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‎Comastri Angelo‎

‎L'angelo mi disse. Autobiografia di Maria‎

‎ill., ril. Secondo la tradizione, la Vergine Maria raccontò all'evangelista Luca gli eventi misteriosi che accompagnarono la nascita di Gesù: l'Annunciazione dell'angelo e la concezione verginale; l'incontro con Elisabetta e il viaggio a Betlemme; l'apparizione degli angeli e la visita dei Magi; la presentazione al tempio e il pellegrinaggio quando Gesù era già ragazzo. Il Card. Comastri, con la sua sapiente narrazione, si è messo nei panni di Luca lasciandosi raccontare gli eventi ulteriori della vita di Gesù in cui Maria ebbe un ruolo decisivo: l'inizio del ministero pubblico e il primo miracolo a Cana; la passione, la morte e la risurrezione. La scena si sposta poi in cielo. Qui la Vergine, sposa e madre di Dio, vive nell'amore e nella contemplazione. Anche da lì, però, non dimentica quelli che, divenuti fratelli del Figlio suo, sono a loro volta fi gli. Eccola allora impetrare per loro. Eccola apparire, a Lourdes come a Fatima. Un volume che unisce alla sapienza del contenuto la grazia del racconto e che ci permette di ascoltare la voce di Maria come se uscisse dalle pagine del Vangelo. Un'opera riccamente illustrata con il ciclo di affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni.‎

‎Controcorrente‎

‎br. I credenti devono saper navigare tra le correnti culturali che rischiano di travolgere la loro fede e i loro valori cristiani, e possono farlo meglio se conoscono le sfide della cultura contemporanea in campi come la sessualità, le relazioni, il consumismo, le dipendenze e l'intrattenimento. Gli autori scrivono in uno stile altamente relazionale, condividendo intuizioni ed esperienze. Questa guida include domande di discussione tutte nuove e storie che ricordano ai lettori che possono vivere in modo diverso ed essere una luce in una cultura che a volte sembra opprimente.‎

‎Kruger Michael J.‎

‎I dieci comandamenti di un cristianesimo progressista‎

‎br. Questo libro, breve ma sconvolgente, mostra come la fede possa scendere a patti con il secolarismo, compromettendo la propria identità. Dobbiamo essere pronti a capire il motivo per cui certi tentativi di correggere il cristianesimo non metteranno mai il mondo sottosopra come, invece, hanno fatto gli apostoli. Quello che viene definito "cristianesimo progressista" risulta essere tutto meno che cristianesimo.‎

‎Faltas Ibrahim‎

‎La pandemia in Terra Santa. Diario di un francescano‎

‎ill., br. Gerusalemme, Pasqua 2020: una festa umiliata e dimessa, celebrazioni cancellate, santuari vuoti, la gente chiusa in casa e le comunità francescane rinserrate nei conventi. Pasqua, un anno dopo: tanti fedeli locali e lavoratori migranti respirano nuovamente la gioia di camminare da Betfage a Gerusalemme e di celebrare i riti del tempo pasquale in presenza, nel calore e nella condivisione dei fratelli di fede. Mai come in questi lunghi mesi la Terra Santa è stata fisicamente "sola", abbandonata dai pellegrini nei suoi luoghi simbolo - solitamente pieni di vita - e dagli stessi abitanti. Eppure, mai è stata così presente nel cuore e nelle preghiere dei credenti in ogni angolo della Terra. In questo diario, attingendo a piene mani a ricordi, appunti e immagini, padre Ibrahim Faltas, francescano di Terra Santa, racconta la "sua" pandemia tra la Pasqua 2020 e la Pasqua 2021: due date simboliche, frutto della scelta di chi vuole comunicare la speranza cristiana. La fine della pandemia non cancellerà la sofferenza delle tante persone che hanno perso un familiare. Nondimeno rimane il desiderio incrollabile di riprendere a vivere la normalità, tornando a tessere fili di pace in questa terra crogiolo di popoli e di religioni. Introduzione di fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa.‎

‎Firas Lutfi‎

‎Un nome e un futuro. La risposta francescana al dramma siriano dei «bambini senza identità»‎

‎ill., br. La Siria, per oltre dieci anni, ha subìto la più terribile catastrofe umanitaria della storia recente, a causa di una guerra lunga e sanguinosa. Uno scontro armato che, ancora oggi, continua a seminare morte e terrore, con conseguenze drammatiche all'interno del Paese e in tutta l'area del Me- dio Oriente. Come in tutte le sporche guerre, i primi a pagare sono stati i bambini, insieme agli anziani indifesi e alle donne: con mutilazioni, malattie fisiche e psichiche, solitudine e morte. Di fronte al fenomeno dei bambini nati durante la guerra - soprattutto da matrimoni tra combattenti estremisti e donne siriane - che risultano esistenti, ma senza registrazione ufficiale, i frati francescani di Siria hanno concepito il progetto chiamato "Un nome e un futuro". Senza un nome, infatti, non si ha un'identità, né tantomeno un futuro. Il progetto è nato in spirito di amicizia tra mondo islamico e cristiano. Il gruppo di collaboratori è composto da cristiani e musulmani che lavorano insieme per il bene delle persone più vulnerabili vittime di guerra. In questo libro si raccontano le tante attività di questa iniziativa: registrazioni all'anagrafe, accoglienza, sostegno psicologico alle sindromi post traumatiche, alfabetizzazione e istruzione di bambini e donne, percorsi di socializzazione ed educazione attraverso arte e sport.‎

‎Ballerini Giuseppe (mons.)‎

‎L'esistenza di Dio‎

‎br. "L'esistenza di Dio" mantiene tutta la sua freschezza e persuasività argomentativa: smonta la prosopopea positivista e materialista, disinnesca i giochi verbali della filosofia moderna e contemporanea, ridicolizza i "liberi pensatori". Sembra, insomma, scritta per ribattere agli odierni delirii autoreferenziali dell'uomo senza Dio, che - convinto di essere originale - scimmiotta errori stravecchi, mille volte confutati.‎

‎Elia (fra'); Galiano P. (cur.)‎

‎Lumen Luminum. Ad Fredericum Imperatorem‎

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‎Francesco (Jorge Mario Bergoglio)‎

