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‎Strauss Barry‎

‎Imperatori. I 10 uomini che hanno fatto grande Roma‎

‎ill., ril. I palazzi che costellavano il colle Palatino a Roma erano una delle meraviglie del mondo antico. Decorati con il giallo della Numidia, il viola frigio, il grigio greco, il granito egizio, il bianco marmo italiano, non potevano che affascinare e meravigliare i loro visitatori per la ricchezza e la bellezza unica. Da queste stanze, per secoli, gli imperatori governarono quello che chiamavano il mondo, un enorme regno che nel momento della sua massima espansione si estendeva dalla Britannia all'Iraq. Fu una sfida imponente per tutti coloro che furono a capo dell'impero e che si trovarono ad affrontare invasioni e rivolte, guerre, congiure di palazzo, relazioni con popoli lontani e sconosciuti, nuove religioni rivoluzionarie, disastri naturali ed epidemie. Essere l'imperatore di Roma fu un compito così gravoso che soltanto in pochissimi si rivelarono all'altezza. In queste pagine Barry Strauss racconta i dieci imperatori che si rivelarono i migliori e i più abili: dal fondatore, Augusto, fino a Costantino. Un percorso che guiderà il lettore a conoscere i più importanti uomini che hanno prodotto, guidato o subito le alterne fortune di Roma per oltre quattro secoli.‎

‎Gatti M. (cur.)‎

‎Trastevere, le 100 meraviglie (+1). Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Un libro fotografico che accompagna il lettore alla scoperta di uno dei quartieri più celebri di Roma,conosciuto in tutto il mondo. Attraverso 100 (+1) splendidi scatti d'autore, il libro rivolge a Trastevere uno sguardo inedito, attento ai dettagli solitamente nascosti dal caos urbano. 100 (+1) splendide immagini che immortalano l'essenza del quartiere che meglio rappresenta la Città Eterna. Qui si trovano il più antico ponte di Roma, il Ponte Sublicio, e si estende lungo la riva destra del fiume, le bellissime chiese di Santa Cecilia e Santa Maria in Trastevere, musei ricchi di tesori artistici, come la Galleria Corsini e Villa Farnesina. Qui hanno lavorato gli artisti più celebri, tra cui Raffaello, e vissuto poeti simbolo della romanità, come Giuseppe Gioacchino Belli e Trilussa. Qui le testimonianze archeologiche della Roma antica convivono con opere d'arte contemporanea, come lo splendido fregio di William Kentridge lungo il fiume. Trastevere è da sempre il luogo simbolo della romanità più verace e autentica, custode di una tradizione popolare che racchiude tra i suoi vicoli la grandezza della storia e la bellezza dell'arte.‎

‎Farinella Vincenzo‎

‎The Domus Aurea Book‎

‎ill., br. "La storia della Domus Aurea è la storia della creazione, in una manciata di anni, di uno dei più grandi e fantastici sogni architettonici della storia e poi, dopo la condanna, la distruzione e l'oblio calati su questo sogno imperiale, della romanzesca riscoperta di un mondo dimenticato". (Vincenzo Farinella). La reggia di Nerone è un monumento visionario, decorato con mostri, animali fantastici e scene mitiche tratte dai poemi omerici che compongo un immaginario coloratissimo e seducente. La parte di questa sontuosa ostentazione del potere sopravvissuta alla damnatio memoriae che seguì la morte dell'imperatore, è quella costituita dal padiglione sul Colle Oppio, su cui si sono impostate le fondamenta delle nuove Terme di Traiano. Il volume si apre con un ritratto di Nerone, una figura di principe-artista la cui complessità si può solo intuire tra le righe di una tradizione biografica violentemente ostile. Seguono, nell'ordine, le vicende dell'edificio, tra riscoperte (nel Quattrocento) e nuove condanne (post concilio di Trento), un'indagine il filone dello stile "delle grottesche" da Raffaello fino ai giorni nostri e un capitolo finale, sui legami con l'immaginario dell'arte contemporanea. Le immagini che accompagnano i testi, come in tutti i volumi di questa collana, spaziano dai dipinti ottocenteschi alle mappe ai reperti archeologici, e, insieme alle citazioni, e restituiscono al lettore un'immagine non convenzionale e al tempo stesso rigorosa della storia di questo monumento grandioso.‎

‎Rey Sarah‎

‎Le lacrime di Roma. Il potere del pianto nel mondo antico‎

‎brossura Tesi di fondo di questo libro è che nell'antica Roma il pianto è alquanto diffuso e accompagna gli avvenimenti della vita pubblica e privata. Si tratta di esercitare un potere politico e simbolico: per aumentare la loro autorità, senatori, imperatori e brillanti condottieri non esitano a versare lacrime. Esse vengono usate nelle più svariate situazioni: per esprimere la sofferenza del lutto, la volontà di espiazione quando oscuri presagi appaiono minacciosi, la paura di un'esclusione sociale per cui si invoca la tradizione della propria famiglia; per manifestare la propria grandezza d'animo davanti agli sconfitti. L'autrice si sofferma poi sul messaggio politico che le lacrime diffondono, sul momento calibrato in cui compaiono. Esamina con cura testi e tradizioni, sconfessando l'immagine monolitica dei romani come un popolo duro e crudele. Il tema del libro ha un interesse generale, in un momento in cui si recupera lo studio delle emozioni, la loro spontaneità o la loro calcolata esternazione, il loro ruolo nelle traiettorie individuali nelle relazioni interpersonali. Nel gennaio 2016 il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pianto in pubblico. Sottolineando l'intreccio di forza e debolezza, la stampa si è interrogata: «Obama ha reso accettabile il fatto di piangere in pubblico?» In realtà la novità è meno importante di ciò che lascia intravedere: un'attenzione collettiva verso le lacrime. Il dato che forse colpisce di più è che tale attenzione nasce da una dimenticanza. Le lacrime un tempo erano frequenti, tanto in pubblico quanto in privato. Nella Roma antica fornivano un ausilio imprescindibile al politico, erano l'arma preferita degli oratori e il mezzo con cui distinguersi dal volgo. Contribuivano anche a veicolare i presagi riguardanti la città. Le lacrime, insomma, scorrevano abbondanti tra i romani. Gli imperatori, il popolo, i senatori, i soldati piangono. I dibattiti pubblici, i processi, le ambasciate, tutto è pretesto per riversare emozioni. Più dei greci, che già piangevano abbastanza, i romani hanno la lacrima facile. Essi vengono spesso dipinti come conquistatori spietati (e lo erano). Ma se ne mostrano troppo poco i momenti di fragilità. Così la (cattiva) reputazione dei romani ha scoraggiato finora qualunque ricerca generale sulle lacrime, mentre i lamenti degli eroi greci hanno fatto versare fiumi d'inchiostro. In questa storia della forza romana al rovescio bisogna accettare di non riconoscersi, di rimanere spaesati. I comportamenti sociali dei romani, tanto spesso punteggiati di lacrime, ci disorientano. Ma fare un passo di lato permette di vedere più chiaro.‎

‎Roberto Umberto‎

‎Il nemico indomabile. Roma contro i Germani‎

‎br. Tutto ha inizio con la conquista romana, alla fine del primo secolo avanti Cristo. L'assoggettamento delle popolazioni indigene, lo sfruttamento delle risorse, la costruzione di insediamenti nelle remote regioni del Nord. Ma i Germani non si arresero alla sottomissione. Un'improvvisa insurrezione capeggiata da Arminio sbaraglia i Romani nella foresta di Teutoburgo, costringendoli a una precipitosa fuga oltre il Reno. La vendetta romana, a opera di Germanico, ebbe una dimensione epica: agguati, tradimenti, flotte lanciate ai limiti del mondo conosciuto, fino alla completa vittoria celebrata in un trionfo sui barbari in catene. Poi, inaspettata, giunge la decisione di Tiberio. Il principe abbandona i Germani al loro destino e riporta il confine sulle rive del Reno. Queste vicende hanno dato vita a un mito potente: quello dei Germani ribelli e indomabili, tenaci custodi della loro libertà, capaci di umiliare uno degli imperi più potenti della storia, ostili a una piena integrazione nella civiltà latina. Un mito che evoca una frattura nel cuore dell'Europa, un dissidio che attraversa tutta la nostra storia fino a oggi.‎

