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Bettin Gianfranco
Gorgo. In fondo alla paura
br. Tutto avviene nella notte del 20 agosto 2007. Il luogo è Gorgo al Monticano, nel cuore della Marca trevigiana, ma la "scena" è in realtà quella del profondo Nordest. Due anziani coniugi, custodi di una grande villa, vengono sorpresi nel sonno da banditi che li uccidono brutalmente dopo averli torturati per costringerli ad aprire la cassaforte. Il delitto è orrendo, bestiale. Il paese è sconvolto, ma è l'intero Nordest a ritrovarsi profondamente scosso. A Roma, il governo guidato da Romano Prodi vara provvedimenti straordinari. Mentre le polemiche si fanno roventi, con la Lega che rilancia le ronde padane a presidio del territorio, si giunge all'arresto di tre sospetti. Sono un ragazzo romeno di vent'anni, che lavora nell'azienda del proprietario della villa, e due albanesi, Artur Lleshi e Naim Stafa, irregolari, pregiudicati, fuori in anticipo grazie all'indulto varato l'anno prima dal Parlamento: i personaggi ideali per scatenare un'ulteriore ondata di rabbia e per radicare ancor più il senso di minaccia in tutto il paese.
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Il libro del crimine. Grandi idee spiegate in modo semplice
ill., ril. Cosa ha fatto di Jack lo squartatore il serial killer che tutti conosciamo? In che modo nascono organizzazioni come la Yakusa o la mafia siciliana? Il libro esplora oltre 100 dei più importanti banditi, rapinatori, criminali, artisti della truffa, assassini e protagonisti di complotti politici della storia. Attraverso numerosi diagrammi e incisive didascalie questo autorevole volume offre uno sguardo nuovo sui più grandi e famosi crimini e sull'evoluzione della criminologia. Che tu sia un principiante assoluto, un appassionato studente di diritto o psicologia o un avido lettore di crime fiction, troverai un sacco di spunti di riflessione per indagare pensieri e malattie mentali o perversioni intriganti!
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Lessing Theodor
Haarmann. Storia di un lupo mannaro
br. Fra il 1918 e il 1924 Haarmann massacrò 27 giovani, con i quali aveva avuto rapporti sessuali, azzannandoli alla gola e bevendone il sangue. I resti mutilati delle vittime venivano da lui venduti e gettati nel fiume. A lungo nessuno se ne accorse e quando ebbe inizio il processo, tra il pubblico, c'era anche Theodor Lessing, uno dei più radicali critici della cultura della Germania di allora. Lessing fu l'unico a capire Haarmann, mostro predestinato. Dietro il caso criminale, volle scandagliare una di quelle oscure "anomalie della natura" in cui si intrecciano "la vita amorosa e il desiderio di morte, la volontà di annientare l'altro e la volontà di essere annientati". Ma seppe anche cogliere ciò che faceva di Haarmann una creatura dei suoi tempi.
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Brondoni Cristina
Le case dei serial killer
br. La casa è il luogo sicuro per eccellenza. O almeno è così nell'immaginario collettivo, nella pubblicità, in molte serie tv. Nella realtà, tuttavia, la casa può diventare un girone dantesco di violenze e abusi. I serial killer che hanno compiuto i loro crimini in casa sono molti e anche a loro - come ai violenti che picchiano i famigliari - la casa offre riparo da sguardi indiscreti. A volte, le loro abitazioni sono talmente normali da risultare noiose; altre volte si possono rivelare vere e proprie case degli orrori. In questo libro, l'autrice prende in esame alcuni serial killer e i luoghi che hanno abitato per comprendere come la casa sia stata importante anche, e soprattutto, per garantirsi una facciata di normalità che spesso, unita a pregiudizi razziali o sociali, ha fatto sì che diversi criminali rimanessero impuniti per molto tempo.
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Orth Maureen
Il caso Versace. La storia, i protagonisti, il mistero
ril. New York, maggio 1997 la giornalista Maureen Orth sta scrivendo un reportage su un serial killer appena entrato nella lista dei 10 criminali più ricercati d'America: Andrew Cunanan. Abilissimo nel mimetizzarsi, a suo agio in ogni situazione sociale, Cunanan sa perfettamente come coprire le sue tracce e sembra imprendibile. E tutto spinge a pensare che ucciderà ancora... Miami, 15 luglio 1997 Gianni Versace sta rientrando da una passeggiata quando, sulla scala della sua villa, viene freddato a colpi di pistola. La polizia non ha dubbi: il colpevole è Andrew Cunanan. Ma anche questa volta il serial killer si sottrae alla giustizia; qualche giorno dopo, infatti, Cunanan viene ritrovato morto a bordo di una barca: si è suicidato con la stessa pistola con cui ha ucciso Versace. Un delitto la cui eco ha fatto il giro del mondo, uno stilista adorato da milioni di persone e un assassino in cui si mescolano intelligenza e squilibrio: cosa c'è davvero... dietro la tragica morte di Gianni Versace? In questo libro, frutto di un imponente lavoro di ricerca, Maureen Orth ricostruisce un mistero che ha mille sfaccettature, da quelle dorate di un mondo avvolto n lusso a quelle oscure della mente umana.
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Deschner Karlheinz; Pauer Modesti C. (cur.)
Storia criminale del cristianesimo. Vol. 1: L' età arcaica. Dalle origini nell'Antico Testamento fino alla morte di S. Agostino (430)
brossura
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Felson Marcus; Eckert Mary A.; Barba D. (cur.); Tramontano G. (cur.)
Crimine e vita quotidiana. Un'introduzione
br. "Crimine e vita quotidiana" offre un approccio nuovo alla teoria del crimine e alla sua riduzione. Con uno stile di scrittura chiaro, coinvolgente e asciutto, questa sesta edizione del testo si concentra sulle cause del comportamento criminale e mostra come il crimine possa colpire chiunque e in maniera diversa. Gli autori, Marcus Felson e Mary Eckert, presentano strumenti pratici e consigli operativi al fine di ridurre o eliminare il crimine e il comportamento criminale in contesti specifici. Ma più ancora questo libro insegna agli studenti, e ai lettori in generale, come pensare al crimine per trovare soluzioni.
