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‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎L’originalità napoletana del poeta Salvatore Di Giacomo‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare dalla biblioteca di Luce Marinetti, come da timbro ex libris «LM». Commemorazione del poeta Di Giacomo. Cfr. Cammarota, Marinetti, 195. Buon esemplare.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Mafarka il futurista. Romanzo africano. Traduzione dal francese di Decio Cinti. Nuova edizione‎

‎Seconda edizione italiana. Ottimo esemplare (rara condizioni per questo tipo di edizione popolare). Seconda edizione italiana, caratterizzata dalle omissioni delle parti più licenziose del romanzo. In copertina il sottotitolo è 'Romanzo processato', mentre viene qui abbandonato l’aggettivo «futurista»: fatto ben esemplificativo del riposizionamento commerciale del Marinetti narratore. Cammarota, Marinetti, 79‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Mafarka il futurista. Romanzo. Traduzione dal francese di Decio Cinti‎

‎Prima edizione italiana. Più che buon esemplare (lieve iscurimento, con un piccolissimo forellino e minima sbucciatura alla testa del dorso), con indicazione di «10° migliaio» in copertina; proveniente dalla biblioteca di Luce Marinetti, come da suo timbro ex libris. Prima versione italiana integrale di «Mafarka le futuriste», realizzata dal fidato Decio Cinti, segretario personale di Marinetti, sul testo originale francese che era già in stampa alla fine del 1909. Come hanno dimostrato le più recenti ricerche, tuttavia, l’uscita dell’edizione francese fu ritardata di oltre sei mesi, fino al luglio 1910, rendendo questa edizione italiana la prima assoluta del romanzo. «In the letters sent by Sansot to Marinetti at the end of 1909, the publisher appears very concerned about the novel’s controversial contents and fearful that it might be prosecuted. A bill issued by Sansot on 1 April 1910, charging 375 francs for further corrections made to the novel, suggests that the book was still waiting to be released in the spring of 1910. [...] in April 1910 [...] the Italian translation “Mafarka il futurista” appeared in the Edizioni futuriste di “Poesia”. The fact that it was immediately seized by the police shows that Sansot’s fears were indeed justified. The confiscation is mentioned by the Roman newspaper La ragione of 4 April 1910. It is astonishing, though, that a Futurist press release concerning the seizure of “Mafarka il futurista” stated that the book was “already published in Paris in its French version”, even though “Mafarka le futuriste” was still being proofread and would not be released until July» (Coronelli, The Futurist Manifestos of Early 1910, IYFS 12, 2022, in print). -- Il romanzo fu sequestrato nei primi giorni di aprile e sottoposto a processo per oltraggio al pudore; dopo una prima assoluzione nell’ottobre dello stesso anno, il romanzo fu condannato definitivamente in appello. All’autore furono comminati due mesi di prigione, «che però si risolsero in una multa e nel divieto di far circolare l’opera. L’edizione successiva apparve infatti in forma purgata (Sonzogno, 1920)» (Salaris). Per rileggerlo in italiano in forma integrale bisognerà aspettare addirittura il 2003, quando il libro è stato riproposto per le cure di Luigi Ballerini nella collana «Oscar Mondadori». Tutto questo agitarsi giuridico e morale non fece altro che contribuire alla fama di «Mafarka», alter ego marinettiano e ipso facto simbolo del primissimo futurismo eroico. Il romanzo sarà tradotto per la prima volta in russo nel 1916, nel 1921 per la prima volta in castigliano per un’edizione spagnola che qualche anno dopo approderà anche in Sudamerica. Cammarota, Marinetti, 24; Salaris, Marinetti editore, pp. 105-111‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Mafarka le futuriste. Romain africain‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Ottimo esemplare pregiato dalla dedica autografa dell’autore «A Gino Olivetti». Menzione fittizia di quinta edizione in copertina. Primo romanzo dell’autore, qui nell’originale versione francese tirata a fine 1909 (ma con 1910 sulla copertina) in 2000 esemplari non dichiarati, poi emessi con false menzioni di edizione. La traduzione italiana fu sequestrata e processata per oltraggio al pudore, contribuendo a aumentarne la fama di libro “proibito”. Il giovane Gianni Mattioli, poi grandissimo collezionista della migliore arte italiana del primo Novecento, nel 1924 così lamentava il declino del futurismo e di Marinetti: «Ed ecco che un giorno l’invincibile ribelle, colui che aveva fuso il suo io nella violenta personalità pugilistica di Mafarka el Bar, si lascia ad un tratto docilmente legare dalla untuosità affettata di un ben composto comitato» (La Collezione Mattioli, p. 63). Le vicende editoriali dell’edizione originale francese, già stampata a fine 1909, sono state più travagliate di quello che si potrebbe pensare, tanto che addirittura il libro fu rilasciato al pubblico solo mesi dopo che era già uscita (e sequestrata) la traduzione italiana: «In the contemporary French press, however, there is absolutely no trace of the book until July 1910. [...] According to documents, the manuscript was consigned to the publisher on 1 October 1909, the preface around mid-November, and the bill for the publishing the work (2,600 francs for two thousand copies) was set up on 31 December 1909. Therefore, the announcement in the December 1909 issue of “Poesia” that “Mafarka le futuriste” was “in print” was almost certainly correct. However, contrary to what one would expect, the book was not released the following January. In the letters sent by Sansot to Marinetti at the end of 1909, the publisher appears very concerned about the novel’s controversial contents and fearful that it might be prosecuted. A bill issued by Sansot on 1 April 1910, charging 375 francs for further corrections made to the novel, suggests that the book was still waiting to be released in the spring of 1910. [...] in April 1910 [...] the Italian translation “Mafarka il futurista” appeared in the Edizioni futuriste di “Poesia”. The fact that it was immediately seized by the police shows that Sansot’s fears were indeed justified. The confiscation is mentioned by the Roman newspaper La ragione of 4 April 1910. It is astonishing, though, that a Futurist press release concerning the seizure of “Mafarka il futurista” stated that the book was “already published in Paris in its French version”, even though “Mafarka le futuriste” was still being proofread and would not be released until July» (Coronelli, The Futurist Manifestos of Early 1910, IYFS 12, 2022, in print). Cammarota, Marinetti, 23; Caffeina dell’Europa. Marinetti nella collezione dell’Arengario S.B., 31‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Mafarka. Novela por F.T. Marinetti‎

‎Prima edizione in lingua spagnola. Ottimo esemplare completo della rarissima sovracoperta illustrata (minime mende al dorso e ai bordi, lontano dalla parte stampata). Molto rara. Si tratta anche, a ben vedere, della prima edizione illustrata tout court del romanzo. «Versión castellana de Julio Gómez». In testa alla prima pagina del testo (quella dell’incipit allocutorio ai «poeti incendiari») le indicazioni «Ano I - Mayo, 1921 - Vol. V», facilmente relative alla collana «Pompadour». Cammarota, Marinetti, 84: «raro»; Diz. Fut., p. 701c; Salaris, Futurismi nel mondo, pp. 972-3 (con ill.)‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifeste des Auteurs dramatiques futuristes [poi noto come «La volupté d’être sifflé»]‎

‎Prima edizione. Più che buon esemplare (lievi segni d’usura alla cerniera del bifolio, in parte distaccata). Rarissima versione francese del «Manifesto dei drammaturghi futuristi», poi ripubblicato a partire dall’antologia «Le futurisme» (luglio 1911) come «La volupté d’être sifflé» e mai più ripubblicato in questo formato. Rispetto al manifesto italiano, sono aggiunte quattro righe introduttive che fanno riferimento ai fatti di Parma del 26 marzo (il divieto a svolgersi della serata futurista e la contestazione anti-futurista in città). Il manifesto fu ricevuto e commentato dalla stampa francese a partire dal 25 aprile. È il primo manifesto in lingua straniera a recare le liste di poeti (con la particolarità che manca il nome di Federico De Maria ed è invece presente Auro D’Alba, in quella che è forse la sua prima attestazione ufficiale), pittori e musicisti futuristi in calce all’ultima pagina. Tonini, I manifesti del futurismo italiano, 23.3‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifeste du futurisme (Pubblié [sic, per “publié”] par «Le Figaro» le 20 Février 1909)‎

