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‎Romeo Orazio‎

‎Grammatica dei segni. La lingua dei segni in 1300 immagini e 150 frasi‎

‎ill.‎

‎Polo A. (cur.); Pietrobon E. (cur.)‎

‎Apprendere una lingua tra uso e canone letterario. Gli esempi nella riflessione linguistica in Europa (secoli XVI-XVIII)‎

‎br. Il presente volume propone una riflessione sui modelli linguistici e letterari dell'italiano e dello spagnolo che a partire dal XVI secolo, momento fondamentale della codificazione delle lingue volgari, contribuiscono alla creazione di paradigmi metodologici ed epistemologici essenziali nei processi di insegnamento e apprendimento di una lingua. Partendo da un'analisi testuale che integri la prospettiva storiografica con quella filologico-letteraria, i saggi qui raccolti indagano la relazione tra norma, uso e auctoritates nei testi di riflessione teorica di ambito colto e nelle opere rivolte alla pratica didattica, sprovviste di un impianto teorico innovativo, ma fondamentali veicoli di circolazione e di mediazione grezza della riflessione metalinguistica elaborata nelle opere erudite. Il volume si divide in due sezioni: la prima dedicata alla riflessione sul canone e sugli usi della lingua, rivolta prevalentemente a un pubblico di nativi, la seconda dedicata agli strumenti e metodi per l'apprendimento linguistico da parte di stranieri.‎

‎Fusco Fabiana‎

‎Il «taliano furlano». Saggi sul plurilinguismo in Friuli-Venezia Giulia‎

‎br. Il Friuli-Venezia Giulia costituisce uno spazio linguistico-culturale complesso nel quale, accanto all'italiano e al friulano, convivono altri idiomi romanzi (dialetti veneti), slavi e germanici che fanno del territorio regionale un vero e proprio laboratorio di plurilinguismo. L'obiettivo di raccogliere e ripubblicare una serie di studi coerenti dal punto dell'oggetto dell'analisi, per l'appunto il plurilinguismo nell'area friulana, è quello di tracciare una mappa dei temi e degli ambiti (variazione sociolinguistica, gli usi linguistici giovanili, le dinamiche interlinguistiche e così via) a cui si è rivolta la nostra attività scientifica. L'auspicio è di continuare a riflettere su questi argomenti poiché il friulano, come del resto ogni altra varietà, è soggetto a forti variazioni sul piano sociale, culturale e linguistico. Si tratta di un idioma vivo e in movimento, che vale certamente la pena di conoscere e di indagare nella sua attuale realtà.‎

‎Bertazzoli Raffaella‎

‎La traduzione: teorie e metodi‎

‎br. Le traduzioni hanno svolto e svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle letterature nazionali poiché influenzano generi, creano nuovi modelli simbolici e producono mutamenti nella cultura dei paesi. Operando in uno spazio interdisciplinare, aperto e dialogico, gli studi sulla traduzione hanno trasformato la dispersione linguistica in ricchezza culturale, mettendo in evidenza come la traduzione costituisca un arricchimento del testo autoriale, in un rapporto non gerarchico. Il libro, in una nuova edizione aggiornata, traccia una breve storia delle teorie traduttologiche, allargando la riflessione critica al concetto di "mondialità" della letteratura (worldliness) in un intreccio tra cultural studies e comparative studies.‎

‎Durand Olivier‎

‎La lingua còrsa. Una lotta per la lingua‎

‎br.‎

‎Milito D. (cur.); Lisanti E. (cur.)‎

‎Braille. La cultura tra le mani‎

‎ril. Dal confronto tra studiosi e su temi di rilevante interesse è emersa l'intramontabilità del Braille, che, nell'era delle tecnologie, si conferma come strumento ineludibile per l'approccio con ogni sapere. Tra l'altro il Braille, in dimensione pedagogica, non solo si configura come chiave di ingresso nel futuro, bensì è interpretato come opportunità di riscatto rispetto a qualsiasi tentazione di inferiorizzazione e di marginalizzazione della persona non vedente o ipovedente. I vantaggi del Braille sono correlati, in particolare, con la sinergia che esso è in grado di estrinsecare nel rapporto con linguaggi non verbali come quelli della musica e dell'arte, attraverso cui è possibile manifestare e percepire ogni sentimento umano. L'impulso culturale del Braille si invera, infine, attraverso la sua configurazione di codice utilizzato in quasi tutti i paesi del mondo e, pertanto, funzionale al superamento della logica delle nazioni, contribuendo all'incontro fra i popoli e all'affermazione di una visione esistenziale planetaria.‎

‎Berruto Gaetano; Cerruti Massimo‎

‎La linguistica. Un corso introduttivo‎

‎brossura‎

‎Lauta Gianluca‎

‎Esercizi di grammatica storica italiana‎

‎br. È ancora possibile trattare la grammatica storica come una materia di base? È corretto collocare all'inizio di un corso di studi una materia così "pericolosamente" compromessa con la lingua latina? Questi esercizi vorrebbero essere una risposta affermativa a tali domande: sono stati pensati per semplificare il lavoro ai principianti e possono essere risolti anche da chi, della lingua latina, ha una conoscenza superficiale. Il testo ha preso forma sul campo, nei corsi universitari, e ricalca le linee proposte dai manuali di grammatica storica italiana attualmente più diffusi. Oltre agli esercizi, gli studenti troveranno nel volume soluzioni ragionate in cui tutte le risposte giuste e sbagliate - sono discusse analiticamente.‎

‎Mion Giuliano‎

‎La lingua araba‎

‎br. Dove e da chi è parlato l'arabo? È vero che è una lingua sacra? Che i paesi arabi hanno un'unica lingua ufficiale e che questa però non coincide con quella realmente parlata? L'arabo, la cui scrittura va da destra a sinistra, è davvero così complesso? Pensato per chiunque si occupi di mondo arabo-musulmano, il volume - in questa nuova edizione riveduta e aggiornata - offre un profilo descrittivo generale della lingua araba: dalla sua diffusione al suo ruolo all'interno della civiltà islamica, dalle sue principali caratteristiche (scrittura, fonologia, morfosintassi) alle divergenze tra l'arabo ufficiale e l'arabo dialettale, per concludere con un rapido panorama delle dinamiche sociolinguistiche del mondo arabo contemporaneo.‎