‎Papitto Massimo‎

‎Per La Roma. Storie di calcio tra giornalismo e passione‎

‎br. Massimo Papitto ha scritto questi racconti di partite in diversi momenti della sua vita di tifoso e giornalista della Roma. Momenti di euforia, di depressione, di riflessione, di sconforto e di esaltazione e poi li ha abbandonati in un file molto nascosto del suo computer in attesa di poterli tirare fuori magari un giorno. Di certo in questi racconti ha rivisto e rivede se stesso e la sua grande passione per questi colori. I colori della AS Roma.‎

‎Marqués Néstor F.‎

‎Fake news dell'antica Roma. 2000 anni di propaganda, inganni e bugie‎

‎ill., br. La storia di Roma viene portata alla luce grazie ad un saggio che unisce il rigore storico ad una narrazione semplice ed immediata. È possibile che Nerone non abbia dato Roma alle fiamme? Che Livia non abbia pianificato gli omicidi di tutti gli eredi al trono? Che i Romani non vomitassero durante i pasti? La storia cambia costantemente prospettiva grazie a tutti coloro che, viaggiando nel tempo e cambiando il passato, modificano gli eventi in base al loro punto di vista. Così, spesso, la storia che ci è stata raccontata non corrisponde alla realtà. In questo libro, sveleremo gli inganni, le menzogne e le distorsioni del mondo romano: da quelle che ci sono state tramandate dalla storiografia ufficiale, spesso inconsapevolmente, dovute all'impenetrabile velo che accompagna i fatti del passato, a quelle narrate nei film, nelle serie TV e nei romanzi.‎

‎Gandolfi Gabriele‎

‎Tredicesima. Sulle orme della leggendaria legione romana. Vol. 1‎

‎ill., br. «La Tredicesima fu la legione con cui Cesare assalì il mondo». Così lo storico Orosio descrive la legione fondata da Giulio Cesare. Arruolati nel 58 a.C. i legionari della Tredicesima vengono ricordati per le loro imprese durante la conquista della Gallia e per il fatidico passaggio del Rubicone che segnò l'inizio della Guerra Civile tra Giulio Cesare e Pompeo Magno. La prima leva della Tredicesima fu così già leggenda. E lo fu davvero, le sue imprese vennero narrate per secoli dagli storici del tempo. Generazione dopo generazione, le insegne della Tredicesima combatterono per cinque secoli in quasi tutto il mondo allora conosciuto. Ricostruendo le avventure di questi uomini è possibile ripercorrere gran parte dello sviluppo dell'intera storia romana. Proprio ciò che in questo volume fa Gabriele Gandolfi: unendo le fonti classiche e quelle epigrafiche, l'autore ricostruisce passo dopo passo il percorso di queste generazioni di eroi su una mappa in continua evoluzione. Un testo che fa luce sulla storia di Roma: la narrazione del suo sviluppo attraverso gli occhi dei legionari della Tredicesima e delle orme che essi hanno lasciato, fino agli estremi confini dell'Impero.‎

‎De Luca Riccardo‎

‎Trieste-Salario lockdown. Le immagini dei due mesi che hanno cambiato il mondo. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Typimedia edita un volume originale e prezioso: è il racconto di un quartiere della Capitale nei giorni del Coronavirus. Le immagini in bianco e nero del fotografo professionista Riccardo De Luca catturano i momenti salienti della quarantena di una comunità che non sarà più come prima.‎

‎Traina Giusto‎

‎La storia speciale. Perché non possiamo fare a meno degli antichi romani‎

‎ill., br. Secondo il Talmud, nella città di Roma vi sono 365 piazze, in ognuna delle quali vi sono 365 palazzi, e ognuno di essi ha 365 piani, di cui ognuno contiene di che nutrire il mondo intero. Andiamo allora alla scoperta di questa storia speciale, quella dei nostri antenati, gli antichi romani. Sui banchi di scuola, tutti abbiamo imparato a memoria i nomi dei 7 re di Roma. E li abbiamo immediatamente dimenticati. Tutti quanti abbiamo studiato a grandi linee la storia della lupa e dei due gemelli, Romolo e Remo; delle epiche battaglie contro Annibale, delle conquiste imperiali e delle invasioni barbariche. Ma ci siamo mai chiesti a cosa serve davvero conoscere la storia dei nostri antenati, gli antichi romani? Il libro vuole rispondere a questa domanda e lo fa rivendicando con orgoglio la connotazione di 'speciale' per la storia romana. Vedremo allora come Romolo fondò la Città Eterna accogliendo i migranti. Come Cesare sterminò più di 400.000 germani per scoraggiare i passaggi di frontiera. Come calpestare i tombini di Roma con la scritta SPQR equivalga a commettere un delitto di lesa maestà. Come il concetto di ius soli sia un'elaborazione dei giuristi medievali. E, infine, come siano state ipotizzate ben 210 cause diverse della caduta dell'impero.‎

‎Ferri Flavio‎

‎I tribuni della plebe. Origine e storia della lotta di classe nell'antica Roma‎

‎br. Anche se il loro ricordo è spesso ridotto a poco più di un aneddoto imparato ai tempi della scuola, i tribuni della plebe, la loro istituzione e il ruolo che svolsero nell'antica Roma hanno un'importanza epocale, non solo rispetto a vicende le cui origini si perdono nella notte dei tempi ma anche nell'ambito di ogni tentativo di comprensione dello sviluppo della lotta di classe e del conflitto sociale: oggi come allora, inevitabile in qualunque contesto diviso tra una minoranza di privilegiati e una massa di esclusi dai diritti più elementari. D'altro canto, come ricordano Marx e Engels, «la storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi». E nel caso della Roma repubblicana, la contesa abbracciò patrizi e plebei sfociando in avvenimenti memorabili, come le diverse secessioni della plebe, destinate a cambiare per sempre la geografia politica della Città Eterna. Flavio Ferri, muovendosi tra le antiche fonti latine e le interpretazioni dei contemporanei, ricostruisce quella che fu l'origine della lotta di classe nell'antica Roma e, tratteggiandone la storia, riconsegna al patrimonio del movimento operaio importanti spunti di analisi e riflessione.‎

‎Musti Domenico‎

‎Il simposio nel suo sviluppo storico‎

‎br. Il simposio, che alla lettera vuol dire 'bevuta in comune', è la forma del banchetto dell'antica Grecia. I commensali vi partecipano secondo una sequenza che prevede prima il mangiare, poi il bere e, in ultimo, il piacere. Il piacere che si condivide può essere il godimento erotico, accompagnato da canti, danze, schermaglie o giochi di abilità a sfondo amoroso, oppure il piacere intellettuale, sublimato nell'alta conversazione, centrale nella tradizione platonica e filosofica in genere. Anche la posizione dei commensali nel simposio ha un grande ruolo: c'è infatti il banchetto 'seduto'di Omero e il banchetto 'sdraiato su letti', che viene dall'Oriente. E c'è il banchetto a Roma, dove prevalgono le grandiose cene, da quella di Nasidieno a quella di Trimalcione, con autentiche grandi abbuffate. Mangiare, bere, gioire insieme: il banchetto antico tra edonismo e spiritualità.‎

‎Fabrizi S. (cur.)‎

‎La storia del Coronavirus a Roma e nel Lazio‎

‎br. "La storia del Coronavirus a Roma e nel Lazio" è la cronaca in presa diretta di un evento imprevisto, di dimensioni planetarie, che certamente ha avuto un impatto straordinario nella comunità internazionale e nel nostro Paese, con esiti differenti per le comunità locali. A Roma, e nelle altre province della regione, la storia della pandemia ha visto momenti drammatici e momenti di forte tensione, ma anche di grande coesione sociale. Alcune immagini hanno fatto il giro del mondo e sono destinate a incidersi per sempre nella memoria collettiva, basti pensare a Papa Francesco da solo in piazza San Pietro e al presidente Mattarella con la mascherina all'Altare della Patria per il 25 Aprile.‎

