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‎Troncarelli F. (cur.)‎

‎Litterae caelestes. Rivista annuale internazionale di paleografia, codicologia, diplomatica e storia delle testimonianze scritte. Nuova serie (2017). Vol. 9‎

‎ill., br. I saggi della prima sezione della rivista sono dedicati alla memoria di Armando Petrucci, scomparso il 23 aprile 2018. Ci siamo rivolti a tutti i suoi allievi e collaboratori, invitandoli a commemorarlo con un contributo a carattere personale o scientifico. Molti di loro hanno declinato l'invito per non ripetere cose già dette in altre occasioni, nell'ambito delle numerose cerimonie di rievocazione del paleografo che ci sono state nei mesi successivi alla sua morte. Altri, che non avevano avuto l'opportunità di intervenire su questo tema, hanno aderito con commozione. È nostra intenzione che l'omaggio tributato a un maestro ed amico, al di là della partecipazione dei singoli, sia inteso come una celebrazione collettiva da parte di tutti coloro che hanno avuto occasione di conoscerlo e lavorare insieme a lui, che ancora lo ricordano con gratitudine.‎

‎Gil Alberto‎

‎L'arte di comunicare davvero se stessi. Dieci lettere ai giovani‎

‎brossura Perché alcuni risultano facilmente ben accetti, mentre altri - se va bene - vengono a malapena tollerati? È questione di tecnica, o c'è dietro qualcosa d'altro? Possono essere di aiuto dei "trucchetti" retorici? Certo, c'è chi, con una buona loquela, riesce a ingannare, ma le cose finiscono male quando viene sbugiardato: perde la credibilità per non recuperarla mai più. Essere ben accetti è collegato a una comunicazione efficace. Qual è dunque la chiave della buona riuscita? La tesi del libro è che la pietra angolare di ogni collaborazione veramente riuscita si basa sull'acquisire innanzitutto piena consapevolezza della fondamentale capacità umana di stabilire relazioni, sviluppandola poi a cominciare da se stessi e proseguendo con gli altri più vicini, fino a giungere alle persone e ai mondi più lontani.‎

‎Volterra Virginia; Roccaforte Maria; Di Renzo Alessio‎

‎Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiva e sociosemiotica‎

‎ill., br. Questo volume fornisce una descrizione attuale ella lingua dei segni italiana e dei suoi utenti. Da quando il termine LIS è stato utilizzato per la prima volta, negli ultimi trent'anni è mutata la prospettiva teorica e profondi cambiamenti sono occorsi nella comunità delle persone, sorde e udenti, che oggi utilizzano questa lingua. A partire da dati empirici di ricerca, vengono illustrate le componenti articolatone della LIS con le possibilità che queste hanno di combinarsi tra loro generando unità di senso ed enunciati di un discorso e di una conversazione. In particolare, emerge come la lingua si modifichi nel tempo, in relazione all'area geografica, all'interlocutore e al contesto comunicativo. Tutti gli esempi riportati nel volume con illustrazioni e Sign Writing sono accessibili tramite codice QR. Questa nuova impostazione propone un capovolgimento di prospettiva rispetto al passato: le lingue dei segni non sono più descritte sulla base delle proprietà delle lingue vocali, ma sono piuttosto le caratteristiche semiotiche e strutturali delle lingue dei segni a rivelarsi fondamentali nel funzionamento di tutte le lingue, portandoci a considerare il linguaggio, segnato o parlato, un fenomeno multimodale e multilineare.‎

‎Di Stefano A. (cur.); Carmignani I. (cur.)‎

‎L'arte di esitare. Dodici discorsi sulla traduzione‎

‎br. "In queste pagine ricorre l'immagine del caos del mondo dopo Babele. Il lavoro del traduttore consisterebbe dunque nella necessità di riportare il disordine che ne è seguito a un ordine accettabile e condivisibile. Ma Babele è una condanna, un peccato originale da scontare o piuttosto una risorsa? Gli uomini di ogni tempo l'hanno sentita come una maledizione, ma maledizione non è. Al contrario, è il trionfo della pluralità, del molteplice, della varietà. È la casa comune della biodiversità linguistica, della meraviglia di ogni linguaggio, la speciale risorsa che ci rende umani. I traduttori sono i conservatori, i tutori, i restauratori di giacimenti infinitamente preziosi." (dalla prefazione di Ernesto Ferrero)‎

‎Ferrara Silvia‎

‎La grande invenzione. Storia del mondo in nove scritture misteriose‎

‎ill., ril. Questo libro parla di un'invenzione ancora avvolta nel mistero: la scrittura. È ormai quasi sicuro che sia stata concepita da zero più volte nella storia. Ma come si è arrivati a questa rivoluzione? Che cosa ci ha portato a scrivere? Per aiutarci a svelare questo arcano, Silvia Ferrara ci guida alla scoperta delle scritture inventate dal nulla e di quelle rimaste indecifrate fino a oggi, non solo tra i segreti della storia, ma anche nei meandri della nostra mente. Cina, Egitto, Messico, Mesopotamia, Cipro e Creta. Gli enigmi delle isole, la grande macchina delle città e degli imperi. Gli esperimenti sulla scrittura e le invenzioni solitarie, i sistemi ancora indecifrati dell'Isola di Pasqua e della Valle dell'Indo, il manoscritto di Voynich, gli oscuri khipu inca, il disco di Festo e tanti altri. Questo libro è un viaggio nella nostra capacità illimitata di creare storie e simboli, fatto di iscrizioni sibilline, di lampi di genio nel passato, della ricerca scientifica di oggi e dell'eco, vaga e imprevedibile, della scrittura del futuro.‎

