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‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎LE CHEVREFEUILLE. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., mz. pergamena con grandi ang., tit. oro su due tasselli (picc. manc.) al dorso, tagli super. dorati, conserv. la brossura orig., pp. (20),304,(10). Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, impressa coi caratteri della stamperia originale di Giambattista Bodoni. Il ns. esemplare, n. 18, fa parte della tiratura di 209 copie stampate con torchio a mano, su carta imperiale del Giappone. Ben conservato.‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎LE DIT DU SOURD ET MUET QUI FUT MIRACULE’ EN L’AN DE GRACE 1266. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., mz. pergamena con grandi ang., tit. oro su due tasselli (picc. manc.) al dorso, tagli super. dorati, conserv. la brossura orig., pp. (16),160,(12). Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, impressa coi caratteri della stamperia originale di Giambattista Bodoni. Il ns. esemplare, n. 18, fa parte della tiratura di 209 copie stampate con torchio a mano, su carta imperiale del Giappone. Ben conservato.‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎LE MARTYRE DE SAINT SEBASTIEN. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., mz. pergamena con grandi ang., tit. oro su due tasselli (picc. manc.) al dorso, tagli super. dorati, conserv. la brossura orig., pp. (8),XIV,(2),291,(13). Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, impressa coi caratteri della stamperia originale di Giambattista Bodoni. Il ns. esemplare, n. 18, fa parte della tiratura di 209 copie stampate con torchio a mano, su carta imperiale del Giappone. Ben conservato. .‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎LE PRIMAVERE DELLA MALA PIANTA. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., mz. pergamena con grandi ang., tit. oro su due tasselli (picc. manc.) al dorso, tagli super. dorati, conserv. la brossura orig., pp. (20),304,(10). Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, impressa coi caratteri della stamperia originale di Giambattista Bodoni. Il ns. esemplare, n. 18, fa parte della tiratura di 209 copie stampate con torchio a mano, su carta imperiale del Giappone. Ben conservato.‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎MAIA - LAUDI DEL CIELO DEL MARE DELLA TERRA E DEGLI EROI, LIBRO PRIMO. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., brossura originale, pp. VI,377. Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, composta coi caratteri della Stamperia originale di Giambattista Bodoni, il nostro esemplare fa parte della tiratura di 2501 esemplari numerati su carta velina di Fabriano. Solo qualche lieve fioritura sulle prime pagine, altrimenti ben conservato.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎MAIA. LAUDI DEL CIELO DEL MARE DELLA TERRA E DEGLI EROI. LIBRO PRIMO.‎

‎Il Vittoriale degli Italiani, 1941. MAIA. LAUDI DEL CIELO DEL MARE DELLA TERRA E DEGLI EROI. LIBRO PRIMO.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎NOTTURNO.‎

‎Per l'Oleandro, 1934. In-8, mezza pelle, pp. 339. Mancano le brossure originali. Pagine interne in ottimo stato.‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎PARISINA - LA CROCIATA DEGLI INNOCENTI - CABIRIA I MALATESTI. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., mz. pergamena con grandi ang., tit. oro su due tasselli (picc. manc.) al dorso, tagli super. dorati, conserv. la brossura orig., pp. (8),231,(13). Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, impressa coi caratteri della stamperia originale di Giambattista Bodoni. Il ns. esemplare, n. 18, fa parte della tiratura di 209 copie stampate con torchio a mano, su carta imperiale del Giappone. Ben conservato.‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎PER L'ITALIA DEGLI ITALIANI.‎

‎In-8 gr., mz. pergamoide mod. con ang., conserv. la brossura orig., pp. XII,(4),427. "Discorso pronunziato in Milano dalla ringhiera del Palazzo Marino la notte del 3 agosto 1922. Con aggiunti Il comento inedito - Il messaggio del convalescente agli uomini di pena - Tre preghiere dinanzi agli altari disfatti e Sette documenti d'amore". "Edizione originale". Cfr. De Medici,114. Esemplare ben conservato. .‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎PER LA PIU’ GRANDE ITALIA. A cura dell'Istituto Nazionale per la edizione di tutte le opere di Gabriele D'Annunzio.‎

‎In-8 gr., brossura, pp. 310. Pregiata e notissima edizione per la cura dei testi e la perfezione tipografica, composta coi caratteri della Stamperia originale di Giambattista Bodoni, il nostro esemplare fa parte della tiratura di 2501 esemplari numerati su carta velina di Fabriano. In buono stato (good copy).‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎SOLUS AD SOLAM. Pubblicato da Jolanda De Blasi con una premessa.‎

‎In-8 p., tela moderna, conserv. cop. orig., pp. XXIX,(3),368,(2), con 15 facsimili di autografi in 23 tavole fuori testo. Terza edizione, pubblicata il 25 Aprile 1939 (la prima edizione, postuma, è del 25 marzo 1939). Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 267: “Diario intimo del 1908 e lettere a Amaranta Giusini. Tre edizioni nello stesso anno” - Guabello, 515. Pagine leggermente ingiallite per la qualità della carta; 1 tav. di autografi restaurata per strappo con nastro adesivo, altrimenti buon esemplare.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎TRAGEDIE SOGNI E MISTERI.‎

‎Mondadori, 1950. In-8, 2 volumi, tela editoriale, sovracoperta, pp. XIX,1231: 1199, con facsimile di manoscritto in una tasca di entrambi i volumi. Sovracoperte presenti ma con mancanze. Pagine interne in buono stato‎

