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Piana Maribella
Cielomare
br. Il cielo e il mare. Li vediamo toccarsi uniti nell'orizzonte o confusi senza contorni. Ma non si fondono mai. Due ragazzi, una nata al Sud, amica del mare e del sole, l'altro cresciuto al Nord, all'ombra delle montagne. Camilla, alla ricerca di una identità che teme di aver perduto, si allontana dal suo mondo e cerca lavoro in alta Italia. Luca, inquieto e chiuso, sta affrontando la maturità nella solitudine di una famiglia assente e anaffettiva. Lei, al suo primo incarico come insegnante, comprende quel ragazzo che insegue un sogno grande e meraviglioso, il volo, e lo spinge a lottare per realizzarlo e acquistare una piena consapevolezza di sé. Le loro strade si incrociano in una apparenza di trasparente normalità, che rivelerà ben presto un groviglio di assurde coincidenze. Un destino beffardo che coinvolgerà tutti i personaggi della storia, uniti dalle trame incomprensibili della vita e immersi in un problema di coscienza antico quanto il genere umano.
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Shammah Colette
In compagnia della tua assenza
br. Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, nasce ad Aleppo negli anni '20. Studia in Francia e dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia con l'amato Maurice e la primogenita Aline. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale: è una giovane donna sofisticata e benestante che con le figlie parla solo in francese e preferisce andare alla Scala invece che in sinagoga. Elegante e indomabile, Sophie guida (anche il motoscafo), gestisce e amministra la famiglia come fosse lei "il maschio" (il marito è spesso lontano per lavoro e di lei si fida). La sua vita scorre raccontata dalla figlia Esther: sullo sfondo la guerra, l'esilio, i profughi, il boom economico, il bel mondo, gli ebrei e la loro cultura. Fino a che Sophie, che è diventata nonna e ha perso Maurice, comincia a sentirsi isolata. Soffre. La sua camminata eretta e svelta si fa tentennante. Il dolore alla schiena è pungente. Il passo piano piano più debole. Sophie, che ha sempre curato molto il suo aspetto, è sconvolta dal decadimento. E quando la malattia la mangia piano piano, lei decide di offrire tutta se stessa prima di abbandonare il gioco. Con fermezza e dignità. Le stesse con cui ha governato la sua vita e quella delle quattro figlie, che devono trovare un accordo e assecondare la decisione ultima di una madre che si farà rispettare fino in fondo dalla vita e dal tempo.
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Theotokis Konstantinos; Papatheu K. (cur.)
Dodici storie di Corfù
brossura Corfù, fine Ottocento. L'Eptaneso, il confiteor per il fallimento del motto rivoluzionario francese e degli ideali che miravano al progresso sociale e alla sconfitta di ignoranza e pregiudizio, lo sfruttamento dei deboli, l'universo degli umili radicati nella terra, il loro mondo operoso regolato dai cicli stagionali, dalla fatica e dalla quiete, dalle pene e dai canti, la religiosità popolare ancorata al sovrannaturale e alle superstizioni, lo scontro fra l'universo umano, soggiogato dalle leggi dell'utile e del compromesso, e quello saldato come l'"ostrica" ai valori autentici e primordiali, dove il disonore si paga col sangue e la vendetta, sono alcuni dei temi rincorrenti nelle pagine narrative del corfiota Konstantinos Theotokis, giovane rampollo di una famiglia di antica aristocrazia, che vive in una società in continuo fermento, esplorando le istanze socialiste e facendo eco a Verga, a Capuana ma pure a Zola e a Dostoevskij.
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Moschini Guido
Il tappeto volante e altri racconti
ill.
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Tiberia R. (cur.); Truini G. (cur.); Minotti S. (cur.)
N+1 vite
br.
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Bellow Saul
L'iniziazione
br. Chicago, 1933. Louie, diciassettenne introverso nel quale sono riconoscibili i tratti dell'autore, un pomeriggio si ritrova nello studio medico del cognato, dove si imbatte per caso in una bella donna nuda, sdraiata sul lettino. Attirato "come un'ape" dal "miele sessuale" di quel corpo, Louie raccoglie l'invito della sconosciuta e l'accompagna a casa, diviso tra eccitazione e timore. Inizia così la sua breve e comica avventura, destinata a volgere al tragico: in quelle stesse ore, infatti, a casa, la madre del ragazzo sta morendo. Dopo cinquant'anni Louie rievoca quell'episodio a beneficio del figlio, cui consegna questo antico emozionante ricordo come "una sorta di aggiunta alla sua eredità".
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Kunrow Marilyn
Bestiario femminile
brossura Dopo la pubblicazione del "Bestiario maschile", per amore di simmetria e su richiesta di alcuni lettori, si imponeva la creazione di un "Bestiario femminile". Secondo l'autrice, in ogni donna è incarnata la dea, l'eterno femminino, e in lei si riflette, come in un piccolo specchio, uno degli aspetti con cui questa si manifesta nel mondo: la guerriera, la seduttrice, la madre e sposa e la dark lady. Il "Bestiario maschile" era rivolto soprattutto alle signore, mentre il "Bestiario femminile" è dedicato a entrambi i sessi. Forse le lettrici potranno riconoscersi in alcuni ritratti e i lettori cogliere e decifrare un altro aspetto del grande e sconosciuto pianeta donna.
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Giorgi Paola Farah
Liliana Castagnola
brossura Liliana Castagnola, affascinante artista del varietà italiano del primo Novecento, si rivela attraverso l'immaginario, la sensibilità e le ricerche storiche di due donne che, pure in epoche diverse e lontane, si trovano casualmente a confrontarsi con affinità d'animo e con quanto Liliana ha sofferto e vissuto. Attraverso i complessi retroscena di un successo mai facile, si dipana la vivacità d'animo e culturale di un'epoca di bellezza e divertimento in cui la sua triste storia appare come inevitabile lato d'ombra.