‎Serafini Gualtiero‎

‎Guarda, ascolta, adatta e descrivi‎

‎br. "A determinare il destino di un film, ossia di un'operazione commerciale da centinaia di migliaia di euro, è il reparto ch'è in assoluto il meno costoso di tutti, quello che comincia nel silenzio, a riflettori spenti, davanti a una scrivania", scrive il prof. Massimo Nardin. Infatti, "Guarda, adatta, ascolta e descrivi" è un manuale tecnico per chi vuole cimentarsi proprio con quel reparto: la sceneggiatura. Nato dalle dispense redatte negli anni dall'autore, il libro vuole essere uno strumento semplice ed efficace sia per chi approccia per la prima volta al mondo della sceneggiatura cinematografica, sia per chi già scrive. Idea, soggetto, trattamento, scaletta sono le basi da cui partire per la realizzazione di uno script. I numerosi esempi accompagneranno il lettore in una più facile comprensione delle tecniche, dei segreti e dei trucchi, per rendere filmabile ciò che lo sceneggiatore intende scrivere. Infatti, scrivi ciò che vedi è il focus del libro, da cui non bisogna mai allontanarsi, poiché scrivere una sceneggiatura corretta significa mondare la vita di tutti i suoi elementi superflui, proprio come diceva il Maestro Alfred Hitchcock: il cinema è come la vita ma senza le parti noiose. Presentazione di Massimo Nardin.‎

‎Caffarelli Enzo‎

‎Che cos'è un soprannome‎

‎br. Oggi che tutti abbiamo un nome e un cognome, a che cosa serve il soprannome? Il fatto è che esso non solo ha la funzione di distinguere una persona dall'altra, ma è anche l'effetto di un atto ludico, il divertimento dell'imposizione scherzosa, ironica, caricaturale, oppure vezzeggiativa e affettiva. A scuola, sul lavoro, nei gruppi amicali, tutti conoscono la nostra onomastica anagrafica, eppure è facile che qualcuno ci attribuisca un nomignolo: non possiamo evitarlo, ma solo sperare che non sia troppo negativo o imbarazzante e, in questo caso, confidare che cada rapidamente nell'oblio. Il libro spiega cosa è e cosa non è un soprannome, quali funzioni svolge, come si è trasformato in un cognome moderno, analizzando anche i soprannomi collettivi dei tifosi sportivi e dei fan della musica. Viene inoltre presentata un'ampia raccolta di repertori: politici, santi, pittori, calciatori e ciclisti, cantanti, automobili e moto.‎

‎Botti Giusepe; Bovo A. (cur.)‎

‎Una vita per la Papirologia Demotica. Scritti 1921-1968‎

‎br. Il volume contiene la raccolta completa degli "scritti minori" a tema egittologico-papirologico di Giuseppe Botti, primo demotista italiano, come occasione di ripercorrerne la rilevante attività scientifica ma anche il percorso di vita, che lo vede sensibile alla quotidianità "popolare" rivelata dai numerosi frammenti papiracei demotici e ieratici studiati, al sentimento religioso (notevoli i contributi sul culto di Sobek/Soknebtynis a Tebtynis e i tre inediti ricavati dalle sue lezioni universitarie), alla gloriosa storia dell'Egittologia, alle radici parmensi della sua famiglia.‎

‎Sansò Andrea‎

‎I segnali discorsivi‎

‎br. Quando parliamo in situazioni informali, ma non solo, facciamo ampio uso di alcuni elementi linguistici che marcano aspetti dell'interazione in corso (inizio e fine del turno, richiesta di attenzione), segnalano la funzione di un enunciato nell'economia generale del testo (introduzione di topic, riformulazione) o esplicitano processi cognitivi in corso (inferenza). Questi elementi sono i segnali discorsivi. Il volume ne descrive funzioni e natura, concentrandosi in particolare sul loro carattere procedurale di "istruzioni" date all'ascoltatore per facilitare l'interazione, sulle peculiarità dei processi diacronici che portano alla loro nascita, sulla variabilità che li caratterizza lungo i principali assi di variazione sociolinguistica (classe di età, genere, provenienza geografica del parlante, registro) e, infine, sul loro utilizzo nelle situazioni di contatto tra lingue.‎

‎Del Savio M. (cur.); Pons A. (cur.); Rivoira M. (cur.)‎

‎Lingue e migranti nell'area alpina e subalpina occidentale‎

‎br. La lingua è comunicazione, possibilità di incontro, condivisione e strumento di pace: nelle lingue e nei dialetti si conservano le tracce di incontri (a volte di scontri) che si sono susseguiti nella storia. Innovazioni e nuove parole ci sono state portate dagli "altri", insieme a cose e pensieri, in una dinamica di arricchimento continuo. A essere implicate in questa dinamica sono le comunità con le loro storie, la loro struttura sociale, le regole che si sono date per gestire la presenza dello straniero. Questa la prospettiva nella quale è stato concepito il convegno "Lingue e migranti nell'area alpina e subalpina occidentale" organizzato a Torino (25-26 gennaio 2018) nel quadro delle attività previste dal progetto di ricerca SALAM (Subalpine and Alpine Languages And Migrations). Il centro di interesse del progetto sono state le Alpi, divenute nuovamente linea di confine invalicabile per alcune persone, dopo essere state nel tempo luogo di incontro e scambio, in stretta relazione con le pianure circostanti e le città, ma il convegno ha offerto anche l'occasione per conoscere realtà più distanti, unite dal comune denominatore della migrazione. Di quell'incontro il presente volume offre un resoconto puntuale e, al contempo, ne amplia le prospettive di ricerca accogliendo anche contributi che non sono stati presentati in tale occasione, in un'analisi del rapporto tra migrazioni e spazio alpino che dal Medioevo giunge fino al presente.‎

