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‎Futurisme‎

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‎Albenga Giacomo‎

‎Capire la pittura moderna - DUE VOLUMI‎

‎[Pittura](cm. 19) brossura editoriale. 2 volumi -pp120+34 tavv. fotografiche in nero e a colori; -pp. 128+ 53 tavv. fotografiche in nero e a colori. Il volume primo affronta il naturalismo, fauvismo e Matisse, cubismo futurismo espressionismo. Il volume secondo affronta l'espressionismo astratto, di Klee e Kandisky; dadaismo e surrealismo, Geometrismo astratto, Arte tedesca fra le due guerre, Chagall e Picasso, La pittura italiana fra le due guerre, Arte contemporanea nel secondo dopoguerra. Usuali lievi segni del tempo, ma perfetto esemplare. [n42] Libro‎

‎AA.VV.‎

‎Futurismo A Firenze 1910-1920‎

‎Sansoni Editore 1984. 8°:pp.162n. con illustrazioni nel testo e tavole fuori testo a colori e non. Cartoncino editor. plastificato.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Books from Luigi Regina]

€ 25.00 购买

‎Philip K. Dick‎

‎I Difensori Della Terra‎

‎Fanucci 1977. 8°:pp.285n. bross.origin.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Books from Luigi Regina]

€ 20.00 购买

‎Guido Da Verona‎

‎Yvelise‎

‎Bottega Di Poesia 1923. 16°:pp.300n. Legatura cartonato con tassello al dorso. Prima edizione, raro.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Books from Luigi Regina]

€ 90.00 购买

‎Roberto Mandel‎

‎La Guerra Di Domani‎

‎Aurora 1934. 16°:pp.318n. bross.origin. sciupata.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Books from Luigi Regina]

€ 25.00 购买

‎Folgore Da San Gimignano.‎

‎Sonetti. (Introduzione e Note di Ferdinando Neri).‎

‎Torino,UTET,1925. (Con 2 Tavole f.t.). In 16°pp.110n.+2nn.legatura editoriale ,restauri in cerniera.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
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€ 30.00 购买

‎Rossi Mario M.‎

‎Il Futurismo e Il Movimento della Voce. (Ricordi E Valutazione Critica).( Estratto da Italica).‎

‎Università di Edimburgo, s.d. ma 1965. In 8°pp.da 155 a 180n. cop.rif.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
[Books from Luigi Regina]

€ 15.00 购买

‎Soffici Ardengo.‎

‎Taccuino di Arno Borghi. (Seconda Edizione).‎

‎Firenze,Vallecchi,1942. In 8°pp.315n.+4nn. bross.edit. dorso abraso.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
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‎GHERARDUCCI, Isabella.‎

‎IL FUTURISMO ITALIANO.: Materiali e testimonianze critiche.‎

‎Roma, Editori riuniti, 1984. Prima edizione. In 8°, PP 260n. Brossura originale.‎

MareMagnum

Luigi Regina
NAPOLI, IT
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€ 20.00 购买

‎Soffici, A‎

‎Arlecchino together with B?F§ZF + 18 Simultaneita' e Chimismi Lirici and Primi Principi di una Estetica Futurista‎

‎189pp + 105pp + 94pp VG/none 3 volumi rilegati insieme in mezza pelle senza le copertine originali, 1o libro edizione non data (2a edizione ?), 2o libro in nuova edizione riveduta ed accresciuta con ritratto in frontespizio, 3o libro nd (1a edizione ?), dorso con piccola crepa alla cerniera superiore, scritte proprietario alla sguardia, fioriture interne, nel complesso buon esemplare. Rari lavori futuristi di Ardengo Soffici. Questo libro verra' spedito dal Regno Unito.‎

MareMagnum

Science Books
London, GB
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€ 250.00 购买

‎Cavallo, L (a cura di)‎

‎Ardengo Soffici un percorso d'arte‎

‎158pp VG/none PB editorial pictorial wrappers, very good overall. Published for the exhibition on Soffici at Poggio a Caiano, profusely illustrated by colour and b/w photos. brossura editoriale illustrata, in ottimo stato esterno ed interno. Pubblicato in occasione della mostra su Soffici a Poggio a Caiano, riccamente illustrato con foto e riproduzioni a colori e b/n.‎

MareMagnum

Science Books
London, GB
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€ 19.00 购买

‎DE SANTI FLORIANO‎

‎Umberto Mastroianni l'esplosione della forma sculture, bassorilievi, piombi, oli e opere su carta dal 1962 al 1994‎