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Calabrò Maria Antonietta; Fioroni Giuseppe
Moro. Il caso non è chiuso. La verità non detta. Nuova ediz.
br. Tutto quello che la gente sa sul cosiddetto «caso Moro» si basa in gran parte su una ricostruzione dei fatti frutto di un compromesso volto a formulare una «verità accettabile» sia per gli apparati dello Stato italiano, sia per gli stessi brigatisti. Le verità finora «non dette» emergono invece da quattro anni di lavoro della Commissione parlamentare d'inchiesta Moro 2 che ha chiuso i suoi lavori nel dicembre 2018. Migliaia di documenti desecretati dagli archivi dei servizi segreti italiani, nuove prove della Polizia scientifica e dei RIS dei Carabinieri, centinaia di nuove testimonianze, permettono finalmente di «ristrutturare il campo della conoscenza» di questo grande delitto della storia italiana, paragonabile, nell'età contemporanea, solo al caso Matteotti. Una sterminata serie di nuovi elementi (non teorie cospirative) permettono di dare «una nuova forma» agli avvenimenti dei 55 giorni del sequestro e a quello che finora ne sapevamo e fanno emergere uno scenario internazionale del delitto (dal Cile al Nicaragua) che i brigatisti hanno sempre negato. Il Muro di Berlino, ai tempi del rapimento di Moro ancora solidamente in piedi, si era trasformato in Italia in un muro di specchi che ha impedito di vedere la più grande operazione «segreta» concepita nel corso della Guerra Fredda. Ma ecco qualche esempio di quanto si è accertato. Almeno due terroristi della Rote Armee Fraktion, la formazione terroristica tedesca gestita dalla Stasi (il servizio segreto della Germania Est), erano in via Fani. Un insolito caffè, posto all'angolo della strada dove avvenne l'agguato, era al centro di un vasto traffico d'armi con il Medio Oriente e con la criminalità organizzata. La prima prigione di Moro era nell'attico di una palazzina dello Ior, la banca vaticana. Secondo le nuove perizie, l'omicidio ben difficilmente è potuto avvenire nel box di via Montalcini 8 così com'era nel 1978. Invece, secondo convergenti testimonianze, Moro fu ucciso nei pressi di via Caetani, in «una cantina di un'ambasciata che adesso lì non c'è più». Fu un imprenditore israeliano che fornì i 10 miliardi del riscatto consegnati a Paolo VI. Le fazioni palestinesi giocarono un pesante ruolo nella trattativa, e il principale protagonista di essa venne ucciso a Berlino Est. Durante il sequestro passarono alle BR documenti top secret della NATO. Quanto basta, evidentemente, per delineare un contesto nuovo e sconcertante.
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Belloni Ilario
Teo Brùfolo. Il ragazzo che non c'è
br. Teo, soprannominato Brùfolo, è il nipote quattordicenne di zio Temìstocle Olivieri, un vecchietto di settantasei anni. In realtà però Teo e lo zio Temistocle sono la stessa persona... "Che storia!... Teo... il ragazzo che non c'è... Non sarà tutta un'allucinazione?... Ma io esisto davvero? Bèh, come diceva un grande filosofo, se sto pensando vuol dire che esisto: se non esistessi non starei pensando."
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Kleist Heinrich Von; Sbarra S. (cur.)
Il terremoto in Cile
br. Due amanti condannati a morte, una prigione che crolla, un terremoto che devasta la città di Santiago. Heinrich von Kleist racconta l'apocalisse in poche righe, con il suo stile sempre elegante e misurato: ma cosa accade quando gli esseri umani colpiti dalla catastrofe cercano di tornare alla normalità? È questa la domanda intorno a cui ruota Il terremoto nel Cile, un ritratto commovente e spietato della società umana, solidale nella difficoltà ma pronta a ridiventare feroce di fronte alla paura.
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Brischi Gino
Il sottile fruscio della follia. Il riscatto della mente
br. Un romanzo sull'identità, sulla memoria, sulla solitudine, sull'amicizia, sulla giustizia e sulla morte. Parole solo in apparenza diverse, in realtà sfumature dello stesso colore. La narrazione, se pur scritta in prima persona e ambientata per la maggior parte a Milano, procede a flashback, presentandoci la famiglia ebrea del protagonista, gli orrori della persecuzione nazista e le traversie dell'amata e odiata figura paterna. Theo è uno scrittore sui generis, intelligente, colto, con un buon successo di critica, ma in costante conflitto con l'editore, suo suocero, che, accusandolo di saper scrivere ma non farsi leggere, pretende da lui qualcosa di più commerciale. Abbandonato alla nascita da un padre malato di mente, che lo ritiene responsabile della morte da parto della madre, è asfissiato dalla colpa di esistere. Non sorprende che tutto questo lo indirizzi verso un approccio negativo alla realtà. Ma sopraggiungono due fatti a scompigliare la sua monotona situazione familiare: l'incontro con una giovane prostituta ucraina e quello con Sandro, un ragazzo cileno con un'imperfezione del cuore che, sentendosi per questo in prestito alla vita, l'affronta in modo originale. Un delitto, la cui soluzione sembra sfuggire a ogni logica, lo porta a confrontarsi con Parisi, un ispettore di polizia che, creando empatia, suscitando dubbi e guadagnandosi la fiducia degli interrogati, da sempre cerca d'imporre una scheggia di giustizia in un mondo costantemente ingiusto. Dopo una serie di tragici eventi, la verità del mondo in tutta la sua «nientità» reclamerà la sua sentenza.
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Rigacci Alessandro
I dolori del giovane te
br. "Ho scritto un libro di confusione. Di insicurezza. Di paura. L'ho finito con sicurezza. Coraggio. Ordine. Queste, amico mio, sono le ultime volontà di un ragazzo." A volte è bello parlare con chi non c'è e non ascoltare chi c'è. Non pensi? A volte è bello pensare che siamo tutti uguali e a volte non lo è. Non pensi? Per questo quello che andrai a leggere è un libro di domande per te. È un libro di soluzioni per Te. Il giovane A. era alla ricerca di una sicurezza e la trova nel Sogno. Il Sogno di essere chi aveva paura di essere?
