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‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Pietro Apostolo, detta in Monteorio sul Gianicolo de Padri reformati di San Francesco‎

‎Bella veduta della chiesa di S.Pietro in Montorio. La chiesa, fondata nel Medioevo per i monaci dell'Ordine di Celestino V, fu affidata da papa Sisto IV ai frati Francescani. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautuful view of the church of San Pietro in Montorio was built on the site of an earlier 9th-century church dedicated to St. Peter on Rome's Janiculum hill. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB 4725,169‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata al nome di Giesù de Padri Giesuiti nel Rione della Pigna‎

‎Veduta panoramica di piazza del Gesù che mostra, al centro, l'omonima chiesa affiancata dalla Casa Professa dei Gesuiti, e ai due lati i palazzi circostanti. Sul lato sinistro è visibile una parte di Palazzo Altieri; di fronte, palazzo Petroni Cenci Bolognetti. Sullo sfondo, si distingue palazzo S. Marco. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of church of the Gesù and the Casa professa dei Gesuiti. It also shows: Altieri Palace on the left; Petroni Cenci Bolognetti palace on right. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di Santa Maria della Scala de PP. Carmelitani Scalzi nella Regione di Trastevere‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.173‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Piazza e Palazzo sul Quirinale detto Monte Cavallo‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the second state, with the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Esterno della Basilica di S. Giovanni in Laterano‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Piazza di Monte Cavallo.‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Arco di Settimio Severo‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Tempio di Antonino e Faustina‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Avanzi del Foro di Palladio‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Arco di Tito‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Tempio di Giove Tonante‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847.An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Colonna di Foca‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Tempio di Vesta‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana dell' acqua Paola in S. Pietro Montorio‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana dell'Acqua Felice a Termini‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana Farnese nella Piazza di Farnese‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana del Tritone in Piazza Barberini.‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana de' Cavalli Marini in Villa Borghese‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana esistente nella Piazza della Bocca della Verità‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana del Moro nella Piazza Navona‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Fontana dell'acqua Paola a Ponte Sisto‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Obelisco Esquilino a S. Maria Maggiore‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎AMICI Domenico‎

‎Obelisco Sallustiano della Trinità de' Monti‎

‎Della serie “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” di Domenico Amici, edita a Roma da Giovanni Raffaelli nel 1847.Si tratta di una delle prime edizioni a comprendere insieme le tre serie di vedute di Roma di Domenico Amici, precedentemente pubblicate: Raccolta delle Principali Vedute di Roma Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma Raccolta delle Vedute dei Contorni di Roma Le tavole sono datate dal 1832 al 1847. Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. From the series “Raccolta delle Principali Vedute di Roma…” with plates engraved by Domenico Amici, published in Rome by Giovanni Raffaelli in 1847. An early editions of Amici's three series of Roman views, containing a total of 86 finely etched folio plates of the architecture (43 plates), fountains and monuments (30 plates), and outskirts of Rome (13 plates).The dates of the etchings range from 1832 to 1847. Captions in Italian. Etching, in very good condition.‎

‎Vergelli Giuseppe Tiburzio (Recanati, 1629 – 1700 circa)‎

‎Veduta della Magnifica Basilica di S. Pietro in Vaticano dalla parte opposta la prima delle nove Chiese Architett. di Michel‎

