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Rogger Hans
La russia pre-rivoluzionaria (1881-1917)
brossura
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Roggero Caterina
L'Algérie au Maghreb. La guerre de libération et l'unité régionale
br. A cinquant'anni dalla fine della guerra d'Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l'Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l'analisi del versante maghrebino e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l'Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini "dell'interno" e "dell'esterno" da un lato e i due governi "fratelli", dall'altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d'Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l'indipendenza algerina, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l'ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri "a tre" di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta di mantenere la "questione algerina" entro i "confini" francesi.
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Roggi Enzo
Le autoblinde del Formalismo. Conversazione con Viktor B. Sklovskij tra memoria e teoria
br. Un lungo dialogo realizzato nel 1967 e poi rimasto sepolto nell'archivio de "L'Unità", di cui Roggi era ai tempi il corrispondente moscovita. Si può così leggere un eccezionale autoritratto dell'Urss attraverso i ricordi di una delle teste pensanti del Formalismo russo.
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ROGHI Bruno
TESSERA VERDE IN AFRICA ORIENTALE. Impressioni e ricordi di un giornalista nella guerra Italo-Etiopica.
In-8 p., bross., sovrac. (picc. manc.), pp. 286,(2), con 116 ill. in b.n. in tavole fuori testo. Imprese e figure della guerra, dai primi giorni di Macallé italiana ai primi giorni della conquista di Addis Abeba. Buon esemplare.
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ROHNER, L
Kalendergeschichte und Kalender.
Wiesbaden, Athenaion, (1978). 522 S. m. einigen Abb., 2 Bl. OPpbd.
书商的参考编号 : 1320843
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Roider Karl A
Baron Thugut and Austria's Response to the French Revolution (Princeton Legacy Library)
Princeton University Press 1987 435 pages 14 224x3 048x21 844cm. 1987. Relié. 435 pages.
书商的参考编号 : 100124828 ???????? : 691051356
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Rojas, Manuel
Der Sohn des Diebes. Roman. Aus dem Spanischen von Anton Maria Rothbauer.
(Frankfurt), Suhrkamp, (1986). 339 S., 6 Bl. 8°. Original-Pappe mit Schutzumschlag.
书商的参考编号 : 11889
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Rokem Freddie; Sacchi A. (cur.)
Filosofi e uomini di scena. Pensare la performance
ill., br. I rapporti tra filosofia e teatro sono un campo d'analisi sempre più frequentato a livello internazionale e sono il soggetto di "Filosofi e uomini di scena" un testo centrale nel dibattito che ha contribuito a stimolare e ora a diffondere anche in Italia. Freddie Rokem affronta in modo inedito "l'antica disputa tra filosofia e poesia" che occupa la notte del Simposio platonico opponendo Socrate ad Agatone e Aristofane, ne segue le metamorfosi nella storia fino a incontrare Walter Benjamin e Bertolt Brecht che, dall'esilio per fuggire il Nazismo, discutono di un racconto di Kafka dalla prospettiva di un filosofo e di un uomo di scena. Nella sua analisi l'autore incontra inoltre il fitto carteggio che occupò Nietzsche e Strindberg, e dedica un capitolo ad analizzare la tragedia di Amleto, la cui rovina consisterebbe nell'incapacità a militare decisamente in un campo o nell'altro, nella filosofia o nel teatro. Facendo scorrere il pensiero dal dettaglio all'insieme e percorrendo la linea delle associazioni, Rokem disegna così le traiettorie che opposero, intrecciarono o in certi casi saldarono teatro e filosofia in quattro casi esemplari. Non che si tratti di una storia consolatoria, capace infine di arricchire i due poli presi nel dialogo, poiché filosofia e teatro sono l'una per l'altro un allarme: aprono lacerazioni, suscitano crisi, terremotano le acquisizioni e le certezze in ciascuno dei due campi.
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Rokoko. - Straub, Johann Baptist (1704-1784). - Volk, Peter:
Johann Baptist Straub (1704-1784). Aufnahmen von Albert Hirmer und Irmgard Ernstmeier-Hirmer.
