Professional bookseller's independent website

‎Michel ange‎

Main

????? : 4,933 (99 ?)

??? ??? 1 ... 11 12 13 [14] 15 16 17 ... 28 39 50 61 72 83 94 ... 99 ??? ????

‎Enzo Carli, a cura di‎

‎Tutta la pittura di Michelangelo‎

‎Stato discreto, sovraccoperta originale illustrata in carta patinata, tracce di fioritura sparsa, bordo un po' consunto con strappi, minime bruniture, coperta in cartone rigido, titolo su piatto anteriore e dorso, punte appena sfregate, tagli lievemente ambrati, pagine, in carta patinata, ben conservate, appena ambrate prime e ultime. CXII tavole in nero, I a colori, 1 grande pieghevole fuori testo. I volume della collana Biblioteca d'Arte Rizzoli, diretta da Gian Alberto Dell'Acqua, Paolo Lecaldano. II edizione. Numero pagine 36 + tavole USATO‎

‎AA.VV.‎

‎Michel-Ange Les Peintures‎

‎Rilegatura con copertina rigida cartonata, presenta evidenti segni di usura, il piatto anteriore ha i bordi e le punte usurate e manca del materiale, nella parte inferiore del piatto anteriore che fa angolo con il dorso manca tutto il materiale e si vede in corpo, il dorso è molto usurato sopratutto nei bordi manca il materiale e nella parte inferiore si vede la rilegatura, il piatto posteriore ha i bordi usurati, manca del materiale , all'interno del piatto anteriore è presente un'etichetta con scritto "Ex-Libris", la sguardia ingiallita dal tempo è scollata dal corpo e si vede la rilegatura, le pagine sono ingiallite dal tempo e alcune presentano i primi segni di fioritura, il volume all'interno ha le pitture di Michelangelo, alcune pitture hanno i fogli ripiegati in quatto, tutte le opere sono in b/n. N.N. USATO‎

‎Hermann Grimm‎

‎Michelangelo‎

‎Volume rilegato in cartoncino rigido ruvido, dalla copertina illustrata, con caratteri dorati e con titolo in oro al dorso, in tassello nero, protetto da sovraccoperta in plastica trasparente, con bandelle, dove è stampato il titolo, leggermente lesionata al dorso. Buonissimo lo stato conservativo, pagine perfettamente tenute, ossidate da tonalità seppia, bruniti i tagli, con XVI ( 16 ) tavole illustrate fuori testo. Numero pagine 463. USATO‎

‎John T. Spike‎

‎Il giovane Michelangelo La nascita di un genio‎

‎Legatura editoriale, copertina segnata da comuni tracce da manipolazione, lievi mende alle cuffie, sovraccoperta con alette leggermente velata da polvere e impronte di umido, traduz. E. Stefanini, volume impreziosito da ricco corredo fotografico, pagine in buonissimo stato, intense fioriture e pulviscolo ai tagli. N. pag. 365. USATO‎

‎Hermann Grimm‎

‎Michelangelo‎

‎Volume rilegato in cartonato rigido ruvido, dalla copertina illustrata da figura con caratteri in oro, preservata da sovraccoperta in plastica trasparente, con alette, dove è stampato il titolo, leggermente lesionata.Traduzione dal tedesco di Giorgio Varchi. Buono lo stato di conservazione generale, interno ben tenuto, fogli integri, velati da brunitura ai margini, maggiormente ai tagli, illustrati da XVI ( 16 ) tavole in nero, con didascalie, fuori testo. Numero pagine 463. USATO‎

‎MARIANI V.‎

‎Michelangelo.‎

‎(Michelangelo) MARIANI V. Michelangelo. Torino, 1945. In-8°, pp. 313 con 40 tavv. f.t.‎

‎Pina Ragionieri‎

‎Michelangelo: The Man and the Myth‎

‎6 x 9 Paperback Like New Book. Ship form publishers. pls. allow 8 - 10 weeks for de livery as this is just to be released in August 2008. new release d book. No longer represented only by Hollywood and the commerica l fashion industry, Los Angeles in recent years has received inte rnational media attention as one of the world's new art centers.‎

‎BUONARROTI, Michelangelo.‎

‎Poésies de Michel-Ange Buonarroti, peintre, sculpteur et architecte florentin,‎

‎in-8, pp. (6), XVIII, 376, legatura coeva in mezza pergamena a angoli, fregi in oro e tassello granata al dorso. Prima edizione della traduzione francese, a cura di Varcollier, con testo italiano a fronte e approfondite note di commento. Precede i Sonetti, i Madrigali e le poesie di altro metro, una vita dell'autore. Ottimo esemplare.. Brunet I, 1394..‎

‎FARINELLI, Arturo.‎

‎Michelangelo e Dante e altri brevi saggi.‎

‎in-16, pp. VIII, 155, brossura editoriale. Comprende: Michelangelo poeta, La natura nel pensiero e nell'arte di Leonardo da Vinci, Petrarca e le arti figurative. Buon esemplare (rare sottolineature e appunti a lapis).. .‎

‎VALERIO MARIANI‎

‎MICHELANGELO‎

‎Ristampa corretta della prima edizione 1942 .Sopraccoperta a colori di Enrico Montalto di Fragnito‎

‎GUIDO DI PINO‎

‎VOCAZIONE E VITA DI MICHELANGELO‎

‎BIOGRAFIA DI MICHELANGELO BUONARROTI. LIBRO IN OTTIMO STATO‎

‎Doliner, Roy; Blech, Benjamin‎

‎I segreti della Sistina‎

‎Il messaggio proibito di Michelangelo. Un affresco nel cuore della cristianità. Un genio in lotta contro la corruzione del potere. Il testamento spirituale ed intellettuale di un protagonista assoluto del Rinascimento.‎

‎Giovanni Papini‎

‎Vita di Michelangiolo nella vita del suo tempo‎

‎Una biografia di Michelangelo(1475-1564) con inquadramento nel suo tempo e gli incontri con i grandi personaggi politici e dell'arte dei suoi anni. Numerose foto in b&n completano l'opera.‎

‎Goldscheider L. (a cura di)‎

‎Michelangelo. Pittura, scultura, architettura.‎

‎Leg. ed. t. tela, in-4, pp. 228, s. sovrac., ex l. in sec. di cop. Complet. ill.to con tavv. in n. a p. pag., ripieg., alcc. a col. applic. Ottimo.‎

