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Schelling Friedrich W.; Cousin Victor
Per una nuova filosofia
br.
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Schelling Friedrich W.; Dezi A. (cur.)
Sistema dell'intera filosofia e della filosofia della natura in particolare
br. Il Sistema dell'intera filosofia e della filosofia della natura in particolare, noto anche come Sistema di Würzburg, è un ampio manoscritto, variamente stratificato, composto da Schelling nel 1804, in occasione delle lezioni tenute all'Università di Würzburg. Si tratta della più coerente esposizione del sistema dell'identità. Apparso postumo nel sesto volume dei Sämmtliche Werke (1860), il manoscritto di fatto costituisce l'unico tentativo, nell'ambito dell'intera produzione schellinghiana, di presentare in organica connessione le due parti, reale e ideale, naturale e trascendentale, del sistema. L'equilibrio concettuale che ne discende, la minuziosa attenzione ai momenti di transizione, il rilievo dei luoghi di convergenza, ontologicamente apicali, tra reale e ideale consentono di seguire, pur nelle interne tensioni, l'efficace delineazione di una potente e unitaria visione teoretica, etica, estetica, infine politica, la cui peculiare tessitura ontologica, segnata da un originale sviluppo della cosiddetta "dottrina delle potenze", ne definisce probabilmente l'aspetto più incisivo e fecondo.
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Schelling Friedrich W.; Forlin F. (cur.)
Sui miti. Le saghe storiche e i filosofemi del mondo antichissimo
br.
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Schelling Friedrich W.; Limone V. (cur.)
Esposizione del processo della natura
br. L'"Esposizione del processo della natura (Darstellung des Naturprocesses)", trascrizione di un corso universitario che Schelling tenne a Berlino nel semestre invernale del 1843-44, è decisamente una delle opere meno conosciute dell'ultimo Schelling, ma una delle più profonde e complesse. Qui Schelling ricostruisce architettonicamente tutto il sistema di "filosofia positiva", presentato analiticamente nella "Filosofia della Mitologia" (1845-46) e nella "Filosofia della Rivelazione" (1841-44) ed affronta questioni cui si era già dedicato nel "Sistema dell'idealismo trascendentale" (1800), alla luce dei guadagni delle lezioni berlinesi degli anni '40. La dottrina delle potenze, lo spazio, il tempo, la finalità del mondo, la genesi della coscienza a partire dalla materia - questi sono alcuni dei temi che Schelling rilegge, nell'"Esposizione", in modo sistematico e secondo la nuova prospettiva della "filosofia positiva". Prima traduzione italiana. Il testo tedesco è tratto da: "Darstellung des Naturprocesses", in "Saemmtliche Werke", Cotta, Stuttgart und Ausgburg, 1858-62.
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Schelling Friedrich W.; Medri A. (cur.)
L'anima del mondo. Un'ipotesi di fisica superiore per la spiegazione dell'organismo universale
br. "A guardare gli esseri viventi, l'uomo fu colto per la prima volta dal presentimento di una originaria unità dell'ideale e del reale, e fin da allora trasferì il concetto di essere animato a tutta la natura; già nei tempi più antichi si concepì l'idea che tutto il mondo fosse pervaso da un principio animatore, detto anima del mondo. Come lo spirito è infinito soltanto nella sua finità, così è anche lo spirito visibile, cioè la natura: un progresso infinito e rettilineo di causa ed effetto non è pensabile nell'universo. Il mondo intero deve essere quindi un'organizzazione: un medesimo principio unisce la natura inorganica alla organica. Non si deve pensare che la natura segua ciecamente date norme, ma nemmeno che agisca liberamente e senza leggi. Vera è l'unione delle due cose: e così Schelling arriva alla visione di un principio originario che organizza non soltanto gli esseri viventi ma il mondo intero, un principio davanti al quale ci fermiamo come davanti all'ultimo ignoto." (Rudolf Haym)
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Schelling Friedrich W.; Tomatis F. (cur.)
Sui principi sommi-Filosofia della rivelazione 1841-42. Testo tedeesco a fronte
ril. Prima edizione critica del testo originale tedesco e traduzione italiana di due corsi universitari tenuti da Schelling in un periodo decisivo del suo ultimo pensiero, quello dell'elaborazione del rapporto fra filosofia negativa e positiva (1839-1842). "Sui principi sommi" è la trascrizione di G. M. Mittermair d'un corso tenuto nel 1839 a Monaco di Baviera. Dopo un'accurata esposizione della dottrina dei principi sommi e un'originale filosofia della natura, presenta la prima formulazione del passaggio fra filosofia negativa e positiva. Il secondo è la trascrizione pubblicata da H.E.G. Paulus nel 1843 del primo corso svolto a Berlino, nel semestre 1841/42, dedicato alla Filosofia della rivelazione: una versione originaria e sintetica del testo delle "Opere complete", ricca di approfondimenti, con acute trattazioni di teoria delle potenze, storia della filosofia moderna, dottrina trinitaria, mitologie, misteri greci e rivelazione cristiana. Ad essa è premessa la Prima lezione di Berlino. Quale monografia introduttiva viene riproposto, in veste rinnovata, il lavoro di F. Tomatis: "Kenosis del logo. Ragione e rivelazione nell'ultimo Schelling", con prefazione di X. Tilliette, il maggior studioso d'ogni tempo di Schelling. Dedicato all'ultima lunga, evolventesi e articolata fase della sua filosofia (1821-1854), riguarda in particolare il tema del passaggio fra filosofia negativa e positiva.
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Schelling Friedrich W.; Viganò F. (cur.)
La divinità di Samotracia
brossura
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Schelling Friedrich W.; Villani T. (cur.); Dalla Vigna P. (cur.)
Le divinità di Samotracia. L'introduzione a Le età del mondo
brossura
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Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph A cura di C. Tatasciore.
