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‎Guerre 39/45‎

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‎Wittlin Józef; De Fanti S. (cur.)‎

‎Il sale della terra‎

‎br. La notizia dello scoppio della Prima guerra mondiale giunge a una piccola stazione della Galizia orientale, dove Piotr Niewiadomski, analfabeta quarantenne di etnia hutzul, lavora come uomo di fatica. Richiamato alle armi, lo spaesato campagnolo si trova ad affrontare un percorso dal carattere iniziatico che lo conduce alla sua guarnigione in Ungheria e che si conclude con l'addesttamento militare, durante il quale Niewiadomski scopre l'unica legge che regola la vita delle reclute al campo, ovvero la paura e di conseguenza la sottomissione alla subordinazione che trasforma gli uomini in automi. "Il sale della terra" racconta una Prima guerra mondiale la cui atrocità non consiste nelle scene di battaglia, nello spargimento di sangue e nella massa di cadaveri straziati, bensì nel lento e pianificato omicidio perpetrato sulle anime di migliaia di ignoti soldati. Tramite l'ironica sacralizzazione e la smitizzazione della guerra e dell'esercito austro-ungarico, il romanzo - unica opera letteraria in prosa di Józef Wittlin - offre uno spaccato stilisticamente raffinato e amaramente satirico della crisi della cultura europea nei primi decenni del Novecento.‎

‎Pascal Blaise; Ferrara M. (cur.)‎

‎L'arte di persuadere‎

‎br. "Odio le parole enfatiche": questa l'ultima frase de "L'arte di persuadere", che si conclude con una lacuna dovuta a un copista o allo stesso Pascal, ma che comunque suona come un'adesione al pensiero di Montaigne, il grande critico dell'amor proprio e della vanità delle cose mondane. Ma là dove lo scettico Montaigne si ferma dopo aver fatto tabula rasa, l'apologeta cristiano, che non può essere indifferente al risultato di una disputa, deve fare un passo avanti, sostenere che, stabilite le buone regole del ragionamento, sia possibile convincere e convertire l'interlocutore. Scritto verso il 1660, "L'arte di persuadere" si riallaccia alla polemica fra giansenisti e gesuiti, importante disputa teologica che stava molto a cuore a Pascal; ma è al tempo stesso una sorta di essenziale e limpido "discours de la méthode" di Pascal stesso, che troviamo poi applicato nell'altro testo qui riunito, la prima delle famose "Lettere provinciali" scritte in quello stesso periodo.‎

‎Sciascia Leonardo‎

‎Il cavaliere e la morte. Sotie‎

‎brossura‎

‎Manganelli Giorgio; Flamini E. (cur.)‎

‎Il presepio‎

‎brossura‎

‎Sciascia Leonardo‎

‎Il cavaliere e la morte‎

‎br. Mentre l'azione si dipana, mutandosi in un potente apologo, il Vice - il commissario di polizia protagonista di questo romanzo - tiene sempre nella mente l'incisione di Dürer intitolata "Il cavaliere, la morte e il diavolo", che lo ha accompagnato sulle pareti di tante stanze, nelle sue peregrinazioni da un ufficio all'altro, come se in quell'immagine si celasse il segreto di ciò che avviene intorno a lui. Solo che il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del Diavolo. Forse perché "il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui".‎

‎Nothomb Amélie‎

‎Causa di forza maggiore‎

‎br. Nell'esistenza di un individuo assolutamente normale irrompe l'imprevisto: uno sconosciuto sceso da una Jaguar suona alla porta di casa, chiede di fare una telefonata e viene colpito da infarto appena composto il numero. Un segno del destino? Un complotto? Una sfida? Baptiste Bordave non sta a porsi troppe domande e, ispirato anche da una vaga somiglianza con il defunto, si impadronisce dei documenti, dei soldi, della macchina e cambia vita per sempre. Romanzo d'amore? Storia di spionaggio? Manuale per estremisti dello champagne? Ancora una volta Amélie Nothomb sovverte tutte le regole del gioco letterario, e affascina i lettori con una vicenda avvincente ed eccentrica, in cui il culto per le bollicine dorate ha un ruolo fondamentale.‎

‎Beauvoir Simone de; Mattazzi I. (cur.)‎

‎Malinteso a Mosca‎

‎br. Nicole e André, professori francesi in pensione, partono per Mosca nella seconda metà degli anni Sessanta. Vanno a trovare Masa, figlia di primo letto di André, che ha sposato un russo. Rimarranno lì per un mese, il tempo di rivedere Mosca e altre città, per quanto la burocrazia russa permetterà loro. Masa li accompagnerà per tutto il tempo facendogli da guida: un semplice malinteso, una crisi tra i due, nata per motivi futili, si risolverà alla fine in un nuovo equilibrio sentimentale. È il cambiamento, del resto, il tema centrale del libro: il cambiamento dell'età matura, la necessaria trasformazione dei rapporti, della realtà, della politica. Questo romanzo breve di grande intensità, scritto all'incirca nel 1965, fu escluso dalla raccolta Una donna spezzata per motivi non del tutto chiari, probabilmente non letterari, vista la sua indubbia qualità: ragioni di ordine forse politico, forse personale, legate al carattere di alter ego dei due protagonisti, che corrispondono all'autrice stessa e al suo compagno Jean-Paul Sartre. Quel che è certo è che Malinteso a Mosca dev'essere annoverato fra le più interessanti riscoperte editoriali degli ultimi anni, come scrive il curatore dell'edizione statunitense, anche perché «presenta caratteristiche uniche nella produzione narrativa della Beauvoir: va dunque considerato parte integrante del suo corpus, arricchendo così in maniera considerevole la reputazione dei suoi scritti».‎

