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Neri Guido S.
Goffman oltre Goffman. Ulteriori sviluppi del modello drammaturgico
br.
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Beneduce Roberto
Breve dizionario di etnopsichiatria
br. Chi sono i bambini "nati per morire"? Di quali vicende narrano la drapetomania o i culti del cargo? Il testo passa in rassegna i concetti più significativi dell'etnopsichiatria, un territorio in cui si incontrano saperi diversi (antropologia, psicanalisi, psichiatria), inquieto per la sua stessa storia (i modi in cui è stata classificata in epoca coloniale l'alterità culturale e patologica), la cui rilevanza nasce oggi dalla volontà di promuovere un approccio critico a formule diagnostiche, interpretazioni o tecniche terapeutiche anche nella psichiatria occidentale. Attraverso le varie voci, il dizionario tratteggia gli sviluppi di questo sapere, il contemporaneo profilo dell'Altro (immigrati, rifugiati, clandestini) e le fratture dell'esperienza che l'etnopsichiatria esplora.
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Rinaldi Fabrizio
Antropologia teologica
br. Percepire il mondo come un dono gratuito, rileggere nella propria storia i segni di un Dio che si è fatto prossimo, riconoscere un fratello nel volto dell'uomo che incontriamo sulla nostra strada, sperare nelle difficoltà perché si è ascoltata una promessa: di queste e di altre dimensioni del vivere parla l'antropologia teologica. Accogliendo il contributo della Scrittura e di alcuni passaggi decisivi avvenuti nella storia del cristianesimo, il testo presenta tematiche fondamentali della persona umana, nel continuo tentativo di coniugare l'esperienza vissuta con la dottrina cristiana e, in particolare, cattolica. In questo percorso vengono rilette alcune parole classiche della teologia come: peccato, grazia, salvezza, soprannaturale ed escatologia, per metterne in luce gli elementi essenziali e differenziarli da una serie di accezioni storicamente datate e lontane dalla sensibilità odierna. Il riferimento costante alla vita di Gesù e all'opera dello Spirito permette inoltre di approfondire prospettive che talvolta sono dimenticate nella predicazione e nella prassi ecclesiale, come le promesse del regno di Dio, l'importanza dell'impegno politico e la mistica a cui è chiamato ogni credente. Il volume si colloca in una collana di testi rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
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Mails E. Thomas
Fools Crow, saggezza e potere. Le conoscenze segrete di un grande uomo-medicina
brossura
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Lévi-Strauss Claude
L'antropologia di fronte ai problemi del mondo moderno
br. Nella primavera del 1986 Claude Lévi-Strauss tenne a Tokyo le tre conferenze riunite in questo volume. Qui affronta i temi fondamentali della sua opera, attingendo liberamente agli scritti che lo hanno reso celebre e riprendendo i principali argomenti sociali che non hanno mai smesso di inquietarlo, ma soprattutto riflette sull'avvenire possibile dell'antropologia in un mondo che sta per entrare nel XXI secolo. La sua proposta è che essa si configuri come un nuovo umanesimo universale, che insegni a rispettare la diversità culturale e attribuisca pari dignità a ogni forma di organizzazione sociale: l'antropologia infatti "cercando la propria ispirazione nel cuore delle società più umili e per molto tempo disprezzate, proclama che niente di ciò che è umano potrebbe essere estraneo all'uomo. In questo modo fonda un umanesimo democratico che supera quelli che lo hanno preceduto, creati per classi privilegiate, a partire da civiltà privilegiate e (...) fa appello alla riconciliazione dell'uomo e della natura in un umanesimo generalizzato".
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Ingold Tim
Antropologia come educazione
br. In maniera schietta e provocatoria, uno dei maggiori antropologi contemporanei riflette sul modello educativo della società di oggi, criticando la distanza dal mondo e dagli altri che esso produce. L'educazione, al contrario di quanto generalmente fatto dalle istituzioni che se ne fanno carico, ha necessità di costruire corrispondenze con gli altri e con il contesto nel quale conduciamo le nostre vite. Tale "nuovo" paradigma può essere rappresentato dall'antropologia, tanto come pratica di ricerca sul campo, quanto come scintillante repertorio di esempi culturali diversi. Da una prospettiva nella quale riecheggiano i suoi più famosi lavori, Ingold si rivolge a tutti coloro che cercano alternative ai tradizionali programmi educativi, invitando i suoi lettori a considerare possibilità che sono, in fondo, molto più nelle corde della nostra condizione di esseri umani.