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Edmonds David
L'assassinio del professor Schlick. Ascesa e declino del Circolo di Vienna
br. Un saggio storico tinto di giallo, ambientato in uno dei momenti più bui della storia d'Europa, sullo sfondo della catastrofe economica e dell'ascesa di Hitler. Protagonista è il Circolo di Vienna, influente gruppo di brillanti pensatori guidato da Schlick, impegnato in una lotta contro la metafisica e le pseudoscienze in una città che veniva inghiottita da fascismo, antisemitismo e irrazionalità. Il 22 giugno 1936 Moritz Schlick, professore di filosofia, era diretto verso la sua aula per tenere lezione quando fu ucciso da un colpo di pistola sulla scalinata dell'Università di Vienna da Johann Nelböck, un ex alunno con problemi mentali. Quando Nelböck durante il processo affermò che il suo ex professore stava diffondendo una pericolosa filosofia ebrea, alcuni giornali austriaci presero le difese di quel folle gesto. Tra i membri del Circolo di Vienna ci furono Otto Neurath, Rudolf Carnap e l'eccentrico logico Kurt Gödel, mentre ai suoi margini si mossero altri due titani della filosofia del Novecento, Ludwig Wittgenstein e Karl Popper. Edmonds ricostruisce la storia del positivismo logico nel milieau viennese con uno stile da raffinato narratore, rievocando il sapore artistico e politico dei dibattiti nei caffè degli anni venti.
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Sboui Amina
Prigioniere. Storie di donne, delitti d'onore e Islam
br. Amina Sboui, la più controversa attivista per í diritti umani del mondo arabo, racconta le storie terribili ed esemplari delle sue compagne di carcere, per denunciare la condizione femminile nell'Islam. Amina è in attesa di processo per aver postato una sua foto a seno nudo. La prima notte conosce Bessma, che ha assassinato il fratello. Bessma significa sorriso, ma la ragazza non ha sorrisi sulle sue labbra e Amina si chiede cosa può spingere una donna ad ammazzare qualcuno del suo stesso sangue. La risposta che le dà Bessma è sconvolgente: per essere libera di amare. Profondamente turbata, Amina decide di raccontare le vicende delle altre detenute e le loro storie. Conosciamo Iman, raggirata da un uomo che prima la seduce e poi l'abbandona, Hana, Nahed, Zohra, Monia, condannata per avere ucciso i suoi due figli. Mandata in sposa dalla famiglia a un cugino violento che le rende la vita un inferno fin dalla notte di nozze, mette al mondo due bambini che per via del matrimonio tra consanguinei hanno entrambi gravi disturbi mentali. Per salvarli dalla violenza del marito, Monia decide di uccidersi insieme a loro con un potente sonnifero, ma sopravvive. Sono storie vere, raccolte e raccontate in prima persona da chi ha fatto della lotta e dell'emancipazione femminile la sua principale ragione di vita. È un viaggio terribile, ma anche commovente e illuminante all'interno delle carceri tunisine e in fondo all'anima di queste donne maltrattate, abusate, sottomesse nell'Islam più fanatico e arretrato, nel quale la condizione femminile è rimasta come nel Medioevo.
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Schiller Margrit
Una dura battaglia per ricordare. La mia esperienza nella lotta armata e in prigione (Germania 1971-1979)
br.
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Grisham John
Innocente. Una storia vera
br. Ron Williamson lascia il natio Oklahoma nel 1971, poco più di un ragazzo, inseguendo il sogno di diventare un campione di baseball. Dopo sei anni nel campionato minore un incidente mette fine alle sue speranze di gloria. Torna a casa, cerca un lavoro stabile, ma un crescente disagio psichico ne farà presto un malato di mente. Qualche anno dopo, la tranquilla cittadina di Ron è scossa da un terribile evento: la giovane Debbie Carter viene stuprata e uccisa in circostanze poco chiare che vedono Williamson tra i principali sospetti. Comincia per Ron un'odissea che lo vedrà dapprima incriminato del delitto e poi condannato a morte. Dodici anni nel braccio della morte in cui continua a dichiararsi innocente. Ma quando mancano ormai cinque giorni all'esecuzione, l'estrema speranza di salvezza è rappresentata da un esame del DNA che non arriva mai. Il caso di Ron Williamson ha ossessionato John Grisham per anni, da quando il maestro del legal thriller ha letto incidentalmente la sua vicenda su un giornale locale, decidendo di raccontare per la prima volta un fatto realmente accaduto. Il risultato è una storia pervasa da una forte tensione morale che arriva a mettere in discussione il sistema legale americano.
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Ben Mohamed Takoua
Un'altra via per la Cambogia. 15 giorni nel cuore del sud-est asiatico con gli operatori della ONG WeWorld
ill., br. C'è chi viaggia per turismo, chi per avventura, chi per necessità economiche e chi per motivi umanitari. In questo reportage a fumetti l'autrice Takoua Ben Mohamed ci racconta il lavoro quotidiano e la generosità dei volontari della ONG WeWorld, impegnati in Cambogia a salvare la parte più povera della popolazione locale dal traffico di esseri umani e dalle nuove forme di schiavitù. Perché una via legale alla migrazione esiste, e può salvare la vita.
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Selmin Francesco
Ammazzateli tutti! Storie di banditi del Veneto
ill., br. Un Veneto inusuale, terra di briganti e di banditi, emerge da queste pagine. A partire dalla temibile banda di Giovanni Stella, decapitato a Padova assieme ad altri dodici briganti nell'ottobre del 1812, punta di un iceberg che vede in attività numerose bande dopo le insorgenze in età napoleonica. A metà Ottocento il brigantaggio si manifesta in una dimensione ancora più vasta, ed è oggetto di una repressione ferocissima. Una commissione militare insediata a Este nel 1850 processa più di 1200 briganti infliggendo centinaia di condanne a morte, di cui più di quattrocento eseguite. Una strage che colpisce ladri e rapinatori, ma anche briganti non privi di coscienza sociale. Infine, Giuseppe Bedin: il più temibile bandito degli anni Trenta del Novecento. Capo della "famigerata banda" che per tre anni semina il terrore nell'Italia settentrionale e tiene in scacco le forze dell'ordine, mettendo a segno colpi clamorosi che imbarazzano il regime fascista all'apice del consenso, Bedin ambisce a presentarsi come bandito giustiziere, che ruba ai ricchi per dare ai poveri. In realtà - più che a Robin Hood - è assimilabile a un gangster come Dillinger, che del resto era quasi suo coetaneo.
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Sacco Nicola; Vanzetti Bartolomeo; Comincini A. (cur.)
