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‎Dante alighieri‎

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‎Padoan, Giorgio‎

‎Il lungo cammino del Poema sacro. Studi danteschi.‎

‎cm. 18 x 25,5, iv-310 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia La genesi della Commedia dantesca, dall'idea iniziale di un poema paradisiacoallegorico in latino alla tentazione del messaggio escatologico. 685 gr. iv-310 p.‎

‎Paparelli, Gioacchino‎

‎Ideologia e poesia di Dante.‎

‎cm. 18 x 25,5, xii-332 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 700 gr. xii-332 p.‎

‎Parri, Walter - Parri, Teresa‎

‎Anno del viaggio e giorno iniziale della Commedia.‎

‎cm. 16,5 x 22,5, 208 pp. con 1 tav. f.t. 400 gr. 208 p.‎

‎Prandi, Stefano‎

‎Il ?diletto legno?. Aridit? e fioritura mistica nella ?Commedia?.‎

‎cm. 14,5 x 21, 146 pp. Saggi di ?Lettere italiane? 220 gr. 146 p.‎

‎Reggio, Giovanni‎

‎Le egloghe di Dante.‎

‎cm. 18 x 25,5, x-88 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 255 gr. x-88 p.‎

‎Rossetti, Gabriele a cura di P. Giannantonio.‎

‎Comento analitico al ?Purgatorio? di Dante Alighieri. Opera inedita‎

‎cm. 18 x 25,5, civ-524 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 1236 gr. civ-524 p.‎

‎Sabbatino, Pasquale‎

‎L'Eden della nuova poesia. Saggi sulla ?Divina Commedia?.‎

‎cm. 18 x 25,5, 232 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 505 gr. 232 p.‎

‎Saginati, Liana - Calcagno, Giacomina‎

‎La collezione dantesca della Biblioteca Civica Berio di Genova.‎

‎cm. 18 x 25,5, xii-508 pp. con 19 tavv. f.t. Rilegato. Biblioteca di bibliografia italiana 1155 gr. xii-508 p.‎

‎Sarolli, Gian Roberto‎

‎Prolegomena alla ?Divina Commedia?.‎

‎cm. 18 x 25,5, lxxii-454 pp. con 9 tavv. f.t. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 1209 gr. lxxii-454 p.‎

‎Scott, John A.‎

‎Dante magnanimo. Studi sulla ?Commedia?.‎

‎cm. 14,5 x 20, 356 pp. Saggi di ?Lettere italiane? 382 gr. 356 p.‎

‎Scotti, Mario‎

‎Il Dante di Ozanam e altri saggi.‎

‎cm. 14,5 x 20,5, iv-154 pp. Saggi di ?Lettere italiane? Il primo di questi 4 saggi esamina la genesi e il significato dell?interpretazione dantesca di Ozanam (met? Ottocento), che studi? con singolare acume i rapporti tra la ?Divina Commedia? e la filosofia cattolica del XIII secolo, dimostrando come essa si realizzasse in poesia con una peculiarit? di linguaggio e di struttura. Gli altri saggi riguardano il dantismo politico di Mazzini e due 'lecturae' (Purg. XVI e Par. XII), incentrate sul nesso tra elementi concettuali, fonti storiche e configurarsi della poesia. The first of these four essays explores the genesis and significance of Oznam?s mid-19th century interpretation of Dante. Ozanam illustrated the centrality of 13th century Catholic philosophy to the ?Divina Commedia? demonstrating how philosophy assumes poetic form with its own language and structure. The other essays comprise a re-examination of Mazzini?s political interpretation of Dante and two 'lecturae' (Purg. XVI and Par. XII) centring on the links between conceptual elements, historical sources and poetic form. 223 gr. iv-154 p.‎

‎Sebastio, Leonardo‎

‎Strutture narrative e dinamiche culturali in Dante e nel ?Fiore?.‎

‎cm. 18 x 25,5, 320 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 680 gr. 320 p.‎

‎Torre, Augusto‎

‎I Polentani fino al tempo di Dante.‎

‎cm. 18 x 25, viii-252 pp. con 1 alb. geneal. e 5 tavv. f.t. Centenario (VII) della nascita di Dante 675 gr. viii-252 p.‎

‎Trovato, Paolo‎

‎Dante in Petrarca. Per un inventario dei dantismi nei Rerum Vulgarium Fragmenta.‎

‎cm. 18 x 25,5, x-174 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 395 gr. x-174 p.‎

‎A cura di G. Tarugi.‎

‎Umanesimo (L') in Dante. Atti del IV Convegno di studi (Montepulciano, 3-7 luglio 1965).‎

‎cm. 18 x 25,5, 298 pp. Centro di studi umanistici ?Angelo Poliziano? 705 gr. 298 p.‎

