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‎Mar Nicolosi Vito‎

‎Guido Gozzano‎

‎brossura Gobetti - che in 'Risorgimento senza eroi' dirà della ironia ma anche della "stanchezza decadente nell'opera di Gozzano" in un quadro complessivo, letterario e morale, di "fallimento dell'eredità alfieriana" - accolse nel 1925 nelle sue edizioni il saggio su Gozzano del giovane catanese Vito Marco Nicolosi (1901-1948), frutto della tesi di laurea discussa con Attilio Momigliano. L'autore, che dichiarava le sue simpatie per il futurismo, tracciava dell'opera gozzaniana e dei "crepuscolari" un bilancio negativo. Nel libro, che rimane un documento interessante dell'epoca, Gozzano era visto come il poeta sentimentale delle "dolcezze vaghe e inafferrabili, così lievi e così indeterminate da essere talvolta anche ebetudine", e Nicolosi, pur concedendogli qualche merito letterario, non coglieva l'effettiva consistenza di un laboratorio poetico che molta critica ha rivalutato.‎

‎Gnocchi Alessandro‎

‎Il catechismo secondo Guareschi‎

‎brossura‎

‎Pastore Luca‎

‎La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso, 1974-1979‎

‎br. Durante la stagione degli anni di piombo e del terrorismo, Bologna ha vissuto pagine dolorose. Alcune molto note - come l'uccisione di Francesco Lorusso altre quasi completamente dimenticate, ma fondamentali per comprendere quella fase della nostra storia. Questo libro ricostruisce gli episodi di violenza politica in città negli anni che vanno dal 1974 alla fine degli anni '70, dall'omicidio del brigadiere Lombardini allo scioglimento di Prima linea (annunciato in un tribunale bolognese dai terroristi detenuti), passando per gli scontri di piazza, gli attentati intimidatori, l'uccisione di Lorusso, l'agguato ad Antonio Mazzotti e la morte di Graziella Fava. La ricerca, arricchita da una dettagliata cronologia degli avvenimenti e dalle interviste di Claudio Santini ad alcuni protagonisti, nasce per ricordare poprio Graziella Fava, uccisa dalle conseguenze di un attentato incendiario contro la sede dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna e Marche, nel marzo del 1979.‎

‎Allasia Clara‎

‎«La testa in tempesta». Edoardo Sanguineti e le distrazioni di un cherico‎

‎br. Nella sua costante e fattiva presenza sull'oggi, Edoardo Sanguineti è, contemporaneamente, altrove, capace di uno sguardo complesso e avvolgente che restituisce un giudizio tutt'altro che conciliante e per nulla semplice da decifrare. Il lessicografo fa capolino dietro al Dramaturg, il cinefilologo dietro al romanziere; lo studioso si impossessa dei travestimenti e li trasforma in saggi. In ogni momento il lettore si trova di fronte a un bivio, un'alternativa, un'opzione, una molteplicità di ruoli che avvolgono e sommergono. Qualsiasi strada si prenda, qualsiasi tragitto si voglia percorrere, si assisterà a un moltiplicarsi delle suggestioni, all'interno di un alveo di competenze e di sensibilità che scolorano in continuazione l'una dentro l'altra.‎

‎Prota Silvio; Rondena Alessandro‎

‎La Sagrada Familia. Un percorso dello sguardo. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Questo volume è un tentativo di far conoscere meglio l'opera più famosa e più suggestiva dell'epoca moderna e dell'architetto Antonio Gaudì. Il volume è articolato in due parti che rappresentano i due momenti cronologici del suo itinerario umano e professionale. Nella prima parte gli autori scoprono Gaudì ancora studente di architettura che ammira alcuni esempi di architettura antica e medievale e fornisce le ragioni del suo entusiasmo, questi esempi sono molto importanti perché influenzeranno il suo modo di concepire l'architettura e quindi la Sagrada Familia stessa. Nella seconda parte del volume, gli autori si soffermano sulle sculture, in modo particolare su quelle della Facciata della Natività, perché attraverso di esse Gaudì ha trasmesso la sua visone della vita, ciò in cui crede e ciò che vuole comunicare a tutti. Gli autori quindi invitano il lettore a fare un cammino dietro Gaudì, a seguirlo da quando era ancora studente fino agli ultimi anni della sua attività professionale dedicata a tempo pieno alla costruzione della Sagrada Familia.‎

‎Wharton Edith‎

‎Uno sguardo indietro‎

‎br. L'autobiografia di Edith Wharton è il racconto della vita intensa di una donna impetuosa, segnata da un'educazione rigida, ma capace di ironizzare sull'ipocrisia che reggeva il mondo in cui era cresciuta. Una vita di amori infelici e forti amicizie - celebre il suo sodalizio con Henry James -, di viaggi spericolati e peregrinazioni per l'Europa (prima la Spagna, poi l'Italia e infine Londra e Parigi), di passione civile e impegno umanitario al fianco dei profughi e degli orfani. Un'esistenza di letture intense, dedita a una scrittura assidua e disciplinata, che la rese una narratrice affermata nonché la prima donna a vincere il Premio Pulitzer.‎

