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Balzac, Honoré de
Volksvertreter.
Berlin Ernst Rowohlt Verlag, o. J. 500 S. 12° Duodez Ln.
Bookseller reference : 12513
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Balzer, Christa
Die deutschen Prosagebete des 11. und 12. Jahrhunderts. Ein Beitrag zu inhaltlichen und syntaktisch-stilistischen Untersuchungen. Dissertation.
München 1992. 8°. (6), 218 pp. Broschur. Signaturschildchen auf Deckel. Stempel verso Titel. Sonst ordentlich.
Bookseller reference : 6050353
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Bambarén Sergio
Lettera a mio figlio sulla felicità
br. Per anni, Sergio Bambarén ha girato il mondo in cerca di una serenità all'apparenza irraggiungibile, spinto dal vento irrequieto del suo animo. Poi, proprio quando crede di aver finalmente conquistato l'equilibrio da sempre desiderato, ecco che arriva un figlio a sconvolgere ogni sua certezza. Solo stringendo tra le braccia il piccolo Daniel per la prima volta, Sergio si rende conto di non aver mai nemmeno immaginato le straordinarie implicazioni della paternità. Sopraffatto dalle emozioni, decide di prendere carta e penna per scrivere una lunga lettera al figlio. Una lettera in cui possano trovare sfogo tutte le parole che gli affollano la mente. Così, Sergio si mette completamente a nudo, raccontando pagine della sua esistenza che non ha mai condiviso con nessuno. Parla della sua infanzia in Perù, del primo amore, della passione per il mare. Svela i suoi sogni più intimi, le ambizioni più nascoste, le speranze più segrete. Ma non solo. Con lucidità e onestà, rievoca le paure, gli errori, le debolezze e le lezioni imparate a caro prezzo sulla propria pelle. Rimanendo fedele allo stile semplice e poetico che lo ha reso celebre, l'autore de "Il delfino" parla per la prima volta della meravigliosa esperienza che gli ha cambiato la vita, regalandoci un messaggio d'amore intenso e dolcissimo, che va dritto al cuore.
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BAMM, PETER
Der Hahnenschwanz
Stuttgart, Deutsche Verlags-Anstalt 1939. Ganzleinen mit Schutzumschlag, 8°, 222 S., mit Illustrationen von Olaf Gulbransson (einschließlich Schutzumschlag)
Bookseller reference : X5883
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BAMM, PETER
Der i-Punkt (Der Kleinen Weltlaterne zweiter Schein)
Stuttgart, Deutsche Verlagsanstalt 1937. Ganzleinen mit Schutzumschlag, 8°, 271 S., 9.-10. Tausend, mit Zeichnungen von Olaf Gulbransson
Bookseller reference : X5242
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Bamm, Peter
Die kleine Weltlaterne
München, Zürich: Droemersche Verlagsanstalt Th. Knaur Nachf., 1961/1963. 190 Seiten , 18 cm, kart.,
Bookseller reference : 35337
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Bamm, Peter
Werke.
Berlin, Deutsche Buch-Gemeinschaft, 1968. Orig.-Halblederband, 1221 Seiten, 8°. Lizenzausgabe miit Genehmigung der Droemerschen Verlagsanstalt. Sauberes und sehr gut erhaltenes Exemplar. Sehr schöne Werkausgabe mit Lederrücken und Goldprägung.
Bookseller reference : 007571
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BANVILLE, Théodore de.
Odes funambulesques. Deuxième édition précédée d’une lettre de Victor Hugo, de Stances par Auguste Vacquerie et d’une Lettre à Théodore de Banville sur l’auteur des Odes Funambulesques par Hippolyte Badou. Collection: “Les Introuvables”.
Paris, Editions D’Aujourd’hui 1976, 185x135mm, 300pages, broché. Cachet de possesseur sur la page de garde supérieure. Exemplaire sur papier offset numéroté 22/400. Cette réédition est conforme à la 2ème édition, en partie originale - Michel Lévy 1859. Bel exemplaire.
