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Braccesi Lorenzo
Agrippina, la sposa di un mito
br. Dal padre aveva appreso la disinvoltura a convivere con le truppe. Dalla madre il carattere passionale e l'arroganza di casta non disgiunta dalla capacità di sedurre anche i ceti subalterni. Dal nonno Augusto aveva ereditato il senso dell'autorità e il rispetto per la tradizione dei valori romani. Ma Agrippina era donna e, se una donna del I secolo d.C. voleva emergere, doveva pilotare nell'ombra l'azione del marito. Lorenzo Braccesi ricostruisce le inclinazioni politiche, i vertici di gloria, le vicende d'amore e di disperazione di Agrippina, personalità dirompente della dinastia giulio-claudia.
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Coloru Omar
L'imperatore prigioniero. Valeriano, la Persia e la disfatta di Edessa
br. Nel 260 d.C. l'imperatore Valeriano viene catturato dal 're dei re' Shapur I: finirà i suoi giorni in Persia in una vergognosa prigionia. Per i Romani è una catastrofe senza precedenti, ancor più terribile di quella avvenuta a Carre nel 53 a.C. Roma si trova così a dover affrontare la fase peggiore della crisi che affligge l'impero nel terzo secolo. I Persiani premono sui confini orientali, i territori dell'Europa occidentale sono sconvolti dalle incursioni delle popolazioni barbariche, mentre in tutto l'impero infuria la persecuzione dei cristiani voluta dall'imperatore, che vede in questa religione una minaccia per la tenuta dello Stato. La cattura di Valeriano provoca movimenti separatisti all'interno dell'impero stesso che portano l'usurpatore Postumo a creare un impero delle Gallie. Ancora più della disfatta di Carre, la fine ingloriosa di Valeriano peserà come una macchia indelebile nell'immaginario romano.
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Vincenti Umberto
La costituzione di Roma antica
br. Nel mondo antico Roma visse come entità politica indipendente per quasi milletrecento anni, nel corso dei quali le regole attributive del potere pubblico variarono più volte. La progressiva evoluzione fu categorizzata dagli stessi romani, che individuarono una pluralità di tipi di costituzione: dalla monarchia alla repubblica, dal principato augusteo al dispotismo del dominato dioclezianeo-costantiniano. In seguito, le forme della res publica - e le virtutes dei suoi cittadini - furono utilizzate dal pensiero giuspolitico moderno in funzione della costruzione dello stato di diritto. La res publica romana divenne così un modello a cui si ispireranno le rivoluzioni settecentesche e il costituzionalismo che da queste geminò. Questo modello è tuttora studiato e ammirato: da esso - dalla sua struttura antitirannica - trae oggi ispirazione il miglior pensiero neo-repubblicano, impegnato a contrastare la deriva oligarchica delle democrazie contemporanee.
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Brizzi Giovanni
70 d. C. La conquista di Gerusalemme
br. "Qualcosa di tremendo e sconosciuto scuote il mondo nel primo secolo dopo Cristo, scardina la polis antica e mina le fondamenta dell'impero. Giovanni Brizzi fornisce dati agghiaccianti. Nello spazio mediterraneo i morti sono quelli di una piccola Shoah. Scavi recenti nelle fondamenta di Cirene hanno portato in luce i segni di un vero e proprio cataclisma. Per la prima volta Roma si trova di fronte a combattenti fanatici e indomabili, ebbri di furore religioso. Da allora i due mondi si divideranno e la proverbiale capacità di assorbimento dei Romani nei confronti di culture 'altre' nulla potrà con i titolari della prima religione del Libro." (Paolo Rumiz)
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Momigliano Arnaldo; Mastrocinque A. (cur.)
Manuale di storia romana
brossura
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De Feo Vittorio
La piazza del Quirinale
ill., ril.
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De Bellis Gina
Roma. Alla luce di uno sguardo-Rome. The inner light of a glance. Ediz. illustrata
ill., br. Il titolo simbolico racchiude l'essenza propria di Roma che si svela in oltre 80 scatti corredati da didascalie in italiano e inglese. "Un occhio contemporaneo osserva la città antica e non nascono parole ma immagini" che immortalano tanto gli angoli più insoliti quanto i luoghi più conosciuti della "città degli echi, delle illusioni e del desiderio". Un desiderio che si rinnova ogni qualvolta la si guarda davvero. Un desiderio di costante ricerca della luce emanata ovunque tanto da divenire essa stessa un'eco che suona e risuona dentro e fuori chiunque l'ascolti e la intercetti. Una luce dominante realtà e fotografie che restituiscono l'istante esatto vissuto. Una luce che si rintraccia sia nell'immagine dell'ingresso ai giardini segreti e al padiglione dell'uccelliera a Villa Borghese sia in quella dei panni stesi a via di Tormarancia o al Tufello oppure ne la porta di bronzo del tempio del Divo Romolo al foro romano o nella street art a Testaccio e ancora nel Colosseo dopo la nevicata del febbraio 2012 o nelle cupole delle chiese Santa Maria dei miracoli e Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo, più suggestive così imbiancate.
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D'Amato Raffaele
Centurioni romani. 753 a.C.-500 d.C.
ill. L'immagine popolare della legione romana è strettamente collegata a quella della sua più famosa classe di ufficiali: i centurioni, caratterizzati dalla cresta trasversale sull'elmo, dagli schinieri decorati a protezione delle gambe, dal bastone di vite impugnato nella mano destra. Furono i centurioni a mantenere esercizio e disciplina tra i legionari, con brutalità ma con efficacia, e furono le loro virtù militari e il loro coraggio a costituire il nerbo della macchina militare romana. Attingendo a una gran quantità di reperti archeologici e di fonti storico-letterarie, questo libro descrive gli incarichi, le carriere e l'aspetto dei centurioni durante l'epoca regia, consolare e classico-imperiale, fino alla caduta dell'Impero d'Occidente.