‎Derrida Jacques; Ferraris M. (cur.)‎

‎Ulisse grammofono. Due parole per Joyce‎

‎br. I due saggi raccolti in "Ulisse grammofono" sono l'elaborazione più articolata del confronto tra il pensiero di Derrida e l'opera di Joyce: confronto di cui si trovano tracce in diversi testi del filosofo franco-algerino e che in "Ulisse grammofono" prende la forma di un corpo a corpo linguistico, di una battaglia in cui le lingue vengono spinte al limite del dicibile, là dove risuona l'affermazione incondizionata come ospitalità donata all'altro: oui, yes, sì. Tra confessioni, brevi racconti di viaggio, analisi filosofiche, i saggi ruotano attorno ad alcuni temi privilegiati: il grammofono, il telefono e l'inesauribile sì di Molly nell'"Ulisse"; la guerra degli idiomi dichiarata da Dio in "Finnegans Wake"; l'impossibilità di definirsi un esperto di Joyce.‎

‎Cattaneo F. (cur.); Gentili C. (cur.); Marino S. (cur.)‎

‎Nietzsche nella rivoluzione conservatrice‎

‎br. La Rivoluzione conservatrice costituisce uno snodo significativo della storia tedesca ed europea del primo Novecento. Il volume indaga il modo, assai problematico e paradossale, in cui il movimento rivoluzionario-consenatore rimodula alcune istanze tradizionali della destra a partire dal confronto con l'avvento della civiltà della tecnica e con l'irruzione delle masse sulla scena politico-sociale. Tale prospettiva, contraddistinta da una ripresa anti-moderna della modernità, viene approfondita in relazione ai suoi principali interpreti, tra i quali E. Jünger, F.-G. Jünger, A. Moeller van den Bruck e O. Spengler, e in relazione a pensatori come A. Baeumler, T. Mann, C. Schmitt e M. Heidegger. La categoria mediante la quale ci si propone di gettare luce su questo complesso fenomeno è la ricezione del pensiero di Friedrich Nietzsche. Il volume rappresenta quindi un'ulteriore occasione di confronto con l'eredità nietzschiana, nonché una discussione circa la collocazione del movimento rivoluzionario-conservatore rispetto al nazionalsocialismo.‎

‎Gattegno David‎

‎René Guénon. La sua vita, il suo pensiero‎

‎ill., br. La vita di Guénon è povera di fatti, se si eccettuano un doppio matrimonio, la conversione all'Islam e il trasferimento in Egitto (dove morì nel 1951). Ma è ricchissima la sua attività di studioso, che comprende la creazione di una rivista ("La Gnose"), la collaborazione ad altre e la stesura di diversi volumi. Difensore della tradizione e strenuo nemico del mondo moderno, Guénon ha esercitato ed esercita un'influenza intellettuale e spirituale molto estesa.‎

‎Deriu Luciano‎

‎Il piccolo principe dell'isola alle stelle‎

‎br. L'ultimo periodo della vita di Saint-Exupéry, in Africa, Sardegna e Corsica, è una storia di guerra. Ma è anche, e soprattutto, la storia di un cammino spirituale, iniziato qualche anno prima nella lontana America. Come l'albatro di Baudelaire, Saint-Exupéry aveva grandi ali per volare, ma un disagio crescente a camminare tra gli uomini del suo tempo. Nell'estate del 1944, in quelle terre di sole e di mare, assieme alla guerra globale, Antoine combatteva una sua guerra personale in una continua sfida con la morte, per salvare se stesso e l'umanità dal mondo che precipitava nel male assoluto. Fino a quando, in un'aura di mistero, il Piccolo Principe non tornò alla sua stella. Ma ancora oggi la sua favola ci invita a restare umani. E se il Piccolo principe non muore, neppure Saint-Exupéry può morire.‎

‎D'Alessandro Sandra‎

‎Storia. Vol. 4: Dal 1650 al 1900‎

‎br. Tutti i fatti, i personaggi, le istituzioni e le dottrine politiche; cronologia delle date da ricordare; spiegazioni chiare, essenziali e strutturate per punti; box con etimologia e significato dei termini specialistici; test di verifica alla fine di ogni capitolo.‎

‎De Falco Carolina‎

‎Leonardo Savioli. Ipotesi di spazio: dalla «casa abitata» al «frammento di città». Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Considerato da Argan per la "modernità addirittura d'avanguardia connessa alle essenze storiche" e nonostante gli ulteriori riconoscimenti da parte di Portoghesi e di Zevi nell'ambito della storiografia architettonica, Leonardo Savioli resta ancora in gran parte in ombra. Allievo di Michelucci e maestro di Natalini, primo premio alla Biennale di San Paolo del Brasile (1953), con una giuria composta da Rogers, Le Corbusier e Sert, e primo premio al concorso a Cannes (1971), giudicato da Bakema e Kahn, Savioli rappresenta, all'interno del quadro storico, poliedrico e complesso, che va dalla ricostruzione postbellica all'inizio degli anni ottanta, un architetto di respiro internazionale. Il volume propone un'attenta rilettura critica della sua opera, condotta sugli oltre cento progetti del fondo conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, nel doppio ambito, fortemente intrecciato, dell'edilizia residenziale e del contesto urbano. Dalla scomposizione neoplastica degli elementi all'autonomia delle cellule spaziali, attraverso il montaggio brutalista di "pezzi" prefabbricati, al fine di favorire l'autonomo intervento compositivo dell'utente, la ricerca di Savioli interseca movimenti e tendenze dell'architettura del Novecento, proponendo quel tema della centralità dello spazio "vissuto" dall'uomo tornato oggi, nella società globalizzata, di flagrante attualità.‎

‎Monti Raffaele‎

‎Giovanni Fattori. 1825-1908. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Condemi S. (cur.); Palma C. (cur.)‎