‎VICTOR CARPATHIUS, (VITTORE CARPACCIO)‎

‎VICTOR CARPATHIUS (12 TAVOLE)‎

‎CARTELLINA CONTENITRICE USURATA; TAVOLE PERFETTE. Informazioni bibliografiche Livello bibliografico: Monografia Tipo di materiale: Opera d'arte stampata Autore principale: Carpaccio, Vittore Titolo: Vittore Carpaccio Introduzione di: Franco Fortini Pubblicazione: Ivrea : Olivetti e C., [1953?] Descrizione fisica: [4] p., [12] c. di tav. : ill. ; 39 cm. Altri titoli: Victor Carpathius. Classificazione: PITTURA IN ITALIA Forme varianti dei nomi: Lattes , Franco -> Fortini, Franco <1917-1994> Legatura: brossura; fogli sciolti in cartella Dimensione: 39 x 29 cm Soggetti: Arte, Pittura, Tavole, Umanesimo, Rinascimento, Firenze, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Giorgione, Tiziano In folio; pp. non num. 6 con il testo su carta pesante; seguono 12 tav. f.testo a colori su carta applicata; il tutto a quartini sciolti racchiuso in cartella edit. con titoli al piatto, edizione a tiratura limitata. Vittore Carpaccio, detto talvolta anche Vittorio (1465 circa – 1525 / 1526), è stato un pittore italiano. Fu uno dei protagonisti della produzione di teleri a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo, divenendo forse il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni. Come altri grandi maestri italiani della sua generazione (Perugino, Luca Signorelli, lo stesso Andrea Mantegna), dopo un periodo di fastosi successi visse una crisi poco dopo lo scoccare del XVI secolo per le difficoltà ad assimilare gli apporti rivoluzionari e moderni dei nuovi "grandi" (Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Giorgione e Tiziano). Visse gli ultimi anni relegato in provincia, dove il suo stile ormai attardato trovava ancora ammiratori. Redentore benedicente tra quattro apostoli Non si conosce né la data né l'esatto luogo di origine del pittore, figlio del mercante di pelli Pietro. Il suo cognome era in realtà Scarpazza o Scarpazo, mentre Carpaccio è l'italianizzazione delle forme latine Carpathius e Carpatio con cui firmava le sue opere. Pare che gli Scarpazo fossero originari dell'isola di Mazzorbo e che il ramo da cui discese Vittore si fosse trasferito a Venezia nel Trecento, presso la parrocchia di Sant'Angelo (Dorsoduro). Il primo documento che lo riguarda è il testamento dello zio fra' Ilario, al secolo Zuane (Giovanni) Scarpazza, datato 21 settembre 1472, nel quale viene designato erede subentrante in caso di lite fra i beneficiari; si può supporre che in quell'occasione il Carpaccio fosse almeno quindicenne. Successivamente il suo nome compare in una quietanza d'affitto dell'8 agosto 1486, nella quale viene descritto di giovane età e ancora abitante nella casa paterna. Nulla si conosce nemmeno del suo apprendistato, ma la qualità artistica tra la prima opera nota (le Storie di Sant'Orsola del 1490) e i lavori immediatamente successivi risulta di molto migliorata, facendo intuire che il Carpaccio fosse in quegli anni ancora giovane e in piena formazione. La città lagunare viveva in quegli anni una straordinaria stagione fatta di successi militari e commerciali, ricchezza e grandi commissioni artistiche, delle quali Carpaccio fu, a partire dagli anni novanta, tra i protagonisti. Formazione La prima opera sicuramente datata di Carpaccio è un episodio delle Storie di sant'Orsola (Arrivo dei pellegrini a Colonia), dove si riscontra un certo impaccio giovanile nella tecnica e nella forma artistica. Un ristretto gruppo di opere è stato riferito, tramite il confronto stilistico, a questa prima fase della produzione dell'artista, leggermente anteriore al ciclo di Sant'Orsola. Si tratta essenzialmente del Redentore benedicente tra quattro apostoli e della Pietà della Collezione Contini Bonacossi di Firenze, e del Polittico di Zara, nella cattedrale della città adriatica. La presenza di un'importante opera giovanile in Istria ha anche fatto pensare che il pittore fosse originario della zona, magari di Capodistria. In queste opere si nota una prima assimilazione del retaggio di Antonello da Messina e dei pittori nordici, nell'acuta individuazione fisiognomica dei personaggi e nell'amorosa cura dei dettagli. Il segno grafico e puntiglioso, con le tipiche pieghe accartocciate dei panneggi, deriva da fonti ferraresi e dall'onda lunga della scuola padovana, ancora praticata a Venezia dai "mantegneschi" Vivarini. I soggetti grandeggiano rispetto allo sfondo, spesso petroso, con relazioni spaziali e prospettiche non ordinate geometricamente in maniera unitaria, come faceva Gentile Bellini. Giulio Carlo Argan evidenzia che la pittura di Carpaccio "vede e comunica ciò che si vede", non insegna a pregare, filosofare, fantasticare. Il suo è "vedutismo" che si rifà alla cultura empirica diffusa in quel tempo dall'Università di Padova dove dominava lo studio della dottrina di Aristotele. Questa cultura pittorica, "fondata sulla positività dell'esperienza", giungerà, attraverso Paolo Veronese e Jacopo Bassano, fino a Canaletto. Scuola di Sant'Orsola Arrivo degli ambasciatori inglesi Partenza dei pellegrini Dal 1490 al 1495 fu impegnato in una prima grande commissione, la realizzazione dei nove teleri con le Storie di sant'Orsola, per la Scuola della santa omonima (ora conservati alle Gallerie dell'Accademia di Venezia), tratte dalla Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine. Nell'eseguire i teleri Carpaccio non poté seguire l'ordine normale del racconto, ma, a giudicare dalle date su alcuni dei dipinti e dai confronti stilistici negli altri, lavorò a ciascuna storia man mano che una parete dell'edificio si rendeva disponibile rimuovendo i due antichi altari e i monumenti funebri (arche) dei confratelli defunti, tra cui anche quella dei Loredan. L'impresa pittorica fu relativamente veloce. Nel 1493 il Sanudo, nel De origine situ et magistratibus urbis Venetiae, fece intendere che la decorazione di Sant'Orsola fosse già a buon punto, vicina al completamento, e già nel 1495, con l'Incontro dei fidanzati e partenza dei pellegrini, Carpaccio firmava l'ultimo cartellino leggibile, eseguendo probabilmente immediatamente dopo le tre tele della serie degli Ambasciatori. Confrontando le prime opere con le ultime sorprende la rapidissima maturazione artistica di Carpaccio, che superò velocemente ogni impaccio giovanile per approdare, con sicuro istinto figurativo, a traguardi poetici che potevano competere col caposcuola veneziano dell'epoca, Giovanni Bellini; nelle prime tele infatti sono presenti incertezze nella composizione prospettica e nell'orchestrazione della scena, dove manca un centro narrativo focale. Velocemente, nelle opere successive, le composizione sono ordite con sicurezza in ampie panoramiche, con scorci profondi e squadri in prospettiva. I protagonisti, privi di forti significati sentimentali anche nelle scene più drammatiche, sono come sospesi in un ritmo è lento e magico, come sul palcoscenico di un immaginario teatro. Luce e colore legano gli elementi più disparati, dal più lontano al più vicino in primo piano, permettendo al pittore di soffermarsi sui curatissimi dettagli, che indagano particolari delle architetture, dei costumi, del cerimoniale ufficiale, ma anche della vita quotidiana, spesso ritratta con grande freschezza. Numerosi sono i ritratti di personaggi reali, soprattutto confratelli e membri della famiglia Loredan, i principali finanziatori del ciclo. La materia pittorica è preziosissima ma anche concreta, con note inequivocabilmente locali, negli scorci che ricordano Venezia e l'entroterra collinare veneto. Scuola di San Giovanni Evangelista Miracolo della reliquia della Croce a Rialto Sulla scorta del successo dei teleri di Sant'Orsola, Carpaccio venne invitato a partecipare anche a un altro grande ciclo che si andava di dipingendo in quegli anni, quello per la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Suo è il Miracolo della Croce a Rialto del 1496 circa, uno dei primi della serie che fu poi completata da Gentile Bellini e altri. L'evento miracoloso si trova relegato nell'ariosa loggia in alto a sinistra, mentre gran parte della tela è messo a disposizione della veduta urbana brulicante di vita. Puntuale è la resa topografica e la descrizione delle attività umane che vi si svolgono. La luce vibra liberamente su tutti i dettagli, generando quella particolare atmosfera in cui sembra che l'aria circoli liberamente. Straordinaria è la capacità di mantenere un'unità ambientale integra riuscendo al tempo stesso a concentrarsi nei più minuti particolari: si tratta della migliore verità ottica veneziana, che non avrà rivali fino ai tempi del Canaletto. Opere a cavallo dei secoli XV e XVI Meditazione sulla Passione Alcune opere sono state legate agli anni delle Storie di sant'Orsola, sebbene non esistano ipotesi indiscusse sulla cronologia di esse e di gran parte della produzione di Carpaccio in generale. Tra queste vi sono l'Uomo col berretto rosso del Museo Correr, il Ritratto di