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Number of results : 19,226 (385 Page(s))

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‎Diana R. (cur.)‎

‎Percorsi possibili per una riflessione contemporanea‎

‎br. I saggi raccolti in questo volume tentano di rispondere alla domanda generale sulla funzione che la filosofia può avere nel nostro mondo attuale. A cimentarsi con la complessa questione sono Giuseppe Cacciatore, Manuela Sanna, Roberto Evangelista, Chiara de Luzenberger, Dario Giugliano e Rosario Diana: studiosi che praticano professionalmente la ricerca filosofica, e perciò vivono direttamente sulla loro pelle il problema affrontato nelle pagine del libro. Le diverse prospettive dei vari contributi hanno in comune una cifra di fondo: quella che guarda alla riflessione filosofica e agli studi umanistici (opportunamente concepiti e declinati) come a uno strumento versatile e funzionale per ogni progetto di società che punti a privilegiare le relazioni sociali su quelle economiche, l'esercizio del pensiero libero e critico piuttosto che l'assunzione di habitus conformistici inconsapevoli, l'acquisizione di una cittadinanza piena e partecipativa per tutti come possibile antidoto contro manifestazioni di deriva populistica, oggigiorno pericolosamente in ascesa. Naturalmente né i singoli saggi né il libro nel suo insieme hanno la pretesa di fornire soluzioni definitive. Bisogna pensarli come sassi gettati in uno stagno, con la speranza che altri ricercatori ne possano lanciare altri ancora.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€11.40 Buy

‎Diana Rosario‎

‎La forma-reading. Un possibile veicolo per la disseminazione dei saperi filosofici. Resoconto ragionato, programma e strumenti di lavoro‎

‎brossura Il libro - di agevole fruibilità anche per le dimensioni volutamente ridotte è composto da un ampio saggio, che dà il titolo al volume, e da un'appendice esemplificativa, nella quale si pubblicano due diverse partiture lettoriali scritte per un reading su Cartesio. Con spirito dichiaratamente prospettico e senza alcuna pretesa di assolutizzare, nel saggio si propone una definizione della struttura del reading filosofico e si individuano le finalità che quest'ultimo dovrebbe avere. Si descrivono, inoltre, alcune sperimentate modalità per la costruzione di testi destinati alla lettura pubblica e si suggeriscono possibili paradigmi per giustificare il collegamento delle varie componenti (immagini, filmati, musica) che vi possono essere coinvolte.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€4.75 Buy

‎Diano Carlo; Diano F. (cur.)‎

‎Opere‎

‎ril. Sono qui raccolti per la prima volta gli scritti teorici di Carlo Diano, con alcuni importanti inediti, per una visione pressoché completa della sua ricerca multiforme come filologo, grecista e innovativo interprete del mondo classico, ma anche come scrittore, saggista, teorico di estetica, poeta e, soprattutto, filosofo originale. È possibile seguire in ordine cronologico lo sviluppo del suo pensiero, dai primi scritti a opere di fama internazionale, come Forma ed evento, Linee per una fenomenologia dell'arte, gli importantissimi Scritti epicurei, gli Studi e saggi di filosofia antica, oltre ai rivoluzionari saggi sulla catarsi tragica, su Edipo, sull'Alcesti, su Platone, che nell'interpretazione di Diano rivelano aspetti prima inesplorati. Fulcro del suo pensiero filosofico ed estetico sono le categorie fenomenologiche di forma e di evento che, proprio per i loro tratti distintivi, si danno come strumento d'analisi del mondo greco, ma anche di ogni cultura e civiltà. Fondante è il suo discorso sul metodo, ricorrente in più saggi, che consiste nell'affrontare i problemi col rigore del filologo e l'ampiezza di una conoscenza universale, che annulla ogni barriera tra le diverse discipline. Su queste basi Diano fonda un sistema filosofico ed estetico originale in cui filologia, studi storici, filosofici, scientifici, sociali, storico-artistici e storico-religiosi si integrano a creare un nuovo procedimento di indagine, che gli permette di restituire il senso originale di autori e testi. La vasta cultura, la prodigiosa padronanza della filologia, l'ampiezza di visione, la mente eclettica e anticipatrice, le grandi doti di traduttore sono le solide basi di un sistema filosofico più che mai attuale, che lo pone fra i grandi Maestri del pensiero moderno e contemporaneo. Con i contributi di Massimo Cacciari e Silvano Tagliagambe.‎

‎Diano, Carlo‎

‎Scritti Epicurei.‎

‎cm. 17 x 25, viii-348 pp. Opuscoli accademici 680 gr. viii-348 p.‎

‎Diaz Juliet‎

‎Tu sei la magia. Risveglia e accogli la strega che è in te‎

‎br. "Essere strega non è una questione di 'abracadabra', né di ciò che compri, come vesti o cosa pubblichi sui social media, e neppure del modo in cui agisci. Essere strega ti dà il potere di risanare te stessa, cambiare la tua esistenza, cambiare il mondo e realizzare tutti i tuoi sogni come per magia. In questo libro vi guiderò lungo il viaggio per diventare streghe e vi aiuterò a prendere contatto con la magia che vive in voi. Spiegherò come disfarvi di ciò che non vi occorre, come dare libera espressione al vostro io autentico e come diventare l'incarnazione della vostra personale verità. Acquisirete anche le competenze e le tecniche di cui avrete bisogno quando farete della magia vera".‎

‎Dibattista Liborio‎

‎Emozioni infettive. Saggi storico-filosofici‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€15.20 Buy

‎Dibitonto Daria‎

‎Luce, oscurità e colore del desiderio. Un'eredità non ancora indagata della filosofia di Ernst Bloch‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€15.20 Buy

‎Dickey Colin‎

‎Ghostland. Viaggio nei luoghi misteriosi dell'America‎

‎ril. Colin Dickey trascina il lettore in un percorso da brividi sulle tracce dei fantasmi: vecchie case e alberghi, prigioni abbandonate, ospedali vuoti, cimiteri indiani risuonano ancora della presenza degli spiriti, che continuano a solleticare la nostra immaginazione. Perché? L'autore tenta di rispondere intraprendendo un viaggio nei luoghi infestati degli Stati Uniti, per svelare e decifrare gli episodi occultati della storia americana e ricercare la verità nascosta dietro i racconti di fantasmi, tra crimini irrisolti e imprese incompiute. Le vicende che rievoca, terrificanti e piene di fascino allo stesso tempo, scavano negli angoli più neri del passato, e dell'animo umano.‎