‎Carteggi e disegni di macchiaioli. Dalla raccolta Fedi nella collezione della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti‎

‎ill., ril.‎

‎Alfieri Gabriella‎

‎Verga‎

‎br. La recente ripresa dell' "Edizione Nazionale" e la parallela riscoperta di manoscritti mancanti danno l'occasione per ridefinire la figura e l'opera di Giovanni Verga (1844-1922), caposcuola del verismo è stato testimone - solo all'apparenza distaccato - di quasi un secolo di vita dell'Italia, dall'impresa dei Mille fino alla Grande Guerra. Come scrittore ha attraversato le correnti e i generi fondanti della letteratura otto-novecentesca: dal romanticismo al decadentismo, dallo psicologismo al verismo, trasfondendo una vena di simbolismo in romanzi (storici, mondani, veristi) e drammi ("intimi" o rusticani), spingendo lo sperimentalismo fino alle sceneggiature cinematografiche. La sincronia di testi apparentemente incompatibili - come "Storia di una capinera" ed "Eva", "I Malavoglia" e "Il marito di Elena", "Cavalleria rusticana" e "In portineria", "Caccia al lupo" e "Caccia alla volpe" - si giustifica con la volontà tenace di rappresentare l'universo sociale coevo con una forma di volta in volta inerente al soggetto, ma pure con la condizione tutta ottocentesca di scrittore-romanziere professionista che si adegua al mercato editoriale. Al centro di questa ricerca vi sono la lingua e lo stile: Verga si fa traduttore e interprete del sentire dei suoi personaggi ora con il mirabile italiano regionalizzato dei capolavori, ora con l'italiano chiaroscurale dei testi intimisti.‎

‎De Felice Renzo‎

‎La vendita dei beni nazionali nella Repubblica Romana del 1798-1799‎

‎ill.‎

‎Izzo D. (cur.)‎

‎Suzie Wong non abita più qui. La letteratura delle minoranze asiatiche negli Stati Uniti‎

‎br.‎

‎Fontaneto Federico‎

‎Il suicidio e la filosofia. Riflessioni su «Of suicide» di Hume‎

‎br. Il tema del suicidio è uno degli argomenti più controversi, problematici e dibattuti non solo in ambito filosofico: esso abbraccia l'intera cultura, ponendo in campo questioni quali le nostre vite, la morte e la libertà individuale. In questo volume, nato da una riflessione sull'intero pensiero di David Hume, viene analizzato, commentato e discusso un saggio del suddetto filosofo scozzese, dal titolo "Of Suicide"; si tratta di uno dei capisaldi sul tema del suicidio e di un testo dall'attualità sconcertante. Il presente libro ne presenta genesi, rapporti con altre opere e argomenti, tutti in difesa della legittimità di togliersi la vita e di una morale non fondata sulla religione. In campo etico spettano all'individuo le decisioni di qualsiasi tipo, comprese quelle ultime.‎

‎Sanguineti Edoardo; Paolozzi Balestrini Uliano; Campo R. (cur.)‎

‎Abecedario di Edoardo Sanguineti. DVD. Con libro‎

‎brossura Dalla "a" di avanguardia alla "z" di zero, passando per fumare, hotel, sesso e teatro, e ancora guerra, novecento, comunismo e vita. Sono ventuno le parole chiave attraverso cui Edoardo Sanguineti ci parla della storia presente e passata, di poesia e romanzi, di affetti e relazioni, di autori a lui cari e personaggi detestati, di fedeltà e impegno. Cinque ore di conversazione (realizzate espressamente per questo progetto a Genova nel gennaio 2006) per ripercorrere il profilo biografico e intellettuale di una delle figure più importanti del Novecento letterario italiano. La video-intervista, in 2 DVD, curata da Rossana Campo, è accompagnata da un libro che raccoglie frammenti dell'opera letteraria di Sanguineti scelti dalla stessa scrittrice.‎

‎Savasta Francesco; Zodda Caterina‎

‎Il processo della Banca Romana. Il mistero delle assoluzioni‎

‎br. Le grandi banche tengono in pugno il destino delle Nazioni. L'hanno sempre fatto e forse lo faranno per sempre. Le assoluzioni dei responsabili del noto scandalo della Banca Romana, già Banca dello Stato Pontificio, sono rimaste per lungo tempo un mistero. L'irrisolto processo del passato rappresenta un viaggio che è necessario percorrere, sia per una curiosità storica, che per via di continui rimandi alle vicende odierne.‎

‎Moore John; Sunshine Spencer‎

‎Non sono un uomo, sono dinamite! Friedrich Nietzsche e la tradizione anarchica‎

‎br. Il nesso tra Friedrich Nietzsche e anarchismo potrebbe apparire audace a molti, in particolar modo a coloro che ancora associano Nietzsche al fascismo, e l'anarchismo ad una semplice concetto di lotta di classe. Tuttavia l'anarchismo, quale progetto che mira all'abolizione di tutte le forme di potere, dovrebbe potersi appropriare liberamente dell'opera di uno dei più grandi iconoclasti di tutti i tempi. Nonostante Nietzsche si fosse dimostrato piuttosto severo nei confronti dei suoi contemporanei anarchici, in qualche modo ne condivideva la visione di totale trasformazione dell'esistente. Il fatto di riconsiderare tutti i valori costituiti non solo risulta decisamente compatibile con il progetto anarchico ma resta anche una componente integrale dello stesso, mentre la concezione di una filosofia martellante e aspramente critica è alla base dell'impegno anarchico verso una trasformazione sociale radicale. "Non sono un uomo, sono dinamite!" esamina le connessioni storiche, politiche e filosofiche tra il pensiero trasgressivo di Nietzsche e la visone politica di trasformazione dell'anarchismo.‎