‎Luraghi Silvia; Thornton Anna M.‎

‎Linguistica generale: esercitazioni e autoverifica‎

‎ill., br. Questo testo contiene più di cento esercizi utilizzabili in corsi universitari di introduzione alla linguistica. Gli esercizi riguardano semiotica, fonetica, fonologia, morfologia, sintassi, semantica, lessico e pragmatica. Il libro può essere usato sia come strumento didattico durante il corso, per arricchire l'esemplificazione degli argomenti trattati nei manuali, sia come strumento di studio e di autoverifica durante la preparazione agli esami, in quanto gli esercizi sono sempre accompagnati dalle loro soluzioni.‎

‎Perrotta Emma; Brignola Marina‎

‎Giocare con le parole. Le rime e i giochi di parole. Vol. 2‎

‎brossura La consapevolezza fonologica è un aspetto molto importante nell'evoluzione del linguaggio perché permette al bambino di esprimersi meglio e prepararsi all'incontro con la lingua scritta. Partendo da questo presupposto, Giocare con le parole 2 parte seconda propone una serie di giochi linguistici. I bambini, con l'aiuto di un simpatico koala, rifletteranno sulla similitudine dei suoni finali delle parole e potranno imparare a riconoscere rime e assonanze, per poi passare a manipolare i suoni della lingua grazie a una serie di giochi fonologici proposti con diverse modalità. Raddoppiamenti, aggiunte, cambi di suoni iniziali, cambiamenti di suoni all'interno delle parole ed errori fonologici li aiuteranno a scoprire che le parole possono cambiare il loro significato e quello delle frasi che le contengono con la sola sostituzione di un fonema. L'attento ascolto e la riflessione indotta dai molti esercizi, renderanno il bambino consapevole e autonomo nel risolvere rebus e giochi sui derivati e sui cambiamenti di genere. Si rivolge a logopedisti, genitori e insegnanti della scuola dell'infanzia e del primo ciclo della primaria.‎

‎Serianni Luca‎

‎Per l'italiano di ieri e di oggi‎

‎br. Linguista illustre, Luca Serianni ha sempre coniugato la più alta ricerca sulla storia dell'italiano alla passione per la didattica in tutte le sue forme. I suoi libri hanno formato generazioni di studiosi e alimentato il dibattito pubblico sul corretto uso della lingua e sul suo insegnamento nella scuola. In occasione del settantesimo compleanno, gli allievi ne hanno raccolto alcuni tra gli studi più significativi prodotti negli ultimi vent'anni. Ventotto saggi che attraversano otto secoli di storia linguistica italiana: dalla Commedia di Dante sino alla lingua dei giornali, passando per la poesia barocca, la librettistica verdiana, la didattica dell'italiano nei licei. Il risultato non è solo la summa di una lunga esperienza di ricerca ma anche un'esemplare lezione di metodo: su come guardare oggetti di studio lontani e vicini in modo da cogliere, attraverso la lingua, il riflesso della cultura di un intero paese.‎

‎D'Agostino Franco; Cingolo M. Stella; Spada Gabriella‎

‎La lingua di Babilonia‎

‎brossura Il babilonese fu una lingua di grandissima longevità e diffusione: parlata come lingua madre o lingua franca per più di due millenni, dal XX secolo a.C. fino all'inizio dell'era cristiana, in un'area che si estende dalla Mesopotamia (odierno Iraq meridionale) alla Siria, all'Anatolia e all'altopiano iranico. In lingua babilonese e scrittura cuneiforme ci è stata tramandata una enorme quantità di documenti delle tipologie più diverse: non solo di natura amministrativa, ma anche una delle prime raccolte di "leggi" prodotta dall'umanità e una vasta letteratura. Questo volume presenta a un pubblico non specialistico le strutture fonetiche e grammaticali su cui si fonda la lingua babilonese e costituisce un solido strumento scientifico per chi voglia avvicinarsi a un patrimonio culturale così vario e sfaccettato. Alla sezione grammaticale segue una raccolta di testi significativi di varia tipologia (crestomazia) accompagnati da commenti grammaticali e spiegazioni storico-culturali, consentendo al lettore un primo significativo approccio con la civiltà dell'antica Babilonia. L'ultima parte del testo raccoglie la lista dei segni cuneiformi, nella variante che appare nelle iscrizioni sui monumenti o sugli oggetti litici e quella corsiva utilizzata per le tavolette di argilla. Il glossario babilonese-italiano che chiude il volume permette di orientarsi nella traduzione degli esercizi della grammatica e della crestomazia.‎

‎Takeshita Toshiaki‎

‎Esercitazione terminologica di storia e civiltà giapponese. Quattrocento termini giapponesi‎

‎ill.‎

‎Di Giovanni E. (cur.); Zanotti S. (cur.)‎

‎Donne in traduzione‎

‎br. Questo volume nasce dalla volontà di portare in lingua italiana saggi di studiose e scrittrici di tutto il mondo che hanno alimentato e arricchito, con il proprio pensiero, il dibattito scientifico, politico, culturale e linguistico sulla traduzione in una prospettiva di genere. I saggi qui raccolti pongono l'attenzione sul contributo attivo dato dalle donne alla conoscenza nel loro ruolo di traduttrici, ma anche sulla voce tradotta delle donne nella storia, esaminando l'insieme delle manipolazioni attivate nel trasferimento di testi cardine del pensiero femminista da un contesto culturale all'altro. Tornando al "primo paradigma" degli studi di genere applicati alla traduzione, questo volume pone al centro del proprio sguardo le donne in quanto soggetti attivi nella pratica e nella teoria della traduzione.‎