‎Veduta della serie Il nuovo splendore delle fabriche in prospettiva di Roma moderna : fatte restaurare dalla fel. mem. di Papa Alessandro VII : nuouamente intagliato sotto il felice pontificato di N.S. Papa Innocentio XI copiate dalle stampe di gia intagliate da Gio. Batt. Falda da Valdugia; da Matteo Gregorio Rossi, Romano ... [Matteo Gregorio Rossi] in Piazza Nauona all' insegna della Stampa, l'anno 1686 [-1688], edita in 3 volumi tra il 1686-1688, da Matteo Gregorio de Rossi. Dopo l'incredibile successo de del Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna. Libro primo (secondo, terzo) opera in 3 volumi, con le incisioni di Giovanni Battista Falda, edita da Gian Giacomo de Rossi della tipografia alla Pace, tra il 1665 e il 1669, la tipografia dei De Rossi con sede in piazza Navona, all’epoca diretta da Matteo Gregorio, tentò un'operazione commerciale allora ben diffusa: pubblicare un’opera analoga che potesse concorrere con quella del Falda. Nascono così i 3 volumi de Il nuovo splendore, editi tra il 1686 e il 1688, con incisioni realizzate da Giuseppe Tiburzio Vergelli copiando quelle del Falda, o imitandone lo stile in quelle di sua creazione originale. L’opera viene dedicata a Urbano Barberini, principe di Palestrina; nel titolo si dichiara apertamente la fonte delle tavole: copiate dalle stampe di gia intagliate da Gio. Batt. Falda da Valdugia. Un quarto volume contenente le fontane di Roma, sempre copiate da Falda, esce nel 1690 con il titolo Le fontane pubbliche delle piazze di Roma disegnate da Gioseppe Triburno Vergelli relanatese intagliate da Pietro Paolo Girelli Romano. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.   View of the series Il nuovo splendore delle fabriche in prospettiva di Roma moderna : fatte restaurare dalla fel. mem. di Papa Alessandro VII : nuouamente intagliato sotto il felice pontificato di N.S. Papa Innocentio XI copiate dalle stampe di gia intagliate da Gio. Batt. Falda da Valdugia; da Matteo Gregorio Rossi, Romano ... [Matteo Gregorio Rossi] in Piazza Nauona all' insegna della Stampa, the year 1686 [-1688], published in 3 volumes between 1686-1688, by Matteo Gregorio de Rossi. After the incredible success of Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna. Libro primo (secondo, terzo) a work in 3 volumes, with engravings by Giovanni Battista Falda, published by Gian Giacomo de Rossi of the Tipografia alla Pace, between 1665 and 1669, the De Rossi printing house in Piazza Navona, directed at the time by Matteo Gregorio, attempted a commercial operation that was then widespread: to publish a similar work that could compete with that of Falda. Thus were born the 3 volumes of Il nuovo splendore, published between 1686 and 1688, with engravings made by Giuseppe Tiburzio Vergelli copying those of Falda, or imitating the style in those of his original creation. The work is dedicated to Urbano Barberini, prince of Palestrina; the title openly declares the source of the plates: copiate dalle stampe di gia intagliate da Gio. Batt. Falda da Valdugia. A fourth volume containing the fountains of Rome, again copied by Falda, came out in 1690 with the title Le fontane pubbliche delle piazze di Roma disegnate da Gioseppe Triburno Vergelli relanatese intagliate da Pietro Paolo Girelli Romano. Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in excellent condition. Rossetti 11301. Kissner 454.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Grisogono de Frati Carmelitani in Trastevere‎

‎Bella veduta prospettica della chiesa di S. Crisogono, in Trastevere, e dell’area circostante così come si presentava all’epoca. Nel corso del XIX secolo, molte delle costruzioni circostanti furono demolite per realizzare il collegamento stradale verso via Belli e viale Trastevere. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. View of the Church of San Crisogono, in Trastevere. The surrounding area in this scene no longer exists, having been demolished in the nintheenth cenury to make way for via Belli and viale Trastevere. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.170‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa della Santiss. Trinità de Monti de' PP. Minimi Francesi sul' Monte Pincio‎

‎Splendida veduta prospettiva della chiesa di Trinità de’ Monti. Sullo sfondo, dietro la chiesa, è visibile Villa Medici. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of the Trinità dei Monti. In the background behind the church is Villa Medici. In the foreground is the landslip that ws transformed in the eighteenth century, into the De Sanctis steps. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. The Illustrated Bartsch vol. 47/2, 4725.156‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Gregorio Papa de Monaci Camaldolesi sul' Monte Celio‎

‎Bellissima veduta della chiesa dedicata a S. Gregorio Magno, nell'omonima piazza al Celio, dopo gli interventi effettuati nel 1633 da G.B. Soria, quando il cardinale Scipione Borghese ne fece rifare la facciata e l'atrio. Fondata dallo stesso S. Gregorio nel 575 d.C, che trasformò la propria abitazione in un monastero, nel 1573 fu concessa da papa Gregorio XIII ai monaci Camaldolesi. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view of the church of San Gregorio Magno al Celio. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.   One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)    Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).   For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).    Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.155‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Agnese VM in piazza Navona la facciata in sino la cornice con l'alzata della Cuppola e Architettura del‎