‎Seconda edizione francese in questo formato. Ottimo esemplare (normale lieve brunitura perimetrale, minime sfrangiature al piede con piccola mancanza all’angolino, ben lontana dalla parte a stampa). Seconda edizione del testo integrale (comprensivo di «Prologue» seguito dal «Manifeste») nel formato volantino a bifolio, tipico dei manifesti futuristi. Prima edizione sotto l’egida della «Direction du Mouvement Futuriste», segue l’edizione stampata dalla Poligrafia italiana tra 1910 e 1911, nello stesso formato, senza indicazioni editoriali (in calce appare solo la firma di Marinetti in qualità di «Directeur du “Poesia”»). Il testo è ovviamente datato in sottotitolo 20 febbraio 1909, ma questa edizione fa parte della «ristampa» annunciata da Marinetti a Francesco Balilla Pratella in una lettera datata primo maggio 1913, che vale dunque come “terminus post quem” (nonostante la data «fine 1911 / 1912» indicata nella bibliografia di riferimento compilata da Paolo Tonini). Si distingue particolarmente dalla prima (che è molto rara) per l’errore macroscopico in sottotitolo: «pubblié» invece di «publiè». Coronelli, The Futurist Manifestos of 1909 (IYFS 10, 2020: 3-34), p. 21-s; Versari, The Letterhead (in Futurism: a Microhistory: 91-115), pp. 99-s e nota 24; Tonini, I manifesti del futurismo italiano, 1.23; Coronelli, Spigolature bibliografiche sui manifesti (ALAI 2, 2016: 59-77), p. 67-s‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifesto dei Drammaturghi futuristi [poi noto come «La voluttà d’esser fischiati»] [TERZA TIRATURA]‎

‎Prima edizione, terza e definitiva tiratura. Ottimo esemplare. Non comune terza stampa, definitiva, del manifesto poi noto con il titolo «La voluttà d’esser fischiati». Il manifesto fu pubblicato in una prima stampa con data 11 ottobre 1910, andando a sovrapporsi erroneamente alla data del «Manifesto dei musicisti futuristi» e presto ritirata dalla diffusione. Il testo venne poi riprodotto in «Nuovo Teatro» n. 5-6, a cavallo del 1910-11, con il titolo «Conclusioni futuriste sul teatro», quindi ripubblicato in due tirature apparentemente identiche, entrambe con data «11 gennaio 1911», distinguibili solo per minute varianti tra le quali la sottoscrizione editoriale al piede dell’ultima pagina che legge «Dalla Redazione di “Poesia”» (seconda stampa) e solo «Redazione di “Poesia”» (terza stampa, ovvero la presente). Nella lista dei «Poeti futuristi» in calce all’ultima pagina, in questa ultima stampa manca il nome di Federico De Maria. Tonini, I manifesti del futurismo italiano, 23.2 (con imprecisioni)‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifesto dei Drammaturghi futuristi [poi noto come «La voluttà d’esser fischiati»] [SECONDA TIRATURA]‎

‎Prima edizione, seconda tiratura. Ottimo esemplare. Rara seconda stampa del «Manifesto dei Drammaturghi futuristi», poi noto con il titolo «La voluttà d’esser fischiati» e mai più ripubblicato in questo formato. Questa tiratura non è registrata nelle bibliografie, nemmeno nelle più aggiornate. Il manifesto fu pubblicato in una prima stampa con data 11 ottobre 1910, andando a sovrapporsi erroneamente alla data del «Manifesto dei musicisti futuristi» e presto ritirata dalla diffusione. Il testo venne poi riprodotto in «Nuovo Teatro» n. 5-6, a cavallo del 1910-11, con il titolo «Conclusioni futuriste sul teatro», e ripubblicato nel presente volantino con data 11 gennaio 1911. Seguì infine, tra aprile e maggio, una terza tiratura, in tutto analoga alla seconda eccetto per il piè dell’ultima pagina, dove la sottoscrizione editoriale legge «Dalla Redazione di “Poesia”» (seconda stampa) e solo «Redazione di “Poesia”» (terza stampa). Nella lista dei «Poeti futuristi» in calce all’ultima pagina, in questa seconda stampa è presente il nome di Federico De Maria. Manca a Tonini, I manifesti del futurismo italiano‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifesto tecnico della letteratura futurista‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare (normale uniforme brunitura). Uno dei manifesti essenziali della teorizzazione futurista, racchiude e anticipa concetti poi sottolineati autonomamente p. es. nel manifesto «L’arte dei rumori» di Russolo, ne «La pittura dei suoni, rumori, odori» di Carrà oppure ne «La ricostruzione futurista dell’universo» di Balla e Depero. Diz. Fut., p. 639c e s.; Cammarota, Futurismo, Manifesti, 14‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Notari scrittore nuovo‎

‎Edizione originale, illustrata dai disegni di Sacchetti con la serie 'Personaggi notariani'. Peculiare frontespizio a piena pagina. Cfr. Cammarota, Marinetti, 194. Ottimo esemplare.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Novelle con le labbra tinte. Simultaneità e programmi di vita con varianti a scelta‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare (lievi e normali segni del tempo). Raccolta di racconti preceduta dal saggio «Simultaneità in letteratura e un’esemplificazione con 11 baci a rosa di Belgrado» (ovvero undici ‘variationes’ sul tema del bacio), che appare qui in edizione originale. Cammarota, Marinetti, 145‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Osvobozenà slova. (Les mots en liberté futuristes)‎

‎Prima edizione in ceco. Traduzione in ceco ad opera di Jirky Macàka di ‘Les mots’. Tiratura di 1500 esemplari. -- «Quest'edizione ha avuto una grande importanza per lo sviluppo della poesia ceca d'avanguardia e ha influito anche sull'evoluzione della nuova arte tipografica ceca» (Diz. Fut. p. 249b-c). -- «[…] it was to remain the only translation in the world of the important work that represents the theoretical and creative summation of the research linked to words in freedom. ‘Les mots en liver futurists’ was not even translated into Italian» (C. Salaris, “Futurism in the World: Collezione Echaurren-Salaris”, 2015, p. 167s) Echaurren, Futurcollezionismo, p. 85ss.; Cammarota, Marinetti, 93 (raro); Salaris, “Futurism in the World: Collezione Echaurren-Salaris”, 2015, p. 167s‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Patriottismo Insetticida. Romanzo D'avventure Legislative‎

‎Mm 135x195 Brossura editoriale di 191 pagine. Libro in condizioni di nuovo. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Patriottismo insetticida. Romanzo d'avventure legislative‎

‎8°, 20 cm, pp. 191, brossura editoriale, titolo al piatto e dorso. Copertina leggermente allent esemplare molto buono, 1° edizione‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Patriottismo insetticida. Romanzo d'avventure legislative‎

‎Prima edizione. Esemplare in ottimo stato, completo dell’originale pergamino semistrasparente sulla copertina, del “prière d’insérer” e della rarissima fascetta editoriale: «Divertenti e ironiche manganellate date dal Sansepolcrista Marinetti a tutti i disfattisti». Romanzo per teatro, si tratta di una riproposizione con varianti del «Club dei simpatici». Cammarota, Marinetti, n. 225‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Poemi simultanei futuristi‎

‎Prima edizione. Esemplare numero 662 (di 5000), in ottime condizioni di conservazione, con timbro di provenienza «LM» dalla biblioteca di Luce Marinetti, figlia dell’autore. Rara raccolta di prose e poesie d’avanguardia, pregiata dalla bella copertina e dall’impaginato modernissimo. Cammarota, Marinetti, 179‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Poupées électriques. Drame en trois actes avec une préface sur le Futurisme‎

