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‎Marche‎

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????? : 19,050 (381 ?)

??? ??? 1 ... 375 376 377 378 379 380 [381]

‎BERTELLI, Pietro‎

‎LORETO "Lauretum". Titolo centrale in alto e cartiglio in basso, bella veduta del complesso della Santa casa, con barche sullo sfondo e pellegrini in primo piano‎

‎Incisione in rame, 18x12,2 cm. ca. Pagina di testo allegata. In: BERTELLI, Pietro “ Teatro delle città", Vicenza‎

‎HONDIUS, J.‎

‎NOCERA UMBRA -“ Bella veduta dall'alto della città  e dintorni, animata da alcuni popolani; titolo e stemma in alto‎

‎Bulino f. 24,7 x 18,5. Lugduni, J. Hondius‎

‎Yriarte C.‎

‎PESARO - "Pesaro: la Piazza Grande"‎

‎Xilografia, f. 30x20 cm. ca. In: Yriarte C. "Les bordes de lâ'Adriatique", Paris, Hachette‎

‎FANO - “ Coppia di disegni a china firmati in basso a destra“ (Fano) 31 VIII 1915 C. Claudi‎

‎penna, f. 32x15, carta applicata su cartoncino scuro.‎

‎BOSSOLI, C‎

‎ANCONA-Guerra d'Italia. "Assedio di Ancona – Esplosione della Polveriera della Lanterna"‎

‎Litografia a colori f. 22,5x16,5. Torino, Bossoli-Perrin‎

‎EICHOVIUS Cyprian‎

‎Marchiae Anconitana Olim Picenvm/Marchiae Tarvisinae‎

‎Rarissima carta geografica, due carte stampate al verso e al recto del foglio, tratte dal "Delitiae Italiae et index viatorius, indicans itinera ab urbe Roma ad omnes in Italia". Cyprian Eichovius è lo pseudonimo di Matthias Quad (Deventer 1557 - Colonia 1613). Come spesso succedeva all'epoca per sfuggire alle persecuzioni cattoliche contro i protestanti Matthias Quad usò per la sua attività diversi pseudoni¬mi, tra cui quelli noti di C. Eichovius, M. Quadus, M. Quad von Kinckelbach e quello di Konrad Loew. Fuggito dall'Olanda in Germania nel 1587, studiò ad Heidelberg e divenne poi uno dei più prolifici esponenti della cosiddetta Scuola Cartografica di Colonia, durata per circa mezzo secolo (1570-1620 ca.) e formata principalmente da rifugiati fiamminghi ed olandesi tra i quali spiccano lo stesso Quad e Frans Hogenberg che ne fu il fondatore. Nel 1594 Quad pub¬blica a Colonia Europae, totius terrarum orbis partis praestantissimae descriptio. Nel 1596 ca., sempre a Colonia pubblica Typus Orbis Terrarum, ad Imitationem Universalis Gerhardi Mercatoris, un planisfero sulla base dell'opera marcatoria-na e nel 1600 pubblica il suo primo atlante mondiale autonomo: Geographisch Handtbuch, che è anche il primo edito in lingua tedesca. Nel 1608 ne uscì una edizione in latino Fasciculus Geographicus con quattro mappe inedite incise da Johann Bussemacher, suo assiduo collaboratore A causa dei suoi numerosi pseudonimi la sua vasta produzione editoriale rimane ancora da identificare completamente. Le carte del Quad ebbero poca fortuna poiché stampate nel periodo dei grandi successi degli atlanti Orteliani; pertanto nessuna ristampa dell’atlante è nota, rendendolo rarissimo e molto ricercato nel mercato antiquario. Rarissima carta geografica, due carte stampate al verso e al recto del foglio, tratte dal "elitiae Italiae et index viatorius, indicans itinera ab urbe Roma ad omnes in Italia". Cyprian Eichovius è lo pseudonimo di Matthias Quad (Deventer 1557 - Colonia 1613). Come spesso succedeva all'epoca per sfuggire alle persecuzioni cattoliche contro i protestanti Matthias Quad usò per la sua attività diversi pseudoni¬mi, tra cui quelli noti di C. Eichovius, M. Quadus, M. Quad von Kinckelbach e quello di Konrad Loew. Fuggito dall'Olanda in Germania nel 1587, studiò ad Heidelberg e divenne poi uno dei più prolifici esponenti della cosiddetta Scuola Cartografica di Colonia, durata per circa mezzo secolo (1570-1620 ca.) e formata principalmente da rifugiati fiamminghi ed olandesi tra i quali spiccano lo stesso Quad e Frans Hogenberg che ne fu il fondatore. Nel 1594 Quad pub¬blica a Colonia Europae, totius terrarum orbis partis praestantissimae descriptio. Nel 1596 ca., sempre a Colonia pubblica Typus Orbis Terrarum, ad Imitationem Universalis Gerhardi Mercatoris, un planisfero sulla base dell'opera marcatoria-na e nel 1600 pubblica il suo primo atlante mondiale autonomo: Geographisch Handtbuch, che è anche il primo edito in lingua tedesca. Nel 1608 ne uscì una edizione in latino Fasciculus Geographicus con quattro mappe inedite incise da Johann Bussemacher, suo assiduo collaboratore. A causa dei suoi numerosi pseudonimi la sua vasta produzione editoriale rimane ancora da identificare completamente. Le carte del Quad ebbero poca fortuna poiché stampate nel periodo dei grandi successi degli atlanti Orteliani; pertanto nessuna ristampa dell’atlante è nota, rendendolo rarissimo e molto ricercato nel mercato antiquario.‎

‎JANSSONIUS Johannes (1588-1664)‎

‎Ancona‎

‎EDIZIONE DE WIT. Pianta della città per la prima volta inserita nel "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. L'opera, pubblicata nel 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo. Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole. Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atalnte che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649. Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae..", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna.." del 1627. Successivamente le lastre furono ristampate da Janssonius -Waesberghe "Tooneel der vermaarste Koop-Steden", Amsterdam 1682, da Frederick de Wit e da Pieter Vander AA nel secolo succesivo. Molto rara. DE WIT EDITION. Map of the city for the first time included in the "Theatrum praecipuarum urbium" of Janssonius. The work, published in 1657, contains 500 maps of cities from all over the world.‎

‎MAGINI Giovanni Antonio (1555 - 1617)‎

‎Ducato di Urbino‎

‎Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. La carta del territorio di Urbino è basata sulle precedenti mappe di Giacomo Gastaldi, Luchini, Ferrando Bertelli e Mercator e sulle pitture di Egnazio Danti al Vaticano. Esemplare di secondo stato, con la carta ultimata nella parte cartografica; del primo stato è noto un solo esemplare, alla Biblioteca Vaticana. Orografia, idrografia e toponomastica notevolmente implementate. In basso a destra compare una grande rosa dei venti, con orientazione nord-nord-est in alto. Nel cartiglio in basso a destra scompare la dedica a Federico Bonaventuri, sostituita da quella Al’ Ser.mo Si.r Fran.co Mar.a Feltrio della Rovere Duca d’Urbino & c. segue la Fabio di Gio[vanni] Ant.o Mag.ni Bibliografia Almagià (1922): pp. 59-62, n. 16; Almagià (1960): p. 23, tav. XLV; Mangani-Mariano (1998): pp. 154-157, n. 12. Map taken from L'Italia edited by Fabio Magini, published in Bologna in 1620, three years after the untimely death of his father. Composed of a short descriptive text of only 24 pages, the work is accompanied by 61 maps of the peninsula, and is the first example of an Italian atlas. The work is entirely by the hand of Giovanni Antonio Magini, who began the realization of the maps in 1594 or so; the first dated map (1595) the map of the territory of Bologna. All the maps were printed before 1620, in their provisional drafts, later corrected and updated for the final edition. For the realization of the plates Magini used two of the most famous engravers of the time: the Belgian Arnoldo Arnoldi and the English Benjamin Wright. Copperplate, in good condition. La carta del territorio di Urbino è basata sulle precedenti mappe di Giacomo Gastaldi, Luchini, Ferrando Bertelli e Mercator e sulle pitture di Egnazio Danti al Vaticano. Esemplare di secondo stato, con la carta ultimata nella parte cartografica; del primo stato è noto un solo esemplare, alla Biblioteca Vaticana. Orografia, idrografia e toponomastica notevolmente implementate. In basso a destra compare una grande rosa dei venti, con orientazione nord-nord-est in alto. Nel cartiglio in basso a destra scompare la dedica a Federico Bonaventuri, sostituita da quella Al’ Ser.mo Si.r Fran.co Mar.a Feltrio della Rovere Duca d’Urbino & c. segue la Fabio di Gio[vanni] Ant.o Mag.ni Literature Almagià (1922): pp. 59-62, n. 16; Almagià (1960): p. 23, tav. XLV; Mangani-Mariano (1998): pp. 154-157, n. 12.‎