‎Cercas Javier‎

‎La donna del ritratto‎

‎br. Quando, un pomeriggio di fine agosto, Tomàs incontra Claudia, un antico amore di gioventù, lui non sa ancora che la sua esistenza sta per prendere una svolta inaspettata. Questo semplice incontro casuale sembra infatti presentargli all'improvviso la donna della sua vita, ma rischia anche di farlo sprofondare in un incubo da commedia degli equivoci. Tutto viene messo in discussione: un matrimonio ormai esaurito, il precario posto di assistente di letteratura all'università, gli amici di sempre... Da un giorno all'altro nulla è più come prima. Trascinato dagli eventi che si susseguono a ritmo vertiginoso, Tomàs, il riflessivo professore, cercando quasi inconsapevole la sua stessa perdizione, insegue disperatamente un amore appena intuito, che si rivela come qualcosa di misterioso e inesorabilmente fatale.‎

‎Bastovoi Savatie‎

‎I conigli non muoiono mai‎

‎br. Saaa ha nove anni e vive in una zona agricola nel Sud dell'Unione Sovietica. Ogni giorno prende il pullman che lo porta dal suo piccolo villaggio alla scuola in città. Lì la vita scorre felice sotto il comunismo, con i suoi slogan, le parate, le fattorie collettive, le organizzazioni giovanili... Saaa prende tutto alla lettera e venera i martiri della causa comunista, i cui volti sono dipinti sui muri della scuola - soprattutto Lenin, gloria dell'Unione Sovietica. In classe accumula brutti voti, nonostante tutti gli sforzi possibili, e deve sopportare la disapprovazione dell'insegnate Nadeda Petrovna. Così alle lezioni preferisce il recupero della carta straccia e del ferrovecchio, ma soprattutto il bosco dove raccoglie le erbe per i maiali e fa bei pensieri. Nel frattempo, in quegli stessi luoghi, Nikolaj Arsenievi è ossessionato da strani progetti: avere la scala più alta di tutti o allevare conigli nella foresta. Sospeso tra realtà e sogno, con i colori e le illusioni dell'infanzia, "I conigli non muoiono mai" si presenta come una critica gioiosa ai regimi totalitari e, attraverso l'innocenza di un bambino, svela le contraddizioni del pensiero unico.‎

‎Pau Andrea‎

‎Il t3rzo piano‎

‎ill., ril. « Sullo schermo compare allora una scritta rossa: Il T3rzo Piano. La madre di Marc guarda ogni puntata del programma, da anni. Con lei, centinaia di migliaia di webspettatori: Il T3rzo Piano è la trasmissione più vista della storia. La signora conosce lo spettacolo a memoria, non si stanca mai. Ogni martedì e ogni sabato attende con apprensione la scena finale del terzo atto, durante la quale uno dei tre personaggi viene costretto a giocare alla roulette russa. Ogni volta la signora Barbara sta lì ad attendere lo sparo, o il cane che batte a vuoto sul caricatore. Quando la pistola spara e l'attore muore, lei piange lacrimoni ipocriti, approfittando della morte pornografica somministrata attraverso lo schermo.»‎

‎Haruf Kent‎

‎Trilogia di Holt: Benedizione-Crepuscolo-Canto della pianura‎

‎ill., br. Contiene i tre capitoli della Trilogia della pianura, con un messaggio di Cathy Haruf, Holt immaginata da Franco Matticchio e la mappa della contea ricostruita da Marco Denti.‎

‎Carelli Daniela‎

‎Mosaico napoletano‎

‎br. Una forza misteriosa trascina Giuseppe su una terrazza di Napoli costringendolo a rivivere gli anni della sua infanzia e dell'adolescenza, i primi amori, le battaglie che ha dovuto combattere, i lutti che ha dovuto subire. I ricordi si affacciano alla mente felici e spensierati, tristi e amari. Ricordi di un tempo in cui i telefoni andavano a gettoni e la musica di Pino Daniele era incisa su vinile; ricordi dai colori accesi, vibranti, pallidi o smorti. Ricordi da cui è fuggito, scappando da Napoli per rifugiarsi a New York, e che dovrà finalmente affrontare per giungere a un'inaspettata rivelazione.‎