‎Edizione originale, testo in francese. CON DEDICA Bell’esemplare (minima mancanza alla testa del dorso, senza perdite di testo; altri minuti segni del tempo marginali, ma fresco e pulito) con dedica autografa dell’autore. Menzione fittizia di «deuxième édition» in copertina. A p. 22, nello spazio bianco dopo la fine del testo, si trova applicato un ritaglio da giornale francese con foto di Marinetti e la notizia della sua nomina a ufficiale della Legione d’Onore (interessante). La versione italiana (la donna è mobile) esordì non bene a Torino il 15 gennaio 1909, ma fu pubblicata solo nel 1920, molto rimaneggiata («Elettricità sessuale», Editore Facchi). Contiene in introduzione il «Manifeste du futurisme» completo - con menzione dell’uscita sul Figaro - e una «interview sur le Futurisme» all’autore tratta da «Comoedia» del 26 marzo 1909. Cammarota, Marinetti, 18‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Scelta di Poesie e Parole in libertà (da «Distruzione» «La Città carnale» «Zang tumb tumb») [in copertina: Marinetti | Poesie scelte] [COPERTINA IN PELLE]‎

‎Prima edizione. Straordinario esemplare completo della rarissima sovracoperta; in eccellenti condizioni di conservazione, senza particolari difetti da segnalare. Rara antologia curata dallo stesso autore, divisa in due sezioni: «Versi liberi», che raccoglie «Il poema della velocità» (da «Distruzione»), una selezione dalla «Città carnale» («La Ville charnelle», che sarà tradotta in italiano solo nel 1921 come «Lussuria velocità»); «Parole in libertà», che raccoglie «Treno di soldati ammalati» e «Battaglia di Tripoli» da «Zang tumb tuuum». Estremamente interessante misurare la normalizzazione tipografica delle parolibere nel formato minuscolo dei «Breviari intellettuali», la collezione di opere «taschinabili» lanciata da Umberto Notari come ideale dotazione letteraria e propagandistica per i soldati italiani durante la prima guerra mondiale. La datazione si basa sull’accurata scheda di Domenico Cammarota. Cammarota, Marinetti, 65‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Spagna veloce e toro futurista. Poema parolibero seguito dalla teoria delle parole in libertà‎

‎PRIMA EDIZIONE, raccolta di parolibere a sfondo iberico preceduta dall’inedito «Testamento di Negro II, toro di Andalusia» e seguita da una miscellanea di testi teorici sulle parole in libertà. Cfr. Cammarota, Marinetti, 155: «La cop. di Prampolini riprende e modifica il suo quadro La corrida, del 1929». Ottimo esemplare.‎

‎MARINETTI, Filippo Tommaso‎

‎Supplemento al Manifesto tecnico della Letteratura futurista‎

‎Cm 29 x 23, pp. 4. Manifesto contenente gli 8 punti di Supplemento e l'aggiunta del frammento Battaglia Peso + odore. Piega ad un angolo. Buono stato.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Supplemento al Manifesto tecnico della Letteratura futurista‎

‎Manifesto di cm 23x29, pp. [4]. Edizione originale. Oltre agli 8 punti di supplemento, la parolibera «Battaglia. Peso + odore». Cfr. Cammarota, Futurismo, Manifesti, 16. Tonini, I manifesti, 51.1‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Taccuini : 1915-1921‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso Taccuini : 1915-1921. Bologna, Il Mulino 1987 italian, 635 CLL33Copertina rigida,a cura di A. Bertoni, volume in ottime condizioni, copertina in condizioni eccellenti, interno come nuovo,635 pagine circacopertina come da foto‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Teoria e invenzione futurista. Prefazione di Aldo Palazzeschi. Introduzione, testo e note a cura di Luciano De Maria‎

‎Prima edizione. Esemplare in ottimo stato, completo del raro cofanetto originale in cartoncino grigio muto. Edizione critica di riferimento dei manifesti, scritti politici, romanzi e parlibere (riprodotte in anastatica). Cammarota, Marinetti, 264‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Uccidiamo il chiaro di luna!‎

‎Prima edizione così. Ottimo esemplare, fresco pulito e generalmente intatto anche alla copertina (ininfluente parziale separazione alla giuntura dei due piatti sul dorso): rarissimo in queste condizioni. Elegante timbretto «Editore Luigi Zannoni | Faenza» al frontespizio. «...sentimmo a un tratto la Luna carnale, la Luna dalle belle coscie calde, abbandonarsi languidamente sulle nostre schiene affrante. Su udì gridare nella solitudine aerea degli altipiani: — Uccidiamo il chiaro di luna!» -- Prima apparizione di questo titolo in italiano. Questo lungo manifesto/proclama fu il secondo mai elaborato dal Marinetti futurista, subito a seguire il manifesto di fondazione. Fu concepito nell’estate del 1909 e pubblicato in una placchetta diffusa via posta nel settembre 2019, con un bellicoso titolo in copertina: «La Rassegna internazionale “Poesia” pubblica questo proclama in reazione agli insulti con cui la vecchia Europa ha gratificato il Futurismo trionfante». Si trattava, come si evince da questo strillo, di un bilancio della ricezione del futurismo, soprattutto in Francia, che fu estremamente negativa, ai limiti del dileggio conclamato. Marinetti reagiva alzando la posta con un nuovo proclama estremamente lirico e provocatorio, che era anche un modo per delineare un primo nucleo di futuristi a cui il poeta si rivolge in apertura: «Olà! Grandi poeti incendiari, fratelli miei futuristi!...». Nel settembre 1909 l’elenco era ridotto a Buzzi, De Maria, Cavacchioli, Govoni e Altomare; qui si contano diciassette nomi (con Lucini al posto di De Maria). -- Il proclama fu subito tradotto in francese come «Tuons le claire de lune!» nell’ultimo numero di «Poesia», diffuso a fine 1909. Venne quindi ripubblicato solo nel 1911 con quel titolo voltato in italiano, a ridosso «della rissa con i vociani del 22 giugno 1911» (Tonini). Cammarota, Marinetti, 29; Tonini, I manifesti, 3.5‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Zang Tumb Tuuum. Adrianopoli ottobre 1912. Parole in libertà‎

