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Montgomery Florence
L'incompreso (Misunderstood). Ediz. integrale
brossura Questo è il romanzo che tutti genitori e tutti i figli dovrebbero leggere. Parla di bambini. In particolare di un bambino. Un bambino sfortunato che non esprime il suo dolore. Non ne parla. Lo tiene dentro di sé. Neanche il padre lo capisce. È troppo spesso lontano. E quando è a casa, giudica con superficialità l'irruenza e la disubbidienza del figlio. "È senza cuore", pensa tra sé vedendolo saltare e ridere allegramente non molto tempo dopo la morte della madre. Ma non è così. Il piccolo cuore è in realtà un grande cuore, pieno di sofferenza. Presto il padre se ne accorgerà. La presente traduzione è moderna e agile, quasi un remake, adatta a un pubblico nuovo.
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Proust Marcel
Alla ricerca del tempo perduto. Vol. 6: Albertine scomparsa
br. Giudicato da Proust stesso «ciò che ho scritto di meglio», "Albertine scomparsa" (1925) chiude il dittico della ragazza di Balbec narrando il lutto del Narratore per la sua morte e il lento trascolorare della sofferenza nell'oblio, sullo sfondo di una Venezia insieme immaginata, rievocata e reale. Ispirato a un episodio autobiografico e permeato più di tutti di un potente erotismo, il penultimo libro della "Recherche" permette all'autore di approfondire il registro tragico dell'opera, indagando in profondità il dolore del mondo e dando il via a un percorso di autoanalisi che ha pochi eguali nella storia della letteratura.
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Brookner Anita
Guardatemi
br. Frances Hinton lavora nella biblioteca di un istituto di scienze mediche. Ne cura l'archivio fotografico, una bizzarra enciclopedia illustrata di ogni sorta di malattia, insieme con l'amica Olivia. Un lavoro di routine, che Frances svolge con lo stesso spartano rigore con cui affronta il resto della vita. Ogni tanto Frances deve lottare per tenere lontano da sé un certo sconforto. In alcuni momenti, vorrebbe essere diversa da come è, e distinguersi per il garbo, la disinvoltura, l'avvenenza e le buone conoscenze, qualità che assicurano immancabilmente il successo. Olivia è innamorata di Nick Fraser, biondo, atletico, mondano e sposato con l'altrettanto avvenente Alix. Frances non arriva a questo, ma al cospetto di Nick e Olivia Fraser e di James Anstey non può fare a meno di avere un'istintiva reazione di ammirazione, di indulgenza, se non addirittura di devozione, sino al punto da cercare di compiacerli, di attrarne l'attenzione. «Guardatemi» vorrebbe dire. «Guardatemi».
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Plauen Erich Ohser
Padre e figlio. Una storia a disegni
ill., br. Apparse in Germania negli anni dal 1934 al 1937, queste piccole storie mute hanno per protagonisti un padre burbero e bonario e un figlio fantasioso e ribelle. Pubblicate in una rivista a grande diffusione, divennero popolari e amati come le classicissime serie «storia e gloria» del fumetto tedesco degli inizi, Pierino porcospino e Max e Moritz. Storie senza parole, perché, come dice lo storico dei fumetti Thierry Groensteen, «questi inseparabili padre e figlio non avevano bisogno di parlare per capirsi, rivaleggiando in astuzia e umanità». Nella prefazione Gianni Brunoro colloca Padre e Figlio nel grande filone del fumetto muto, delineando con alcuni esempi classici la storia di questa particolare forma della «narrazione verbo-visiva» che sono i comics, dai "precorritori" (dal Fliegende Blätter, a Wilhelm Busch, a Caran d'Ache), ad esempi più recenti come The Little King di Otto Soglow e, in Italia, Giorgio di Benito Jacovitti. Il volume presenta per la prima volta in monografia in Italia una ampia selezione di queste storielle mute.
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Tortoroglio Alberto
Lo specchio
br. Carlo Carli, residente in via Carlo Carli, inciampa e batte la testa contro lo specchio della sua camera da letto. O è forse lo Specchio stesso a colpire il Carli, provocandone un gran bernoccolo? La situazione pare invertita e lo Specchio passa dalla sua funzione primaria, riflettere, alla sua insolita costruzione causativa", far riflettere. Se la vostra prima sensazione in questo momento è lo spaesamento, siete già sulla giusta strada. Alberto Tortoroglio, con la sua scrittura sperimentale, colta e accattivante, ci catapulta in un turbinìo di rappresentazioni teatrali, congressi grotteschi e processi allucinogeni, analizzando in maniera originale la società contemporanea, dall'integrazione alla meritocrazia, dal potere alla giustizia. L'allegoria è l'inchiostro della sua penna e le sue riflessioni colpiscono così a fondo dal ritrovarci inavvertitamente a tastare la nostra testa in cerca di un bernoccolo.
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Aragon Louis
Aurélien
br. A cavallo fra le due guerre una generazione dimenticata e ribelle fatica a trovare la propria identità. Aurélien Leurtillois, reduce dalle trincee, da cui rimane inevitabilmente tormentato, rientra a Parigi nelle vesti di giovane rentier, e vive sulla sua pelle tutte le gioie e le angosce dí questa affannosa ricerca, calcando il palcoscenico surrealista dei folli anni Venti, magistralmente allestito da Louís Aragon e popolato da veterani, poeti, pittori, epicurei, uomini d'affari, soldati americani e donne viziose... Eroe borghese, seduttore indolente, affetto da una versione inedita di quel mal du siècle che aveva contagiato tutta la letteratura francese, Aurélien viene travolto, quasi controvoglia, da un amore divorante per l'inafferrabile Berenice, giovane donna di provincia dal discutibile buongusto. Quello di Aragon è un romanzo che vive di sottili equilibri e irriducibili dualismi - città e provincia, evasione e fedeltà, amore e matrimonio, la continua tensione fra il mondo reale e quello, forse ancora più reale per i surrealisti, dei sogni deformati - mostrando un certo disgusto per il materialismo del mondo moderno. Pubblicato nel 1944 e tradotto oggi per la prima volta in Italia, Aurélien ci consegna lo spettacolo di una Francia perduta, sia cronologicamente che esistenzialmente, dove la vita interiore delle emozioni, delle menzogne e delle illusioni ha la meglio su qualsiasi realismo, come se l'esistenza non fosse altro che un intervallo tra un'ombra di seduzione e un'altra, il tentativo di galleggiare al confine di un desiderio che conviene più contemplare che non realizzare, così come inventarsi un amore è sempre meglio di viverlo. Introduzione di Stenio Solinas.
