|
Glass Emma
La carne
brossura C'era una volta un uomo fatto di salsicce. E c'era una volta una ragazza vegetariana. L'uomo fatto di salsicce aggredisce la ragazza vegetariana. La ragazza vegetariana torna a casa col sangue che cola lungo le cosce, sutura la ferita con ago e filo e prova a fare come se niente fosse. Ma fare come se niente fosse è difficile, perché l'uomo fatto di salsicce non smette di perseguitarla: spiandola dal bosco vicino a scuola, affacciandosi a una finestra, spuntando da un lampione. La ragazza vegetariana non riesce a dormire, con il ricordo di quella gigantesca bocca spalancata, non riesce a concentrarsi, con quell'odore di grasso bruciato nelle narici, non riesce a mangiare, con lo stomaco gonfio e teso come un tamburo. Sente qualcosa di mostruoso crescerle dentro. Per riavere indietro la sua vita - andare a scuola, a nuotare, incontrare il fidanzato - la ragazza vegetariana assale l'uomo fatto di salsicce e lo cucina a un barbecue di famiglia. Poi si butta in piscina, ma il suo corpo si spolpa e diventa un osso. E poi la ragazza vegetariana e l'uomo fatto di salsicce non c'erano più. "La carne" è la perturbante opera prima di Emma Glass : una fiaba-incubo lirica e bizzarra, una storia di iniziazione tragica all'umano destino, il racconto di come il male a un certo punto, brutalmente, penetra la vita che, da lì in avanti, non può occuparsi d'altro che di fare i conti con il male - perché la vita questo è: una storia di sopravvivenza, non sempre a lieto fine. Emma Glass la articola con una prosa ritmica, percussiva, viscerale; un linguaggio che ha nello sperimentalismo di James Joyce il più diretto ascendente. L'indicibile, difatti, necessita di magia per essere proferito, comunicato, elaborato. L'innominabile deve essere sublimato. E la magia dell'arte è l'unico strumento che abbiamo.
|
|
Brancati Vitaliano
Don Giovanni in Sicilia
br. Scritto nel 1940, "Don Giovanni in Sicilia" è la storia di Giovanni Percolla, scapolo impenitente logorato, come tutti i suoi concittadini, da un'inestinguibile sete sessuale. Decide però di imprimere una svolta alla propria vita quando sposa la giovane Maria Antonietta, che lo convince a trasferirsi a Milano. Il viaggio risulta un fallimento, e i due sposi decidono di tornare alle radici, dove Percolla riprecipita nella stessa inerzia fatta di gesti sterili e ripetitivi.
|
|
Petra Van De Graaf
Ricordi scritti sulla carta
br. Assia, alla soglia degli ottant'anni, ripercorre i momenti più significativi che hanno segnato la sua vita, con occhi diversi da quelli con cui li aveva vissuti e interpretati fino a quel momento. Attraverso quella che soltanto alla fine si rivela essere un'intervista, Assia si racconta per quello che è, in tutto e per tutto, un flusso di emozioni, pensieri, rabbie, dolori, gioie, marachelle, speranze, progetti, aspettative e molti falsi miti. Negli occhi e nell'animo di una persona ormai anziana, che non ritrova più i compagni di vita descritti nel libro, perché non ci sono più, e che ripercorre il suo cammino di resilienza, vissuto fino a ieri con un profondo senso di inadeguatezza, Assia si rilegge e accoglie i suoi quasi ottant'anni con la saggezza di chi ha ormai gli occhi acquosi ma si scopre orgoglioso di sé.
|
|
Rodella Sante
Gatti, uomini e tutto il resto
br. In questo libro viene delineata la parte finale della vita del protagonista, in cui il pensionamento ha coinciso con la morte della madre e con l'inizio della pandemia ... Viene espressa la sua interiorità lacerata da eventi esterni, che fanno da cornice in questa narrazione intimistica. Sorge l'esigenza di una compagnia animale. Il gattofilo decide finalmente di portarsi una gattina in casa e su di lei riversa un affetto illimitato; nella gatta proietta le sue frustrazioni, cerca di compensare la sua solitudine a volte insopportabile. La gatta dona al protagonista un nuovo entusiasmo e una pace interiore. Tra le riflessioni del protagonista trovano spazio anche considerazioni sul rapporto tra gatti e umani: i gatti sono stati divinizzati dagli antichi Egizi, ma anche perseguitati dalla Inquisizione. Non manca in questo libro anche un lato autoironico. La figura del gatto è valorizzata anche da piccoli racconti che presentano una matrice comune: il gatto domestico allevia le carenze dell'uomo. Ci sono dialoghi poi comici tra gatte, tra cani e gatti, tra l'autore e la sua gatta, e in questi le debolezze degli umani vengono osservate dai gatti...
|
|
London Jack
Martin Eden
br. "Martin Eden" è stato definito uno dei "libri arrabbiati della letteratura americana". La trama è una "fabula" intensificata dell'apprendistato di scrittore di London stesso, ma trascende l'autobiografismo per la sua capacità di cogliere con immediatezza contrasti e contraddizioni collettivi e sociali caratteristici della società americana di fine secolo: una società nata dal grandioso sforzo pionieristico, felicemente materialista, tesa nello sforzo di conquistare i beni del mondo e a cui il socialismo appare come una dottrina povera, "remota e poco attraente".
|
|
Némirovsky Irène
Il signore delle anime
br. "Appartengo a una razza levantina, oscura, c'è in me un miscuglio di sangue greco e italiano: sono uno di quelli che voi francesi chiamate metechi, immigrati" dice, a una donna in cui vede l'immagine stessa della purezza, Dario Asfar, giovane medico che negli anni successivi alla prima guerra mondiale conduce un'esistenza miserabile nel Sud della Francia. E con sorprendente chiaroveggenza conclude: "Io credo che esista una fatalità, una maledizione. Credo che il mio destino era di essere un mascalzone, un ciarlatano ... Non si sfugge al proprio destino". Anche quando, molti anni dopo, non sarà più il "medicastro" che con il suo aspetto "miserabile e selvatico" e il suo accento straniero ispira solo diffidenza, anche quando sarà diventato ricco e famoso, e l'alta società parigina andrà umilmente a chiedergli di guarirla da quelle malattie dell'anima, da quelle "turbe psichiche", da quelle "fobie inspiegabili" che solo lui, il Master of souls (come viene definito da chi lo accusa di sfruttare la credulità del prossimo), è in grado di curare - anche allora il dottor Asfar si porterà dietro il marchio indelebile del suo destino, delle sue origini, del suo sangue. E quegli angiporti dell'Oriente da cui proviene, e che ha cercato di lasciarsi alle spalle, gli rimarranno per sempre negli occhi.