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Conforti Silvia
Veleni, amori, animali e altre calamità
br. Mirella e Giorgia, due anziane sorelle sempre in contrasto tra loro, abitano in un quartiere periferico avvolto da uno strato di nebbia denso e lattiginoso, in una palazzina unifamiliare intrappolata tra i colossi di cemento armato venuti su con la speculazione edilizia. Costrette a chiudere il loro negozio a causa della concorrenza sleale dei nuovi megastore, prima di rassegnarsi alla noia della pensione, decidono di aprire una lavanderia a gettone. Giorgia, la minore, è nata dopo la tragica e oscura morte del fratellino, di cui porta il nome declinato al femminile. Le sono stati imposti, fin da piccola, vestiti e giochi da maschietto che l'hanno sessualmente disorientata. La maggiore, Mirella, da bambina gelosa del fratellino Giorgio, porta ancora sulle spalle l'angoscia di aver provocato la sua morte. Vedova dopo molti anni di un uomo piuttosto incolore, si riavvicina a Giuseppe - uomo collerico, maschilista e, ormai, con qualche serio problema di testa - in un amore che procede come sulle montagne russe. Infine, l'episodio della fine del piccolo Giorgio si rivela il vero motore di tutta la storia. Perché, proprio a partire da quello, si scopre che le famiglie di Mirella e Giorgio, prima unitissime, si sono separate repentinamente e dolorosamente. E allora: quale segreto nasconde la separazione delle due famiglie? Cosa nasconde la fine di Giorgio? E, soprattutto, cosa c'entra il gatto della madre di Mirella con il fratellino morto e la madre di Giuseppe? Perché Garibaldi, il cane che Giuseppe regala a Mirella, diventa alla fine il vero mattatore di questa grottesca storia e mette in mano a Giorgia l'arma di un finale aperto?
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Borgatti Enrico
«Un federale fascista privo di senso dell'umorismo» e altre storie
br.
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Colapinto Luisa
Caduta dal cielo
br. Caduta dal cielo è un viaggio interiore alla scoperta di sé. È un cammino spirituale e di ricerca della propria luce interiore attraverso l'incontro con altri personaggi umani e non, che accompagneranno Laura, la protagonista, in un percorso di crescita personale, facendole da specchio in un periodo particolare della sua vita.
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Dal Masetto Antonio
È sempre difficile tornare a casa
ril. Quattro uomini disperati decidono di lasciare la capitale argentina per tentare una rapina in una banca di provincia. Il colpo sembra essere andato a segno, ma qualcosa va storto e la banda deve ritirarsi precipitosamente. Gli abitanti della cittadina danno vita a una collettiva reazione di difesa e di atti selvaggi. I quattro non riescono a fuggire e cercano scampo nei vicoli e nelle case, ma è come se si fossero nascosti sotto la pietra che occulta i rancori, le miserie e le turpitudini della gente. I rapinatori così si trasformano da carnefici in vittime crudelmente perseguitate, braccati come animali dal cerchio dei cacciatori che si chiude intorno a loro.
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Ragazze che dovresti conoscere. The sex anthology
br. Un'antologia in cui emergono il punto di vista e i racconti di donne intorno ai trent'anni su sesso e corpo, proprio e altrui. Una raccolta di voci di scrittrici italiane, note o esordienti assolute, che quasi in un manifesto decidono di giocare con il sesso. Giochi felici e meno felici, giochi a volte cattivi, ma che esprimono un punto di vista libero da condizionamenti sul corpo. Che si tratti di raccontare le vere storie degli uomini che frequentano le ragazze di un bordello, o si ritragga una ragazzina di quindici anni che si sottopone a un servaggio sessuale per nascondere un segreto, il sesso serve esclusivamente a illuminare la superficie misteriosa e intangibile dei corpi attraversati dai desideri.
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Bisi Patrizia
Daimon
ril. Che cos'è una bambina impossibile? Una furia che lancia i coltelli nella mensa dell'asilo, ma quando è al pianoforte con il padre suona melodie meravigliose. Diletta ha sette anni e di questo passo rischia di fare tutte le elementari in seconda. La sua musica assume dei toni selvaggi, accenti diabolici. A undici anni il pianoforte sparisce. La terza volta che si è persa in metrò ha visto emergere dal buio un nano in frac che canticchiava in falsetto e da quel giorno è stato il suo amico portatile. Diletta colleziona dottori, farmaci e istituti per la rieducazione dei bambini difficili. Tutte le forme di violenza che gli adulti esercitano su quello che non riescono a capire. Fino a quando a ventun'anni parte per New York e finalmente trova una musica tutta sua.
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Modiano Patrick
Dall'oblio più lontano
ril. Parigi, primi anni Sessanta. Un ragazzo senza nome conduce una vita provvisoria, vendendo vecchi libri e alloggiando negli alberghi del quartiere latino. Un giorno, in place Saint-Michel, incontra per puro caso un uomo e una donna, Gerard Van Bever e Jacqueline, apparentemente venuti dal nulla come lui, che vivono di giocate vincenti nei casinò di provincia e di affari poco chiari, risparmiando per il miraggio di una fuga a Maiorca. Il narratore resta subito irretito da Jacqueline, creatura stregata e indifferente, drogata di etere e chiusa in un segreto inaccessibile. Così si accompagna alla coppia per qualche tempo, lasciandosi trascinare senza opporre resistenza e sfiorando altri personaggi di quell'orbita misteriosa e malinconica. Poi, dopo che Jacqueline l'ha convinto a rubare del denaro a uno di questi conoscenti, decidono di scappare insieme a Londra, loro due soli. Ma una notte, nella città variopinta e eccitante dove hanno vissuto insieme e lui ha cominciato a scrivere, lei non torna a casa. Di passaggio a Parigi, quindici anni dopo, il narratore diventato scrittore riconosce il suo viso in quello di una donna che ora si chiama Thérèse... Chi era Jacqueline, e chi è diventata? Chi era lui stesso? Che significato ha avuto il loro incontro? Quali meccanismi incomprensibili muovono il ricordo e l'oblio degli umani, isolando in un bagliore senza spiegazione solo alcuni istanti delle nostre vite? Patrick Modiano aggiunge un altro tassello alla sua indagine sulla memoria: ancora una volta, racconta le tracce luminose e enigmatiche lasciate dagli uomini e dalle donne attraverso il tempo, e la necessità della letteratura di seguire quelle scie.
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Zola Émile; Binni L. (cur.)
Il ventre di Parigi
br. Il romanzo è il terzo del ciclo dei "Rougon-Macquart". La storia è semplice; si svolge durante il Secondo Impero nel quartiere delle Halles. Siamo nel 1858. Florent, insorto contro il colpo di stato del 2 dicembre 1852, è stato deportato in Guyana, ma riesce a fuggire dal bagno penale e a ritornare in Francia. È accolto dal fratello Quenu, proprietario di una salumeria in rue Rambuteau. Lisa Macquart, moglie di Quenu, accetta malvolentieri il nuovo venuto. In un primo momento comunque tutto procede bene. Ben presto però Florent si lascia trascinare di nuovo dalla passione per la politica, diventando il capo di una congiura repubblicana contro l'imperatore. Alla fine viene arrestato dalla polizia col consenso dei benpensanti, la bella Lisa in testa.
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Kafka Franz; Schiavoni G. (cur.)