‎Splendida veduta prospettica della chiesa di S. Agnese in Agone, al centro del lato occidentale di Piazza Navona, la cui facciata fu modificata da Borromini. Sulla destra è parzialmente visibile la celebre fontana dei Quattro Fiumi, del Bernini.Incisione su rame, in ottimo stato di conservazione.Esemplare dalla prima edizione de " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".In tre volumi, editi da G. G. de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi : il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia.Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da E. Dupérac a G. Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica.Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato "Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma mooderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII", opera di Alessandro Specchi, edito nel 1699. Beautiful view of the church of Sant’Agnese in Agone by Borromini, in Piazza Navona. On the right is the famous Fontana dei Quattro Fiumi by Bernini.From the first edition " Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII…".Etching, in perfect condition. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture. The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.) Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome.Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678).For reasons unknown the fourth and final volume (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa dedicata a S. Luca Evangelista et a S. Martina V.M. dove fu l'Antico Tempio di Marte in Campovaccino‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Fianco della basilica vaticana et sua magnifica veduta con la cuppola, secondo il disegno di Michelang.[elo] Bonaroti‎

‎Bella e inconsueta veduta prospettica che mostra l’abside esterna della Basilica Vaticana. È raffigurata anche la piccola chiesa di S. Marta che verrà demolita nel 1930 nella vasta opera di risistemazione promossa da Pio XI (1922-39). Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. This beautiful view shows the apsidals by Michelangelo, the small Church of San Marta (later destroyed), the Vatican gardens, and a part of the of the leonine walls. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Chiesa di S. Maria in Campitelli fatta fare da N.S. Papa Alessandro VII…‎

‎La ricostruzione di S. Maria in Campitelli fu avviata nel settembre 1662, in luogo di un'altra chiesetta, ed ha origine da un ex-voto delle autorità cittadine (anche se il pontefice partecipò alle spese e seguì la progettazione) all'immagine miracolosa della Madonna custodita nella chiesetta di S. Maria in portico e qui traslata, per aver liberato la città dalla pestilenza che l'aveva colpita nel 1656. Della costruzione fu incaricato l'architetto Carlo Rainaldi. Esemplare tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. S. Maria in Campitelli was built at the expense of the citizens of Rome in honour of a miraculous image of the Virgin which halted a pestilence in 1656. The image was kept in the church of the nearby Spedale di S. Galla. The Senate of Rome and Pope Alexander VII felt that the image deserved a better setting and financed the building of a new church. That explains why the coat of arms of the City of Rome was placed at the top of the façade. The church was designed by Carlo Rainaldi: its façade is remarkable for its light and shadow and for the extensive use of columns and pillars. View taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altro Portone del'Archiospedale di S. Spirito in Sassia dalla parte della Longhara fatto fare da N.S. Papa Alessandro VII‎

‎L’incisione mostra l’accesso all’ospedale dall’attuale via dei Penitenzieri. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX.   L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667).   Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta.   Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Piazza e Chiesa di S. Andrea della Valle‎

‎Bella veduta della piazza e chiesa di S. Andrea della Valle, subito dopo il completamento della facciata, nel 1665, ad opera di Rainaldi, con il concorso finanziario di papa Alessandro VII che nell'inverno 1658-59 aveva seguito la progettazione della nuova scalinata a pianta arrotondata. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna.  Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Beautiful view that shows the façade of the church of S. Andrea della Valle finished in 1665 by Carlo Rainaldi. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.   The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)   Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.111‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Strada che ascende al' Quirinale detta Monte Magnanapoli spianata et abbellita da N. S. Papa Alessandro VII‎

‎Bella veduta panoramica presa dall'attuale Largo Magnanapoli guardando verso via Panisperna, indicata come Strada che va a Santa Maria Maggiore. Sullo sfondo si staglia la Chiesa dei SS. Domenico e Sisto, con l'adiacente monastero; sulla sinistra è il portale del Palazzo Villa Aldobrandini. A destra, è visibile parte della facciata della chiesa di S. Caterina da Siena. Alessandro VII si preoccupò di regolarizzare l'accesso al colle Quirinale - dove era il Palazzo Pontificio - da piazza Venezia, attraverso via delle Tre Cannelle e piazza Magnanapoli. Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. The scene depicts the road called Magnanapoli esplanade, that ascends to Quirinal Hill. It also shows: Church of Santo Domenico e Sisto, Palazzo Aldobrandino, church of Santa Caterina a Magnanapoli. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition. TIB, 4725.098‎

