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‎History‎
Number of results : 29,490 (590 Page(s))

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‎Sechi Mario; Brunetti Bruno‎

‎Lessico letterario del Novecento. Dalle avanguardie ai blog‎

‎br. Una guida al Novecento letterario costruita per voci tematiche, per delineare un bilancio aperto del secolo, rispetto alla continuità delle storie tradizionali. L'opera spazia dai nuovi generi letterari al rapporto fra produzione e consumo, dalla questione della lingua e delle istituzioni all'esplodere della letteratura giovanile, al problema delle periodizzazioni; dalla polemica sugli intellettuali e le ideologie all'internazionalismo letterario; dalla riflessione sullo statuto dell'autore e dell'opera, tra modernità e post-modernismo, all'ipotesi di un classico novecentesco; infine dalla letteratura dei migranti alla letteratura sul web. Componendo un suggestivo affresco dei fenomeni letterari, gli autori fanno il punto con franchezza e lucidità su un'eredità ancora vitale e controversa.‎

‎Cavalluzzi Raffaele‎

‎La crudeltà dello scrittore‎

‎br. Che cosa è la crudeltà dello scrittore? È l'imparziale e perciò impietosa condizione che lo scrittore deve assumere nel guardare e descrivere la realtà, trascurando perfino "la propria immagine soggettiva del mondo". Muovendo da questa definizione che nei "Saggi sul realismo" Lukács dà dello scrittore, Raffaele Cavalluzzi ricerca e trova conferma di tale qualità (o condizione?) attraverso personaggi ed episodi della letteratura italiana degli ultimi secoli, fino ai nostri giorni. La crudeltà "è la più profonda etica letteraria del grande realista", che, per il filosofo ungherese, era personata soprattutto da Balzac. Pur tenendo conto di questa masochistica spietatezza, Raffaele Cavalluzzi ne avverte il grave peso e si prova a cogliere aporie e anche tentativi di conciliazione nella produzione letteraria (particolarmente da De Sanctis al Novecento), sempre più giù lungo la scala declinante della modernità.‎

‎De Fusco Renato‎

‎Ragionamenti sulla critica‎

‎br. Esiste una critica generale al di sopra di quelle particolari: essa è autonoma, ma in pari tempo denominatore comune di tutte le altre. Per dimostrare tale assunto, oggetto principale del presente saggio, è necessario individuare lo statuto, la sostanza, la struttura della critica-madre, generalmente trascurata. Per esemplificare il contenuto di questo saggio, basti pensare alla medicina: essa è una scienza che certamente presenta un suo statuto, materia di una apposita trattazione, prima di dar luogo ad altre scienze da essa derivanti. Perché lo stesso procedimento non può ammettersi per una critica generale rispetto a quelle particolari? L'autore affronta l'inedito tema considerando la critica ricercata come una "costruzione" di cui i criteri, antichi e nuovi, costituiscano i suoi elementi costruttivi. Per individuarli è stata adottata una serie di associazioni della critica con la filosofia, la storia, l'ermeneutica, lo strutturalismo, fino alle più recenti acquisizioni del pensiero critico, dal decostruzionismo alla condizione postmoderna. Punto d'arrivo della ricerca sta in ciò: che la critica generale individuata viva in un rapporto dialettico con le critiche particolari.‎

‎Motta Antonio‎

‎Leonardo Sciascia. La memoria, la nostalgia e il mistero‎

‎br. Antonio Motta è stato particolarmente legato a Leonardo Sciascia. Tutti i racconti sgorgano dalla sua memoria con vivacità: Motta mescola voci, interviste, incontri, che si sono accumulati nella frequentazione dell'autore del "Cavaliere e la morte". Il suo è un viaggio intorno a una grande passione per i libri dello scrittore siciliano, ma è soprattutto un libro di nostalgia dove in filigrana affiora nitido il legame di Sciascia con la sua terra. Sciascia fu uno scrittore - forse il più coraggioso, enigmatico, inquieto del secondo Novecento - anche di incontri trasversali con altri scrittori e artisti che rivivono nelle pagine di questo libro: da Luigi Pirandello a Jorge Luis Borges, da Giuseppe Antonio Borgese a Carlo Levi, da Alberto Moravia a Gesualdo Bufalino, da Roberto Roversi a Bruno Caruso, da Fabrizio Clerici a Giorgio de Chirico, da Federica Galli a Renato Candida.‎