Aforismi e frammenti
br. "La vera via - afferma Kafka - attraversa una corda che non è tesa in alto ma rasente terra." È la via senza meta, un cammino infinito per strade interrotte e sentieri che sviano, un itinerario di salvezza fatto di indugi e drammatiche cadute su una impercettibile corda tesa rasoterra. Come una paradossale invocazione, come una lacerazione impossibile da rimarginare, la scrittura aforistica di Kafka evoca il dramma dell'uomo contemporaneo e celebra l'abbandono a una vita irrimediabilmente priva di senso. Una scrittura e un pensiero che molto devono ai temi dell'ebraismo, che testimoniano il destino storico del popolo nomade e senza patria come simbolo metafisico di un'esistenza sradicata.
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Mazzantini Carlo
L'italiano di Tangeri
ril. Oltre la Spagna, che severa li espelle, due giovani innamorati arrivano nel torrido Marocco africano, dove i sentimenti si esaltano al di là di ogni grigia miseria borghese. Il protagonista vive una stordente storia d'amore con due donne, entrambe straordinarie: Oona, la moglie che porta in grembo il frutto della loro unione, e Marisol, una ballerina che accende desideri a cui non si può resistere. Il sole che batte su Tangeri rende incandescente ogni cosa e Mazzantini, in uno scenario primitivo e selvaggio, restituisce all'esperienza il calor bianco della verità. Carlo Mazzantini continua con questo romanzo incompiuto - che ora esce malinconicamente postumo - la rivisitazione dell'avventura esistenziale della propria generazione cominciata con "A cercar la bella morte", ormai esemplarmente il racconto dei ragazzi che andarono a Salò e poi affrontarono spavaldi la vita senza mai tirarsi indietro. Una generazione che ha vissuto il tracollo e la rigenerazione della patria attraverso esperienze e tensioni a tal punto infuocate che ancora fatichiamo a interpretarle senza rancore e che, invece, bisognerà prima o poi fare nostre, tutte, come inevitabilmente lo sono. Prefazione di Margaret Mazzantini. Con una nota di Cesare De Michelis.
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Yoshida Kenko; Boscaro A. (cur.)
Ore d'ozio. Tsurezuregusa
br. Opera più famosa della letteratura classica medievale, scritta intorno al 1330, lo "Tsurezuregusa" ha goduto e gode tuttora di enorme successo, sia all'estero, dove è stato tradotto in numerosissime lingue, sia nella madrepatria. In virtù del suo stile raffinato e del suo particolare genere è infatti oggi letto in tutte le scuole del Giappone come esempio più significativo della tradizione classica. All'interno del testo scorrono con suggestiva limpidezza le 243 prose che lo compongono, piccole gemme di un sapere poliedrico e di una lucida saggezza. Riflessioni personali, aforismi, appunti e ricordi si alternano in modo spontaneo e genuino tradendo la profonda sensibilità dell'autore, che fa propri i canoni della letteratura giapponese medievale e i principi estetici del pensiero buddhista nipponico. Estraniatosi dalle accese dinamiche di Corte, l'autore fa dell'immersione nella natura il prisma attraverso cui considerare la realtà circostante: il passato mondano, la società, ma anche la posizione dell'uomo nell'universo, l'essenza stessa della vita. Il "beato ozio" diventa allora un momento di ebbrezza che permette di acuire il proprio sguardo e di inoltrarlo prima verso la contemplazione e poi verso la stesura di queste brevi, penetranti, a volte autoironiche "quisquilie", ineguagliabili nella loro semplicità e bellezza.
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Hoban Russell
Il topo e suo figlio
br. Dal banco di un negozio di giocattoli, dove stavano accanto ad amabili elefantesse e foche meccaniche, il topo e suo figlio precipitano in un immondezzaio di periferia. In piedi l'uno di fronte all'altro e con le mani congiunte, coltivano nei loro minuscoli corpi di latta il sogno di autoricaricarsi per sfuggire alla dipendenza dal mondo. Ma la vita li trascinerà in un turbine di avventure terrorizzanti. Questa favola, come sempre le vere favole, incanta i bambini - grandi esperti di suspense - per dire a tutti cose terribili e meravigliose.
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Alison Rosie
La sola idea di te
br. A otto anni, Anna Sands adora le avventure, e quella che sta per iniziare nel settembre del 1939 non saprebbe immaginarla diversamente. Con migliaia di altri bambini deve lasciare la sua casa di Londra per trovare rifugio nella campagna inglese, lontano dalla capitale che ha ascoltato la dichiarazione di guerra del Primo ministro Chamberlain. L'arrivo a destinazione, pur tra nostalgia e un po' di paura, non tradisce le aspettative della ragazzina: Ashton Park, isolata nella brughiera dello Yorkshire, ha tutte le carte in regola per rispondere al suo ingenuo ottimismo. In quell'immensa villa ogni stanza pare nascondere segreti; le aule scolastiche hanno soffitti e finestre altissimi e gli insegnanti sono pronti ad aprire gli occhi dei piccoli allievi. Ma, con i genitori lontani e poco inclini alla corrispondenza, sono soprattutto gli adulti a catturare la sensibilità e le emozioni di Anna: Thomas Ashton, il ricco proprietario della tenuta, un uomo colto, gentile, riservato, dagli splendidi occhi azzurri nei quali si leggono tutte le prove che la vita gli ha finora riservato; e sua moglie Elizabeth, elegantissima e algida, in cui ai piccoli sfollati sembra di poter trovare una nuova figura materna, amorevolmente dedita a loro nella sofferta mancanza di figli propri. E poi altre figure "speciali", come il pittore Pawel o la mite signorina Weir. Nel loro mondo, Anna troverà la sua avventura, ma sarà ben diversa, sconvolgente e indelebile, rispetto a ciò a cui era preparata.