‎Edizione originale. Più che buon esemplare, con piccole imperfezioni marginali alla copertina, reindorsato conservando integralmente il dorso originale a rinforzare le cerniere usurate; interno pulito, con minimi segni del tempo e qualche fioritura occasionale; esemplare nella parte di tiratura impressa su carta leggermente più corta, da noi registrata su più di una copia (vi è una differenza di circa 5 mm per lato) e ben descritta nell’ultimo approfondimento bibliografico dedicato al libro da Domenico Cammarota: «[...] tutte le copie che più si avvicinano al “22° migliaio” tendono pure a differire leggermente dalle copie con una tiratura dichiarata più bassa... Millimetri di differenza in più o in meno nel formato» (Percorsi editoriali di “Zang tumb tuuum”, p. 9). Indicazione di «11° migliaio» in quarta di copertina. Il libro capostipite della letteratura futurista “parolibera”, nonché ritenuto da molti il primo libro d’artista tout court del Novecento occidentale. «Zang Tumb Tuuum tosses a grenade at the history of Wstern poetry, but where does it land: in the room or on the page? Or does it land at all?» (Jeffrey Schnapp). Il volume si apre con un elenco di «parti di questo libro ... declamate dal Poeta Marinetti» in varie città europee dal febbraio 1913 al gennaio 1914; segue il manifesto «Distruzione della sintassi, immaginazione senza fili, parole in libertà», datato in calce «11 maggio 1913», che costituisce l’impalcatura teorica più dettagliata per questa nuova modalità espressiva, intrinsecamente legata all’aspetto declamatorio della poesia. Il componimento conclusivo dell’opera, «Bombardamento», che chiude con un cubitale «ZANG-TUMB-TUMB-TUMB-TUUUUUM», era già apparso in «Lacerba» I,6 (15 mar 1913, p. 50, con titolo «Adrianopoli assedio orchestra») e anche sul manifesto «L’arte dei rumori» di Luigi Russolo (11 mar 1913, come esempio di poesia rumorista, senza titolo e introdotto così: «Recentemente il poeta Marinetti in una sua lettera dalle trincee bulgare di Adrianopoli, mi descriveva con mirabile stile futurista l’orchestra di una grande battaglia»). In queste pre-pubblicazioni, tuttavia, l’aspetto tipografico del testo è piuttosto tradizionale, appena vivacizzato dall’uso di corsivi e neretti; in «Zang tumb tuuum» il lavoro grafico è enorme e cambia completamente l’aspetto del componimento: oltre alla chiusura (che poi è la chiusura dell’opera), memorabile la pagina 183, con la parola «vampe» (poi un topos del ‘secondo’ futurismo) reiterata in corsivo e dislocata ad arte tipo ‘nuvola’ occupando l’intera mezza pagina superiore; ma è tutta l’impaginazione a essere ripensata (a capi, allineamenti etc.). Pare che nel settembre 1913 Marinetti facesse circolare tra pochi intimi un depliant stampato da Taveggia con titolo «Bombardamento d’Adrianopoli»: «... trattasi di una sorta di prova di stampa o specimen per il prossimo “Zang tumb tuuum”» (Cammarota, n. 39): il terzo testimone a stampa in pre-pubblicazione ci offre molto probabilmente una data nella quale il lavoro di impaginazione, condotto come è noto dall’autore assieme al tipografo Cesare Cavanna presso l’officina di Angelo Taveggia, era incominciato. Su «Lacerba» uscirono altre anticipazioni: «Contrabbando di guerra» (I,13, 1 lug 1913, p. 142); «Battaglia sotto vetro-vento» (I,17, 1 set 1913, p. 198-9); «Correzione di bozze + desideri in velocità» (I,23, 1 dic 1913, p. 269-71), che in «Zang tumb tuuum» è il componimento d’apertura; «Ponte» (II,1, 1 gen 1914, p. 3-5). Non è un caso che le ultime due anteprime lacerbiane (Correzione e Ponte), uscite mentre il libro era già in uno stadio avanzato di lavorazione tipografica, presentano anche sulla rivista aspetto grafico e impaginazione simile a quella che sarà definitiva. La splendida parolibera «Dune», invece, con il suo «Decalogo della sensibilità motrice» impaginato come schema a raggiera a piena pagina, fu composta troppo tardi per essere inserita nel libro, ed è l’ultimo contributo parolibero a uscire in «Lacerba» (II,4, 14 feb 1914, pp. 51-53): sarà esposta in originale nella serata dadaista del Cabaret Voltaire (giugno 1916), e pubblicata nel numero unico relativo.-- «On the one hand, the printed text of “Zang Tumb Tuuum” presents itself as the score for a performance, incomplete without histrionics, gestures, vocalization, dramatization, and even song. On the other, its is composed of richly axial typographical architectures that appeal not to the hand or voice but to the eye (as would other Futurist poetic products belonging to the ‘tavola parolibera’, a distinct words-in-freedom genre)» (Schnapp). -- L’opera è stata inserita nella selezione di «pezzi iconici del Novecento» in grado di «raccontare la storia e le storie del design italiano» in occasione dell’undicesima edizione del Triennale Design Museum (2018-2019), accanto alla celebre moka Bialetti, alle macchine da scrivere Olivetti, al Borsalino, alla Vespa, alle Superga e ad altre «icone» del secolo appena trascorso. Cammarota, Marinetti, n. 47; Id., Percorsi editoriali di “Zang tumb tuuum” (in: Bittoto Cammarota Meazzi Zang Tumb Tuuum, Macerata 2021: 5-15); Echaurren, Futurcollezionismo, pp. 15-17; Schnapp, “On Zang Tumb Tuuum” (Italian Futurism, Guggenheim NY 2014: 156-8); Triennale Design Museum: Storie: il design italiano, 2019, pp. 38-39‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎«La vierge Poésie s’avance à pas de lune [La vergine Poesia s’avanza al passo di luna]» [Brano poetico autografo firmato dedicato a Nella Doria Cambon, al verso di una carta intestata «Poesia: Rassegna internazionale»]‎

‎Documento autografo originale. Breve taglio alla piegatura della carta, lievi fioriture, ma nel complesso ottimamente conservato. Straordinario documento autografo e poetico del primissimo Marinetti, vergato sul retro di un foglio della prima, rarissima carta da lettere del capo del futurismo, quella intestata in rosso «Poesia: Rassegna internazionale» e in blu «Direttore: F.T. Marinetti». -- «La vierge Poesie s’avance à pas de lune... / Et rameur nonchalant, tu lâches les deux rames / pour mieux tendre les bras vers son ombre argentée / en modulant ta voix sur la molle cadence / de ses pieds lumineux qu’escortent les serpents / F.T.Marinetti / À Madame Doria Cambon / hommage respectueux de / F.T.M.». -- La destinataria della dedica, la poetessa triestina Nella Doria Cambon, fu in contatto con Marinetti negli anni di «Poesia» (vedi Salaris, Le futuriste, p. 14). Il testo fa parte di una più ampia canzone dal titolo «A Herny De Règnir», pubblicata in «Poesia» I, 7 (ago. 1905) e poi alle pagine 189-191 de «La Ville charnelle» (Paris, Sansot, 1908), nella sezione «Dythirambes» (vedi Cammarota, Marinetti, 17). Il manoscritto presenta una piccola variante rispetto alla versione pubblicata.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (a Guglielmo Jannelli)‎

‎Lettera manoscritta con firma autografa su carta intestata «Movimento Futurista»; inviata al futurista Guglielmo Jannelli; conservata busta viaggiata, parimenti intestata col motto «MARCIARE NON MARCIRE»‎

‎Documento originale con firma autografa. Lieve traccia di gora d’acqua che interessa tutto il bifolio, appena percettibile al recto, che non disturba in alcun modo la leggibilità e la conservazione del documento; busta lacerata in testa e sul lato sinistro, con minime perdite all’intestazione e una lacerazione ricomposta; timbro postale leggibile e francobollo conservato; nel complesso, insieme in più che buone condizioni di conservazione. Lettera di fondamentale contenuto per la storia del futurismo, dettata da Marinetti al segretario Decio Cinti nel novembre del 1920, parallelamente al lancio ufficiale dei «club futuristi» su «La Testa di ferro». Indirizzata alla residenza di Jannelli in Castroreale Bagni, provincia di Messina: «Carissimo Jannelli, speravo di ricevere un tuo articolo per Testa di ferro | Avrai letto, in questo giornale, della trasformazione dei fasci futuristi in Club futuristi destinati ad accogliere tutti gl’italiani, anche non artisti, che siano nettamente mondi da ogni spirito reazionario. — Abbiamo scelto la parola Club, perché le solite: Fasci, Circoli, Gruppi, creerebbero confusioni. | Ti prego di comunicare la cosa a tutti gli amici. | Una calda stretta di mano. Tuo | FT Marinetti». -- Il contenuto della lettera aggiunge dettagli fondamentali alla vicenda dei cosiddetti «club futuristi», poco o per nulla nota agli studiosi: promossi per iniziativa di Marinetti e Mario Carli come evoluzione dei fasci futuristi dopo la disfatta elettorale di fine 1919, essi vengono inizialmente implementati sulla falsariga del futurismo politico diciannovista, con la massima apertura «anche a non artisti» (come chiarito nel manifesto «Che cos’è il futurismo», non a caso ristampato proprio nella seconda metà del 1920). La parola «club», frequentemente utilizzata da Marinetti in questo periodo, deriva probabilmente dall’utilizzo che ne andavano facendo i dadaisti a partire dal primissimo dopoguerra. Si hanno testimonianze di un «club futurista milanese» annunciato sulle pagine de «La Testa di ferro» I/38 del 28 novembre 1920 (Salaris, Alla festa della rivoluzione, p. 264 nota 74), di un «club futurista per impulso di Mario Shrapnel» a Catania, annunciato sul secondo fascicolo della rarissima rivista «Haschisch» del marzo 1921 (Parasiliti, All’ombra del vulcano, p. 42), oltre che di un «club futurista bolognese» formato da Tato, Caviglioni, Poli e Ago menzionato su Noi I/2, maggio 1923 (pagina 15). Maria Elena Versari, infine, ha studiato il fenomeno del «club futurista» come implementazione strettamente avanguardista del modello della casa d’arte: «II dettagliato programma che trasforma la Casa d’Arte in un Club Futurista offre un interessante modello del funzionamento di una sorta di microcosmo dell’avanguardia. Ormai ridimensionate le pretese di ricostruire in toto la società a propria immagine avanguardista con il gesto rivoluzionario, il Futurismo cerca di crearsi un luogo, uno spazio autonomo che offra un surrogato complessivo di tutte queste ambizioni ed esperienze. [...] La “Boîte Futuriste” [progettata da Prampolini], così come la nuova Casa d’Arte Bragaglia allestita da Virgilio Marchi e il Cabaret del Diavolo di Gino Gori decorato da Fortunato Depero sono spazi creati e gestiti da artisti che mimano e offrono un surrogato, all’interno delle strutture sociali tradizionali, di quei nuovi modelli di interazione tra artista e pubblico, tra artista e società promessi ma non mantenuti dalla “nuova fede” rivoluzionaria. Conclusasi l’esperienza della guerra, il tradizionale pragmatismo dimostrato da Marinetti nel fondare e dirigere il Futurismo continua a ricercare modelli di azione alternativi al tradizionale sistema artista-gallerista. Il modello economico applicato al Club Futurista si discosta e fornisce un più crudo contraltare all’idealismo dell’attesa di un governo rivoluzionario che agisca come garante dell’arte d’avanguardia sulla base di un’instabile alleanza concettuale tra innovazione sociale e innovazione artistica. Allo stesso tempo, però, questo modello di autonomia commerciale riesce a rispondere alle necessità più volte reiterate dalle associazioni artistiche dell’epoca: l’importanza dell’unione, del rinnovamento del gusto nelle arti applicate, il riavvicinamento tra artisti e società civile, tra arte e popolo» (I rapporti internazionali del futurismo, in: Il futurismo nelle avanguardie, Roma 2010, p. 585-s).‎

