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‎Brown Peter‎

‎Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, 350-550 d. C.‎

‎brossura Con questo libro Peter Brown affronta senza ambiguità uno dei grandi paradossi della storia dell'Occidente. Utilizzando fonti alte e archivi "bassi" elaborazioni dottrinali di matrice teologica, disposizioni del diritto canonico e materiali spuri tratti dalla vita quotidiana di comunità e personaggi minori - lo storico scrive una vera e propria storia economica del cristianesimo e della Chiesa delle origini. Al centro del libro la condizione paradossale per cui se anche la rinuncia, il dono e la povertà si trovano al cuore dei Vangeli, la chiesa, che su quei testi si è edificata, è diventata, nel corso dei secoli, una delle più formidabili potenze economico-finanziarie della storia. Lungi dal gridare allo scandalo, Brown cerca di spiegare come mai un'istituzione nata sul presupposto secondo cui la vera vita si colloca nel mondo altro della promessa, e che questo mondo, con i suoi beni, lusinghe e tentazioni, è da rigettare, proprio a questo mondo si è adattata con tutte le sue forze, insediandovisi e organizzandosi anche e soprattutto come potenza economica e politica. Due i fenomeni studiati dall'autore. Da un lato il flusso di ricchezza, poteri, ruoli e funzioni di comando e controllo dalla grande aristocrazia terriera alle alte gerarchie ecclesiastiche. Dall'altro, e specialmente, le condotte e scelte di vita di una "moltitudine sinora inosservata". La ricchezza della Chiesa si spiega soprattutto guardando verso il basso, verso un mondo di cui si sapeva poco solo fino a pochi anni fa...‎

‎Robert Jean-Noël‎

‎Da Roma alla Cina. Sulle vie della seta al tempo della Roma imperiale‎

‎br. Anno 166 della nostra era: primi nella storia, alcuni cittadini romani entravano in Cina dopo un lungo viaggio per mare dall'impero dell'Occidente alle coste annamite dove sbarcarono. Avevano percorso l'Egitto, attraversato il mare Eritreo, erano approdati in India da dove si erano diretti verso la penisola malese, avevano costeggiato l'Indocina per gettare infine l'ancora a nord del Vietnam e percorrere la via terrestre che doveva condurli fino all'Impero Celeste. Questo straordinario episodio, ricordato dagli storici cinesi, costituisce il punto di partenza per l'affresco di Jean-Noël Robert, che racconta la storia affascinante della ricerca di un contatto tra i due più grandi imperi dell'antichità. Un viaggio nel tempo e nello spazio che parte da Alessandro Magno e, concentrandosi sul II e III secolo dopo Cristo, tocca non solo l'Impero romano e quello cinese, ma tutto l'intreccio delle civiltà tra Europa e Asia. Gli scambi economici, culturali e religiosi, insieme ai contatti politici e agli scontri militari, diventano legami profondi tra Roma, la Persia dei Parti, l'India e la Cina, senza dimenticare i popoli nomadi dell'Asia Centrale. Una storia profonda quanto nascosta rispetto alle narrazioni usuali, ricca di suggestioni e significati, per illuminare alcune pagine del progresso dell'umanità, sulle tracce di quei viaggiatori guidati dalla loro vocazione a diventare i cittadini del mondo.‎

‎Meijer Fik‎

‎Un giorno al Colosseo. Il mondo dei gladiatori‎

‎ill., ril. Proviamo a sederci sulle gradinate del Colosseo e immaginiamo di assistere a una giornata di spettacolo, fra cinquantamila romani esultanti. La mattina ci aspettano le lotte tra animali e a ruota le battute di caccia. All'ora di pranzo, le esecuzioni di criminali e di schiavi, intervallate da gare di atletica e numeri comici. Finalmente, nel pomeriggio, il pezzo forte del programma: i combattimenti dei gladiatori. Fik Meijer è professore ordinario di Storia antica all'Università di Amsterdam. All'attività accademica unisce il gusto per la divulgazione.‎

‎Cacciari P. (cur.)‎

‎Sud. La curva magica‎

‎ill., ril. Un libro-album che ripercorre la storia della curva Sud, tempio del tifo romanista, attraverso le coreografie più spettacolari e significative. In oltre 100 immagini passano trent'anni di pagine memorabili del tifo giallorosso, dai tamburi e i megafoni del Cucs (Commando Ultrà Curva Sud) alle moderne "due aste". Il testo accompagna ogni fotografia, svelando retroscena inediti e spiegando i mutamenti avvenuti negli anni nella Curva Sud.‎

‎Cenerini Francesca‎

‎Dive e donne. Mogli, madri, figlie e sorelle degli imperatori romani da Augusto a Commodo‎

‎ill., br. Quanto contano la ricchezza femminile, la fertilità, il carattere e la psicologia personale delle donne imperiali romane? Ogni epoca, dall'antichità ai giorni nostri, ridisegna l'immagine di queste grandi figure femminili. Di loro, già Tacito e Svetonio ci descrivono immagini e non realtà. Oggi, comunque, noi dobbiamo fare i conti con la longevità di queste immagini e di questi stereotipi. Escluse dalla vita politica e dai luoghi della politica, alle donne romane il diritto concede la possibilità di diventare molto ricche, soprattutto attraverso l'eredità dei patrimoni familiari e, quindi, di rivendicare un ruolo essenziale nella società e nell'economia dell'epoca. Soprattutto con la loro "sessualità", però, le donne di potere di Roma imperiale assumono una funzione importantissima: quella di assicurare un erede alla dinastia. Questo libro, di una affermata studiosa dell'antichità, ci porta a scoprire il troppo spesso dimenticato mondo delle grandi donne imperiali romane tra I secolo a.C. e II d.C. Leggendo di Livia e Messalina, Poppea e Agrippina, scopriamo quanto e come sia cambiato il ruolo della donna nel corso dei secoli.‎