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Amadei Novita
Finché notte non sia più
br. All'alba di un nuovo anno, Caterina giunge in Francia dove sua zia Liliana si è stabilita dopo il fatale incontro con un turista francese. Nel borgo, antico come un aratro, sembra che il tempo non calchi mai la mano: campi coltivati a orzo, frutteti per trarvi conserve e marmellate, forni a legna dove cuocere il pane dal sapore acidulo del lievito madre, tutto sembra ubbidire a un placido scorrere degli anni e delle ore. Capelli biondo ruggine e, dipinta sul volto, la bellezza senza compromessi della gioventù, Caterina ha lasciato Roma, con i suoi androni scrostati e le strade chiassose, per sfuggire all'abbraccio soffocante di sua madre e trovare la propria via nel mondo. Conclusi gli studi, ha raggiunto zia Liliana con la prospettiva di un lavoro in un poliambulatorio e l'idea di dare una mano nella conduzione del Liliane Coiffure, un lindo salone di parrucchiera dalle poltroncine viola che la zia ha aperto in quel borgo nel sud della Francia. Un giorno capita nel salone un vecchio signore con una massa scompigliata di capelli e una mano tremante abbandonata lungo la gamba. Si è ferito alla fronte nel tentativo di accorciarsi da solo i capelli, ed è in imbarazzo tra quelle poltroncine viola, i vasi di ranuncoli e le riviste di moda impilate negli angoli. Fuggirebbe, se non fosse per l'accoglienza che gli riserva Caterina, che si prende subito cura di lui. Come due anime che si sfiorano e si riconoscono, Caterina e Delio, il vecchio signore, comprendono all'istante che il filo del destino li unisce. La sera stessa la ragazza riempie una valigia e si stabilisce nel casolare accanto alla casa di Delio. Il vecchio vive solo, circondato da una terra dura, con malerbe che crescono ovunque e cumuli di sterpaglie affastellati lungo i camminamenti dell'orto, quell'orto che sua moglie Teresa coltivava con cura prima che la malattia se la portasse via. Caterina non tarda a capire che un'altra mancanza grava sul cuore malandato del vecchio: Daniele, il figlio che la foto sulla credenza raffigura come un giovane uomo prestante, coi capelli un po' lunghi e un'aria sfrontata, è assente da casa da più di quattro anni. In paese, dove tutti parlano di lui e qualche ragazza lo nomina con il rimpianto di una ex innamorata, si sussurra che una grave offesa l'abbia spinto a rifiutare ogni contatto col padre. Quando, però, dopo una caduta, Delio cede alla vecchiaia e si mette a letto col volto scavato dalla stanchezza della vita, Daniele compare sull'uscio di casa. E Caterina, tormentandosi una ciocca di capelli, lo accoglie con un sorriso di disagio, il cuore impazzito.
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Vasini Massimo
Come due sposi
br.
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Satta Salvatore
Il giorno del giudizio. Nuova ediz.
ril. Quando apparve nel 1977, dopo la morte del suo autore, "Il giorno del giudizio" fu salutato come l'opera più importante della narrativa sarda novecentesca, ma il suo spessore travalica l'ambito locale. Ambiente, personaggi, protagonista, tutto concorre a costruire un'atmosfera sospesa che trasfigura Nuoro e i suoi abitanti in un microcosmo senza tempo, dove passato e presente si fondono sino a perdere i propri confini. Prefazione di George Steiner e postfazione di Ugo Collu.
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Lagioia Nicola
Esquilino. Tre ricognizioni
br. A pochi passi da dove abito, nel quartiere Esquilino, a Roma, il giorno dopo il solstizio d'estate, alle tre del pomeriggio, tornando a casa trovo un vecchio signore gettato per terra, mezzo sepolto dalle buste d'immondizia, tra rifiuti alimentari ed escrementi. Schiena sull'asfalto, pancia all'aria, è possibile che sia appena morto. Guardo meglio. Mi rendo conto che respira.
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Pullman Philip
Le fiabe dei Grimm per grandi e piccoli
ril. In questa selezione Philip Pullman, scrittore inglese, presenta le cinquanta fiabe più emblematiche dei fratelli Grimm in una nuova versione 'limpida come l'acqua', rinarrata dalla sua inconfondibile voce, compiendo un'operazione di riscrittura. Le sue versioni di Raperonzolo, Cenerentola, Cappuccetto Rosso e di molte altre fiabe conservano il carattere onirico, magico e mitologico di quelle più tradizionali, ma allo stesso tempo introducono elementi inediti che le rendono storie nuove, non solo interessanti 'esercizi' di un filologo attento e sensibile. Questa antologia definitiva garantisce che creature fatate, impavidi eroi e madrine benevole troveranno un posto nel cuore dei lettori ancora per molti anni a venire.
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Du Plaisir
La duchessa d'Estramène
br. Romanzo inatteso nel panorama narrativo seicentesco, "La duchesse d'Estramène" (1682) non ignora il modello ormai affermato della Princesse de Clèves, ma guarda altrove. Scarne indicazioni iniziali situano la vicenda intorno al 1670, tra le corti di Francia e d'Inghilterra. L'azione, tutta interiore, si svolge in uno spazio astratto non molto dissimile da quello delle tragedie raciniane. In un alternarsi di scene di dialogo e di lunghi monologhi interiori, viene narrata un'insolita storia di personaggi manovrati da un abile e crudele regista, che recitano una commedia cortigiana. In rari momenti la forza delle passioni fa cadere le maschere e l'azione volge al tragico. L'esito è paradossale: un lieto fine, vagamente sospetto, vede la protagonista rinunciare all'«amore-passione» in nome dell'«amore-stima» e la trasformazione in marito esemplare di un gentiluomo che aveva sempre manifestato un'invincibile avversione per l'«odioso giogo» del matrimonio.
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Chesterton Gilbert Keith; Brunetti M. (cur.)
Lo spirito del Natale
ill., br. Della cospicua produzione letteraria che il pubblicista e romanziere britannico ha dedicato al Natale, questo volume offre al lettore una selezione di testi in prosa e alcune poesie che spaziano dagli esordi letterari alla maturità. In queste pagine si ritrova la stessa verve ironica delle opere maggiori che ha fatto di Chesterton il "principe del paradosso". Le sue considerazioni sull'Incarnazione e sulla nascita di Gesù non risparmiano umoristiche stoccate al "politicamente corretto" della modernità: il materialismo scientista; il darwinismo sociale; il socialismo pseudo-umanitario; il vegetarismo. Per l'autore il carattere intimamente familiare della festività del Natale è un'occasione per esplorare "i significati nascosti nell'immagine della luce del mondo" che, comparendo nel nascondimento di una grotta, "si fa sole sotterraneo".