‎Dicks Henry V.‎

‎Tensioni coniugali. Studi clinici per una teoria psicologica dell'interazione‎

‎brossura‎

‎Diconzo Rossanna‎

‎Tuttex3‎

‎brossura Pilastro relazioni: esamina parole come responsabilità, valori, coraggio, comunicazione, amore. Entra nel cuore delle emozioni, delle sensazioni, dei bisogni; porta a riconoscere convinzioni e ferite dell'anima per giungere al perdono. Pilastro finanza: promuove il concetto di abbondanza e di mentalità potenziante; gli obiettivi e le domande da porsi; il nuovo paradigma: essere, fare, avere. Pilastro salute: aggiunge al lavoro svolto fin qui, uno sguardo attento a respirazione, alimentazione, idratazione e alle emozioni che creano la nostra realtà. Un libro interattivo, con numerosi esercizi (dalla classica ruota della vita ad altri, talvolta semplici talvolta impegnativi), citazioni, metafore, storie, canzoni, film; meditazioni di abbondanza, amore incondizionato; visualizzazioni per raggiungere un obiettivo o per fare un viaggio con il proprio "consiglio di amministrazione"; qr-code per raggiungere i link, anche da cellulare. Infine, una seconda ruota della vita da confrontare con la precedente per verificare l'efficacia del lavoro personale svolto.‎

‎Diderot Denis‎

‎Avere cuore e carattere ha un prezzo: Pensieri filosofici-La passeggiata dello scettico‎

‎br. Figlio di un secolo di luce, Diderot riflette con leggerezza e ironia sui limiti del pensiero filosofico e scientifico. Se nei Pensieri filosofici non risparmia critiche alla metafisica e alla religione, condanna l'intolleranza e insiste sull'importanza della pluralità dei punti di vista, nella Passeggiata dello scettico elabora un punto di vista distaccato sulla realtà vista come un giardino: nel viale delle spine, in quello dei castagni e in quello dei fiori Diderot ritrae a tutto tondo tre tipi umani che ben conosce: i bigotti, i filosofi e i gaudenti.‎

‎Diderot Denis‎

‎Interpretazione della natura‎

‎br. L'immagine della natura che emerge da questo saggio filosofico pubblicato per la prima volta nel 1753 è quella di un organismo regolato da un ordine omogeneo e dinamico, che l'uomo ha la facoltà di interpretare e modificare. Il suddetto ordine è riscontrabile in tutti gli eventi naturali che, di conseguenza, non rispondono al caso, ma a leggi predeterminate. Diderot coniuga quest'ordine geometrico con l'atomismo di matrice epicurea e spiega che la materia ha origine dal cozzare degli atomi che la compongono, i quali si uniscono e si combinano da sempre e all'infinito, in un continuo divenire, generando tutto ciò che ci circonda.‎

‎Diderot Denis; Alatri P. (cur.)‎

‎Paradosso sull'attore‎

‎br. "Non esiste opera di Diderot più letta, più commentata, più contestata e più sicura di sopravvivere. Finché vi saranno teatri e attori il paradosso farà scandalo", scriveva Paul Vernière, il maggior critico del pensiero e degli scritti del grande illuminista francese. Con una vivacità e una leggerezza davvero straordinarie Diderot espone in quest'opera geniale le sue idee sul mestiere dell'attore e sull'arte in genere. Scritte sotto forma di dialogo, le pagine offrono una galleria di ritratti e una serie di aneddoti e di osservazioni preziosi per la conoscenza della vita letteraria e teatrale del tempo.‎

‎Diderot Denis; Degli Esposti P. (cur.)‎

‎Paradosso sull'attore‎

‎br. Denis Diderot, una delle grandi menti dell'Illuminismo, ideatore e fondatore dell'"Encyclopédie ", tra le sue molteplici attività e interessi ebbe un amore per il teatro che durò tutta la vita e che lo portò a scrivere e mettere in scena, con alterna fortuna, diversi drammi. Ma il suo capolavoro, in questo campo, consiste nel "Paradoxe sur le comédien" all'epoca (1770-1773) la più importante teorizzazione sull'arte dell'attore. Un libro fondante che sta alla recitazione come la "Poetica" di Aristotele sta alla drammaturgia. Scritto in forma dialogica e discorsiva, di facile lettura, "Il paradosso" deve il titolo a un'affermazione controcorrente rispetto alle idee del suo tempo. Diderot sostiene infatti che l'attore è tanto più grande quanto più usa la testa e meno la sensibilità innata. Il talento da solo non basta, serve l'innesto della tecnica è della cultura. Il grande attore non è colui che si lascia andare alle proprie istintive emozioni, ma chi sa ricostruirle attraverso un lavoro a mente fredda. L'unico metodo necessario a garantire la possibilità di interpretare più ruoli e differenti sensibilità e soprattutto capace di emozionare ogni volta gli spettatori. Per questo, dice Diderot, sarebbe necessario creare scuole di teatro che preparino gli attori al fine di non considerarli soltanto bruti dalla straordinaria e istintiva sensibilità. Come si vede, "Il paradosso dell'attore" è un trattato ancora attuale... Postfazione di Jacques Copeau. Con un saggio introduttivo e cura di Paola Degli Esposti.‎

‎Diderot Denis; Franzini E. (cur.)‎

‎Arte, bello e interpretazione della natura‎

‎br. Tra le menti più brillanti del secolo dei lumi, coautore della grande "Enciclopedia", Diderot ha riflettuto profondamente sui temi dell'arte e dell'espressione, nel loro rapporto con la natura e il linguaggio. In questo libro sono raccolti i principali scritti che Diderot dedica a questi temi. Nella "Interpretazione della natura", che è il suo scritto filosofico di maggior impegno, si delinea la base organicista della sua filosofia, dove la natura è vista come una grande catena di cose che l'uomo interpreta e modifica. Su questa linea teorica vanno letti gli altri scritti presenti in questo volume, che costituiscono l'ossatura dell'originale percorso estetico diderotiano: le lunghe voci "Bello" e "Arte" della "Enciclopedia" e l'affascinante "Lettera sui sordomuti". Diderot parte qui da un linguaggio fisico, quello gestuale dei sordomuti, per mostrare come la lingua è sempre una questione di arte. Le parole dell'arte, i suoi gesti, la volontà antropologica di interpretare fabbrilmente la natura sono infatti in grado di rappresentare in modo diretto i sentimenti e i sogni, mostrando le pieghe qualitative che sono la trama del mondo. Sono la materia degli universi infiniti, multiformi e naturalmente ambigui che ciascun uomo serba dentro di sé.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€15.20 Buy