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Fields Nic
I legionari di Roma in età repubblicana 298-105 a. C.
ill., br. Dall'ultima, grande guerra contro i Sanniti (298-290 a.C.) all'apice della gloria della Repubblica nel I secolo a.C., la potenza di Roma si espresse attraverso le sue legioni. Furono gli uomini che vi combattevano a conquistare la penisola italica, a sconfiggere i magnifici regni ellenistici e a distruggere l'impero commerciale di Cartagine. Alla fine, tutto il bacino del Mediterraneo si trovò sotto il dominio di Roma, tra province governate da magistrati romani e Stati clienti. Questo libro prende in esame la formazione, l'addestramento e lo sviluppo degli uomini che costruirono quel grande impero: i legionari della Roma repubblicana.
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Brandizzi Vittucci Paola
La gens Aelia Lamia. Personaggi e monumenti del I sec. a.C. a Sperlonga Roma e Formia
br. Nel 1848, in via Graziosa all'Esquilino, durante lavori di riqualificazione urbana, vengono alla luce resti di una domus, allora datata intorno al 50 a.C. Oggi, partendo dall'esame delle decorazioni e in particolare dal paesaggio rappresentato - la costa di Sperlonga - nelle splendide pitture murarie, Paola Brandizzi Vittucci propone una ridatazione della casa ad epoca augustea, affermando possibile attribuire la dimora a un membro appartenente alla gens Aelia Lamia. L'esame delle notizie fornite dalle fonti a proposito dei vari componenti della gens e dei monumenti ad essi collegabili, a Roma e a Formia, permette infatti di costruire un quadro cronologico convincente, attingendo anche alla biografia di personaggi storici contemporanei, in particolare Cicerone, fortemente legato ai Lamia.
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Gibbon Edward
Declino e caduta dell'impero romano. Ediz. integrale. Vol. 6
br. Lo sguardo posteriore, ma profondo di uno storico che sa fare i conti con l'intera epopea della romanità. Fatti, economia, diritto e cultura, questo monumentale lavoro di ricostruzione e racconto si confronta con la civiltà della grande Roma, per scoprire punti di vista nuovi, pragmatici e fecondi. "Declino e caduta dell'Impero romano" ci offre un metodo storico ricco di insegnamenti e un nuovo senso critico per l'osservazione della nostra stessa realtà. Questo lavoro rappresenta la summa degli studi di Gibbon e un autentico autoritratto della mentalità settecentesca che lo rendono un'opera imprescindibile ancora oggi.
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De Vito Francesco; Deriu Sara
I sette re di Roma. La nascita della città eterna tra mito e storia
br. Nel 753 a.C, sul colle Palatino, nasce Roma, una piccola città pastorale che ha scolpita dentro di sé la vocazione, il destino della grande civiltà. Roma sembra quasi stagliarsi da una sorta di "caos primordiale". La storia dei sette re di Roma, quindi, è la storia di sette uomini che si trovarono a governare una popolazione rurale, arretrata, preistorica, informe e di come riuscirono a scolpire su di essa i tratti - seppure abbozzati, embrionali, perfettibili - della grande civiltà che Roma di fatto diventò nei secoli a venire. In questo libro ritroverai le gesta e il carattere dei sette mitici re, dei primi uomini chiamati a incarnare le diverse anime della prismatica, benché ancora embrionale, personalità romana. In un racconto, solo in parte illuminato dalle scoperte archeologiche e dalle testimonianze storiche e letterarie giunte fino ai nostri giorni, scoprirai i primi due secoli della stona di Roma, gli albori della caput mundi.
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De Magistris Elio
Elea Velia. Indicatori di frontiera, economia del territorio
ill., br. La definizione dei confini del territorio di Elea Velia dal tardo arcaismo all'età imperiale è tra gli scopi di un survey su un'area di circa 400 kmq, illustrato in questo libro. La ricerca di superficie si è concentrata sui marcatori di frontiera, luoghi di culto liminari e installazioni difensive o di avvistamento, utilizzando, oltre le odierne tecniche di analisi, le categorie descrittive spaziali usate per tutta l'antichità classica, così come attestate dall'epigrafia confinaria greca e latina: ne risultano inattesi ampliamenti del territorio di Poseidonia a nord e delle tribù lucane a sud. Le aree costiere sono poi assorbite nella chora eleatica con una cesura delle valli fluviali anomala nel contesto dei confini spontanei di età arcaica e classica (l'antiqua observatio dei Gromatici), ma sperimentata anche nella focea Massalia.
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Nonnis Giuseppe Luigi
La flotta di Roma imperiale
br. La potenza di Roma è stata costruita non solo dalle legioni, la più perfetta macchina da guerra che il mondo abbia mai conosciuto, ma anche dalle flotte che andarono a costituire la marineria romana fin dai tempi repubblicani. In questo denso e approfondito volume, l'autore esamina, attraverso l'incrocio di tutte le fonti disponibili - letterarie, archeologiche, epigrafiche, numismatiche - l'evoluzione della flotta capitolina, la sua composizione, gli armamenti in dotazione, la tipologia delle imbarcazioni, con particolare attenzione al personale di bordo - i classiarii - che servirono sotto le insegne della repubblica prima e dell'impero poi. Un viaggio affascinante, ricco di spunti, che delinea a tutto tondo il modello strategico e l'impiego di questo potente mezzo di persuasione che contribuì grandemente all'ascesa dell'Urbe.