Le ragioni di una congiura e altri scritti
ril. Testimonianza diretta e inedita del dramma umano vissuto in carcere da Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, "Le ragioni di una congiura" - ora per la prima volta pubblicato in Italia - ci descrive in maniera accurata e attraverso la voce dei protagonisti le strategie difensive e l'iter processuale che caratterizzarono la detenzione dei due anarchici. Completano il volume le "Lettere sul sindacalismo" di Bartolomeo Vanzetti.
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Azara L. (cur.); Tedesco L. (cur.)
La donna delinquente e la prostituta. L'eredità di Lombroso nella cultura e nella società italiane
br. A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, le discussioni intorno alla natura femminile, alla collocazione della donna in società e al rapporto fra i sessi si fecero sempre più frequenti. All'interno della cultura scientifica positivista la caratterizzazione psichica e morale dell'individuo veniva fatta derivare dalla sua struttura anatomo-biologica: le nascenti scienze umane veicolarono dunque l'immagine di una femminilità legittima solo se commisurata alle funzioni naturali inscritte nel corpo della donna. In questo contesto, una formidabile eco ebbe l'opera di Cesare Lombroso. Obiettivo del volume è allora quello di ripercorrere l'eredità lombrosiana circa la normalità e la devianza femminili tanto nella riflessione teorica, quanto nei dispositivi normativi dall'ultimo decennio dell'Ottocento fino all'Italia repubblicana.
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Mesrine Jacques
L'istinto di morte
brossura
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Pirolli Armando
Ti racconto il mio O.P.G.
br. "Chissà cosa c'è lì dentro? Chissà cosa si nasconde lì dentro? Chissà come sono le persone rinchiuse lì dentro? Saranno dei terribili mostri?". Tra le pagine di questo libro potrete trovare la risposta a queste domande che l'autore pone nella sua prefazione. Chi si nasconde dietro le mura di un ospedale psichiatrico giudiziario? Mille volti, mille storie e qualcuna viene raccontata in questo libro attraverso la voce e i ricordi di un infermerie che, dietro a quelle mura, ha lavorato con passione per anni e che racconta, spesso con affetto e nostalgia, le avventure e le disavventure dei personaggi che vivevano lì. Un modo per ridare voce a chi, di voce, non ne ha avuta mai...
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Di Bella Franco
Italia nera
ill., br. Testo di riferimento sulla storia della malavita dal dopoguerra ai primi anni sessanta, "Italia nera" racconta in presa diretta "l'epoca d'oro" del crimine italiano, attraverso le gesta di personaggi leggendari che sono qui raccolte in forma definitiva dalla penna di uno dei più grandi cronisti di nera del nostro giornalismo, Franco Di Bella. Dalla Aprila nera di Ezio Barbieri alle fughe rocambolesche della banda Casaroli, dalla Banda Dovunque alla delinquenza di strada, passando per i misteri del caso Giuliano e le tute blu di via Osoppo, le cronache giornalistiche di Franco Di Bella sono uno spaccato indimenticabile di storia italiana, scritte con la precisione del giornalista e la passione del romanziere. Quando fare il reporter di nera era una forma popolare di letteratura e ci si confrontava con scrittori come Hemingway, Capote e Buzzati. Al pari delle grandi firme di quel giornalismo, Franco Di Bella è stato una figura di primissimo livello, in grado di influenzare i linguaggi (è stato lui a coniare il soprannome "solista del mitra" per Luciano Lutring) e di rivoluzionare il mondo della carta stampata (è stato il primo a dare importanza alla cronaca durante la sua direzione del "Corriere della Sera" dal 1977 al 1981). I suoi scritti e i suoi racconti sulla storia criminale, riproposti per la prima volta dopo diversi anni, rimangono tra i più importanti del genere, e a distanza di tempo riescono ancora a fotografare un'epoca, con una scrittura vivace, ironica e accattivante. Introduzione di Antonio Di Bella e Paolo Maggioni.
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Flores M. (cur.)
Stupri di guerra. La violenza di massa contro le donne nel Novecento
brossura Il 22 febbraio 2001 tre soldati serbo-bosniaci vengono ritenuti colpevoli di crimini contro l'umanità dal Tribunale Internazionale per i crimini dell'ex Jugoslavia; il loro capo di imputazione è quello di stupro. Per la prima volta lo stupro viene quindi rubricato come crimine contro l'umanità, cancellando la convinzione, viva per l'intero ventesimo secolo, secondo cui la violenza contro le donne in tempo di guerra era una conseguenza incresciosa ma in qualche modo ineliminabile della guerra stessa. Frutto di una ricerca durata oltre tre anni, il volume ripercorre gli stupri di massa che hanno segnato le guerre e i conflitti del Novecento. Studiosi delle Università di Roma La Sapienza, Roma Tre, Siena, Urbino, Venezia esaminano le due guerre mondiali, le esperienze delle dittature latinoamericane e dei conflitti in Bosnia e Rwanda coniugando analisi storiografica e riflessioni di carattere teorico e metodologico. Grazie a documenti militari, memorie, atti processuali, resoconti giornalistici, interventi di rappresentanti delle organizzazioni femminili, riflessioni successive emerge un quadro articolato e complesso di una realtà da sempre sottovalutata, taciuta, nascosta con motivazioni politiche e morali, ideologiche e giuridiche che solo a fatica è riuscita a emergere come una verità che nessuno può più evitare di affrontare.
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Zamperini Adriano; Menegatto Marialuisa
Violenza e democrazia. Psicologia della coercizione: torture, abusi, ingiustizie
br. Democrazia è parola mimetica, spesso asservita alla retorica dei potenti. Tra i fenomeni disturbanti nascosti dal mantello mimetico della democrazia c'è la coercizione, agita con la minaccia, la punizione e l'uso della forza fisica. Anche in uno Stato di diritto, l'apparato di coercizione che può essere dispiegato contro i cittadini è imponente. Nell'esercizio di un simile potere, le autorità devono autodisciplinarsi per non oltrepassare il limite della legittimità, pena il rischio di trasformare la coercizione in violenza. Il libro analizza questo crinale scosceso portando il lettore in una stanza di tortura, mettendolo di fronte agli abusi delle forze di polizia, invitandolo nei reparti psichiatrici che praticano la contenzione meccanica, e infine chiamandolo a misurarsi con i costi umani generati dal neoliberismo. Un percorso assistito dalla convinzione che i contributi offerti dalla psicologia sociale aiutano a comprendere e gestire i conflitti tra libertà e coercizione in democrazia.