‎O'Flynn John Michael‎

‎I generalissimi dell'Impero romano d'Occidente‎

‎br. Nell'Impero romano d'occidente, a causa del prolungato distacco degli imperatori da un esercito in cui l'elemento germanico diventava sempre più imponente, e della graduale crescita del potere dei barbari entro le frontiere, grande rilievo assunse una serie di generali che furono in grado di conquistarsi la lealtà delle truppe. La presente ricerca circoscrive il fenomeno del trasferimento di potere dall'imperatore al suo comandante in capo, spesso d'origine germanica, che divenne il detentore dell'autorità effettuale. Questi Signori della guerra - Stilicone, Ezio, Ricimero -, dominarono sulla base del loro potere effettivo e non per una norma giuridica.‎

‎Dando-Collins Stephen‎

‎La legione di Cesare. Le imprese e la storia della decima legione dell'esercito romano‎

‎br. La storia di Roma e dell'esercito romano emergono da questo affresco della decima legione, la legione scelta di Giulio Cesare. L'autore svela dettagli inediti e particolari interessanti: dai capolavori strategici di Cesare alle sue relazioni con i legionari e gli ufficiali, dal suo comportamento di comandante, alle routine della vita militare. Un viaggio nei segreti della mitica legione, nella storia millenaria di Roma e nella mente di uno dei suoi più grandi generali.‎

‎Malacrino Carmelo; Cannatà Maurizio‎

‎Abemus in cena. A tavola con i Romani‎

‎brossura‎

‎Braccesi Lorenzo‎

‎Agrippina, la sposa di un mito‎

‎br. Figlia di Agrippa, il trionfatore di Azio, e di Giulia, l'unica figlia di Augusto, lei sola, Agrippina, si salva dalla tragedia domestica che si abbatte sulla discendenza diretta di Augusto. Eredita i tratti fondamentali della sua stirpe: dalla madre il carattere passionale e l'arroganza di casta non disgiunta dalla capacità di sedurre anche i ceti subalterni; dal padre la disinvoltura a convivere con le truppe; di certo dal nonno, Augusto, il senso dell'autorità e il rispetto per la tradizione dei valori romani.‎

‎Rutelli Francesco‎

‎Tutte le strade partono da Roma‎

‎br. Su cosa camminiamo quando percorriamo le strade di Roma? «Sul tetto di case antiche» avrebbe risposto Montaigne, perché è l'unico luogo dove i resti sono «profondi fino agli antipodi». Costruzioni, distruzioni, ricostruzioni, sovrapposizioni, riutilizzi. Strutture edificate e dissolte, mai scomparse seppure incendiate, ridotte a calce, annichilite o trafugate, perché trasformate, riemerse casualmente o reinventate. Se vogliamo conoscere Roma, la città dalle infinite stratificazioni, dobbiamo avvicinare la complessità. A chi vuole polarizzare e dividere, Roma ricorda che sono pluralità e diversità a fare la bellezza, la fierezza, la forza dell'esperienza umana.‎

‎Pelosi L. (cur.)‎

‎Tifosi romanisti per sempre. Il grande racconto della passione giallorossa‎

‎br. Per l'emozione della prima volta allo stadio, per la profezia di una mamma o la mano di un papà che ti accompagna. Romanisti si nasce e si diventa, per una partita, per amore. Che torna, prepotente, nei modi e nelle partite più inattese. Ognuno ha la "sua" Roma e la "sua" partita del cuore. E ognuno in questi racconti può ritrovare un pezzo di se stesso e di questo straordinario mosaico che è e sarà sempre la Roma. L'identificazione con la città, l'attaccamento dei romanisti fuori sede, un destino comune col Bayern Monaco, coppe ed eroi come Manfredini, Prati e Voeller. Momenti in cui il mondo si ferma e guarda la Roma, momenti che resteranno scolpiti per sempre nei cuori di tutti.‎

‎Bovaio Franco‎

‎Il presidente gentiluomo. Storie, personaggi e valori della Roma di Anzalone‎

‎ill., br. La figura di Gaetano Anzalone e i suoi otto anni al timone della Roma (1971-79), in un volume ricco di foto e testimonianze dei giocatori dell'epoca. Quella Roma merita di essere vista oggi da una prospettiva diversa rispetto al racconto che spesso si è fatto di quel periodo. Anzalone, tifoso giallorosso dalla nascita, ereditò la presidenza dopo due decenni caratterizzati da improbabili sogni di grandezza e drammatiche crisi di bilancio. Non ottenne sul campo risultati memorabili ma, a differenza di chi lo aveva preceduto, lavorò in prospettiva, dotando il club di risorse e idee che in seguito si sarebbero rivelate sensazionali: un vivaio fonte continua di grandi talenti, la "scoperta" del merchandising (primo fra tutti, nel calcio italiano), la costruzione del centro di Trigoria. Emblema della sua "rivoluzione", il celebre Lupetto realizzato da Piero Gratton, da allora uno dei simboli più amati dai tifosi giallorossi. Parallela al suo impegno sportivo, ma gestita con grande discrezione, l'azione continua e convinta in favore di ragazzi emarginati, tolti dalla strada e restituiti alla società con un titolo di studio e un mestiere.‎

‎Nini Alessandro‎

‎La Roma che conosco‎

‎br. «"La Roma che conosco" è la Roma raccontata ai miei figli, una passeggiata mano nella mano con il sentimento in sottofondo e con l'apologia della passione da rivendicare in ogni circostanza. È la consapevolezza di anni passati che di certo non torneranno, l'amore che resta, il brivido che ci guida fino al traguardo, il tempo con le lancette che determina gli anni ma non sfuma i contorni. "La Roma che conosco" è ciò che porto dentro, esperienze di stadio e emozioni di vita, amici e errori, adrenalina e orgoglio. Gli anni del calcio coi calzettoni calati e i treni speciali, le sconfitte cocenti e le poche ma radiose e lucenti vittorie. Gli anni del calcio poco televisivo e molto vissuto, dove padri e figli, nonni e nipoti sapevano ancora tenersi stretti e abbracciarsi dopo un gol. In queste pagine troverete entusiasmo e mai pentimento, consapevolezza e neppure un rimpianto, ci troverete ricordi condivisi. E, forse, la parte migliore della generazione che non si è arresa.» (dalla introduzione al volume dell'autore)‎

‎Roma. The passenger. Per esploratori del mondo‎

‎ill., br. Stando al racconto contemporaneo su Roma - propugnato tanto dai media quanto dai residenti - la città è prossima al collasso. Ogni anno la si ritrova qualche gradino più in basso nelle classifiche di vivibilità. Ai problemi di tutte le grandi capitali - turismo mordi e fuggi, traffico, scarto tra centro radical-Airbnb e periferie degradate - negli ultimi anni Roma sembra voler aggiungere una lista di nefandezze tutta sua: una serie di amministrazioni fallimentari, corruzione capillare, rigurgiti fascisti non più minoritari, criminalità diffusa, mafia. Una situazione apparentemente irredimibile che ha trovato il simbolo perfetto nel record mondiale di autòbus pubblici che prendono fuoco da soli. Ma questa narrazione dello sfacelo sembra contraddetta da altrettanti segnali in direzione opposta. La prima cosa che stupisce è l'assenza dell'emigrazione di massa che normalmente ci si aspetterebbe: la larghissima maggioranza dei romani non si sogna nemmeno per un istante di «tradirla», e i tanti nuovi arrivati che negli ultimi decenni l'hanno popolata sono spesso indistinguibili dagli autoctoni nelle attitudini e nell'amore profondo che li lega a questa «città vischiosa» che «ti si appiccica addosso con le sue abitudini e le sue mancanze». A ben guardare sono infinite le contraddizioni e gli opposti conciliati da Roma, una città «incredibilmente ingannevole: sembra ciò che non è ed è ciò che non appare». La si pensa grande e invece è immensa, la metropoli più estesa d'Europa. I suoi confini si spingono enormemente più in là dei capolinea della metro e ben oltre la cerchia della più grande autostrada urbana d'Italia, il Gra, che ne racchiude solo una frazione. Ma soprattutto, in contrasto con lo stereotipo più falso di sempre, per quanto fondata oltre 2770 anni fa, Roma è una città profondamente moderna, come il 92 per cento dei suoi palazzi, e tutt'altro che eterna, se la sua crescita dal dopoguerra a oggi ha «distrutto vestigia di migliaia di anni e sconvolto la geografia di mezza regione». E per capirla e guarirla - o quantomeno provarci - bisognerebbe considerarla una città normale «allo stesso titolo di Chicago o Manchester». Solo, dannatamente più bella.‎