‎Federico A. (cur.)‎

‎Studi sulla modernità letteraria italiana. Massimo Bontempelli e Tommaso Fiore‎

‎br. Il volume mette a fuoco, avvalendosi anche di carte d'archivio inedite, componenti dialettiche della prismatica costruzione della modernità letteraria italiana da parte di intellettuali impegnati a ridefinire e ridisegnare il ruolo della cultura nella società moderna. Un saggio è dedicato a Massimo Bontempelli, interprete di una sofisticata proposta teorico-culturale, nota come Realismo magico. Utilizzando una doppia lente critico-ermeneutica, lo studio mette a confronto, in chiave comparatistica, le risposte date dal Realismo magico bontempelliano e dal Surrealismo francese di Breton agli interrogativi aperti dalla crisi intellettuale del XX secolo. L'altro saggio è dedicato a Tommaso Fiore: dal suo carteggio - in gran parte ancora inedito - tenuto, tra il 1943 e il 1967, con i maggiori esponenti dell'intellettualità del tempo (come Bodini, Borgese, Dolci, Calvino e Cassieri), emerge un dialettico coesistere di utopia e storia, sogno e azione, che diviene la chiave interpretativa della sua idea di letteratura. Il tono lirico dei suoi scritti non è mai mera bellezza formale, bensì risorsa ermeneutica atta a documentare e modificare la realtà nelle sue contraddizioni.‎

‎Cattanei Luigi‎

‎Francesco Jovine. Il percorso narrativo‎

‎brossura Il volume analizza il percorso narrativo di Francesco Jovine dai primi racconti in cui si avverte una goduta atmosfera molisana e familiare ai racconti autobiografici che ci rifanno all'eco di momenti e situazioni nella sua sensibilità giovanile. Da "Signora Ava", romanzo radicato nostalgicamente alla storia della terra natia, al capolavoro "Le terre del Sacramento" dove Jovine muove una fila di personaggi analizzando il rapporto terra-contadini-galantuomini in un volume sintesi delle sue posizioni ideologico-politiche.‎

‎Cattanei Luigi‎

‎Beppe Fenoglio. Il progetto cinema‎

‎br.‎

‎Brandt Matthew‎

‎Lakes and reservoirs‎

‎ril.‎

‎Tuscano Francesca‎

‎La Russia nella poesia di Pier Paolo Pasolini‎

‎br. La Russia è una presenza costante nelle fonti pasoliniane. Scorrendo le pagine di Pasolini, in ogni settore della sua opera, si troveranno rimandi alla letteratura, storia e cultura russe. Si potrebbe dire che nella cultura italiana del Novecento c'è un "filo russo" che collega una serie di intellettuali "di svolta", da Marinetti a Pirandello e Alvaro, a Gobetti, Gramsci e Pasolini, senza dimenticare Ripellino e Landolfi. Ma Pasolini è stato, nel Novecento, il più russo degli scrittori e degli intellettuali italiani, perché ha vissuto "da russo" (cioè in stretto legame con il popolo) il compito civile dell'intellettuale e il mandato del poeta. Questo "assaggio" riguarda la poesia di Pasolini ed evidenzia quanta parte abbia la cultura russa nell'ispirazione e nella scrittura poetica pasoliniana.‎

‎Onfray Michel‎

‎Nietzsche e la costruzione del superuomo. Controstoria della filosofia. Vol. 7‎

‎br. Il XIX è stato il secolo delle Masse e degli Individui: del movimento operaio e dei capitani d'industria, dei rivoluzionari e dei dandy, di Bakunin e Oscar Wilde, di Marx e Baudelaire. Ma è stato anche il secolo di Friedrich Nietzsche: l'epoca della morte di Dio e della nascita del Superuomo. Dopo "Politiche della felicità" e "Le radicalità esistenziali", in quest'ultimo fra i volumi dedicati al XIX secolo, Michel Onfray ripercorre la vicenda di due pensatori che hanno rivolto tutte le energie del loro corpo sofferente al conseguimento di una esistenza sublime e di una morale post-cristiana: Jean-Marie Guyau e soprattutto il suo più grande maestro, Friedrich Nietzsche. Una lettura vitalistica del mondo dirige il "dinamitardo di Röcken" nell'ostinata ricerca dell'espansione dell'essere, del puro piacere di esistere e di sperimentare la potenza dell'esistere. Da vitalista tragico, però, egli crede che la natura sia un caos di forze, un vortice di energie, in cui trionfa la guerra di tutti contro tutti. Per questo al padre del superuomo è stata spesso imputata l'apologia dell'assolutismo feudale, la difesa dell'imperialismo, nonché (a causa delle falsificazioni della sorella) la genesi del nazismo. Sotto la penna di Onfray, scopriamo invece un prosecutore della tradizione epicurea, un libertario che promuove una saggezza esistenziale personale, ma praticabile da tutti, senza distinzioni: abolire i dietromondi, dire di sì al proprio destino, fare della vita un'opera d'arte.‎