‎In 8°(22x17); (2), 39, (1), pp. Brossura editoriale illustrata con titoli in bianco al piatto. Numerose illustrazioni a colori. Catalogo della mostra tenutasi a bologna dal 16 settembre al 12 ottobre 2006 presso la Galleria d'arte Stefano Forni. Umberto Mastroianni (Fontana Liri, 21 settembre 1910 - Marino, 25 febbraio 1998) è stato uno scultore e partigiano italiano. Era figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte. Umberto era lo zio dell'attore Marcello Mastroianni: infatti suo padre Vincenzo aveva avuto dalla prima moglie - Concetta Conte, sorella della seconda - un figlio di nome Ottone, futuro padre di Marcello. Umberto nel 1924 arriva a Roma, dove frequenta, contemporaneamente allo studio di suo zio Domenico, i corsi di disegno dell'Accademia di San Marcello. Si trasferisce nel 1926 a Torino dove affina il "mestiere di scultore" nell'atelier di Michele Guerrisi. Nel 1930 arriva il primo riconoscimento ufficiale, il "Premio del Turismo" offerto dal Ministero della Pubblica Istruzione e, di lì a poco, le prime mostre a livello nazionale ed europeo, tra cui nel '35 la Quadriennale di Roma e l'anno seguente la Biennale di Venezia. Chiamato in guerra, parteciperà poi alla Resistenza nelle formazioni del canavese con un tale impegno che rifletterà poi nelle sue opere successive, caricandovi le istanze partorite da quella concreta lotta in nome della libertà, per arrivare alla formulazione di quella "poetica della Resistenza" riconosciutagli da Giulio Carlo Argan. A Torino riesce velocemente a trovare i primi amici e i compagni di avventura a cui resterà legato per tutta la vita: il pittore Luigi Spazzapan, lo scrittore e pittore Guido Seborga, il musicista Massimo Mila, che hanno con lui un certo fastidio verso l'élite chiusa della città, ma anche la convinzione che nella Torino industriale e casoratiana si combatteva in quel momento, la battaglia per il rinnovamento dell'arte e della cultura italiana. Per promuovere una linea alternativa tanto al "classicismo" di Casorati quanto alla posizione culturale del gruppo dei Sei di Torino ha dato vita nel 1947 insieme a Luigi Spazzapan, Mattia Moreni, Ettore Sottsass jr, Piero Bargis, Corgnati, Oscar Navarro, Vincenzo Ciaffi, Massimo Mila, Maria Luisa Spaziani, Guido Seborga al Premio Torino. Il premio i cui vincitori furono Emilio Vedova, Bruno Cassinari, Pericle Fazzini suscitò scandalo in città e durò un solo anno. Dopo la liberazione è tra i promotori di un superamento soprannazionale della cultura italiana secondo le indicazioni delle "avanguardie storiche". Nella prima metà degli anni cinquanta fa costruire, su progetto dell'amico Enzo Venturelli, la propria casa-atélier di Cavoretto (Torino). Nel 1945 vince, con la collaborazione dell'architetto Carlo Mollino, il concorso per il Monumento al Partigiano: l'opera, di considerevole dimensione, verrà successivamente collocata nel Campo della Gloria del cimitero Generale di Torino. Nel 1951 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie de France di Parigi, la più importante in Europa. La critica straniera si rende subito conto della qualità della sua produzione e del suo significato. Il riconoscimento più alto lo consegue alla XXIX Biennale di Venezia del '58, quando ottiene il Gran Premio Nazionale per la scultura. Nel 1960 terrà un'altra mostra personale a New York alla Kleeman Gallery e nello stesso anno l'artista espone al Dallas Museum of Art. Nel 1962 Mastroianni si dedica all'incisione approntando anche le lastre per l'illustrazione di alcuni volumi come: Poeti sovietici (1964) e Vento furente (1972). Ancora nel 1962 partecipa, insieme ai più importanti scultori internazionali dell'epoca, alla mostra Sculture nella città organizzata da Giovanni Carandente nell'ambito del V Festival dei Due Mondi a Spoleto. Presenta tre sculture in bronzo: Hiroshima del 1960, Il sole del 1961 e Invasioni del 1962. Nel '64 il Comune di Cuneo gli affida l'esecuzione del Monumento alla Resistenza italiana, cui lavora per cinque anni, dal 1964 al 1969. Nel 1969 realizza a Cuorgnè (TO) il monumento alla Resistenza canavesana, collocato davanti al municipio della cittadina piemontese. Nel 1971 la città di Frosinone gli commissiona il Monumento ai Caduti di tutte le guerre (la cui idea è del 1970), eseguito in acciaio e collocato nel 1977. Nel frattempo ottiene anche l'incarico dalla città di Cassino di elaborare un Mausoleo della pace (collocato nel 1987). In ordine di tempo viene il Monumento alla Resistenza della città di Urbino del 1980, che dialoga con l'eccezionale complesso urbanistico del capoluogo dall'alto del parco della Resistenza. Titolare della cattedra di scultura all'Accademia di belle arti di Bologna, ne tiene anche la direzione dal 1961 al 1969; da Torino si trasferisce nel 1970 a Marino, insegnando prima all'Accademia di belle arti di Napoli, quindi in quella di Roma. Nel 1973 l'Accademia dei Lincei gli conferisce il Premio Feltrinelli. Nel 1974 il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris ripropone tutta l'attività scultorea di Mastroianni, aprendo un ciclo dedicato alla scultura italiana del dopoguerra. Nel 1977 Mastroianni espone alcune sue opere monumentali a Charleston, nell'ambito dell'edizione statunitense del "Festival dei due mondi". Nel '79 quasi a dimostrazione della sua inesauribile vocazione sperimentale esegue per il Teatro dell'Opera di Roma la scenografia del Coro dei morti su testo di Giacomo Leopardi e musica di Goffredo Petrassi. A cui farà seguito l'anno seguente il lavoro sull'Uccello di fuoco di Igor Stravinskij. Nel 1985 gli viene conferito a Tokyo "The 4th Henry Moore Grand Prize Exhibition the Utsukushigahara Open Air-Museum". Lo stesso Museo d'Arte Moderna, poco distante dalla capitale nipponica, gli dedica una sala permanente con una dozzina di opere, tra le quali ha assoluto spicco il bronzo Hiroshima del '60. Nel 1987 regala allo Stato italiano 26 opere per lo più del periodo informale, il nucleo più importante della sua collezione: il valore artistico e morale di questo lascito è documentato dalla mostra allestita al San Michele di Roma. A coronamento di una prodigiosa carriera, e dopo i premi Biancamano e la Ginestra d'oro del Cònero, il 27 ottobre del medesimo anno gli viene consegnato a Tokyo il "Praemium Imperiale", una sorta di Nobel del Sol Levante. Un altro Monumento resistenziale viene inaugurato nella città di Poggibonsi nel giugno del '90 e in ottobre si apre in Giappone, al "The Hakone Open Air Museum", l'imponente rassegna "dal Caos alla materia, dall'informe al Cosmos". Ordinata da Costanzo Costantini, essa raccoglie la produzione più significativa degli ultimi vent'anni. Circa dieci anni dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Arpino, Mastroianni ottiene nel luglio '91 quella di Chiaravalle. Nel marzo-aprile 1992 si inaugura ad Alessandria, nella Sala d'Arte di Palazzo Guasco, un'antologia di ori e d'argenti, un'esperienza singolare lungo tutto il cammino mastroianneo. Nel prosieguo dell'anno sono da registrare altri due avvenimenti di ragguardevole interesse: la collocazione, durante l'estate, del Belfagor davanti al Palazzo Ducale di Genova nell'ambito delle manifestazioni sulle Colombiadi e il Guerriero nella scalinata del Palazzo delle Esposizioni di Roma quale simbolo dell'attuale edizione della Quadriennale. Nel dicembre del 1993 gli viene conferito il "Premio Michelangelo". Sempre nel '93 dona a Fontana Liri, sua città natale, una scultura monumentale in ricordo delle sue radici e in onore di tutti i cittadini del luogo, in particolare suo padre. Nel 1994 a Torino si inaugura l'imponente lavoro della Cancellata del Teatro Regio e gli viene conferita la Cittadinanza onoraria. Nel 1995 viene progettato ed inaugurato nella città di Cumiana il bassorilievo in bronzo a ricordo dei caduti nella Resistenza. Nello stesso anno a Pieve di Cento, in onore a Guglielmo Marconi, viene inaugurata la scultura monumentale Elettra e, presso il Palazzo dell'Arte in occasione della Triennale di Milano, Umberto Mastroianni espone nei giardini, tre sculture monumentali: Guerriero del 1970-1988, Fantascienza del '71 e Macchina Sacrale dell'88. Nella notte del 25 febbraio 1998, all'età di ottantotto anni, dopo una lunga e dolorosissima malattia, Mastroianni muore nella sua casa-museo di Marino, presso i Giardini Colonna. Viene sepolto nel cimitero di Carmagnola (Torino). Esemplare in ottimo stato di conservazione.‎

