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‎Dante alighieri‎

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‎Consolato Sandro‎

‎Evola e Dante. Ghibellinismo ed esoterismo‎

‎br.‎

‎Maddaloni Claudio‎

‎Dante buddista‎

‎brossura Un breve studio sulla Divina Commedia vista come opera scritta da un maestro illuminato che nasconde e trasmette gli insegnamenti eterni, gli stessi che ritroviamo nel buddismo indiano e tibetano. Vengono dati alcuni spunti per collegarci alla pratica, all'impiego clinico per ogni ricercatore spirituale.‎

‎Nazzareno Luigi Todarello‎

‎Cronologia dantesca. Vita, opere, amori e sventure di Dante Alighieri nel suo tempo‎

‎La Divina Commedia è un'opera eterna che affonda le sue radici nel profondo della sua epoca. In questo libro sono raccontati in ordine cronologico tutti gli avvenimenti che hanno influito sulla vita del sommo poeta. E tutti i personaggi che di quella vita eccezionale hanno fatto parte: gli amici Cino, Lapo e Guido; le donne, prima tra tutte Beatrice; la moglie e i figli; i nemici, primo tra tutti Bonifacio VIII; gli ospiti nobili, gli ammiratori. E poi la sua Firenze odiata e amata; la vita politica; i tradimenti e l'esilio; i successi e gli insuccessi, le speranze e le delusioni e, infine, la gloria. Autori: Nazzareno Luigi Todarello.‎

‎Desideri Massimo‎

‎Nel segno dell'aquila imperiale. Il Dante politico‎

‎brossura Con puntuali riferimenti ai testi danteschi, in questo saggio si spiega come il sogno d'ordine politico di Dante - per il poeta coincidente anche con un ordine morale e spirituale per la società tutta - sia l'Impero (di cui l'aquila è 'segno'), sul modello dell'Impero di Roma. Il sogno, o meglio il progetto politico dantesco, solo in apparenza passatista e anacronistico nell'Italia comunale del Trecento, è invece un forte richiamo, più che mai valido ancora oggi, a recuperare le ragioni etiche del fare politica e una decisa condanna del tradimento dei valori-cardine della società umana da parte dei governanti del suo tempo e delle alte gerarchie della Chiesa mondanizzata e politicizzata‎

‎Ariano Renato‎

‎L'eros segreto di Dante‎

‎brossura Rilettura della Commedia che espone i passi erotici dissimulati tra i versi dell'Opera, soprattutto nella Cantica del Paradiso. Questi passi, che sono almeno una ventina, sono sempre stati tradizionalmente sottovalutati o ignorati dai lettori e dalla critica ufficiale. L'eros in Dante non è mai gratuito, ma funzionale al proposito del Poeta di esprimere l'ineffabilità dell'amore divino attraverso le immagini dell'amore carnale. Questa scelta è coerente con la concezione dantesca per cui corpo e spirito non sono realtà contrapposte, ma complementari e compresenti.‎

‎Donati Carlo‎

‎Dal castoro al cicognino. Similitudini naturali nella Divina Commedia‎

‎brossura Cani, castori, cicogne, naufraghi, sarti, marinai, frecce, perfino la sensazione del volo… Con la sua acutissima capacità di osservazione, Dante coglie piccoli aspetti della vita quotidiana, che possono essere sotto gli occhi di tutti, e li illustra in pochi versi. Ne traccia una scenetta vivida, un quadro a colori (alcuni sono come un video davanti ai nostri occhi) e li propone, coinvolgendo il lettore in questa comune esperienza umana per fargli intendere e "vedere" quello che sta descrivendo.‎

‎Gabriele Rossetti‎

‎La Beatrice di Dante‎

‎Opera dell'esilio londinese di Gabriele Rossetti, La Beatrice ottenne vasta risonanza in patria per le rivelazioni dei messaggi esoterici sottesi alla Commedia. Apprezzata, in particolar modo da Giovanni Pascoli, insieme al «Commento analitico alla "Divina Commedia"» del 1826-27, l'opera si basa sulla dimostrazione dell'appartenenza di Dante alla setta segreta detta dei fedeli d'amore, il cui fine era una riforma radicale della Chiesa nel senso della fine del suo potere temporale e della sua restituzione piena al regno della spiritualità. In quest'opera Gabriele Rossetti, si sofferma sulla figura di Beatrice, che rappresenta l'allegoria sia della «sapienza delle divine cose», sia dell'idea imperiale ghibellina. Autori: Gabriele Rossetti.‎