‎Buona vita. Tu sei una meraviglia‎

‎br. Tu sei importante. Tu sei unico. Sei unica. Tu sei una meraviglia! È questo il messaggio di papa Francesco per te, oggi. È questo il punto di partenza di qualsiasi nascita e di qualsiasi rinascita, il nucleo incandescente che sorregge l'esistenza, a ogni età. Tu sei una meraviglia! Perfino quando le preoccupazioni o la fatica ti segnano il volto, ricorda che sei sempre una luce che brilla nella notte. È il dono più grande che hai ricevuto, e che nessuno può toglierti. Perciò sogna, non stancarti mai di sognare. Credi, all'esistenza delle verità più alte e più belle. E soprattutto lasciati sorprendere dall'amore. È questa la Buona Vita. Ed è questo l'augurio più grande e bello che possiamo farci gli uni gli altri. Sempre. La gioia, quella gioia piena e concreta che ognuno cerca sin dalla nascita, ne sarà la naturale conseguenza. Non è sempre una strada facile, le difficoltà dell'esistenza e il pessimismo e il cinismo così pervasivi di quest'epoca rendono a volte complesso riconoscere e accogliere la grazia, ma - garantisce il pontefice - la vita diventa bella proprio quando si apre il cuore alla provvidenza e vi si lasciano entrare tenerezza e misericordia. È confortante sapere che possiamo sempre ricominciare, perché Dio può far ripartire in noi una storia nuova persino dai nostri frammenti. Facendoci ispirare dalle 15 Regole per una Buona Vita indicate da papa Francesco, possiamo assaporare in pieno la meraviglia che siamo e il gusto autentico di un'esistenza veramente vissuta. Una gioia contagiosa, che rende la vita buona a chi la dona e a chi la riceve. Pubblicato in collaborazione con Libreria Editrice Vaticana, "Buona vita. Tu sei una meraviglia" è un manifesto per risvegliarsi alla vita, sempre, a ogni età.‎

‎Aggiornamento al codice di diritto canonico commentato‎

‎brossura‎

‎Dilexit Ecclesiam. Servitore della comunione. Scritti in onore di Mons. Massimo Camisasca in occasione del suo 75° genetliaco‎

‎br. Pensiamo che il lavoro e l'insegnamento di "don Massimo" a servizio della Chiesa, prima come fondatore e superiore della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo e poi come Vescovo, il suo insegnamento e la sua passione per ogni espressione dell'animo umano, la sua apertura al dialogo e il suo amore per la Verità, costituiscano una preziosa eredità da custodire e alimentare. Gli autori, che impreziosiscono questo testo con i loro scritti e i loro ricordi, sono solo alcuni rappresentanti di una schiera innumerevole di persone la cui vita si è incrociata con quella di Mons. Camisasca e idealmente interpretano anche l'affetto e la vicinanza dei tanti che, per ragioni diverse, non sono potuti entrare nell'elenco.‎

‎I sei primi giovedì del mese‎

‎ill., br. Il libro propone tutti gli strumenti necessari per vivere la devozione suggerita da Gesù alla beata Alexandrina Maria da Costa dei sei primi giovedì del mese. Una pratica che mette al centro l'Eucaristia e l'adorazione al Santissimo Sacramento. La beata Alexandrina, apostola dell'Eucaristia, ci consegna le parole e le preghiere che Gesù stesso le ha detto. Un breve profilo biografico incentrato sulla vita mistica ce la fa conoscere, la preparazione alla Confessione, alla Comunione e sei schemi di adorazione - uno per ogni primo giovedì - permettono di accostarsi con semplicità a questo cammino sacramentale e di consolidare e arricchire il proprio rapporto con Gesù Eucaristia.‎

‎Giudicare, accompagnare e raggiungere la verità. Atti degli incontri di formazione presso i Tribunali del Vicariato di Roma in collaborazione con il Coetus Advocatorum‎

‎brossura‎

‎Problemi medico-valutativi della «Remotio Vetiti As Nuptias». Atti del terzo corso di formazione in Medicina Canonistica presso i Tribunali del Vicariato di Roma nell'anno 2017‎

‎brossura‎

‎Bettazzi Luigi‎

‎Sognare eresie. Fede, amore e libertà‎

‎br. «Il 9 dicembre 2019, papa Francesco ha ricevuto in udienza il Seminario Regionale di Bologna, che celebrava i suoi cent'anni. Il Papa, dopo aver salutato i presenti e ringraziato il cardinale Zuppi per il suo discorso, ha voluto ricordare monsignor Bettazzi, "quasi coetaneo del Seminario". In realtà, sono nato nel 1923, ed ero stato alunno di quel seminario dal 1938 al 1942, insegnante dal 1950 al 1963. Ho approfittato dell'incontro per offrire al Santo Padre una copia del mio ultimo libro Il mio concilio Vaticano II, essendo rimasto io l'ultimo Padre conciliare italiano vivente. Un vescovo importante del Vaticano ha commentato con una battuta sorridente: "Sarà una delle sue solite eresie!". L'ho presa bene, pensando che la parola "eresia" originariamente, dal greco, significa "scelta, preferenza"».‎

‎Comunità di Sant'Egidio (cur.); Marazziti M. (cur.)‎

‎Vangelo in periferia‎

‎br. Periferia «è una frontiera da osare, rischiando fallimenti, delusioni: è quella frontiera che abbiamo cercato quando non ci siamo più accontentati di ridurre il nostro annuncio alla scuola, ma l'abbiamo misurato sulla realtà del quartiere, perché sempre più parte di noi e della nostra città» scrivevano nel 1973 i fondatori di quella che avrebbe preso, da allora, il nome di Comunità di Sant'Egidio. La nuova edizione di questo Vangelo in periferia, rivisitando alcuni testi espressivi di un modo di comunicare il Vangelo a persone considerate "lontane", è un contributo non occasionale su un tema-chiave come il rapporto tra Chiesa e mondo operaio prima, e poi Chiesa e nuove periferie della società. È la parabola di una Chiesa "in missione", al centro del pontificato di Francesco, su cui fa luce l'ampio saggio introduttivo di Mario Marazziti attraverso una riflessione storico-ecclesiologica. Catechesi molto dirette, fedeli ai testi biblici, riguardanti la vita quotidiana di donne, ragazzi, uomini che sopportano lavoro precario e fatica, bisognosi di punti di riferimento: la Chiesa e la Bibbia possono essere centro della vita e antidoto allo spaesamento. È questa l'intuizione che sta alla base della Comunità di Sant'Egidio: la rivoluzione biblica, il Vangelo e la Bibbia per tutti, nessuno escluso. Una proposta di cristianesimo popolare e comunitario, che ha lo stile di un'autentica "antropologia dialogica" capace di creare ponti tra le periferie urbane e umane, le "periferie esistenziali" del nostro tempo.‎