‎Vallone, Aldo‎

‎La critica dantesca nell'Ottocento.‎

‎cm. 18 x 25,5, 240 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 509 gr. 240 p.‎

‎Vallone, Aldo‎

‎La critica dantesca nel Novecento.‎

‎cm. 18 x 25,5, 480 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 980 gr. 480 p.‎

‎Vallone, Aldo‎

‎Studi su Dante medievale.‎

‎cm. 18 x 25,5, 276 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 592 gr. 276 p.‎

‎Vallone, Aldo‎

‎Strutture e modulazioni nella Divina Commedia.‎

‎cm. 18 x 25,5, 226 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 505 gr. 226 p.‎

‎Vanossi, Luigi‎

‎Dante e il ?Roman de la rose?. Saggio sul ?Fiore?.‎

‎cm. 18 x 25,5, 376 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 775 gr. 376 p.‎

‎Fabio Camilletti‎

‎Beatrice nell'inferno di Londra‎

‎Autori: Fabio Camilletti.‎

‎Clemente Terni‎

‎La memoria musicale di Dante‎

‎"La memoria musicale di Dante" è un omaggio postumo al lavoro manoscritto e inedito di Clemente Terni, e anche un modo per renderlo fruibile a musicisti e studiosi che vogliano approfondire questo aspetto peculiare del Sommo Poeta: ovvero le sue conoscenze e frequentazioni musicali. Il lavoro coniuga le competenze musicali di Terni con quelle letterarie e poetiche sue e di Francesco Mazzoni, esimio e compianto dantista, che sollecitò la composizione dell'opera terniana quando era Presidente della Società Dantesca. La commissione ebbe luogo nel 1988 e ha avuto varie esecuzioni sia da parte del Quintetto Polifonico Italiano, fondato e diretto dallo stesso Terni, sia, in anni più recenti, dal rinnovato Quintetto Polifonico, ora denominato "Clemente Terni". Scientificamente e musicalmente alto è il risultato di questo seppur breve lavoro compositivo, che l'Istituto "Clemente Terni" è lieto di dare alle stampe in occasione del 750° anniversario dalla nascita del Sommo Poeta. Autori: Clemente Terni. Curatori: Donatella Righini.‎

MareMagnum

LoGisma editore
Vicchio, IT
[Books from LoGisma editore]

€ 14.25 购买

‎Ristori Annalisa‎

‎Firenze, covo d'invidia. Il canto dei suicidi di Dante Alighieri nell'ottica di Firenze‎

‎br. Il canto dantesco ripercorre la vicenda terrena di Pier delle Vigne, mettendo in luce gli aspetti che avvicinano, fino a coincidere in una perfetta osmosi, il personaggio dantesco e Dante stesso. Il poeta s'incarna in Pier delle Vigne, usa la lingua aulica di Piero, piena di artifici e preziosismi retorici-linguistici, vive la sua stessa fedeltà e lealtà, l'uno nei confronti del suo signore, l'imperatore Federico, l'altro verso la sua città, Firenze, fino all'avvilimento della calunnia e alla conseguente morte morale e fisica, nel caso di Piero. Il suicidio, il massimo dei mali dell'umanità, viene visto qui come la conseguenza naturale di un'onta che, di per sé, non potrà essere mai cancellata. "La meretrice" che abita nei palazzi, l'invidia, è il motore che conduce al dramma esistenziale di Piero e di Dante alla fine. Nella seconda parte del canto, affrontati gli scialacquatori, la scena finale si ferma su un suicida anonimo, di cui conosciamo solo la città natale: Firenze ed è Firenze, cui ritorna sempre la mente di Dante, la protagonista dell'ultima parte del canto.‎

‎Gabriele Rossetti‎

‎La Beatrice di Dante. Ragionamenti critici‎

‎Opera tra le più importanti dell'esilio londinese di Gabriele Rossetti, La Beatrice ottenne vasta risonanza in patria per le rivelazioni dei messaggi esoterici sottesi alla Commedia. Apprezzata, in particolar modo da Giovanni Pascoli, insieme al "Comento analitico alla 'Divina Commedia'" del 1826-27, l'opera si basa sulla dimostrazione dell'appartenenza di Dante alla setta segreta detta dei Fedeli d'Amore, il cui fine era una riforma radicale della Chiesa nel senso della fine del suo potere temporale e della sua restituzione piena al regno della spiritualità. In quest'opera Gabriele Rossetti, grande e controverso dantista, si sofferma sulla figura di Beatrice, che rappresenta l'allegoria sia della «sapienza delle divine cose», sia dell'idea imperiale ghibellina. Autori: Gabriele Rossetti. Curatori: Maria Luisa Giartosio De Courten.‎