Bookseller reference : 68558
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Banda Alessandro
Il lamento dell'insegnante
br. Sono almeno duemila anni che ci si lagna della scuola. Con un'impressionante costanza di argomentazioni, espressioni e perfino parole singole. L'insegnante di lungo corso Alessandro Banda passa in rassegna tale esteso lamento bimillenario. A partire da testi di Orazio, Petronio, Giovenale, Sant'Agostino, Dante, attraverso le opere di Rabelais e Montaigne, per arrivare fino a Thomas Mann, ci mostra come nel corso dei secoli gli insegnanti siano sempre stati malpagati, le strutture insufficienti, gli studenti ribelli e somari e le lezioni noiose. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, insomma. E forse non ci sarà mai... Perché a termine della scorribanda storico-letteraria il professore trae le sue conclusioni: la scuola non cambia perché non può e non deve cambiare. È meglio tenerla così com'è. Una tesi del tutto fuori dal coro che non mancherà di trovare oppositori feroci ma di far sospirare ad altrettanti: "Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo".
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Bandini Fernando; Meneghello Luigi; Rigoni Stern Mario
Il Veneto che amiamo
br. La mutazione che ha cambiato l'Italia ha avuto tappe ed effetti forse più violenti, quantomeno più vistosi, in Veneto. Il Veneto non è più quello che hanno visto e raccontano, in un assiduo confronto tra ieri e oggi, quattro grandi scrittori e poeti: Fernando Bandini, Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern e Andrea Zanzotto.
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Bang, Herman
Gesammelte Werke in vier Bänden (Unikat: Privateinbände).
Berlin, Fischer, 1919. Private Leinenbände, 584 / 676 / 519 / 541 Seiten, 8°. Komplette Ausgabe in vier Bänden (1919). Unikat: die nicht sehr hochwertigen Pappeinbände der Originalausgabe wurden vom Buchbinder professionell durch schöne Leineneinbände ersetzt. Buchdeckel und Rücken der Originalausgaben wurden montiert. Da tadellos erhaltene Buchblöcke verwendet wurden, macht die Werkausgabe einen sehr frischen Eindruck. Alle Exemplare sind sauber und sehr gut erhalten. Mit einem Frontispiz-Portrait des Verfassers im ersten Band und einer Einleitung von Felix Poppenberg.
Bookseller reference : 007703
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Banine; Crespi A. (cur.)
Incontri con Ernst Jünger
br. 1943 Parigi occupata. Non ha senso domandarsi se Jünger sia un usurpatore, oppure un disincantato testimone dei tempi. Quando Banine lo incontra in lui vede lo scrittore capace di prevedere l'epoca dei Titani e farsi carico di quell'esito pur nefasto. Se ne innamora follemente fino a diventarne l'esegeta più appassionata. Banine, pseudonimo di Umm el-Banine Assadoulaeff (Baku 1905-Parigi 1992), è stata una scrittrice azera naturalizzata francese. Fu una delle protagoniste dei circoli letterari del tempo. Autrice de I miei giorni nel Caucaso, di religione musulmana si converte nel 1956 al cattolicesimo, raccontando la tormentata decisione nel saggio biografico Ho scelto l'oppio.
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Baragetti Stefania; Morgana S. (cur.); Paccagnini E. (cur.)
Biblioteche, libri e immagini manzoniane
br. La Classe di Italianistica è stata prevista e voluta dal nuovo Statuto dell'Accademia Ambrosiana, emanato il 20 marzo 2008 dal card. Dionigi Tettamanzi. Nel quadro di profondo rinnovamento della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e di apertura verso una dimensione ecumenica del sapere, la Classe di Italianistica, fianco a fianco delle neonate classi di studi classici, slavistici ed orientali e in spirito di dialogo e di collaborazione con esse, si è effettivamente insediata il 27 novembre 2008 con la nomina del direttore, dottore dell'Ambrosiana, e dei sette accademici fondatori, docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, della Università degli Studi e della Facoltà Teologica di Milano. Secondo gli obiettivi che la Classe di Italianistica persegue, saranno continuate e approfondite le indagini sui cospicui tesori di cui la Biblioteca Ambrosiana è depositaria; saranno studiati protagonisti e testi maggiori e minori della nostra gloriosa tradizione letteraria, in fecondo dialogo con gli esperti di tante discipline di confine (dalla storia alla erudizione, alla iconologia); saranno progressivamente coinvolti negli studi e nei convegni docenti italiani e stranieri delle più prestigiose istituzioni di ricerca per offrire un luogo di incontro e di fertile scambio di idee e promuovere lo sviluppo di una comunità attenta ai valori della tradizione e in grado di comprendere ed illuminare i cambiamenti in atto nella cultura dei nostri tempi.