Bruno. Ovvero sul principio divino e naturale delle cose. Un dialogo.
cm. 15 x 21, xlvi-106 pp. Immagini della Ragione Tra gli scritti sulla cosiddetta filosofia dell?Identit?, questo occupa un posto d?eccezione grazie al suo stile dialogico. La dottrina dell?Identit? assoluta, l?unica vera, ed esoterica come i misteri greci, ? esposta proprio dal filosofo di nome Bruno, uno dei quattro personaggi coinvolti nel dialogo. Oltre a richiamare il confilosofare romantico, essi hanno anche il ruolo di illustrare quattro sistemi ?idealtipici?: materialismo, intellettualismo, idealismo e realismo. Among the writings on the so-called Philosophy of Identity, this has a great importance thanks to its dialogical style. The doctrine of the absolute Identity, the only true one, and esoteric as the Greek mysteries, is explained by the philosopher called Bruno, one of the four characters involved in the dialogue. Besides reviving the Romantic ?co-philosophized?, they also have the role of expressing four ?idealtypical? systems respectively: materialism, intellectualism, idealism and realism. 225 gr. xlvi-106 p.
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Schenetti Michela
Il dolore dell'infanzia
brossura
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Schepis Maria Felicia
Orme di viandanti. Riflessioni sulla politica dell'incompiutezza
br. Franz Kafka, Emmanuel Lévinas, Hannah Arendt, Ágnes Heller, Elie Wiesel: questi grandi autori dell'ebraismo contemporaneo si incontrano nel presente libro, dando vita a un disegno argomentativo centrato sul riconoscimento dell'incompiutezza come feconda categoria politica. Accomunati da una "radice errante", nel tempo di crisi del logocentrismo suggeriscono, ognuno dalla propria angolatura, immagini della convivenza umana alternative a quelle fornite da una forma mentis totalizzante. Chi si fa viandante, evadendo dalla compiutezza degli ordini formali per affrontare le vie incerte del mondo, sa leggere con logiche altre gli infiniti particolari del reale non del tutto risolvibili nel razionale; sa riconoscere nella contingenza le occasioni di apertura su nuove possibilità.
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Scher Amy B.
Come guarire dall'ansia, risvegliando le energie interiori
ill., br. Questo libro dimostra come sia possibile guarire dall'ansia, la quale, come afferma l'autrice, non è "solo paura" rimediabile con semplici respiri profondi o lunghe passeggiate. Nel testo Amy Scher si dedica invece a condividere le sue tecniche per curare la radice dell'ansia, con lo scopo di cambiare le vecchie convinzioni dannose e calmare il corpo che ne trattiene le energie. Grazie al suo linguaggio chiaro e al suo incoraggiamento a superare qualsiasi blocco legato all'ansia, Scher si pone al fianco del lettore con fermezza e ottimismo, accompagnandolo in questo innovativo percorso di terapia energetica. Chi utilizza le sue potenti tecniche di guarigione emotiva impara a rilasciare il bagaglio emozionale irrisolto in modo da poter diventare la versione più sana, rilassata e spensierata di sé.
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Scher Amy B.
Come guarirsi da soli, quando nessun altro ci riesce
ill., br. L'autrice narra la propria scoperta di terapie di guarigione energetiche ed emotive a seguito di un periodo in cui era stata gravemente malata senza possibilità apparenti di recupero della salute. L'aver imparato a gestire le proprie energie le ha permesso di avviarsi verso la guarigione e da questa esperienza ne è uscita rafforzata fisicamente e psichicamente. Da allora si è dedicata a insegnare ai suoi pazienti ad amarsi, accettarsi ed essere se stessi in ogni momento per raggiungere anch'essi una guarigione completa e duratura. Il testo è diviso in tre sezioni che illustrano come rimuovere i blocchi, ridurre lo stress e allinearsi alla propria vera natura. Le sue parole possono essere di aiuto fondamentale non solo per chi ha problemi fisici, ma anche per coloro che si sentono persi, tristi, ansiosi o sbilanciati emotivamente.
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Scheu René
Il soggetto debole. Sulla filosofia di Pier Aldo Rovatti
brossura
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Schianchi Alessandro
Anche i veterinari possono sorridere. Il prontuario per far pace con la propria mente e ritrovare la serenità
ill., br. In questo libro l'autore, Alessandro Schianchi, si rivolge a tutti: come veterinari, come medici e come persone. Non offre consigli su come svolgere la professione ma spunti di riflessione per poterla vivere al meglio. Attraverso pagine ricche di metafore, mostra come osservare i pensieri sia positivi sia negativi; insegna ad accoglierli, accettarli, guardarli da un'altra prospettiva. A dare loro una forma e anche il giusto posto: la mente. Aiuta a non immergersi in essi e a non lasciarsene invadere. E, soprattutto, ricorda l'importanza di vivere secondo i propri valori.
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Schiano di Tunnariello Silvia
Genitori si diventa. Come costruire un rapporto consapevole con i nostri figli
brossura
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Schiappa-Burdet Carla
Agire e pensare come Harry Potter
ill., br. E se Harry Potter divenisse una tua fonte di ispirazione quotidiana? Harry Potter è l'eroe che finalmente irrompe nella tua vita per aiutarti a superare tutte le difficoltà, babbane o magiche che siano. Insieme a Hermione, Ron e gli altri, Harry ti insegnerà a perseverare, ad avere il controllo, a essere generoso e ad ascoltare le tue emozioni. E ricorda: "La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce".
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Schiavo Lena Enrico
Un testo sugli dèi e sul mondo del paganesimo tardo-antico. Il trattato di Salustio. Osservazioni e confronti
brossura Questo lavoro è dedicato ad un testo fondamentale del paganesimo tardo-antico, venato di influssi neoplatonici: il De diis et mundo di Salustio. Passando dalla questione relativa all'identità dell'autore, si giunge alla storia manoscritta dell'opera, venuta alla luce, dopo tredici secoli di oscurità, soltanto nel 1638. Un testo nato durante la riforma religiosa di Giuliano, ovvero quando si tentò di dare nuova linfa al tradizionale politeismo greco-romano per combattere il sempre più forte e agguerrito cristianesimo. Vengono affrontate la concezione degli dèi, la provvidenza da essi esercitata e l'escatologia, strettamente connessa alla metempsicosi, professata da tutti i neoplatonici. Per concludere con uno sguardo fugace sulle sorti del paganesimo dopo Giuliano e Salustio, attraverso le più importanti tappe della sfida con il cristianesimo e con gli ultimi difensori delle antiche concezioni politeistiche nelle due zone geografiche dell'Impero, di lingua latina e greca.
