|
Guarnieri Cristina
Il linguaggio allo specchio. Walter Benjamin e il primo Romanticismo tedesco
br.
|
|
Guarraccino Monica; Perni Giulia
Napoleone e la musica. Un itinerario musicale
ill., br. Napoleone intuì che la musica poteva diventare funzionale all'affermazione del proprio potere personale... Durante gli anni del suo potere, e anche nei giorni dell'esilio all'isola d'Elba, si circondò dei più importanti e geniali compositori e musicisti del tempo, da Le Sueur a Méhul, da Paisiello a Cherubini e Spontini... Famosa la dedica a Napoleone, poi violentemente cancellata dal frontespizio, che il geniale Beethoven appose alla sua Terza Sinfonia, l'Eroica. Stupenda la sonata "Napoléon" che Paganini compose per la sola quarta corda del violino, accompagnata dall'orchestra (di cui nel volume si presenta l'autografo). Numerose le musiche che nel corso dei secoli scorsi sono state composte per o in ricordo di Napoleone: nel volume ne sono presentate alcune, tra le più note (Nino Rota, Arnold Schoenberg, Niccolò Paganini, Paul Ertel, ecc.).
|
|
Guarracino Scipione
Storia degli ultimi settant'anni. Dal XX al XXI secolo
br. Due elementi hanno caratterizzato il periodo che si aprì con il 1945: il sistema internazionale fondato sul bipolarismo e la guerra fredda, e lo sviluppo economico attuato sia dal capitalismo che dal socialismo. Le vicende di questi due sistemi cominciarono a intrecciarsi al principio degli anni settanta, quando si realizzò la distensione e l'Urss dovette aprirsi alle relazioni commerciali con il mondo capitalista. Il capitalismo riuscì poi a superare le crisi petrolifere, mentre l'Urss non seppe compiere il cruciale passaggio all'economia della conoscenza e dell'informazione e la sua sola potenza militare si rivelò una carta di basso valore. Finiva l'epoca storica dei rapporti fra sistema internazionale e sviluppo economico, segnata dalla stabilità. Con il capitalismo globale e la rivoluzione telematica, si fece strada l'unipolarismo politico-militare degli Stati Uniti, favorito dal moltiplicarsi dei conflitti locali e dal terrorismo islamico. La nuova edizione, aggiornata e interamente rivista, di questo libro introduce al possibile equilibrio che si viene profilando per il XXI secolo, con le disillusioni del capitalismo senza regole e la necessità di definire un sistema internazionale di multipolarismo politico.
|
|
Guasco Alberto
Le due Italie. Azionismo e qualunquismo (1943-1948)
br. Nell'ambito della storiografia italiana, non esiste probabilmente arco temporale più studiato del 1943-1948, quinquennio fondativo della Repubblica e delle sue culture politiche e partitiche di riferimento. All'interno di queste ultime - ma al di sotto della crosta delle passioni bipolari, bianche e rosse - di particolare interesse si rivela il rapporto, intessuto tanto di una opposizione furente quanto di un destino comune, tra il Partito d'azione e il Fronte dell'Uomo qualunque di Guglielmo Giannini. Mentre l'Italia pone le basi del miracolo della propria rinascita, mentre il paese vira dall'opzione antifascista a quella anticomunista, si snoda la vicenda di questi due "calabroni" politici, destinati a breve vita ma a ben più lunga posterità. Ed è una vicenda capace di restituire non solo il cammino di due terze forze finite schiantate entro le elezioni del 18 aprile 1948, non solo i tratti dei loro progetti politico-culturali e del loro immaginario, ma anche in grado di consegnare alla storia "di casa" - al di là di ogni processo di beatificazione o di damnatio memoriae - un patrimonio di elementi che ne avrebbero segnato, e forse ancora ne segnano, il corso.
|
|
GUASCO RENZO
ORFEO TAMBURI. PARIS-METRO
1 illustrazione in bianco e nero
|
|
Guattari Félix
Architettura della sparizione
br. Con la globalizzazione è tramontata la possibilità di considerare dei territori a una sola dimensione, chiusi e noti in ogni loro spazio. Pioniere di questa nuova, complessa, concezione degli spazi abitati, dell'architettura, Guattari la fissa in questo saggio reso finalmente disponibile in italiano. Il territorio oggi è ricco di stratificazioni, di dimensioni che parlano del diverso modo di viverlo. E la dimensione prismatica della geografia umana, dove i luoghi sono attraversati dalle pratiche dell'azione sociale, dalla cultura che li trasforma e li rinomina. Visionario e allo stesso tempo concreto, questo libro di Guattari ha intuito e sviluppato le basi del nuovo modo di studiare gli spazi, l'architettura. Una visione che è considerata ormai indispensabile...
|
|
Guattari Félix
Architettura della sparizione
br. Con la globalizzazione è tramontata la possibilità di considerare dei territori a una sola dimensione, chiusi e noti in ogni loro spazio. Pioniere di questa nuova, complessa, concezione degli spazi abitati, dell'architettura, Guattari la fissa in questo saggio reso finalmente disponibile in italiano. Il territorio oggi è ricco di stratificazioni, di dimensioni che parlano del diverso modo di viverlo. E la dimensione prismatica della geografia umana, dove i luoghi sono attraversati dalle pratiche dell'azione sociale, dalla cultura che li trasforma e li rinomina. Visionario e allo stesso tempo concreto, questo libro di Guattari ha intuito e sviluppato le basi del nuovo modo di studiare gli spazi, l'architettura. Una visione che è considerata ormai indispensabile...