‎Lutaud Benedicte; Robiati Bendaud V. (cur.)‎

‎Le donne dei papi‎

‎br. Raffinate intellettuali e scaltre diplomatiche, confidenti intime e fedeli consigliere: negli ultimi centocinquant'anni ogni papa, da Pio XI a Francesco, ha avuto al suo fianco almeno una donna eccezionale. Grazie alla loro presenza silenziosa ma insostituibile, si sono spesso delineate le sorti del mondo cattolico così come noi lo conosciamo. Sono cinque le vite raccontate in questo libro, che insieme compongono un secolo di storia del Vaticano. Sono l'archeologa ebrea tedesca Hermine Speier (1898-1989) e Pascalina Lehnert (1894-1983), segretaria di Pio XII e prima donna a partecipare a un conclave; Wanda Pó?tawska, amica del cuore di Giovanni Paolo II sopravvissuta ai campi di sterminio, e Madre Tekla Famiglietti, astuta staffetta da San Pietro a Cuba; e infine la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, voce femminista dell'Osservatore Romano. Dipingendo il ritratto di queste preziose suggeritrici, la giornalista Bénédicte Lutaud scrive al contempo anche un avvincente racconto di palazzo, dei rapporti internazionali che legano la Chiesa al resto del mondo, da Roma a Cuba, passando per Polonia, Germania e Stati Uniti. Un'inchiesta affascinante, attenta alla ricostruzione storica ma sempre ispirata da un profondo spirito di empatia con i suoi protagonisti (e, soprattutto, protagoniste), che affronta da una prospettiva inedita la questione femminile all'interno della Chiesa.‎

‎Gagliardi Mauro‎

‎La vita di Cristo secondo San Tommaso d'Aquino‎

‎br. I misteri della vita di Cristo nell'opera secondo una lettura "contemplativa" del filosofo che per secoli ha costituito l'impianto fondamentale della teologia cattolica.‎

‎Riva S. (cur.)‎

‎Don Barbetta. Un padre con cuore di fanciullo‎

‎br. Padre, fratello, amico: questo è stato don Marco Barbetta per le tante persone che lo hanno incontrato. Nato nel 1937 in una famiglia radicata nella fede, si formò frequentando l'oratorio della parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Conseguita la maturità scientifica, si iscrisse alla Università Statale di Milano dove si laureò, diventando poi assistente alla cattedra di Chimica generale. La Missione di Milano, indetta nel 1957 dall'arcivescovo Montini, futuro Paolo VI, fu l'occasione per un impegno a livello diocesano fino a diventare presidente della GIAC dal 1963 al 1967, incarico che lasciò per entrare in seminario. Ordinato sacerdote nel 1972, risiedette prima nel Collegio arcivescovile Bentivoglio di Tradate, dove già da tre anni insegnava matematica, poi nel settembre 1981 fu destinato alla parrocchia di San Pio X di Milano con l'incarico di attendere all'assistenza religiosa degli studenti universitari di Città Studi. Qui rimase per trent'anni come parroco. Le testimonianze raccolte in questo libro fanno emergere i tratti di un uomo innamorato di Cristo, che accompagnava con discrezione e fermezza il cammino di ciascuno. Un prete che stava in mezzo ai giovani lasciandosi attrarre «dallo spettacolo della fede vissuta, stupito spettatore di testimonianze imprevedibili e inimmaginabili al di fuori di quanto fa lo Spirito».‎

‎Volpi Roberto‎

‎Dio nell'incerto. L'altra scommessa di Sapiens‎

‎br. "È che siamo stati educati dal benedetto neodarwinismo che tanti meriti ha (assieme a qualche demerito) a pensarci al ribasso. La nostra galassia? Periferica. La nostra stella, il sole? Anonima. Il nostro pianeta? Piccolo. Il genere Homo? Un ramoscello tra i tanti del cespuglio della vita. La nostra specie, Sapiens? Una fogliolina tra le tante di quel ramoscello di quel cespuglio. Sapiens? Un vivente la cui mente non è che una variazione della mente degli animali. E via e via sempre sminuendo, cosicché si è portati a chiederci come sia possibile che questo modello per così dire di acclarata mediocrità possa risultare ineguagliato nell'universo mondo. Poi succede che passa il tempo, i decenni, che sempre più mostruosi telescopi scrutano lo spazio in ogni anfratto, che le missioni di sonde su questo e quel pianeta ci sommergono di informazioni. Ma di vita, zero. Di artificiosità che provi l'esistenza di un'intelligenza che plasma la natura meglio non parlare neppure". È ancora possibile, in un contesto culturale tanto condizionato, parlare di Dio e caso, di Big Bang e creazione, di scienza e fede, della ratzingeriana "ragionevolezza di Dio" e della visione di Monod compresa tra "caso e necessità" senza essere pregiudizialmente presi a pesci in faccia perché anche a Dio, alla creazione, alla fede, alla ragionevolezza ratzingeriana concediamo una chance, una probabilità, una quotazione nelle scommesse su ciò che neppure la scienza potrà mai arrivare a sapere? Questo piccolo libro parte dalla convinzione che sia prima ancora che possibile necessario non solo concedere ma valutare quelle chance, quelle probabilità, quelle quotazioni nelle scommesse che ciascuno di noi può sempre fare o pensare di fare su Dio, la vita e il destino umano.‎

‎Siccardi Cristina‎

‎Quella messa così martoriata e perseguitata, eppur così viva!‎

‎br. Sono sempre meno le persone che vanno a Messa e non è semplice, per un credente che oggi pratica ancora la fede, comprendere che cosa essa sia veramente e pienamente. Le statistiche sono impietose e raccontano di un tracollo in accelerazione, aggravato dall'attuale situazione pandemica, che ha sconvolto tutti gli ambiti della vita, compresa quella spirituale. Secondo le statistiche annuali pubblicate dalla Conferenza Episcopale, tutta l'Europa è coinvolta da questo fenomeno, compresa l'Italia. La generazione sessantottina sta ben lontana dalle chiese, mentre i nipoti del cattolicesimo progressista, malpreparati dal punto di vista catechetico, non sanno né farsi il segno della croce, né dare un senso alla loro vita «cattolica». Di fronte a questo baratro di massiccia ateizzazione, la Chiesa frena bruscamente sulla Messa tradizionale, l'unica che, dopo il Sommurum Pontificum di Benedetto XVI, stava raccogliendo straordinari frutti in quattordici anni di applicazione. Il polo d'attrazione gravitazionale della Chiesa è sempre e solo stata la Santa Messa: un rito non costruito a tavolino, come invece è accaduto con la rivoluzione liturgica del 1969, ma che si è formato solo intorno all'altare, mattone dopo mattone. Proprio per questa Messa, martoriata e perseguitata dai protestanti nel XVI secolo e dai novatori degli anni Sessanta del XX per un cattolicesimo svenduto al mondo, si sono innalzate cattedrali, abbazie, santuari, monasteri... dando vita e vigore all'immensa Civiltà europea cristiana. L'antico rito di Santa Romana Chiesa, mai abrogato, a molti pastori di oggi fa paura e in queste pagine tentiamo di spiegarne il perché, attraverso le fonti storiche.‎