‎Beard Mary‎

‎SPQR. Storia dell'antica Roma‎

‎ill., br. Nel 212 d.C., con un decreto dell'imperatore Caracalla, veniva concessa la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'impero. Una decisione rivoluzionaria, che tuttavia portava a termine un processo avviato quasi mille anni prima da Romolo, il leggendario fondatore di Roma, il quale, con un gesto inconsueto per le civiltà antiche, aveva invitato gli stranieri, i diseredati, i profughi e gli esiliati a unirsi a lui, trasformandoli di fatto in cittadini romani. Fu questa disponibilità ad accogliere nuovi arrivati a fare di un piccolo e insignificante villaggio sorto sulle rive del Tevere una potenza in grado di dominare un territorio che si estendeva dalla Spagna alla Siria, dalla Germania al Sahara? A partire da questo interrogativo, Mary Beard in "SPQR" ci offre una nuova visione della storia di Roma, una storia caratterizzata da incredibili miti fondativi e grandi istituzioni politiche e sociali, da straordinarie conquiste militari e stupefacenti opere architettoniche, nonché, naturalmente, dalle gesta delle personalità più celebri del mondo romano. Ma anche una storia che le innumerevoli testimonianze, non solo letterarie, ci consentono di conoscere fin nei minimi dettagli, rendendoci partecipi della vita quotidiana - quasi sempre difficile - della gente comune, degli intrighi e delle lotte per il potere, delle atroci violenze che accompagnavano le imprese belliche, come pure dell'estrema vitalità e grandezza di un mondo globalizzato e in perpetuo movimento.‎

‎Luttwak Edward N.‎

‎La grande strategia dell'impero romano‎

‎ill., br. Fra le testimonianze della nostra civiltà, l'impero romano rappresenta il più riuscito esempio di governo sovrannazionale della storia: secondo Luttwak - esperto di strategia militare ed ex consulente del Pentagono - la chiave per comprendere i successi dei romani risiede nell'esemplare integrazione di diplomazia, forze militari e capacità politica e nell'impiego di sofisticate strategie di "intelligence" nei confronti dei nemici. Attraverso un'analisi rigorosa e sistematica della storia romana dal I al III secolo d.C., l'autore ripercorre le decisioni di grandi figure come Augusto, Adriano e Marco Aurelio, e portando alla luce sorprendenti somiglianze con il mondo contemporaneo - dalla pluralità di minacce da cui difendersi alla presenza di un permanente, benché limitato, stato di guerra - offre al lettore un saggio per interpretare in prospettiva le strategie politiche e militari dell'Occidente.‎

‎Cambini Andrea; Guerrieri E. (cur.)‎

‎I «libri adgiunti» alle «Storie» di messer Biondo da Furlì‎

‎br. Andrea Cambini (1445-1528) fu collaboratore di Lorenzo e Giuliano de' Medici e dei figli del Magnifico, poi legato strettamente a Savonarola, e incaricato di uffici pubblici non solo in quegli anni ma anche in età soderiniana e subito dopo il ritorno dei Medici in patria. Traduttore prolifico di testi latini classici (Cicerone, Cornelio Nepote) e moderni (Leonardo Bruni, Biondo Flavio e Cristoforo Landino, di cui fu allievo), egli coltivò sin dalla prima giovinezza una spiccata attitudine per la storia, testimoniata in primis da due trattati storici, il "Della progenie del Regno de' Franchi e vita de' loro Re" e il "Libro della origine de' Turchi et imperio delli Ottomani". Il non trascurabile corpus letterario di Cambini non è stato fino a oggi oggetto d'indagine ed è inedito, ad eccezione del trattato sui Turchi, un vero e proprio best-seller del Cinquecento europeo, la cui princeps fu edita, postuma, nel 1529. Dopo quasi mezzo millennio si torna dunque a pubblicare un testo di Cambini. I Libri adgiunti sono tre addizioni a corredo della traduzione integrale del testo vulgato delle incompiute "Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades" di Biondo; sembrano riflettere, a un primo sguardo, il progetto a lungo vagheggiato dall'umanista forlivese: completare la narratio della sezione contemporanea delle "Decades". Per tale motivo in passato si è ritenuto che i Libri adgiunti fossero le reliquie in volgare dell'estrema performance storico-letteraria di Biondo, che Cambini avrebbe in qualche modo intercettato, arrogandosene la paternità. Tuttavia, attraverso un complicato e originale complesso d'indagini, vertenti sul monumento blondeo - con sondaggi sulla non studiata tradizione testuale delle "Decades" -, su Cambini, di cui si delinea per la prima volta il profilo intellettuale, e sui "Libri adgiunti", è adesso possibile ascrivere quelle addizioni allo storiografo fiorentino. L'edizione critica commentata dei "Libri adgiunti" è fondata sui manoscritti autografi cambiniani, individuati nel corso delle ricerche. E proprio da un minuto dettaglio filologico, una nota marginale autografa, si avvia un percorso di "riabilitazione" che riguarda certamente Cambini e, verosimilmente, anche altri storiografi secondo-quattrocenteschi.‎

‎Lentano Mario‎

‎La prova del sangue. Storie di identità e storie di legittimità nella cultura latina‎

‎br. A Roma, come nelle società che privilegiano la relazione tra padri e figli, la necessità di dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio la propria appartenenza a un ceppo familiare e un padre precisi era un problema cruciale. Questo tema antropologico, che percorre tutta la cultura latina, è indagato e narrato dall'autore con riferimento alle più diverse testimonianze letterarie e storiche. Puntuali richiami alle epoche successive, dal terrore medievale per i bambini scambiati nella culla al dibattito contemporaneo sulla fecondazione assistita, mostrano poi come quelle storie antiche siano diventate uno dei grandi archetipi del pensiero occidentale.‎

‎Heather Peter‎

‎L'impero e i barbari. Le grandi migrazioni e la nascita dell'Europa‎

‎br. Al tempo della nascita di Cristo, l'Europa era contrassegnata da uno straordinario contrasto. Da poco unificato sotto la dominazione imperiale di Roma, il Mediterraneo era sede di una civiltà politicamente evoluta, economicamente avanzata e culturalmente raffinata. Il resto dell'Europa era popolato da agricoltori con un'economia a livello di sussistenza, organizzati in entità politiche di piccole dimensioni. Più si procedeva verso est, più rarefatto si faceva il paesaggio: meno utensili di ferro, meno produttività nell'agricoltura e minore densità della popolazione. Mille anni più tardi troviamo un mondo completamente cambiato. Non solo i gruppi di lingua slava si sono sostituiti a quelli di lingua germanica, ma, cosa ancora più importante, il Mediterraneo ha perduto la sua centralità. A livello politico la causa va ricercata nel progressivo affermarsi nel Nord di entità statuali più grandi e solide. Tuttavia verso il Mille erano anche molti tratti culturali caratteristici del Mediterraneo a diffondersi al Nord e all'Est. In sostanza le diverse forme di organizzazione umana si sviluppavano verso un maggiore grado di omogeneità lungo una direttrice che interessava l'intera fascia continentale dell'Europa. Furono queste nuove strutture, politiche e culturali, a rompere definitivamente l'antico ordine mondiale fondato sul dominio del Mediterraneo.‎

