|
Nietzsche Friedrich; Montinari M. (cur.)
Schopenhauer come educatore
br.
|
|
Nietzsche Friedrich; Montinari M. (cur.); Colli G. (cur.)
Opere complete. Vol. 5/2: Idilli di Messina-La gaia scienza-Frammenti postumi (1881-82)
ill.
|
|
Nietzsche Friedrich; Montinari M. (cur.); Colli G. (cur.)
Opere complete. Vol. 7/2: Frammenti postumi (1884)
brossura
|
|
Nietzsche Friedrich; Posani Löwenstein M. (cur.)
Il servizio divino dei greci
br. Le lezioni sul culto greco raccolte in questo volume, che Nietzsche tenne tra il 1875 e il 1878, furono le ultime della sua carriera di docente di filologia classica a Basilea, e testimoniano il nuovo orientamento che volle imprimere al suo studio dell'antichità greca, lontano dalle tonalità della "Nascita della Tragedia". Mettendo a punto un inedito metodo di ricerca storica e prendendo a bersaglio l'immagine "chimerica" del mondo greco e il donchisciottismo dei filologi - che invita ad andare a scuola dagli etnologi e dagli antropologi -, Nietzsche passa in rassegna le contaminazioni straniere di cui è impregnata la religione greca. Né teme di stilare l'elenco degli "errori" nel "modo di pensare e di dedurre" che sono alla base del servizio divino greco, delineando così una sorta di anatomia del "pensiero impuro" all'origine di ogni forma di culto. E tuttavia non rinuncia a definire l'essenza dello spirito greco: di quel Greco capace di "imparare festosamente come un dilettante" di genio, perché sa appropriarsi e superare ciò che è estraneo - e non si limita, come i romani, a "pavoneggiarsi con ciò che ha preso a prestito".
|
|
Nietzsche Friedrich; Pozzoli C. (cur.)
Come si diventa ciò che si è. Ecce homo e altri scritti autobiografici
br. L'edizione del 1908 di "Ecce homo" di Nietzsche (Roecken Lutzen 1844, Weimar 1900) qui riprodotta, è accompagnata da tutti gli scritti autobiografici. Questa operazione si spiega con la concezione dello stesso Nietzsche, il quale non separava mai la vita dall'opera, il proprio vissuto da ciò che scriveva e pubblicava. Il volume è diviso in tre parti: una scelta di scritti autobiografici degli anni 1856-1869 che comprende i "ricordi della mia infanzia" scritti a sedici anni; le cinque prefazioni (in parte autocritiche) scritte nel 1886 alla riedizione delle opere: "La nascita della tragedia", "Umano, troppo umano I-II", "Aurora", "La gaia scienza". La terza parte riporta l'edizione completa di "Ecce homo".
|
|
Nietzsche Friedrich; Raio G. (cur.)
La volontà di potenza. Scritti postumi per un progetto. Ediz. integrale
ril. I frammenti qui raccolti, e che comprendono l'abbozzo disorganico della progettata opera "La volontà di potenza" che il filosofo tedesco non scrisse mai, devono essere presi soprattutto come brevi e significative illuminazioni sull'evoluzione del pensiero di Nietzsche. Sono proprio queste, infatti, le riflessioni dalle quali il filosofo ha attinto per la stesura dei suoi grandi scritti. Introduzione di Jean-Michel Rey.
|
|
Nietzsche Friedrich; Scolari P. (cur.)
Astenersi dai giornali!
br. "Un giornale in luogo della preghiera quotidiana". (Nietzsche)
|
|
Nietzsche Friedrich; Tomatis F. (cur.)
Su verità e menzogna:Sul pathos della verità-Su verità e menzogna in senso extramorale. Testo tedesco a fronte
br. Questo è uno scritto giovanile di Nietzsche: si tratta della prima riflessione teoretica, autonoma e compiuta, del filosofo; egli stesso lo designò nel 1884 come un pro memoria in cui fosse già stato espresso, e in maniera più ardita che nelle opere edite, il proprio modo di pensare. Il testo espone una concezione metaforica della realtà, intesa prospettivisticamente come risultato, sempre in corso di rielaborazione, dell'originaria facoltà metaforizzatrice dell'uomo, capace di creare immagini, suoni, parole, persino i concetti più astratti e lontani dalla vita. Si preannuncia quella svolta radicale nel pensiero occidentale operata da Nietzsche nelle sue più note opere successive. Lo scritto viene affiancato da un altro a esso strettamente connesso e di pochi mesi precedente, "Sul pathos della verità" .
|
|
Nietzsche Friedrich; Valori F. (cur.)
Interpretazione e oltreuomo. Antologia di testi nietzschani
br.
|
|
Nietzsche Friedrich; Vitiello V. (cur.); Fagiuoli E. (cur.)