‎MAGINI Giovanni Antonio (1555 - 1617)‎

‎Marca d'Ancona olim Picenvm‎

‎Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. La carta delle Marche è basata sulle precedente mappe di Gastaldi, Luchino, Bertelli e Mercator e sulle pitture di Ignazio Danti. Nel cartiglio in alto a destra il titolo MARCA D’ANCONA olim PICENUM. In basso a destra, un cartiglio con la dedica All’ Ill.mo et Rev:mo mio Sig.re et P[at]ron[us] Col.mo Il Sig.r Card.e Montalto. Fabio di Gio: Ant.o Magini Pad.no Math.co dello Studio di Bologna. A destra del cartiglio la scala grafica Scala di Miglia quindici. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 42° 38’ 50’’ a 43° 45’ 30’’ di latitudine, e da 35° 28’ a 37° 26’ 20’’ di longitudine. Come già sostenuto da Almagià: “in tutti gli esemplari da me visti reca la dedica al cardinal Montalto (Alessandro Peretti pronipote di Sisto V) di Fabio, ma è evidentissimo che originariamente vi era un’altra dedica di Gio. Antonio Magini, forse datata, che fu raschiata sul rame e sostituita con l’attuale. Tutta la carta è poi ricca di raschiature sul rame, il che sta a indicare che la redazione primitiva è stata, forse più volte, ritoccata.” (cfr. Almagià, 1960, p. 23).  Map taken from L'Italia edited by Fabio Magini, published in Bologna in 1620, three years after the untimely death of his father. Composed of a short descriptive text of only 24 pages, the work is accompanied by 61 maps of the peninsula, and is the first example of an Italian atlas. The work is entirely by the hand of Giovanni Antonio Magini, who began the realization of the maps in 1594 or so; the first dated map (1595) the map of the territory of Bologna. All the maps were printed before 1620, in their provisional drafts, later corrected and updated for the final edition. For the realization of the plates Magini used two of the most famous engravers of the time: the Belgian Arnoldo Arnoldi and the English Benjamin Wright. Copperplate, in good condition. La carta delle Marche è basata sulle precedente mappe di Gastaldi, Luchino, Bertelli e Mercator e sulle pitture di Ignazio Danti. Nel cartiglio in alto a destra il titolo MARCA D’ANCONA olim PICENUM. In basso a destra, un cartiglio con la dedica All’ Ill.mo et Rev:mo mio Sig.re et P[at]ron[us] Col.mo Il Sig.r Card.e Montalto. Fabio di Gio: Ant.o Magini Pad.no Math.co dello Studio di Bologna. A destra del cartiglio la scala grafica Scala di Miglia quindici. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ da 42° 38’ 50’’ a 43° 45’ 30’’ di latitudine, e da 35° 28’ a 37° 26’ 20’’ di longitudine. Come già sostenuto da Almagià: “in tutti gli esemplari da me visti reca la dedica al cardinal Montalto (Alessandro Peretti pronipote di Sisto V) di Fabio, ma è evidentissimo che originariamente vi era un’altra dedica di Gio. Antonio Magini, forse datata, che fu raschiata sul rame e sostituita con l’attuale. Tutta la carta è poi ricca di raschiature sul rame, il che sta a indicare che la redazione primitiva è stata, forse più volte, ritoccata.” (cfr. Almagià, 1960, p. 23).  Almagià (1960): pp. 23-24, tav. XXXIX; F. Mariano - A. Volpini, "Le Marche nella Cartografia. XVI-XIX secolo", p. 42 s. 14; G. Mangani - F. Mariano, Il disegno del territorio, p. 154 n. 13‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Rocca Contrada Ville de l'etat de l'Eglise dans la Marche d'Ancone‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, stampato da Johannes Blaeu ad Amsterdam nel 1663. Esemplare tratto dal Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 da Pierre Mortier e ristampato da R. Alberts nel 1724. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697.  Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5. Le opere tratte dalla prima edizione del Blaeu, 1663, sono caratterizzate dalla presenza del testo al verso, qui assente. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Koeman pp. 332/338, Cremonini pp. 83-90. Work first included in Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. Example taken from Nouveau Theatre de l'Italie - Amsterdam nel 1704/5 - by Pierre Mortier or from the da R. Alberts issue (1724). Without descriptive text on the back. The Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Forum Sempronii vulgo Fossombrone Ville de l'Etat de l'Eglise dans le Duchè d'Urbin‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, stampato da Johannes Blaeu ad Amsterdam nel 1663. Esemplare tratto dal Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 da Pierre Mortier e ristampato da R. Alberts nel 1724. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697.  Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5. Le opere tratte dalla prima edizione del Blaeu, 1663, sono caratterizzate dalla presenza del testo al verso, qui assente. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Koeman pp. 332/338, Cremonini pp. 83-90. Work first included in Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. Example taken from Nouveau Theatre de l'Italie - Amsterdam nel 1704/5 - by Pierre Mortier or from the da R. Alberts issue (1724). Without descriptive text on the back. The Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Fabriano‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, stampato da Johannes Blaeu ad Amsterdam nel 1663. Esemplare tratto dal Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 da Pierre Mortier e ristampato da R. Alberts nel 1724. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697.  Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5. Le opere tratte dalla prima edizione del Blaeu, 1663, sono caratterizzate dalla presenza del testo al verso, qui assente. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Koeman pp. 332/338, Cremonini pp. 83-90. Work first included in Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. Example taken from Nouveau Theatre de l'Italie - Amsterdam nel 1704/5 - by Pierre Mortier or from the da R. Alberts issue (1724). Without descriptive text on the back. The Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Avximvm vulgo Osimo‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Macerata‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Forvm Sempronii vulgo Fossombrone‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Fabriano‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Ascolum Picenum Notabiliora‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Rocca Contrada‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Senogallia‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎VALEGIO Francesco (1570 ca. – 1643 ca.)‎

‎Ascoli‎

‎Veduta tratta dalla serie La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo, edita da Francesco Valegio a Venezia verso la fine del’ 500, che comprende circa 322 piante e vedute delle principali città del mondo conosciuto. Di questo volume, si conservano diversi esemplari, tutti con numero variabile di incisioni e privi di un indice a stampa. Inoltre, gran parte delle tavole contenute nella raccolta del Valegio furono inserite nella Nuova raccolta di tutte le più illustri et famose città di tutto il mondo, curata da Donato Rasciotti, edita alla fine del sedicesimo secolo. Tuttavia, è persino incerto quale delle due raccolte venne per prima alla luce ed ignote sono le datazioni di tutte le tirature conosciute. Francesco Valegio nasce a Bologna circa nel 1560, anche se alcuni studiosi gli accreditano un’origine veronese; la sua attività di incisore ed editore calcografo si svolge tutta a Venezia, spesso in associazione con altri stampatori. Le tavole che compaiono nelle Raccolta, che senza dubbio possiamo considerare come la sua opera più importante, sono tutte prive di data, ad eccezione di quelle di Algeri, Costantinopoli e Rodi, firmate da Martino Rota, datate 1572. Le piante e le vedute firmate dal Rota, incisore nativo di Sebenico e attivo a Venezia fino al 1573, costituiscono, senza dubbio, il nucleo più antico dell’opera e fanno ritenere che questa sia stata un progetto editoriale iniziato proprio dall’incisore dalmata. In un primo momento, la presenza di queste tavole aveva portato a datare l’opera al 1579, data che sembra tuttavia molto improbabile. Molte delle immagini riprendono modelli figurativi apparsi nei primi volumi del Civitates Orbis Terrarum, editi tra il 1572 ed il 1588 (e successivamente ristampati sino al 1617) dai cartografi Georg Braun e Franz Hogenberg. Pertanto, è molto più plausibile che il Valegio iniziò verso il 1580 ad osservare le tavole incise da Martino Rota, per poi ampliare e pubblicare la raccolta, nell’ultimo ventennio del secolo. Dell’intero corpus di incisioni che compongono l’opera, 112 recano la firma o la sigla del Valegio, altrettante sono assimilabili alla mano dello stesso, mentre 69 sono ascrivibili ad altro artista, non identificato.   La Raccolta ebbe un grande successo, tanto che fu la base di diverse copie nei secoli successivi. I rami del Valegio furono in seguito ristampati da Raffaello Savonarola (Lasor a Varea) nel Universus Terrarum Orbis del 1713. Il gruppo di 52 tavole riguardanti la penisola, che di seguito presentiamo, costituisce l’intero corpus di immagini dell’Italia, ad eccezione delle piante di Ascoli e Ferrara, mancanti; un elemento particolare, che caratterizza i fogli, è la presenza di un numero progressivo (da 1 a 60) ad inchiostro antico, posto nel margine bianco superiore. Pertanto, si può supporre che questi esemplari provengano dalla Raccolta delle più famose Città di Italia, che il Valegio creò alterando semplicemente il frontespizio della precedente pubblicazione.   Incisione al bulino, con margini, in ottimo stato di conservazione. Molto rara. View taken from La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo, published by Francesco Valegio in Venice towards the end of the XVI century, containing about 322 plans and views of the main cities of the World. There are different examples of this work, every one with a different number of plates and without an index. Many of these plates have been afterwards included in Donato Rasciotti's Nuova raccolta di tutte le più illustri et famose città di tutto il mondo, printed at the end of the XVI century. It is still, however, quite unclear whether Valegio or Rasciotti published first his collection. Francesco Valegio was born in Bologna around 1560, even though some say he might have been born in Verona; as engraver and calcographer, he worked in Venice, very often in association with other publishers. The plates of his series, which can be considered his most important work, do not bear any date, except for those of Algeri, Costantinopoli and Rodi, signed by Martino Rota, dated 1572. The city plans signed by Rota, (engraver born in Sebenico who worked in Venice until 1573), are the most ancient core of the work, which make us think that this work has been planned by Rota himself. Many plates recall the figurative models of the Civitates Orbis Terrarum printed between 1572 and 1588 (afterwards reissued until 1617) by Georg Braun and Franz Hogenberg. It is possible that Valegio started to select the plates by Rota around 1580 and afterwards enlarged his collection at the end of the century. 112 plates bear Valegio's signature or monogram and as many can be ascribed to him; 69 have been ascribed to an unkwown artist. The collection was extremely successful and became the base for the following copies. Valegio's plate have been reissued by Raffaello Savonarola (Lasor a Varea) in the Universus Terrarum Orbis in 1 713. There are 52 plates depicting the peninsula. A distinctive element of this corpus is the presence of a number (from 1 to 60) with ancient ink, on the white upper margin; that makes us presume that these examples come from another collection of Valegio, Raccolta delle più famose Città di Italia, which he created by changing the front page of his previuos publication.   Copper engraving, particularly rich and with good contrast, in excellent condition.   Very rare. Almagià p. 10, Cremonini p. 15/17, Valerio p. 75/87.‎