‎FALDA Giovanni Battista (Valduggia, Novara, 1643; Rome, 1678)‎

‎Altra veduta della Piazza del' Popolo entrandosi nella città‎

‎Esemplare di primo stato, avanti la numerazione, tratto da Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII.Opera in tre volumi, edita da Giovanni Giacomo de Rossi tra il 1665 e il 1669, illustra le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, mentre il III si riferisce alle chiese restaurate dal pontefice Clemente IX. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma, con i suoi palazzi, chiese e giardini, secondo un progetto unitario di espansione urbana, in sintonia con i criteri del colto e raffinato Fabio Chigi: il papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Prima di allora l'incisione di veduta a Roma, che pure aveva prodotto numerose serie dì stampe da Etienne Dupérac a Giacomo Lauro, si era interessata principalmente alla ripresa della città antica. Bisognerà attendere proprio il completamento dei rinnovamenti urbanistici e delle realizzazioni architettoniche dei papi seicenteschi, per assistere alla diffusione di raccolte dedicate alla città moderna. Giovan Battista Falda ha contribuito, con la vasta serie di incisioni di vedute, a divulgare un'immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi: città ricca di chiese, palazzi, giardini che si affiancavano ai resti del glorioso passato. L'incisore dedicò tutta la sua pur breve vita a creare, attraverso precise ed attente vedute prospettiche, piante e stampe su avvenimenti cittadini, canonizzazioni, ingressi di pontefici e reali stranieri, un grosso affresco unitario che celebrasse nel suo insieme la nuova grandezza raggiunta dalla Roma moderna, grazie soprattutto alla geniale e lungimirante opera di papa Alessandro VII Chigi (1655 - 1667). Dopo la morte del Falda, verrà pubblicato, sempre dalla tipografia De Rossi, Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, di Alessandro Specchi, edito nel 1699 e naturale prosecuzione della raccolta. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Example in the first state, before the number, taken from Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N. S. papa Alessandro VII. One of the most important architectural projects of the seventeenth century was the urban renovation of Rome. Under the brilliant leadership of Pope Alessandro VII (1655-1667), Rome dramatically emerged as one of the most modern and beautiful cities of the new Baroque age. Within several decades spacious roadways were constructed, monumental buildings arose, and many public squares appeared with elaborate fountains and monuments. To be sure, this massive undertaking was meant to underline the absolute power of the Papacy but it also brought forth a new flowering of Italian art and architecture.  The Nuovo Teatro was initiated in 1665 to depict the new Rome in a series of etchings. What it gave to future generations was a magnificent historical record of views etched by two of Italy's greatest architectural artists. The printing and publishing of these important etchings was entrusted to Giacomo de Rossi (1626-1691), the head of the most dominant Roman publishing house. ( Sons and nephews of de Rossi, in fact, continued the publishing house until 1738 when the business was sold to Pope Clement XII to form the basis of the Regia Calcografia.)  Altogether, four sets of Nuovo Teatro were created during the seventeenth century. Volumes one and two were both published in the year of 1665 and dealt mainly in views of the new piazzas, gardens, terraces and their surrounding buildings. Volume 3 was published in 1669 and concentrated upon the newly constructed churches of Rome. Every plate from the first three sets was both designed and etched by the influential architectural artist, Giovanni Battista Falda (1643-1678). For reasons unknown the fourth and final volume Il quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di nostro signore papa Innocenzo XII, (52 etchings) did not appear until 1699. It was published by Giacomo's successor, Domenico de Rossi, and featured views of the palaces and stately homes of Rome. Each plate was designed and etched by the famous architect and etcher, Alessandro Specchi (1668-1729).  Etching, printed on contemporary laid paper, with margins, in good condition.‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Tempio creduto da alcuni della Fortuna Muliebre, e da altri del Dio Ridicolo esistente nella valle d'Egeria, detta la Caffar‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nel 1772. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna , edited in 1772. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition.‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Chiesa di S. Agnese fuori delle mura‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e mVeduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nel 1772. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna , edited in 1772. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition. Scalabroni 191‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Chiesa di S. Lorenzo in Lucina‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nel 1772.In discalia sono elencati: 1) Parte del Palazzo Ottoboni; 2)onvento dei Chierici Minori; 3) Parte del Palazzo Ruspoli. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna , edited in 1772. In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Part of Palazzo Ottoboni; 2) Convento dei Chierici Minori; 3) Part of Palazzo Ruspoli. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition. Scalabroni 193‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Chiesa di S. Tommaso in Parione‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nel 1772. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna , edited in 1772. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition. Scalabroni 198‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Chiesa della SS. Trinità, e Convento dei PP. Trinitarij‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nel 1772.In didascalia sono elencati: 1) Strada Condotti; 2) Palazzo Nunez; 3) Fontana della Barcaccia; 4) Chiesa della SS. Trinità dei Monti. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna , edited in 1772. In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Strada Condotti; 2) Palazzo Nunez; 3) Fontana della Barcaccia; 4) SS. Trinità dei Monti. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition. Scalabroni 221‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Chiesa e Spedale di S. Giovanni di Dio‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione del 1772. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.  View taken from the second edition of the Vasi’s Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna (first edition, in X books, published between 1747-61), edited in 1772. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition. Scalabroni 274‎