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Rumiati Rino; Bona Carlo
Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello
brossura L'analisi dell'architettura del cervello consente di identificare svariate scorciatoie o trappole mentali che svolgono un ruolo determinante nei processi di tipo valutativo. Tali scorciatoie, innestandosi nelle stime giudiziarie, soprattutto quando svolte in condizioni d'incertezza o incompletezza delle informazioni o di scarsità di tempi e risorse disponibili, sono alla base di diffusi e documentati biases cognitivi e decisionali. Il libro, alla luce di un dialogo fruttuoso tra diritto, scienze cognitive e neuroscienze, illustra con ricchezza di esempi i processi cognitivi e le reazioni emotive coinvolti nel giudizio, dalle fasi iniziali alla sentenza, nonché le distorsioni sistematiche alle quali sono esposti gli operatori di giustizia.
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Melchionda Achille
Il delitto Nigrisoli. Il caso che negli anni '60 sconvolse Bologna e l'Italia intera
ril. Bologna, 14 marzo 1963. Ombretta rientra in casa nel primo pomeriggio; è tormentata, la decisione che deve prendere è più grande di lei. Ha appena incontrato il prof. Zanello e le notizie che ha appreso sulle condizioni psichiche di Carlo non sono per niente rassicuranti. Il neurologo è stato chiaro: allontanarsi per qualche tempo dal marito con effetto immediato. Ma come può lasciarlo solo in un momento così delicato? E i figli? No, il solo pensiero di sfaldare la famiglia in questo modo la distrugge. Quel che Ombretta ancora non sa è che la scelta che prenderà in quelle ore cambierà il suo destino. Per sempre. Qualche ora più tardi si riunirà con i suoceri e con il medico di fiducia, i quali la convinceranno a seguire il consiglio dello psichiatra. Si arrenderà così, a malincuore, alla temporanea separazione, ma rimanderà tutto al mattino seguente. Un procrastinare che risulterà fatale. Mai avrebbe immaginato che quella notte sarebbe stata, per lei, l'ultima. Questo volume raccoglie anche tutta la sentenza emessa dalla Corte di Assise di appello che si legge come un romanzo per i dettagli e la scorrevolezza ricostruttiva della tragedia che negli anni '60 lasciò con il fiato sospeso Bologna. Una vicenda che coinvolse la scienza, la stampa italiana e un vasto pubblico che accorse in aula per assistere al processo.
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Cerullo Davide
Diario di un buono a nulla. Scampia, dove la parodia diventa riscatto
ill., br. "Nessun potere ha la forza di imprigionare le parole. Ogni singola sarà letta da occhi innumerevoli, solo con i battiti di ciglia oppure anche a voce alta, in una stanza, in un'aula di scuola, in una piazza, in un'assemblea, alla radio. E dopo il più lungo giro del mondo torneranno nelle mani di quelli che le hanno scritte, e saranno unte da tutte le impronte digitali di chi le ha ricevute e insieme formeranno una stretta di mano." (Erri De Luca)
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Bolognini Claudio
I ragazzi della barriera. La storia della banda Cavallero
ill., br. Con diciotto spericolate rapine alle spalle, i protagonisti di questa vicenda riempirono le prime pagine dei quotidiani dopo l'ultimo sanguinoso assalto a una banca di Milano, avvenuto il 25 settembre 1967. Ciò che i resoconti della stampa hanno omesso sono i come e i perché quegli uomini decisero di passare all'azione diretta. Tutto cominciò negli anni cinquanta in un sobborgo operaio di Torino. A quei tempi la Barriera era un quartiere proletario dove chiamarsi compagno aveva un significato profondo. Comunisti molto attivi e critici nei confronti della linea ufficiale del Partito, a cui presto venne l'idea di compiere rapine per finanziare la rivoluzione. Un romanzo a stretto contatto con la realtà su alcuni uomini e sulle circostanze che li portarono a formare una banda, poi passata dalla cronaca alla storia come la banda Cavallero.
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Hardy Vaux James; Cotone M. (cur.)
Memorie di James Hardy Vaux. Truffatore e ladro
brossura Completamente immerso - "come un pesce nell'acqua" - nel mondo criminale dei primi anni del XIX secolo, James Hardy Vaux (1782 - ?) abbandona la sicurezza di una famiglia che spesso rimpiangerà per dedicarsi a ogni sorta di truffe e raggiri. Arrestato e deportato per tre volte in Australia, sperimenta gli orrori delle navi-prigione, le traversate oceaniche e la durezza della permanenza all'altro capo del mondo. In occasione dei rientri in patria, non smette di delinquere, spinto da quello che egli stesso chiama "il mio cattivo genio", per finire poi i propri giorni nel Nuovissimo Mondo, in un anno imprecisato. Nella seconda permanenza australiana scrive il Nuovissimo Vocabolario del Gergo criminale, uno strumento fondamentale per la conoscenza del linguaggio della malavita inglese.
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Gennari Paolo
Oltre la nebbia del tempo. Zodiac Killer, un'analisi alternativa
brossura Chi era Zodiac? Un pazzo senza alcun controllo? Oppure un sadico con una lucida mente criminale? E se invece fosse altro?... Il tempo trascorso ha confuso le già flebili tracce, mantenuto vivo il dolore e avvolto tutto in una cupa nebbia: solo una sottile trama unisce i vari cifrari... Seguire quell'unico filo consente di andare oltre: scorgere strade non ancora percorse e trovare risposte inattese e sorprendenti.
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Baldry Anna Costanza; Roia Fabio
Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici
br. Maltrattamenti e stalking: violenze che troppo spesso sfociano in omicidi efferati, se non gestite con professionalità e tempismo. Occorre riconoscere i segnali di rischio e valutarne la pericolosità, applicare la norma, tutelare la vittima, intervenire in maniera efficace e professionale da parte di tutti gli operatori che si trovano a gestire questi casi anche attraverso l'utilizzo di strumenti efficaci che possono aiutare a predisporre interventi atti a prevenire la recidiva e meglio riconoscere le condotte poste in essere. Questo manuale scritto da due esperti professionisti nel settore, la professoressa Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa, che ha messo a punto negli anni, anche in collaborazione con l'Associazione Differenza Donna e il Centro Studi Cesvis del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, e il consigliere Fabio Roia, magistrato e già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, fornisce risposte concrete, tecniche, scientifiche e normative su cosa si può fare nei casi di maltrattamenti e stalking, guidando il lettore nella comprensione degli strumenti, loro vantaggi, limiti, e ambiti di applicazione, attraverso anche una disamina anche delle più recenti sentenze che costituiscono un importante supporto a tutti coloro che operano nel settore.