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Capone Maria Bonaria
La cattedra rovesciata
br. Un anno può cambiare tutto. Lilly Esposito, insegnante di italiano, lo scopre quando viene trasferita da un tranquillo liceo all'istituto Majorana, una scuola complessa, dove i ragazzi rispondono all'appello con un insulto perché non credono in nulla e degli adulti non si fidano. In un anno scolastico molto particolare a cui Lilly, anche per motivi personali, arriva impreparata, ragazzi e insegnante capiranno insieme il valore della buona scuola e cercheranno di aiutarsi a ritrovare la fiducia in loro stessi. Per superare l'anno e conoscersi meglio, la protagonista si affida alla scrittura, che diventa testimone di un'intensa fase della sua vita scolastica e familiare.
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Zola Émile
Thérèse Raquin
br. L'archetipo di tutti i triangoli amorosi nel capolavoro d'esordio di Zola: la giovane Thérèse, dopo aver sposato l'inetto cugino, Camille, s'innamora del rude Laurent e insieme decidono di sbarazzarsi del marito di lei. Ma, da questo momento, la vita dei due amanti si trasforma in un tragico incubo, tra rimorsi, visioni e odi reciproci, fino al disperato e fatale epilogo. Con la cronologia della vita e delle opere essenziale, con un saggio di Giovanni Macchia.
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De Piceis Polver Luca; Quaranta Camilla
L'italien
br. Una storia di amicizia, di amore, di esistenze: il viaggio di Marcello, amante e cultore del gusto, relegato però al ruolo di mero gestore di un localino nel dedalo più turistico della Capitale, straniero in patria, l'Italien in Francia, è un cammino alla ricerca di nuove possibilità di espressione. Una notizia inaspettata dà al protagonista la spinta necessaria a stravolgere la propria esistenza, fino a quel momento sospesa in bilico nell'esercizio di un costante bilancio tra aspettative e realtà, tra obblighi e desideri, tra vincoli e sopite velleità autarchiche. Un percorso di vita, una fuga verso la libertà e la leggerezza, dal sole e gli schiamazzi di piazza Navona ai caldi colori e alla quiete dei paesini della Provenza. Un itinerario tra antichi sapori, spezie e aromi, al termine del quale l'organizzazione di una grande cena diventa finalmente occasione di rinascita, del protagonista e di una comunità intera.
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Llurba Ana
Costellazioni familiari. Ediz. illustrata
ill., br. Ana Llurba rappresenta situazioni comuni e quotidiane: l'amicizia, l'esplorazione della sessualità, l'adolescenza e la vita adulta, la maternità e le crisi matrimoniali, i legami affettivi e i contesti lavorativi. Allo stesso tempo ogni narrazione esce dall'ordinario per immergersi in dimensioni altre. I suoi personaggi si confrontano con l'ancestrale e il simbolico, tra riti individuali e collettivi, in una molteplicità di immaginari in cui esseri mitologici e non umani si mischiano a noi in realtà sfumate, insondabili. Il motore di queste storie è sempre il desiderio, il fallimento e la necessità di una qualche forma di redenzione. Nel lavoro di Ana Llurba weird e femminismo speculativo si fondono in sfaccettate e conturbanti istantanee di una quotidianità distorta, per sondare le possibilità della paura e dell'ignoto, verso i territori più instabili della nostra mente, ma con la giusta dose di ironia e humor nero, in una coralità di voci che suonano al contempo sconosciute e familiari.
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Scelsa Kate
Fan della vita impossibile
ril. "Eravamo tre corpi che non sapevano dove finiva l'uno e dove cominciava l'altro, tre corpi che respiravano all'unisono. Sapevamo che saremmo dovuti tornare a essere tre persone separate, costrette a respirare da sole. Ma non ancora. No, non ancora." È un anno incredibile quello che stanno per vivere Mira, Sebby e Jeremy. Uno di quelli che non dovrebbero finire mai e che ti cambiano per sempre. Nulla è semplice per loro tre: non lo è per Mira, che ha promesso ai genitori che cercherà di comportarsi come una normale studentessa di sedici anni, anche se preferirebbe rimanersene rannicchiata tutto il giorno nel proprio letto; non lo è per Sebby, che porta il sole ovunque ma continua a essere preso a calci dalla vita. E non lo è nemmeno per Jeremy, che rientra a scuola pieno di paure a un anno da "quel brutto incidente", e subito viene catturato dallo sguardo magnetico di Sebby. La loro unica certezza, fin dall'istante in cui si incontrano e si scelgono, è che insieme sono capaci di crearsi un mondo tutto loro, fatto di luoghi speciali, piccoli riti e fughe segrete, dove aspettare che la notte finisca. Perché ogni notte finisce, prima o poi. "Fan della vita impossibile" è una storia d'amore e d'amicizia che racconta quanto sia importante incontrare qualcuno che ti vede per quello che sei realmente. Ma soprattutto cosa significhi sentirsi diversi e alla ricerca di un mondo in cui vivere una vita, forse, impossibile.