‎D'ANNUNZIO Gabriele‎

‎TUTTE LE OPERE. 9 volumi. Sotto gli auspici della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”.‎

‎In-16 gr., lussuosa mz. pelle, titolo oro al dorso, tagli dorati, custodia. Offriamo l’edizione in 9 volumi de "I Classici contemporanei italiani", così composta:<br> “Versi d'amore e di gloria”, 2 volumi - “Tragedie, sogni e misteri”, (tutto il teatro), 2 volumi - “Prose di romanzi”, (tutti i romanzi e le novelle), 2 volumi - “Prose di ricerca, di lotta, di comando, di conquista, di tormento”, 3 volumi. In buono stato (good copy).‎

‎D'Annunzio Gabriele; Cappello A. P. (cur.)‎

‎Il fastello della mirra. Autobiografia‎

‎br. L'autobiografia di uno dei protagonisti più contestati, amati e detestati della letteratura italiana del Novecento. Dannunziana è la nuova collana di studi nata con l'intento di analizzare a 360°, a ottant'anni dalla sua scomparsa, la figura, il pensiero e le opere di una delle icone imprescindibili che la scrittura letteraria del secolo scorso ci abbia mai regalato: Gabriele d'Annunzio. E Il fastello della mirra, primo volume degli studi dedicati al poeta abruzzese, curato da Angelo Piero Cappello, con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, è l'autobiografia controversa e "ignota", postuma ed inedita, che racchiude una storia di vita, di arte e di scrittura. Un volume per comprendere appieno il pensiero di un autore che non ha mai voluto tenere separati questi aspetti.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Duse Eleonora; Minnucci F. (cur.)‎

‎Come il mare io ti parlo. Lettere 1894-1923‎

‎ril. "'Vedo il sole', scrisse Eleonora Duse nel primo biglietto per Gabriele d'Annunzio, e parlava di lui, che definirà il loro incontro 'un incantesimo solare'. Senza saperlo, ma forse lui sì, il loro amore inaugurò il divismo moderno e alimentò le cronache mondane per anni. I detrattori hanno sostenuto che non fu un vero amore. La questione è più complessa. Il loro, semmai, fu un incontro di reciproco interesse. Il connubio artistico con la più celebrata attrice del tempo avrebbe permesso a Gabriele di avvicinare il pubblico ai suoi miti e alla sua poesia. A lei premeva rinnovare il suo repertorio e legare la propria arte a testi che fossero 'suoi' e soltanto suoi. E per di più cadde fulminata dal grande seduttore che, pur amandola, finì per stancarsene, come sempre. Fu un grande amore? Sì, e questo libro - che ho visto crescere insieme agli studi di Franca Minnucci negli Archivi del Vittoriale degli Italiani - lo racconta con le stesse parole della grande attrice." (Giordano Bruno Guerri)‎

‎D'Annunzio Gabriele; Fressura M. (cur.); Karlsen P. (cur.)‎

‎La Carta del Carnaro e altri scritti su Fiume‎

‎ill., br. La Costituzione della Reggenza italiana del Carnaro è stata scritta da Gabriele D'Annunzio sulla base di una dettagliata e coraggiosa proposta di Alceste De Ambris. Un documento destinato a fare storia e a rappresentare un modello innovativo e rivoluzionario, fondato su princìpi modernissimi: la proprietà era un diritto subordinato alla sua utilità sociale, la parità dei sessi veniva considerata un diritto inderogabile, ogni cittadino era elettore ed eleggibile a partire dai vent'anni, qualsiasi mandato poteva essere revocato, il decentramento amministrativo era garantito così come il rispetto delle minoranze linguistiche, l'istruzione era rigorosamente laica e non confessionale, la tutela e la salvaguardia del territorio una priorità fondamentale. I cittadini erano invitati a coltivare le arti, perché si annunciava il «regno dello spirito umano», e la musica era «un'istituzione religiosa e sociale». Oltre a un prezioso raffronto sinottico con la stesura originale di De Ambris, il libro è arricchito dai documenti preparatori alla scrittura della Carta, da una scelta di altri scritti dannunziani su Fiume e da un'appendice iconografica che ripercorre le tappe salienti dell'impresa.‎

‎D'Annunzio Montanarella Renata; Fior T. (cur.)‎

‎Diario della Sirenetta‎

‎brossura Il 19 novembre 1915 a Venezia, dopo cinque anni di distanza, Gabriele d'Annunzio e l'amata figlia Renata si rivedono e si riabbracciano. Da quasi sei mesi l'Italia ha fatto il suo ingresso nel primo conflitto mondiale, infervorata anche dai discorsi intervisti dello stesso d'Annunzio. Ed è in questo clima bellico che Renata si trova a vivere giorno per giorno a Venezia. Già dal suo arrivo nella città del Leone alato comincia a tenere un diario dove annota tutto quello che accade: gli incontri, le vicissitudini, le emozioni, le tensioni, che facilmente si possono immaginare in un contesto come quello della prima guerra mondiale. Il diario si snoda lungo tutte le vicende che accadono tra il novembre 1915 e il settembre 1916. Dalla tragica morte del pilota Giuseppe Miraglia all'incidente che causerà la perdita dell'occhio destro a d'Annunzio; dall'immobilità del poeta al buio, che favorirà la nascita del "Notturno" fino al suo ritorno all'azione bellica, il diario di Renata è una testimonianza unica, che ci aiuta a guardare agli eventi con occhio diverso.‎