|
|
Guattari Félix
Caosmosi
brossura "Io e Félix vogliamo essere gli Stanlio e Ollio della filosofia", così scherzava Gilles Deleuze a proposito della lunga collaborazione con Félix Guattari, l'anomalo complice di avventure concettuali. "Caosmosi" è l'ultimo testo da lui pubblicato, nel 1992, l'anno della sua morte. In esso Guattari, con un procedere insolitamente piano e scorrevole, tira le fila del suo lungo discorso teorico, rilanciandolo in nuove direzioni. La domanda di fondo riguarda la produzione di soggettività, una problematica sulla quale insistono le due dimensioni chiave del suo agire: la pratica psicoterapeutica e la militanza politica. Le possibili risposte sono ricercate nell'ottica di un radicale costruttivismo macchinico, di una rinnovata esplorazione, riannodando il filo con Mille piani, del concetto di "concatenamento collettivo di enunciazione", dell'individuazione, nel "paradigma estetico" e nella "metamodellizzazione schizoanalitica", di approcci in grado di supportar pratiche di dissidenza e l'invenzione di nuovi modi di essere. Introduzione di Massimiliano Guareschi.
|
|
Guattari Félix
Caosmosi
brossura "Io e Félix vogliamo essere gli Stanlio e Ollio della filosofia", così scherzava Gilles Deleuze a proposito della lunga collaborazione con Félix Guattari, l'anomalo complice di avventure concettuali. "Caosmosi" è l'ultimo testo da lui pubblicato, nel 1992, l'anno della sua morte. In esso Guattari, con un procedere insolitamente piano e scorrevole, tira le fila del suo lungo discorso teorico, rilanciandolo in nuove direzioni. La domanda di fondo riguarda la produzione di soggettività, una problematica sulla quale insistono le due dimensioni chiave del suo agire: la pratica psicoterapeutica e la militanza politica. Le possibili risposte sono ricercate nell'ottica di un radicale costruttivismo macchinico, di una rinnovata esplorazione, riannodando il filo con Mille piani, del concetto di "concatenamento collettivo di enunciazione", dell'individuazione, nel "paradigma estetico" e nella "metamodellizzazione schizoanalitica", di approcci in grado di supportar pratiche di dissidenza e l'invenzione di nuovi modi di essere. Introduzione di Massimiliano Guareschi.
|
|
Guattari Félix; Gremizzi A. (cur.)
Ritornelli
brossura In questo libro Félix Guattari, tra i più conosciuti filosofi francesi, si occupa del problema del senso, li testo è un fondamentale contributo alla filosofia contemporanea, nello stile originale e irriverente che contraddistingue Guattari.
|
|
GUBBELS Noel
LA VIE ET LE MARTYRE DE MONSEIGNEUR THEOTIME VERHAEGEN. Frère mineur. Vicaire apostolique du Houpé méridional. Eveque titulaire de Siena.
In-8, brossura (lievi mancanze), pp. 290, con numerose illustrazioni in bianco e nero nel testo. Testo in buono stato (text in good condition).
|
|
Gubitz, F. W
Jahrbuch des Nützlichen und Unterhaltenden. Mit mehr als hundert Holzschnitten, theils von demselben, theils unter dessen Leitung gefertigt. Angebunden: Ders., dasselbe, Ausgabe 1840.
Berlin: Vereins-Buchhandlung 1839-1840. 204 Seiten und 192 Seiten. Halbleder der Zeit mit Rückenschild und allseitigem Farbschnitt (berieben und bestoßen, teils etwas fleckig, sonst gutes und sauberes Exemplar). 8°. [3 Warenabbildungen]
书商的参考编号 : 33115-yb7060
|
|
Gubitz, F. W. (Friedrich Wilhelm)
Jahrbuch des Nützlichen und Unterhaltenden. Hg. von F. W. Gubitz. Mit mehr als hundert Holzschnitten, theils von demselben, theils unter dessen Leitung gefertigt. Jahrgänge 1847 und 1848 in einem Band.
Berlin: Vereins-Buchhandlung 1847-. 186 und 186 Seiten sowie 3 Blatt Verlagsanzeigen. Halbleinwand der Zeit mit Rückenvergoldung (berieben und bestoßen, der Leinwandrücken etwas fleckig, im Jahrgang 1848 fehlen die Seiten 59-63!, sonst ordentliches und sauberes Exemplar). 8°. fest gebunden
书商的参考编号 : 28604-yc4068
|
|
Gucciarelli Cristina
Tozzi. Il figlio in croce
brossura
|
|
Guderzo, Mario
Bibliografia di Giacomo Zanella.
cm. 15 x 21, 124 pp. Biblioteconomia e bibliografia - Saggi e studi 190 gr. 124 p.
|
|
GUDMUNDSSON KRISTMANN
IL MATTINO DELLA VITA - 1941
In 16o, pp. 284, br. Traduz. dal neo-norvegese di Giacomo Prampolini, con firma di proprietà, ottimo (6674/ GUDMUNDSSON - IL MATTINO DELLA VITA - PRAMPOLINI - LETTERATURA SCANDINAVA 1900)
|
|
GUELFI
STUDI SU DANTE
GUELFI STUDI SU DANTE. , S.LAPI 1908, Copertina: cartonata, ingiallita, brunita. Legatura: artigianale. Dorso: nervato, scolorito, sporco. Taglio: ingiallito, irregolare in modo lieve, sporco. Sguardi: ingialliti. Frontespizio: ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Margini delle pagine: ingialliti. Particolarità: paginazione parzialmente intonsa Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>
|
|
Guenne, Jacques (dir.)