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Fiorucci Alvaro; Fiorucci Luca
Reperto 36. Anatomia giudiziaria dell'omicidio di Meredith Kercher
br. Questo non è il romanzo di un omicidio, né un'inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. "Reperto 36" è il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Dopo il delitto, non solo le vite dei protagonisti implicati nei fatti si stravolgono, ma è l'intera città di Perugia a scontare delle colpe che non sono una sua esclusiva, ma sono conseguenza e specchio delle condizioni di un'intera società. Il travagliato iter giudiziario del "caso Meredith" - che per ben otto anni ha tenuto sospesa l'attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale - proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione.
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Maiorano Giovanni
Il massacro di Ferrazzano. Dalla strage del Circeo a quella di Ferrazzano: fatti e retroscena inediti
brossura Giovanni Maiorano e Angelo Izzo. Quale tragica fatalità ha intrecciato i destini di un boss della Sacra Corona Unita, ex collaboratore di giustizia, e del "mostro del Circeo"? Condannato all'ergastolo, Maiorano racconta dapprima la sua ascesa nei ranghi della malavita, offrendo poi uno spaccato crudo e pulsante del mondo carcerario. Ma sarà l'incontro con Izzo a segnare per sempre la sua esistenza: Maria Carmela e Valentina, moglie e figlia di Giovanni, nel 2005 sono vittime innocenti della rinnovata follia del "mostro del Circeo", fuori in stato di semilibertà. Una storia torbida, che intreccia speranze e illusioni, perversioni e violenza, e in cui s'annidano responsabilità del nostro sistema giudiziario.
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Lupi Gordiano
Serial killer italiani. Cento anni di casi agghiaccianti da Vincenzo Verzeni a Donato Bilancia
br. Assassini seriali. Da Vincenzo Verzeni alla saponificatrice di Correggio, dal mostro di Firenze a Donato Bilancia e Michele Profeta, passando dai casi Succo, Stevanin e Chiatti. Con piglio giornalistico e quasi in presa diretta, l'autore passa in rassegna la lunga galleria di casi avvenuti a partire dalla fine dell'Ottocento sino ai giorni nostri. In un paese, l'Italia, che resta tra i più colpiti dal fenomeno. Il disordine mentale, il dolore, la passionalità assassina, il bieco interesse, ma anche gli errori della scienza, le manipolazioni mediatiche, le intrusioni politiche, le reazioni dei familiari, la ferocia scatenata della folla.
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Turroni Paolo
Cesena criminale
ril. Un viaggio nella storia di Cesena: questo è quello che ci propone Paolo Turroni in questo volume, che idealmente chiude la sua trilogia cesenate, comprendente i testi sulla Biblioteca Malatestiana e sulla festa di San Giovanni. Si tratta di un viaggio molto diverso dai precedenti, che pone l'attenzione alle pagine più oscure della storia cesenate. Crimini, delitti, violenze di ogni tipo aspettano il lettore che voglia scoprire il passato più tenebroso della città a forma di scorpione. Iniziando da un famosissimo lancio di dadi percorrerete duemila anni di storia, passando per la peggiore strage della storia cesenate, il sacco dei Bretoni del 1377, per la dominazione malatestiana, lungo l'età pontificia, fino agli albori del XX secolo, quando un celebre letterato rischiò che un marito geloso ponesse fine alla sua vita. In mezzo eretici, fenomeni paranormali, principi crudeli, minatori arrabbiati, donne e fanciulle abusate. Non ci saranno solo tragedie in queste pagine, perché a volte anche certi crimini possono persino essere un po' comici, come la storia di un dottore trasformato in mummia. Di questo e molto altro potrete leggere in questo libro, che si raccomanda sia agli amatori della storia locale, sia a chi vuole leggere delle storie interessanti, narrate quasi fossero un romanzo.
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Turroni Paolo
Cesena criminale. Vol. 2: Di fascismo, femminicidi e altre efferatezze nella storia contemporanea della città sul Savio
ill., ril. Un altro viaggio nella storia di Cesena: se il percorso che ci proponeva Paolo Turroni nel primo volume di Cesena criminale era dedicato alla storia antica della città sulle sponde del Savio, questa volta le vicende narrate sono quelle della modernità, perfino della cronaca. Anche in questo testo l?attenzione è rivolta alle pagine più oscure della storia cesenate. Crimini, delitti, violenze di ogni tipo aspettano il lettore: dagli anni della Grande guerra alla presa di potere del fascismo, dalle violenze legate al passaggio del Fronte alla modernità contemporanea. Sarà l'occasione per riscoprire storie già note e per conoscere per la prima volta nei dettagli vicende avvolte in un fitto mistero. Anche questa volta le tragedie saranno mescolate alle commedie, perché anche nei momenti più neri può nascere un sorriso; di sicuro in questo ultimo periodo, dall'inizio del XX secolo all'esordio del secolo XXI, sono tanti i delitti, le violenze, gli atti di crudeltà, che ci possono fare esclamare, come Stephen Dedalus nell'immortale capolavoro di James Joyce, Ulisse (di cui il mondo festeggerà il centenario nel 2022): «La storia è un incubo da cui cerco di svegliarmi». Sogno o realtà, potrete leggere tante vicende in questo libro, che si raccomanda sia agli amatori della storia locale, sia a chi vuole leggere delle storie interessanti, narrate quasi fossero un romanzo.
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Bocca Giorgio
Il bandito Cavallero. Storia di un criminale che voleva fare la rivoluzione
br. Piero Cavallero è stato il protagonista di una vicenda che fu celeberrima negli anni sessanta. Figlio di uno dei quartieri più proletari della Torino operaia, giovane carismatico e politicizzato, comunista e ancor più a sinistra dei comunisti, Cavallero divenne il rapinatore di banche più famoso d'Italia. Fu catturato nel corso della sua ultima rapina, in una caccia all'uomo spietata e tragica, durante la quale per le vie di Milano ci furono diversi conflitti a fuoco, il ferimento di decine di persone e la morte di tre passanti. Ma dietro questo scenario, che a posteriori sembra quello di un western o di un poliziesco americano, c'è un pezzo di storia d'Italia. Dietro a Cavallero c'è una generazione che aveva visto esaurirsi la carica della lotta partigiana nel perbenismo dell'Italia democristiana. E dietro alla violenza metropolitana della banda di rapinatori si scorge il profilo della lotta armata che verrà. Nel 1968, il giornalista Giorgio Bocca, anche lui arrivato dal Piemonte a Milano per lavorare al "Giorno", comincia la sua inchiesta su Cavallero "come non t'aspetti. Con Anita, la moglie del bandito. È riuscito a farsi aprire la porta. A differenza degli altri giornalisti, che non hanno bussato, e non ci hanno parlato", come puntualizza Piero Colaprico nella prefazione che accompagna questa nuova edizione.