‎Diderot Denis; Quintili P. (cur.); Sperotto V. (cur.)‎

‎Opere filosofiche, romanzi e racconti. Testo francese a fronte‎

‎ril. Denis Diderot (1713-1784) è un pensatore che ha conosciuto un controverso destino di oblio o di sottovalutazione della portata della sua opera filosofica. Relegati nel limbo dorato dei morceaux choisis («pezzi scelti»), fino alla metà del secolo XX i suoi scritti vennero considerati anzitutto nella prospettiva settoriale o dell'enciclopedista, o del romanziere, o del critico d'arte e dell'autore teatrale, o del brillante scrittore (B. Croce). Negli ultimi trent'anni la pubblicazione delle nuove Ouvres complètes in edizione critica (Hermann, Paris) ha permesso di mettere meglio a fuoco la figura a tutto tondo del Philosophe. Degno di essere confrontato con i suoi compagni di battaglia contemporanei, Rousseau, Montesquieu, Voltaire, Hume, Kant, Diderot, pensatore certo poliedrico, ha tuttavia espresso in maniera coerente e unitaria, al più alto livello, una posizione filosofica critica nei riguardi della tradizione metafisica, dalla prospettiva di un materialismo vitalistico - eterodosso ed eversivo - che appare oggi in tutta la sua importanza teoretica. In questo volume sono raccolte tutte le Opere filosofiche, per lo più postume o di recente scoperta, alcune inedite in italiano, come le Osservazioni su Hemsterhuis, ritrovate nel 1964, o la Confutazione dettagliata di Helvétius, di cui si presentano qui le traduzioni integrali, con accompagnamento filologico di commento. Ne viene fuori l'immagine di un Philosophe che si è occupato dei maggiori problemi epistemologici e gnoseologici sollevati dalle diverse correnti della filosofia illuminista europea, affrontati in un serrato dibattito critico, attraverso il quale prendono rilievo la complessità e la ricchezza delle soluzioni materialiste proposte. Risposte di grande originalità, in ordine al problema dei rapporti tra l'anima e il corpo, ereditato dalla lunga tradizione cartesiana; al problema dell'origine delle conoscenze umane; al ruolo del soggetto nella costruzione della conoscenza ecc. Temi infine sviluppati e illustrati, in concreto, nei Romanzi e racconti.‎

‎Diderot Denis; Sperotto V. (cur.); Tagliapietra A. (cur.)‎

‎Paradosso sull'attore‎

‎br. L'arte, secondo Diderot, trova il suo modello nella natura, ma nel Paradosso sull'attore afferma che il teatro è finzione e che l'arte dev'essere menzogna, affinché il suo effetto sia veritiero e capace di emozionare il pubblico. «Non si va a teatro per veder piangere», infatti, «ma per sentire discorsi che ci strappano le lacrime», sostiene uno dei personaggi messi in scena. Il vero paradosso di questo dialogo è però la tesi più nota e dibattuta, cioè che l'attore insensibile, freddo e capace di controllare le proprie emozioni, sia superiore all'attore passionale, che si lascia trasportare dai sentimenti del proprio personaggio. Un dialogo brillante, a tratti elusivo, che suscita interrogativi sul teatro, sull'arte, e che tratta alcuni grandi temi che dalla modernità giungono fino ai giorni nostri.‎

‎Diderot Denis; Varga M. N. (cur.)‎

‎Trattato sul bello‎

‎br. L'eco delle concezioni estetiche di Denis Diderot (1713-1784) fu presso i contemporanei straordinaria. «Ieri mi è capitato sotto gli occhi Diderot,» scrive Schiller a Goethe «che davvero mi incanta e ha scosso profondamente il mio spirito. È come un lampo che illumina i segreti dell'arte, e le sue osservazioni riflettono così fedelmente ciò che l'arte ha di più alto e di più intimo da poter costituire un'indicazione non meno per il poeta che per il pittore». E Goethe risponde: «È davvero magnifico, più utile ancora al poeta che al pittore, anche se a quest'ultimo fornisce un lume possente». Le concezioni estetiche di Diderot trovano una prima compiuta espressione in una voce («Bello») che scrisse per l'«Encyclopédie», e che venne pubblicata a parte nel 1751 e più tardi nelle edizioni delle sue opere con il titolo di «Trattato sul bello». «È bello» afferma Diderot «tutto ciò che contiene in sé qualcosa che possa risvegliare nel mio intelletto l'idea di rapporti». Ma cosa intende Diderot per «rapporti»? Egli prende come esempio una celebre battuta tratta da una tragedia di Corneille. Ora, la «bellezza» di quella battuta dipende dai rapporti che la legano al contesto drammatico. Se il contesto fosse un altro, cambierebbe, insieme con il significato, anche la bellezza, la forza poetica di quella battuta. Il bello, non solo artistico, non è dunque intuizione repentina, frammentaria, non è immobile, indistinta contemplazione di una verità ideale, ma è movimento, progresso nella conoscenza della realtà attraverso i suoi nessi vitali. Un'esaltante passione di conoscenza, in cui il rigore del ragionamento scientifico sembra coniugarsi con la prepotente esigenza di adesione alla natura, e l'ansia profonda di conferire all'arte una nuova dignità, una serietà, un'autorevolezza più alte: ecco ciò che induce Diderot a portare con tanta penetrazione, con tanta passione il suo sguardo sul problema del bello.‎

‎Diderot, Denis A cura di M. Brini Savorelli‎

‎Il Nipote di Rameau.‎

‎cm. 15 x 21, xxxviii-92 pp. Immagini della Ragione ?Il Nipote di Rameau?, che pu? essere considerato il capolavoro di Diderot sia dal punto di vista letterario che filosofico, sottolinea il rilievo che esso ebbe tra i filosofi del ?700 francese. Definito da Fr. Schlegel ?il racconto della nascita dell?ironia? in ?una struttura situazionale che permise a Diderot di volgere l?Illuminismo in dialogo? (Jauss), questo affascinante componimento sull?etica, la politica e la musicologia ben esprime l?intento illuminista di far luce sul lato oscuro dell?umana natura. ?Le neveu de Rameau? is probably Denis Diderot?s masterpiece, both from literary and philosophical standpoints, underscoring his prominence among the philosophers of Eighteenth Century France. Defined by Fredrich Schlegel ?the tale of the birth of irony?, in ?a situational frame that allowed Diderot to turn Enlightenment into a dialogue? (Jauss), this charming composition on ethic, politics and musicology presents the lumi?res intent in enlightening the dark side of human nature. 192 gr. xxxviii-92 p.‎