‎Van Gogh Elisabeth; Degani F. (cur.)‎

‎Mio fratello Vincent. Ricordi personali‎

‎br. Una selezione, in nuova traduzione, delle memorie di Elisabeth van Gogh, sorella del grande pittore olandese, in cui ripercorre dall'infanzia alla morte, le tappe di un'esistenza travagliata ma tanto importante per la storia dell'arte moderna.‎

‎Claudel Camille; Alessandrini M. (cur.)‎

‎Sono come Cenerentola‎

‎br. Mia cara mamma, [...] Sei davvero cinica nel negarmi riparo a Villeneuve. Non darei scandalo come tu immagini. Riprendere l'esistenza normale mi darebbe una gioia tale che non farei nient'altro. [...] Non mi azzarderei a far nulla di biasimevole, ho patito a tal punto da non risollevarmi più. [...] vivere qui mi causa un soffrire tale da impedirmi di restare umana. Non riesco più a tollerare gli strepiti di tutte queste creature, la nausea mi attanaglia. Mio Dio, quanto vorrei vivere a Villeneuve! Tutte le cose che ho fatto valgono ben più del concludere i miei giorni come un numero in una casa di cura, ho diritto a ben altro. [...]‎

‎Kollwitz Käthe; Ciardi C. (cur.)‎

‎Davanti alla mia porta. Pensieri sull'arte e la vita. Ediz. numerata‎

‎ill., br. «Da tante parti mi viene detto che il mio lavoro ha valore, che ho portato a compimento qualcosa, che ho esercitato un influsso. Questa risonanza legata al lavoro di una vita è molto bella, appaga e dà un senso di gratitudine. Oltre a consapevolezza di sé. Ma a cinquant'anni una tale sensazione non è più così incontenibile e orgogliosa come a trenta. Poggia sulla conoscenza di se stessi. Si ha piena coscienza dei propri limiti verso l'alto e verso il basso. La gloria non ubriaca più.»‎

‎Cacciatore Francesco‎

‎Il muro come contenitore di luoghi. Forme strutturali cave nell'opera di Louis Kahn‎

‎ill., br. È stato ampiamente dimostrato come i maestri moderni, nella ricerca congiunta di invenzioni formali e invenzioni costruttive, si siano riferiti in varia misura ad esempi del passato, da loro liberamente scelti quale guida che potesse ispirarli e sorreggerli nella faticosa avventura verso il nuovo. Le architetture in forma di soffici nuvole, viscere gelatinose, acuminati virtuosismi, degli autori oggi di moda mancano di relazioni sia con la costruzione che con la storia. In maniera paradigmatica forma, struttura e storia sono state invece tenute assieme da Louis Kahn. Il volume ripercorre quella intensa sperimentazione strutturale non puramente ingegneristica, bensì carica di forma, cioè di capacità rappresentativa, presente fin dagli esordi nell'opera di Kahn e che lo porterà progressivamente, dopo un lungo apprendistato, all'adozione quasi costante di forme strutturali "cave".‎

‎Frings Matthias‎

‎L'ultimo comunista‎

‎br. Novembre 1989: migliaia di cittadini della Germania Est emigrano all'Ovest. Solo una persona si sposta nella direzione opposta: il nuovo passaporto dello scrittore Ronald M. Schernikau (1960-1991) sarà l'ultimo emesso dalle autorità della Repubblica Democratica Tedesca. Estate 1980: Schernikau si trasferisce a Berlino Ovest dalla provincia tedesca, ha vent'anni e ha appena pubblicato uno scandaloso romanzo autobiografico in cui descrive il coming-out di un giovane liceale di campagna. Appena giunto nella citta del Muro si butta nella vita culturale e notturna, entrando in contatto con i media, i cabaret, le saune e le discoteche. Incontra l'amore della sua vita e stringe molte nuove amicizie con artisti emergenti, tra cui Frings, autore di questo libro. Schernikau non riesce più a scrivere, ma diviene il fulcro della capitale culturale tedesca, pur distinguendosi per una caratteristica fondamentale: mentre gli altri sono apolitici, anarchici o spontaneisti, lui e un comunista dogmatico. Insieme alla madre Ellen, cittadina modello della Germania Est, è fuggito all'Ovest. Ellen non ha saputo integrarsi nel nuovo paese e ha cresciuto il figlio nell'illusione che "di là" si stava molto meglio.‎