‎Emilio Grollero‎

‎Passaparola. I suoni della mia terra‎

‎«Emilio Grollero, il griot di Laigueglia.» La parola in sé si potrebbe tradurre con “cantastorie”, o “bardo”, ma nella tradizione culturale di diversi popoli africani il griot è molto di più. Egli ha il compito di custodire e trasmettere i saperi antichi del suo popolo, di renderli perennemente vivi e utili. In questo senso Emilio è un griot. Le parole che ha sapientemente recuperato da un oblio sempre più desolante sono permeate di sapore antico fin dal suono che producono, e funzionano come una sorta di link che rimanda a un intero mondo di emozioni e conoscenze, o meglio, di «emozionante conoscenza». Sono parole lievi ma forgiate nella solidità della memoria profonda, delicatamente accompagnate dai disegni di Tiziana Boero. E contano sulla consapevole responsabilità di chi le leggerà per continuare a vivere e a far vivere un mondo ancestrale impregnato di valori e di allegra bellezza. Passate parola. Giuliano Arnaldi, Onzo. Autori: Emilio Grollero. Illustratori: Tiziana Boero.‎

‎Mandel'stam Osip‎

‎Conversazione su Dante‎

‎brossura‎

MareMagnum

Luni Editrice
Milano, IT
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€ 12.35 购买

‎Valli Luigi‎

‎Il linguaggio segreto di Dante e dei «Fedeli d'amore»‎

‎brossura Luigi Valli individua, in quest'opera monumentale, un codice esoterico comune alle produzioni "letterarie" di poeti come Dante, Cavalcanti, Guinizelli, Francesco da Barberino. Attraverso la decodificazione di un "gergo" iniziatico di cui pochi moderni avevano riconosciuto l'esistenza, egli dimostra che le diverse figure femminili cantate dai poeti del "dolce stil novo" corrispondono a un'unica Dama simbolica che rappresenta l'"Intelligenza trascendente". Formidabile è la quantità di materiale poetico presentato. Un testo fondamentale per comprendere Dante e la sua Divina Commedia.‎

MareMagnum

Luni Editrice
Milano, IT
[Books from Luni Editrice]

€ 33.25 购买

‎Pirandello Luigi‎

‎Scritti danteschi‎

‎brossura Questi scritti raccolti e presentati a distanza di cento anni dalla loro prima pubblicazione e praticamente inediti, ci mostrano un Pirandello attentissimo studioso dell'opera di Dante: dimostrano come il Maestro siciliano conoscesse alla perfezione le terzine dell'Alighieri. L'ultimo scritto, "La commedia dei diavoli" e "La tragedia di Dante", è il testo, riveduto e ridotto in forma di saggio, di una lettura tenuta da Pirandello in Orsanmichele il 3 febbraio 1916, pubblicato nella Rivista d'Italia (settembre 1918) e mai raccolto in volume. A mero titolo di esempio della profondità con la quale Pirandello affronta le Cantiche dantesche, e della meravigliosa "penna" con la quale riusciva a dare ai suoi pensieri forma esatta, compiuta e magistrale, egli scrive: «Vediamo per effetto del suo passaggio in mezzo all'eterno di questo mondo, a mano a mano destarsi una vita momentanea che la potenza dell'arte fissa in atteggiamenti eterni, e non pensiamo più che questo transitorio nell'eterno, divenuto per potenza d'arte a sua volta eterno, non è certamente per il poeta com'è per noi. Noi vediamo il fatto - così eternamente fissato - dov'egli vedeva e sentiva ancor nuova e calda la sua fattura; cioè, noi vediamo il sentimento del poeta - divenuto quasi realtà fuori di lui - consistere nella rappresentazione ch'egli ne ha fatto; ma questa consistenza con un carattere d'eternità che il sentimento oggettivato del poeta ha per noi, non poteva averla per lui che vedeva ancora invece l'atto del crearla a mano a mano che la materia gli consisteva dentro, quand'era ancora caldo quel sentimento momentaneo per cui, ad esempio, Farinata - proprio ora - in quel gesto gli si levava dall'arca «dalla cintola in su», o Francesca e Paolo gli s'appressavano al grido affettuoso per narrargli i loro dolci sospiri».‎

MareMagnum

Luni Editrice
Milano, IT
[Books from Luni Editrice]