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Madrak Marzena
Rome I regulation and employment contracts
br.
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Camous Thierry
Tarquinio il Superbo. Il re maledetto degli Etruschi
br. Il più fastoso, il più potente dei re di Roma, colui che fece costruire i suoi monumenti più grandiosi e che impose ai Latini il suo potere, sarà considerato dai Romani un tiranno sanguinario. Il ricordo della sua dominazione basterà da solo a scongiurare per sempre il ritorno della monarchia. Ma il Superbo fu davvero un tiranno così megalomane e crudele? O tale giudizio esprime il punto di vista dei vincitori, che volevano vendicarsi del nemico etrusco e rovinarne la reputazione, dopo averne distrutto il potere e persino l'identità culturale? E ancora, i sette re, di cui tre etruschi, regnarono veramente su Roma come sostengono in coro gli storici greci e romani? Ripercorrendo le varie tappe di una leggenda, quella del re di Roma maledetto e superbo, l'autore cerca di scoprire le caratteristiche di un regno magnifico e crudele, quale fu la monarchia etrusca di Roma, indagando le cause della sua potenza.
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Tessari Luciano; Goccia F. (cur.); Boni C. (cur.)
La grande Roma di Liedholm. Raccontata dai protagonisti dello scudetto'82-'83
br. "La grande Roma di Liedholm" non è un libro, ma un viaggio nel tempo e nelle emozioni: dal titolo italiano alle tre Coppa Italia, fino alle notti di Coppa dei Campioni e all'amore sconfinato dei romanisti per la meravigliosa creatura del presidente Viola e del maestro svedese. Il racconto di una squadra memorabile in un calcio d'altri tempi; un gruppo di giocatori che ha scritto forse le pagine più belle della gloriosa storia giallorossa. Per la prima volta - è questa la grande novità -, quella fantastica squadra si racconta, "diretta" da Luciano Tessari (allenatore in seconda di Liedholm) nelle interviste raccolte da Francesco Goccia e Carlotta Boni. Ogni giocatore da Falcao a Conti, dal numero 1 Tancredi al bomber Pruzzo, passando per Chierico e Nela, - svela i propri aneddoti, disegnando un quadro unico del "Barone" e delle sue scaramanzie, della città di Roma, delle vittorie in Coppa Italiae dello lo Scudetto, fino alle notti in Coppa dei Campioni e tanto altro.
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Vasi Giuseppe
Vedute di Roma nel '700. Ediz. illustrata. Vol. 2: Chiese, conventi, ville, giardini in cento incisioni tratte dalle «Magnificenze di Roma» (voll. 6-10)
ill., br. Con la presentazione delle 200 stampe numerate, nucleo essenziale dell'opera "Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna "di Giuseppe Vasi (1710-1782), pubblicata in 10 libri tra il 1747 e il 1761, si intende restituire il volto e la struttura urbanistica della capitale cristiana nel momento in cui si stava trasformando in una città "moderna", arricchendosi, per volontà di pontefici e mecenati, di luoghi utili allo svolgimento dei complessi rapporti sociali e di opere funzionali, oltre che al decoro urbano, alle attività lavorative e commerciali. Pur mostrandosi aperto e sensibile allo spirito dei nuovi tempi, nel carattere documentativo delle sue incisioni, nella lucidità della visione e nel suo vivace senso di concretezza, l'artista rimane tuttavia legato allo spirito ancien régime che informa la corte pontificia e gli esponenti più in vista della società romana nel XVIII secolo. Il suo amore disincantato per la città, il suo interesse contemplativo per le antichità, il suo febbrile ed originale modo di lavorare all'acquaforte 'per coperture', affascineranno in particolar modo il giovane Piranesi che, giunto a Roma nel 1740, prenderà lezioni di incisione proprio presso il laboratorio del Vasi, ma supererà poi il maestro offuscandone meriti e peculiarità. Ad una resa della città fredda e analitica e alla veduta particolaristica delle emergenze monumentali ed architettoniche, tipica degli incisori che lo avevano preceduto, Vasi contrappone infatti una veduta più fine...
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Scavino Renato
La medicina magica nell'antica Roma
brossura
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Pohl Walter
Le origini etniche dell'Europa. Barbari e romani tra antichità e Medioevo
brossura Dopo la caduta dell'impero romano, iniziò il processo di formazione dell'Europa dei popoli. In età contemporanea, le ideologie nazionali hanno cercato le proprie radici attraverso una lettura molto parziale della storia alto-medievale. È opportuno, quindi, proseguire nelle indagini sui processi etnici che sono all'origine dei nuovi popoli dell'Occidente, per ricostruire una realtà che fu, senza dubbio, assai composita e contraddittoria, ma che presenta anche, alla luce degli studi più recenti, alcuni aspetti di sorprendente novità. Questa raccolta di saggi propone un'analisi delle fonti tardoantiche e altomedievali alla ricerca delle tracce delle genti che, insieme al sostrato romanizzato, costruirono l'Europa medievale: alamanni e franchi, unni e goti, angli e sassoni, avari e magiari, e soprattutto i longobardi, il cui ruolo fu determinante nella trasformazione dell'Italia. Ne risulta un panorama affascinante sulla ricerca delle identità, sui conflitti, sulle integrazioni sociali e sugli scambi culturali, tutti elementi fondamentali per le origini della nostra civiltà occidentale.