‎(Cagliaritano Ubaldo, Cogni Giulio)‎

‎Mostra personale Krimer‎

‎21,5x15 cm; 28, (4) pp. e 4 tavole fuori testo. Brossura editoriale. Piccola mancanza al margine inferiore bianco di carta 1. Alcune ondulazioni della carta dovute probabilmente ad umidità ma senza aloni e per il resto buon esemplare. Illustrazioni di opere a colori nel e fuori testo. Interessante e raro catalogo della mostra tenuta da Krimer a Siena nel 1959. Cristoforo Marcati, in arte Krimer, fu uno dei più importanti esponenti del futurismo viareggino. Questa mostra persoanle fa parte del ciclo di mostre che seguirono al suo rientro nel campo della pittura dopo lunghi anni di assenza. Questa copia è arricchita dalla dedica autografa di Krimer al ministro Angelini. RARO‎

‎Benedetto Enzo (Reggio Calabria 1905 - Roma 1993).‎

‎Enzo Benedetto‎

‎24x17 cm; 32 pp. Brossura editoriale gialla con titolo al piatto anteriore. Catalogo della mostra antologica del grande artista futurista originario di Reggio Calabria tenutasi il 30 novembre - 14 dicembre 1971. Testo di Franco Passoni. Con 13 tavole a colori e in nero e 3 foto dell'Artista. Elenco delle 67 opere esposte, biografia, bibliografia, attività espositiva. Molto buono.‎

‎FOLGORE LUCIANO, PITIGRILLI, NOè, ANSELMO JONA, A. MASERAS, FERDINANDO PAOLIERI, C. PROSPERI ecc.‎

‎LE GRANDI FIRME, 1° Gennaio 1927, fra i titoli: Settimo o il ladro (Folgore), Tingeltangel (Pitigrilli), Giornale di Bordo (Noè), Come si sbottonano le belle attrici (Jona), Bielo (Maseras), Fra la corona e l'Amore (Paolieri), Primo episodio Prosperi ecc.‎

‎24,5x18,5 cm; 47, (1) pp. Brossura editoriale con titolo multicolore al piatto antreriore (qualche minima spellatura al dorso). Contiene varie prime edizioni come quella del futurista romano Omero Vecchi al secolo Luciano Folgore. All'interno in ottimo stato di conservazione di questo numero della celebre rivista diretta da Pitigrilli. PRIME EDIZIONI.‎

‎MARINETTI FILIPPO TOMMASO, ONORATO E SALSA, ANGELO FRATTINI, ANSELMO JONA, CLAN PINO D'AGRIGENTO ecc‎

‎LE GRANDI FIRME 1 marzo 1927. Fra i racconti: Spremuta ideale (Marinetti), Vissi d'Arte (Onorato e Salsa), Mura, ovvero tre donne in una (Anselmo Jona), Moglie di 23 mariti (Frattini), Al quarto d'ora (D'Agrigento), Macedonia d'impertinenza colorate Numero 65‎

‎24,5x18,5 cm; 45, (3) pp. Brossura editoriale con titolo multicolore al piatto antreriore (qualche minima spellatura al dorso). Varie belle illustrazioni nel testo. Contiene la prima edizione della "Spremuta Ideale" di Marinetti. All'interno in ottimo stato di conservazione di questo numero della celebre rivista diretta da Pitigrilli. PRIME EDIZIONI.‎

‎LUCIANO FOLGORE (Vecchi Omero)‎

‎IL LIBRO DELLE PARODIE‎

‎7x11,5cm; 133, (3) pp. 7. Legatura in tutta tela con sopraccoperta. Poco si sa dei primi anni di vita di Vecchi Omero, in arte Folgore. Alcune biografie lo dico originario di Bologna altre di Roma. Nel 1909 conosce Marinetti ed aderisce al Futurismo, firmando nel 1910 i primi manifesti futursti. E' considerato uno dei massimi esponenti del Futurismo. Il libro delle Parodie è l'ultima sua opera e contiene, oltre a due sue opere scritte tra il 1922 e il 1922 "Poeti controluce" e "Poeti allo specchio", 4 componimenti inediti . Le parodie di Folgore hanno come base il riso, il ridere, il divertimento come base esistenziale e nessuno spirito polemico percorre la rivisitazione di alcune opere dei magiori poeti italiani (Pascoli, Rapisardi, Stecchetti, Graf, Pascarella, D'Annunzio, Marradi, Cena, Trilussa, Marinetti, Papini, Soffici, Pirandello, Buzzi, Govoni, Ungaretti, Palazzeschi, Saba, Moretti, Montale, Quasimodo etc.) Il suo Futurismo è un Futurismo vivo e felice e come tali sono i suoi componimenti. Proprio in contrapposizione al suo nome, che assai poco aveva di "nuovo" Marinetti gli scelse lo pseudonimo di "Folgore" perchè folgorante era la sua sagacia e vena ironica. Gambetti-Vezzosi "Rarità bibliografiche del Novecento italiano" , 2007 pag. 350. OTTIMO ESEMPLARE.‎

‎Di Genova, Giorgio‎

‎Storia dell'arte italiana del '900. Generazione Primo Decennio‎

‎(30x23 cm); (4), 696, pp. Legatura editoriale in tela con sovraccoperta illustrata e titoli al dorso e al piatto anteriore. Con astuccio. Numerosissime illustrazioni in bianco e nero e a colori. Con le sue circa 7000 pagine pubblicate ad oggi ed oltre 6000 tavole illustrate a colori e in bianco e nero, la Storia dell'arte Italiana del '900 costituisce la maggiore impresa editoriale finora realizzata sull'arte italiana del XX secolo. Proponendosi di trattare tutte le personalità artistiche italiane del '900, senza tralasciare quelle minori, l'autore, famoso critico e studioso dell'arte Giorgio Di Genova, ha adottato un taglio generazionale basato sugli artisti nati in un determinato decennio. E' il secondo volume dell'opera e tratta degli artisti nati dal 1900 al 1909. Una particolare attenzione è rivolta al Secondo Futurismo, al Gruppo 7 degli Architetti Razionalisti, al MIAR, al Gruppo degli Ostinati, al Circumvisionismo e al Manifesto dell'Unione Distruttivisti Attivisti, all'Astrattismo Lombardo, a Kn di Carlo Belli, alla Scuola Romana, all'Informale, al Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista. Esemplare in ottime condizioni di conservazione, come nuovo.‎

