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Number of results : 17,558 (352 Page(s))

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‎Faldella Giovanni; Villani G. (cur.)‎

‎Roma borghese‎

‎br. Nell'Italia postunitaria, non senza scombugli e sconvolgimenti edilizi, Roma s'apparecchiava al suo nuovo ruolo di capitale del Regno. In questa Roma borghese, perché "secolarizzata" e non "pretina", si aggira Giovanni Faldella, in qualità di corrispondente alla Gazzetta Piemontese. Con uno spirito divagante e irrequieto che fa pensare a un Laurence Sterne, ne descrive le inadeguatezze, le ridicolaggini e la provincialesca arretratezza ma anche la probità operosa e il felice innesto d'anime regionali differenti.‎

‎Martinis Mario‎

‎Cronache, enigmi e vicende del Friuli‎

‎ill., br. Dalla colta ricerca storico-antropologica e dalla cifra letteraria di Mario Martinis emergono "storie" davvero entusiasmanti e in parte sconosciute come l'Archeoastronomia friulana, il più antico mulino del Friuli, le Quattro Tempora, le antiche rogge di Udine, la magia sessuale della Muliza, la benedizione dell'acqua santa secondo il rito aquileiese, l'enigma della romana viam ad Belloio, il culto di Mithra e il mithreo di Duino, Tiliaventum maius minusque, la cosmologia lattea di Menocchio, Grandins e il mistero dei paesi scomparsi, le indemoniate di Verzegnis, Gloria e memoria della Resistenza friulana, i fuochi rituali, l'acqua, la canicola e San Cristoforo.‎

‎La Sorsa Saverio; Cappelli P. (cur.)‎

‎Puglia in fabula dalle marine della Terra di Bari. Fiabe e novelle dalle raccolte di Saverio La Sorsa‎

‎br. La presente raccolta raduna i racconti tradizionali rilevati nelle cittadine marinare della Terra di Bari, estrapolati dai tre volumi delle «Fiabe e novelle del popolo pugliese» pubblicati da Saverio La Sorsa rispettivamente nel 1927, 1928 e 1941 e di recente riproposti in volume unico dalle Edizioni di Pagina (Bari 2014). Ad essi, abbiamo aggiunto una novellina di Giovinazzo («La donna fa dannare anche il diavolo»), pubblicata in una rivista nel 1927, e un importante canto narrativo raccolto a Molfetta e pubblicato separatamente nel 1936 («Bellafronte»): 56 narrazioni in tutto provenienti dalla fascia costiera che va da Barletta a Monopoli, con una netta prevalenza di testimonianze di Molfetta e Giovinazzo. Nel radunare questo corpus di fiabe e racconti tradizionali abbiamo seguito un criterio linguistico, oltre che geografico. L'ordine di comparizione dei racconti rispecchia quello dato da La Sorsa nelle rispettive sezioni della editio princeps di «Fiabe e novelle del popolo pugliese».‎

‎Revello Ugo‎

‎Balengo! Imprecazioni, qualche parolaccia, contumelie, epiteti che fra un po' non saranno più detti‎

‎br. Da più di un anno in qua per noi tutti non è stato un gran bel vivere, ammettiamolo! I giorni si sono susseguiti monotonamente, e solo ora si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. La rabbia accumulata è tanta, per cui ho pensato di rendermi utile ai miei preziosi lettori, con la creazione di questo «piccolo manuale» di pronta consultazione. Qui possono trovare parolacce, contumelie, frasi offensive, improperi (tutti piemontesi DOC) utili per dare sfogo alla frustrazione e liberarsi dalla tensione e dallo stress. Muniti dunque di questo rinforzo lessicale, essi potranno trovare con facilità l'insulto ad personam per ogni situazione. Scherzi a parte, questo «piccolo manuale» non ha certo pretese terapeutiche, ma vuole contribuire a far ritrovare a qualcuno un briciolo di buonumore, il che nella vita non guasta mai.‎

‎D'Apremont Arnaud‎

‎Religione e tradizioni dei popoli del Nord‎

‎br. La tradizione religiosa del Nord Europa è stata e rimane una delle più ricche e complesse della storia del mondo. Essa ha impregnato profondamente l'inconscio collettivo europeo, ha fecondato l'immaginazione dei popoli (come mostrano molte fiabe o certi miti, non escluso quello di Babbo Natale), ha influenzato la cultura più recente (basti, fra gli esempi possibili, il caso di Tolkien). Di essenza sciamanica, è soprattutto una via: permette la realizzazione spirituale attraverso una comunione tra la nostra intima natura e la grande Natura. Questo volume intende offrirne un panorama chiaro e completo, a cominciare dalla grandiosa figura dell'Albero della Vita e Asse del Mondo, Yggdrasill, e dai suoi nove mondi. Al vertice della gerarchia divina si trova una delle più formidabili espressioni del Destino, la cui rete racchiude tutte le cose, mentre al centro, a Midgard, la «Terra di Mezzo», sta l'uomo. Le rune - un alfabeto misterioso e suggestivo - costituiscono l'accesso privilegiato a questo remoto e affascinante universo.‎

‎Maggisano Francesco‎

‎Storia dell'alimentazione‎

‎br. Il volume, che ripercorre le tappe dell'alimentazione umana dalle origini ai giorni nostri, è la riedizione (con ampliamento del capitolo sull'epoca contemporanea) del lavoro già pubblicato nel 2002 con l'editrice SEI di Torino ed oramai fuori commercio. All'epoca il lavoro era stato pensato esclusivamente come un testo scolastico per gli istituti del settore alberghiero ed alimentare; oggi la veste tipografica e il formato allargano la platea dei lettori a tutti coloro che dell'argomento sono appassionati o ad esso intendono avvicinarsi, senza perdere il rigore storico di un testo didattico. L'edizione attuale possiede la chicca della prefazione, a pugno ed autografa, del grande maestro storico Franco Della Peruta.‎

‎Pruneti Luigi‎

‎A volte s'incontrano... Folletti, gnomi e oscure presenze in Toscana e nel mondo‎