‎BARRIERE Dominique (Marsiglia, 1618; Roma, 18 Settembre 1678).‎

‎Villa de l’Ecc. S. Principe Panfilio fuora de la porta di S. Pancratio‎

‎Bellissima veduta della Villa Phamphili stampata dalla tipografia di Giovanni Giacomo de Rossi alla metà del XVII secolo.Sebbene priva di firma, l'opera è attribuita, per motivi stilistici, all'artista francese Dominique Barriere, collaboratore della tipografia De Rossi. Quello che all'epoca era solo un modesto appezzamento agricolo fuori dalle mura gianicolensi, la cosiddetta Villa Vecchia, venne acquistata dal nobile Panfilo Pamphili il 23 ottobre 1630. Tra il 1644 e il 1652, mentre la famiglia Pamphili otteneva prestigio grazie al pontificato di Innocenzo X, fu affidata la progettazione della Villa Nuova allo scultore Alessandro Algardi e al pittore Giovanni Francesco Grimaldi, con la collaborazione del botanico Tobia Aldini per quanto riguardava i giardini Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva e applicata su antico supporto di collezione, in ottimo stato di conservazione. Esemplare privo del titolo in basso. Rara. Beautiful view of Villa Phamphili printed by the typography of Giovanni Giacomo de Rossi, around 1650 Although unsigned, the plate is attributed, for stylistic reasons, to the French artist Dominique Barriere. The Villa Pamphili was the last and most magnificent of the Roman villas built in the 16th- and 17th- centuries: the construction of the villa, under the architect G.F. Grimaldi and the sculptor Algardi,lasted from 1644 to 1648, and the gardens were laid out in 1650. The house included some of the finest stucco work of the 17th century, and a main feature of the gardens was the collection of Roman and Greek statuary, displayed in niches in the facade of the villa and in the grounds. Magnificent proof, printed on coeval laid paper and applied to antique collection mount, in excellent condition. Example without the title and excudit at the bottom.   Rare.‎

‎FRIEDRICK Johann Christian Jacob (13.October.1746 Friedricchstadt near Dresden - ibidem 3. June 1813)‎

‎Veduta del Sepolcro di Cajo Cestio‎

‎Veduta tratta dal “Briefe über Rom" di Christian Traugott Weinlig, edito tra il 1781 ed il 1787, illustrato da lavori di J. Friederick ispirati alle vedute di Roma di Piranesi. Le opere sono fedeli riduzione della serie "Vedute di Roma" come lo stesso autori dichiara, firmandosi "J.C. J. Friederick F. secundum Piranesi".Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. Non comune. View taken from the "Briefe über Rom" by Christian Traugott Weinlig, published between 1781 and 1787, illustrated by J. Friederickn and inspired by Piranesi's views of Rome.Etching, in excellent condition.‎

‎FRIEDRICK Johann Christian Jacob (13.October.1746 Friedricchstadt near Dresden - ibidem 3. June 1813)‎

‎Veduta del Tempio di Bellona‎

‎Veduta tratta dal “Briefe über Rom" di Christian Traugott Weinlig, edito tra il 1781 ed il 1787, illustrato da lavori di J. Friederick ispirati alle vedute di Roma di Piranesi. Le opere sono fedeli riduzione della serie "Vedute di Roma" come lo stesso autori dichiara, firmandosi "J.C. J. Friederick F. secundum Piranesi".Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. Non comune. View taken from the "Briefe über Rom" by Christian Traugott Weinlig, published between 1781 and 1787, illustrated by J. Friederickn and inspired by Piranesi's views of Rome.Etching, in excellent condition.‎