‎Di Genova, Giorgio‎

‎Storia dell'arte italiana del '900. Generazione Maestri Storici Tomo II‎

‎(30x23 cm); (8), 604, pp. Legatura editoriale in tela con sovraccoperta illustrata e titoli al dorso e al piatto anteriore. Con astuccio. Numerosissime illustrazioni in bianco e nero e a colori. Con le sue circa 7000 pagine pubblicate ad oggi ed oltre 6000 tavole illustrate a colori e in bianco e nero, la Storia dell'arte Italiana del '900 costituisce la maggiore impresa editoriale finora realizzata sull'arte italiana del XX secolo. Proponendosi di trattare tutte le personalità artistiche italiane del '900, senza tralasciare quelle minori, l'autore, famoso critico e studioso dell'arte Giorgio Di Genova, ha adottato un taglio generazionale basato sugli artisti nati in un determinato decennio. In questo volume dalla "monumentomania" e dalla scultura celebrativa dell'immediato primo dopoguerra all'attività della colonia degli artisti italiani a Parigi fino agli anni Trenta, attraverso le complicate vicende del Novecento sarfattiano; il diffuso interesse per le arti applicate; l'attività dei futuristi dal 1925 al 1939; I Sei di Torino; Strapaese; le mostre sindacali. Esemplare in perfette condizioni di conservazione, come nuovo.‎

‎Riccardo Galluppi, Alma Ruffo Lancieri‎

‎Le moderne usanze‎

‎19x13 cm; 182, (10) pp. Bella brossura editoriale con magnifico fotomontaggio realizzato da Giulio Parisio che Marinetti definì il più futurista fra i fotografi napoletani. "Venuto a contatto con Marinetti, a cui è presentato da Carlo Cocchia, nella prima metà degli anni Trenta, Parisio diventa uno dei maggiori esponenti della fotografia futurista" (Ugo Piscopo, in Godoli 2001: vol. II pag. 836). Prima edizione, la seconda è del 1934, di questo interessante testo di galateo. Contiene anche un curioso ricettario con ricette e consigli vari: odore di vino, contro la pancia, sudore, alito cattivo, rughe, forfora, eruzioni cutanee etc. Un capitolo è deidcato ai giochi (giochi d'azzardo, di abilità) e uno, curiosamente, all'autodifesa con consigli partici di dove, in che modo e quando colpire. L'opera ebbe notevole successo tanto che anche oggi è spesso citata nelle discussioni legate alle buone maniere. Piatto anteriore leggermente impoverato e con piccolo difetto ma nel complesso BUONA COPIA. NON COMUNE.‎

‎Galleria Narciso, Crispolti Enrico‎

‎Enrico Prampolini. Catalogo della mostra: Torino, Galleria Narciso, 31 ottobre - 20 novembre 1963.‎

‎17x12 cm; 24, (40) pp. 52 riproduzione a piena pagina in bianco e nero di opere di Prampolini. Brossura editoriale. Con saggio di Enrico Crispolti. Interessante e raro catalogo del celebre artista (pittore, scultore, architetto) emiliano nato a Modena nel 1894 e morto a Roma nel 1956. Amico di Marinetti e Balla è considerato uno dei massimi esponenti del movimento Futurista italiano. RARO CATALOGO IN PERFETTE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE‎

‎Coquiot Gustave‎

‎Cubistes Futuristes Passeistes, Essai sur la Jeune Peinture et la Jeune Sculpture par Gustave Coquiot, avec 48 reproductions.‎

‎In 8° (20,5×13,2 cm); (4), 277, (1) pp. e 48 c. di tav. fuori testo. Brossura editoriale con titolo in rosso e viola al piatto anteriore ed in nero al dorso (un leggerissimo alone rosso, quasi impercettibile). Al piatto anteriore pubblicità di pubblicazioni Ollendorff. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione ed i buona parte ancora a fogli chiusi. Prima edizione non comune di questo importante studio del celebre scrittore e critico d’arte francese, Gustave Coquiot (24 September 1865 – 6 June 1926) che fu anche collezionista dei quadri di Maurice Utrillo e segretario di Auguste Rodin. Quest’opera che è considerata una delle sue più importanti, ebbe un enorme successo ed un numero considerevole di edizioni uscite anche lo stesso anno di questa prima edizione. Tutte le edizioni susseguenti la prima edizione, spesso identiche alla prima, riportano però il numero dell’edizione stessa esposta al frontespizio o al recto dello stesso. In essa l’autore analizza i principali autori dei movimenti d’avanguardia che si svilupparono tra la fine dell’ottocento ed i primi anni del ventesimo secolo con capitoli quali: Pierre Bonnard, André Derain, Geo Dupuis, James Ensor, Les peinters Futuristes, Pierre Girieud, Henri-Matisse, Hermann-Paul, Iturrino, Lucien Laforge, Henri Manguin, Pablo Picasso, Jean Puy, Paul Signac, Sunyer, Les Synchromistes, Maurice Utrillo, Felix Vallotton, Boccioni, Emile Bourdelle, R. Carabin, F. Durrio, Ernesto de Fiori, Georges Lacombe, Manolo ecc. ecc. Molto belle le tavole fotografiche fuori testo con riproduzioni di alcuni celebri capolavori di Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, Soffici, Guerin, Matisse, Laforge, Manguin, Marval, Macdonald Wright, Utrillo, De Fiori, Manolo, Derain ecc. ecc. Opera non comune da reperirsi in prima edizione e ancor meno comune a fogli, in buona parte, chiusi.‎