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Amico Giuseppe
Grafologia peritale giudiziaria. Le attività del consulente grafologo nella pratica professionale. Quello che non c'è scritto sui libri di testo ma che bisognerebbe sapere nella pratica
br. Questo libro di grafologia forense presenta in modo sintetico alcune utili argomentazioni inerenti l'attività del consulente grafologo. Soprattutto riguardo ai metodi, alle procedure, alle condotte e alle metodologie consigliate nella professione di esperto in comparazione delle scritture, disciplina che ha il solo fine di risalire alla paternità degli scritti. Parleremo di testamenti olografi - chiarisce l'autore - di lettere anonime, firme e sottoscrizioni su documenti, contratti, titoli e daremo spazio alle varie metodologie utilizzate dai professionisti del settore, alle operazioni necessarie e qualche volta obbligatorie che un Consulente Grafologo deve svolgere nella sua attività professionale. È un libro è del tutto diverso dalle pubblicazioni di grafologia peritale giudiziaria in commercio. Contiene quello che non c'è scritto sui libri di testo ma che bisognerebbe sapere nella pratica. Abbiamo cercato - annota ancora l'autore - di presentare temi e argomentazioni di ordine pratico più che teorico, cercando di chiarire come deve muoversi il consulente grafologo che svolge professionalmente la sua attività. Basta dare un'occhiata all'indice per capire che i temi trattati, con qualche eccezione, si intende, sono del tutto diversi da quelli visibili in altri libri di grafologia forense. Credo perciò - conclude l'autore - che questo strumento possa essere utile agli operatori del settore e, soprattutto, a chi comincia a muovere i primi passi nel mondo della grafologia giudiziaria.
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Baima Bollone Pierluigi
Cesare Lombroso e la scoperta dell'uomo delinquente
ill., ril. Il volume delinea, a un secolo dalla scomparsa di Cesare Lombroso, le tappe che lo portarono a formulare la teoria dell'atomismo. Secondo questa concezione, alterazioni dello sviluppo cerebrale provocano la nascita di soggetti in cui riemergono caratteri psicofisici ancestrali e soprattutto la spinta alla violenza del selvaggio, che ne fa il delinquente. Il percorso di Lombroso parte dall'attività storico-letteraria giovanile che gli consente di impadronirsi della cultura classica. Studente in Medicina a Pavia, a Padova e infine a Vienna dove gli insegnamenti degli organicisti tedeschi contribuiranno a formare in lui un indirizzo positivista. Ufficiale medico, primario di Psichiatria a Pesaro, professore di Malattie mentali a Pavia e infine di Medicina legale a Torino. Qui diventerà anche titolare di Psichiatria e infine di Antropologia criminale, unica cattedra della materia in Italia. "L'uomo delinquente", pubblicato nel 1876, è l'opera più nota. Cesare Lombroso sostiene che il fattore inibente l'armonico sviluppo encefalico sia l'epilessia. Nelle successive edizioni ampliate de "L'uomo delinquente" Lombroso riconobbe che, oltre all'atavismo, altre cause potevano innescare la criminogenesi.
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Catarci Marco
L'integrazione dei rifugiati. Formazione e inclusione nelle rappresentazioni degli operatori sociali
br. Il tema dell'integrazione sociale dei rifugiati rappresenta una rilevante emergenza sociale e formativa del nostro tempo. Tale questione viene approfondita nel volume a partire da una riflessione critica sulla nozione di integrazione sociale e dall'analisi delle rappresentazioni che dell'inclusione sociale si costruiscono coloro - educatori, assistenti sociali, antropologi, psicologi, operatori sociali in genere - che quotidianamente progettano e predispongono opportunità di inserimento sociale nei servizi per rifugiati e titolari di protezione internazionale. Le analisi e i ragionamenti sviluppati sono di sicuro interesse sia per chi è impegnato in percorsi di formazione iniziale o continua nel settore dell'intervento sociale e formativo, sia per chi si occupa, a diversi livelli, di politiche sociali. Lo studio delle forme di inclusione di chi vive nel nostro paese senza averlo scelto - come nel caso dei rifugiati - contribuisce a "ribaltare" l'accezione di integrazione sociale - solitamente declinata "a senso unico" in prospettiva assimilazionista - e rappresenta la cartina di tornasole per comprendere quale risposta sociale e formativa si è in grado di offrire di fronte a processi globali e locali che generano la fuga di milioni di persone in tutto il mondo.
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Tartaglia Polcini Giovanni; Eurispes (cur.)
La corruzione tra realtà e rappresentazione. Ovvero: come si può alterare la reputazione di un paese. Nuova ediz.
br. L'Italia è indiscutibilmente caratterizzata da un significativo tasso di corruzione. Nondimeno, dipingere un paese come più corrotto di quanto realmente è può provocare effetti negativi sull'economia e la fiducia nelle istituzioni e nei mercati. È per detta ragione che la presente ricerca ha inteso verificare la fondatezza del giudizio espresso nei nostri confronti dai più comuni indicatori di natura percettiva diffusi sul piano globale. Si è perciò giunti alla conclusione che il rating attribuito all'Italia è spesso ingeneroso, se non a tratti errato, con notevoli conseguenze anche sul piano macro-economico. Vi sono infatti ampi margini di miglioramento per le tecniche di misurazione della corruzione, seriamente in grado di riscrivere le graduatorie più diffuse sul piano globale. Basta por mente alla semplice affermazione secondo cui, più si perseguono i fenomeni corruttivi sul piano della prevenzione e le fattispecie di reato sul piano della repressione, maggiore è la percezione del fenomeno.
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Stancanelli Bianca
La pacchia. Vita di Soumaila Sacko, nato in Mali, ucciso in Italia
br. Il 2 giugno 2018, festa della Repubblica, in una fornace abbandonata nelle campagne calabresi, un giovane africano viene ucciso con una fucilata alla testa. Si chiamava Soumaila Sacko, aveva 29 anni, veniva dal Mali. Con due amici stava raccogliendo lamiere per tirar su una baracca nel ghetto dei braccianti neri della piana di Gioia Tauro. Proprio quel giorno, mentre il giovane viene colpito a morte, Matteo Salvini, appena nominato ministro dell'Interno, scandisce in un comizio a Vicenza il suo slogan contro gli immigrati: «La pacchia è finita». Rimbalzando nell'estremo Sud, quella frase diventa il sigillo tragico e beffardo sulla morte di un uomo che, come migliaia di altri africani, lavorava per una paga da fame in un'Italia dove molte sono le pacchie, e nessuna ha per protagonisti i migranti.