‎Mazza Attilio‎

‎D'Annunzio e l'aldilà‎

‎ril.‎

‎Paz Octavio; Hubard J. (cur.)‎

‎Anch'io sono scrittura. L'autobiografia‎

‎ril. Il modo migliore per celebrare uno scrittore è leggere le sue opere. E per festeggiare il centenario di uno dei più autorevoli intellettuali di tutti i tempi, il Premio Nobel messicano Octavio Paz, arriva ora questo libro autobiografico. Costruito dal curatore Julio Hubard sulla base di una serie di articoli, frammenti, saggi e versi di Paz, il libro ripercorre la vita e l'opera dell'autore in ordine cronologico, dall'infanzia fino agli ultimi giorni, passando per la formazione letteraria, la passione politica, l'amore per la poesia, i viaggi, i riconoscimenti, la malattia, i ricordi personali. Un approfondito riesame di alcuni dei momenti fondanti della storia sociale, politica e artistica del Messico e del suo poeta più appassionato.‎

‎Cristiano L. (cur.); Macioci E. (cur.)‎

‎Dentro al nero. Tredici sguardi su «It» di Stephen King‎

‎br. Tredici fedeli lettori hanno provato a rileggere "It" di Stephen King a trent'anni dalla sua (è proprio il caso di dirlo) apparizione. Enrico Macioci, Dario Rossi, Nicola Manuppelli, Paola Barbato, Marco Peano, Cristò, Francesca Schipa, Deborah Donato, Demetrio Paolin, Marco Candida, Giuseppe Martella, Giusi Marchetta e Luca Cristiano ci riportano a Derry, a vedere che aria tira da quelle parti tra fede e magia, tempo e scandalo, mito e pop, archetipi e psicoanalisi, infanzia e biciclette. "It" ancora ci atterrisce e ci consola, mostrandoci cosa significa lasciare il blu ed entrare nel nero, ma non del tutto, perché si ricorda, si rivive, si riscopre un libro che ci ha tolto il fiato e ci si ritrova davanti alle fondamenta del nostro immaginario.‎

‎Eco U. (cur.)‎

‎Il settecento. Il secolo delle rivoluzioni vol 1-2: Storia. Filosofia. Scienze e tecniche-Letteratura e teatro. Arti visive. Musica‎

‎ill., ril. Il Settecento segna un cambiamento di ritmo nello sviluppo della storia. La rivoluzione americana e quella francese disegnano una geografia politica e impongono nuove parole d'ordine. Le rivoluzioni scoppiano perché sparigliano regole secolari, già incrinate, ma giunte a un punto di non ritorno. Le potenze europee si mettono in gioco lungo le rotte d'Oriente e in America, e la modernità avanza mentre si scava a Ercolano e Pompei, ritrovando un mondo intatto e antico: il repertorio infinito di statue, mosaici e pitture che va a nutrire il gusto e la fantasia degli artisti e di una intera società, già sensibile al richiamo di un esotismo orientale che detta regole nella porcellana e del décor. Il secolo dell'Encyclopédie - enorme impresa intellettuale, commerciale, materiale, artistica - si srotola fra contraddizioni e tinte forti, fra utopisti e libertini, e basta un elenco molto scarno di nomi per alludere alla sua straordinaria polifonia: Kant, Mozart, Vivaldi, Bach, Haydn, Tiepolo, Chardin, David, Canova e poi Goldoni e Laclos, Rousseau, Richardson, Swift, Austen che nella forma della prosa e del romanzo forniscono innumerevoli specchi a un pubblico di donne e uomini pronti a cambiare le regole e a immaginarne di nuove.‎

‎Cucciniello O. (cur.); Oldani A. (cur.)‎

‎Boldini. Ritratto di signora. Catalogo della mostra (Milano, 16 marzo-17 giugno 2018). Ediz. a colori‎

‎ill., br. "La gran vita mondana che sfila a Parigi sino alla vigilia della Prima guerra mondiale diventa un suo harem privato e obbediente, un mondo speciale ammesso alla manifestazione e mediazione del suo genio, con un esclusivismo nella concessione di patenti che quasi fa impallidire le offerte a D'Annunzio e quelle al giovane Gordon Craig." (Carlo Ludovico Ragghianti)‎

‎Anselmo Annamaria; Gembillo Giuseppe‎

‎Filosofia della complessità‎

‎br. In questo lavoro gli autori si sono proposti di elaborare una Filosofia della complessità confrontandosi con i filosofi e gli scienziati che hanno contribuito in maniera determinante all'affermarsi di tale prospettiva e al conseguente superamento del metodo riduzionista, caratteristico della scienza classica. Ne è derivata una visione del mondo fondata sullo storicismo, l'organicismo e il pluralismo e dunque opposta rispetto a ogni forma di meccanicismo e di monismo; e un concezione etica che auspica una nuova simbiosi tra uomo e natura e riconosce il legame inscindibile tra mondo fisico e mondo biologico.‎