‎Krimer‎

‎Caciucco di Krimer‎

‎In 8°; 207, (3), 11 ill. a p.p. n.t. di L. Viani. Brossura editoriale (qualche macchietta di sporco e minimi strappetti ai margini esterni di dei piatti senza perdita di carta o significativi). Qualche piccola macchiolina di foxing a 5 pagine, non fastidiose, uno strappetto senza perdita di carta ad una pagina causato al momento dell'apertura delle pagine e per il resto in buono stato di conservazione. Prima edizione. Krimer è lo pseudonimo di Cristoforo Mercati (Viareggio, 1888-ivi, 1977), pittore, scrittore, giornalista, poeta e critico d'arte fra i massimi esponenti del Futurismo viareggino, grande amico e consigliere di Lorenzo Viani che curò le illusttrazioni di questo volume. Caciucco fu il primo libro di grande successo di Krimer. Gambetti-Vezzosi, Rarità bibliografiche del Novecento italiano, 2007 Bonnard, pag. 435.‎

‎Bragaglia Anton Giulio, Marinetti Filippo Tommaso, Fortunato Depero etc. etc.‎

‎Cronache d’Attualità dirette da Anton Giulio Bragaglia, Anno V, Novembre-Dicembre 1921.‎

‎In 4° (29x24 cm); (2), 89, (5) pp. Opera stampata su carta ricercata di qualità. Brossura originale illustrata con bandelle, qualche lieve piccola mancanza al dorso,. Testo staccato dalla brossura, un leggerissimo alone al piatto anteriore, praticamente invisibile e per il resto esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione del numero doppio Novembre-Dicembre anno V di questa celebre rivista futurista. La rivista contiene articoli di arte, scienze, musica, arte decorativa, letteratura, teatro, industrie moderne, cinematografia, caffè concerto, mode, sport e mondanità. Venne fondata da Anton Giulio Bragaglia nel 1916 con l’intento di un’uscita quindicinale. In verità i numeri uscirono in modo estemporaneo. Nel 1922 cessò di uscire. La rivista è particolarmente ricercata per i numerosi articoli di grande importanza in essa contenuta. Ad esempio nel 1919 è su questa rivista che Giorgio de Chirico pubblicò il suo articoli “Noi Metafisici” che è considerato l’articolo costitutivo della pittura metafisica. Tra i collaboratori si possono trovare Carlo Carrà, Vincenzo Cardarelli, Filippo de Pisis, Salvatore Di Giacomo, Fortunato Depero, Julius Evola, Piero Gobetti, Filippo Tommaso Marinetti, Renato Mucci, Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici, Renato Fondi, Federigo Tozzi. Questo numero contiene fra gli altri articoli: Salutando le rondini di Federigo Tozzi; Catina di Ardengo Soffici; Attimo di Favola di Luciano Folgore; Solitudini di Gildo Gavasci; Sette-mariti di Aniante di Sicilia; I Nostri conti con Verga di Mario Puccini; Cocktail, Polyglot Phantasy firmato C. L.; Dadaismo di Francesco Flora; Estetica dell’Irrazionale Gino Gori; Una Sera di Filippo de Pisis; Dittico della lontananza di Francesco Mariano; Paese d’Amore di Giuseppe Ravegnani; Pettoello di Orio Vergani; Prefazione di un libro di Adone Nosari; S. Opolsky di Anton Giulio Bragaglia; Cronache politiche di massimo Lej; Cronache letterarie di Titta Rosa; Cronache musicali di Renato Fondi; Cronache teatrali di Piero Gobetti; Cronache cinematografiche di Donatello d’Orazio. li autori delle magnifiche illustrazioni che arricchiscono la rivista sono: A. Bartoli, Deiva de Angelis, Duilio Gambellotti, Galanis, Constant de Breton, S. Opolsky, S. Olesievicz, R. Corsini, Wenter Marini; Virgilio Marchi, Ernesto Maurizio Eggert, Leonetta Cecchi Pieraccini, Ferruccio Ferrazzi, F. Serracchiani, Andée Derain, Calude Levy. Raro. Prima edizione.‎

‎Peiper Tadeusz‎

‎Poematy Zbior‎

‎In 4° piccolo; 175, (1) pp. Brossura editoriale con piccolo restauro al margine basso del piatto anteriore e al dorso. Prima edizione di questa raccolta poetica del celebre poeta, critico, teorico dell'arte e drammaturgo polacco, nato a Cracovia il 3 maggio 1891, morto a Varsavia il 9 novembre 1969. Fondatore della rivista Zwrotnica (Lo scambio) si oppose alla poetica del gruppo Skamander (che pubblicava l’omonima rivista), fu tra i massimi teorici del movimento poetico dell’avanguardia costruttivista polacca influenzando notevolmente l’opera di Julian Przybos, Jan Brzekowski e Jalu Kurek. Nato da una famiglia di avvocati ebrei si convertì in giovane età al cattolicesimo passando diversi anni della sua giovinezza in Spagna. “Muovendo da una visione ottimistica della civiltà moderna, P. ha elaborato una concezione razionalistico-costruttivista della poesia, intesa come rigorosa organizzazione intellettuale del materiale linguistico, in cui occupano un posto chiave la metafora, una funzione nuova del ritmo e della rima”. La sua poesia è incentrata sulle le “3xM” città, masse e macchine (in polacco miasto, masa, maszyna) che divenne, fra l’altro, il motto dei costruttivisti. La sua teoria della poesia respinse la linea melodica, il versetto sillabato ed il verso libero era consentito solo per quelle metafore che potevano essere interpretate in modo chiaro. Peiper, come i futuristi, si allontanò dalla tradizione poetica, perché a suo avviso, l'incontro con la nuova realtà non poteva avvenire usando i vecchi schemi. Difese un difficile linguaggio nella poesia, perché il poeta non può chiamare direttamente stati ed emozioni, come fa la prosa. Quella qui presentata è la prima edizione della raccolta completa dei lavori costruttivisti di Peiper e contiene oltre alle tre opere “Z”, “Zywe linie” e “Raz”, una serie di componimenti apparsi su “Zwrotnica”, “Telegram” e “Almanach Nowej Sztuki”. Di grande importanza è il testo critico che Peiper antepose alla raccolta, qui pubblicato per la prima volta che raccoglie la teoria estetica e poetica di Peiper. Il testo è a volte stampato in orrizontale a volte in verticale. Rif. Bibl.: NuNukat, Katalog zbiorow Polskich Bibliotek Naukowych, n° zz2002920499.‎

‎Tytus Czyzewski‎

‎Osiol i Slonce w Metamorfozie, Wlamywacz z Lepszego Towarzystwa (1 Akt 10 Minut)‎