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Petrucci Stefano
Roma signora. La marea giallorossa sul mondo del calcio
brossura E' qui, adesso, l'isola che non c'è. Anzi, l'isola che c'è, la realtà che rifugge l'utopia e l'astrazione, tra i clacson che suonano per una volta non insopportabili ad ogni semaforo, su ogni strada, in ogni piazza. E' nell'allegria di chi esce di casa per settimane con la sciarpa giallorossa al collo, nei ragazzini che scoprono che è bello diventare tifosi della squadra della propria città, nel contagio dei turisti che cercano la maglia di Batistuta più delle riproduzioni del Colosseo, nella concretezza dei numeri che accompagnano quella che un giorno chiamavano "Rometta": una squadra capace di battere qualsiasi record in campo ma anche fuori, con i miliardi di valore consolidato e gli introiti legati al merchandising. Ecco l'isola del tesoro.
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Cantilena Renata; Carbone Federico
Poseidonia-Paestum e la sua moneta
ril.
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Pighi G. Battista
La religione romana
br.
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Foti Claudio
I sette talismani di Roma antica
ill., br. Nell'antica Roma ai tempi in cui il Tevere era ancora giovane si mormorava dell'esistenza di sette oggetti: i Pignora Imperii. Oggetti totemici che la proteggevano e la difendevano da sempre, che da sempre vegliavano sulla sua superiorità che andava espandendosi in tutto il mondo conosciuto. Pignora Imperii dunque, ma cosa si cela dietro questo bizzarro nome? Roma aveva veramente sette talismani che la proteggevano o si tratta solo di leggende arcaiche? Come erano fatti e quale era la storia di questi oggetti magici? Da dove venivano e come e quando sono arrivati nella Città Eterna? In questo libro scoprirete le risposte che sembrano così difficili da trovare e conoscerete la storia poco nota, ma tremendamente importante di questi oggetti fatali che avevano il compito di proteggere la città di Remo e Romolo. Le leggendarie gesta di Numa Pompilio e dell'Ancile, l'invincibile Quadriga dei Veienti, il regale Scettro di Priamo, il famoso Ago di Cibele, le preziose Ceneri di Oreste, la Veste di Iliona e il misterioso Palladio torneranno alla vita.
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Landeschi Dimitri
Sesso e poetere nella Roma imperiale. Quattro vite scandalose
br. Dimitri Landeschi ricostruisce in questo suo lavoro le vicende biografiche di quattro figure femminili appartenute alla famiglia Giulio-Claudia e vissute a Roma circa duemila anni fa. Sempre e ovunque condannate per i vizi di cui tanta storiografia offrì generosamente i dettagli, le protagoniste sono Giulia Maggiore, Messalina, Agrippina Minore e Poppea. L'intento dell'autore consiste nel reinterpretare i dati forniti dalla storiografia ufficiale in relazione a studi storici più attuali, con una buona dose di arguzia e senza pedanteria accademica. Quel che ne risulta è un saggio snello, ma incisivo, dal carattere divulgativo, destinato a chi voglia interrogarsi sull'attendibilità delle fonti, nella convinzione che la Storia sia "costituita da tanti tasselli da ricomporre pazientemente, soppesandone con mente sgombra da pregiudizi le infinite sfumature. Ciascuna figura femminile è descritta anche alla luce della situazione politica in cui visse e dell'ambiente familiare che la circondò, con rimandi a consuetudini individuali e usi sociali.
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Proietti Mancini M. (cur.)
Romani per sempre. Splendori e miserie della città più bella del mondo
ill., br. C'è ancora qualcosa che si può raccontare di Roma? Si può ancora scrivere di Roma? Alcuni tra i migliori scrittori romani, ognuno con il proprio stile e la propria letteratura, in questo libro rappresentano il loro punto di vista sulla Città Eterna. I racconti e le storie, i particolari geografici e le piazze: e ancora, la vita frenetica, la folla, i colori sgargianti, i profumi densi. Poi la via della fantasia che a Roma diventa più reale della storia vera o quella del saggio breve che racconta episodi autentici, ma tanto belli da sembrare inventati. Il Tevere che è la prima strada che attraversa Roma, le donne e i quartieri antichi e quelli moderni, le borgate, l'amore a Roma, i preti e le Chiese, il bene e il male che si confondono tra loro, tutto a comporre un arazzo intessuto di parole.
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Cecconi Giovanni A.
Governo imperiale e élites dirigenti nell'Italia tardoantica. Problemi di storia politico-amministrativa (270-476 d. C.)
br.
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Stabile Adriano
Roma story. Emozioni giallorosse dal 1927 a oggi
ill., ril. La squadra che porta il nome della Capitale, nata nel 1927, rappresenta una realtà straordinaria nel panorama calcistico italiano. Questo libro vuole raccontarne la storia attraverso episodi noti, ma narrati svelando retroscena meno conosciuti, e attraverso racconti nuovi, che fanno luce finalmente su alcune verità storiche: dal dilemma sulla data della fondazione, al totale riconoscimento della Coppa delle Fiere come trofeo ufficiale, dalle feste per gli scudetti del 1983 e del 2001 ai giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa ma non figurano negli elenchi ufficiali. Il lavoro è frutto di un'accurata ricerca, che ha permesso di ritrovare testimonianze e documenti d'epoca, e di alcune interviste condotte dall'autore a personaggi e calciatori che conoscono bene la Roma. Una raccolta di istantanee sulla Roma giallorossa: un viaggio tra i sentimenti di chi questa maglia ce l'ha cucita addosso.