‎Capogrossi Colognesi Luigi‎

‎Storia di Roma tra diritto e potere. La formazione di un ordinamento giuridico‎

‎br. Il volume ricostruisce in un ampio e accurato affresco l'architettura istituzionale romana. Attingendo alla storia politica, economica e sociale, l'autore illustra la complessa macchina del diritto romano e il suo contributo al metodo di governo e all'espansione politica, dalla conquista della Penisola all'impero sino al Corpus iuris civilis dell'imperatore bizantino Giustiniano. Ne traccia altresì i punti di debolezza, che portarono, a fronte del colossale successo politico-militare, alla crisi della repubblica e all'impero.‎

‎Bigi F. (cur.); Tantillo I. (cur.)‎

‎Senatori romani nel Pretorio di Gortina. Le statue di Asclepiodotus e la politica di Graziano dopo Adrianopoli‎

‎ill., br. Nell'anno 383 d.C., presso la residenza appena ultimata del governatore della provincia di Creta, vennero erette una quindicina di nuove statue. Questo gruppo di monumenti costituisce un dossier documentario per molti versi enigmatico. Le statue, decretate dalle autorità locali e realizzate dall'allora governatore, raffiguravano alcuni tra i più importanti senatori dell'epoca, la maggior parte dei quali non sembra aver avuto legami con l'isola. Quale ragione spinse i cretesi a onorarli? Un riesame del contesto archeologico, dei supporti, dei testi epigrafici e soprattutto un inquadramento di questa singolare iniziativa nel contesto delle vicende di quegli anni, permette di avanzare nuove ipotesi sull'aspetto originario di questo ciclo monumentale, di chiarire alcuni importanti problemi di prosopografia e di storia amministrativa, nonché di collegare la manifestazione di riconoscenza dei cretesi per i senatori romani alla politica fiscale dell'imperatore Graziano.‎

‎Letta Cesare‎

‎Tra umano e divino: forme e limiti del culto degli imperatori nel mondo romano‎

‎ill., br. Il complesso coacervo di pratiche di culto legate alla figura dell'imperatore che si suole definire 'culto imperiale' costituisce l'aspetto più vistoso e pervasivo della civiltà romana, ma è stato spesso frainteso: ancora di recente si è sostenuto che l'imperatore vivente fosse adorato come un dio in tutto l'impero, Roma inclusa. Questo libro cerca di mettere un po' d'ordine e di stabilire alcuni punti fermi, innanzi tutto distinguendo tra culto di stato (officiato a Roma e nei campi militari), culti provinciali (controllati e in parte promossi da Roma e officiati da rappresentanti delle comunità di ciascuna provincia riuniti in concilia o ?????), culti cittadini (lasciati all'iniziativa locale) e culti privati, del tutto liberi.‎

‎Blasi Massimo‎

‎I dieci incredibili avvenimenti che hanno cambiato la storia dell'antica Roma‎

‎br. Quali sono i momenti più importanti che hanno fatto di Roma la capitale di uno degli imperi più longevi di sempre? In quali anni hanno avuto luogo gli episodi chiave della nostra Storia? E quali ne furono i protagonisti? Il fascino dell'antica Roma incanta da secoli i lettori di tutte le età. Questo libro ci guida alla scoperta degli snodi fondamentali della sua storia, non sempre noti, offrendo uno sguardo d'insieme e una panoramica completa, in un viaggio indimenticabile. Massimo Blasi, senza rinunciare alla bellezza delle fonti antiche (opportunamente citate) e alla piacevolezza del racconto, ci accompagna lungo la storia millenaria di Roma. Uno straordinario viaggio in dieci tappe per conoscere ed esplorare la millenaria storia di Roma I dieci avvenimenti contenuti nel libro: Un salto, la fondazione di Roma; Una cacciata, la fine di Tarquinio il Superbo; Una raccolta, le Dodici Tavole; Un pianto, la distruzione di Cartagine; Un tradimento, il cesaricidio; Un gioco di prestigio, il principato; Una missione, la predicazione di Paolo; Una cattura, la sorte di Valeriano; Un sogno, l'impero cristiano; Un saccheggio, il tramonto di Roma antica.‎

‎Cantarelli Luigi; Lupelli E. (cur.)‎

‎L'agonia dell'Impero Romano d'Occidente‎

‎br. Seguendo l'opera storiografica e il metodo annalistico del Muratori, l'accademico dei Lincei Luigi Cantarelli compose questi "Annali d'Italia", che coprivano l'arco temporale compreso fra la morte dell'imperatore Valentiniano III e la deposizione di Romolo Augustolo (455-476). Egli riportava gli avvenimenti storici che condussero alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, nella loro nuda e semplice essenzialità, basandosi sulle poche e talvolta oscure fonti documentarie. Cantarelli fermava la sua narrazione alla data che, secondo le convenzioni degli studiosi, segnava la fine della storia antica, anche se la detronizzazione dell'ultimo sovrano occidentale non caratterizzò il crollo dello Stato romano, ma solo quello del suo fantasma. La decadenza dell'Impero, infatti, era cominciata da almeno un secolo, fin dalla sconfitta militare di Adrianopoli (378), dove l'esercito di Valente fu annientato dalle orde gotiche capeggiate da Fritigerno; lo stesso imperatore morendo sul campo.‎

‎Manfredi Valerio Massimo; Manfredi Fabio E.‎

‎Come Roma insegna‎

‎br. Molti imperi scompaiono avendo lasciato dietro di sé un campo di sterminio, rovine, massacri e... niente altro. Roma ha lasciato una civiltà. Viviamo ancora nella sua legge, ci avvantaggiamo del suo sistema di comunicazione, delle poderose e geniali tecniche costruttive, parliamo la sua lingua, in tante e diverse parti del mondo. Alcuni dei popoli che sono stati interessati dalla dominazione romana non avrebbero poi avuto alcuna pietà quando, a loro volta, si sarebbero trovati nel ruolo degli invasori. Avrebbero distrutto, ucciso, saccheggiato: in questo, la storia del genere umano è tristemente quella che è. Gli "altri" non erano migliori. Una volta ancora la differenza è in ciò che rimane dopo. O che non rimane affatto. La narrazione storica rifugge illusorie classifiche morali, ma quel che è certo è che bisogna sentirsi orgogliosi della civiltà che l'antica Roma ci ha lasciato, orgogliosi di esserne, in tanti, eredi. Dalla dura lezione delle pandemie al razzismo, dal virus della corruzione alla tensione per l'innovazione, l'epopea di Roma - a saperla leggere - può scacciare il buio che spesso ci inghiotte, illuminare il nostro presente, edificare il nostro futuro.‎