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Lombardozzi A. (cur.); Mariotti L. (cur.)
Antropologia e dinamica culturale. Studi in onore di Vittorio Lanternari
br.
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Chirot Daniel
Sociologia del mutamento. Come cambiano le società
br. L'evoluzione delle società umane rivela sia continuità di lungo periodo sia discontinuità profonde. Alcuni fenomeni sociali ci connettono direttamente ai nostri antenati che vivevano nelle società di caccia e raccolta, se non addirittura ad altre specie di ominidi e primati; altri fenomeni sociali sono inconcepibili per chiunque sia nato anche soltanto qualche anno prima di noi e incomprensibili per chiunque sia nato qualche anno dopo. Alcuni cambiamenti vengono colti e interpretati all'interno delle vite individuali; altri richiedono secoli o millenni prima ancora che ci si accorga che qualcosa è accaduto. Questa sintesi delinea un quadro della sociologia del mutamento a partire da una serie di interrogativi fondamentali: cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come), cosa collega il cambiamento di alcune cose con la stabilità di altre. Daniel Chirot è docente di Sociologia e International Studies all'Università di Washington.
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Augé Marc
Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste
br. Raggiunta l'età in cui succede che qualcuno sul metrò si alzi per cedergli il posto, Marc Augé scava nei propri ricordi personali per sviluppare una riflessione, acuta e delicata, sul tempo che passa. "Conosco la mia età, posso dichiararla, ma non ci credo", scrive il grande antropologo per evidenziare la differenza tra il tempo e l'età. Perché sono gli altri a dire che siamo vecchi, a definirci secondo luoghi comuni, ma questa etichetta resta superficiale e lontana da quel che avvertiamo dentro di noi... Dunque, la vecchiaia non esiste. Certo, i corpi si logorano ma la soggettività resta, in qualche modo, fuori dal tempo ed è così che, come scrive Augé alla fine di questo libro, "tutti muoiono giovani".
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Wolff Hans W.
Antropologia dell'Antico Testamento
brossura «Nella massa protesa al consumo di strumenti e medicamenti, di utopie e psicanalisi, quasi non vista si fa strada l'istintiva esigenza di una antropologia che è rimasta trascurata: chi è dunque l'uomo? Che cosa sa egli di se stesso, di come è stato formato, del suo tempo e del suo posto nel mondo?» Partendo da questa problematica attuale, Hans Walter Wolff sviluppa in questo suo volume un esame pionieristico e una interpretazione vasta e profonda degli enunciati antropologici dell'Antico Testamento. Nel 1948 Karl Barth lamentava, nelle sue meditazioni bibliche sull'antropologia: «Non sembra che sia ancora giunto il tempo in cui il dogmatico possa rivolgersi in buona coscienza e con fiducia ai risultati dei suoi colleghi studiosi del Nuovo e dell'Antico Testamento». Il voto di Barth viene finalmente accolto in questo denso lavoro, che si inserisce nella gloriosa tradizione di studi della scuola biblica di Gerhard con Rad e che rappresenta un'opera basilare della scienza anticotestamentaria. Questa antropologia dell'Antico Testamento, tradotta nelle principali lingue internazionali, è un affascinante libro di lettura sull'essenza e sulla definizione dell'uomo. La presente opera apre l'accesso ai documenti biblici senza richiedere una previa preparazione scientifica. È stata pensata per rispondere a questo interesse di fondo: in che modo, nell'Antico Testamento, l'uomo viene introdotto alla conoscenza di se stesso?
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Giorgi A. (cur.); Palmisano S. (cur.)