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Annunziata Lucia
1977. L'ultima foto di famiglia
br. Lucia Annunziata ci restituisce le atmosfere e i protagonisti del 1977 spesso gli stessi protagonisti dell'Italia di oggi immortalati nella loro giovinezza - intrecciando ricordo privato e indagine storico-giornalistica intorno a uno dei passaggi fondamentali della nostra storia recente. Perché nel 1977 l'Italia esplode in migliaia di piccoli e grandi scontri di piazza, drammi privati e collettivi, scaramucce politiche e intellettuali. Scivolando in un caos sempre più cupo e violento, che avvolge il paese in una cappa da cui nessuno riesce a sottrarsi. Mentre la sinistra si frantuma in mondi conflittuali, la persecuzione prende il posto della politica, i padri vengono ripudiati e uccisi. È l'anno in cui inizia a morire la Repubblica nata dalla Resistenza. Lo spartiacque dopo il quale l'Italia non sarebbe più stata la stessa.
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Platonov Andrej; Discacciati O. (cur.)
Cevengur
br. Una città dimenticata da Dio nel cuore della steppa, abitata da uomini inselvatichiti dalla miseria. Ma anche in questo luogo è passata la rivoluzione e ha lasciato sogni e sentimenti sulla nuova società da costruire. Il romanzo di Platonov è la cronaca emozionante, ora tragica, ora comica, di questo momento magico, quando gli ultimi del mondo sembrano diventare i protagonisti della Storia. Gli esiti della rifondazione utopica sono paradossali, bislacchi, votati al disastro, che puntualmente arriverà, ma i personaggi restano nella memoria del lettore con tutto il loro carico di umanità. Uno dei più grandi capolavori della letteratura russa del Novecento, scritto nella seconda metà degli anni Venti ma pubblicato in Russia solo nel 1988, in una nuova edizione integrale accuratamente tradotta.
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Rahimi Atiq
Pietra di pazienza
brossura Una donna veglia un uomo disteso in un letto. L'uomo è privo di conoscenza, ha una pallottola in testa, gli ha sparato qualcuno per un futile motivo. In un paese che assomiglia all'Afghanistan, in un tempo che potrebbe anche essere oggi. La donna parla senza interruzione, come non ha mai fatto prima. Racconta al marito, finalmente presente e muto, molte storie che fanno la loro storia e quella del loro paese. Prima sussurra, poi grida, si adira, ha paura. Piange. E ancora sussurra, piano, dolcemente. Si prende cura dell'uomo e insieme lo rimprovera. Lo rimprovera di aver voluto essere un eroe, di aver preferito le armi e la guerra a sua moglie e alle figlie. Di non avere mai parole per lei. A poco a poco, escono dalla bocca della donna parole proibite, parole ribelli. Una finestra coperta da una tenda con uccelli migratori affaccia sul mondo esterno. Tutto intorno infuria la guerra. In un crescendo serrato la donna inizia a svelare al marito piccole furbizie e grandi colpe. Menzogne necessarie per non essere ripudiata con ignominia. Forse, un limite c'è anche per la sang-e sabur, la pietra di pazienza. Quella pietra che nella mitologia persiana si tiene accanto per confidarle tutto quello che non si può rivelare a nessun altro. Riversando su di lei i propri malesseri, sofferenze, dolori, miserie. La pietra ascolta, assorbe come una spugna, tutte le parole, tutti i segreti finché un bel giorno non esplode. E quel giorno saremo liberati.
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Puskin Aleksandr Sergeevic
La figlia del capitano
brossura Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all'avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, "La figlia del capitano" fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'"antica fiaba russa".
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Marías Javier
L'uomo sentimentale
brossura "L'uomo sentimentale è una storia d'amore in cui l'amore non si vede né si vive, ma si annuncia e si ricorda", scrive Javier Marias in una nota posta alla fine di questo che è il suo quinto romanzo, del 1986. Nel libro un famoso cantante d'opera "il Leone di Napoli", racconta una storia accaduta qualche anno prima, durante una sua visita a Madrid per le prove dell'"Otello". La misteriosa e malinconica Natalia Manur è il personaggio femminile, vertice inquieto di un triangolo sentimentale; e poi suo marito, il banchiere Manur; e l'imperturbabile senor Dato, accompagnatore di professione; e altri personaggi, una prostituta frettolosa, una vecchia gloria della scena operistica, un vedovo, un vecchio amore...
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Babel' Isaak; Platone R. (cur.)
Racconti di Odessa
br. La città di Odessa, sulle rive del Mar Nero, all'inizio del XX secolo era un importantissimo centro commerciale e un eccezionale crogiuolo in cui si incrociavano genti e culture dalle provenienze più diverse: russi, greci, armeni, ebrei, italiani e francesi. E il quartiere più straordinario di questa città straordinaria era sicuramente la Moldavjanka, il ghetto ebraico abitato da una pittoresca galleria di ostesse, carrettieri, mercanti più o meno onesti, su cui regnava feroce Benja Krik, il "Re" di Odessa. Contrabbando, estorsioni, violenze e tenerezza, feste nuziali e funerali: un affresco carico di affetto e di rimpianto della vita (e della malavita) della città nella stagione a cavallo tra il tramonto dell'Impero degli zar e la nascita della dittatura sovietica che Babel' tratteggia con prodigioso talento di affabulatore.
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Arpaia Bruno
Qualcosa, là fuori
br. In un'Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di «migranti ambientali» sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani. Livio Delmastro, anziano professore di neuroscienze, è uno di loro. Ha insegnato a Stanford, ha avuto una magnifica compagna, è diventato padre, ma alla fine è stato costretto a tornare in un'Italia quasi desertificata, sferzata da profondi sconvolgimenti sociali e politici. Lì, persi la moglie e il figlio, per sedici anni si è ritrovato solo, senza più voglia di vivere, ma anche senza il coraggio di farla finita. Poi, come migliaia di altri, ha pagato guide ed esploratori e ora, tra sete, fame e predoni, cammina in colonna attraverso terre sterili, valli riarse e città in rovina, in un continente stravolto e irriconoscibile...