‎Didi-Huberman Georges‎

‎Come le lucciole. Una politica delle sopravvivenze‎

‎br. Ogni essere vivente emette flussi di fotoni. Ne esistono tuttavia di minuscoli per i quali la luce - sprigionata da una sostanza chimica, la luciferina - è parata nuziale, danza d'amore. Un grappolo di cinquemila lucciole produce a malapena il chiarore di una candela. Eppure quella fragile grazia, quel volteggio fosforescente che punteggiano il buio si sono prestati a considerazioni apocalittiche. «Darei l'intera Montedison per una lucciola», scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1975, pochi mesi prima di venire ammazzato. Una fascinazione antica, la sua, che risaliva agli anni della guerra, quando osservava estatico «una quantità immensa di lucciole, che facevano boschetti di fuoco dentro boschetti di cespugli». La loro scomparsa gli appariva come un genocidio culturale, l'ultimo crimine di un nuovo fascismo peggiore del precedente: il neocapitalismo, con il suo fulgore artificiale, abbacinante. Da allora parlare di lucciole equivale ad alludere, per via di metafora, ai tratti del mondo umano che rischiano di eclissarsi di fronte all'avanzata irreversibile della stereotipia sociale. Corrono pericolo «uomini-lucciole», «parole-lucciole», «immagini-lucciole», «saperi-lucciole». Ma sono davvero condannati ad andare perduti? Nel suo libro più immediatamente politico, Georges Didi-Huberman coglie benissimo ciò che la disperazione impedì a Pasolini di vedere: che la barbarie non procede senza intoppi; che mettere avanti la rovina del tutto oscura i barlumi che resistono malgrado tutto; che chiudersi nel lutto per l'arcaico paralizza l'intelligenza del presente; che il nostro «adesso» è un montaggio di tempi diversi, da cui il passato non può essere bandito per sempre. Attraverso un confronto appassionato anche con Walter Benjamin e Giorgio Agamben, Didi-Huberman apre a un'idea di sopravvivenza. In questa prospettiva, il declino non prelude alla catastrofe antropologica, ma è risorsa vitale. Le sue armoniche sono le stesse degli atomi che cadono in Lucrezio: inventano forme, preservando «scintille di umanità».‎

‎Didi-Huberman Georges‎

‎Scorze‎

‎ill., br. Al centro di questo "racconto fotografico" di Georges Didi-Huberman c'è il lavoro dello sguardo, sollecitato e messo alla prova proprio dove sembrerebbe non esserci più niente da vedere e nessuna immagine ancora disponibile a significare: il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in cui la tragedia della storia pare aver annientato, oltre ai segni di vita, anche le parole per raccontare. Quello che è visibile è oggi ridotto a un "museo della memoria" pronto all'uso - con i suoi "allestimenti", apparati didascalici, ricostruzioni, segnaletiche che accerchiano lo sguardo. Eppure, scavando come un archeologo alla ricerca di tracce sparse e accidentali, l'autore scopre, attraverso e dentro le immagini che ha scattato, come la superficie parli del fondo. Le scorze di una betulla di Birkenau o il pavimento spaccato di una baracca sono "residui" o fenditure nella materia del presente che mettono a nudo pezzi di memoria, frammenti che ancora ci interpellano: segni fragili e tenaci come interrogazioni, come "le lettere di una scrittura che precede ogni alfabeto".‎

‎Didi-Huberman Georges; Agnellini F. (cur.)‎

‎Quando le immagini prendono posizione. L'occhio della storia. Vol. 1‎

‎br. A partire dall'analisi delle opere "L'Abicì della guerra" e "Diario di lavoro", Georges Didi-Huberman approfondisce le dinamiche, le idee e le disposizioni formali della riflessione di Bertolt Brecht sulla guerra. Un percorso che, passando in rassegna i documenti visuali e i reportage fotografici raccolti da Brecht sulla seconda guerra mondiale, attraversa alcuni motivi cruciali per il pensiero del drammaturgo tedesco, come il concetto di esilio e quelli di rilettura e di costruzione della storia attraverso il montaggio delle immagini. Obiettivo dell'opera è quello di individuare nei montaggi brechtiani un momento fondamentale della cultura europea del Novecento e un modello di intersezione tra l'esigenza dell'interpretazione della storia, la sfida del politico e lo spazio estetico. Didi-Huberman si sofferma con particolare attenzione sull'esperienza brechtiana della "messa in scena" quale processo conoscitivo in cui gli elementi del montaggio - come "le riproduzioni delle opere d'arte, le fotografie della guerra nei cieli, i ritagli di giornale, i volti di chi gli stava vicino, gli schemi scientifici, i cadaveri dei soldati sui campi di battaglia, i ritratti dei dirigenti politici, statistiche, le città in rovina, nature morte, paesaggi e le opere d'arte rese oggetto di vandalismo dalla violenza militare" - intrattengono fra loro un rapporto vivo e dialettico, che non li irrigidisce nelle strette maglie della presa di partito, ma li colloca piuttosto sul versante critico del sapere e del vedere che ogni presa di posizione necessariamente comporta.‎

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Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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‎Didi-Huberman Georges; Agnellini F. (cur.)‎

‎Quando le immagini prendono posizione. L'occhio della storia. Vol. 1‎

‎br. A partire dall'analisi delle opere "L'Abicì della guerra" e "Diario di lavoro", Georges Didi-Huberman approfondisce le dinamiche, le idee e le disposizioni formali della riflessione di Bertolt Brecht sulla guerra. Un percorso che, passando in rassegna i documenti visuali e i reportage fotografici raccolti da Brecht sulla seconda guerra mondiale, attraversa alcuni motivi cruciali per il pensiero del drammaturgo tedesco, come il concetto di esilio e quelli di rilettura e di costruzione della storia attraverso il montaggio delle immagini. Obiettivo dell'opera è quello di individuare nei montaggi brechtiani un momento fondamentale della cultura europea del Novecento e un modello di intersezione tra l'esigenza dell'interpretazione della storia, la sfida del politico e lo spazio estetico. Didi-Huberman si sofferma con particolare attenzione sull'esperienza brechtiana della "messa in scena" quale processo conoscitivo in cui gli elementi del montaggio - come "le riproduzioni delle opere d'arte, le fotografie della guerra nei cieli, i ritagli di giornale, i volti di chi gli stava vicino, gli schemi scientifici, i cadaveri dei soldati sui campi di battaglia, i ritratti dei dirigenti politici, statistiche, le città in rovina, nature morte, paesaggi e le opere d'arte rese oggetto di vandalismo dalla violenza militare" - intrattengono fra loro un rapporto vivo e dialettico, che non li irrigidisce nelle strette maglie della presa di partito, ma li colloca piuttosto sul versante critico del sapere e del vedere che ogni presa di posizione necessariamente comporta.‎