dama dell'Art Museum di Denver e la Caccia in laguna del Getty Museum, forse parte superiore delle Due dame veneziane al Museo Correr. Soprattutto l'ultima opera è densa di effetti atmosferici, con una veduta della laguna di Venezia a volo d'uccello che ricorda da vicino l'Arrivo degli ambasciatori. Nell'ultimo quinquennio del secolo Carpaccio eseguì una serie di dipinti a soggetto sacro in cui sembra forte come mai l'influenza di Giovanni Bellini e della sua umana tenerezza pittorica. Ne sono un esempio il Cristo tra quattro angeli con gli strumenti della Passione (1496) del Museo civico di Udine, il Polittico della parrocchiale di Grumello (con un San Girolamo molto simile alle prove belliniane sul tema), la Madonna col Bambino e san Giovannino dello Städel, la Madonna col Bambino e le sante Cecilia e Orsola in collezione privata inglese e le due figure allegoriche della Prudenza e della Temperanza nell'High Museum of Art di Atlanta. Alle Pietà degli anni ottanta di Bellini sembra ispirarsi la Pietà carpaccesca nella collezione Serristori di Firenze, mentre la Fuga in Egitto mostra un paesaggio veramente dolcissimo. La Meditazione sulla Passione invece, dipinta forse agli albori del secolo, mostra influenze mantegnesche, antonelliane e ferraresi. Il telero per Palazzo Ducale Al culmine della carriera ricevette, tra il 1501 e il 1502, la prestigiosa commissione per un vasto telero per la Sala dei Pregadi in Palazzo Ducale. All'opera, che venne terminata entro il 1507 e della quale non si conosce nemmeno quale fosse il soggetto, si aggiunsero poi, più tardi, altri due teleri (1510 circa) per la Sala del Maggior Consiglio con Papa Alessandro III che ad Ancona conferisce al doge Alessandro Zen l'insegna del parasole e Papa Alessandro III che concede l'indulgenza nel giorno dell'Ascensione ai visitatori di San Marco, quest'ultimo forse in collaborazione con Giovanni Bellini. Tutte queste opere vennero distrutte nel disastroso incendio del 1577, che bruciò anche le opere di Giorgione e Tiziano ivi contenute. Visione di sant'Agostino San Giorgio e il drago All'alba del XVI secolo Carpaccio ricevette la commissione per un altro grande ciclo di teleri, questa volta destinato a un sodalizio "minore", la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, così chiamata perché raccoglieva tra i suoi membri i dalmati residenti o di passaggio a Venezia. A differenza dei precedenti teleri per la Scuola di Sant'Orsola, dove nelle singole rappresentazioni venivano inserite più scene, in ciascuno dei teleri degli Schiavoni, realizzati tra il 1502 e il 1507 e tuttora in loco, si concentrò su un unico episodio, dedicato alle storie dei santi protettori della confraternita, Girolamo, Giorgio e Trifone, a cui si aggiunsero due storie di san Matteo, venerato dopo che la Scuola, nel 1502, ne ricevette una reliquia in dono da Paolo Vallaresso. In queste opere la semplificazione strutturale è accompagnata da un'ulteriore accentuazione fantastica, che va a fondersi con la resa minuziosa del reale creando scene credibili ma con elementi immaginari. Per le storie di san Girolamo realizzò tre teleri con: San Girolamo e il leone nel convento, i Funerali di san Girolamo, Sant'Agostino nello studio. Dipinse poi un telero con San Trifone ammansisce il basilisco e tre teleri con le Storie di san Giorgio: San Giorgio in lotta con il drago, Trionfo di san Giorgio e Battesimo dei seleniti. Le Storie di san Matteo furono: Orazione nell'orto del Getsemani e Vocazione di san Matteo. Tra i teleri più famosi ci sono il Sant'Agostino nello studio, con la scena della premonizione della morte di san Girolamo da parte di sant'Agostino ambientata in uno studiolo umanistico, gremito di oggetti per il lavoro intellettuale, e San Giorgio e il drago, con la battaglia inserita su un terreno cosparso da macabri resti. Tutti i teleri sono datati sui cartellini 1502, tranne gli ultimi due (Battesimo dei seleniti e San Trifone che ammansisce il basilisco), datati 1507: in questi ultimi si iniziano a notare una certa stanchezza compositiva, con la riproposizione di modelli già usati, e un progressivo impoverimento del colore, soprattutto nella tela su san Trifone, che forse è in larga parte opera di collaboratori. In queste opere, anche le migliori, il linguaggio di Carpaccio risulta ormai isolato nel contesto veneziano, quando in apertura del XVI secolo erano attivi gli stranieri Leonardo da Vinci, Albrecht Dürer e Fra' Bartolomeo, mentre tra i pittori locali si andava consumando la rivoluzione del colore di Giorgione, Tiziano, Sebastiano del Piombo e Lorenzo Lotto; inoltre arrivavano le prime avvisaglie del classicismo instaurato tra Firenze e Roma da artisti come Raffaello e Michelangelo. Carpaccio non aveva la duttilità e la capacità di assorbire le novità del conterraneo Giovanni Bellini, e le sue opere iniziavano rapidamente ad apparire arcaizzanti. Nel 1508 si può immaginare il turbamento dell'artista quando fu chiamato a dare un giudizio, con Lazzaro Bastiani, sugli affreschi di Giorgione al Fondaco dei Tedeschi per valutarne il valore e quindi il compenso per l'artefice. Niente era più diverso dal suo stile di quella pittura fatta di colori fragranti e corposi, sciolti morbidamente in gradazioni luminose di valore atmosferico, con una rinnovata monumentalità delle figure. Né Carpaccio poteva abbracciare quell'intimistica e irrequieta interpretazione del reale operata da Lorenzo Lotto, così diversa dalla sua fantasia razionale e studiata. Scuola di Santa Maria degli Albanesi[modifica | modifica sorgente] Nascita della Vergine Un certo disorientamento dell'artista, già percettibile negli ultimi teleri per gli Schiavoni, si manifestò ancora più evidente nel ciclo di Storie della Vergine, eseguite tra il 1504 e il 1508 per la Scuola di Santa Maria degli Albanesi, rivale di quella degli Schiavoni. I cinque teleri, realizzati con il ricorso a aiuti, sono oggi sparsi tra più musei: la Nascita della Vergine nell'Accademia Carrara di Bergamo, la Presentazione di Maria al tempio e il Miracolo della verga fiorita alla Pinacoteca di Brera di Milano, l'Annunciazione, e la Morte della Vergine alla Ca' d'Oro di Venezia, la Visitazione al Museo Correr. L'inventiva e la tenuta coloristica di questo ciclo sono più povere e ciò è da imputare sia al livello più mediocre dei collaboratori, che al minor impegno richiesto dalla confraternita, ma soprattutto alle difficoltà dell'artista di rinnovarsi di fronte alla rivoluzione innescata da Giorgione. Disputa di santo Stefano Altre opere dei primi due decenni del Cinquecento sono caratterizzate da uno stile pittorico più elevato, con un rigore prospettico calibrato e una lucido accordo di luci, colori e ombre. Ne sono un esempio la Sacra Famiglia e due donatori della Fondazione Gubelkian di Lisbona (firmato e datato 1505) o la Sacra conversazione del Musée du Petit Palais di Avignone. Spiccano poi la Madonna leggente di Washington (ottobre 1505), modellata su una figura della Nascita della Vergine per la Scuola degli Albanesi, la grande pala di San Tommaso in gloria tra i santi Marco e Ludovico di Tolosa (1507), già nella chiesa di San Pietro Martire di Murano e oggi nella Staatsgalerie di Stoccarda, o la Morte della Vergine (1508) nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara, versione del tema di ben più alto rigore della prova nella Scuola di San Giorgio. Una grande pala è la Presentazione di Gesù al Tempio, del 1510, nelle Gallerie dell'Accademia, dove è evidente l'influsso di Giovanni Bellini, in particolare della Pala di San Giobbe, anche se i colori di Carpaccio sono più smaltati, legati a una nostalgica e ormai arcaica rievocazione dell'antonellismo. Punto culminate della produzione di questi anni è il Ritratto di cavaliere, del 1510, con una ricca descrizione dei dettagli naturali. Verso il 1510 Carpaccio completo la prima serie di teleri per la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, che gli valse l'ambita qualifica di pittore ufficiale della Repubblica. Carpaccio di questa nomina fu molto orgoglioso, come si evince dalla lettera datata 15 agosto 1511 al marchese Francesco Gonzaga, con la quale loda la sua Veduta di Gerusalemme appena inviata, ricordando che, a garanzia della qualità dell'opera, egli è "quel pictor dallo excell. Consilio de i Diece conducto per dipingere in Salla Granda, dove la Sig.a V.a se dignò a scendere sopra il solaro a veder l'opra nostra che è la historia de Ancona. Et il nome mio è dicto Victor Carpathio". La nomina coincide con un periodo di carenza di pittori a Venezia: nel 1510 era infatti morto Giorgione, e l'anno successivo partì per Roma Sebastiano del Piombo, mentre Lorenzo Lotto e il Pordenone erano occupati in peregrinazioni nell'Italia settentrionale e restava solo il vecchio Giovanni Bellini, che sarebbe morto nel 1516. In quegli anni iniziava però a splendere anche la stella di Tiziano, impegnato inizialmente soprattutto a Padova. Scuola di