‎Fortunato Enzo‎

‎Buongiorno brava gente. In cammino con san Francesco‎

‎ril. «Buongiorno brava gente»: con queste parole Francesco d'Assisi si rivolse agli abitanti di Poggio Bustone quando, lasciata la sua città, iniziò a predicare la Parola di Dio per le strade del mondo. Un saluto che racchiude insieme l'entusiasmo per l'avvio di una nuova giornata e il piacere di poterla condividere con gli altri. La recente pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo, e che andare incontro a chi ci è vicino, con una parola, un gesto, un pensiero positivo, è un atto salvifico, rigenerante. Per accompagnare le persone in questi difficili mesi, padre Enzo Fortunato ha avviato una rubrica quotidiana sulla sua pagina Facebook, aprendola proprio con il francescano saluto «Buongiorno brava gente»: via via è divenuta un prezioso momento di confronto e conforto reciproco, nel quale scoprire la bellezza di non sentirsi soli, di farsi comunità alla luce del Vangelo e dell'esperienza del santo di Assisi. Così, ripartendo dalle riflessioni che lì sono scaturite, padre Enzo ci propone in queste pagine un breviario per tutto l'anno, un cammino di meditazioni che scandisca il nostro tempo giorno per giorno. Perché «il Vangelo è la guida per aprire un cantiere dentro noi stessi. Nella misura in cui lavoriamo su noi stessi, lavoriamo il mondo. Nella misura in cui ci immaginiamo nel sogno, cresciamo in un mondo diverso». Anche noi siamo invitati a ricordarci che l'unico modo per affrontare le difficoltà è avere fede, e che «il rapporto con Dio, la preghiera, ci conduce agli altri. È un modo di vivere la Parola e la nostra esistenza basato sull'avvicinarsi, sul sostenersi a vicenda, sul prendersi per mano». Solo così, camminando insieme, diventeremo strumenti di pace e renderemo ogni giorno un buon giorno.‎

‎Francesco (Jorge Mario Bergoglio)‎

‎Guardare verso l'alto, guardare verso l'altro. Riflessioni sul Vangelo di Luca‎

‎br. Tenere uniti l'anelito verso il Cielo e la responsabilità nei confronti di ogni fratello e sorella. Papa Francesco non smette di richiamare in continuazione l'inscindibile natura del cristianesimo: la nostra vocazione all'infinito e all'abbraccio con un Dio Padre di misericordia, e la nostra risposta operosa, fatta di carità fattiva e creativa. Anche in queste pagine, che presentano le riflessioni del Pontefice sui Vangeli della domenica tratti dal testo di Luca, Francesco accompagna il lettore alla scoperta e alla pratica di questa dinamica: da un lato l'accoglienza dell'annuncio di misericordia che Gesù è venuto a portare sulla terra, dall'altro il nostro impegno per corrispondere a questa grazia, esemplificato in una serie di sentimenti e atteggiamenti che sostanziano una generosità radicale. Sono pagine che fanno bene al cuore, queste, perché intrise di spiritualità e di un'attenzione paterna ad ogni fedele. Farci accompagnare dalla parola del Papa nella lettura domenicale del Vangelo significa ascoltare la voce di un pastore che ci vuole introdurre, con dolcezza e tenerezza, nella conoscenza del mistero cristiano.‎

‎Petrà Basilio‎

‎Una futura morale sessuale cattolica. In/fedeltà all'apostolo Paolo‎

‎br. L'autore, ripercorrendo la formazione e lo sviluppo dell'etica sessuale cattolica a partire dall'insegnamento dell'apostolo Paolo fino al nostro tempo, mette in luce come la fedeltà a tale insegnamento può assumere oggi modalità diverse da quelle indicate materialmente da Paolo, sempre tuttavia in obbedienza allo stesso principio di realtà che guidava l'apostolo. In modo particolare si può oggi affermare che la moralità dell'agire sessuale non è in radice stabilita dalla configurazione giuridica della relazione tra le persone ma dalla forma esistenziale di tale relazione prima e indipendentemente dalla configurazione giuridica.‎

‎Ivern Alberto; Verona Leopoldo; Draghi Ilaria‎

‎In terra come in cielo. Il Vangelo ritrovato‎

‎br. Gli autori scoprono un Vangelo nascosto e restano affascinati da ciò che rivela loro. La Parola che da sempre abbiamo tra le mani, ha bisogno di essere letta in una nuova prospettiva per farne scaturire tutta la carica di novità e di trasformazione della vita. Ripercorrendo alcuni aspetti dell'Antico Testamento e della vita e parole di Gesù, si evidenziano gli aspetti di liberazione dalle abitudini, da un certo modo di intendere la religione. L'importanza della lettura e della pratica comunitaria, sociale e attenta ai poveri che il Vangelo suggerisce, è data dal fatto che gli uomini, immagine di Dio, hanno la possibilità di trasformare la realtà e vivere in terra come in cielo.‎

‎Dossetti Giuseppe‎

‎Lettere alla Comunità dalla Terra Santa. 1972-1975‎

‎br. Nel 1972 don Giuseppe Dossetti si trasferisce in Terra Santa, con i fratelli e alcune sorelle della sua comunità, poiché sente che per la spiritualità della Famiglia è essenziale il contatto con la Terra della Rivelazione e delle grandi tradizioni monoteistiche. Da Gerico, dove risiederà, scrive alle sorelle rimaste in Italia. Il volume raccoglie le lettere dei primi anni e in esse scorrono le vicende esteriori di un popolo senza pace (vivrà il dramma della guerra del Kippur del 1973), e quelle interiori di una vita sempre più concentrata sulla Parola di Dio e sull'Eucaristia, celebrata periodicamente a Gerusalemme nella Chiesa del S. Sepolcro. Ma le lettere saranno anche il mezzo per continuare a esercitare la paternità spirituale nei confronti di tutta la comunità. La guida alla lettura dell'introduzione al volume è di Tommaso Bernacchia, superiore della comunità dal 2014 al 2018.‎

‎Buroni E. (cur.)‎

‎Padri. Istantanee dei mille volti della paternità‎

‎br. Esiste un "manuale del perfetto papà"? Dove trovare un "modello di padre" a cui poter assomigliare? Nessuna storia raccontata nel libro risponde a queste domande. Anzi, ciascuno a suo modo, Maurizio, Michele, Basel, Gabriele e gli altri padri mostrano uno dei volti più interessanti della paternità dei nostri giorni. Un variopinto poliedro, con sfumature e sapori capaci di rispecchiare la bellezza e la fragilità, la complessità e il mistero di un ruolo antico e sempre nuovo, bisognoso di pazienza e tanto coraggio per affiancare le nuove generazioni nel loro cammino. Proprio come mostra il papà di Gesù, Giuseppe, con le qualità che papa Francesco ha descritto nella lettera Patris Corde: padre amato, tenero, obbediente, accogliente, creativo, lavoratore, che sta nella penombra della vita del figlio.‎