La nascita della tragedia. Ediz. critica
br. L'opposizione e la radice comune di apollineo e dionisiaco. Il primo confronto ammirato e devastatore del grande filosofo tedesco con la genealogia della cultura occidentale che anticipa tutta la sua filosofia. Questa edizione della "Nascita della tragedia" è arricchita da un commento che ne accompagna pagina per pagina la lettura e da schede tematiche che situano il giovane Nietzsche e la sua opera (anzitutto tra Wagner, a cui il libro è dedicato, e Schopenhauer, che vi esercita un'influenza filosofica sensibile), mettono a fuoco alcuni temi specifici (come la funzione del coro o il significato della catarsi nella tragedia greca) e, ancora, delineano aspetti che resteranno portanti nello sviluppo del pensiero nietzscheano: per esempio la polemica contro la cultura socratica e il concetto stesso di tragico.
|
|
Nietzsche Friedrich; Vivarelli V. (cur.)
La nascita della tragedia
br. "La nascita della tragedia", capolavoro giovanile di Nietzsche e pietra miliare del pensiero estetico moderno, è anche uno dei libri più complessi, sconcertanti ed enigmatici del filosofo tedesco, che ne prese le distanze nella celebre Autocritica del 1886. La sua pubblicazione avrebbe modificato radicalmente e per sempre la concezione del mondo e dell'arte greca. Accompagna questa nuova traduzione un'ampia introduzione che riassume i temi e gli intenti dell'opera, sottolineando i principali problemi interpretativi rimasti tuttora aperti: l'apollineo e il dionisiaco, la fitta rete di metafore faustiane, le varie fonti filologiche, il rapporto complesso con Schopenhauer e Wagner. Conclude il volume una sezione antologica che comprende passi (molti dei quali inediti in italiano) dalle lezioni universitarie del filosofo tedesco, lettere degli amici sulla "Nascita della tragedia" e i brani più significativi dei libri utilizzati nel corso della stesura, dai quali risulta tra l'altro come Nietzsche fosse più vicino di quanto generalmente si pensi alle principali acquisizioni e agli aspetti più innovativi della grande filologia tedesca del suo tempo.
|
|
Nietzsche Friedrich; Zacchini S. (cur.)
Dalla mia vita. Gli anni della giovinezza 1844-1858
br. Dalla mia vita è la prima autobiografia di Nietzsche. Scritta nell'estate del 1858, vi si trova il racconto coinvolgente ed appassionato dei primi tredici anni di vita del filosofo. Il testo, contenuto in un quaderno di 137 pagine, ricostruisce gli anni di Röcken, la morte del padre, il trasferimento a Naumburg, le prime esperienze scolastiche, l'incontro con i classici, le passeggiate con gli inseparabili amici Krug e Pinder, con i quali compone musica, poesie, brevi opere teatrali (messe poi in scena con i familiari) e manuali di guerra a seguito dell'interesse per gli eventi di Crimea. Quest'opera va letta come il riflesso di un mondo culturale, sociale e religioso colto con gli occhi di un giovane eccezionalmente sensibile, solitario, chiuso ed introspettivo. E questo sguardo è estremamente importante perché sarà proprio in lotta contro questo mondo che questo giovane diverrà Friedrich Nietzsche.
|
|
NIGGELER J
Turnschule für Knaben und Mädchen. Erster Theil: Das Turnen für die sechs ersten Schuljahre. - Zweiter Theil: Das Turnen für die Altersstufe vom zehnten bis sechszehnten Jahre.
Zürich:, Schultheß., 1876/1874. Kl.8°. V,288,(2), XII,268 S.(Fraktur). Halbleder der Zeit mit goldgeprägtem Rückentitel und Lederecken (Halbfranz). [2 Warenabbildungen] Sechste, umgeänderte und verbesserte bzw. vierte, Einband etwas berieben, Ecken und Kapitale stärker bestoßen und beschabt. Papierbedingt gegilbt und im 2. Teil stellenweise etwas stockfleckig. Sonst gut erhalten.
Référence libraire : 26651B
|
|
NIGGELER J.:
Turnschule für Knaben und Mädchen. Erster Theil: Das Turnen für die sechs ersten Schuljahre. - Zweiter Theil: Das Turnen für die Altersstufe vom zehnten bis sechszehnten Jahre.
Sechste, umgeänderte und verbesserte bzw. vierte, verbesserte Auflage. Kl.8°. V,288,(2), XII,268 S.(Fraktur). Halbleder der Zeit mit goldgeprägtem Rückentitel und Lederecken (Halbfranz). Einband etwas berieben, Ecken und Kapitale stärker bestoßen, papierbedingt gegilbt und im 2. Teil stellenweise etwas stockfleckig. Sonst gut erhalten. Mit je 1 Vorwort pro Teil. Keine Abbildungen!
|
|
Nigro Covre Jolanda
I fauves. Ediz. illustrata
ill., br. La presente pubblicazione è dedicata ai Fauves. Un itinerario storico attraverso le principali vicende del movimento artistico francese (Fauves in francese belve) nato nel 1905, così chiamato per la selvaggia violenza espressiva del colore, steso in tonalità pure.
|
|
Nigro Pietro
Pagine autobiografiche e miscellanea artistico-letteraria
br. L'autore, dopo un breve ricordo dei suoi due principali maestri, il padre Salvatore e il giudice Italo Troja, evidenzia le caratteristiche della sua sicilianità attraverso la descrizione di due cittadine: Avola, suo luogo di nascita, e Noto, suo luogo di residenza dopo il matrimonio. Attraverso un piacevole excursus autobiografico si va dagli anni universitari ai viaggi compiuti in Francia e in Svizzera, proseguendo con la descrizione della sua città d'elezione, Parigi, fucina della sua passione letteraria, e concludendo con quegli autori che hanno influenzato la sua formazione.