‎Coliva A. (cur.); Widmaier-Picasso D. (cur.)‎

‎Picasso. La scultura. Catalogo della mostra (Roma, 24 ottobre 2018-3 febbraio 2019). Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Fu durante il suo viaggio a Roma e Napoli insieme a Jean Cocteau e a Igor Stravinskij, che Picasso, nel 1917, si confrontò per la prima volta in situ con la scultura dell'antichità romana, con le pitture murali pompeiane e con il Rinascimento. Una visita alla Galleria Borghese e a San Pietro gli permise di studiare le sculture di Bernini; nella Cappella Sistina gli si rivelò Michelangelo. Vide i dipinti di Raffaello a Firenze e riconobbe in Caravaggio il maestro della mise en scène. La prima mostra dedicata alla scultura di Picasso a Roma è pensata come un viaggio attraverso i secoli, lungo il filo delle variazioni plastiche sulle forme e sui temi - storie e miti, corpi e figure, oggetti e frammenti. Verranno presentati capolavori del grande maestro andaluso, inedite fotografie di atelier e video che raccontano il contesto in cui le sculture sono nate. L'allestimento della mostra pone l'opera di Picasso al centro di un dialogo, ricco di consonanze visive e concettuali. Il catalogo raccoglie nuove riflessioni nate in questo contesto, illustrando ed esaminando le numerose opere esposte, alcune delle quali mai viste prima.‎

‎Ozick Cynthia‎

‎Di chi è Anne Frank?‎

‎br. Apparso per la prima volta nel 1997 sulle pagine del "New Yorker", questo impetuoso, lucidissimo saggio di Cynthia Ozick strappa il velo di dissimulazione e retorica che negli anni ha ovattato e mistificato la limpida voce di Anne Frank e del suo Diario. Troppo spesso e troppo a lungo oggetto di interpretazioni semplificate e fuorvianti, di appropriazioni indebite, tradimenti e comode "santificazioni", il Diario è servito da lasciapassare per un'amnesia collettiva - storica e culturale - sulle cause e le circostanze della morte della sua autrice e di milioni di altre vittime dell'Olocausto. La depravazione e la ferocia dei nazisti, il male che ha consumato la protagonista, sono stati attenuati e sorpassati nel tempo dal solo battere della critica, dell'editoria, dei lettori e persino del padre - Otto Frank - sul tema della bontà e della forza umana, utilizzando strumentalmente la voce di Anne per costruire un discorso sul passato tanto rassicurante quanto sterile. Cynthia Ozick, ripercorrendo con il ritmo e la forza che le sono propri, le vicissitudini storiche, editoriali e teatrali del libro universalmente considerato il simbolo della Shoah, ci mette in guardia dalle conseguenze di questa tendenza: ammorbidire la Storia, nel tentativo di renderla più sopportabile, equivale a tradirla; tradirla equivale a negare - in una discesa inarrestabile verso il buio della ragione - ciò che è stato, gettando le basi perché possa avvenire ancora.‎

‎Rella Franco‎

‎Territori dell'umano‎

‎br. Le tecnoscienze dominano la nostra vita. Si parla sempre più di un superamento dell'umano, del mito del superamento delle malattie e persino della morte. Siamo ormai prossimi, è stato scritto, al postumano: al momento in cui uno deciderà come, quando e addirittura se morire. Il libro discute questa mitologia, confrontandola con i territori in cui l'umano si manifesta nella complessità del quotidiano, faccia a faccia con il mondo e con i problemi che investono uomini e donne nella profondità della loro esistenza, nella profondità del loro rapporto con il dolore, con la morte e con una diversa consapevolezza di sé. Il libro si chiude nel luogo misterioso dell'infanzia in cui i bambini disegnano la mappa di un altro territorio: il territorio spesso ignorato di un altro umano con cui confrontarci.‎

‎Belpoliti M. (cur.); Sironi M. (cur.); Stefi A. (cur.)‎

‎Gianni Celati‎

‎ill., br. Gianni Celati, a cui "Riga" dedica un nuovo numero dopo quello del 2008, è oggi uno degli scrittori italiani più importanti e significativi. Questo volume raccoglie suoi testi narrativi e saggistici, interviste e conversazioni radiofoniche, parti dell'inedito Taccuino Siciliano del 1984, brani delle lezioni bolognesi al DAMS dedicate alla letteratura americana, testi sul cinema e la letteratura, su James Joyce, da lui tradotto, su Giacomo Leopardi e Alberto Giacometti, e poi sulle idee di spazio e di paesaggio. Seguono una scelta di recensioni e commenti alla sua opera, dal 1971 al 2008, da Calvino a Manganelli, da Luigi Ghirri a Stefano Bartezzaghi. Completano il volume un Album di oltre quaranta fotografie, dagli anni Settanta al Duemila, e una serie di saggi scritti per l'occasione che approfondiscono l'opera di uno dei maestri della letteratura del secondo Novecento e oltre.‎

‎Di Matteo Danilo‎

‎L'esilio della parola. Il tema del silenzio nel pensiero di André Neher‎

‎br. André Neher (1914-1988), pensatore ed esegeta ebreo d'Alsazia trasferitosi poi a Gerusalemme, si è lasciato interrogare a fondo dalle tragedie del Novecento, in primo luogo dalla Shoah. E a sua volta ha interrogato la Bibbia in cerca di risposte. Il libro focalizza l'attenzione sul suo capolavoro, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1970: L'esilio della parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz. Non si tratta di una semplice fenomenologia del silenzio biblico, bensì dell'illustrazione di una visione filosofica e teologica del rapporto fra l'essere umano, la storia, la presenza (o la lontananza) di Dio, il mondo. Il capolavoro di Neher, attraverso questo volume, si pone in dialogo con altri autori e altre prospettive, tra le quali quelle di Franz Rosenzweig e Philippe Nemo. Come rapportarci al silenzio, dunque? Come continuare a sperare contro ogni speranza, nel fallimento, nonostante tutto, nonostante Auschwitz? Mediante il forse, la possibilità di ricominciare.‎

