|
Ragionieri Pina; Bruni A. (cur.)
Col passare degli anni. Saggi e memorie
ill., br.
|
|
Michelangelo Pistoletto & Pascale Marthine Tayou. Una cosa non esclude l'altra. Catalogo della mostra (Siena, 27 aprile-1 settembre 2019). Ediz. inglese
ill.
|
|
Careri Giovanni
Ebrei e cristiani nella Cappella Sistina
br. Negli affreschi sistini numerose scene o figure della storia del popolo ebraico sono presentate come origine, o prefigurazione, della storia cristiana aperta dall'Incarnazione. Il ciclo degli Antenati di Cristo, dipinto sulle lunette e sulle vele della volta, svolge un ruolo essenziale nel connettere le due «età»: l'enumerazione dei patriarchi e dei re della stirpe di Abramo si conclude, in accordo con la genealogia proposta nel Vangelo di Matteo, col nome di Giuseppe, marito di Maria e padre di Gesù. La tradizione iconografica presentava solitamente questi patriarchi come venerabili figure maschili accompagnate dai loro discendenti; Michelangelo stravolge radicalmente le consuetudini figurative accostando, nelle lunette della Sistina, ai nomi degli antenati una straordinaria serie di famiglie immerse nella vita quotidiana: donne che accudiscono i loro bambini o intente ai lavori domestici, vecchi padri pensierosi o addormentati, personaggi erranti, uomini e donne in attesa.
|
|
Alessi Andrea
Sebastiano & Michelangelo nella città dei papi
br. Considerata tra le più significative nella storia dell'arte, la collaborazione tra Michelangelo Buonarroti e Sebastiano del Piombo raggiunge il suo apice con la Pietà conservata al Museo civico di Viterbo, di cui in questo volume si scandaglia l'apporto di entrambi gli artisti, la cronologia, l'iconologia e l'iconografia, oltre alla collocazione all'interno della chiesa di San Francesco. L'antica città dei papi alle porte di Roma, dove il toscano andava a curarsi alle terme e il veneziano consacrò la sua carriera, fu però, in anni successivi, anche la sede di quel movimento eterodosso composto da intellettuali e prelati noto come Ecclesia Viterbiensis, sullo sfondo del quale si paleserà tra i due una sempre minorecomunanza di intenti fino alla cessazione di ogni tipo di rapporto.
|
|
Bertoldi Alessandra
Michelangelo. Ipotesi per una nuova lettura del Cristo Giudice nella Cappella Sistina
ill., br. Michelangelo scrive in calce ad una poesia, su di un foglio celestino, parole misteriose: Delle cose divine se ne parla in campo azzurro. E sulla parete immensa del Giudizio Universale, splendente del lapislazzuli azzurro, appare "al centro, tremendo e splendido, il Cristo Giudice. Così nuovo, anzi antichissimo, da rendere impossibile concepire un altro Giudice, definitivo. La sua nudità è più regale di qualunque abito, il suo gesto significante più di ogni parola, il suo volto non somiglia a quello di nessun altro Gesù mai dipinto prima. E il suo sguardo, invece di incenerirci, è rivolto in basso, sospeso nell'infinito attimo che precede il Giudizio, e in quell'attimo incontra gli occhi di San Bartolomeo, o forse invece va oltre e si posa sulla pelle svuotata nella mano del santo". Nella Sacra Rappresentazione della Sistina, i personaggi titanici si muovono come attori sulla scena teatrale, dal potente Giudice Divino all'altro Giudice infernale, Minosse. Insieme a loro la Vergine ed i santi Lorenzo, Bartolomeo, Sebastiano celebrano un rituale, svelano un disegno: la formula della salvezza. Inizia da qui un viaggio attraverso la grande visione del Giudizio, un labirinto magico nel quale perdersi per ritrovarsi. "[...] una ricerca appassionata e appassionante che fornirà agli studiosi di Michelangelo elementi nuovi di riflessione e riscontro visivo, facendo di questo studio un sicuro punto di riferimento nell'ambito della storia dell'indagine su questo supremo capolavoro, autentico pozzo senza fondo per la coscienza occidentale. [...]". (Dalla prefazione di Claudio Strinati)
|
|
Vitoria María Ángeles
Michelangelo. L'uomo & l'artista fuori dai cliché
br. Pochi personaggi della storia sono stati oggetto di tanti studi e dibattiti come Michelangelo. Accanto a opere critiche e biografie d'incomparabile pregio, ce ne sono altre di pura fantasia che hanno diffuso l'immagine di un Michelangelo irritabile, nevrotico, asociale, schivo, esaurito, melanconico, frequentatore di bordelli, avido, celibe per scelta penitenziale. Questi eccessi stridono con i tratti evidenti e documentati dell'artista. Già a metà '500, nella Vita di Michelagnolo, Ascanio Condivi parlava del suo gran cuore, dell'elevata concezione dell'amore umano, della sua generosità e della sua profonda fede. Mal si accorda, del resto, l'opposta visione con l'estrema delicatezza della Pietà Vaticana e la possente devozione dei personaggi della Cappella Sistina. Com'era dunque realmente Michelangelo? Confrontando i dipinti e le sculture con le lettere e le poesie María Ángeles Vitoria ne restituisce in queste pagine un profilo autentico, libero dai cliché.
|
|
Hirst Michael; Russo E. (cur.)