|
|
Crummey Michael
Dal ventre della balena
br. La prima volta che Mary Tryphena incontra il "Grande Bianco" non può sapere che quell'uomo nudo, puzzolente e dalla pelle chiarissima, diventerà suo marito. Mary è solo una bambina e l'unica cosa che le interessa è l'enorme balena che si è appena spiaggiata sulle coste del suo villaggio. È aprile, il giorno della festa di San Marco, ma il ghiaccio non accenna a sciogliersi. Gli orti marciscono sotto la pioggia incessante e i pescherecci tornano vuoti. In una tale carestia, quell'animale morente non può che essere un dono di Dio. Gli abitanti aspettano che la balena muoia per spartirla equamente, quando King-me Sellers si presenta in spiaggia dicendo che l'animale si è arenato sulla sua proprietà e perciò a lui spettano l'intero fegato e otto botti d'olio. Mentre per risolvere il contenzioso si attende l'arrivo della Vedova, matriarca temuta e rispettata, dotata di poteri soprannaturali, la balena muore e i pescatori si armano di coltelli, accette e seghe, scalano il dorso del leviatano e prendono a tagliarne le carni e a raccoglierne il grasso. Hanno appena iniziato quando sulla spiaggia risuonano le grida di un ragazzo: nel ventre della balena c'è un uomo nudo, dalla pelle chiarissima, che puzza di pesce marcio. Inizia così un racconto epico e ipnotico che schiude davanti ai nostri occhi il mondo del Newfoundland, in Canada, a cavallo tra Ottocento e Novecento.
|
|
Cullin Mitch
Mr Holmes. Il mistero del caso irrisolto
br. Sono trascorsi quarantaquattro anni da quando Sherlock Holmes ha abbandonato il suo appartamento in Baker Street e si è trasferito in un cottage sul versante meridionale delle colline del Sussex. Aveva quarantanove anni allora, e il trambusto delle strade di Londra, così come gli intricati pantani architettati dalle menti criminali, all'improvviso non lo attirarono più. Ora è un novantatreenne con i capelli candidi, folti e lunghi e la pelle che sembra un velo sottile di carta di riso sopra un fragile scheletro. A volte si fruga in tasca alla ricerca di un sigaro o di un cerino introvabile; a volte dimentica volti e fatti, visti e accaduti giusto qualche istante prima. A dispetto, però, di questi imperscrutabili cedimenti della memoria, è ancora agile di corpo e di mente e il suo sguardo conserva una luce che gli anni non hanno smorzato. La vita nel Sussex va, dunque, oltre il semplice appagamento. Holmes trascorre la maggior parte delle sue ore di veglia nella serena solitudine del suo studio oppure tra le creature che costituiscono l'oggetto delle sue cure da quarantaquattro anni a questa parte: le api. Roger, il figlio di Mrs Munro, la governante di casa, lo aiuta agli alveari. E sebbene non apprezzi molto la compagnia dei bambini, Holmes non può negare che quel ragazzo susciti in lui autentiche emozioni paterne... "Mr Holmes" è precedentemente apparso in Italia nelle edizioni Giano col titolo "Un impercettibile trucco della mente".
|
|
Okparanta Chinelo
La felicita è come l'acqua
ill., br. L'acqua non disseta e non bagna, piuttosto si disperde in rivoli fra le mani; è la felicità, passeggera e per questo preziosa, raccontata nelle moderne fiabe africane di Chinelo Okparanta. Leggendo le sue storie cí immergiamo, accompagnati da una lingua lirica e una cadenza folclorica, in un nuovo mondo sorretto da parole antiche, ascoltate di sottecchi mentre si cucina un riso jollof, tuonate da pulpiti, o peggio ancora mai pronunciate e sepolte in un quotidiano limaccioso e misterico, riaffiorando in superficie, annaspando per trovare l'aria. Una società rigidamente patriarcale in cui le donne sono disposte a tutto pur di sbiancarsi la pelle nel tentativo impossibile di assomigliare alle modelle lattiginose di Cosmopolitan, oppure vengono ripudiate dai mariti ed etichettate come mgbaliga, «botti vuote», quando non riescono a fare figli. Un mondo ancestrale di pozioni sciamaniche che danno la morte e di una nuova ricchezza che avvelena i pozzi e i parchi gioco. "La felicità è come l'acqua" è anche una controstoria orale in cui la Shell e le perdite di greggio nel delta del Niger possono essere il salvacondotto per raggiungere un amore lontano, una donna che vive negli Stati Uniti tanto idealizzati. Eppure la Nigeria, impersonata da un padre manesco, è capace di inseguire una bambina e sua madre fin nella sofisticata Boston, dentro gli alloggi universitari in cui convivono africani, caraibici e indiani, tutti muniti di un prezioso visto di studio che vale bene qualche livido e occhio nero.
|
|
Etxebarría Lucía
Cosmofobia
br. Cosmofobia è ambientato nel quartiere multietnico di Lavapiés, a Madrid, dove l'autrice vive, e si basa su esperienze personali e sui racconti degli operatori sociali che lavorano nel Centro Social del Parque del Casino. Sono venti vite che si incrociano, amori e destini immersi nella più reale attualità, ritratto di una nuova società multietnica. Ci sono i bambini di varie nazionalità che giocano insieme nella ludoteca, e c'è il centro di auto-aiuto per le donne, dove si incontrano ecuadoregne, marocchine, senegalesi e spagnole, divise da differenze di etnia, lingua e religione, ma con un tratto in comune: il fatto di aver subito maltrattamenti fisici o psicologici. Tra i bambini della ludoteca, le loro famiglie e gli altri abitanti del quartiere si crea una sorta di "circolo sociale" che unisce persone di varie età, razze e classi sociali: professori universitari e immigrati poverissimi, piccoli spacciatori e attricette disoccupate, giovani donne manager rampanti, impiegate frustrate, musulmane che rinnegano il velo, stiliste, modelli. C'è chi non sa se il giorno dopo avrà da mangiare e chi ha appesi nell'armadio vestiti da 1800 euro.