Santo Stefano Tra il 1511 e il 1520 realizza i cinque teleri con le Storie di santo Stefano per la Scuola dei Laneri, di cui ne rimangono solo quattro. Queste scene mostrano la ripetizione di modelli e schemi di dipinti passati, con alcune stanchezze, soprattutto nei personaggi che appaiono spesso imbambolati, con maggiore cura nella descrizione delle vesti che non nelle fisionomie. Spiccano comunque alcune scene, come quella della Disputa di santo Stefano, dove l'ariosa ambientazione in una loggia è in contrasto con la pungente stravaganza degli edifici dello sfondo. Cristo morto La tarda attività è riservata in parte alla provincia e condivisa con i figli Benedetto e Piero. In queste opere la qualità del colore e la forza espressiva vengono ancora meno, con un ricorso sempre più ampio agli aiuti di bottega. Ne sono un esempio il Polittico di Santa Fosca del 1514, o la pala per la chiesa di San Vitale a Venezia. Si manifesta nel frattempo un gusto per composizioni o parti delle composizioni sempre più affollate, come nei Diecimila martiri di Ararat del 1515. Tra i polittici per chiese delle aree periferiche della Repubblica ci sono in questi anni opere per Capodistria (1516 - 1523), Pirano (1518), Pozzale (1519) e Chioggia (1520). Stimolarono la sua fantasia solo due opere di questo periodo, quali il Leone di San Marco (1516), con un'allusiva veduta di Venezia, e l'allucinato Cristo morto (1520), cosparso di innumerevoli simboli di morte e con vari episodi frammentari della vita di Cristo nello sfondo, tutti legati alla fine della vita terrena di Cristo ed alla caducità di quella dell'uomo. Dal 1522 al 1523 fu impegnato in commissioni per il patriarca Antonio Contarini, e un documento del 28 ottobre 1525 lo ricorda come ancora in vita. Il 26 giugno 1526 però, in una testimonianza, il figlio Pietro lo ricorda già morto. Opere principali[modifica | modifica sorgente] Caccia in laguna e Due dame veneziane Presentazione di Gesù al Tempio Leone di San Marco, dettaglio San Paolo - Santuario di San Domenico - Chioggia Redentore benedicente tra quattro apostoli, 1480 - 1490 circa, olio su tavola, 70×68 cm, Brescia, Fondazione Sorlini Pietà, 1480 - 1490 circa, già a Firenze, Collezione Contini - Bonacossi Polittico di Zara, 1480 - 1490 circa, Zara, Cattedrale Alabardieri e anziani, 1490 - 1493 circa, tempera su tela, 68×42 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi Storie di sant'Orsola, 1490 - 1495, Venezia, Gallerie dell'Accademia Arrivo dei pellegrini a Colonia, 1490, tempera su tela, 280×255 cm Apoteosi di Sant'Orsola e delle sue compagne, 1491, tempera su tela, 841×336 cm Incontro dei pellegrini con papa Ciriaco, 1491 - 1493, tempera su tela, 281×307 cm Martirio dei pellegrini e funerali di sant'Orsola, 1493, tempera su tela, 271×561 cm Incontro dei fidanzati e partenza dei pellegrini, 1495, tempera su tela, 280×611 cm Sogno di sant'Orsola, 1495, tempera su tela, 274×267 cm Arrivo degli ambasciatori inglesi alla corte del re di Bretagna, 1495 circa, olio su tela, 275×589 cm Commiato degli ambasciatori, 1495 circa, olio su tela, 280×253 cm Ritorno degli ambasciatori alla corte inglese, 1495 circa, olio su tela, 297×527 cm Presentazione di Gesù al Tempio, 1491 - 1510 circa, tempera su tela, 421×236 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia Uomo col berretto rosso, 1490 - 1493, tempera su tavola, 35×23 cm, Venezia, Museo Correr Caccia in laguna, 1490 - 1495 circa, olio su tavola, 76×65 cm, Los Angeles, Getty Museum Due dame veneziane, 1490 - 1495 circa, olio su tavola, 94×64 cm, Venezia, Museo Correr Ritratto di dama, 1495 - 1500 circa, Denver, Denver Art Museum Miracolo della reliquia della Croce a Rialto, 1496 circa, olio su tavola, 365×389 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia Cristo tra quattro angeli con gli strumenti della Passione, 1496, olio su tela, 162×163 cm, Udine, Civici musei e gallerie di storia e arte Polittico, 1496 - 1500 circa, Grumello del Monte, parrocchiale Madonna col Bambino e san Giovannino, 1496 - 1500 circa, olio su tavola, 69×54 cm, Francoforte, Städel Madonna col Bambino e le sante Cecilia e Orsola, 1496 - 1500 circa, già in collezione Morosini, collezione privata inglese Temperanza, 1496 - 1500 circa, Atlanta, High Museum of Art Prudenza, 1496 - 1500 circa, Atlanta, High Museum of Art Pietà, 1496 - 1500 circa, Firenze, Palazzo Serristori Santa Caterina d'Alessandria e Santa Veneranda, 1500 circa, tempera su tavola, Verona, Museo di Castelvecchio Fuga in Egitto, 1500 - 1510 circa, tempera su tavola, 73×111 cm, Washington, National Gallery of Art Teseo che riceve la regina delle Amazzoni, 1500 - 1510 circa, Parigi, Museo Jacquemart - André Meditazione sulla Passione, 1500 - 1510 circa, olio e tempera su tavola, 70,5×86,7 cm, New York, Metropolitan Museum Telero per Palazzo Ducale, 1502 - 1507 circa, perduto Storie dei santi Girolamo, Giorgio, Trifone e Matteo, 1502 - 1507, tempera su tela, Venezia, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni Orazione nell'orto del Getsemani, 1502, 141×107 cm Vocazione di san Matteo, 1502, 141×115 cm Sant'Agostino nello studio, 1502, 141×210 cm San Girolamo e il leone nel convento, 1502, 141×211 cm Funerali di san Girolamo, 1502, 141×211 cm San Giorgio e il drago, 1502, 141×360 cm Trionfo di san Giorgio, 1502, 141×360 cm Battesimo dei seleniti, 1507, 141×285 cm San Trifone ammansisce il basilisco, 1507, 141×300 cm Storie della Vergine, 1504 - 1508, olio su tela, già a Venezia, Scuola di Santa Maria degli Albanesi Natività della Vergine, 128×137 cm, Bergamo, Accademia Carrara Presentazione della Vergine al Tempio, 1505, 130×137 cm, Milano, Pinacoteca di Brera Miracolo della verga fiorita (o Sposalizio della Vergine), 1505, 130×140 cm, Milano, Pinacoteca di Brera Annunciazione, 130×140 cm, 1504, Venezia, Galleria Franchetti della Ca' d'Oro Visitazione, 130×140 cm, Venezia, Museo Correr, in deposito alla Galleria Franchetti della Ca' d'Oro Morte della Vergine, 130×141 cm, Venezia, Galleria Franchetti della Ca' d'Oro Sacra famiglia con due donatori, 1505, tempera su tela, 90×136 cm, Lisbona, Museu Calouste Gulbenkian Sacra conversazione, 1505 circa, olio su tavola, 96×126 cm, Avignone, Musée du Petit Palais Sacra conversazione, 1505 circa, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle Karlsruhe Sacra conversazione, 1505 circa, Tucson, University of Arizona Madonna leggente, ottobre 1505, tempera su tela, 78×51 cm, Washington, National Gallery of Art Cristo benedicente, 1505 - 1510 circa, olio su tavola, 58×46,5 cm, New Orleans, Isaac Delgado Museum Madonna col bambino benedicente, 1505 - 1510 circa, tempera su tela, 85×68 cm, Washington, National Gallery of Art San Tommaso in gloria tra i santi Marco e Ludovico di Tolosa, 1507, tempera su tela, 264×171 cm, Stoccarda, Staatsgalerie Morte della Vergine, 1508, olio su tavola, 242×147 cm, Ferrara, Pinacoteca Nazionale Presentazione di Gesù al Tempio, 1510, tempera su tavola, 421×236 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia Ritratto di cavaliere, 1510, olio su tela, 218×152 cm, Madrid, Collezione Thyssen - Bornemisza Papa Alessandro III che ad Ancona conferisce al doge Alessandro Zen l'insegna del parasole, 1510 circa, su tela, già a Venezia nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, distrutto nel 1577 Papa Alessandro III che concede l'indulgenza nel giorno dell'Ascensione ai visitatori di San Marco (forse in collaborazione con Giovanni Bellini), 1510 circa, su tela, già a Venezia nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, distrutto nel 1577 Profeta, (attribuito), 1510 circa, olio su tela, 186×87 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi Sibilla, (attribuito), 1510 circa, olio su tela, 186×87 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi Storie di santo Stefano, 1511 - 1520, olio su tavola Processo di santo Stefano, perduto Santo Stefano e sei suoi compagni consacrati diaconi da san Pietro, 1511, 148×231 cm, Berlino, Gemäldegalerie Predica di santo Stefano, 1514, 152×195 cm, Parigi, Louvre Disputa di santo Stefano, 1514, 147×172 cm, Milano, Pinacoteca di Brera Lapidazione di santo Stefano, 1520, 142×170 cm, Stoccarda, Staatsgalerie Polittico di Santa Fosca, 1514, smembrato tra il Museo Correr di Venezia, la Strossmayerova Galerija di Zagabria e l'Accademia Carrara di Bergamo Pala di San Vitale, 1514, Venezia, chiesa di San Vitale Diecimila martiri del monte Ararat, 1515, olio su tela, 307×205 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia Leone di San Marco, 1516, tempera su tela, 130×368 cm, Venezia, Palazzo Ducale Polittico di Capodistria, 1516 - 1523, Capodistria Polittico di Pirano, 1518, Pirano Polittico di Pozzale, 1519, Pozzale San Paolo, 1520, Chioggia, chiesa di San Domenico Cristo morto, 1520, olio su tavola, 145×185 cm, Berlino, Gemäldegalerie Il Carpaccio, piatto a base di carne cruda, fu inventato a Venezia durante la mostra dedicata all'artista nel 1963.‎