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Latini Matteo
I brasiliani della Roma
ill., ril. C'è un lungo filo verdeoro che unisce Roma e il Brasile, legando idealmente il Colosseo e il Cristo di Rio, il Circo Massimo e le chilometriche spiagge di Bahia. È un legame forte, tra tanti alti e molti bassi, tra piroscafi e aerei che nel corso della quasi novantenne storia giallorossa hanno portato nella Capitale una vera e propria colonia di calciatori carioca. 'I brasiliani della Roma' vuole raggrupparli tutti insieme, in un'ideale rosa senza distinzioni tra meteore e stelle, fra campioni o presunti tali. Un dizionario dalla A di Adriano alla Z di Zago, passando per le C di Cafu e Cerezo, ma anche per la F di Fabio Junior e la V di Vagner. Storie diverse tra loro, ma accomunate da due fondamentali elementi: l'essere partite dalla patria del Futbol e l'aver, almeno per una volta, transitato per i vicoli di una città sempre a metà tra l'esaltazione e il dover contare i sogni infranti. Un alternarsi di campioni e bidoni, promesse mai sbocciate ed eroi indimenticati, in un tourbillon di emozioni non sempre positive.
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Cesa Maria
Impero tardoantico e barbari. La crisi militare da Adrianpoli al 418
br.
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Di Giacomo Vittorio
Roma dei misteri
ill., br. I Romani fecero propri i Mysteria - detti così alla greca, in senso religioso istituzionale - dopo avere a lungo frequentato l'ignoto, gestito severamente dall'autorità civile. Lo fecero quando il tedio di un mondo ridotto a sterile prassi legale: un mondo di armi e di armati, di moniti e di pene severe aveva spinto l'individuo, vagante tra sotterranee superstizioni, in braccio al Grande Mistero inteso come interrogativo non più eludibile e ad una religione priva di evidenti schemi di compensazione, ma più intimamente necessaria. In tale prospettiva vantano un diritto di presenza nel libro tutti i movimenti e tutti i sistemi in cui e per cui i Romani vennero in qualche modo a fare l'esperienza diretta dell'inconoscibile: i segni e i prodigi, le ierofanie e le teofanie, i misteri come sondaggio e decifrazione dell'ignoto. Ossia, i fenomeni di divinazione, augurazione, oracolistica, aruspicina, astrologia; e i misteri come provocazione, sfida o difesa - sul piano dell'azione e dei poteri - contro la Potenza. Vale a dire la magia, l'alchimia, la stregoneria, il satanismo, con i relativi corteggi.
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Liguori Pasquale
Borgate. Ediz. italiana e inglese
ill., ril. Pasquale "Pas" Liguori presenta il suo viaggio fotografico nelle borgate storiche romane di Acilia, Gordiani, Pietralata, Primavalle, Prenestino, Quarticciolo, San Basilio, Tiburtino III, Tor Marancia, Trullo, Tufello, Val Melaina attraverso i loro spazi densi di criticità e opportunità. Esiste, e si è avvertita, un'identità ancora salda, confluente in una somma di esperienze tale da proteggere persino dalle tentazioni fagocitarie della gentrification che ha snaturato altre, vicine periferie. Le fotografie qui raccolte sono tratte da una più ampia ricerca che continua a essere effettuata sul territorio. Esse costituiscono un tributo a chi vive i luoghi ritratti e, al tempo stesso, un invito a non dimenticare e una proposta alla cura di un valore comune.
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Pandolfi Claudia
Garum. «Si può dire che non ci sia alcun liquido, all'infuori dei profumi, che abbia preso a costare di più»
br. "Che cosa era il 'garum'? Sicuramente, una salsa di pesce, molto pregiata, presente sulle tavole dei ricchi e dei buongustai dell'antica Roma. Petronio, nella coreografica 'Cena di Trimalchione', descrive il trionfo di pietanze varie, ai cui angoli quattro statuette facevano colare da piccoli otri 'garum' al pepe sopra dei pesci, che sembravano così nuotare in una sorta di canale. Su come il 'garum' fosse preparato le fonti non sono univoche, e spesso tendono a confonderlo o ad assimilarlo con condimenti analoghi, denominati 'liquamen' e 'muria'. Attraverso un'analisi dei testi letterari, dei trattati medici e dei manuali di cucina tramandati dall'antichità, il libro ricostruisce la complessa storia di questa misteriosa salsa, che, nelle sue varianti - non ultima la colatura di alici di Cetara - sembra godere oggi di una rinnovata fortuna in diversi contesti gastronomici".
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Hopkins Keith; Beard Mary
Il Colosseo. La storia e il mito
ill., br. Il Colosseo, con il suo profilo immediatamente riconoscibile, è il più celebre monumento del mondo classico che si sia conservato. Ma cosa ne sappiamo veramente? Qual era il suo scopo originario? A cosa deve la sua fama? Keith Hopkins e Mary Beard guidano il lettore tra i segreti dell'Anfiteatro Flavio svelando l'enigma del suo fascino. Narrano la Storia e le storie - ma anche le leggende - di un luogo unico al mondo che ha vissuto infinite metamorfosi: teatro dei giochi gladiatorii e ricovero per animali e barche, testimone della morte violenta dei martiri protocristiani e immenso orto botanico. Una grandiosa architettura, simbolo stesso dell'Antichità, che in queste pagine si trasforma in un racconto avvincente, dalla posa della prima pietra fino ai "centurioni" del Ventunesimo secolo.