‎D'Annunzio Paola; Heger Simonetta; Schiaffelli Carla‎

‎Aurelia Josz‎

‎ill., br.‎

‎D'ANNUNZIO, Gabriele‎

‎Heißes Blut. Fünf Novellen. Deutsch von Fritz Brandt und Th. Gewert. Mit Illustrationen von Fritz Bergen.‎

‎Stuttgart:, Franckh., o.J. [um 1900]. Kl.8°. 128 S. Original Leinwand mit Rückentitel, goldgeprägtem Deckeltitel und Dreikantfarbschnitt. 3. Auflage. Einband leicht berieben und ein wenig fleckig, Buchblock etwas leseschief, Eigenvermerk auf Titel und Inhaltsverzeichnis, innen stellenweise mit leichten bis deutlichen Fingerspuren oder Flecken, sonst in Ordnung. (=Sammlung Franckh Band 22).‎

‎Enthält: San Pantaleone. - Der Held. - Sancho Panzas Tod. - Candias Ende. - Der Brückenkrieg. - Mit einigen Abbildungen nach Illustrationen von Fritz Bergen.‎

书商的参考编号 : 17796B

‎D'Annunzio, Gabriele A cura di Filippo Caburlotto. Prefazione di Pietro Gibellini.‎

‎Inediti 1922 - 1936. Carteggio con Maria Lombardi e altri scritti.‎

‎cm. 17 x 24, xlvi-80 pp. con 8 tavv. f.t. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia Questo rapporto epistolare, fino a oggi sconosciuto, si rivela di particolare rilievo, e offre uno spaccato non solo biografico, ma anche storico e sociale, che tiene conto di avvenimenti, pubblicazioni, incontri, amori e delusioni di personaggi che entrarono per alcuni anni a far parte della vita del Vittoriale. Completa la pubblicazione il diario di ?Mariaska? dal quale emerge un ritratto pi? intimo di d?Annunzio, fra reminiscenze, rivisitazioni e pi? o meno credibili verit? This epistolary relationship, unknown until recently, is of particular interest, as it offers not only biographical but also historical and social information, including events, publications, meetings, love affairs and delusions of people who participated in life at the Vittoriale for a few years. The diary of ?Mariaska? completes the publication, providing a more intimate portrait of d?Annunzio, between memories, retrospects and more or less trustworthy truths. 282 gr. xlvi-80 p.‎

‎D'ANNUNZIO, Gabriele:‎

‎Heißes Blut. Fünf Novellen. Deutsch von Fritz Brandt und Th. Gewert. Mit Illustrationen von Fritz Bergen.‎

‎3. Auflage. Kl.8°. 128 S. Original Leinwand mit Rückentitel, goldgeprägtem Deckeltitel und Dreikantfarbschnitt. (=Sammlung Franckh Band 22). Einband leicht berieben und ein wenig fleckig, Buchblock etwas leseschief, Eigenvermerk auf Titel und Inhaltsverzeichnis, innen stellenweise mit leichten bis deutlichen Fingerspuren oder Flecken, sonst in Ordnung. Enthält: San Pantaleone. - Der Held. - Sancho Panzas Tod. - Candias Ende. - Der Brückenkrieg. - Mit einigen Abbildungen nach Illustrationen von Fritz Bergen.‎

‎D'Antuono Nicola‎

‎L'universo immaginario di Alberto Moravia. Secondo paradigma‎

‎brossura Anche in queste pagine, come nel precedente paradigma, allargando la prospettiva sono state esaminate forme, figure e fantasmi. Sovrapponendo frasi ricorrenti e immagini, ripetizioni, associazioni, similitudini e metafore, relazioni consce e involontarie - sempre sovrabbondanti - sono emersi nessi strutturali.‎

‎D'Antuono Nicola‎

‎Ultime indagini e letture su Alberto Arbasino‎

‎br. A integrazione e in aggiunta alla monografia "Forme e significati in Alberto Arbasino" del 1999 (e in seconda edizione nel 2007), il saggio di Nicola D'Antuono, su un altro modello organizzativo e con diverso taglio narrativo, interpreta ancora l'universo immaginario dello scrittore lombardo, deceduto il 22 marzo di quest'anno: ritratti, immagini, autoritratto e autobiografia, volto come racconto e ricordo funerario, realtà come spettacolo e spettacolo teatrale, antropologia, genealogia e storia, scapigliatura e tradizione lombarda, Illuminismo e Lombardia fantasma. I rilievi critici, rapsodicamente unitari, non trascurano la «vita bassa» della penisola e nelle pagine emergono fragorosamente anche cattolicesimo e laicismo, claustrofobia e flânerie, snobismo, bohème e dandismo, i valori del mondo liberaldemocratico defunto (conversazione, dovere civico, cortesia), alcune figure retoriche e la poetica della parodia e del sarcasmo.‎

‎D'Apuzzo M. G. (cur.); Medica M. (cur.)‎

‎Vetri dal Rinascimento all'Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d'Arte Antica di Bologna‎