‎Raso Carlo‎

‎Roma. Guida letteraria. Tutta la città in 40 itinerari‎

‎ill., br.‎

‎Succa Alessio‎

‎Contabilità e bilancio in Roma antica‎

‎brossura La nascita delle prime civiltà complesse (IV millennio avanti Cristo) e il conseguente sviluppo delle attività produttive e commerciali, favorirono la creazione di sistemi contabili adeguati alle nuove dinamiche economiche e sociali. L'intensificarsi degli scambi, basati prevalentemente sul baratto, spinse i mercanti a verificare continuamente (mediante appositi prospetti) i movimenti e le giacenze di prodotti agricoli e artigianali. Anche le amministrazioni statali, ancora allo stadio embrionale, controllavano meticolosamente il livello delle scorte alimentari contenute nei magazzini pubblici, il numero dei capi di bestiame, l'entità del prelievo tributario, ecc... Con il trascorrere dei secoli tali pratiche, concepite dall'antico popolo di Sumer, si diffusero su buona parte del mondo antico, fino a raggiungere le principali culture del Mediterraneo. I greci e i romani migliorarono le tecniche di rilevazione quantitativa, adattandole al proprio sistema economico-finanziario, notevolmente articolato e progredito. Il presente volume, oltre a descrivere le origini e l'evoluzione della contabilità nel corso dell'età antica, propone un modello ipotetico di bilancio dell'impero romano, formulato grazie ai contributi conoscitivi delle fonti classiche e delle recenti scoperte archeologiche.‎

‎Santilli Daniele‎

‎L'anno del Flaminio‎

‎br. La Roma nel 1989-90 vive una stagione strana, sicuramente particolare. L'Olimpico è chiuso, lo stanno ristrutturando in vista della Coppa del Mondo, di Italia 90. La squadra deve giocare al Flaminio, che è il secondo impianto della Capitale. Sembra una complicazione, diventa un momento da raccontare. L'autore lo fa attraverso i ricordi di giovane tifoso, nella narrazione si fa aiutare dai protagonisti di quei giorni. È un'avventura che i sostenitori romanisti custodiscono nel cuore, nonostante non sia stata caratterizzata dalla conquista di trofei. Era la Roma di Tancredi, Manfredonia, Nela, Pellegrini, Conti, capitan Giannini, Impallomeni, Scarchilli, Rizzitelli, Voeller. Durante l'estate erano arrivati Berthold, Cervone e Comi. Il presidente era Viola. In panchina, solo per quell'anno, c'era un allenatore carismatico come Gigi Radice. Era una squadra che giocava con il cuore, in uno stadio costruito per il calcio, un impianto che consentiva al pubblico di fare la differenza. Il libro, per chi era sugli spalti, è un'occasione per rivivere le avventure di quei giorni. Per chi invece ne avesse sentito solo parlare, rappresenta il momento giusto per scoprire la verità. Prefazione è di Ruggero Radice, il figlio di Gigi. Sono trascorsi 30 anni, il calcio italiano oggi ha bisogno di una ventata di romanticismo. L'anno del Flaminio è la risposta.‎

‎Grimal Pierre‎

‎L'anima romana. Valori e stili di vita della civiltà latina‎

‎br. Il giovane Marco Annio Vero (futuro imperatore di Roma coi nome di Marco Aurelio) e il suo maestro, il filosofo Frontone, passeggiano, a piedi o a cavallo, dialogando ininterrottamente. Attraverso questo particolare dispositivo della narrazione, Pierre Grimal - tra i massimi esperti mondiali della cultura latina - racconta le principali tappe che segnano la storia di Roma, dalla sua fondazione sino all'apogeo dell'Impero. Sotto la finzione del romanzo storico si cela dunque un libro di storia vera: le figure del vecchio maestro e del suo giovane allievo giungono a disegnare un affresco particolarmente veritiero per chi voglia conoscere l'atmosfera entro la quale sorge e si sviluppa "l'anima romana".‎

‎Procaccia M. (cur.); Spagnoletto A. (cur.)‎

‎Tutto l'oro e l'argento di Roma. L'immagine di Roma nella tradizione ebraica‎

‎ill.‎

‎Cogoni Gianluca; Di Luglio Daniela‎

‎La vita quotidiana nell'antica Roma‎

‎br. Ville signorili con bagni da seicentomila sesterzi, matrone inclini a fustigare la serva di turno per un'acconciatura mal riuscita, sacerdoti che correvano seminudi nei boschi colpendo le donne che incontravano con fruste di pelli di capra, toghe tanto bianche da rendere i politici che le indossavano "candidati", insegnanti pagati miseramente e vessati dai genitori degli alunni, liberti enormemente più ricchi di senatori, Catone che nutriva con le olive cadute a terra i suoi schiavi, spettacoli davanti a decine di migliaia di spettatori, sapone usato per schiarire i capelli ma non per lavarsi. Il mondo dell'antica Roma è estremamente complesso e la vita quotidiana dei suoi abitanti ancor di più. In questo saggio si descrive con informazioni che spaziano dall'economia agli svaghi, dall'alimentazione alla moda, tutto quello che occorre sapere per comprendere come si viveva nei giorni dell'impero.‎

‎González Salinero Raúl‎

‎Le persecuzioni contro i cristiani nell'impero romano. Approccio critico‎

‎br. Il tema delle persecuzioni è oggetto di interesse scientifico fin dal secolo XIX e ha costituito l'argomento di svariati romanzi e film nel corso del secolo scorso. La storiografia tradizionale, sviluppatasi fondamentalmente in ambiente ecclesiastico, ha contribuito decisamente a sedimentare nell'inconscio collettivo una serie di miti e stereotipi ideologici che, spesso, non corrispondono alla verità storica. A partire dallo studio critico e minuzioso delle fonti antiche - e basandosi sugli apporti più recenti dell'attuale storiografia - l'autore cerca di evidenziare in quest'opera l'origine, le cause, lo sviluppo e il fiasco storico delle persecuzioni contro i cristiani nell'Impero romano. Ne viene fuori una sintesi critica rigorosa che intende svelare il vero significato di questo episodio storico, tanto essenziale nello sviluppo del cristianesimo (articolato in buona parte sul ricordo e sull'esaltazione del sangue sparso dai santi martiri) quanto falsato dall'anchilosata deformità dei miti e delle leggende alle quali ha dato origine.‎