‎MARINETTI, Filippo Tommaso (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio, 1944),‎

‎Marinetti ritratto‎

‎Catalogo di mostra, dal 12 ottobre 1995. Testi di Filippo Piazzoni e Saskia Avalle. Con 9 ill. (opere di Koulbine, Zatkova, Depero, Prampolini, Thayaht, Gerardo Dottori, et al.) . 8vo. pp. 28. . Molto buono (Very Good). . . . La mostra esponeva 8 ritratti di Marinetti, ciascuno raffigurante una ''fetta'' di futurismo, dal momento iniziale agli ultimi anni.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (Castagneri, fotografie)‎

‎Il futurismo. Rivista sintetica illustrata» N. 11: Primo Congresso futurista‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Manifesto di cm 23x29, pp. [4] con fotoripr. b.n. Contiene due testi: «Le solenni onoranze nazionali a F.T. Marinetti» e «Primo Congresso Futurista Italiano», suddiviso in «Idee esposte e discusse al congresso» e «Dichiarazioni politiche acclamate al congresso». Testi datati «Milano, 25 Novembre 1924». Contiene poi le fotoriproduzioni di: palcoscenico del teatro Dal Verme; Marinetti e i delegati futuristi in corteo; la più grande bandiera d'Italia ideata da M. Somenzi. Le fotografie, non firmate, sono di Mario Castagneri che è fotografo ufficiale dell’evento (cfr. Lista, Futuristi e la fotografia, 51-52; Diz. Fut., p. 237c). Ottimo esemplare.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (con illustrazioni di Ivo Pannaggi)‎

‎Scatole d’amore in conserva. Illustrazioni di Pannaggi. Coperta e fregi di Carlo A. Petrucci‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare completo della bellissima sovracoperta illustrata, molto rara, qui in esemplare non restaurato, con piccole mancanze al taglio alto e a testa e piede del dorso, e un distacco fermato alla cerniera anteriore. Il libro è particolarmente noto per la celebre sovracoperta, disegnata da Bernardini in uno stile che anticipa di trent’anni la Pop art. Raccoglie sei piacevoli novelle erotiche e uno dei pochi scritti autobiografici di Marinetti, «Autoritratto», molto compulsato dagli storici d’oggi. Nove belle tavole futuriste di Ivo Pannaggi ornano i testi (oltre al più piccolo ritratto sintetico di Marinetti a p. [5], per un totale di dieci disegni originali): le copertine per i sette testi, la tavola con Marinetti e Vecchi durante la «battaglia di via Mercanti» (p. [17]) e l’«Autocaricatura» (p. [92]). Cammarota, Marinetti, 127‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (copertina di Enrico Sacchetti)‎

‎Re Baldoria. Tragedia satirica in 4 atti, in prosa‎

‎Prima edizione italiana. CON DEDICA Esemplare pregiato da invio autografo dell’autore vergato di traverso sulla prima carta «all’amico carissimo Alvise Manfroni ! FT Marinetti»; come usuale, con segni del tempo alla copertina (in particolare distacco fermato alla prima cerniera e minute lacerazioni ricomposte al dorso, scurito), ma in più che buone condizioni complessive. Traduzione di «Le Roi Bombance», a cura di Decio Cinti. Molto rara in questa prima edizione, fu seguita da una ristampa con copertina identica ma su carta meno pregiata nel 1920, e da una nuova edizione targata Garzanti nel 1944. Il mese di pubblicazione è desunto dallo spazio dedicato al volume sul quindicinale napoletano «Proarte» (4.1, 20 giugno), riportato da D’Ambrosio (Nuove verità crudeli, p. 286 nota 22). Cammarota, Marinetti, 26‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (copertina di Gino Boccasile)‎

‎L’Aeropoema di Cozzarini. Primo eroe dell’esercito repubblicano‎

‎Prima edizione in volume. CON DEDICA Straordinario esemplare pregiato da lunga e bellissima dedica autografa di Marinetti «al grande aeropittore futurista Acquaviva consigliandogli di pubblicare tale quale il magnifico suo libro su Santo Gesù e gridando a lui e ai suoi amici Farfa Desiderio Rosa Arconti [?] Braviii! Così Sempre Così | FTMarinetti»; la dedica dovrebbe far riferimento al poema di Annaviva illustrato da Acquaviva, «Il sentiero dell’universo», pubblicato nel settembre 1944 in una limitatissima tiratura, e più in generale alla fervida attività del gruppo futurista savonese “Sant’Elia” tra 1943 e 1944 a rimarcare la «continuità futurista» e «veloci annunciamenti d’altri orizzonti» in un mondo che andava sgretolandosi a causa della tragedia del secondo conflitto mondiale (si cita dal «Manifesto della continuità futurista» pubblicato su cartolina in occasione del «47° quarto d’ora di poesia» del 28 dicembre 1944). Celebrazione lirica della morte eroica del tenente Rino Cozzarini, avvenuta il 10 novembre 1943 sul fronte meridionale. Rara edizione pubblicata per i tipi della Repubblica Sociale Italiana. Cammarota, Marinetti, 253‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (interventi di Luigi Capuana, Salvatore Barzilai, Innocenzo Cappa, Cesare Sarfatti)‎

‎Distruzione. Poema futurista. Traduzione dal francese in versi liberi [contiene: Il processo e l’assoluzione di «Mafarka il futurista»]‎