‎Meyer Clemens‎

‎Eravamo dei grandissimi‎

‎br. Daniel, Mark, Paul e Rico sono cresciuti come "pionieri" nella Germania dell'Est. Sono gli ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati dal mito dell'Ovest a portata di mano. Con la riunificazione delle due Germanie anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti d'auto, alcol, paura e rabbia. Clemens Meyer ci regala un romanzo sulla generazione a cavallo della caduta del Muro raccontata alla Trainspotting con la schiettezza di chi allora cercava di sopravvivere e di inventarsi un futuro nel Selvaggio Est. Saltando da un piano temporale all'altro, l'autore ci presenta la Lipsia delle case occupate, degli incontri clandestini di boxe, degli hooligan, delle prime discoteche e delle bevute disperate con la profondità e la poesia di chi quegli anni li ha amati a carissimo prezzo, vedendo perdersi uno dopo l'altro i propri amici d'infanzia e sgretolarsi, a poco a poco, il mito dell'Ovest. ‎

‎Mignola Luca‎

‎Racconti di Juarez del Sud‎

‎brossura In una città di confine, Juarez del Sud, si lotta per il potere. I contendenti sono grotteschi, malvagi, talvolta insignificanti: uomini e mostri che cercano, con la violenza dei gesti o con quella delle parole, di dominare la città. Ma Juarez del Sud è indomabile e ogni tentativo di abbracciare con lo sguardo le forze che la abitano è un aborto - ogni aborto una disperazione, ogni disperazione una vertigine del desiderio che spinge i contendenti a continuare a tentare. Ed è da uno sbuffo del desiderio che viene fuori una prospettiva, un altro luogo, la città impossibile: Janka sul confine, prima città dionisiaca della Storia. I racconti spingono per frammentarsi e moltiplicarsi: accade così una proliferazione di storie che vogliono parlarsi e che finiscono per generare versioni differenti e spesso contrastanti dello stesso evento. Così, ogni racconto del libro è una forma chiusa e a sé stante e allo stesso tempo una forma aperta e comunicante. Nei temi come nella forma Racconti di Juarez del Sud narra l'impossibilità e la necessità della costruzione. "Questo è il modo in cui accadono le cose, tutto si dispiega davanti agli occhi dell'osservatore, che non vede niente".‎

‎David-Néel Alexandra‎

‎La sublime arte‎

‎br. Ci sono sofferenze che trovano voce solo sulla carta, e questo lo sa bene Cécile Raynaud che, costretta da tempo in una vita che non le appartiene, inizia a scrivere un diario in cui alle memorie del suo avventuroso passato di attrice di teatro alterna disperazione e angoscia del presente, ormai lontano dalle scene. Quando la fortuna sembra girare ancora, decide di seders al tavolo da gioco e tentare il tutto per tutto, per riscattare lo spirito e vincere l'unico premio davvero importante: essere ammessi nel tempio dell'arte...‎

‎Sole Francesco‎

‎Per te‎

‎br. Denny è il più grande rapper italiano, bello e maledetto, genio e sregolatezza. Denny ha successo, soldi, donne, case e feste, eppure la sua esistenza è vuota, un guscio senza vita. Zoe è una giovane ragazza non vedente che vive in compagnia delle parole delle sue poesie. Eppure, nonostante le parole, la sua vita è spenta come quella di Denny. Due esistenze lontane, diverse e apparentemente inconciliabili vengono fatte incrociare dal destino. Un incontro che cambia i cuori di entrambi.‎

‎Catuogno Maria Gisella‎

‎Gli amori di Jane. Jane Austen: avventure di cuore e di penna‎

‎ill., br. L'immagine convenzionale di una Jane Austen, - ancora oggi scrittrice tra le più lette e amate - rivolta esclusivamente al microcosmo femminile della classe media inglese, insensibile ai grandi eventi storici e culturali del suo tempo, scolorisce leggendo con attenzione i suoi scritti, che, con le sottili armi dell'ironia e della parodia, mettono quel microcosmo sotto la lente d'ingrandimento, denunciandone limiti e palesi ingiustizie. La vita stessa di Jane fu anticonvenzionale, perché rifiutò più volte proprio quel matrimonio che era l'immancabile "lieto fine" dei suoi lavori, in nome della dedizione totale alla missione che sentiva più consentanea alla sua indole: la scrittura.‎

‎Mari Michele‎

‎La stiva e l'abisso‎

‎br. La bonaccia fiacca i venti e un galeone spagnolo, immobile in mezzo all'oceano, diventa il palcoscenico di un dissonante concerto di personaggi. Le loro ossessioni verbali dominano la scena, mentre il capitano del vascello sta immobile nel suo giaciglio, impossibilitato ad alzarsi per lo sfacelo che gli devasta il corpo. Il suo secondo gli riferisce quanto accade in tolda, ma sono informazioni vaghe, riferite da un animo volgare che non coglie l'assurdità del tutto. Tocca al capitano completare con una fantasia febbricitante gli avvenimenti che controllano la nave, capire quale smania possieda i suoi uomini.‎

‎Vitali Andrea‎

‎Quattro sberle benedette‎

‎brossura In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l'appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto...‎