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Schiavo Raffaele
Estetica della performance. Il metodo Voxechology nell'alta formazione artistica musicale e nei percorsi relazionali
br. Calcare le scene della vita. Sentire le modulazioni della diversità. Includere e non escludere. Cogliere la bellezza del contrasto. Reclamare il diritto all'unità e alla differenziazione. Ricercare la puntualità condivisa. Disporre i petali della flessibilità. Celebrare la precarietà dell'intesa e abbracciare la complessità. Chiedere cornici di senso. Rendersi disponibili alla critica alternanza. Contrapporre principi estetici. Ascoltare la rigidità e le sue molteplici risonanze. Riflettere Echo. Riflettere Narciso. Una serie di tematiche indiscutibilmente umane in un piccolo saggio stravagante, pensato per istruire alla buona riuscita di una performance, che da critica esposizione di sé diventa anche nuovo addestramento alle relazioni d'aiuto. Una condotta utile agli artisti del cambiamento, perché possano realmente imparare a desiderarlo. Prefazione Carlo Sini.
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Schiavon Georgia
Felicità antica e infelicità moderna. L'epicureismo e Leopardi
br. Pur mutuando la sua concezione di materia eterna e increata dalla fisica greca, nella fattispecie da quella di Stratone di Lampsaco, che nel dibattito moderno si contende con quella di Epicuro lo status di modello di materialismo coerente, Leopardi rompe con la filosofia antica. La sua riflessione porta infatti alle estreme conseguenze l'esito scettico del pensiero moderno, che, nonostante la sua negazione del platonismo, ha continuato a sostenere l'esistenza dell'assoluto. Per Leopardi la realtà non ha alcun fondamento: il principio delle cose è il nulla. Egli sovverte il razionalismo che ha imperato nella filosofia occidentale fin dalle sue origini greche. Anche quando è fondata su una visione della natura meccanicistica e ateleologica, l'etica greca rimane intellettualistica: l'epicureismo identifica nella conoscenza della verità il phàrmakon, il rimedio contro il dolore, condannando la sentenza silenica. Per Leopardi, erede della sapienza del Sileno e di Salomone, la ragione, che conosce "l'infinita vanità del tutto", vede nell'eternità dell'annullamento la "medicina di tutti i mali".
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Schiavone Aldo
Progresso
brossura Una parola che sembra quasi da evitare, un ricordo di tempi lontani e di perdute ingenuità intellettuali. Eppure, l'idea di progresso esprime qualcosa di profondo e di essenziale: una rappresentazione della storia senza la quale la nostra identità e la nostra capacità di progettare il futuro sono a rischio. Scritte appena prima che iniziasse la crisi del Coronavirus, queste pagine, cui tocca oggi la più implacabile delle verifiche, si interrogano sulla funzione progressiva della tecnica e della scienza, che non sono una potenza estranea: sono nostre figlie, siamo noi.
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Schiavone G. (cur.); Martina D. (cur.)
L'utopia: alla ricerca del senso della storia. Scritti in onore di Cosimo Quarta
brossura Il presente volume si compone di tre parti: Utopia e distopia: i concetti e i problemi, L'utopia nella storia, L'utopia nella vita quotidiana e problemi di attualità, in cui sono raccolti saggi e scritti di illustri studiosi nazionali ed esteri, che affrontano vari argomenti di grande interesse, declinati in senso utopico, al fine di evidenziare il loro affetto e la loro stima nei confronti dell'amico e collega Cosimo Quarta, per la sua dedizione ultraquarantennale al pensiero utopico, e per il suo costante impegno a formare generazioni di giovani criticamente maturi, protesi a costruire una società secondo giustizia, essendo costantemente stimolati, sorretti e guidati dalla speranza utopica, la quale apre e amplia gli spazi del futuro, senza i quali nessuna progettualità è possibile. Un libro, dunque, scritto a più mani, in cui il lettore può trovare tutti gli elementi necessari per comprendere l'utopia non come l'unica strada, ma come una delle strade principali per tentare la ricerca del senso della storia, del quale ogni essere umano ha bisogno, per orientarsi, pensare e agire responsabilmente, in vista della costruzione di una società giusta e fraterna, cui l'umanità da sempre aspira.
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Schiavoni Andrea
Amore, liquidità e stalking. Breve disamina sull'amore liquido dei nostri tempi
br.
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Schiavoni Giulio
Walter Benjamin il figlio della felicità. Un percorso biografico e concettuale
br. Questa monografia ripercorre il pensiero e la vita del saggista berlinese offrendo un'aggiornata ricognizione d'insieme della sua prismatica e proteiforme personalità, intrecciando vicenda biografica e riflessione concettuale, sulla base dei materiali resisi disponibili con il concludersi dell'edizione critica dei suoi scritti e della sua corrispondenza presso l'editore Suhrkamp di Francoforte, oltre che in seguito alla pubblicazione di documenti relativi soprattutto alle sue ultime tragiche ore di vita alla frontiera franco-spagnola nel vano tentativo di sfuggire alla Gestapo. Alla luce di un'inarrestabile tensione alla felicità, continuamente messa in scacco dalla sconfitta e dall'"oscurità" dell'epoca storica, si ricostruisce così il "passaggio" di Benjamin per le molte vie della cultura otto-novecentesca attraverso i vari campi del sapere. Se ne documentano la strabiliante rete di "incroci" e di contatti con personalità della cultura a lui contemporanea (da Scholem a Brecht, da Rosenzweig a Bloch e ad Adorno), la novità delle ricognizioni sul Moderno e sulla metropoli, l'interesse sperimentale per i media, le riflessioni sul linguaggio e sulla traduzione, l'attenzione per i mutamenti intervenuti nell'architettura, nella fruizione estetica e nell'arte di raccontare e narrare, l'intreccio fra teologia e marxismo, le passioni collezionistiche, l'amore per la letteratura infantile, le strategie critiche nell'accostarsi al Barocco, al Romanticismo e all'opera di grandi scrittori.