‎Karakhanian Valentina Vartui; Viganò Omar‎

‎La Santa Sede e lo sterminio degli armeni nell'Impero Ottomano‎

‎br. Della tragedia che ha decimato gli armeni nell'Impero Ottomano durante la Grande Guerra molto è stato scritto; ma diversi aspetti restano ancora in ombra, come il ruolo svolto dalla Santa Sede. Le carte dell'Archivio Segreto Vaticano e di quello storico della Segreteria di Stato, qui selezionate, non offrono solo l'ennesima testimonianza della strage, ma rivelano, con i tre appelli di Benedetto XV al Sultano, le lettere del Segretario di Stato Gasparri, i rapporti del delegato apostolico a Costantinopoli Dolci e quelli inviati dai Nunzi, tra cui Eugenio Pacelli, futuro Pio XII, l'incessante opera della Chiesa a favore degli armeni e dei cristiani, presi allora nel vortice di una tremenda persecuzione a cui il mondo dapprima ha voltato le spalle, per poi dimenticarla per lungo tempo. Prefazione di Antonia Arslan‎

‎Rigano Gabriele‎

‎L'interprete di Auschwitz. Arminio Wachsberger, un testimone d'eccezione della deportazione degli ebrei di Roma‎

‎br. Arminio Wachsberger venne arrestato dai nazisti a Roma il 16 ottobre 1943 e deportato ad Auschwitz perché ebreo. Dei 1.024 rastrellati quel giorno, ne tornarono solo 16: Arminio è uno di questi. Da subito, appena dopo la fine della guerra, il protagonista di questa storia ha voluto testimoniare sulle travagliate vicende della sua vita, con la parola e con la scrittura. La sua intraprendenza e la conoscenza delle lingue gli hanno permesso di guardare e raccontare gli eventi da un punto di vista privilegiato: quello dell'interprete tra i deportati e le autorità naziste. Dopo la guerra il suo ruolo di interprete non è venuto meno, e non solo nei tribunali: i suoi racconti hanno tradotto in un linguaggio comprensibile una realtà ai confini dell'immaginabile: la tragica esperienza dei lager nazisti. L'appassionata dedizione di Arminio Wachsberger al suo compito di testimone ha fatto emergere nuovamente diverse domande cruciali (su cui altri autori, fra cui Primo Levi, si erano interrogati con sofferta lucidità): che cosa si ricorda? che rapporto esiste tra testimonianza e verità? perché tra storici e testimoni è sorta una reciproca diffidenza? che rapporto esiste tra storia e memoria? quale ruolo svolgono la scrittura e la letteratura nella trasmissione della memoria?‎

‎Schopenhauer Arthur; Vigorelli A. (cur.)‎

‎La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente‎

‎br. Quello che viene proposto in questa nuova traduzione de "La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente" è il testo originale della "Dissertazione dottorale" di Arthur Schopenhauer (Rudolstadt, 1813). L'autore de "Il mondo come volontà e rappresentazione" ne raccomanda la lettura come indispensabile «introduzione e propedeutica» al suo sistema. Rispetto alla più nota versione della seconda edizione (1847) - dove i frequenti tagli, correzioni e aggiunte e le numerose digressioni rendono quasi irriconoscibile l'agile fisionomia del saggio primitivo - il testo qui presentato si raccomanda sia per la compiuta e pregevole forma letteraria, sia per la caratteristica intonazione «kantiana», che favorisce una lettura genetica più criticamente avvertita della filosofia di Schopenhauer.‎