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Montecchio Luca
Terroristi nella storia antica. Atti di terrorismo nell'antichità romana
br. La parola terrorismo ha origine dal termine latino terror che significa alicui terrorem ferre, propriamente «portare terrore a qualcuno» ma anche «terrorizzare qualcuno». Per parlare di terrorismo servono alcuni presupposti: manifestazioni in atti violenti di distruzione destinate a intimidire e terrorizzare la popolazione, provocando perdite umane e danni materiali; chi agisce - singoli o organizzazioni - non lo fa per interesse personale (vendetta, arricchimento o follia); i membri di un'organizzazione criminale cercano di commettere atti violenti senza essere identificati; l'atto terrorista è, seppur sui generis, di carattere politico dal momento che l'organizzazione pretende di distruggere l'ordine sociale e politico esistente o obbligare il potere a cambiare una decisione presa. È possibile supporre l'esistenza di forme e/o atti di terrorismo in epoca antica? Sì, senza dubbio. Tuttavia si deve evitare di confondere le epoche e di cadere nell'errore di applicare aspetti e caratteri di questioni contemporanee alla storia antica. Nel corso della storia romana annoveriamo vari episodi che possono essere considerati come «atti terroristici». La storiografia, fino a ora, li ha valutati meri «atti di guerra», ma una rilettura è necessaria.
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Mommsen Theodor; Quattrini A. G. (cur.)
Storia di Roma. Dalla distruzione di Cartagine alla morte di Silla
br. Dalla distruzione di Cartagine alla morte di Silla si apre con una data importante, il 146 a.C., anno in cui la città principe della potenza punica e delle reti commerciali del Mediterraneo occidentale viene rasa al suolo dal valoroso generale romano Scipione l'Emiliano. Dopo l'abbattimento della principale minaccia esterna, Roma si concentra sulla propria politica interna, mentre nella regione del Ponto sulle rive del Mar Nero si afferma il regno di Mitridate. Per concludere si narra del colpo di stato operato da Silla per passare poi alla descrizione della sua morte e alle conseguenze della sua dittatura.
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Mommsen Theodor
Storia di Roma antica. Vol. 5/1: La fondazione della monarchia militare: dalla morte di Silla al passaggio del Rubicone
br. Quando Theodor Mommsen scrisse questa "Storia di Roma antica", l'archeologia d'Italia era quasi inesistente, nulla si sapeva della preistoria e poco degli Etruschi e dell'età repubblicana. Ciononostante a oggi la sua grandiosa opera resta insuperata, la sua interpretazione della civiltà romana non solo è ancora valida, ma ha anche stabilito un canone, da cui è pressoché impossibile distaccarsi. "Storia di Roma antica", che viene qui proposta in sei volumi, ha avuto un numero di edizioni incalcolabile, sia nella lingua originaria, sia in quella di molti altri Paesi.
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Fabbri Lorenzo
Mater florum. Flora e il suo culto a Roma
br. La presente monografia analizza tutti gli aspetti concernenti Flora e i riti a lei dedicati, estendendo la trattazione anche alle testimonianze provenienti dai territori italici e all'iconografia, che spazia da quella antica a una selezione di opere moderne. Oggi la dea viene comunemente associata ai fiori e al mirabile ritratto che di lei ha saputo fare Botticelli nella celeberrima Primavera, ma per gli antichi Romani ella era una divinità ben più complessa di quanto si possa pensare.
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Centini Massimo
Sulle orme di Annibale. Un'indagine sul territorio
br. Scritto come relazione finale al termine della spedizione "Annibale '85". Il libro, che qui è riproposto nella versione originale, con l'integrazione di due ampie appendici, analizza la discesa in Italia dell'esercito cartaginese, dalla Spagna fino alla morte di Annibale, dedicando ampio spazio alla questione relativa al superamento delle Alpi. Nelle pagine di questa avvincente ricostruzione sono infatti analizzati tutti i colli alpini che potrebbero aver consentito, nel 218 a.C., il transito delle truppe guidate dal grande condottiero di Cartagine. Comparando le fonti antiche che forniscono indicazioni sulla vicenda e provando a riportare le notizie giunte dagli storici del passato direttamente sul territorio, l'autore fornisce un quadro globale, che ci riporta indietro nel tempo, offrendoci anche un frammento importate della storia del Piemonte, attraverso un angolo di lettura che illustra luoghi e popolazioni antiche, realtà e leggenda.
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Chaniotis Angelos
Età di conquiste. Il mondo greco da Alessandro ad Adriano
ril. Il mondo antico plasmato da Alessandro Magno durante la sua vita fu trasformato di nuovo dalla sua precoce morte. Il periodo ellenistico che seguì fu un'epoca di frammentazione, antagonismo violento tra gli Stati maggiori e lotte tra le realtà politiche minori per mantenere un'illusione di indipendenza; e tuttavia fu anche un periodo di crescita, prosperità e conquiste intellettuali. Angelos Chaniotis delinea la vasta rete di traffici commerciali, influenze e contatti culturali, che si estese dal Mediterraneo all'Asia centrale e dalle steppe euro-asiatiche al corno d'Africa, arricchendo e vivacizzando i centri di ricchezza, potere e fermento intellettuale in tutto il mondo. Dai primi giorni della costruzione di un impero da parte di Alessandro Magno, attraverso guerre con Roma, pirati scatenati, il suicidio di Cleopatra e la diaspora ebraica, fino alla morte di Adriano, l'autore esamina istituzioni, strutture sociali, tendenze economiche, rivolgimenti politici e progressi intellettuali di un'epoca durata cinque secoli e nella quale, forse, ebbe inizio la modernità.