4°. 217 SS. mit 193 meist ganzseit., tls. farb. Abb. im Text und auf Taf. Orig.-Pp.- mit farb. illustr. Orig.-Umschl. Reich bebilderte Werkmonographie, erschienen aus Anlass des 200. Todestags des Künstlers. - Widm. auf Vortit. Vors. und Vortit. mit Knickspur längs. Cellophankaschierung des Orig.-Umschl. rücks. ganz leicht berieben. Sonst sauberes Exemplar. Exlibris. Kunst, Architektur, Kunstgeschichte 18. Jahrhundert, Innendekoration, Christentum, Kirche, Klöster, Schlösser, Theater, Schwaben, Bayern, Bildband, nach 1945, vor 1990 Bücher Deutsch
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ROLL Maximin
"Souvenirs d'un claqueur et d'un figurant; notes sur la Comédie-Française."
Paris, Au Bureau du Magasin Pittoreque, 1904. 12 x 18, 137 pp., 12 portraits, broché, bon état.
书商的参考编号 : 104.633
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Rolin, Olivier
A y regarder de près - Erik Desmazières
Editions du Seuil, Fiction & Cie, Paris, 2015. In-8, broché sous couverture rempliée et illustrée en noir et blanc, 127 pp. L'œuf du roitelet - L'artichaut - L'asperge - L'huître - L'os de seiche - L'oursin - La cétoine - La girolle - La mouche - La noix - La patate germée - La plume - La pomme de pin - ...
书商的参考编号 : 4140
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Roland GAGEY - 1900 / 1976 - Médecin, auteur libre-penseur et anticlérical, libraire et éditeur français. A également publié sous le pseudonyme C. Louis Vignon.
L'Erotisme dans les rêves de Roland GAGEY - 1900 / 1976 - Médecin, auteur libre-penseur et anticlérical, libraire et éditeur français. A également publié sous le pseudonyme C. Louis Vignon.
In-12 - 261 pages - Exemplaire non coupé - Bon exemplaire
书商的参考编号 : 46742
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Roland, Gabriel
Ein Sadist auf dem Richterstuhl. Ein realistisches Bild aus den Folterkammern der Hexenrichter.
Leipzig, Eva-Verlag, [1931]. 126 S., 1 Bl. Mit 4 Tafeln. 8° (19 x 13 cm). Original-Karton mit illustriertem Schutzumschlag.
书商的参考编号 : 28259
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ROLI RENATO (A CURA DI)
MOSTRA ANTOLOGICA DI PAOLO MANARESI. CATALOGO DELLA MOSTRA, BOLOGNA, MUSEO CIVICO, 12 GENNAIO - 19 FEBBRAIO 1978
15 tavole a colori e 200 in bianco e nero
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Rolin Jean 1900
Police Drugs. Translated with a Foreword by Laurence J. Bendit
Hollis & Carter London. Used - Good. Shows some signs of wear and may have some markings on the inside. Hollis & Carter, London unknown
书商的参考编号 : GRP98514500
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Rolin Jean 1900
Police Drugs / Translated with a Foreword by Laurence J. Bendit. with an Appendix on Narcoanalysis by Edward V. Saher
London : Hollis And Carter 1955. First Edition. Near fine copy in the original gilt-blocked cloth. Slightest suggestion only of dust-dulling to the spine bands and panel edges. Remains particularly well-preserved overall; tight bright clean and strong. ; 194 pages; Description: 194 p. ; 19 cm. Subjects: Narcoanalysis --Evidence Criminal. London : Hollis And Carter hardcover
书商的参考编号 : 153142
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Rollin, Charles / Johann Joachim Schwabe
Herrn Carl Rollins Anweisung, wie man die freyen Künste lehren und lernen soll. Aus dem Französichen übersetzet. Ehemals in vier Theilen abgefasset, ind itzo in zweenen Bänden herausgegeben von Johann Joachim Schwaben. Dritte Auflage. Cplt. in zwei Bänden.