‎Tettamanti Marco‎

‎Il cervello sintattico‎

‎brossura Le parole delle frasi che produciamo non sono ordinate a caso, bensì secondo i vincoli dettati dal cervello sintattico. Questa competenza sintattica nasce dalla capacità del cervello di acquisire e computare - in modo per noi in gran parte inconsapevole - le intricate connessioni che legano una parola all'altra. Il volume presenta le scoperte della neurolinguistica sui meccanismi cognitivi e neurali che sottintendono la competenza sintattica, dal bambino all'adulto e in chiave evoluzionistica.‎

‎Garraffa; Sorace‎

‎Il cervello bilingue‎

‎brossura‎

‎Pili Giuseppe‎

‎Maladias De Su Corpus, De Sa Personi. Dizionario Sardo-Campidanese‎

‎brossura Questo lavoro costituisce lo sviluppo di "Su corpus, sa personi", pubblicato oltre dieci anni orsono. In questa corposa analisi lessicografica, l'Autore cataloga i lemmi riguardanti le malattie del corpo umano in base al loro significato e inserendoli in una serie di strutture lessicali. Non una ricerca puramente semasiologica, ovvero fondata sulla definizione di unità lessicali registrate per ordine alfabetico, ma una classificazione onomasiologica basata sul raggruppamento cognitivo delle esperienze umane. I campi nozionali elaborati in questo lavoro si avvalgono di una meticolosa selezione sintagmatica, vale a dire di affinità fra termini nei costrutti che formano le frasi, che aiuta a chiarire il significato dei lemmi nei contesti d'uso, legati perlopiù alle esperienze della vita quotidiana.‎

‎Sari Luisella‎

‎Rune scandinave. La scrittura degli dèi del Nord‎

‎br. Un affascinante e coinvolgente viaggio tra linguistica e archeologia, storia e antropologia, per ripercorrere l'evoluzione della sequenza runica lungo quindici secoli, dall'Età del Ferro fino al Medioevo. A partire dalla Danimarca, attraverso la Svezia e la Norvegia, fino alle più remote regioni della Groenlandia, le rune ebbero un ruolo di preminenza assoluta nel panorama culturale scandinavo. Misteriosi segni di origine divina, prerogativa del Padre degli dèi, Odino, che le impiega per i propri incantesimi e sortilegi, nei primi secoli della loro storia vennero utilizzate da più popolazioni di stirpe germanica, trovando dall'epoca vichinga in poi la propria massima espressione nel mondo nordico. Un progressivo processo di laicizzazione le portò nel Medioevo a divenire lo strumento di una vivace ed eterogenea comunicazione quotidiana, senza che questo le privasse mai totalmente dell'alone di sacralità entro il quale erano sorte.‎

‎Astori Davide‎

‎Interlinguistica. Pianificazione, creatività, contatto‎

‎br. Il presente volume intende presentare - per exempla più significativi - quel particolare approccio "eterodosso" (nel senso della fortunata definizione di André Martinet di "Interlinguistics" come "the heterodox branch of linguistics") che tale disciplina incarna, sviluppando in nove capitoli tre filoni principali: la "pianificazione", la "creatività" e il "contatto", con finalità di coniugare l'inquadramento teorico ai fenomeni linguistici con una batteria di esempi che ne illustrino le implicazioni più concrete.‎

‎Polimeni Giuseppe‎

‎La viva parola. Saggi sulla lingua scritta tra Ottocento e Novecento‎

‎br. L'8 ottobre 1872, a Brusuglio, Alessandro Manzoni incontra un gruppo di giovani, guidati da Giulio Tarra, dell'Istituto dei Sordomuti di Milano: «i più miserabili tra i disgraziati [...] raccolti ed istruiti a parlare ed a leggere dal labbro e, con questo mezzo, a pensare, a conoscere e ad esprimersi». L'idea di una moderna formazione alla lingua è in quel gruppo di giovani pienamente attuata, traguardo esemplare per una società che si sente invitata a cercare la «vera parola, parola sentita, intesa, viva». In questo percorso si attua una delle direttrici di diffusione della lingua italiana, che tra Ottocento e Novecento si rivela bene desiderato e atteso da classi sociali finalmente chiamate a prendere parte alle vicende di una realtà più complessa. Con forme e con modalità differenti, donne e uomini rimasti fino a quel momento "ai margini" chiedono di partecipare, attraverso una parola che sia appunto «viva», a un progetto davvero condiviso.‎

‎Pigozzo Bernardi Gina‎

‎Alle origini della civiltà veneta. Dalla lingua antica ai dialetti veneto-friulani‎

‎ril.‎

‎Angelini Francesca‎

‎Lessico francescano. Incontrare la lingua e la cultura italiana sulle parole di San Francesco (Livello B1-C2)‎

‎ill., ril.‎

‎Chabbi Thekla‎

‎I segni del drago. La vera Cina nei misteri di una lingua millenaria‎

‎ril. La Cina e il suo espansionismo spaventano l'Occidente. Si teme però solo ciò che non si conosce - spiega la sinologa Thekla Chabbi - e l'unico modo per capire il gigante dell'economia globale è avvicinarsi alla sua quintessenza: la lingua. Vero legame identitario, anche al di fuori dei confini nazionali, il cinese riflette le evoluzioni di una cultura millenaria e rappresenta uno strumento di potere fondamentale. Questo saggio avvolge il lettore nelle armonie ritmiche del mandarino, la lingua più parlata al mondo, e lo conduce nella dimensione etica ed estetica degli enigmatici caratteri cinesi, la scrittura più antica dell'umanità ancora in uso. Vengono così raccontati miti e storie, curiosità e aneddoti che svelano l'unicità delle dinastie imperiali e le contraddizioni della Repubblica Popolare di oggi. Con acume e ironia, Chabbi descrive i pregiudizi alla base dell'incontro fra Oriente e Occidente, decostruisce frasi, decifra giochi semantici per sottolineare valori e modalità di pensiero, come ad esempio il particolarissimo concetto di tempo. Molteplici piani di lettura si intersecano in un'architettura solida, in cui grammatica e sintassi svelano la struttura della società, rendendoci parte di una straordinaria ricchezza culturale e di una logica spesso considerata inafferrabile. Così anche il lettore che non sa nulla dell'Asia può calarsi negli abissi della storia cinese, dagli insospettabili riti confuciani alle antiche poesie della dissidenza, dalla corsa agli armamenti alla sorveglianza dei social network, fino alla censura legata all'epidemia del Coronavirus. Unendo passato e presente più di quanto non faccia un'altra lingua occidentale, il cinese riesce a intessere la continuità della Storia nelle storie, singole e potenti, di chi rende viva e attuale la sua eredità millenaria.‎

