter si burla del mondo perché da sempre è abituato a perdere. Pensa che il mondo debba chiedergli scusa. Ma quando una malattia lo porta a un'odissea senza fine nel dolore, sente che invece è lui a dover chiedere scusa a tutti. Perché quello che credeva il suo dolore è una goccia del dolore del mondo. Una goccia dell'ingiustizia senza rimedio e spiegazione. E allora, forse, Valter può scoprire la gioia. La gioia di accettare e di vivere. La voce beffarda e innocente di un uomo che si è sempre rifugiato nel sarcasmo e nel risentimento per non soccombere. La sua caduta e rinascita diventano, in questo romanzo asciutto e commovente, il tentativo di risarcire ognuno per la misera condizione di essere umano di fronte al potere spesso crudele della natura. Ma anche un'indimenticabile dichiarazione di speranza. Saverio Mastrofranco è il nome con cui un "intenditore" di cinema chiamò Valerio Mastandrea chiedendogli un autografo per strada. Da quel giorno l'attore lo usa per piccole incursioni sulla scena musicale e letteraria. Dall'incontro con il giornalista Francesco Abate, il racconto di una storia vera: la vita ha sempre un lato comico, e questo libro, nudo e limpido come una pietra preziosa, lo scopre nel luogo piú impensato. Nel più estremo dolore.‎

‎Yehoshua Abraham B.‎

‎Il responsabile delle risorse umane‎

‎br. Un terrorista suicida si fa esplodere in un mercato di Gerusalemme. Una donna muore. Era straniera, viveva da sola in una squallida baracca di un quartiere di religiosi. Nessuno va a reclamare il suo cadavere all'obitorio. Eppure la donna aveva ancora formalmente un lavoro, come addetta alle pulizie in un gran panificio della città. Un giornalista senza scrupoli sfrutta il caso per imbastire uno scandalo e denuncia la "mancanza di umanità" dell'azienda che non si è nemmeno accorta dell'assenza della dipendente. Tocca al responsabile delle risorse umane, spedito in missione dall'anziano proprietario del panificio, cercare di rimediare al danno di immagine.‎

‎Belli Gioconda‎

‎L'infinito nel palmo della mano‎

‎br. Adamo ed Èva. Una giovane coppia nel Paradiso terrestre. La tentazione. Il peccato. L'esilio sulla Terra. Il dolore del parto. E la fatica di vivere. Questo accade nei quaranta versetti che la Bibbia dedica ai nostri progenitori. Ma - si chiede Gioconda Belli - se andiamo al di là delle parole divine, al di là di tante testimonianze, al di là delle leggende? Come era l'universo primigenio? Quali furono le ragioni che spinsero Èva a cogliere il frutto proibito? E cosa passava per la testa a entrambi una volta consapevoli del "peccato"? Indubbiamente una grande storia. Gioconda Belli apre la strada verso un mondo affascinante e primitivo che ci restituisce alla cultura della civiltà giudaico-cristiana sulla quale si fonda tutta la storia dell'Occidente. Poesia e mistero si danno la mano in questo romanzo che ci mostra il primo uomo e la prima donna alla scoperta di se stessi. "L'infinito nel palmo della mano", in cui ritroviamo echi del realismo magico di Garcia Màrquez e della prima Allende, è una parabola per il nostro tempo e per un futuro inaspettato‎

‎Renard Jules; Campo R. (cur.)‎

‎Peldicarota‎

‎br. "Questo libro è anche un sasso scagliato contro quest'immagine angelica del bambino, che deve essere sempre innocente, felice, coi capelli biondi e il sorriso dolce, i piedini teneri e puri. Il suo personaggio sarà una testa matta, coi capelli rossi, un bambino ombroso, infelice, cattivo, spione, invidioso, bugiardo, a un passo dal suicidio, persecutore di animaletti domestici, pieno di pidocchi, coi piedi inguardabili per la sporcizia [...] Ancora: si da un sacco di arie da padroncino con la cameriera, ogni tanto in famiglia se la gioca da saputello, e arriva perfino a causare il licenziamento della vecchia domestica Honorine." (dalla prefazionedi Rossana Campo)‎

‎Jodorowsky Alejandro‎

‎Albina o il popolo dei cani‎

‎br. Racconto iniziatico e favola filosofica. Albina è la storia indiavolata di fatti meravigliosi e terrificanti, avviluppata intorno a uno scontro titanico e barbarico fra "buoni" e "cattivi". La Jaiba (il granchio), gobba e zoppa, si prende cura della smemorata Albina della quale esibisce le carni ponderose e pallidissime nel suo locale. Minacciate da un perfido poliziotto, le due donne fuggono lontano e si stabiliscono a Camina, villaggio fatato i cui abitanti, destinati all'immortalità, hanno perso il gusto di vivere. Al contempo la Jaiba si rende conto che, nelle notti di luna piena, Albina si trasforma in cagna in calore che porta gli uomini alla pazzia facendo loro assumere sembianze canine. Per curare questo "male", le due donne e il nano Amado affrontano nuovi tormentati viaggi per foreste, deserti e gole montane. Si tratta di un vero e proprio viaggio iniziatico in cui Albina prende via via coscienza della propria origine magica e si prepara a tornare alle galassie originarie cui appartiene. Il bene finirà con il trionfare: i sortilegi si possono sconfiggere.‎

‎Ford Richard‎

‎Infiniti peccati‎

‎br. L'uomo è condannato alla solitudine? Leggendo Ford sembra proprio di sì, con tutte le mogli e i mariti separati che si incontrano nei suoi libri. I più saggi sembrano essere spesso i ragazzi, i figli di queste coppie, adolescenti malinconici che, abbandonati a se stessi, cercano di tenere in piedi la baracca e osservano i disastri degli adulti con uno sguardo freddo e crudele. Gli "infiniti peccati" sono generati dalla nostra incapacità di essere fedeli, affettuosi, sinceri, pazienti, onesti, appassionati, di essere veramente attenti e vicini alle persone che amiamo. Dieci racconti e un unico tema: l'amore e i drammi, piccoli e grandi, provocati dalla nostra inettitudine ad aver cura di questo sentimento.‎

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