‎Prima edizione italiana. Ottimo esemplare nel rarissimo «1° migliaio», fresco e pulito internamente, con minimi segni del tempo alla copertina (particolarmente alla testa del dorso, con una lacerazione riparata senza perdite e l’usuale scoloritura). Libro molto iconico per via della sua copertina rosso fiammante, abbinata al titolo spaccone e cubitale «Distruzione» e al formato quadrotto “a mattonella” o piastrella. Fu proprio recensendo questo volume sul «Mercure de France» (22/331, 1° aprile 1911) che Ricciotto Canudo coniò la memorabile sentenza che racchiude il senso dell’editoria marinettiana 1910-1912: «Les couvertures des “éditions futuristes” sont rouges, comme celles des brochures révolutionnaires. C’est un symbole et une indication. L’esprit et la forme des poèmes qui composent les livres futuristes répondent à l’appel violent des couvertures. Chaque volume qui sort des presses “futuristes” est un cri de révolte et un appel à la liberation». -- Traduzione di Decio Cinti del poemetto «Destruction», apparso in originale a Parigi nel 1904. Con paginazione autonoma, in fine, la cronaca del processo a «Mafarka il futurista» — molto importante per la storia del futurismo — «col discorso di F.T. Marinetti | la perizia di Luigi Capuana e le arringhe dell’on. Salvatore Barzilai, di Innocenzo Cappa e dell’Avv. Cesare Sarfatti». Cammarota, Marinetti, 28; Salaris, Marinetti editore, pp. 106 nota 34 e 118‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (Prampolini, cover)‎

‎Prigionieri e vulcani. Con scene dinamiche (tricromie) di Enrico Prampolini e intermezzi musicali di Franco Casavola‎

‎Prima edizione. CON DEDICA Ottimo esemplare a fogli chiusi pregiato da invio autografo dell’autore. Raccoglie Prigionieri: 8 sintesi incatenate già in “900” II.3, primavera ’27) e Vulcani. 8 sintesi incatenate. Le opere esordirono a Roma rispettivamente nel 1925-26, con le scene di Prampolini qui nei bozzetti a colori. Completa l’opera lo spartito musicale ‘Preludio a Prigionieri’ di Casavola. Cammarota, Marinetti, 124.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (su Benedetta)‎

‎Benedetta giudicata dal consorte Marinetti‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Rarissimo volantino-réclame del volume di Benedetta pubblicato con Morreale, «Il viaggio di Gararà». Stampato sulla stessa carta leggera del coevo «La Riforma delle Corride secondo Marinetti», sempre pubblicato da Morreale. Cammarota, Futurismo, Volantini, 178‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (su Enrico Caviglia)‎

‎Enrico Caviglia. Profilo‎

‎Edizione originale. Raccoglie una serie di composizioni marinettiane sul Caviglia. La collana è curata da M. Carli. Cfr. Cammarota, Marinetti, 98: «raro». Ottimo esemplare, brossura lievemente brunita.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso (traduzione di Vera Dridso)‎

‎Poesie a Beny‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare (dorso leggermente brunito).‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso - Cangiullo, Francesco‎

‎Marinetti + Cangiullo = Teatro della Sorpresa‎

‎Mm 150x215 RARO. Libro di memorie composto come un libro d’artista, con numerosi collage originali di Cangiullo riprodotti nel testo, e soluzioni grafiche futuriste, steso «in collaborazione postuma con Marinetti» - Brossura editoriale con bandelle, copertina illustrata a colori, 171 pagine con illustrazioni nel testo e sezione di fogli colorati al centro. Ampia dedica autografa di Cangiullo alla prima carta. Dorso lievemente brunito, peraltro ottimo esemplare. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso - Corra, Bruno [B. Ginanni Corradini]‎

‎L’Isola dei baci. Romanzo erotico-sociale‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito sia internamente che alla copertina; raro in queste condizioni. «“Capreria” scritta in collaborazione con B. Corra, che aderisce alla Massoneria dal 4 giugno 1918, nella loggia ‘Universo’ di Roma; sue sono le parti testuali più ‘esoteriche’» (Cammarota). Cammarota, Marinetti, 66‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso - Settimelli, Emilio - Corradini, Bruno [B. Ginanni Corradini alias B. Corra]‎

‎Il Teatro futurista sintetico. (Atecnico - dinamico - autonomo - alogico - irreale)‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare. 290x230 mm, un bifolio per pp. [4]. Prima edizione assoluta del secondo manifesto futurista dedicato al teatro (dopo il «Teatro di varietà» del 1913, firmato dal solo Marinetti). Prosegue sulla falsariga tematica del primo, ma con maggior organizzazione espositiva. Ne uscì praticamente subito una seconda edizione modificata, poi un’edizione francese con varianti e data 11 maggio 1919 (Tonini, I manifesti, 87.1, cita come prima la seconda ed. modificata).‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso - Settimelli, Emilio - Corradini, Bruno [B. Ginanni Corradini alias B. Corra]‎

‎Le Théatre futuriste synthétique. (Sans techinque - Dynamique - Simultané - Autonome - Alogique - Irréel)‎

‎Rara prima edizione francese. Ottimo esemplare. Traduce il corrispondente manifesto italiano del 1915, sostituendo tre righe introduttive alle prime 15 righe della versione italiana. Tonini, I manifesti, 87.2‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso - Vecchi, Ferruccio‎

‎2 [due] Improvvisazioni di F.T. Marinetti con una Thévenot di Ferruccio Vecchi‎

‎Prima edizione. Esemplare in più che buone condizioni di conservazione, privo della copertina in brossura verde e con alcuni fori di tarlo al margine interno delle carte professionalmente restaurati, che non recano danni al testo. Nel complesso, fragile e rarissimo reperto ben conservato entro astuccio su misura in carta conservativa. Rarissimo opuscolo elettorale poveramente stampato ma curato con gusto futurista e piglio diciannovista. «Thévenot» era una bomba a mano di fabbricazione francese molto usata durante la prima guerra, simbolo dell’ardito assieme al pugnale da baionetta. E dunque la “bomba” di Vecchi precede alla maniera di una prefazione il «Discorso improvvisato da Marinetti a Riese a 300 Ufficiali Arditi nei primi di Ottobre 1918» (seguito da un breve corsivo di contestualizzazione sempre di Vecchi, a sigla F.V.) e il «Discorso improvvisato al Congresso Fascista di Firenze nei primi di Ottobre 1919», articolato nei punti Lo «svaticanamento», L’«Eccitatorio», «Arditismo. – Scuole di coraggio fisico e di patriottismo», «Ferruccio Vecchi», «Il proletariato dei geniali», «Difendiamo il cervello!». I due discorsi si tennero esattamente il 15 settembre 1918 e il 10 ott 1919, e il secondo discorso apparve sul «Fascio» n. I/9 (18 ottobre 1919), quindi in «Roma futurista» II/45 (2 novembre 1919). -- A dirne la rarità, il bibliografo del Novecento italiano Lucio Gambetti ha inserito l’opuscolo delle «2 improvvisazioni» in un suo recente catalogo di «Rari, rarissimi, introvabili»: «Nessuna biblioteca italiana lo censisce, ma una copia è conservata dalla Biblioteca Nazionale di Amsterdam. Analogamente, non lo ho mai visto descritto in cataloghi di librerie, anche se una copia è comparsa nella collezione di una libreria della provincia bresciana». Aggiunge poi Gambetti che «si tratta, probabilmente, del primo libro stampato dalle edizioni del periodico omonimo, fondato a maggio dello stesso anno da Mario Carli e Vecchi stesso»: in realtà si tratta sicuramente del secondo opuscolo pubblicato dall’«Ardito», preceduto da «1 Assalto di Ferruccio Vecchi con un Razzo di Paolo Buzzi», rarissimo libretto registrato nel «Futurcollezionismo» di Pablo Echaurren, il quale tra l’altro suggerisce precisamente che il numerale incipitario di entrambi i titoli sia da considerarsi alla stregua di un numero di collana, e non parte del titolo vero e proprio. Rileva poi sempre Echaurren come i due libretti facciano da apripista di quella vera e propria collana editoriale che prese a uscire l’anno successivo, il 1920, sotto la sigla della «Libreria de “L’Ardito”». -- Il giornale, organo dell’Associazioni Arditi, uscì con alterne vicende fino al luglio del 1921, caratterizzandosi per una linea politica molto violenta e sovversiva che attirò fin da subito l’attenzione delle autorità, intervenute più volte a censurarne le uscite; sulle sue pagine ospitò molti degli scritti del Marinetti politico, successivamente raccolti nei volumi “Democrazia futurista” (1919) e “Futurismo e fascismo” (1924). Cammarota, Marinetti, V.73; Echaurren, Futurcollezionismo, pp. 83-s; Gambetti, «Rari, rarissimi, introvabili» (ALAI 1, 2015: 9-32), pp. 25-26‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso [a cura di]‎