‎ill., br. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d'Arte Antica di Bologna Donata nel 2020 ai Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, la collezione Cappagli Serretti è di grandissimo pregio, non solo per il considerevole numero e l'indubbia qualità artistica degli oggetti in vetro che la compongono, ma anche per la varietà delle loro provenienze geografiche. Sparse nel continente europeo - Inghilterra e Spagna del Settecento, Boemia dell'Ottocento - le varie manifatture non costituivano mondi a sé stanti, isolati gli uni dagli altri; pur mantenendo caratteri specifici e distintivi, erano in stretta relazione, condividendo tecniche, forme e motivi decorativi. Di questa complessità la collezione Cappagli Serretti può raccontare la storia, riuscendo a documentare, grazie alla selezione operata dall'occhio raffinato e sensibile dei due donatori, i costumi e le mode di ambiti sociali diversi per censo e cultura. Annovera infatti vetri destinati alle sontuose tavole aristocratiche o borghesi, ma anche vetri "popolari" d'uso più comune, o utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio (storte, imbuti, versatoi). Spicca per unicità e qualità tecnica il gruppo di vetri del Seicento veneziano. Ben documentato è anche il fenomeno, ancora poco studiato, della produzione veneziana ed europea settecentesca a imitazione di quella boema. Il volume è stato pensato come pubblicazione dell'intera collezione Cappagli Serretti, che andrà a incrementare il già cospicuo patrimonio permanente di vetri presenti nelle raccolte del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini di Bologna.‎

‎D'Arbitrio Nicoletta‎

‎I tessuti d'arte del regno di Napoli. Ediz. a colori‎

‎ill., br. «Il restauro non è un'applicazione tecnica per quanto sofisticata, ma è un atto critico, il gesto di mani guidate dal pensiero. E il gesto che porta a restaurare non si dirige verso l'indistinto mondo dell'arte ma verso la singola opera. È la singolarità dell'opera la protagonista del pensiero, dello studio e della conoscenza». (Maria Andaloro)‎

‎D'ARCIS, CH‎

‎Joyeux procès. Les tribunaux cocasses.‎

‎Paris, E. Kolb (überklebt mit: Henry du Parc), 1889. 3 Bl., 268 S. m. Illustrationen von Eugène Rapp. OBroschur (Umschlag etwas fleckig u. m. Randläsuren, unaufgeschnitten).‎

书商的参考编号 : 1313100

‎d'Ardenne de Tizac, (Jean) H(enri)‎

‎Chinesische Tierplastik und Tierbilder. Eine Sammlung von Beispielen.‎

‎Berlin, Wasmuth, (1924). 2°. (7) S. 50 Tafeln. Rotes OLn. mit Deckelfigur in Goldprägung. Kopfgoldschnitt., 1‎

‎Eines von 200 numerierten Exemplaren der einmaligen deutschen Ausgabe auf schwerem Bütten. Der Verfasser (1877-1932) war Kurator am Cernuschi-Museum in Paris, wo 1922 eine große Ausstellung chinesischer Tierplastik stattgefunden hatte, mit Leihgaben aus bedeutenden Sammlungen, darunter von Stoclet, Brüssel. - Exlibris Hugo und Emmy Bernatzik (Entwurf Dagobert Peche, ursprünglich für Hugo und Gretl Bernatzik, d.i. Margarete, geb. Ast, 1904-1924, entworfen). Josef Hoffmann hatte 1912/13 das Haus in der Springsiedelgasse (im weiteren Verlauf der Hohen Warte, wo er die Villa Ast errichtet hatte) in Wien für Hugos Vater Edmund gebaut. - Hinterer Deckel leicht fleckig.‎

书商的参考编号 : 10466BB

‎d'Argenzio Mirta - Verzotti Giorgio (edited by)‎

‎Douglas Gordon prettymucheverywordwritten, spoken, heard, overheard from 1989...Voyage in Italy‎

‎illustrazioni a colori e in nero‎

MareMagnum

Laura Guerra
Bologna, IT
[Books from Laura Guerra]

€ 22.00 购买

‎D'Ascanio Alessandro‎

‎Storia dell'A.L.B.A. Un tentativo autarchico di politica petrolifera nell'Italia dei primi anni Quaranta‎

‎br. Nel corso del 1941, nel pieno della drammatica partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale, IRI e AGIP furono incaricati dal regime fascista di installare un impianto di estrazione di oli combustibili sulla Maiella, nel cuore del bacino minerario asfaltifero abruzzese. L'apparato logistico delle forze armate reclamava un urgente bisogno di carburante dal momento che gli allineamenti strategici della guerra avevano tagliato fuori l'Italia dal greggio di provenienza mediorientale. Si decise allora di investire denaro pubblico nella costituzione dell'ALBA (Azienda lavorazione bitumi asfalti), una specifica struttura aziendale, controllata dai due enti cardine dell'interventismo economico statale, cui si conferì la difficile missione di sperimentare una nuova tecnologia di trattamento delle rocce asfaltiche per l'estrazione di oli. L'ambizioso tentativo, nel breve volgere di un biennio, fu bruscamente arrestato dal deflagrare inarrestabile delle operazioni belliche sul suolo nazionale e dall'occupazione tedesca degli impianti in costruzione. Nel dopoguerra, il sito individuato sarebbe stato lasciato nel più completo abbandono.‎

‎D'Ascenzo Mirella‎

‎Alberto Calderara. Microstoria di una professione docente tra Otto e Novecento‎

‎brossura Il volume presenta uno 'studio di caso' per cogliere i dispositivi attuati dagli insegnanti di fronte ai continui cambiamenti politici e istituzionali della scuola elementare in anni caratterizzati dalla crisi dell'età liberale e dalla Riforma Gentile. Si delinea così una vicenda formativa particolare che illumina, sullo sfondo dei dibattiti sulle singole discipline e sulle prassi didattiche consolidate nella scuola, la costruzione di una professionalità docente e direttiva conquistata attraverso uno studio 'matto e disperatissimo' e 'sul campo', nell'intreccio tra teoria e pratica, capace di produrre attivamente una propria cultura, quella scolastica, troppo a lungo considerata di serie B e che invece appartiene pienamente alla storia culturale dell'intera Nazione.‎