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Schiller Friedrich; Boffi G. (cur.)
L'educazione estetica dell'uomo. Testo tedesco a fronte
br. La Rivoluzione francese e il suo tragico epilogo influenzarono essenzialmente la letteratura e la riflessione tedesche posteriori al 1789. La "serie di lettere" sull'educazione estetica scritte da Schiller nel 1793, per ringraziare il principe Friedrich Christian von Holstein-Augustenburg del sostegno ricevuto in un momento di grave difficoltà, appartengono al diffuso percorso da una prima fase di entusiasmo a una di disincanto, quando non di dichiarata avversione. Quella prima serie di lettere andò distrutta nel 1794 durante un incendio del palazzo reale di Copenaghen. Su invito del principe, Schiller scrisse un nuovo trattato sull'educazione estetica mantenendo la forma epistolare. Lo arricchì di ulteriori riflessioni ed espunse i numerosi riferimenti diretti ai tumulti rivoluzionari presenti nella prima redazione. A emergere è l'appello all'autodeterminazione e alla formazione estetico-politica, a un'educazione estetica necessaria per tentare di ripristinare l'equilibrio classico di forma e vita. Pur nella consapevolezza dell'impossibile totalizzazione degli ideali di libertà, bellezza, umanità, si trattava (e con ogni probabilità è un compito per varie ragioni ancora urgente) di provare a ricomporre realisticamente nella natura umana stessa, e mediante l'arte teatrale, l'interezza e la totalità frante. Un tentativo per far fronte al buio dei tempi e alle menti offuscate, voraci di sogni e utopie. Il saggio introduttivo ricostruisce il contesto storico-genetico dell'opera e ne discute i problemi fondamentali. Le note al testo illuminano puntualmente singoli passi e riferimenti talora solo impliciti. Le parole chiave focalizzano i termini concettuali delle argomentazioni su cui si costruisce l'intera opera. La bibliografia propone sia titoli indispensabili per la comprensione del capolavoro schilleriano sia titoli per un suo più ampio inquadramento. Il testo tedesco a fronte è quello dell'edizione canonica di riferimento dei Schillers Werke.
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Schiller Friedrich; Di Maio D. (cur.); Tedesco S. (cur.)
Kallias. Grazia e dignità
br. Vengono qui tradotte in lingua italiana in forma integrale le lettere che Schiller inviò tra gennaio e febbraio 1793 all'amico Körner con l'intento di raccogliere e discutere le idee per il progettato dialogo "Kallias o della bellezza: opera che mai, però, vide la luce. Esse accompagnano il lettore nel tormentato e ambizioso progetto schilleriano di presentare "quel concetto oggettivo del bello, di cui Kant dispera". La loro lettura si presenta, altresì, come un'adeguata introduzione al saggio "Grazia e dignità", pubblicato nello stesso anno, nel quale Schiller del resto chiaramente allude al dialogo incompiuto, laddove parla di "un'analitica del bello". "Grazia e dignità" è nella fattispecie il primo, e decisivo, dei saggi di estetica di Schiller, che molto deve alle riflessioni esposte all'amico Körner. In esso Schiller si confronta con il pensiero di Kant, ripensando e sottoponendo a sviluppi definitivi sia la prospettiva estetica della "Critica della facoltà di giudizio" sia la morale kantiana. In "Grazia e dignità" confluiscono, per trovare nuove strade e nuove aperture, tanto l'esperienza teatrale e poetica quanto i giovanili studi medici di Schiller.
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Schiller Friedrich; Negri A. (cur.)
Lettere sull'educazione estetica dell'uomo. Callia o della bellezza
brossura
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Schiller Friedrich; Pinna G. (cur.)
Il corpo e l'anima. Scritti giovanili
br. Questo libro presenta in traduzione italiana tre scritti risalenti agli anni 1780-1786: le due dissertazioni "Filosofia della fisiologia" e "Saggio sul rapporto tra natura animale e natura spirituale dell'uomo" e il saggio epistolare "Dialoghi filosofici", che riflette le posizioni metafisiche del giovane Schiller nel quadro del dibattito illuministico tra materialismo e spiritualismo.
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Schiller Friedrich; Reitani L. (cur.)
Del sublime
br. «L'angoscia della caducità è il vero punto di partenza di Schiller. Nulla è più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità di fissare per sempre la pienezza dell'essere. «Anche il bello deve morire!» è la solenne esclamazione iniziale di una delle sue più compiute composizioni liriche, la «Nänie». E la morte è anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Privata di questa sua tragica dimensione, la cultura estetica rischia di diventare una cultura della menzogna, un occultamento della caducità dell'esistenza e delle sue forme. Il sublime deve quindi «accompagnarsi al bello», nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la razionalità delle forme, l'orrore della caducità; mentre la cultura della mera bellezza è denunciata come mistificazione, come cultura della décadence. Il sentimento del sublime è dunque un gesto di rinuncia: di riconoscimento dei limiti della soggettività; ma è anche un gesto di utopia: di fondazione del proprio essere nel mondo. La tragicità dell'esistente, i limiti del sensibile (dell'intelletto) si rovesciano continuamente nel sentimento del sublime in valore, nella percezione dell'infinità della natura razionale dell'uomo.» (Dallo scritto di Luigi Reitani)
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Schinaia Cosimo
Interno esterno. Sguardi psicoanalitici su architettura e urbanistica
br. Risulta sempre più necessario rivolgere l'attenzione alla complessità del sistema simbolico che unisce gli abitanti alle case e alle città attraverso un fruttuoso confronto fra sapere architettonico, sapere urbanistico e sapere psicoanalitico. Architetti, urbanisti e psicoanalisti possono arricchire le specifiche competenze, assumendo altri vertici di osservazione per giungere a una visione generale della relazione tra risorse, individuo e territorio e, quindi, a una sostenibilità psicologica e ambientale che favorisca il benessere dell'uomo. La cura della sofferenza mentale da parte degli psicoanalisti e la ricerca sull'ambiente da parte di architetti e urbanisti, possono trovare buoni livelli di integrazione all'interno di progetti di collaborazione, convergendo in una visione comune di quella dimensione abitativa in cui si situa il complesso e articolato intreccio di bisogni biologici e funzioni simboliche che dà origine a una determinata disposizione e utilizzazione degli spazi. Spazi pubblici e spazi privati: quartieri, case, scuole, musei, carceri, ospedali, comunità terapeutiche, ma anche stanze di analisi, insomma i contenitori della nostra esistenza.