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Cavazzoni Ermanno
La galassia dei dementi
br. In un futuro dai confini incerti, in un paesaggio che assomiglia al Far West ma che è invece la pianura a volte nebbiosa, altre assolata, fra l'Emilia e la Romagna, tutto è cambiato. Siamo attorno all'anno 6.000 quando avviene la Grande Devastazione: un'invasione aliena ha distrutto le città lasciando dietro solo rovine, un'incredibile onda d'urto ha raso al suolo ogni sporgenza, ha fatto ribollire gli oceani, la popolazione umana è decimata ed è rintanata in case cubiche simili a termitai. Sono sopravvissuti però i sistemi industriali costruiti nel sottosuolo che continuano a produrre droidi, robot intelligenti che provvedono a ogni cosa e vivono assieme agli esseri umani. La tecnologia è al potere: governa, gestisce, organizza. Gli uomini sono liberi da ogni occupazione e lasciati al lassismo, all'obesità, alle strane manie che li afferrano, vivendo in aree urbane desolate e deserte. I coniugi Vitosi, fra i superstiti, passano il tempo collezionando grucce, oggetti vecchi e intrattenendosi con due robot da compagnia quasi erotica, una Dafne e un Piteco. Ma quando, a poco a poco, si sparge la voce che i robot immortali che avevano creato e amministrato questo nuovo mondo si sono ritirati, offesi dal carico delle incombenze e dalla mancanza di gratitudine a loro dovuta, il caos si propaga e inizia la vera catastrofe. Nuovi, improvvisi incendi sconvolgono le città, i robot domestici cominciano a delinquere, a darsi al brigantaggio e anche la Dafne e il Piteco decidono di scappare, preoccupati dai pericoli crescenti. Da giorni i notiziari riportano inoltre l'allarmante annuncio della fuga di un robot ritenuto molto pericoloso, uno Xenofon, che la Dafne e il Piteco saranno destinati a incontrare sul loro cammino. Su quello dei coniugi Vitosi e degli altri pochi umani sopravvissuti incombe invece un'altra minaccia, sotto forma di insetti giganti. Riusciranno a sopravvivere a questa nuova invasione aliena? Tra funamboliche citazioni mitologiche e vicissitudini spassose, e deliranti, Ermanno Cavazzoni ci risucchia nella sua fantascienza ironica, sfrenata e surreale, dove il futuro ci appare sospetto e un po' inquietante, un posto stranamente famigliare.
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Bunnag Tew
Il viaggio del Naga
br. In una Bangkok contemporanea dove il lusso più sfrenato affianca sfere di povertà e miseria, incrociano i loro destini un ex monaco, un pittore e una produttrice, un tempo famosissima star del cinema. Le loro tormentate storie personali ci introducono alla complessità della Thailandia, un Paese in cui il nuovo millennio deve scendere a patti con una tradizione ancestrale, e in cui la magia entra a far parte della quotidianità. Don, Arun e Marisa sono accomunati dal Naga: questo serpente sacro, che rappresenta la forza creatrice e distruttrice dell'acqua, si affaccia nelle loro vite scegliendo per ognuno tempi e modi diversi, fino a convogliare un'apparente casualità in un disegno ben preciso. I tre protagonisti, infatti, si incontrano per la prima volta al funerale di Pi O (una figura enigmatica, dalla valenza morale ambigua), durante il quale si troveranno coinvolti in una decisione che unirà per sempre le loro esistenze, cambiandole profondamente. Mentre vengono alla luce squallidi segreti ed esperienze dolorose, il romanzo scoperchia senza finti pudori un'industria del sesso capillare e potente, di cui Pi O tirava i fili in maniera spietata e feroce. Tra colpi di scena, storie d'amore e scelte difficili, la furia del Naga si abbatte sulla città con un'implacabile alluvione che spazza via uomini e cose, mettendo definitivamente a nudo ciò che la metropoli era riuscita a celare. Dall'inesorabilità della morte, forse, potrà sorgere la forza di una nuova vita.
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Storace Erasmo Silvio
Lettera ai miei genitori
brossura Se queste parole sono troppo complicate, o semplicemente troppe, fate finta di non averle lette, e vogliate soltanto ricevere, insieme a un fragile fiore, questo filo di voce, che vi dice: "Grazie. Vi voglio bene".
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Marcuz Federica
Un fratellino straordinario
ril.
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Genco Mario
Gente di mare. Vol. 2: Generazioni
br. Scampati a chissà quale naufragio del tempo, nell'Archivio di Stato di Palermo cinque registri - Rapporti e Testimoniali di Capitani Marittimi - tenuti insieme a stento da copertine consunte e smozzicate e con i fogli in stato di preoccupante fragilità, testimoniano con stile sobrio, l'epopea dei capitani e dei loro equipaggi che, per quasi due secoli, legarono Palermo e la Sicilia ai quattro continenti. Con i bastimenti a vela prima, con i piroscafi poi. Storie collettive di viaggi avventurosi e spesso drammatici; di naufragi, di atti di eroismo e di sprofondi di paura, le cui radici marinare scaturiscono dalle date di imbarco e sbarco nelle stringate annotazioni personali segnate nei volumi del grande Libro della Gente di mare di 1a categoria. Nomi di famiglie che si avvicendano sulle grandi rotte oceaniche e su quelle, non meno insidiose, del Mediterraneo. Perciò, il sottotitolo di questo secondo volume Generazioni: per esempio, quelle ultrasecolari dei Fileti, Pirandello, Di Bartolo, Rallo, Onorato, Trifiletti, con i nomi delle navi che comandarono, in pace e in guerra, e le onorificenze ricevute dai re Borbone, dalla regina Vittoria, da governi repubblicani.
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Simenon Georges
Le persiane verdi
br. «Forse questo è il libro che i critici mi chiedono da tanto tempo e che ho sempre sperato di scrivere» azzarda Simenon, che ha terminato "Le persiane verdi" in una sorta di stato di grazia, all'indomani della nascita del secondo figlio. Ha tutte le ragioni di essere soddisfatto: è riuscito a scolpire una figura larger than life, Emile Maugin, celeberrimo attore giunto, a sessant'anni, all'apice del successo e della fama, che un giorno apprende di avere, al posto del ventricolo sinistro, «una specie di pera molle e avvizzita». «Maugin non è ispirato né a Raimu, né a Michel Simon, né a W.C. Fields, né a Charlie Chaplin» afferma risolutamente Simenon nell'Avvertenza. «E tuttavia, proprio a causa della loro grandezza, non è possibile creare un personaggio dello stesso calibro, che faccia lo stesso mestiere, senza prendere in prestito dall'uno o dall'altro certi tratti o certi tic». Ciò detto, taglia corto, «Maugin non è né il tale né il talaltro. È Maugin, punto e basta, ha pregi e difetti che appartengono solo a lui». Pregi e difetti alla misura del personaggio: dopo un'infanzia sordida, ha lottato, perduto, vinto, amato, desiderato, conquistato e posseduto tutto - donne, fama, denaro -, e coltiva la propria leggenda abbandonandosi a ogni eccesso. Prepotente, scorbutico, cinico (ma segretamente generoso), regna da tiranno su un piccolo mondo di sudditi devoti e trepidanti, fra cui la giovanissima e amorevole moglie, ma vive nella costante paura della morte e nella nostalgia dell'unica cosa che non ha mai conosciuto: la pace dell'anima - quella cosa tiepida e dolce a cui il suo desiderio attribuisce la forma di una casa con le persiane verdi.