‎André Jacques‎

‎Storia dell'alimentazione nell'antica Roma‎

‎br. La storia dell'alimentazione diventa in queste pagine una storia sociale, culturale ed economica dell'antica Roma. Jacques André sviscera ogni ingrediente di questo argomento di assoluta importanza per comprendere la vita quotidiana nell'antichità e le radici della cucina e dell'agricoltura italiane fino ai giorni nostri. Nulla è trascurato: gli elementi botanici, le tecniche di coltura e lavorazione, le tradizioni e le mode, il rapporto tra cibo e classi sociali, i riferimenti ai grandi autori e ai legislatori, gli aspetti economici della produzione alimentare e, soprattutto, i dettagli accurati di una gastronomia elaborata, ricca e fantasiosa. Ogni informazione è suffragata da un ricco corredo di note bibliografiche, anch'esse componente fondamentale di questo libro erudito e curioso, divenuto ormai un classico per gli appassionati di storia romana e di storia dell'alimentazione.‎

‎Jones Peter‎

‎Breve storia di Roma. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere‎

‎br. Roma antica è qualcosa di più che un elenco da mandare a memoria di consoli, guerre, poeti e imperatori, e non è neppure soltanto una serie di versioni dal latino con cui combattere al liceo, confidando nell'aiuto di un pesante dizionario. La Roma classica è stata tantissime altre cose, nei suoi oltre 1200 anni di storia, a partire dalla vita comune del contadino fino alla dieta quotidiana del mercante, dal salario del soldato allo scatenato tifo popolare per i gladiatori, dai lupanari all'incredibile efficienza della sua (costosa) macchina bellica. Per questo "Breve storia di Roma" è una lettura tanto godibile: è un libro che riporta alla vita un mondo intero, con un tocco di ironica semplicità e un'erudizione totalmente priva di pedanteria, facendoci innamorare del più duraturo degli imperi antichi, dal quale tutti noi, in ultima istanza, deriviamo. I romani ci hanno dato il calendario su cui ancora ci basiamo, la lingua che parliamo e la struttura delle nostre leggi, ma quanto sappiamo veramente di loro? Scritto per brevi capitoli, che toccano ogni aspetto della romanità, questo libro ci aiuta a capire, con leggerezza, quanto sia importante la conoscenza del mondo classico; non perché sia astrattamente necessario, ma perché, semplicemente, è bello.‎

‎Carandini Andrea‎

‎Il fuoco sacro di Roma. Vesta, Romolo, Enea‎

‎ill., ril. A Roma la dea del fuoco pubblico era Vesta. Il suo culto è stato istituito probabilmente da Romolo intorno alla metà dell'VIII secolo a.C. Due secoli dopo Roma incoraggia su questo fuoco pubblico un mito fondativo più cosmopolita: sarebbe stato portato nel Lazio da Enea, che lo avrebbe salvato da Troia in fiamme. Il fuoco dei Romani è stato spento e riacceso dalle vestali ogni primo giorno di marzo nel corso di 1150 anni. Le sei sacerdotesse, strappate da bambine alla famiglia, dovevano conservarsi illibate per almeno trent'anni. In compenso veniva loro riconosciuto un rango elevatissimo ed erano le sole donne che a Roma possedessero una piena capacità giuridica. Andrea Carandini e la sua scuola hanno ricostruito il santuario di Vesta e parte del circondario, contribuendo in modo fondamentale alla comprensione del centro sacrale, istituzionale e culturale della città-stato. Grazie a uno scavo durato un trentennio è stato possibile analizzare la radura o lucus di Vesta, i luoghi di culto dei Lari, di Marte e Ops, di Giove Statore, e conoscere le capanne e le case delle vestali, dei re e dei massimi sacerdoti della città-stato. Raccontare la storia di questo cuore urbano a un vasto pubblico è la ragione del libro.‎

‎Apicio Marco; Introna F. (cur.)‎

‎Antica cucina romana. Testo latino a fronte‎

‎br. Il De re coquinaria è un corpus di ricette in dieci libri attribuiti a Marco Gavio Apicio, grande cultore della tavola raffinata, contemporaneo di Tiberio. In realtà il centone, in base alla lingua in cui è compilato, si può datare nel complesso intorno alla fine del IV secolo d. C., di sicuro è stata ricopiato molte volte e alcune parti sono andate perdute. Può darsi che il nucleo originario di tale raccolta sia effettivamente un trattato apiciano, magari trasmesso a lungo solo per via orale, su cui poi nel tempo si sono innestati gli altri manuali. Il ricettario, nato con finalità pratiche e redatto in uno stile semplice ma ricco di termini tecnici, rappresenta la documentazione più antica che possediamo a riguardo degli usi alimentari, delle modalità di preparazione e delle combinazioni di sapori dei Romani.‎

‎Foti Claudio‎

‎Defixiones. Le tavolette magiche nell'antica Roma‎

‎br. Questo saggio passa in rassegna aspetti poco noti al grande pubblico della magia nel periodo greco-romano avvalendosi di testi scritti, in un arco di tempo che va dal 776 a.C. fino alla fine dell'Impero Romano (476 d.C). Ma cosa si intende per magia? La definizione in se stessa è più problematica di quanto si pensi e spesso sono necessarie decine di pagine di speculazioni filosofiche solo per introdurre l'argomento. È fondamentale che un testo che si rivolga a non studiosi della materia e persino a profani della stessa, riesca a sintetizzare i temi trattati, senza alcun dogma, permettendo così al lettore di elaborare la sua idea personale. Dobbiamo però partire da un assunto spesso ignorato o dato per scontato: la magia antica basava i suoi riti richiamando forze ed entità per lo più malevole. Esse ne costituivano il fulcro, senza cui i riti non potevano essere attuati. Tale pratica troverà la sua massima espressione attraverso l'utilizzazione delle Tavolette Maledette. Nel libro, dapprima analizzeremo l'aspetto magico di Roma, i riti e le superstizioni, poi andremo a scoprire chi erano gli stregoni e le streghe dell'epoca nonché le leggi promulgate per arrestare il fenomeno magico a livello sociale. Successivamente ci inoltreremo nell'affascinante e poco conosciuto campo delle Defixiones. Queste saranno affrontate e sviscerate attraverso vari criteri, tra cui il materiale di costruzione, la provenienza geografica e il tipo di magia.‎