|
|
Crosetti Maurizio
Esercizi preparatori alla melodia del mondo
br. Mi avete visto. Io sono l'uomo col pianoforte. Ho un pianoforte, un'automobile, un rimorchio, una bicicletta. Il pianoforte lo metto nel rimorchio che aggancio all'automobile: poi, quando mi avvicino al posto che ho scelto, scarico il piano, lascio l'auto, attacco il piano alla bici e arrivo dove devo arrivare. Poi suono. Per gli altri, ma soprattutto per me stesso. Mi avete visto, io sono il pianista di Parigi. Arrivai il giorno dopo, e vidi il sangue a terra. Sembrava dipinto apposta da un pittore, una scia lunga e larga come una persona. Scesi dalla bici, e suonai Imagine. Ma non era la prima, né l'ultima volta. Perché ero già stato a Istanbul dopo la rivolta delle bandiere, in Afghanistan tra i soldati coperti di polvere, a New Orleans dopo l'uragano. Però non è vero che mi piace suonare dove la gente sta male: a me piace suonare dove la gente sta. Il male, quello, sì, c'è sempre e comunque, e non fa la differenza. La musica, a volte, invece sì.
|
|
Kerbaker Andrea
Diecimila. Autobiografia di un libro
br. Se passando davanti a un oggetto vi domandate quali sono i suoi pensieri, questo racconto è per voi. Protagonista è un libro che parla in prima persona. Questo libro è un romanzo degli anni trenta che ha avuto molti proprietari, diversissimi tra loro, e da qualche tempo sta in uno scaffale di una libreria dell'usato ad aspettare il prossimo acquirente. Una vicenda già vissuta dal libro ma questa volta c'è una minaccia in più: il libraio ha detto a voce alta che dopo qualche settimana i libri invenduti verranno mandati al macero. Così, temendo di essere prossimo alla fine, il libro racconta la sua affascinante storia lunga quasi un secolo, nel tentativo di catturare l'attenzione dei clienti, lettori come chi sta leggendo queste righe... Con "Diecimila" torna un piccolo classico dei libri sui libri, amato da numerosi lettori e tradotto in molte lingue, dal coreano al giapponese, scritto da un celebre bibliofilo come Andrea Kerbaker.
|
|
Caputo Antonella
Senza biglietto di ritorno
br. "Perché non c'è un occidente dove si possa vivere tutti insieme come in un sogno islamico, senza rinunce e sofferenze e gelosie rabbie risentimenti e voglia omicida? Io vivrei così. Amerei persino lei, se si potesse." A parlare è Isabella, quarantun anni, separata, madre di due figlie e innamorata di un uomo sposato. La sua vita, un subbuglio di passione e trasporto intellettuale, di ricerca della se stessa più autentica e di cocenti disinganni, pure se Isabella è felice così. Fino a quando un evento tragico rischia di minare questa rapita euforia, di farla scendere per sempre dalla giostra. Tra flashback sulla sua infanzia solitaria e le enormi difficoltà della maturità, tra fragori sentimentali e fughe da parte dell'amante, tra esperienze che le permettono di evadere dalla quotidianità e riflessioni esistenziali: Isabella, alla fine del suo cammino, trova un centro, indipendentemente da lui.
|
|
Nooteboom Cees
Mokusei
br. Il tema della ricerca dell'altro e dell'altrove viene approfondito dall'autore in questo breve romanzo. Un fotografo olandese va in Giappone per fare un servizio fotografico. Da sempre attratto dalla civiltà orientale, l'approdo al "nuovo mondo" costituisce per lui una doppia scoperta: quella di un luogo che non conosce e che non corrisponde a quello che si era immaginato e quella della grande passione. Ai suoi occhi Mokusei-Maschera di neve-Satoko è una donna tanto enigmatica e dalle tante maschere e sfaccettature quanto il suo paese. Tra i due nasce un amore travolgente destinato a una fine inevitabile: non si può raggiungere e afferrare quello che non si può conoscere, che rimane distante perché lontano e diverso.
|
|
Miské Karim
Appartenersi
br. "Appartenersi" narra una storia universale e, oggi più che mai, necessaria. È il grido liberatorio dell'autore, Karim Miské: nato da padre mauritano, diplomatico e musulmano, e da madre francese, assistente sociale, professoressa, atea e femminista, per tutti è sempre stato "quel tipo bizzarro, con la faccia da arabo e i modi da bianco". Rimbalzato senza tregua da un'identità all'altra, sin da bambino cerca una categoria alla quale appartenere, finendo per non accettarne nessuna. Il suo specchio gli rimanderà sempre l'immagine di un bastardo, un emarginato, un intruso. Perduto tra mondi diversi - arabo, bianco, cristiano, ateo, musulmano, nero, comunista - e tra svariati paesi - la Francia, la Mauritania e anche l'Albania di Enver Hoxha -, Miské è "il granello di sabbia nell'ingranaggio dell'identità", perennemente in lotta con il riflesso più difficile da evitare, lo sguardo degli altri. E se all'inizio c'era la vergogna, ora c'è la rabbia, ma anche la solitudine. E l'eterna domanda: chi sono io? In cerca di risposte, l'autore racconta di un percorso atipico, di una ferita ancora viva, di toccanti ricordi d'infanzia e di come, col tempo, è riuscito a costruirsi una nave che lo aiuta ad attraversare la vita: la letteratura, unico antidoto e unico punto fermo in questa interessante riflessione sul tema dell'identità che è insieme saggio, memoir, testimonianza, ma soprattutto un'attualissima radiografia della complessità del mondo.
|
|
Tyler Anne
Per puro caso
brossura
|
|
Gazdanov Gajto
Strade di notte
br. Un tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni Trenta. E una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco di personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati, emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano la professione da frequentatrici del demimonde finite in disgrazia. Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui condividere un pezzo di strada nell'inevitabile cammino verso la morte. Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche, insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e all'amara consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita priva di legami e di futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo sfondo di questo pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande Russia, patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira tutto il fascino malinconico.
|
|
Murgia Michela
Accabadora letto da Michela Murgia. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a capire. Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede. In questa vecchia vestita di nero c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce... "Fillus de anima: è così che chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell'anima di Bonaria Urrai".
|
|
Ercolani Marco
Destini minori
br. Il titolo emblematico - Destini minori - suggerisce la materia su cui Ercolani, da sempre molto attento ai temi esistenziali e "difensore della follia", ha deciso di concentrarsi in quest'ultimo libro di racconti. Pavel è un rom sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, Elisa una figlia di sordomuti che non sopporta i rumori del mondo, Alessio un artista che scolpisce teste di marmo femminili in ricordo della madre morta, Anton un uomo previdente che sogna di volare... Quelle raccolte in questo volume sono storie violente, storie delicate, storie commoventi, storie folli: tante storie di vita che hanno in comune solo il fatto di essere "minori". Un libro che fa riflettere sul rapporto fra realtà e immaginazione.