‎Anonimo‎

‎Viaggio da Fano a Foligno…‎

‎Viaggio postale da Fano a Foligno, inciso da Francesco de Caroly a Torino nel 1780.Acquaforte, in ottime condizioni. Viaggio postale da Fano a Foligno, inciso da Francesco de Caroly a Torino nel 1780.Acquaforte, in ottime condizioni.‎

‎MEISNER Daniel (Attivo nella prima metà del XVII sec.)‎

‎Urbino‎

‎Veduta tratta dall'edizione del 1678 della celebre Sciagraphia Cosmica nota anche con il titolo Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... stampata a Norinberga. La Sciagraphia Cosmica, venne ampliata sotto la supervisione di Kieser dopo la morte di Meisner nel 1625, arrivando quindi ad una composizione di 800 magnifiche incisioni. Ogni opera è caratterizzata da un motto sopra l'immagine, e da versi emblematici (in latino o tedesco). L'opera è la combinazione di due generi allora popolari, il libro degli stemmi e il "Teatro delle città". Tra i maestri incisori e miniatori che contribuirono a questa serie ci sono Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer e forse anche Meisner stesso, che concepì l'opera e contribuì a buona parte della prosa.  Incisione in rame, con margini, in perfetto stato di conservazione. View taken from the 1678 edition of the famous Sciagraphia Cosmica also known with the full title Sciagraphia Cosmica: Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... printed in Nuremberg. The Sciagraphia Cosmica, was expanded under the supervision of Kieser after the death of Meisner in 1625, thus arriving at a composition of 800 magnificent engravings.  Each engraving is characterized by a motto above the image, and by emblematic verses (in Latin or German). The work is a combination of two then-popular genres, the book of coats of arms and the "Town Book". Among the master engravers and illuminators who contributed to this series are Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer, and perhaps Meisner himself, who conceived the work and contributed much of the prose.  Copperplate engraving, with margins, in perfect condition.‎

‎PFLAUMERN Johann Heinrich von‎

‎Ancona‎

‎Veduta della città tratta dal "Mercurius Itaicus Hospiti Fidus per Italiae Praecipius Regiones et Urbem.." edita ad Augsburg nel 1625 e successivamente ristampata nel 1628 e 1650. "Una delle migliori e più ricche guide d'Italia che uscissero nel secolo XVII... E' la narrazione di cose vedute, fatta con dottrina, con garbo... ogni particolare trova il conforto di uno che ha visto e da sé ha considerato e giudicato» (Tresoldi I, 29). La descrizione, scritta per il Giubileo del 1625, inizia a Trento e prosegue per Venezia, Firenze, Siena, Roma, Napoli, Genova e Milano. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Non comune. Veduta della città tratta dal "Mercurius Itaicus Hospiti Fidus per Italiae Praecipius Regiones et Urbem.." edita ad Augsburg nel 1625 e successivamente ristampata nel 1628 e 1650. "Una delle migliori e più ricche guide d'Italia che uscissero nel secolo XVII... E' la narrazione di cose vedute, fatta con dottrina, con garbo... ogni particolare trova il conforto di uno che ha visto e da sé ha considerato e giudicato» (Tresoldi I, 29). La descrizione, scritta per il Giubileo del 1625, inizia a Trento e prosegue per Venezia, Firenze, Siena, Roma, Napoli, Genova e Milano. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Non comune. Borroni II, 6129-1. Fossati Bellani 317. Schudt, Italien, 23 e 414.‎

‎MEISNER Daniel (Attivo nella prima metà del XVII sec.)‎

‎Laureto in Italia‎

‎Veduta tratta dall'edizione del 1678 della celebre Sciagraphia Cosmica nota anche con il titolo Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... stampata a Norinberga. La Sciagraphia Cosmica, venne ampliata sotto la supervisione di Kieser dopo la morte di Meisner nel 1625, arrivando quindi ad una composizione di 800 magnifiche incisioni. Ogni opera è caratterizzata da un motto sopra l'immagine, e da versi emblematici (in latino o tedesco). L'opera è la combinazione di due generi allora popolari, il libro degli stemmi e il "Teatro delle città". Tra i maestri incisori e miniatori che contribuirono a questa serie ci sono Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer e forse anche Meisner stesso, che concepì l'opera e contribuì a buona parte della prosa.  Incisione in rame, con margini, in perfetto stato di conservazione. View taken from the 1678 edition of the famous Sciagraphia Cosmica also known with the full title Sciagraphia Cosmica: Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... printed in Nuremberg. The Sciagraphia Cosmica, was expanded under the supervision of Kieser after the death of Meisner in 1625, thus arriving at a composition of 800 magnificent engravings.  Each engraving is characterized by a motto above the image, and by emblematic verses (in Latin or German). The work is a combination of two then-popular genres, the book of coats of arms and the "Town Book". Among the master engravers and illuminators who contributed to this series are Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer, and perhaps Meisner himself, who conceived the work and contributed much of the prose.  Copperplate engraving, with margins, in perfect condition. Cremonini pagg. 57/58, 45a.‎

‎MEISNER Daniel (Attivo nella prima metà del XVII sec.)‎

‎In me Mihi Omnia. Ancona in Italia‎

‎Veduta tratta dall'edizione del 1678 della celebre Sciagraphia Cosmica nota anche con il titolo Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... stampata a Norinberga. La Sciagraphia Cosmica, venne ampliata sotto la supervisione di Kieser dopo la morte di Meisner nel 1625, arrivando quindi ad una composizione di 800 magnifiche incisioni. Ogni opera è caratterizzata da un motto sopra l'immagine, e da versi emblematici (in latino o tedesco). L'opera è la combinazione di due generi allora popolari, il libro degli stemmi e il "Teatro delle città". Tra i maestri incisori e miniatori che contribuirono a questa serie ci sono Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer e forse anche Meisner stesso, che concepì l'opera e contribuì a buona parte della prosa.  Incisione in rame, con margini, in perfetto stato di conservazione. View taken from the 1678 edition of the famous Sciagraphia Cosmica also known with the full title Sciagraphia Cosmica: Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... printed in Nuremberg. The Sciagraphia Cosmica, was expanded under the supervision of Kieser after the death of Meisner in 1625, thus arriving at a composition of 800 magnificent engravings.  Each engraving is characterized by a motto above the image, and by emblematic verses (in Latin or German). The work is a combination of two then-popular genres, the book of coats of arms and the "Town Book". Among the master engravers and illuminators who contributed to this series are Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer, and perhaps Meisner himself, who conceived the work and contributed much of the prose.  Copperplate engraving, with margins, in perfect condition. Cremonini pagg. 57/58, 45a.‎

‎MEISNER Daniel (Attivo nella prima metà del XVII sec.)‎

‎Pezaro…. Piceno‎

‎Veduta tratta dall'edizione del 1678 della celebre Sciagraphia Cosmica nota anche con il titolo Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... stampata a Norinberga.  La Sciagraphia Cosmica, venne ampliata sotto la supervisione di Kieser dopo la morte di Meisner nel 1625, arrivando quindi ad una composizione di 800 magnifiche incisioni. Ogni opera è caratterizzata da un motto sopra l'immagine, e da versi emblematici (in latino o tedesco). L'opera è la combinazione di due generi allora popolari, il libro degli stemmi e il "Teatro delle città". Tra i maestri incisori e miniatori che contribuirono a questa serie ci sono Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer e forse anche Meisner stesso, che concepì l'opera e contribuì a buona parte della prosa.  Incisione in rame, con margini, in perfetto stato di conservazione. View taken from the 1678 edition of the famous Sciagraphia Cosmica also known with the full title Sciagraphia Cosmica: Das ist Newes Emblematisches Buechlei, dainen in acht Centurijs die vornembste Stat, Vestung, Schlosser der ganzen Welt... printed in Nuremberg. The Sciagraphia Cosmica, was expanded under the supervision of Kieser after the death of Meisner in 1625, thus arriving at a composition of 800 magnificent engravings.  Each engraving is characterized by a motto above the image, and by emblematic verses (in Latin or German). The work is a combination of two then-popular genres, the book of coats of arms and the "Town Book". Among the master engravers and illuminators who contributed to this series are Matthäus Merian, Sebastian Furck, Christian Stimmer, and perhaps Meisner himself, who conceived the work and contributed much of the prose.  Copperplate engraving, with margins, in perfect condition. Cremonini pagg. 57/58, 45a.‎