€ 11.40 购买

‎Valli Luigi‎

‎La struttura morale dell'universo dantesco‎

‎brossura Questo volume raccoglie quanto dell'opera dantesca di Luigi Valli era ancora inedito o pubblicato su riviste, vi sono contenute le sue conferenze e i commenti a quattordici canti di Dante e le note integrative alla sua scoperta del segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia. L'opera dantesca di Valli si estende dal 1904 fino al 1930; seguendo tale criterio il volume è diviso in due parti: la prima comprende i suoi scritti fino al 1922, quando egli scoprì le simmetrie della Croce e dell'Aquila; la seconda, che arriva fino al 1930, porta notevoli e nuovi integrazioni ai suoi volumi di esegesi dantesca. L'Appendice contiene due brevi scritti inediti trovati fra le sue carte che vengono pubblicati per la loro importanza. Con questo testo si vuole dare una visione d'insieme delle materie trattate dal grande studioso il quale dedicò la vita all'interpretazione degli scritti di Dante. Instancabile studioso e ricercatore, Valli traspare nella sua totalità di esperto assoluto delle allegorie dantesche proprio dagli scritti brevi e dalle fulminanti intuizioni. Di lampante e straordinaria profondità sono i capitoli dedicati proprio alla struttura morale dell'universo dantesco, della morte mistica nella Divina Commedia, sul "supercattolicesimo di Dante" e il parallelo tra "Ulisse e la tragedia intellettuale di Dante".‎

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Luni Editrice
Milano, IT
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€ 26.60 购买

‎Cesare Pirozzi‎

‎Il segreto di Dante. Un tentativo di guardare oltre il «velame delli versi strani»‎

‎Che la Commedia nasconda una chiave occulta di lettura, Dante stesso lo afferma nel Convivio, dove parla dei quattro sensi della scrittura, il più alto e nascosto dei quali è il senso anagogico, o sovrasenso: cioè il significato spirituale della parola. Che è segreto nella misura in cui non è esplicito; ma cessa di esserlo allorquando il lettore riesce ad entrare in sintonia con quella dimensione. Nella sua Commedia, infatti, Dante adombra un'avvincente esperienza interiore: un viaggio iniziatico dalla tenebra alla luce, nell'uomo ed oltre l'uomo, fino alla folgorante visione di Dio ed alla rivelazione di un Suo inaspettato volto femminile. E apre interessanti prospettive sul significato della tradizione alchemica e delle antiche vie iniziatiche; come pure sull'esoterismo cristiano, lo gnosticismo e il mistero dell'ordine templare. Da qui il senso e la ragione di questa ricerca, che non risponde ad una curiosità letteraria, ma a un bisogno esistenziale: quel "segreto" ci avvicina al senso più profondo della vita, alla tensione dialettica tra bene e male, alla possibilità di riscatto fino allo sbocciare di una vita nuova. Per Dante, come per tutti noi. Autori: Cesare Pirozzi.‎

‎Annalisa Ristori‎

‎Firenze, covo d'invidia. Il canto dei suicidi di Dante Alighieri nell'ottica di Firenze‎

‎Il canto dantesco ripercorre la vicenda terrena di Pier delle Vigne, mettendo in luce gli aspetti che avvicinano, fino a coincidere in una perfetta osmosi, il personaggio dantesco e Dante stesso. Il poeta s’incarna in Pier delle Vigne, usa la lingua aulica di Piero, piena di artifici e preziosismi retorici-linguistici, vive la sua stessa fedeltà e lealtà, l’uno nei confronti del suo signore, l’imperatore Federico, l’altro verso la sua città, Firenze, fino all'avvilimento della calunnia e alla conseguente morte morale e fisica, nel caso di Piero. Il suicidio, il massimo dei mali dell’umanità, viene visto qui come la conseguenza naturale di un’onta che, di per sé, non potrà essere mai cancellata. “La meretrice” che abita nei palazzi, l’invidia, è il motore che conduce al dramma esistenziale di Piero e di Dante alla fine. Nella seconda parte del canto, affrontati gli scialacquatori, la scena finale si ferma su un suicida anonimo, di cui conosciamo solo la città natale: Firenze ed è Firenze, cui ritorna sempre la mente di Dante, la protagonista dell’ultima parte del canto. Autori: Annalisa Ristori.‎

‎Luciano Regolo‎

‎Dante Sabinis sacerdote della gioia‎

‎È il racconto di una vita in grado di parlare ai cuori, quella di Don Dante Sabinis. Dall'infanzia a Stilo, cercando il Creatore nel Creato, agli studi romani, dal ritorno in Calabria all'esperienza sacerdotale, affrontata con incredibile intensità. Luciano Regolo che ne è stato figlio spirituale l'ha ricostruita con amore e gratitudine. Don Sabinis dal 1971 al 2006, anno della sua scomparsa, è stato parroco di Santa Teresa dell'Osservanza a Catanzaro, formando migliaia di bambini e giovani alla gioia cristiana. La passione per la liturgia, la chiesa e la famiglia, la sua e quella variegata composta dalle molte dei suoi parrocchiani, furono i "poli" di un'incredibile energia profusa anche all'interno della Curia catanzarese, come cancelliere, ruolo per il quale accolse San Giovanni Paolo II nella sua visita a Catanzaro nel 1984. Sino all'ultima pagina e oltre riecheggia il motto di don Dante: «Viva Gesù!». Autori: Luciano Regolo. Prefazione: Antonio Cantisani.‎