‎Bang Herman‎

‎La casa grigia‎

‎ril. Ex medico di corte, il vegliardo Ole Hvide, per tutti Sua Eccellenza, si è ritirato nella sua casa padronale, mausoleo di un mondo nobil-borghese destinato a tramontare insieme al XIX secolo. Come a esorcizzare la disfatta, negli ampi salotti dai blasoni ingialliti si succedono i pranzi e i ricevimenti e i fiumi di chiacchiere frivole. Unica voce fuori dal coro, Ole Hvide si erge a coscienza lucida e amara della fine. Mentre lotta con la sua vista indebolita per scrivere poesie che nessuno pubblica, i pazienti smettono di chiamarlo e perfino i parenti gli nascondono la malattia dell'adorata nipotina Emmely. All'ombra delle continue spese, il suo patrimonio si va sgretolando insieme a un intero ordine sociale. Ma lo spettacolo deve continuare, e in questa tragicommedia della decadenza in cui Herman Bang traspone la propria storia famigliare, per salvare almeno la dignità, a Sua Eccellenza non resta che l'ironia salace del più cinico Oscar Wilde, verso se stesso, la propria epoca, e ogni umana illusione.‎

‎Scarfì Antonino‎

‎Il posto più bello del mondo‎

‎br. In un viaggio fantastico vedremo i colori e le forme sottomarine in una luce diversa da quella che comunemente immaginiamo. Entreremo in un mondo floreale e faunistico emozionante e incontreremo esseri che saranno per noi compagni di viaggio e interlocutori sorprendenti. Sul fondo dell'oceano scopriremo il mondo dei "non morti", popolato anche da personaggi che ci sono stati consegnati dalla storia. Parleremo con i tuareg e con gli indiani d'America, vedremo il deserto sotto il mare e l'Olimpo di tutti gli Dei. Nel corso di questo viaggio indagheremo sul significato dell'esistere e dell'amare e incontreremo persone e situazioni che ci aiuteranno a tornare nel posto più bello del mondo.‎

‎Greco Giovanni‎

‎L'ultima madre‎

‎br. Maria è una mite casalinga di un barrio povero di Buenos Aires. Gli uomini che hanno preso il potere in Argentina hanno fatto sparire i suoi due figli, i gemelli Pablo e Miguel, insieme a tante altre persone dissolte nel nulla. Maria cerca una risposta, vuole la verità, e per questo viene imprigionata, torturata, esiliata. La sua vicenda si sovrappone a quella di Mercedes, figlia e moglie di due militari di quella giunta che reprime nel sangue ogni forma di opposizione. Anche Mercedes è madre di due gemelli, Nacho e Mari. I bambini le sono stati consegnati alla nascita, figli di un'attivista politica arrestata e poi scomparsa. Sono cresciuti in una famiglia che non è la loro, all'oscuro di tutto. Nato come spettacolo sul tema dei desaparecidos, "L'ultima madre" racconta l'oltraggio e l'identità negata nell'Argentina della 'guerra sucia', muovendosi con lingua meticcia tra violenza di Stato e realismo magico, tra aneliti di rivolta e voluttà del tango.‎

‎Serrano Marcela‎

‎Il giardino di Amelia‎

‎br. Cile, anni ottanta, sotto la dittatura del generale Pinochet. Un giovane sovversivo, Miguel Flores, sospettato di svolgere attività rivoluzionarie, viene mandato al confino in un paese nei pressi di una grande tenuta, La Novena, di proprietà di una ricca latifondista, Amelia. Tra i due, dopo un'iniziale diffidenza, nasce un profondo legame, arricchito dal gusto per la lettura. Amelia è una signora avanti negli anni, vedova con figli, molto colta, che ha molto viaggiato ed è stata traduttrice. La sua mentore è stata una cugina, Sybil, che abita a Londra e lavora in una grande casa editrice. La vita scorre tranquilla, Amelia e Miguel conversano, meditano sul loro presente, sulla vita, sui libri; il legame si fa sempre più stretto, lui va a vivere da lei, finché una notte arrivano i militari a dargli la caccia perché sono state scoperte delle armi sepolte nella tenuta. Miguel riesce a fuggire, Amelia invece viene catturata, torturata e solo quando è riconosciuta estranea ai fatti viene rilasciata. Molti anni dopo Miguel, malgrado si sia rifatto una vita in Europa, rimane ossessionato dai ricordi e tramite Sybil viene a sapere cosa è successo ad Amelia dopo la sua fuga. Gettato nel più totale sconforto, capisce che l'unica chiave per superare i suoi sensi di colpa è tornare in Cile e affrontare il proprio passato.‎