Leipzig: Bernhard Christoph Breitkopf 1760. XXVIII, 766 Seiten und 3 Blatt Inhaltsverzeichnis sowie 756 Seiten und 5 Blatt Inhaltsverzeichnis. Einheitliches Leder der Zeit auf fünf echten Bünden (berieben und bestoßen, teils etwas beschabt, die Kopfkapitale jeweils mit einer kleinen Fehlstelle (vgl. Foto), auf den Titelblättern jeweils zwei alte Stempel und eine handschriftliche Signatur, sonst gute und saubere Exemplare). Gr.-8°. fest gebunden
书商的参考编号 : 30248-zd4
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ROMAGNOLI Ettore
IN PLATEA.
Critiche drammatiche dell'anno 1923. Zanichelli, Bologna, 1924. In-16 gr., bross., pp. 288. Prima edizione. In buono stato (good copy).
书商的参考编号 : 14420
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ROMANO Lalla
L'OSPITE
Einaudi, Torino, 1973. In-8 p., tela editoriale, sovracop. illustrata, pp. 124,(4). Prima edizione. Ben conservato.
书商的参考编号 : 157419
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Romains, Jules (préface)
Le Fauconnier - art français contemporain
Bibliothèque du Hérisson, Librairie Edgar Malfère, Amiens, 1921. In-8, broché sous couverture illustrée en noir, 22-22 pp. Préface - Bibliographie - Planches.
书商的参考编号 : 933
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ROMAGNOLI Ettore
OTTONOVECENTISMO.
Satire. La Prora, Milano, 1935. In-8 gr., brossura figurata a colori (piccoli strappi e tracce d'uso), pp. XI,228. Raccolta di sonetti satirici ben illustrati da Salvatore Quattrocchi. Prima edizione. Testo ben conservato.
书商的参考编号 : 47740
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ROMANO Lalla
UN SOGNO DEL NORD.
Einaudi, Torino, 1989. In-8 p., cartonato editoriale, sovracoperta illustrata, pp. (6),294,(2). Prima edizione. Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 781: Premio Procida-Isola d'Arturo/Elsa Morante. Ben conservato, con dedica autografa della scrittrice a Giorgio Barberi Squarotti (1929-2017, critico letterario e poeta italiano).
书商的参考编号 : 138827
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ROMAGNOLI Ettore
IN PLATEA. Critiche drammatiche dell'anno 1923.
In-16 gr., bross., pp. 288. Prima edizione. In buono stato (good copy).
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ROMAGNOLI Ettore
OTTONOVECENTISMO. Satire.
In-8 gr., brossura figurata a colori (piccoli strappi e tracce d'uso), pp. XI,228. Raccolta di sonetti satirici ben illustrati da Salvatore Quattrocchi. Prima edizione. Testo ben conservato.
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Roman (das ist Roman Baumgartner)
Für eine Rast am Weg. 18 Gedichte und Offsetlithographien.
Horn, Edition Thurnhof, 2002. 37 S., 1 Bl. Kl.-4° (22 x 17 cm). Original-Karton in Original-Kartonumschlag.
书商的参考编号 : 27022
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Romanato Maurizio; Mutterle Maria Lodovica
Alla periferia dell'Impero (1813-1821). Il viaggio di Francesco I, Federico Manfredini, Rovigo e la persecuzione dei Carbonari. Nuova ediz.
ill., br. Una piccola città diventa capoluogo di una nuova provincia alla periferia dell'Impero asburgico. Attorno alla Rovigo della Restaurazione (1813-1821) si muovono i grandi interessi della Storia: l'illuminista rodigino Federico Manfredini diventa precettore del futuro imperatore Francesco I, intrecciando con lui stretti e contrastati rapporti legati alla grande politica, da Napoleone a Metternich. Lo stesso sovrano asburgico visita per due volte Rovigo nel 1819 descrivendola nel suo diario e incrocia le sorti dei patrioti polesani. Dopo oltre vent'anni di sconfitte e drammi personali, dall'esecuzione degli zii alla necessità di concedere in sposa la figlia Maria Luisa all'arcinemico Napoleone, Francesco è strenuo difensore del nuovo assetto europeo costruito al Congresso di Vienna e da "buon padre" per i suoi sudditi, ma ossessionato dalla Rivoluzione, diventa persecutore dei Carbonari in una sorta di paranoia del potere.