‎Albano Giacomo‎

‎«Puro e disposto a salire a le stelle». Il segreto del viaggio iniziatico e stellare di Dante Alighieri‎

‎brossura Qual è la reale natura del viaggio ultraterreno di Dante? Ci sono molti indizi che fanno pensare che si trattasse di un "viaggio stellare" molto simile a quello viene descritto nelle prime due parti di questo libro. E alcuni di questi indizi sono di natura molto "tecnica", come vedremo esaminando le corrispondenze del viaggio di Dante sulla sfera celeste e le varie costellazioni e stelle di cui i suoi personaggi rappresentano altrettante allegorie. Per comprendere tutto questo, nella prima parte del libro partiamo dall'originario simbolismo della Tradizione primordiale, che era di tipo polare e assiale. Solo successivamente è avvenuto uno spostamento di questo simbolismo sul piano solare ed equatoriale. Centrale è dunque il ruolo non già del Sole, ma della Stella Polare, e anche delle stelle circumpolari. Infatti, come rivela lo stesso Renè Guènon, il vero Sole centrale dell'Universo occulto che sta dietro e sopra il Sole sensibile è la Stella Polare. È questo uno dei grandi segreti dei maestri massoni. Nel prosieguo del libro si spiega come avviene "l'ascensione alle stelle" dal punto di vista dell'astrologia iniziatica.‎

‎Nazzareno Luigi Todarello‎

‎Dante‎

‎Autori: Nazzareno Luigi Todarello.‎

‎Nazzareno Luigi Todarello‎

‎Vita di Dante. Opere, amori e sventure di Dante Alighieri nel suo tempo‎

‎La Divina Commedia è un'opera eterna che affonda le sue radici nel profondo della sua epoca. In questo libro sono raccontati in ordine cronologico tutti gli avvenimenti che hanno influito sulla vita del sommo poeta. E tutti i personaggi che di quella vita eccezionale hanno fatto parte: gli amici Cino, Lapo e Guido; le donne, prima tra tutte Beatrice; la moglie e i figli; i nemici, primo tra tutti Bonifacio VIII; gli ospiti nobili, gli ammiratori… E poi la sua Firenze odiata e amata; la vita politica; i tradimenti e l'esilio; i successi e gli insuccessi, le speranze e le delusioni e, infine, la gloria. Autori: Nazzareno Luigi Todarello.‎

‎Arcangeli Massimo; Boncinelli Edoardo‎

‎La forma universal di questo nodo. La cultura di Dante‎

‎brossura La scienza e la letteratura italiana, in periodi più o meno lunghi delle loro rispettive storie, sono state amiche o compagne; a partire dal Cinquecento i saperi umanistici e i saperi scientifici hanno però cominciato a dividersi, e le separazioni e specializzazioni accademiche tardo-ottocentesche li avrebbero poi fatti divorziare per sempre. Questo volume, che esce nel settecentocinquantesimo dalla nascita di Dante, è il frutto di un sodalizio fra uno scienziato e un letterato. Il suo ambizioso obiettivo è di segnare in qualche modo la strada, ben oltre l'esegesi dantesca, come proficuo luogo d'incontro fra conoscenze diverse. Perché il viaggio intrapreso per ricondurre Dante, pur nell'altezza e nella complessità di un'arte e di un pensiero ineguagliabili, all'umana misura di un serbatoio di esperienze e di conoscenze sempre ben ancorate alla terra, sia anche un modo per sentirlo in futuro ancora più vicino, per considerarlo "uno di noi".‎

‎Santagata Marco‎

‎Dante. Il romanzo della sua vita‎

‎br. "La Commedia è un'opera di finzione, ma in età medievale non esistono altre opere di finzione che registrino in modo così sistematico, tempestivo e quasi puntiglioso fatti della storia, della cronaca politica, della vita intellettuale e sociale contemporanei. E, per di più, senza temere di addentrarsi in retroscena noti solo per sentito dire o in quello che oggi chiameremmo gossip politico e di costume. Per molti aspetti, assomiglia agli odierni instant-book." Il libro di Marco Santagata costituisce, nello scenario della letteratura dantesca, una novità. Perché è, prima di tutto, l'appassionato racconto, il "romanzo" appunto, della tormentata e semisconosciuta esistenza di un uomo dall'io smisurato, che si sentì sempre "diverso e predestinato", che in ogni amore e in ogni lutto, nella sconfitta politica e nell'esilio, e in particolare nel proprio talento, scorse "un segno del destino, l'ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà superiore". Ed è, insieme, il documentato ritratto di un Dante profondamente calato nella vita pubblica e culturale della sua città, Firenze, e nelle complesse dinamiche della storia italiana tra Due e Trecento. Grazie al sapiente intreccio di vicende storiche e private, Santagata raggiunge il duplice obiettivo di ricomporre il quadro più completo possibile del Dante padre di famiglia, filosofo, poeta, uomo di partito e di corte, e analizzare ogni sua opera alla luce del contesto storico e biografico.‎