‎Strauss Barry‎

‎Imperatori. I 10 uomini che hanno fatto grande Roma‎

‎ill., ril. I palazzi che costellavano il colle Palatino a Roma erano una delle meraviglie del mondo antico. Decorati con il giallo della Numidia, il viola frigio, il grigio greco, il granito egizio, il bianco marmo italiano, non potevano che affascinare e meravigliare i loro visitatori per la ricchezza e la bellezza unica. Da queste stanze, per secoli, gli imperatori governarono quello che chiamavano il mondo, un enorme regno che nel momento della sua massima espansione si estendeva dalla Britannia all'Iraq. Fu una sfida imponente per tutti coloro che furono a capo dell'impero e che si trovarono ad affrontare invasioni e rivolte, guerre, congiure di palazzo, relazioni con popoli lontani e sconosciuti, nuove religioni rivoluzionarie, disastri naturali ed epidemie. Essere l'imperatore di Roma fu un compito così gravoso che soltanto in pochissimi si rivelarono all'altezza. La storia di Roma e del suo impero raccontata attraverso la vita di dieci uomini e del loro tempo: da Augusto, il fondatore, a Costantino, il cristiano, fino a Romolo Augustolo, ultimo simulacro del potere imperiale.‎

‎Frediani Andrea; Prossomariti Sara‎

‎Le grandi dinastie dell'antica Roma. Segreti, intrighi, sesso e potere: la controstoria di Roma antica Dagli Scipioni ai Giulio Claudi, da Fabio Massimo a Costantino, i personaggi che hanno cambiato la storia della Città Eterna‎

‎br. Se Roma ha costruito un impero durato oltre due millenni, gran parte del merito va agli uomini che l'hanno fatta crescere e l'hanno resa solida, e quindi alle grandi famiglie e alle gentes cui appartenevano. I Giuli, i Claudi, gli Aureli, i Corneli, gli Emili, i Valeri, i Semproni e tanti altri hanno tenuto nelle loro mani le sorti dell'Urbe, muovendo le trame della sua storia attraverso vincoli di parentela, tradizioni comuni, rituali ancestrali, conflitti e tradimenti. A loro spettavano quasi tutte le massime cariche militari e religiose, nonché le principali decisioni in Senato. Alcune gentes sono riuscite a detenere il potere per secoli, lottando spietatamente per la propria sopravvivenza politica, altre si sono estinte presto, ma ciascuna ha una storia che merita di essere raccontata. In questo libro gli autori narrano l'esaltante, spesso mitica, ascesa delle dinastie più importanti e longeve, ricordando le imprese dei loro esponenti più celebri, ma anche il loro declino tra proscrizioni e guerre civili, condanne all'esilio e la costante minaccia dei parvenu. Tra aneddoti e segreti di ogni stirpe, il lettore scoprirà protagonisti famosi o personaggi più in ombra, e ne seguirà le vicende che li hanno visti condottieri, statisti, consoli, imperatori, letterati e perfino santi e papi. Tra gli argomenti: Gens e familia: chi viene prima? Gli Acili: discendenti di Venere? Gli Antoni: da schiavi a sovrani ombra; I Corneli: otto secoli tra trionfatori e papi; I Claudi: dalla sabina con onore; I Valeri: eroi del popolo; Gli Emili: natali ancestrali; I Cecili: generati da Vulcano.‎

‎Maggia F. (cur.); Morandini F. (cur.)‎

‎Alfred Seiland. Imperium romanum. Fotografie 2005-2020. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Attraverso un'ampia selezione di immagini tratte dal lavoro monumentale Imperium romanum di Alfred Seiland, il volume propone un grande ideale viaggio transcontinentale, toccando siti archeologici emblematici come Roma, Palmira, Samaria o Epidauro, in 40 paesi. L'artista austriaco ha viaggiato nei territori in cui si estendeva l'impero romano, dalla Siria alla Scozia e oltre, fermando sulla pellicola le diverse sfumature di interazione tra uomo e rovine. Il progetto artistico illustra, con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimal, l'inestricabile e vitale rapporto tra le antichità romane e i luoghi della modernità. Le rovine romane emergono così in tutta chiarezza come il grande patrimonio comune di un'identità visiva europea, una sorta di minimo comune denominatore dell'arte moderna e dell'architettura contemporanea, la prima forma di globalizzazione dello sguardo. Attraverso le pagine del volume, il lettore è accompagnato a scoprire le trasformazioni delle città e del paesaggio: l'occhio del fotografo ne esalta il riuso talvolta consapevole talvolta casuale, e ironizza sul surreale dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici. Non è facile tradurre in scatti quello che può essere il significato dell'antico - o meglio delle rovine antiche - per la società contemporanea. Con questo progetto, costantemente in progress, Seiland è riuscito a far trasparire, nel mondo globalizzato, la traccia del senso di comunità che l'Impero romano ha lasciato: dal reperto archeologico nel museo alle vestigia archeologiche nel paesaggio attuale. Dai suoi scatti emerge il nuovo significato del concetto di integrazione paneuropea che l'impero romano aveva avviato e realizzato per l'arco della sua durata e che le vicende storico-culturali dei vari paesi hanno modificato, distrutto e adeguato.‎

‎Angela Alberto‎

‎L'inferno su Roma. Il grande incendio che distrusse la città di Nerone. La trilogia di Nerone. Vol. 2‎

‎ril. "La belva si è svegliata, è cresciuta, si nutre, si riproduce... e si muove in cerca di altro cibo. A vederlo così, il fuoco non sembra un elemento ma un essere vivente. Proprio come un predatore segue l'odore delle vittime, il fuoco cerca l'ossigeno. A volte si avvita dentro impercettibili correnti d'aria ascensionali e si alza come un cobra". È lui il protagonista indiscusso di questo libro e artefice del colossale incendio che cambia per sempre Roma. Nell'arco di nove lunghissimi giorni, avanza per le strade, si infila in ogni vicolo, distrugge case, edifici e botteghe, ferisce e uccide moltissime persone. Tutti i vigiles della città - compresi Vindex e Saturninus, che abbiamo seguito nel primo volume della Trilogia di Nerone durante la loro ronda di addestramento - entrano in azione e mettono in campo ogni mezzo disponibile per arginare le fiamme, ma la situazione è gravissima, peggiora di ora in ora e il fuoco non dà tregua. In una corsa contro il tempo e contro le forze della natura (compreso il libeccio che spira impietoso), quegli uomini eroici ingaggeranno una lotta all'ultimo respiro per salvare la città. Con un approccio multidisciplinare, Alberto Angela ha individuato ogni possibile fonte che potesse aiutarlo a spiegare e descrivere questa immensa tragedia. Partendo dai testi degli autori antichi che hanno raccontato il Grande incendio del 64 d.C. e studiando i dati archeologici, ha coinvolto un gruppo di esperti quali storici, archeologi, altri studiosi, meteorologi e vigili del fuoco per capire e ricostruire nel modo più fedele e verosimile possibile le dinamiche dell'incendio, nonché le reazioni e i comportamenti delle persone realmente esistite all'epoca, da quelle più note come Nerone e Tigellino a quelle sconosciute come il pretoriano Primus. Con questo suo libro, il secondo della "Trilogia di Nerone", l'autore ci offre una ricostruzione plausibile e minuziosa.‎

‎Losavio Tommaso‎

‎Fare la 180. Vent'anni di riforma psichiatrica a Roma‎

‎br. "Le troppe morti nelle Rsa devono interrogarci prima di tutto sul superamento di queste tipologie residenziali come soluzione ordinaria alla fragilità delle persone. Torna quindi di grande attualità la battaglia culturale e politica condotta a partire della legge 180 per superare il modello dell'istituzionalizzazione che oggi è diventata norma anche per troppi anziani e persone non autosufficienti". (Dalla prefazione di Rosy Bindi) "Questa storia è insieme del tutto parziale e altamente rappresentativa. Parziale perché è memoria di vicende accadute in un pezzo di Roma, rappresentativa perché quel particolare modo di «fare la 180» portato avanti da Losavio con il suo gruppo, e da pochi altri dirigenti e operatori romani, ha aperto questioni con cui si misurano anche oggi quanti prendono sul serio i principi della riforma e lavorano sulle prospettive che essa offre". (Dalla postfazione di Maria Grazia Giannichedda)‎