|
|
Nigro Raffaele
Narratori cristiani di un Novecento inquieto
br. "Vale la pena di apprezzare la tenacia letteraria dimostrata da [...] narratori cristiani i quali, anche quando la società letteraria li snobbava, si sentivano in pace con loro stessi nel voler scrivere bene e nel raccontare degli umili e degli sconfitti o di grandi figure esemplari della Chiesa. I grandi passaggi civili e religiosi dell'Italia repubblicana in cui vissero dal fascismo alla democrazia, dalla ricostruzione al consumismo, dal papato ieratico di Pio XII alla collegialità del Concilio Vaticano II - non furono fatti banali tanto è vero che continuano ad emanare, come brace sotto la cenere, un calore che scalda ancora la nostra storia. Leggere di scrittori italiani non dogmatici, ma nemmeno eretici, che insieme ai classici della letteratura praticavano i Vangeli, la patristica e gli autori francesi, le riunioni di partito e le redazioni o le chiese, vuol dire rivivere un'esperienza collettiva che oggi, nel settantesimo della Repubblica, appare ancora autentica. E questo libro di Nigro può essere letto come la mappa di una geografia letteraria che non risponde ai canoni di una scienza astratta ma a quelli della vita". (dalla premessa di Giuseppe Tognon)
|
|
Nigro S. S. (cur.)
Leonardo Sciascia scrittore editore ovvero La felicità di far libri
ril. "Dopo sedici anni tornano in libreria, con il corredo di nuovi documenti, le istantanee critiche di Leonardo Sciascia editore in casa Sellerio: un libro di cronachette per bandelle, così esigue e così complete, oltre che di perentoria originalità, che convertono la forma inventiva e libera del saggio nei moduli strofici di essenziali biografie di libri o nella levità di racconti amabilmente eruditi. Sciascia ha reinventato gli spazi e la pratica del lavoro editoriale. Della costrizione esercitata dalla ristrettezza della pagina e dalla imprescindibile speditezza, ha fatto, senza forzature e senza sofferenze, le occasioni per una scrittura asciuttamente prensile e di grande estro nelle sue inconfondibili svoltature ritmiche. Un ritratto inedito di Sciascia editore si consegna quindi in questo libro, che i quadratini di copertina e le note editoriali dello scrittore raccoglie e distende come conversazione pubblica e privata insieme. Come nervatura di una biografia letteraria; se non di un'autobiografia disseminata nei libri che fecero la felicità di Sciascia lettore ed editore, e ricomposta in Catalogo e Biblioteca. Il fascino lento e la leggerezza strepitosa dell'erudizione seducono; e il lettore impegnano su «fatti diversi di storia letteraria e civile». In un altro modo può essere letto il libro. Come il racconto, per capitoli più o meno minimi, della storia di un'impresa editoriale inventata dalla letteratura di Sciascia, e che ora celebra se stessa nell'occasione congiunta del trentennale della morte dello scrittore e del cinquantesimo anniversario della casa editrice." (Salvatore Silvano Nigro)
|
|
Nigro Salvatore Silvano
Il principe fulvo
ill., br. Il principe fulvo, Don Fabrizio Corbèra, Principe di Salina, è il protagonista di questo arioso "racconto di un romanzo" che Salvatore Silvano Nigro ha costruito per svelare II Gattopardo e guidarci in una regolata intimità di documenti inediti, lettere e testimonianze che, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, illuminano biografia e scrittura. Vengono in primo piano le intemperanze degli anni giovanili di Lampedusa, la vocazione a sgangherarsi nel tentativo di riscrivere "Il Circolo Pickwick" di Dickens. Tutto questo romanzeggiare dickensiano sta prima e dietro "Il Gattopardo". Nigro rapisce lo sguardo quotidiano del Lampedusa maturo, entrando nelle prospettive casalinghe e urbane che erano finite sotto i suoi occhi, per rintracciarvi le immagini che, trasfigurate, si sarebbero trasformate nel "Gattopardo" in veicoli narrativi e in impianto di forme. E si scopre con sorpresa come perfino le più apparentemente innocue presenze di una vita siano diventate "personaggi". In questa luce il capolavoro di Lampedusa è raccontato non come il romanzo storico che tutti conosciamo, ma come un segreto romanzo fantastico e allegorico intimamente strutturato dalla trama di un quadro vivente. Dentro "Il Gattopardo" si muovono una mutante creatura di cielo e di mare, sagome di animali che fanno sberleffi o imprecano, due statue animate: una Venere, determinata e "assassina"; e un Ercole in divisa fulva, da leone, legato all'araldica e alla simbologia dei Borbone.