‎Ente autonomo La TRIENNALE DI MILANO‎

‎LA CITTà TEMPORANEA NUOVE CONFIGURAZIONI PER IL VIAGGIO E L'EVENTO‎

‎ELECTA 1995 185 PP. FONDO DI MAGAZZINO: LIEVI SEGNI DEL TEMPO, VOLUME INTONSO, MAI SFOGLIATO‎

‎BRUNO LUCREZI‎

‎14 UOMINI PER UN UOMO SAGGI CRITICI‎

‎IL TRIPODE 1968 301 PP. LIEVI SEGNI DEL TEMPO, STATO DI CONSERVAZIONE ECCELLENTISSIMO.‎

‎AUTORI VARI AA. VV.‎

‎STORIA D'ITALIA ANNALI 3 SCIENZA E TECNICA NELLA CULTURA E NELLA SOCIETà DAL RINASCIMENTO A OGGI‎

‎EINAUDI 1980 1365 PP. CONTRIBUTI DI SERGIO ESCOBAR MANLIO BRUSATIN ROBERTO MAIOCCHI GUIDO PANSIERI GIULIO GIORELLO UGO BALDINI GIANNI MICHELI PIETRO REDONDI GIORGIO COSMACINI MASSIMO GALUZZI GIACOMO CAVALLO ANTONIO MESSINA LUIGI BESANA. PICCOLE MACCHIE BIANCHE AL COFANETTO COME DA FOTO (NON SO SE DIFETTO DI STAMPA, COME CREDO, O PROCURATE), SEGNI DEL TEMPO, PER IL RESTO ECCELLENTI CONDIZIONI.‎

‎LUCIO GAMBI ANTONIO PINELLI A CURA DI‎

‎LA GALLERIA DELLE MAPPE GEOGRAFICHE IN VATICANO‎

‎FRANCO  COSIMO PANINI; TESTI DI A. CHIGGIATO, R. FERRI, C. FRANZONI, L. GAMBI, P. LIVERANI, M. MILANESI, A. PINELLI, F. PRONTERA, P. SERENO; FOTOGRAFIE DI  A. ANGELI, D. PIVATO; VOLUME PRIMO: ATLANTE FOTOGRAFICO PP. 612, 795 ILLUSTRAZIONI A COLORI; VOLUME SECONDO: SAGGI E SCHEDE PP. 511, 120 ILLUSTRAZIONI IN BIANCO E NERO. LUNGA 120 METRI, LA GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE È LA PIÙ VASTA RAPPRESENTAZIONE GEOGRAFICA MAI REALIZZATA, CON UNA RICCHEZZA DI TOPONIMI STRAORDINARIA, IMPREZIOSITA DA PIANTE E PROSPETTI DI CITTÀ E ANIMATA DA GRANDIOSE SCENE DI BATTAGLIA. UNA DECORAZIONE STRAORDINARIA, PROPOSTA PER LA PRIMA VOLTA IN TUTTI I SUOI PARTICOLARI.  LA DECORAZIONE DELLE PARETI DI EDIFICI MONUMENTALI CON RAPPRESENTAZIONI GEOGRAFICHE È UNA PRATICA ARTISTICA CHE TROVÒ UNA NUOVA FORTUNA NELLA SECONDA METÀ DEL XVI SECOLO. LA GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE IN VATICANO, VOLUTA DA PAPA GREGORIO XIII NEL 1580, È L’ESEMPIO PIÙ ESTESO DI QUESTO TIPO DI RAFFIGURAZIONE PITTORICA. SONO INFATTI BEN 40 LE CARTE GEOGRAFICHE AFFRESCATE SULLE PARETI DEL CORRIDOIO CHE DAI MUSEI VATICANI PORTA ALLA CAPPELLA SISTINA, REALIZZATE SUI DISEGNI DEL COORDINATORE SCIENTIFICO DELL’IMPRESA, EGNAZIO DANTI, MATEMATICO E CARTOGRAFO GIÀ ATTIVO ALLA CORTE DEI MEDICI E A BOLOGNA. FU INVECE L’UMANISTA TEDESCO LUCA HOLSTENIO, CINQUANT’ANNI DOPO, A CURARE IL RESTAURO DI MOLTI DEGLI AFFRESCHI, FORTE ANCHE DEI PROGRESSI COMPIUTI NEL CAMPO DELLA CARTOGRAFIA, CHE IN QUEGLI ANNI AVEVA SVILUPPATO TECNICHE DI MISURAZIONE PIÙ ACCURATE. LE CARTE, CHE RAFFIGURANO L’INTERA PENISOLA ITALIANA CON LE ISOLE MAGGIORI E MINORI, RAGGIUNGONO COSÌ UN LIVELLO DI DETTAGLIO SPESSO SORPRENDENTE, SOPRATTUTTO QUANDO RITRAGGONO AREE COME LO STATO PONTIFICIO, LA LIGURIA O LA TOSCANA, IN CUI DANTI AVEVA COMPIUTO RILIEVI CARTOGRAFICI. I DIPINTI SI PRESENTANO ALL’OSSERVATORE COME UN LUNGO SUCCEDERSI DI MARI E FIUMI, VALLI E PIANURE, BOSCHI E STRADE, ACCOMPAGNATI DA TARGHE, PIANTE E VEDUTE DI CITTÀ RACCHIUSE IN CARTIGLI SVOLAZZANTI ED EPISODI STORICI, MITOLOGICI O ANEDDOTICI CHE CORREDANO LE LOCALITÀ PRINCIPALI O I MARI, UNENDO ALLA RICERCA DI RIGORE SCIENTIFICO IL GUSTO PER IL BELLO E IL SORPRENDENTE. SULLA VOLTA, UNA SERIE DI CINQUANTUNO AFFRESCHI RAFFIGURA EPISODI MIRACOLOSI O EDIFICANTI LEGATI ALLE LOCALITÀ SOTTOSTANTI, MENTRE UN’ALTRA SERIE DI DIPINTI A MONOCROMO RIPORTA EPISODI DELL’ANTICO TESTAMENTO.  IL LIBRO, DEL QUALE FA PARTE UN COFANETTO CON LE RIPRODUZIONI, SU FOGLI SCIOLTI, DELLE SINGOLE CARTE GEOGRAFICHE, DOCUMENTA, ANALIZZA E COMMENTA L’INTERO PATRIMONIO ARTISTICO DELLA GALLERIA. LE FOTOGRAFIE DELL’ATLANTE RIPRODUCONO, CON ATTENZIONE AI PIÙ PICCOLI PARTICOLARI, TUTTE LE CARTE GEOGRAFICHE E GLI AFFRESCHI DEL SOFFITTO, OLTRE ALLE SCULTURE CHE DECORANO IL CORRIDOIO. I SAGGI DEL VOLUME DEI TESTI, CHE CONTIENE LE SCHEDE CHE COMMENTANO LE FOTOGRAFIE, STUDIANO IN DETTAGLIO GENESI E SIGNIFICATI DELLA GALLERIA, A PARTIRE DAL SAGGIO DI ANTONIO PINELLI CHE INQUADRA NEL CONTESTO STORICO E POLITICO L’IMPRESA VOLUTA DA PAPA GREGORIO XIII, OGGETTO ANCHE DI UN ANONIMO POEMETTO COEVO IN LATINO, L’AMBULATIO GREGORIANA, QUI STUDIATO DA ROLANDO FERRI. LA FIGURA DI EGNAZIO DANTI E IL SUO LAVORO NELLA GALLERIA COSTITUISCONO INVECE L’OGGETTO DEL SAGGIO DI LUCIO GAMBI, SEGUITO DALL’INTERVENTO DI MARICA MILANESI CHE AFFRONTA NELLO SPECIFICO LE RAGIONI DEL CICLO DELLE CARTE. IL PROGRAMMA ICONOGRAFICO DELLA VOLTA E IL SUO RAPPORTO CON LE CARTE SOTTOSTANTI SONO ANALIZZATI NEL SECONDO CONTRIBUTO DI ANTONIO PINELLI, MENTRE PAOLA SERENO TRACCIA UNA STORIA DELLA FORTUNA DEL CICLO PITTORICO NEL CORSO DEI SECOLI E CLAUDIO FRANZONI RICOSTRUISCE LA STORIA DEI RESTAURI CHE L’HANNO INTERESSATO. VOLUME TERZO: CARTE 40 CARTE GEOGRAFICHE IN COFANETTO; INDICI TOPONOMASTICI.‎