‎Zuppi Matteo; Cugini Paolo‎

‎Quale Chiesa?‎

‎br. Quale Chiesa? È questa la domanda che spesso si pongono coloro che partecipano alla vita della comunità e che percepiscono la velocità dei cambiamenti socio-culturali in atto. C'è un patrimonio ecclesiologico di grande portata emerso dal Concilio Vaticano II, che non è stato ancora vissuto e forse capito a sufficienza. Quando parliamo di ministerialità, di principio di uguaglianza nella comunità, di centralità della Parola di Dio nel cammino dei fedeli, del ruolo della donna, sembra di nominare aspetti di un modello di comunità - la Chiesa come popolo di Dio - che non è riuscito a penetrare in profondità il tessuto ecclesiale. Del resto, non è facile elaborare una proposta ecclesiale, che riesca a trovare concordi le diverse sensibilità di una comunità. Ne sa qualcosa chi, come il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, deve riuscire a conciliare i tanti cammini diversi di una diocesi nell'unica proposta del Signore. Oppure, un prete di campagna come Paolo Cugini, chiamato, come tanti suoi confratelli, ad accompagnare il cammino di comunità con una lunga tradizione ecclesiale, in un percorso di comunione. Quale Chiesa, appunto, per il contesto socioculturale che è in continua evoluzione? Si percepisce, nel mondo cattolico, la necessità di sedersi attorno ad un tavolo per ripensare, in modo sinodale, ad uno stile di comunità il più aderente possibile al Vangelo, senza perdere di vista le grandi sfide dell'attualità. Per questo il libro desidera offrire un materiale di qualità al dibattitto ecclesiale, riproponendo, in modo semplice e non accademico, i temi cruciali che furono al centro del dibattito ecclesiologico del Concilio Vaticano II, ripresi in modo originale da papa Francesco ed attualizzati dal cardinale Matteo Maria Zuppi.‎

‎Fanzaga Livio‎

‎Le virtù teologali. Fede, speranza, carità‎

‎brossura Le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, sono il cuore della vita cristiana. Esse mettono l'uomo in comunione con Dio e ne fanno il testimone di Dio qui sulla terra. Mancava finora un'esposizione catechetica semplice, alla portata di tutti, su queste tre virtù. Queste pagine si propongono di accompagnare il cristiano lungo il cammino di santità attingendo ai grandi insegnamenti della tradizione spirituale. Mai come oggi un mondo smarrito ha avuto bisogno di cristiani che portino la luce, la fiducia e l'amore.‎

‎Bernard Charles-André‎

‎Teologia spirituale‎

‎br. Il gesuita Ch. A. Bernard ha preparato per il pubblico italiano questo ampio trattato di Teologia spirituale, che in tempi successivi ha riveduto profondamente e anche ampliato. Quanto alla sua ampiezza e completezza, il lettore se ne renderà conto sfogliando le abbondanti pagine degli indici analitico e generale. Quanto alla sua novità, ci limitiamo a menzionare il ricorso costante alla Sacra Scrittura come fonte di tutto il pensiero cristiano e il molto spazio dedicato all'integrazione di nuove prospettive psicologiche e teologiche: temi quali l'affettività, la dualità uomo-donna, il simbolismo, l'influsso dell'ambiente, le manifestazioni dello Spirito Santo sono stati affrontati con serenità e apertura di mente, anche allo scopo di chiarificare i problemi della direzione spirituale. Ma le caratteristiche che forse colpiranno maggiormente sono l'insistenza sull'aspetto dinamico della vita spirituale e il metodo adottato: più che la semplice descrizione delle strutture portanti della vita cristiana (sempre necessaria e illuminante), il lettore è invitato a seguire un cammino teorico e allo stesso tempo vitale, che lo condurrà, attraverso un continuo arricchimento di nozioni, a desiderare di raggiungere lui pure la pienezza della vita nello Spirito.‎

‎Carello Rosario‎

‎Il padre del futuro. Don Alberione e la sfida del cambiamento‎

‎br. Chi è don Giacomo Alberione, il mistico Beato che ha attraversato il Novecento inventando nuovi modi per portare a tutti la Parola di Dio che salva? A tale domanda vuole rispondere questo volume, raccontando l'epopea dell'uomo che ha dato alla Chiesa nuovi mezzi per esprimersi, fondando case editrici e giornali, pubblicando libri, producendo fi lm e dischi, programmi radio e TV, aprendo catene di librerie nel mondo e traducendo la Bibbia in tutte le lingue, fi no a diffonderne centinaia di milioni di copie. I dialoghi con Dio per i nuovi progetti («Parla col Signore per sapere cosa fare»), ma anche le minacce, i processi, i debiti, le cattiverie subite. Il racconto biografi co dell'uomo che non hai mai avuto paura della modernità («Mi protendo in avanti », diceva), mentre il mondo e la Chiesa sono alle prese con un nuovo, impetuoso, travolgente cambiamento d'epoca. L'esperienza di don Alberione viene raccontata guardando al futuro, andando in cerca del codice genetico di quel carisma che è molto più attuale oggi di quando è nato.‎

‎Savaglia Salvatore‎

‎Noi ti preghiamo. Formulari per la preghiera universale dell'anno C‎

‎br. L'ascolto della parola di Dio trova il suo compimento nella preghiera universale con la quale l'assemblea liturgica, «esercitando il proprio sacerdozio battesimale, offre a Dio preghiere per la salvezza di tutti» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 69). I formulari proposti fanno sì che la parola del Signore proclamata costituisca il punto di partenza che aiuta la comunità cristiana a verificare il proprio cammino, a chiedere i doni necessari per la crescita nella santità, a dilatare i propri orizzonti verso quelli di tutti gli uomini, avendo a cuore le loro necessità, e orientando i propri passi incontro ai fratelli.‎

‎Timossi Roberto Giovanni‎

‎La fede salverà la scienza. Conoscenza scientifica e credenza religiosa in dialogo‎

‎br. Il dialogo (e se possibile anche la collaborazione) tra fede e scienza non è mai stato scontato: i due mondi si sono spesso pensati come alternativi, se non come irriducibili avversari. Questo saggio ripercorre la storia e i modelli del loro rapporto, ma lo fa soprattutto per portarci a riflettere sul presente: nell'epoca delle fake news, anche sulle certezze scientifiche più evidenti, le posizioni della Chiesa e dei credenti devono risultare di aperto sostegno alla ricerca scientifica rivolta al benessere dell'umanità. Probabilmente, spiega l'autore, abbiamo finalmente imboccato la giusta rotta e possiamo trattare in modo costruttivo di scienza ed etica, di libertà e responsabilità della ricerca, di una Chiesa schierata addirittura a difesa della scienza. Si annuncia l'era del comune impegno a favore dell'integralità umana: possiamo avere fiducia, se vogliamo (e abbiamo molte ragioni per farlo), sul fatto che fede e scienza si pongono come due forme complementari del progresso umano.‎