‎De Cesaris A. (cur.)‎

‎Vite digitali. Essere umani nella società del XXI secolo‎

‎br. La diffusione capillare delle ICT (Information and Communication Technologies) all'interno dello spazio sociale, nonché la loro implementazione strutturale in tutti i settori della vita pubblica e privata, culturale e produttiva, sono fenomeni costitutivi dell'evoluzione delle società industrializzate tra XX e XXI secolo, il cui significato e le cui conseguenze sono sempre più al centro degli interessi delle scienze umane. Diviso tra coloro che interpretano i processi di digitalizzazione in piena continuità con il passato, e coloro che vedono nelle attuali trasformazioni tecnologiche una vera e propria mutazione antropologica, il dibattito umanistico non smette di interrogarsi sui tratti costitutivi dell'esperienza digitale, sui problemi, sulle potenzialità e sulle sfide teoriche che essa pone ai campi di studio tradizionali. I contributi raccolti nel volume, di impostazione disciplinare e teorica differente tra loro, focalizzano l'attenzione su aspetti diversi ma strettamente intrecciati di un fenomeno unitario. Dal significato globale delle tecnologie informatiche alle loro più vaste implicazioni antropologiche, dalle nuove forme di soggettivazione fino alle frontiere dell'automazione nei settori lavorativi, educativi e medici, i saggi inclusi nella raccolta intendono mettere in luce la complessità di una trasformazione ancora in corso, da pensare in tutta la sua portata.‎

‎Moeller Hans-Georg; D'Ambrosio Paul J.‎

‎Il tuo profilo e te. L'identità dopo l'autenticità‎

‎br. Sempre più spesso, ci presentiamo e incontriamo gli altri attraverso i profili. Un profilo ci mostra non come siamo visti direttamente, ma come siamo percepiti da un pubblico più ampio. L'identità basata sul profilo è ormai palese ovunque, dalla cultura pop alla politica, dal marketing alla moralità. Ma troppo spesso i critici si limitano a denunciare questa presunta superficialità in difesa di un supposto ideale di espressione autentica o sincera. Questo libro sostiene che il profilo segna un cambiamento epocale nel nostro concetto di identità e dimostra perché questo è importante. Invece di polemizzare contro il profilo, gli autori delineano come funziona, come lo applichiamo senza difficoltà nella nostra vita quotidiana e come plasma i nostri valori: a livello personale, economico ed etico. Proponendo un punto di osservazione profondo e innovativo sull'impatto che i nuovi social media hanno sulla presentazione del sé, questo libro introduce anche una riflessione su come salvaguardare la propria identità in un'epoca di profilazione proliferante.‎

‎Cunico Gerardo‎

‎Lettura di Habermas. Filosofia e religione nella società post-secolare‎

‎br. Jürgen Habermas, uno dei più autorevoli filosofi e sociologi del nostro tempo, dopo un lungo percorso teorico rigorosamente laico, guidato dal postulato dell'ateismo metodico, si è segnalato soprattutto nell'ultimo decennio per significative aperture alla religione, culminate nella discussione pubblica del 2004 con l'allora cardinale Joseph Ratzinger. Importante è il riconoscimento del perdurante rilievo sociale delle religioni e del contributo che i cittadini credenti possono dare al dibattito politico nella nuova temperie della società postsecolare, non più egemonizzabile da posizioni razionalistiche. Ma ancor più rilevante è l'ammissione dei limiti della razionalità laica e della possibile verità delle credenze religiose. In questo libro si offre un breve quadro complessivo del pensiero di Habermas e si ricostruisce puntualmente il suo confronto con la questione della religione, rimarcandone sia i pregi sia le irrisolte difficoltà.‎

‎Agosti Stefano‎

‎Rimbaud. Le vocali, la parola notturna‎

‎ril. «L'enigma del sonetto delle Vocali si propone nelle forme ostentate di un eccesso di visibilità, che comporta una sorta di accecamento, un po' come succede nella Lettera rubata del racconto di Poe. Nel nostro caso, la "lettera rubata" non riguarda una lettera da corrispondenza ma proprio la lettera dell'alfabeto di un determinato, specifico idioma.»‎

‎Petrosino Silvano‎

‎Le fiabe non raccontano favole. Credere nell'esperienza‎

‎br. "Come negare che non solo non ha senso misurare/calcolare un'esperienza, ma soprattutto che non è possibile in alcun modo farlo? Come misurare/calcolare l'intensità di un dolore o di un amore, la fedeltà di un'amicizia, l'abisso senza fondo dell'angoscia, il peso insopportabile di un lutto, la forza di una fede, la magnifica sorpresa dello stupore? D'altra parte - sarà il problema al centro di queste pagine - riconoscere che l'esperienza è incompatibile con una certezza di tipo matematico non significa affatto abbandonarla all'irrazionale, come se essa fosse semplicemente il campo dell'effimero e dell'illusorio, quanto piuttosto significa accettare che il suo particolare modo d'essere eccede il tipo di misura, dunque la ratio, di cui il calcolo scientifico è l'espressione più articolata e matura. In effetti, all'interno di un simile calcolo la parola dell'esperienza non può che risultare un linguaggio ultimamente indecifrabile." Un saggio filosofico che affronta il tema dell'esperienza attraverso la "parola essenziale" della fiaba; un'articolata riflessione sul "viaggio della donna" attraverso un'originale interpretazione di Cappuccetto Rosso e Biancaneve.‎