‎Arslan A. (cur.); Berti F. (cur.); De Stefani P. (cur.)‎

‎Il paese perduto. A cent'anni dal genocidio armeno‎

‎br. Nato dal Convegno internazionale sul genocidio armeno tenutosi all'Università di Padova nel 2015, il volume intende offrire un approccio interdisciplinare sul primo genocidio del XX secolo. Nella prima parte (Politica e storia), vengono esaminate questioni che sono al centro del dibattito storiografico: il carattere intenzionale dello sterminio degli armeni ottomani, il significato politico della negazione turca del genocidio (passata e presente), i tratti ideologici del Comitato di Unione e Progresso, il ruolo della Russia, la dimensione religiosa, le interpretazioni della parabola dei Giovani turchi e del genocidio offerte da personaggi contemporanei, come Toynbee e Mandelstam, o il politico cattolico italiano Filippo Meda, l'opera di soccorso ai superstiti prestata dall'attivista armeno Ruben Eryan. Nella seconda (Diritto e memoria) viene affrontato l'intricato rapporto tra la memoria storica del genocidio, la classificazione giuridica del crimine e la tutela giudiziaria delle vittime. I diversi punti di vista riportati nel volume riflettono i nodi intorno a cui vertono questioni ancora lontane dal trovare un consenso unanime. Come si pone l'Unione europea di fronte al negazionismo turco? Quali sono i limiti della definizione di genocidio? In che senso il perseguimento del negazionismo come crimine infrange il confine tra il giudice e lo storico? Può d'altronde il negazionismo essere considerato una forma di prosecuzione del genocidio stesso? Quali sono le forme di riparazione che gli armeni possono ancora esigere dalla Turchia? La religione come memoria collettiva, la questione armena in Germania, il recupero delle immagini del genocidio armeno e l'«istituzionalizzazione» della figura del «giusto» sono i temi affrontati nell'ultima parte del volume.‎

‎Calamandrei Silvia‎

‎Maria Teresa Regard‎

‎ill., br.‎

‎Bertozzi Diego Angelo‎

‎La Cina da impero a nazione. Dalle guerre dell'oppio alla morte di San Yat-sen (1840-1925)‎

‎br. Solo ripercorrendo le tragedie del colonialismo e dell'imperialismo che hanno umiliato la Cina e la sua antica civiltà si possono capire, senza nessun obbligo di giustificazione, la forza e la persistenza del nazionalismo cinese. Così come può risultare comprensibile la costante attenzione rivolta dalla Cina contemporanea alla difesa di una sovranità faticosamente ritrovata e di un modello economico-sociale che, anche attraverso tragedie e fallimenti, ha garantito sempre più il diritto alla vita ad una immensa popolazione che alla metà del secolo scorso era ancora vittima di carestie e del sottosviluppo.‎

‎Monti S. (cur.); Bellomi P. (cur.)‎

‎Scene di vita. L'impegno civile nel teatro spagnolo contemporaneo‎

‎br. "Scene di vita" presenta una serie di studi critici su alcuni autori e testi della drammaturgia spagnola contemporanea che affrontano argomenti scomodi, nodi irrisolti, questioni inquietanti del nostro vivere collettivo. Un teatro che un tempo si sarebbe detto di denuncia e che oggi riflette sui molti mali della nostra società, spesso senza prospettare soluzioni, lasciando al contrario lo spettatore solo di fronte a ciò che gli viene proposto sul palcoscenico. Gli scritti qui riuniti sono il risultato di un seminario internazionale tenutosi a Verona il 15 e 16 dicembre 2011 con la partecipazione di studiosi italiani e spagnoli.‎

‎Marzillo Massimiliano‎

‎Giacompo Sedati il ministro della ricostruzione. Dal Mezzogiorno all'Europa, le scelte economiche e politiche‎

‎ill., br. Indagare la figura di Giacomo Sedati più volte sottosegretario e ministro democristiano, ininterrottamente in Parlamento dal 1948 al 1984 significa non soltanto seguire il percorso di un protagonista importante della politica italiana del secondo dopoguerra, ma anche analizzare trasversalmente e interpretare appieno il cammino del Paese negli anni complessi e delicati della ricostruzione e del miracolo economico. Infatti, aprendo una finestra sul Molise la provincia meridionale in cui risiedevano le sue radici paterne e che rappresenta, quindi, l'inevitabile punto di partenza della sua storia vengono alla luce le disparità tra il Nord e il Sud della penisola e le risposte che si intesero dare da un punto vista politico-economico a tale problema. Un saggio sulla sua persona presenta, quindi, molteplici chiavi di lettura, dalla trasformazione del Molise e del meridione tout court, a quella più ampia della palingenesi dell'intera nazione.‎

‎Fiorentino Carlo M.‎

‎Amore e morte al tramonto della Belle Époque. Il delitto della contessa Trigona‎

‎br.‎

‎Masoero M. (cur.)‎

‎«L'immagine di me voglio che sia». Guido Gozzano cento anni dopo. Atti del Convegno‎

‎br. Il volume contiene gli Atti del Convegno internazionale organizzato a Torino dal Centro Studi "Guido Gozzano-Cesare Pavese" in occasione del centenario della morte di Guido Gozzano. Molte le linee nuove di ricerca emerse, destinate a produrre risultati fino ad oggi insospettabili e dei quali si sono già avute importanti anticipazioni. Il logo è stato creato dall'artista Ugo Nespolo per tutti gli eventi del centenario realizzati dal suddetto Centro Studi.‎