L'Art Vivant n° 163 - L'Art Vivant en Hollande
L'Art Vivant, revue mensuelle de l'art, des élégances et du tourisme, Paris, n° 163, août 1932. In-4, broché sous couverture illustrée en noir, paginé 381-427 pp. Publicités - Sommaire - L'art vivant en Hollande, par K. Kmestendorp - La peinture en Hollande aux XVe et XVIe siècles, des primitifs aux romanistes, par Paul Fierens - La Hollande au XVIIe siècle, par Louis Gillet - Rembrandt, par ...
书商的参考编号 : 1076
|
|
GUENTHEROVA-MAYEROVA Alzbeta
FERDIS KOSTKA.
In-4 p., tela edit., pp. 40, con 66 tavv. f.t., in b.n. e a colori (applicate alla pag.).
|
|
GUENTHEROVA-MAYEROVA Alzbeta
FERDIS KOSTKA.
Artia, Praha, 1953. In-4 p., tela edit., pp. 40, con 66 tavv. f.t., in b.n. e a colori (applicate alla pag.).
书商的参考编号 : 37833
|
|
Guercio Gabriele
L'arte non evolve. L'universo immobile di Gino De Dominicis
ill., br. Priva di radici accertabili, sganciata dalla sequenzialità di un prima e un dopo, l'opera d'arte abbatte le barriere del tempo e ci proietta in uno spazio estraneo al progresso. Che l'arte non evolva, cioè non proceda per via di un lineare sviluppo temporale ma sia invece capace di introdurre novità di cui non c'era sentore in precedenza, è la tesi di questo saggio sulla poetica dell'immortalità in Gino De Dominicis. Un'indagine su un enigma - quello della creazione ex nihilo - e una meditazione sull'origine di tutte le cose. Guercio prende le mosse dal lavoro più emblematico e controverso dell'artista, la Seconda soluzione d'immortalità (l'universo è immobile), esposto nel 1972 alla Biennale di Venezia in una sala che è la summa delle riflessioni di De Dominicis e che viene subito chiusa al pubblico per lo scalpore che desta. Motivo dello scandalo è la presenza di un giovane veneziano affetto dalla sindrome di Down. Posto davanti a tre oggetti sul pavimento - una pietra, una palla di gomma e il perimetro di un quadrato bianco - Paolo Rosa non rappresenta una mera provocazione come pensano i più reazionari (di destra e di sinistra), ma è il fulcro attorno al quale si dispongono gli altri elementi, la chiave di tutto l'insieme. Grazie alle molteplici dinamiche che questa figura innesca, l'artista conferisce all'opera una facoltà senza precedenti: aprire una breccia nell'eternità...
|
|
Guercio, Antonio del
Russische und sowjetische Avantgarde.
München, Schuler, (1975). 95 S., 1 Bl. Mit zahlreichen (60 farbigen) Abbildungen. 4°. Original-Pappe mit Schutzumschlag.
书商的参考编号 : 5261
|
|
Guerra G. (cur.); Blanco M. (cur.); Padularosa D. (cur.)
Acrobati del futuro. L'uomo nuovo delle avanguardie storiche
ill., br. "Vi è acrobatica ovunque si tratti di far apparire l'impossibile come un facile esercizio": così il filosofo tedesco Peter Sloterdijk in un libro del 2009, «Devi cambiare la tua vita». Il concetto di acrobatica e quello a esso sotteso di "antropotecnica" si adattano bene al profilo intellettuale dell'artista delle avanguardie storiche, la cui intrinseca performatività si configura in tal senso come un esercizio ascetico di "acrobatica" estetica e spirituale, di rischiosa realizzazione di un progetto complessivo di rifondazione del proprio ruolo. Tra provocatori richiami all'antico e vertiginose prospettive sul futuro, tra macchina e uomo, tra spirito e tecnica, l'uomo nuovo del primo Novecento è al centro di questo volume, che offre così una prospettiva innovativa sulle avanguardie storiche (dada, espressionismo, futurismo, surrealismo) e considera quello avanguardistico come il "gesto assoluto" di artisti che sulla scena volevano rifondare il mondo e la propria esistenza.
|
|
Guerrand, Roger-H.et al.