‎Magini Leonardo‎

‎La parola degli etruschi‎

‎brossura Il ratto delle sabine è il più famoso episodio del mito di Roma. Ma cosa significano i nomi dei luoghi e dei personaggi del racconto mitico? Cosa vuol dire Caenina, il nome del paese da cui provengono le vergini rapite, e Acron, il nome del loro re, e Hersilia, il nome dell'unica donna sposata? La risposta a queste domande, e ad altre simili, sui nomi del mito romano e etrusco, mette in luce uno stretto rapporto fra tre culture e tre lingue, l'indo-iranica, l'etrusca e la latina. Per questa via in cui la semantica apre la strada alla fonetica e "la grammatica deve seguire e non precedere l'interpretazione" (Devoto) l'autore suggerisce un modo nuovo, non nel metodo ma nei risultati, di intendere la parola degli etruschi.‎

‎Rocchi Livia; Segré Chiara Valentina‎

‎10 consigli per scrivere per ragazzi‎

‎brossura "Manuela. Scrivere è un'arte: sicuramente ispirazione, creatività, e anche un pizzico di "follia" rappresentano una marcia in più per ogni artista, e soprattutto per uno scrittore per ragazzi. Dopotutto, ogni artista è un po' bambino, e ogni bambino è un po' artista. Tuttavia queste doti da sole non sono sufficienti: la scrittura è anche artigianato; studio e pratica permettono di acquisire una certa abilità, così come la conoscenza dei "ferri del mestiere" dello scrittore. Non dimentichiamo che Picasso era un maestro della geometria e della pittura "classica" e per questo riuscì a stravolgerne le regole con cognizione di causa, realizzando capolavori che hanno fatto un pezzo di storia dell'arte".‎

‎Bigi Sarah‎

‎Le strutture interrogative nelle interazioni in contesto clinico. Nuova ediz.‎

‎br. Al ritorno da un qualsiasi controllo medico, il commento di molti sembra essere sempre lo stesso: non mi ha neanche lasciato parlare! Sul tema delle competenze comunicative dei clinici si sprecano commenti, sia in contesti divulgativi sia scientifici. Spessosul banco degli imputati finiscono le domande poste dai clinici stessi che non sempre sembrano essere adeguatamente formulate. A fronte di un'apparente semplicità, l'atto di domanda è in realtà qualcosa di complesso, che non sempre si realizza attraverso una frase interrogativa e che può avere una molteplicità di funzioni: dalla raccolta di informazioni, al coinvolgimento di qualcuno per la realizzazione di uno scopo, fino alle domande retoriche o a quelle che in realtà sono rimproveri o espressioni di incredulità. Nel libro Le strutture interrogative nelle interazioni in contesto clinico  Sarah Bigi affronta il tema da una prospettiva linguistica, indagando forme e funzioni delle domande nei colloqui medici, sulla base di una raccolta di consultazioni registrate in un ambulatorio di diabetologia. Dall'analisi emerge come le domande siano uno strumento fondamentale per permettere ai partecipanti il raggiungimento della maggior parte degli obiettivi previsti dal dialogo nel quale sono coinvolti.‎

‎Manzoni Gian Enrico‎

‎La vita in parole. I perché dei 300 vocaboli più utilizzati‎

‎br. Davvero le parole volano, come recita il celebre proverbio latino secondo il quale verba volant, scripta manent. Ma il loro volo non è sinonimo di perdita nel nulla o di vana inconsistenza, anzi, è il contrario: le parole volano nel senso che si trasmettono velocemente da un uomo all'altro, da un gruppo sociale, politico o religioso all'altro, da una generazione a un'altra generazione, lasciando non solo una traccia, ma una striscia storicamente rilevante. Spetta alla linguistica e all'antropologia indagarne l'evoluzione e spiegarne la trasformazione del significato. In questo volume esamineremo l'etimologia di 300 parole, ripercorrendone il tragitto linguistico e culturale che, da lidi spesso insospettabili, le ha portate oggi a essere parte integrante del nostro vocabolario quotidiano.‎

‎Fanti Sigismondo; Ciaralli A. (cur.); Procaccioli P. (cur.)‎

‎Trattato di scrittura. Theorica et pratica de modo scribendi (Venezia, 1514)‎

‎ill., br. Pubblicata a Venezia nel 1514, la "Theorica et pratica de modo scribendi" è l'opera d'esordio di un matematico ferrarese, Sigismondo Fanti, che nel 1521 era "inzegnero general" della Serenissima Repubblica e che è noto al lettore di cose cinquecentesche soprattutto per le quartine oracolari del Triompho di fortuna (1527). L'opera era il punto di arrivo della prima stagione di un dibattito che nel Quattrocento aveva coinvolto artisti come Leon Battista Alberti, Mantegna e Leonardo, umanisti e antiquari come Felice Feliciano, matematici come Luca Pacioli, e a sua volta inaugurava la nuova stagione dei trattati di scrittura, destinata a lasciare tracce significative nella cultura grafica della modernità, e non solo di quella italiana. In quattro libri la Theorica offriva una trattazione sistematica della materia, che veniva presentata come un momento fondamentale nella formazione professionale e morale di ogni scrivente. Il primo libro, in particolare, ne illustrava gli aspetti tecnici, sia quelli materiali (si parlava della carta, dell'inchiostro, della penna) che quelli più propriamente teorici (a partire dalle logiche geometriche implicate, soprattutto quelle euclidee). I tre successivi si impegnavano nell'illustrazione analitica, condotta lettera per lettera, dei più importanti modelli grafici allora in corso.‎