‎Auerbach Erich‎

‎Studi su Dante‎

‎br. La raccolta degli «Studi su Dante» contiene i saggi che Erich Auerbach ha scritto dal 1929 fino alla vigilia della morte. In questi scritti definisce l'importanza del concetto di "figura" nella cultura tardo-antica e ricostruisce il complesso rapporto tra struttura e poesia nella «Divina Commedia». L'autore giunge al risultato allargando l'indagine a tutta la civiltà cristiana e mostra come l'intelligenza di Paolo, Tertulliano, Agostino o Bernardo di Chiaravalle sia propedeutica e necessaria per una lettura "globale" del capolavoro dantesco.‎

‎Tavoni Mirko‎

‎Qualche idea su Dante‎

‎br. Una delle vie privilegiate per accostarsi al multiforme ingegno di Dante è quella di mettere a fuoco alcuni temi specifici all'interno della sua complessa vicenda intellettuale. II "Convivio" e il "De vulgari eloquentia" mostrano così "in vivo" il Dante filosofo laico di un assetto italiano da costruire in chiave nobiliare e imperiale, e l'inventore della lingua italiana in funzione antimunicipale e antifiorentina. Nella scrittura dell'Inferno lo vediamo poi assumere i tratti del poeta politico, comico, ma anche escatologico, fiorentinocentrico e guelfo. Emergono in questo modo diversità rilevanti fra il primo e il secondo Dante quanto a esperienze di vita e idee sulla poesia.‎

‎Pasquini Emilio‎

‎Vita di Dante. I giorni e le opere‎

‎ill., br. In questo volume Pasquini non si limita a un semplice excursus, seppure aggiornato alle ultime scoperte e acquisizioni, della vicenda esistenziale di Dante, ma affronta direttamente il testo della "Commedia", nella seconda parte del libro, con una serie di affondi. L'aspetto forse più innovativo di questa biografia è però la lettura della vita di Dante attraverso immagini che si affiancano alle fonti documentarie e le integrano. Un saggio di saggi e di figure, un caleidoscopio che è in grado di restituire e interpretare il labirinto Dante.‎

‎Baranski Zygmunt G.‎

‎Dante e i segni. Saggi per una storia intellettuale di Dante Alighieri‎

‎brossura‎

‎Titone M. Sabrina‎

‎Cantiche del Novecento. Dante nell'opera di Luzi e Pasolini‎

‎brossura‎

‎Wilson Robert‎

‎Prophecies and prophecy in Dante's Commedia‎

‎brossura Questo studio delle profezie nella Commedia di Dante indica ed esamina tutti i passaggi profetici del poema, nel tentativo di fornire per la prima volta un esame completo di tali testi e per far luce sull'uso dantesco della profezia nel più ampio orizzonte dell'intero poema. Partendo dall'esame critico del testo, il volume raggiunge inedite conclusioni sulla funzionalità e i meccanismi della profezia, e presenta importanti proposte per il poema e le sue rivendicazioni in termini di veridicità.‎

‎Marchesi S. (cur.)‎

‎La Commedia di Dante Alighieri‎

‎ril. seta Un commento che intreccia l'esegesi puntuale del testo dantesco all'esame di alcuni nodi concettuali della storia dell'interpretazione del poema: il rapporto con gli antecedenti classici e biblici, le vicende portanti della storia intellettuale di Dante, la natura allegorica del poema, il ruolo attivo del lettore. Accompagnati da una ricchissima documentazione storico-critica, i volumi si offrono come ponte tra la sponda italiana e quella internazionale del secolare commento alla Commedia.‎

‎Barsella Susanna‎

‎In the Light of the Angels. Angelology and Cosmology in Dante's «Divina Commedia»‎

‎brossura Uno studio organico sulle operazioni angeliche nella Commedia, questo libro colloca l'angelologia dantesca nel dibattito teologico e filosofico del XIII secolo sulla natura e funzioni delle sostanze separate. Evidenziando l'originale fusione di tradizioni classiche e patristiche nel disegno provvidenziale del poema, argomenta la centralità degli angeli nel sistema etico-cosmologico del poema e nella sua strategia narrativa, aprendo nuove prospettive interpretative di figure come il "messo celeste"; gli angeli purgatoriali; Beatrice.‎