‎Didi-Huberman Georges; Boccali R. (cur.)‎

‎Popoli in lacrime, popoli in armi. L'occhio della storia. Vol. 6‎

‎brossura Un uomo è morto in maniera violenta e ingiusta, delle donne lo piangono e si lamentano. Ben presto un intero popolo sarà in lacrime e queste lacrime si convertiranno in rivolta collettiva, in presa alle armi. La scena de La Corazzata Potëmkin di Ejzenstejn offre a Didi-Huberman l'occasione di discutere l'espressione del pathos in immagini e la forza trasformativa delle lacrime, il loro potere di sollevare un intero popolo. È possibile che un'emozione sopravviva nell'immagine? Può il pathos diventare praxis? Da qui l'ultima grande questione: una dialettica del sensibile è in grado di rendere visibili le emozioni di popoli che vivono al margine, dandone quindi figurazione? Attraverso il montaggio, nelle sue diverse modalità tecniche, le emozioni stratificate nelle immagini assumono la forma di costellazioni estetiche dove la storia si arresta per rendere leggibili i popoli.‎

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Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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€23.75 Buy

‎Didi-Huberman Georges; Panattoni R. (cur.); Solla G. (cur.); Merlo E. Z. (cur.)‎

‎L'invenzione dell'isteria. Charcot e l'iconografia fotografica della Salpêtrière‎

‎ill., br. All'ospedale psichiatrico parigino della Salpêtrière, di cui diventa direttore nel 1862, Jean-Martin Charcot non incontra delle semplici pazienti, ma le «quattro o cinquemila donne infernali» che gli serviranno da materia prima per teorizzare sulla follia. Tra quelle mura egli troverà la fama inventando quel particolare tipo di disagio, tutto femminile, che chiamerà «isteria». In questo volume, arricchito da 108 immagini d'archivio, Georges Didi-Huberman rivela le pratiche mediche e le «messe in scena» a cui i medici sottoposero le cosiddette isteriche. Un saggio fondamentale che si muove con disinvoltura tra la storia della mentalità, della psichiatria e della fotografia.‎

‎Didi-Huberman Georges; Vignola J. (cur.)‎

‎Rimontaggi del tempo sofferto. L'occhio della storia. Nuova ediz.. Vol. 2‎

‎br. Quali rappresentazioni del disastro hanno contribuito a creare le prime immagini arrivate dall'apertura di Auschwitz? Sulla scia delle riflessioni contenute in "Immagini malgrado tutto", Georges Didi-Huberman prosegue la sua analisi della memoria visuale della Shoah attraverso quattro studi. Nel primo l'autore cerca di ricostruire le condizioni di visibilità e leggibilità al momento dell'apertura del campo di concentramento. Attraverso le immagini filmate da Samuel Fuller nel 1945 nel campo di Falkenau e alla luce del tentativo di fare un montaggio dotato di senso di queste immagini quarant'anni più tardi, l'autore rintraccia le condizioni antropologiche di questa costruzione visuale. Nel secondo studio identifica, invece, le differenti procedure grazie alle quali il cineasta e artista Harun Farocki rivisita, e rimonta, alcuni documenti attestanti la violenza politica, nel tentativo di rendere conto di una possibile restituzione della storia tramite il lavoro sulle immagini. Gli ultimi due saggi, più brevi, aggiungono un'ulteriore focalizzazione sulla questione per mezzo dell'analisi dell'attività fotografica di Agustí Centelles nel campo di Bram nel 1939 e del lavoro artistico di Christian Boltanski sull'immagine in quanto mezzo di riconoscimento, trasmissione e attestazione di dignità.‎

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‎Dienstmann Giovanni‎

‎Meditazione. Manuale pratico‎

‎ill., ril. Desiderate migliorare la vostra concentrazione, ridurre lo stress e accrescere il benessere emotivo? E scientificamente provato che la meditazione può aiutarvi a raggiungere questi risultati, e non solo. Fatevi un'idea delle molte tecniche di meditazione diverse tra loro, dalla mindfulness alla visualizzazione, per trovare la più adatta a voi. Imparate come portare i benefici della meditazione nella vostra vita quotidiana e come trovare la calma in qualsiasi momento e in ogni luogo: a casa, tra la gente, in viaggio, in ufficio. Scoprite come usare la meditazione per migliorare le vostre prestazioni in molti campi differenti, dalla creatività allo sport, dalla risoluzione dei problemi alla capacità di parlare in pubblico. Perfetta per chi inizia a meditare o per chi vuole rendere più profonda la pratica, questa guida vi offre tutti gli strumenti che servono per portare calma, concentrazione ed equilibrio nella vostra vita.‎

‎Dietz Karl-Martin‎

‎Socrate. Io, qui, ora‎

‎brossura‎

‎Dietz Simone‎

‎L'arte di mentire‎

‎br. È davvero un peccato "dire falsa testimonianza"? Anche se si mente in particolari condizioni di necessità e urgenza? Per salvare la vita propria o altrui e impedire un male peggiore? E forse la menzogna un abuso nei confronti del linguaggio, che è fatto per comunicare la verità? È vero che la menzogna mette a rischio l'intera società umana, perché un mondo dove tutti mentono sarebbe un mondo impossibile? Cosa sono allora le bugie pietose? E la finzione, la recitazione, l'ironia? E quale rapporto c'è con la menzogna? La morale deve per forza abolire la menzogna? Esiste un diritto alla verità? "L'arte di mentire", mettendo tra parentesi il legame tra menzogna e morale, lo ricostituisce a partire da un'analisi della capacità di mentire. Per farlo utilizza gli strumenti della filosofia del linguaggio: se mentire è "fare cose con le parole", allora la menzogna può essere uno strumento di offesa o legittima difesa. Partendo da questi presupposti, e non sulla base di una rigorosa condanna della menzogna, dovrà essere riconsiderato il legame tra menzogna e morale.‎

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‎Dietzgen Josef; Sensini P. (cur.)‎