‎Tosi Arturo‎

‎L'italiano in Europa. La traduzione come prova di vitalità‎

‎br. È passato quasi mezzo secolo da quando Italo Calvino fece scalpore con la sua previsione di "grandi cataclismi linguistici dei prossimi secoli". Oggi le lingue più a rischio sono quelle già indebolite delle comunità più povere e indifese del pianeta. Ma la globalizzazione sta minacciando anche gli equilibri delle lingue più robuste. Come aveva predetto Calvino, le stesse lingue europee non potranno più considerarsi al sicuro. Nel mondo occidentale è l'inglese il veicolo e l'emblema di questa trasformazione, contro la quale la stessa Europa erige difese con una politica multilingue. Eppure nonostante gli immensi sforzi dell'Unione europea per sostenere il multilinguismo e garantire una comunicazione con i cittadini attraverso le proprie lingue, la forza invasiva della lingua globale sta rivelandosi attraverso canali e strumenti fino a oggi ritenuti neutrali: la traduzione e le sue tecnologie. Il libro vuole dimostrare che un sistema di traduzione che ha molte tecnologie e poca attenzione per le risorse delle lingue non potrà mettere l'Europa al riparo da nuove egemonie.‎

‎Arcangeli Massimo‎

‎La lingua sc*ma. Contro lo schwa (e altri animali)‎

‎br. Siamo di fronte a una pericolosa deriva, spacciata per anelito d'inclusività, che vorrebbe riformare l'italiano a suon di schwa. I fautori dell'uso di questo simbolo, peraltro consapevoli che l'"e rovesciata" non si potrebbe mai applicare alla lingua italiana in modo sistematico, predicano regole inaccettabili. Per esempio, sostenendo che le forme inclusive di "direttore" o "pittore" debbano essere "direttor*" e "pittor*", sanciscono di fatto la morte dei femminili "direttrice" e "pittrice", frutto di una travagliata evoluzione linguistico-culturale che, per secoli, ha occultato la donna nell'uso generalizzato del maschile. Con questo testo il linguista Massimo Arcangeli prende posizione a tutela della nostra lingua contro chi pretende di metter mano alla sua struttura profonda adottando (e promuovendo), perfino in contesti ufficiali o istituzionali, forme grammaticalmente inammissibili.‎

‎Scioli S. (cur.)‎

‎Le Medical Humanities al tempo del Covid-19. Temi, Problemi, Prospettive‎

‎br. Si raccolgono nel volume - in veste rielaborata e arricchita - i contributi presentati nel corso del Seminario di studio Le Medical Humanities al tempo del Covid-19, realizzato online il 17 novembre 2020 dal Centro Studi Medical Humanities del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. L'incontro ha visto il concorso di studiosi attivi in diversi campi del sapere, chiamati a confrontarsi sul tema drammaticamente offerto dall'attuale pandemia e a condividere con gli altri l'esito o tratti di svolgimento della propria competente riflessione. L'auspicio, con questo lavoro, è di contribuire a stimolare un dibattito su fatti attuali e da essi su questioni legate più in generale agli orizzonti delle Medical Humanities, capace di coinvolgere anche altre voci impegnate in vari ambiti dello scibile, tramite l'apertura di ulteriori traiettorie di pensiero (accanto all'allargamento e all'approfondimento di quelle già dischiuse), e nel contempo vigilare sull'esistente, promuovendo un dialogo serrato nella comunità scientifica (e non solo), che sappia farsi ricerca congiunta tra professionalità diverse ma pure, l'una con l'altra, poste in solidale relazione d'intenti e vedute.‎

‎Cameli Rosaria; Maurizi Patrizia‎

‎Grandi guide Raffaello. Materiali per il docente. Linguistica. Per la Scuola elementare. Vol. 2‎

‎brossura‎

‎Varisco Novella‎

‎Viva la polemica viva. Imparare a discutere in modo efficace e appassionato nella scuola e nella vita‎

‎br. La polemica è una discussione tra sordi? Di fronte ai conflitti sopra le righe e le contese urlate dei talk show televisivi, la polemica sembra uno sforzo finalizzato solo alla prevaricazione dell'altro. Ma le cose non stanno così. "Viva la polemica viva" per la prima volta mette sul piatto della bilancia le caratteristiche positive della polemica e mostra che è sì un conflitto, ma tutto particolare, perché quando si tenta di confutare l'altro ciò che viene messo alla prova è anzitutto la tenuta delle proprie opinioni. Non solo: polemizzando si realizza la dimensione razionale e sociale che caratterizza ogni essere umano, e si genera comprensione della realtà attraverso il confronto. La difficoltà, quindi, è saper fare polemica per rispondere alla sfida della democrazia: legittimare il dissenso e non porre fine alle controversie. In queste pagine il lettore viene condotto in una palestra dove allenare le proprie capacità polemiche: attraverso principi, strategie e correttivi, imparerà ad affrontare ogni discussione dando ragione delle proprie ragioni. L'obiettivo è che in ogni dibattito polemico vinca la ragione migliore, senza mascherare divergenze e contrasti. Indirizzato agli insegnanti delle scuole superiori, un manuale per tutti quelli che, su una qualunque tematica, vogliano intraprendere una "corsa agli armamenti" di tipo comunicativo. Prefazione di Adelino Cattani.‎

‎Bogaro Anna‎

‎Letterature nascoste. Storia della scrittura e degli autori in lingua minoritaria in Italia‎

‎br. Esiste in Italia un mondo letterario sconosciuto al grande pubblico e poco frequentato anche dai critici: i versi e le prose nelle lingue minoritarie storicamente presenti nella penisola. Per la prima volta, questo volume ne propone un quadro d'insieme, illustrando le maggiori storie letterarie prodotte nell'Italia plurilingue (sarda, slovena, friulana, ladina, occitana, arbëreshe), con particolare attenzione ai percorsi della narrativa. Il libro è corredato dalle interviste, fra gli altri, a Boris Pahor, Flavio Soriga e Carmine Abate. Prefazione di Tullio De Mauro.‎

‎Costa Marcella‎

‎Contrastività e traduzione. La morfologia valutativa in italiano e tedesco. Ediz. italiana e tedesca‎