D come donne, D come dio
br. L'interesse verso il tema "Donne, Religioni, Relazioni di Genere" ha acquisito risonanza soprattutto a partire dalla metà degli anni '90 in Europa e, più recentemente, anche in Italia, sviluppandosi al di fuori dei confini disciplinari della sociologia della religione e degli studi di genere. Tre fattori hanno contribuito, in particolare, al riemergere di tale interesse nell'accademia e alla sua risonanza nella sfera pubblica. Il primo fattore riguarda le migrazioni e la pluralizzazione del campo religioso. Di fronte a tradizioni non cristiane, ed in particolare in relazione all'accresciuta visibilità della religione islamica e alle controversie connesse ai simboli religiosi, il ruolo delle donne nella religione e i rapporti tra uomini e donne diventano temi importanti nel dibattito europeo. Qual è il ruolo - o, meglio, quali sono i ruoli - delle donne nelle religioni? Quali le possibilità di azione e di leadership? Quali i rapporti di genere? Il secondo fattore riguarda, invece, le controversie che vedono donne e religioni ai fronti opposti - come i dibattiti che mettono al centro le questioni riproduttive (aborto, fecondazione assistita, per nominarne due). Partire dal genere per indagare il rapporto tra religioso e secolare mette quindi in luce come molti dei conflitti siano fondati sul corpo della donna e su diverse idee di femminilità. Qual è il ruolo della religione nella sfera pubblica? Come si conciliano i diritti delle donne e la fede? Quali idee di femminile e di maschile emergono nelle diverse tradizioni religiose e come mutano nel tempo e nei contesti? Infine, la progressiva privatizzazione del sacro lontano dalla sfera secolare, pubblica e maschile, ha portato ad una "femminilizzazione" della religione. Come incidono queste trasformazioni sulle diverse tradizioni religiose? Come si esplicano, nelle società contemporanee, la fede e le pratiche religiose? Come donne e uomini vivono la dimensione sacrale e spirituale dell'esistenza? Ci sono delle differenze?
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Falk Moore Sally
Antropologia e Africa
br. L'antropologia è stata la prima disciplina a cercare di rappresentare l'Africa dal punto di vista degli africani. Sally Falk Moore ripercorre in questo volume le tappe di quest'impegno disciplinare, dalle ricerche degli anni Trenta e Quaranta del Novecento fino agli sviluppi del secondo dopoguerra, per poi affrontare l'impatto della decolonizzazione e la crisi politica ed economica delle nazioni africane indipendenti. Con argomentazioni chiare ed efficaci, Moore prende le distanze dai modelli teorici proposti dalle prime generazioni di antropologi, ancora inconsapevolmente legati alla mentalità coloniale, ma rivendica il valore documentale delle riflessioni che l'antropologia è andata elaborando sull'Africa.
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Braschi Enzo
Il popolo del Grande Spirito
brossura
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Frobenius Leo
Fiabe del Kordofan
brossura Fra il 1921 e il 1928 il grnde antropologo Leo Frobenius pubblicò, con il titolo "Atlantis", un'opera in più volumi che ha rappresentato sinora il vero tesoro narrativo delle civiltà africane. E una delle regioni più affascinanti di questo universo di storie è costituita dalle "Fiabe del Kordofan", che Frobenius apprese nel 1912 da alcuni cammellieri di El Obeid, nel Sudan, e trascrisse mantenendo felicemente il passo e la vivezza della narrazione orale. Qui vediamo affiorare, insieme a personaggi e temi ricorrenti nella novellistica di ogni paese, credenze magiche o usi appartenenti a cicli culturali delle età più remote, teocratiche e matriarcali. E sulla soglia di questa raccolta apparirà la favola che è il presupposto di tutte le altre: la leggenda della rovina di Kasch, regno fondato sul sacrificio periodico del re, dove l'arte del raccontare, introdotta dallo straniero Far-li-mas, mostrerà di avere la forza di sabotare l'ordine esistente e di salvare così la vita del re, di sua sorella e del narratore stesso, analogamente a ciò che avviene nella cornice delle "Mille e una notte", con cui queste "Fiabe del Kordofan" rivelano sorprendenti affinità.
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Gallissot René; Kilani Mondher; Rivera Annamaria
L'imbroglio etnico in quattordici parole-chiave
brossura I tre autori percorrono criticamente quattordici temi cruciali del dibattito contemporaneo sulla società multiculturale attraverso altrettante parole-chiave: cittadinanza, comunità, cultura, diritti dell'uomo, etnia-etnicità, idee razziste, indentità-identificazioni, 'immigrati', lingua, nazionalismo, neorazzismo, parentela di 'sangue', stereotipo. E in tal modo mostrano come l'ideologia che interpreta il mondo in termini di ancestrali e rigide divisioni etniche nasconda il rifiuto dell'uguaglianza e del pluralismo culturale.