‎Angelelli M. (cur.)‎

‎Edith Stein. Una vita per la verità‎

‎br. Con questo primo volume si apre la collana "Quaderni dell'AIES", Associazione Italiana Edith Stein. L'obiettivo che questa associazione si è posta è quello di perseguire la conoscenza, lo studio e la diffusione dell'eredità spirituale, filosofica, teologica di Edith Stein: ebrea, filosofa, carmelitana, santa e martire. Il libro è costituito dai contributi dei maggiori studiosi steiniani che si sono dati appuntamento a Genova, nell'ottobre 2004, nel primo convegno dell'Aies.‎

‎Deleuze Gilles‎

‎Marcel Proust e i segni‎

‎brossura L'opera di Proust ha ispirato più volte il pensiero critico producendo una straordinaria ricchezza di esiti e di approcci. Deleuze precisa le articolazioni di quell'itinerario verso l'essenza della Recherche attraverso molteplici piani semiologici e rigorose rispondenze. Non si propone di estrarre dal racconto una versione proustiana del mondo poiché esperienza e racconto tracciano in Proust una critica della filosofia intesa come progetto di conoscenza.‎

‎Edmonds David; Eidinow John‎

‎Il cane di Rousseau. Due grandi pensatori in conflitto nell'età dei Lumi‎

‎br. Jean-Jacques Rousseau - filosofo, romanziere, pedagogo-educatore, compositore, teorico rivoluzionario della politica - è in fuga. Fugge dall'intolleranza e dalla persecuzione, dopo che i suoi avversari lo hanno pubblicamente proclamato uomo pericoloso per la società. David Hume, il più illustre filosofo di lingua inglese del tempo, esempio universalmente riconosciuto di rettitudine, viene in suo aiuto. Accoglie Rousseau e il suo piccolo cagnolino, Sultan, in Inghilterra. Ma la loro amicizia si guasta rapidamente e tra i due nascono un odio e una rivalità inimmaginabili. Edmonds e Eidinow raccontano come due giganti del pensiero si trasformarono in nemici mortali. Ma "Il cane di Rousseau" è anche una godibilissima storia di compassione umana, tradimenti, odio e rancore, e un affresco puntuale dell'ambiente filosofico dell'illuminismo europeo.‎

‎Terzani Tiziano; Loreti À. (cur.)‎

‎Un'idea di destino. Diari di una vita straordinaria‎

‎ril. "Cosa fa della vita che abbiamo un'avventura felice?" si chiede Tiziano Terzani in questa opera, che racconta con la consueta potenza riflessiva l'esistenza di un uomo che non ha mai smesso di dialogare con il mondo e con la coscienza di ciascuno di noi. In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, padre, marito. Scopriamo così che l'espulsione dalla Cina per "crimini controrivoluzionari", l'esperienza deludente della società giapponese, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all'origine delle grandi opere che tutti ricordiamo. Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare "la belva oscura" della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi, Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall'autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c'è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma.‎

‎Terzani Tiziano‎

‎La fine è il mio inizio‎

‎ill., ril. Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte."‎

‎Baos R. P. (cur.)‎

‎Mirò! Sogno e colore‎

‎ill., br. Trasgressivo, anticonformista e selvaggio, Joan Mirò per tutta la vita ha affiancato alla sua anima più contemplativa una poetica unica tra sogno e colore, così da sfuggire alla banalità e al convenzionalismo, e dare vita a un linguaggio artistico universale, ma allo stesso tempo unico e personale. Questo volume vuole raccontare il codice artistico dell'artista catalano: una rassegna esaustiva della sua opera che ha lasciato un segno inconfondibile nell'ambito delle avanguardie europee, aprendo la strada a una nuova concezione della pittura, basata su un linguaggio visivo, fisico e materico. Le sue espressioni pittoriche innovative portarono a un importante cambiamento nella pratica artistica contemporanea, dando una direzione nuova all'arte del XXI secolo e influenzando le generazioni successive di pittori, scultori e incisori in tutto il mondo. Attraverso una ricca selezione di opere, custodite presso la Fundació Pilar i Joan Mirò a Mallorca, tra cui alcuni olii di sorprendente bellezza e di grande formato, la monografia descrive la vita del maestro spagnolo: un intreccio con la storia variopinta e fascinosa dell'isola di Maiorca, dove l'artista visse dal 1956 fino alla morte nel 1983, e un'indagine sulla sua interiorità, sul suo modo di pensare, sul profondo attaccamento alle sue radici e alla loro identità, sulla sua continua ricerca di novità.‎

‎Caporali Riccardo‎

‎La pazienza degli esclusi. Studi su Spinoza‎

‎brossura‎

‎Moroncini Bruno‎

‎Il lavoro del lutto. Materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin‎