Céramique impressioniste : l'atelier Haviland de Paris-Auteuil 1873-1882
This is a very good softcover copy with just light cover wear. Generally very clean inside and out but previous owner name on front free endpaper and handwritten title in ink on spine. Text in FRENCH. This catalog was prepared to accompany the exhibition at the Ancien Hotel des Archevêques de Sens, Paris, from December 1974 to February 1975. Texts by Roger-H. Guerrand, Jean d'Albis & Laurens d'Albis, Jean-Paul Bouillon, Chronology. One page of facsimile marks and signatures. Exhibition checklist with 154 works catalogued. About 15 black & white illustrations. Bibliography. 8" high X 6" wide, 80 pages. This book will be securely packed and shipped with tracking.
|
|
Guerri Giordano Bruno
D'Annunzio e il piacere della moda. Ediz. illustrata
ill., ril. «Tutte le donne di d'Annunzio - amate o meno - dovevano indossare le mise scelte da lui, dovevano essere raffinate come le dame che ritraeva nelle cronache mondane romane. Le donne, però, erano liberate dal tormento dei busti, delle stecche di balena, delle stringhe, degli stivaletti severi. Esibivano finalmente le gambe, indossando abiti corti e ondeggianti, mentre sulla spiaggia comparivano i primi costumi a mezza coscia. Il corpo femminile è esibito senza trucchi e imbottiture, ma non per ciò meno malizioso o sensuale. Per le sue "belle di notte" Gabriel nuntius sceglieva tessuti raffinati e leggerissimi, le rifiniture erano sempre più ricercate e il trucco - sceglieva anche quello - doveva accentuare il languore dello sguardo. Alcune di queste vesti sono ora esposte nel Museo d'Annunzio segreto al Vittoriale, altre sono ancora conservate nella Stanza delle Ospiti, l'ambiente che il Poeta creò per accogliere le poche donne cui era consentito fermarsi a dormire nella Prioria. In questo libro, Lorenzo Capellini, ha saputo liberarle: sia quelle donne, sia le loro vesti. Se spostare abiti e vestaglie dagli armadi e dalle vetrine è stato facile, difficile era dare loro vita. Non bastava farle indossare a una donna, o ragazza, bella. Lorenzo è riuscito - con la semplicità della sua arte e della sua tecnica, con la sensibilità del suo solo occhio e dei suoi sentimenti - a evitare il rischio della forzatura o, peggio, del ridicolo. Poteva riuscirci solo un grande fotografo, un uomo che ama e conosce le donne, un appassionato di d'Annunzio e del Vittoriale.» (dal testo di Giordano Bruno Guerri)
|
|
Guerri Giordano Bruno
D'Annunzio. L'amante guerriero
br. "Amante guerriero" nella seduzione come in letteratura e in politica, Gabriele d'Annunzio fu un uomo che seppe imporre i propri sogni. Discendente di tanti avventurieri italiani, da Casanova a Cagliostro, rivoluzionò la figura dell'intellettuale facendo della sua vita un'opera d'arte e influenzando più generazioni nel gusto e nella visione del mondo. L'Italia del secondo dopoguerra ha cercato in tutti i modi di sbarazzarsi di lui, alternando l'indifferenza alla condanna; e allora riscoprire d'Annunzio significa rivisitare la cultura di un'Italia appena nata, con i suoi fermenti, le sue aspirazioni, le sue contraddizioni, un'Italia di cui fu un campione smisurato. In questo saggio dai ritmi narrativi, Giordano Bruno Guerri svela un personaggio restituito al suo pensiero e alla sua arte, oltre che al suo tempo. Racconta nel dettaglio anche l'amante instancabile, rendendo omaggio a quelle donne, ispiratrici e compagne più o meno folli e coraggiose, che lo amarono sacrificandogli tutto, alle quali la letteratura italiana resta debitrice.
|
|
Guerri Giordano Bruno
Disobbedisco. Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920
ill., ril. Il 12 settembre 1919 un poeta, alla testa di duemila soldati ribelli, conquista una città senza sparare un colpo. Vi rimarrà oltre un anno, opponendosi alle maggiori potenze sotto gli occhi di un mondo ancora sconvolto dalla Grande Guerra. Lo scopo di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari non era solo rivendicare l'italianità di Fiume: il Vate sognava di trasformare la sua «Impresa» in una rivoluzione globale contro l'ordine costituito, e nell'avveniristica Carta del Carnaro - una costituzione avanzatissima - teorizzò un governo della cosa pubblica lontano da quello dello Stato liberale, socialista, fascista. Per sedici mesi Fiume fu teatro di cospirazioni, feste, beffe, battaglie, amori, in un intreccio diplomatico e politico sospeso tra utopia e realtà. Militari, scrittori, aristocratici, industriali, femministe, sovversivi, politici, ragazzi fuggiti di casa componevano l'esercito del «Comandante», inconsapevoli di quanto avrebbero influenzato l'immaginario del Novecento. Nelle luci e nelle ombre dell'Impresa ritroviamo, a distanza di cento anni, molti aspetti del mondo di oggi: la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la festa come mezzo di contestazione, la rivolta contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione. Mussolini, che a Fiume tradì d'Annunzio, saccheggiò quell'epopea adottandone la liturgia della politica di massa: i discorsi dal balcone, il dialogo con la folla, il «me ne frego», l'«eia eia alalà», riti e miti: così l'Italia democratica ha voluto dimenticare che la «Città di Vita» fu anzitutto una «controsocietà» sperimentale, in contrasto sia con le idee e i valori dell'epoca sia - e tanto più - con quelli del fascismo. Eppure, se molti legionari aderirono al regime, come Ettore Muti, molti altri furono irriducibilmente antifascisti, confinati o costretti a morire in esilio, come il sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris. Con il suo stile inconfondibile, Giordano Bruno Guerri ricostruisce quei sedici mesi attraverso migliaia di documenti inediti custoditi negli Archivi del Vittoriale, intrecciando in una narrazione appassionante la grande storia con le vicende degli uomini e delle donne che hanno vissuto quell'irripetibile avventura, e portando alla luce un aspetto inedito della poliedrica personalità dell'uomo che ne fu l'ispirato animatore e l'indiscusso protagonista.