‎L'essenza del lavoro mentale umano e altri scritti‎

‎br.‎

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‎Digennaro Simone‎

‎Non sanno neanche fare la capovolta. Il corpo dei giovani e i loro disagi‎

‎br. Non sanno neanche fare la capovolta propone un viaggio nelle forme di disagio che i giovani stanno attraversando in questo periodo di forti turbolenze culturali e sociali, sostenendo la tesi che il disagio dei giovani di oggi è il disagio dei loro corpi: non resta che provare a comprendere l'uno per avere una rappresentazione meno sfumata dell'altro. L'adolescenza sta subendo profonde mutazioni culturali e sociali che hanno apportato dei cambiamenti antropologici al modo di vivere questa cruciale fase della vita dell'individuo. Se da un lato il cambiamento si è tradotto in maggiori forme di benessere, dall'altro ha portato inedite forme di malessere, tanto che il corpo dell'adolescenza ha finito per incarnare il disagio che i ragazzi di oggi vivono, restituendoci delle esistenze corporee goffe, problematiche e insicure a testimonianza di moti interiori che sono goffi, problematici e insicuri e che emergono in tutta la loro portata nel corpo come il manifesto di un grido spesso inascoltato. O meglio, di un grido percepito, ma probabilmente non compreso.‎

‎Dileo Domenica M.‎

‎Guida smart al tuo benessere‎

‎brossura Stai cercando aiuto o supporto psicologico in questo momento particolare della tua vita? Hai tra le mani il libro giusto! Forse, ti stai chiedendo perché leggere questo libro, la risposta è semplice: "leggendolo non dai una possibilità alla carta e all'inchiostro ma a te stesso!"‎

‎Dillard Sherry‎

‎Segni sacri & simboli‎

‎br. Ognuno di noi riceve segni sacri, messaggi e sincronicità, ma non sempre ci accorgiamo o sappiano interpretarli. Grazie a questo libro, è possibile sviluppare la capacità di riconoscere e comprendere i segni che ci circondano per poi lasciarci guidare da essi. Dotata di un glossario con centinaia di segni, questa guida ci aiuta a creare un sistema oracolare di carattere personale per invocare i segni nella nostra vita quotidiana. Esplora vari metodi per aumentare la consapevolezza, proponendo esercizi e tecniche di divinazione personalizzabili a seconda delle esigenze.‎

‎Dilthey Wilhelm; Camera F. (cur.)‎

‎La nascita dell'ermeneutica. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Nella seconda metà del Novecento l'affermazione dell'ermeneutica filosofica - che concepisce la comprensione come struttura ontologica fondamentale - segna una netta presa di distanza dall'ermeneutica tradizionale, legata all'interpretazione di testi scritti. A cavallo fra queste due posizioni si colloca il saggio di Dilthey, la cui indicazione principale sta nel riconoscere che ogni ricorso a questa disciplina non può prescindere da un confronto con la sua complessa e lunga evoluzione storica: dal mondo greco al cristianesimo, dal Rinascimento all'Illuminismo. In quella che è la prima ricostruzione organica della teoria dell'interpretazione, l'autore riflette sulle possibilità e sui limiti di questo paradigma filosofico e si impegna a definire il ruolo dell'ermeneutica come conoscenza scientifica dell'individuale, che costituisce l'obiettivo delle scienze dello spirito. Un classico che esercita ancora un influsso determinante, qui per la prima volta con testo tedesco a fronte.‎

‎Dilthey Wilhelm; D'Alberto F. (cur.)‎

‎La vita di Schleiermacher. Vol. 2‎

‎brossura "La vita di Schleiermacher" rappresenta uno dei più ambiziosi progetti di scrittura filosofica della vita che la tradizione dello storicismo tedesco abbia mai tentato. L'opera si segnala per la sua ampiezza di intenti e di vedute, ma anche per la sua realizzazione tormentata e inconclusa, che impegnò l'intera esistenza del suo autore. Dopo aver pubblicato nel 1870 il primo volume dell'opera, infatti, Dilthey ne interruppe la stesura, ritenendo necessario chiarire i nodi teoretici qui emersi: i temi chiave della matura riflessione diltheyana, che solo il secolo successivo porterà definitivamente in luce, trovano qui la loro prima formulazione. Questa prima traduzione italiana riprende l'edizione originale del 1870 e mette a disposizione del lettore parti tratte dalle edizioni successive, corredando il primo volume di un apparato di note utili a chiarire i complessi riferimenti storico-culturali di questo ampio affresco della cultura tedesca tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento.‎

‎Dilthey Wilhelm; Marini A. (cur.)‎

‎Per la fondazione delle scienze dello spirito. Scritti editi e inediti 1860-1896‎

‎brossura‎

‎Dilts Robert B.‎

‎Creare modelli con la PNL‎

‎ill., br. Il processo del modellamento elaborato dalla PNL consiste nel "prendere un evento complesso o un fenomeno e scomporlo in pezzi abbastanza piccoli per poi ricapitolarlo o applicano in qualche modo". Riferito al comportamento umano, il suo scopo è tracciare la "mappa" di un comportamento e identificare i singoli elementi di pensiero e di azione necessari per produrre una risposta specifica o per ottenere un risultato. Dilts, uno dei maggiori esperti di PNL, nella prima parte del libro descrive le strategie chiave del modellamento PNL e nella seconda applica le procedure della PNL al problema della leadership.‎

‎Dilts Robert B.; Grinder John; Bandler Richard‎

‎Programmazione neurolinguistica. Lo studio della struttura dell'esperienza soggettiva‎

‎br. La programmazione neurolinguistica (pnl), nata dal lavoro congiunto di un matematico (Richard Bandler) e di un linguista (John Grinder), è una nuova concezione terapeutica che mira alla creazione di un nuovo modello esplicito ed efficace dell'esperienza e della comunicazione umana. Utilizzandone i principi è possibile descrivere qualsiasi attività umana in modo dettagliato al fine di indurre facilmente e rapidamente trasformazioni profonde e durevoli applicabili efficacemente in ogni campo, dalla pubblicità alla vendita, alla selezione del personale, fino, naturalmente e soprattutto, alla terapia e alla psicoterapia dove appunto maggiormente utile si dimostra la sua capacità di intervento.‎

‎Dilts Robert B.; Hallbom Tim; Smith Suzi; Cerovic R. (cur.); Martino R. G. (cur.)‎