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Favole Adriano
L'Europa d'oltremare
ill., br. Luoghi come Tahiti e la Polinesia Francese di Paul Gauguin, i Caraibi percorsi dalle navi dei pirati, le prigioni di Cayenne e la mitica fuga di Papillon sono parte del nostro immaginario esotico. Per la prima volta in Italia, questo saggio, a partire da lunghe e approfondite ricerche sul campo, presenta al lettore l'Europa d'Oltremare, la faccia nascosta del continente. Isole e territori situati negli oceani Atlantico, Pacifico, Indiano e alle estremità meridionali e settentrionali del globo ospitano una incredibile varietà di culture, ambienti e storie. Accomunati da una multiforme esposizione alle dinamiche coloniali e post-coloniali, gli Oltremare d'Europa racchiudono esperienze di convivenza e conflitto interculturale, sono siti privilegiati in cui osservare i cambiamenti climatici e le dinamiche ambientali del XXI secolo e, con la varietà dei loro ordinamenti istituzionali, si presentano come attivi laboratori politici, luoghi di complesse sovranità condivise e contese. L'Europa è anche una costruzione dell'Oltremare, il prodotto di storie che intrecciano mari e oceani oltre ad attraversare montagne, fiumi e pianure del continente. Contributi di Emanuela Borgnino, Adriano Favole, Marta Gentilucci, Lara Giordana, Alexander Mawyer, Joshua Nash,Tillman Nechtman, Martina Pafumi, Paola Schierano, Georgeta Stoica, Wouter P. Veenendaal, Adrian Young.
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Bertrando P. (cur.); Bianciardi M. (cur.)
La natura sistemica dell'uomo. Attualità del pensiero di Gregory Bateson
br. L'avventura intellettuale di Gregory Bateson ha attraversato tutto il XX secolo, abbracciando gli ambiti più diversi del pensiero dell'uomo, percorrendo le linee di confine tra campi differenti del sapere ed esplorandone le possibili interfacce. Esponente di un pensiero squisitamente formale, Bateson ha dedicato la sua appassionata ricerca alle omologie tra discipline apparentemente distanti, passando dall'antropologia alla psichiatria, dalle teorie dell'evoluzione alla cibernetica, dall'etologia all'ecologia, fino ad approdare - attraverso l'epistemologia - a una difficile ricerca sul significato del sacro nell'esperienza dell'uomo. Questo testo s'interroga sulla irriducibile attualità del suo pensiero, ricostruendone le radici, affrontandone le varie dimensioni da più punti di vista, proponendo confronti stimolanti e nuove linee di ricerca.
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Malighetti Roberto
Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità brasiliana di discendenti di schiavi
ill., br. I quilombos brasiliani sono considerati esempi di ribellione al regime schiavista, nuclei di resistenza che fanno da contrappunto al latifondo e all'espansione capitalistica nelle aree rurali. Mostrando il lavoro sul campo dell'antropologo, il testo analizza la costruzione dell'identità nei quilombos di Frechal, una comunità di discendenti di schiavi nell'area amazzonica del Maranhão, in Brasile. L'identità quilombola si è definita nel quadro delle relazioni razziali e, in nome di una propria autenticità culturale e mobilitando una simbologia capace di legittimare le rivendicazioni e di dare loro un peso giuridico, il popolo di Frechal si è trasformato da oggetto di schiavitù e discriminazione in soggetto etnopolitico.
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Gruzinski Serge; Benzoni M. M. (cur.)
La macchina del tempo. Quando l'Europa ha iniziato a scrivere la storia del mondo
br. Ribaltando la tesi convenzionale che data la diffusione planetaria della storia europea a partire dal XIX secolo, Serge Gruzinski ne anticipa l'inizio al Cinquecento. Più precisamente, nel Messico e nell'America iberica, dove i conquistadores colonizzano le società native e vi introducono il nostro modo di scrivere la storia. Pur essendo funzionale alla costruzione di un sistema di dominio e all'affermazione dell'eurocentrismo storiografico, la "macchina del tempo" che si mette in moto in Messico agisce in un contesto estremamente frastagliato sul piano etnico, linguistico e culturale. Un contesto di cui l'autore ci restituisce l'articolazione attraverso un affascinante archivio fatto di codici pittografici coloniali, testi in azteco e opere in spagnolo rimaste per secoli al di fuori della circolazione a stampa. Per questa via riaffiora alla superficie anche il contributo offerto da indigeni e meticci all'ampliamento degli orizzonti spaziali e antropologici della coscienza storica europea.