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Bocchiola Massimo; Sartori Marco
La congiura di Catilina
br. La congiura di Catilina, la rivolta che nell'autunno del 63 a.C. avrebbe dovuto decapitare i vertici della Repubblica romana, si è imposta nei secoli come «la madre di tutte le congiure». Raccontato e studiato, quell'episodio pone ancora molte domande. Bocchiola e Sartori tentano di rispondere, individuando una chiave di lettura - la crisi delle istituzioni repubblicane - che riunisce tutti i protagonisti dell'epoca, tra i più grandi uomini di Roma: Cicerone, Cesare, Pompeo, Crasso, Catone. Ma soprattutto lui, Catilina, che la storiografia ha dipinto come un «cattivo» di proporzioni shakespeariane. Nel fosco crepuscolo della Roma repubblicana, in cui tutti hanno scheletri nell'armadio e le alleanze sono spesso effimere e strumentali, la sua vicenda rivela il volto più oscuro di un passaggio epocale che ha portato alla nascita dell'impero e cambiato la storia dell'Occidente.
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Nicolet Claude
Il mestiere di cittadino nell'antica Roma
br. La storia della repubblica romana è stata a lungo una storia della sua classe dirigente; Claude Nicolet, in quest'opera ormai classica, la affronta con un taglio diverso e innovativo. Il tema avvincente della partecipazione del comune cittadino romano alla politica è qui affrontato attraverso un'indagine condotta su testi storici, letterari, epigrafici, giuridici, sui monumenti archeologici e sulla documentazione topografica. Nicolet cerca di far rivivere il contenuto quotidiano della cittadinanza romana e i modi in cui si esplicava la partecipazione politica (quella militare, quella fiscale e finanziaria, quella elettorale e deliberativa) calandosi nel vivo della dinamica storica dell'età repubblicana, che culmina con Augusto nella disgregazione del vecchio Stato e nella costruzione delle basi di un nuovo ordinamento.
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Giuliano l'Apostata
Epistole pontificali
br. L'ellenismo significò per l'imperatore Giuliano una vera e propria controrivoluzione alla rivoluzione cristiana: condotta in nome del moderno Dio migrato dalla Galilea, la rivoluzione; proclamata in nome degli antichi dei olimpico-capitolini, la controrivoluzione. Persuaso della propria investitura divina e del suo mandato a riconvertire la storia, smentendone ogni interpretazione cristiana, il pius-theosebés Giuliano non si mise al passo coi tempi, ma impose al tempo di mettersi al passo con la sua volontà di restaurazione, anzi di rigenerazione dell'ellenismo.
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Ferrero Guglielmo; Ferrero Leo; Petrosillo L. (cur.)
La palingenesi di Roma Antica (da Livio a Machiavelli)
br. Guglielmo Ferrero fu autore di numerosi libri, veri gioielli di bellezza letteraria e di intuizione etico-politica, molti dei quali oggi ingiustamente dimenticati. Uno di questi è senz'altro "Palingenesi di Roma", pubblicato nel 1924 con la collaborazione del giovane figlio Leo, mai più ristampato da allora. Si tratta di un sintetico, intelligente e affascinante affresco della letteratura storiografica latina, ma anche uno studio sul suo periodico rinnovamento (la "palingenesi", appunto) nei secoli della tarda antichità, del Rinascimento e della modernità, sino a lambire la Rivoluzione Francese e l'età contemporanea. Il messaggio umanistico di "Palingenesi di Roma" è al tempo stesso speranza e mònito a non abbassare la guardia di fronte all'onnipotenza dello Stato e del potere a-morali. Completano il testo due brevi e dense appendici, interessanti testimonianze dei dibattiti - anche aspri - che vivacizzavano il mondo culturale italiano agli inizi degli anni Venti. I saggi introduttivi di Lorenzo Petrosillo propongono un'ipotesi interpretativa del testo e illustrano le forti tensioni dialettiche vissute da Guglielmo Ferrero nell'elaborazione delle sue concezioni storiografiche.
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Giorcelli Bersani Silvia
L'impero in quota. I romani e le Alpi
ril. Le Alpi sono state un territorio, per molti aspetti esemplare, di radicali trasformazioni politiche, sociali e culturali nei secoli in cui si è dispiegata la civiltà romana. Prioritario a qualunque discorso storico è comprendere la visione che gli antichi Romani avevano delle Alpi e dei popoli che le abitavano: luoghi marginali, difficili e inospitali; barriere a difesa di Roma e della penisola; cerniere di comunicazione con la realtà transalpina; spazi estremi ove il sacro e il sacrilego si incontravano; attraversamenti imperiali carichi di implicazioni geopolitiche; vettori di comunicazioni, di commerci, di idee; luoghi di resistenza a difesa del territorio. Questo volume non ha una sequenza cronologica. Esso segue l'indispensabile snodarsi storico degli eventi importanti con approfondimenti sulla vita materiale, sulle mentalità, sulle strutture sociali, economiche e religiose entro cui si sono formati e hanno operato uomini e donne vissuti nel territorio alpino. I Romani hanno scritto un capitolo importante nella storia delle Alpi. Anche se a loro non piacevano affatto: troppo alte, troppo fredde, troppo lontane dal mare Mediterraneo e da Roma. Per ragioni politiche e strategiche essi decisero di occuparle, abbastanza tardi nella loro storia, per riuscire a valicarle in sicurezza e completare la costruzione del loro grande impero. Il baluardo inaccessibile che, in origine, costituiva il confine netto e la presunta naturale protezione dell'Italia diventò progressivamente un luogo di passaggio frequentato. La conquista non si tradusse nella mera occupazione militare di un territorio sottratto con le armi ai popoli che lo abitavano. Ben presto i Romani compresero che le Terre Alte, in apparenza «naturalmente» svantaggiate, potevano essere utili non solo dal punto di vista del controllo territoriale ma anche come serbatoio di materie prime e come potenziali incubatori di sviluppo economico. In tale prospettiva, la montagna, all'inizio soltanto episodicamente attraversata, diventò più appetibile e i rari spazi di abitabilità furono progressivamente sottoposti a un'opera capillare e sistematica di addomesticamento. Nei secoli della conquista le Alpi diventarono il teatro di avventure umane quasi in stile Far West rappresentando un'opportunità concreta per uomini spregiudicati alla ricerca di fortuna, per coloni italici trapiantati nelle città alpine, per imprenditori che fondarono le loro attività nelle valli e nelle aree collinari prealpine.