‎ill., br. La Toscana è sinonimo del bel paesaggio, colline, montagne, valli, pianure e coste hanno qualcosa di magico, una capacità incredibile di ammaliare e di conquistare. Questa terra, così straordinaria, è riuscita in millenni di passato a conservare echi e testimonianze di civiltà diverse; per questo il patrimonio folclorico della Tuscia è molto più vasto di quanto si pensi ed è popolato da numerose figure irreali, eredi di fauni e di ninfe, di demoni e di esseri infestanti che nemmeno la gotica fantasia di Stephen King sarebbe in grado di concepire. Ecco che dalle pagine del libro fuoriescono gnomi e folletti, orchi e fatine, spiriti dell'aria, entità acquatiche, vampiri e licantropi. Questi esseri vivono ovunque: fra i palazzi e negli stretti vicoli delle città, sui monti della Garfagnana e degli Appennini pistoiesi, nei boschi della Lunigiana, nei forteti della Maremma, sulle spiagge assolate della Versilia, fra i castelli del Casentino. Ognuno di loro è accompagnato da racconti e fole, talvolta originati e plasmati da episodi di storia locale.‎

‎Monelli Nanni; Amerighi G. (cur.)‎

‎Roncole e pennati‎

‎ill.‎

‎Pellegrino Bruno‎

‎Il libro dei viaggi nel tempo di Milano‎

‎br. Ci sono molti modi di raccontare una città come Milano: un luogo frenetico e vitale, in cui la storia antica si fonde con la continua spinta verso il futuro. Questo libro racconta la vita passata di Milano attraverso i luoghi e i personaggi che l'hanno popolata. Dalla preistoria fino all'Unità d'Italia, Bruno Pellegrino ci conduce per mano in un affascinante viaggio nel tempo, alla scoperta degli avvenimenti più significativi di ogni epoca della città, dei personaggi che li hanno vissuti e dei luoghi che li hanno ospitati. Dall'epoca romana alle Signorie, dal Medioevo ai periodi di dominazione straniera: un racconto ininterrotto fatto di palazzi illustri e personalità storiche, adornato da una squisita rappresentazione degli usi e costumi della vita quotidiana di allora: un libro perfetto per ogni amante di Milano e per tutti coloro che desiderano apprendere qualcosa di più sulla storia di questa grande città. Una galleria di luoghi, personaggi e aneddoti per raccontare la Milano più antica e curiosa Tra gli argomenti trattati: Milano preistorica, etrusca, gallica; Il pantomimo Pilade e i combattimenti nell'arena; Il foro: cardi e decumani; Le cinte murarie: porte e pusterle; Milano da municipio romano a capitale dell'impero; La Milano di Ambrogio; Milano barbarica e longobarda; Le rogazioni e il brefotrofio di prete Dateo; Milano vescovile; Le case caminate e le prostitute del compito; Il broletto fondato da Oldrado e la piazza dei Mercanti; Milano viscontea; La città ai tempi di Bonvesin de La Riva; Il campanile di San Gottardo e il primo orologio sonoro; Milano repubblicana e sforzesca; Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo; Aspetto di Milano sotto la dominazione spagnola, l'austriaca e la francese; La Milano risorgimentale Per rivivere Milano in prima persona: dall'antichità fino ai giorni nostri. Avventure incredibili che, come per magia, faranno immergere il lettore in un mondo lontano.‎

‎Serretta Clara‎

‎Alla scoperta dei segreti perduti della Sicilia. Itinerari per scoprire nuovi scorci, leggende, aneddoti e tradizioni‎

‎br. Un'isola delle meraviglie, ricca di storie, luoghi e personaggi da svelare, attraverso un viaggio fatto di tante tappe quanti sono i segreti che nasconde. Ecco cos'è questo libro: una raccolta di possibili itinerari da percorrere e intrecciare, per scoprire nuovi scorci e antiche leggende, aneddoti sorprendenti e tradizioni ben note, in cui la Sicilia è sempre protagonista incontrastata. Isolani e turisti avranno a disposizione nove percorsi da scomporre e ricomporre a proprio piacimento, fatti di storie che riguardano tanto gli imperdibili must quanto i posti più insoliti, raccontate attraverso le voci dei personaggi che ne hanno determinato l'unicità e che li hanno resi speciali.  Alla scoperta dei segreti perduti della Sicilia è dunque una guida per tutti quei viaggiatori (anche siciliani) che vogliono scoprire una terra dalla storia millenaria e dalla bellezza impareggiabile. E che se lo desiderano possono farlo comodamente seduti in poltrona, sfogliando le pagine di questa insolita guida.  Antiche leggende, piccoli misteri e aneddoti sorprendenti di un'isola inaspettata; Lo Spasimo, la chiesa con gli alberi dentro; Porta Nuova e Porta Felice, due donne per un uomo soltanto; Aci, Galatea e Polifemo: storia di un triangolo amoroso finito nel sangue; L'orecchio di Dioniso, anatomia di una leggenda; La Scicli dimenticata: Chiafura; E se Omero fosse stato in realtà una donna trapanese?; L'ossidiana, oro nero di un popolo che fu; Realmonte, tra sale e calcare; La dea di Morgantina, storia di un furto d'autore; Il Castello Manfredonico e tutti i suoi segreti ...e molto altro ancora‎

‎Centini Massimo‎

‎Lupus in fabula. Antropologia dell'uomo lupo‎

‎br. Massimo Centini è un grande divulgatore. Negli anni si è occupato di tradizioni popolari e criminologia, ottenendo successo di pubblico per la scelta dei temi e la scrittura scorrevole e lineare. "Lupus in fabula" non fa eccezione, il tema del licantropo, grande protagonista del folklore popolare, prestato alla letteratura e al cinema horror, viene raccontato in tutte le sue sfaccettature, psicologiche e antropologiche, storiche e mediche, con un linguaggio alla portata , di tutti. Il mito di un essere umano che si trasforma in lupo a ogni plenilunio è antichissimo e presente in molte culture, ma è nei secoli della caccia alle streghe e dell'Inquisizione che diviene un vero e proprio demone collettivo. Centini, partendo da questo affascinante momento storico, racconta le evoluzioni del mito del licantropo, fino al suo approdo contemporaneo alla letteratura e al cinema horror.‎