‎Troncarelli F. (cur.)‎

‎Litterae caelestes. Rivista annuale internazionale di paleografia, codicologia, diplomatica e storia delle testimonianze scritte (2020). Vol. 10‎

‎br.‎

‎Ferrarotti Franco‎

‎Dello scrivere e leggere non alla leggera e del tradurre senza troppo tradire‎

‎br. Scrivere, leggere, tradurre sono attività intimamente collegate e si aiutano, talvolta si completano reciprocamente. Naturalmente, il vero scrittore non è un mero assemblatore di pagine oppure un fortunato sceneggiatore televisivo. Ha un problema con la lingua. Deve trovare una sua lingua. E a questo proposito trova spesso nel traduttore un complice e insieme un compagno di strada. D'altro canto, come già notava Albert Thibaudet, occorre distinguere fra lecteur, o lettore in profondità, e liseur, o mero leggente, incapace di impadronirsi del significato autentico di ciò che legge.‎

‎Trovato Sara; Folchi Anna; Baj Claudio‎

‎Insegnare e imparare la LIS. Attività e materiali per il docente, lo studente e l'autoapprendimento‎

‎ill., br. Nato dall'impegno e dal lavoro di autori sordi e udenti, questo è un libro interattivo, dinamico, colorato e ricco di giochi, in grado di favorire l'apprendimento in modo semplice e motivante. I principali destinatari sono gli insegnanti di lingua italiana dei segni e i familiari e gli amici di bambini e adulti sordi, che finalmente ricevono uno strumento graduale, agevole, chiaro. Ma il libro non è solo per loro: perché la società diventi più accessibile e quindi più inclusiva per tutti, si rivolge anche a insegnanti, assistenti alla comunicazione, logopedisti, personale delle istituzioni pubbliche. E, naturalmente, a chi si innamora della LIS.‎

‎Devoto Giacomo; Buti Gianna G.; Freda F. (cur.)‎

‎Preistoria e storia della regioni d'Italia. Una introduzione‎

‎brossura Il professor Giacomo Devoto presentò, in questo volume tratto dall'enciclopedia "Tuttitalia", una vasta panoramica dei problemi preistorici riguardanti tutte le regioni d'Italia. Egli affrontò l'argomento dell'antica storia italica seguendo il suo metodo gnoseologico, che sommava le emergenze storico-archeologiche ai risultati della linguistica. Ogni zona della penisola viene studiata e analizzata con la sua stessa attenzione, con il medesimo interesse culturale, qualunque ne sia l'estensione territoriale e la consistenza economica.‎

‎Scapin Caterina; Valente Elena; Cortese Mariarita‎

‎Lettoscrittura e DSA. Guida didattica e materiali operativi per la scuola primaria. Classi 4-5‎

‎br. La guida Lettoscrittura e DSA 4-5 propone percorsi didattici per le ultime due classi della scuola primaria, articolati in: introduzione teorica, materiali per l'insegnante, schede per l'alunno, materiali e strumenti per la personalizzazione delle proposte didattiche. Classe quarta: attività di potenziamento dell'ascolto attivo; attività per l'ampliamento del lessico e il potenziamento delle abilità orali; attività sulla comprensione del testo scritto; attività di potenziamento delle abilità di scrittura; attività di riflessione linguistica (morfologia e sintassi). Classe quinta: attività di potenziamento dell'ascolto attivo; attività per l'ampliamento del lessico e il potenziamento delle abilità orali; attività sulla comprensione del testo scritto; attività di potenziamento delle abilità di scrittura; attività di riflessione linguistica (morfologia e sintassi). Rivolto agli insegnanti della scuola primaria, il volume offre materiali e strumenti per costruire proposte didattiche personalizzate per un successo formativo autentico.‎

‎Coriglione Paolo‎

‎Latino vivo‎

‎br. Il latino è spesso definito lingua morta perché lontana dal parlare quotidiano, ma è viva nel linguaggio corrente, nel campo professionale, scientifico, musicale, sanitario, biologico, filosofico, letterale, religioso, civile, botanico, giuridico, nonché in detti, proverbi, locuzioni, sentenze, storia, agricoltura, civile, ecc. Come si può notare il latino è presente in qualsiasi argomento venga trattato tutti i giorni, è la lingua ufficiale del Vaticano.‎

‎Colantonio Claudia‎

‎La situazione linguistica a Gibilterra. Due casi studio a confronto‎

‎brossura In un mondo in continua e rapida evoluzione, i diversi eventi storici e politici hanno sempre avuto la capacità di influenzare la vita quotidiana delle persone, andando a incidere anche sulla concezione stessa che vi è alla base dell'identità culturale di un popolo. È questo il caso di Gibilterra, una società cosmopolita e multiculturale situata sulla punta meridionale della Spagna, nelle cui vie sventola fieramente l'Union Jack. Intrappolato nel mezzo di una contesa secolare mai risolta tra Spagna e Regno Unito, questo piccolo territorio britannico vanta un mosaico variegato di codici linguistici, tra i quali figurano lo spagnolo, l'inglese e il yanito, frutto della storia e delle peculiari vicende politiche che hanno caratterizzato il popolo gibilterrino. Il volume analizza gli effetti di tale compresenza, tramite l'osservazione degli atteggiamenti linguistici e del comportamento messo in atto dagli abitanti di Gibilterra.‎