‎Mishima Yukio‎

‎Confessioni di una maschera‎

‎br. Un giovane cui "difetta in via assoluta qualsiasi forma di voglia carnale per l'altro sesso" deve imparare a vivere celando la propria autentica identità. In pagine in cui risultano indissolubilmente commisti sessualità e candore, esultanza e disperazione, il protagonista di questo romanzo confessa le esperienze cruciali attraverso le quali è giunto a conoscere se stesso: dalla "adorazione indicibile" per un paio di calzoni all'elaborazione di fantasie sadomasochistiche, dall'identificazione con personaggi femminili celebri alle sconcertanti interpretazioni di fiabe e motivi iconografici occidentali... L'accettazione di se stesso come uomo diverso dagli altri uomini non si attua senza una lotta, tanto strenua quanto vana, per conquistare la normalità: simula vizi immaginari per far passare inosservate le proprie vere inclinazioni, si costringe a corteggiare giovinette per chiarire sino a qual punto la donna possa offrire piaceri reali, corregge con zelo manifestazioni di rischiosa passionalità... Ma "le emozioni non hanno simpatia per l'ordine fisso" e i suoi sentimenti reali rimangono, tenaci, quelli nascosti dalla maschera della correttezza ufficiale.‎

‎Rattaro Sara‎

‎Splendi più che puoi‎

‎ril. L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfette. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.‎

‎Ferrari Marco‎

‎Grand Hotel Oceano‎

‎brossura‎

‎Benvenuti Francesco‎

‎Russia oggi. Dalla caduta dell'Unione Sovietica ai nostri giorni‎

‎br. A più di vent'anni dal collasso dell'URSS, la Federazione russa ha smentito le previsioni formulate all'epoca. Non è divenuta una democrazia di tipo occidentale, né una variante della "via cinese" alla modernità, ma una democrazia sperimentale, sotto la tutela di un presidente forte e di uno Stato spesso inefficiente e corrotto. L'economia è cresciuta, anche se sull'incerta base dell'esportazione di energia e materie prime. La posizione internazionale ha conosciuto mutamenti sorprendenti, soprattutto sotto Putin: dall'atlantismo a un realistico pragmatismo, al nazionalismo e infine a una politica estera bilanciata e prudente. Si è formata una nuova società civile, che spinge verso l'adozione degli standard politici europei, ma che stenta a organizzarsi. Uno stereotipo consolidato asserisce che "la Russia non può essere capita con la ragione". Questo libro, invece, ci prova.‎

‎Barnes Djuna‎

‎La foresta della notte‎

‎br. Al centro della Foresta della notte dorme la Bella Schizofrenica, in un letto dell'Hotel Récamier. T. S. Eliot, accompagnando questo libro alla sua uscita, scrisse che vi trovava "una qualità di orrore e di fato strettamente imparentata con quella della tragedia elisabettiana".‎

‎Zweig Stefan‎

‎Mendel dei libri‎

‎br. La storia di un uomo che forse non ha letto tutti i libri, ma che tutti li conosce. Il sovrano di un mondo parallelo - un mondo di carta.‎

‎Leone Marianne‎

‎Jesse‎

‎br. Jesse Cooper è un ragazzo allegro e appassionato, uno studente modello, innamorato del windsurf e della poesia. Vive intensamente i suoi diciassette anni, sebbene sia affetto da una gravissima disabilità: è tetra-plegico, non può parlare e soffre di continue crisi epilettiche. Una mattina di gennaio del 2005, quando la madre lo va a chiamare per portarlo a scuola, Jesse non si sveglia. Lei, Marianne, lo aveva scritto anni prima in un diario: "So che un giorno lo troverò morto nel suo letto". Un'amara consapevolezza coltivata nel tempo, e il vuoto terribile lasciato dalla morte del figlio, che diventano però un'occasione per ripercorrere diciassette anni di faticosi successi, di quotidiane vittorie contro i pregiudizi. Con una scrittura viscerale, di grande forza narrativa, che non ha paura di mostrarsi vulnerabile e mescola con naturalezza il resoconto dell'odissea medica di Jesse ai momenti di felicità vissuti, Marianne Leone racconta come cambia la vita di una madre e di un padre dopo aver accompagnato un figlio speciale alla conquista di una vita normale. Un intenso memoir che, come scrive Davide Ferrario nella prefazione, "fa male quasi quanto il dolore originale di chi l'ha vissuto e scritto. Ma che, per uno di quegli inspiegabili miracoli della scrittura, si trasforma in una potente, irresistibile celebrazione della sopravvivenza".‎

‎Stuart Keith‎

‎La morbidezza degli spigoli‎

‎ril. Sam, un ragazzino di otto anni, è sempre stato diverso: bellissimo, sorprendente e autistico. Per amore suo e della sua famiglia, il papà Alex ha sempre cercato un modo per intendersi con Sam e lo sforzo, quotidiano e sfibrante, porta a una crisi matrimoniale che sembra irreversibile. Alex decide di allontanarsi dalla moglie e va ad abitare a casa di Dan, il suo migliore amico felicemente scapolo e irresponsabile, ma da una scomodissima branda per gli ospiti medita su come fare per riconquistare moglie e figlio. Mentre Alex naviga a vista nella sua nuova vita da single fra segreti di famiglia rimasti a lungo sepolti e gli impegni di padre part-time, Sam incomincia a giocare a Minecraft, rivelando uno spazio inatteso in cui padre e figlio riescono a intendersi.‎