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Baraka Amiri
Poetate. La poesia è rivoluzionaria. Scritti, lezioni e interviste
br. Amiri Baraka è considerato uno dei massimi poeti americani del Novecento. Autore di più di quaranta libri tra saggi, poesia, teatro, storia della musica e della critica, Baraka è stato un attivista rivoluzionario e per questo anche un'icona importante della rivolta afroamericana. Influenzato dai grandi musicisti jazz (da Ornette Coleman a John Coltrane, fino a Sun Ra) ha assorbito dal loro incedere ritmico il passo di una poesia musicalmente strutturata. Baraka è stato un grande poeta rivoluzionario, un grande bardo, saggio ma non neutrale, che pur di esprimere le ragioni della vita ha sempre scelto di schierarsi politicamente. Contro l'arroganza del sistema e la brutalità del potere, assumendo posizioni scomode, acide, talvolta urtanti. In questo libro, Baraka discute la sua visione, argomenta, ci prospetta le sue ragioni, ci tallona criticamente per stimolare la nostra risposta attiva. Queste sue lezioni sul perché di una poesia rivoluzionaria ci conducono per mano al cuore delle ragioni della rivolta. Perché fare poesia significa anche assumere su di sé il dolore del mondo. Per poi trasformarlo.
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Baratella Francesco; De Luca E. (cur.)
Compendium particulare artis ritmicae in septem generibus dicendi
br. Il volume propone un'edizione critica del Compendium particulare artis ritimicae in septem generibus dicendi, trattato di metrica scritto intorno al 1448, all'età di 16 anni, da Francesco Baratella, figlio del poeta loreggiano Antonio Baratella. L'opera - concepita e composta sotto l'egida di quest'ultimo - si colloca nella storia dei volgarizzamenti della Summa artis rithimici vulgaris dictaminis, scritta in latino dal poeta padovano Antonio da Tempo. L'appartenenza di entrambi gli autori all'area veneta non è casuale: sentendo il bisogno di comprendere i meccanismi e le regole di composizione della poesia provenzale prima, toscana poi, il Veneto produsse infatti vari tentativi di descrizione dei generi metrici più importanti proprio per mezzo di trattati-manuali che avevano lo scopo di portare un pubblico non istruito alla conoscenza dei princìpi rudimentali e delle forme della poesia volgare. Un bisogno interpretato dallo stesso compendio baratelliano, di cui il volume mette in luce caratteri e peculiarità, non ultime la tendenza del giovane autore ad attingere esempi poetici dalla produzione paterna e la presenza del primo, conosciuto, abbozzo di micro-rimario volgare delle origini.
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Barbara Kaufhold
-Schreib alles auf!- : die Geschichte einer Mülheimer Familie / erzählt von Gertrud Warhus.
Mülheim an der Ruhr: Sprenger Medien-Service. 2014. 112 S. : Ill. 28x21cm. Zustand: Sehr Gut, eher ungelesen (Innen); Einband (Außen) hat min. bis geringe Gebrauchsspuren; Ppbd.