‎Mortara Garavelli B. (cur.)‎

‎Storia della punteggiatura in Europa‎

‎br. Il lettore desideroso di interrogarsi sui segni di interpunzione oggi in vigore si chiederà a quando risale la loro adozione nelle lingue europee, se ci sono state differenze significative nei valori assegnati a uno stesso segno in lingue diverse, quali sono stati i principali momenti dell'evoluzione dei singoli sistemi. A tali curiosità risponde questa vasta e rigorosa panoramica storica che indaga il percorso della punteggiatura dall'antichità classica, in cui affondano le radici della civiltà letteraria europea, fino a oggi e comprende, oltre all'italiano, le lingue di altri paesi a noi più o meno vicini per la posizione geografica o per le origini; in ogni caso accomunati dall'appartenenza all'Europa. Una vasta panoramica storica, a firma di prestigiosi specialisti, disegna la storia della punteggiatura in Europa, dall'antichità greca e latina ai primi libri a stampa del Quattrocento, fino a oggi.‎

‎Berruto Gaetano‎

‎Che cos'è la linguistica‎

‎br. Orientarsi nei vari ambiti del complesso mondo della linguistica come viene praticata oggi è un compito molto arduo. Il volume vuole rappresentare uno strumento che dia un aiuto per muoversi in questo vasto territorio. Cominciando col chiedersi che cosa sia la linguistica, si cerca quindi di sintetizzare i lineamenti e i risultati essenziali della disciplina nei suoi tanti rami. Vengono delineati i tratti fondamentali delle principali impostazioni teorico-metodologiche e dei campi di ricerca che rendono la linguistica così molteplice e variegata, e si introducono le nozioni cardine dei diversi livelli di analisi che costituiscono la lingua, al suo interno e nei rapporti con la cultura e la società. Esemplificazioni e spunti di discussione di materiali linguistici secondo differenti prospettive mostrano l'importanza del confronto con i dati empirici nel lavoro del linguista.‎

‎Tomasin Lorenzo‎

‎Europa romanza. Sette storie linguistiche‎

‎ril. Un viaggio alla ricerca delle radici linguistiche europee, tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna. Dal Mediterraneo all'Inghilterra, dalla penisola iberica al Mar Egeo, o lungo la porosa frontiera che corre a ovest e a sud del mondo germanico, questo libro propone sette storie di donne e di uomini, di ebrei e di cristiani, di mercanti viaggiatori e di persone stanziali che vivono a contatto di più lingue, dentro o sui confini della Romània. Nei documenti che li riguardano, di solito dedicati a vicende private e in genere liberi da qualsiasi preoccupazione letteraria, i volgari italiani, il francese, lo spagnolo, il catalano, il provenzale si mescolano tra loro, oppure incontrano il greco, l'arabo, l'ebraico, l'inglese o il tedesco. Manoscritti conservati in archivio, in molti casi dimenticati per secoli, aprono così una via d'accesso insolita alla filologia romanza, cioè alla storia dei testi e delle lingue discese dal latino che uniscono l'Europa: una storia che spesso si indaga quasi solo attraverso le testimonianze della letteratura, e che pure i documenti della vita quotidiana o del commercio illustrano nel modo più vivido. Le pagine di questo libro propongono così di spostarsi nel tempo e nello spazio, raggiungendo luoghi ed epoche in cui la pluralità usuale delle lingue e il contatto quotidiano fra culture diverse hanno posto le basi per nuovi scambi, nuovi incontri, nuove destinazioni. "Questa carta è come mia madre ricevette l'affitto di Padova dopo che mio padre morì". Non sappiamo esattamente quando e dove Guglielma de Niola, vedova di Stefano Venier, scrisse queste parole - e molti altri simili appunti - sulle pergamene, all'epoca ancora arrotolate e forse strette da nastri, che costituivano il suo cospicuo archivio familiare. Il contesto che possiamo immaginare è quello del laborioso riordino a cui la donna si dedicò a Venezia tra gli ultimi anni del Duecento e i primi del Trecento... In veneziano si svolsero certamente le conversazioni di Guglielma con il suo consulente (frate, notaio, o mercante che fosse): ma ancora in quegli scambi, l'anziana vedova Venier doveva forse tradire, nel modo di parlare e nell'accento, una debole traccia della lingua della sua infanzia, cioè il provenzale.‎

‎Nocentini Alberto‎

‎Etimologi si nasce e io, modestamente, lo nacqui‎

‎brossura Nata come pratica dalla curiosità insopprimibile che vuol sapere il perché di tutte le cose, l'etimologia è divenuta ricerca scientifica grazie allo sviluppo della linguistica storica e comparativa. Le sue molteplici facce, che in un trattato sono esposte in maniera sistematica con gli inevitabili tecnicismi che scoraggiano il lettore non iniziato, vengono qui illustrate come episodi di una narrazione che rispecchia l'esperienza vissuta dall'Autore durante i sette anni dedicati all'elaborazione dell'Etimologico, il vocabolario pubblicato nel 2010 dall'editore Le Monnier. Delle oltre 17.000 etimologie scrutinate e discusse nel vocabolario, se ne propone qui poco più di un centinaio come campione significativo; un distillato, servito con invitante leggerezza, che è al tempo stesso un manuale d'iniziazione e un preludio a una nuova edizione dell'Etimologico attualmente in preparazione.‎