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Leonzi Silvia
Lo spettacolo dell'immaginario. Storie, corpi, luoghi
ill. La "riscoperta" dell'immaginario da oggetto di studio confinato in una sfera dominata dall'irrazionale, dal sogno, dalla religione o dalla follia a luogo specifico della produzione continua di immagini che incidono profondamente sulla sensibilità collettiva. Attraverso un'analisi critica del contributo che le discipline psicologiche, antropologiche e sociologiche hanno dato alla definizione dei contenuti e delle strategie rappresentative dell'immaginario collettivo, viene evidenziato il ruolo della comunicazione sia in quanto territorio di sperimentazione di pratiche e narrazioni, sia in quanto veicolo di rappresentazioni e costruzioni di significati, sia in quanto luogo di contrattazione tra saperi esperti e conoscenze profane, attori sociali e istituzioni, testi e contesti.
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Todorov Tzvetan
La vita comune. L'uomo è un essere sociale
br. Che cosa significa esattamente affermare che l'uomo è un essere sociale? Quali sono le conseguenze della constatazione che non esiste un io senza un tu? Perché l'individuo non può conoscere altra vita se non la vita comune? Todorov articola qui una riflessione che si pone come sintesi dei suoi interessi e delle sue competenze, mettendo in gioco la tradizione filosofica, dall'eredità di Jean-Jacques Rousseau fino agli apporti della psicologia e della psicoanalisi.
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Ghosh Amitav; Nadotti A. (cur.)
Circostanze incendiarie
br. Fare una cronaca del mondo che viene, descrivendo e analizzando le sue situazioni violente "senza che il proprio lavoro ne diventi complice", è il tema proprio di questo libro. Guidato nelle zone calde del mondo da un reporter e uno scrittore indiano che ha vissuto da sempre, sin dall'infanzia, in circostanze incendiarie, il lettore scopre in queste pagine che c'è qualcosa di istruttivo nell'attuale disordine del mondo: che poche idee sono pericolose quanto la convinzione che ogni mezzo sia consentito in funzione di un fine auspicabile.
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Russo Maria Teresa
Etica del corpo tra medicina ed estetica
br. Ancora un libro sul corpo: perché? Perché al corpo oggi è assegnato un ruolo di primo piano nella scena della cultura, della politica, dei vissuti individuali. Ma questo protagonismo non lo ha reso più trasparente, ossia più comprensibile nel suo significato, anzi. Come accade con le realtà che si osservano da una distanza troppo ravvicinata, il corpo sembra perdere le giuste proporzioni sotto la lente della medicina, che rischia di considerarlo come semplice organismo - corpo fisico - e dell'estetica, che lo guarda come immagine, pura apparenza. Nell'uno e nell'altro caso, il corpo diventa un qualcosa da sottoporre a controllo e da modificare, nel tentativo di sottrarsi ai limiti del corpo paziente, in modo da dilatare infinitamente il desiderio individuale, di salute, di giovinezza, di bellezza, di vita o di morte. Ma la radicale concentrazione sul corpo porta inevitabilmente alla riduzione del mondo, che finisce per circoscriversi alle esigenze e ai vissuti soggettivi del solo corpo: da qui l'impoverimento delle relazioni personali. Occorre pertanto un'etica del corpo per saper accettare quella sua passività non evitabile o, meglio detto, per saper trasformare la passività in pazienza. Solo attraverso la pazienza, si riesce a decifrare il senso della vulnerabilità e addirittura a imparare da essa. Un'etica del corpo diventa pertanto anche una pedagogia del corpo, guida a quella realizzazione di sé inseparabile dalla crescita nella libertà responsabile.
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McClintock A. (cur.)