‎ROUX Joseph (Attivo nella seconda metà del XVIII sec.)‎

‎Porto di Ancona‎

‎Piano nautico tratto dal " Recueil des principaux plans des ports & rades de la Méditerranée" di Josepgh Roux, pubblicato per la prima volta a Marsiglia nel 1764 e successivamente ristampato - ampliato - a Genova da Yves Gravier con il titolo "Recueil de 163 principaux plans des ports et rades de la Mediterranée" (1804).Ulteriore edizione dell'opera, con il titolo "Plans des ports ed des rades de la Mer Méditerranée.." è stampata a Livorno da Carlo Tesi nel 1858. Incisione in rame, finemente acquarellata a mano, in ottimo stato di conservazione. First published in the "Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer Mediterranee", 1764, this nice nautical chart is taken from the rare "Plans des ports ed des rades de la Mer Méditerranée.." published in Leghorn by Carlo Tesi, 1858. Copperplate with fine colouring, in very good condition.‎

‎ALBRIZZI Giambattista (Venezia 1698 - 1777)‎

‎Facciata della Chiesa di M. Vergine di Loreto nella Marca di Ancona‎

‎Veduta della città tratta dall’edizione italiana dell’opera di Thomas Salmon Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e moderni viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in Ollandese, e Francese, Tedescho ed ora in Italiano. In Venezia, Presso Giambattista Albrizzi MDCCXXXVII-MDCCLVI (1737-66). L’opera - in ventisette volumi - il cui titolo originale era Modern history, or the present state of all nations, fu tradotta dall’inglese e stampata in Venezia dall’Albrizzi nell’arco di svariati anni; traccia un’analisi storica delle nazioni del mondo, arricchita dalla descrizione geografica e artistica delle città. All’interno sono presenti preziose incisioni su rame che raffigurano il territorio, le vedute e i monumenti. Comunemente si attribuiscono le tavole al Salmon in quanto i volumi dell'Albrizzi sono la traduzione in lavoro che apparve tra il 1725 e il 1739 a Londra in 32 volumi. Tuttavia, le carte geografiche contenute nell’opera sono le stesse che Albrizzi utilizza per il suo Atlante Novissimo, che contiene tutte le parti del mondo del 1740 (volume 1) - 1750 (volume 2), derivanti dalle opere di Guillaulme de L’Isle e Iasaak Tirion. Le stesse piante prospettiche e vedute contenute nel Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo sono altrèsì da assegnare all’Albrizzi in qualità di editore. L'autore andava particolarmente fiero di questa collana perché questo era “il primo libro di viaggi […] che si sia proposto per iscopo la verità e non la meraviglia”. La fortuna della pubblicazione fu eclatante tanto che “arrivato a pubblicare appena l'ottavo tomo mi trovai ben tosto, per esito fortunato, privo d'ogni esemplare”. Giambattista Albrizzi fa parte di una famiglia di tipografi ed editori veneziani di origine bergamasca. Iniziatore dell'attività tipografica fu, negli ultimi decenni del XVII secolo, Girolamo Albrizzi a cui successe il figlio Giambattista, attivo particolarmente nel ventennio 1730-50. Diede grande impulso all'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome a una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: Piazzetta, Zanetti, Pitteri e Bartolozzi. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia V. Valerio, Cartografi Veneti, p. 139. Plate taken from Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e moderni viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in Ollandese, e Francese, Tedescho ed ora in Italiano. In Venezia, Presso Giambattista Albrizzi MDCCXXXVII-MDCCLVI (1737-66). The work - in twenty-seven volumes - whose original title was Modern history, or the present state of all nations, was translated from English and printed in Venice by Albrizzi in the space of several years; it traces a historical analysis of the nations of the world, enriched by the geographical and artistic description of the cities. Inside there are precious copper engravings that depict the territory, views and monuments. Commonly the plates are attributed to Salmon because the volumes of Albrizzi are the translation in work that appeared between 1725 and 1739 in London in 32 volumes. However, the maps in the work are the same that Albrizzi used for his Atlante Novissimo, che contiene tutte le parti del mondo from 1740 (volume 1) - 1750 (volume 2), derived from the works of Guillaulme de L'Isle and Iasaak Tirion. The same perspective plans and views contained in Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo are also to be assigned to Albrizzi as editor. The author was particularly proud of this series because this was "the first travel book [...] that has proposed for its purpose the truth and not the wonder. The fortune of the publication was so striking that "when I arrived to publish just the eighth volume, I soon found myself, due to a lucky outcome, without any copies". Giambattista Albrizzi is part of a family of printers and publishers of Venice from Bergamo. Start of printing was in the last decades of the seventeenth century, Girolamo Albrizzi was succeeded by his son Giambattista, particularly active in the twenty years 1730-50. He gave great impetus to the art printing Venetian, linking its name to a series of magnificent editions, which earned him the collaboration of the best designers and engravers of the time: Piazzetta, Zanetti, Pitteri and Bartolozzi. Copperplate, in good condition. Bibliografia V. Valerio, Cartografi Veneti, p. 139.‎

‎Sesone Francesco (Roma 1705 - Napoli dopo il 1757)‎

‎La Città di Civita Nuova nella Marca d'Ancona dello Stto Ecclesiastico‎

‎Veduta della città tratta dall’edizione napoletana dell’opera di Thomas Salmon Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e modemi viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in olandese e franzese ed ora in italiano, in questa seconda edizione più corretto, in Napoli, presso Francesco Ricciardo (poi Vincenzo Mazzola ed Angelo Vocola) 1738-1767. L’opera, il cui titolo originale era Modern history, or the present state of all nations, fu tradotta dall’inglese e stampata per la prima volta in Venezia dall’Albrizzi (1737-1766). L’editore Francesco Ricciardi ne realizzò una copia pirata, a Napoli, a partire dal 1738. La raccolta, in 25 tomi, fu stampata dal 1738 al 1753 da Ricciardi; a partire dal 18° volume, da Vincenzo Mazzola ed Angelo Vocola. Le tavole furono incise da Francesco Sesone e Francesco Cepparuli. In particolare, il Sesone fu uno dei più laboriosi incisori della Napoli del XVIII secolo, producendo un gran numero di tavole per libri di archeologia. Del Sesone Giovanni Gori Gandellini dice: “Romano, attese alla professione dell'intaglio sotto la direzione del Frezza, ed infatti riuscì gran disegnatore, ed intagliatore a bulino, e ad acqua forte. Non lasciò di riportare nelle stampe molte opere di valenti uomini con una dolcezza ammirabile e con gran vaghezza. Viveva a Napoli nel 1733 con somma fama in età di 28 anni [...] Non era uno sprovveduto, e lo dimostrano i lavori eseguiti ancora prima del '40: con Ricciardi aveva inciso, su disegno di Ferdinando Sanfelice, una tavola per un testo celebrativo, ed altre per un lavoro di Thomas Salmon molto in voga in quegli anni”. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. View of the city taken from the Neapolitan edition of the work of Thomas Salmon, Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e modemi viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in olandese e franzese ed ora in italiano, in questa seconda edizione più corretto in Naples, by Francesco Ricciardo (later Vincenzo Mazzola and Angelo Vocola) 1738-1767. The work, whose original title was Modern history, or the present state of all nations, was translated from English and printed for the first time in Venice by Albrizzi (1737-1766). The publisher Francesco Ricciardi realized a pirated copy, in Naples, starting from 1738. The collection, in 25 tomes, was printed from 1738 to 1753 by Ricciardi; starting from the 18th volume, by Vincenzo Mazzola and Angelo Vocola. The plates were engraved by Francesco Sesone and Francesco Cepparuli. In particular, Sesone was one of the most industrious engravers in 18th century Naples, producing a large number of plates for books on archaeology. Giovanni Gori Gandellini says of Sesone: Roman, attended the profession of carving under the direction of Frezza, and in fact succeeded as a great designer, and engraver burin, and strong water. He did not leave to bring back in print many works of talented men with an admirable sweetness and with great vagueness. He lived in Naples in 1733 with great fame at the age of 28 years [...] He was not a novice, and this is demonstrated by the work done even before '40: with Ricciardi had engraved, designed by Ferdinando Sanfelice, a plate for a celebratory text, and others for a work of Thomas Salmon very popular in those years. Copper engraving, in good condition.‎