‎br. Lo studio offre un'analisi in chiave contrastiva e traduttiva della morfologia valutativa in italiano e in tedesco. L'ampio tema dell'alterazione è qui limitato alla disamina dell'alterazione accrescitiva e peggiorativa. Si tratta di una tematica particolarmente interessante perché in grado di mettere in luce divergenze e convergenze tra italiano e tedesco nell'espressione delle emozioni. Le indagini di diversa impostazione apparse negli ultimi venti anni dimostrano che per cogliere la complessità semantica e pragmatica degli alterati nell'uso è necessario un approccio multiplanare, in grado di osservare il fenomeno nella sua stratificazione in termini di struttura e di uso. Per tale motivo l'analisi delle caratteristiche formali è validata da attestazioni tratte da fonti diversificate (manuali, dizionari cartacei e risorse lessicografiche digitali, corpora di testi scritti, attestazioni orali, traduzioni), in modo da evidenziare i fattori pragmatici, interazionali e testuali che determinano l'attualizzazione di uno specifico tratto semantico dell'alterato.‎

‎Banfi Emanuele; Grandi Nicola‎

‎Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica. Nuova ediz.‎

‎br. Il volume, in una nuova edizione aggiornata, presenta il quadro linguistico europeo alla luce degli eventi che hanno caratterizzato il vecchio continente negli ultimi anni. La trattazione tiene conto di due principali linee di lettura: da un lato vengono poste le premesse storiche e storico-linguistiche sottese alla definizione dell'Europa antica, medievale, moderna e contemporanea; dall'altro vengono analizzati, in ottica tipologico-linguistica (sia diacronica che sincronica), alcuni grandi fenomeni attinenti in particolare ai livelli morfologico e sintattico di buona parte delle lingue europee. La distribuzione areale di tali fenomeni permette di individuare la presenza di alcune significative sub-aree, quali la cosiddetta "lega linguistica balcanica" e la cosiddetta "area carolingia".‎

‎Mortara Garavelli Bice‎

‎Silenzi d'autore‎

‎br. Il silenzio personificato come nell'"Orlando furioso" di Ariosto; il silenzio meravigliato del montanaro che - in una similitudine della "Divina Commedia" "ammuta" quando vede per la prima volta la città; il religioso silenzio di Chiara d'Assisi e quello "sfavillante" che Elsa Morante coglie nello stupore infantile; il silenzio "di chiostro e di caserma" di Gozzano e il silenzio "che tutto nega e tutto comprende" di Lalla Romano. Il silenzio come reazione all'indicibile crudeltà in Primo Levi. Quante parole può nascondere un silenzio? Moltissime, soprattutto quando è d'autore, carico di significati che vanno oltre quelli veicolati dalla lingua. Bice Mortara Garavelli attraversa le pagine letterarie più note sul silenzio, dalla classicità greco-latina fino alla letteratura dei nostri giorni, lungo un percorso che rivela ciò che l'assenza di parole può dire.‎

‎Merlin Defanti Stella‎

‎Piccolo manuale di linguistica. Da dove vengono le parole e perché sono importanti‎

‎ill., br. Secondo William Butler Yeats, la lingua è la memoria collettiva naturale di un popolo. Questo libro, scritto a più mani da un gruppo di "innamorati della parola", nonché studiosi, è un atto d'amore verso le lingue e la linguistica. Attraverso domande e risposte, ci aiuta a capire meglio non solo chi siamo e da dove veniamo, ma anche se è vero che la lingua è uno specchio in cui riconoscersi (o meno) e dove andremo domani. Come e perché cambia una lingua? Esistono davvero lingue "facili" e "difficili"? E la scrittura? Può una lingua influenzare la nostra visione del mondo? Che cosa sono le lingue "inventate"? Un emozionante viaggio, ricco di aneddoti e curiosità, fra le parole e fra i popoli, per scoprire alla fine che, anche se parliamo lingue diverse, siamo molto spesso più simili di quanto crediamo.‎

‎Gobard Henri‎

‎L'alienazione linguistica‎

‎br. Questo pamphlet è un'analisi dell'elemento in cui tutti noi, in quanto umani, inconsapevolmente ci muoviamo, e che determina forse più di ogni altra cosa le nostre idee, e quindi le nostre azioni: il linguaggio. Il fuoco della polemica è rivolto in maniera feroce contro l'egemonia della lingua anglo-americana, ma la questione è ben più ampia: come si instaura il potere, in tutte le sue forme, all'interno del linguaggio? In che modo, noi umani, abitiamo il linguaggio, e in che modo possiamo renderci refrattari alle forme di potere che se lo contendono? L'analisi «tetraglossica» di Gobard ci offre nuovi e sorprendenti strumenti per rispondere a tali domande, proponendoci di pensare il linguaggio come un ambiente a più dimensioni, almeno quattro appunto, in cui si dispiega la nostra esistenza fin dai primissimi passi. Tutto ciò in uno stile che si fa beffe della saggistica accademica. Come scrive Gilles Deleuze nella sua prefazione, «Gobard non procede in alcun modo come un comparatista. Procede come un polemista o una sorta di stratega, preso egli stesso in una situazione. Si colloca in una situazione reale in cui le lingue si affrontano concretamente». E ancora: «Gobard ha un nuovo modo di valutare i rapporti del linguaggio con la Terra. In lui ci sono un Court de Gébelin, un Fabre d'Olivet, un Brisset e un Wolfson, che ancora resistono: per quale avvenire di linguistica?».‎

‎Meozzi T. (cur.); Coveri L. (cur.); Serena E. (cur.)‎

‎La rappresentazione dell'apprendimento linguistico. Prospettive incrociate tra glottodidattica, linguistica e letteratura‎

‎br. Questo saggio collettaneo vuole offrire un contributo sullo stato dell'arte in merito alla verifica e alla valutazione delle competenze linguistiche e delle competenze didattiche in riferimento all'italiano come lingua non materna (L2). La prima parte del volume è dedicata alla verifica e alla valutazione delle competenze linguistiche, prendendo in esame diversi tipi di valutazione e i processi che li caratterizzano in relazione a diversi contesti. La seconda parte è dedicata alla verifica e alla valutazione delle competenze didattiche di chi insegna italiano a stranieri, tenendo conto dei vari profili di apprendenti con caratteristiche variabili per età, motivazioni, contesto di apprendimento, conoscenze pregresse. Una particolare attenzione viene riservata al caso della valutazione certificatoria, sia riferita alle competenze linguistiche che a quelle didattiche.‎