|
|
Nigro Salvatore Silvano
La tabacchiera di don Lisander. Saggio sui «Promessi sposi»
ill., br. La tabacchiera è, per Manzoni, la "scatola" della memoria letteraria attiva nella scrittura dei Promessi Sposi. È un richiamo, anche: rivolto ai lettori disposti a brividare di agnizioni nel labirinto dialogico del romanzo, tra estri sterniani e umori barocchi. Tutto comincia con un curato che inciampa nel malincontro. Seguono le corserelle, i saltelloni, le giravolte, i trotti, i passi brevi e circospetti, lunghi o infuriati, di quanti nell'infelicità della storia viaggiano: tragicamente e comicamente; misurandosi con le "piante insanguinate" di eroi e idoli, che hanno profanato le orme di sangue della Passione di Cristo. Falsari della Grazia e falsari di Dio, tormentati e tormentanti, perpetuano l'idolatria babelica della costruzione di una "torre" che trafora il cielo per darsi un "nome"-, in un "eccesso di esistenza", che comporta la dispersione di un popolo e la confusione delle lingue; e le irresponsabilità di una letteratura, che ha smarrito il compito e il dovere della denuncia dell'"errore" e dell'"orrore".
|
|
NILSON, J.E
Die zwölf Monate. Eine Ornamentstichfolge aus dem Jahre 1766. Vorwort v. Heinz Spielmann.
Hamburg, Offizin Paul Hartung, (1961). Folio. 2 Bl., 12 Tafeln. mit den Monatsstichen nebst Monatsversen, 1 Bl. Illustrierter OPpbd (Rücken etwas bestoßen u. m. kl. Läsuren).
Référence libraire : 1227324
|
|
Nilus Sergey; Curtotti D. (cur.)
Protocolli dei savi di Sion
br. Opera della polizia segreta zarista, pubblicata per la prima volta in Russia nel 1903 e già dimostrata un falso nel 1921 dal Times di Londra, che ne indicava le fonti letterarie, i Protocolli hanno nondimeno trovato innumerevoli sostenitori durante tutto il '900, dai regimi totalitari europei fino al più recente antisemitismo islamico. L'idea del complotto dei Manipolatori Occulti, di cui i Protocolli costituiscono l'impressionante archetipo, è certamente una delle grandi ossessioni del '900: secolo dei regimi totalitari delle democrazie corrotte, dei poteri sotterranei e delle trame massoniche, dell'onnipervadenza dei media, delle manovre planetarie della finanza. Che l'antisemitismo di ieri e di oggi si sia ostinato a propagandare con successo sempre rinnovato l'autenticità dei Protocolli di Sion è sicuramente l'ennesima, lampante prova della stupidità umana.
|
|
Nin Anaïs; Stuhlmann G. (cur.)
Diario. Vol. 3: 1939-1944
br. Per Anaïs Nin saranno anni difficili, questi primi anni Quaranta a New York, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di sé e quando il terzo volume del diario si chiude, sull'anno 1944, la Nin è ormai una scrittrice nota e ammirata negli Stati Uniti. In Europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. Contro la distruzione e l'orrore della guerra, come contro orrori più vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - Anaïs Nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono più care. Prefazione di Antonio Debenedetti.
|
|
Nin Anaïs; Stuhlmann G. (cur.)
Diario. Vol. 4: 1944-1947
br. 1944: sono anni, ormai, che Anaïs Nin vive a New York, eppure la costante di estraneità e disagio è sempre viva in lei. Rifiuta l'integrazione in un mondo unidimensionale e cristallizzato, lotta contro l'ottusità, il grigiore delle persone che incontra, che non sanno cosa sia la gioia, la serenità, la musica, che "sono o fatte d'acciaio e cemento o ridotte a cavallo da soma". L'unica via da seguire, l'unica risposta a un modo di vivere autentico, è sempre la stessa: concentrazione sul rapporto di ogni di ogni singolo con i suoi singoli e con le cose. Il mondo di Anaïs Nin esclude ogni forma di snobismo, ogni essere umano è unico e irripetibile ed è per questo che nel suo diario troviamo lo stesso interesse per sconosciuti e personaggi celebri. Prefazione di Antonio Debenedetti.
|
|
Nin Anaïs; Stuhlmann G. (cur.)
Diario. Vol. 5: 1947-1955
br. Inverno 1947: Anaïs Nin è in Messico e si sente invasa di gioia, in armonia con la natura e con "il ritmo dei nativi". Il suo ritorno negli Stati Uniti costituisce un duro impatto con la realtà, realtà che, affrontata sul piano dell'arte, non costituisce un rifiuto di responsabilità, ma un'ossigenazione psicofisica per sopravvivere. La Nin si sente spezzata: arte e vita sono due momenti diversi e inconciliabili, solo la natura le dà sollievo, solo il suo essere nella natura costituisce per lei un momento di coesione e sintesi. È un periodo di ribellione e di ripensamento per la donna e per la scrittrice. Dopo quattro anni di analisi, la Nin ha superato la crisi, ha debellato la nevrosi, è libera, piena di voglia di vivere e di dedicarsi alla scrittura. Prefazione di Antonio Debenedetti.
|
|
Nin Anaïs; Stuhlmann G. (cur.)