‎Cerocchi Marco‎

‎Funzioni semantiche e metatestuali della musica in Dante, Petrarca e Boccaccio‎

‎brossura Il volume individua gli aspetti dell'evoluzione della relazione tra parola e musica nel XIV secolo. L'autore osserva che mentre Dante - pur riconoscendo alla musica lo straordinario potere d'influenzare l'animo umano - evidenzia la pericolosità di quella secolare, Petrarca si lascia ammaliare da essa, ne considera i sorprendenti e diversificati effetti psicologici e si avvale delle sue doti comunicative. L'analisi dettagliata del Decameron di Boccaccio testimonia il nuovo modo di concepire il genere "profano", ossia liberamente e senza remore.‎

‎Fenu Barbera Rossana‎

‎Dante's tears. The poetics of weeping from Vita Nuova to the Commedia‎

‎brossura Dante's Tears scopre l'esistenza di una poetica del pianto nell'opera di Dante, che si sviluppa parallelamente agli interessi teologici della Commedia, e ha origini nella Vita Nuova. Il libro rivela la presenza di una storia non detta di Dante e Beatrice e un nuovo codice di comunicazione, la chiave per un'ermeneutica della testualità di Dante che abbraccia religione, politica, fisiologia, e le paure del poeta su temi come il desiderio e l'amore.‎

‎Dante e le arti visive‎

‎ill., br.‎

‎Gorni Guglielmo‎

‎Dante. Storia di un visionario‎

‎br. "In Italia Garibaldi e Dante hanno sempre ragione: di loro non si può parlar mai male; e almeno per il primo dei due, ciò è passato in proverbio. Neppure noi qui parleremo male di Dante. Non accrediteremo però su di lui pie leggende: ciò è dovuto alla verità e alla storia". Il "Dante" di Corni, che tiene conto di una eccezionale mole di fonti, scioglie miti consolidati da secoli di tradizione. Basti pensare all'esilio, che ha suscitato tanta solidale simpatia ma di cui sono state trascurate le ragioni intrinseche e storiche. O il mito dantesco dell'Impero, sostenuto al di là di ogni conveniente ragione pratica. La stessa Beatrice, ben lungi dall'essere l'oggetto purissimo di un amore preraffaelita, è uno strano miscuglio di passione fisica e trasposizione teologica privata.‎

‎Veglia Marco‎

‎Dante leggero. Dal priorato alla «Commedia»‎

‎br. Il tempo della «visione» - collocato in anticipo rispetto alla fase culminante della vita politica del poeta (che si snodò dal maggio 1300 all'autunno 1301 e che fu coperta nella "Commedia" da un velo di impenetrabile silenzio) - consente di riaprire il dossier della genesi dell'opera. Perché Dante, in esilio, volle retrodatare il viaggio rispetto alla sua responsabilità nel governo di Firenze? La primavera giubilare, messa di norma a frutto per storicizzare gli interlocutori del viandante e le sue profezie, torna allora preziosa per comprendere i fatti che, dal priorato di Dante (dal 15 giugno al 14 agosto seguenti), portarono alla stesura del poema. In pochi giorni egli visse, con un senso di tripudio e di predestinazione, gli eventi che sarebbero divenuti le coordinate temporali del suo cammino: il trentacinquesimo anno, il decennale della morte di Beatrice e la guida della città. Presto, tuttavia, sarebbe cominciata la fase più drammatica di quell'esperienza, che avrebbe condotto al confino dei capiparte Bianchi e Neri (tra i primi, vi fu anche il suo amico prediletto Guido Cavalcanti) e, via via, al bando del 1302. Il traviamento simboleggiato dalla selva, dove Dante sceglie la controfigura salvifica di David, riceve allora una nuova luce in questa prospettiva. Dalla gravezza della storia ci troviamo così a seguire il cammino di un "Dante leggero", che, da Firenze, approda al luminoso fulgore della «candida rosa».‎

‎Inglese Giorgio‎

‎Vita di Dante. Una biografia possibile‎

‎br. Che cosa sappiamo davvero di Dante Alighieri? Le tracce lasciate dal poeta nei documenti del suo tempo sono pochissime. Le notizie tramandate dai primi biografi intrecciano ai ricordi autentici molte fioriture leggendarie. Tracce e notizie trovano una chiave di lettura solo grazie al monumento autobiografico, non privo di interni contrasti, che l'Alighieri ha costruito nelle sue opere - dalla Vita nova alla Commedia. Senza mai dissimulare lo scarto fra critica dei documenti e interpretazione storico-letteraria, il libro disegna così il profilo di una possibile "Vita di Dante scritta da esso".‎