‎Zerbini Livio‎

‎I personaggi che hanno fatto grande Roma antica‎

‎br. Ogni grande storia ha bisogno di eroi. Gli artefici dell'impero più longevo della storia. In questa galleria gli uomini che seppero fare grande Roma con le loro azioni o i loro pensieri. Sfilano i grandi comandanti e gli imperatori, ma anche i poeti, gli scrittori, gli scienziati, i filosofi: da Cicerone, oratore, scrittore e uomo politico a Virgilio, il cantore di Augusto e del principato, a Seneca, filosofo e precettore di Nerone. Ebbero un ruolo politico significativo, anche in ragione del modello che rappresentavano (rispetto dei valori tradizionali di coraggio, rigore, onestà e semplicità che costituivano la virtus romana tramandata fin dalle origini), combattenti come Cincinnato e Attilio Regolo, considerati veri e propri padri della patria. E come i grandi condottieri di eserciti che non avevano eguali nel mondo antico: Scipione l'Africano, colui che riuscì a sconfiggere Annibale, il geniale Gaio Giulio Cesare, e i Cesaricidi sconfitti da quell'Ottaviano che segnò il passaggio dalla Repubblica all'Impero. Questa carrellata dei protagonisti della Roma antica si arricchisce con i ritratti degli imperatori che più di tutti, con le proprie scelte e gesta, determinarono il destino dell'Impero: da Ottaviano Augusto, appunto, l'"inventore" del principato, al colto, claudicante Claudio a Teodosio, la cui morte sancisce la definitiva divisione dell'Impero. La grande storia è fatta da grandi personaggi Romolo il fondatore e primo re di Roma Tito Maccio Plauto il padre della commedia latina Publio Cornelio Scipione l'Africano, il vincitore di Annibale Gaio Mario il generale che riformò l'esercito romano Marco Tullio Cicerone l'oratoria e la politica al servizio di Roma Gaio Giulio Cesare il più grande generale romano Marco Antonio il coraggioso soldato sconfitto dall'amore di una donna Publio Virgilio Marone il cantore di Enea e di Augusto Tito Livio Lo Storico Di Roma Dalla Sua fondazione Marco Ulpio Traiano l'ottimo principe Publio Cornelio Tacito lo storico della libertà perduta Lucio Domizio Aureliano l'imperatore che salvò l'Impero e tanti altri...‎

‎Sanvitale Fabio; Palmegiani Armando‎

‎Omicidio a piazza Bologna. Una storia di sicari, mandanti e servizi segreti‎

‎br. 11 settembre 1958. Una donna, Maria Martirano, viene trovata strangolata nel suo elegante appartamento di via Monaci, a Roma, dietro piazza Bologna. Sembra un omicidio per rapina: è solo l'inizio del più straordinario giallo del dopoguerra. Giorno dopo giorno entrano in scena, sempre tallonati da cronisti in cerca di notizie, polizze milionarie, un marito imprenditore in difficoltà economiche, un sicario con la faccia da bravo ragazzo, un commissario che è un mastino. E poi un medico che ha rifiutato di uccidere, un viaggiatore dalla memoria di ferro, una domestica che ha visto tutto, un operaio che non ha impronte digitali, un ragioniere che sapeva da mesi, due uomini che camminano al contrario. La morte della Martirano sembra il risultato di un piano incredibile, giocato sul filo dei minuti di una combinazione di aerei e treni che corrono nella notte; un piano mosso dal desiderio di arricchirsi e da quello di sbarazzarsi di una donna non amata. Spuntano fuori strane prove dopo un anno e mezzo e testimoni che, più che chiarire, confondono la vicenda. Per la polizia i responsabili possono essere incastrati, è tutto chiaro. Ma sarà vero? Ci saranno processi e sentenze, c'è un enorme errore giudiziario, c'è l'ipotesi del coinvolgimento dei servizi segreti. Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani, dopo aver investigato sul caso Girolimoni, su quello Bebawi, sul caso Wanninger, tornano con una nuova indagine, la più completa mai tentata sul più straordinario delitto del Novecento italiano: il caso Fenaroli.‎

‎Abdale Jason R.‎

‎La strage di Teutoburgo. 9 d.C. La più grave sconfitta romana della storia‎

‎br. In un arco temporale di vent'anni, l'Impero romano conquistò i territori che oggi fanno parte della Germania, imponendo la propria egemonia dal Reno all'Elba. Ciò nonostante, quando tutto sembrava essere sotto controllo, una sanguinosa battaglia causò la morte di diecimila legionari e ridimensionò drasticamente le ambizioni imperiali di Roma sul suolo germanico. Alla fine di settembre del 9 d.C. tre legioni romane, mentre marciavano per sopprimere una ribellione tribale, furono attaccate dai barbari nella foresta di Teutoburgo. Ebbe luogo così uno scontro cruento che durò per quattro giorni. I Romani, sotto la guida del governatore della provincia, Publio Quintilio Varo, furono presi completamente alla sprovvista, traditi da un membro delle proprie file: l'ufficiale di origini germaniche Arminio, che allo stesso tempo capeggiava le tribù ribelli. La sconfitta fu un duro colpo per l'esercito di Roma. Questo saggio prende in esame le fonti antiche ricostruendo nella maniera più avvincente ogni momento cruciale della battaglia, dal preludio alla lotta, fino alle conseguenze del conflitto.‎

‎Gabriele Mino‎

‎I sette talismani dell'Impero‎

‎ill., br. Ai nostri occhi può sembrare strano che i trionfi dell'Impero romano venissero allora attribuiti soprattutto a sette oggetti gelosamente custoditi nei penetrali dei templi dell'Urbe, e che dalla loro presenza si facesse dipendere la durevolezza e l'invincibilità di quel mondo. Eppure, già in epoca regia e, guardando a Costantinopoli, ancora dopo la caduta dell'Urbe, i Romani credevano fermamente che quegli oggetti - doni prodigiosi, testimoni della benevola volontà soprannaturale, reliquie magiche e arcane - fossero i veri fautori dell'ordine e dell'eternità dell'imperium, le sue autentiche e sicure fondamenta. Di quei talismani, e della loro tutela occulta e simbolica, racconta questo libro di Mino Gabriele, che ripercorre storie e leggende, discerne il vero dal falso, riesce a cogliere i significati manifesti e quelli nascosti attraverso l'esame critico delle fonti letterarie e dei riscontri archeologici, ricostruendo così un irripetibile, straordinario patrimonio di miti. E per il lettore, anche grazie alle immagini che arricchiscono il volume, sarà un viaggio appassionante nel mondo sacro degli antichi, dove il credibile e l'incredibile convivevano in sorprendente e ordinaria comunione.‎

‎Carandini Andrea‎

‎Antonino Pio e Marco Aurelio. Maestro e allievo all'apice dell'impero‎

‎br. "Viviamo circondati dalle loro tracce, immersi nel loro respiro che da duemila anni continua a pulsare, nonostante i barbari, le pestilenze e la decadenza." Antonino Pio, l'imperatore che governa senza muoversi mai da Roma, con saggezza e tolleranza. Ventitré anni di regno durante i quali l'Impero romano raggiunge il punto più alto di sviluppo e unità. Marco Aurelio, l'imperatore che fronteggia tempi duri fatti di pestilenze e attacchi dei barbari, ma anche lo straordinario filosofo e scrittore che ancora affascina i lettori moderni. Nel racconto di Andrea Carandini, uno dei massimi archeologi contemporanei, le figure austere dei due imperatori stoici sono circondate dai personaggi del tempo: Erode Attico, Lucio Vero, le donne della casata imperiale, Faustina maggiore e Faustina minore. Un momento di storia eccezionale che Carandini rende attuale attraverso le descrizioni dei luoghi: dal centro di Roma ai più remoti avamposti di Asia e di Africa, i contesti e i monumenti, veri attori protagonisti del racconto, sono in questo volume narrati alla luce delle scoperte archeologiche più recenti e ricostruiti con l'aiuto di minuziosi grafici e figure. Così, quell'età fulgida della società romana che è stata il II secolo ci appare davanti agli occhi viva come lo sono ancora i luoghi, i templi, le colonne e le monete che non meno delle azioni degli uomini permettono di cogliere il senso autentico di un'epoca.‎