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Gabrieli Rossana
Femminicidio
brossura
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Zini M. Teresa
Il gruppo
brossura Nel mondo dei servizi e del lavoro sociale sempre più importanza teorica e operativa va acquisendo la dimensione del gruppo, attraverso il quale può essere valorizzato il significato della soggettività per il benessere tanto individuale che collettivo. Questo libro - che si rivolge all'aggiornamento degli operatori e dei servizi sociali - fornisce un quadro di riferimento teorico e un repertorio di metodi e tecniche per il lavoro sul campo.
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Di Fiore Gigi
Briganti! Controstoria della guerra contadina nel Sud dei Gattopardi. Con e-book
br. «Lo Stato italiano ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri.» Con queste parole Antonio Gramsci commenta gli avvenimenti che intorno agli anni sessanta dell'Ottocento insanguinano le campagne nel sud del paese. La storiografia ufficiale ha dipinto a lungo le truppe piemontesi come un esercito di liberazione, strumento di riscatto per tutti i "cafoni" del Sud. Invece, da subito, quei militari si dimostrarono una vera e propria forza di repressione a difesa di una dominazione violenta, statale e di classe, con metodi che fornirono ulteriori argomenti a una rilettura storica del processo di unificazione politica della penisola. In questa prospettiva i "briganti" criminalizzati sulle pagine dei quotidiani del tempo assumono una fisionomia diversa. Non più solo capibanda ma eroi popolari, rivoluzionari romantici costretti a combattere contro un governo miope e tiranno. Utilizzando testimonianze, verbali di polizia e diari, Gigi Di Fiore ripercorre quei mesi in cui il Sud divenne un Far West, salvando la memoria di uomini simbolo di identità e riscatto di un meridione umiliato e offeso. Incontriamo così Carmine Crocco Donatelli, il "generale dei briganti" che raccolse sotto la sua bandiera affamati e disperati, spinti da una voglia di rivincita che sfocerà infine nella lunga marcia attraverso la Basilicata; Cosimo Giordano che sollevò il Sannio contro i bersaglieri responsabili poi del tremendo massacro di innocenti nel paese di Pontelandolfo; e infine la storia del legittimista Pasquale Romano, detto "Enrico la Morte", che guidò lo scontro fratricida per le strade di Gioia del Colle e poi, rimasto solo con un drappello di rivoltosi, fu trucidato a colpi di sciabola. Con loro, tante altre storie di contadini ribelli. A scatenare quella guerra tuttavia non fu solo lo Stato italiano. In queste pagine Di Fiore amplia la schiera dei colpevoli, puntando il dito contro i "Gattopardi" meridionali, proprietari terrieri e notabili che manovrarono la ribellione per i loro tornaconti, restando alla fine ancora i veri detentori del potere. Una classe dirigente immobile e codarda, rimasta al suo posto facendosi scudo con la violenta repressione e le armi dell'esercito.
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Gueye Carmen
Il mostro di Firenze. John Doe in Toscana, la storia osservata da un passante
br. Dal 1968 al 1985, nei dintorni di Firenze, furono uccise otto coppie di amanti, appartati in auto nelle campagne circostanti. Si registrano diverse discordanze di opinioni, circa l'attribuzione del primo duplice delitto alla stessa mano responsabile di quelli successivi, ma, almeno per gli altri sette, fino a un dato momento storico si riteneva che l'autore fosse lo stesso. La Giustizia ha individuato tre colpevoli, coinvolti in una sorta di delirio di gruppo. Da sempre si è parlato di "Mostro di Firenze" per indicare chi compì questi orribili delitti. Questo libro rappresenta lo sguardo di un comune cittadino, sconcertato da particolari e dettagli che si elidono gli uni con gli altri. "John Doe in Toscana" è un quadro ricco di riferimenti, metafore, comparazioni, dubbi e dolore. Negli Stati Uniti John Doe è un nome convenzionale per indicare un uomo la cui reale identità sia sconosciuta. Esso nascerebbe al tempo di Edoardo III di Inghilterra, nell'ambito della terminologia giuridica. Attualmente gli investigatori statunitensi lo utilizzano per denominare un cadavere non identificato fino al momento del suo riconoscimento. In Italia è l'equivalente di Ignoto o NN.
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Silva García Germán; Ghezzi M. L. (cur.); Balboni Ghezzi S. (cur.)
Criminologia. Teoria sociologica del delitto
ill., br. L'opera "Criminologia. Teoria sociologia del delitto" contiene, nelle sue pagine, una proposta scientifica originale e innovatrice, che comporta un autentico cambio di paradigma nel pensiero criminologico contemporaneo, considerando che si allontana dalla spiegazione causale del delitto e contestualmente infrange il criterio della reazione sociale. La teoria, qui contenuta e ampiamente argomentata e supportata, consiste nell'adottare una terza via, denominata dall'autore "divergenza sociale", che comporta il superamento tanto della criminologia tradizionale, quanto della cosiddetta "criminologia critica". Lo studio sviluppa aspetti micro e macro-sociologici, con particolare attenzione al contesto e alle problematiche latino-americane e, della Colombia, nello specifico.
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Testi Elena
Il satanismo in Umbria. La trama nera e il mostro di Foligno
br.
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Frisia Michele
Corpi del delitto. Scienze forensi e criminologia a uso di scrittori e appassionati di cronaca nera
ill., br. Dal sopralluogo al DNA, dall'autopsia al criminal profiling. Ogni giorno televisione e cinema ci mostrano un mondo di investigatori e scienziati forensi. Ma come lavorano nella realtà questi professionisti? Michele Frisia, per molti anni a capo di unità investigative della Polizia di Stato, poi scienziato forense nel campo della balistica, descrive quel mondo raccontandolo come in un romanzo, ma con l'accuratezza di chi lo conosce a fondo per averlo abitato a lungo. Questo libro continua dove si era fermato Delitti e castighi (Dino Audino editore 2019). Se lì si raccontavano le indagini "tradizionali", i pedinamenti, le intercettazioni, in questo volume si affrontano la medicina legale e la psicologia criminale, la ricerca di impronte digitali e il mondo digitale sommerso. Un libro per chi voglia scrivere gialli o thriller, per lo schermo o per la pagina, ma anche per gli appassionati di cronaca nera, di polizieschi, di libri gialli, e per chiunque voglia scoprire, senza annoiarsi, come funziona davvero il mondo delle scienze forensi e della criminologia.