|
|
Newman Sandra
I cieli
ril. New York, 2000. Kate e Ben si incontrano a una festa e s'innamorano subito. È l'alba di un nuovo millennio, il primo senza una guerra in nessuna parte del mondo. L'ONU ha appena piantato la sua bandiera su Marte. Una senatrice del partito dei verdi sta per diventare la prima presidente degli Stati Uniti. Kate si addormenta, consapevole di essere amata. Londra, 1593. Da sempre, ogni notte, Kate sogna di essere Emilia, musicista e poetessa italiana nell'Inghilterra della fine del Cinquecento. Tormentata dal presagio di una città bruciata e distrutta, decide di salvare il mondo. Ogni decisione che prenderà, influenzerà la vita di un giovane e sconosciuto poeta, William Shakespeare, quella di Kate e di Ben, il mondo del Duemila. Una storia d'amore, di universi alternativi, di follia, di poesia e di viaggi nel tempo. Un sogno annidato in un bizzarro risveglio; un romanzo su quel che abbiamo perduto e quel che ancora possiamo salvare.
|
|
Wodehouse Pelham G.
Aria di tempesta
br. Il vecchio Gally Threpwood, per la gioia di tutti, ha rimesso nel cassetto il manoscritto delle sue piccanti Memorie e Ronnie Fish è più che mai deciso a sposare Sue, la bella corista, con la benedizione di suo zio, Lord Emsworth. E questo è soltanto l'inizio... Poi viene il bello: infuriano concorsi di bellezza per maiali, terrificanti bisticci di fidanzati, meravigliosi temporali della campagna inglese. C'è anche posto per losche trame di investigatori doppiogiochisti nonché per sontuose scrofe divoratrici di manoscritti. Ma si sa, tutto può accadere nei saloni e nei giardini del castello di Blandings, in quel mondo bizzarro e imprevedibile che Wodehouse ha creato appositamente per il nostro svago e divertimento.
|
|
Mattioli Andrea
Lui
br. Il protagonista di questo romanzo si trova su un cornicione una terrazza, a quaranta metri dal suolo. Tra poco si getterà nel vuoto, ma prima vuole raccontare la storia della sua vita. Una vita trascorsa a combattere tutti i dogmi e le bugie che le persone dicono a se stesse, attraverso la religione, la scuola, le consuetudini sociali. Da ragazzo ha rifiutato il piccolo e squallido ambiente del paesino in cui è nato, il ruolo di amministratore dell'azienda di suo padre, un matrimonio e una famiglia borghesi. Ha invece affrontato un viaggio fatto di eccessi, di sperimentazione, di sentimenti spinti oltre il limite, attraversato da un incontenibile amore per la scoperta e la letteratura. Adesso, però, sente di non avere più niente che lo leghi a questo mondo, ed è pronto a lanciargli la sua ultima provocazione.
|
|
Goethe Johann Wolfgang
I dolori del giovane Werther
br. Un amore travagliato ripercorso attraverso la raccolta epistolare di Werther, un giovane che vive i sentimenti in modo assoluto e totalizzante. Werther conosce e frequenta due giovani fidanzati, Charlotte e Albert, innamorandosi perdutamente della ragazza che, essendo promessa ad Albert, può concedere a Werther solo la propria amicizia. L'apice del dramma viene raggiunto quando l'amore irrealizzabile diventa la dimensione in cui il giovane decide di perdersi, credendo di amare "lotte" più di ogni altra cosa, anche più della sua stessa vita... Età di lettura: da 13 anni.
|
|
Hofmannsthal Hugo von; Muzzi N. (cur.)
Viaggi
br. Hugo von Hofmannsthal fece del viaggio non solo un dato autobiografico, ma un'esperienza dal significato fondamentale per la sua vita e la sua arte. Attraversando la Grecia fino ad arrivare in Africa, in questi racconti lo scrittore austriaco interpreta il passaggio nelle terre esotiche d'Oriente non come la proiezione di un desiderio di scoperta o l'inseguimento di una curiosità, ma come un sogno a ritroso, una ricerca dell'anima più intima dell'umano. Con un linguaggio ricco di simbolismo, Hofmannsthal dipinge così veri e propri quadri di viaggio, ricchi di immagini evocative, densi di atmosfere sognanti.
|
|
Brandi D. (cur.)
Racconti nella rete® 2022
br. La ventunesima edizione di Racconti nella Rete® si caratterizza per l'alta qualità dei racconti che hanno partecipato al premio. Nei vari generi rappresentati ha prevalso, come sempre, il racconto che tratta in vario modo di sensazioni e sentimenti, di famiglia o di amore, ma abbiamo trovato anche tra questi molte trame e soluzioni narrative interessanti. Soluzioni che rivelano come si possano trovare sempre nuove idee, nonostante le migliaia di testi pervenuti finora e selezionati. Troviamo ogni anno nuovi autori, spunti originali e storie accattivanti, che dimostrano quanto questo premio letterario riesca ogni volta a mettere in moto un meccanismo creativo meravigliosamente produttivo. Nato nel 2002 da un'idea di Demetrio Brandi, il premio si conferma il più importante concorso nazionale per gli autori emergenti. Molti tra gli scrittori pubblicati nelle antologie di Racconti nella Rete® hanno ottenuto brillanti risultati in campo letterario. Il progetto letterario permette a tutti, giovani e meno giovani, di partecipare al concorso con un racconto breve, una favola per bambini o un soggetto per cortometraggi. Il premio prende vita tutto l'anno nel sito www.raccontinellarete.it ed è sostenuto da una serie di presentazioni dell'antologia in diverse città italiane. La premiazione dei vincitori avviene nell'ambito del festival LuccAutori®, in programma a Lucca nel mese di ottobre.
