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‎Mazzi Benito‎

‎Il piano delle streghe. Fisica, diavoli, visioni, segnali‎

‎ill., ril. Il Piano delle Streghe è una località alle falde del Gridone, in Val d'Ossola, dove streghe e stregoni delle terre di confine fra l'Italia e la Svizzera si riunivano per il grande Sabba, orgia sfrenata alla quale partecipava attivamente il diavolo. Tutte le vallate alpine disponevano di questo pianoro che ospitava gli incontri di quanti, donne e uomini, avendo abiurato Dio e la Madonna e profanata la Croce, erano ammessi allo Striamme, la congrega delle streghe. Ma non si parla solo di fattucchiere, fisica, diavoli e maliardi. Scopriamo un Piemonte del mistero che affascina e trascina con visioni e fantasmi, "morti che ritornano", inquietanti sogni premonitori e segnali di morte.‎

‎Avondo Gian Vittorio; Bertone Enrico‎

‎Grazia ricevuta. Eventi storici e popolari nelle espressioni di fede degli ex voto nelle Alpi centro-occidentali. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Da tempo, soprattutto a chi si accinge a svolgere indagini in campo sociale, la metodologia di ricerca consiglia di... lasciare spazio alla fantasia e di valersi di strumenti che non sono sempre soltanto quelli tradizionali. Ecco perché ai fini di una più corretta e approfondita storiografia, possono contribuire anche gli umili segni di devozione popolare affrescati sui piloni campestri o appesi, sotto forma di ex voto, alle pareti dei santuari dispersi lungo le valli alpine o nella pianura immediatamente sottostante. Per quanto rozze e naives, per quanto concepite per la riproduzione di vicende del tutto personali, infatti, queste suggestive attestazioni di fede si rivelano fonti inesauribili per chi le sa penetrare profondamente. Fonti che grondano storia... quella grande storia che travolge l'individuo e gli passa addosso rendendolo parte del tutto. Ancorché piccoli e ingenui, questi dipinti ci parlano dei grandi eventi che hanno caratterizzato gli ultimi tre secoli: le guerre, le epidemie e le più nefaste piaghe sociali: la nocività del lavoro, la miseria e la mortalità infantile. Letti così, gli ex voto possono diventare non soltanto delle utili fonti storiografiche, ma addirittura, se ricondotti a un territorio e alla popolazione che lo ha caratterizzato in momenti diversi della storia, degli incredibili e opportuni strumenti statistici.‎

‎Valli Carlo G.‎

‎C'erano una volta i vecchi mestieri‎

‎brossura‎

‎Di Girolamo Giacomo‎

‎Gomito di Sicilia‎

‎br. Giacomo Di Girolamo ci racconta un pezzo di Sicilia finora rimasto inesplorato, quell'angolo estremo che è la provincia di Trapani. Dal vino Marsala, un tempo il liquore più famoso al mondo e oggi usato per la carne in scatola, all'abusivismo edilizio che si è mangiato tutta la costa. Dal mare dello Stagnone, che ora si sta prosciugando, ai tentativi quasi comici di costruire un monumento a Garibaldi degno della sua impresa. Dalla mafia che non uccide più ai turisti che si fermano in pellegrinaggio di fronte alla stele commemorativa della strage di Capaci. E ancora, dagli alberi di melograno, che si sostituiscono alle viti cambiando paesaggio e abitudini, ai ragazzini in fuga dall'Africa che riempiono le piazze con i loro giochi. Perché la Sicilia è una sorgente inesauribile di storie che non ci si stanca mai di ascoltare.‎

‎Aldrovandi Ulisse; Peka L. (cur.)‎

‎Monstrorum historia. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Venuta alla luce per la prima volta nel 1642, la Monstrorum historia è forse l'opera più sorprendente di Ulisse Aldrovandi: un trattato universale sui mostri e i prodigi della natura. Dopo un'ampia introduzione sull'essere umano e le sue curiosità, si apre un'approfondita indagine sul concetto di mostro, sulle varietà di creature mostruose e sulle cause naturali e innaturali delle loro origini. Segue una vasta rassegna di singoli mostri, raffigurati in dettagliate xilografie: dalle creature mitologiche a incredibili casi di malformazioni, passando per ogni tipo di ibrido e di aberrazione. Il tutto raccontato con rigore espositivo ma anche con i frequenti richiami al soprannaturale e alla demonologia tipici dell'epoca. A quasi quattrocento anni dalla prima pubblicazione, ne viene oggi proposta un'agile edizione moderna, con un'ampia selezione di capitoli fedelmente tradotti, arricchita da oltre cento illustrazioni tratte dal volume originale.‎