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Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
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€ 13.30 购买

‎Renzo Bragantini‎

‎Testi e vicende del Trecento. Letture ed esegesi di Dante, Petrarca, Boccaccio‎

‎Il libro nasce dal convincimento che non sia possibile proporre un'interpretazione plausibile di qualsivoglia testo, massime se si tratta di opere dei primi secoli, se non tramite un corpo a corpo con le sfide offerte dalla sua lettera, e con un esauriente chiarimento di essa. Ciò non significa indugiare esclusivamente su tale aspetto (che pure, per un autore medioevale, è primario); piuttosto quella premessa è la sola che, implicando in ogni sua stazione argomentativa un quadro necessariamente più ampio, permette a ognuno dei due movimenti di irrobustirsi vicendevolmente. I tre grandi protagonisti della letteratura trecentesca sono qui oggetto tanto di analisi ravvicinate, quanto di indagini di più ampia portata, quanto infine di questioni di metodo (commento ai testi, problemi testuali). Autori: Renzo Bragantini.‎

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Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
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€ 14.25 购买

‎Andrea Francesco Calabrese‎

‎La trinità in Dante. Dalla «Vita Nuova» alla «Divina Commedia»‎

‎Tutta l’opera di Dante è costellata dei segni della presenza trinitaria, centrale non solo nella cosmologia dantesca ma anche nella visione della natura, dell’uomo e dei ritmi della storia terrena. Questa presenza è talmente rilevante da influenzare la struttura stessa delle opere a partire dalla Vita nuova e fino al Paradiso. Una modalità trinitaria nel rapporto tra il mondo e Dio agisce a livello poeticoletterario e si manifesta, innanzitutto, nell’importanza che il numero, componente essenziale del simbolismo medievale, assume nelle opere di Dante. La nota insistenza dantesca, nell’ordinamento della Commedia, sul tre non è un fatto meramente numerologico, perché ha origini più profonde, collegandosi proprio alla teologia trinitaria medievale e risale già alla Vita Nuova, dove la sublimazione di Beatrice a «miracolo» ha la sua radice nella «mirabile Trinitade». Questa presenza del motivo trinitario è evidente, con modalità di volta in volta diverse, anche nelle altre opere di Dante, per cui, oltre che nella Vita Nuova, le tracce di una tematica trinitaria si rinvengono nel Convivio, nel De vulgari eloquentia, nel De Monarchia e ancora nelle Rime. Nella Divina Commedia il cammino di Dante attraverso i tre regni dell’aldilà troverà compimento proprio nella visione della Trinità alla fine del canto XXXIII del Paradiso. In questo itinerario la prima tappa è «imagine perversa» di Dio, perché l’Inferno dantesco è organizzato su una riconoscibile parodia trinitaria, mentre nel Purgatorio, dove le anime si purificano dall’amore che «corre al ben con ordine corrotto», le simbologie trinitarie sono espressione dell’uomo in cammino verso l’unità con Dio e anticipano quella che sarà l’atmosfera pienamente trinitaria del Paradiso. Autori: Andrea Francesco Calabrese, Vincenzo Crupi.‎

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Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, IT
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€ 17.10 购买