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Furukawa Hideo
Belka
br. Nel 1942, nell'imminenza della battaglia delle Midway, le truppe giapponesi occupano due isole al largo dell'Alaska. L'anno successivo gli americani le riconquistano con una azione cruenta, e nella furia della ritirata quattro cani appartenenti alle unità cinofile nipponiche vengono lasciati indietro. I soldati appena sbarcati non possono saperlo, ma si tratta di esemplari di una casta di combattenti eccezionali. Sono tre pastori tedeschi e uno di razza hokkaido, e questo è solo l'inizio della loro storia. Nell'arco della seconda metà del XX secolo, "il secolo delle grandi guerre e dei cani soldato", diventeranno protagonisti e testimoni di straordinarie vicende. Presi in consegna dai nuovi padroni, due di loro verranno impiegati nelle battaglie decisive della guerra del Pacifico; uno diventerà il cane da slitta più famoso d'America, mentre l'ultimo, fedele ai giapponesi, trascinerà un drappello di nemici verso un campo minato. Con il trascorrere dei decenni i numerosi eredi di questa dinastia si diffonderanno in tutto il pianeta, selezionati, allevati e addestrati con la massima cura per essere impiegati negli scenari più stupefacenti -l a guerra di Corea, l'oscurità dei tunnel sotterranei in Vietnam, poi in Afghanistan, oppure al servizio della squadra antinarcotici della polizia messicana negli anni Settanta, o ancora del KGB, della mafia russa e di quella cecena. Cani che si innamorano, fanno figli, li vedono vivere e morire, fuggire e non tornare mai più...
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Crane Stephen
Maggie ragazza di strada
br. "La ragazza, Maggie, sbocciò in una pozza di fango. Diventò una bella ragazza, un prodotto quanto mai raro e straordinario in un rione di grossi casermoni." (Stephen Crane, 1896).
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Camera D'Afflitto I. (cur.)
Voci di scrittori arabi di ieri e di oggi
br. Quando si pensa ai racconti provenienti dall'area dei paesi arabi viene subito alla mente "Le mille e una notte". Molto meno nota per i lettori italiani è la produzione letteraria contemporanea, assolutamente ricca e interessante, fondamentale per comprendere una realtà percepita come lontana. Una lacuna che questo volume si propone di colmare fornendo una panoramica sulla letteratura araba del Novecento attraverso le voci dei suoi autori più significativi: originari del Nord Africa e del Vicino Oriente, sono esponenti che appartengono a generazioni diverse della cultura laica, islamica o cristiana. Maestri del racconto, alcuni di questi scrittori sono stati tradotti in Italia, come l'egiziano Nagìb Mahfùz, premio Nobel per la letteratura, la siriana Ghada Sammàn e il palestinese Ghassàn Kanafani; ma i più sono invece ancora da scoprire e da conoscere. I trentacinque racconti brevi qui pubblicati - veri e propri classici del genere - affrontano con stili molto diversi una molteplicità di temi: dalla spiritualità alla tradizione, dal rapporto tra sessi alla miseria, ai tentativi di una coesistenza interetnica, all'esilio. Ma anche argomenti moderni e originali come l'enigma della psiche umana, il disagio mentale e l'alienazione.
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Clerici Gianni
Australia Felix
br. Sfuggito all'Olocausto, l'ebreo Glauco Levi si rifugia in Australia durante la guerra per esservi internato causa la cittadinanza italiana. Liberato, dopo una vana iniziativa filantropica bancaria, si innamorerà di un'aborigena, per venire così in contatto con quell'etnia, vittima non meno degli ebrei di massacri ottocenteschi e discriminazione moderna. Dei pittori aborigeni diverrà agente, finché sarà costretto ad abbandonare anche quella iniziativa, per continuare a difendere gli "abos" con altri strumenti. Le vicende narrate da Clerici si svolgono nel mondo, caratteristica atipica della nostra letteratura che il più delle volte guarda verso se stessa: dalla Cecoslovacchia ("Erba rossa") al Marocco e la Spagna ("Zoo"), dall'Africa ("Cuor di gorilla") alla Francia ("Costa Azzurra") fino alla Gran Bretagna ("Le donne di Londra"). "Australia Felix" getta uno sguardo scoraggiato non solo sugli inglesi, ma anche sui preti, metodisti, anglicani, cattolici, tragicamente provinciali e inconsapevoli di etnologia e teosofia. A farne le spese, vittime innocenti, sono gli aborigeni, una razza distrutta dalla cosiddetta civiltà europea.
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Shteyngart Gary
Storia d'amore vera e supertriste
br. Benvenuti nel futuro prossimo. Benvenuti negli Stati (non troppo) Uniti, cinesizzati e militarizzati, sull'orlo del collasso economico e culturale. Il trentanovenne Lenny Abramov, figlio di immigrati ebrei russi, è decisamente un uomo di un altro secolo: mentre l'analfabetismo dilaga e si comunica ormai attraverso schermi digitali detti äpparäti, lui ancora si ostina a leggere quegli oggetti curiosi e maleodoranti di carta stampata che tiene nel suo Muro dei Libri. Intanto cerca di fare carriera nei Servizi Post-Umani vendendo a una clientela selezionata «proroghe vita a tempo indeterminato» e a dispetto del colesterolo alto (ereditato dai genitori, insieme alla bruttezza) sogna di non morire mai, perché "la vita eterna è l'unica vita che conta". E crede nell'amore. Almeno da quando, alla fine di un anno sabbatico trascorso a Roma, ha conosciuto la giovanissima ed enigmatica Eunice Park, figlia di un podologo coreano, che dopo una notte di bagordi e passione gli insegna a lavarsi i denti correttamente e lo chiama con affetto "faccia da sfigato". Rientrato a New York, mentre il lavoro e il conto in banca gli danno più di una preoccupazione, Lenny si aggrappa al pensiero di Eunice: quella ragazza minuta, determinata, chattante e provocante deve diventare sua, sua per sempre, e Lenny non resiste alla tentazione di tenere diligentemente un diario, forse l'ultimo sulla faccia della Terra, per raccontare la loro storia, che sfiderà il declino dell'impero mercificato, come se l'amore ancora potesse salvare il mondo.