‎FRIEDRICK Johann Christian Jacob (13.October.1746 Friedricchstadt near Dresden - ibidem 3. June 1813)‎

‎Veduta della Curia Ostilia‎

‎Veduta tratta dal “Briefe über Rom" di Christian Traugott Weinlig, edito tra il 1781 ed il 1787, illustrato da lavori di J. Friederick ispirati alle vedute di Roma di Piranesi. Le opere sono fedeli riduzione della serie "Vedute di Roma" come lo stesso autori dichiara, firmandosi "J.C. J. Friederick F. secundum Piranesi".Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. Non comune. View taken from the "Briefe über Rom" by Christian Traugott Weinlig, published between 1781 and 1787, illustrated by J. Friederickn and inspired by Piranesi's views of Rome.Etching, in excellent condition.‎

‎FRIEDRICK Johann Christian Jacob (13.October.1746 Friedricchstadt near Dresden - ibidem 3. June 1813)‎

‎Veduta dal gram Cortile di Belvedere‎

‎Veduta tratta dal “Briefe über Rom" di Christian Traugott Weinlig, edito tra il 1781 ed il 1787, illustrato da lavori di J. Friederick ispirati alle vedute di Roma di Piranesi. Le opere sono fedeli riduzione della serie "Vedute di Roma" come lo stesso autori dichiara, firmandosi "J.C. J. Friederick F. secundum Piranesi".Acquaforte, in ottimo stato di conservazione. Non comune. View taken from the "Briefe über Rom" by Christian Traugott Weinlig, published between 1781 and 1787, illustrated by J. Friederickn and inspired by Piranesi's views of Rome.Etching, in excellent condition.‎