‎Ross Susan A.; Costa P. (cur.)‎

‎La bellezza può salvare il mondo? L'estetica teologica in tempi bui‎

‎br. La bellezza conta nelle nostre vite, lo sappiamo. Ma l'estetica, in particolare l'estetica musicale, ha davvero qualcosa di essenziale da offrire alla riflessione teologica ed etica? Secondo Susan Ross non c'è alcun dubbio. Servendosi di brani tratti dall'opera (Dead Man Walking), dagli spiritual, dal rap e dall'hip hop, ma anche dalla «musica» prodotta dal mondo animale, in particolare dagli insetti, la teologa statunitense spiega in maniera chiara come questi esempi artistici variegati aiutino le persone a sviluppare una maggiore empatia verso chi si trova ai margini della società, provocando una resistenza e una protesta contro la sofferenza ingiusta e una forma di solidarietà con tutto il creato. Anche se la bellezza da sola non salverà il mondo, sostiene l'autrice di questo saggio, un'azione priva di cura per la bellezza e le arti ci condurrà a un futuro impoverito, incapace di includere la profonda spiritualità che si annida nel cuore della vita.‎

‎Zanchi Giuliano‎

‎La giustizia più grande. Sul discorso della montagna‎

‎br. Il Discorso della montagna ci parla di una giustizia più grande. Essa in ultima istanza riguarda Dio, poiché solo Dio è veramente giusto. Questa giustizia più grande però non viene presentata come una cosa diversa e altra rispetto alla piccola giustizia delle cose quotidiane. Al contrario, la sollecita e la permette. Alimenta il senso di quella giustizia di cui va in cerca l'esistenza personale di ciascuno di noi. Bisogna partire da qui per comprendere il Discorso della montagna. Quello della «giustizia» è anzitutto un bisogno che appartiene in profondità al desiderio che anima la nostra vita. Ogni gesto, ogni decisione, ogni parola sono animati, seppure quasi sempre in modo implicito, dal bisogno di sentirsi «giusti». Assumere la mitezza, la misericordia, la pace, la tenacia e la povertà come forma della vita e verità delle sue affezioni non significa solo mostrare il profilo della giustizia più grande che anima il regno di Dio, ma realizzarne la sostanza già in questo tempo, come segno della sua credibilità.‎

‎Azione Cattolica Italiana‎

‎Il profumo buono per ogni giorno. La preghiera del laico‎

‎br. Pregare è sostare e porsi in ascolto di Dio che parla al cuore, è risorsa per dare senso alla nostra vita e alla necessità di una speranza affidabile. Attraverso la preghiera riscopriamo la dimensione del nostro essere creature e delle nostre fragilità e, grazie ad essa, possiamo accogliere l'amore di Dio e rispondere amando Lui e i nostri fratelli. La preghiera è il nostro cibo quotidiano per la vita nello Spirito, è il profumo buono per ogni giorno!‎

‎Forcades Teresa‎

‎La trinità, oggi‎

‎br. Che valore ha per noi contemporanei, per le nostre società laiche e consumistiche, il concetto teologico di "Trinità"? Rispondere a questo interrogativo vuol dire, per Teresa Forcades, affrontare il tema del Dio uno e trino, dell'unità nella diversità, intrecciando la riflessione teologica a quella filosofica, per arrivare a considerare le sue ripercussioni sociopolitiche. Confrontandosi e dialogando con il pensiero di Gisbert Greshake e Ioannis Zizioulas, Forcades ci invita a considerare l'unità della Trinità in termini di relazione, fondata sulla categoria della gratuità. Ed è così che, in modo sorprendente, la "pericoresi" fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo diventa uno sprone ad allargare l'orizzonte, suggerendo una nuova idea di comunità, in cui vedere la crescita personale come parallela a quella del bene comune.‎

‎Agasso Domenico‎

‎Senza pastori? La crisi delle vocazioni e il futuro delle parrocchie‎

‎br. A Sesto, in Val Pusteria, Christine Leiter, mamma e studiosa di teologia, ha celebrato lo scorso ottobre 2019 il primo funerale officiato da una donna in una chiesa cattolica. Nella diocesi di Cefalù, il vescovo ha affidato la parrocchia di San Paolo Apostolo a un gruppo di laici. Non sono come si potrebbe immaginare bizzarrie o mosche bianche. Il Vaticano la scorsa estate ha dato mandato alle parrocchie di ricorrere ai laici per la celebrazione di funerali, matrimoni e battesimi qualora non vi fosse la disponibilità di un sacerdote. L'Italia dei mille campanili, in cui ogni quartiere di ogni città, ogni paesino per quanto sperduto ha goduto della presenza stabile di un parroco, è destinata a diventare un ricordo: la scarsità di vocazioni sacerdotali e l'età media sempre più avanzata dei sacerdoti porterà nei prossimi anni la Chiesa a rivedere la sua organizzazione territoriale, spingendo i fedeli a forme inedite di partecipazione alla vita delle parrocchie. In questo libro Domenico Agasso, vaticanista del quotidiano «La Stampa», ci conduce in un viaggio in questa Italia senza pastori, sulle vie dello Spirito che nella sua "fantasia" apre strade nuove in quello che a tutti appare un deserto.‎

‎Avellino Andrea; Salemme Rocco‎

‎Prof... che ne pensa il papa? 10 parole per i giovani dal magistero sociale di papa Francesco‎

‎br. Come far capire ad un gruppo di adolescenti la profonda interconnessione tra Cristianesimo e società? Ecologia, pace, lavoro, immigrazione, donna, kerygma... sono soltanto alcune delle parole che si rincorrono nel profondo magistero con il quale papa Francesco invita continuamente il mondo a rinnovarsi alla luce del Vangelo. Ma come le spieghereste ai vostri ragazzi? In poco più di cento pagine, Andrea e Rocco provano a raccontare dieci parole fondamentali per la dottrina sociale della Chiesa, utilizzando lo stesso linguaggio e gli stessi strumenti che, da qualche anno a questa parte, adottano a scuola nelle loro lezioni di insegnamento della religione cattolica. Prefazione Andrea Monda.‎

‎Bettini Emilio‎

‎Creati secondo la giustizia di Dio. La dialettica tra giustizia divina e umana‎

‎brossura A cosa conduce, dunque, la semplice domanda sulla identità della giustizia in sé? Potremmo dire alla questione basilare delle radici della giustizia, le quali non si possono di certo identificare con la giustizia, giacché - essendo radici - esse dovranno essere qualificate come non-giustizia; le radici della giustizia sono la non-giustizia! Un'affermazione sconcertante, quasi parente della realtà paradossale kafkiana del Signor K.; però la prospettiva di questa affermazione - attenzione! - non è l'identità tra in-giustizia e non-giustizia: la seconda non è sinonimo della prima. L'in-giustizia, infatti, è - come il termine stesso dice - la negazione della giustizia e, se noi affermassimo che la giustizia ha le sue radici nel suo contraddittorio, sarebbe un'aporia insolubile. Dire non-giustizia, invece, significa dire che le radici della giustizia si trovano oltre, in qualcosa che appartiene alla oltre-giustizia e che da sé è in grado di inquadrare la giustizia in una prospettiva universale, e che, quindi, supera la giustizia perché la contiene: ciò che inquadra non può essere anche ciò che è inquadrato. C'è una prospettiva che inquadrerà il percorso di questa nostra riflessione: è la prospettiva dogmatica.‎