‎Nissim Malvina; Pannitto Ludovica‎

‎Che cos'è la linguistica computazionale‎

‎br. Dispositivi di uso comune, quali assistenti virtuali e traduttori automatici, sono basati sulla possibilità di utilizzare e produrre lingua in maniera automatica. La scienza chiave nello sviluppo di tali tecnologie è la linguistica computazionale. Il volume, attraverso l'analisi delle teorie e dei metodi più recenti, offre al lettore interessato e allo studioso strumenti tecnici e critici per avvicinarsi alla disciplina. La comprensione del funzionamento e dei limiti delle tecnologie linguistiche costituisce, infatti, la base per una maggiore consapevolezza nel loro uso ormai quotidiano, ricordandoci che noi umani siamo non soltanto i destinatari ma, creando i dati linguistici, anche i protagonisti del processo di sviluppo delle tecnologie.‎

‎Brega Stefano‎

‎Lingua perfetta versus lingua imperfetta‎

‎br.‎

‎Scataglini Carlo‎

‎Il libro-quaderno per imparare. Chi è il ladro in terza B? Comprensione e produzione del testo per giovani detective. Con gadget‎

‎ill., br. È una tranquilla mattina nella scuola di Mirko e Margherita, ma all'improvviso un grido della maestra squarcia il silenzio: «Chi è il ladro in terza B?». Ha così inizio un avvincente racconto che trasformerà i piccoli lettori in veri e propri detective armati di... carta e matita! Questo infatti è un «libro-quaderno», nel quale non solo si legge, ma anche si scrive, perché ogni capitolo del racconto è affiancato da esercizi di comprensione e produzione del testo, di analisi grammaticale, di arricchimento semantico-lessicale, di ortografia o di morfosintassi, oltre che da box di riflessione nei quali scrivere le proprie esperienze, emozioni e opinioni. Con l'aiuto della mappa allegata al volume, analizzando i dettagli forniti nella narrazione e risolvendo correttamente gli esercizi, i bambini si divertiranno a scoprire l'insospettabile colpevole del furto, rielaborando attivamente la storia ed esercitando nel frattempo le proprie abilità.‎

‎Gardini Nicola‎

‎Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo‎

‎ril. Il latino - quello dei grandi autori, della letteratura ma anche quello quotidiano che spesso usiamo inconsapevolmente - è un tesoro di significati che continuano a parlarci e a renderci quel che siamo. Non soltanto perché attraverso questa lingua possiamo farci idee più chiare sulla provenienza di immagini, metafore, modi di dire, ma soprattutto perché continuamente ci sfida a entrare in contatto e in dialogo costante con il nostro passato, e quindi a conoscere meglio noi stessi. In questo personalissimo vocabolario ideale, spaziando tra la storia e la filosofia, tra grandi classici e scrittori moderni, Nicola Gardini sceglie dieci parole che a suo dire hanno formato e continuano a formare il nostro tempo e la nostra civiltà, e attraverso le quali è possibile leggere in controluce un frammento della storia di tutti noi. Dimostrandoci ancora una volta che, per quanto nuovo e moderno, il nostro mondo continua a svilupparsi a partire da alcune basi fondamentali dalle antichissime radici che sarebbe impossibile - oltre che profondamente sbagliato - ostinarsi a ignorare.‎

‎Badan Linda‎

‎Introduzione alla linguistica cinese. Un approccio generativo‎

‎br. Quali sono le caratteristiche principali della grammatica del cinese moderno? Come vengono trattate nella tradizione della grammatica generativa? Che cosa possiamo imparare dal confronto tra sistemi grammaticali diversi come il cinese e l'italiano? Il volume introduce il lettore alle nozioni principali della teoria generativa attraverso la discussione dei temi più importanti e dibattuti della lingua cinese e della sua sintassi. Ogni argomento è sviluppato in una prospettiva comparativa attraverso il costante confronto tra cinese e italiano, mettendo in luce differenze e convergenze tra le due lingue. Lo stile e la lingua usati sono semplici e accessibili a tutti e non presuppongono la conoscenza del cinese o della linguistica teorica.‎

‎Leonardi Lino; Minervini Laura; Burgio Eugenio‎

‎Filologia romanza. Critica del testo, linguistica, analisi letteraria‎

‎brossura Obiettivo di questo manuale è fornire un'introduzione alla filologia romanza su tre livelli, filologico, linguistico e letterario. Essi hanno una loro autonomia, per cui a ciascuno è dedicata una sezione, ma sono organicamente complementari e sono quindi riuniti in un unico volume. Per la critica del testo, si entra nelle procedure che governano la genesi e storia della trasmissione dei testi, e che si applicano per ripercorrere quella storia e per pubblicare edizioni affidabili. Per la linguistica, si definisce un quadro della complessità dei rapporti tra alcune delle maggiori lingue europee, a partire dalla loro formazione dal latino, fino alla loro piena trasformazione e diffusione. Per l'analisi letteraria, si introduce alla letteratura medievale dell'Europa romanza, percorrendo i processi di elaborazione di alcune tra le principali forme che, in poesia e in prosa, costituiranno il fondamento delle letterature moderne.‎

‎Ponzio Augusto‎

‎Quadrilogia. La differenza non indifferente-Elogio dell'infunzionale-Fuori luogo-In altre parole‎

‎br. Le espressioni "fuori luogo", "infunzionale", "differenza non indifferente" e "altre parole", presenti nei titoli delle quattro parti di questo testo, sono già per se stesse indicative di un topos che risuona evidentemente come u-topos, utopico. Potrebbe essere diversamente in un mondo in cui di "mondiale" ci sono state due guerre - e in questi giorni se ne paventa un'altra -; dove di "globale" c'è la globalizzazione e la concorrenza spietata a livello planetario; dove si indica come "innovativo" il prodotto che sul mercato è "distruttivo" del prodotto similare precedente; dove di pan-, di totale, c'è tutt'ora, dal 2019, la pandemia e c'è, ormai da tanto tempo, il complementare disastro ambientale dovuto all'"antropizzazione" del pianeta?‎