‎De Matthaeis Nicoletta‎

‎Andar per miracoli. Guida all'affascinante mondo delle reliquie romane‎

‎ill., br. Un chiodo della croce di Cristo, la colonna della flagellazione, alcune spine della corona di Gesù, il fieno della culla, i capelli della Madonna o i resti dei tanti martiri della persecuzione cristiana. Queste sono solo alcune delle migliaia di reliquie che si nascondono nelle chiese di Roma. Molte sicuramente autentiche, altre... Questa guida all'affascinante mondo delle reliquie romane si addentra in un tema controverso che suscita passioni o indifferenza, fede o scetticismo. È una ricerca sul significato di questa devozione dalle origini del cristianesimo ai giorni nostri. Infatti le reliquie, il loro culto e possesso hanno avuto un peso sia politico che religioso molto importante nella nostra storia, determinando il fenomeno dei pellegrinaggi che tanto hanno influito anche sul piano culturale ed economico.‎

‎Pecori G. (cur.)‎

‎Gridi nelle strade fiorentine‎

‎brossura‎

‎D'Anna Nuccio‎

‎Il Santo Graal. Mito e realtà‎

‎ill., br. In questo studio molto documentato l'autore si propone essenzialmente lo scopo di restituire la simbolica, arcana immagine del Graal, mondata dall'incredibile quantità di notizie fantasiose, se non più o meno volutamente di storte in circolazione ormai da anni. Sulla base dell'analisi della vasta letteratura sull'argomento, opera di insigni studiosi italiani e stranieri, Nuccio D'Anna risale dapprima alle radici del "mito" del Graal, vale a dire alla civiltà antico-celtica dell'isola di Avallon, l'Inghilterra, dove si produsse l'osmosi fra la tradizione druidica e la tradizione cristiana la quale, a poco a poco, assorbì la prima conservandone tuttavia alcuni aspetti peculiari. Nel successivo excursus lungo l'età medievale, emerge l'alto rilievo della spiritualità cistercense e cluniacense nella società del tempo; spiccano le figure di due sovrani illuminati, il plantageneto Enrico II e la sua potentissima sposa Eleonora d'Aquitania; appaiono tre enigmatici autori Chretien de Troyes, Robert de Boron e Wolfram von Eschenbach - i quali, cantando le gesta di re Artù, del mago Merlino e dei cavalieri della Tavola Rotonda, introdussero la leggenda del Graal, il "sacro calice" che, secondo la tradizione, Cristo usò nell'Ultima Cena o, stando a un'altra versione, il vaso in cui Giuseppe d'Arimatea raccolse il sangue di Cristo.‎

‎Hancock Graham‎

‎Il ritorno degli dei. Il sapere dimenticato di una civiltà perduta‎

‎ill., br. Dopo il ventesimo anniversario della pubblicazione di "Impronte degli dei", esce "Il ritorno degli dei", frutto di anni di ricerche che hanno portato a scoperte su quella civiltà perduta che Graham Hancock aveva ipotizzato nel suo libro precedente. Le più recenti scoperte scientifiche e archeologiche sembrano infatti confermare la teoria «eretica» di Hancock di un cataclisma apocalittico dovuto alla collisione del nostro pianeta con una cometa alla fine dell'ultima glaciazione, che ha spazzato via «quasi» ogni traccia di una civiltà avanzata. Nel "Ritorno degli dei" Hancock identifica e documenta le tracce che dimostrano l'esistenza di questa civiltà e si pone in una prospettiva nuova riguardo all'eredità del passato. Per ricominciare siamo stati aiutati e guidati dagli «dei costruttori», la cui missione non fu soltanto quella di consegnarci il patrimonio di conoscenze con cui ricominciare, ma anche di lasciarci un messaggio: sarebbe successo ancora. Un nuovo cataclisma incomberà sulla Terra e avverrà proprio nei nostri tempi, un possibile futuro che dobbiamo prepararci ad affrontare. Con 81 fotografie fuori testo.‎

‎Saracino Gaetano‎

‎Madonna del mare di Avetrana. Quindici quintali di fede‎

‎br. Avetrana e le "sue" marine - Specchiarica e Torre Colimena - rappresentano una continuità geografica e "umana" cui da sempre i "padroni invisibili" hanno negato la comunanza politica. Malgrado gli avetranesi si siano perennemente fatti carico a spese proprie dei disagi endemici che penalizzano le marine, le istituzioni hanno deciso che da un punto di vista amministrativo siano altri a possederle, abbandonandole di fatto a se stesse, visto che l'unico interesse dei governanti è relativo alla riscossione dei tributi. Come dare possibilità di parola agli avetranesi? Come creare dei simboli forti, in grado di svegliare le coscienze e indurre la massa dei cittadini a trasformarsi in popolo, dotato di una precisa identità? Ci ha provato e ci sta provando il "gruppo alfa", un manipolo di piccoli eroi che - animati da Fede e Ragione, con una serie di coraggiose iniziative religiose e sociali capeggiate dalla deposizione in fondo al mare di una superlativa Statua della Madonna - hanno cercato di svegliare la coscienza locale e di creare un legame storico-culturale che dev'essere linfa per il cambiamento politico necessario.‎

‎Sherlock P. (cur.)‎

‎Favole dei Caraibi‎

‎brossura‎

‎Pignataro Annibale‎

‎Romagna mia. La leggenda di Secondo Casadei‎

‎brossura E venne il gran giorno finalmente che chiaro fu lo scopo della vita, di dare gioia al cuore della gente rischiando al pentagramma la partita. Fu dura la battaglia ricordate... Nessuno fa il profeta al suo paese, ma poi trionfò su tutto la sua fede perché seppe sperare e non s'arrese. C'era una volta un fascio di strumenti lui fece un gesto con la mano destra, disse una frase ed ecco in quell'istante presero vita e venne su un'orchestra. Secondo Casadei la tua leggenda Nel tempo ormai le sue radici affonda; la terra di Romagna ti respira e sei per tutti noi come una bandiera. Tratto dal testo della canzone "La leggenda di Casadei" di Ettore Liuni.‎