‎Conferenza episcopale italiana (cur.); Ufficio nazionale per la pastorale della salute (cur.)‎

‎Custodire il creato per una salute integrale‎

‎br. L'oggetto proprio dell'azione pastorale della Chiesa è l'essenza della medesima comunità cristiana nel suo farsi nella storia, e la Chiesa è composta di uomini e donne che si rendono disponibili - in forza del mandato di Cristo - all'incontro con altri uomini e donne. Allora al cuore di ogni agire pastorale non può che essere la vita o - per usare un'altra ma non divergente terminologia - la salute. E una pastorale che si occupi della vita-salute delle persone non riterrà certo a sé estranea la questione delle sorti della "casa" comune, cioè dell'ambiente in cui si sviluppa la vita dell'uomo e in cui si possono sviluppare patologie, malattie e morte dell'uomo. Non stupirà dunque di trovare in queste pagine argomentazioni di natura soprattutto filosofica e teologica, intrecciate con altre di rilievo squisitamente empirico, clinico, sociale e pedagogico.‎

‎Italiano M. (cur.)‎

‎23 Cardinali commentano il Catechismo della Chiesa Cattolica‎

‎brossura Contiene la Conferenza Attualità dottrinale del Catechismo della Chiesa Cattolica, dopo 10 anni dalla sua pubblicazione del Card. Joseph Ratzinger. Il Catechismo della Chiesa Cattolica è un faro che illumina la strada da cui non allontanarsi per non smarrirsi. Le pagine di quest'opera sono una ricca collezione di commenti, scritti da relatori di eccezione, per approfondire i pilastri della fede cattolica. Dalle beatitudini ai comandamenti, dal Padre Nostro ai sacramenti, fino alle virtù cardinali e teologali. Alla soglia dei 30 anni del Catechismo, 23 cardinali Scola commentano e spiegano con enorme e profonda semplicità le verità della nostra fede. All'opera hanno partecipato, in rigoroso ordine alfabetico, le Eminenze: Ennio Antonelli, Angelo Bagnasco, Ricardo Blázquez Perez, Domenico Calcagno, Angelo Comastri, Paul Josef Cordes, Angelo De Donatis, Salvatore De Giorgi, Kevin Joseph Farrell, Zenon Grocholewski, Edoardo Menichelli, Francesco Monterisi, Gerhard Ludwig Müller, Carlos Osoro Sierra, Mauro Piacenza, Béchara Boutros Rai, Giovanni Battista Re, Franc Rodé, Leonardo Sandri, Robert Sarah, Angelo Scola, Jean-Louis Tauran, Peter Kodwo Appiah Turkson.‎

‎Lanza Marcello‎

‎Lettera ai tribolati da Satana. Indicazioni spirituali per i fedeli oppressi dai fenomeni diabolici straordinari‎

‎br. "Sono venute da me tante persone preoccupate perché il coniuge aveva abbandonato il tetto coniugale poiché vittima, probabilmente, di un maleficio amatorio. Questa opinione è ancor più avvalorata se, prima di giungere a me, sono andati da qualche mago che - unicamente per soldi - ha detto loro ciò che volevano sentirsi dire. Il mago non dice mai niente sulla libera responsabilità del soggetto: è più facile dire che il marito (o la moglie) ha tradito perché è stato costretto dall'influsso straordinario del diavolo piuttosto che affermare che dietro quel tradimento c'è la scelta libera dell'individuo. Nessun maleficio ha il potere di sopprimere la libertà umana". Una missiva semplice e chiarissima rivolta ai fedeli, agli esorcizzandi e a tutti coloro che hanno a che fare, per un motivo o per l'altro, con l'azione straordinaria del demonio. Un testo ricco di contenuti spirituali e con un interessante orizzonte mistico. Contiene in appendice le preghiere di liberazione offerte dal magistero della chiesa e una invocazione a San Michele Arcangelo.‎

‎Margini Pietro‎

‎Lettere‎

‎brossura Il testo ci introduce in un mondo interiore fatto di dialoghi e di intimità, un mondo riparato, non separato da quello esterno e dal suo persistente rumore di fondo: in questo mondo interiore le anime si confidano, si infiammano spronandosi reciprocamente all'amore e alla sequela di Cristo.‎

‎Gigante Lazzaro‎

‎Occorre un uomo. Tonino Bello educatore‎

‎brossura «Tanti sono i punti di incontro tra una visione sostanzialmente religiosa dell'educazione, quale quella di don Tonino Bello e dell'appassionato autore che narra e analizza in questo volume le sue convinzioni e il suo modo di agire, e quella di un laico, diciamo pure un non credente quale sono io che qui scrivo. Il punto di arrivo è assai simile anche quando il punto di partenza è diverso. [...] Dice don Tonino che gli educatori sono coloro 'che disturbano il manovratore; coscienza critica; spina dell'inappagamento conficcata nel fianco del mondo', ed è questa una definizione appassionata e definitiva che concerne chi crede e chi non crede, tutti coloro che avvertono nel loro sangue e nella loro anima l'indispensabilità, il dovere. La necessità assoluta di reagire alla Storia, all'imperfezione dell'uomo e delle sue costruzioni, alla prepotenza del potere e all'oscenità delle sue manifestazioni. I credenti, forse, perché forti del loro Dio, con minor "eroismo" dei non-credenti, ma certamente non con minore impegno, con minore passione. Don Tonino Bello, come dimostra l'appassionato e però anche stimolatore e provocatorio saggio che abbiamo ora in mano, è stato, da dentro la Chiesa, un educatore vero e grande e ben più socratico che aristotelico, una figura imprescindibile per la comprensione e la messa in pratica di una pedagogia della liberazione che ci appare oggi più necessaria che mai di fronte alle razionali paure di un nero futuro incombente, al sentimento della indispensabilità di una reazione nei confronti delle manipolazioni che finanza e cultura mettono in atto per il dominio e che, coscientemente o meno, avvicinano la fine dell'uomo.» (dalla prefazione di Goffredo Fofi)‎