Giuristi nati. Antropologia e diritto romano
br. Secondo la bella definizione di Dumézil, i Romani erano "giuristi per vocazione". A partire da un originale approccio antropologico, il volume vuole mostrare che il ius costituisce la più importante produzione culturale romana: una forma mentis che struttura il tempo, lo spazio, il linguaggio retorico, la letteratura, l'iconografia, le emozioni stesse. La prima parte, "Religione e diritto", affronta temi di carattere generale, ricostruendo attraverso un ampio ventaglio di fonti il senso che i Romani davano ai termini fas e ius e a personificazioni come Fides, Iustitia, Aequitas. Nella seconda parte, "Il ius in azione", si entra in quello che da Frazer a Lévi-Strauss è stato il terreno privilegiato dell'antropologia: i rapporti di parentela, colti qui nelle fonti giuridiche e nelle controversie retoriche.
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Ricci Carla
La solitudine liberata. Alla ricerca del sé... passando dal Giappone
br.
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Marucci Gabriella
L'arcangelo
ill.
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Cutolo A. (cur.); Grilli S. (cur.); Viti F. (cur.)
Tempo, persona e valore. Saggi in omaggio a Pier Giorgio Solinas
br. Per tutti noi, Pier Giorgio è stato e rimane un esempio illuminante e una guida esigente, non certo un indottrinatore. Da lui abbiamo cercato di trarre una lezione fondamentale, quella della liberta di spaziare attraverso campi del sapere diversi, e non solo antropologici, la sua formazione di filosofo, rinvenibile nella sua capacità di astrazione teorica e nella sua lucidità di pensiero, ci ha costretto a salutari ginnastiche mentali, senza poterci mai adagiare sull'illusione della certezza di un risultato raggiunto. Un'inquietudine, quella di Pier Giorgio, che traspare nei suoi interessi molteplici, come è dimostrato dallo sviluppo e dalla varietà interna alla sua bibliografia, qui riprodotta. Questo volume presenta una raccolta di saggi ispirati, da vicino o da lontano al magistero di Pier Giorgio Solinas, ma ugualmente frutto degli interessi specifici di ognuno degli autori, che molto devono alla sua capacità di trasmettere saperi e far nascere curiosità intellettuali, cosi come alla libertà di iniziativa che egli ha sempre saputo lasciare ad allievi e colleghi, ad allievi divenuti colleghi.
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Finazzi Agrò E. (cur.); Pincherle M. C. (cur.)
La cultura cannibale. Oswald de Andrade: da Pao Brasil al manifesto antropofago
ill., br. Sul finire degli anni Venti del Novecento, Oswald de Andrade e alcuni intellettuali brasiliani utilizzarono il concetto di cannibalismo come metafora del rapporto fra culture. Questa raccolta di testi poetici e teorici ripropone la teoria secondo cui divorare l'arte, la lingua e gli stili di vita europei consente alla cultura colonizzata di riconoscere ed esprimere la propria differente identità rispetto ai colonizzatori. Mentre si fa sempre più urgente la necessità di ripensare i rapporti con il Terzo mondo, questo libro propone una via scandalosamente anomala: l'antropofagia.
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Aime Marco
Antropologia. Con aggiornamento online. Con e-book
br. "Sebbene qualcuno faccia risalire a Erodoto i primi passi dell'antropologia culturale, in realtà questa disciplina è assai più giovane, una tra le più giovani tra quelle insegnate nelle nostre università. I primi passi in questo nuovo campo di studi vennero mossi nella Londra di fine Ottocento, in piena epoca vittoriana, quando l'impero britannico era al massimo della sua espansione. Un dato questo non casuale: fu infatti proprio grazie al fatto che i sudditi di sua maestà la regina avevano a che fare con popolazioni di quasi ogni angolo del pianeta che cominciò a svilupparsi una curiosità, via via trasformatasi in disciplina scientifica, verso 'l'altro', il diverso, che allora veniva chiamato generalmente 'selvaggio' o 'primitivo'. Si può dire che questa 'attrazione' nei confronti del diverso sia per certi versi una specificità della cultura occidentale. Talvolta era anche finalizzata a scopi meno nobili di quelli puramente scientifici degli studiosi, ma si dà il fatto che non si sono registrate forme così sviluppate di interesse verso l'altro in società extra-occidentali." Pixel, la risposta a ogni esigenza di sapere. In omaggio online: contenuti integrativi e versione digitale del testo.