‎Zanetti Danilo‎

‎Fiabe conte filastrocche del Veneto e dal mondo‎

‎ill., br.‎

‎Meyer Matthew‎

‎Il libro dello Hakutaku. Storie di mostri giapponesi. Ediz. a colori‎

‎ill., br. Questo libro contiene una varietà di mostri e fantasmi, alcuni originari del Giappone, altri incorporati nel folclore nipponico da culture straniere. Secondo la leggenda, un antico imperatore ricevette in dono da un animale magico chiamato appunto Hakutaku un volume straordinario, una sorta di "bestiario dei mostri" contenente informazioni su tutti gli spiriti, i fantasmi, gli dei e i demoni del Giappone. Di questo libro, andato perso molto tempo fa, sarebbero sopravvissuti alcuni frammenti. Nel corso dei secoli, gli artisti giapponesi crearono enciclopedie illustrate dedicate al mondo degli spiriti (yokai) e del soprannaturale. Le loro fonti principali erano i racconti e le tradizioni del folclore locale, ma anche la storia e la letteratura; e non mancarono di attingere all'immenso patrimonio degli antichi classici cinesi, reinterpretati attraverso il filtro della cultura e della sensibilità giapponesi. Inventarono così tanti nuovi yokai! E ancora oggi l'abitudine di collezionare e raccontare storie simili è molto sviluppata in Giappone.‎

‎Mazzi Benito‎

‎Fam, füm, frecc: il grande romanzo degli spazzacamini Valle d'Aosta, valle Orco, val Cannobina, val Vigezzo, Canton Ticino‎

‎ill., br. Nel grande romanzo dell'emigrazione, per secoli risorsa primaria di tante vallate alpine, pagine molto dolorose sono state scritte dagli spazzacamini, il cui fenomeno ha caratterizzato le più povere di queste terre, dove la maggior parte delle famiglie si sono viste costrette, fino alle soglie degli anni Cinquanta, ad "affittare" nei mesi invernali uno o più figli ai "padroni". Questi, vecchi spazzacamini senza scrupoli, il più delle volte crudeli e inumani, se li portavano al seguito per le pianure nebbiose del Piemonte e della Lombardia, sottoponendoli a uno sfruttamento che non ha avuto uguali nel mondo del lavoro minorile delle nostre Alpi.‎

‎Marciani Sergio‎

‎Oltre l'apparenza. Feste e folklore in Abruzzo‎

‎ill., ril. L'autore studia un buon numero di manifestazioni spettacolo all'interno del cosiddetto "ciclo dell'anno" classificandole (anche se consapevole della complessità e della commistione che ognuna di esse presenta) in rievocazioni festive di assedi e battaglie, riti propiziatori e di ringraziamento, manifestazioni che hanno dato origine al teatro europeo.‎

‎Basile Gaetano; Musco Dominici Anna M.‎

‎Il cibo è festa. La tavola dei santi e delle ricorrenze in Sicilia‎

‎br. "Il cibo è festa" è un volume che a divertenti scritti sulle ricorrenze in Sicilia accompagna tante gustose ricette. Gaetano Basile e Anna Maria Musco Dominici, che per primi hanno portato la cucina in televisione, hanno unito l'indagine attenta e scrupolosa dello storico all'amore, alla genialità e alla fantasia di chi è stata per anni tra pentole e fornelli. Pagine dense che ricordano le grandi tradizioni di quest'isola, in cui da sempre il cibo scandisce il tempo allietando le feste siciliane con la gioiosità dei suoi colori, l'intensità dei suoi profumi, l'allegria dei suoi conviti, Il lettore potrà così leggere il calendario in chiave gastronomica, cimentandosi anche in cucina, per onorare con ogni piatto, preparazione o ingrediente Santi e festività di Sicilia.‎

‎Lanari Sergio‎

‎Le edicole sacre nella bassa valle Esina‎

‎ill., br. Le edicole sacre delle strade della nostra regione, così bene inserite nel paesaggio viario tanto da rappresentarne una parte integrante, vengono oggi considerate, quantunque beni culturali minori, esemplari della cosiddetta "edilizia popolare sacra", testimoni attraverso i secoli del complesso rapporto della nostra gente con la sfera del Sacro. Questo esauriente excursus, sebbene limitato a 5 comuni della bassa Valle Esina, vuole essere uno stimolo a salvare queste memorie nonché un tentativo di catalogazione, una sorta di censimento degli esemplari delle edicole tuttora esistenti, della loro ubicazione e, dove possibile, della loro storia.‎

‎Guerini Nicola‎

‎Dizionario dei proverbi. Detti e modi di dire della tradizione popolare‎

‎brossura Attraverso i proverbi, la tradizione popolare ha cercato, nel corso dei secoli, di cristallizzare la propria esperienza del mondo, il proprio sapere e la propria saggezza, abbracciando gli ambiti più diversi. Ecco perché il proverbio, più che una massima, e al di là della sua godibilità immediata, è una vera e propria forma d'arte, spesso esercitata da artisti sconosciuti, ma non per questo meno degna d'attenzione. Questa è la cifra più significativa di questo dizionario, che riunisce i proverbi della nostra tradizione nazionale, da quelli più noti a quelli meno conosciuti e dunque più curiosi. Accanto ad essi, trovano posto in questa raccolta anche alcuni proverbi latini e inglesi, per offrire un'interessante variante ai più diffusi proverbi italiani.‎

‎Moro Guido‎

‎Presepe piemontese. I personaggi della tradizione. Storia curiosità costumi fede attività usanze leggende e superstizioni delle genti del Piemonte‎