‎LINDEMANN FROMMEL Karl August (Markirch 1819 - Roma 1891)‎

‎Ponte Rotto.‎

‎Veduta tratta dalla celebre raccolta Skizzen und Bilder aus Rom [--Neapel; --Florenz] und Umgegend. [Stuttgart: Köhler, 1851-1860., una suite di tavole litografiche, molto rara, realizzata tra il 1851 e il 1860. Brunet cita solo la parte relativa a Roma e dintorni, mentre le altre due parti gli sfuggono. Le bellissime litografie, alcune delle quali firmate in pietra e datate 1848, raffigurano vedute di Roma (48 tavole, come la collazione di Brunet), di Napoli (36 vedute) e di Firenze (6 vedute). Karl August Lindemann-Frommel è stato un pittore di paesaggi e litografo. Lindemann nacque in Alsazia come quarto figlio della coppia di coniugi Karl August Philipp Lindemann (1776-1828) e Catharina Philippina Frommel (1787-1841). Il padre, proprietario di una fabbrica, morì quando Lindemann aveva nove anni. La custodia fu affidata allo zio Carl Ludwig Frommel, professore di pittura e incisione a Karlsruhe e direttore delle Pinacoteche granducali. Lindemann imparò il mestiere di artista da Frommel, che in seguito lo adottò. Il suo secondo insegnante influente fu Carl Rottmann. Dal 1844 al 1849 Lindemann viaggiò attraverso l'Italia, che sarebbe poi diventata il suo paese d'adozione. A Roma divenne membro fondatore dell'Associazione degli artisti tedeschi nel 1845. Incontra Karl Christian Andreae, di quattro anni più giovane, e lo ispira a studiare i paesaggi italiani. In seguito ha vissuto a Monaco e a Parigi, dove ha approfondito la pittura a olio. Nel 1856 Karl Lindemann-Frommel si stabilì a Roma, dove fu nominato professore all'Accademia di San Luca. Visse e lavorò a Roma fino alla sua morte, avvenuta nel 1891. Il Meyers Konversations-Lexikon, 1908, descrive le sue opere grafiche: "Come frutto dei suoi studi [in Italia] pubblicò una serie di vedute di Roma, Napoli, Firenze ecc. in litografie parzialmente colorate (Lipsia, 1851), a cui seguirono nel 1858 fogli litografati con motivi delle Paludi Pontine e 24 fogli di vedute di Potsdam”. Litografia tinta, buono stato di conservazione. Bibliografia Brunet III, 1082; Lindemann-Frommel, Karl, in Hans Vollmer, Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart. Begründet von Ulrich Thieme und Felix Becker. Band 23: Leitenstorfer–Mander. E. A. Seemann, Leipzig 1929, p. 240; Peter K. W. Freude: Karl Lindemann-Frommel. Ein Malerleben in Rom. 1997. View from the famous collection Skizzen und Bilder aus Rom [--Neapel; --Florenz] und Umgegend. [Stuttgart: Köhler, 1851-1860., a very rare suite of lithographic plates made between 1851 and 1860. Brunet mentions only the part relating to Rome and its surroundings, while the other two parts escape him. The beautiful lithographs, some of them signed in stone and dated 1848, depict views of Rome (48 plates, like Brunet's collation), Naples (36 views) and Florence (6 views). Karl August Lindemann-Frommel was a landscape painter and lithographer. Lindemann was born in Alsace as the fourth child of the married couple Karl August Philipp Lindemann (1776-1828) and Catharina Philippina Frommel (1787-1841). His father, a factory owner, died when Lindemann was nine years old. Custody was entrusted to his uncle Carl Ludwig Frommel, a professor of painting and printmaking in Karlsruhe and director of the Grand Ducal Picture Galleries. Lindemann learned the artist's trade from Frommel, who later adopted him. His second influential teacher was Carl Rottmann. From 1844 to 1849 Lindemann traveled through Italy, which would later become his adopted country. In Rome he became a founding member of the Association of German Artists in 1845. He met Karl Christian Andreae, four years his junior, and inspired him to study Italian landscapes. He later lived in Munich and Paris, where he delved into oil painting. In 1856 Karl Lindemann-Frommel settled in Rome, where he was appointed professor at the Accademia di San Luca. He lived and worked in Rome until his death in 1891. The Meyers Konversations-Lexikon, 1908, describes his graphic works: "As the fruit of his studies he published a series of views of Rome, Naples, Florence etc. in partially colored lithographs (Leipzig, 1851), which was followed in 1858 by lithographed sheets with motifs of the Pontine Marshes and 24 sheets of views of Potsdam." Tinted lithograph, good condition. Bibliografia Brunet III, 1082; Lindemann-Frommel, Karl, in Hans Vollmer, Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart. Begründet von Ulrich Thieme und Felix Becker. Band 23: Leitenstorfer–Mander. E. A. Seemann, Leipzig 1929, p. 240; Peter K. W. Freude: Karl Lindemann-Frommel. Ein Malerleben in Rom. 1997.‎