‎VAN KEULEN Johannes (1654 - 1715)‎

‎De Golf van Venetiën‎

‎Xilografia raffigurante il porto di Ancona tratta dall'opera "De Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel", ovvero un portolano dei mari del mondo pubblicato tra il 1681 e il 1684 in cinque volumi in folio, ai quali - nel 1753 - se ne aggiunse un sesto per la navigazione lungo le coste asiatiche.Xilografia, inserita nel testo. Folio: 310x530 Xylography of the port of Ancona from the work "De Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel".‎

‎MATAL o METELLUS Jan (Poligny 1510 - 1597 ca.)‎

‎Marchia Anconitana Olim Picenum‎

‎Carta geografica tratta dal rarissimo Itinerarium Europae Provinciae edito a Colonia tra il 1579 e il 1588. Conosciuto anche come Itinerarium Orbis Christiani, questo atlante fu pubblicato anonimamente a causa dei problemi politici e religiosi che caratterizzavano il periodo storico, come spesso succedeva aal'epoca per sfuggire alle persecuzioni cattoliche contro i protestanti. L'opera fa parte degli atlanti editi dalla cosidetta scuola Cartografica di Colonia, durata per circa mezzo secolo (1570-1620 ca.), e formata principalmente da rifugiati fiamminghi ed olandesi tra i quali spiccano lo stesso Matthaeus Quad e Frans Hogenberg, che ne fu il fondatore. Le mappe sono attribuite alcune a Jan Matal ed altre a Michael von Eitzing. Jan Matal o Metellus, francese di nascita ed attivo a Louvaine ed a Colonia, dove si rifugia prprio per sfuggire alle persecuzioni dei regnanti cattolici e dove muore nel 1597. Fu tra i maggiori cartografi del tempo e, insieme al Quad e al Hogenberg stesso, il principale esponente della scuola coloniese. Alcune delle mappe del Matal sono poi successivamente incluse nelle successive pubblicazioni postume, e recano il testo al verso. Dal punto di vista cartografico le mappe sono una derivazione e basate sulle carte pubblicate ad Anversa da Abraham Ortelius, per la prima volta nel 1570; le incisioni delle mappe sono invece attribuite a Frans Hogenberg. La grandissima rarità dell'opera, insieme alla scarsità di informazioni sulle opere "carbonare" edite a Colonia, contribuisce al fascino di questa importante mappa, caposaòdo di ogni collezione cartografica. Incisioni in rame, magnifica coloritura coeva, in buono stato di conservazione. Opera di incredible rarità, mancante in praticamente tutte le collezioni. Esemplare di primo stato, avanti il numero. 13 aggiunto in basso a sinistra e prima dle testo al verso Map from the very rare Initerarium Europae Provinciae, published in Cologne between 1579 and 1588. Also known as Itinerarium Orbis Christiani, this atlas was published anonymously due to the political and religious problems that characterized that particular period, i.e., the persecutions suffered by the Protestants who were threatened by the Catholics. The work belongs to the atlases published by the so called Cartographic school of Cologne, whose works were published along fifty years (1570-1620). The school was mainly made of Flemish and Dutch refugees among which Mattheaus Quad and Frans Hogenberg, the founder of the institution. The maps have been ascribed to Jan Matal and Michale von Eitzing. Jan Matal, or Metellus, was born in France and worked in Louvaine and Cologne, where he fled to escape the Catholic persecution and where he died in 1597. He was considered one of the greatest cartographers of his time and one of the most important artists of the school of Cologne, together with Quad and Hogenberg. some of his maps have been afterwards included in some posthumous works with the text on verso. From a cartographic point of view, the maps derive from those published by Abraham Ortelius in Antwerp in 1570; the engravings instead have been ascribed to Frans Hogenberg. The rarity of this work, together with the lack of information on the secret works published in Cologne confer a particular charm to this map, a bench mark for every collector. Copper engravings, magnificent contemporary colours, in very good condition. Extremely rare work, not present in any collection. Example in the first state, before the number was added. Meurer Atlantes Colonienses Die Kolner Schule der Atlas Kartographie 1570-1610; Meurer IOC 8; F. Mariano - A. Volpini, "Le Maeche nella Cartografia. XVI-XIX secolo", p. 30, 5.‎

‎LEOPOLD Johann Christian (Augusta 1699 - 1755)‎

‎Senogallia. Senigaglia‎

‎Delineata sulla scia della più grande veduta di Jeremias Wolff, l’opera offre quaranta riferimenti topografici. Il Leopold, era un modesto incisore ed editore di Augsburg; la sua serie di vedute di città, da cui questa incisione è tratta, venne pubblicata con pochissima tiratura, rendendo quindi le opere particolarmente rare. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. In the wake of Jeremias Wolff’s bigger view, this work presents many topographical references. Leopold was a modest engraver and publisher in Augsburg; the series of city views, from which this one is taken, has been published in a very limited circulation, which means these works are very rare. Copperplat, in excellent condition.‎

‎RUSCELLI Girolamo (Viterbo 1504 – Venezia 1566)‎

‎Tavola nova della Marca d'Ancona‎

‎Carta tratta dalla "Geographia di Claudio Tolomeo", a cura del Ruscelli, pubblicata in Venezia in pù edizioni tra il 1561 ed il 1598. La carta è basata sulla "Geografia" di Giacomo Gastaldi, che probabilmente disegnò personalmente anche queste mappe, che vennero incise dai fratelli Sanuto. La peculiarità di queste mappe è che sono incise due per lastra e successivamente tagliate; questo il motivo per cui il segno del rame appare solo in tre lati della mappa. Il testo del Ruscelli e le sue carte sono considerate come il miglior atlante moderno fino alla prima versione del Thatrum di Ortelius, 1570. Solo la loro enorme diffusione ne impedisce una valutazione sostenuta nel mercato antiquario. L'opera infatti ebbe una prima stesura nel 1561, stampata da Vincenzo Valgrisi che ne curò anche la ristampa del 1562. Tre sono le edizioni firmate da Giordano Ziletti (due nel 1564 e una del 1574), mentre nel 1597 viene edita dai fratelli Calignani. Tutte queste edizioni contengono 64 tavole. Nel 1598 e 1599 vengono alla luce le due edizioni curate da Giuseppe Rosaccio e stampate dagli Eredi di Melchior Sessa. Queste ultime due edizioni comprendono 69 tavole; sono infatti aggiunte la carta del planisfero e dei continenti del Rosaccio. Map, taken from Ruscelli edition of Ptolemy's "Geographia", printed in Venice from 1561 to 1598. Ruscelli's Atlas is an expanded edition of Gastaldi's Atlas of 1548, which has been called the most comprehensive atlas produced between Martin Waldseemüller's Geographiae of 1513, and the Abraham Ortelius Theatrum of 1570. Ruscelli and Gastaldi's maps were beautifully engraved on copper, marking a turning point in the history of cartography. From that point forward, the majority of cartographic works used this medium. As it was a harder material than wood it gave the engraver the ability to render more detail. Gastaldi sought the most up-to-date geographical information available, making the modern maps in Ruscelli's Geographia among the best modern maps of the period. The maps are engraved by the Sanuto borthers. F. Mariano - A. Volpini, "Le Marche nella Cartografia. XVI-XIX secolo", p. 34 s. 10; G. Mangani - F. Mariano, Il disegno del territorio, p. 100 n. 2‎

‎HONDIUS Jodocus (Amsterdam 1563 - 1612)‎

‎Marchia Anconae olim Picenum‎

‎Carta tratta dalla prima edizione della "Cosmographia Universalis" di Paul Merula , stampata ad Amsterdam nel 1605. Le mappe usate per illustrare la prima edizione della Cosmografia di Merula sono realizzate nel 1598 da Jodocus Hondius e Pieter Van den Keere (Kaerius) e quidni utilizzate dall'editore Cornelis Claesz per illustrare lavori di Apian, Linschoten e Merula. Incisione in rame, inserita uin una pagina di testo, in perfette condizioni. Taken from the first edition of "Cosmographia Universalis" by Paul Merula, printed in Amsterdam in 1605.The map was first issued in 1598 by Cornelis Claesz and engraved and realized by Jodocus Hondius and Pietre vand den Keere (Kaerius). Claesz used the plate to illustrate various works he published by Peter Apian, Jan van Linschoten, Paul Merula and others. Copperplate, inset in a page text, very good conditions. King pp. 80/81. G. Mangani - F. Mariano, Il disegno del territorio, p. 108 n. 4‎