‎Weise Georg‎

‎IL RINASCIMENTO E LA SUA EREDITÀ‎

‎A CURA DI Pompeo Giannantonio, Francesco Pugliese Carratelli LIGUORI 1969 673 PP. FONDO DI MAGAZZINO: NEL CELLOPHANE EDITORIALE‎

‎MARCELLO CALEO‎

‎FREUD FILOSOFO SOGNATORE‎

‎ALFREDO GUIDA 1999 300 PP. FONDO DI MAGAZZINO: LIEVI SEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA, COME DA FOTO, VOLUME INTONSO, MAI SFOGLIATO In questo saggio l'autore prende in esame due ponderose opere di Freud pubblicate agli inizi del '900: "L'interpretazione dei sogni" e "Il sogno" che solitamente sono considerate come le parti di un'unica grande opera. Freud come Kant con la sua "Critica" ripercorre lo stesso percorso: precedere il metodo della scienza. Caleo, partendo dal presupposto che il sogno racchiude il senso della vita e dell'attività di Freud, analizza per prima l'opera "Il sogno" e scopre che il sogno è comune ai più grandi filosofi, rivoluzionando, con la sua interpretazione, l'intera psicoanalisi. Parole e frasi comuni adulti affermazione aggiunge allora associazioni bambino barba bimbi bisessualità Breuer caso causa clitoride complesso edipico comprende conclusione considera contenuto del sogno contenuto latente contenuto manifesto contenuto onirico continua coscienza dell'Io desideri rimossi dice dimenticanza dipende discorso disturbi diventa elementi erotici esempio esperienze evidenza la frase fallica fantasie ase fallica femminile fenomeno Freud funzione genitori idee inconscioInfatti interpretazione ipnosi isterici l'analisi l'interpretazione dei sogni l'Io lavoro onirico madre malattia maschile medico mentali mente metodo Mettiamo in evidenza Michelangelo Mosè Mosè di Michelangelo nevrosi normale nuovoosservare padre patogene patologica paziente pensare pensieri onirici latenti persone possibile preferisce presente problema processi psichici proprio psicoanalisi psicologia pulsionali pulsioni punto racconto rapporto rappresenta realizzazioni realtàricordi rimozione scoperta seguito sembra senso sessuale sessualità infantile significa significato simboli sintomi sione situazione sonno sostituito spiegare spostamento Stando stimoli Super-io sviluppo Tavole teoria Tertium non datur trasformazionetratta traumi trova vede viene‎

‎ALFONSO GAMBARDELLA A CURA DI‎

‎DAL BAROCCO AL RAZIONALISMO STUDI DI ARCHITETTURA‎

‎SCRITTI DI M. BORRELLI, E. CARRERI, A. CIRAFICI, C. DE FALCO, M. DE LUCA, D. JACAZZI, E. MANZO, R. NAPOLITANO, M. G. PEZONE, M. RENDINA, A. ROSSI, F. ULISSE, O. VOZA, O. ZERLENGA, EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE ESI 1996 268 PP. FONDO DI MAGAZZINO: PARI AL NUOVO. «La storicizzazione delle discipline dell'architettura è l'unica maniera, non banalmente empirica, per recuperare - nel rispetto della specificità delle singole materie - un comune indirizzo metodologico agli studi di architettura». Intorno a questo assunto teorico, che cerca di sciogliere il nodo della «complessità ed eterogeneità della ricerca architettonica», ruota tutto il libro, raccogliendo saggi interdisciplinari raggruppati in quattro diverse sezioni di studio: - Indagini sul Movimento Moderno tra storia e progetto - Dialettica del progetto urbano - Architettura e rappresentazione - Conoscere per conservare IL CURATORE Alfonso Gambardella insegna Storia dell'architettura presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, di cui è preside. Ha pubblicato numerosi saggi su riviste specialistiche e i volumi: Note su Ferdinando Sanfelice, Napoli 1968; Il centro antico di Salerno, Napoli 1968; Ferdinando Sanfelice architetto napoletano. Napoli 1974; Note sul centro Storico di Napoli, Napoli 1978; Architettura e committenza nello Stato pontificio, Napoli 1978; Il volto della Città , in Napoli (a cura di G. Galasso), Roma-Bari 1987; il centro antico, in AA.Vv., I beni culturali per il futuro di Napoli, Napoli 1990; Piazza Mercato a Napoli. Architettura e sviluppo urbano del borgo orientale, Genova 1990; Avena architetto, Napoli 1991; Napoli. Ritratto di una città , Genova 1992; Napoli fuori le mura. La Costigliola e Fonseca da platee a borgo, 1994. Dirige la collana Luoghi e Palazzi.‎

‎Gaetana Cantone, Laura Marcucci, Elena Manzo, Alfonso Gambardella A CURA DI AUTORI VARI AA. VV.‎