Diario. Vol. 6: 1955-1966
br. Si ritrova "nel presente" e vuole trasmettere agli altri il frutto di anni di esperienza come donna e come scrittrice: la felicità sta nelle piccole cose, non nelle vette dell'estasi. Nel sesto volume del suo diario Anaïs Nin non è più la protagonista: questo sarà "il diario degli altri". Anaïs realizza ritratti acuti, vivi e severi. Ammira Simenon; ama Bergman; giudica Beckett troppo intellettuale, Simone de Beauvoir oggettiva e disperante; capisce Ginsberg e Corso, il loro surrealismo e la loro ironia selvaggia; rimpiange di non aver potuto incontrare la grande e altera Djuna Barnes; si abbandona a riflessioni su fenomeni letterari e no (il commercialismo nell'arte e nella vita americane; la validità della musica elettronica; la forza del jazz come espressione di vita, ritmo ed emozione; l'intellettualismo di Huxley; la profondità di Ionesco). Anaïs Nin vive scrivendo; e la vita è il movimento verso la rivelazione, il passaggio dal mistero alla chiarezza. Il suo Diario "è un campo d'azione che copre tutte le strade oscure dell'anima e del corpo alla ricerca della verità ... Registra mille anni di femminilità, mille donne" Prefazione di Antonio Debenedetti.
|
|
Ninivaggi Rosanna
Parola, essere e verità. Il logos cristiano e la parresia di Michel Foucault
br. La parresia riguarda essenzialmente la relazione obbligante e imprescindibile tra chi parla e ciò che dice. Dire la verità è ontologicamente un'attività virtuosa di adeguamento tra essere e parola. Attraverso la sua archeologia dei saperi, Michel Foucault ci introdurrà all'analisi ontologica della parresia come etica di colui che parla, come azione di operante verità, ergo come Alet-urgia. Osserveremo l'atteggiamento del parresiastes nel mondo greco-ellenistico e nelle prime comunità cristiane attraverso le fonti patristiche, per meglio valutare, rispetto alle differenti interpretazioni, i concetti di parresia e di verità, nel superamento di quell'inquietudine gnoseologica, teologica e filosofica che caratterizza, nel contesto contemporaneo, il faticoso ma fecondo e necessario dialogo tra i saperi. Nella testimonianza di Foucault emergerà una novità interpretativa, frutto di un'evoluzione filosofico-esistenziale, oserei dire di un'illuminante conversione.
|
|
Nippon / Japan - Yokohama
Mapu Yokohama [Yokohama-an mapu] Farbiger Stadtplan auf Papier um 1874 (im siebten Jahr der Meiji-Ära), der später (1890) von Togoro Ozaki überarbeitet wurde. Blattgröße ca. 34 [46] x 47,5 cm. / Colored city map on paper around 1874 (in the seventh year of the Meiji era), which was later (1890) revised by Togoro Ozaki. Sheet size approx. 34 [46] x 47.5 cm.
o.J. [Mehrfach gefaltet, eine ganz kleine Fehlstelle, sonst gutes und sauberes Exemplar / Folded several times, a very small missing part, otherwise good and clean copy].
Référence libraire : 31194-zb3f46
|
|
Nissim Gabriele
La bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti
br. Gabriele Nissim ha dialogato a lungo con Moshe Bejski, scampato alla deportazione grazie all'aiuto di Oskar Schindler e fondatore del Giardino dei Giusti, a Gerusalemme, nel quale ogni albero ricorda la vita di un uomo che ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista durante la Shoah. E in queste pagine guida il lettore lungo un itinerario del tutto particolare: rilegge i grandi pensatori del Novecento - da Hannah Arendt a Vasilij Grossman, da Etty Hillesum a Vàclav Havel - che si sono interrogati sul bene possibile nelle situazioni estreme, e individua quale sia stata di volta in volta la molla che ha spinto i protagonisti a gesti di bontà apparentemente insensata. La speranza è che questo esercizio della memoria possa dare l'avvio a una sorta di staffetta della responsabilità morale che si tramandi ai giovani, affinché possa formarsi una generazione che cresca nell'idea della tolleranza e del rispetto reciproco.
|
|
Nissim Gabriele
La lettera a Hitler. Storia di Armin T. Wegner, combattente solitario contro i genocidi del Novecento
br. Un giorno nel 1965 Johanna, una studentessa universitaria tedesca in cerca di un'occupazione a Roma, legge sul "Messaggero" un'inserzione: "Poeta tedesco ricerca segretaria tedesca". Poco dopo essere stata assunta, il sedicente poeta le detta una lunga lettera in difesa degli ebrei che sostiene di aver scritto e spedito a Hitler nel 1933, e le chiede di inviarla a centinaia di indirizzi tedeschi, fra cui quelli di alcuni giornali. Johanna è convinta di avere di fronte un millantatore, ma dovrà ricredersi quando, tornata in Germania, si metterà a indagare sul suo datore di lavoro, ripercorrendo così passo passo la vita di Armin T. Wegner, scrittore e strenuo difensore dei diritti umani, riconosciuto dagli armeni come "giusto" per essere stato uno dei primi a denunciare il dramma del loro popolo: il genocidio del 1915-16. Quello stesso riconoscimento Armin lo aveva ricevuto nel 1967 anche in Israele, con un albero nel giardino dei giusti di Yad Vashem, proprio per la lettera al Führer e la denuncia delle leggi antisemite. Gabriele Nissim ne ha ricostruito la straordinaria vita, anche sulla base delle tante lettere custodite negli archivi di famiglia. Dopo aver servito nell'esercito tedesco, alleato dei Giovani Turchi, come ufficiale medico durante la Prima guerra mondiale - e aver assistito come testimone diretto al genocidio degli armeni (sono sue le uniche fotografie esistenti dello sterminio) -, a metà degli anni Venti Wegner diventa comunista...