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Schinaia Cosimo
Pedofilia e psicoanalisi. Figure e percorsi di cura. Nuova ediz.
br. Un cuore di bambino nel corpo e nella mente di un adulto: così descrivono se stessi i pedofili, appellandosi talora anche all'etimo per protestare la liceità del loro «amore per i bambini». Bambini in realtà fantasticati come esseri adultizzati, privi di consistenza emotiva autonoma. Di tale «amore» che corrompe e oltraggia il proprio oggetto, e può spingersi a esiti estremi, i pedofili avvertono l'esecrazione sociale, ma in genere ne vivono la dinamica interna in un modo aconflittuale ed egosintonico che riesce a silenziare la totale mancanza di empatia verso le vittime delle loro condotte molestanti. Di fronte a questo agglomerato perverso di eros e distruttività spetta ai curanti - psichiatri, psicoanalisti e psicoterapeuti - innanzitutto riconoscere, da vertici osservativi diversi, il polimorfismo delle organizzazioni mentali che lo strutturano: primo atto di un percorso terapeutico accidentato e disturbante, anche per i pesanti effetti controtransferali. Addentrarsi nelle aree di clandestinità della mente pedofila, e disarticolare finalmente una categoria-omnibus, ereditata dall'alienistica criminologica ottocentesca e presente ancora oggi con genericità nella letteratura specialistica, è il merito del saggio di Cosimo Schinaia. A diciotto anni dalla prima edizione, tradotta in sei lingue e divenuta il testo di riferimento internazionale per gli studi sulle pedofilie, ormai dichiaratamente plurali, Schinaia aggiorna qui sia l'esperienza clinica sia l'analisi dell'orizzonte socio-culturale in cui esse prosperano, tra nuove dimensioni virtuali e antiche omertà che poco a poco si sgretolano. Prefazione di Francesco Barale.
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Schininà Elisa
Noi voci invisibili
br. In questo testo, come un alpinista che affronta il tormento della fatica per scelta, l'autrice ha deciso di ripercorrere e analizzare tutti i gradi del travaglio che le ha procurato la malattia, senza compiangersi, con una scrittura piana e temperata; anche in lei la volontà di conoscere ha prevalso sulla sofferenza, dominata e sconfitta, seppure brevemente, attraverso l'analisi e la descrizione di quanto le stava accadendo. Elisa Schininà conosceva la potenza delle parole che hanno il dono di creare la realtà, anche quella impalpabile, torbida e strisciante della malattia mentale, per renderla comprensibile a se stessa e agli altri. In questo senso il libro rappresenta la sua Passione nelle due accezioni; quella del delirio che l'ha accompagnata verso l'esito finale e quella verso se stessa, la vita e gli altri a cui ha deciso di donare la sua esperienza, senza reticenze o ipocrisie. Una realtà bifronte nella quale la storia dell'autrice/protagonista ci appare attraverso una lente deformata con due Elisa che si parlano e si affrontano severamente per la vita e per la morte.
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Schintu Aura
Analisi del rapporto tra scienza e filosofia in Voltaire e Schlick
br. Il rapporto tra scienza e filosofia è controverso sin da quando quest'ultima si è effettivamente separata dalla prima in una disciplina a sé. Ma la separazione è così netta? Cosa rimane alla filosofia se le si toglie la scienza in un mondo dove le discipline scientifiche aumentano costantemente? La filosofia ha senso da sola? Infine, cos'è la filosofia? Questi quesiti hanno fatto parte del dibattito filosofico per secoli e diversi autori, hanno dato diverse risposte, qui vediamo l'ottica particolare di due filosofi, Voltaire e Schlick, lontani nel tempo (uno vissuto prima della rivoluzione francese e l'altro sulla soglia della seconda guerra mondiale) e nello spazio (il primo in Francia il secondo in Austria).
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Schira Roberta
Cucinoterapia. Curare, accudire, amare se stessi e gli altri con il cibo
ill., br. Odiato o amato, preparato con cura o consumato al volo, il cibo è sempre in cima ai nostri pensieri, anche quando non vogliamo. Lo sa bene chi, in un momento d'ansia, si ingozza di salatini e patatine; o chi, per lenire un dispiacere, divora un panettone intero. Ma il cibo è molto più che la valvola di sfogo delle nostre tensioni: il cibo è nutrimento e vita, è cura e attenzione, è socialità e comunicazione. Cucinare diventa quindi un atto profondamente creativo, giocoso, rassicurante, in cui ogni fase della realizzazione di una ricetta diventa un momento prezioso, da godere da soli o condividere con gli altri: preparare gli ingredienti, manipolare la materia, attendere la cottura, assaggiare. Fino al momento più bello e più atteso, quello del convivio. Con Cucinoterapia, la psicologa del gusto Roberta Schira ci accompagna dietro ai fornelli in un viaggio che, passando attraverso la psicologia e le abitudini, dall'infanzia alla vecchiaia, svela i pregi e i benefici del cucinare e offre meravigliose "ricette", golose e salutari per la mente, il cuore e il palato.