‎Enquête internationale sur le Vers libre et Manifeste du Futurisme par F.T. Marinetti‎

‎Prima edizione. Eccellente esemplare (indicazione di «7me m.lle» in copertina). Il libro pubblica i pareri di una quarantina di intellettuali europei (Khan, Capuana, Rachilde, Pascoli, Ada Negri, D’Annunzio, Jammes, Merril, Vacaresco, Maquina, De Maria, Buzzi, Sarfatti…) in merito all’inchiesta promossa dalla rivista «Poesia». Ospita in apertura, a mo’ di prefazione, il «Manifeste du futurisme» (completo di «Prologo» e «Programma»). Nota acutamente Tonini (I manifesti, 1.22): «Annunciato varie volte e forse già stampato alla fine del 1909, il volume esce solo nel febbraio o nel marzo del 1910, certamente dopo la pubblicazione de L’incendiario di Palazzeschi (cfr. Il Futurismo [i.e. il Supplemento alla Rassegna…], [11] febbraio 1910)», dove il volume è nell’elenco «D’imminente pubblicazione». Lista (Genèse et analyse du Manifeste de futurisme, nota 36) da par suo rileva come in questo libro «le manifeste n’y comportè aucune mention de la parution dans Le Figaro, au contraire des Rééditions effectuées après le 20 février 1909» e considera il volume — al pari de Le ranocchie turchine di Cavacchioli — stampato alla fine del 1908. Tuttavia, in effetti, mentre per «Le ranocchie» si hanno diverse prove importanti (cfr. Lista, Genèse, nota 15 e p. 81) che ne attestano la stampa alla fine del 1908 e la diffusione già nel gennaio ’09, nulla del genere (anzi: uno strano silenzio) c’è per «L’Enquête». Cammarota, Marinetti, 19‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso [et alii] (traduzione di Michail Ėngel’dardt)‎

‎[Futurizm] Футуризм‎

‎Prima edizione. Copertina originale restaurata al dorso e ai bordi; pagine interne brunite; nel complesso, più che buon esemplare. Rara traduzione russa, a cura di M. Engelhardt (autore anche di una breve prefazione), della fondamentale antologia «Le futurisme» (Paris, Sansot, 1911), raccolta di scritti teorico-programmatici e di manifesti. -- «L’interesse per il futurismo in Russia raggiunse l’apice in occasione del memorabile viaggio di Marinetti dal 25 gennaio al 14 febbraio 1914. [...] Quel soggiorno rappresentò il confronto tra Occidente e Oriente, tra le marinettiane parole in libertà e la lingua stransmentale, detta ‘zaum’ [...]» (Salaris, Futurismi nel mondo). In occasione della visita di Marinetti, che fa base a Mosca ma passa i primi giorni di febbraio a San Pietroburgo, vengono pubblicate due antologie di manifesti e scritti teorici proprio nelle due città russe principali. «Futurizm» rappresenta un importante e originale aggiornamento della prima fondamentale antologia futurista, il «Le Futurisme» pubblicato a Parigi nella seconda metà del 1911: non solo qui sono aggiunti tutti i manifesti prodotti nel 1912-13, ma notevole è anche il lavoro effettuato sul materiale già antologizzato (aggiunta date, cambio titoli, omissioni o recuperi). Salaris, Storia (2da ediz.), p. 62 (ripr.); Ead., Futurismi nel mondo, pp. 825-ss; Cammarota, Marinetti, 45: «Rarissimo»‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso, e Aldo Giuntini‎

‎GLI EROI MUSICALI DELLA NOSTRA GUERRA. Sintesi musicali futuriste ... L’Ecc. F.T. Marinetti presenta Aldo Giuntini‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare ben completo della busta originale. Il carrarese Aldo Giuntini (1896-1969), formazione musicale al pianoforte, studi irregolari e prime prove caratterizzate da uno «scolorito linguaggio espressionista» (Saracino, p. 545b), trova infine ispirazione nel Futurismo: a partire dalle prime interessanti prove, i Brani sintetici e le Sintesi musicali per pianoforte (Carrara 1928), fino alla conoscenza diretta con Marinetti, nel 1933. Giuntini diventa il campione dell’«aeromusica» (manifesto pubblicato su «Stile futurista» I,2, agosto 1934) e accompagna il capo del Futurismo in varie serate tra declamazione e musica. -- Il primo disco che vede riuniti Marinetti alla voce e Giuntini al pianoforte è quello delle «Sintesi musicali futuriste», pubblicato nel 1938 ma che raccoglie anche i materiali 1933-34. Marinetti così lo presentava, nell’occasione: «Il Movimento futurista italiano attira l’attenzione del mondo sul grande musicista futurista Aldo Giuntini, creatore della sintesi brevità nella musica. Le sue sintesi musicali futuriste di un minuto ciascuna escludono qualsiasi sviluppo tematico per captare l’essenza pura della musica» — sottolineando la cifra stilistica di Giuntini, abile nel comporre «brevissimi [...] pezzi pianistici (1 minuto di durata) costruiti su aggregati esatonali, percussivamente scanditi e ritmicamente variati con effetti dinamici ripetitivi» (Saracino, p. 545c). -- «Gli eroi musicali della nostra guerra» è il secondo e ultimo disco pubblicato dal duo: le «sintesi musicali» traggono questa volta ispirazione dall’«aeropoema simultaneo» di Marinetti «Canto eroi e macchine della guerra mussoliniana» (Milano 1942), dedicato ai caduti d’Etiopia: Giuntini mette in musica: -Gli eroi Borsini e Ciaravolo affondano col cacciatorpediniere Nullo nel Mar Rosso; -Il mare; -La festa dei motori di guerra; -Accerchiati vincemmo a Passo Uarieu; -Battaglia simultanea di terra, mare, cielo. -- La calda e baritonale voce di Marinetti introduce i brani e, in alcuni pezzi, si inserisce mimando scambi di battute o parti in discorso diretto: memorabile la resa di Vincenzo Ciaravolo che, con appropriato accento di Torre del Greco, urla «Comandante comandante sono l’attendeeente Ciàraaaavolo vengo pure io» (così stampato in Canto eroi e macchine, p. 66). -- Come comprensibile, data la natura effimera del prodotto, i dischi cosiddetti “futuristi” sono rarissimi sul mercato antiquario: non abbiamo notizia di lotti offerti in cataloghi antiquari negli ultimi trent’anni, né di apparizioni in asta. Il disco qui presentato manca dal catalogo online del sistema bibliotecario nazionale, altrimenti detto Iccu, e sia Lombardi che Cammarota concordano nel definirlo, rispettivamente, «raro» e «rarissimo». -- Curioso il macroscopico errore di datazione «1931» nell’enciclopedia di Lombardi. Gli eroi musicali della nostra guerra è da datare al 1942 sia per il riferimento al poema marinettiano, sia per la sigla identificativa «Columbia DQ 3661»; alcuni esemplari, inoltre, recano stampigliato sulla busta un timbretto con data «FEB. 1942». L’errore rimarca tuttavia la condizione ancora provvisoria degli studi sul Futurismo musicale, e in particolare la mancanza di qualsivoglia approfondimento specifico sull’opera di Aldo Giuntini. E. Saracino, Giuntini, Aldo (voce del Dizionario del Futurismo, Firenze 2001, p. 545); D. Cammarota, Filippo Tommaso Marinetti: bibliografia (Milano 2002), n. V.244; D. Cammarota, Futurismo: bibliografia di 500 scrittori italiani (Milano 2006), n. V.241.12; D. Lombardi, Nuova enciclopedia del Futurismo musicale (Milano 2009), p. 131; C. Salaris, Pentagramma elettrico (Pistoia 2009), n. 61; A. Latanza & D. Lombardi, Musica futurista 6: Filippo Tommaso Marinetti declama (compact disc Milano 2010, MM006 Mudima), n. 14‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso, e Azari, Fedele‎