|
|
Guerri Giordano Bruno
Filippo Tommaso Marinetti. Invenzioni, avventure e passioni di un rivoluzionario
brossura Dopo il Rinascimento, la creazione culturale italiana più originale e importante è stata il futurismo: avanguardia di tutte le avanguardie del Novecento, ha cambiato per sempre il modo di intendere l'arte e il rapporto arte-società. Da non molto la critica ha cominciato a riconoscere la forza dirompente di questo movimento che nel 2009, centenario del Manifesto, avrà la sua apoteosi, in un diluvio di mostre, studi e celebrazioni. Eppure si continua a trascurare la figura e l'opera del geniale inventore del futurismo. Filippo Tommaso Marinetti ebbe una vita affascinante di artista e rivoluzionario. Nato nel 1876 a Alessandria d'Egitto, fu poeta, editore, romanziere, saggista, oltre che uno straordinario provocatore, dissacratore e motore di cultura, in ogni ambito. La sua capacità di scoprire e suscitare talenti non ha pari. Per sostenere il futurismo, disperse il patrimonio di famiglia, ma una sua caratteristica peculiare fu essere un uomo felice, cui non venne mai meno l'entusiasmo. Seduttore dalle mille avventure, ebbe un lungo e appassionato matrimonio con Benedetta, pittrice e scrittrice futurista. Fra i tanti luoghi comuni che questo libro smentisce c'è quello del "disprezzo della donna", che in realtà Marinetti voleva emancipare fino a metterla alla pari dell'uomo. In politica fu sostanzialmente un anarchico: anche nello stesso pensiero anarchico, perché considerava la Patria più importante della libertà.
|
|
Guerri Giordano Bruno
Il sangue del Sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio
brossura In questo libro, ricco di un'avvincente documentazione, Giordano Bruno Guerri rilegge la vicenda del Risorgimento e del brigantaggio come una "antistoria d'Italia": per liberare i fatti dai troppi luoghi comuni della storiografia postrisorgimentale (come la pretesa arretratezza e miseria del Regno delle Due Sicilie al momento della caduta) e per evidenziare invece le conseguenze, purtroppo ancora attualissime, della scelta di affrontare la "questione meridionale" quasi esclusivamente in termini di annessione, tassazione, leva obbligatoria e repressione militare. Il Sud è stato trattato come una colonia da educare e sfruttare, senza mai cercare davvero di capire chi fosse l'"altro" italiano e senza dargli ciò che gli occorreva: lavoro, terre, infrastrutture, una borghesia imprenditoriale, un'economia moderna. Così, le incomprensioni fra le due Italie si sono perpetuate fino ai nostri giorni. Alcuni briganti spiccano per doti - umane e di comando - non comuni, come Carmine Crocco, che per tre anni tenne in scacco l'esercito italiano; e così le brigantesse, donne disposte a tutto per amore e ribellione; altri rientrano più facilmente nel cliché del bandito o dell'avventuriero, ma tutti contribuiscono a dare volti e nomi a una triste e sanguinaria pagina della nostra storia, che si voleva cancellare. "Non si tratta di denigrare il Risorgimento, bensì di metterlo in una luce obiettiva, per recuperarlo - vero e intero - nella coscienza degli italiani di oggi e di domani".
|
|
Guerri Giordano Bruno
La mia vita carnale. Amori e passioni di Gabriele D'Annunzio
ill., br. "Posa", "finzione", "provocazione", "teatro": ecco i termini associati per decenni al nome di Gabriele D'Annunzio. Con queste parole siamo stati abituati a descriverlo, così ci è sempre stato insegnato. Ma la suggestione della sua poesia, le imprese ardite e la retorica detta appunto "dannunziana" non sono sufficienti a svelare il segreto di una vita "inimitabile". Giordano Bruno Guerri ci conduce lontano da stereotipi, accompagnandoci nelle stanze folli e geniali della dimora dannunziana. Pagina dopo pagina, sfogliando il "libro di pietre vive" che il Vate ci ha lasciato, riscopriamo un uomo che fu seduttore e amante irresistibile, avvinto dal "bisogno imperioso della vita violenta, della vita carnale, del piacere, del pericolo fisico, dell'allegrezza". Grazie al diario (in gran parte inedito) di Amelie Mazoyer, ancella in servizio continuo che il Vate ribattezza Aélis, conosceremo Gabriele D'Annunzio uomo "intero". Geisha, complice e confidente, Aélis si contende il ruolo di preferita con l'elegante musicista Luisa Baccarà e con la cameriera Emilia. Aélis annota per lunghi anni tutto ciò che accade nelle stanze del Vittoriale, registrando ascese e cadute delle "badesse di passaggio": nobildonne, artiste, prostitute, semplici paesane o avventuriere; e un contorno di personaggi non secondari. Su tutto ciò, naturalmente lui, la sua grandezza di poeta e la sua strepitosa vitalità, fatta di genio e di cocaina, invenzione e di ironia: il suo essere un libertario e anarchico, modernizzatore e anticipatore.
|
|
Guerri M. (cur.)
Mobilitazione globale. Tecnica violenza libertà in Ernst Junger
brossura
|
|
Guerri M. (cur.); Ophälders M. (cur.)