Michelangelo, la conquista della fama. 1475-1534
ill., br. Il volume racconta un lungo tratto della vita di Michelangelo, dalla fanciullezza trascorsa nella Firenze laurenziana fino al 1534, quando, ormai riconosciuto come artista di assoluto talento, sceglie di trasferirsi in modo definitivo a Roma. Sono gli anni dei suoi capolavori: la Pietà, il David, la volta della Cappella Sistina, e ancora la Sagrestia nuova e la Biblioteca Laurenziana; sono anche gli anni dei rapporti controversi con i papi Giulio II, Leone X e Clemente VII. L'affresco offerto da Hirst si basa su una vastissima documentazione archivistica, sulla rilettura e sulla discussione di lettere, contratti e testimonianze di terzi; ne risulta uno strumento utile per cogliere le relazioni di Michelangelo con il suo tempo, con committenti, amici e rivali, ma anche per leggere in filigrana la radice intima delle sue scelte, le debolezze e le passioni.
|
|
Gransinigh Vania
Omaggio a Michelangelo Grigoletti (1801-1870). Ediz. a colori
ill., br. Il volume monografico dedicato al pittore Michelangelo Grigoletti (1801-1870) è il risultato dell'impegno della sua città natale - Pordenone - a rendergli omaggio con una mostra a lui intitolata, che contribuisce a valorizzare uno dei suoi personaggi più illustri nell'ambito delle arti figurative del Friuli, ma non solo. Le opere dell'artista varcano i confini nazionali per espandersi nella Mitteleuropa dell'Ottocento, con manufatti che testimoniano l'evolversi dello stile in relazione alla sua sensibilità alle correnti artistiche dell'epoca. La produzione spazia dalla pittura, di tema religioso, storico e mitologico, al disegno, in particolare legato alla ritrattistica. I lasciti Grigoletti, anche da parte della famiglia dell'autore, sono i nuclei fondativi delle raccolte d'arte cittadine esposte a Palazzo Ricchieri e ben rappresentati in questo volume che traccia la storia e lo spessore di Michelangelo Grigoletti, rafforzando attraverso lui l'identità artistica-culturale friulana, nel segno delle sue radici e senso di comunità contemporaneo.
|
|
Olivero Gisella; Saponaro Marta
L'incompiutezza-compiuta? Una lettura psicologica delle tre Pietà di Michelangelo
ill., br. Il percorso tracciato dalle autrici muove dal rapporto che da sempre lega psiche e arte. È l'incompiutezza delle opere, voluta o inconsapevole, a catturare la loro attenzione, con particolare riferimento alla creatività di Michelangelo, fortemente segnata dagli eventi della sua vita. Creatività che in questo caso, così come per molti altri artisti, rappresenta la chiave di uscita da un labirinto costellato da complessi. Quali le opere più significative del suo processo di individuazione? Le tre Pietà, ed è proprio nell'ultima che possiamo riconoscere la buona riuscita, il risanamento della ferita.
|
|
Scaletti Fabio
Michelangelo 500. Ediz. italiana e inglese
ill., cart.
|
|
Bellosi Luciano
Michelangelo pittore
br. «Quando la Volta Sistina fu compiuta (fu scoperta parzialmente nel 1510 e totalmente nell'autunno del 1512), essa apparve come un fatto capitale per l'arte, un tale salto rispetto al Quattrocento da far pensare di trovarsi in un'altra epoca. Di colpo si era "ingrandita la maniera" di dipingere, lo stile si era fatto elevato, le forme si erano dilatate e irrobustite con risultati di un fascino talmente imperioso che Raffaello stesso ne fece tesoro. È inutile insistere su una sorta di incomunicabilità tra la grandezza scontrosa di Michelangelo e la serena naturalezza di Raffaello: chi guardi una figura come quella in piedi di spalle presso San Gregorio Magno, o quella di filosofo antico che indica col braccio colossale all'estrema destra della "Disputa del Sacramento", o il gigantesco Eraclito seduto ai piedi della scalinata della "Scuola d'Atene" non potrà ricorrere per un confronto altro che alla umanità della Volta Sistina. Tale ingrandimento della maniera di dipingere si attuava con una bravura e una disinvoltura sbalorditive; l'assoluta padronanza dei mezzi disegnativi non ammetteva errori, anzi le forme più difficili erano cercate e provocate a bella posta. Questa sicurezza senza precedenti soggiogava gli artisti, incuteva loro "terrore", come dice il Vasari, per il quale la cosa più "terribile" (cioè, più formidabile) della Volta era il Profeta Giona, perché lì "con la forza dell'arte la volta, che per natura viene innanzi girata dalla muraglia, sospinta dalla apparenza di quella figura che si piega indietro, apparisce diritta e, vinta dall'arte del disegno, ombre e lumi, pare che veramente si pieghi in dietro"».
|
|
Jatta B. (cur.); Risaliti S. (cur.); Salsi C. (cur.)