‎Fichera Ada‎

‎Araba fenice. L'immortalità dei miti nella vita dell'uomo‎

‎br. I miti sono componente eterna di ogni forma di vita ed essenza più profonda dell'individuo. Un viaggio dagli albori della civiltà ai giorni nostri illustra numerosi fenomeni sociali come trasposizione di miti del passato. Il percorso si articola attraverso aria, acqua, terra e fuoco, che sono i quattro elementi che compongono la vita quotidiana e, a loro volta, i miti che caratterizzano l'uomo. Da Icaro agli F-35, dalle Sirene ai documentari, da Cerere agli ulivi espiantati per il TAP in Salento, da Prometeo ai pannelli solari, storia, politica, cinema, musica, social network sono analizzati attraverso la loro unica matrice ancestrale: il mito.‎

‎Ravazza N. (cur.)‎

‎Sirene di Sicilia‎

‎ill., br. "Sirene di Sicilia' chiude la trilogia sulle storie e i miti del mare avviata dalla Pro Loco di San Vito lo Capo nel 1999 con 'La Terra delle Tonnare' e proseguita nel 2002 con 'Un fiore dagli abissi. Il Corallo'. Tre convegni nazionali di studi, tre volumi che raccolgono gli atti di quei convegni che tanto interesse hanno suscitato nell.ambiente scientifico e anche presso i turisti che frequentano il paese della Costa Gaia famoso per il suo mare e per le tradizioni gastronomiche sublimate nell.annuale festa internazionale del cous cous di fine settembre. (...) All'ampia nota introduttiva di Antonino Cusumano lascio il compito di accompagnare il lettore attraverso le pagine che scorrono sospese fra il sogno e la realtà, alla ricerca delle mitiche Signore del canto che per millenni hanno affascinato gli uomini; per quanto riguarda il mio ruolo di curatore dell.opera; ho cercato di offrire della Sirena un.immagine la più poliedrica possibile: non solo essere mitico e mitologico, ma anche incarnazione delle nostre ansie e delle speranze, animale curioso e dispettoso, astrazione della bellezza e dell.arcano femminile, fino a dare la voce a chi oggi più di ogni altro personifica il mito della sirena: la donna subacquea." Ninni Ravazza.‎

‎Fantozzi Paolo‎

‎Storie e leggende dei Monti Pisani‎

‎ill., br. Eremiti che vivono in solitudine nelle foreste, fate che si trasformano in farfalle colorate, acque miracolose, castelli diroccati che custodiscono favolosi tesori, sassi che si impregnano del sangue versato nelle furibonde lotte fra lucchesi, pisani e fiorentini. E poi ancora gallerie buie e profonde nel cuore della montagna, pietre che nascondono corpi, folletti e animali fantastici, diavoli e santi. Sui Monti Pisani le leggende sono ancora vive e testimoniano un passato tumultuoso dal quale emergono eroi popolari pronti a difendere i loro valori con coraggio e tenacia. Si tratta di un territorio di grande interesse che merita di essere riscoperto e valorizzato, soprattutto negli aspetti naturalistici che inevitabilmente si legano alle tradizioni popolari. In particolare le leggende ricostruiscono l'immaginazione popolare che si fonde con la storia. E per avvenimenti di epoche o luoghi al di fuori della nostra esperienza, abbiamo documenti e storie scritte, ma anche le storie che altri ci raccontano.‎

‎Rocco Renato‎

‎Comme facette mammeta. Canzoni e proverbi di Napoli. Appunti semiseri di antropologia culturale‎

‎br. La Napoli di Rocco si svela e mostra il suo vero volto attraverso il tempo e la Storia. Napoli e il suo popolo, realtà controverse e spesso fraintese. Le pagine di questo testo dissacrante e innovativo ci conducono per mano attraverso vicoli e paesaggi senza tempo, in un immaginario locus letterario dove grande importanza assume la risata. La tradizione delle canzoni, i testi dei grandi poeti napoletani dell'Ottocento, i proverbi della cultura popolare sono liberati dai luoghi comuni e dalla retorica, e ci offrono uno spaccato non solo esilarante, ma anche acuto e giacobino, pieno di arguzia e d'insolita profondità.‎

‎Fantozzi Paolo‎

‎Rupi e boschi incantati. Fiabe dalle Alpi Apuane‎

‎br. "I testi che presento in questo volume sono fiabe che ho raccolto dalla voce di persone che hanno vissuto nel territorio delle Alpi Apuane e quindi ne hanno conosciuto direttamente le tradizioni, gli usi e i costumi. Le fiabe appartengono alla narrativa popolare orale e ne riflettono tutte le caratteristiche che sono comuni a quelle di ogni fiaba che si racconta in ogni parte del mondo. Quelle che ho trascritto e adattato per essere pubblicate presentano temi e motivi comuni a innumerevoli altre che si raccontano un po' ovunque; ecco perché durante la lettura di una fiaba può accadere che ci possa sembrare di avere già incontrato un determinato personaggio o una particolare situazione." (dall'Introduzione)‎

‎Renda Simonluca‎

‎Storie del mal di luna. Il lupo mannaro in Occidente‎

‎ill. Dalla tradizione meridionale, che infligge ai nati il 25 di Dicembre la maledizione del lupo mannaro, alle credenze slave, polacche e nordiche, un filo conduttore attraversa tutto l'Occidente nell'ancestrale terrore per l'uomo-bestia. Le cronache moderne abbondano di fatti e processi, storie macabre di soggetti tramutati magicamente in lupi famelici. Terrore dalle origini antichissime, riappare ancora oggi: forse eco di una paura troppo profonda per essere indagata a fondo, forse testimonianza di eventi che continuiamo a non capire in pieno.‎