‎Dionigi Ivano‎

‎Il presente non basta. La lezione del latino‎

‎br. Come mai in un'epoca caratterizzata dalla proliferazione dei mezzi di comunicazione, la reciproca comprensione è più difficile? Come mai ci ostiniamo a credere che il presente si riduca alla novità e che la novità si identifichi con la verità? Come mai le parole di Lucrezio sull'universo, di Cicerone sulla politica, di Seneca sull'uomo colpiscono la mente e curano l'anima più e meglio dei trattati specialistici? Ivano Dionigi, latinista, già rettore dell'Università di Bologna, con "Il presente non basta" affronta tali domande volgendo lo sguardo alla lingua che l'Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la politica, la religione, la scienza. Il latino evoca un lascito non solo storico, cultuale e linguistico ma anche simbolico: si scrive "latino", ma si legge "italiano, storia, filosofia, sapere scientifico e umanistico, tradizione e ricchezza culturale". Non è un reperto archeologico, uno status symbol o un mestiere per sopravvissuti; è il tramite che - oltre Roma - ci collega a Gerusalemme e ad Atene, l'eredità che ci possiamo spartire, la memoria che ci allunga la vita. È un'antenna che ci aiuta a captare tre dimensioni ed esperienze fondamentali: il primato della parola, la centralità del tempo, la nobiltà della politica. Come mater certa, anzi certissima dell'italiano, il latino - lingua morta eppure resistente nell'uso comune, dal lessico economico a quello politico, medico e mediatico - ci restituisce il volto autentico delle parole.‎

‎Colombo Adriano‎

‎«A me mi». Dubbi, errori, correzioni nell'italiano scritto‎

‎br. Come mai i ragazzi non sanno più scrivere? Una parola come casino è da segnare come errore? Si scrive sogniamo o sognamo? È un errore usare lui come soggetto? A scuola non si usa più il congiuntivo? Bisogna correggere la punteggiatura? Bisogna segnare tutti gli errori? Servono le griglie di valutazione? A cosa può servire infine questa fatica di correggere? Per scrivere in modo accettabile bisogna saper fare molte altre cose oltre a non fare errori di lingua, e dunque chi insegna a scrivere deve occuparsi di una grande varietà di problemi. Ma senza dubbio la correzione resta l'attività più praticata e manterrà sempre un ruolo decisivo nell'educazione a scrivere. Questo libro, rivolto ai docenti e a coloro che si preparano a diventare docenti, intende dare un contributo di riflessione e di esperienza su un aspetto parziale ma importante della questione.‎

‎Mennella Antonio‎

‎L'Italia oggi. Tutti i comuni nella loro pronunzia corretta e nome dei rispettivi abitanti‎

‎br. Il volume contiene una sintetica presentazione delle regioni italiane e delle loro province, con relativa storia, la pronunzia corretta di tutti i Comuni italiani, con l'indicazione dell'accento tonico in cui potrebbe sorgere la minima ambiguità e la specificazione del suono sordo o sonoro di s e z, il nome degli abitanti di ciascun Comune, la spiegazione etimologica dell'aggettivo etnico.‎

‎Celentin Paola‎

‎Le variabili dell'apprendimento linguistico. Perché non tutti impariamo le lingue allo stesso modo‎

‎br. Tutti impariamo la nostra lingua materna negli stessi tempi e con le stesse tappe, ma quando si tratta di apprendere una lingua straniera o seconda la casistica si dilata all'inverosimile. Perché? Quali variabili entrano in gioco? È possibile controllarle? Chiunque sia coinvolto nell'apprendimento e/o nell'insegnamento di una lingua si è posto queste domande. L'opera di Paola Celentin, attraverso l'analisi e la sistematizzazione degli studi e delle ricerche condotti in ambito linguistico ed educativo, cerca una risposta a questi interrogativi. Oltre ad esplorare le dimensioni cognitive, affettive e contestuali dell'apprendimento linguistico, l'opera si pone l'obiettivo di mettere in relazione fra di loro le variabili che influenzano come si apprendono le lingue, attraverso una ricca rete di rimandi e richiami alla ricerca internazionale nel settore.‎

‎Haarmann Harald‎

‎Storia universale delle lingue. Dalle origini all'era digitale‎

‎ril. Per la prima volta questo saggio presenta al pubblico italiano la storia universale delle lingue, delle loro origini ed evoluzioni. Harald Haarmann, noto linguista, spiega in modo chiaro e accessibile ciò che sappiamo delle capacità linguistiche dei primi esseri umani, introducendo il lettore nelle varie fasi che hanno caratterizzato il linguaggio di Homo sapiens e della più antica famiglia linguistica a noi nota: il Nostratico, la lingua franca dell'Età antidiluviana. L'esplorazione continua con lo studio della genesi e dello sviluppo delle varie famiglie linguistiche, per arrivare alle complesse interazioni fra diverse culture e all'evoluzione moderna e contemporanea. Una parte innovativa, che unisce studi di linguistica, antropologia e genetica umana, riflette anche sullo stretto rapporto fra lingua e tecnologia. Haarmann è un maestro nel trasmettere ai lettori i modi spesso tortuosi in cui si sono formate le famiglie linguistiche, come si sono trasformate e scomposte le vecchie lingue e come se ne sono create di nuove. Questo studio ormai classico - pubblicato per la prima volta nel 2006 - ha avuto numerose edizioni e traduzioni. La traduzione italiana comprende anche una riflessione aggiornata sui più recenti sviluppi della disciplina, inclusi gli studi sul multilinguismo e sulle sue tendenze future.‎

‎Alighieri Dante; Tavoni M. (cur.)‎

‎De vulgari eloquentia‎

‎br. «Se non avesse scritto la Commedia, con ogni probabilità Dante sarebbe passato alla storia come grande lirico e come grande linguista. Le ricerche sul campo e le teorizzazioni intorno alla lingua, incentrate sull'idea esclusivamente sua della storicità e, quindi, della continua mutevolezza delle lingue parlate, sono di una modernità che suscita ammirazione. E ammirazione suscita anche la preveggenza quasi profetica con la quale Dante scommette che una lingua frammentata in una miriade di dialetti e utilizzata tutt'al più per un uso letterario specialistico possa diventare la comune lingua di cultura.» (Marco Santagata)‎