‎Zaccardelli G. (cur.)‎

‎La storia di Fidene Nuovo Salario. Dalla preistoria ai giorni nostri‎

‎br. Racchiusi tra colline, parchi naturali e palazzi residenziali sorgono i quartieri di Fidene e Nuovo Salario. Questa porzione di Roma Nord, lambita dall'oasi verde della Riserva naturale della Marcigliana, è stata urbanizzata nel Novecento, ma la sua particolare conformazione risale alla preistoria. "La Storia di Fidene Nuovo Salario" ha origine dalle pianure alluvionali e dalle dolci colline che oggi contraddistinguono i quartieri, plasmate dal corso del Tevere e dell'Aniene. Dalle prime comunità preistoriche si sviluppa la città di Fidenae, che si oppone all'espansione dell'Impero Romano, finché non viene conquistata. Da questo momento si perdono le tracce della città, e la campagna su cui sorge viene occupata dalle ville della borghesia romana.‎

‎Prossomariti Sara‎

‎I personaggi più malvagi dell'antica Roma. Vizi, delitti, passioni e crudeltà dalla Repubblica alle follie degli imperatori‎

‎br. Molti sono convinti di conoscere i celebri "cattivi" e i pazzi criminali protagonisti della storia romana antica come Catilina, Caligola, Nerone, Agrippina. Ma è davvero così? Di quali efferati crimini si sono veramente macchiati quegli individui? E come si sono guadagnati la loro pessima fama? Analizzando a fondo le fonti antiche, Sara Prossomariti ripercorre, con un'indagine attenta e documentata, la vita di tanti protagonisti inquietanti della Roma antica e l'evolversi della loro crudeltà, in un crescendo che, da semplici viziosi, li ha resi in molti casi veri e propri criminali. Ma anche gli uomini in apparenza più virtuosi possono nascondere un lato oscuro: così Augusto non appare più solo nella veste di equilibrato e saggio fondatore dell'impero, ma anche come despota lussurioso e manipolatore. Ai nomi famosi si affiancano quelli meno noti o quasi sconosciuti, o quelli delle donne più spietate, avvelenatrici di professione o matrone di alto rango. Tra torture, omicidi politici, sinistri rituali, atti di violenta lussuria, deliri paranoici e lotte per il potere, sono in molti a contendersi il titolo di personaggio più malvagio. Ma sarà tutto vero quello che ci tramandano gli antichi cronisti? O forse, per interesse, qualcuno calcava la mano per screditare un avversario? Si può stabilire una verità storica? Sarà il lettore a giudicarlo. In questo volume: Gli imperatori Tiberio, Caligola, Nerone, Domiziano, Commodo, Caracalla, i figli di Costantino, Ricimero, Giustiniano; I politici Gaio Licinio Verre, Marco Licinio Crasso, Marco Celio Rufo, Gaio Antonio Ibrida; I tribuni della plebe Lucio Apuleio Saturnino, Publio Clodio Pulcro, Tito Annio Milone; Congiure e congiurati Lucio Sergio Catilina, le Idi di marzo; Il lato oscuro degli eroi Gaio Mario, Ottaviano Augusto, Costantino; Donne, sesso e veleno Livia Drusilla, Valeria Messalina, Agrippina Minore, Teodora; Le guardie del corpo e i prefetti del pretorio Lucio Elio Seiano, Ofonio Tigellino.‎

‎Forte Franco; Leonelli Paolo C.; Voudì Alain‎

‎Lucio Tarquinio. Il superbo. Il settimo re‎

‎br. Del re di Roma, Servio Tullio, Lucio Tarquinio ha sposato la primogenita, gettando così le basi per la conquista del trono. Ma il suo cuore batte da sempre per l'altra figlia del re, la donna che il destino gli ha riservato. Amica d'infanzia, poi cognata, amante, sposa, madre dei suoi figli, ma anche fonte di ispirazione, confidente, soprattutto complice: Tullia accompagna la vita di Lucio Tarquinio e la sua feroce ascesa fra i potenti di Roma, aprendogli la strada e dandogli forza e determinazione. Astuto, poco avvezzo ai compromessi, tirannico, sotto la sua guida Tarquinio sopprime nel sangue il dissenso interno, guadagnandosi l'appellativo di "superbo", e rende Roma ancora più ricca e influente. Nulla sembra poterlo fermare... Tranne la menzogna, l'intrigo, il tradimento. E il volere degli dei, che hanno scelto per Roma un futuro senza re.‎

‎Trocchia Nello‎

‎Casamonica. Viaggio nel mondo parallelo del clan che ha conquistato Roma‎

‎br. È il 20 agosto 2015 quando per la prima volta l'Italia si accorge dell'esistenza del clan Casamonica. I petali piovono sul piazzale davanti alla chiesa di San Giovanni Bosco, mentre le note del Padrino accompagnano l'arrivo di una carrozza funebre scortata dai vigili urbani. Sulla facciata della chiesa, c'è un grande ritratto di Vittorio Casamonica su cui campeggia la scritta "Re di Roma". Da allora, abbiamo visto al telegiornale video di pestaggi efferati, giornalisti minacciati e percossi, ruspe e abbattimenti nelle periferie romane. Eppure a Roma tutti conoscono i Casamonica già da decenni. Sono sempre stati lì, piccoli faccendieri durante il dominio della Banda della Magliana, amici di boss che arrivavano dal sud in cerca di un porto sicuro all'ombra del Cupolone, o di politici e uomini dello spettacolo bisognosi di droga o di un prestito. Per tutti sono i Nullatenenti, gli zingaracci. Mentre le istituzioni si limitavano a derubricarli a fenomeno minore, i Casamonica prosperavano: sulle minacce e la violenza cieca hanno edificato un impero fatto di discoteche, locali, palestre, concessionarie di lusso e ville sontuose. Si sono accreditati come agenzia criminale di servizi, vera e propria cerniera tra il mondo di sotto, della periferia disagiata, e il mondo di sopra, dei circoli esclusivi ai Parioli e dei salotti bene di Via Veneto. Partendo da testimonianze inedite e resoconti giudiziari, Nello Trocchia costruisce l'inchiesta: il primo ritratto della famiglia criminale a capo di Roma. Districandosi nel complesso albero genealogico raccoglie le storie di boss pittoreschi e spietati, e di donne feroci e manesche; di vittime coraggiose e di uomini che, nonostante abbiano perso tutto, vivono ancora nel terrore della famiglia. Il risultato è una radiografia impietosa di una città in fin di vita, invasa di metastasi in ogni organo, in ogni tessuto: una malattia estesa, a cui lo Stato non sembra capace di trovare rimedio.‎

‎Arya Darius‎

‎Le immagini raccontano... Roma antica. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. L'antica Roma non è solo storia, fa parte della nostra vita quotidiana. La nostra attualità è fittamente intrecciata alla storia culturale, artistica e sociale che questa città ha saputo creare nei secoli. Dalla Lupa capitolina alla Colonna Traiana, dalle statue degli imperatori ai corredi funerari, ogni monumento e ogni pietra di Roma racconta una fase e un aspetto della parabola della città e dell'Impero romano, dalla fondazione alla decadenza, e narra gli usi e i costumi, le battaglie, il popolo e i regnanti, le istituzioni, la cultura, la religione e le arti. Una singola città ha saputo creare un impero straordinario che, contro ogni ostacolo, si è espanso per secoli grazie a una formula vincente basata sulla forza militare, sulla legge e sugli scambi commerciali e culturali, e ha lasciato la sua impronta su tutta l'area del Mediterraneo. In questo volume illustrato gli oggetti e i reperti archeologici diventano vivi e "parlanti" attraverso le storie che raccontano, rese semplici e accattivanti da uno studioso appassionato che ha fatto della divulgazione della storia antica la sua missione partendo dal presupposto che la Roma antica si incontra dappertutto nella città di oggi: la sua storia è viva e presente e fa parte della nostra quotidianità di uomini del XXI secolo. Il ricco patrimonio degli antichi romani è ancora qui, sul posto, e in situ, basta saperlo leggere. Le nostre vite sono fittamente intessute nel ricco arazzo delle strade e degli edifici e monumenti, adesso e per sempre. È Roma, antica e contemporanea.‎