‎D'Autilia, Gabriele‎

‎L'ETÀ GIOLITTIANA, 1900-1915. Storia Fotografica della Società Italiana. I Periodi.‎

‎In-8 (cm. 22), brossura, titolo al dorso, pp. 191, interamente illustrato in bianco e nero nel testo. In ottimo stato (nice copy).‎

‎D'Elia, Antonio Prefazione di Dante Della Terza.‎

‎La peregrinatio poietica di David Maria Turoldo.‎

‎cm. 17 x 24, xiv-182 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia L?Autore indaga il processo della formazione del verso all?interno dell?ampio sistema filosofico-teologico al quale si riferisce il Servita friulano. E principalmente rintraccia la formula versificatoria (il poieo) che il poeta elabora nell?ambito della lirica non solo italiana e che nel Grande Codice (Bibbia) trova il principale referente diegetico, pervenendo cos? all?esame di un singolare e affascinante canzoniere in cui il dialogo drammatico ma gioioso Dio-uomo ? il centro del canto. The Author investigates the process of verse composition within the vast philosophical-theological system the Servite friar refers to. He principally traces the ?constructive? processes (poieo) elaborated by the writer in the field of Italian and non Italian poetry, and he finds their main ?narrative? reference in the Grand Code (the Bible). D?Elia studies a peculiar, fascinating collection of poems centred around the dramatic, but joyful dialogue between God and man. 388 gr. xiv-182 p.‎

‎D'Episcopo Francesco‎

‎Elogio del caffè letterario e il culto del caffè a Napoli‎

‎br. "Penso così alla bellezza e alla comodità dei caffè ed, essendo un letterato, alla loro gloriosa funzione culturale nel corso dei due secoli che precedono il nostro. In fondo, la letteratura dell'Otto/Novecento, di cui molto mi sono occupato, più che nelle università, è nata nei caffè, nelle trattorie, dove si incontravano poeti, scrittori, artisti, per conversare e creare, tutti insieme - cosa che oggi più non accade - una nuova letteratura. I professori universitari - si badi bene - non erano del tutto esclusi da queste riunioni - penso all'amico Oreste Macrí per Firenze, al mio maestro Salvatore Battaglia per Napoli - ma, per uno strano e giusto paradosso, erano quasi paralleli e complementari a incontri di personaggi, generalmente non legati all'accademia, se si esclude anche qui qualche eccezione, come Mario Luzi per Firenze e Mario Pomilio per Napoli." (L'autore)‎

‎D'Errico Federico‎

‎Storia e leggenda dei cosacchi‎

‎br. Dalle antiche comunità scite, unne e alane dalle quali si formò il nucleo originario fino alle imprese dei reparti nelle recenti guerre in Cecenia, Afghanistan e Ucraina, questo saggio ricostruisce la storia dei cosacchi e ne racconta le tradizioni e i valori: la nascita delle enclavi del Don e Zaporovsky, la conquista della Siberia, le rivolte contro il dominio degli zar. E ancora: le guerre fratricide durante la Rivoluzione d'Ottobre e nella Seconda guerra mondiale. Riuniti sotto il comando dei loro atamani, personaggi leggendari come Jermak, Stenka Razin, Platov, Krasnov, i cosacchi hanno combattuto in tutti i grandi conflitti. Nessun impero, né quello zarista, né quello turco, né quello comunista, è riuscito ad assimilarli e a cancellarne la cultura. Instancabili in battaglia così come nelle feste, custodi di una tradizione millenaria i cosacchi hanno cavalcato attraverso i secoli scrivendo una storia che ha il fascino di una leggenda.‎

‎D'Errico Stefano‎

‎Anarchismo e politica. Nel problemismo e nella critica all'anarchismo del ventesimo secolo, il «programma minimo» dei libertari del terzo millennio...‎

‎br. Camillo Berneri, intellettuale della stessa generazione (e del calibro) di Piero Gobetti, Carlo Rossetti e Antonio Gramsci, dei quali fu stimato interlocutore, è stato pressoché cancellato dall'ufficialità della storiografia (anche di sinistra). La sua colpa? Essere anarchico. Eppure, secondo gli autori, la sua capacità teorica, con uno stile antidogmatico, traccia, oggi più che mai, il "programma minimo" per l'unico (e l'ultimo) socialismo possibile: quello libertario. In Berneri emerge la preoccupazione di affermare il primato dell'etica sulla politica, la cui "autonomia" è per lui all'origine dell'impossibilità d'ogni cambiamento progressivo. Vero "liberale del socialismo", Berneri non contrastò solo il sistema capitalistico o il fascismo, bensì ogni ragion di stato e qualsiasi forma di totalitarismo, bolscevismo compreso. Il suo rigore lo pose in rotta di collisione con tutti gli ideologismi e le soluzioni dottrinarie del "secolo breve". Egli prese le distanze anche dalle semplicistiche ricette di un certo anarchismo, con uno sforzo teorico ed autocritico unico nel panorama libertario.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 45.60 购买

‎D'Esposito Antonino‎

‎I canti di Giacomo Leopardi. Nella traduzione in Napoletano di Antonino d'Esposito‎