‎ill., ril. In Piemonte il presepe è presente in molte case, però per il suo allestimento si fa soprattutto uso di statuine classiche, poco adatte a riprodurre la varietà dei costumi e della società subalpina, come richiede un vero presepe popolare. Partendo da questa considerazione, l'autore ha condotto per diversi anni studi approfonditi sia sui presepi più originali e significativi individuati in varie parti della regione, sia sulle tradizioni che spiegano particolari soluzioni presepistiche, sia ancora sui fenomeni etnografici e del folclore locale, in grado di suggerire il profilo dei personaggi di un Presepe Piemontese. Ne è scaturita una galleria di 240 personaggi, dettagliatamente presentati e descritti in questo libro, nel quale vengono anche ricordati avvenimenti storici e aspetti della vita quotidiana, capaci di riprodurre la tipica atmosfera che caratterizzava paesi e città piemontesi nei tempi passati.‎

‎Mayorca Stefano‎

‎La luna. Influssi, poteri, leggende‎

‎ill., br. Spesso pensiamo alla Luna solo come a un satellite nel cielo, magari da contemplare quando siamo innamorati. Ma dietro quel disco argenteo si nascondono innumerevoli storie, riti, simboli, studi la cui origine risale ai tempi più antichi. L'uomo ha da sempre cercato negli astri la verità sul senso dell'esistenza, e ancor di più ha sentito come forte e indissolubile il proprio rapporto con la Luna. Questo libro affascinante, ricco di risposte e di ulteriori domande, è scritto da un esperto e non mancherà di suscitare nel lettore curiosità e desiderio di conoscenza.‎

‎Frisoni Davide‎

‎Draghi italiani. Le misteriose e fantastiche creature nelle leggende della tradizione popolare italiana‎

‎brossura Leggende affascinanti avvolgono le figure dei draghi, creature nate in epoche antiche dall'immaginazione dell'uomo che cerca nel soprannaturale le spiegazioni a fenomeni che non conosce e che interpreta attraverso la categoria del mistero. Creature esotiche, animali sconosciuti dalle fattezze e dimensioni impressionanti, arrivati attraverso chissà quali peripezie in territori dove non si erano mai visti, hanno certamente sconvolto chiunque li avesse incontrati in quei luoghi isolati e selvaggi nei quali si erano adattati a vivere. E le leggende di orrendi mostri alati, enormi serpenti acquatici ed esseri famelici divoratori di uomini e animali si sono moltiplicate e diffuse in ogni angolo del mondo radicandosi nelle tradizioni popolari. In Italia, di cui il libro illustra le creature mitologiche oggetto delle leggende di tutte le regioni, le storie pagane si sono mescolate con quelle del cristianesimo, attraverso le figure di santi cavalieri come San Giorgio. Altre storie, invece, si legano ad eventi storici realmente accaduti che vedono la figura del drago coprotagonista nel bene e nel male.‎

‎Polito Vittorio‎

‎Storie, curiosità, proverbi e... arte. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Dopo  Storie, curiosità e proverbi, Vittorio Polito ha pubblicato il presente volume dedicato ad altri temi della saggezza popolare. Molti contenuti del libro erano già stati pubblicati da Giornale di Puglia, il quotidiano online diretto da Vito Ferri. Successivamente l'Autore li ha rivisti, aggiornati e arricchiti con nuove immagini artistiche e altri argomenti, mettendo storie, curiosità e sapienza popolare a disposizione di una platea più ampia di lettori. I temi trattati abbracciano vari argomenti, 32 per la precisione: amore, Chiesa, famiglia, marito, moglie, estate, guerra e pace, legge, musica, oro e argento, Natale, Pasqua, vita ecc., insieme a tanti proverbi e curiosità. Presentazione di Nicola Triggiani.‎

‎Weston Jessie L.‎

‎Indagine sul Santo Graal‎

‎br. Il volume contiene la prima vera indagine scientifica sulle fonti della leggenda del Graal. Jessie Weston, studioso medievista nato nel 1850 e scomparso nel 1928, utilizza le suggestioni presenti nel classico "Ramo d'oro" di Frazer e stabilisce un intrigante collegamento fra riti cristiani e misteri pagani. Il libro contiene una nota di Attilio Brilli.‎

‎Re A. (cur.)‎

‎Storie e leggende dal mondo islamico‎

‎brossura‎

‎Lattanzi Claudio‎

‎Umbria esoterica ed occulta. Guida ai misteri e alle sette religiose. Viaggio nel cuore di tenebra della regione mistica‎

‎brossura Nascosta dietro l'immagine convenzionale dell'Umbria da spot turistico c'è un'altra realtà che attende di essere scoperta. È un viaggio sorprendente sulle orme di messaggi esoterici ed occulti quello proposto in questo libro che ci consente di guardare con occhi diversi ad alcuni dei miti, dei personaggi e dei luoghi con cui si identifica da sempre questa terra. Da San Francesco alla Sibilla, dalle Tavole Eugubine al lago di Piediluco, dal Tempietto di Perugia alle mummie di Ferentillo, dai sotterranei di Narni all'inspiegabile sepolcro Geraldini di Amelia, dalla Scarzuola alla chiesa di san Bevignate, dalle misteriose origine celtiche di Terni alla scomparsa improvvisa dei Templari, dalle piramidi sotterranee di Orvieto ai Ceri di Gubbio, si dipana la trama enigmatica di un racconto alternativo rispetto a ciò che la storia ufficiale ci ha tramandato, molto spesso alterando e nascondendo il significato originario.‎