‎Motterle Elisa‎

‎Bon ton pop a tavola. Guida illustrata per ospitare a casa vostra con stile‎

‎ril. Chiunque si appresti a ricevere a casa propria si porrà una serie di domande del tipo "Che menu posso proporre?", "Come devo apparecchiare e disporre i posti a tavola?", "Quale tipo di servizio devo scegliere?". Il galateo della tavola è molto articolato e talvolta insidioso. Da oggi, grazie a questa pratica guida illustrata, avrete tutte le risposte che vi servono: imparerete le regole base, le cose da fare e da non fare sia quando ospitate sia quando siete invitati, i tipi di apparecchiatura e di servizio, il linguaggio di posate e tovagliolo, i cibi da evitare per non mettere in difficoltà i commensali e molto altro ancora. Dopo il suo primo libro, "Bon Ton Pop", Elisa Motterle ha raccolto in queste pagine tutta la sua conoscenza ed esperienza sulla tavola con una grande attenzione alla contemporaneità, alla funzionalità e ai dettagli che possono fare la differenza, insegnandovi a prevedere i bisogni dei vostri ospiti e a prevenire eventuali situazioni sconvenienti, il tutto naturalmente senza trasgredire alcuna regola di galateo!‎

‎Pattacini Alberto‎

‎Misteri, crimini e storie insolite di Venezia‎

‎ril. Con le sue calli avvolte dalla nebbia e i torbidi canali della Laguna, Venezia rappresenta il luogo misterioso per eccellenza. Crocevia tra oriente e occidente, ponte tra terra e acqua, qui vita e morte si fondono e coesistono fin dalla notte dei tempi. Templari, massoni, satanisti, eretici, omicidi e terroristi: lungo è l'elenco dei personaggi misteriosi che hanno popolato nei secoli le fatiscenti case affacciate sui canali, accompagnati da sinistre leggende che ancora oggi rinnovano il fascino ambiguo di questa città unica al mondo. Dal tesoro nascosto dai Templari sull'isola di San Giorgio in Alga alle confraternite dei Tajapietra e dei Maestri Vetrai, dall'effigie dell'Anticristo a Torcello al gruppo dei "Figli del Demonio", dai fantasmi del lazzaretto di Poveglia alle vampire della Laguna, dalle imprese del cannibale di Venezia alla parabola più recente di Felice Maniero, il boss della mala del Brenta: questi sono solo alcuni esempi dei misteri che la Laguna custodisce e tramanda. Almeno fino a quando, come una novella Atlantide, sprofonderà anch'essa nel mare, portando definitivamente con sé i suoi più oscuri segreti.‎

‎Istituto di istruzione superiore Domizia Lucilla (cur.)‎

‎Mise en place. Il rito e l'eleganza. L'arte di apparecchiare la tavola dalle origini ai tempi moderni. Ediz. a colori‎

‎ill., br. Questo testo nasce dalla volontà e dall'esigenza di far comprendere agli allievi come la preparazione della tavola sia una vera e propria arte che può essere costantemente affinata. Una tavola apparecchiata con stile, infatti, richiede una cura e un'attenzione cui dedicarsi con la stessa passione con cui si sceglie il menu e si preparano i cibi. È importante godere del momento della preparazione, prendendosi tutto il tempo necessario e rispettando alcune semplici regole, per rendere tutto perfetto. Una tavola elegante è anzitutto una tavola semplice, attorno alla quale gli ospiti possano sedersi comodamente, avendo a disposizione tutto quello che serve per gustare un buon pranzo, sentendosi a proprio agio.‎

‎Jorio Piercarlo; Borello Claudia‎

‎Santuari mariani dell'arco alpino italiano‎

‎brossura‎

‎Bertone Enrico‎

‎Civiltà contadina in Piemonte. Ambiente lavoro vita quotidiana e tradizioni‎

‎ill., br. Un mondo antico che oggi non esiste più se non in qualche raro caso e nel ricordo delle persone più anziane, una cultura millenaria che ha sostenuto intere generazioni e oggi va scomparendo superata dai modelli della modernità. È la vita dura del mondo contadino del passato modulata dal ritmo della natura, fatta di fatiche e di restrizioni, di sacrifici e di miseri guadagni, ma anche di alti valori umani, di tradizioni e di credenze, di una sapienza antica unica e irripetibile che ha saputo trarre dalla natura il necessario per il sostentamento della gente senza consumarne le risorse. Un mondo che ha avuto il suo epilogo nel secolo scorso con la corsa al «posto fisso» in fabbrica e l'avvento massiccio della meccanizzazione. Questo libro, corredato di fotografie d'epoca, vuole raccontare l'antico mondo contadino. Gli insediamenti rurali, la vita comunitaria, le abitazioni sotto roccia, il lavoro dei campi, le colture, l'allevamento del bestiame, le emigrazioni stagionali, i traslochi di San Martino, l'alimentazione, l'istruzione, la fede religiosa, la salute e le malattie, le feste, i rapporti sociali, le lunghe veglie invernali, le credenze e il ciclo della vita sono solo una parte degli argomenti trattati. Un patrimonio in cui affondano in profondità le radici della nostra storia che merita di non essere dimenticato.‎

‎Riti e cicli festivi nella comunità francoprovenzale di Giaglione in valle Susa‎

‎ill., br. A Giaglione, comune alpino di lingua francoprovenzale, il complesso ciclo festivo diventa un'importante risorsa per rinnovare, con una certa frequenza, i legami comunitari. La festa ha un ruolo di mediazione, di regolazione dei ruoli (essa mette in connessione abitanti di frazioni diverse, uomini e donne, diverse generazioni) e veicola saperi incorporati. La festa è un sistema complesso che si compone di molti elementi; ogni partecipante - attivo o passivo - trova la sua funzione, prende parte all'evento e alla sua preparazione. È questo che lega i nodi della rete sociale: tutti garantiscono che la macchina festiva funzioni e che quindi la comunità si costruisca continuamente, rinnovando la tradizione.‎

‎Savarino Gianluca; Ciardiello R. (cur.); Varriale I. (cur.)‎

‎La Sibilla Cumana tra mito e storia‎

‎ill., ril. Quello della Sibilla è certamente, il più affascinante, il più famoso ma anche il più misterioso tra i miti flegrei. I suoi vaticini risuonarono nei luoghi più disparati del mondo antico da Delfi ai Campi Flegrei. Allora, ci si domanda: Qual'era il suo nome? Che aspetto aveva? Si trattava della stessa donna, che visse tanti anni quanti granelli di sabbia poteva contenere il palmo di una mano e si spostò di luogo in luogo vaticinando? O forse le Sibille erano diverse e ogni luogo aveva la sua Sibilla? Tali domande, quasi certamente, se le ponevano anche gli antichi, incuriositi e intimoriti da ciò e da chi si celava dietro l'arte del divinare ovvero di trasmettere agli uomini il volere degli dei.‎