|
|
Nitsch Carlo
La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle «Pagine sulla guerra» di Benedetto Croce
br. La Grande guerra rappresenta un banco di prova per la Filosofia dello spirito crociana, un laboratorio per saggiare la solidità del sistema appena condotto a compimento. Nello spirito pratico la tensione, provocata dall'esperienza del conflitto, viene più chiaramente in evidenza. L'eticità dei valori universali è costantemente insidiata dal dovere del cittadino di difendere la patria, e il carattere controverso dell'«utile», che emerge dalle pagine sulla guerra, fa vacillare, con l'unità dell'azione economica, il fondamento della sua dignità categoriale. Nello scontro armato tra gli Stati, infatti, la politica manifesta la sua indole ferina, e il diritto esibisce, nei rapporti che informano l'ordinamento internazionale, la propria tragica natura. Il lettore non tarderà a riconoscere, in questa peculiare condizione, l'espressione paradigmatica di un problema più generale, che investe l'ordine sociale della vita. Esso concerne l'esistenza di un fondo oscuro, latente nel dominio economico della politica e del diritto, in cui la violenza resta pur sempre un'immanente possibilità.
|
|
Nixon, St. John C.; Et al
The Antique Automobile Magazine, October 1958 - General Motors' 50th Anniversary
Features: Lake Forest National Spring Meet - an outstanding success; Steam Meet - Lake Forest, Illinois; Down Memory Lane - Automobile Skits at Lake Forest; Royal Motorist King Edward VII - article with photos; Second Annual London to Brighton Tour; Annual Shore Run, Ocean City, NJ; In Duster & Veil; Rallye Lyon, France; 50th Anniversary of General Motors -article with photos; America's famous automobile society and its beginning - early members Henry M. Leland and Charles F. Kettering; 10th Granville Rally in Ohio; Ford Facts; Grand Canyon Tour; Early 1900 Mitchell; 1903 De Dion Bouton Type D; and more. Average wear. Unmarked. A sound copy. Magazine
|
|
NIZAMI
Leila und Madschnung. Aus dem Persischen übertragen v. R.Gelpke. (Manesse-Bibl.d.Weltliteratur).
Zürich: Manesse um 1980. 334 S. Kl 8° Ln.mS.
Référence libraire : 56875
|
|
Nizon Paul
I miei atelier. Saggio sul vedere. Walser e Van Gogh
br.
|
|
NIZZA & MORBELLI.
I QUATTRO MOSCHETTIERI. Illustrazioni di Angelo Bioletto. Quarta edizione.
In-8 gr., (mm. 278x208), cartonato editoriale figurato a colori, pp. 239, con numerosissime illustrazioni in b.n. e a colori nel t. e 8 tavole a colori f.t. realizzate da Angelo Bioletto. Cfr. Pallottino “Storia dell’illustrazione italiana“, p. 321, con ill.: “Angelo Bioletto (Torino 1906 - Milano 1986), pittore, illustratore, disegnatore di fumetti e di cinema d’animazione che esordì a ‘La Stampa’, collaborò ai periodici per ragazzi di Mondadori, illustrò diversi libri, ma fu reso improvvisamente e duraturamente popolare dalla memorabile vicenda di costume che, sotto i cappelli piumati de ‘I quattro moschettieri’, travolse l’Italia dal 1934 al 1937..”. Solo qualche fiorit. margin., altrimenti esemplare ben conservato.