|
|
Ajtmatov Cinghiz
Melodia della terra. Giamilja
br. Un piccolo villaggio della Kirgisia. Una ragazza splendida, Giamilja, capace di illuminare una giornata con il suo canto e il suo entusiasmo; ma anche ruvida, tenace, ribelle, capace di tenere a distanza gli uomini che la divorano con gli occhi. Suo marito Sadyk, che presta servizio militare al fronte, non l'ama come forse lei desidererebbe, nelle sue lettere le riserva pochissime attenzioni, sembra quasi averla dimenticata. Danijar invece, un uomo timido e un po' ombroso che dal fronte ha appena fatto ritorno a causa di una ferita, si innamora perdutamente di lei. Seit, il giovanissimo cognato di Giamilja, sente la forza irresistibile di quell'attrazione, ne viene calamitato. Anche in lui, man mano che il loro amore affiora e prende il volo, sboccia una passione incontenibile: il desiderio di trasporre sulla tela, di rendere tangibile e immortale la bellezza di quello slancio attraverso la pittura.
|
|
Zhadan Serhij
Depeche Mode
br. Charkiv, Ucraina, centro industriale e culturale del Paese, anni Novanta. A un passo dall'epocale caduta del regime sovietico, in un mondo in disfacimento, gli adolescenti avanzano in massa oltre la loro linea d'ombra; parte di una terra e di un popolo che si scopre libero e disorientato, muovono i primi passi tra le rovine del passato, tra vodka, disordini, violenza, povertà, spaccio di droga e cameratismo. Stazioni e vagoni notturni, vecchi impianti industriali, campi nomadi, appartamenti fatiscenti e palazzi del potere sopravvissuto: in questo scenario l'americanismo avanza, l'infiltrazione è in atto. Può darsi che la radio ascoltata dai giovani protagonisti dica la verità, che i Depeche Mode in realtà siano irlandesi, e Gore una donna. E che in Ucraina vada tutto bene. Ancora non sanno che contro la noia c'è di meglio che leggere istruzioni per preparare esplosivi, bere alcol puro, rubare - e che bisogna difendersi, perché non tutti riusciranno a sopravvivere.
|
|
Bouchard Eliana
La boutique
br. Due magnifiche vetrate a mezzaluna illuminano il salone di un'affermata boutique dove abiti e oggetti vengono rimessi a nuovo. Nel labirinto di stoffe nascono e presto si complicano relazioni che portano il segno di un universo in trasformazione dove il nomadismo è di casa. Una donna in carriera, una solida casalinga, un musicista, un padre frustrato, un ex operaio, un omosessuale fedifrago e una fioraia pentita si scambiano affetti e gelosie, amori e tradimenti, aspettative e delusioni. Per ciascuno a suo modo la boutique rappresenta un punto fermo da cui ripartire per darsi ancora una chance. Le socie proprietarie hanno caratteri diversi: ferita e nevrotica l'una, Nina, il cui marito è morto suicida in seguito a un crack finanziario, equilibrata e cedevole l'altra. Teresa, sposata a un violoncellista spagnolo che le dà sostegno e sicurezza. Il muoversi frenetico di Nina mette a dura prova la tenuta dell'impresa che, tuttavia, regge agli urti grazie all'attaccamento al lavoro in cui ciascuno ha riversato progetti e passioni. C'è chi nega le proprie esigenze, chi, all'opposto, pretende dagli altri quel che non possono dare, finché qualche gioco si rompe e il fragile assortimento sembra sul punto di cedere. La capacità di adattamento, la tendenza a ripetere sempre gli stessi errori, la paura della solitudine, la volontà di costruire spingono le donne e gli uomini della boutique a non arrendersi. E quando Ibrahim, sarto afghano, proverà a dichiarare il suo amore improbabile alla capricciosa Nina, anche la coppia peggio assortita si troverà a dover fare una scelta.
|
|
Roth Joseph
Giobbe. Romanzo di un uomo semplice
br. "Giobbe. Romanzo di un uomo semplice" è la prima opera in cui Joseph Roth affronta esplicitamente la tematica dell'emigrazione ebraica verso l'America in modo concreto. In queste pagine la terra promessa non rappresenta la meta finale, ma diventa l'esilio per eccellenza, un mondo in cui il protagonista, Mendel Singer, si sente e vive lontano da Dio e in solitudine. Alla fine, tuttavia, Mendel sì salverà da tutti i mali grazie alla fede nelle proprie tradizioni e al rifiuto di qualsivoglia assimilazione, diversamente dai figli, integrati ma schiacciati dal mondo moderno che si avvia alla sua rovina. Nell'opera di Roth l'essere umano trova la via d'uscita da un'esistenza terrena all'apparenza senza speranza: confidare nella grazia di Dio.
|
|
Brancati Vitaliano
Il bell'Antonio
brossura Antonio Magnano, giovane seduttore catanese, non riesce a consumare il suo matrimonio con la bella ereditiera Barbara di cui è forse troppo innamorato. Nel clima di machismo che impera tra le due guerre lo scandalo scoppia rapidamente. Il più amaro e significativo romanzo di Vitaliano Brancati (1907-1954).
|
|
Losada Isabel
Voglio vivere di più
br. Isabel Losada, ovvero una donna da sempre sul cammino verso l'illuminazione. Vuole vivere così, vuole vivere di più, vuole vivere. E capirci qualcosa. Senza lasciare nulla di intentato. Ogni forma di percorso spirituale la attrae. Ma ogni esperienza, ogni nuovo incontro, si rivela tanto spirituale quanto spiritosa, e le svolte che guru, sciamani, trainer, maestri le propongono in corsi, laboratori, assemblee, faccia-a-faccia si trasformano in occasioni per mirabolanti avventure dentro l'ansia di vivere, dentro i labirinti della solitudine, dentro i deliri delle anime in pena. Solo il Dalai Lama si salva in questo sbalestrato, sgangherato universo. Isabel ci invita a seguirla in questo vero e proprio viaggio (da Londra all'Amazzonia e ritorno), per sapere meglio, per sapere di più di che cosa siamo fatti.
|
|
Sorrentino Paolo
Tony Pagoda e i suoi amici
br. Il mondo di Tony Pagoda è grande, non si lascia contenere da un solo libro. E così eccolo di nuovo, presentato dall'ex cognato Ughetto De Nardis. Ughetto parla di "nuove esperienze" che a lui non sono piaciute per niente. Noi possiamo, con Pagoda, parlare di vecchi e nuovi amici, di tutti gli incontri che Tony ha continuato ad avere nel mondo che più gli piace, quello compreso fra lo spettacolo di chi fa spettacolo e lo spettacolo delle vite pubbliche. Fabietto e Carmen Russo, il mago Silvan e Tonino Paziente, Maurizio Costanzo e Jacqueline O'Rourke. Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa morale dell'assurdo che è diventata cifra stilistica, segno inconfondibile. Tony Pagoda non teme la risata, non teme la lacrima, non teme la sprezzatura, o lo sfottò. Con lui ci facciamo portare dentro un'umanità che mai avremmo visto così, con cui mai avremmo pensato di compatire. Ma questa volta è come se la voce di Tony raddoppiasse in quella del suo creatore, che infatti sentiamo arrivare, più si avvicina il congedo, ad aprirsi un varco, a lasciare un'impronta. Interprete del nostro tempo, Tony Pagoda è pur sempre il protagonista, lui e le sue tirate, come Falstaff: "L'umanità, dunque, è miserabile. Non si discute su questo. Eppure, non è stato inventato ancora niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpita. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si addizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compongono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine, è il senso".