‎Revello Ugo‎

‎Doi povron bagna' 'nt l'euli. Detti e racconti gastronomici cucinati a fuoco lento‎

‎br. La copertina di questa mia ultima fatica (si fa per dire) letteraria ritrae parte di una tavolata di personaggi non proprio giovanissimi fra cui spiccava, se non altro per età, un fanciullo munito di un discreto paio di orecchie a sventola, nonché di un terribile farfallino, il cui elastico si era ammosciato prima ancora dell'inizio del pranzo. Ebbene, anche se stenterete a crederlo, le fattezze di quel pupetto sono proprio le mie, alla fi ne degli anni Cinquanta. E per completare il parterre des rois della foto, alla mia destra sedeva nonna Ernesta, alla mia sinistra nonno Gioanìn, e al suo fi anco mia madre. Insomma, alcuni dei personaggi che da sempre sono protagonisti dei miei racconti, anche nei libri precedenti. Qualcuno si sarà chiesto il perché del mio atteggiamento sorridente, in un consesso così estraneo alla mia età. Devo confessarvi che già allora, quando c'era da buté le gambe sota la tàula (qualunque fosse la compagnia) ero felice, perché mi auguravo, quasi sempre a ragione, che sopra quel tavolo si sarebbe servito qualcosa di buono. E ancora oggi, malgrado quanto assaggiato in viaggi ed esperimenti vari, ritengo che la cucina della mia terra sia una delle migliori, se non la migliore in assoluto. Perciò sono ben felice di dedicarle questo libro, condito con le solite amenità spicciole e auguro a tutti una lettura veramente «appetitosa». (Ugo Revello)‎

‎De Battista Angelo‎

‎Contadini dell'alta Brianza‎

‎ill.‎

‎Scappaticcio Anna Maria‎

‎I cunti. Saghe, miti e leggende in Ciociaria‎

‎br. Catapultandoci indietro di anni, l'autrice ci accompagna in un viaggio dove si incontrano figure ancestrali e saperi antichi, lasciando dialogare il visibile con l'invisibile. Gli uomini di un tempo parlavano continuamente del mondo delle anime, del mondo degli spiriti, ed erano considerati mondi reali quanto quello che toccavano con le mani e vedevano con gli occhi. 'Tann', come un rintocco del passaggio del tempo gli uomini si nutrivano delle forze della natura, si dilettavano nella facoltà dell'ascolto, credevano alle presenze di entità spirituali, nelle quali si nascondeva un segreto accessibile a tutti gli esseri viventi. Sono in molti, ancora oggi, che credono a quel sapere, altri invece pensano che non si nasconda niente di importante in quelle storie. I 'saperi' si trasmettevano oralmente e attraverso il racconto si istruivano le generazioni. Questo libro vuole essere un contributo di studio su una materia magmatica e multiforme che dà spunti a diverse discipline. Bisogna indossare le lenti di ingrandimento per ritrovare le nostre radici nascoste e riappropriarci dell'ascolto attivo e silenzioso delle cose.‎

‎Zappa Susy‎

‎Ar-Men. Un faro leggendario‎

‎ill., br. Nelle acque tormentate del mare d'Iroise si stagliano le possenti sagome di rocce mortali che formano la Chaussée de Sein, dove per secoli le navi sono naufragate, perdendosi per sempre nell'oblio: un cimitero di relitti, territorio sacro di Ankou, il servo della morte. Nel mezzo di questo caos roccioso, il faro Ar-Men, una torre ciclopica senza superflui decori, domina il mare da oltre cent'anni. Una storia avvincente sullo sfondo di tempeste eccezionali, quella di un pugno di uomini determinati a costruire un faro leggendario sopra uno scoglio inaccessibile, in un luogo dove ogni destino è dettato dal volere del mare. Oggi nell'occhio del ciclone c'è una lampadina, ma un tempo vi era un evolversi d'incandescenza. Il guardiano la osservava diffondersi sull'acqua: anche se il vento scardinava i vetri, la lanterna continuava a irradiare di luce quel paesaggio infernale. Ma che cosa accadeva nella mente di un uomo rinchiuso in una torre mentre la tempesta bussava con veemenza alla porta? Ancora oggi, se si ascolta con l'immaginazione, dalla torre di Ar-Men si possono percepire le urla dei guardiani e i lamenti dei naufraghi, perché dentro ogni faro si cela un po' di eternità.‎

‎Giganti, incantatori e draghi‎

‎brossura Insieme al Cantare di Igor' le byline - un genere di tradizione orale, che sta tra la ballata, la leggenda popolare e la fiaba - sono la testimonianza più alta della letteratura russa antica. Ci trasportano in un mondo avventuroso e duplice, in parte ancora pagano, abitato da giganti, da incantatori, da draghi. L'eroe delle byline è il bogatir' valoroso e cavalleresco, ora in lotta con la Madre Terra, come il titanico e stolto Svjatogor, ora confrontato sfidato, con esito tragico, da un alter ego femminile che si proclama forte e ardito come lui, più di lui (Dunaj). Ora or pace di scendere in una bara di bianca quercia nel grembo della terra insieme alla sposa morta per resuscitarla con acqua della vita (Michajlo Potyk), ora dotato di poteri sciamanici, che gli consentono di trasformarsi a piacere in ermellino, in uro dalle corna d'oro, in fiero lupo, in balenante falco, per nutrire i guerrieri della sua schiera (Vol'ch Vseslav'evic ): "In balenante falco si converte / lontano volò sull' azzurro mare / abbatté oche e bianchi cigni /né v'era scampo per le bigie anatrine / nutriva-dissetava Vol'ch la prode druzina / e aveva sempre nuovi cibi / cibi diversi e prelibati»"‎