Bookseller reference : 460640
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Barbara Wallraff Francine Prose
Word Court: Wherein Verbal Virtue Is Rewarded Crimes Against the Language Are Punished and Poetic Justice Is Done
Houghton Mifflin. Paperback. GOOD. Spine creases wear to binding and pages from reading. May contain limited notes underlining or highlighting that does affect the text. Possible ex library copy that’ll have the markings and stickers associated from the library. Accessories such as CD codes toys may not be included. Houghton Mifflin paperback
Bookseller reference : 3189992500 ISBN : 0156011182 9780156011181
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Barbara Wallraff Francine Prose
Word Court: Wherein Verbal Virtue Is Rewarded Crimes Against the Language Are Punished and Poetic Justice Is Done
Mariner Books 2001-08-07. Reprint. Paperback. Used:Good. Mariner Books paperback
Bookseller reference : DADAX0156011182 ISBN : 0156011182 9780156011181
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Barbara Wallraff Francine Prose
Word Court: Wherein Verbal Virtue Is Rewarded Crimes Against the Language Are Punished and Poetic Justice Is Done
Harvest Books. Used - Very Good. Great condition for a used book! Minimal wear. Harvest Books unknown
Bookseller reference : GRP8496053 ISBN : 0156011182 9780156011181
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Barbara Wallraff; Francine Prose
Word Court: Wherein Verbal Virtue Is Rewarded Crimes Against the Language Are Punished and Poetic Justice Is Done
Mariner Books 2001-08-07. Paperback. Good. Mariner Books paperback
Bookseller reference : SONG0156011182 ISBN : 0156011182 9780156011181
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Barbara Wallraff Francine Prose
Word Court: Wherein Verbal Virtue Is Rewarded Crimes Against the Language Are Punished and Poetic Justice Is Done
Harvest Books. Used - Good. Shows some signs of wear and may have some markings on the inside. Harvest Books unknown
Bookseller reference : GRP2429029 ISBN : 0156011182 9780156011181
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Barber Noel
Tanamera.
In 16? (cm 19,5), Brossura, pagg.541-(2) piccolo segno a penna al frontespizio, ma buon es. Terza edizione. Collana "Sperling paperback", 248
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Barbera Giuseppe
Breve storia degli alberi da lettura
brossura
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BARBIERA, Raffaello.
Arte ed Amori. Profili lombardi
in-8, pp. 340, (2), legatura coeva in mezza pelle, copertina orginale applicata al piatto anteriore (cucitura allentata). Prima edizione. Saggi e ricordi su vari letterati lombardi: Carcano, Manzoni, Maffei, Tenca ed altri.. .
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Barbusse, Henri
Das Feuer. Tagebuch einer Korporalschaft.
Zürich, Zürich, 1918. Orig.-Pappband mit montiertem Rückenschildchen, 408 Seiten, Kl.-8°. Erstes bis zwölftes Tausend. Einband an den Kanten etwas berieben. Seiten papierbedingt ganz leicht gebräunt. Insgesamt handelt es sich um ein gut erhaltenes Exemplar. Alleinberecht. deutsche Übertragung von L. von Meyenburg.
Bookseller reference : 007949
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Bardascino Alex; Curreri Luciano
100 anni di Mario Rigoni Stern. Intergenerazionali consegne del testimone tra saggio e racconto
br. Il libro si struttura in 18 micro-saggi narrativi (Introduzione compresa) che percorrono tutta l'opera di Mario Rigoni Stern (1921-2008), spesso confinato in celebrazioni relative alla guerra e alla natura (e caccia via via sottaciuta) e mai del tutto ricordato come un vero scrittore, capace di parlare a più generazioni, nutrendole di una memoria che sa tanto di pappa reale: da qui l'idea di scriverne a due, cioè a partire, anche e soprattutto, da due generazioni diverse (1966 e 1988), muovendo da Il sergente nella neve (1953) e approdando, almeno, a Stagioni (2006), ma senza dimenticare la traccia lasciata da volumi diversi, da Il magico «kolobok» e altri scritti (1989) al postumo Il coraggio di dire no (2013).
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Bardascino Alex; Curreri Luciano
100 anni di Mario Rigoni Stern. Intergenerazionali consegne del testimone tra saggio e racconto
br. Il libro si struttura in 18 micro-saggi narrativi (Introduzione compresa) che percorrono tutta l'opera di Mario Rigoni Stern (1921-2008), spesso confinato in celebrazioni relative alla guerra e alla natura (e caccia via via sottaciuta) e mai del tutto ricordato come un vero scrittore, capace di parlare a più generazioni, nutrendole di una memoria che sa tanto di pappa reale: da qui l'idea di scriverne a due, cioè a partire, anche e soprattutto, da due generazioni diverse (1966 e 1988), muovendo da Il sergente nella neve (1953) e approdando, almeno, a Stagioni (2006), ma senza dimenticare la traccia lasciata da volumi diversi, da Il magico «kolobok» e altri scritti (1989) al postumo Il coraggio di dire no (2013).