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Villoro Juan
Il libro selvaggio
br. Ci sono libri con una forte personalità. Libri che si scelgono i lettori, e non viceversa. E libri che rifiutano di farsi leggere. Juan, quattordici anni, trascorre le vacanze dallo zio Tito, il bibliofilo più pazzo del mondo. Nel labirinto della sua biblioteca Juan scopre che i libri hanno una vita propria. Alcuni addirittura cambiano contenuto a seconda di chi li legge. Altri, invece, si nascondono. Come "Il libro selvaggio", che si lascerà leggere da una sola persona, da un lettore speciale. Perché leggere è un atto creativo. I libri sono magici. I libri sono vivi. E sono tutti diversi, come noi.
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Paasilinna Arto
Piccoli suicidi tra amici
brossura Un bel mattino Onni Rellonen, piccolo imprenditore in crisi, e il colonnello Hermanni Kemppainen, vedovo inconsolabile, decidono di suicidarsi. Il caso vuole che i due uomini scelgano lo stesso granaio per mettere fine ai loro giorni. Importunati dall'incontro fortuito, rinunciano al comune proposito e si mettono a parlare dei motivi che li hanno spinti alla tragica decisione. Pensano allora di fondare un'associazione dove gli aspiranti suicidi potranno conoscersi e discutere dei loro problemi. Pubblicano un annuncio sul giornale. Il successo non si fa attendere, le adesioni sono più di seicento. Dopo un incontro al ristorante, decidono di noleggiare un autobus e di partire insieme. Inizia così un folle viaggio attraverso la Finlandia...
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D'Urbano Giorgio
Il miele nelle ossa
ill., br. «Per cena dopo la partita mangio il sushi che mia moglie Arabella aveva preso ad un takeaway e la notte sto male: brividi di freddo e tremori. Ingollo una tachipirina, e sudo tantissimo. Il giorno dopo mi sento da schifo, ho ancora freddo. Chiamo il collega Giovanni e il medico della Società chiedendo loro la cortesia di avvisare mister e dirigenza che non ce la faccio ad andare al lavoro perché sto malissimo.» Questo libro vuol essere un messaggio di conforto e di speranza per tutti coloro che si trovano o che si troveranno a dover affrontare l'ignoto in cui si sprofonda quando viene diagnosticata una leucemia. Un messaggio che incita a reagire e che chiede di combattere con tutte le forze a disposizione per sconfiggere le avversità. Un messaggio che invita a trovare sempre nuove motivazioni perché c'è altro da fare. Una su tutte: Vincere alle Olimpiadi! La morte può aspettare.
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Ferrara Antonio
Contro vento
br. La storia di Zelinda, una ragazza di sedici anni con un forte dolore interiore dovuto alla perdita improvvisa del padre, di cui si ritiene responsabile e che la costringe a vivere in un flashback di ricordi. Il senso di colpa e l'assenza di dialogo con la madre la conducono all'autolesionismo, alla prostituzione e alla droga nel disperato tentativo di cancellare il dolore. Finché qualcosa cambia e una luce illumina la sua strada buia, è il sorriso di Federico, grazie al quale scopre che è arrivato il momento di fidarsi, di affidarsi ancora a qualcuno, magari rischiando di soffrire nuovamente, ma di essere felice.
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Novák Vladimir; Vitale Serena
Gatti in crisi d'identità. Tre racconti, due gatti e novanta cartigli. Ediz. illustrata
ill., ril. Un felino in crisi esistenziale, un invadente convitato peloso, una nonna vendicativa troppo affettuosa con la gatta delle vicine: graffianti, sornioni, beffardi, talvolta spietati, i tre racconti di Serena Vitale ci svelano il lato più ironico e solare di una signora della letteratura italiana, che si rivela con questo libro anche zarina indiscussa della letteratura gattesca. Ispirati alle centinaia di miniature ad acquerello dipinte per lei dal marito Vladimir Novàk, i racconti danno voce e movimento alla portentosa e multiforme galleria di felini trasformisti, creati dal pittore boemo per coprire le scritte che campeggiano minacciose sui pacchetti di sigarette. Protagonisti assoluti i due gatti di casa, i persiani Nina e Yorick, "musi ispiratori" dell'artista, i quali di volta in volta assumono vesti e personalità diverse, pur restando quello che sempre sono: eleganti, indipendenti, affettuosi, indispensabili compagni di vita.
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Nivangio Siovara
L'onestà del Moloch
brossura "Essere in un posto che non è quello che sembra. Dicono: Se n'è andato. Ma uno, se va, da qualche parte arriva." In un mondo possibile in cui scienza e medicina sono in grado di garantire un'immortale salute al corpo umano, provvedendo alla continua sostituzione di ogni sua parte guasta o malfunzionante, l'unico organo che non può essere rivitalizzato è il cervello, che pian piano si atrofizza e perde qualsiasi razionalità e capacità di interazione sociale. Vedendosi circondati da automi non più in grado di interagire, quattro personaggi stringono un patto: quando uno di loro comincerà a perdersi nel vuoto "inesistenzialismo" in cui si è condannati a galleggiare per l'eternità, gli altri lo salveranno dandogli la morte. E all'ultimo di loro sarà consentito solamente di giungere fino alla soglia del mondo e del tempo.