‎Antonelli G. (cur.); Motolese M. (cur.); Tomasin L. (cur.)‎

‎Storia dell'italiano scritto. Vol. 5: Testualità‎

‎br. Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. A cinquant'anni dall'introduzione della linguistica del testo nel panorama degli studi italiani, i saggi raccolti in questo quinto volume rappresentano la prima sistematica applicazione di quel punto di vista ai testi del passato. Appaiono così evidenti le modificazioni che nel corso dei secoli hanno avuto alcuni dispositivi testuali (i coesivi, i connettivi, la deissi) e il progressivo evolvere di dimensioni come quella dialogica o intertestuale nel lungo percorso dai primi manoscritti fino alla testualità digitale.‎

‎Antonelli G. (cur.); Motolese M. (cur.); Tomasin L. (cur.)‎

‎Storia dell'italiano scritto. Vol. 6: Pratiche di scrittura‎

‎br. Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Come si è diffuso, nel corso del tempo, l'italiano scritto? Quali supporti sono stati usati per trasmetterlo? Che tipo di lingua troviamo nelle testimonianze autografe dei grandi autori? A queste e altre domande intende rispondere l'ultimo volume della Storia dell'italiano scritto: una riflessione a più voci sulla componente primaria e materiale della scrittura che ha caratterizzato gli oltre dieci secoli di storia della nostra lingua.‎

‎Gagliardi Gloria‎

‎Che cos'è la linguistica clinica‎

‎br. Parafrasando la celebre definizione di David Crystal, la linguistica clinica applica teorie e metodi linguistici all'analisi e al trattamento dei disturbi della lingua parlata, scritta e segnata. Che cosa significa in concreto? Quale può essere il ruolo del linguista all'interno di gruppi multidisciplinari che studiano tali patologie? Il volume fornisce una panoramica di questa disciplina in forte espansione, sia presentandone i principali aspetti metodologici sia illustrandone le applicazioni cliniche alla luce degli studi più recenti.‎

‎Elli Alberto‎

‎Il geroglifico elementare. Storia, mistero e fascino della madre di tutte le scritture‎

‎br. Tutti conoscono qualcosa dell'antica civiltà egizia: Tutankhamon, Cleopatra, le piramidi, il Nilo, i faraoni, e poi ancora le mummie, le sfingi, gli obelischi, i papiri... Eppure i geroglifici sono forse l'elemento che più si ricorda. Un sistema di scrittura apparentemente complicato, ma avanzatissimo e incantevole come un'opera d'arte. I "simboli" venivano infatti composti secondo un criterio puramente estetico. Nessun altro popolo antico coltivò la stessa maniacalità per la scrittura come l'egizio. L'evento decisivo per la decifrazione dei geroglifici - oggi diremmo "per craccarne il codice" - fu il rinvenimento della Stele di Rosetta e il lavoro di comparazione di Champollion, da cui l'assunto che a ogni geroglifico andassero associati uno o più valori fonetici. Ecco quindi che tutto un universo metaforico resta da indagare, ed è ancora oggi oggetto di uno studio mai terminato. Con humour, passione e grande capacità divulgativa Alberto Elli conduce il lettore alla scoperta di storia, segreti e curiosità della "madre" di tutte le scritture, introducendo in modo semplice alla lettura e all'interpretazione di una lingua tanto enigmatica quanto affascinante; l'obiettivo non è insegnare a leggere i testi e a tradurli, quanto schiudere uno scrigno dentro il quale si nascondono bellezze che sono il subconscio dell'intera umanità.‎

‎Premi Cesare‎

‎Oltre le parole. Come riscoprire il lessico quotidiano attraverso i classici‎

‎br. Le parole sono organismi viventi. Soggette al divenire storico e al flusso delle ideologie che attraversano i secoli, si trasformano incessantemente e assumono nuove accezioni. Nella comunicazione quotidiana sono spesso usate nel loro significato più immediato e superficiale, ma sul loro corpo sono ancora impresse e visibili le tracce della loro storia millenaria. In questo saggio, l'autore va alla ricerca del senso profondo di venticinque parole di uso corrente, indagandone l'etimo e ricostruendone la storia culturale attraverso un dialogo diretto con i grandi autori della letteratura e della filosofia. Così, classici come Lucrezio, Cicerone, Aristotele, Dante, Machiavelli, Leopardi, Baudelaire, Kant, Schopenhauer sono interpellati direttamente e a loro è affidato il compito di restituirci l'autentico spessore culturale delle parole che usiamo.‎

‎Mazzuca Jessica‎

‎Le ingannevoli certezze. Il ruolo dell'interprete‎

‎ill., br. Questo libro nasce con l'intento di riflettere sullo status dell'interprete e consente di comprendere come l'attività ermeneutica sia una categoria capace di dar conto della pluralità e dinamicità dell'esperienza umana. Ciò al fine di impedire una lettura monocromatica della realtà. A partire da uno studio comparato delle opere di Velázquez, Cézanne e Kandinskij, passando per la poetica giuridico-musicale di Emilio Betti e Salvatore Pugliatti, fino ad arrivare alla filosofia del gioco di Johan Huizinga e di altri teorici, si affrontano problemi e tematiche odierne, condizionati dai riflessi delle passate esperienze, per proiettarsi verso la scoperta dei valori compositivi dell'uomo.‎