‎Brizzi Giovanni‎

‎Roma. Potere e identità dalle origini alla nascita dell'impero cristiano‎

‎br.‎

‎Abbondanza L. (cur.); Coarelli F. (cur.); Lo Sardo E. (cur.)‎

‎Apoteosi. Da uomini a dei. Il mausoleo di Adriano‎

‎br. Le pagine di questo prezioso volume, catalogo della mostra che si è tenuta al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo da dicembre 2013 alla fine di aprile 2014 raccontano il mito e la fortuna di uno degli imperatori più affascinanti del mondo antico. L'avventura umana ed intellettuale di uomo e imperatore, ed infine la sua divinizzazione, hanno reso Adriano, tra tutti gli imperatori, il più audace e carismatico. Sensibile all'incanto delle culture più antiche, sedotto dal suo stesso desiderio di imparare e comprendere, questa straordinaria figura assimilò usi e privilegi dai faraoni d'Egitto, tra i quali, il più perfetto, il diritto di ascendere al cielo. Il Mausoleo di Adriano è per questo motivo patrimonio di una cultura che è perdurata nei secoli ed è tra i più grandi monumenti funerari imperiali e fin dall'antichità il principale simbolo della divinizzazione dei sovrani, della loro assunzione nel Pantheon celeste. Il volume, caratterizzato da un corredo iconografico particolarmente ricco ed interessante e da una serie di saggi scritti da una serie di archeologi tra i massimi esperti dei diversi argomenti affrontati, presenta al lettore ed illustra la storia e l'origine del termine Apoteosi inteso come trionfo da Alessandro Magno ad Augusto.‎

‎Bernardi Luigi‎

‎Tutte le strade portano a Roma. Viaggio in Italia lungo le antiche vie consolari. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., br. Ci sarebbe stata l'Europa - questa che noi oggi conosciamo - senza le strade dei romani? Probabilmente no. Anzi, sicuramente no. Lungo le strade volute da consoli e generali, tracciate da imperatori e custodite da procuratori, sono passate le legioni romane, ma con le legioni è passata la lingua, è passato il diritto, sono transitate forme d'arte, si sono diffusi modelli di vita civile, costumi della civiltà urbana. Questo volume parla, con passione e competenza, delle strade consolari italiane, di quelle strade che hanno reso possibile la prima grande globalizzazione voluta dai romani.‎

‎Dizionario illustrato di mitologia greca e romana. I miti, gli eroi, gli dei, le leggende, i luoghi mitologici del mondo greco e romano‎

‎ill., br. Chi era la madre di Achille? Come ebbe inizio la guerra di Troia? Quali sono i nomi delle Muse? Chi era Proteo? A queste e a tante altre domande e curiosità può rispondere il praticissimo Dizionario illustrato di mitologia classica, che, come recita il sottotitolo, raccoglie in ordine alfabetico "i miti, gli eroi, gli dei, le leggende, i luoghi mitologici del mondo greco e romano". Quest'opera offre un esaustivo panorama del variegato mondo della mitologia classica, che da sempre affascina e incuriosisce, forse perché in esso si trovano le radici dell'Occidente. È un mondo governato da un magico caos, in cui guerre, avventure e imprese eroiche si succedono a ritmo incalzante e in cui tutto può accadere: da Atena, partorita dal cranio del padre Zeus, al neonato Ercole, che strozza due serpenti, le vicende delle divinità che hanno abitato il monte Olimpo sono straordinarie. Tutto, però, è governato dall'ineluttabile Fato, per cui ogni cosa è già stata scritta.‎

‎Pepe Laura‎

‎Gli eroi bevono vino. Il mondo antico in un bicchiere‎

‎br. Può sembrare curioso, ma attorno al vino ruota una gran parte dell'identità di Greci e Romani: miti, regole di galateo, codici di comportamento, visioni etiche e filosofiche, religione e molto altro ancora. Con il vino gli eroi di Omero pregano, danno ospitalità e siglano accordi; nella Grecia classica il vino è l'imprescindibile fulcro attorno al quale ruota il simposio, quella 'bevuta collettiva' in cui si rafforzano i vincoli d'amicizia, si intrecciano discorsi, si corteggiano ragazzi e cortigiane; nelle città greche e poi a Roma la prima coppa di vino è l'emblema di un vero e proprio rito di passaggio verso l'età adulta. Senza contare che il vino è il dono di un dio. Bisogna saperlo bere: mescolarlo con acqua, condividerlo con gli altri, centellinarlo e mai tracannarlo, consapevoli che è lo strumento con cui misurare di volta in volta la propria capacità di controllo. Con la lievità di un brindisi, questo libro ci offre una visione originale e vivida della straordinaria cultura di cui siamo figli.‎

‎Johnson Boris‎

‎Il sogno di Roma‎

‎br. La storia dell'antica Roma e del suo sconfinato impero non ha mai smesso di suscitare stupore. A impressionare è soprattutto l'inarrestabile ascesa di un villaggio che, dai colli del Lazio, finì per imporsi come prima superpotenza mondiale: assoggettando popoli diversi per lingua, religione, costumi e tradizioni, Roma riuscì infatti nella straordinaria impresa di riunire in una sola cultura milioni di cittadini, dalle coste del Mare del Nord alle pianure mesopotamiche, dalle rive del Mar Nero all'attuale Marocco. Boris Johnson - che prima di diventare giornalista e uomo politico di successo ha studiato antichità classica all'Università di Oxford - racconta come Roma abbia realizzato una civiltà in grado di far convivere entro gli stessi confini mondi in apparenza lontanissimi. Storicamente impeccabile, brillante e ricca di curiosità, la ricostruzione di Johnson, pubblicata per la prima volta nel 2006, non si limita a documentare il passato, ma offre strumenti utili a interpretare il presente. Perché la sfida dell'integrazione, raccolta e vinta a suo tempo da Roma, non è in fondo troppo dissimile da quella che oggi deve affrontare l'Europa, ma con una fondamentale differenza: trovare nell'accoglienza - e non più nelle armi - la via per costruire un futuro di pace.‎

‎Weeber Karl-Wilhelm‎

‎I segreti delle strade di Roma antica. Una nuova storia della Città Eterna nei racconti e nelle leggende delle sue vie, dei suoi vicoli e delle sue piazze‎

‎br. "Roma è sommersa dal traffico": questa frase, che oggi associamo agli ingorghi di automobili che soffocano la Capitale, poteva essere altrettanto vera ai tempi degli antichi romani. Anche allora, infatti, le strade dell'Urbe erano caotiche e rumorose, intasate da pedoni, carri e cavalli. Quelle strade erano ricche di opportunità e attrazioni: negozi di ogni genere per far fronte a qualunque bisogno quotidiano, giocolieri e saltimbanchi, spettacoli teatrali, prostitute, processioni, venditori ambulanti e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, esse brulicavano anche di criminali e rifiuti lasciati a marcire al sole, erano invase dal fetore e generalmente poco illuminate. Le strade e i vicoli dell'antica Roma erano il luogo in cui ricchi e poveri si incontravano e si mescolavano, e in cui spesso veniva deciso il destino degli outsider e degli emarginati. Con lo sguardo puntato su questo mondo pulsante di vita, Karl-Wilhelm Weeber ci guida alla scoperta della storia culturale e sociale della città nei tempi antichi. La storia sociale e culturale di Roma antica, raccontata da una nuova, affascinante prospettiva. Tra gli argomenti trattati: Le vie; la folla; la sporcizia; i negozi; l'acqua; i mendicanti; i pericoli.‎

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