‎ill., br. Un filo sottile, ma resistente, che passa anche attraverso immagini e simboli vesuviani resi immortali dal poeta di Recanati. Sull'arido dorso del vulcano che da millenni disegna la fisionomia del golfo partenopeo, la ginestra, tanto profumata quanto effimera, ha servito da ancella per la chiusura di un cerchio poetico che ha imposto alla nostra letteratura il marchio leopardiano. Che finalmente questa ginestra parli la lingua del Vesuvio!‎

‎D'Haese, Jan‎

‎Art flamand moderne d'Ensor à Permeke‎

‎S. éd., Paris, 1980. In-8 format à l'italienne, agrafé sous couverture illustrée en couleur, 42 pp. L'art flamand, par J. D'Haese - Jean Brusselmans. - Joseph Cantré. - Anto Carte. - Emile Claus. - Hippoliet Daeye. - Felix de Boeck. - Jules de Bruycker. - Cesar de Cock. - Xavier de Cock. - Valerius de Saedeleer. ...‎

‎Avec 57 illustrations en noir in texte. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

书商的参考编号 : 1344

‎D'Intino F. (cur.); Natale M. (cur.)‎

‎Leopardi‎

‎br. Grazie a Giacomo Leopardi la tradizione italiana fa davvero i conti, per la prima volta, con la modernità e le sue istanze anche contraddittorie, per esempio il fertilissimo conflitto tra ragione e immaginazione. Poeta della vita intensa e, al contempo, della negazione, osteggiato da Croce ma affrontato da Nietzsche, recensito da Benjamin, amato da Beckett, Leopardi è un autore intorno a cui si è sviluppato un dibattito fatto di percorsi complessi e di svolte, e davanti al quale gli steccati disciplinari rivelano, a fronte della ricchissima articolazione della sua opera, tutta la loro insufficienza. Il volume presenta un Leopardi nuovo, difficilmente classificabile secondo categorie tradizionali, aperto al dialogo con autori e problemi del passato e del presente. I più accreditati specialisti delle nuove generazioni ricostruiscono la sua attività di scrittore pubblico e privato inversi e in prosa, di traduttore, filologo e originale filosofo: un poeta e intellettuale europeo che ha attraversato coraggiosamente ogni campo del sapere, interrogando il mistero del mondo e dell'uomo.‎

‎D'Intino Franco‎

‎L'immagine della voce. Leopardi, Platone e il libro morale‎

‎br. Oggetto di questi studi non sono tanto le "Operette morali" (cui pure si torna di continuo), bensì ciò che sta a monte: il progetto - maturato da Leopardi dopo l'incontro con Platone e la temporanea rinuncia alla lirica (1823) - di un libro morale in un mondo moderno disincantato e incapace di ascolto. Un progetto inattuale che testimonia e raffigura l'impossibilità di restaurare i tre principali generi morali orali dell'antichità: l'oratoria, il dramma, l'epos, o enciclopedia etica. Nonché, più in generale, l'impossibilità di arrestare il declino antropologico di un uomo che tanto più si corrompe quanto più si alfabetizza. Ecco l'importanza emblematica, al centro delle "Operette" - sul palinsesto del "Fedro" platonico - dell'"Elogio degli uccelli" e del suo silenzioso protagonista-scrittore: un saggio socratico o un oratore ammutolito alla scuola della dialettica, o forse, come Platone, un poeta che ha rinnegato, anche se non del tutto, il canto. Il libro morale moderno, così, non può essere altro che una mercé ben confezionata, un effimero instant-book. Ma la grandezza delle "Operette morali" è nel raffigurare in modo complesso e profondo, al tempo stesso negandola, questa condizione. Il moderno Mefistofele si può forse sconfiggere solo se si accetta la sua sfida.‎

‎D'Intino Franco‎

‎La caduta e il ritorno. Cinque movimenti dell'immaginario romantico leopardiano‎

‎br. Cosa accade se si "aprono gli occhi" sul mistero del mondo? Se il desiderio di conoscere oltrepassa i limiti del sensibile, e si spezza l'equilibrio tra mente e corpo? Il grande tema antropologico affrontato qui attraverso l'analisi di molti testi è il dramma dell'uomo, un animale "trasposto" (secondo la formula di Leroi-Gourhan) che ha scoperto l'infinito. Il pensiero romantico usa il racconto biblico della Caduta per rispondere al trauma dell'illuminismo e della modernità. Il vertiginoso sviluppo della ragione ha reso sì l'individuo più autonomo e critico ma ha annichilito la vitalità e la speranza: è quel che Leopardi, anticipando Nietzsche, chiama "strage delle illusioni". Poeti, filosofi, romanzieri cercano la via del Ritorno a un mondo pieno di senso. Con loro anche Giacomo, che nei canti pisano-recanatesi ritrova la via di casa e di se stesso. È un viandante ormai stanco, ma riesce a rigenerarsi attingendo energia vitale dall'ingenua semplicità di una fanciulla chiamata Silvia. Silvia, ovviamente, c'est lui. Questo libro vede Leopardi nell'orizzonte di poeti e pensatori post-illuministi e post-rivoluzionari. Da Coleridge a Novalis, da Sade al Goethe del Faust, fino a Henry Adams - sullo sfondo l'antesignano Rousseau - si snoda un racconto fatto di trame, motivi, immagini, idee, lemmi. Ne emerge il nucleo misterioso e inquietante dell'opera leopardiana, in cinque movimenti dell'immaginario che sono comuni a un'intera epoca: l'Inizio, il Consumo, il Vortice, l'Equilibrio, la Spirale. Ma il discorso torna poi sempre a un unico canto, A Silvia, storia dell'umanità caduta, e risorta solo in ombra.‎