‎ARCHITETTURA NELLA STORIA SCRITTI IN ONORE DI ALFONSO GAMBARDELLA‎

‎SKIRA 2008 1008 PP. ALLO STATO DI NUOVO, NEL CELLOPHANE EDITORIALE La volontà di festeggiare Alfonso Gambardella, valente ordinario di Storia dell’architettura napoletano e insieme preside e fondatore della Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” della Seconda Università di Napoli, diventa occasione per chiamare a raccolta un numero significativo degli studiosi di una delle discipline più complesse e ricche di tradizione nazionale nel mondo dell’architettura. I diversi contributi riescono a coprire il lungo tragitto della storia dell’architettura dall’antichità ad oggi con incursioni e saggi che non si fermano solo alle fabbriche nazionali ma che coprono aree e temi d’interesse variato e internazionale. Da questi novanta saggi esce un ritratto inedito e ricco di spunti dell’architettura vista attraverso la lente problematica e potente della storia; insieme la somma di questi interventi pone sfumature e punti di vista importanti sulla storia come metodologia aperta e curiosa in continua e necessaria metamorfosi. Novanta scritti dei più importanti storici dell’architettura italiana in un omaggio a Alfonso Gambardella, già preside della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli di Napoli. Il volume è una panoramica esaustiva e sfaccettata sulla storia dell’architettura dall'antichità ai nostri giorni. Parole e frasi comuni Aalto alcuni Aldo van Eyck Alvar Aalto archi architetti architettura arti artisti basilica Behrens Buzzi Camillo Guerra Carlo Carlo Vanvitelli caso cattedrale centrale Chiaia chiesa chitetto chitettura Cicognara città classicismo complesso concorso Corbusier costituisce costruire costruzione critica cultura culturale cura d'arte decorazione dell'architettura dell'arte disegni edifici edificio edilizio elementi Enrico Del Debbio facciata fontanili Giancarlo De Carlo giardino Giuseppe infatti iniziative l'arte lavori linguaggio Luigi Luigi Moretti Mallandrino Marcello Piacentini mente Milano mimetica modello moderno Montevideo monumenti Moretti mostra Napoli nazionale neoclassico Novecento nuova opere paesaggio palazzo particolare Piacentini piano piazza pittori planimetria postmodernità presenta progetto progettuale proprio prospetto pubblico rapporto Reale realizzato regionale restauro ricerca ricostruzione riferimento secolo soluzione spazio stile stilistico storia storico struttura studi sviluppo Team X teatro tecnica teorico territorio tettura tipologie Torino tratta tura urbanistica urbano Vespignani villa Virginio Vespignani Vitruvio XX secolo‎

‎Michelangelo Cairella - Antonio Jacobelli‎

‎Obesità: un problema. Si può risolvere?‎

‎Collana di Medicina, settembre 1983. Rilegato con copertina rigida e sovraccoperta. Prima edizione. Spedizioni tracciabili con raccomandata entro 24 ore dall'ordine. First edition. Hardback cover with dust jacket in fine conditions, no price clipped, no inscriptions or markings inside. Worldwide delivery.‎

‎Pilo, Giuseppe Maria‎

‎Michelangelo Grigoletti e il suo tempo‎

‎Pilo, Giuseppe Maria: Michelangelo Grigoletti e il suo tempo. Exhibition: Pordenone, Museo Civico, 201pp with 16 tipped-in colour plates and numerous monochrome illustrations. Hardback. 28.5x25.5cms. Fully-illustrated catalogue of 211 works by Grigoletti and 203 works by his contemporaries, giving biography, bibliography and exhibitions for each, plus general bibliography. Text in Italian. Fully-illustrated catalogue of 211 works by Grigoletti and 203 works by his contemporaries, giving biography, bibliography and exhibitions for each, plus general bibliography. Text in Italian‎

‎Quintavalle, Augusta Ghidiglia‎

‎Michelangelo Anselmi‎

‎Quintavalle, Augusta Ghidiglia: Michelangelo Anselmi. Parma: La Nazionale Tipografica Editrice in Parma, 1960. 159pp with 3 colour plates, 1 tipped-in, plus 155 monochrome illustrations. Paperback. 24x17cms. Catalogue of known, lost and attributed paintings and drawings, with chronology, extensive bibliography. Text in Italian. Catalogue of known, lost and attributed paintings and drawings, with chronology, extensive bibliography. Text in Italian‎

‎Montreal Museum of Fine Arts‎

‎Michelangelo. The Genius of the Sculptor in Michelangelo's Work‎

‎Montreal Museum of Fine Arts: Michelangelo. The Genius of the Sculptor in Michelangelo's Work. Exhibition: Montreal, Museum of Fine Arts, 1992. 527 pp, fully illustrated in colour and black and white. Hardback. 31.5 x 25cms.‎

‎Wilde, Johannes‎

‎Italian Drawings in the Department of Prints and Drawings in the British Museum. Michelangelo and his Studio.‎

‎Wilde, Johannes: Italian Drawings in the Department of Prints and Drawings in the British Museum. Michelangelo and his Studio. London: Trustees of British Museum, 1953. xx, 142pp plus 153pp monochrome illustrations, mostly plates. Hardback. 25.5x20cms. First of a series, the present volume catalogues one of the most important sections of the collection containing nearly one-fifth of the known drawings of Michelangelo. Arntzen L43. With indexes; concordances. First of a series, the present volume catalogues one of the most important sections of the collection containing nearly one-fifth of the known drawings of Michelangelo. Arntzen L43. With indexes; concordances. Text in English‎

‎Ragionieri, Pina ed‎

‎Michelangelo (1475-1564). An Invitation to Casa Buonarroti‎

‎Ragionieri, Pina ed: Michelangelo (1475-1564). An Invitation to Casa Buonarroti. 1994. 87pp with 12 colour and 17 duotone illustrations, 13 monochrome illustrations. Wrappers,. Wrappers. 21.5x15cms.cms. Fully illustrated catalogue of 30 works: sketches, studies, and writings by Michelangelo, as well as works after Michelangelo, and including a portrait of Michelangelo attributed to Marcello Venusti. Each work given technical details, comment and bibliography. With a brief historical introduction to Casa Buonarroti. . Fully illustrated catalogue of 30 works: sketches, studies, and writings by Michelangelo, as well as works after Michelangelo, and including a portrait of Michelangelo attributed to Marcello Venusti. Each work given technical details, comment and bibliography. With a brief historical introduction to Casa Buonarroti.‎

‎Quasimodo, Salvatore and Ettore Camesasca‎

‎Michelangelo Pittore. Classici dell'Arte‎

‎Quasimodo, Salvatore and Ettore Camesasca: Michelangelo Pittore. Milan: Rizzoli, 1977. Series: Classici dell'Arte. 112pp with 64 colour plates and c.100 monochrome illustrations in the text. Cloth, 31.5x24.5cms. Text in Italian. Text in Italian‎

‎Michelangelo Scultore, L'opera completa. Classici dell'Arte‎

‎Michelangelo Scultore, L'opera completa. Milan: Rizzoli, 1973. Series: Classici dell'Arte. 116pp with 64 colour plates and 80 monochrome illustrations. Cloth. 31.2x24cms. Useful, concise and full-illustrated catalogue raisonné of the sculptural works by Michelangelo with an introduction by Umberti Baldini. Text in Italian. Useful, concise and full-illustrated catalogue raisonné of the sculptural works by Michelangelo with an introduction by Umberti Baldini. Text in Italian‎

‎De Tolnay, CHarles; Squellati Brizio, Paola‎

‎Michelangelo e i Medici‎

‎De Tolnay, CHarles; Squellati Brizio, Paola: Michelangelo e i Medici. Exhibition: Florence, Casa Buonarroti, 1980. 102 pages; black & white illustrations. Paperback. 21.5 x 23cms. Text in Italian. Text in Italian‎

‎Celant, Germano; Edward Cullinan et al.‎

‎Michelangelo Pistoletto at Bleinheim Palace‎

‎Celant, Germano; Edward Cullinan et al.: Michelangelo Pistoletto at Bleinheim Palace. Exhibition: Woodstock, Blenheim Palace, 2016. 140 pages; colour illustrations throughout. Hardback. 24.5 x 29.5cms.‎