‎Giardina A. (cur.)‎

‎L'uomo romano‎

‎br. Il politico e il cittadino, il soldato, il sacerdote, il giurista, il contadino, lo schiavo, il liberto, il mercante, l'artigiano, il povero, il bandito: come in un gioco di mille specchi, il volto dell'uomo romano cambia a seconda dei punti di osservazione. Andrea Giardina è professore di Storia romana nell'Università di Roma La Sapienza.‎

‎Franchetti Giorgio‎

‎Dining with the ancient romans. History, daily life and numerous recipes to discover the eating habits of our cultural ancestors‎

‎ill., br. Come mangiavano gli antichi romani? Quanto spendevano per mangiare fuori casa? Cosa avremmo trovato nelle locande dell'epoca? Esistevano già le diete? E i sommeliers? A queste, e ad altre domande, prova a rispondere l'autore di questo libro, che vi prenderà per mano e vi condurrà in un incredibile e coloratissimo viaggio nel tempo alla scoperta delle abitudini alimentari dei romani. Potrete stupire i vostri amici con una cena particolare, di quelle con cui il famoso Apicio si divertiva a sorprendere i propri invitati con piatti incredibili. All'interno troverete 124 gustosissime ricette ricostruite dall'archeocuoca Cristina Conte ma anche 10 schede di approfondimento su alcuni importanti argomenti, come il garum, il mulsum, il myrtatum, cioè l'antica mortadella, e tanti aneddoti riguardo personaggi famosi dell'antica Roma. Cosa aspettate allora? Fate le valigie e partite per questo viaggio nel tempo e nell'antico gusto e non dimenticate di portare... l'appetito, l'unica cosa che dovrete mettere voi!‎

‎Vita quotidiana nella Roma imperiale. Ediz. tedesca. Con video scaricabile online‎

‎ill., ril. Il libro accompagna il lettore in un immaginario viaggio nel tempo, che lo porterà a conoscere la civiltà romana partendo da uno dei periodi più splendidi della sua storia, quello della dinastia degli imperatori Flavi. Il testo - quasi un reportage giornalistico - narra il primo giorno dell'inaugurazione del Colosseo nell.80 d.C., ispirandosi a fonti dell'epoca, in particolare al poemetto De spectaculis del poeta Marziale, eccezionale cronista. Al tempo stesso, il racconto segue idealmente i multiformi aspetti della vita quotidiana dei cittadini romani, così come continua a svolgersi nel corso di quella stessa giornata.‎

‎Capone Lorenzo‎

‎Puglia archeologica. Dalla preistoria alla presenza romana‎

‎ill.‎

‎Marqués Néstor F.‎

‎Un anno nell'antica Roma. La vita quotidiana dei romani attraverso il loro calendario‎

‎ill., br. Un saggio che svela l'antica Roma attraverso il suo calendario, grazie ad un approccio in cui cultura e storia si fondono in modo versatile. Un viaggio della durata di un anno attraverso la cultura e la storia dell'antica Roma. Néstor F. Marqués, esperto Cicerone e sopraffina guida turistica, invita il lettore a partecipare alle feste e alle cerimonie civili e religiose, ad osservare le occupazioni quotidiane, acomprendere il modo di pensare e di vivere , ad ammirare la struttura sociale e legislativa di quella straordinaria civiltà romana in cui affondano le nostre radici. Mischiandosi fra una folla di schiavi e mercanti, senatori e soldati, contadini e imperatori, il lettore attraverserà diacronicamente il calendario romano, divenendo parte integrante di un mondo affascinante e di incommensurabile bellezza.‎

‎Canfora Luciano‎

‎La prima marcia su Roma‎

‎br. "All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi." Così iniziano le "Res Gestae Divi Augusti", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le più feroci proscrizioni. Questa la "marcia su Roma" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C.‎

‎Fagiolo M. (cur.)‎

‎Dante e Roma‎

‎ill., br. Il libro presenta gli Atti del Convegno "Dante e Roma", promosso dal Centro di Studi sulla Cultura e l'Immagine di Roma e dall'Istituto Nazionale di Studi Romani (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 2-3 dicembre 2021), col patrocinio del Ministero della Cultura, del Comitato Nazionale "Dante 2021" e della Regione Lazio. Il Convegno è stato imperniato sulle seguenti tematiche: - Memorie e personaggi della storia antica nella Divina Commedia, da Augusto a Traiano. - Roma nell'età di Dante. - Bonifacio VIII e gli altri papi condannati nella Commedia. - I due Soli: il Papato e l'Impero nel pensiero politico di Dante. Il rapporto conflittuale con la Chiesa romana: Roma come Babilonia o Nuova Gerusalemme? - Il Grande Giubileo: Roma centro del mondo e l'assimilazione tra l'itinerario dantesco verso l'Empireo e il viaggio dei romei alla ricerca del perdono. - Homo viator: il viaggio e il pellegrinaggio simbolico "per giungere a una nuova condizione di armonia, di pace, di felicità" (papa Francesco, 2021). - Luoghi simbolici di Roma, dal Monte "Malo" a Ponte Sant'Angelo. - La Roma ideale come Civitas Dei e prefigurazione del Paradiso. - Echi danteschi nell'arte romana del Rinascimento e del Manierismo. - L'idea novecentesca per un memoriale monumentale a Dante: i progetti di Cesare Laurenti, Armando Brasini, Giuseppe Terragni e Raffaele De Vico. In Appendice vengono ripubblicati i testi del volume Roma "onde Cristo è romano" (edito nel 1937 dall'Istituto di Studi Romani). Saggi di: Andrea Alessi, Carla Benocci, Rino Caputo, Franco Cardini, Monica Centanni, Marcello Fagiolo, Giulio Ferroni, Ilaria Fiumi Sermattei, Pietro Gibellini, Nicola Longo, Vito Rocco Panetta, Elisabetta Procida, Diego Quaglioni, Luca Ribichini, Serena Romano, Marcello Teodonio.‎