‎Lodovico Castelvetro‎

‎Spositione a XXIX canti dell'«Inferno»‎

‎Assai distante dalla tradizionale prassi esegetica e soprattutto dalle diverse declinazioni dell'approccio landiniano realizzate nei XVI secolo, la Spositione di Lodovico Castelvetro da Modena (1505-1571) assume una fisionomia particolare riconducibile allo statuto intellettuale del suo autore. Filologo, grammatico, ma soprattutto critico severo alieno da ogni dogmatismo, Castelvetro matura un interesse per Dante contestuale al vaglio delle due massime autorità del Cinquecento, Pietro Bembo e Aristotele. Risolta nella Ragione (1559) e nella Giunta (1563) la questione della lingua della Commedia senza mettere in discussione l'appartenenza di Dante al canone volgare, al Modenese non resta che valutare il poema alla luce del vasto repertorio di norme desunte dal commento alla Poetica di Aristotele concluso nel 1567 a Lione, la terra che lo accoglie esule dopo la condanna per eresia. Ultimata proprio a Lione, e qui andata perduta nell'infuriare delle lotte tra cattolici e ugonotti (1567), la Spositione viene riscritta a Vienna tra il 1569 e il 1570 da un Castelvetro che, debilitato nel fisico e ormai prossimo alla morte, ne arresta la stesura al ventinovesimo canto agl'Inferno. Ma non è neppure da escludere che alla base dell'interruzione vi fosse l'urgenza di replicare all'Hercolano di Benedetto Varchi, a chiudere la storica polemica con l'acerrimo rivale Annibal Caro. Il metro di giudizio castelvetrino è la conformità delle terzine all'aristotelica verosimiglianza, intesa sia come coerenza interna della favola sia come suo adeguamento alle coordinate culturali e linguistiche del lettore. Il profondo scollamento con la cultura medievale che ne deriva, evidente nella riduzione della visio dantesca a mera questione di poetica, è desumibile dallo stesso repertorio di fonti con cui Castelvetro conduce la sua esegesi: si tratta di una variegata scelta di testi greci, latini e volgari con cui egli valuta la conformità del dettato tanto a ciò che è noto per tradizione - ad esempio la rappresentazione dei mostri infernali - quanto alle soluzioni lessicali, giudicate valide solo se garantiscono al lettore la comprensibilità del messaggio. L'edizione, condotta sul ms. autografo Deposito Collegio di San Carlo, F 2 1, della Biblioteca Estense Universitaria di Modena, sostituisce la princeps pubblicata alla fine dell'Ottocento per le cure di Giovanni Franciosi (Modena, Soliani, 1886). Il testo è accompagnato al piede da un apparato diviso in due fasce, una ecdotica e una esegetica, quest'ultima con segnalazione delle fonti, il cui indiscusso interesse ha indotto alla stesura di uno specifico. Indice in chiusura di volume. Autori: Lodovico Castelvetro. Curatori: Vera Ribaudo.‎

‎Enrico Malato‎

‎Per una nuova edizione commentata delle opere di Dante‎

‎L'esegesi, con l'ausilio ora anche della "Edizione Nazionale dei Commenti danteschi", ha compiuto progressi enormi, con l'acquisizione di prospettive critiche nuove che stanno incidendo profondamente nella dantologia internazionale. Di qui l'iniziativa del Centro Pio Rajna di promuovere, collateralmente al "Censimento" e alla "Edizione Nazionale dei Commenti danteschi", una "Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante ", che si propone di realizzare - entro il settimo centenario dantesco del 2021 - una nuova edizione, riveduta nei testi, alla luce delle edizioni critiche degli ultimi decenni, e rinnovata nel commento, cosi da offrire ai lettori di Dante in tutto il mondo un referente aggiornato e di sicuro affidamento. In questo saggio viene analiticamente ricostruito il quadro storico-problematico della tradizione e della interpretazione delle opere di Dante e si definiscono le linee del progetto srientifico-editoriale enunciato nel titolo. Autori: Enrico Malato.‎

‎Autori vari‎

‎Dante fra il settecentocinquantenario della nascita (2015) e il settecentenario della morte (2021)‎

‎Questo volume non è soltanto una testimonianza memoriale, ma un contributo prezioso ad una puntualizzazione dello stato attuale degli studi danteschi e di quanto è stato fatto e si sta facendo per il loro progresso.‎

‎Enrico Malato‎

‎Dante‎

‎Massimo poeta del Medioevo e di tutti i tempi, Dante si distingue per la sua straordinaria capacità di parlare alla coscienza e alla sensibilità del lettore moderno come nessun altro poeta o scrittore antico: e ciò, malgrado la tematica da lui assunta a materia di poesia sia tipicamente medievale, dunque legata a un quadro culturale, a un atteggiamento mentale, a un modo di sentire, quali non si saprebbe immaginare più lontani da quelli nostri di oggi. Per cercar di capire e dare una spiegazione in termini razionali e storici a questo che molti autorevoli e spesso severi critici del '900 - da E.A. Auerbach a E.R. Curtius, da A. Pagliaro a G. Contini - hanno definito il « miracolo » dantesco, non basta la lettura, pur fondamentale, dell'opera sua, ma è necessario ripercorrere un itinerario biografico e intellettuale a sua volta fuori dell'ordinario e per molti aspetti "miracoloso": è necessario indagare e ricostruire il cammino compiuto da Dante, dalle prime prove poetiche giovanili, nella Firenze ancora, sostanzialmente provinciale di fine '200, alle più impegnative elaborazioni dell'età matura, fino alla sublime realizzazione della Commedia. In questa prospettiva si è mosso l'autore del presente volume, che non nasconde per altro la sua ambizione di andare al di là dell'obiettivo primario di delineare un disegno - essenziale, ma non sommario - di Dante e della sua opera. Frutto, in realtà, di oltre un trentennio di ricerche e di studi, che hanno consentito l'acquisizione di novità importanti, di ordine biografico ed esegetico, in tema dantesco, questo lavoro si propone anche l'obiettivo di esibire i risultati di tali indagini incardinati nel profilo generale del personaggio, che ne risulta per molti aspetti, non marginali, meglio definito e illuminato. Di qui ancora l'attenzione a tutta una serie di problemi aperti, che ha lo scopo di offrire un quadro complessivo della problematica critica dantesca, parte della fisionomia del personaggio e componente non secondaria del fascino che continua, dopo settecento anni, a esercitare sulla fantasia dei suoi lettori. Nella convinzione che conoscere Dante (soprattutto avendone una conoscenza problematica) è la condizione necessaria e la premessa immancabile per amare Dante. Autori: Enrico Malato.‎