‎Joannides, Paul‎

‎Michel-Ange : Élèves et copistes. Inventaire Général des dessins Italiens VI‎

‎Joannides, Paul: Michel-Ange : Élèves et copistes. Paris: 2003. Series: Inventaire Général des dessins Italiens VI. 474pp with 441 colour and monochrome illustrations. Boards. 27.6x22cms. Divided into chapters; drawings by Michelangelo, drawings by his pupils, copies of lost drawings of Michelangelo, copies after existing works by him, drawings copied from his sculptures etc. Includes works by Rubens, Zuccaro, Salviati and Tintoretto. With chapters on drawings not included in the catalogue and an examination of the paper used by Michelangelo. Text in French. Divided into chapters; drawings by Michelangelo, drawings by his pupils, copies of lost drawings of Michelangelo, copies after existing works by him, drawings copied from his sculptures etc. Includes works by Rubens, Zuccaro, Salviati and Tintoretto. With chapters on drawings not included in the catalogue and an examination of the paper used by Michelangelo. Text in French‎

‎Joannides, Paul‎

‎The Drawings of Michelangelo and His Followers in the Ashmolean Museum‎

‎Joannides, Paul: The Drawings of Michelangelo and His Followers in the Ashmolean Museum. Cambridge: 2006. 600pp. Cloth, The Ashmolean Museum in Oxford holds one of the most comprehensive collection of drawings by and after Michelangelo. This catalogue includes these alongside those of his contemporaries, which reveal his reputation and influence as an artist during the 16th century. The introduction surveys the various types of drawing techniques practiced by Michelangelo and his development as a draughtsman. With a detailed appendix of the provenance of the drawings, most of which were owned by Sir Thomas Lawrence. The Ashmolean Museum in Oxford holds one of the most comprehensive collection of drawings by and after Michelangelo. This catalogue includes these alongside those of his contemporaries, which reveal his reputation and influence as an artist during the 16th century. The introduction surveys the various types of drawing techniques practiced by Michelangelo and his development as a draughtsman. With a detailed appendix of the provenance of the drawings, most of which were owned by Sir Thomas Lawrence. Text in English‎

‎Hirst, Michael‎

‎Michel-Ange Dessinateur‎

‎Hirst, Michael: Michel-Ange Dessinateur. Exhibition: Paris, Musée du Louvre and Washington, National Gallery of Art, 1989. 203 pages, fully illustrated. Paperback. 30 x 23cms. Text in French. Text in French‎

‎Barkan, Leonard‎

‎Michelangelo: A Life on Paper‎

‎Barkan, Leonard: Michelangelo: A Life on Paper. Princeton: Princeton University Press, 2011. 366pp. Hardback. 26 x 22cms.‎

‎Gnann, Achim with preface by Klaus Albrecht Schroder‎

‎Michelangelo: The Drawings of a Genius‎

‎Gnann, Achim with preface by Klaus Albrecht Schroder: Michelangelo: The Drawings of a Genius. 2010. 411 pages with over 125 colour illustrations. Soft covers.‎

‎Millon, Henry A. & Craig Hugh Smyth‎

‎Michelangelo Architetto. La facciata di San Lorenzo e la Cupola di San Pietro‎

‎Millon, Henry A. & Craig Hugh Smyth: Michelangelo Architetto. La facciata di San Lorenzo e la Cupola di San Pietro. Milan: Olivetti, 1988. Paperback. Text in Italian. Text in Italian‎

‎Ackerman James‎

‎L'architettura di Michelangelo‎

‎Volume in 8°. Legatura editoriale con sopracoperta, pagine 305+ XXV con 153 illustrazioni in bianco e nero fuori testo. Ottime condizioni, COMPLETO‎

‎De Campos, D. Redig‎

‎The Sistine Chapel‎

‎A clean, unmarked copy. 44 plates, 18 in color. Large format. 12"w x 16"h. Full tan cloth boards. Worn dust jacket has several tears and stains. No date shown, circa 1960.‎

‎Roberts, Cecil‎

‎And So to Rome‎

‎A "survey of two thousand years in the life of the greatest city in the history of the human race. " 245 pages. Index. Blue cloth covers. Dust jacket, torn and separated down joint of spine, has wear, chips, and fading - now in removable mylar cover. Book has slight wear and soiling to top/tail of spine.‎

‎Graham-Dixon, Andrew.‎

‎Renaissance‎

‎Andrew Graham-Dixon examines the Renaissance period and gives his reassessment of the art of that time. Includes Notes on Sources, Notes on Works, Bibliography and Index. Numerous illustrations. Light rubbing and indentations to dust jacket. Name and year at top corner of front free endpaper.‎

‎Pace, Maria Vittoria Brugnoli et al‎

‎Museums in Rome and Sistine Chapel‎

‎Numerous illustrations with note on each. 138 paginated pages. Light wear to cover extremities.‎

‎AAVV‎

‎L'opera pittoria completa di Michelangelo‎

‎Opera facente parte della collana "Classici dell'arte Rizzoli", numero 1. Copertina con diversi segni dovuti alla polvere e acune fioriture. Presentazione di Salvatore Quasimodo, apparati critici e filologici di Ettore Camesasca. Interni ben conservati.‎

‎BERTOZZI MASSIMO - BALDINI UMBERTO (A CURA DI)‎

‎La lanterna della pittura. L'adolescente dell'Ermitage e i disegni di Casa Buonarroti: Michelangelo e l'idea della scultura‎

‎Volume con diverse illustrazioni in b/n e a colori. Ben conservato.‎

‎Raffaele de Grada, Paola Lodola‎

‎Italia capolavori d'arte‎

‎Volume bilingue italiano e inglese sui capolavori d'arte italiana. Illustrazioni tutte a colori. Opera in ottimo stato.‎

‎Premessa di M. Salmi introduz. di C. De Tolnay Schede di P. Barocchi‎

‎DISEGNI DI MICHELANGELO - 103 disegni in facsimile‎

‎DISEGNI DI MICHELANGELO - 103 disegni in facsimile. Premessa di M. Salmi introduz. di C. De Tolnay Schede di P. Barocchi. Cassa di Risparmio di Firenze 1964 cm 32x44 pp. 22 di testo 103 riproduzioni a piena pagina di disegni michelangioleschi con veline protettive in carta pergamenata. Leg. edit. in mz pelle e tela nervi e titoli oro al dorso con scollatura e sbucciature. Custodia edit. in tl. e cartonata.‎

‎di M. Rivosecchi‎

‎ARTE A ROMA - da Michelangelo al Bramante‎

‎ARTE A ROMA - da Michelangelo al Bramante di M. Rivosecchi - Banco di Santo Spirito Roma Editalia ediz. 1976 con moltissime ill. in nero e a col. anche a piena e doppia pagina n.t. e f.t. cm 24,5x31,5 pp. 244. Leg. edit. in finta pelle titoli al piatto e dorso sovracop. ill. Custodia rigida edit. ill. Nuovo.‎

‎di Charles De Tolnay. Presentazione di M. Salmi‎

‎CORPUS DEI DISEGNI DI MICHELANGELO‎

‎CORPUS DEI DISEGNI DI MICHELANGELO di Charles De Tolnay. Presentazione di M. Salmi Ist. geografico De Agostini Novara 1975 - 1980. Opera completa di 4 voll. Vol. I° catalogo tavole ill. 174 pp. 1261. Vol. II° pp. 110. Ill. catalogo tavv. (175-376). Vol. III° pp. 110. Ill. catalogo tavv. (376-488). Vol. IV° disegni architettonici pp. 138 Ill. catalogo tavv. (489-634) Bella ediz. di pregio. cm 32x44 Leg. mz. pelle con nervi titoli e fregi oro al dorso. Ogni vol. cofanetto cart. in tela. Nuovi.‎

????? : 4,933 (99 ?)

??? ??? 1 ... 11 12 13 [14] 15 16 17 ... 28 39 50 61 72 83 94 ... 99 ??? ????