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Montero Rosa
In carne e cuore
br. Non è facile accettare la propria età quando non sei più una giovane donna, hai superato i cinquanta, vivi da sola e il tuo amante ti lascia perché aspetta un figlio dalla moglie. Così, quando Soledad scopre che all'opera incontrerà il suo ex, decide di ingaggiare un gigolò per farlo ingelosire. Ma all'uscita dal teatro un imprevisto violento fa prendere agli eventi una piega inaspettata e segna l'inizio di una relazione tormentata, vulcanica e a tratti pericolosa. Con ironia, ma anche con la rabbia e la disperazione di chi si ribella alla crudeltà del tempo, il racconto della vita di Soledad si intreccia alle storie degli scrittori maledetti della mostra che lei sta organizzando per la Biblioteca Nacional di Madrid. Un intrigo emozionale che ci parla degli anni che avanzano, della paura dell'abbandono, del fallimento, ma anche della speranza, della necessità di amare e della gloriosa tirannia del sesso, dell'esistenza intesa come un fugace momento in cui si può solo essere vittime o carnefici. La scrittrice spagnola scava con acuta e ironica sensibilità nei sentimenti di una seduttrice impenitente alle prese con l'inesorabilità della vita.
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Masci Raffaello
Ricordati del fuoco. Una biografia familiare a Casperia
br. Virginia va a fare la serva a Roma che è ancora bambina. Le propongono di sposare un vedovo depresso e inetto. Zappa, sospira, prega e mette al mondo due figli scheletrici ma svegli e intelligenti. Lei sa che loro ce la faranno nonostante due guerre, un terremoto, un'epidemia e una sequenza infinita di carestie. È ormai vecchia quando può tirare un respiro di sollievo: la vera tragedia si consumerà allora. Richetta è una bambina orfana allevata in una capanna da uno zio celibe. Mette al mondo nove figli, si fa carico di sette nipoti, protegge una famiglia di ebrei durante la guerra. Poi anche lei tira un respiro di sollievo... ed è la catastrofe.
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Ciravolo Antonio
L'ultima notte di X
br. Quando lo spazio si restringe fino a diventare asfittico, le parole diventano la chiave di volta per raggiungere la verità. America, anni Cinquanta, nello scenario cupo di una cella si srotola il confronto fra due uomini: un condannato a morte e il suo sorvegliante. Uno, uxoricida che continua a professarsi innocente, l'altro, dai modi rudi e dalla curiosità truce. Tutto in una notte, la notte prima dell'esecuzione. Ed è così che Ciravolo ci serve una storia indoor che ha i contorni di un duello, lo spazio dei dodici passi separato da una fila di sbarre, il tempo scandito come il conto alla rovescia prima dell'apocalisse degli uomini. Immersi in dialoghi serrati e colpi di scena da manuale, si cade nell'angoscia e nella frenesia tipiche dei grandi noir. E quando si raggiunge la verità, alla fine del fiato, rimane una storia che ha in sé il genoma temporale di un'opera da palcoscenico.
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Cozzani Ettore
I racconti delle Cinque Terre
ill., br. Prefazione di Marco Ferrari.
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Haruf Kent
Canto della pianura letto da Baliani Marco. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale
brossura La cittadina di Holt respira, dietro le finestre affaccendate, sotto la neve che ricopre i campi e per le strade che due ragazzi percorrono al mattino prima della scuola, per consegnare i giornali. Sono i figli di Tom Guthrie, insegnante di storia al liceo. Victoria Roubideaux è fuori dalla porta di casa; è rimasta incinta e la madre l'ha sbattuta fuori. Ha solo sedici anni e la sua vita si intreccerà con quella degli anziani fratelli McPheron, allevatori di mucche. Le vicende dei personaggi di Holt si intrecciano ancora una volta in un racconto corale, di scoperta, dignità, di nascita e di morte.
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Glasgow Kathleen
E poi ci sono io
br. Charlotte Davis ha diciassette anni ed è ricoverata nell'istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota. Suo padre è morto, la sua migliore amica l'ha lasciata sola, e la madre non ha alcun interesse nei suoi confronti. Sopportare il dolore è impossibile, e l'autolesionismo sembra l'unica soluzione: quando il vetro appuntito le tocca il braccio, dentro la ragazza si fa largo una specie di sollievo. Al St. Paul Charlie incontra tante giovani donne come lei, sole, ognuna intrappolata in un diverso dolore; c'è chi non vede l'ora di uscire di lì e chi invece vorrebbe restare al riparo fra quelle mura. E quando arriva il momento delle dimissioni, Charlotte non sa proprio dove andare. Proverà allora a ritrovare la speranza nella lontana Arizona, in un viaggio per riscoprire se stessa, fra nuovi progetti, un lavoro in una tavola calda e incontri inattesi. Un racconto dalle tematiche forti, una storia di sofferenza e rinascita che insegna a non perdere mai la speranza. Perché "tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare".
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Lanoye Tom
Il terzo matrimonio
br. Gay, vedovo attempato, malato incurabile, disoccupato, a corto di denaro ma proprietario di una casa arredata con gusto e dichiarata patrimonio storico della città di Anversa: Maarten Seebregs sembra essere il profilo ideale quando un tale Vandessel si mette in contatto con lui per proporgli, dietro lauto compenso, di sposare una giovane africana allo scopo di farle ottenere la cittadinanza belga. Lo sconosciuto ha il proprio interesse e lo mette subito in chiaro: "Ti sposi con lei, abiti con lei, vivi con lei. Ma se la tocchi ti ammazzo". Solitario e introverso, Maarten vive il tempo che gli rimane crogiolandosi nei ricordi e cercando di nascondere a sé stesso il dolore per la morte dell'amato Gaetan. È seraficamente rassegnato, disilluso. Perché dovrebbe accollarsi questa scocciatura? Per i soldi, certo. O forse proprio per lei - Tamara - per quella sua bellezza sottile che la fa sembrare un ragazzo. La decisione è presa, e condurrà a esiti tragicomici: la stravagante coppia di sposi dovrà affrontare i controlli serrati dell'ufficio immigrazione, i pettegolezzi dei vicini, il razzismo, ma soprattutto le conseguenze impreviste delle bugie di Tamara e degli ormoni fuori controllo di Maarten.