‎D'Intino Franco; Maccioni Luca‎

‎Leopardi: guida allo Zibaldone‎

‎br. Testo inclassificabile, infinito e frammentario, ricco di dottrina e permeato di passione, intreccio di generi, lingue e discipline, lo "Zibaldone" è scrittura vivente che combatte il caos, il dolore, l'oblio, la morte. Il volume ne esplora la ricchezza, da molteplici punti di vista: tempi e luoghi della gestazione, modelli antichi e moderni, fonti esplicite e nascoste, forme di indicizzazione e di organizzazione del discorso, strategie retoriche. E soprattutto idee e problemi, ancora attualissimi, che Leopardi discute e offre ai posteri nei campi più disparati: etica, estetica, metafisica, antropologia, politica, storia e filosofia naturale, filologia e linguistica.‎

‎D'Onofrio, Cesare‎

‎Le Fontane Di Roma‎

‎This is a near fine hardcover copy in blue cloth with gilt fountain device and title on the front cover and spine labels still bright, in a very good hardshell slipcase. Completely clean inside and out. Slipcase has light wear. Text in Italian. This copy has the often missing pamphlet "Translation of text accompanying figures" in German and English laid-in. 251 magnificent black & white plates. The laid-in pamphlet translates the notes to these plates. Extensive bibliography. A classic in near fine condition. Folio, 12" high X 10" wide, 306 pages. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.‎

MareMagnum

Design Books
New York, US
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‎D'Orazio Costantino‎

‎Il mistero Van Gogh‎

‎br. Van Gogh era davvero un pittore reietto? Com'è possibile che un artista capace, così quotato oggigiorno, in vita non sia mai riuscito a trovare estimatori e collezionisti che acquistassero i suoi dipinti? Per rispondere a queste domande, Costantino D'Orazio ha compiuto un'indagine che parte dal diario lasciato, a metà del secolo scorso, da Vincent junior, figlio di Theo van Gogh, nel quale racconta la carriera, le scelte e i tormenti del suo illustre zio. Da quelle parole è liberamente tratto questo libro, che ripercorre le tappe fondamentali del viaggio realmente avvenuto di Vincent junior nei luoghi frequentati dallo zio. D'Orazio mette in discussione l'immagine del genio folle, per restituirci una visione autentica e inaspettata del mondo di Vincent.‎

‎D'Oriano P. (cur.); Rocchi D. (cur.)‎

‎Il male e l'essere. Atti del Convegno internazionale (Roma, 17-19 marzo 2009)‎

‎br.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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‎D'Ormesson Jean‎

‎Malgrado tutto, direi che questa vita è stata bella‎

‎br. Si può ricostruire la propria vita come se si trattasse di un processo il cui giudice altri non è che il proprio Super-Io? In un serrato, folle e avvincente dialogo con se stesso Jean d'Ormesson ripercorre le tappe salienti della sua esistenza, iniziata tra la fine della Prima guerra mondiale e la grande crisi. Incalzato da un Super-Io severo, benevolo e a tratti spietatamente ironico, d'Ormesson parla dei primi viaggi al seguito del padre diplomatico: inizialmente in Baviera, dove impara a parlare tedesco prima di parlare francese, poi in Romania e in Brasile, fino al rientro in Francia nel castello di famiglia. Casato appartenente alla casta irrequieta e orgogliosa della nobiltà di toga, i d'Ormesson danno poca importanza al denaro, ma questo non impedisce al piccolo Jean di crescere circondato da autisti, cuochi, maggiordomi e cameriere, perché vi sono pur sempre gli obblighi imposti dal rango sociale. Il lignaggio impone un codice di comportamento al quale è fuori questione non sottomettersi: si indossa lo smoking, la marsina, il frac e il cappello a cilindro; sono rigorosamente bandite espressioni come «caspita!», «piacere di rivederla», «buon appetito!» o «buon proseguimento», mentre «dopo cena» è preferibile a «le ventidue», riservata ai ferrovieri. Tra governanti inflessibili che lo sculacciano con la spazzola per capelli, autisti che lo scorrazzano per boschi e sagre di paese e zii che gli trasmettono l'amore per la letteratura, Jean cresce come un grande sognatore e un instancabile lettore che legge tutto quello che gli capita tra le mani: i manifesti sui muri, le ricette dei medici, i volantini per strada, da bambino, e Oscar Wilde e Bergson da ragazzo. Pur riconoscendo di essere nato con una camicia di finissima seta, circondato di privilegi, d'Ormesson è però, soprattutto, figlio del suo tempo, un tempo dominato dal nazionalsocialismo di Hitler e da una guerra che, con i suoi campi di concentramento, i bombardamenti a tappeto, il nucleare, le bugie e i delitti diventa pane quotidiano di una realtà a cui è impossibile sfuggire. Con una prosa ironica, ammiccante e fantasiosa, Jean d'Ormesson si svela al lettore attraverso un resoconto autentico e appassionante della sua vita. Un resoconto in cui i ricordi, i rimpianti e i sogni mai realizzati di un grande scrittore si fondono insieme senza nostalgia né patetismi, per offrire il ritratto a tutto tondo di un secolo e di un'intera nazione.‎

‎D'Ors Eugenio; Geretto M. (cur.)‎

‎In cinquecento parole. La storia del mondo, la filosofia, l'igiene. Testo spagnolo a fronte‎