‎De Sanctis Gianluca‎

‎Roma prima di Roma. Miti e fondazioni della Città eterna‎

‎br. Asilo e rifugio per reietti, città promiscua, che cresce accogliendo gli stranieri e i vinti, concedendo la libertà agli schiavi, dove mescolare il sangue non è un tabù, ma una virtù: così appare Roma ai suoi albori attraverso i luoghi della memoria e i miti di fondazione. Lungi dall'essere motivo di imbarazzo, come avrebbero voluto i suoi nemici, questi racconti divennero la pietra angolare sulla quale i Romani costruirono la propria "identità" civile e politica. Molte sono le "Rome" che hanno preceduto quella di Romolo, eppure vi è una costante, una sorta di filo rosso che le unisce tutte: una costituzione "aperta", che si esprime nella capacità di accogliere e integrare lo straniero. I miti delle origini insegnavano che la romanità non scorre nel sangue di chi la possiede, non è, dunque, un dato biologico, testimone di purezza, ma piuttosto un merito culturale, che si guadagna per mezzo delle virtù sociali, adottando valori e modelli di comportamento condivisi, rispettando il diritto, obbedendo alle leggi. Si poteva nascere Romani, ma, cosa ben più importante, lo si poteva diventare.‎

‎Ieranò Giorgio‎

‎Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo‎

‎br. Un viaggio nel tempo e nello spazio, nell'intreccio inestricabile di mito e realtà, di storia e leggenda, che da sempre caratterizza l'Egeo. Le isole greche sono terre del mito. Sono palcoscenici per avventure di eroi e divinità. L'Egeo è un mare di prodigi, un paesaggio di labirinti e di colossi, di vulcani e di palazzi. Ospita terre sacre, come la divina Delo, isola-ninfa che ha propiziato la nascita miracolosa di Apollo. Accoglie luoghi arcani, come Santorini, spezzata in due da un cataclisma, in tempi remoti, ma anche patria, secondo il folklore moderno, dei primi vampiri. Ogni isola ha la sua mitologia: a Creta è cresciuto Zeus, a Naxos si sono amati Arianna e Dioniso, a Serifos è apparsa la testa di Medusa. L'Egeo è però da millenni anche lo scenario della grande storia europea: sulle sue onde hanno veleggiato le triremi ateniesi, le galee dei veneziani, i vascelli dei sultani di Istanbul. Ieranò ci guida lungo percorsi erratici e stravaganti, lontano dai luoghi comuni, attraverso una cartografia immaginaria dove reale e fantastico si confondono e aprono le porte dello stupore e della meraviglia.‎

‎Cresti Roberto; Martellucci Maura‎

‎Stradario-stranario. Curiosità e stranezze nei toponimi di Siena‎

‎ill., br. Avreste mai immaginato che il nome di Cane e Gatto fosse legato alle lotte politiche delle famiglie senesi? E che vicolo di Coda fosse un nome osceno? E che via delle Lombarde non avesse niente a che fare con le donne nate in provincia di Milano o di Cremona? E via di Sinitraia perchè si chiama così? Curioso viaggio fra le strade di Siena alla ricerca delle origini dei loro nomi che affondano nella storia, nella leggenda o nell'immaginario collettivo di una città e delle generazioni di Senesi che, per un millennio, le hanno percorse.‎

‎Evola Julius; De Turris G. (cur.)‎

‎Il mistero del Graal‎

‎brossura Basandosi sui principali testi originali della leggenda, Evola spiega il senso del mistero del Graal, che ha un carattere iniziatico e regale, legato a una tradizione anteriore e preesistente al cristianesimo, mentre presenta connessioni con l'idea di un centro del mondo e di un misterioso dominatore. Dalle varie avventure cavalleresche che si svolgono in un'atmosfera strana e surreale, egli indica il significato nascosto, che si rifa ad esperienze iniziatiche e a prove interne. Anche il simbolismo della 'donna' viene adeguatamente spiegato. L'esame si porta poi sul significato delle leggende del Graal nel Medioevo occidentale; considera quindi varie correnti che in un certo modo ripresero l'eredità del Graal dopo la distruzione dei Templari.‎

‎Puglisi Gianni‎

‎I modi della moda‎

‎ill. "Parlare di moda vuol dire esprimersi sulle radici dell'essere sociale dell'uomo, sul gusto degli uomini nei loro tempi, vuol dire saper leggere e apprezzare attraverso l'arte figurativa e plastica, attraverso le immagini del teatro e del cinema, attraverso i costumi e le "divise", le raffinate manifestazioni della creatività e della genialità artistica, vuol dire saper leggere le mutazioni culturali delle generazioni e dei popoli. Parlare di moda vuol dire insomma parlare dell'uomo, delle sue ricchezze e delle sue miserie, della sua grandezza e talora della sua meschinità".‎