Le tre Pietà di Michelangelo. «Non vi si pensa quanto sangue costa». Ediz. illustrata
ill., ril. Dal cuore e dallo scalpello di Michelangelo, il pathos del Dio crocifisso sorretto dalla Madre: testi e fotografie delle tre Pietà del Buonarroti, da quella del Vaticano del 1497-1499, alle due versioni degli anni 1547-1564. I saggi di Barbara Jatta, Sergio Risaliti, Claudio Salsi con Giovanna Mori, Timothy Verdon introducono nei percorsi storici, storico-artistici, devozionali ed emotivi del grande artista, aiutando a cogliere l'intensità contemplativa con cui Michelangelo ha meditato questo tema centrale della fede cristiana per tutto il tempo della sua vita professionale: una preghiera in marmo lunga sessanta anni.
|
|
Guasti Alessandro; Lombardi Massimiliano
Michelangelo. L'opera pittorica completa
ill. O veramente felice età nostra, o beati artefici, che ben così vi dovete chiamare, da che nel tempo vostro avete potuto al fonte di tanta chiarezza rischiarare le tenebrose luci degli occhi e vedere fattovi piano tutto quel ch'eradifficile da sí maraviglioso e singulare artefice: certamente la gloria delle fatiche sue vi fa conoscere et onorare, da che ha tolto da voi quella benda che avevate inanzi gli occhi della mente, sí di tenebre piena, e v'ha scoperto il velo del falso, il quale v'adombrava le bellissime stanze dell'intelletto. Ringraziate di ciò dunque il cielo e sforzatevi d'imitar Michele Agnolo in tutte le cose.
|
|
Brodini Alessandro
Michelangelo a San Pietro. Progetto, cantiere e funzione delle cupole minori
ill., br. Il 18 febbraio del 1564 Michelangelo muore lasciando incompleta la costruzione che lo aveva impegnato per gli ultimi diciassette anni della sua vita: la basilica di San Pietro. Sebbene le vicende di questa imponente fabbrica rappresentino uno dei temi più frequentati dagli storici dell'architettura, molti aspetti attendono ancora di essere chiariti. Fra questi, uno dei più affascinanti riguarda le due cupole minori, costruite da Giacomo della Porta a partire dai tardi anni settanta del Cinquecento. Ma secondo quale progetto? Avvalendosi di un'estesa indagine delle fonti iconografiche e archivistiche, questo studio reimposta, in maniera inedita e avvincente, la difficile questione dell'authorship michelangiolesca e indaga il ruolo dell'anziano architetto nell'ideazione delle cupole minori. La loro storia progettuale e costruttiva viene riletta anche alla luce della funzione liturgica e celebrativa assolta dalle cappelle sottostanti, fornendo così un nuovo contributo per la conoscenza della chiesa più importante della cristianità.
|
|
L'Occaso S. (cur.); Zurla M. (cur.)
Michelangelo. I bronzi della Passione. Catalogo della mostra (Mantova, 18 marzo-15 giugno 2022). Ediz. illustrata
ill., br. Catalogo della mostra di Mantova (Museo di Palazzo Ducale -Corte Vecchia, Appartamento Ducale, 18 marzo - 15 giugno 2022). Alcuni indizi suggeriscono che un Calvario in bronzo, derivante da invenzioni michelangiolesche, cere o terrecotte, giunse a Mantova nel 1582. All'epoca, la fama del grande artista, il "divino" Michelangelo, era più che mai viva e i riflessi del suo tormentato studio per un Golgota - Cristo tra i due ladroni, tutti e tre sulle croci - si inseguono tra Cinque e Seicento in un labirintico gioco di specchi (tra copie e derivazioni), a Mantova e in altre città.
|
|
Buso Luciano
Michelangelo. Sentimenti velati della Pietà
ill., br.
|
|
Hollberg C. (cur.)
Michelangelo: l'effigie in bronzo di Daniele da Volterra-The bronze effigy of Michelangelo by Daniele da Volterra. Ediz. illustrata
ill., br. Alla Galleria dell'Accademia è conservato uno dei busti che Daniele da Volterra fece del maestro Michelangelo Buonarroti alla sua scomparsa. La mostra "Michelangelo: l'effigie in bronzo di Daniele da Volterra" per la prima volta riunisce nove busti simili, alcuni apparentemente quasi uguali, che riportano del grande maestro rinascimentale. Si tratta di un'occasione importantissima per offrire un raffronto diretto dei busti e per rivederne i dati, i documenti e la relativa bibliografia. Daniele Ricciarelli, detto da Volterra fu non solo allievo di Michelangelo, ma anche amico stretto e di conseguenza lo conosceva benissimo. Per di più era presente alla morte del maestro il 18 febbraio 1564. Sappiamo che Lionardo Buonarroti, nipote di Michelangelo, alla scomparsa di questi non solo diede in affitto la casa a Daniele da Volterra, ma gli commissionò anche due ritratti in bronzo dello zio. Ed è dato per certo che il Ricciarelli abbia fatto un'impronta del volto del maestro deceduto, secondo un'usanza dei tempi. Nonostante nei secoli vi siano stati vari tentativi di identificare le provenienze dei tanti busti esistenti, di creare famiglie o genealogie, a oggi ancora non abbiamo una risposta convincente. Il presente catalogo rappresenta una guida della mostra; a esso seguirà un volume più articolato con gli interventi di vari studiosi e i risultati delle loro ricerche.
|
|
Calabretto Roberto
Antonioni e la musica
ill., br. Interrogato da Mario Verdone sulla funzione della musica nel proprio cinema, Michelangelo Antonioni aveva risposto con molto humour invitando Giovanni Fusco ad uscire dalla sala, perché forse gli sarebbe dispiaciuto ascoltare quello che egli avrebbe detto. Il regista, infatti, più volte ha dichiarato di non amare la musica per film muovendo delle critiche all'utilizzo del commento sonoro da parte del cinema italiano a lui coevo e di quello americano in genere. In realtà, nel cinema di Antonioni la musica si pone come presenza di grande interesse, a partire dai documentari fino a giungere agli ultimi film. E però una "musica realistica", che utilizza anche i rumori e le sonorità elettroniche, lontana dagli stereotipi che allora imperversavano nel cinema italiano e che riducevano la sua funzione ad un banale e scontato accompagnamento allo scorrimento delle immagini. Questo volume attraversa l'universo sonoro della filmografia antonioniana a partire dalla collaborazione con Giovanni Fusco, vero e proprio alter-ego musicale del regista, che ha portato ai risultati straordinari di Cronaca di un amore, L'avventura e L'eclisse. Dopo l'esperienza di Deserto rosso, affidato alla musica elettronica di Gelmetti, con Blow-up Antonioni abbandona definitivamente la musica cinematografica d'impianto tradizionale e si serve della musica del consumo giovanile di quegli anni, spaziando da Herbie Hancock ai Pink Floyd per giungere a Lucio Dalla.