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Vivanco Jorge
Confessioni di un clochard
brossura I mendicanti della città di Quito sono scomparsi. È successo tutto in una notte, all'improvviso. La loro scomparsa ha liberato le strade della capitale ecuadoregna dai loro corpi malconci, dalle loro luride vesti e dalle loro implorazioni di carità. Dopo una retata della polizia sono stati tutti rinchiusi in piccolo commissariato. Ma nessuno può rinchiudere o cancellare le loro storie, i loro odori, il passato di questo popolo cencioso ed invisibile che reclama solo cibo e libertà, chiedendosi a gran voce «se siamo o non siamo necessari?». Nelle notti di detenzione il gruppo di straccioni, guidato dalla vecchia Gertrudis Tadeo, inizia a liberarsi. A raccontarsi, a condividere come una ballata collettiva le loro storie, i loro segreti più intimi, i loro destini più crudeli. Ed il potere delle parole diventa strumento di salvezza, di redenzione. Un libro duro, scomodo, rabbioso, come le vite dei mendicanti che si intrecciano, che provano a restituire brandelli di dignità perduta e ad infastidire il senso di carità che ciascuno di noi è convinto di possedere.
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Tozzi Federigo; Tozzi G. (cur.)
Novelle
br. Federigo Tozzi è narratore cardine, con Svevo e Pirandello, della crisi esistenziale dell'uomo del Novecento. In questa edizione sono raccolti in un unico volume i racconti degli anni romani originariamente pubblicati nel 1963: centoventuno novelle, arricchite da notazioni biografiche e citazioni epistolari; corredate da un apparato filologicamente approntato da Glauco Tozzi, figlio dello scrittore, che ne ha curato l'edizione con un approccio scientifico a oggi insuperato. Nucleo autentico della produzione tozziana, nelle novelle trovano posto tutte le tematiche ampliate nei romanzi: dalle vicende psichiche che portano i personaggi all'inettitudine a una rappresentazione allucinata della realtà, dalla ricerca di un rifugio da un mondo infelice al rapporto con la madre, il nichilismo e l'angoscia della giovinezza.
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Rizzi Domenico
La ragazza di via della Porta
brossura
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Wu Ming-Yi
Montagne e nuvole negli occhi
br. Sull'isola di Wayo-wayo, il destino di ogni figlio maschio secondogenito è già segnato: al compimento dei quindici anni, dovrà mettersi in mare per offrirsi come sacrificio umano al dio del mare. Atrei, tuttavia, ha deciso che sarà il primo a sfidare questa sorte. E a sopravvivere. Sull'altra costa, la vita di Alice sarà travolta da un gigantesco accumulo di spazzatura galleggiante venuto a infrangersi sulle coste di Taiwan, e che porta con sé anche Atrei. All'indomani della catastrofe, Atrei e Alice intraprendono un viaggio fra le montagne, cercando di ripercorrere il sentiero battuto dal marito della donna, prima di morire: sperano così di risolvere il mistero della scomparsa del figlio. Mentre fra i due nasce un'inaspettata amicizia, emergerà un oscuro segreto, per cui Alice dovrà mettere in discussione i propri ricordi e tutte le sue (finora incrollabili) certezze.
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Ladogana Paola
Ciao donna
br. Il racconto di un amore tra una madre e sua figlia sullo sfondo della quotidianità italiana degli ultimi 50 anni. Un rapporto difficile tra due donne che lottano per la propria affermazione, per essere riconosciute, per essere amate e per amarsi così come sono. La storia intima di due vite che si intrecciano tra loro e con altre vite, che viaggiano nel tempo, che insegnano e imparano, che uccidono e fanno rinascere. Tutti i personaggi sono vittime e carnefici al tempo stesso, perché non ci sono buoni e cattivi, ma solo personali percezioni della realtà e circostanze della vita, che trasformano le persone e restituiscono verità, mai assolute.
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Lussu Joyce
Fronti e frontiere
br. Una storia d'amore e un conflitto mondiale; odissea in un continente devastato che vede la protagonista Joyce e - a tratti - il marito Emilio Lussu in una continua fuga, cambi d'identità e incontri miracolosi. Ogni capitolo del libro ha per titolo il nome di un personaggio femminile: un tributo alle donne che hanno incrociato il cammino di Joyce e l'hanno accolta, aiutata - e salvata. Fuori dei confini italiani si organizzano le attività dell'antifascismo: passaporti falsi, nascondigli, contrattazioni con la polizia di diversi paesi; la coppia prepara il terreno per la rivoluzione, ma il futuro è incertissimo. Un racconto in presa diretta, luce sul groviglio di umanità che ha lottato dalle retrovie, un necessario esercizio della memoria da parte di una donna che ha combattuto la guerra degli uomini. Prefazione di Jennifer Guerra.
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Viani Lorenzo; Marchi M. (cur.)
Angiò uomo d'acqua
br. Accreditato da autorevoli giudizi come uno tra i maggiori rappresentanti del nostro Novecento grafico e pittorico, Lorenzo Viani è stato anche uno scrittore: narratore spesso geniale, nonché poeta, pubblicista, perfino lessicografo e teorico della lingua, secondo un'attività parallela rimasta decisamente in ombra ma tutt'altro che marginale, perfettamente valutabile anzi, in termini letterari, nella sua piena configurazione novecentesca fra dialetto e tensione espressionistica. Al pari del pittore, Viani scrittore promuove i temi difficili e urtanti della degradazione, della miseria e dell'abbandono a cifra interpretativa del mondo. Conforme la scelta linguistica adottata, altrettanto coraggiosa, che è quella di un visionario antinaturalismo a sfondo doloroso, funereo e commemorativo, incentrato su vicende del disumano e dell'eccentrico, sia che si parli di Parigi che della originaria Versilia. È appunto riflettendo sul mito di un vagerismo popolare, tirrenico-apuano e libertario, mai di fatto assimilabile alle logiche omologanti del regime, che Viani darà vita all'inquieto, beffardo e beffato personaggio del nano Angiò, certo l'invenzione più avanzata e felice di tutta una carriera letteraria.