‎Guénon René‎

‎L'esoterismo di Dante‎

‎br. Dopo aver esaminato analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il rosicrucianesimo, l'ermetismo e l'Islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, Guénon procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della "Commedia": i tre mondi, i numeri, il tempo. Ecco allora che l'Inferno appare come ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano e manifestazione delle possibilità di ordine inferiore che l'essere porta ancora in sé, il Purgatorio come prolungamento dello stato umano, che viene così condotto alla pienezza della sua espansione e il Paradiso come ascesa agli stati superiori dell'essere.‎

‎Ma misi me per l'alto mare aperto. L'Ulisse. Quando Dante cantò la statura dell'uomo‎

‎brossura L'Ulisse dantesco rappresenta un'immagine insuperata della grandezza dell'uomo, del suo irrefrenabile impeto a penetrare nell'ultima profondità delle cose, nella scaturigine dell'essere. Il rimprovero a Ulisse che fu di Petrarca, subito a ridosso della Commedia: «Disiò di veder troppo» (Trionfo della fama, II 18), rivela una posizione che la nostra cultura ha largamente accolto e fatta propria: condannare questa smisurata aspirazione del cuore, stigmatizzarne l'eccesso, o svuotarla del suo contenuto reale. Così ci si preclude la comprensione dell'Ulisse dantesco e si rende inintelligibile il muoversi umano. «Ma lui, Ulisse, proprio per la stessa "statura" con cui aveva percorso il mare nostrum, arrivato alle colonne d'Ercole, sentiva non solo che quella non era la fine, ma che era anzi come se la sua vera natura si sprigionasse da quel momento. E allora infranse la saggezza e andò» (Luigi Giussani, Il senso religioso). Questo Ulisse continua ancor oggi a dar scandalo ai saggi e ai benpensanti e respiro agli amanti della grandezza e nobiltà della natura umana. Catalogo della mostra realizzata e organizzata per la XXXI edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli (Rimini, 22-28 agosto 2010).‎

‎Desideri Massimo‎

‎Dante, Gemma e l'altra. Il «codice Beatrice» nella poesia dantesca‎

‎ril.‎

‎Zauli Giorgio‎

‎Animali e cacce nella Divina Commedia. Dante falconiere ed etologo‎

‎ill., br. Il lavoro di Giorgio Zauli fa luce su un aspetto insolito e poco conosciuto della Divina Commedia, aprendo una finestra sul mondo circostante che Dante ci invita a conoscere attraverso gli animali che lo popolano. È evidente che il sommo poeta fu cacciatore ed etologo (lo dimostrano le sue descrizioni di falconi, segugi, veltri, ecc.) e ciò non dovrebbe stupirci: è avvenuto per secoli e millenni per tutti quelli che hanno praticato la caccia per necessità o per passione. Stupisce invece che tra gli innumerevoli studiosi della Divina Commedia pochi abbiano intuito nel suo autore la condizione di etologo-naturalista e nessuno quello di cacciatore. Attraverso un lavoro interessante e colto, Zauli presenta una specie di bestiario della Divina Commedia, completo di rimandi e riferimenti che propongono una lettura originale e curiosa del poema dantesco.‎

‎Saccone C. (cur.)‎

‎Sguardi su dante da oriente (2016). Vol. 9: Sguardi su dante da oriente‎

‎br. Circa trent'anni fa nel 1991 usciva la prima versione italiana de 'Il libro della Scala', tratta da una versione latina medievale di un perduto originale arabo. Si trattava di un testo sul 'mi'r?j' o ascensione celeste di Maometto ben noto almeno dagli anni '20, essendo stato discusso in un'opera pionieristica di 'Miguel Asín Palacios' dall'eloquente titolo 'La escatologia musulmana en la Divina Comedia' uscita nel 1919. Quarant'anni più tardi nel 1949 uscivano quasi contemporaneamente due notevoli studi di Enrico Cerulli e José Muñoz Sendino che ne riprendevano e ne discutevano - giungendo a opposte conclusioni - gli assunti fondamentali. Carlo Ossola nel 1994 avrebbe curato la prima traduzione italiana della ricerca dell'Asín Palacios ponendo termine all'incredibile ritardo del mondo accademico italiano nel prendere atto della 'svolta' che l'Asín aveva impresso a questo tipo di ricerche. A prescindere infatti dalla bontà delle sue assai controverse conclusioni, che divisero il mondo accademico italiano e europeo, l'opera dell'Asín Palacios segna davvero una svolta negli studi dantistici.‎