‎Enrico Malato‎

‎Dante e Guido Cavalcanti: il dissidio per la «Vita nuova» e il «Disdegno» di Guido‎

‎Questa seconda edizione è arricchita di novità che approfondiscono il tema del complesso rapporto tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, aggiungendo un nuovo contributo alla filologia dantesca. Le scintille tra i due poeti, sorte per una differente visione dell'amore (mezzo che stimola al cammino verso il divino per Dante, sentimento passionale travolgente per Guido), hanno ispirato entrambi in diverse composizioni. La tesi dell'autore lascia intravvedere nuove prospettive di studio del'opera dantesca. La "Commedia", infatti, potrebbe essere una sorta di elaborata risposta di Dante a Guido e, in questa prospettiva, alcuni passi rimasti oscuri fino ad oggi, troverebbero oggi una nuova possibilità interpretativa. Autori: Enrico Malato.‎

‎Autori vari‎

‎Dante historiato da Federigo Zuccaro‎

‎Curatori: A. Mazzucchi.‎

‎Autori vari‎

‎Chiose palatine‎

‎Curatori: Rudy Abardo.‎

‎Vittorio Rossi‎

‎Tre inedite letture dantesche (Inf., XXI; Prg., V; Par. XII)‎

‎Autori: Vittorio Rossi. Curatori: M. Corrado.‎

‎Giancarlo Mazzacurati‎

‎L'albero dell'eden. Dante tra mito e storia‎

‎Autori: Giancarlo Mazzacurati. Curatori: S. Jossa.‎

‎Pasquale Stoppelli‎

‎Dante e la paternità del «Fiore»‎

‎Nella storia di tutte le letterature del mondo non esiste altra opera anonima a cui, a pari del Fiore, la critica filologica abbia attribuito tanti possibili autori. Questo testo in 232 sonetti, è stato riconosciuto a Brunetto Latini, Rustico Filippi, Cecco Angiolieri, Folgore da San Gimignano, Antonio Pucci e altri. Ma è Dante che ha calamitato l'attenzione dei filologi. In questo saggio la questione del "Fiore" viene affrontata nella sua complessità, alla luce di tutta la bibliografia critica prodotta dal 1881 a oggi. Il lavoro vuole dissociare definitivamente Dante dal testo del "Fiore". La proposta di un altro rimatore con titoli più solidi ad accollarsene la paternità, le osservazioni critiche sulla lezione del testo vulgato e l'invito a riconsiderare l'effettiva paternità di alcune rime oggi unanimemente riconosciute all'autore della Commedia sono risultati accessori di rilievo, ma tutto sommato secondari rispetto alla finalità di liberare uno dei più grandi poeti della storia dell'umanità del peso di un'opera che attribuita a un autore di secondo piano può risultare anche interessante, ma guardata dall'altezza di Dante risulta irrimediabilmente inadeguata. Autori: Pasquale Stoppelli.‎

‎Autori vari‎

‎Dante poeta e italiano «legato con amore in un volume». Manoscritti e antiche stampe della raccolta di Livio Ambrogio. Catalogo della mostra di Roma‎

‎Curatori: L. Ambrogio, C. Oncina, E. Malato.‎

‎Autori vari‎

‎Leggere Dante oggi. I testi, l'esegesi. Atti del Convegno-seminario di Roma, 25-27 ottobre 2010‎

‎Nel 2010 il convegno annuale del Centro Pio Rajna si è svolto presso la Casa di Dante in Roma. I lavori si sono svolti in stretta connessione con l'iniziativa varata dal Centro Pio Rajna, la "Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante" su cui sono stati chiamati a pronunciarsi studiosi a vario titolo coinvolti. Dopo 700 anni di letture, indagini, scandagli esegetici, ricostruzioni storiche e critiche, esercitazioni in campo ecdotico ed ermeneutico più o meno libere, estrose, talvolta brillanti, a tutt'oggi la lettera del testo delle opere dantesche presenta varie e talvolta gravi incertezze. Di qui l'obiettivo della NECOD di offrire al lettore medio, anche specialista ma non solo, testi attendibili quanto possibile nella lezione, aggiornata alle acquisizioni più recenti della filologia dantesca; orientando il lettore nella selva delle proposte critiche stratificate nel tempo e offrendo una selezione di ciò che può ritenersi plausibile, contro altre ipotesi giudicate improprie o inattendibili. In questo modo il Centro Pio Rajna intende portare il proprio contributo in vista delle celebrazioni per il settimo Centenario della morte di Dante, nel 2021.‎