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Bloise Andrea
Storie di lui. Episodi di vita di un uomo alla scoperta di sé
br. Lui è un uomo non più giovanissimo, ma neppure da buttare. Ha un mondo interiore emotivamente dinamico; la sua ferrea certezza è una moglie solida e innamorata, una donna che è parte di Lui, in quote anche superiori al cinquanta per cento. Ventidue episodi, ventidue affreschi di momenti e situazioni di vita di Lui, ciascuno caratterizzato da un termine o un'espressione che costituisce il pretesto e la conclusione di un atto narrativo circolare. Molte le citazioni musicali, pochi ma significativi i personaggi, le Storie di Lui sono un insolito percorso di formazione di un uomo maturo che, ulteriormente, cresce e prende consapevolezza di sé e del proprio stare al mondo; il tutto servito in una narrazione diacronica, con episodi consequenziali, in cui Lui si svela a se stesso e agli altri col suo flusso di pensieri, sensazioni e azioni piuttosto goffe, annaffiato da tanto amore e da una costante attenzione al senso di responsabilità che un uomo adulto è chiamato a riconoscere. La sua stessa ansia è una forma di cura verso ciò che lo riguarda e gli è intorno.
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Faè Sandra
Quanto basta per essere felici
br. Anita è una tredicenne anomala. Incasinata, direbbe lei. Indecisa. Senza madre. Forte e debole allo stesso tempo, molto meno interessata ai social rispetto alle ragazze della sua età. Eppure, ciò che renderà i suoi giorni davvero incredibili, saranno le lettere che inizierà a ricevere da qualcuno che non dovrebbe più esserle accanto. Una storia dolce e amara, un incanto portato dal profumo travolgente delle ricette preparate con amore, nel momento più delicato della vita: quando si diventa adulti, tra compagni di scuola preziosi ma anche ostili.
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Marotta Lorenzo
L'alba che verrà
br. «...quale mondo stiamo lasciando in eredità ai nati alla fine di un secolo non a caso definito breve? Quanto la loro vita è distante da abitudini e modelli risalenti solo a pochi decenni prima? Verso quale futuro si dirigono? [...] "L'alba che verrà" percorre e attraversa la realtà con l'immaginazione, perché questa è la rivoluzione, il potere più grande che l'umanità può esercitare per cambiare il proprio destino. Un destino troppo incerto». (Dalla Prefazione di Dora Marchese)
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Corso Andreina
Nati in sostituzione
ril. «Sono una donna veneziana, in questo momento con i miei settantacinque anni legati alla scrittura, sono una donna, in fondo, una donna e basta. Una donna che fatica a parlare di sé, della sua vita, della sua esistenza, sapendo che essa è simile ad altre vite, che la sua storia assomiglia a quella di infinite altre esistenze. E allora, perché parlare di me? Preferisco farmi schiva e non dimenticare la lezione di Carlo Emilio Gadda su quell'Odioso Io. "Chi dice «io» parla, magari senza saperlo, di qualcun altro, di un estraneo, di uno sconosciuto destinato a restare tale, sempre e comunque". Vale il motto rimbaldiano: «Je est un autre». "Io è un altro". E quindi, chi è questa donna che scrive? Le sue parole, i personaggi di Nati in sostituzione?, anche lei è nata in sostituzione? Forse in sostituzione della sua città, Venezia, sorella di luce e di pianto che ha dovuto lasciare? Affido alla lettura di queste pagine, all'incontro con gli esseri umani che le animano, la nostra conoscenza, ben sapendo che le nostre vite, oggi piegate dall'orrore della guerra, nulla possono di fronte alla violenza e alla morte...» (Andreina Corso). Prefazione di Giuseppe Goisis.
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Civitavecchia tra pittura e parole
brossura
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Scapin Nuria
Secondo congedo
br. "Secondo congedo" è il diario di una giovane donna, Nieve, che vive e osserva la propria vita attraverso due esperienze formative: un collegio e una bottega. Il suo diario è anche il resoconto di un viaggio che la porta dalla quiete frondosa di una foresta in Canada al tumulto della roboante 'Città-madre', Istanbul. Che cosa significa crescere? La protagonista interroga e sperimenta senza sosta la propria identità nella ricerca della voce e dell'amore, attraversando anche diversi registri stilistici: realismo magico, dialogo filosofico, prosa poetica, forma aforistica. Di pagina in pagina, questi generi accompagnano lo stato emotivo della voce narrante, per fondersi in un flusso in cui risuonano ossessivamente simboli e archetipi privati dell'immaginario intimo di un'adolescente alle prese con il difficile compito di autodefinirsi.
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Cella Alessandra
Dal mio nido d'aquila
br. Maria è la sua grandezza. Unitamente a tutti i suoi dolori, ai desideri e alle disillusioni della sua complessa esistenza. Nasce nel 1879 in Val Ridanna. Amata dai genitori che sperano di preservarla da altri dolori e da altre amarezze, resta per un po' nella campana di vetro costruita per lei, ma compie segretamente e di tanto in tanto qualche prova di volo. La vita va amata a ogni costo, in qualsiasi forma, solo così potrà diventare una persona veramente libera come la vallata in cui è cresciuta. Una libertà che la trasforma in modo capovolto: da crisalide la riduce a bruco, ma un bruco kafkianamente gigante. Maria viaggia, insieme alla sorella, e spera di conoscere quel mondo che tanto le è stato negato per la sua condizione fisica. Si tratta di un viaggio interiore ed esteriore che la porterà lontano. L'umiliazione del mondo, che le ricorda ciò che è, non la priva dell'orgoglio per i suoi desideri e per quel modo incantato, nonostante tutto, di guardare la vita. Maria vola, eppure è inchiodata al suolo dal suo corpo e dalla sua malattia. Incontrerà l'amore, su un treno metaforico che comunque la condurrà da qualche parte, donandole uno scampolo di felicità.
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