‎Okakura Kakuzo; Norton P. O. (cur.)‎

‎Il libro del tè‎

‎br. Molto più che un manuale sul tè: l'opera di Kakuz? è un inno alla cultura, all'estetica, allo spirito di questa bevanda quale simbolo dell'anima asiatica, in un periodo in cui l'Oriente si stava aprendo, spesso a scapito delle proprie tradizioni, alle influenze occidentali. Il reiterarsi sempre identico della Cerimonia del tè, infatti, racchiude tutta la riverenza del popolo giapponese verso gli antenati, oltre a essere un rimando allo stile di vita semplice che da secoli si conduce in quelle terre. Per non soccombere alla complessità di un compito come questo erano richieste genialità fuori dal comune e profonda conoscenza di entrambi gli universi culturali: l'autore è riuscito egregiamente nell'impresa, consegnandoci un testo divenuto ormai un classico in tutto il mondo.‎

‎Frobenius Leo‎

‎Fiabe del Kordofan‎

‎brossura Fra il 1921 e il 1928 il grnde antropologo Leo Frobenius pubblicò, con il titolo "Atlantis", un'opera in più volumi che ha rappresentato sinora il vero tesoro narrativo delle civiltà africane. E una delle regioni più affascinanti di questo universo di storie è costituita dalle "Fiabe del Kordofan", che Frobenius apprese nel 1912 da alcuni cammellieri di El Obeid, nel Sudan, e trascrisse mantenendo felicemente il passo e la vivezza della narrazione orale. Qui vediamo affiorare, insieme a personaggi e temi ricorrenti nella novellistica di ogni paese, credenze magiche o usi appartenenti a cicli culturali delle età più remote, teocratiche e matriarcali. E sulla soglia di questa raccolta apparirà la favola che è il presupposto di tutte le altre: la leggenda della rovina di Kasch, regno fondato sul sacrificio periodico del re, dove l'arte del raccontare, introdotta dallo straniero Far-li-mas, mostrerà di avere la forza di sabotare l'ordine esistente e di salvare così la vita del re, di sua sorella e del narratore stesso, analogamente a ciò che avviene nella cornice delle "Mille e una notte", con cui queste "Fiabe del Kordofan" rivelano sorprendenti affinità.‎

‎Mai pe iabbu. I vocaboli e le espressioni intraducibili del Salento‎

‎br. Ogni lingua ha una diversa prospettiva per interpretare il mondo, e dunque delle parole uniche, che non esistono in nessun'altra, che non si possono tradurre direttamente. Queste gemme fioriscono ancor di più nei dialetti, e "Mai pe iabbu", se tradurre non si può, prova a raccontarne alcune del Salento. "Bbampare, iundulu, fazza Ddiu, malesciana, squariare...": di oltre 40 vocaboli ed espressioni si dà il significato, l'etimo, il modo in cui usarli, i proverbi, le citazioni. E alcune interpretazioni personali di personaggi pubblici salentini: Alessandro Barbano, Davide Barletti, Cesko degli Après La Classe, Antonio Errico, Elisabetta Liguori, Cataldo Motta, Paolo Perrone, Antonio Prete, Livio Romano, gli Scemifreddi, Simona Toma, Edoardo Winspeare. Se sono la semplificazione e l'omologazione a trionfare nel mondo globalizzato, allora vale il "Lost in translation": bisogna perdere qualcosa per ritrovarsi.‎

‎Carrara L. (cur.)‎

‎Fiabe inglesi di spettri e magie‎

‎br. Fate, folletti, spettri, dèmoni, streghe, maghi, dragoni e creature misteriose sono i personaggi che animano queste fiabe, voci delle molte culture diverse di cui consiste quella anglo-sassone. Tramite la Bretagna e la Normandia infatti poterono confluire in Inghilterra elementi di matrice latina e mediterranea, mentre dal cuore del continente europeo venne l'impronta di quei popoli guerrieri che portavano con sé mitologie e cosmogonie splendide e terribili. Dalla Scandinavia le genti del Nord nevoso e scintillante con le loro navi vichinghe e i loro miti approdarono più volte sulle sponde inglesi. E a tutte queste presenze, che nel corso dei secoli dovevano portare con sé, oltre al ferro e al fuoco, anche la linfa di cultura tanto diverse e vitali, si aggiungeva quella magica delle popolazioni celtiche, che dalle coste atlantiche, tramite il Galles e la Scozia, giunsero a stabilire con la gente anglo-sassone un contatto di enorme valore e portata. Di volta in volta amici e nemici, i Gaeli avrebbero regalato ai loro vicini migliaia di spunti meravigliosi che è oggi possibile ritrovare nelle fiabe e nelle leggende popolari inglesi, di cui dà un saggio questo volume.‎

‎Marchi Enrico‎

‎Tutta colpa di Bacco. Fatti e misfatti del Carnevale veronese‎

‎br.‎

‎Della Casa Giovanni; Prandi S. (cur.)‎

‎Galateo‎

‎brossura Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.‎

‎Cullen Ruth‎

‎Galateo. Piccola guida alle buone maniere di tutti i giorni. The little pink book. Ediz. a spirale‎