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Carbone Marco Benoît
Tentacle erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici
ill., br. In un libro che si intitola Tentacle Erotica non ci si aspetterebbe di trovare Montaigne, il mito greco, Victor Hugo, Picasso e Hokusai. Certo, in compagnia di stripper, modelle fetish, octopus porn, BDSM, horror, hentai, cyberpunk, e molto altro. Non si tratta di un accumulo eterogeneo, di una contaminazione provocatoria, o di una legittimazione mitica dell'immaginario pornografico. È un qualcosa di molto più complesso e coerente, pur nel suo andamento a spirale. Marco Benoît Carbone ci offre una lettura ad ampio raggio di una figura dalla retorica visuale (qual è il tentacolo) ricca di risonanze mitiche, culturali e antropologiche, che permette allo stesso tempo di affrontare questioni politiche spinose. Dai crimini misogini ai limiti della censura. Dall'esotismo degli immaginari erotici agli stereotipi tenaci sul Giappone. Dalla funzione sociale al valore estetico della pornografia. Fino al dilemma se considerare i suoi territori estremi come una forma di dominio o una pratica liberatoria, pluralista e dionisiaca." (Dalla Prefazione di Massimo Fusillo)
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Vignato S. (cur.)
Soggetti al lavoro. Un'etnografia della vita attiva nel mondo globalizzato
br. Quanto conta sentirsi liberi o immaginare di esserlo per riuscire ad avere potere decisionale sulla propria vita? Quanto pesa l'attività lavorativa nella sensazione e nella pratica dell'emancipazione di ogni individuo? In che modo le diverse problematiche del lavoro influenzano le scelte personali? Rispondendo a queste e a tante altre domande, il volume presenta i significati legati all'esperienza e alle ideologie del lavoro in contesti sociali, geografici, occupazionali e generazionali molto diversi fra loro, identificando i punti in comune ed evidenziando le differenze. Una guida per tutti gli studenti e per chiunque voglia approfondire queste tematiche.
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Durand Gilbert; Navarria D. (cur.)
Campi dell'immaginario
br. Questo volume raccoglie quattordici articoli del filosofo dell'immaginario Gilbert Durand, apparsi tra 1955 e 1996. In questi brevi lavori sono affrontati i temi a lui più cari: la simbolica elementale del maestro G. Bachelard; l'ermeneutica del sacro dell'amico R. Bastide; l'archetipologia junghiana; la teoria strutturo-funzionale di Dumézil, la mitocritica eliadiana. E ancora, critica letteraria e poetica, estetica e sociologia. Ne emerge un'inedita antropologia simbolica, frutto della multiforme creatività e transdisciplinarietà del grande teorico dello "strutturalismo figurativo".
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Simmel Georg
Sulla guerra
brossura
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Jablonski Nina G.
Colore vivo. Il significato biologico e sociale del colore della pelle
ril. Nina Jablonski è considerata la principale esperta mondiale del colore della pelle. Molto attiva nel campo della divulgazione e nota per il suo infaticabile impegno pubblico contro il razzismo, è stata lei a dimostrare definitivamente che il nostro pigmento superficiale - ritenuto così importante da così tante persone - non è altro che una normale caratteristica biologica in equilibrio tra due spinte opposte della selezione naturale. Ma la pelle è anche il nostro confine col mondo, la prima cosa che si vede di noi. Per questo, nel corso della storia ha assunto un ruolo sociale e culturale fondamentale, che tuttavia ha avuto percorsi tortuosi e affascinanti e non è stato certo né lineare né uniforme nelle diverse epoche e nei diversi paesi. "Colore vivo" indaga in profondità questa storia, così affascinante eppure gravida di conseguenze, e lo fa a partire dalla preistoria fino ai giorni nostri, permettendoci di capire in che modo il tratto più visibile del nostro corpo abbia influenzato le interazioni sociali in modi profondi, complessi e talvolta sorprendenti. Impegnandosi in una disamina di ampio respiro, Jablonski affronta la biologia e l'evoluzione della pigmentazione - analizzando la relazione che intercorre tra la melanina e la luce solare nel complesso equilibrio biochimico del corpo umano -, per poi dedicarsi alla questione sociale e culturale che da sempre è inscindibilmente legata a questa nostra caratteristica. La convinzione che spinge l'autrice in queste pagine è che una conoscenza accurata delle cause biologiche della pigmentazione, unita a quella dei meccanismi sociali che hanno portato alla creazione degli stereotipi più odiosi, sia la base più solida dalla quale si possa partire per contrastare in maniera informata e convincente ogni tendenza razzista nella nostra società.