|
|
Borrmann Mechtild
Il silenzio ingannevole della nebbia
ril. Se c'è una cosa che Robert ha imparato, nella sua vita di giovane medico, è non smettere mai di farsi domande. Eppure, c'è una risposta che non è riuscito a ottenere. La risposta ad anni di impenetrabili silenzi e incomprensioni con suo padre. Ma adesso che lui non c'è più, forse è arrivato il momento di scoprire la verità. Robert ha appena trovato un passaporto ricoperto di sangue: appartiene a Wilhelm Peters, un agente delle SS. Robert conosce questo nome, è l'uomo a cui il padre ha rubato l'identità per fuggire dal nazismo. Accanto al passaporto c'è il ritratto di una giovane donna dagli occhi di ghiaccio. Robert non l'ha mai vista, ma sente che quella figura dal fascino misterioso conosce quello che il padre gli ha nascosto per tutta la vita, e vuole scoprirlo a ogni costo. Seguendo le fila di un passato che non gli appartiene, Robert intraprende un lungo viaggio, dal Canada alla Spagna, fino a quando non trova un nome: Therese Peters. E lei la donna della foto. È ancora viva e si è trasferita a Maiorca sotto una falsa identità per sfuggire al peso del suo oscuro passato. Perché Therese è una nazista che si è macchiata di orribili colpe. I suoi ricordi hanno il colore del sangue di vittime innocenti. Robert deve rintracciarla. Il male non può rimanere impunito, i colpevoli devono pagare per i crimini commessi. E la donna è l'unica che può sciogliere i suoi dubbi. Solo lei conosce un segreto che non è mai stato rivelato.
|
|
Izumi Shikibu; Negri C. (cur.)
Diario di Izumi Shikibu
br. Izumi Shikibu, poetessa e dama di corte vissuta tra la seconda metà del secolo X e la prima metà dell'XI, è famosa per la sua produzione poetica di ispirazione romantica, ma anche e soprattutto per le relazioni extraconiugali avute con due principi imperiali. Intorno alla sua figura e alle sue "scandalose" storie d'amore, nasceranno nei secoli successivi numerose leggende confluite in testi di vario genere, che celebrano la personalità forte di questa donna capace di sfidare l'opinione pubblica e di rompere con gli schemi di una rigida organizzazione sociale. Il "Diario di Izumi Shikibu" - opera formalmente anonima ma che potrebbe essere attribuita alla stessa Izumi Shikibu - è il racconto in terza persona di una di queste relazioni: un amore romantico inammissibile all'epoca, sbilanciato socialmente (la figlia di un governatore di provincia e un principe imperiale), nascosto ma chiacchierato, raccontato dal punto di vista della protagonista femminile. Un testo appassionato, malinconico e moderno che ci arriva da un mondo apparentemente lontanissimo: il Giappone di mille anni fa.
|
|
Griffin Jasper
Snob
br.
|
|
Maugham W. Somerset
Lo scheletro nell'armadio
br. Alle vedove dei grandi scrittori tocca spesso in sorte di trasformarsi in vestali per mantenere la memoria del caro estinto al riparo da scandali e pettegolezzi. La signora Driffield lo sa bene. Se poi al momento di individuare un agiografo affidabile, la scelta ricade su un uomo come Alroy Kear, astro nascente della scena letteraria, il minimo che possa accadere è che dal passato del riverito Edward Driffield riemerga almeno un fantasma, che ha le sembianze della prima signora Driffield, Rosie. Da questo spunto Maugham ha tratto una feroce e divertente commedia di costume. Alla sua uscita, nel 1930, quando molti riconoscevano nei personaggi tutte le leggende viventi dell'epoca, da Hardy a Walpole, il libro suscitò enorme scandalo.
|
|
Grazi Elvia
Lasciami contare le stelle
ril. Sono passati due anni da quando suo marito l'ha lasciata per un'altra e ancora Bianca ne soffre. Poi incontra Walter e se ne innamora. Ovvero: di male in peggio, perché Walter è esattamente il tipo che qualsiasi donna con un minimo di cervello fuggirebbe come la peste. Vive in barca, è allergico ai legami e in fila per due non si faceva mettere neppure all'asilo. Bianca invece lo vorrebbe tutto per sé, sogna di fare il nido. Lei è un avvocato d'affari di grido, ha studiato in collegio, con la divisa, e ha lavorato duro per arrivare in alto, ma solo accanto a lui si sente libera, viva, come mai le era accaduto. È pronta a lasciare ogni cosa per l'illusione di un amore? A mettere in gioco tutta se stessa e la sua vita per un'intuizione del cuore?
|
|
Dos Passos John
Orient Express
ill., br. Accompagnato da incessanti interrogativi, John Dos Passos ci racconta il suo viaggio nei Balcani, in Turchia, nel Caucaso e in Medio Oriente. Consapevole della propria irriducibile estraneità a quei luoghi e a quella gente, lo scrittore americano si sente tuttavia incredibilmente attratto dai ritmi e dalle regole di una vita che pare procedere con esasperante lentezza, con un andamento sempre uguale da secoli, ma che all'improvviso si infiamma. E il 1921, in un'epoca di tremendi rivolgimenti politico-sociali, di conflitti militari, anni in cui cambia profondamente l'assetto delle regioni che Dos Passos attraversa. E guardando a questi eventi scrive pagine acute e provocatorie, come quelle sugli strascichi della guerra greco-turca o sulla creazione dell'Iraq a opera degli inglesi. Sul crinale fra realtà e sogno, in un viaggio in bilico fra memoria e immaginazione, il lettore si ritrova proiettato in spazi e scenari naturali e umani di struggente bellezza: "i vecchi con le barbe cremisi, i turbanti enormi, bianchi, blu, neri, verdi, appollaiati su zucche pelate, gli asini bianchi, le cupole a uovo di pettirosso, i campi di papaveri bianchi da oppio". Da questo flusso di vita che avanza placido e stanco, ma è capace di repentine accelerazioni, Dos Passos cattura fotogrammi di grande forza evocativa, e il puro reportage raggiunge le vette della lirica. Con otto dipinti originali dell'autore.