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Romanato Maurizio; Mutterle Maria Lodovica
Un imperatore a Rovigo (1819). Francesco I, il «buon padre» persecutore dei Carbonari
ill., br. Francesco I, l'Imperatore nato a Firenze, costretto a combattere per un ventennio Napoleone al quale ha sacrificato in sposa la figlia Maria Luisa, con il Congresso di Vienna ha consolidato l'egemonia austriaca sulla Penisola. Durante il viaggio in Italia nel 1819, diretto a Roma e Napoli per i colloqui con il Papa, il Sovrano visita per due volte la città di Rovigo. Partendo dagli appunti di Francesco I sui soggiorni rodigini, questo libro intreccia i giudizi e le impressioni dell'Imperatore con le cronache dell'epoca. Focalizza gli interessi dell'ospite e lo sforzo organizzativo e con documenti inediti fa luce sulle vicende dell'Imperial Regia Delegazione rodigina, dove in pochi mesi viene allontanato il conte Ferdinando di Porcia e il suo successore Carlo di Wu?llerstorf è trovato morto a Gavello durante una battuta di caccia. Il Sovrano, accreditatosi come "buon padre" dei suoi sudditi e ben accolto in città, diventa persecutore dei Carbonari condannati a lunghe pene detentive allo Spielberg e a Lubiana. Terrorizzato dalle possibili rivoluzioni (in Francia la zia Maria Antonietta era stata decapitata), Francesco mostra il volto paranoico del potere.
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Romanelli G. (cur.); Lugato F. (cur.)
Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020). Ediz. a colori
ill., br. Da sempre caricata delle più disparate valenze simboliche e caratteristiche magiche, come sede degli dei, trono di Giove, rifugio e nascondiglio, luogo remoto e inaccessibile, la montagna diviene oggetto di una fascinazione italiana e europea soprattutto tra Ottocento e Novecento. Guglielmo Ciardi si attribuisce il titolo di quasi inventore della pittura di montagna. Insieme alle sue tele, il volume racconta la montagna attraverso opere di pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. Opere di Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, Tagliabue sono presentate insieme ai manifesti della Collezioni Salce e a curiosità e approfondimenti storico-sociali. Tra i focus inediti, si analizzano una delle prime alpiniste donne delle Dolomiti, la trevigiana Irene Pigatti, la figura di Giuseppe Mazzotti e i taccuini illustrati di Napoleone Cozzi. Dalla scoperta delle Dolomiti alla montagna romantica e la pittura dal vero, Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci raccontano i secoli durante i quali esplodono l'amore e l'attenzione per il tema.
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Romanelli G. (cur.); Lugato F. (cur.)
Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio. Catalogo della mostra (Conegliano, 2 febbraio-24 giugno 2018). Ediz. a colori
ill., br. La mostra "Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio" presenta un'importante riflessione dedicata al pittore veneziano Teodoro Wolf Ferrari, che fa luce su alcuni aspetti fondamentali, ma ancora da approfondire, della storia dell'arte italiana tra XIX e XX secolo. Wolf Ferrari, veneziano, classe 1878, ha saputo assimilare e interpretare gli stimoli migliori della cultura secessionista di inizio '900 trasferendoli a Venezia, animata in quegli anni dalle esperienze fondamentali della Biennale e di Ca' Pesaro, cui prese attivamente parte. Vengono riunite assieme per la prima volta, in un percorso del tutto inedito, oltre 70 opere, tra le quali dipinti, acquarelli, pannelli decorativi, vetrate, studi per cartoline. Il catalogo racconta le 7 sezioni che abbracciano vari momenti ed esperienze, ripercorrendo l'intera produzione di Wolf Ferrari, attraverso un importante confronto non solo con alcuni dei giovani capesarini, ma anche con autori quali Otto Vermehren e Mario de Maria. A testimonianza del contributo critico vengono identificate le linee guida del linguaggio e della poetica dell'autore, rintracciabili in almeno tre direttive principali: la fantasiosa e inquietante simbologia böckliniana; il sintetismo di Pont-Aven attraverso il dialogo con l'ambiente di Ca' Pesaro; la componente secessionista e più marcatamente klimtiana.