‎Errázuriz Carlos José; Popovi? Petar‎

‎Il diritto come bene giuridico. Un'introduzione sulla filosofia del diritto‎

‎brossura Questa introduzione alla filosofia del diritto è sorta dall'esperienza pluriennale nell'insegnamento di questa materia nell'ambito della Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce. Il libro è destinato perciò in primo luogo agli studenti dei corsi di filosofia o teoria del diritto in qualsiasi ambito universitario. Il testo segue una ben determinata idea di fondo: il diritto come bene giuridico. Si tratta di una presentazione del realismo giuridico classico, che si ispira ad Aristotele, i giuristi romani e Tommaso d'Aquino, riproposto nell'epoca contemporanea da diversi autori, tra cui spiccano Michel Villey e Javier Hervada. Per questo motivo il volume può interessare a un pubblico più vasto, anzitutto ai giuristi che vogliano riconsiderare criticamente le basi del loro sapere ed operare, ma anche a coloro che si occupano di filosofia e di teoria del diritto, per conoscere un filone di pensiero che spesso non trova spazio nella letteratura specializzata sul diritto.‎

‎Lloréns I. (cur.); Neri A. (cur.)‎

‎I fondamenti relazionali del diritto di famiglia. Un approccio interdisciplinare‎

‎brossura Proseguendo la riflessione sulla realtà familiare e sul matrimonio, inaugurata con la I Giornata interdisciplinare di studi sull'Antropologia Giuridica, svoltasi presso la Pontificia Università della Santa Croce nel 2018, il Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia (CSGF) ha organizzato un Convegno di Studi sul tema I fondamenti relazionali del diritto di famiglia, proponendone un'indagine in prospettiva interdisciplinare. La complessità della realtà familiare è tale, infatti, da coinvolgere simultaneamente una pluralità di discipline, non essendo possibile, al di fuori di una visione integrata del sapere scientifico, coglierne perfettamente la natura e il senso. Nel contesto specifico della realtà ecclesiale, la famiglia acquista rilievo giuridico non soltanto in correlazione alla natura sacramentale del matrimonio, ma anche per effetto dell'innegabile dimensione giuridica intrinseca in ogni famiglia, che prescinde da qualsivoglia riconoscimento giuridico positivo. Non a caso le questioni giuridiche ecclesiali di maggiore rilievo attinenti a questa materia scaturiscono dalle relazioni fondamentali rinvenibili all'interno del nucleo familiare (coniugalità, paternità, maternità, filiazione, fraternità, ecc.); esse sono qualificabili come singoli rapporti di giustizia che trovano il loro momento unificante nella famiglia, quale realtà antropologica e sociale primordiale che diviene soggetto di diritto nella Chiesa e nella comunità civile. I lavori raccolti nel presente volume riflettono la fecondità di un'analisi che valorizza la dimensione intrinsecamente relazionale della famiglia, giovandosi dell'apporto della scienza antropologica, sociologica, teologica, giuridica e psicologica, e dimostrano l'importanza di mantenere un dialogo costante e aperto fra queste discipline, anche al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo di un diritto di famiglia nella Chiesa.‎

‎Presti Salvo‎

‎Il corpo di Eustochia. La santa di Messina‎

‎ill., br. Questo saggio, che ha il merito di mettere a fuoco con acutezza e profondità, mediante una fitta trama di argomentazioni antropologiche ben documentate - che spaziano dalla filosofia alla mistica, dalla storia alla teologia - il tema del corpo quale luogo ontologico della presenza e dell'azione di Dio. Tutto ciò attorno alla vicenda storica e all'esperienza ascetica di una donna eccezionale, Santa Eustochia, nella quale il teodramma mistico e il simbolismo spirituale del corpo umano come imago Dei e dell'unione nuziale dell'anima con Cristo sposo si sono rivelati in una forma sublime e inaudita. Prefazione di Mons. Cesare Di Pietro.‎

‎Naro Massimo‎

‎Protagonista è l'abbraccio. Temi teologici nel magistero di Francesco‎

‎br. Chiesa madre e pastora, popolo fedele di Dio, spiritualità popolare, misericordia, tentazioni ecclesiali, neo-pelagianesimo e neo-nosticismo, riforma, sinodalità e sinodo, gioia del vangelo, letizia dell'amore, gaudio della verità, processi da avviare, periferie esistenziali, umanesimo solidale, ecologia integrale, interconnessione e interdipendenza, dialogo, relazione, fraternità e fratellanza: sono le tematiche più significative nell'insegnamento di papa Francesco, le chiavi di lettura tramite cui egli interpreta il mondo odierno, il cambio d'epoca - come lo chiama - cui stiamo assistendo, nonché le sfide più urgenti e promettenti al contempo sia per la riflessione teologica sia per la prassi pastorale, oltre che per l'esperienza credente degli uomini e delle donne di questo nostro tempo. Intrecciate insieme, esse costituiscono l'ordito e la trama di una sorta di arazzo, la cui estensione si va dimostrando sempre più vasta e omnicomprensiva, inglobando la realtà ecclesiale innanzitutto, ma pure sporgendosi oltre i confini della Chiesa stessa e mostrando pertanto una portata universale, arricchita da ricadute ecumeniche, interreligiose, culturali, sociali e politiche. Il nucleo sorgivo di una tale concezione, complessa e articolata, è da individuare in un peculiare fatto relazionale, rappresentato dalla reciprocità. La quale, radicata teologicamente nell'orizzonte dell'agáp?, si traduce nella «mistica del vivere insieme», vale a dire del sostenersi a vicenda, del sorreggersi in braccio gli uni con gli altri, del camminare abbracciati.‎

‎Fabris Federico‎

‎La Chiesa che vorrei. I giovani sollecitano la comunità cristiana‎

‎br. Che aria «tira» tra i giovani, riguardo alla Chiesa? Come la sognano e la desidererebbero? Basta chiedere, e loro rispondono, prontamente: il cuore dei giovani è profondo, e loro stessi sono alla ricerca di esperienze che possano far trovare armonia, equilibrio e gioia nella loro esistenza... includendo Dio! Cosa cambiare, allora, nella Chiesa? Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. [...] La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci. Papa Francesco (Christus vivit, n. 299). Introduzione Ermes Ronchi.‎

‎De Caro Antonio‎

‎La violenza non appartiene a Dio. Relazioni omosessuali e accoglienza nella Chiesa‎

‎br. Una struggente canzone svedese e una suggestiva chiesa gotica sono simboli potenti del percorso spirituale di Adriano e Gabriele. Essi da molti anni vivono il loro amore come progetto di dono reciproco; spesso, però, soffrono perché la Chiesa Cattolica Romana non sa riconoscere il loro amore. Intrecciando esperienze di vita, interpretazioni bibliche, riflessioni morali, il saggio (ispirato allo stile dello storytelling) cerca di creare uno spazio di ascolto per le relazioni omosessuali, nella convinzione che in ogni amore sincero si riveli la benedizione di Dio.‎

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