|
|
D'Orazio Costantino
Michelangelo. Io sono fuoco
br. Irrequieto, sanguigno, temerario, Michelangelo Buonarroti è un artista dalle mille contraddizioni, sempre in bilico tra rovina e apoteosi. Sente l'impellente bisogno di lavorare, non riesce a vivere senza lo scalpello in mano. Conosciuto da tutti, ammirato da molti, nemico di tanti. La passione che lo domina lo porta ad amare la vita e l'arte, ma anche a scontrarsi con chiunque ostacoli i suoi obiettivi, dal Papa ai suoi colleghi più celebri. Odia Leonardo per la sua ostentata vanità, invidia Raffaello per il suo fulmineo successo. Escluso dalla comunità artistica, produce capolavori in totale solitudine, vivendo con le sue opere un rapporto tanto intenso quanto drammatico: un corpo a corpo con il marmo da modellare, come per il David, un abbraccio intimo e geloso con l'affresco, come nel caso della Cappella Sistina. In questo libro affascinante e sorprendente, lo storico dell'arte Costantino D'Orazio veste i panni di Michelangelo e conduce il lettore all'interno della mente e del cuore del Buonarroti. Raccontando in prima persona, presta la voce all'artista per svelare come scaturivano le idee per le sue opere, portare alla luce le emozioni e i tormenti che hanno animato la sua vita privata, i suoi legami con la famiglia, i committenti, gli amici, i rivali, con la sua epoca. Un percorso lungo quasi novant'anni, costellato di capolavori, avventure e relazioni contrastate. Un'autobiografia intensa e rivelatrice che si legge d'un fiato alla scoperta dell'umanità di un genio.
|
|
Persico Davide
Blow-up e le forme potenziali del mondo
br. Interpretare Blow-up significa attivare un discorso filosofico complesso, attraversare quell'universo d'immagini molteplici e ambigue, che costituisce il fi lm nella sua interezza. La centralità del presente lavoro è mostrare come il testo filmico lavori con concetti teorici forti come quelli di illusione, falso, percezione, ecc. Emerge così una struttura che configura, oggettiva e risolve concetti mutuati dal pensiero ermeneutico e dalla decostruzione. Con una particolare focalizzazione sullo sguardo, l'analisi mette in evidenza la dimensione auto-decostruita del fi lm, risultando essere estremamente significativa e di importanza fondamentale per comprendere i discorsi che il testo attiva. Ma anche i problemi dello spazio e dell'immaginario sono studiati in maniera ampia, in una riflessione costante sulla messa in scena di Antonioni, anche e soprattutto nella misteriosa sequenza del Maryon Park che costituisce tutta la parte centrale del libro.
|
|
Tinazzi Giorgio
Michelangelo Antonioni
ill., br. Michelangelo Antonioni nasce a Ferrara nel 1912. Il suo cinema unisce l'indagine psicologico-esistenziale alla forza drammatica e alla sperimentazione linguistica. Tra i suoi film: L'avventura (1959), Deserto rosso (1964), Blow-up (1966), Zabriskie Point (1970), Professione: reporter (1974), Identificazione di una donna (1982), Al di là delle nuvole (1995).
|
|
Simmel Georg; Perucchi L. (cur.)
Michelangelo
br. «L'opera di Michelangelo» scrive Georg Simmel «manifesta un carattere tragico che ritroviamo anche nella sua vita, come dimostrano le sue tarde poesie e quel capolavoro assoluto che è La pietà Rondanini: la sua creazione non ha soddisfatto il suo bisogno decisivo, le sue necessità più profonde. Il suo dolore più lacerante, metafisico, fu infatti l'impossibilità di giungere alla redenzione, all'assoluto - a cui incessantemente tendeva - per via della creazione artistica incentrata sulla visione sensibile. L'idea, di cui Michelangelo divenne martire sembra appartenere ai problemi che l'umanità si pone all'infinito: trovare la perfezione e la redenzione della vita nella vita stessa, configurare l'assoluto nella forma del finito. Come per le figure di Michelangelo, così per la sua vita, l'ultima e decisiva tragedia consiste nel fatto che l'umanità non ha ancora trovato questa via». Con uno scritto di György Lukács.
|
|
Frommel Christoph Luitpold; Cassanelli R. (cur.)