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De Rosa Corrado
Italian Psycho. La follia tra crimini, ideologia e politica
br. Follia come strumento di potere, follia per occultare, per proteggere i politici o per ottenere benefici di giustizia. Follia per relegare al gesto imprevedibile di un pazzo le pagine più nere della storia dell'Italia, oppure per etichettare comportamenti umani più o meno «non conformi». "Italian Psycho" è il racconto dell'uso eversivo della malattia mentale e della diversità nella storia recente, e i suoi protagonisti sono accomunati dall'essere stati vittime o carnefici di questa strumentalizzazione. Un viaggio lungo la linea di confine che separa la follia dalla scelta consapevole di uccidere, rapire, programmare stragi, che divide quello che la società intende per pazzia da quello che, dal punto di vista della psichiatria, è la malattia mentale. È il racconto di come i progressi della scienza possano essere manipolati per deresponsabilizzare gli autori di reato, di quanto i comportamenti apparentemente incomprensibili siano archiviati come frutto di follia per una lettura di comodo e socialmente tranquillizzante. Corrado De Rosa segue i casi giudiziari più significativi - dalle teorie di Cesare Lombroso sugli anarchici alle accuse mosse a Pier Paolo Pasolini, dalle perizie effettuate sui brigatisti alla diagnosi in absentia su Aldo Moro, dal mostro del Circeo Angelo Izzo all'attentatore del Papa Ali Agca, passando per Bernardo Provenzano e il ballerino Pietro Valpreda - per riflettere sulle moderne acquisizioni della psicologia e della criminologia. Attraverso la rilettura di documentazione inedita indaga i rapporti controversi fra psichiatria, politica e potere mettendo a nudo, con le voci dei protagonisti, la coscienza sporca dell'Italia.
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Mondani Paolo; Sorrentino Armando
Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico? La verità sulla morte del più importante dirigente comunista assassinato in Italia
br. Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile del 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell'omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa nostra. Un mandante rimasto nell'ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l'uccisione di Aldo Moro e proseguito con la soppressione di Piersanti Mattarella. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. È lui a conoscere i risvolti più segreti dell'attività del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a comprendere il peso della P2 e di Michele Sindona, a intuire la posta in gioco con l'installazione della base missilistica Usa a Comiso, a intravedere, con nove anni di anticipo, il peso di strutture come Gladio. Raccoglie e riceve documenti riservati, appunta tutto in una grande agenda: di questo non si troverà nulla. Quarant'anni dopo l'omicidio, l'esperienza di La Torre spiega molto delle sorti attuali della Sinistra e della democrazia nel nostro Paese. Prefazione di Andrea Camilleri.
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Roccato Michele; Russo Silvia
Insicurezza e criminalità. Psicologia sociale della paura del crimine
br. Nell'Occidente industrializzato le persone che temono di cadere vittima di un crimine sono assai numerose. Il loro timore appare sovente sproporzionato rispetto al rischio che esse corrono effettivamente: inoltre, le persone più spaventate (le donne e gli anziani) sono tipicamente quelle che appartengono ai gruppi meno a rischio. Da che cosa dipendono questi sorprendenti risultati? E, in senso più generale, quali esperienze di vita, quali caratteristiche personali e contestuali promuovono la paura del crimine delle persone? Quali possono essere le conseguenze negative di una eccessiva paura del crimine, a livello individuale e a livello collettivo? Come è possibile aiutare le persone e le comunità a sentirsi più sicure? Il volume risponde a queste domande in modo chiaro e rigoroso, basando le proprie argomentazioni sulla letteratura italiana e internazionale pubblicata sul tema.
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Minervini Francesco
Il grido e l'impegno. La storia spezzata di Michele Fazio
br. Michele Fazio è un ragazzo barese di quindici anni, pieno di vita e di entusiasmo, che una sera di luglio sta tornando a casa per cenare con la propria famiglia. All'improvviso viene strattonato; non ha il tempo di voltarsi indietro, sente degli spari, sono attimi: un proiettile gli perfora il cranio e lui cade riverso per terra. Tutti scappano, lasciandolo solo. Nell'aria si avverte, lancinante, un solo grido: "Aveme accise u uagnune buenn" ("Abbiamo ucciso il bravo ragazzo"). Con l'aiuto dei genitori Lella e Pinuccio Fazio la storia spezzata di Michele e l'assurdità della sua morte innocente tornano a ricomporsi per diventare quella memoria collettiva di cui non solo Bari, ma ogni città che protegge i propri figli deve riappropriarsi: nella consapevolezza che occorre sempre volere, pretendere, provocare una giustizia e un impegno a volte troppo difficili per gli onesti.
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Galavotti Cristina
Vittime fragili e servizio sociale. Teorie, percorsi e prassi operative per l'assistente sociale
brossura Gli operatori dell'area socio-sanitaria saranno sempre più chiamati e coinvolti nella loro operatività a relazionarsi con la "persona vittima". La Direttiva 2012/29/UE, nei suoi contenuti, prevede la formazione di tutti gli "operatori di contatto", e chiede, per gli interventi di assistenza e accompagnamento, alta specializzazione ed équipe multiprofessionali, tecniche efficaci ed efficienti ma anche metodi, procedure e strumenti validati scientificamente. Con il presente volume si vuole offrire l'opportunità di una riflessione sia sul piano teorico che su quello metodologico, per l'implementazione di processi di aiuto appropriati e rispettosi della dignità della persona e dei diritti di cittadinanza delle vittime. Un percorso nuovo per il Servizio Sociale, quindi, chiamato a operare con e per la vittima nei processi professionali di aiuto per il superamento del danno e dell'esperienza traumatica, ma anche chiamato ad operare attivamente nella comunità per modificare reazioni sociali dense di giudizi, pregiudizi e stigmatizzazioni. Chiamato, infine, anche a partecipare a una programmazione locale che risponda ai loro bisogni e alla costruzione di politiche sociali capaci di porre le vittime al centro degli interventi, di assumere il loro sguardo fornendo risposte di tutela e protezione, capaci di modificare la nostra cultura e il nostro tempo per il benessere collettivo.
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