‎Andorno Cecilia M.‎

‎Che cos'è la pragmatica linguistica‎

‎br. L'uso del linguaggio come strumento di comunicazione e le modalità con cui gli utenti di una lingua lo utilizzano sono oggetto di interesse di varie discipline teoriche e applicate; nell'ambito degli studi linguistici, questo interesse è messo a fuoco in particolare dalla pragmatica, che sta conoscendo oggi una grande espansione perché sempre più forte si fa l'esigenza di affrontare il tema dell'interpretazione dei messaggi e della comunicazione, ruolo che la linguistica classica non può, da sola, svolgere in modo soddisfacente. Il volume si rivolge a studenti di linguistica e studiosi interessati alla comunicazione, proponendo un'introduzione ai concetti chiave elaborati dalla pragmatica linguistica.‎

‎Takeshita Toshiaki‎

‎Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico‎

‎ill. "Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico" può essere un testo propedeutico alla storia del Giappone e alla storia della cultura giapponese parimenti ad altri testi. A rigore il presente volume fa parte di un gruppo di opere destinato al Content and Language Integrated Learning (CLIL, it. Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto) per l'apprendimento simultaneo di contenuto e lingua. È un approccio praticabile già in fase iniziale di studio della lingua (p.es N5, JLPT) a condizione che si utilizzi il cosiddetto "background knowledge" relativo al contenuto. "Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico" illustra in italiano il passato del Giappone con termini tecnici essenziali in giapponese. Una conoscenza così acquisita, se opportunamente attivata, riesce a funzionare come "background knowledge" in sede del CLIL. In questa edizione una quarantina di termini specialistici è stata aggiornata con un saggio inserito in fondo al volume.‎

‎Andorno C. M. (cur.); Valentini A. (cur.); Grassi R. (cur.)‎

‎Verso una nuova lingua. Capire l'acquisizione di L2‎

‎brossura Lo studio di come si imparano le «altre» lingue, o lingue seconde, cioè le lingue che si acquisiscono dopo la prima infanzia, riveste un interesse a un tempo teorico e applicativo. È oggetto di interesse teorico, perché apre finestre di conoscenza sulla natura delle lingue e della facoltà umana di linguaggio. È poi oggetto di un interesse applicativo, sempre crescente al crescere delle esigenze di un mondo globalizzato e interconnesso, perché una migliore conoscenza del fenomeno dell'acquisizione delle seconde lingue consente di intervenire in modo più consapevole nel campo del loro insegnamento o delle politiche linguistiche che ne possono promuovere la conoscenza o l'uso all'interno del repertorio individuale e comunitario. Come molti fenomeni connessi all'attività umana, anche lo studio dell'acquisizione di seconde lingue può essere affrontato da diversi punti di vista. Verso una nuova lingua adotta una prospettiva eminentemente linguistica, con aperture sul versante della psicolinguistica e un'attenzione alla dimensione interazionale. Le autrici hanno inteso introdurre il lettore a un campo di ricerca in notevole fermento, offrendogli uno sguardo il più possibile aggiornato e internazionale, ma osservandolo da una prospettiva italiana, facendo quindi particolare riferimento, nell'esemplificazione, a ricerche nate in ambito italiano e a dati osservativi sull'italiano usato come seconda lingua. Per il lettore italofono, la possibilità di accedere a una esemplificazione in italiano consente di osservare la propria lingua attraverso il punto di vista di chi sta apprendendo quella stessa lingua: uno «specchio in negativo» che permette, allo studioso come all'operatore del settore, un prezioso esercizio di consapevolezza.‎

‎Rapallo Umberto‎

‎La ricerca in linguistica‎

‎brossura Il volume ripercorre alcune esperienze di ricerca in vari ambiti della linguistica, che vanno dal formalismo glossematico - esemplificato sulle principali modalità di analisi aggiornate alle più recenti teorie - agli orientamenti relativi all'origine del linguaggio e delle lingue, alla dinamica del mutamento linguistico, al concetto di 'primitivo', al linguaggio infantile e patologico, alle parentele macroareali delle lingue. Vengono, inoltre, esaminate le differenti strategie nel campo della traduzione, le varie tipologie dei sistemi di scrittura e il concetto di veridicità dei testi teologici. La trattazione di ogni singolo argomento è corredata da una bibliografia essenziale e da una serie di spunti critici - sotto forma di interrogativi aperti - utili ad orientare il lettore in ulteriori ricerche in questo campo. Completa il volume un testo di Claudia Caffi dedicato a La pragmatica del discorso.‎

‎Gualdo Riccardo; Raffaelli Lucia; Telve Stefano‎

‎Scrivere all'università. Pianificare e realizzare testi efficaci‎

‎br. Saper scrivere un testo efficace è un segno di maturità culturale, un biglietto da visita indispensabile per entrare nel mondo del lavoro. La capacità di comporre testi di tipo diverso, per presentare agli altri sé stessi e il proprio lavoro, si acquisisce durante gli studi superiori e universitari ma necessita di un addestramento specifico, mirato a rafforzare la conoscenza della lingua italiana, a organizzare con logica e coerenza gli argomenti, a padroneggiare le tecniche di scrittura al computer. Il volume è frutto di un'esperienza maturata nei laboratori di scrittura universitari. È una guida semplice, ma completa e rigorosa, per redigere tesine e tesi e saper gestire ogni fase della loro composizione (impostazione grafica, controllo grammaticale, pianificazione e stesura, revisione). Fornisce indicazioni chiare e sicure su cosa fare e cosa non fare, con esempi pratici e testi annotati, in modo che le regole essenziali per scrivere testi efficaci possano essere lette, consultate e ricordate facilmente.‎

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