‎br. Da quando, come scriveva Saint Just, la rivoluzione è congelata, è incominciato per chi vuole cambiare il mondo il lavoro del lutto. Tuttavia ciò non ha nulla di malinconico se per malinconico si intende la rassegnazione e la rinuncia: malinconico è anche il genio che continua a macinare idee, costruire concetti e immaginare mondi in mezzo alle rovine. Se ha perso tutte le illusioni che si possa rappezzare il mondo a poco prezzo, ha imparato allo stesso tempo a farcela con il poco e a usare come leva il nulla. Comunismo significa, scriveva Benjamin nel saggio sul surrealismo, pessimismo, pessimismo su tutta la linea. Questo libro ricostruisce, a partire dalla "Dissertazione sulla critica romantica" e passando attraverso il saggio sulla critica della violenza, l'origine del dramma barocco tedesco, lo scritto su Proust, e alcuni frammenti del Passagen Werk, fino ad arrivare alle Tesi sul concetto di storia, i momenti cruciali del tentativo perseguito da Walter Benjamin di pervenire ad una concettualizzazione rigorosa della politica rivoluzionaria.‎

‎Goggi Giulio‎

‎Al cuore del destino. Scritti sul pensiero di Emanuele Severino‎

‎brossura Rivolgendosi al "cuore che non trema della ben recintata verità", Parmenide afferma l'eternità dell'essere. Portandosi oltre Parmenide, il filosofo Emanuele Severino sostiene che ad essere eterno è ogni essente, quale che sia la modalità del suo "essere", e chiama "struttura originaria" la dimensione del sapere che attesta questa eternità in modo incontrovertibile. Il presente volume intende anzitutto riflettere sulle implicazioni della proposta di Severino, anche attraverso l'esposizione e l'esame di alcune delle principali critiche mosse alla tesi dell'eternità dell'ente. A partire dal dialogo di metafisica tra Gustavo Bontadini, Severino e i loro allievi, il testo offre poi uno spaccato del fermento teoretico sollevato da questi grandi maestri del pensiero con i quali si sono confrontati, per la determinazione del senso della verità, filosofi e teologi di diversa provenienza.‎

‎Allegri Francesco‎

‎Gli animali e l'etica‎

‎br. Agli animali è dovuta una qualche considerazione morale? È legittimo mangiarli, indossarli, utilizzarli nella ricerca, metterli in mostra (negli zoo) o farli esibire (nel circo e negli spettacoli acquatici)? Subiscono un danno da una morte indotta anticipatamente? La loro sofferenza ha un peso? E, in caso positivo, quanto vale? Conta anche quando confligge con gli interessi umani? Il libro di Francesco Allegri tratta il tema dell'attribuzione di status morale agli animali da un punto di vista non militante né pregiudizialmente avverso, servendosi degli strumenti dell'etica filosofica. Nel testo vengono presentate tutte le principali posizioni sviluppate al riguardo nella storia del pensiero occidentale, con particolare attenzione per il fitto dibattito contemporaneo. Il responso conclusivo a cui approda questa disamina è che gli animalisti hanno in gran parte ragione: molti dei nostri comportamenti verso gli altri esseri senzienti che con noi popolano la Terra non trovano alcuna giustificazione di fronte a un'analisi rigorosa.‎

‎Savignano Armando‎

‎L'antropologia medica di Laín Entralgo‎

‎br. Laín Entralgo si inscrive nella tradizione umanistica del medico-filosofo. La sua riflessione si è concentrata nell'elaborazione di un'originale antropologia medica nell'ambito della sua peculiare visione della bioetica. Il suo contributo alle neuroscienze nell'ultima fase della sua vita è sfociato in una teoria monistica dinamico-strutturale.‎

‎Kierkegaard Søren; Rocca E. (cur.)‎

‎La malattia per la morte‎

‎br. Lazzaro, l'amico di Gesù, è malato. Marta e Maria, le sorelle, lo mandano a dire a Gesù. "Signore, ecco, il tuo amico è malato". Udendo quelle parole, Gesù dice: "Questa malattia non è per la mor-te, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato" (Giovanni 11,4). Lazzaro però morì, dunque la sua malattia era mortale. Eppure quella malattia non fu per la morte, non fece il gioco della morte, perché divenne fonte di fede. Se quella malattia non è per la morte, c'è nella nostra epoca una malattia che sia per la morte? C'è, risponde Kierkegaard, ed è la disperazione. La disperazione è il peccato dell'uomo contro il mondo, contro gli altri, contro Dio. E la malattia dello spirito, del sé, la malattia che fa desiderare la morte pur tenendo sempre in vita, pur condannando sempre alla vita. Per questo la disperazione è per la morte, è a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concedere la morte. La malattia per la morte, pubblicata nel 1849, è una fenomenologia della disperazione, e descrive una parabola che va dalla disperazione che non sa di essere tale alla disperazione che sa se stessa e sfida il mondo e Dio. È il capolavoro di Kierkegaard, in cui i fili della sua riflessione psicologica, teologica e filosofica trovano la più alta e compiuta formulazione.‎

‎Corona Mauro‎

‎Confessioni ultime. Una meditazione sulla vita, la natura, il silenzio, la liberta‎

‎br. Pensieri e racconti di vita. Le "Confessioni ultime" di Mauro Corona sono il diario intimo di "un sognatore". Un autoritratto che richiama in alcuni passaggi l'indimenticabile tradizione degli scritti morali, da Seneca al filosofo e samurai Jocho Yamamoto, e si trasforma con impennate improvvise in un personalissimo sfogo sull'attualità e la politica. Suoni e basta, le parole hanno perso consistenza, volume, spessore, e con loro la vita. "Le Confessioni" prendono forma da queste parole ormai vuote. Libertà, silenzio, memoria, corpo, fatica, invidia, orgoglio, competizione, amore, amicizia, dolore, morte, Dio e la fede. Una rappresentazione laica profonda e illuminante.‎

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