‎Evangelisti Valerio‎

‎Il gallo rosso. Precariato e conflitto di classe in Emilia-Romagna 1880-1980‎

‎ill., br. Valerio Evangelisti in questo saggio ha esaminato i tempi e le forme dello sviluppo economico dell'Emilia-Romagna. Al centro della sua analisi è il passaggio cruciale da un'agricoltura che aveva per protagonista il proletariato degli avventizi e le sue violente tecniche di lotta (il "gallo rosso" del titolo) a un sistema industriale fondato sulla piccola e media impresa, da una parte, e sul lavoro decentrato e alla macchia, con una classe operaia sempre meno sindacalizzata, dall'altra. Il "modello emiliano" ha una caratteristica precisa. È il Pci, alleato a un Psi minoritario, a governare l'impetuoso processo di sviluppo da cui è investito il settore agrario e industriale. La cultura di questa sinistra di governo è assai pragmatica, teoricamente povera, quanto socialmente espansiva. Mercato e programmazione, Pci e padronato, imprenditorialità e movimento sindacale, decentramento economico e macchia del lavoro nero si sono intrecciati, convivendo con inedita felicità. Il sistema politico ha fatto da garante in un'opera di secolarizzazione delle utopie del comunismo delle origini. Il racconto di un pezzo importante di storia italiana: il "modello economico emiliano" e il suo svilupparsi tra impresa, lotte sociali e lavoro nero.‎

‎Di Nicola Laura‎

‎Intellettuali italiane del Novecento. Una storia discontinua‎

‎br. Il volume propone una riflessione sull'intellettualità femminile nella cultura italiana del secondo Novecento. La prima parte indaga con alcuni esempi (Alba de Céspedes, Lalla Romano, Melania Mazzucco) gli esiti di una sperimentazione narrativa originale e tesa a tramare le forme del narrare con le strutture dell'interiorità, intrecciando le scritture del privato con scritture letterarie. La seconda parte affronta la questione della partecipazione delle scrittrici al processo di costruzione dell'Italia repubblicana attraverso l'esempio di due riviste del dopoguerra, "Città" e "Mercurio", sede di dibattito e luogo di militanza politica e sociale. Il volume inaugura la collana Parole diverse, che traccia itinerari non banali di attraversamento dei contesti culturali, alla ricerca di chiavi di lettura adatte a spiegare il nuovo ma ancorate alla tradizione degli studi umanistici.‎

‎Bertelè M. (cur.)‎

‎Pavel Florenskij tra icona e avanguardia. Atti del Convegno internazionale. Ediz. multilingue‎

‎br. La figura e il pensiero di Pavel Florenskij (1882-1937), il "Leonardo da Vinci russo", godono da tempo di grande attenzione nel nostro Paese. Lo confermano gli atti del convegno internazionale promosso nel 2012 dal Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell'Università Ca' Foscari Venezia, quando studiosi provenienti da Italia, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ragionato sul fondamentale contributo offerto dal pensatore russo allo studio e alla valorizzazione della cultura figurativa russa dalle origini fino alla contemporaneità d'allora, con una particolare attenzione verso le sue forme espressive più genuine come l'Icona e l'Avanguardia storica. Il volume raccoglie e presenta le riflessioni critiche di quegli autorevoli studiosi, qui raccolte nelle rispettive lingue madri (italiano, inglese e russo), all'insegna, secondo lo spirito della lezione florenskiana, di una stimolante intertestualità linguistica, disciplinare e metodologica.‎

‎Gargano Antonio‎

‎Filosofia contemporanea‎

‎br.‎

‎Schopenhauer Arthur; Papini G. (cur.)‎

‎La filosofia delle università‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Traduzione dal tedesco con introduzione di Giovanni Papini e un'appendice di G.Vailati. «È la traduzione del famoso libello che fa parte dei Parerga e ch'è diretto in genere contro gli stipendiati professori di filosofia e in particolar modo contro gli hegeliani. Segue uno studio di G.Vailati sopra un argomento affine». (G. Papini)‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎In vino veritas‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Con l'aggiunta del "Più infelice" e "Diapsalmata". Traduzione dall'originale danese e introduzione di Knud Ferlov. «Il K. soltanto ora si comincia a conoscer tra di noi. Questa operetta tradotta in italiano da un danese amico dell'Italia, fa parte di uno de' libri più importanti: Stadi sul cammino della vita, ed è un colloquio ove si parla originalmente di donne e di amore». (G.Papini)‎