Michelangelo. Il marmo e la mente. La tomba di Giulio II e le sue statue. Ediz. illustrata
ill., ril. Un'opera sulla scultura di Michelangelo scritta e diretta dal suo maggior studioso, Christoph Luitpold Frommel, con una campagna fotografica attuata in occasione del restauro della tomba di Giulio II in S. Pietro in Vincoli, grazie alla quale le statue sono state riprese nel loro insieme e nei dettagli più impressionanti, retro compreso. È una storia appassionante, non priva di ossessione, quella che impegna per quarant'anni Michelangelo, nel tentativo di portare a termine l'incredibile gruppo di statue e l'architettura della tomba del suo grande amico e duro committente papa Giulio II (che morirà molto prima della conclusione dell'opera). Il volume svolge più funzioni decisive: testimonia l'evoluzione stilistica dello scultore, il complesso rapporto con i collaboratori della sua bottega e con i suoi fornitori; dà infine nuova luce alla formazione neoplatonica di Michelangelo, a oggi forse troppo poco considerata, che ha dato carne al "Mosè" e all'opera intera. Come scrive Frommel "le sue fasi creative sono interrotte da lunghe pause non meno creative, benché in buona parte causate da mancati pagamenti da parte dei committenti - anni d'incubazione nei quali comincia a modificare il suo linguaggio, per rigettarsi poi con nuovo sfrenato dinamismo nel lavoro. Questa vita, che cade in uno dei periodi più turbolenti e innovativi dei tempi moderni, si rispecchia nella tomba".
|
|
Salsi C. (cur.); Agosti G. (cur.); De Lucchi M. (cur.)
Michelangelo. La Pietà Rondanini nell'ospedale spagnolo del Castello Sforzesco. Ediz. illustrata
ill., br. La città di Milano conserva, dal 1952, l'ultima scultura di Michelangelo Buonarroti, nato a Caprese, in provincia di Arezzo, nel 1475 e scomparso a Roma nel 1564. È un'opera rimasta incompiuta alla morte dell'artista, che su questo blocco di marmo si era impegnato per oltre un decennio. Rappresenta la Madonna in piedi, che regge il corpo morto di suo figlio Gesù, dopo la Crocifissione. Le due figure sono molto allungate, quasi filiformi: tanto diverse dalla potenza fisica che di solito accompagna le creature di Michelangelo. Nel blocco di marmo restano le tracce di una versione precedente, con personaggi caratterizzati da un'anatomia più robusta. L'intensità drammatica del rapporto tra Madre e Figlio, quasi fusi in un corpo solo, va intesa alla luce della profonda religiosità di Michelangelo. L'artista ha affrontato più volte il tema della Pietà, con tecniche e soluzioni differenti: a partire almeno dal gruppo nella basilica di San Pietro in Vaticano, scolpito quando Michelangelo aveva venticinque anni e inseguiva un'idea di bellezza completamente differente, con il florido corpo di Cristo sulle ginocchia di una Maria adolescente. A oltre ottant'anni riduce tutto all'essenziale, recuperando uno schema iconografico di tradizione medioevale. Le vicende della Pietà milanese sono ancora avvolte, per larghi tratti, dal mistero: la scultura si trovava nella bottega romana di Michelangelo al momento della sua morte il 18 febbraio 1564...
|
|
Basualdo C. (cur.)
Michelangelo Pistoletto. Da uno a molti. 1956-1974. Ediz. illustrata
ill., ril. Il volume è il Catalogo della mostra di Roma (MAXXI, 4 marzo - 15 agosto 2011).
|
|
De Luca Laura
Il Prigione Atlante. Ediz. illustrata. Con CD Audio
ill., br. Il Prigione Atlante, insieme ai suoi tre compagni custoditi nella Galleria dell'Accademia, a Firenze, sembra il depositario privilegiato del messaggio artistico di Michelangelo Buonarroti, tutto incentrato sul mistero dell'incompiutezza. Questa intervista immaginaria di Laura De Luca è una delle tante che la giornalista romana sta realizzando, su testi suoi e di altri autori, per la radio e per il teatro, mantenendo viva la geniale e intramontabile formula che tanta fortuna ha avuto a partire dagli anni settanta del secolo scorso. Nel CD allegato Atlante prende vita grazie all'interpretazione di Pino Colizzi.
|
|
Zöllner Frank; Thoenes Christof
Michelangelo. The complete paintings, sculptures and architecture
ril. Prima ancora di compiere trent'anni, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) aveva già realizzato il David e la Pietà, due delle sculture più famose dell'intera storia dell'arte. I risultati conseguiti come scultore, pittore, progettista e architetto sono unici - nessun artista prima o dopo di lui ha mai prodotto un corpus di opere così vasto, multi-sfaccettato e di ampia portata. Questa nuova edizione ripercorre l'ascesa di Michelangelo fino al suo ingresso nell'élite culturale del rinascimento. Dieci capitoli riccamente illustrati presentano i dipinti, le sculture, gli edifici e i disegni dell'artista, senza dimenticare un'attenta analisi del tour de force per realizzare gli affreschi della Cappella Sistina. Stupende riproduzioni a tutta pagina e particolari ingranditi condurranno i lettori molto vicino alle opere, mentre un esauriente saggio biografico racconta le caratteristiche e le circostanze più personali di Michelangelo, come la sua natura solitaria, la sua bramosia di denaro e incarichi, l'avidità, la ricchezza e le sue doti di investitore oculato.