‎Simons Paullina‎

‎La casa delle foglie rosse‎

‎br. Conni, Albert e Jim sono inseparabili fin dal primo anno di università: vivono, studiano e giocano a basket insieme, legati da un'amicizia totalizzante che ruota intorno all'anima del loro gruppo, la bellissima Kristina Kim, ma che negli ultimi tempi inizia a dare segni di cedimento. Quando il corpo di Kristina viene trovato nudo e semisepolto dalla neve nei boschi che circondano il college, tocca a Spencer O'Malley far luce sulle circostanze poco chiare di una morte che lo turba profondamente, forse per via dell'istintiva affinità che ha provato nei confronti della vittima nel momento stesso in cui l'ha conosciuta, pochi giorni prima. Com'è possibile che nessuno di quegli amici così stretti abbia denunciato la sua scomparsa? O'Malley è sicuro che la chiave di tutto sia lì, nei rapporti intricati e per certi versi inquietanti tra i quattro ragazzi, e le sue domande insistenti portano alla luce una rete di segreti, gelosie, reticenze e mezze verità che vanno ricomposti pezzo per pezzo, come un puzzle misterioso e complesso in cui ogni rivelazione è più scioccante della precedente.‎

‎Fantozzi Paolo‎

‎Le leggende delle Alpi Apuane‎

‎ill.‎

‎Kamkari Fariborz‎

‎I fiori di Kirkuk‎

‎br. Un romanzo intenso che riporta alla luce un pezzo di storia troppo spesso dimenticato, il genocidio del popolo curdo. Un racconto di una dolce e delicata storia d'amore, che si intreccia con la politica e la triste attualità.‎

‎Verga Giovanni; Spila C. (cur.)‎

‎La lupa e altri racconti della marginalità‎

‎br. Vengono qui riuniti "La Lupa", "Rosso Malpelo", "Malaria" e "Storia dell'asino di san Giuseppe", racconti dove le oscure radici del bisogno e le urgenti problematiche sociali contribuiscono a delineare la figura di un Verga etnologo, quasi un antenato di Ernesto De Martino.‎

‎Mazza de' Piccioli Nicolò‎

‎Humor vacui. L'imprevedibile durata dell'attimo‎

‎br. È nei molti interstizi della vita che l'ironia del caso esprime il meglio di sé. Ci sono vite che hanno sceneggiature straordinarie o assomigliano a film appassionanti, d'avventura, di guerra o d'amore. Ma nessuna, nemmeno la vita più intensa, può vantare un montaggio serrato in tutto il suo scorrere, un ritmo costantemente sostenuto. I momenti più memorabili delle nostre esistenze sono ammortizzati da giornate invisibili, trascorse in mute sale d'aspetto o immobili in code al casello. Tempo vuoto che ci sforziamo vanamente di riempire. È in questi momenti morti, o meglio dormienti, che si annida l'ironia tragicomica del destino. Il destino delle piccole cose, invisibili e letali. Il destino più subdolo, quello con la "d" minuscola. Un viaggio in traghetto nel mare d'inverno, l'attesa notturna del treno di fronte a un passaggio a livello, una vacanza a fine stagione o una vecchia cassettiera svuotata di ancor più vecchia biancheria, sono solo alcuni di quei luoghi di quiete sospesa in cui germoglia lo humor vacui, il fratello equivoco e strafottente dell'addomesticato horror.‎

‎Gingras Charlotte‎

‎Ophelia‎

‎ill., br. "A scuola mi chiamano stracciona, perché mi nascondo sotto strati di abiti scuri. A volte vorrei scomparire. Non sopporto quel gregge di pecore dei miei compagni. Non sopporto i professori e le loro lezioni insulse. Non sopporto in generale gli adulti, sempre a farti la predica e a pretendere che tu sia all'altezza. Di cosa poi, di essere come loro? Mio padre non l'ho mai conosciuto, mia madre passa da un fidanzato all'altro. Ma io so quello che voglio. Dipingo, faccio graffiti, riempio i muri della città con la mia tag, e ho cominciato anche a scrivere. Ho un grande quaderno, me lo ha regalato una scrittrice meravigliosa. Scrivo, come se parlassi a lei. Le racconto tutto, che adesso ho trovato un magazzino abbandonato, il mio atelier segreto, e che ho scoperto di non essere sola: un altro ragazzo si rifugia lì per leggere i suoi libri di viaggi e i suoi atlanti, fantasticando sui luoghi che visiterà, ne è sicuro. Subito ci odiavamo, dovevamo dividerci gli spazi. Poi ci siamo accorti che avevamo gli stessi pensieri, le stesse paure, i medesimi desideri. Ci siamo avvicinati, e il primo bacio è stato un fuoco d'artificio, e anche il secondo, e tutto quello che è seguito. Abbiamo scoperto insieme i nostri corpi, ci siamo aperti a noi stessi e agli altri, quella rabbia cattiva che ci isolava ha lasciato il posto a una gioia nuova. Ora non ho più paura." (Ophelia)‎