‎br. Per i saggi in cinquecento parole di Eugenio d'Ors risulta sempre inadeguata qualsiasi definizione: impossibile parlare di vere e proprie trattazioni, ma al tempo stesso non possono nemmeno essere considerati una collezione di aforismi. Assomigliano molto a dei sistemi in miniatura, se si passa l'espressione, sembrano dei bonsai del pensiero, dove intuizioni di genio attraversano e Illuminano come folgori l'intera storia della civiltà e dello spirito. In queste brevissime opere, interamente pervase da una sottilissima ironia, la ricerca della sintesi si fa estrema, una sfida alle stesse capacità umane, per spingerle massimamente verso il loro "limite superiore", verso la dimensione sopracoscienziale, verso l'"Angelo". Le sinossi in cinquecento parole di d'Ors si possono leggere forse proprio come l'eroico tentativo di far parlare l'"Angelo", quella "sopra-coscienza" che con maggior economia di parole è in grado di raccogliere nei suoi concetti e nelle sue espressioni una visione più vasta di quella raggiungibile dalla semplice umana coscienza. Il fine di questo sforzo sovrumano ha poi un rilievo eminentemente pratico: l'invito costante a coniugare l'intelligenza" e il "servizio", l'intelligenza e la diakonia. Gli scritti costituiscono una naturale introduzione al pensiero di uno dei filosofi più originali nel panorama spagnolo del primo Novecento.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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‎D'Orsi Angelo‎

‎1917. L'anno della rivoluzione‎

‎br. A marzo una rivoluzione "democratica" costringe lo zar Nicola II ad abdicare. In aprile gli Usa fanno il loro ingresso nel conflitto mondiale, a maggio tre pastorelli vedono una "Signora" biancovestita a Fatima in Portogallo, a luglio il capitano inglese Lawrence (detto poi d'Arabia) strappa Aqaba ai turchi e ad agosto Benedetto XV pronuncia le sue parole contro "l'inutile strage" che da tre anni sta insanguinando l'Europa e il mondo. A settembre si moltiplicano gli ammutinamenti al fronte e i tumulti nelle città contro la guerra, ad ottobre a Parigi viene fucilata Margaretha Zelle, danzatrice nota come Mata Hari, e contemporaneamente le truppe italiane vengono travolte a Caporetto. A novembre, mentre i bolscevichi conquistano il Palazzo d'Inverno, la Dichiarazione Balfour apre la strada alla creazione dello Stato di Israele e a una nuova organizzazione del Medio Oriente. A dicembre in Italia il presidente del Consiglio Orlando esorta il paese a "resistere! resistere! resistere!"... 12 mesi per raccontare, tra fatti e ideologie, l'anno in cui tutto è cambiato, in cui il Novecento si è fatto secolo, in cui sono stati stretti nodi che ancora ci imprigionano. Un affresco mosso e dai colori forti e appassionati. 12 capitoli attraverso i quali l'autore suggerisce accostamenti inediti e riferimenti al presente, che per tanti versi ne ha raccolto l'eredità.‎

‎D'Uggento Maria Rosaria‎

‎Baruch degli angeli‎

‎br. Perché ancora una biografia su Spinoza dopo le tante che sono state scritte? Intanto si spera di aver dato al lavoro un taglio originale. Interessava l'uomo, che a noi è apparso sensibile e passionale, a dispetto di tutta una tradizione che continua a definirlo, sbagliando, il filosofo del razionalismo (quando persino in ambito conoscitivo considera la "scienza intuitiva" l'ultimo e più eminente grado della conoscenza). E dell'uomo abbiamo tentato un'analisi psicologica. Non abbiamo privilegiato il filosofo, ma non potevamo sottovalutare la sua battaglia contro l'"odio teologico", il suo ateismo e il suo libertinismo (sì, Spinoza è un libertino) che lo oppongono apertamente alla teologia tradizionale personalistica e trascendentistica, a favore invece di una nuova, commovente e coinvolgente, teologia immanentistica.‎

‎D'Uggento Maria Rosaria‎

‎Baruch degli angeli‎

‎br. Perché ancora una biografia su Spinoza dopo le tante che sono state scritte? Intanto si spera di aver dato al lavoro un taglio originale. Interessava l'uomo, che a noi è apparso sensibile e passionale, a dispetto di tutta una tradizione che continua a definirlo, sbagliando, il filosofo del razionalismo (quando persino in ambito conoscitivo considera la "scienza intuitiva" l'ultimo e più eminente grado della conoscenza). E dell'uomo abbiamo tentato un'analisi psicologica. Non abbiamo privilegiato il filosofo, ma non potevamo sottovalutare la sua battaglia contro l'"odio teologico", il suo ateismo e il suo libertinismo (sì, Spinoza è un libertino) che lo oppongono apertamente alla teologia tradizionale personalistica e trascendentistica, a favore invece di una nuova, commovente e coinvolgente, teologia immanentistica.‎

‎D'Uggento Maria Rosaria‎

‎Un popolo di lazzaroni‎

‎br. È più facile dividere che unire, soprattutto quando si soffia sul risentimento, legittimo, del popolo meridionale. Ma i sovrani francesi e lo Stato ebbero una forza molto maggiore rispetto a quella della monarchia borbonica e degli altri stati preunitari perché riuscirono nell'operazione di "amalgama", realizzando riforme importanti se non risolutive. Rischiavamo di rimanere un popolo di "lazzaroni"; siamo diventati un popolo "moderno".‎

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