‎Oliva G. (cur.)‎

‎I Rossetti album di famiglia. Documenti, testimonianze, immagini. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Questo album, realizzato dai collaboratori del "Centro europeo di studi rossettiani" diretto dal prof. Gianni Oliva, d'intesa con l'Università di Chieti-Pescara, racconta, come si suol dire, "una bella storia", una storia di famiglia. La gran mole di documenti raccolti, di testimonianze e di immagini fanno di questo libro un veicolo di informazione sulla identità italiana e sui rapporti tra Italia e Inghilterra.‎

‎Cimini Mario‎

‎Adoratori della bellezza. Dante Gabriel Rossetti poeta e i preraffaelliti nella critica italiana tra Otto e Novecento‎

‎brossura Questo libro, nell'intento di colmare una evidente lacuna storiografica, ricostruisce ed analizza, attraverso le testimonianze più significative, i momenti salienti della ricezione critica della poesia di Dante Gabriel Rossetti e dei preraffaelliti nella cultura italiana tra fine Ottocento e inizi Novecento.‎

‎Mazzoni Luca‎

‎Fra Dante, Petrarca, Boccaccio e studi eruditi‎

‎brossura‎

‎Nocentini Giovanni‎

‎I personaggi della «Commedia dantesca»‎

‎br. Faremmo un torto a ogni uomo se dicessimo che non ha mai sentito parlare della "Divina Commedia", ovvero anzi se non sa ciò che sia la poesia di quel grande libro scritto in lingua italiana. Ma per essere precisi, allora, dovremmo chiederci: cos'è la poesia?, non può esservi nessuna formula che definisce la "poesia" e nessuno è sicuro di averla trovata. Forse l'umanità sta attraversando una crisi nemmeno adesso individuata, ma strisciante e avvertibile, se già Carlo Bo, in "Letteratura e crisi dei valori", denuncia il "distacco dalla realtà spirituale", concludendo che gli scrittori contemporanei non credono più nell'uomo: "hanno fatto saltare in aria - egli scriveva - l'idea di composizione, la nozione dello scrittore come costruttore o come inventore e infine, hanno fatto esplodere la cassaforte del linguaggio".‎

‎Ariano Renato‎

‎Dante templare nascosto‎

‎brossura All'opera Dante sono state attribuite, spesso arbitrariamente, infinite chiavi di lettura, dai significati diversi e disparati. Non poteva mancare il riferimento ai Templari, argomento molto di moda nella pseudostoria fantastica. L'approccio di questo libro, tuttavia, non vuole essere arbitrario o farneticante, ma fondato su di una metodologia rigorosa. Pur non essendo disponibili dati storici sui contatti tra Dante e i Templari, il legame di fidelizzazione di Dante all'Ordine del Tempio emerge evidente dalla lettura attenta della Commedia. Al termine di questo libro il lettore scoprirà i numerosi argomenti gravi, precisi e concordanti che sostanziano questa ipotesi indagatoria. Sarà un viaggio affascinante e ricco di sorprese di cui la guida sarà il medesimo Dante che, con quello che scrive nelle sue opere.‎

‎Salerno Vincenzo‎

‎Dante. Traduzione, tradizione, intertestualità‎

‎br. La teoresi dantesca del tradurre non si esaurisce nelle esigue e frequentatissime considerazioni speculative contenute nel «De vulgari eloquentia» e nel «Convivio», ma si declina attraverso vari exempla di resa sparsi soprattutto nei due trattati e nella «Commedia». Alle luce di un ampio percorso storico-critico e attraverso l'analisi di un composito costrutto di rimandi intertestuali, Vincenzo Salerno ricostruisce il rapporto dialogico e dialettico fra pratica traduttiva e tradizione letteraria nella produzione di Dante, mostrando che il transmutare dantesco rinvia sia all'indiscussa esemplarità dei modelli filosofico-letterari della classicità greco-latina, sia agli scritti - sacri e di commento - della tradizione cristiana. Una lettura inedita di Dante, in cui il discorso traduttologico cede volentieri il passo alla storia della critica e al metodo comparativo.‎