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Schirach Ferdinand von; Kluge Alexander
La gentilezza della ragione
br. Se un'intelligenza extraterrestre si avvicinasse alla Terra, vedrebbe di lontano quel puntino celeste che è il nostro pianeta. Ma il suo sguardo si soffermerebbe anche su minuscoli segnali luminosi, una sorta di presenza spirituale coerente: la traccia lasciata dai grandi pensatori di ogni epoca. Si aprono così, con quest'immagine visionaria, le cinque conversazioni che compongono "La gentilezza della ragione". Alexander Kluge e Ferdinand von Schirach, intellettuali, scrittori ma anche giuristi, si incontrano, dialogano, si completano, si contrappongono, come in quell'agorà dove Socrate cercava discepoli ma anche contraddittori. Proprio come nella piazza ateniese, in queste pagine Kluge e von Schirach discorrono di grandi temi morali partendo dallo spunto di quelli che possono riduttivamente definirsi casi giudiziari, con l'acume analitico degli uomini di diritto, ma anche con lo «sguardo nel cuore umano», come lo chiamava Schiller, dei letterati. A cominciare dal caso di Socrate, della sua rinuncia all'autodifesa e della conseguente condanna a morte. A seguire con Voltaire e la sua pubblica battaglia per riabilitare, in maniera postuma, l'innocenza di Jean Calas, un uomo giustiziato in modo atroce. E con Heinrich von Kleist e il suo racconto del Trovatello per indagare la malvagità e, in ultima istanza, la solitudine estrema dell'essere umano. Tre figure fondamentali per il pensiero occidentale, accomunate, secondo gli autori, da una razionalità "gentile", che mai rinuncia al mito e alla trascendenza. Come una Wunderkammer rinascimentale, questo libro è una stanza delle meraviglie che trabocca di suggestioni antiche e nuove per ragionare di questioni fondamentali come il diritto e la società, i pericoli della democrazia diretta e dei social media, la realtà e la sua rappresentazione, la verità autonoma della letteratura. Per definire cosa in fin dei conti ci rende realmente umani.
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Schiralli Rosanna; Mariani Ulisse
Le emozioni che fanno crescere. Come rendere autonomi e sicuri i nostri figli
br. L'educazione alle emozioni è un nuovo modello educativo che attiva le connessioni affettive ed emozionali tra genitori e figli utilizzando alcune strategie, tecniche e modalità relazionali che consentono di rendere i bambini e i ragazzi più autonomi, forti e sicuri, prevenendo fenomeni quali il bullismo o le dipendenze. Un format educativo flessibile, versatile e pensato per essere compatibile con i ritmi stressanti e accelerati di oggi, la cui applicazione su bambini, preadolescenti e adolescenti sembra aver dato buoni risultati. Questo testo fornisce a tutti i genitori gli strumenti per mettere in atto, concretamente, questa nuova strategia educativa: regole fruibili e utili consigli che permettono di dotare i figli della migliore "valigia della sicurezza" per affrontare la vita.
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Schirinzi Silvio Valerio
Scepsi e verità. La critica hegeliana al soggettivismo (1793-1802)
brossura Il pensiero hegeliano è caratterizzato dalla convinzione che l'erompere della soggettività sia il segno che contraddistingue la modernità. Il punto di partenza della riflessione filosofica moderna non è più l'oggetto, concepito come essere, uno, Dio, ma il soggetto stesso. Il pensiero pone ad oggetto di indagine non più qualcosa di estraneo a sé, ma se stesso e in questa autoriflessione si trasforma nel fondamento della realtà. Il pensiero pone ad oggetto di indagine non più qualcosa di estraneo a sé, ma se stesso e in questa autoriflessione si trasforma nel fondamento della realtà. Allo sviluppo del soggettivismo è strettamente connessa l'altra grande categoria della modernità e cioè la scissione. La filosofia moderna elevando un solo principio della realtà all'incondizionato, in questo caso la soggettività, sancisce definitivamente la scissione, l'opposizione tra il pensiero e l'essere. Analizzando gli scritti giovanili fino a Fede e Sapere, si è voluto mostrare come il pensiero hegeliano, pur essendo influenzato da Kant, è mosso sin dall'inizio, dall'intento di superare la scissione e le filosofie della soggettività. Per Hegel la filosofia è chiamata a togliere, a superare la scissione, anzi come dirà nella differenza; quando la potenza dell'unificazione scompare dalla vita degli uomini, allora sorge il bisogno della filosofia.
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Schirner Marcus
I mondi del pendolo. Grande manuale del pendolo per principianti ed esperti. Nuova ediz.
ill., br. Un manuale ideato per la pratica diretta e immediata. Anche gli esperti vi troveranno un gran numero di nuove informazioni, identificando le particolari sensibilità personali verso le emanazioni, le vibrazioni, le sensazioni, le impressioni che per mezzo del pendolo si possono percepire. Il pendolo è un amplificatore che evidenzia le percezioni del radiestesista, ossia del rabdomante, colui che utilizza il pendolo. Markus Schirner si propone di risvegliare in noi questa sensibilità alle radiazioni. Praticata all'interno dei monasteri delle più diverse tradizioni (indù, cristiana, buddista), questa scienza è nota anche a livello popolare grazie a persone particolarmente dotate che hanno messo al servizio della comunità la loro capacità di individuare sorgenti d'acqua o di soddisfare diversi tipi di esigenze. Oltre 75 tavole tematiche di grande formato, con diagrammi, schemi e illustrazioni a colori, permettono di avvicinare materie diverse e fino ad ora inesplorate alla luce dei rilevamenti effettuati con il pendolo. Alcune tavole riguardano: Acqua. Clima. I Chakra. Meridiani. Fiori di Bach. Fiori californiani. Oli eterici. Alberi. Fumigazioni. Diagnosi. Terapie. Omeopatia. Sali di Schüssler. Vitamine. Sali minerali. Erbe medicinali europee, cinesi e indiane. Colori. Pietre preziose. Tecniche di meditazione. Reincarnazione. Enneagramma. Questioni esistenziali. Rune. Totem e Ruota di Medicina. I Ching. Astrologia. Tarocchi.