‎Borowski Tadeusz; Polce R. M. (cur.)‎

‎Paesaggio dopo la battaglia‎

‎br. In questi racconti sulla guerra e il campo di concentramento, lo sguardo di Borowski si fissa sui sofferenti, sui vinti, e con oggettiva spietatezza mette a nudo la crudeltà e il cinico egoismo che prevalgono nell'animo dell'uomo in lotta per la sopravvivenza. Quel che ci si rivela è un inferno in cui la violenza è esercitata dall'aguzzino sul prigioniero, ma anche da quest'ultimo sul compagno di detenzione, per disperazione e per sottrarsi al diretto peso dell'oppressione. Ne emerge un quadro disilluso e terribile che illumina in una nuova prospettiva la tragedia dei lager. Che il peggior delitto dei massacratori sia stato quello di corrompere la coscienza delle loro vittime?‎

‎Melville Herman; Pontuale D. (cur.)‎

‎Benito Cereno‎

‎br. «Anzitutto, è una storia di mare, e mai il mare tradisce la fantasia di Melville. È curioso come un'esperienza durata poco più di quattro anni e conclusa quando egli ne aveva ventisei, gli abbia invasa tutta l'anima, filtrando a interessarne le radici più segrete» (Cesare Pavese). Nota di Riccardo Duranti. Postfazione di Dario Pontuale.‎

‎Lumachi Francesca‎

‎Il libro dei desideri‎

‎ill. Ma dove stanno i desideri? In quale parte del nostro corpo? Questa la domanda che si pone un elegante struzzo. Le rispondono con amene teorie i suoi amici animali, ciascuno spinto dal desiderio che ha più caro. Si apre così una discussione che utilizza il corpo come territorio emozionale, atlante dei propri desideri. Un viaggio nella fantasia, alla ricerca di una risposta, un primo approccio per interrogare se stessi e porre l'attenzione sui propri desideri: ingredienti fondamentali per coltivare la felicità e imparare a conoscersi. Un libro che può durare all'infinito, arricchendolo di nuovi personaggi e perché no, un gioco per provare a raccontarsi... Le illustrazioni, realizzate a matita e con stile realistico, spingono e destrutturano modelli convenzionali alla ricerca di suggestioni originali e divergenti verso nuove possibilità di immaginare . Sono figure evocative dalle quali è facile partire per narrare altri mondi e altre storie...‎

‎Riganti Luigi; Affini Giudo‎

‎Quando il telefono aveva il filo‎

‎brossura Una passeggiata di Stella con il suo papà tra le strade di Pavia diventa un dialogo nel quale i luoghi parlano e trasmettono ricordi. Il percorso attraversa anche il tempo.‎

‎Austen Jane‎

‎Ragione e sentimento‎

‎brossura Scritto nel 1795 con il titolo di Elinor and Marianne, Ragione e sentimento fu pubblicato nel 1811. Protagoniste sono due giovani sorelle che, alla morte del padre, si trovano costrette ad affrontare una situazione economica molto critica nella loro nuova e modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno le pene e le gioie dell'amore, si confronteranno con difficili scelte sentimentali e matrimoniali, e, imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo processo di formazione, la Austen tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui con la sua elegantissima prosa riesce a disegnare un ritratto acuto e penetrante di un mondo convenzionale e pettegolo contro cui sia Marianne sia Elinor dovranno combattere per raggiungere quell'auspicato lieto fine che potrà nascere soltanto dall'equilibro tra i due estremi di ragione e sentimento.‎

‎Lessing Doris‎

‎Il taccuino d'oro‎

‎br. Questo di Doris Lessing (Premio Nobel per la Letteratura 2007) è un romanzo che rappresenta una sorta di 'summa' dei suoi temi, dei suoi problemi e delle sue suggestioni. La protagonista, Anna Wulf, non può esimersi dall'analizzare i mille motivi che costituiscono la sua vita, motivi di ordine politico, sociale e anche sessuale. Così gli spunti, i pensieri, gli eventi di cui il libro formicola, si raccolgono in quattro taccuini, di cui quello d'oro rappresenta un po' la quintessenza: e il loro insieme dà luogo a una narrazione distesa e insieme concentrata e intesa, a una panoramica della vita di una donna intensamente partecipe del nostro tempo. E nel libro c'è un po' di tutto: la minaccia atomica, i rifugiati politici nell'Africa Centrale, le barriere razziali, i rapporti dei genitori coi figli, spesso singolarmente conformisti e mancati suicidi, l'industria culturale, i rapporti degli uomini con gli uomini in un'atmosfera di fluttuante omosessualità, i rapporti delle donne con le donne, vagamente ambigui, e specialmente delle donne con gli uomini... e molte altre cose.‎

‎Cohen Corasanti Michelle‎

‎Come il vento tra i mandorli‎

‎br. Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein, scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d'infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l'opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l'amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.‎