‎Convinzioni. Forme di pensiero che plasmano la nostra esistenza‎

‎br. Tutti noi operiamo cambiamenti nel nostro ambiente: cambiamo i nostri modelli di interazione con gli altri, cambiamo le strategie che governano il nostro comportamento, i nostri sistemi di valori, la nostra identità, cambiamo il nostro rapporto con le cose. Robert Dilts si propone in questo libro di fornire gli strumenti concettuali e interattivi necessari per comprendere e ottenere un maggior numero di scelte all'interno dei sistemi di convinzioni che guidano il nostro comportamento. Avvalendosi della collaborazione di Tim Hallbom e Suzi Smith, due trainer PNL di grande esperienza, Dilts mostra come sia possibile identificare le convinzioni e modificarle utilizzando efficaci processi di cambiamento. Tali processi includono il reimprinting, l'integrazione del conflitto, la visualizzazione e l'identificazione, tutte tecniche valide per aiutare chi veramente vuole produrre un profondo cambiamento personale. Basato sui principi della PNL, questo manuale di agevole lettura insegna i metodi per: cambiare le convinzioni che sostengono abitudini malsane, come il fumo, il mangiare in eccesso e l'uso di droghe; cambiare i processi di pensiero che creano le fobie e le paure irragionevoli; riaddestrare il sistema immunitario per eliminare le allergie e per coadiuvare nella cura di malattie; imparare le strategie che trasformano le convinzioni malsane in duraturi costrutti di benessere.‎

‎Dilts Robert B.; Nardone Giorgio‎

‎Il coraggio di cambiare. Due lezioni per superare il timore del cambiamento e imparare a cogliere le opportunità‎

‎ill., br. Il mondo intorno a noi cambia costantemente, se non siamo in grado di affrontare queste trasformazioni saremo costretti a reagirvi in maniera passiva. Due studiosi di calibro internazionale, due lezioni preziose per imparare ad affrontare i cambiamenti con consapevolezza e determinazione. Robert Dilts si concentra sui temi della crisi, della transizione e della trasformazione, con l'obiettivo di cogliere le fondamenta del cambiamento e di trasformarlo in progresso: aver chiaro dove siamo e dove vogliamo arrivare permette di decidere quale direzione prendere e di superare gli ostacoli lungo la strada. Giorgio Nardone si concentra, invece, sul coraggio necessario per cambiare: a partire dalle basi neurofisiologiche della paura (che genera come risposta il coraggio) esamina la resistenza al cambiamento e le strategie per realizzarlo.‎

‎Dimaggio Giancarlo‎

‎Il diavolo prenda l'ultimo. La fuga del narcisista‎

‎br. Lorenzo Sartori è uno psicoterapeuta di circa trent'anni, razionale ma inquieto, ansioso di imparare, di crescere, di migliorarsi. È per questo che quando i suoi primi pazienti gli sbattono la porta in faccia, inizia a chiedersi quale sia il problema. Il problema, capirà poi, era in parte suo, aveva molti luoghi oscuri interni da illuminare. E in parte nasceva dall'avere avuto a che fare con dei narcisisti: Aurora, bulimica e arrogante; Adamo, tormentato dalla vergogna per non essere capace di salvare le donne a cui tiene e ossessionato dalla perfezione; Richard, musicista, ancora più perfezionista degli altri, perseguitato dalla possibilità di essere comandato e umiliato. Tutti e tre lo mettono in crisi con disprezzo e sfiducia latenti e un atteggiamento chiuso, a tratti provocatorio, a tratti rabbioso, ma anche spaventato e insicuro, ed è così difficile entrare in contatto con loro. Attraverso queste storie, e seguendo la "formazione" del dottor Sartori, scopriamo un disturbo che è sempre più rilevante per la nostra società: infetta le relazioni con gli altri, ma anche la propria crescita personale, la maturazione di ciascuno, la ricerca del proprio benessere, poiché il narcisista - angosciato dalla possibilità di commettere un errore - si ritira e scappa, attacca e accusa, in un meccanismo che non fa altro che reiterare all'infinito la fuga: la fuga là dove non si sente il dolore, in un luogo in cui le critiche non attecchiscono ma dove non si è mai salvi. Quella del narcisista è una figura cruciale, enigmatica, affascinante. In questo libro, che è al tempo stesso un romanzo e un saggio, capace di illustrare la teoria psicoterapeutica in modo immediato e originalissimo, impariamo a conoscere questo disturbo e chi ne soffre, ma soprattutto ne tastiamo le debolezze e la sofferenza inespressa fino a sentirlo più vicino.‎

‎Dimaggio Giancarlo‎

‎Stranamore ha la meglio. Monogamia, poliamore, infedeltà e uno psicoterapeuta‎

‎br. Qual è il destino delle relazioni amorose che aspirano alla stabilità? La monogamia è fatta per durare e, se davvero dura, ci rende felici? E che dire del poliamore: può essere un'alternativa naturale, forse più conforme ai nostri tempi? E dell'infedeltà? Con il suo approccio narrativo e divulgativo, Giancarlo Dimaggio affronta il tema dei rapporti d'amore adottando una prospettiva inedita. Racconta storie i cui protagonisti sono poliamorosi, monogami sacrificali, infedeli ben strutturati o infedeli tormentati che hanno bussato alla porta dello psicoterapeuta. L'autore registra cosa dicono la ricerca, l'antropologia evoluzionista e la psicoterapia sulle diverse forme di relazione che potremmo abitare nell'arco della nostra esistenza. Poi combina storie di vita e conoscenze scientifiche, riflettendo sui princìpi ai quali la nostra società si è abituata da tempo e che da soli non bastano più a spiegare le nostre scelte in fatto di relazioni. Infatti, cosa ci motiva a essere monogami, infedeli, poliamorosi? Si tratta di decisioni dettate da sistemi di valori? Lo sguardo del terapeuta vi legge altro: automatismi, scelte motivate dalla genetica, dalla storia personale. Oppure, come avviene nelle storie qui raccontate, dalla sofferenza, dall'impossibilità di intraprendere una strada nuova. Una volta le favole terminavano con la formula di rito: e vissero felici e contenti. E se fosse arrivato il momento di aggiornare quel finale? Un saggio che si legge come un romanzo, capace forse di aprire gli occhi: di gettare luce sulle relazioni che abbiamo, che abbiamo perduto e che avremo.‎

‎Dimitri Francesco‎

‎Il potere della meraviglia. Come catturare i piccoli miracoli nella vita di ogni giorno‎