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Verga Giovanni
Mastro don Gesualdo. Ediz. integrale
br. Gli incontri, gli sguardi, le attese sui balconi scandiscono le quattro parti del romanzo, dove la parola balcone compare ben sessantatré volte. Confine tra interno ed esterno, tra privato e pubblico è il luogo riparato e al tempo stesso esposto, amato da poeti e scrittori per le prospettive narrative che offre... Il romanzo è un insieme di brevi riprese, ogni personaggio ha negli occhi la propria telecamera, e il paese alla fine appare, usando un termine di oggi, "videosorvegliato". La narrazione acquista la forma di azioni in presa diretta, seguendo appunto, come è stato rilevato dalla critica recente, una modalità cinematografica.
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Jewett Sarah Orne; Vari A. (cur.)
Il paese degli abeti aguzzi
brossura Con i suoi boschi fitti, le baie dolci e i panorami selvaggi, il paese degli abeti aguzzi è il territorio magico nel quale si muovono la protagonista e i personaggi di questo romanzo: la signora Todd, mastodontica matrona esperta raccoglitrice di erbe medicinali, il capitano Littlepage, a cui si è «sconvolto il cervello per il troppo leggere», la vispa signora Blackett e il ricordo di Joanna, abitante unico dell'Isola delle Conchiglie. Vite comuni ma straordinarie tratteggiate con minuzia, in un susseguirsi di bozzetti che Willa Cather definì «esseri viventi colti all'aria aperta, con la loro luce, la loro libertà e le loro porzioni di cielo», danno vita a una storia senza tempo ricca di tenerezza, pathos e umorismo. Da lungo tempo assente dalle nostre librerie, "Il paese degli abeti aguzzi" torna arricchito dagli scritti sul romanzo di due grandi estimatori dell'autrice, Willa Cather e Rudyard Kipling.
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Segala Ariberto
Il segreto del patriarca
brossura
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Guzzo Leonardo
Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna
br. «C'è una grandezza superiore in Ayrton Senna, che prescinde da tutto e tutti. Un magnetismo che avvince, al di là delle corse e i motori, al di là dello sport. Anche io l'ho avvertito, occupandomi di Formula Uno da direttore di Tuttosport e poi da inviato colorista de La Stampa, pur senza incocciare mai nel pilota brasiliano. E mi ha toccato, di riflesso, il dolore speciale per la sua tragica scomparsa. Pensavo si chiudesse così ma mi sbagliavo. Molti anni dopo, finito Senna e finito io come inviato speciale nello sport del mondo - il che è più che nel mondo dello sport - mi è piombato addosso questo Senna di Leonardo Guzzo e sono rimasto una volta di più, e in maniera più intensa di una volta, avvolto dal personaggio. Senna non ha vinto più di tutti, e probabilmente non è stato il più bravo di tutti. Però mai nessuno ha attirato tanto amore. In Brasile me lo hanno accostato non a Pelè - troppo facile e poco vero - ma al più difficilmente e intensamente amato Garrincha, calciatore con le stimmate della poliomielite a fargli strano il passo. Senna sembrava aver patito una polio dentro, tutta sua. Traballava, come suggerisce "Beco", il soprannome di quando era bambino che Guzzo mirabilmente assegna come titolo al suo libro. Infantile era l'eroe Senna - misterioso, estremo, puro - come infantile è l'amore di cui resta oggetto. Una spiegazione a questo amore non c'è ma anche non deve a tutti i costi esserci. Il campione, e mica solo dello sport, ha un fluido che ci raggiunge e ci condiziona. Se conoscessimo questo fluido arriveremmo a produrlo in serie e sarebbe uno schifo. Della magia di Senna mi piace sapere che non voglio sapere il perché. Il libro di Guzzo fornisce al mio non sapere una forte dose di parole, come un lungo mantra, una formula esoterica di cui non è obbligatorio conoscere pignolescamente il significato. Basta offrire mente e cuore alla prima pagina per rimanere presi, bloccati - divorati direi - da una scrittura davvero eccezionale: piena ma non barocca, ricca ma non proterva, cesellata ma non narcisistica. Nelle pieghe di questa scrittura corre l'eroismo solitario di Senna, la sua umanità sdrucita, lo sguardo vivo, guizzante e a volte perfino triste, il che vuol quasi sempre dire intelligente. Non c'è modo più efficace di un'evocazione magica per riportarlo in vita. La magia letteraria di Beco ha rinforzato la mia fantasia e la mia "sottomissione" nel rapporto con Ayrton Senna: è come quando uno è innamorato e scopre che quella certa musica, quel certo quadro gli servono per non capire bene il suo amore, e dunque per goderselo di più.» (Gian Paolo Ormezzano)
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Beaune François
La luna nel pozzo. Storie vere di Mediterraneo
br. Gli uomini odiano il mare, e quelli a cui piace sono gli stessi che rifuggono la terra, che preferiscono andarsene piuttosto che costruire. Poeti che hanno smarrito il senso della colonia. Bisogna non saper fare più niente, né cemento, né muri, né fondamenta, niente, non avere più neanche un centimetro di filo spinato in tasca, per riuscire ad apprezzare un viaggio in mare. "La luna nel pozzo" è una raccolta di 157 storie vere che raccontano la vita intorno al Mediterraneo. Un libro che si presta a svariati tipi di lettura: è una grande biografia collettiva, un poema epico contemporaneo, un romanzo di formazione universale, un'enciclopedia umana che raccoglie informazioni sugli uomini e le donne che animano le società mediterranee. Ma è soprattutto un invito a prendere le nostre storie e a sovrapporle a queste, a guardare dritto nel fondo del pozzo, per scoprire forse la nostra immagine riflessa tra quelle degli altri.