‎Kornmüller Massimiliano‎

‎Magica incantamenta. Manuale teorico-pratico di magia romana‎

‎ill., br. Nella prima parte dell'opera viene analizzato il concetto di magia, intesa come arte di dominare lo spirito vitale della natura, tecnicamente definito "mana", alla luce degli studi etno-antropologici, dei testi romani e greci, e dei reperti archeologici. La seconda parte, invece, è un vero e proprio manuale di magia pratica nel quale, prendendo come riferimento il rito di magia amorosa contenuto nell'Egloga VIII di Virgilio, vengono esplicitati i mezzi, i luoghi, i tempi e l'atteggiamento spirituale da adottare per l'operazione magica. In appendice il lettore potrà trovare un ampio formulario operativo illustrato, suddiviso secondo la tradizionale tripartizione: amore, lavoro/affari, salute.‎

‎Dupont Florence‎

‎La vita quotidiana nella Roma repubblicana‎

‎br. Un affascinante viaggio attraverso le varie dimensioni che delineano il ritratto del cittadino della Roma repubblicana. Dall'atteggiamento del civis romano di fronte alla scelta tra libertà o morte fino ai giochi dell'amore e del banchetto, Dupont ci restituisce la vita di tutti i giorni di più di duemila anni fa, intrecciando il gusto del racconto con l'uso fedele delle fonti antiche. Florence Dupont, storica del mondo antico, insegna all'Università di Paris VII.‎

‎Fezzi Luca‎

‎Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma‎

‎ril. Nel gennaio 49 a.C, Cesare, conquistatore delle Gallie, sfidò un ultimatum senatorio. Alla testa di alcune coorti legionarie varcò il Rubicone, pronunziando una celebre frase. Nello stesso giorno occupò Rimini, presidio strategico della terra Italia. Si spinse poi verso sud, minacciando la stessa Roma, cuore di una res publica ormai egemone sul Mediterraneo. Pompeo, incaricato di fermarlo, rispose con una mossa meno celebre ma altrettanto fatidica. Ordinò all'intera classe politica di abbandonare la città e di seguirlo, per contrattaccare dal meridione della Penisola o, addirittura, dai Balcani. Il panico fu inenarrabile. Mai i romani si erano trovati di fronte a una situazione del genere. L'Urbe, nella sua secolare storia, era stata sempre difesa, con alterne fortune, da nemici esterni e interni. A Cesare essa fu invece abbandonata, assieme al suo ricchissimo tesoro. Che cosa avvenne in quei terribili giorni? Come si giunse a una situazione tanto sconcertante? Roma era davvero indifendibile? Quali furono le conseguenze della fuga pompeiana? Per rispondere occorre ricostruire la temperie politica e istituzionale che aveva trasformato la gloriosa res publica in un sistema logoro e corrotto, nel quale ormai troppi non credevano più, e che Cesare riuscì a piegare con rapidità impressionante.‎

‎Cecconi Giovanni Alberto‎

‎La città e l'impero. Una storia del mondo romano dalle origini a Teodosio il Grande. Nuova ediz.‎

‎br. Una storia generale che tratta da una molteplicità di prospettive la complessa e millenaria vicenda che dalle origini di Roma arriva alla divisione politica dell'impero avvenuta dopo la morte di Teodosio I. Vi sono messi a fuoco e in interazione reciproca eventi e processi sociali, prassi politica e ideologia del potere, dinamiche religiose, rapporti tra governo centrale, province e città. Questa nuova edizione, ampiamente riveduta, tiene conto delle recenti scoperte di importanti documenti e degli sviluppi del dibattito storiografico. All'aggiornamento bibliografico e degli apparati di note si unisce ora una cronologia selezionata.‎

‎Bayet Jean‎

‎La religione romana. Storia politica e psicologia‎

‎br. Dai movimenti migratori nel corso del II millennio a.C. alla caduta dell'Impero, dai culti primitivi ai complessi sincretismi dell'età imperiale, Jean Bayet ricostruisce il «continuum» e le costanti psicologiche della religione romana. Opera di storia e di cultura e ormai considerata un classico degli studi sul fenomeno religioso nel mondo romano, "La religione romana" - ora arricchita di una nuova postfazione di John Scheid, tra i massimi esperti contemporanei dei culti romani, trascende il campo specifico suo proprio, e ci offre l'affascinante quadro di una civiltà, della sua storia ma anche della sua cultura e della sua vita quotidiana.‎

‎Cardullo Simone‎

‎Le antiche misure romane‎

‎brossura Ha scelto un punto di vista molto particolare Simone Cardullo per quest'ultima sua fatica. Ciò che l'autore ci offre è un approfondito studio sulle unità di misura usate dai latini nel loro rapportarsi col mondo. È molto più di un'analisi fredda e distaccata, perché ci proietta nella realtà della grande Roma e delle sue province, in un mondo incredibilmente esteso e al contempo incredibilmente variegato. È così quindi che si scardina ciò che più sembrava scontato. L'autore prima instilla il dubbio, poi, partendo da riflessioni acute e rapportando l'esperienza degli antichi romani alla propria personale, inizia un percorso di ricostruzione attenta, minuziosa e decisamente curiosa puntando i proiettori su un aspetto della Storia romana per nulla scontato.‎

‎Martino Pasquale‎

‎La guerra civile non si farà. Roma 70-63 a.C.‎

‎brossura Questo libro narra una guerra civile strisciante. Il racconto, filologicamente fondato, racconta le "vite parallele" di Lucio Sergio Catilina e Marco Tullio Cicerone fino all'ultimo drammatico duello. E compone l'affresco di una città e dei suoi luoghi, di uomini e donne, di contadini e soldati, di plebei, schiavi e giovani aristocratici.‎

‎Jones Peter‎

‎Breve storia di Roma. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere‎

‎br. Roma antica è qualcosa di più che un elenco da mandare a memoria di consoli, guerre, poeti e imperatori, e non è neppure soltanto una serie di versioni dal latino con cui combattere al liceo, confidando nell'aiuto di un pesante dizionario. La Roma classica è stata tantissime altre cose, nei suoi oltre 1200 anni di storia, a partire dalla vita comune del contadino fino alla dieta quotidiana del mercante, dal salario del soldato allo scatenato tifo popolare per i gladiatori, dai lupanari all'incredibile efficienza della sua (costosa) macchina bellica. Per questo "Breve storia di Roma" è una lettura tanto godibile: è un libro che riporta alla vita un mondo intero, con un tocco di ironica semplicità e un'erudizione totalmente priva di pedanteria, facendoci innamorare del più duraturo degli imperi antichi, dal quale tutti noi, in ultima istanza, deriviamo. I romani ci hanno dato il calendario su cui ancora ci basiamo, la lingua che parliamo e la struttura delle nostre leggi, ma quanto sappiamo veramente di loro? Scritto per brevi capitoli, che toccano ogni aspetto della romanità, questo libro ci aiuta a capire, con leggerezza, quanto sia importante la conoscenza del mondo classico; non perché sia astrattamente necessario, ma perché, semplicemente, è bello.‎