‎Shelley Percy Bysshe‎

‎La difesa della poesia‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Traduzione dall'inglese di E. Cecchi con una introduzione analitica. «Tra le opere in prosa dello Shelley questa è senza dubbio la più importante e il Cecchi, nella lunga introduzione, mostra come qui il pensatore non sia sempre inferiore al poeta». (G. Papini)‎

‎Fichte J. Gottlieb; Vitali G. (cur.)‎

‎La missione del dotto‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Questo volune raccoglie cinque letture del celebre filosofo tradotte da Elsa Roncali. Prefazione di Giulio Vitali.‎

‎Spinoza Baruch; Checchia N. (cur.)‎

‎Dio‎

‎brossura‎

‎Spinoza Baruch‎

‎Tractatus politicus‎

‎brossura‎

‎Menna Mirko‎

‎Vite vissute di Gabriele D'Annunzio. Mitobiografie e divismo‎

‎br. A più di settant'anni dalla morte le vicende umane di Gabriele D'Annunzio continuano a destare viva attenzione. Il suo vivere inimitabile ha bisogno di approfondimenti ed esplicazioni; la discussione sulle fasi e le modalità legate alla presunta operazione autopubblicitaria che il Vate ordì con una sapiente strategia di marketing si agita ancora. Come si diventa un Divo? Quali sono gli elementi e le fasi che concorrono, sulla base di determinati presupposti "scientifici", a determinare la fenomenologia del divismo dannunziano? Come si passa alla consacrazione in Mito?‎

‎Proudhon Pierre-Joseph; Jahier P. (cur.)‎

‎La guerra e la pace‎

‎br. La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Il libro dal quale sono scelte queste pagine fu scritto da Proudhon nella piena maturità dell'ingegno (1861) ed è un esempio classico della sua forma mentale. Pagine scelte con una introduzione a cura di Piero Jahier.‎

‎Mill John Stuart‎

‎Autobiografia. Vol. 2‎

‎br. La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali.‎

‎Giustizieri Gianfranco‎

‎Laudomia. Scrittrice senza tempo. Secondo viaggio tra gli scritti di Laudomia Bonanni‎

‎br. Nuovi documenti, venuti fuori da archivi dimenticati e sollecitazioni testimoniali che hanno varcato i confini nazionali per giungere fino a noi, hanno determinato la convinzione che il viaggio intrapreso con Io che ero una donna di domani. In viaggio tra gli scritti di Laudomia Bonanni non poteva dirsi concluso.Il supplemento di indagine ha portato a far luce sulle molte zone d'ombra che l'itinerario letterario aveva lasciato ed anche a rivedere alcune convinzioni che l'esordio giovanile aveva suggerito. Da qui la decisione di arrivare a questo libro per dare un quadro conoscitivo più preciso ed ampio nel tempo, nella convinzione, come abbiamo già scritto, che la Bonanni deve rivelare ancora molto di sé, perché gli affluenti che hanno alimentato il corso principale non sono stati ancora navigati.‎

‎Proust Marcel; Patti M. (cur.)‎

‎Corrispondenza con la madre (1887-1905)‎

‎br. La corrispondenza di Proust con la madre è destinata ad occupare un posto di assoluto rilievo nell'intera bibliografia proustiana. Si tratta peraltro della prima raccolta importante che si sia pubblicata sino ad oggi, nella cornice della quale figurino, accanto alle lettere di Proust, anche quelli dei suoi destinatari. L'interesse per questo corpus epistolare è poi accresciuto dal fatto che in queste lettere si rivolge alla persona che ha più amato al mondo: sua madre. Presentiamo con questo volume la collezione integrale delle lettere di famiglia che madame Sivy Mante-Proust ha ereditato da suo zio Marcel Proust. Le 149 lettere contenute nel volume coprono gli anni compresi fra il 1887 e il 1905. Marcel Proust aveva sedici anni quando scrisse la prima, trentaquattro quando la morte di sua madre interruppe per sempre questo intenso scambio epistolare.‎

‎Oliva G. (cur.)‎

‎I Rossetti album di famiglia. Documenti, testimonianze, immagini. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Questo album, realizzato dai collaboratori del "Centro europeo di studi rossettiani" diretto dal prof. Gianni Oliva, d'intesa con l'Università di Chieti-Pescara, racconta, come si suol dire, "una bella storia", una storia di famiglia. La gran mole di documenti raccolti, di testimonianze e di immagini fanno di questo libro un veicolo di informazione sulla identità italiana e sui rapporti tra Italia e Inghilterra.‎