Oswald Spengler. Tramonto e metamorfosi dell'Occidente
br. Globalizzazione e desimbolizzazione delle civiltà hanno significati concettualmente analoghi: Spengler ha cercato di mostrare come sia la cultura simbolica a dare forza e energia vitale a una civiltà, consentendone la crescita. Agli inizi del Novecento, quando Spengler scriveva il suo capolavoro, l'Europa viveva nella venerazione dell'idea di progresso, che, sia pure attraversando alterne fortune, non ha mai abbandonato l'anima dell'uomo faustiano, l'anima dell'Occidente. Quest'uomo appariva trionfante, pronto a colonizzare con la sua idea di civiltà il mondo. L'uomo faustiano mai avrebbe immaginato che popoli ricchi di simbolicità un giorno avrebbero potuto minacciarlo e, forse, ferirlo a morte.
|
|
Guerrini Olindo (Stecchetti Lorenzo)
BRANDELLI.
Libraria Modernissima, 1911. In-8, brossura, pp. 389. In buono stato.
|
|
GUESVILLER Gustave
Le droit chemin.
Paris, Librairie Plon, 1900. 12 x 19, 281 pp., broché, bon état.
书商的参考编号 : 29885
|
|
Guevara, Antonio de
Opera omnia historico-politica. I. Güldene Send-Schreiben. II. Fürstliche Weck-Uhr und Lust-Garten. III. Mißbrauch des Hof- und Lob des Land-Lebens. IV: Der wohlgezierte Hofmann, oder Hof-Schul. V. von Gastereyen und Zutrincken. In welchem viel schöne, subtile politische und moralisch Discursen (sonderlich wie sich die Fürsten u. Herren in dem Regiment wie dann auch im Ehestand zu verhalten) auch artliche Historien, herrliche Antiquitäten, Gebrauch, Effecten und Würckungen der Gastereyen... begriffen. In drey Theil abgetheilt. Allen und jeglichen, hohen und niedern, geistlichen und weltlichen Stands-Personen sehr kurtzweilich, annehmlich und nützlich zu lesen. Durch Aegidium Albertinum aus der Hispanischen in die Teutsche Sprach aufs fleißigste versetzt, Anjetzo aufs neu übersehen: zu mehrerm Verstand und Nachrichtung von unzählbaren fremden und in gemeiner Sprach und unannehmlichen Worten corrigirt, verbessert und mit Marginalien, samt einem vollkommenen Register gemehret.
Franckfurt (Frankfurt): Johann Martin Schönwetter 1689. Titelblatt, 695 Seiten und 362 Seiten. Blindgeprägtes Leder der Zeit auf vier Bünden mit defekten Schließen (Achtung: Es FEHLT das Register und die Teile III bis V, die auf weiteren getrennt paginierten 209 Seiten gedruckt wurden! Das hintere Innengelenk angeplatzt, teils leichter Wasserrand im Bug und im weißen Rand am Bundschnitt, teils leichte Wurmgänge im weißen Rand am Fußschnitt, teils etwas eselsohrig, das erste Blatt und ein weiteres Blatt mit einem Einriß, möglicherweise wurde der Buchblock später in diesen Einband eingehängt, im Ganzen aber durchaus noch ordentliches, weitgehend sauberes Exemplar). Gr.-8°. fest gebunden
书商的参考编号 : 30633-zd2
|
|
Guggenheim Peggy
Una vita per l'arte. Confessioni di una donna che ha amato l'arte e gli artisti
br. Peggy Guggenheim nacque nel 1898 da una ricca famiglia ebrea di industriali americani. Dopo aver ereditato un patrimonio ingente, decise di abbandonare gli studi e partì alla scoperta dell'Europa: vi rimase circa vent'anni, frequentando il mondo letterario e artistico, che aveva a Londra e a Parigi i suoi centri principali, e diventando una mecenate nel senso più ampio del termine: nel periodo tra le due guerre, munita di una "lista della spesa" compilata con l'aiuto del suo consigliere Marcel Duchamp, arrivò ad acquistare un'opera d'arte al giorno. Ne "collezionò" anche, con una passione divorante, gli autori: amica e amante di molti, moglie, per periodi più o meno lunghi, di alcuni, musa per tutti. Nel 1941 tornò negli Stati Uniti con la sua collezione, che organizzò nell'Art of This Century, una galleria d'arte che rapidamente divenne internazionalmente famosa. Nel 1948 espose la sua collezione alla Biennale di Venezia. Affascinata dalla bellezza della città, non l'abbandonò più. Acquistò Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande, e ne fece una casa-museo. Una vita per l'arte è la storia della sua vita straordinaria e delle sue relazioni travagliate con scrittori e artisti famosi. Ed è, anche, la storia di un importante periodo artistico, e dell'innegabile influenza che su di esso ebbe Peggy Guggenheim. Un'esistenza interamente dedicata all'arte, fino all'anno della sua morte (1979), che la colse a Venezia, nei cui salotti aveva regnato come "l'ultima dogaressa"".
|
|
GUGITZ, Gustav
Leben! Eine Wiener Geschichte.
Minden, Bruns o.J. [1901]. 3 Bl., 141 (3) S., OBrosch., noch unaufgeschnitten; Schnitt leicht staubrandig. Erste Ausgabe, selten. G./G. 128; nicht bei Gilhofer.