|
|
Capretti Elena
Michelangelo. Ediz. illustrata
ill., br. Michelangelo Buonarroti è uno dei grandi artisti del Rinascimento italiano. È stato pittore, scultore, architetto, perfino poeta. Era considerato un mito e un modello inarrivabile già quando era in vita. Oggi il suo nome è noto in tutto il mondo, d'altra parte è l'autore della cupola di San Pietro in Vaticano, degli affreschi della Cappella Sistina, di sculture famosissime come la Pietà e il David. Difficile non aver mai visto neanche uno dei suoi capolavori... La collana. I Dossier Art - le monografie della rivista "Art e Dossier" - sono la collana d'arte più ricca del mondo. Centinaia di titoli, tutti accomunati da alcune caratteristiche che ne hanno determinato il successo: cura, chiarezza, qualità delle illustrazioni, accessibilità. I Dossier Junior ne sono in qualche modo il completamento, visto che mettono questa formula a disposizione di un pubblico giovanissimo (8-13 anni), con una particolare attenzione a quel che può accenderne la curiosità. La struttura prevede una breve biografia dell'artista; alcuni capitoli che spiegano le opere principali raccogliendole attorno a temi comuni; giochi che riprendono in modo divertente le opere esaminate; delle proposte di laboratorio; un glossario. La sfida è arrivare insieme a capire che la storia dell'arte non è difficile né noiosa, basta imparare a guardare: se fai le domande giuste, le opere rispondono. E ti fanno entrare nel loro magico mondo. Uno dei punti di forza e di novità della collana è l'essere stata progettata con accorgimenti grafici e testuali che la rendono accessibile secondo i criteri più aggiornati di leggibilità, anche per persone con DSA e BES. Età di lettura: da 8 anni.
|
|
Capretti Elena
Michelangelo. Ediz. inglese
ill., br. Michelangelo Buonarroti è uno dei grandi artisti del Rinascimento italiano. È stato pittore, scultore, architetto, perfino poeta. Era considerato un mito e un modello inarrivabile già quando era in vita. Oggi il suo nome è noto in tutto il mondo, d'altra parte è l'autore della cupola di San Pietro in Vaticano, degli affreschi della Cappella Sistina, di sculture famosissime come la Pietà e il David. Difficile non aver mai visto neanche uno dei suoi capolavori... La collana. I Dossier Art - le monografie della rivista "Art e Dossier" - sono la collana d'arte più ricca del mondo. Centinaia di titoli, tutti accomunati da alcune caratteristiche che ne hanno determinato il successo: cura, chiarezza, qualità delle illustrazioni, accessibilità. I Dossier Junior ne sono in qualche modo il completamento, visto che mettono questa formula a disposizione di un pubblico giovanissimo (8-13 anni), con una particolare attenzione a quel che può accenderne la curiosità. La struttura prevede una breve biografia dell'artista; alcuni capitoli che spiegano le opere principali raccogliendole attorno a temi comuni; giochi che riprendono in modo divertente le opere esaminate; delle proposte di laboratorio; un glossario. La sfida è arrivare insieme a capire che la storia dell'arte non è difficile né noiosa, basta imparare a guardare: se fai le domande giuste, le opere rispondono. E ti fanno entrare nel loro magico mondo. Uno dei punti di forza e di novità della collana è l'essere stata progettata con accorgimenti grafici e testuali che la rendono accessibile secondo i criteri più aggiornati di leggibilità, anche per persone con DSA e BES. Età di lettura: da 8 anni.
|
|
Aiello P. (cur.)
Michelangelo. Una vita
ill., br. L'eccezionalità di Michelangelo (1475-1564) è già percepita dai suoi contemporanei: Ludovico Ariosto lo definisce, nell'"Orlando Furioso", "Michel, più che mortale, Angel divino". Proprio per questo statuto particolare, intorno a Michelangelo si conserva una documentazione enormemente ampia, relativa alla sua lunghissima vita, pubblica e privata. Di lui restano centinaia di lettere, libri di conti, contratti, registrazioni di chi lo ha incontrato, poesie e così via. Sulla base di questo materiale è possibile seguire passo passo l'esistenza dell'artista, nelle sue accidentalità umane ma anche nei momenti di un'irripetibile avventura espressiva, di straordinaria tensione morale. Da qui l'idea di un ciclo di lezioni non costituito da una catena di conferenze sulle opere dell'artista ma da una sequenza di puntate che attraversino, sul filo della cronologia, la vita di Michelangelo grazie a una partitura di testi e di immagini, così da avvincere lo spettatore. Le lezioni saranno infatti accompagnate da letture di voci coeve (di Michelangelo e dei suoi contemporanei, amici e nemici). E si potrà seguire, talvolta giorno dopo giorno, il procedere, faticoso ed esaltante, dell'artista, nei suoi rapporti con i committenti (i grandi papi del Rinascimento, per esempio) o nelle sue vicende esistenziali più intime (come l'amore per Tommaso de' Cavalieri).
|
|
Cardinali Doris
Il reale fantastico. Costruzione ed estetica del paesaggio nel cinema di Michelangelo Antonioni
br. Antonioni è stato non solo uno dei cineasti più importanti del suo tempo, ma anche del cinema odierno proprio per il suo interesse nei confronti di una costruzione cinematografica del paesaggio che ha dato il via a un'estetica cinematografica inedita, personale e all'avanguardia. Tale percorso risulta significativo proprio nel momento in cui si vanno a confrontare le opere e gli scritti del regista con i documenti conservati nel fondo documentario del "Museo Michelangelo Antonioni" di Ferrara.