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Undset Sigrid
Undici anni
br. Sigrid Undset autrice del celebre romanzo storico ambientato nel Medioevo vichingo Kristin figlia di Lavrans nel 1934 pubblicò un'opera autobiografica che intitolò Undici anni. Anche se in forma lievemente camuffata, tratta della sua infanzia a Christiania, della casa ricca di valori intellettuali e di amore, e del padre malato.
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Barbieri Carlo
Tre passeggiate a Palermo. Storie e curiosità a braccetto con l'autore
ill., br. "Barbieri racconta la sua Palermo ricca ricchissima di storia di esperienze anche personali aiutandoci a capire meglio questo scrigno di tesori ben nascosto ai più perché Palermo non si tradisce mai è e deve rimanere celata scoprirsi troppo facendosi assaporare velocemente violerebbe il suo carattere e trarrebbe in inganno l'ignaro visitatore che percepirebbe solo l'aspetto più aspro e amaro. Bene fa l'autore a condurre per mano il lettore facendogli attraversare lunghi periodi di storia raccontata con sagacia e acutezza come è suo solito fornendogli chiavi di lettura diverse da quelle consuete. Questo è un libro da gustare con gli occhi e con la mente. Carlo Barbieri accompagna il lettore attraverso la città nel senso letterale del termine e con la sua verve ironica e incantatrice lo invita a lasciarsi trasportare dalla narrazione perché non smette mai di raccontare e di stupire e gli fa conoscere il senso più profondo di questa città. E alla fine Palermo sarà una straordinaria scoperta per tutti anche per i palermitani." (dalla prefazione di Adriana Chirco)
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Giordano Vincenzo
'U Carusu
br. Un anno della vita di un ragazzino nella Sicilia alla fine degli anni '70. La famiglia, la scuola, gli amici, una quotidianità fatta di piccole cose che restituiscono il gusto di un'infanzia semplice. Nostalgia, tenerezza, sapori, odori e immagini a tinte nitide scorrono nelle pagine di questo libro, portando per mano il lettore in un mondo che non c'è più, ma i cui valori sono quelli di chi crede nell'ottimismo della volontà. Una madre casalinga e ottima cuoca, una nidiata di ragazzini che collaborano ciascuno a suo modo alla vita familiare, poi il prete, il venditore di sarde, il calzolaio, gli insegnanti, i carusi, compagni di scorribande per le strade di San Cataldo, ma soprattutto un padre eroe, minatore in giacca e cravatta, che permea di sé le pagine del libro, e l'anima del protagonista.
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Flaubert Gustave
Opere (1863-1880). Vol. 2
brossura Il secondo e conclusivo volume dell'edizione di Flaubert nei Meridiani raccoglie le opere dal 1863 all'anno della morte, spaziando, sia pure in maniera antologica, per tutti i generi tentati dallo scrittore, compreso il teatro, grande e infelice amore della sua vita. Il libro si apre con uno dei suoi capolavori, la seconda Educazione sentimentale e si chiude con un altro purtroppo incompiuto, Bouvard et Pécuchet, accompagnato dal gustosissimo Dizionario delle idee correnti. Inoltre, la commedia Il candidato, in cui lo scrittore manifesta tutto il suo scetticismo per la vita politica e i suoi rappresentanti, le due diverse redazioni della Tentazione di sant'Antonio e il piccolo gioiello dei Tre racconti. Curatore del volume è Giovanni Bogliolo.
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Vargas Llosa Mario; Arpaia B. (cur.)
Romanzi. Vol. 2
ril. In questo secondo volume trovano posto quattro grandi romanzi della maturità dello scrittore: «La zia Julia e lo scribacchino» (1977), sospeso tra verità autobiografica e l'invenzione ispirata dagli sceneggiati radiofonici dell'eccentrico Raúl Salmón; «La festa del Caprone» (2000), incentrato sulla trentennale dittatura di Trujillo nella Repubblica Domenicana; «Avventure della ragazza cattiva» (2006), una storia d'amore moderna e antiretorica scritta sull'onda dei ricordi, segnata dai soggiorni in Europa dell'autore tra gli anni Sessanta e Ottanta; e, infine, «Crocevia» (2016), un affresco sociale che intreccia scandali sessuali e losche manovre politiche, ambientato a Lima verso la fine del XX secolo.
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Munro Alice
La vita delle ragazze e delle donne
ril. "'La vita delle ragazze e delle donne', pubblicato per la prima volta in Canada nel 1971, è l'unica incursione di Alice Munro nella forma-romanzo, seppure declinata secondo il metodo e lo stile inconfondibile dell'autrice. In principio Del ha nove anni, l'età delle curiosità complesse di un bambino che anticipa la propria pubertà. Sono gli anni Quaranta: da qualche parte è in corso una guerra i cui echi contaminano anche l'egloga rude di un Ontario lontanissimo dal precipizio della Storia. Quali e quanti sono i riti di passaggio dall'infanzia alla giovinezza, dall'inesperienza all'ingresso nel solco della vita? Non esiste un'età edenica per le ragazze e le donne di Alice Munro: la bambina Del fiuta il pericolo senza saperlo nominare; l'adolescente Del gioca con il sacro animata dal desiderio di contraddire la laicità di sua madre e dallo zelo di un sentimento acerbo e acceso come ogni primo amore. Del rifiuta e insieme difende le stravaganze della madre che illuministicamente si ostina a vendere enciclopedie nel medioevo fanatico di religione di una campagna inospitale. Ha nostalgia di Dio, ma registra il Suo eterno scacco nella vita degli uomini e degli animali. A quattordici anni Del è attratta dai languidi misteri del sesso fantasticato, conosce l'agrodolce di una complicità tradita con l'amica Naomi, e nel fervore con cui anno dopo anno un'insegnante si dedica ad allestire la recita della scuola, intuisce il seme tragico di una vita senza sbocchi. Poco dopo Del è pronta per un privato rito di iniziazione sessuale, come la Gerty MacDowell di James Joyce, una Nausicaa corrotta dal desiderio di sapere, vedere, piacere. L'Eden che non c'è mai stato è ora comunque inesorabilmente alle spalle; è tempo di battesimi, di vere e proprie deliberate rinascite. Del ha diciassette anni e già intravede anche il concludersi dell'adolescenza. Sperimenta la perdita e l'amore; si tuffa nel delirio di una relazione senza ossigeno. E infine accetta per sé la necessità della scrittura e si congeda con la promessa di un'integrità scintillante che rimanda i lettori al dono di storie radiose, credibili, sublimi. Le storie di Alice Munro." (Susanna Basso)
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