‎In 8° piccolo; (2), 40, (2) pp. Brossura editoriale. Presenti alcune note a matita nel margine alto del piatto anteriore. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa celebre opera teatrale di 10 minuti in un atto, del famoso poeta, scrittore, critico e pittore polacco, Tytus Czyzewski (Berdychowo, 28 dicembre 1885 – Cracovia, 5 maggio 1945) che fu tra i fondatori del “formismo” polacco e membro attivo del movimento futurista. Nato in una famiglia di proprietari terrieri, studiò pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Cracovia, sotto la direzione di Józef Mehoffer e Stanislaw Wyspianski. Nel 1911 si trasferisce a Parigi dove prefeziona la sua arte e partecipa a numerose mostre. Nel 1917 fu uno dei fondatori del gruppo degli Espressionisti polacchi che nel 1919 si trasformò nel un gruppo di “Formisci”. Curatore della rivista ufficiale del gruppo, "Formisci", fu uno degli organizzatori dei due celeberrimi club futuristi polacchi “Katarynka” (1919) e “Galka Muszkatolowa” (1921). “L’asino ed il sole in metamorfosi, ul ladro nell’alta società”, questo è il titolo italiano dell’opera qui presentata, è uno dei primissimi tentativi di opera teatrale d’avanguardia mai scritta in Polonia. Alla sua rappresentazione, il dramma venne accolto molto positivamente negli ambienti futuristi. Prima edizione. Rif. Bibl.: OCLC 682508287.‎

‎A Cura di Giuseppe Ravegnani‎

‎Poeti Futuristi (esemplare completo del disco quasi sempre mancante)‎

‎21x19,5 cm; 167, (1) pp. e un disco originale conservato entro la sua custodia originale posta all'inizio del volume. Legatura editoriale con soppraccoperta editoriale illustrata. Prima edizione, assai rara a reperirsi completa del disco ed in queste ottime condizioni di conservazione. Varie illustrazioni nel testo. Il volume contiene poesie di Libero Altomare, Mario Betuda, Antonio Bruno, Paolo Buzzi, Francesco Cangiullo, Enrico Cavacchioli, Auro d'Alba, Luciano Folgore, Corrado Govoni, Gian Pietro Lucini, Gesualdo Manzella Frontini, Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Meriano, Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici. Il disco invece vede diverse poesie di Altomare, Bètuda, Bruno, Buzzi, Cangiullo, cavacchioli, D'Alba, Folgore, Govoni. Lucini, Manzella-Frontini, Marinetti, Meriano, Palazzeschi, Soffici, nell'interpretazione di E. Calindri. Rara prima edizione a reperirsi completa ed in queste condizioni di conservazione.‎

‎Kurek Jalu‎

‎S. O.S., Powiesc, (zbaw nasze dusze!)‎

‎In 4°; 128 pp. Brossura editoriale costruttivista. Rinforzo al dorso. Prima rara edizione e ancor più raro a reperirsi ancora a fogli chiusi. “Aiuto! S. O. S.! Salva le nostre anime!” questo urla il celebre poeta futurista polacco, Jalu Kurek, ps. "Mafarka", Jan Skowron (nato il 27 febbraio 1904 a Cracovia come Franciszek Kurek, morto il 10 novembre 1983 a Rabka) nel frontespizio della sua seconda opera che qui presentiamo. Il romanzo è un racconto surrealista a tratti fantastico, caratterizzato da una prosa bizzarra, giochi di parole, neologismi e sperimentazioni linguistiche e presenta una veste sperimentale tipica dei romanzi d’avanguardia dell’epoca con scarsa introspezione dei personaggi, azione simultanea alla narrazione e una narrazione frammentata. Il protagonista del romanzo è Lorda Samotnika e del suo segretario Jan Skowron, apostoli del nichilismo e della disperazione che dopo una serie di traversie che vedono mischiate finzione a realtà attraverso l’Africa, l’Italia e Marte, insieme ad un gruppo di altri adepti, si lasciano annegare volontariamente nel Mar Baltico come segno di protesta contro la civiltà moderna senz'anima ma con un colpo di scena, nel finale del romanzo, Jan Skowron tradisce il suo Lord e si mette in salvo in quanto troppo innamorato delle donne. Kurek, amico di lunga data di Marinetti, compì i suoi studi universitari a Napoli. Abile traduttore dall’italiano, fu autore di numerosi romanzi e componimenti poetici, oltre a collaborare con numerose riviste. Alle sue traduzioni delle opere dei futuristi italiani, molte nemmeno pubblicate, si deve la propagazione delle idee del futurismo italiano in Polonia ed i forti legami fra i due movimenti. Dal 1931 al 1933 fu direttore del celebre giornale dell’avanguardia polacca “Linea”. Kurek si occupò anche di teatro e cinema realizzando uno dei primissimi film sperimentali polacchi “OR - Obliczenia Rytmiczne” mel 1933. Praticante di sport, fu un discreto alpinista ed un abile pittore. Negli anni 20’ del XX° secolo fu tra gli animatori del nascente movimento futurista polacco partecipando a serate futuriste, pubblicando diverse opere e facendo da collegamento fra i futuristi polacchi e quelli italiani. Prima edizione, in buone-ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi. Rif. Bibl.: Polska Bibliografia Literacka, PBL online, 1115719 (IH); sull’autore, Parlagreco Silvia, Costruttivismo in Polonia, Bollati Boringhieri, 2005.‎

‎Marinetti Filippo Tommaso‎

‎Poupées électriques. Drame en trois actes. Avec une préface sur Le Futurisme.? (Deuxieme edition al piatto anteriore). [ma prima edizione]‎