‎SARZINA Giacomo (? - 1641)‎

‎Marca Anconitana‎

‎Carta geografica tratta dal rarissimo "Anfiteatro d'Europa" edito a Venezia nel 1623. Il libro, scritto con testo di Giovanni Doglioni, fu pubbicato dall'editore veneziano Giacomo Sarzina. Illustrato da una carta del mondo e 33 carte dell'Europa ne testo. Stranamente le mappe sono riprese da quelle che illustrano l'Epitome di Ortelius incise da Philip Galle e non da quelle dell'edizione pirata della stessa opera pubblictaa a Brescia da Pietro Marchetti (1598). Si tratta pertanto di nuove lastre, che presentano picocle differenze rispetto a quelle del Marchetti, alle quali ad un primo esame assomigliano. L'opera non fu mai ristampata ed è pertanto rara. Incisione in rame, inserita nella pagina di testo descrittivo alla carta, fori di tarlo, per il resto in buono stato di conservazione. Map from the very rare “Anfiteatro d’Europa” published in Venice in 1623. The book was written by Giovanni Doglioni and it was published by the Venetian Giacomo Sarzina. Together with the text there are one world map and 33 maps of Europe. Oddly enough, these maps were realized after those shown in Ortelius Epitome, engraved by Philip Galle, and not after the pirate edition published by Pietro Marchetti in Venice. These are therefore new plates, presenting minor differences with those of Marchetti. The work has never been reissued and is quite rare. Copper engraving, included in the text page which described the map, wormholes, otherwise in good condition. G. L. King, Miniature Antique Maps, p. 106.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Ancona. Esplicatione delle cose notabili nella famosissima Città d'Ancona.‎

‎Opera tratta dalla rara prima edizione del Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., stampata ad Amsterdam nel 1663. Si tratta del primo, monumentale, libro interamente dedicato alla cartografia urbana della sola penisola, preceduto dal “tascabile” Italia Hodierna di Jodocus Hondius del 1627 e realizzato in probabile concorrenza con Johannes Janssonius che, nel 1657, aveva pubblicato il Theatrum praecipuarum urbium, contenente un volume dedicato all’Italia. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697. Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Alberts ed edita nel 1724/5. Esemplare con testo descrittivo la verso, della prima edizione del 1663. Bibliografia Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39. Map taken form the rare first edition of Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. This is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Example of the first edition, showing descriptive text on the back of the map. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎JANSSONIUS Johannes (1588-1664)‎

‎La Rocca Contrada‎

‎Pianta della città tratta dal "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. L'opera, pubblicata nel 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo.Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole. Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atalnte che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649. Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae..", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna.." del 1627.A differenza di queste ultime il formato è in-folio, con testo sia nel recto che nel verso. Incisioni in rame, in ottimo stato di conservazione. Rarissima. Pianta della città tratta dal "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. L'opera, pubblicata nel 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo.Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole. Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atalnte che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649. Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae..", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna.." del 1627.A differenza di queste ultime il formato è in-folio, con testo sia nel recto che nel verso. Incisioni in rame, in ottimo stato di conservazione. Rarissima.‎

‎MARCUCCI Giacomo (Attivo a Roma tra il 1620 e il 1640 circa)‎

‎Cagli‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel rarissimo "Giardino del Mondo dove si vede sculpite le citta principale ditalia con le eccelse fabriche antiche e chiese palazzi guglie colonne giardini e fonatene et archi trionfali di Roma" stampata a Roma [s.d. ma circa 1625-30].Si tratta di di un volume "di piccolo formato e privo di indice, è dedicato a Federico Cesi, dondatore dell'Accademia dei Lincei, morto nel 1630. Nella dedica, che compare dopoil titolo figurato, l'autore descrive i motivi che lo hanno spinto ad allestire l'opera" (cfr. Bellucci-Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1600 al 1699, p. 76).Le opere, di piccolo formato, sono una derivazione di quelle di Francesco Valegio contenute in "Descrizione La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo" della fine del '500.I rami del Marcucci confluirono nella più celebre tipografia De Rossi, e ristampate nella "Raccolta delle principali città d’Italia intagliate con tutte le contrade, e palazzi di esse" edita a Roma nel 1643 da Giovambattista de Rossi. Una successiva ristampa della stessa è nota a cura di Carlo Losi nel 1773.Incisione in rame, in perfette condizioni. Rarissima. Opera per la prima volta pubblicata nel rarissimo "Giardino del Mondo dove si vede sculpite le citta principale ditalia con le eccelse fabriche antiche e chiese palazzi guglie colonne giardini e fonatene et archi trionfali di Roma" stampata a Roma [s.d. ma circa 1625-30].Si tratta di di un volume "di piccolo formato e privo di indice, è dedicato a Federico Cesi, dondatore dell'Accademia dei Lincei, morto nel 1630. Nella dedica, che compare dopoil titolo figurato, l'autore descrive i motivi che lo hanno spinto ad allestire l'opera" (cfr. Bellucci-Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1600 al 1699, p. 76).Le opere, di piccolo formato, sono una derivazione di quelle di Francesco Valegio contenute in "Descrizione La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo" della fine del '500.I rami del Marcucci confluirono nella più celebre tipografia De Rossi, e ristampate nella "Raccolta delle principali città d’Italia intagliate con tutte le contrade, e palazzi di esse" edita a Roma nel 1643 da Giovambattista de Rossi. Una successiva ristampa della stessa è nota a cura di Carlo Losi nel 1773.Incisione in rame, in perfette condizioni. Rarissima.‎

‎MARCUCCI Giacomo (Attivo a Roma tra il 1620 e il 1640 circa)‎

‎Urbania‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel rarissimo "Giardino del Mondo dove si vede sculpite le citta principale ditalia con le eccelse fabriche antiche e chiese palazzi guglie colonne giardini e fonatene et archi trionfali di Roma" stampata a Roma [s.d. ma circa 1625-30].Si tratta di di un volume "di piccolo formato e privo di indice, è dedicato a Federico Cesi, dondatore dell'Accademia dei Lincei, morto nel 1630. Nella dedica, che compare dopoil titolo figurato, l'autore descrive i motivi che lo hanno spinto ad allestire l'opera" (cfr. Bellucci-Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1600 al 1699, p. 76).Le opere, di piccolo formato, sono una derivazione di quelle di Francesco Valegio contenute in "Descrizione La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo" della fine del '500.I rami del Marcucci confluirono nella più celebre tipografia De Rossi, e ristampate nella "Raccolta delle principali città d’Italia intagliate con tutte le contrade, e palazzi di esse" edita a Roma nel 1643 da Giovambattista de Rossi. Una successiva ristampa della stessa è nota a cura di Carlo Losi nel 1773.Incisione in rame, in perfette condizioni. Rarissima. Opera per la prima volta pubblicata nel rarissimo "Giardino del Mondo dove si vede sculpite le citta principale ditalia con le eccelse fabriche antiche e chiese palazzi guglie colonne giardini e fonatene et archi trionfali di Roma" stampata a Roma [s.d. ma circa 1625-30].Si tratta di di un volume "di piccolo formato e privo di indice, è dedicato a Federico Cesi, dondatore dell'Accademia dei Lincei, morto nel 1630. Nella dedica, che compare dopoil titolo figurato, l'autore descrive i motivi che lo hanno spinto ad allestire l'opera" (cfr. Bellucci-Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1600 al 1699, p. 76).Le opere, di piccolo formato, sono una derivazione di quelle di Francesco Valegio contenute in "Descrizione La Raccolta di le piu illustri et famose citta di tutto il mondo" della fine del '500.I rami del Marcucci confluirono nella più celebre tipografia De Rossi, e ristampate nella "Raccolta delle principali città d’Italia intagliate con tutte le contrade, e palazzi di esse" edita a Roma nel 1643 da Giovambattista de Rossi. Una successiva ristampa della stessa è nota a cura di Carlo Losi nel 1773.Incisione in rame, in perfette condizioni. Rarissima.‎