|
|
Lahiri Jhumpa
Una nuova terra
br. Da Boston a New York, da Londra a Roma, dall'India alla Thailandia: scenari diversi per raccontare storie di esilio e di perdita, di amore, di maternità e di conflitti famigliari. Al centro, le gioie e i drammi quotidiani di giovani immigrati di origine indiana, le loro vite divise tra due paesi e due culture. Vite come quella di Ruma, giovane madre trasferitasi a Seattle con il figlio e subito alle prese con un segreto sconvolgente custodito dal suo stesso padre; o come quelle di Hema e Kaushik, una ragazza e un ragazzo le cui esistenze rincorrendosi tracciano un percorso condiviso che dall'infanzia li porterà fino alla maturità. Otto racconti di malinconica bellezza in cui Jhumpa Lahiri delinea, con profonda sensibilità e maturità stilistica, incontri e scontri di padri e madri, fratelli e sorelle, amici e amanti.
|
|
Masotti Michele
Sotto le mura di Siena
br. Nel 1944 a Siena, una ragazzina si nasconde in una vecchia valigia per scampare a una retata dei tedeschi. Quella valigia passerà poi di mano in mano, da un avvocato senese all'albergatore greco Kostantin, fino ad arrivare ad Annalisa Nepi, che ne ricostruirà le vicende e aiuterà infine Kostantin a chiudere definitivamente i conti con un doloroso passato.
|
|
Carpentier Alejo
Écue-Yamba-Ó
br. Scritto nel 1927 nel carcere dell'Avana e poi pubblicato a partire dal 1933 in diverse versioni rivedute e corrette, "Ecue-Yamba-Ó" è il primo romanzo di Alejo Carpentier. Novela afrocubana, secondo la definizione che ne diede lo stesso autore, è la storia di Menegildo, nato in una misera capanna all'ombra di un enorme zuccherificio il cui respiro detta i ritmi dell'intero villaggio. In un romanzo di formazione che passa dalla dura realtà contadina al misticismo tribale, seguiamo le sue peripezie dalla nascita all'età adulta, dalle prime scoperte alla conquista dell'amore, in un turbinìo di emozioni che vanno dalla rabbia alla paura, dall'estrema devozione al desiderio di mostrarsi un vero uomo. Pietra miliare della letteratura ispanoamericana, caratterizzato da una scrittura avanguardista, ricca ed evocativa, che concilia tradizione e surrealismo, "Ecue-Yamba-Ó" è un testo fondamentale per comprendere la realtà cubana di inizio '900 e presenta il seme della futura produzione letteraria di Alejo Carpentier. Vi si ritrovano infatti temi a lui cari come la musica e le tradizioni afrocubane, ma soprattutto quell'amore per la parola, quella ricercatezza lessicale che lo rendono uno degli scrittori più influenti del suo genere.
|
|
Chesterton Gilbert Keith
L'uomo che si mise un cavolo come cappello e altre storie improbabili
br. In un imprecisato villaggio della campagna dell'Inghilterra occidentale, un colonnello in pensione, rispettabile e attraente, se ne va in giro con un cavolo per cappello. Un romantico avvocato dà fuoco al Tamigi. Un aviatore professionista, con l'aspetto di un poeta, fa volare i maiali. Uno sfuggente reverendo cavalca un elefante bianco. Un milionario americano in trasferta, innamorato del "paesaggio feudale inglese", regala la terra ai suoi fittavoli. Un astronomo scopre una mucca che salta sulla luna. Un comandante costruisce castelli in aria. A prima vista, i personaggi di questi racconti, tutti sodali della Lega dell'Arco Lungo, potrebbero sembrare un po' eccentrici ma, come ci svela uno di loro, non si può essere eccentrici senza un centro e in effetti è il mondo che continua a muoversi e a modificarsi mentre noi stiamo fermi. La Lega dell'Arco Lungo vuole proteggere la terra e distribuire la proprietà ai piccoli agricoltori, e lo farà mettendo in atto una vera e propria rivoluzione che si nutre e si esprime in paradossi e nonsense, per rovesciare il punto di osservazione sul mondo e per svelare l'inganno e la corruzione dei potenti, cercando di trovare nuovi modi per fare ciò che di "vecchio" è ancora praticabile e giusto. Alcuni critici hanno bollato questi racconti come "distribuzionisti", sostenendo che l'autore avesse sacrificato la sua creatività a favore della sua agenda politica.
|
|
Casalegno Giovanni
La libreria degli amori finiti
brossura Siamo dentro una libreria che ha un angolo speciale, la sezione dei libri degli amori finiti, dove viene accolto ciò che resta di un amore che non c'è più: un libro e una dedica. Qui i libri ritornano a rinascere dentro un'altra vita. Un giorno come tanti entra una ragazza con una raccolta di poesie di cui vuole disfarsi e il libraio Umberto mentre la sfoglia sviene... Il ricordo di un grande amore passato è all'origine della «Libreria degli amori finiti», un luogo magico dove le storie girano dentro e intorno le pagine e il libraio Umberto le racconta al terzetto che oggi si ritrova ad ascoltarlo incantato e tra le tante c'è quella dei dieci piccoli editori che stanno per incontrare la svolta della loro vita, c'è la storia di un'autrice di best seller che da vent'anni scrive con un inchiostro magico, c'è una storia di dolore e riscatto e poi la storia di Stéphanie e della sua vita favolosa quanto la sua libreria normanna.
|
|
Jia Pingwa
Lanterna e il distretto dei ciliegi
br. Negli uffici amministrativi di Yingzhen, il Distretto dei ciliegi, arriva Lanterna, una giovane donna molto bella che, scorrazzando in motocicletta con i suoi irrinunciabili tacchi alti e i capelli al vento, si dimostra ben presto funzionario acuto e capace, a cui viene affidato il nuovo Ufficio affari generali con l'incarico di risolvere le innumerevoli dispute fra gli abitanti e gli apparati statali. La direttrice Lanterna sembra essere in grado di mantenere il delicato equilibrio nei villaggi più poveri, in cui anche un pugno di noci diventa una ricchezza, e nel suo operato al di sopra degli interessi particolari e personali prende spunto dagli scritti di Yuan Tianliang, vicesegretario col quale inizia una corrispondenza sempre più intima, che sfiora i toni dell'amore. Le infinite piccole storie narrate con ironia, realismo ma anche con grande poeticità in questo poliedrico romanzo sono come tasselli di un vasto mosaico che riproduce la Cina rurale contemporanea, molto lontana dal nostro immaginario abituale. E il suo fascino risiede proprio in una inaspettata convivenza fra tradizione e modernità, usanze contadine e politica di partito, in cui le vite di decine di personaggi si intrecciano indissolubilmente con il destino di un paese che trova nel contrasto la sua cifra identitaria.