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Romanelli G. (cur.); Vatin P. (cur.)
L'angelo degli artisti. L'arte del Novecento e il ristorante all'Angelo a Venezia
ill., ril.
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Romanelli G. (cur.); Vatin P. (cur.)
Le tre stelle di Romano. Burano: arte e storia di un ristorante entrato nel mito
ill., ril. Il secondo appuntamento del progetto "Tavoli e tavolozze" è dedicato a alla storica trattoria di Romano Barbaro a Burano, luogo di convivialità e punto di riferimento per l'intera isola. In questo volume racconteremo la storia del ristorante e della sua ampia collezione di dipinti, ancora oggi esposti alle pareti del locale: più di quattrocento opere che racchiudono veri e propri capolavori di varia epoca. Sfoglieremo inoltre le pagine dei ventisei Libri d'album di firme della trattoria - i famosi Libri d'Oro -, sulle cui pagine hanno lasciato segno del loro passaggio un'infinita varietà di personaggi, artisti, scrittori, attori, cineasti, sportivi e via dicendo.
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ROMANELLI Giandomenico
VENEZIA VIENNA. Il mito della cultura veneziana nell’Europa asburgica.
In-4 p., cartonato editoriale, sovracoperta, custodia, pp. 301, con 314 Illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. In ottimo stato (nice copy).
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Romanelli Giandomenico; Putnam James
Igor Mitoraj. Sculture 1983-2005. Opere scelte Venezia. Catalogo della mostra
brossura
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Romanelli Raffaele
Sulle carte interminate. Un ceto di impiegati tra privato e pubblico: i segretari comunali in Italia, 1860-1915
brossura
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Romani Brizzi A. (cur.); Mazzacchera A. (cur.)
Mirko. Nel tempo e nel mito. Ediz. illustrata
ill., br. Da alcuni anni si sta affrontando un nuovo avvicinamento di lettura all'opera di Mirko Basaldella - un approfondimento teso alla rinascita delle attenzioni più vaste sull'opera complessa di questo artista italiano di grande spicco. Mirko è sempre stato velocemente classificato dai testi di storia dell'arte come scultore, e certo questo è il ruolo in cui maggiormente si è fatto conoscere in vita ma, come vedremo, non esclusivamente.
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Romani Romano
Libertà e filosofia
brossura
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Romani U. (cur.)
Luca Gazzaniga. Istinto e ragione-Instinct and reason. Ediz. illustrata
ill., br. Con il suo atteggiamento Gazzaniga riflette ciò che il critico francese Jacques Lucan nel 1995 ha definito come i due poli dell'evoluzione contemporanea dell'architettura ticinese. Da una parte la radicalizzazione dell'atteggiamento progettuale, che si esprime sotto forma di rigore geometrico, e dall'altra il manierismo, inteso positivamente, da cui risulta un arricchimento del linguaggio formale. I progetti di Gazzaniga sono caratterizzati dal rispetto per i luoghi, dall'attenzione per la scala, da una raffinata geometria nel controllo degli spazi, dall'importanza conferita ai materiali e alle loro connessioni, dal rigore e dall'estrema accuratezza nei dettagli costruttivi e, non meno importante, da un'attitudine professionale disponibile a interpretare senza passività alcune esigenze del mercato.
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Romano A. (cur.); Di Blasio A. (cur.)
Una stanza tutta per loro. Cinquantuno donne della letteratura italiana
ill., br. Cinquantuno scrittrici italiane fotografate nel luogo in cui sono solite scrivere: in uno studio pieno di libri, al tavolo di una cucina, sulla panchina di un parco, nel vagone di un treno, in una biblioteca pubblica, sul bordo di una piscina, in un bar affollato. Un viaggio inedito alla scoperta delle voci più interessanti della letteratura italiana contemporanea diventa un'indagine sulla scrittura, sulla narrazione e sul ruolo della donna all'interno del mondo culturale italiano.