‎ALBRIZZI Giambattista (Venezia 1698 - 1777)‎

‎La Città di Fossombrone nel Ducato d'Urbino dello Stato Ecclesiastico‎

‎Veduta della città tratta dall’edizione italiana dell’opera di Thomas Salmon Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e moderni viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in Ollandese, e Francese, Tedescho ed ora in Italiano. In Venezia, Presso Giambattista Albrizzi MDCCXXXVII-MDCCLVI (1737-66). L’opera - in ventisette volumi - il cui titolo originale era Modern history, or the present state of all nations, fu tradotta dall’inglese e stampata in Venezia dall’Albrizzi nell’arco di svariati anni; traccia un’analisi storica delle nazioni del mondo, arricchita dalla descrizione geografica e artistica delle città. All’interno sono presenti preziose incisioni su rame che raffigurano il territorio, le vedute e i monumenti. Comunemente si attribuiscono le tavole al Salmon in quanto i volumi dell'Albrizzi sono la traduzione in lavoro che apparve tra il 1725 e il 1739 a Londra in 32 volumi. Tuttavia, le carte geografiche contenute nell’opera sono le stesse che Albrizzi utilizza per il suo Atlante Novissimo, che contiene tutte le parti del mondo del 1740 (volume 1) - 1750 (volume 2), derivanti dalle opere di Guillaulme de L’Isle e Iasaak Tirion. Le stesse piante prospettiche e vedute contenute nel Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo sono altrèsì da assegnare all’Albrizzi in qualità di editore. L'autore andava particolarmente fiero di questa collana perché questo era “il primo libro di viaggi […] che si sia proposto per iscopo la verità e non la meraviglia”. La fortuna della pubblicazione fu eclatante tanto che “arrivato a pubblicare appena l'ottavo tomo mi trovai ben tosto, per esito fortunato, privo d'ogni esemplare”. Giambattista Albrizzi fa parte di una famiglia di tipografi ed editori veneziani di origine bergamasca. Iniziatore dell'attività tipografica fu, negli ultimi decenni del XVII secolo, Girolamo Albrizzi a cui successe il figlio Giambattista, attivo particolarmente nel ventennio 1730-50. Diede grande impulso all'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome a una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: Piazzetta, Zanetti, Pitteri e Bartolozzi. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia V. Valerio, Cartografi Veneti, p. 139. Plate taken from Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale con nuove osservazioni degli antichi e moderni viaggiatori. Scritto in inglese dal signor Salmon. Tradotto in Ollandese, e Francese, Tedescho ed ora in Italiano. In Venezia, Presso Giambattista Albrizzi MDCCXXXVII-MDCCLVI (1737-66). The work - in twenty-seven volumes - whose original title was Modern history, or the present state of all nations, was translated from English and printed in Venice by Albrizzi in the space of several years; it traces a historical analysis of the nations of the world, enriched by the geographical and artistic description of the cities. Inside there are precious copper engravings that depict the territory, views and monuments. Commonly the plates are attributed to Salmon because the volumes of Albrizzi are the translation in work that appeared between 1725 and 1739 in London in 32 volumes. However, the maps in the work are the same that Albrizzi used for his Atlante Novissimo, che contiene tutte le parti del mondo from 1740 (volume 1) - 1750 (volume 2), derived from the works of Guillaulme de L'Isle and Iasaak Tirion. The same perspective plans and views contained in Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo are also to be assigned to Albrizzi as editor. The author was particularly proud of this series because this was "the first travel book [...] that has proposed for its purpose the truth and not the wonder. The fortune of the publication was so striking that "when I arrived to publish just the eighth volume, I soon found myself, due to a lucky outcome, without any copies". Giambattista Albrizzi is part of a family of printers and publishers of Venice from Bergamo. Start of printing was in the last decades of the seventeenth century, Girolamo Albrizzi was succeeded by his son Giambattista, particularly active in the twenty years 1730-50. He gave great impetus to the art printing Venetian, linking its name to a series of magnificent editions, which earned him the collaboration of the best designers and engravers of the time: Piazzetta, Zanetti, Pitteri and Bartolozzi. Copperplate, in good condition. Bibliografia V. Valerio, Cartografi Veneti, p. 139.‎

‎ORLANDI Cesare Città della Pieve, 26 luglio 1734 – Perugia, 20 dicembre 1779‎

‎Ascoli. Città nel Regno di Napoli in Cap. In Puglia‎

‎Veduta tratta dal raro “Delle Citta' d'Italia e Sue Isole Adiacenti Compendiose Notizie Sacre, E Profane Compilate Da Cesare Orlandi Nobile Patrizio Di Fermo, Di Atri, E Di Citta' Della Pieve, Accademico Augusto, Errante Già Raffrontato, E Nella Regia Accademia Peloritana De' Pericolanti Di Messina , Detto Lo Svegliato. Dedicate Alla Santità Di N. S. Papa Pio VI”, stampato In Perugia: nella stamperia augusta: presso Mario Riginaldi, 1770-1778. La raccolta riporta informazioni esaustive e schizzi di notevole qualità artistica di molte città italiane e che è stata pubblicata a spezzoni nell'arco di quasi un decennio (1770-1778). L'opera è rimasta incompiuta a causa della morte dell'autore nel 1779, e l'elenco delle città italiane trattate nell'opera va dalla lettera A alla lettera C. L'opera è spesso una preziosa fonte di informazioni per conoscere la struttura, l'ordinamento, l'architettura e la storia delle città italiane fino al Settecento.Incisione in rame, in perfetto stato di conservazione. Veduta tratta dal raro “Delle Citta' d'Italia e Sue Isole Adiacenti Compendiose Notizie Sacre, E Profane Compilate Da Cesare Orlandi Nobile Patrizio Di Fermo, Di Atri, E Di Citta' Della Pieve, Accademico Augusto, Errante Già Raffrontato, E Nella Regia Accademia Peloritana De' Pericolanti Di Messina , Detto Lo Svegliato. Dedicate Alla Santità Di N. S. Papa Pio VI”, stampato In Perugia: nella stamperia augusta: presso Mario Riginaldi, 1770-1778. La raccolta riporta informazioni esaustive e schizzi di notevole qualità artistica di molte città italiane e che è stata pubblicata a spezzoni nell'arco di quasi un decennio (1770-1778). L'opera è rimasta incompiuta a causa della morte dell'autore nel 1779, e l'elenco delle città italiane trattate nell'opera va dalla lettera A alla lettera C. L'opera è spesso una preziosa fonte di informazioni per conoscere la struttura, l'ordinamento, l'architettura e la storia delle città italiane fino al Settecento.Incisione in rame, in perfetto stato di conservazione.‎

‎ORTELIUS Abraham (1528 - 1598)‎

‎Senensis ditionis - Corsica - Marca Anconae‎

‎Tre carte geografiche in un foglio, raffiguranti il territorio senese, la Corsica e le Marche. Foglio tratto dal Theatrum Orbis Terrarum e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients. Incisione in rame, bella coloritura a mano, leggere ossidazioni, in ottimo stato di conservazione. Three maps in one sheet, showing Siena, Corsica and Marche.  Maps taken from the Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The Theatrum represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the Theatrum were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. Copperplate with later hand colour, some foxing, generally in good conditions. M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 137.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Macerata‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, stampato da Johannes Blaeu ad Amsterdam nel 1663. Esemplare tratto dal Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 da Pierre Mortier e ristampato da R. Alberts nel 1724. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697.  Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5. Le opere tratte dalla prima edizione del Blaeu, 1663, sono caratterizzate dalla presenza del testo al verso, qui assente. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Koeman pp. 332/338, Cremonini pp. 83-90. Work first included in Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. Example taken from Nouveau Theatre de l'Italie - Amsterdam nel 1704/5 - by Pierre Mortier or from the da R. Alberts issue (1724). Without descriptive text on the back. The Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎HONDIUS Jr. Jodocus (Amsterdam 1594 -1629)‎

‎Ancona‎

‎Veduta tratta dal Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, stampato a Leida dalla tipografia Elzevir nel 1627. Si tratta di un atlante geografico unito ad una raccolta di cartografia urbana, esclusivamente dedicato alla penisola.  L’opera consta di 31 carte geografiche e 67 vedute o piante di città. Le carte derivano dall’Atlas Minor del Mercator, mentre la cartografia urbana è basata sui modelli introdotti a Venezia da Francesco Valegio e da quelli del Civitates Orbis Terrarum di G.Braun e F. Hogenberg. L’opera è relativa al periodo in cui Jodocus Hondius II si era appena diviso dal fratello Hendrick. Secondo la letteratura esisterebbe una prima edizione della raccolta, stampata ad Amsterdam nel 1626. Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.  Bibliografia Cremonini, pp. 23/25, n. 18. Plate taken from Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, printed in Leiden by the printing house Elzevir in 1627. This is a geographical atlas combined with a town book, exclusively dedicated to Italy.  The work consists of 31 maps and 67 views or plans of cities. The maps derive from Mercator's Atlas Minor, while the plans are based on the models introduced in Venice by Francesco Valegio and those of Civitates Orbis Terrarum by G. Braun and F. Hogenberg. The work is related to the period in which Jodocus Hondius II had just separated from his brother Hendrick. According to the literature there is a first edition of the collection, printed in Amsterdam in 1626. Copper engraving, finely hand-colored, in excellent condition. Literature Cremonini, pp. 23/25, n. 18; Fossati Bellani; n. 320. Willems; n. 279. ‎

‎HONDIUS Jr. Jodocus (Amsterdam 1594 -1629)‎

‎Fanum‎

‎Veduta tratta dal Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, stampato a Leida dalla tipografia Elzevir nel 1627. Si tratta di un atlante geografico unito ad una raccolta di cartografia urbana, esclusivamente dedicato alla penisola.  L’opera consta di 31 carte geografiche e 67 vedute o piante di città. Le carte derivano dall’Atlas Minor del Mercator, mentre la cartografia urbana è basata sui modelli introdotti a Venezia da Francesco Valegio e da quelli del Civitates Orbis Terrarum di G.Braun e F. Hogenberg. L’opera è relativa al periodo in cui Jodocus Hondius II si era appena diviso dal fratello Hendrick. Secondo la letteratura esisterebbe una prima edizione della raccolta, stampata ad Amsterdam nel 1626. Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.  Bibliografia Cremonini, pp. 23/25, n. 18; Fossati Bellani; n. 320; Willems; n. 279.  Plate taken from Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, printed in Leiden by the printing house Elzevir in 1627. This is a geographical atlas combined with a town book, exclusively dedicated to Italy.  The work consists of 31 maps and 67 views or plans of cities. The maps derive from Mercator's Atlas Minor, while the plans are based on the models introduced in Venice by Francesco Valegio and those of Civitates Orbis Terrarum by G. Braun and F. Hogenberg. The work is related to the period in which Jodocus Hondius II had just separated from his brother Hendrick. According to the literature there is a first edition of the collection, printed in Amsterdam in 1626. Copper engraving, finely hand-colored, in excellent condition. Literature Cremonini, pp. 23/25, n. 18; Fossati Bellani; n. 320. Willems; n. 279. ‎