‎Cavalieri Raffaella‎

‎L'Italia con gli occhi di Dante. Guida del viaggiatore‎

‎br. A distanza di oltre settecento anni, l'Italia conserva ancora luoghi, monumenti e città che evocano, all'attento turista, momenti della vita di Dante. Questa guida propone un itinerario attraverso i più suggestivi paesaggi legati al nome del celebre esule ed ai suoi versi eterni, tra Toscana, Marche, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna. Le tappe di questo singolare viaggio in Italia toccano località in cui ancora oggi è possibile trovare traccia del sentimento che ispirò l'opera più divulgata al mondo, la Divina Commedia, da Firenze (ingrata patria) a Verona (lo primo rifugio), da Pisa (dall'orribile torre) a Gradara (alla scoperta degli eterni amanti) fino a Ravenna, dove troviamo le ultime labili orme di Dante Alighieri.‎

‎Pennacchio Antonio; Ricci Giulia‎

‎Dante Bini. Machatronics‎

‎ill., br. Le architetture, le visioni urbane e le macchine sviluppate da Dante Bini a partire dagli anni Sessanta, lo posizionano come un architetto rivoluzionario. La sua vasta produzione teorica e pratica ha imposto di riservare uno spazio particolare alla presentazione di alcuni dei suoi brevetti fondamentali, tra i quali spicca quello relativo al primo sistema automatico di costruzione della storia connesso alle cupole in cemento armato mediante l'uso di aria compressa, associati ai progetti costruiti più significativi. Un approfondimento specifico è dedicato al progetto realizzato per Michelangelo Antonioni e Monica Vitti in Costa Paradiso, opera che rappresenta un episodio paradigmatico della sua ricerca spaziale.‎

‎Valli Luigi‎

‎Il linguaggio segreto di Dante e dei «Fedeli d'amore»‎

‎brossura Luigi Valli individua, in quest'opera monumentale, un codice esoterico comune alle produzioni "letterarie" di poeti come Dante, Cavalcanti, Guinizelli, Francesco da Barberino. Attraverso la decodificazione di un "gergo" iniziatico di cui pochi moderni avevano riconosciuto l'esistenza, egli dimostra che le diverse figure femminili cantate dai poeti del "dolce stil novo" corrispondono a un'unica Dama simbolica che rappresenta l'"Intelligenza trascendente". Formidabile è la quantità di materiale poetico presentato. Un testo fondamentale per comprendere Dante e la sua Divina Commedia.‎

‎Ledda Giuseppe‎

‎La guerra della lingua. Ineffabilità, retorica e narrativa nella «Commedia» di Dante‎

‎brossura‎

‎Nasti Paola‎

‎Favole d'amore e «saver profondo». La tradizione salomonica in Dante‎

‎br.‎

‎Carpi Umberto‎

‎La nobiltà di Dante‎

‎br.‎

‎De Vico Alberto‎

‎L'uomo, la bestia, la virtù‎

‎brossura Beatrice, Brunetto Latini, Cacciaguida, Caronte, il conte Ugolino, Francesca da Rimini, Lucifero, Manfredi di Svevia, San Francesco, Ulisse, Virgilio personaggi da sempre scolpiti nella memoria di lettori, che di generazione in generazione, si sono confrontati, per obblighi scolastici o per diletto, con la Divina Commedia - ritornano in una inedita galleria di ritratti. I più celebri dannati, penitenti e beati di tutti i tempi, però, non sono presentati nella tipica tripartizione suggerita dalle Cantiche, bensì secondo tre categorie: l'uomo, la bestia, la virtù. Una lettura affascinante per scoprire e riscoprire la grandezza monumentale di Dante e la vividezza di un universo poetico, che rimane, forse, impareggiabile "per altezza d'ingegno". (Oberto Mandia)‎

‎Moore Edward; Basile B. (cur.); Grimaldi S. (cur.)‎

‎Studi su Dante‎

‎br. Fondatore della Oxford Dante Society (1876), instancabile esploratore di antichi codici danteschi, l'inglese Edward Moore (1835-1916) è un benemerito degli studi danteschi dell'Otto e del primo Novecento: curatore, fra l'altro, nel 1894, di un'edizione di "Tutte le Opere di Dante Alighieri nuovamente rivedute nel testo" - il cosiddetto Oxford Dante - che costituì per molti anni il testo di riferimento per tutti i lettori e gli studiosi del Poeta. Dopo l'ed. anastatica, con Postfazione di Bruno Basile, de "Gli accenni al tempo nella 'Divina Commedia'", apparsa in questa stessa collana nel 2007, si propone ora un'ampia scelta, in prima traduzione italiana, degli "Studies in Dante", che Moore pubblicò tra il 1896 e il 1917 (l'ultimo volume usci postumo). Si tratta di studi ancora oggi di assoluta importanza, come il fondamentale "Sacre Scritture e autori classici in Dante", corredato dal prezioso Indice delle citazioni; o i due saggi, complementari, che hanno per oggetto L'astronomia e La geografia di Dante; o ancora le pagine dedicate a Beatrice, l'ampia sistemazione delineata ne "La classificazione dei peccati nell'Inferno' e nel 'Purgatorio'", "L'Introduzione allo studio del 'Paradiso'", con altri non meno rilevanti. Un contributo fondamentale agli studi danteschi, ora per la prima volta fruibile in italiano, con ampia Introduzione di Bruno Basile.‎