|
|
Néret Gilles
Michelangelo. Ediz. illustrata
ill., ril. Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni (1475-1564) era un uomo rinascimentale tormentato, timorato di Dio e dotato di un talento prodigioso. Abbracciando pittura, scultura, architettura, poesia e ingegneria, la sua opera combinò corpo, spirito e divinità in splendidi capolavori che cambiarono per sempre il corso della storia dell'arte. Il celebre biografo Giorgio Vasari lo considerava l'espressione più alta del Rinascimento e i contemporanei lo chiamavano semplicemente "il Divino". Questo libro offre un'introduzione essenziale a Michelangelo attraverso i suoi maestosi capolavori, ma senza le interminabili code. Grazie a vivide illustrazioni e a testi alla portata di tutti, vedremo in cosa consiste la celebre terribilità (sbalorditiva magnificenza) dell'artista, espressa nelle sue raffigurazioni di drammi umani e biblici di grandi dimensioni e fervore. Attraverso i maggiori centri del Rinascimento italiano, analizzeremo le grandi opere di Michelangelo e la sua straordinaria abilità nella costruzione di schemi compositivi, che si tratti della celebre Biblioteca Medicea Laurenziana a Firenze o dei magnifici 500 metri quadri di soffitto della Cappella Sistina (1508-1512). Dall'imponenza del David al dolore e alla fede della Pietà fino all'intensità drammatica del Giudizio universale, questo libro è un testo di riferimento conciso e affidabile su un vero gigante della storia dell'arte e su alcuni dei più famosi capolavori al mondo.
|
|
Rolland Romain
Vita di Michelangelo
brossura «Le grandi anime sono come le alte cime. Battute dal vento, avvolte nelle nubi; ma vi si respira meglio e più forte che in altri luoghi. L'aria, lassù, ha una purità che netta il cuore dalle immondezze: e quando le nubi s'allontanano, si domina il genere umano. Tale fu Michelangelo, questa colossale cima, che dominava l'Italia del Rinascimento e di cui vediamo da lontano perdersi nel cielo il profilo tormentato. Non pretendo che gli uomini comuni possano vivere su tali vette. Ma che, un giorno all'anno, vi salgano in pellegrinaggio. Lassù, si sentiranno più vicini all'Eterno. Poi, ridiscenderanno verso la pianura della vita, col cuore temprato per la lotta quotidiana.»
|
|
Schiavone Oscar
Michelangelo Buonarroti. Forme del sapere tra letteratura e arte nel Rinascimento
ill., br. Scultore e pittore, architetto e ingegnere, ma anche poeta, Michelangelo è sempre stato una personalità oggetto di venerazione come pure di controversie che spesso hanno limitato la comprensione del suo universo creativo. La pubblicazione, frutto di anni di studio approfondito, si concentra sulla produzione letteraria del Buonarroti, rapportata ai disegni, ai dipinti e alle sculture, con un obiettivo primario: individuare l'idea di fondo su cui si basano le condizioni percettive e intuitive che hanno portato alla realizzazione dell'opera d'arte. Una trattazione rigorosa e documentata, corredata da illustrazioni e da una nutrita bibliografia.
|
|
Thoenes Christof; Popper Thomas
Michelangelo. Disegni. Ediz. illustrata
ill., ril. Pochi artisti possono vantare una fama così tenace e duratura nei secoli e nei continenti quanto Michelangelo Buonarroti (1475-1564). La sua produzione artistica, che abbraccia scultura, pittura, disegno e architettura, resta ancora oggi unica e ineguagliata. Questa nuova edizione celebra l'opera grafica di Michelangelo, proponendo una selezione dei suoi disegni più magistrali e affascinanti. Selezionate tra alcune delle più prestigiose collezioni al mondo, queste opere testimoniano l'ambizione e la portata della sua pratica in materia di disegno, che spazia dagli elementi architettonici alle espressioni del volto, includendo un gran numero di minuziosi disegni anatomici. Finemente rifiniti o lasciati incompiuti, i disegni sono il risultato dell'attenta indagine che Michelangelo conduceva sul mondo circostante, compiuta con la sua caratteristica padronanza di linea, forma e dettagli. In queste opere non manca una componente intima. Quando una stessa pagina è infatti occupata da più schizzi, inframmezzati da note e appunti, non possiamo che provare un senso di meraviglia davanti alle superfici rese così meticolosamente e alle figure tanto perfette dal punto di vista anatomico, mentre siamo colti da un brivido alla sensazione di trovarci così vicini alle procedure creative, e agli elaborati finali, di un vero genio.
|
|
Giuliotti Domenico
La poesia della fede. I retroscena della lotta spirituale di Mechelangiolo nelle sue poesie religiose scelte e spiegate
br. Nella vera, tragica anima di Michelangiolo perdura, anche in mezzo a rapinose tempeste, un fondamentale spirito religioso, ho voluto tener conto soprattutto di quelle poesie dove più vibra e canta (o grida) il senso del divino, sia che tragga alimento dal platonismo cristiano-ficiniano, sia che affondi le sue radici nella pura ortodossia cattolica. Così balza netta l'incomparabile figura dello scultore poeta. La tragedia di Michelangiolo non poté cessare che con l'ultimo battito del suo cuore. Anche lui, certo, come Dante, ebbe una tenace fede religiosa; ma era, quella fede, simile ad una fiamma che, sebbene inestinguibile, fu continuamente combattuta da "contrari venti". Le rime della vecchiezza sono la sua più alta, profonda, tragica, religiosa e conclusiva poesia. E infatti, proprio durante l'ultima stagione della sua vita egli raggiunge, con la penna, quasi la stessa potenza già conseguita coi colori e coi marmi. Spirito sempre in lotta con la materia, come i suoi Prigioni incompiuti, egli canta il proprio sforzo eroico, il proprio angoscioso anelito all'infinito, a Dio.
|
|
Tuena Filippo
Michelangelo. Gli ultimi anni. Ediz. illustrata
ill., br. Un dossier dedicato agli ultimi anni di Michelangelo. In sommario: "Il volto della vecchiaia", "La scala come sogno", "Frammenti di architetture", "Il disegno e la scultura come esperienza quotidiana", "La morte di Michelangelo: i documenti" e "La salma trafugata". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, con riproduzioni a colori, completa di un utile quadro cronologico e di una bibliografia.