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Liberati A. M. (cur.)
Da Roma all'Oriente. Riflessioni sulle campagne traianee
ill., br.
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Rohr Vio Francesca
Le custodi del potere. Donne e politica alla fine della Repubblica romana
br. Nell'antica Roma le donne non ebbero mai accesso alla carriera politica. Il modello di comportamento proposto alle matrone dal periodo arcaico fino all'età imperiale le escludeva da qualsiasi partecipazione alla vita della comunità, identificando nella casa la sede appropriata delle attività femminili. Nondimeno, tra la fine del II e il I secolo a.C., periodo segnato da lunghe guerre civili, gli uomini disertarono le sedi tradizionali della vita istituzionale, e sempre più di frequente le residenze private divennero il luogo delle decisioni e le matrone si sostituirono ai loro uomini, intervenendo in questioni di stato. In circostanze eccezionali portarono le proprie istanze anche all'esterno, nei luoghi tradizionali della politica e pressoché esclusivamente maschili: le strade di Roma, il foro, gli accampamenti militari. Diversi i contesti e le modalità della loro azione: la stipula o lo scioglimento di accordi matrimoniali, gravidi di ripercussioni politiche; l'educazione dei figli ai valori familiari e collettivi; la custodia della memoria gentilizia; il consiglio ai propri uomini su questioni di interesse comune; le incursioni nella vita militare. Esito di un periodo connotato da tratti di emergenza, tali iniziative non segnarono una svolta nella prassi politica romana; tuttavia l'intervento normalizzatore di Augusto, sedate le guerre civili e instaurato un nuovo modello di governo, tenne conto di queste esperienze, che influenzarono la condizione e l'azione delle donne della famiglia imperiale.
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Guidi Federica
Morte nell'arena. Storia e leggenda dei gladiatori
brossura Chi erano i gladiatori? Quali e quanti ruoli ricoprivano nell'arena? Come erano organizzati i "ludi", le scuole per l'addestramento dei combattenti? Quanti settori contribuivano all'organizzazione, alla preparazione, alla messa in scena, al programma di eventi che duravano giorni, richiedevano vittime e carnefici, cacciatori e fiere, musici e duellanti, maestri d'armi e maestri di cerimonia e, primi fra tutti, loro, i gladiatori, le grandi star dell'epoca? Federica Guidi descrive la scena e i retroscena di un costume che ha attraversato i secoli e che ancora ci riguarda, se è vero che i rituali di violenza e di morte non sono mai del tutto scomparsi.
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Strauss Barry
Imperatori. I 10 uomini che hanno fatto grande Roma
ill., ril. I palazzi che costellavano il colle Palatino a Roma erano una delle meraviglie del mondo antico. Decorati con il giallo della Numidia, il viola frigio, il grigio greco, il granito egizio, il bianco marmo italiano, non potevano che affascinare e meravigliare i loro visitatori per la ricchezza e la bellezza unica. Da queste stanze, per secoli, gli imperatori governarono quello che chiamavano il mondo, un enorme regno che nel momento della sua massima espansione si estendeva dalla Britannia all'Iraq. Fu una sfida imponente per tutti coloro che furono a capo dell'impero e che si trovarono ad affrontare invasioni e rivolte, guerre, congiure di palazzo, relazioni con popoli lontani e sconosciuti, nuove religioni rivoluzionarie, disastri naturali ed epidemie. Essere l'imperatore di Roma fu un compito così gravoso che soltanto in pochissimi si rivelarono all'altezza. In queste pagine Barry Strauss racconta i dieci imperatori che si rivelarono i migliori e i più abili: dal fondatore, Augusto, fino a Costantino. Un percorso che guiderà il lettore a conoscere i più importanti uomini che hanno prodotto, guidato o subito le alterne fortune di Roma per oltre quattro secoli.
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Gatti M. (cur.)
Trastevere, le 100 meraviglie (+1). Ediz. illustrata
ill., br. Un libro fotografico che accompagna il lettore alla scoperta di uno dei quartieri più celebri di Roma,conosciuto in tutto il mondo. Attraverso 100 (+1) splendidi scatti d'autore, il libro rivolge a Trastevere uno sguardo inedito, attento ai dettagli solitamente nascosti dal caos urbano. 100 (+1) splendide immagini che immortalano l'essenza del quartiere che meglio rappresenta la Città Eterna. Qui si trovano il più antico ponte di Roma, il Ponte Sublicio, e si estende lungo la riva destra del fiume, le bellissime chiese di Santa Cecilia e Santa Maria in Trastevere, musei ricchi di tesori artistici, come la Galleria Corsini e Villa Farnesina. Qui hanno lavorato gli artisti più celebri, tra cui Raffaello, e vissuto poeti simbolo della romanità, come Giuseppe Gioacchino Belli e Trilussa. Qui le testimonianze archeologiche della Roma antica convivono con opere d'arte contemporanea, come lo splendido fregio di William Kentridge lungo il fiume. Trastevere è da sempre il luogo simbolo della romanità più verace e autentica, custode di una tradizione popolare che racchiude tra i suoi vicoli la grandezza della storia e la bellezza dell'arte.
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