‎Guénon René; Agnolucci P. (cur.)‎

‎L'esoterismo di Dante‎

‎br. Il libro di René Guénon, "L'esotérisme de Dante", ("L'esoterismo di Dante") viene pubblicato nel 1925. "Esoterico", dal greco esoterikós, deriva da esóteros, vale a dire segreto, oscuro e misterioso, e indicava, presso i filosofi greci, quelle dottrine riservate a un gruppo ristretto d'iniziati, e si oppone a "essoterico", che indica quelle dottrine destinate a una diffusione più ampia. La domanda che allora ci poniamo è la seguente: possiamo veramente parlare di un "Dante esoterico"? È possibile che Dante, insieme ad altri poeti e scrittori, facesse parte di una setta segreta legata o ai templari, o ai massoni, o ai Rosacroce, o a un gruppo eretico che si nascondeva sotto il nome "Fedeli d'amore"? È possibile che Dante fosse al corrente della mistica ebraica, quella dello Zohar e della Kaballah? René Guénon, uno dei maestri della tradizione esoterica del Novecento, autore di libri sulle dottrine indù, sulla teosofia, sulle metafisiche orientali, per ricordare solo alcuni dei soggetti più importanti da lui studiati, mette in luce alcuni dei temi ermetici più importanti nella Divina Commedia.‎

‎Lanza Adriano‎

‎Dante all'Inferno. I misteri eretici della Commedia‎

‎brossura‎

‎Vitale Pasquale; Messore Roberto‎

‎La filosofia aristotelica e il linguaggio del corpo nell'immaginario dantesco. Ediz. per la scuola‎

‎ril. Questo libro, rivolto agli studenti liceali, si prefigge di essere uno strumento indicativo, non completo né esauriente, ma senza dubbio criticamente valido, per tracciare l'evoluzione del sistema filosofico dantesco in buona parte del corpus delle sue opere, fino a giungere poi al suo capolavoro, la Commedia. L'itinerario che prende corpo nelle pagine che seguono ha tappe e mete precise: in primis, si è avvertita la necessità di sottolineare il cambiamento della figura dell'intellettuale, da clericus prima a laicus poi, avvenuta nei secoli XIII e XIV; in seguito, sempre alla luce di tali complesse evoluzioni, si è ritenuto opportuna, nonché imprescindibilmente valida, una panoramica iniziale deputata alla descrizione di alcuni dei canoni della cultura occidentale, così impregnata di filosofia antica e di letture sacre, appunto per ragionare sulle modificazioni intervenute sugli stessi mediante l'influsso di quel 'sistema aristotelico', reimpostato da Averroè, e successivamente arricchito dal tentativo di mediazione fideistica cristiana approntato da Tommaso d'Aquino. In questo coacervo culturale di altissimo profilo, si inserisce il lavoro di Dante Alighieri...‎

‎Stirati Alfredo‎

‎Dante segreto‎

‎br.‎

‎Terni Clemente; Righini D. (cur.)‎

‎La memoria musicale di Dante‎

‎br. "La memoria musicale di Dante" è un omaggio postumo al lavoro manoscritto e inedito di Clemente Terni, e anche un modo per renderlo fruibile a musicisti e studiosi che vogliano approfondire questo aspetto peculiare del Sommo Poeta: ovvero le sue conoscenze e frequentazioni musicali. Il lavoro coniuga le competenze musicali di Terni con quelle letterarie e poetiche sue e di Francesco Mazzoni, esimio e compianto dantista, che sollecitò la composizione dell'opera terniana quando era Presidente della Società Dantesca. La commissione ebbe luogo nel 1988 e ha avuto varie esecuzioni sia da parte del Quintetto Polifonico Italiano, fondato e diretto dallo stesso Terni, sia, in anni più recenti, dal rinnovato Quintetto Polifonico, ora denominato "Clemente Terni". Scientificamente e musicalmente alto è il risultato di questo seppur breve lavoro compositivo, che l'Istituto "Clemente Terni" è lieto di dare alle stampe in occasione del 750° anniversario dalla nascita del Sommo Poeta.‎

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