‎Cantarella Eva‎

‎Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma‎

‎br. Dopo la ricognizione sull'eros greco, Eva Cantarella, parla dell'amore al tempo dei romani. Per un romano la virilità era la massima virtù; e i romani venivano educati ad assoggettare e a essere dominatori, nella politica come nell'amore e nel sesso. E infatti da una violenza, quella di Marte ai danni di Rea Silvia, nasce Romolo, il fondatore della città. L'altra faccia della sessualità romana è l'etica del vanto, il gloriarsi della propria virilità anche negli aspetti più concreti e materiali. Ecco allora i "Carmina Priapea", gioiosa celebrazione di Priapo, il dio del fallo, coi suoi spropositati attributi; ecco graffiti e iscrizioni di palestre, taverne, muri la cui gioiosa crudezza sconfina spesso nell'oscenità, ecco leggende popolate da membri maschili che spuntano dal focolare per fecondare innocenti fanciulle. Ed ecco dotti ma spassosi intermezzi, dove l'autrice guida il lettore attraverso le pratiche osculatorie (i tre modi di nominare il bacio, osculum, savium e basium), le tariffe, le specializzazioni e l'abbigliamento delle prostitute, i riti matrimoniali e di fecondità. E le donne? Ci sono quelle che si adeguano (Porzia, che si suicida inghiottendo carboni ardenti), le donne modello di virtù (Lucrezia) e le ribelli (Sulpicia), contro cui si accaniscono le leggi moralizzatrici. E poi i "veri" uomini, Augusto e Cesare, i poeti Orazio e Marziale, e ovviamente, Catullo, che chiede con pari trasporto i baci della bella Lesbia e del tenero Giuvenzio.‎

‎Sermonti Rutilio‎

‎Lo spirito di Roma. In cinque episodi‎

‎ill., br. I cinque episodi raccontati attraverso le immagini e le parole di Rutilio Sermonti ripercorrono la nascita e lo sviluppo della vocazione imperiale di Roma, dal solco tracciato da Romolo sino al passaggio del Rubicone di Cesare, rievocano le gesta di coloro che, come Caio Duilio, inaugurarono la missione romana nel mediterraneo, e riabilitano il contegno tenuto da uomini come Ponzio Pilato, nel suo cruciale appuntamento con l'imperscrutabile disegno divino. Pochi ma intensi e significativi attimi della storia romana capaci di illuminare il valore metastorico della sua missione, di cogliere alcuni passaggi salienti della costruzione di una civiltà che fu innanzitutto espressione di un modello umano prim'ancora che militare, politico e giuridico.‎

‎Letta C. (cur.); Segenni S. (cur.)‎

‎Roma e le sue province. Dalla prima guerra punica a Diocleziano‎

‎ill., br. Questa raccolta di saggi propone una sintesi aggiornata e completa sulle province di Roma antica, che ne analizza la natura e i meccanismi di funzionamento, fa il punto delle nostre conoscenze su ciascuna di esse e propone un primo approccio a quella realtà grandiosa, multiforme e complessa che fu l'impero romano, mettendo a fuoco aspetti che anche nei migliori manuali di storia romana sono trascurati o sottintesi.‎

‎Santangelo Federico‎

‎Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite‎

‎br. La storia della repubblica romana è convenzionalmente compresa tra la caduta di Tarquinio il Superbo (510 a.C.) e la battaglia di Azio (31 a.C.). Questi due spartiacque tradizionali comprendono quasi cinque secoli, nei quali Roma compie la transizione da città-Stato a centro di un impero mediterraneo, e il suo regime politico passa da una repubblica oligarchica a una monarchia di fatto. Il volume ne propone una storia attraverso una prospettiva originale: quaranta saggi biografici, dedicati a figure di grande rilievo, ma relativamente poco note. Da Lucrezia a Livia, da Massinissa a Ponzio Telesino, da Livio Andronico a Varrone, viene tracciato il quadro di uno sviluppo complesso e multipolare. La politica, l'economia, la religione, la vita intellettuale ne emergono come livelli strettamente integrati di una vicenda storica carica di conflitti e densamente articolata nel tempo e nello spazio.‎

‎Syme Ronald; Traina G. (cur.)‎

‎La rivoluzione romana‎

‎br. "La rivoluzione romana" affronta uno dei nodi cruciali della storia di Roma: la caduta della repubblica e il declino della libertà politica sino alla vittoria definitiva di Augusto e alla fondazione del regime. Opponendosi alla visione tradizionale, incentrata sulle vicende dei grandi protagonisti, Syme propone una lettura allargata del processo politico, mettendo l'accento anche sui personaggi "minori" usciti dalla catastrofe repubblicana e destinati a costituire la nuova classe dirigente della Roma del principato. Lo sguardo dello storico sorvola così sulle biografie di Pompeo, Cesare, Marco Antonio, e dello stesso Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare che dopo la presa del potere assumerà il nome di Augusto. Perdono peso anche gli avvenimenti bellici, gli affari interni e i rapporti fra Roma e le province; prendono invece rilievo le nobili casate romane e i principali alleati dei diversi capi politici. La struttura dell'oligarchia governativa assurge quindi a tema dominante della storia politica, venendo a costruire l'anello di congiunzione tra repubblica e impero. Le trasformazioni dello stato e della società, il trasferimento violento del potere e delle proprietà, la creazione del dominio di Augusto rivivono sotto gli occhi del lettore... Introduzione di Arnaldo Momigliano.‎

‎Gabba E. (cur.); Schiavone A. (cur.)‎

‎Storia di Roma. Vol. 2: L'Impero mediterraneo. La repubblica imperiale‎

‎ill.‎

‎Clemente G. (cur.); Coarelli F. (cur.); Gabba E. (cur.)‎

‎Storia di Roma. Vol. 2/2: L'Impero mediterraneo. I principi e il mondo‎

‎ill.‎

‎Carfora Anna‎

‎I cristiani ai leoni. I martiri cristiani nel contesto mediatico dei giochi gladiatori‎