‎Fabbri Paolo; Marrone G. (cur.)‎

‎Biglietti d'invito per una semiotica marcata‎

‎br. Dicerie, voci, etimi, profezie; lingue mistiche, parole poetiche, retoriche scientifiche; Tex, Pinocchio, zombie; tatuaggi e oltraggi. Con l'esempio e l'esortazione, Paolo Fabbri ha sempre sollecitato la semiotica italiana e internazionale a occuparsi di testi di ogni tipo, senza saltare mai gli anelli che tengono gli oggetti dell'analisi in collegamento con il metodo, la teoria e la filosofia. I suoi scritti si leggono allora come biglietti d'invito, amabili sfide a cogliere il senso nel suo emergere e laddove emerge. La vasta antologia che se ne propone è curata da Gianfranco Marrone, suo interlocutore privilegiato, come Fabbri lo è stato per Roland Barthes, Umberto Eco, Algirdas Greimas.‎

‎Ferrara Silvia‎

‎La grande invenzione. Storia del mondo in nove scritture misteriose‎

‎br. Questo libro parla di un'invenzione ancora avvolta nel mistero: la scrittura. È ormai quasi sicuro che sia stata concepita da zero più volte nella storia. Ma come si è arrivati a questa rivoluzione? Che cosa ci ha portato a scrivere? Per aiutarci a svelare questo arcano, Silvia Ferrara ci guida alla scoperta delle scritture inventate dal nulla e di quelle rimaste indecifrate fino a oggi, non solo tra i segreti della storia, ma anche nei meandri della nostra mente. Cina, Egitto, Messico, Mesopotamia, Cipro e Creta. Gli enigmi delle isole, la grande macchina delle città e degli imperi. Gli esperimenti sulla scrittura e le invenzioni solitarie, i sistemi ancora indecifrati dell'Isola di Pasqua e della Valle dell'Indo, il manoscritto di Voynich, gli oscuri khipu inca, il disco di Festo e tanti altri. Questo libro è un viaggio nella nostra capacità illimitata di creare storie e simboli, fatto di iscrizioni sibilline, di lampi di genio nel passato, della ricerca scientifica di oggi e dell'eco, vaga e imprevedibile, della scrittura del futuro.‎

‎Lombezzi Letizia‎

‎Testi e contesti arabi postcoloniali. Identità e alterità in Egitto, Libano, Sudan‎

‎brossura In epoca postcoloniale emersero con forza i temi dell'identità e della rappresentazione, innescati dalle rivendicazioni nazionalistiche. La relazione tra il sé e l'altro non doveva più essere di dipendenza, bensì dialettica. In questo panorama, la lingua araba con la scrittura dei primi romanzi riprese il suo ruolo di lingua identitaria, dopo la lunga marginalizzazione subita a favore del turco, del francese o dell'inglese, ampiamente favorite dalle amministrazioni straniere.‎

‎Trubeckoj Nikolaj S.; Strada O. (cur.)‎

‎L'Europa e l'umanità‎

‎brossura‎

‎The illustrated survival guide translators‎

‎ill., br. Dopo le Survival Guide dedicate rispettivamente al lavoro di illustratore e a quello di editor e di editore, The Illustrated Survival Guide - Translators prosegue nell'esplorazione delle professioni della filiera del libro dedicandosi all'arte e al mestiere della traduzione. Dalle preziose testimonianze di decine di traduttrici e traduttori emerge un quadro variegato di storie e consigli per chi ha il sogno di intraprendere questa strada: dall'approccio al testo alla formazione permanente fino agli aspetti di gestione del lavoro, tra contratti, diritti e rapporto con i clienti. Una mappa per orientarsi e per comprendere l'importanza e il ruolo di chi si fa ponte tra culture all'interno del complesso ecosistema della produzione libraria.‎

‎Cesaretti Paolo; Minguzzi Edi‎

‎Il dizionarietto di greco. Le parole dei nostri pensieri. Nuova ediz.‎

‎br. L'edizione, rivista e ampliata con l'aggiunta di 100 voci, del fortunato Dizionarietto che ricostruisce la "carta d'identità" della nostra cultura e permette di riscoprire la più formidabile macchina per pensare (e per sentire) mai elaborata: la lingua greca. Chi ha detto che il greco è marginale nel panorama delle lingue moderne o, peggio, che il greco antico è una lingua morta? Paolo Cesaretti e Edi Minguzzi propongono ai lettori una cavalcata interdisciplinare attraverso le parole (da "Abissale" a "Zoologia"), mostrando come l'universo linguistico greco sia il serbatoio concettuale di 3000 anni di cultura occidentale. Lo dimostrano anche i neologismi che hanno caratterizzato le scienze negli ultimi secoli (dalla fisica alla cibernetica, dall'economia alla psicoanalisi). Per ogni lemma si presentano l'etimologia, la fortuna culturale, gli esiti, spesso paradossali, nella lingua comune, le curiosità e l'uso, con brevi citazioni di passi greci proposti nell'originale, trascritti e tradotti.‎

‎Rondoni Davide; Zanierato Giorgia‎

‎La cosa delicata. L'arte della traduzione‎

‎br. La cosa delicata vuole essere una riflessione sul linguaggio come movimento e tensione, patrimonio ed energia. Un poeta e una studentessa fanno dialogare i loro semplici appunti di viaggio sull'arte del tradurre come esperienza di vita che porta il traduttore ad aumentare la propria coscienza del vivere scomparendo, sprofondando per ardore nella parola, custode di un'inquietudine insanabile dentro. Senza alcun manuale o elenco di norme fisse, costantemente esposti al rischio di una meravigliosa sconfitta, gli ossessionati dalla lingua si muovono con timore e reverenza nella pagina nera, piena, in una foresta di suoni e immagini, al fine di ri-enunciare, di imitare, una strada già battuta da altri, di creare un nuovo testo, trasformando inevitabilmente se stessi.‎