‎Chioma Gabriella‎

‎Pirati e corsari nel Levante Ligure. Storie e leggende di mare e di costa‎

‎br. Prefazione di Federico Prizzi.‎

‎Romano Carmine‎

‎Il presepe napoletano. La collezione Accardi. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Vittorio Accardi fu il primo, in una famiglia colta ed educata all'arte, a dedicarsi al collezionismo presepiale. Lo fece con tale rispetto e amore, che la sua collezione può essere inserita tra le ultime degne di nota create nella seconda metà del '900. Ci riuscì entrando da neofita in quella cerchia di connoisseurs che hanno contribuito nel XX secolo, alla ripresa dell'interesse per questa speciale forma d'arte e alla sua evoluzione. Erano suoi amici i fratelli Catello, Raffaello Causa, Tommaso Leonetti, Gennaro Borrelli, Antonio Perrone, Alfonso Laino. Nomi importanti per gli appassionati di presepe, che evocano un mondo lontano, fatto di conoscenza e profonda competenza. L'amicizia con uno dei fratelli Catello, Eugenio, gli darà la spinta per iniziare a costruire il suo presepe. Un legame quasi filiale, quello instaurato col, commendatore, di grande reciproca ammirazione. Dai ricordi del figlio Luigi, emergono i dettagli di quel periodo: Gli anni 1950 sono quelli della mia infanzia e i miei ricordi dei rapporti con mio padre in quell'epoca sono indissolubilmente legati al mondo dei pastori, degli antiquari, dei collezionisti e degli artisti. Alle sue passioni artistiche exollezionistiche erano tipicamente dedicate le domeniche e lui mi portava con sé nei suoi giri per negozi, botteghe, studi di pittori o scultori molti dei quali erano a loro volta collezionisti. Si commentavano opere in fieri o già compiute, acquisti fatti da loro stessi o da terzi, vendite di pezzi importanti, preparazioni di mostre. Certamente c'erano anche contrattazioni e acquisti, ma nella mia memoria, dopo vari decenni, questi hanno lasciato il posto alla sensazione di club, che è l'unica rimasta in me [...]. In questo ambiente, il collezionista Vittorio si forma e si educa, cercando di capire e carpire le nozioni non scritte, bensì tramandate da chi nei pastori c'era nato. Inizia ad appuntare in un album dedicato alla sua raccolta, suggerimenti, impressioni, spunti per migliorare il presepe. E poi registra meticolosamente per ogni singolo pezzo scambi, doni e acquisti, con riferimenti puntuali alle date e al prezzo. Racconta di collezioni smembrate e ci introduce in un mondo, oramai scomparso, fatto di noti appassionati, venditori, antiquari, artisti e saponari, e di pezzi da inseguire per completare questa o quella scena.‎

‎Ivaldi Nico‎

‎Castelli maledetti. Piemonte e Valle d'Aosta‎

‎br. Questo libro apre scenari inquietanti e talvolta spaventosi su castelli apparentemente tranquilli e fiabeschi, i cui saloni, le segrete e le torri sono ancora oggi testimoni silenziosi di omicidi efferati e di vendette sanguinose. Settantacinque storie, ormai tramandate nei secoli, che conservano ancora nel tempo tutta la loro spaventosa tragicità: prigionieri murati vivi, quadri maledetti, diavoli purificatori, spettri in processione, serpenti, carrozze di fuoco, reincarnazioni, fantasmi senza testa, mani mozzate... Un viaggio insolito e misterioso per chi avrà il coraggio di affrontare queste pagine...‎

‎Boorman Neil; Pemberton Daniel; Thoburn Elliot‎

‎Tutto in una notte‎

‎ill., br. Aneddoti raccolti durante estenuanti code davanti all'ingresso delle discoteche di Londra, dentro a bagni dove succede di tutto, davanti a buttafuori che ti insultano, DJ che ti ignorano, gente che ti spinge e che ti respinge. Dai preliminari alcol-gastronomici alle istruzioni per districarsi tra gorilla, PR e guestlist, per arrivare in pista. Note sui postumi del delirio. Accorgimenti per il ritorno al pianeta terra dopo una lunga notte debosciata.‎

‎Coppa Massimo‎

‎Misteri di Ischia‎

‎br. Siluri nucleari sovietici, armi chimiche, spie britanniche, aerei precipitati, dame nere, la Gioconda di Leonardo, nord-coreani nell'Ischia calcio, profezie mariane, presenze maligne, riti segreti, manoscritti enigmatici, spedizioni naziste, ingressi ad Agarthi, miniere d'oro, messe nere, pietre cantanti, vescovi profeti, santi dimenticati, templi solari: leggende e fatti misteriosi connessi alla maggiore delle isole partenopee.‎

‎Carboni Giada‎

‎Per le vie di Monteverde. Curiosità, arte, storie e leggende del quartiere di Monteverde‎

‎br. "Per le vie di Monteverde" è un testo utile alla scoperta degli aspetti poco noti al turismo di massa sul quartiere di Monteverde inteso nei suoi confini orografici dal Gianicolo e Via Portuense (e dunque oltre quelli istituzionali). L'autrice ci accompagna attraverso le curiosità, le storie e le architetture, alcune delle quali oggi scomparse, alla ricerca di personaggi, tradizioni e leggende che rivelano il quartiere di Monteverde straordinariamente interessante.‎

‎Zanazzo Giggi‎

‎Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma‎

‎br. Come guarire da ogni malanno, come sconfiggere il malocchio, come trovare un buon marito, come scoprire il ladro che vi ha derubato, come far fortuna col lotto... Questi e tantissimi altri "rimedi", sono il frutto di una lunga ricerca di Giggi Zanazzo tra le tradizioni popolari romane, trascritte dalla viva voce degli anziani. Lo scenario di fondo è la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, quando Roma - ormai capitale d'Italia - già si era inoltrata in una intensa modernizzazione che aveva come contraltare la perdita di antichissime tradizioni popolari. Oggi la ristampa di queste divertenti pagine va oltre il piacere di un tuffo nel folklore romano, ed assume anche il valore di una preziosa guida alla conoscenza della cultura popolare e della più caratteristica prosa in romanesco.‎