|
|
NNN NZN NNNN. N '. . 'NN N 1900 1967. ; Beskrovnyi Liubomir Grigor'evich. ; Shunkov V. I.Viktor Ivanovich 1900 1967. NNNNN
ВопроÑÑ‹ военной иÑтории РоÑÑии : XVIII и Ð¿ÐµÑ€Ð²Ð°Ñ Ð¿Ð¾Ð»Ð¾Ð²Ð¸Ð½Ð° XIX вв. : Ñборник Ñтатей Voprosy voennoi istorii Rossii : XVIII i pervaia polovina XIX vv. : sbornik statei. Questions of Russian Military History
Moskva Moscow : "Nauka" 1969. 1969. Very Good. 444 pp. ; fold maps port. ; 21 cm. ; LCCN: 78-410469 ; OCLC: 2573743 ; LC: DK52.5 ; On leaf preceding title page : Akademiia nauk SSSR. Institut istorii SSSR.; "Sbornik posviashchaetsia . Liubomiru Grigor’evichu Beskrovnomu." ; "Bibliografiia tru dov leaves G. Beskrovnogo" ; Red. kollegiia: chl.-kor. AN SSSR V.I. Shunkov otv. red. . i dr. ; grey and blue cloth with silver lettering ; text in Russian ; various articles on historical military topics in the 18th and 19th centuries with some fold-out maps of battles and sieges ; foxing ; VG Moskva (Moscow) : "Nauka", 1969. hardcover
Référence libraire : 4210
|
|
Nobile Angelo
Letteratura giovanile. Da Pinocchio a Peppa Pig
br. Gli aspetti essenziali, le complessità e le prospettive educative del libro, della lettura e della letteratura giovanile, affrontati in un'ottica psico-pedagogica e in continuo riferimento alla realtà dei mass media. Il volume propone un articolato e organico itinerario critico e informativo, ricco di suggestioni e di motivi di riflessione per lo studioso come per l'educatore. Una trattazione ampia e rigorosa, una sintesi che evidenzia prospettive e scenari dell'educazione alla lettura e del rapporto tra infanzia e mass media, legge criticamente generi e linguaggi narrativi, propone una rivisitazione pedagogica dei grandi classici e delinea i nodi fondamentali della letteratura giovanile dal dopoguerra a oggi, considerando anche l'attuale produzione editoriale destinata ai ragazzi. Uno strumento di riflessione e di puntuale e aggiornata informazione per insegnanti, studenti dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione primaria (nonché di tutti i corsi di laurea a indirizzo umanistico), bibliotecari, scrittori, illustratori, genitori più avvertiti.
|
|
Nobile Angelo
Storia della letteratura giovanile dal 1945 ad oggi. Autori, generi, critica, tendenze
br. Il saggio ripercorre in un'ottica pedagogica, attraverso un articolato itinerario critico e informativo, l'evoluzione del libro per ragazzi e della relativa critica dalla rinascita democratica della nazione ad oggi, delineando al suo interno generi, autori e opere più rappresentative, nonché caratteri, tendenze e orientamenti della scrittura e dell'editoria per l'età evolutiva, dalla relativa stagnazione dell'immediato dopoguerra all'esplodere del genio rodariano, dalla contestazione sessantottesca alla seconda "rivoluzione" degli anni Ottanta e Novanta, sino alla più misurata scrittura del nuovo millennio. Riservando in questa ampia disamina particolare attenzione agli scrittori "di svolta", che hanno tracciato percorsi innovativi, e parallelamente dando conto dei passaggi di egemonia da un indirizzo all'altro di scrittura e delle confliggenti contrapposizioni critiche. Nell'insieme, un'accurata ricostruzione diacronica che nel dilatare lo sguardo alla stampa periodica, al fumetto e ai manuali scolastici, offre un'ampia panoramica degli sviluppi della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza (e della relativa illustrazione) nell'ultimo settantacinquennio, segnalandosi come prezioso strumento di informazione e di orientamento per quanti intendono inoltrarsi non superficialmente, in una dimensione storica ma anche critica e problematica, nel fascinoso mondo del libro per ragazzi, in una non frequente prospettiva pedagogica.
|
|
Nobile Liliana
Democrazia senza futuro. La riflessione politica di Derrida e di Rorty
brossura
|
|
Nobile Stolp Gertrude
BIBLIOGRAFIA DI UMBERTO NOBILE.
Olschki, 1984. In-8, brossura, pp. 113, con illustrazioni in bianco e nero. In ottimo stato.
|
|
Nobili Francesca
Trattato sul governo di John Locke. Guida alla lettura e alla comprensione
br. Il "Trattato sul governo" di John Locke, pubblicato in Inghilterra nel 1690, costituisce un saggio sull'origine, i caratteri propri, l'estensione e i limiti del potere politico e dello Stato, un vero e proprio manifesto teorico della corrente filosofico-politica del liberalismo moderno. Questa guida rappresenta un completo e agevole testo di aiuto alla comprensione dell'opera originale.
|
|
NOBRE Antonio 1867 1900
Só. Poesías
Porto: Livraria Tavares Martins 1962.- 219 p. 2 h.: Lleva intercaladss varias hojas con facsímiles del autor; 4º menor 217 cm.; Parcialmente intonso; Cuidada impresión sobre excelente papel con todas sus barbas; Portada a dos tintas; Cartulina Ed. con solapas y sobrecubierta en papel cebolla transparente.- IMPECABLE ESTADO. Gran poeta portugués del romanticismo tardío lamentablemente malogrado a la edad de 33 años debido a la tuberculosis. PORTUGAL Livro no português Livraria Tavares Martins paperback
Référence libraire : 36942
|
|
Nocera Lea
La Turchia contemporanea. Dalla repubblica kemalista al governo AKP
br. La Repubblica turca fondata da Mustafa Kemal Ataturk sui principi della laicità e delle moderne democrazie occidentali è oggi un paese governato da un partito di genealogia islamica, il primo Stato a maggioranza musulmana candidato ufficiale all'ingresso nell'Unione europea. Questo libro presenta la narrazione dei processi politici e storico-sociali che hanno portato dalla nascita della Repubblica turca, sorta sulle macerie dell'Impero ottomano, alla complessa articolazione della società turca contemporanea, in cui i processi di definizione dello Stato-nazione e di democratizzazione hanno determinato una continua trasformazione della struttura politica, sociale ed economica del paese.