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Schlegel Friedrich; Lacchin G. (cur.)
Sullo studio della poesia greca. I greci e i romani. Saggi storici e critici sull'antichità classica
br. Pochi sono i testi filosofici in grado di cogliere le grandi svolte epocali. Questo saggio che Friedrich Schlegel pubblica nel 1797 con il chiaro intento di dare una svolta decisiva alla celebre querelle des Anciens et des Moderne, è senza dubbio una di queste. Neanche il ritardo sopravvenuto alla sua pubblicazione, che gli impedisce di uscire prima del celeberrimo saggio di Schiller "Sulla poesia ingenua e sentimentale", lo privano di questo importante significato. Con il testo del giovane Schlegel si inaugura infatti una nuova querelle, quella che chiama in causa la legittimità e l'autonomia stessa della modernità estetica e che definisce la paradossalità del nuovo compito che essa ci impone, cioè quello di riconquistare un'origine collocata nel futuro. "Se il presente non va paragonato all'antico ma avvalorato nella sua autonomia - ecco che anche il suo volto conflittuale e lacerato può far mostra di sé al mondo senza timore di venir disconosciuto o, peggio ancora, respinto. Lo stato conflittuale del presente in contrasto con l'armonia che domina l'antico schiude così la via a una a un'autoriflessione storica dell'estetica".
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Schlegel Friedrich; Lacchin G. (cur.)
Sullo studio della poesia greca. I greci e i romani. Saggi storici e critici sull'antichità classica
br. Pochi sono i testi filosofici in grado di cogliere le grandi svolte epocali. Questo saggio che Friedrich Schlegel pubblica nel 1797 con il chiaro intento di dare una svolta decisiva alla celebre querelle des Anciens et des Moderne, è senza dubbio una di queste. Neanche il ritardo sopravvenuto alla sua pubblicazione, che gli impedisce di uscire prima del celeberrimo saggio di Schiller "Sulla poesia ingenua e sentimentale", lo privano di questo importante significato. Con il testo del giovane Schlegel si inaugura infatti una nuova querelle, quella che chiama in causa la legittimità e l'autonomia stessa della modernità estetica e che definisce la paradossalità del nuovo compito che essa ci impone, cioè quello di riconquistare un'origine collocata nel futuro. "Se il presente non va paragonato all'antico ma avvalorato nella sua autonomia - ecco che anche il suo volto conflittuale e lacerato può far mostra di sé al mondo senza timore di venir disconosciuto o, peggio ancora, respinto. Lo stato conflittuale del presente in contrasto con l'armonia che domina l'antico schiude così la via a una a un'autoriflessione storica dell'estetica".
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Schleiermacher Friedrich D.; D'Angelo P. (cur.)
Estetica
brossura
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Schleiermacher Friedrich; Bondì D. (cur.)
Scritti di filosofia e religione 1792-1806. Testo tedesco a fronte
ril. I testi presentati in questo volume documentano il percorso intellettuale e religioso del giovane Schleiermacher dalle prime prove filosofiche agli anni della maturità. Nati dal cuore dell'epoca dei lumi, i Discorsi sulla religione e i Monologhi contribuirono, insieme ai libri pubblicati negli stessi anni da Fichte, Schelling e Hegel, a decretarne il tramonto. A monte della loro stesura sta un ampio spettro di riferimenti che dall'etica aristotelica rimanda alle metafisiche di Spinoza e di Leibniz e investe criticamente le opere consacrate da Kant alla morale. In concordia discors con la cerchia romantica, Schleiermacher poneva al centro della sua meditazione il sentimento dell'infinito e la libertà. Per la sua concezione anticonvenzionale della fede entrava così in sospetto d'eresia presso le gerarchie della chiesa riformata, mentre l'«alto senato dei conservatori» non esitava a tacciare di irrazionalismo la sua opera. Invero, il suo pensiero giovanile culminava in un'etica positiva e pluralistica orientata al bene supremo della socialità come sfera di approfondimento, non di soppressione, dell'individualità. In questo senso Schleiermacher intendeva levare lo sguardo dalla pianura del presente e si considerava un cittadino profetico del mondo futuro.
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Schlick Moritz
Forma e contenuto
br. Il saggio "Forma e contenuto2 riprende una serie di lezioni tenute da Schlick a Londra nel 1932, e può essere considerato la più organica esposizione della teoria della conoscenza elaborata dal filosofo in quegli anni. È un testo assai elegante e chiaro che pone l'accento fin dal titolo su una distinzione tipica della filosofìa neopositivistica: Schlick sostiene la tesi della radicale inconoscibilità e inesprimibìlità del contenuto intuitivamente esperibile e dell'impossibilità di cogliere la natura qualitativa delle cose. L'unica conoscenza effettivamente possibile è quella relativa ai rapporti strutturali tra i fenomeni offertaci dal sapere scientifico. Il libro è completato da due brevi scritti, di respiro più schiettamente speculativo, che danno conto di due aspetti molto importanti dell'empirismo logico: il primo, della polemica con l'interpretazione neokantiana e cassireriana della teoria della relatività; il secondo, della critica alla concezione husserliana e fenomenologica dell'apriori materiale e al bergsonismo.
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Schlick Moritz; Severino E. (cur.)