‎ill. Sapere sempre cosa fare e come comportarsi in ogni situazione. Questa piccola guida alle buone maniere vi aiuterà a trovare una soluzione al problemi di buon vivere nelle più diverse occasioni: da come si sta a tavola, all'uso del cellulare in pubblico. Un piccolo libro per dare bon ton a ogni momento della giornata.‎

‎Somma Lorenzo‎

‎I nizioleti raccontano Venezia‎

‎ill., br. "A Venezia l'ideale sarebbe avere il coraggio di perdersi, a testa alta e non con il capo chino in qualche sterile guida turistica". Un libro rivolto a chi vuole scoprire un nuovo volto di Venezia, più intimo e nascosto, alla ricerca di quelle tracce uniche che caratterizzano la città lagunare: i Nizioleti, quelle scritte difficili da non notare sui muri incrostati dalla salsedine, ma il cui significato è sconosciuto ai più. Con aneddoti curiosi, un ricco apparato fotografico e la proposta di alcuni itinerari, l'autore guida il lettore in un viaggio che possa fargli riscoprire l'unicità del messaggio storico, artistico e umano di Venezia.‎

‎Meyer Matthew‎

‎Mononoke. L'ora degli spiriti maligni. Ediz. a colori‎

‎ill., br. Terzo volume della serie dedicata al mondo del soprannaturale nel Giappone tradizionale, questo fantasmagorico repertorio di spiriti maligni tratta degli esseri più ripugnanti e malefici dell'universo magico nipponico, i mononoke, che abitano una realtà parallela alla nostra: nonostante la protezione esercitata da schiere di maghi e sacerdoti contro le nefaste influenze di queste creature vendicative, vi sono luoghi e momenti in cui il confine fra i due mondi diventa più labile ed è possibile oltrepassarlo. Nelle terre di frontiera, dove la civiltà lascia il posto alla natura selvaggia e impenetrabile, è più facile incappare in questi esseri. Gli uomini sono padroni del giorno, ma al crepuscolo e di notte il soprannaturale prende il sopravvento e gli spiriti maligni sono più potenti che mai; anche i momenti di passaggio fra le stagioni, come solstizi ed equinozi, sono avvolti nel mistero dell'occulto. Ed è stupefacente come questo insieme di superstizioni, e le limitazioni che ne conseguono, siano ancora oggi una preoccupazione diffusa in ampi strati della popolazione giapponese.‎

‎Tesorio Giuseppe‎

‎Miracoli a Milano. Prodigi, meraviglie, credenze popolari da Ambrogio all'altro ieri‎

‎ill., br. Miele, zolfo e incenso, nella Mediolanum delle origini, nella Milano di domani: la dolcezza dei dipinti sacri, quel sottile odore del Diavolo, e la devozione che tramanda queste storie. Le più belle storie di eventi inspiegabili che hanno attraversato il tempo, dagli albori della città alla fine del Novecento, che è solo l'altrieri: 21 fatti "miracolosi" (più un prodigio non ancora accaduto, ma che potrebbe accadere se solo ci si accorgesse di quanto bello sia "meravigliarsi" davanti alle cose che solo il cuore o lo spirito o la fede possono vedere...), che hanno riscontro in più fonti storiche e cronachistiche, e, soprattutto, che hanno lasciato traccia in opere d'arte custodite nelle superbe chiese cittadine ma anche in umili edicole votive sparse nella città. Prodigi, meraviglie e credenze popolari, che hanno avuto la forza di arrivare fino a noi.‎

‎Serantini Francesco; Della Monica W. (cur.)‎

‎Storie e leggende della vecchia Romagna. Elzeviri e racconti di un grande narratore‎

‎ril. "Francesco Serantini è stato l'autentico anche se occasionale scrittore che, come nessuno con tanta forza e verismo poetici, ha raccontato la Romagna minima fra Otto e Novecento. La critica ha tutto il tempo di verificare non tanto la validità ma la tenuta della sua opera, iniziata a sessant'anni, quando stava per concludere la sua lunga attività professionale di avvocato. Ma per ora si può tranquillamente affermare che Serantini fu il vero e unico grande interprete della Romagna, impareggiabilmente capace di fermare sulla pagina ciò che oggi è già storia, è già leggenda. Passano nelle sue pagine guerre e battaglie ferocemente combattute, avventure di sangue, fatti e misfatti amorosi, vicende di briganti e di fame, di valli e di larghe distese: luoghi dove si sfiancava e fioriva la vita di una umanità ignota e ignorata, di personaggi che solo Serantini ha saputo far rivivere in una colorita e viva presenza, altrimenti dimenticata e senza storia". (Walter Della Monica)‎