‎In 8° grande; 192, (4) pp. Brossura editoriale con piccoli strapetti al margine esterno senza perdita di carta e per il resto esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Bella dedica autografa di Marinetti da Luigi Caputo, fondatore e direttore per più di 40 anni di una delle testate giornalistiche più importanti del meridione, la “Cronaca di Calabria” e altra nota manoscritta al recto del piatto anteriore, sempre dello stesso Marinetti “Poesia, Via del Senato, Milano”. Prima edizione di questo scritto teatrale del celebre drammaturgo, poeta e scrittore, fondatore del movimento futurista, Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d'Egitto, 22 dicembre 1876 – Bellagio, 2 dicembre 1944).L’opera porta al piatto anteriore la denominazione di “Deuxieme edition” ma come ben sottolineato da numerosi studiosi, i futuristi e Marinetti per primo, erano soliti indicare le edizioni in modo del tutto fittizio ed è unanimemente accettato che tutte le edizioni del 1909 sono, in realtà, prime edizioni e che la denominazione, “Deuxieme edition” sia del tutto fittizia. L’opera contiene, tradotta in francese, la versione integrale del manifesto futurista con una menzione della prossima uscita del manifesto sul “Figarò” oltre ad una «interview sur le Futurisme» all’autore già apparsa su 'Comoedia' il 26 marzo 1909. L’opera teatrale “Poupees electriques” venne rappresentata per la prima volta in italiano, in Italia a Torino, al Teatro Alfieri il 15 gennaio del 1909 con il titolo “La donna è mobile” e non riscuotendo particolare successo. Pubblicata in francese, questa è la prima edizione assoluta, in quanto un’edizione italiana, non venne pubblicata prima del 1920. L’opera è considerata una degli scritti sperimentali e di passaggio della poetica marinettiana. In esso l’autore alterna stilemi tipici del teatro tradizionale borghese come ad esempio, il tema dell’intreccio amoroso di sue coppie, a strutture ed idee del teatro d’avanguardia. Rif. Bibl.: Salaris, Bibliografia, p. 45; Mughini, 389; Cammarota, Marinetti, 18.‎

‎Alessandrini Garibaldo‎

‎Canti fra l'erbe‎

‎In 8°; 176, (4), 16 pp. ed una c. di tav. fuori testo con ritratto dell'autore protetto da velina opera di Arturo Dazzi. Autore, titolo e editore impressi in nero e verde al piatto anteriore. Dedica autografa di Gariboldo Alessandrini al celebre scrittore, scultore e poeta Giorgio Ferrantem grande amico di Boccioni. L'opera, non comune, è la prima edizione di questa raccolta di poesie di Garibaldo Alessandrini (Ripa di Seravezza in provincia di Lucca, in Versilia, 1886 - Pietrasanta 1964). Nato in una famiglia poverissima, Garibaldo dovette abbandonare la scuola all'età di 11 anni iniziando il lavoro di scalpellino attività dalla quale apprese i rudimenti della scultura. Affinando le sue abilità divenne, ben presto, un conosciuto scultore dandosi, poi, anche alla poesia. Nel 1926 esordì con la raccolta poetica, “Ritmi d’infinito”. Nella sua poesia si legge il contrasto tra città e campagna con particolare interesse dell'alienazione dell'individuo nella società contemporanea. La poesia di Alessandrini trae ispirazione dai paesaggi toscani ed italiani vissuti dall'autore. Rara edizione autografa di importante provenienza. Prima edizione.‎

‎Govoni Corrado‎

‎Brindisi alla Notte, Poesie.‎

‎In 8°; 152, (8) pp. Brossura editoriale verde con titolo impresso in nero entro cornice verde. Magnifico esemplare in perfette condizioni di conservazione ed a fogli ancora chiusi. Tiratura limitata di 525 esemplari, il nostro porta il numero 375. Prima edizione di questa celebre raccolta di poesie del grande poeta ferrarese, Corrado Govoni (Tamara, 29 ottobre 1884 – Lido dei Pini, 20 ottobre 1965). Fra i poeti “crepuscolari” in gioventù, aderì in seguito al futurismo divenendone uno dei rappresentanti di punta pur continuando a mantenere nella sua produzione letteraria aspetti dannunziani, “immagini” liberty e crepuscolari affiancando toni tipici del modernismo futurista nelle descrizioni degli ambienti cittadini, l’idillio dei paesaggi campestri a lui cari per la sua sensibilità di uomo cresciuto in campagna. Scrive Riccardo D’Anna nel Dizionario Biografico degli Italiani (Volume 58, 2002) che Govoni è una “Figura a suo modo emblematica di scrittore poligrafo e prolifico, il G. attraversò con originalità il complesso universo che si andava muovendo intorno alla “nuova poesia”, sorta nella prima quindicina del secolo, attraversando Pascoli e D’Annunzio, ma soprattutto direttamente partecipando tanto al movimento futurista (collaborò ai Quaderni di poesia, diretti da F.T. Marinetti) quanto, facendo tesoro delle esperienze simboliste e tardo-simboliste in chiave impressionistica e crepuscolare, secondo il credo di una poesia il cui fine non è certo analizzare e descrivere ma puntare piuttosto verso l’ineffabile, evocare sensazioni. Il G. collaborò, inoltre, a La Voce e a Lacerba, ma pubblicò anche su diverse altre riviste, fra cui Riviera ligure di M. Novaro e, dal 1916, sulla rivista partenopea La Diana di G. Marone, che per prima ospitò e diffuse l’esperienza dei poeti ermetici. Già C. Bo individuava quale “punto determinante nella poesia govoniana” la sua stupefacente natura di scrittore: “una natura talmente ricca e sovrabbondante da impedire una classificazione esatta o – caso mai – portata piuttosto a sollecitare una continua collusione con le ragioni del tempo” (p. 314).”. Raro a reperirsi in queste ottime condizioni di conservazione e a fogli chiusi.‎