Sul fondamento della conoscenza
br. Lo scritto che qui presentiamo è un articolo apparso nel 1934 sulla rivista «Erkenntnis», uno dei più efficaci strumenti di diffusione delle teorie sostenute nel circolo di Vienna e in generale dai filosofi neopositivisti. Qui Schlick difende, contro l'ala fisicalistica del neopositivismo, l'impostazione empiristica originaria del movimento. Neurath replicherà e, insieme a Carnap, altri parteciperanno a questa polemica, ormai conosciuta sotto la denominazione di "polemica dei protocolli", che, come lo stesso Carnap riconoscerà, riguarda il problema centrale dell'epistemologia o della riflessione filosofica sulla scienza. A riprova del fatto che le critiche più radicali e più rigorose mosse alla filosofia e alla metafisica, che è il cuore del filosofare, vanno ricercate nella filosofia stessa e nella sua storia. Contribuiscono anzi essenzialmente a costituire quella tensione interna del pensiero, quella dialettica, senza di cui non esisterebbe filosofare autentico.
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Schmale-Riedel Almut
La rabbia delle donne. Perché esplode e come sfruttare il suo potenziale nascosto
br. Da sempre la rabbia ha una cattiva fama, è considerata un'emozione sgradevole e deprecabile. In generale, quindi, tendiamo a provare nei suoi confronti una certa paura e a non concederle spazio, che si tratti della nostra o di quella altrui. Questo vale in particolare per le donne: di fatto, una donna che esprime liberamente la propria rabbia viene definita stizzosa, isterica o eccessivamente drammatica. Per questo, le donne più degli uomini hanno la tendenza a rimuoverla e a nasconderla, in primis a se stesse, dietro il volto dell'amarezza, della delusione, del dolore. In realtà, ogni arrabbiatura vuole manifestare un bisogno non soddisfatto e, sovente, un potenziale non sfruttato, che sarebbe invece molto più conveniente saper comprendere e accogliere. Almut Schmale-Riedel ha indagato come la rabbia si declina nell'universo femminile, per scoprire le peculiarità con cui le donne la vivono e come possono trasformarla in un loro punto di forza. Questo libro e gli esercizi pratici che propone vi aiuteranno a riconoscere e sciogliere le diverse tipologie di collera e a sfruttarle per la crescita personale, come prezioso orientamento verso la vostra vera identità e i vostri reali bisogni.
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Schmid Verena
Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita
ill., br. In una modernità dove predomina il parto chirurgico e farmacologico si sta perdendo il sapere della nascita, del suo percorso emozionale e iniziatico, della sua funzione importante per gli effetti duraturi su corpo e psiche della persona che nasce e per la salute psicofisica della donna. Questo libro vuole riportare l'attenzione all'essenza della nascita, a quello che è in gioco a livello profondo per la donna, per il bambino-persona nascente, per l'uomo, per fratelli e sorelle e vuole proporre dei riferimenti per nuovi modelli di ruolo possibili, adatti alla vita moderna. Con un linguaggio diretto, semplice e figurativo, vuole allo stesso tempo toccare le emozioni, in modo tale che chiunque vi si possa riconoscere e trasmettere un sapere che può diventare strumento di accompagnamento. Vuole parlare della dimensione umana, personale e sociale della nascita.
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Schmid Wilhelm
La pienezza della vita
br. Viviamo in un'epoca in cui la promessa di una felicità permanente ha ormai rivelato i suoi limiti: tutte le presunte "formule per la felicità" hanno disatteso le aspettative dell'uomo contemporaneo, che troppo spesso si ritrova insoddisfatto proprio a causa della sua pretesa di essere felice a tutti i costi. In «La pienezza della vita», raccolta di brevi riflessioni su un'idea differente di felicità, Schmid si rifà alla tradizione filosofica del "frammento" tanto cara a Montaigne. L'autore presenta cento "frammenti", appunto, di una felicità ampia e concreta, derivante dalla complessità della vita, invitando il lettore ad apprezzarne la contraddittorietà fatta di gioia e angoscia, di speranza e delusione. Perché accettare le diverse sfumature di ogni momento, cogliendone i frammenti di felicità presente o passata, possibile o impossibile, sognata o perduta, è infatti l'unico mezzo che abbiamo per poter godere della pienezza della vita.
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Schmid Wilhelm
Serenità. L'arte di saper invecchiare
br. "Da molto tempo l'arte di vivere è il tema di cui mi occupo, non perché la possieda, ma perché ne ho bisogno". Nessuno può insegnarci come vivere né come invecchiare con serenità. E questo di certo non è l'intento del libro che avete tra le mani. Piuttosto, Schmid suggerisce "dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti". Se l'ars vivendi implica la consapevolezza della propria mortalità, accettarla porta ad abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia. Come un moderno Montaigne, con la leggerezza dei grandi pensatori, l'autore ragiona sul concetto principe della filosofia occidentale: la serenità. Da Epicuro in poi i filosofi si sono interrogati sul principio dell'atarassia, stella polare che orienta l'uomo nel suo cammino. Oggi questo cammino è diventato una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile, di un futuro che non è mai presente. La vecchiaia è una minaccia, non il coronamento di un'esistenza piena. Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio di cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi "con la maggiore tranquillità possibile". Vivere non è morire, ma affinare l'arte di saper invecchiare.
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Schmid-Guisan Hans; Cecchetti R. (cur.)
Come il giorno e la notte
br.
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Schmidt Alfred; Bellofiore R. (cur.)
Il concetto di natura in Marx
br. "Al cuore dell'impostazione del volume sta essenzialmente una duplice prospettiva, che dà corpo e sangue al materialismo di Schmidt: per un verso, una lettura del rapporto tra essere umano e natura come relazione tra soggetto e oggetto nel lavoro; per l'altro verso, il medesimo rapporto come definizione dell'originalità di Marx sul terreno della teoria della conoscenza. Il primo versante definisce l'anti-idealismo dell'autore del Capitale; il secondo versante chiarisce in che senso Marx si ponga sulle orme di Hegel. La compenetrazione di natura e società avviene all'interno della natura: una valida teoria della società si dà solo sul presupposto di un materialismo naturalistico, per cui mai la natura può essere intesa come un derivato rispetto all'idea. Il punto di partenza non è lo Spirito Assoluto ma gli esseri umani in carne ed ossa." (dalla introduzione di Riccardo Bellofiore)
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