‎Rea Ermanno‎

‎Nostalgia‎

‎br. Felice Lasco torna a Napoli, nel Rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all'ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l'amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell'incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell'ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Un'opera nella quale Ermanno Rea intreccia la lucidità del reale e la sensibilità drammatica della tragedia sociale. Un omaggio alla Napoli malavitosa e ribelle del Rione Sanità, ai suoi eroi, alle sue vittime.‎

‎Amado Jorge‎

‎Messe di sangue‎

‎ril. Dalle "vie del sangue" alle "vie della speranza", "Messe di sangue" narra l'epopea di una famiglia che, per fuggire alla miseria, decide di emigrare verso São Paulo, alla ricerca di un pezzo di terra da coltivare. Siamo negli anni Trenta, subito dopo il crollo del mercato del caffè: è un periodo segnato da aspri conflitti sociali, da rivoluzioni e controrivoluzioni, attraversato da profeti dell'apocalisse come il beato Estêvao e da banditi efferati come il cangaçeiro Lucas Avoredo. Ma a dominare è la terra, dispensatrice di vita e di morte. Amado rivive questo dramma collettivo, destinato a sfociare in un bagno di sangue insieme politico e rituale, con una grande attenzione alla sensibilità popolare, ai miti e al folklore: la sua scrittura è pervasa dal pathos animistico e dalla venatura immaginifica che caratterizzano i suoi capolavori.‎

‎Lusenti Natascha‎

‎Al mattino stringi forte i desideri‎

‎ril. Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver perso il lavoro e le redini della sua vita, è lì per ricominciare. Da una nuova casa e da nuovi inquilini di cui fare la conoscenza. Ma l'accoglienza che riceve non è quella che si aspettava. Nessuno sembra badare a lei, nascosta dietro una frangetta. Eppure Emilia decide che è il momento di spazzare via le insicurezze, stanca delle fredde frasi di circostanza. L'unico modo per cambiare la situazione è cercare di colpire la curiosità di chi passa davanti alla bacheca del condominio. Proprio lì Emilia appende ogni giorno poche righe in cui racconta le sue sensazioni, i suoi ricordi, le sue speranze. Senza rivelarsi. Spera ci sia qualcuno che condivida i suoi pensieri, che possa sentire il bisogno di risponderle. Ma così non è. Fino al giorno in cui trova vicino al suo biglietto una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino che ha sempre un libro in mano, con la maglietta di Star Wars e con un padre troppo impegnato al telefono. Sarà lui il suo primo amico nel palazzo. E poi, piano piano, Emilia si avvicina a tutti gli inquilini. Anche se non è facile insegnare al cuore a fidarsi di nuovo. Anche se non è facile esprimere i propri desideri e condividerli. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.‎

‎Young Paul W.‎

‎Il rifugio‎

‎br. W. Paul Young ha scritto " Il rifugio" come regalo per i suoi figli; lo ha pubblicato a sue spese e lo ha visto arrivare al primo posto della classifica dei bestseller del "New York Times": perché le domande intorno a cui ruota questo romanzo sono quelle cruciali per ogni essere umano. Mack è un uomo alla deriva, sconvolto dalla perdita di una figlia. Un giorno trova tra la posta un biglietto misterioso: qualcuno che si firma Pa, nomignolo con cui la moglie di Mack si rivolge a Dio, lo invita a recarsi "al rifugio", il luogo in cui la piccola Missy ha trovato la morte, uccisa da un maniaco. Mack è chiamato a fare i conti con un passato che non lo abbandona e con quella sofferenza che ha silenziosamente scavato un solco tra lui e Dio.‎

‎Gattis Ryan‎

‎Giorni di fuoco‎

‎ril. La mattina del 29 aprile 1992 si conclude uno dei processi più celebri della storia americana: il tribunale di Los Angeles assolve i quattro poliziotti coinvolti nel pestaggio di Rodney King, un tassista nero che non si era fermato al loro ordine. Meno di due ore dopo il verdetto, la città di Los Angeles, una polveriera di tensioni razziali, esplode in una violenza inaudita: per sei interminabili giorni si scatena l'inferno, intere zone della città vanno a fuoco e vengono abbandonate a se stesse dalle forze dell'ordine. Per le gang criminali è l'occasione per regolare vecchi conti in sospeso, lasciando sul campo decine di morti. Questo è il romanzo di quelle giornate. Un romanzo incendiario e devastante come la rivolta che racconta.‎

‎Barnabà Enzo‎

‎Il viaggio di Cunégonde‎

‎br. Cunégonde vive la sua infanzia felice con i genitori e i fratellini in uno dei villaggi che, "laggiù, dalle parti dell'equatore, costituiscono il popolo degli abigì". Tra superstizioni e antichi rituali scopre in adolescenza le fatiche dell'essere donna in una società tradizionalmente maschilista. Quando a seguito della disgregazione familiare decide di intraprendere il viaggio verso l'Europa, Cunégonde non sa ancora quanto difficile possa essere il viaggio stesso e la vita in una terra che non è la sua e tra gente che non è come lei. Un romanzo che racconta la vita in prima persona, con lo sguardo di chi, nonostante tutto, non perde mai la speranza e la voglia di sognare.‎

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