‎Centini Massimo‎

‎Il sesso e le streghe. Trasgressione, sessualità e inquisizione‎

‎ill., br. La relazione tra stregoneria e sesso è complicata da tutta una serie di stereotipi che hanno contribuito a problematizzare le accuse rivolte alle donne considerate adepte di Satana. Donne che nelle fonti sono indicate con frequenza come "amanti" del diavolo: una definizione che già da sola rivela la stretta relazione tra sesso e stregoneria. Con questo libro vi proponiamo un viaggio curioso, nel quale il lettore avrà modo di conoscere gli aspetti salienti della relazione tra strega e sesso attraverso casi dai quali sorgono spunti per una lettura anche fuori dai soliti canoni caratterizzanti i libri sulla stregoneria. Si tratta di materiali che ci auguriamo possano offrire al lettore l'occasione per avvicinarsi a un argomento problematico, facilmente aggredibile dalla fantasia: ci ha mosso la volontà di operare con la dovuta razionalità, al fine di porre nella giusta cornice storico-antropologica alcuni aspetti della caccia alle streghe.‎

‎Curzio Antonio‎

‎Il suonatore di pianino‎

‎br.‎

‎Succede solo a Bologna‎

‎A t al dégg. Pillole bolognesi: una medicina per il buonumore‎

‎br.‎

‎Errico Antonio‎

‎Leggende italiane‎

‎brossura Nelle notti in cui Shahrazad racconta le sue storie, il re persiano Shahriyar diserta il mondo che gli appartiene per entrare nel mondo inventato dai racconti di una donna impaurita. In quelle notti non è solo Shahrazad a salvarsi la vita, a rinviare ad un'altra alba la sua morte; sono due le salvezze concesse da un solo racconto, due salvezze ogni volta: quella di Shahrazad e quella di colui che l'ascolta narrare nel fondo della notte. Forse Shahrazad raccontava una leggenda, nel fondo della notte.‎

‎Carew Reid Nicole‎

‎Les Fêtes florentines au temps de Lorenzo il Magnifico‎

‎brossura‎

‎Bertelli Paolo‎

‎La Vergine e il drago. Lo strano caso dei coccodrilli nei santuari mariani‎

‎ill. Mistero, paura e attrazione sono i sentimenti di quanti si trovano ad osservare il coccodrillo imbalsamato appeso alle volte del santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone (MN). A partire da questa presenza in un luogo di devozione dedicato alla Madonna e retto per secoli dai Francescani, l'autore ha iniziato una ricerca pluriennale che lo ha portato a una vera e propria "collezione" di rettili (tra queste pagine se ne contano almeno sessantacinque). Alcuni di questi sono perduti mentre altri sono ancora presenti, sul territorio italiano ma non solo. L'autore affronta infatti un viaggio che attraversa altri stati europei come Portogallo, Spagna, Francia, Austria, Repubblica Ceca e Belgio ed è a questo punto che si dipana un fil rouge di similitudini e ricorrenze, di gesta eroiche e di dediche ex voto, tra folklore, wunderkammer e antichi percorsi di fede. La contrapposizione tra la figura della Madonna e i coccodrilli collocati nelle chiese è allora una continua sfida apocalittica e una lotta tra la Vergine e il drago, tra la salvezza e la perdizione. Agli occhi degli umili e dei sapienti sarà allora chiaro che il male uscirà sconfitto.‎

‎Malaguti Paolo‎

‎Nuovo sillabario veneto. Alla ricerca dei veneti perduti‎

‎br. Che cos'è il Veneto? Uno spazio geografico? Una lingua destinata forse a vivere, forse a morire? O soltanto un ricordo, un miraggio di qualcosa che non c'è più? A cinque anni dall'uscita di Sillabario veneto. Viaggio sentimentale tra le parole venete, Paolo Malaguti torna a confrontarsi con queste domande, e lo fa partendo da una trentina di nuove parole del "suo" Veneto, quello che gli è arrivato, nonostante le censure di genitori e nonni per un codice del quale talvolta ci si vergognava, come l'ultimo rivolo di un fiume progressivamente prosciugatosi negli ultimi 40 anni. Bunigolo, Bronsa, Fruare, Imbacucà, Incoconare, Magón, Pampalugo, Pirón, Pitaro, Pocio, Sbrego, Sproto, Strucón, Suca baruca sono solo alcuni dei termini da cui l'autore parte per un viaggio dall'esito imprevedibile, sospeso tra etimologia, storia, memoria collettiva ed esilaranti episodi familiari. Trenta storie che compongono un racconto nostalgico ma scanzonato sul Veneto (e sui veneti) di ieri e di oggi.‎

‎Cardini Franco; Introvigne Massimo; Montesano Marina‎

‎Il santo Graal‎

‎ril. Arca dell'Alleanza, Calice dell'Ultima Cena, Pietra magica, Coppa dell'abbondanza, Calderone delle meraviglie. Reliquia cristiana, oggetto leggendario, o metafora? Da almeno otto secoli il mito del Santo Graal incanta l'Occidente.‎