|
|
Nocera Raffaele; Trento Angelo
America Latina, un secolo di storia. Dalla rivoluzione messicana a oggi
br. Nella storia dell'America Latina la Rivoluzione messicana segna la fine del ciclo del "lungo Ottocento" e il primo momento di rottura di un ordine sino ad allora statico e immutabile. A partire da quell'avvenimento gli autori ripercorrono le vicende di questa vastissima area privilegiando una visione d'insieme e soffermandosi in particolare sull'ultimo cinquantennio. Una sintesi che, senza rinunciare ad aperture interpretative e problematiche, è sufficientemente agile da rispondere alle esigenze di quanti, non specialisti, vogliono comprendere le dinamiche del subcontinente.
|
|
Nochlin Linda
Il realismo nella pittura europea del XIX secolo
brossura Il tema di questo libro di Linda Nochlin, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1979, è che significato abbia una pittura che si affida all'evidenza figurativa più esplicita e più legata alle realtà sociali e ideologiche. Courbet, Manet, Degas e Monet, e poi i pre-Raffaelliti, costituiscono i punti salienti di un'analisi che interessa l'America e l'Europa (in particolare l'Italia, la Germania, la Francia e l'Inghilterra), e che non manca di studiare alcune tematiche specifiche, come la donna perduta come anti-eroina, la morte, il senso fisico di percezione di cose e oggetti, il lavoro, la vita familiare nella sua intimità, l'eroismo della vita moderna.
|
|
Nodari Francesca
Il bisogno dell'altro e la fecondità del maestro
br. Il volume indaga la portata della relazione che accade tra me e l'Altro, concentrando l'attenzione sul non-detto che scaturisce dal rapporto che si dà tra il Maestro e l'allievo. Muovendo dagli stimoli decisivi della filosofia levinasiana e rosenzweighiana, il testo esamina le situazioni originarie dell'aver bisogno dell'Altro e del prendere sul serio il tempo che conducono ad una visione intellettiva in cui la fecondità è la cifra dell'umano. Fecondità che trova una delle sue esplicazioni più alte nell'accadimento dell'insegnamento ove la visione di profilo del Maestro viene definitivamente superata dal faccia a faccia che connota la transitività dell'insegnamento.
|
|
Nodari Francesca
Il male radicale tra Kant e Lévinas
brossura Una lettura del pensiero di Emmanuel Lévinas alla luce del confronto con Kant, su un tema quanto mai classico: il male radicale. Non solo assumono nuovi significati i temi fondamentali della filosofia levinasiana, etica come filosofia prima, primato dell'altro, ma la stessa meditazione sulla tragedia della Shoa è riletta alla luce del concetto kantiano di male, come disposizione inscritta nell'animo umano. Disposizione di cui si è sempre responsabili.
|
|
Nodari Francesca
Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas
br. Riflettere sulla nozione di «diacronia» in Emmanuel Lévinas significa sforzarsi di portare a datità il senso che da essa scaturisce nella nuova accezione che il filosofo ebreo lituano le conferisce: ovvero intendendola tutt'altrimenti che nella mera accezione linguistica di Ferdinand de Saussure. In un'era segnata dallo scacco della sincronia ci pare quanto mai centrale sostare sullo stretto rapporto che si dà tra temporalità e umanità. Al tempo degli orologi si contrappone il "frattempo" o "lasso di tempo" diacronico che è. innanzitutto, un tempo che "eviene" tra me e l'altro. Di qui le implicazioni con il linguaggio, il paradosso di un "allora insegnato" che si fonda sul sapere d'angelo di un "io sono" di carne e di sangue che, suo malgrado, è chiamato a farsi responsabile prendendo sul serio il tempo e l'altro.
|
|
NOHAIN, Jean, Rédacteur en chef - (Jean-Marie Legrand, dit Jean Nohain, dit « Jaboune » , Animateur et parolier français, Paris, 16 février 1900, 25 janvier 1981.
C'est la vie (Journal hebdomadaire - Spectacle, faits divers, jeux, cinéma, humour, sports, "Reine d'un jour", etc)
Journal hebdomadaire de 24 pages - format 43 x 29,5 cm - Copuverture illustrée, illustrations en texte, dessins de Peynet, Dubout, Poléon, Barberousse, Faizant, etc..-N° 13, du 3 février 1950, 15, 17 à 23, 28, 30 à 36, 38, 39, 41, 42, 54 à 56, 58, 60 à 64, 66 à 72, 76, 78 à 80, 82 à 86, 88 à 93, 97, 98, 103, , 106, 110 du 14 décembre 1951 & 125 du 28 mars 1952 - SOIT 62 Numéros - globalement en bon état
Référence libraire : 25606
|
|
Noiret, Joseph
Cobra
Bibliothèque Phantomas, Bruxelles, 1972. In-12, broché sous couverture illustrée, 43 pp. Description de Cobra - Commentaires - Un développement de Cobra parmi beaucoup d'autres - Sommaire.
Référence libraire : 6042
|
|
|