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Romano Antonio
Seduzione dell'opera aperta. Una introduzione
brossura Cosa hanno in comune Jacques Lacan e Umberto Bossi? Che rapporti intercorrono tra la Legge e il Porno? Una scultura di Michelangelo e un programma televisivo hanno la stessa incisività? Se la realtà umana è fatta di parole, è come linguaggio che si articola e come "testo" che si può leggere, con le sue strategie espressive, i suoi escamotage linguistici, le sue metafore e i suoi espedienti narrativi. Sotto di essi scava l'ansia del contemporaneo, con la sua fame di realtà, in cerca di un significato che non abbia bisogno d'interpretazione. Seduzione dell'opera aperta guarda questa ansia e il suo lavoro su quella scenografia di parole chiamata "realtà", scomponendosi e adattandosi al suo oggetto, mostrando che "l'opera è aperta in base al suo grado di seduzione".
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Romano Beda; Romano Sergio
Berlino capitale. Storie e luoghi di una città europea
ill., br. Fra le capitali europee Berlino è una delle più giovani e forse quella maggiormente condizionata dalle sorti politico-militari del proprio paese, con il suo ciclo di sconfitte e di rinascite. Dopo la disfatta del grande impero guglielmino nella prima guerra mondiale, la città seppe rigenerarsi nella Repubblica di Weimar diventando un centro fra i più effervescenti sul piano artistico e culturale. Ridotta a cupo campo di battaglia negli ultimi giorni di Hitler, fu ricostruita mattone su mattone. Le Berlino ricostruite in realtà furono due, divise tra le repubbliche dell'Est e dell'Ovest, e rispecchiarono fisicamente, oltre a due ideologie, aspetti diversi del carattere nazionale. Oggi, nella Germania riunificata, l'identità di Berlino, forte e dinamica, è fatta di storia e apertura al futuro.
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Romano Gianni
Mimmo Rotella. Flashion [Deutsch]
illustrazioni
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Romano Giorgio
BIBLIOGRAFIA ITALO EBRAICA. (1848 1977).
Olschki, 1979. In-8, brossura, pp. 208. In ottimo stato.
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Romano Giorgio
ESCHILO A GELA.
Rotary Club Gela, 2000. In-8, brossura, pp. 112. In ottimo stato
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ROMANO L.
LA PENOMBRA CHE ABBIAMO ATTRAVERSATO.
In-8, tela editoriale, sovracoperta (piccoli strappi), pp. 207. Seconda edizione. In buono stato (good copy).
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ROMANO Lalla
INSEPARABILE.
In-8 (cm. 22.50), cartonato editoriale, sovracoperta editoriale illustrata (macchioline), pp. (4), 175, (5). Prima edizione. In buono stato (good copy).
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Romano Sergio
Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi
br. Col Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent'anni 132 miliardi di marchi d'oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del '53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L'Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L'Unione vacilla sotto il peso della crisi. Oggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell'austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant'anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.
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Romano Sergio
Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi
br. Col Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent'anni 132 miliardi di marchi d'oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del '53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L'Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L'Unione vacilla sotto il peso della crisi. Oggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell'austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant'anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.
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Romano Sergio
I falsi protocolli. Il «complotto ebraico» dalla Russia di Nicola II a oggi
ril. Nei primi anni del Novecento cominciò a circolare - dapprima in Russia, poi nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti - un libro dal titolo apparentemente neutro, "I Protocolli dei savi anziani di Sion" (il cui testo è qui riprodotto in appendice), che descrive in ogni particolare la strategia messa in atto dagli ebrei per conquistare il mondo. Riconoscendovi il plagio di un pamphlet contro Napoleone III e di altri coevi testi antisemiti, nel 1921 il Times dimostrò che i Protocolli erano un falso, ed erano stati scritti probabilmente a Parigi da agenti dell'Ochrana (il servizio segreto zarista) per fomentare i pogrom che insanguinavano il declino dell'impero. Nonostante la comprovata falsità, i Protocolli sono in seguito riaffiorati periodicamente a sostegno di ogni campagna antiebraica: nella Germania hitleriana e nell'Italia fascista, in Medio Oriente (dove arrivarono "nei bagagli della propaganda di Goebbels") e nella Russia dei nostri giorni. Sergio Romano non solo ripercorre i retroscena delle vicende legate a questa colossale mistificazione, ma indaga anche gli scopi cui essa è servita e gli orrori che ha contribuito a provocare nel secolo scorso.