‎VASI Giuseppe (Corleone, 27 Agosto 1710 - Roma, 16 Aprile 1782)‎

‎Piazza di Spagna‎

‎Veduta tratta dalla monumentale opera Delle magnificenze di Roma antica e moderna.Pubblicata in 10 volumi dal 1747 al 1761, l’opera presenta 238 incisioni in rame, ciascuna incisione con testo narrativo che fornisce informazioni storiche e documentarie.  Conosciuto dai più semplicemente come il "maestro" di Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi rivela in quest'opera monumentale la pienezza della sua creatività grafica. I 10 libri che la compongono hanno ognuno un frontespizio con titolo e data diversi: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. Le Magnificenze forniscono un panorama completo e al tempo stesso anticonvenzionale dell'Urbe: così, insieme alle consuete, celeberrime inquadrature desunte dalla migliore tradizione vedutistica, si trova anche una Roma insolita, quella che, talvolta, non esiste più. A quest'opera, di centrale importanza nell'editoria romana di metà Settecento, l'Autore aveva lavorato per quasi un ventennio realizzando una monumentale guida dell'Urbe dove accanto alle consuete e celeberrime inquadrature tratte dalla migliore tradizione vedutistica, immortala anche scorci insoliti che sono poi scomparsi con il cambiare della città. Il testo che accompagna le vedute nel primo volume è opera di Giuseppe Bianchini, nel secondo di Orazio Orlandi e nei restanti del Vasi stesso. A partire dall'edizione del 1786, l'opera del Vasi, fu aggiornata dal figlio Mariano, che la pubblicò col titolo Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, mostrando solo il nome del padre come autore. Questa nuova edizione presentava molte tavole della prima edizione, ed alcune nuove. Anche la pubblicazione di Mariano Vasi fu stampata più volte, sempre con l’aggiunta di nuove tavole. Esemplare tratto dalla seconda edizione dell'opera, edita nella seconda metà del '700. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, completa dei margini, in ottimo stato di conservazione.  View taken from the monumental work Delle magnificenze di Roma antica e moderna. Published in 10 volumes from 1747 to 1761, the work features 238 copper engravings, each engraving with a narrative text that provides historical and documentary information. Known by most simply as the "master" of Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Vasi reveals in this monumental work the fullness of his graphic creativity. The 10 books that compose it each have a title page with a different title and date: Libro primo che contiene le porte e mura; Libro secondo, che contiene le piazze principali di Roma con obelischi, colonne, ed altri ornamenti; Libro terzo, che contiene le basiliche e chiese antiche di Roma; Libro quarto che contiene i palazzi e le vie più celebri; Libro quinto che contiene i ponti e gli edifizj sul Libro sesto che contiene la chiese parrocchiali; Libro settimo che contiene i conventi e case dei chierici regolari; Libro ottavo che contiene i monasteri e conservatorj di donne; Libro nono che contiene i collegj, spedali, e luoghi pii; decimo che contiene le ville e giardini più rimarchevoli. The Magnificences provide a complete and at the same time unconventional panorama of the City: thus, together with the usual, celebrated shots taken from the best tradition of vedutistica, one also finds an unusual Rome, one that, at times, no longer exists. The author had worked on this work, of central importance in Roman publishing in the middle of the eighteenth century, for almost twenty years, producing a monumental guide to the “Urbe” where, alongside the usual and famous shots taken from the best tradition of vedutistica, he also immortalized unusual views that have since disappeared with the change of the city. The text that accompanies the views in the first volume is by Giuseppe Bianchini, in the second by Orazio Orlandi and in the remaining ones by Vasi himself. Starting from the edition of 1786, the work of Vasi, was updated by his son Mariano, who published it under the title Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma, showing only the name of his father as author. This new edition presented many plates of the first edition, and some new ones. The publication of Mariano Vasi was also printed several times, always with the addition of new plates.    From the second edition of Vasi's Delle Magnificenze di Roma Antica e Moderna. Etching, printed on contemporary laid paper, in very good condition.‎

‎CLOCHAR Pierre‎

‎Vue de Trois Colonnes du Temple de Jupiter Stator, au Campo Vaccino, à Rome‎

‎Veduta della città tratta dalla prima edizione del "Palais, Maison et Vues d'Italie, mesurès et dessinés par. P. Clochar, Architecte", opera pubblicata a Parigi nel 1809 e contenente vedute incise da Bence e Clochar.Incisione al tratto impressa su carta vergata, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Veduta della città tratta dalla prima edizione del "Palais, Maison et Vues d'Italie, mesurès et dessinés par. P. Clochar, Architecte", opera pubblicata a Parigi nel 1809 e contenente vedute incise da Bence e Clochar.Incisione al tratto impressa su carta vergata, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.‎

‎ROGISSART Alexandre de‎

‎Rome‎

‎Veduta tratta dal "Les delices de l'Italie, contenant une description exacte du Païs, des principales villes, de toutesa les Antiquitez" edito, per la prima volta, a Leida nel 1706 da Pieter Vander Aa e successivamente ristampato a Parigi da Guillaume Cavelier.La maggior parte delle copie della seconda edizione reca nel frontespizio l'indicazione Compagnie des libraires, associazione di librai stampatori la cui composizione è variata negli anni ma di cui Guillaume Cavelier faceva parte.La guida, che sappiamo da Barbier I, 872 essere opera di Rogissart e dell'abate Havard, è impreziosita da 152 tavole,Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Marigliani (2007): p. 259, n. 169. Panorama of Rome taken from "Les delices de l'Italie, contenant une description exacte du Païs, des principales villes, de toutesa les Antiquitez"published for the first time in Leiden in 1706 by Pieter Vander Aa and later reprinted in Paris by Guillaume Cavelier. Most of the copies of the second edition have on the title page the indication Compagnie des libraires, an association of booksellers and printers whose composition has varied over the years but to which Guillaume Cavelier belonged. The guide, which we know from Barbier I, 872 to be the work of Rogissart and Abbot Havard, is embellished with 152 plates Copper engraving, in good condition. Literature Marigliani (2007): p. 259, n. 169.‎

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