‎Primo dizionario aereo italiano‎

‎Edizione originale, prima emissione. Esemplare in prima emissione con copertina cartonata e fogli di guardia verdi, completa di una rarissima cedola libraria per l’acquisto dell’opera, su carta intestata della «Casa editrice G. Morreale», della misura di 290 x 230 millimetri, stampata in blu solo al recto, riservata alle aziende aeronautiche: «La Ditta ... acquista N.° ... copie del Primo Dizionario Aereo portanti nel verso della copertina una dicitura di propaganda [...]» (cedola riprodotta nel celebre «Le livre futuriste» di Giovanni Lista). Dorso appena scurito e minime mancanze alle cerniere, senza perdite di testo: un esemplare in condizioni molto buone, assai raro a trovarsi così. Primo libro con Fedele Azari in qualità di autore, il «Primo dizionario aereo italiano» fu pubblicato in due emissioni a oggi non correttamente registrate negli usuali repertori specialistici: la presente, di maggior pregio, con una vera e propria rilegatura professionalmente eseguita a regola d’arte, completa di fogli di guardia in carta verde; un’emissione più economica con una finta legatura ottenuta incollando al dorso la carta rosa, come una normale brossura, ma con i piatti rinforzati da un inserto di cartone incollato tra la carta rosa e la prima e ultima carta. Non solo gli esemplari in emissione economica mancano delle sguardie originali in carta verde; dal momento che prima e ultima carta sono incollate al cartone dei piatti, cambia anche la collazione interna: ne risulta un volume che apre con l’occhietto a stampa «Primo dizionario aereo italiano», invece della prima carta bianca (non torna conseguentemente il conto delle pagine iniziali, poiché improvvisamente ne vengono a mancare ben due, e dopo sole 6 pagine non numerate si ha la pagina numero 9), e chiude con l’«Indice» applicato alla terza di copertina. -- Segnalava Glauco Viazzi (Marinetti collaudatore, p. 196 nota 2) che fin dal 1912 Marinetti preferiva «leva di direzione» piuttosto che «cloche» (La battaglia diTripoli, p. 46); un’attenzione assai precoce all’italianizzazione del gergo aviatorio, che lo porta nel 1919 a cominciare un vero e proprio lemmario per gli aviatori, stampato sulle colonne della «Testa di ferro» (il giornale fiumano diretto da Mario Carli). È da qui che dieci anni dopo riparte, portando a compimento l’opera grazie all’aiuto decisivo del geniale Azari, aviatore, editore dell’imbullonato, teorico della flora futurista e del macchinismo, che si tolse la vita nel gennaio 1930. L’intervento marinettiano non va solo in direzione dell’«autarchia della lingua» (per citare un libraccio fascisticheggiante pubblicato nel 1940, e pure prefato da Marinetti), ma anche, e soprattutto, di una risemantizzazione che porti il linguaggio verso nuove frontiere di chiarezza, tecnicismo e vivacità (sono i punti 2-4 del manifesto di presentazione): è declinazione pratica «di quelle (ri-)nominazioni metaforiche del reale, che tanta parte hanno avuto nella strategia futurista» (Viazzi, p. 195). Ne risulta un vero e proprio manualetto tascabile evidentemente destinato, di primo acchito, al pubblico in crescita dell’aeronautica (piloti, tecnici, personale aeroportuale ed aziendale — da cui la cedola che qui alleghiamo), e come tale venne preso molto su serio (si veda la dettagliata recensione su «L’Aerotecnica» n. 10,8, agosto 1929, p. 647-s, firmata nientemeno che dal direttore, l’ingegnere Ettore Pistolesi, pioniere degli studi aerodinamici e tribologici). Ma naturalmente, come pressoché tutti i libri realizzati da Marinetti e dal futurismo, il Dizionario aereo è innanzitutto un libro d’artista, il prodotto di un tipo di comunicazione intrinsecamente ambigua, multilivello, che non solo accetta ma anzi incoraggia molteplici letture: gesto artistico, preparatorio al lancio del «Manifesto dell’aeropittura» — prontuario d’aeropoesia «per contrastare il gergo dannunziano sull’aviazione (per cui l’aereo sarebbe “Il velivolo”)» (Salaris, Futurismo e mito del volo, p. 73) — necessario innesco della celebre frase «noi interveniamo nelle polemiche di stracittà e strapaese col “Primo Dizionario Aereo”, al grido di stracielo!» (Mostra di trentatré artisti futuristi, Milano 1929).‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso, e Francesco Balilla Pratella‎

‎L’unica soluzione del problema finanziario [Insieme:] Il Futurismo e la Guerra: Cronaca sintetica‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Alle pp. [1]-[2] la «Soluzione» di Marinetti: propone di vendere il patrimonio artistico italiano per investire tutto in migliorie, dall’esercito all’abolizione delle tasse «per venti anni almeno». La rivista di Notari «Gli avvenimenti» dedicò risalto alla vicenda, pubblicando il testo nel numero II,8 (13 febbraio 1916) e indicendo un referendum: «Vendere o non vendere?». Alle pp. [3]-[4] la versione definitiva de «Il futurismo e la guerra» di Pratella, originariamente pubblicato su Vela latina» III,46 (24 novembre 1915), poi ampliato ne «L’orgoglio italiano» e modificato in alcune tirature successive dello stesso: i punti salienti del futurismo dal 1909 al 1915, 30 novembre (con maggior dettaglio riservato agli ultimi due anni). A nostro avviso sbaglia il bibliografo Tonini a preporre «L’unica soluzione» a «L’orgoglio italiano», datando erroneamente il primo «11 dicembre 1915» (che è invece solo la data di sottoscrizione del manifesto di Pratella apparso per la prima volta a seguire «L’orgoglio italiano». Tonini, I Manifesti, 92.1 (con imprecisioni); Tampieri, Pratella, 77 seconda edizione‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso, e Tato [Guglielmo Sansoni]‎

‎La fotografia futurista. Manifesto [Il Futurismo rivista sintetica illustrata N. 22]‎

‎Prima edizione illustrata. Ottimo esemplare (minime sfrangiature marginali). Importante edizione illustrata del manifesto della fotografia, pubblicato con data in calce 11 aprile 1930. Il manifesto è stampato su tre colonne alla prima pagina; seguono tre pagine di “Il Futurismo giudicato in Italia e all’estero”. Sei fotografie di Tato ornano il testo: Pastore e somaro (camuffamento di oggetti), Ritratto dinamico di F.T. Marinetti, Ritratto meccanico di Remo Chiti, Ritratto letterario di Mario Carli, La ballerina (camuffamento di oggetti), Il perfe[tt]o borghese (camuffamento di oggetti).‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso, e Tato [Guglielmo Sansoni]‎

‎Manifesto [della fotografia futurista] [CARTA PAGLIERINA]‎

‎Prima edizione così. Eccellente esemplare nella variante stampata su carta paglierina. Rarissima edizione del manifesto, stampata come velina senza indicazioni editoriali. Tradizionalmente assegnata «… in occasione del Primo concorso fotografico nazionale bandito dalla Federazione fascista degli artigiani d’Italia nel settembre 1930 a Roma» (Tonini), essa è più probabilmente da collocare a lato della «Mostra fotografica futurista» organizzata a marzo del 1932 da B.G. Sanzin in Trieste: riprende infatti l’identico impaginato che appare distesa alle pp. [6]-[7] del catalogo. Del «Manifesto della fotografia futurista» esiste una prima versione in soli 15 punti (con alcune varianti) e mancante del cappello introduttivo, pubblicata a firma del solo Marinetti in una rarissima brochure dal titolo «Torino 15 marzo - 10 aprile 1931. 1° mostra sperimentale di fotografia futurista. Il grande manifesto della fotografia futurista di S. E. F.T. Marinetti accademico d’Italia» (cfr. Beinecke Library, Marinetti +M317 54); quindi l’edizione come numero 22 della testata «Futurismo rivista sintetica illustrata», datato 11 gennaio 1931; infine questa edizione. Tonini, I manifesti del futurismo italiano, n. 241.1‎

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