‎Dostoevskij Fëdor‎

‎Lettere‎

‎brossura Le lettere qui proposte coprono un arco di tempo che va dal 1837 (la prima) al 1855 (l'ultima). Sono indirizzate per il maggior numero al fratello Michàil ma anche al padre e a vari altri personaggi.‎

‎Cimini Mario‎

‎Modelli e forme della narrazione. Dall'eredità manzoniana a Silone‎

‎br. Il libro indaga la ricezione e il riuso del modello narrativo manzoniano, scende nei dettagli tecnici ed ideologici della novellistica verghiana, discute motivi e modi della reazione antinaturalista dell'ultimo Ottocento da parte di due scrittori elettivamente spiritualisti (come Fogazzaro e la Serao), si sofferma sulla libera e "sperimentale" reinterpretazione del modello autobiografico tradizionale nel "Libro segreto" di D'Annunzio, nonché sui meccanismi affabulatori nel Silone romanziere.‎

‎Cimini M. (cur.)‎

‎Abruzzo 1861. Gli scrittori abruzzesi e l'Unità d'Italia‎

‎brossura Questo volume raccoglie gli atti della giornata di studio su "Gli scrittori abruzzesi e l'Unità d'Italia" tenutasi il 21 novembre 2011 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara.‎

‎Cappello Angelo P.‎

‎Io sono Gabriele. D'Annunzio in 150 aforismi‎

‎brossura 75 anni di vita, 75 anni dalla morte, che sommati fanno i 150 anni dalla nascita di Gabriele d'Annunzio: tanti quanti sono i medaglioni aforistici che compongono questo volume. Io sono Gabriele, infatti, intende essere una sorta di "breviario" per avvicinare al personaggio d'Annunzio e alla lettura della sua opera quanti, studenti o lettori "deboli", scoraggiati da una scrittura che viene descritta pregiudizialmente come difficile, arrivano a conoscerlo solo attraverso una parziale e infondata aneddotica.‎

‎Cimini Mario‎

‎Adoratori della bellezza. Dante Gabriel Rossetti poeta e i preraffaelliti nella critica italiana tra Otto e Novecento‎

‎brossura Questo libro, nell'intento di colmare una evidente lacuna storiografica, ricostruisce ed analizza, attraverso le testimonianze più significative, i momenti salienti della ricezione critica della poesia di Dante Gabriel Rossetti e dei preraffaelliti nella cultura italiana tra fine Ottocento e inizi Novecento.‎

‎Proia F. (cur.)‎

‎Viaggio nell'alchimia letteraria. Avanguardie e altri racconti‎

‎brossura Raccolta di saggi di Gabriel-Aldo Bertozzi. Con una nota sulla bibliografia dell'autore di Gabriella Giansante. "Viaggio nell'alchimia letteraria. Avanguardie e altri percorsi" raccoglie una scelta di scritti che hanno fatto di Bertozzi un riferimento per gli studiosi dell'epoca moderna e contemporanea. Qui emergono, infatti, seguendo il magistero alchemico, gli studi sui grandi rivoluzionari della poesia francese di fine Ottocento, come Rimbaud, Lautréamont, Verlaine, Cros, e del Novecento, come Zola, Apollinaire, Picabia, Aragon.‎

‎Zattarin Alessandro‎

‎«Anch'io voglio scrivere per musica». Pascoli e il melodramma‎

‎brossura Pascoli avrebbe voluto "scrivere per musica", ma non vi riuscì, e il librettista mancato parte "dal vorrei ma non posso" per assolversi con il "potrei ma non voglio": perché "il pubblico d'Italia" non è pronto. In questo libro la lama della riflessione critica affonda proprio dove arte e intenzione artistica si contraddicono. Alessandro Zattarin unisce alla competenza musicologica quella letteraria.‎

‎Leibniz Gottfried Wilhelm‎

‎Monadologia ed estratti dai saggi di Teodicea‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Introduzione, versione e note di Adolfo Zamboni.‎

‎Cimini Mario‎

‎D'Annunzio, la Francia e la cultura europea‎

‎brossura I saggi compresi in questo volume nascono tutti da un comune progetto di ricerca, ossia dall'intento di rileggere la personalità e l'opera di Gabriele D'Annunzio sullo sfondo della coeva cultura europea. È fuor di dubbio che la cifra internazionale della sua scrittura scaturisca in primo luogo da un rapporto privilegiato con la Francia.‎

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