‎Edward Moore‎

‎Studi su Dante‎

‎Fondatore della Oxford Dante Society (1876), instancabile esploratore di antichi codici danteschi, l'inglese Edward Moore (1835-1916) è un benemerito degli studi danteschi dell'Otto e del primo Novecento: curatore, fra l'altro, nel 1894, di un'edizione di "Tutte le Opere di Dante Alighieri nuovamente rivedute nel testo" - il cosiddetto Oxford Dante - che costituì per molti anni il testo di riferimento per tutti i lettori e gli studiosi del Poeta. Dopo l'ed. anastatica, con Postfazione di Bruno Basile, de "Gli accenni al tempo nella 'Divina Commedia'", apparsa in questa stessa collana nel 2007, si propone ora un'ampia scelta, in prima traduzione italiana, degli "Studies in Dante", che Moore pubblicò tra il 1896 e il 1917 (l'ultimo volume usci postumo). Si tratta di studi ancora oggi di assoluta importanza, come il fondamentale "Sacre Scritture e autori classici in Dante", corredato dal prezioso Indice delle citazioni; o i due saggi, complementari, che hanno per oggetto L'astronomia e La geografia di Dante; o ancora le pagine dedicate a Beatrice, l'ampia sistemazione delineata ne "La classificazione dei peccati nell'Inferno' e nel 'Purgatorio'", "L'Introduzione allo studio del 'Paradiso'", con altri non meno rilevanti. Un contributo fondamentale agli studi danteschi, ora per la prima volta fruibile in italiano, con ampia Introduzione di Bruno Basile. Autori: Edward Moore. Curatori: B. Basile, S. Grimaldi. Traduttori: F. Dall'Aglio, M. Grimaldi, V. Mauriello.‎

‎Manlio Pastore Stocchi‎

‎Il lume d'esta stella. Ricerche dantesche‎

‎Il volume raccoglie tredici saggi, distribuiti in due parti: la prima dedicata a ricerche su aspetti fondamentali della propria cultura e della propria sensibilità di lettore che Dante mette in gioco e lascia percepire in ogni parte della sua opera complessa e bilingue; la seconda con proposte di letture di otto canti della "Divina Commedia", ognuno interpretato in costante riferimento ai suoi presupposti culturali e dottrinali, ma assumendo quale obiettivo primario l'individuazione e la definizione dei valori propriamente poetici. Queste pagine - nelle quali l'impostazione piana e didascalica dei discorso armoniosamente si unisce al rigore storiografico e critico intendono rivolgersi con eguale efficacia tanto agli specialisti quanto a ogni amatore della poesia dantesca. Autori: Manlio Pastore Stocchi.‎

‎Brenda Deen Schidgen‎

‎Dante e l'Oriente‎

‎La materia orientale nell'opera dantesca, dopo essere stata affrontata nei primi decenni del Novecento in maniera sommaria o sbilanciata verso la ricerca delle fonti islamiche nella Commedia, viene ora riproposta in una prospettiva più ampia e articolata. Il volume indaga il significato della geografia dantesca, la concezione dell'Est, la critica nei confronti delle crociate, il problema dibattuto della salvezza dei popoli vissuti fuori dai confini del mondo cristiano, l'importanza dei mirabilia: dall'esame attento di tutti questi aspetti emerge una visione differente del rapporto di Dante con l'Oriente. La Commedia come una nuova crociata? Un pellegrinaggio con lo scopo di salvare l'Europa? Autori: Brenda Deen Schidgen. Curatori: Giuseppe Crimi.‎

‎Luciano Canfora‎

‎Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante‎

‎Qual era il Cesare che Dante conosceva? Cosa vi ha aggiunto di suo? Come si concilia un tale impianto ideale incentrato sull'idea di impero con l'enfasi ammirativa riservata da Dante al nemico giurato di Cesare, Catone Uticense? Entrare in tale labirinto intellettuale e poetico è l'obiettivo di questo breve libro, che approda, non immotivatamente, ad una riconsiderazione del rapporto complesso e ammirativo di Dante nei confronti del mondo cosiddetto classico e soprattutto della grande cultura pagana. Autori: Luciano Canfora.‎

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