‎HONDIUS Jr. Jodocus (Amsterdam 1594 -1629)‎

‎Pisarum‎

‎Veduta tratta dal Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, stampato a Leida dalla tipografia Elzevir nel 1627. Si tratta di un atlante geografico unito ad una raccolta di cartografia urbana, esclusivamente dedicato alla penisola.  L’opera consta di 31 carte geografiche e 67 vedute o piante di città. Le carte derivano dall’Atlas Minor del Mercator, mentre la cartografia urbana è basata sui modelli introdotti a Venezia da Francesco Valegio e da quelli del Civitates Orbis Terrarum di G.Braun e F. Hogenberg. L’opera è relativa al periodo in cui Jodocus Hondius II si era appena diviso dal fratello Hendrick. Secondo la letteratura esisterebbe una prima edizione della raccolta, stampata ad Amsterdam nel 1626. Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.  Bibliografia Cremonini, pp. 23/25, n. 18; Fossati Bellani; n. 320; Willems; n. 279.  Plate taken from Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio in qua omnium eius regionum, vrbium, pagorum, dominiorum, castellorum, montium, fluviorum, fontium, lacuum, et portuum, historia exhibetur. Geographicis tabulis et vrbium praecipuarum iconibus illustrata a Iudoco Hondio addita est Siciliae, Sardiniae, Corsicae, et itinerariorum per Italiam brevis delineatio, printed in Leiden by the printing house Elzevir in 1627. This is a geographical atlas combined with a town book, exclusively dedicated to Italy.  The work consists of 31 maps and 67 views or plans of cities. The maps derive from Mercator's Atlas Minor, while the plans are based on the models introduced in Venice by Francesco Valegio and those of Civitates Orbis Terrarum by G. Braun and F. Hogenberg. The work is related to the period in which Jodocus Hondius II had just separated from his brother Hendrick. According to the literature there is a first edition of the collection, printed in Amsterdam in 1626. Copper engraving, finely hand-colored, in excellent condition. Literature Cremonini, pp. 23/25, n. 18; Fossati Bellani; n. 320. Willems; n. 279. ‎

‎SCOTO Francesco (1548 - 1622)‎

‎Ancona‎

‎Tavola tratta dall'edizione romana del "Itinerario, overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia […] di Francesco Scoto" edita per la prima volta nel 1650 da Filippo de Rossi, uno dei figli di Giuseppe de Rossi, capostipite della grande famiglia di editori romani.Le tavole dell'edizione romana (realizzate tramite nuove lastre di rame) furono ristampate nelle edizioni successive - accresciute - dagli editori Michelangelo e Pier Vincenzo de Rossi (1669, 1700 e 1717) e quindi in quelle curate da Fausto Amidei, mercante di libri al Corso, che fece stampare da Antonio de Rossi nel 1737 la prime delle sue tre edizioni dell'Itinerario d'Italia di Francesco Scoto.Le altre furono nel 1747 nella stamperia del Bernabò e Lazzarini e nel 1761 nella stamperia di Generoso Salomoni. Icisione in rame, in ottimo stato di conservzione. Tavola tratta dall'edizione romana del "Itinerario, overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia […] di Francesco Scoto" edita per la prima volta nel 1650 da Filippo de Rossi, uno dei figli di Giuseppe de Rossi, capostipite della grande famiglia di editori romani.Le tavole dell'edizione romana (realizzate tramite nuove lastre di rame) furono ristampate nelle edizioni successive - accresciute - dagli editori Michelangelo e Pier Vincenzo de Rossi (1669, 1700 e 1717) e quindi in quelle curate da Fausto Amidei, mercante di libri al Corso, che fece stampare da Antonio de Rossi nel 1737 la prime delle sue tre edizioni dell'Itinerario d'Italia di Francesco Scoto.Le altre furono nel 1747 nella stamperia del Bernabò e Lazzarini e nel 1761 nella stamperia di Generoso Salomoni. Icisione in rame, in ottimo stato di conservzione.‎

‎BLAEU Johannes (Alkmaar 1596 circa - Amsterdam 1663)‎

‎Senogallia ville de l’Etat de l’Eglise‎

‎Opera per la prima volta pubblicata nel Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae, stampato da Johannes Blaeu ad Amsterdam nel 1663. Esemplare tratto dal Nouveau Theatre de l'Italie pubblicato ad Amsterdam nel 1704/5 da Pierre Mortier e ristampato da R. Alberts nel 1724. Johannes Blaeu, durante la sua lunga attività editoriale pubblica tre volumi sulle città italiane. Nel 1663 i primi tre, suddivisi in Stato della Chiesa, Roma e Regno di Napoli e Sicilia. Alla sua morte i suoi eredi danno alla luce altri due volumi datati 1682 incentrati sulle città del Piemonte e della Savoia, poi ristampati da altri editori nel 1693 e 1697.  Il francese Pierre Mortier pubblica una ristampa nel 1704/5, intitolata Nouveau Theatre de l’Italie. L’opera è in quattro volumi e comprende le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall’aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola, racchiuse nel primo volume dell’opera. L’atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese ed olandese. La particolarità che differenzia le due edizioni di Blaeu e Mortier è rappresentata dal fatto che il testo non è al verso della singola mappa (che quindi è bianca nel retro), ma si trova all’inizio di ogni singolo volume. Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da R. Alberts ed edita nel 1724/5. Le opere tratte dalla prima edizione del Blaeu, 1663, sono caratterizzate dalla presenza del testo al verso, qui assente. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia Koeman pp. 332/338, Cremonini pp. 83-90. Work first included in Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae ad aevi veteris & praesentis temporis faciem expressum à Ioanne Blaeu G. F., printed by Johannes Blaeu, Amsterdam, 1663. Example taken from Nouveau Theatre de l'Italie - Amsterdam nel 1704/5 - by Pierre Mortier or from the da R. Alberts issue (1724). Without descriptive text on the back. The Theatrum Civitatum et Admirandorum Italiae is the first monumental town book entirely covering Italy, preceded by the "pocket-size" Italia Hodierna by Jodocus Hondius jr. (1627) and realized in likely competition with Johannes Janssonius who, in 1657, published the Theatrum praecipuarum urbium, containing a volume dedicated to Italy. Johannes Blaeu, during his long editorial activity published three volumes on Italian cities. In 1663 the first three, divided into the State of the Church, Rome and the Kingdom of Naples and Sicily. At his death his heirs gave birth to two more volumes dated 1682 focused on the cities of Piedmont and Savoy, then reprinted by other publishers in 1693 and 1697. Pierre Mortier publishes a reprint in 1704/5, entitled Nouveau Theatre de l'Italie. The work is in four volumes and includes the plates of Blaeu, retouched and modified in small part, supplemented by the addition of several new maps of his own design, depicting the cities of the northern part of the peninsula, enclosed in the first volume of the work. Mortier's atlas was published with Latin, French and Dutch texts. The great success of the work gave rise to a further reprint, virtually identical, edited by R. Alberts and published in 1724/5. Literature Koeman, Atlas Neerlandici, pp. 332/338; Cremonini pp. 49-52, 39.‎

‎VRIENTS Johannes Baptiste (1552 - 1612)‎

‎Ducatus Urbini nova et exacta descriptio‎

‎Carta geografica tratta dal Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius, edizione latina del 1608. Sebbene datata in lastra 1606, la carta appare solo nelle edizioni a partire dal 1608. Si tratta di una delle poche carte aggiunte dal Vrients alla sua ristampa dell'atlante di Ortelius. Sembra possibile che il Vrients si ispiri alla prima, rarissima, versione della carta del territorio di Urbino di Giovanni Antonio Magini, non citandolo quale autore della carta. Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.  Incisone in rame, coloritura coeva, piccoli margini in basso, nel complesso in ottime condizioni. Molto rara. Bibliografia Van den Broecke 135, Mangani/Mariano, Il disegno del territorio, pp.124/5, 6.  Geographic map, from Ortelius’ Theatrum Orbis Terrarum, Latin edition printed in 1608. Though the plate bears the date of 1606, the map has been published only from 1608 on.Due to the close resemblance, very likely Vrients drove his inspiration from Magini’s work, though he did not mention him as the author. The Theatrum Orbis Terrarum, is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The Theatrum represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the Theatrum were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. Copper engraving, contemporary colour, small lower margins, in excellent condition. Very rare. Bibliografia Van den Broecke 135, Mangani/Mariano, Il disegno del territorio, pp.124/5, 6. ‎

‎Cartolina Regione MARCHE (Marradi) Ediz.G.Z.V. Serie "Regioni Italiche" 1918‎

‎Viaggiata Formato piccolo Condizioni: OTTIMO‎

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