‎br. Il martirio cristiano antico non cessa di affascinare gli studiosi così come un più vasto pubblico. Nell'immaginario collettivo sopravvive l'idea delle moltitudini di cristiani che andarono incontro alla morte nelle arene conquistando nuovi adepti al credo che si andava affermando. Al di là degli aspetti oleografici e leggendari che circondano la figura del martire, questo libro affronta il tema del martirio in prospettiva storica, collocando il fenomeno nei luoghi e nel contesto in cui prevalentemente si consumava: anfiteatri e giochi gladiatori. Questi costituiscono il più poderoso sistema mediatico che l'antichità abbia mai prodotto: luoghi della comunicazione tra il potere e le masse, offrivano la più ampia pubblicità e la più impressionante spettacolarità a quanto in essi avveniva, inclusa l'esecuzione delle condanne a morte. Svolgevano, inoltre, un'importante funzione politico-sociale, contribuendo alla romanizzazione dell'Impero e al rafforzamento del potere e dell'ordine sociale. Intellettuali pagani come Epitteto, Celso, Galeno, Luciano, Marco Aurelio forniscono, nei loro scritti, significative indicazioni in merito all'efficacia comunicativa e allo stile mediatico dei martiri.‎

‎Ranieri Panetta Marisa‎

‎Le donne che fecero l'Impero. Tre secoli di potere all'ombra dei Cesari‎

‎br. Modelli di riferimento per le donne romane, oggetto di critica da parte degli antichi storici, protagoniste nel centro del potere: sono le mogli e le madri che hanno affiancato coniugi e figli sul trono, influenzando scelte politiche, innovazioni sociali e culturali. Sono esistenze attraversate da complotti, guerre, apici di gloria e tragedie familiari - dal I sec. a.C. al III d.C. I profili biografici di Cleopatra, Livia, Agrippina Minore, Plotina, Giulia Domna e le sue nipoti descrivono anche le trasformazioni urbanistiche di Roma, i cambiamenti nell'arte e nelle mode. Gli uomini di cui condivisero il destino furono i detentori del massimo potere fino all'avvento dell'anarchia militare: da Giulio Cesare e Augusto ad Alessandro Severo. Li potremo conoscere meglio attraverso le donne che furono loro accanto, come interpreti di ruoli pubblici e pedine indispensabili per la propaganda e la successione.‎

‎Rocco Marco‎

‎I pretoriani. Soldati e cospiratori nel cuore di Roma‎

‎br. A non molta distanza dalla stazione Termini, il profilo urbano di Roma è segnato dalla presenza di imponenti resti, integrati nelle mura della città: è tutto ciò che rimane del perimetro dei castra praetoria, la caserma che alloggiava le coorti pretorie. Ma chi erano i pretoriani? Gli storici antichi, senatori animati per lo più da sentimenti ostili nei confronti del regime imperiale, non esitavano a considerarli lo strumento di repressione utilizzato dai Principi per schiacciare l'antica libertas repubblicana, quando non addirittura una soldataglia interessata soltanto ad accrescere i propri privilegi. Ancora oggi l'immaginario comune, nutrito dalla vulgata di certa fiction, tende a vedere nei pretoriani gli sgherri in uniforme di imperatori crudeli e pazzoidi: una muta di spietati cani da caccia sempre pronti a mordere persino la mano di chi li nutriva. Questo volume si propone di ampliare la visuale sulle fonti, per meglio definire il volto degli uomini - soldati, tutori dell'ordine, funzionari - che marciarono sotto l'insegna dello Scorpione.‎

‎Cresci Marrone Giovannella; Rohr Vio Francesca; Calvelli Lorenzo‎

‎Roma antica. Storia e documenti‎

‎ill., br. Il manuale esamina con metodo critico la storia romana dalle origini alla caduta dell'impero d'Occidente, privilegiando una forte base interdisciplinare di fonti: testi letterari, iscrizioni, monete, papiri, monumenti e architetture, oggetti della cultura materiale. Il volume comprende un ampio apparato illustrativo oltreché utili sussidi per lo studio e una versione online. Questa edizione offre due nuove linee di approfondimento, relative alla storia di genere e alla diffusione del cristianesimo, e fa il punto anche sulle più recenti novità documentarie.‎

‎Dalmasso Lorenzo‎

‎Il vino nell'antica Roma. Così bevevano i Romani‎

‎brossura Della gastronomia romana conosciamo molto, quasi tutto, grazie ai trattati culinari fortunatamente giunti fino a noi. Più oscuro, difficile da ricostruire è il loro rapporto con il vino: ancora più importante del cibo, se possibile, perché legato ad una dimensione spirituale, oltre che materiale. Il vino come tramite, "ponte" verso la dimensione del divino: ma un divino inquietante, imprevedibile e irrazionale. È vero che il vino in Roma si beveva diluito e mai puro? E non solo con acqua (anche calda) ma persino con resine e profumi? Che si preferivano i vini invecchiati dai tre lustri in su? Che alle donne era severissimamente proibito berne - salvo poi che Livia, la moglie di Augusto, si vantasse di avere raggiunto l'età di ottantasei anni facendone largo uso? A queste e a molte altre curiosità storiche, letterarie ed artistiche sul vino dei Romani risponde questo volume agile e divulgativo.‎

‎Puliga Donatella; Panichi Silvia‎

‎Roma. Monumenti, miti, storie della città eterna‎

‎brossura Nessuna città più di Roma si può raccontare attraverso statue, palazzi, templi: leggendone i monumenti esemplari come fossero pagine di un diario storico, ci si immerge nel suo splendore antico. Il sepolcro degli Scipioni narra la lotta per il predominio sul Mediterraneo e la Colonna Traiana si erge sulla sanguinosa guerra contro i Daci. L'Ara Pacis è il simbolo del potere assoluto, la Domus Aurea è il primo "palazzo imperiale", con tanto di lago artificiale, dove Nerone dava le sue feste e, secoli dopo, artisti come Raffaello si addentravano nelle stanze sotterranee per copiare le splendide decorazioni. E l'arco di Costantino, costruito per onorare la visione della croce che riportava l'iscrizione "in questo segno vincerai". In un libro che conduce il lettore alla scoperta dei miti nascosti e svelati, nel ricordo di poeti e viaggiatori che vi s'ispirarono.‎

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