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Romano Sergio
La quarta sponda. Dalla guerra di Libia alle rivolte arabe
ril. Non è certamente un caso, se oggi la Libia è, insieme alla Siria, il Paese più violento e caotico del Mediterraneo. Nella "Quarta sponda", Sergio Romano ne ripercorre la storia e ce ne illustra i tanti volti. Il primo è quello delle due province ottomane, alla periferia dell'Impero, quando l'Italia ne decise la conquista: piccole società ebraiche ed europee nelle due città maggiori, modesti traffici con il Mediterraneo e con l'Africa, tribù combattenti e gelose della loro indipendenza che daranno molto filo da torcere all'amministrazione coloniale italiana. Il secondo è quello della colonia degli anni Venti e Trenta. Nacque allora, soprattutto durante il governatorato di Balbo, una Libia italiana di cui esistono ancora parecchie tracce. Il terzo è quello della Libia post-coloniale, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la proclamazione dell'indipendenza: un piccolo regno, una nuova ricchezza rappresentata dal petrolio e dal gas, un'importante comunità italiana e buone relazioni con la vecchia potenza coloniale. Il quarto è quello di Gheddafi, ufficiale nazionalista, spregiudicato, tirannico, divorato da insaziabili ambizioni. Il quinto e ultimo volto è quello incompleto di un Paese che non è ancora riuscito, dopo le rivolte arabe, a trovare un nuovo equilibrio ed è tuttora sconvolto da una sanguinosa guerra civile.
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Romano Sergio
Putin e la ricostruzione della grande Russia
ril. Perché i russi amano Putin? Il numero uno del Cremlino preoccupa europei ed americani, ma esprime le ambizioni di un Paese fiero della sua storia e che non intende rinunciare al suo ruolo Dire Russia per molti significa dire Vladimir Putin. Da più di quindici anni al governo di un Paese di enormi dimensioni, che si estende dal Mare del Nord al Pacifico, l'«uomo più potente del mondo», come dal 2013 lo definisce Forbes, ha infatti impresso il proprio marchio sulla storia recente dell'ex impero sovietico. Non solo. Con una strategia politico-istituzionale aggressiva e spregiudicata, che in più occasioni è parsa lontana dagli standard delle democrazie occidentali, è diventato uno degli attori principali sullo scenario geopolitico contemporaneo. Ma quali sono le ragioni profonde di questo successo? Quale il segreto di un potere così incontrastato? Secondo Sergio Romano, che ha concluso la sua lunga e prestigiosa carriera diplomatica come ambasciatore proprio a Mosca, Putin si è impegnato a fondo nella ricostruzione dell'identità russa, rinnovando un bagaglio di simboli, valori e ideali rimasti sepolti per secoli. Consapevole del peso della tradizione, che da Pietro il Grande al tramonto dello zarismo ha forgiato istituzioni e culture politiche della nazione, Putin ha saputo gestire a proprio vantaggio la memoria pubblica della Rivoluzione d'Ottobre, rafforzando al tempo stesso il ruolo della Chiesa ortodossa, cui ha garantito un nuovo spazio sociale. Ha rispolverato, insomma, un'ideologia e una missione. È da queste premesse, ci fa capire Romano in pagine documentate che dobbiamo necessariamente partire se vogliamo capire qualcosa di più della Russia odierna e del nostro presente, dalla guerra al terrorismo in Cecenia al conflitto con l'Ucraina per l'annessione della Crimea, dalla dottrina militare anti-NATO all'attuale intervento in Siria, che agita i fantasmi di una guerra fredda collocata troppo in fretta negli archivi della Storia.
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