‎Cavacchioli Enrico‎

‎L’incubo Velato‎

‎In 8° (18,8×14 cm); (9), 12-154, (6 con indice del catalogo editoriale) pp. Brossura editoriale illustrata con immagine in sanguigna al piatto anteriore opera di Romolo Romani. Una piccolissima integrazione di carta al margine alto bianco del dorso, ininfluente e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione, all’interno con carte bianche e forti ed ancora in barbe. Prima edizione della seconda opera del celebre commediografo, giornalista e poeta futurista siciliano, Enrico Cavacchioli (Pozzallo in provincia di Ragusa, 15 marzo 1885 – Milano, 4 gennaio 1954). Dichiarazione fittizia, come tipica della produzione futurista, di 2° migliaio, in realtà prima ed unica edizione Cavacchioli si formò a Milano. Inizialmente influenzato dalla poetica dannunziana (che in parte non abbandonò mai), passò ben presto a quella crepuscolare. Tra i firmatari del manifesto del movimento futurista pubblicato a Parigi nel 1909, la sua produzione poetica e letteraria si prefiggeva di analizzare le tematiche della vita borghese ma trascurando gli aspetti banali e superficiali dell’esistenza umana, si concentrò sull’elemento irrazionale, illusorio, bizzarro, simbolista e assurdo della cronaca quotidiana. Nel secondo manifesto futurista “Uccidiamo il chiaro di luna!” il suo nome compare fra i poeti “incendiari” e prese parte, anche, alle tumultuose serate futuriste partecipando alle risse e tafferugli con le quali solitamente, di concludevano. Fu presente anche durante il rpocesso per oltraggio al pudore contro il romanzo marinettiano di Mafarka il futurista. Autore di romanzi, simbolisti e grotteschi dal sapore dannunziano, come “Vamp” del 1920 e “Serenata celeste” del 1932, è nella commedie come “La campana d’argento (del 1913), L’uccello del Paradiso (1919) che la sua verve creativa e assurda si sviluppa ai massimi livelli. Con la raccolta di poesie qui presentata, Cavacchioli vinse la seconda edizione del premio di poesia, ideato da Marinetti. Scrive di lui Stefano Giornetti, nella voce dedicata a Cavacchioli nel Dizionario Biografico degli Italiano, Volume 22 (1979): “Nato a Pozzallo (Ragusa), da Vincenzo e da Silvia Federici il 15 marzo 1885, giovanissimo si stabilì a Milano, prendendo parte attiva alla vita culturale come giornalista e poeta. Le sue prime esperienze poetiche echeggiarono i modi dannunziani allora in voga, per passare in un secondo tempo a toni crepuscolari. Aderì subito al movimento futurista, attirato soprattutto dal potenziale di concreta rivolta contro la tradizione e l’accademia, e fu uno dei militanti più in vista di questa corrente d’avanguardia, con una prepotente immediatezza di sentimenti e un fascino quasi barbaro, pure muovendosi per certi aspetti ancora nel solco della tradizione”. Opera non comune da reperirsi completa della brossura editoriale (piatti e dorso). Rif. Bibl.: Salaris, p. 24.‎

‎CONVIVIUM‎

‎1949/09.10‎

‎(futurismo-Russia)[CONVIVIUM.]Raccolta nuova diretta da C.Calcaterra. Torino, N.5, 1949. In 8, 160 pp, br. (articolo in 20 pp di Ripellino A.M.con titolo: ChŠbnikov e il futurismo russo) [Euro 12,00]‎

‎CATALOGUE‎

‎Futurisme - Dadaisme - Bauhaus - Constructivisme - Surrealisme - Litterature - Livres Illustres. Catalogue de vente.‎

‎grand in-8°,, 64 pp., 256 numeros decrits, illustrations en noir, broche, couverture illustree. Tres bon etat - Very fine Copy. [NV-17]‎

MareMagnum

Pique-Puces
BELFORT, FR
[Books from Pique-Puces]

€ 75.00 购买

‎N/A.‎

‎L'Art comme Utopie.- Expositions Janvier-Fevrier 1979. Dada International/Ecriture Signes Typographies (1912-1930)/ Dada et Constructivisme En Europe/ En Habillant l'epoque.‎

‎petit in-4° oblong de 48 p. Avec de nombreuses photos en noir-blanc dans le texte. Paul Poiret et Raoul Dufy, créateurs de mode inspirés par leurs temps. Le futurisme et dadaïsme en Italie. L'avant-garde Hongroise, l'avant-garde cinématographique, musique dada. Bel exemplaire. [P-36 Bel exemplaire.‎

MareMagnum

Pique-Puces
BELFORT, FR
[Books from Pique-Puces]

€ 16.88 购买

‎AA.VV.‎

‎Omaggio a Paolo Buzzi. Milano 1958.‎

‎In occasione del II anniversario della morte di Buzzi, con biglietto da visita della moglie. Sc. G.‎

‎Miligi Giuseppe.‎

‎Vann' Anto' futurista.‎

‎Sc. F.‎

‎Agnese Gino.‎

‎Marinetti. Una vita esplosiva.‎

‎Prima ediz.; con alcune tavv. b/n f.t.; R. B5.‎

‎Tisdall Caroline, Bozzolla Angelo.‎

‎Futurismo.‎

‎Riccamente ill. b/n e a col. n.t.; prima ediz.; R. B5.‎

‎Hulten Pontus (a cura di).‎

‎Futurismo & Futurismi. (Venezia, Palazzo Grassi)‎

‎Riccamente ill. a col. e b/n n.t.; Sc. S.‎

‎Passamani Bruno (a cura di).‎

‎Depero e la scena da "Colori" alla scena mobile. 1916 - 1930. "Nadar" 2.‎

‎Riccamente ill. b/n n.t.; R. N1.‎

‎Tret'jakov Sergej.‎

‎Dal futurismo al realismo socialista. Presentazione di Henry Deluy.‎

‎R. R3.‎

‎Verdone Mario.‎

‎Prosa e critica futurista. Antologia.‎

‎R. F7.‎

‎La nuova architettura e i suoi ambienti. Testi e illustrazioni raccolti da Fillìa. A cura e con un saggio di Roberto Gabetti su Architettura-ambiente: progetto del secondo Futurismo.‎

‎Strenna UTET 1985; riccamente ill. b/n n.t.; Sc. S.‎

‎Markov Vladimir.‎

‎Storia del futurismo russo.‎

‎Con num. tavv. b/n f.t.; R. S2.‎

‎Caruso Luciano (a cura di).‎

‎Parole in libertà futuriste.‎

‎Prevalentemente ill. b/n; Sc. F.‎

‎Il passato al futuro. Stagione di musica teatro danza. Progetto di Italo Gomez. Serata futurista. Gran Teatro La Fenice, 3 maggio 1986.‎

‎Riccamente ill. b/n n.t.; es. appartenuto al pittore F. Rognoni, alcune sottolineature e una nota a penna alle pagg. 51-53; R. S3.‎

‎Ballo Guido.‎

‎Dottori aeropittore futurista. A cura di Tancredi Loreti.‎

‎Prevalentemente ill. b/n e a col. n.t.; con dedica autografa di Dottori; Sc. U.‎

‎Acquaviva Giovanni.‎

‎Le colonne d'Ercole della modernità. Futurismo 1909 1920 1961. Indicazioni di Pino Masnata e documento d'Armando Mazza.‎

‎Con 51 tavv. b/n n.t.; Sc. F.‎

‎Casetti Giuseppe (a cura di).‎

‎Futuristi, suprematisti, cubisti, espressionisti, surrealisti, costruttivisti, avanguardisti, tutti con il Movimento Immaginista a Roma nel V anno del R.F.‎

‎Con alcune ill. b/n n.t.; Sc. E.‎

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