书商的参考编号 : EDZZ1130
|
|
GUGLIA, Eugen
Friedrich v. Gentz. Eine biographische Studie.
(Wien),Wiener Vlg. 1901. XII,307 S. Priv. Pbd. mit farbl. abgesetztem Rücken u. Kleisterpapierbezug, 1. u. letztes Bl. angestaubt, Titelbl. verbunden (nach dem Vorw. eingebunden), einige wenige Einrisse a.d. Blatträndern sorgf. geklebt, 1 Bl. etw. fleckig, sonst gut erh.
书商的参考编号 : R1139-03
|
|
Guglielmi Angelo
Sfido a riconoscermi. Racconti sparsi e tre saggi su Gadda. Con Libro in brossura
ril. "Io non ho mai scritto di me, ho in odio l'autobiografia ritenendola il male degli ultimi trent'anni della narrativa italiana, ma sento il bisogno di esternare alcuni ricordi della mia vita di bambino e di adolescente, che per la loro diciamo singolarità sono decisivi per dare il giusto significato alla performance, le incertezze e i fallimenti della mia vita di adulto. Giacché molte cose non tornano nella mia vita, e ciò che pare certo diventa pericolante né impedisce esiti finali indesiderati. Forse il contenuto di quei ricordi ci fornisce qualche luce di chiarimento. Dunque un piccolo breviario laico, da prendere e abbandonare all'occasione, costituito di ricordi autobiografici, giudizi e considerazioni sulla letteratura italiana da metà del secolo scorso a oggi, sulla televisione, sul cinema, sulla politica (che sono i quattro ambiti in cui mi sono impegnato nella mia lunga carriera di lavoro)." (Angelo Guglielmi)
|
|
Guglielmi E. (cur.)
Il monumento ai caduti di Lecco. Racconto a cielo aperto di popoli ed eroi (1926-2017)
ill., br. "Il restauro del monumento ai caduti di Lecco non rappresenta solo la restituzione di un bene culturale e storico alla città. Aver riportato alla luce in tutto il suo splendore l'opera realizzata dal grande scultore Giannino Castiglioni ha un significato molto più profondo. La rinnovata veste in cui la scultura si presenta oggi ai lecchesi contribuisce a farci riflettere sul profondo senso di appartenenza a un popolo e a una nazione, sentimento troppo spesso offuscato, se non addirittura svilito e violentato da chi vorrebbe farci vivere tra divisioni, paure, odio e rancore. Trovo dunque che la scelta di intervenire con un'imponente opera di restauro al monumento ai caduti a 91 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1926, sia un motivo di orgoglio per chi ha avanzato questo desiderio, per chi vi si e dedicato, per l'amministrazione comunale e per l'intera città di Lecco, che torna a godere di un bene da sempre baluardo dei valori che con tanta fatica i nostri avi ci hanno consegnato." (L'autore)
|
|
Guglielmi E. (cur.)
L'arte del fare. Giannino Castiglioni scultore. Ediz. illustrata
ill., ril. La pubblicazione è il risultato delle recenti ricerche rivolte alla rivalutazione dell'attività di Giannino Castiglioni (Milano 1884 - Lierna 1971) uno tra i più importanti pittori, incisori e scultori del Novecento italiano. L'opera, curata da Eugenio Guglielmi, attraverso testimonianze dirette e studi monografici di giovani e accreditati studiosi, nonché inediti materiali d'archivio, mette in evidenza la formazione dell'artista e il suo rapporto con l'ambiente milanese nel clima culturale a cavallo tra il tardo simbolismo ottocentesco e il nascente Liberty. Particolare attenzione viene data alla formazione di Castiglioni presso l'Accademia di Brera e alle opere che lo resero celebre, tra cui ricordiamo quelle presenti al Cimitero monumentale, i Sacrari dedicati ai caduti della prima guerra mondiale e la Porta del Duomo di Milano. Un capitolo riguarda infine lo studio dei 350 gessi conservati presso il Comune di Lierna, dono degli eredi, nell'ottica della creazione di una Gipsoteca da inserire nei percorsi provinciali e regionali lombardi.
|
|
Guglielmi Laura
Lady Constance Lloyd. L'importanza di chiamarsi Wilde
br. Constance Lloyd, una ragazza bella e ambiziosa, di origine irlandese, cresce a Londra ed entra in contatto con gli ambienti più esclusivi della fine dell'Ottocento. L'impero britannico è più potente che mai e la regina Vittoria è salda al potere. Tanti uomini la vorrebbero sposare, ma lei è in cerca di un marito che la lasci libera di realizzare le sue ambizioni. Il dandy più famoso d'Inghilterra, Oscar Wilde, rimane folgorato mentre la sente recitare alcuni versi della Commedia di Dante in italiano. Al centro dell'attenzione mondana e culturale della scena londinese, Constance e Oscar si sposano e hanno due figli, ma lei non rinuncia a nulla, viaggia, scrive racconti per l'infanzia, diventa direttrice di una rivista che promuove un nuovo modo di vestire per le donne. Poi arriva la tragedia: Wilde viene processato per sodomia e condannato per due anni ai lavori forzati. Lei, pur avendo altre relazioni, gli sarà sempre vicino. Innamorata dell'Italia, dopo aver girato raminga per l'Europa si ferma nella Riviera Ligure e muore a Genova poco prima di compiere quarant'anni. Questo libro è l'autobiografia mancata di una donna speciale, ma sconosciuta ai più.