|
|
Galanaki Réa
Elena Nessuno
brossura
|
|
Radiscev Aleksandr
Viaggio da Pietroburgo a Mosca
ill., br. Adottato nelle Università, è uno dei classici riconosciuti della letteratura utopista russa: scritto infatti all'inizio degli anni 90 del XVIII secolo, per la sua condanna del dispotismo fu considerato dall'Imperatrice Caterina la Grande più pericoloso di una guerra persa. In ventiquattro tappe, che sono altrettanti capitoli, il libro descrive un viaggio da Pietroburgo a Mosca appunto, fatto in carrozza da un nobile che viene a contatto con i vari aspetti della realtà dell'epoca. Il libro è corredato da una prefazione dello storico del populismo russo Franco Venturi.
|
|
Rezzori Gregor von
Memorie di un antisemita. Nuova ediz.
br. Un adolescente «distratto e solitario» cresce nella lontana Bucovina, provincia orientale dell'Impero absburgico, terra di confine e crogiolo di popoli. Con la guerra mondiale crollano insieme uno stato, una società, un mondo, ma resta intatto, in quello che è divenuto il Regno di Romania, il miscuglio delle razze. L'adolescente austriaco si trasforma in un giovane rumeno, si trasferisce a Bucarest e poi a Vienna, e diventa uomo. Lungo le tappe della sua esistenza lo accompagna un atteggiamento che è proprio del suo ambiente e della sua cultura, quello dell'antisemitismo, un sentimento che, come scrive Claudio Magris nella Prefazione, «viene ritratto in una sua inquietante spontaneità, quasi innocente perché naturale, e quindi tanto più oggettivamente colpevole». È un antisemitismo che nasce da una mescolanza irrazionale di fascino e repulsione, così come testimoniano le cinque vicende di rapporti fra il protagonista e il mondo ebraico che costituiscono l'ossatura del romanzo. Le "Memorie di un antisemita" possono essere lette come la rappresentazione lucida, cristallina di un mondo variegato e complesso, ma sono anche e soprattutto il racconto di una ricerca della verità - la verità di un fenomeno ambiguo, quasi eterno, sempre latente e pronto a esplodere: l'insofferenza nei confronti della diversità. Prefazione di Claudio Magris.
|
|
Kawabata Yasunari
Arcobaleni
br. Qual è l'origine dell'intima inquietudine di Momoko, la giovane figlia dell'architetto Mizuhara, che la porta a condurre una intensa, disordinata vita sentimentale? Una latente omosessualità, oppure il senso forte, ma desolante, di una condizione femminile votata inevitabilmente al martirio? L'orgoglio, la vanità di chi si scopre padrona del proprio estro amoroso e dell'altrui, o l'assenza del padre, troppo lontano per insegnare ad amare? Intorno all'ansia di una figura a tratti dura, frigida, ma vera e dolente, la penna lieve e acutissima di Kawabata intesse una partitura complessa nella quale la figura della protagonista non domina, ma si crea in un magistrale contrappunto narrativo con le altre figure del romanzo: il padre, tanto estraneo alla figlia quanto ambizioso di apprenderne i segreti moti del cuore; Takemiya, il giovanissimo amante, il cui carattere dolce e devoto esaspera e commuove la ragazza. L'incontro conclusivo con una terza sorellastra, cercata e rifiutata insieme, suggella il romanzo in un finale aperto che vede Momoko e i suoi interlocutori non riconciliati, ma pronti a intraprendere altri itinerari, alla scoperta di una nuova, non meno sofferta, maturità. Lo stile di Kawabata si offre qui al culmine della sua maturità. In un raffinato incastro di flashback, di deviazioni e ritorni, la narrazione trova la sua continuità non tanto in un lineare, «occidentale» sviluppo della vicenda, quanto in un continuum della coscienza dove ricordi, riflessioni e piccoli avvenimenti quotidiani nella loro apparente indifferenza costituiscono al contrario il vero centro del romanzo.
|
|
Carroll Lewis
Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie letto da Anna Foglietta. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale
brossura Non ci sono regole certe, né punti di arrivo nel vasto mondo di sogno e avventura in cui precipita Alice. Là dove l'imprevedibilità regna sovrana, la bionda bambina di sette anni imparerà a destreggiarsi tra gli ordini bislacchi del Coniglio e gli strambi indovinelli del Cappellaio, tra una partita di croquet con la terribile Regina di Cuori e il tè matto della Lepre Marzolina.
|
|
Di Canio Cristina
La libreria delle storie sospese
br. Sprofondata nella sua poltrona, tra gli scaffali che profumano di carta, Adele osserva il via vai che affolla la libreria. Questo luogo magico dalle pareti lilla, nascosto al confine tra la Milano delle boutique e i condomini affollati della periferia, è piccolo e accogliente, ed è solo per chi vuole davvero trovarlo. Proprio come è successo ad Adele che, da quella mattina di tanti anni prima, torna ogni giorno dalla sua amica Nina. Occhi intensi e sorriso grande, la giovane libraia si muove sicura nel caos che soltanto lei conosce e, ogni volta che un viso nuovo varca la soglia del negozio, gli va incontro travolgendolo con la sua energia. Qui, tra i sogni, le storie si moltiplicano. Da quando un cliente ha avuto l'idea di lasciare un libro in regalo per l'avventore successivo, il locale si è riempito di persone. Così tutti hanno almeno una storia da regalare agli altri e tutti vogliono lanciare un messaggio, parlare, incontrarsi. E, magari, anche innamorarsi. Perché, a volte, per la felicità bastano tanti romanzi ancora da leggere e un uomo, anche sconosciuto, che ti canti canzoni d'amore; Nina, che con i libri è cresciuta, lo sa bene. E forse anche lei, che ha appena interrotto una storia importante, è pronta per vivere un nuovo sogno...
|
|
|