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Pirovano Massimo
Un antropologo in bicicletta. Etnografia di una società ciclistica giovanile
ill., br. La ricerca propone un'etnografia a partire dal corpo del ciclista, che si immerge attivamente nel microcosmo di una società sportiva lombarda con sessant'anni di storia: l'U. C. Costamasnaga. L'analisi che l'autore compie, con gli strumenti dell'antropologia e di altre scienze umane, riguarda le pratiche, i ruoli, la struttura, l'organizzazione, i valori, la missione di coloro che la animano e dei ragazzi che gareggiano: una missione diretta specialmente a costruire il futuro corridore in bicicletta partendo dall'infanzia, ma che trova significato anche in relazione al contesto socioculturale in cui l'associazione si colloca. Il lavoro propone, quindi, una riflessione su un oggetto preciso, che però si può applicare ad altri contesti sociali. Il libro testimonia la posizione anfibia dell'antropologo che, andando sul terreno, con le sue osservazioni e le sue relazioni umane, mette in comunicazione due culture: quella che porta dentro di sé e quella di coloro che osserva e studia, dando vita ad una interpretazione negoziata dei significati che le pratiche umane assumono. Per questo, il libro vuole parlare ai lettori comuni e agli studiosi di scienze umane, per far conoscere la complessità del mondo dei ciclisti, ma anche ai vari protagonisti di questo mondo, proponendo loro una consapevolezza diversa su ciò che ritengono di conoscere benissimo.
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Fotografo anonimo
Donne e bimbe si ricama
Foto in buono stato di dimensioni 18x13
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Agenzia Atlantic Berlino
Il giorno di mercato a Sassari
Foto in buono stato di dimensioni 18x24. La foto è molto bella e ritrae le conversazioni tra uomini e donne in una giornata di mercato a Sassari. Particolare attenzione ai vestiti maschili e femminili e alle pubblicità sui muri con le targhe per la Magnesia San Pellegrino e il Chianti Ruffino
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Fotografo anonimo
Le bimbe sull'asinello
Foto di dimensioni 15x10. Bella foto familiare che ritrae la mamma con le bimbe, ben abbigliate, in posa presumibilmente per uno scatto legato ad un giorno di festa a Soriano al Cimino
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Earl V. Lewis
Ciociaria. Le ragazze in posa davanti al portone
Foto in buono stato di dimensioni 30x20. La foto è stata probabilmente scattata da Lewis durante un viaggio in Italia per documentare i costumi e gli usi delle persone che vivevano nei borghi rurali
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Earl V. Lewis
Ciociaria. Le donne prendono l'acqua alla fontana del palazzo baronale
Foto in buono stato di dimensioni 30x20. La foto è stata probabilmente scattata da Lewis durante un viaggio in Italia per documentare i costumi e gli usi delle persone che vivevano nei borghi rurali
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Earl V. Lewis
Ciociaria, si porta a casa l'acqua presa alla fontana del paese
Foto in buono stato di dimensioni 30x20. La foto è stata probabilmente scattata da Lewis durante un viaggio in Italia per documentare i costumi e gli usi delle persone che vivevano nei borghi rurali
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Earl V. Lewis
Ciociaria, gruppo di donne e bimbi con le conche colme di acqua sulla strada di ritorno a casa
Foto in buono stato di dimensioni 30x20. La foto è stata probabilmente scattata da Lewis durante un viaggio in Italia per documentare i costumi e gli usi delle persone che vivevano nei borghi rurali
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Boldrini
A scuola di ricamo
2 foto in ottimo stato di dimensioni 20x25 cm., che raffigurano giovani ragazze intente a ricamare con la supervisione delle insegnanti
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Cavallini Roberto
Bambini
foto in buono stato di dimensioni 20x25
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Cavallini Roberto
Viso di donna
foto in buono stato di dimensioni 20x25
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Cavallini Roberto
Davanti al portone
foto in buono stato di dimensioni 20x25
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Fotografo anonimo
Con la giovane mamma
foto in buono stato di dimensioni 20x25
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