|
|
Guglielminetti Enrico
Walter Benjamin. Tempo, ripetizione, equivocità
br. La nozione di un Essere equivoco fu suggerita a Benjamin da un profondo pessimismo storico. La storia è infatti, per Benjamin, caduta, mito. Benjamin, nondimeno, anziché rinserrarsi nel proprio pessimismo, intese abbracciare l'epoca e il tempo. Qui nascono le incomprensioni dei suoi amici e interpreti, i quali, avvertendo in lui un'infelicità ad essi consueta, credettero di potersi aspettare da lui la loro stessa impazienza del mondo. Benjamin sembrava invece voler traslocare dal mondo del mito raccogliendone ancora qualche ultimo pezzo, come se non volesse dimenticare nulla e non lasciare nulla indietro. Il concetto di ripetizione tiene insieme entrambe le cose: la condanna e l'assoluzione di un moderno infernale. Il tempo-ora escatologico ridice, attualizzandola, l'intera vicenda storica, e si costituisce pertanto come la ripetizione di essa. L'Essere contrae un nesso di somiglianza equivoca con il mondo, per quanto miticamente connotato questo possa essere. E proprio in ciò consiste l'autentica novità: che il passato torna a ripetersi. Il passato sopravvive nel futuro, conservandosi in esso e in esso attingendo però una superiore forma di vita (Über-leben), dove la miticità del mito resti esclusa per sempre e dove il contenuto del mito possa invece integrarsi nell'originaria costituzione di Senso. Questo nucleo teoretico si è riversato nel linguaggio di Benjamin, nel quale ogni categoria presenta sempre un referente salvifico - rivoluzionario ed utopico - e uno mitico.
|
|
GUGLIELMINETTI Eugenio
IL CARRO VOLANTE.
Favola. all'insegna del Lanzello, Costigliole d'Asti, 1991. In folio gr. (mm. 470x322) cartonato edit., astuccio, pp. 115,(5). Autore della favola e delle belle composizioni a colori che la illustrano (numer. a p. pagina) è lo scenografo-pittore Eugenio Guglielminetti (Asti 1921-2006). Tiratura di 300 esemplari numerati e firmati a mano dall'artista. Il ns., 204, è in ottimo stato.
书商的参考编号 : 27723
|
|
GUGLIELMINETTI Eugenio
IL CARRO VOLANTE. Favola.
In folio gr. (mm. 470x322) cartonato edit., astuccio, pp. 115,(5). Autore della favola e delle belle composizioni a colori che la illustrano (numer. a p. pagina) è lo scenografo-pittore Eugenio Guglielminetti (Asti 1921-2006). Tiratura di 300 esemplari numerati e firmati a mano dall'artista. Il ns., 204, è in ottimo stato.
|
|
Guglielminetti Marziano
La scuola dell'ironia. Gozzano e i viciniori
brossura
|
|
Guglielminetti Marziano
Pirandello
br.
|
|
Guglielminetti, Marziano
La ?scuola dell'ironia?. Gozzano e i viciniori.
cm. 17 x 24,5, 174 pp. Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte ?Guido Gozzano - Cesare Pavese? - Saggi e testi 368 gr. 174 p.
|
|
Guglielminetti, Marziano A cura di Mariarosa Masoero.
La musa subalpina. Amalia e Guido, Pastonchi e Pitigrilli.
cm. 17 x 24, 442 pp. Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte ?Guido Gozzano - Cesare Pavese? - Saggi e testi I saggi qui raccolti ? riletti, modificati e aggiornati all?Autore in vista di questa collocazione unitaria ? documentano le tappe fondamentali di una lunga, assidua e appassionata ricerca dedicata da Marziano Guglielminetti ad autori che hanno illustrato il panorama letterario piemontese tra Otto e Novecento. L?occhio e la penna del critico sono tesi a cogliere le voci e a interpretare i segni, con una comprensione umana cui solo ? pari l?acutezza. The essays gathered here ? reread, modified and updated by the author in view of this collection ? document the fundamental stages of a long, continuous and passionate research dedicated by Marziano Guglielminetti to authors who depicted Piedmont?s cultural scene between the 19th and the 20th century. The critic aims to capture voices and interpret signs with insight and accuracy. 784 gr. 442 p.
|
|
Guglielmino Carlo Otto
Fiume, una grande avventura. Diario 1919-1920
ill., ril. 14 settembre 1919. Due giorni dopo la dannunziana presa di Fiume, il diciottenne Carlo Otto Guglielmino giunge nella "città di vita" come corrispondente del Corriere Mercantile. La censura che oscura molti dei suoi reportage non gli impedisce di annotare, in presa diretta, le impressioni a caldo di quella che è anzitutto una festa sacra della rivoluzione, un evento trans-storico e impolitico dalle atmosfere ancestrali. Membro dell'entourage di d'Annunzio, il giovane ha modo di conoscere personaggi di spicco, immortalati nel loro incontro con il Comandante. Pubblicato a un secolo dall'Impresa in un'edizione critica, comprendente saggi e appendici iconografiche, il diario di questo precoce cronista ci conduce nella città in cui, forse per l'ultima volta nel Novecento, la Storia si fece rito, aprendo squarci sull'Assoluto.
|
|
|