‎Anguanamadre‎

‎Storie di Anguane moderne‎

‎ill., br. Dopo il successo del primo libro "Storie di Anguane", le Anguane ritornano in questa nuova pubblicazione, ancora una volta tutta dedicata a loro. Ma adesso si tratta di Anguane Moderne, calate nel mondo e nella realtà di oggi, e celate dietro mille volti e apparenze diversi. Le 36 storie racchiuse in questo volume ci fanno scoprire il mondo segreto, magico, al tempo stesso affascinante e pericoloso, delle Anguane Moderne, che spesso si trova appena "al di là" della superficie del mondo normale e delle cose di tutti i giorni. L'introduzione completa la panoramica sull'intrigante universo delle Anguane Moderne, e al contempo è una prosecuzione e un completamento del saggio monografico del precedente volume; e ci spiega in maniera ancora più completa, approfondita e inquietante, chi sono, da dove vengono, e dove stanno andando le Signore Anguane Moderne. L'incanto, la magia e il mistero serpeggiano ovunque, nel secondo travolgente manoscritto di Anguanamadre.‎

‎Corvino Claudio‎

‎Miti e storie leggendarie degli animali. Racconti incredibili e curiosità di creature reali e fantastiche‎

‎ill., br. Gli animali sono da sempre presenti nei miti e nelle leggende perché sono per noi indispensabili. Sono metafore viventi delle nostre angosce, paure, speranze e di tutto ciò che non riusciamo a esprimere in altro modo. In questo libro sono raccolte storie originali - talvolta mai tradotte prima in italiano - che mostrano un mondo apparentemente fantastico e ingenuo, ma che è collegato ad antichi riti, credenze e religioni delle più varie culture del mondo. Il lettore scoprirà, per esempio, come un simpatico maialino possa diventare un essere mitologico che aiuterà sant'Antonio, novello Prometeo, a donare il fuoco agli uomini; come un placido orso che mangia mirtilli nella foresta sia in realtà un assatanato dongiovanni che in seguito darà vita al più romantico gorilla King Kong. Ancora, scoprirà che i miti e le leggende degli animali sono creazioni tutte umane per tentare di rispondere all'eterna domanda sulle nostre origini: ma "noi", discendiamo davvero da "loro"?‎

‎Tassi Fulvio‎

‎Il narciso tatuato. Psicologia del tatuaggio contemporaneo, tra onnipotenza e senso del sé‎

‎ill., br.‎

‎Iacono Salvatore Marino; Capuano Paolo‎

‎Il mito della Terra Cava a Ischia‎

‎brossura In questo saggio gli autori estrapolano dall'atavico "mito della terra cava" ciò che riguarda la loro amata isola, andando a gettare le basi sulla quale poggeranno il loro "Mito della terra cava a Ischia". Verranno prese in considerazione leggende e documenti storici con l'intento di trovare quel filo conduttore che giungerebbe fino ai giorni nostri. Le particolari ricerche rese pubbliche a partire da "Epomeo, figlio di Agarthi" troveranno nuova linfa vitale grazie a preziosi documenti forniti da Paolo Capuano, pronipote di quel Giulio Grablovitz padre della sismologia moderna. Non sono passati che pochi anni da quando vennero trovati, ben nascoste in una carta nautica, una serie di documenti appartenuti allo scienziato Giulio Grablovitz, triestino di nascita ma ischitano di adozione. Il loro studio, grazie a importanti testimonianze raccolte in prima persona direttamente in casa Grablovitz, dimostra che a cavallo tra il XIX e il XX secolo visse qualcuno che capì di trovarsi al cospetto di fenomeni tutt'altro che naturali e tutti interessanti i cieli e i mari ischitani. Due ricerche parallele ma confluenti in un'unica direzione.‎

‎Morris Desmond‎

‎Civette. Storia, mito e realtà di un mistero nato insieme all'uomo‎

‎ill. Simbolo di saggezza ma anche annunciatrici di sventura, le civette sono protagoniste di un mistero vecchio come il mondo e grande come i cinque continenti. Uccelli dalla faccia tonda e dai grandi occhi puntati verso l'ignoto, sembrano poter dominare il mistero della conoscenza meglio degli stessi uomini che, ovunque, le hanno elette a simulacro del sapere. Allo stesso tempo, però, in virtù delle abitudini furtive e crepuscolari, le civette e gli altri rapaci notturni sono trasformati spesso in icone di paura e malvagità. In questo libro Desmond Morris affronta il mito della civetta nella cultura umana - dall'antica Babilonia fino a Harry Potter - confrontando i risultati dell'osservazione scientifica con le leggende e i racconti custoditi dalle tradizioni popolari.‎

‎Magni Emilio‎

‎Ciumbia che bèla tusa‎

‎ill. Intriga e affascina gli appassionati scoprire le parole e le espressioni dialettali impossibili da tradurre in italiano: la filipa, il gancio di ferro che i contadini e i boscaioli legavano alla cintola dei calzoni; il tegàsc, la pelle dell'acino d'uva; l'andadura che veniva utilizzata dai contadini per insegnare ai bambini a camminare. Parole che riportano al mondo contadino, alle vendemmie, alle storie legate a lontane stagioni del mondo rurale lombardo. Vocaboli ed espressioni con un significato ben preciso che è impossibile trovare nel pur vasto vocabolario della lingua italiana: questo libro cerca di scoprirne non solo l'origine etimologica, ma anche storie e aneddoti legati a un passato che si perde ormai nella notte dei tempi.‎

‎Naval Margherita‎

‎A Roma si racconta che... Leggende, aneddoti, curiosità‎

‎br. Un libro da leggere ad apertura di pagina. Succoso il testo, numerosissime le illustrazioni. Un libro da consigliare al forestiero come un «souvenir de Rome», molto più eloquente d'una Rotonda o d'un Colosseo di scagliola. Un libro da consigliare al romano, sempre all'oscuro dei piccoli fatti segreti della sua città. Un libro da consigliare soprattutto al ligure, all'abruzzese, al siciliano inurbati da poco o da tanto, per vitaminizzare la loro vagheggiata romanità.‎

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