‎br. C'è stato un tempo, nella nostra vita, in cui ogni esperienza era fonte di meraviglia. Andavamo alla scoperta di un mondo completamente nuovo, pieno di magia, di cose spaventose ma anche straordinarie. Crescendo abbiamo affrontato l'universo delle relazioni umane, con il suo carico di gioie e dolori. Siamo diventati adulti. A mano a mano che prendevamo il controllo della nostra vita, che eravamo noi a decidere che cosa volevamo fare o essere, la meraviglia si è assopita. Il giorno in cui abbiamo avuto più paura di un accertamento fiscale che di perderci in una caverna, abbiamo scambiato il senso della meraviglia con quello della realtà. Ma possiamo riconquistare il primo senza perdere il secondo. Possiamo ridare alle nostre vite la freschezza originaria, non scimmiottando un ritorno allo stato infantile, ma imparando dall'esperienza di coloro che sono riusciti a mantenere accesa la fiamma della meraviglia per tutta la vita. Possiamo essere adulti funzionali e consapevoli e allo stesso tempo stupirci del cielo azzurro sopra di noi. In questo libro Francesco Dimitri, scrittore e trainer, ha distillato la propria ricerca personale in un percorso esperienziale, ricco di esercizi pratici, destinato a riaccendere il senso della meraviglia nelle nostre vite quotidiane.‎

‎Dimitrijevic Ivan; Orlowska Paulina‎

‎Come la teoria finì per diventare realtà. Sulla politica come geometria della socializzazione‎

‎br. Perché la politica è incapace di risolvere "i problemi della gente"? Perché il Palazzo di pasoliniana memoria latita, distante, dalla "realtà quotidiana"? Il volume cerca di dare una risposta a tali quesiti attuali a partire dall'inattuale storia di alcuni concetti politici (diffidenza, rivoluzione, voto). La loro genesi rivela che la moderna scienza politica, in quanto teoria modellata sulla geometria e il cui principe è Hobbes, funge da fondamento delle nostre istituzioni politiche, intese come apparati di gestione del potere coercitivo a garanzia degli uguali diritti di tutti i cittadini. Per impedire, che l'azione politica sfoci in abusi e privilegi, la teoria le prescrive di astenersi dall'ingerenza nella vita privata, di modo che la politica esaurisce il proprio compito nell'esatta geometria della socializzazione.‎

MareMagnum

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‎Dina Maurizio‎

‎Iniziazione alla via del sognare. Un dialogo con il proprio sé‎

‎ill. Occupiamo un terzo della nostra vita dormendo. Ma siamo consapevoli di cosa avviene mentre dormiamo? Sappiamo che dormendo ci si riposa e ci si ricarica, ma non si è ancora giunti a elaborare un modello descrittivo che spieghi in modo soddisfacente cause, modalità e scopi dell'attività onorica. Esiste però una relazione molto intensa tra sogno ed esperienza quotidiana che può diventare il campo di esercizio per sviluppare una vera e propria arte del sognare. Questo libro consentirà al lettore l'apertura di cancelli che lo separano da livelli di sogno inimmaginabili, lo aiuterà a raggiungere un maggiore stato di coscienza nella fase onirica e gli insegnerà che si puo vivere in stato di sogno anche di giorno.‎

‎Dini Tristana‎

‎La materiale vita. Biopolitica, vita sacra, differenza sessuale‎

‎br. Le teorie e le pratiche femministe offrono un punto di avvistamento privilegiato sull'orizzonte biopolitico che viviamo. Da due secoli al centro dell'area di attrito tra biopolitica e democrazia, il femminismo - nelle sue numerose varianti - ha messo a nudo il carattere contraddittorio di categorie della teoria politica classica come uguaglianza, democrazia, individuo, diritto, cittadinanza. Se la vita al centro delle traiettorie del bio-potere si configura come vita sacra, uccidibile, "nuda vita", le teorie femministe la collocano in una dimensione relazionale di interdipendenza. Ma in che modo la comune vulnerabilità può aprire ad una politica differente? Che rapporto c'è tra biopolitica e cura materna? Nel momento in cui le nuove tecnologie portano il capitalismo al cuore della vita, della sessualità, della riproduzione e i corpi delle donne risultano frammentati, oggettivati, investiti dal biopotere, si fa urgente una "politica della vita materiale" in grado di disegnare nuovi modi di abitare la contraddizione tra bíos e zoé.‎

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‎Diocesano Anna Maria‎

‎Ascension. L'oracolo stellare‎

‎brossura Ogni giorno è un nuovo inizio e "Ascension", con i suoi oracoli, risponde prontamente alla chiamata del consultante. Spesso, il cammino che percorriamo può presentare delle disarmonie, delle tortuosità, o dei blocchi. Ciò significa che non siamo in linea con la nostra vera natura e che dovremmo ritrovare la bussola della divinità che ci ha catapultati su questo pianeta. Ebbene, l'oracolo, grazie ai suoi suggerimenti, contribuisce a ritrovare le nostre coordinate. Quando risponde, lo fa da "valido consigliere" ed è sempre lì a portata di mano, in quanto lo possiamo utilizzare in qualsiasi momento della giornata e senza tener conto di regole complicate, se non quelle che ci detta il cuore. Allora, il suo responso prontamente appare, per dipanare un dubbio, per far luce su decisioni importanti, per agire nel rispetto di chi ci circonda, per sapere a che punto ci troviamo del nostro percorso, per capire dove stiamo andando, come lasciar andare i nostri fardelli più spinosi, per dissetare la nostra sete di conoscenza, per agevolare il nostro rifiorire personale e innanzitutto per progredire nel gioco della vita. In realtà, "Ascension" ci parla mediante ambasciate, meditazioni, piccole-grandi preghiere, invocazioni, indicazioni che non sono mai fine a se stessi, ma nascono da un piano più elevato, per far sì che si attivi in noi una nuova identità, più evoluta.‎

‎Diodato Roberto‎

‎Immagine, arte, virtualità. Per un'estetica della relazione‎

‎br. Prendendo avvio dalla nozione di sistema e dall'esame di alcune particolari realtà - le immagini, le persone, le opere d'arte, i corpi virtuali - il volume indaga la categoria di relazione. In principio è la relazione e l'analisi dei corpi virtuali ne mostra bene l'originarietà. Ibridi ontologici, plessi di corpo e immagine, oggetto ed evento, interno ed esterno, artificiale e vivente, esistono solo nell'interazione. Come emerge in alcune operazioni artistiche che schiudono orizzonti di possibilità estetiche ed etiche.‎

‎Diodato Roberto‎

‎L'invisibile sensibile. Itinerari di ontologia estetica‎

‎brossura‎

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‎Diodato Roberto‎

‎Sub specie aeternitatis. Luoghi dell'ontologia spinoziana‎

‎brossura‎

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