|
|
Acidini Luchinat Cristina; Capretti Elena; Weil Garris Brandt Kathleen
Michelangelo. Gli anni giovanili. Ediz. illustrata
ill. Un dossier interamente dedicato agli anni giovanili di Michelangelo Buonarroti (1475-1564). "... nel caso di Michelangelo occorre separare i due percorsi, quello del tirocinio come pittore e quello degli esordi come scultore, che per ragioni diverse presentano ancora aspetti misteriosi, a dispetto delle tante ricerche e dei tanti studi finora compiuti. Il primo e principale responsabile di quegli aspetti misteriosi fu Michelangelo stesso...". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
|
|
Busni Simona
Michelangelo Antonioni. L'alienista scettico
br. Fin dalla sua affermazione nell'olimpo dei grandi autori del Novecento, sulla figura di Michelangelo Antonioni (1912 - 2007) pesa tutta una serie di clamorose etichette: è stato definito, tra le altre cose, il cineasta della borghesia, del neorealismo interiore, della malattia dei sentimenti, dell'incomunicabilità, dell'alienazione; il suo nome è stato inoltre associato alle categorie teoriche più disparate, spaziando dalla storia dell'arte alla letteratura, fino a lambire i territori della filosofia. E proprio dalla prospettiva filosofica intendiamo rileggere la modernità della sua opera, giocando con le parole e immaginando di dover fare il ritratto a uno spietato "alienista scettico", ossia uno specialista del dubbio, un esperto osservatore di tutto ciò che è Altro, impegnato in estenuanti (e, pur sempre, inconcludenti) pratiche di identificazione, riferite sia alla realtà sia all'immagine stessa. Nonostante la questione dello sguardo risulti centrale nel suo cinema, paradossalmente, la condizione del regista di Blow-up (1966) è più simile a quella di un cieco, ossessionato dal voler comprendere - attraverso le soglie sinestetiche di una nuova percezione poetica - qualcosa che è già davanti ai suoi occhi.
|
|
Ducci Luigi & C
Michelangelo Buonarroti
Ritratto dell' Artista scultore Michelangelo Buonarroti
|
|
Cenni
Feste Michelangiolesche a Caprese ...
Raffigurazione della cerimonia d'inaugurazione della lapide in ricordo di Michelangelo, nel suo paese natale. Testo al retro
|
|
Matarelli Adolfo dis.
Michelangelo Buonarroti
Ritratto del famoso personaggio, supplemento del mese di marzo del giornale "Il Secolo". Testo al verso
|
|
anonimo
Michelangelo Buonarroti / 6 marzo 1874. Per il quattrocentesimo anniversario
Stampa antica ed originale con testo al retro
|
|
Fasanotti G. dis. - Canedi inc.
Feste Michelangiolesche.- Il castello di Caprese
Stampa antica ed originale con testo al retro
|
|
Tofani dis.
Michelangelo
Stampa antica ed originale con testo al retro
|
|
Cenni dis.
Feste Michelangiolesche a Caprese.- Inaugurazione della lapide
Stampa antica ed originale con testo al retro
|
|
Riera A. dis.
Don Michelangelo Caetani duca di Sermoneta, morto il 12 dicembre 1882
Stampa antica ed originale con testo al retro
|
|
Michelagnolo Buonarroti
|
|
Marchi dis. & inc.
Michelangelo Buonarroti
Stampa antica ed originale del ritratto di Michelangelo Buonarroti famosissimo pittore scultore, nato nel contado di Arezzo nel 1474. Autore: Marchi dis. & inc. Anno: 1835. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 240x150 mm il foglio. In allegato 4 pagine descrittive della vita del pittore scultore
|
|
Anonimo Italia XVI secolo
Gli antenati di Cristo, 1552
Bulino misura: mm 153 x 202 La lastra non è firmata e non è possibile avanzare una paternità. Il British Museum conserva due esemplari della lastra in due stati differenti (1873,1213.267 e V,2.25). Il II stato reca aggiunto in basso a destra: F Broulier exc. cum privil. Reg. Cal. à Paris. Il presente esemplare è dunque in I stato. Il soggetto è tratto da un affresco di Michelangelo Buonarroti nel pennacchio triangolare dell'ottava campata della Cappella Sistina, affrescata tra 1508 e il 1511. La sacra rappresentazione si svolge all'interno di una lunetta dal fondo neutro, l'autore impiega ricercati effetti luministici, un netto contrasto luce-ombra che mette in risalto il corpo di Salomone e il volto di Betsabea e proietta l'ombra delle loro sagoma sul muro. Viene raffigurato il Re Salomone bambino di profilo destro, nudo stante, appoggiato a sua madre Betsabea, la quale è vestita di un ampio abito panneggiato ed è raffigurata intenta e concentrata a tagliare il drappo di una pregiata stoffa sorretta dalla mano del bambino. In realtà il drappo è retto anche da un’altra mano, quella dell’uomo in ombra alle loro spalle. E' il padre, raffigurato con il capo coperto dal cappello e il volto reclinato, al suo fianco viene rappresentato un bambino che nasconde il volto tra le braccia conserte. In basso oltre l'inciso: "Micheal . Angelus . Bonarotus . Florentinus . pinxit . in . Vaticano 15522". Impressione eccellente. Buono stato di conservazione eccetto uno strappo restaurato in corrispondenza della coscia destra di Salomone. Rifilata al soggetto. Bibliografia: Préaud p.63
|
|
|