‎Scarpa Raffaella‎

‎Lo stile dell'abuso. Violenza domestica e linguaggio‎

‎br. Tra i tanti punti di vista dai quali si analizza il fenomeno della violenza domestica nessuno è stato più sottovalutato del linguaggio. Eppure, l'uso delle parole, la loro combinazione, lo "stile del discorso" costituiscono invece il mezzo fondamentale di cui l'abusante si avvale per ridurre e mantenere la donna in uno stato di continua soggezione e soccombenza. Attraverso una trattazione che ridiscute criticamente i concetti di potere e violenza a partire dal loro rapporto con la lingua e lo studio di un ampio corpus di casi raccolti in più di vent'anni di ricerche, l'autrice ridefinisce la violenza domestica elaborando nuove categorie interpretative, ne illustra i meccanismi occulti ancora ignoti e descrive per la prima volta il complesso sistema linguistico che sta alla sua base. Dimostrandoci che l'analisi linguistica dello "stile dell'abuso" non è altro che una "macchina della verità".‎

‎Cicalese Anna‎

‎C'era una volta storybrooke. Quattro lezioni di Semiotica del testo‎

‎br. Pensato per la didattica dei corsi di Semiotica e Semiotica del testo, il volume sviluppa alcune nozioni teoriche utili a descrivere un testo narrativo audiovisivo. Per esemplificare la trattazione sarà presa in esame la serie televisiva Once upon a time (C'era una volta). Nelle quattro lezioni verranno introdotti i principi base della narrazione e della verosimiglianza, il "Viaggio dell'Eroe", la traduzione intersemiotica, il "quadrato semiotico" e gli archetipi dei personaggi.‎

‎Gheno Vera‎

‎Le ragioni del dubbio. L'arte di usare le parole‎

‎br. Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia così» dall'alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po' troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo così di far sempre più danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio. E in queste pagine, lievi ma dense, distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando, capita a tutti, anche ai più «intelligenti». Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.‎

‎Castoldi Massimo; Salvi Ugo‎

‎Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva. Plus. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente)‎

‎brossura Le Parole per ricordare rivelano come la lingua sia un luogo dove ogni generazione lascia tracce e può ritrovare sé stessa: raccogliere queste parole significa offrire a chi conosce l'Italia e la sua cultura un libro nel quale riconoscersi, ad altri un aiuto per condividere la vitalità di una lingua e dei suoi usi figurati, a tutti un pretesto per scoprirne la storia, le continue trasformazioni e gli incontri tra passato e presente, tra baciamo le mani e ciaone. La seconda edizione di Parole per ricordare offre un dizionario aggiornato, ampliato con oltre mille nuovi lemmi e profondamente rinnovato nello stile espositivo e nei contenuti. Molte voci sono arricchite dall'indicazione degli Argomenti, categorie che spaziano da sport ad abbigliamento, da Risorgimento a radio. Inoltre, alla fitta rete dei rimandi che collegano tra loro le voci, si aggiungono i Percorsi, grappoli di lemmi che raccontano storie o personaggi attraverso le parole a essi legate. Questa seconda edizione ha anche una versione digitale, che contiene l'intera opera e consente di effettuare ricerche rapide e avanzate.‎

‎Folena Gianfranco‎

‎Volgarizzare e tradurre con altri scritti sulla traduzione‎

‎br. Nato come intervento ad un Convegno triestino sulla traduzione e come tale stampato nel 1973 negli Atti relativi, pubblicato poi nella forma di un prezioso volumetto rosso Einaudi nel 1991 (e successivamente stampato in altra collana e tradotto in francese), "Volgarizzare e tradurre" si imponeva allora e si impone ancora oggi per l'originale triplice prospettiva in cui l'argomento era affrontato: quella terminologica (con volgarizzare che tradisce una considerazione per così dire verticale del tradurre, dalla lingua sentita come più prestigiosa a quella popolare, il verdeutschen di Lutero), quella linguistica (col secolare dibattito su "tradurre-tradire" o sulla traduzione ad sensum o ad verbum) e quella filosofica che vede sullo sfondo dell'atto del tradurre la difficile soluzione del confronto tra culture e civiltà diverse, adombrato anche nel «bisticcio traduzione=tradizione», «motto dialettico» caro a Folena. Già nella sua Premessa al volumetto, Folena riconosceva che negli anni intercorsi dal primo articolo «un'alluvione teorica» aveva investito la bibliografia prettamente linguistica sulla traduzione, e molto più di allora si è ormai arricchita anche quella sulla storia della traduzione. Ma il percorso foleniano attraverso i tre rami sopra indicati dell'indagine, capace di trasferire la problematicità del soggetto nell'evoluzione della storia, con i suoi rappresentanti eccellenti come san Girolamo, Leonardo Bruni, fino al folto dibattito sette-ottocentesco, mantiene tutti i suoi caratteri di originale, complessa e comprensiva messa a fuoco della traduzione.‎

‎Burgio Valeria‎

‎Rumore visivo. Semiotica e critica dell'infografica‎

‎br. Il libro indaga in chiave critica il campo dell'infografica, mostrando come i grafici informazionali, lungi dall'essere semplici trasposizioni di dati su un piano cartesiano, siano sempre forme di relazioni tra contenuti tradotte in un artefatto visivo. Dovendo mediare tra osservazione scientifica e divulgazione della conoscenza, le infografiche possono portare in sé tracce di incertezza e di errore, rimettendo così in discussione il processo stesso di acquisizione del dato e distanziandosi da quel presunto carattere di oggettività e trasparenza che spesso è loro attribuito. Al di là di una funzione informativa e descrittiva, i grafici esprimono punti di vista e agiscono sulla realtà, affermandosi come potenti strumenti di persuasione. Questo loro carattere performativo è emerso in modo evidente durante la pandemia da Covid-19 e permea la comunicazione visiva legata al cambiamento climatico.‎

‎Zoboli Nino Duilio‎

‎Vocaboli e modi di dire del dialetto di Nonantola‎

‎brossura‎

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