‎Contro Gianmaria‎

‎Zombie walk. L'irresistibile ascesa di un mostro senza qualità‎

‎ill., br. Mentre centinaia di film e romanzi, decine di videogame, fumetti e web series, articoli di giornale e ponderose - per quanto improvvisate - speculazioni filosofiche ne decretano la dilagante popolarità, il Morto Vivente è ancora un'entità sfuggente e sotterranea per la saggistica italiana. Zombie Walk cerca di colmare questo vuoto raccontando l'irresistibile ascesa di un mostro senza qualità, la claudicante avanzata di un anti (o super?) eroe senza precedenti che, con silenziosa ostinazione, ha invaso l'immaginario e il linguaggio della quotidianità. Nascosti nelle pieghe della cultura erudita o sbandierati dallo show business orrifico, evocati nei manuali anatomici, mummificati dalle pratiche funerarie, i morti risorgono, i morti amano, i morti lavorano, i morti mangiano. In televisione camminano, sul grande schermo scatenano guerre mondiali, nella Rete globale esplodono, chiacchierano e infettano tutto.‎

‎Pennino Claudio‎

‎Quanno ce vo, ce vo! Offese, minacce, maledizioni, epiteti e ingiurie della lingua napoletana‎

‎ill., br. Il libro non è un manuale di maleducazione o di volgarità, quanto piuttosto uno spaccato popolare e folcloristico della nostra parlata, Perché "quanno ce vo, ce vo" è in realtà un divertente prontuario di schiette, liberatorie e persino ironiche invettive che queste pagine spiegano nel significato e anche nella loro origine di cultura popolare e di aneddoto storico. Il libro fa parte di una collana curata dall'esperto napoletanista Claudio Pennino e che comprende i titoli "Parlammoce accussì" e "Mettere a bbona parola".‎

‎Artusi Luciano‎

‎Calcio fiorentino. Storia, arte e memorie dell'antico gioco dalle origini ad oggi‎

‎br.‎

‎Grossi Daniela‎

‎Fiori di Bach. Strumenti di guarigione e di evoluzione personale‎

‎brossura‎

‎Braghiroli Maurizio‎

‎Cibi reali. Viaggio nell'enogastronomia di Piemonte, valle d'Aosta e Liguria‎

‎br.‎

‎D'Antonio Monaldo‎

‎Il libro dei brindisi felici. Detti, aforismi e poesie sul vino e sull'amore‎

‎br. I brindisi felici non sono mai fatti da soli, a differenza dei brindisi tristi. I brindisi felici vogliono l'amicizia, che li prepari e li accolga. A volte l'amore, nascente e desideroso di essere consumato. Perché fanno risuonare i cuori insieme. Gettano ponti fra le anime. Tutta la poesia classica ha celebrato le meraviglie dell'ebbrezza che crea la condivisione. Dai Greci eternamente banchettanti ai Latini eternamente annoiati dal grigiore della vita. E via via, lungo le strade che portano alla modernità, l'eco dei brindisi felici e in qualche caso predisponenti ad un passionale "secondo tempo" ha percorso tutte le civiltà: gli Arabi con le loro liriche serene, i medioevali frequentatori delle taverne, fino ai grandi e tormentati poeti dell'Ottocento europeo, per arrivare al canto dei contemporanei, il focoso D'Annunzio e l'elegiaco Neruda. Una lieve ed essenziale antologia come questa vuole accennare al tema e cantarne qualche strofa con il ritornello, lasciando al lettore il piacere di continuare il gioco. E poiché il buon vino prepara all'amore, rafforza e allo stesso tempo raffina l'eros- depurandolo, rendendolo più sensibile e sensuale, giocoso - non poteva mancare in questo libro una doverosa appendice più "tecnica". Un piccolo manuale che risponda alla fatidica domanda: si può sedurre con il vino? L'esperto sommelier Roberto Bellini assicura di sì, a patto però di saperlo scegliere.‎

‎Ponticello Maurizio‎

‎Napoli velata e sconosciuta. Luoghi e simboli dei misteri, degli dèi, dei miti, dei riti, delle feste‎

‎ill., ril. Non esiste altro insediamento urbano al mondo che abbia fatto parlare di sé quanto Napoli, eppure, sollevando uno a uno i veli che la rivestono, è possibile scorgere ancora dell'altro, e quel che si scopre è sempre più avvincente. Circa tre millenni dopo la sua fondazione, la capitale del Sud nasconde altri misteri? Qual è il segreto della sua nascita e il suo significato? In che modo la tipica struttura a scacchiera di Neapolis lega il maestro Pitagora a Vitruvio e a Leonardo da Vinci, tanto da farne il prototipo ideale della città perfetta? E quale fu il vero ruolo di Virgilio il Mago fino a tutto il XIV secolo, quando lo sconosciuto san Gennaro gli si avvicendò come paladino? Napoli velata e sconosciuta è una caccia al tesoro, un viaggio pirotecnico che arriva al fondo di ogni cosa, smonta luoghi comuni sedimentati dal tempo o inventati dalla faziosità dei denigratori. Questo libro procede seguendo un filo rosso tra la città celeste e quella profana e ne svela i segreti più profondi. Infine, s'interroga sulle mille vicende magiche e affascinanti raccontate all'ombra del Vesuvio, e si chiede come siano accadute, e si domanda innanzitutto il perché. E così, l'autore mette nelle mani del lettore chiavi interpretative insospettabili che pongono Napoli sotto tutta un'altra luce.‎

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