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Bareis, J. Alexander und Frank Thomas Grub (Hrsg.)
Metafiktion. Analysen zur deutschsprachigen Gegenwartsliteratur.
Berlin : Kadmos, 2010. 271 S. Originalbroschur.
Bookseller reference : 1033586
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Barenghi Mario
Perché crediamo a Primo Levi?-Why do we believe Primo Levi? Ediz. bilingue
br. La strategia narrativa di "Se questo è un uomo" è basata su una selezione di ricordi che Primo Levi commenta e mette in discussione a ogni pagina. Mario Barenghi esamina i meccanismi di questa organizzazione della memoria e del testo, tesa a trasformare un trauma personale in memoria condivisa. Oscillando tra l'esigenza "scientifica" di comprendere e il monito solenne, di tipo" sacrale, Primo Levi conferisce al suo discorso una curvatura complessa, che vieta l'approdo a ogni conclusione perentoria: nessuna semplificazione, nessuna catarsi è possibile. Il climax narrativo degli ultimi due capitoli prepara il vero finale, che è al di fuori di "Se questo è un uomo": la morte di Hurbinek, il bambino che non sapeva parlare, al principio della "Tregua".
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Baretti Giuseppe
Biblioteca portatile latina italiana e francese. Classe Italiana. Prose scelte.
<p>13 cm, bella rilegatura coeva in mezza pelle con titolo e fregi impressi in oro al dorso, piatti marmorizzati, p. 242. Piccolo forellino di tarlo alla cerniera frontale che non intacca la legatura, interni ottimi.</p>
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Baricco Alessandro
Barnum 2. Altre cronache del grande show
br. Barnum è sinonimo di spettacolo circense. Per Baricco, è la parola-filtro con cui si diverte a guardare il mondo nei suoi interventi giornalistici (prima su "La Stampa" di Torino, indi su "la Repubblica" con cui continua a collaborare): che siano eventi minori e marginali o grandi occasioni (la rivisitazione dell'arte di Maria Callas, il terremoto in Umbria, un viaggio in Giappone, l'arte di Pollini, l'eredità di Calvino, e così via), il taglio e lo stile sono quelli dello scrittore che va oltre il panorama offerto dai media intervenendo in qualche modo con il proprio pensiero e la propria intelligenza.
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Baricco Alessandro
Barnum. Cronache dal grande show
br. Phileas Taylor Barnum è stato il più grande impiegato circense della seconda metà dell'Ottocento e il suo nome è diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. Per Alessandro Baricco, Barnum è il mondo che si squaderna come un Grande Show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione. Scritti da Baricco per una rubrica sulla "Stampa", i Barnum rivelano, ora raccolti in volume, una partitura segreta di irresistibile fascino. A ritmo serrato entrano in pista Jovanotti e Mike Buongiorno, la faccia di Funari e il popolo della Lega, la voce di Carmelo Bene e quella di Tom Waits, la musica di Michael Nyman e il minimalismo di Philip Glass, Topolino e Carlo Magno, la Liguria e la California, un film sterminato di Wim Wenders e una lunga coda davanti al Louvre. Un circo dentro il circo, un teatro dentro il gran teatro del mondo.
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Baricco Alessandro
I barbari. Saggio sulla mutazione
brossura "Dovendo riassumere, direi questo: tutti a sentire, nell'aria, un'incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. Vedi menti raffinate scrutare l'arrivo dell'invasione con gli occhi fissi nell'orizzonte della televisione. Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è lasciato dietro il passaggio di un'orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intorno a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura. I barbari, eccoli qua. Ora: nel mio mondo scarseggia l'onestà intellettuale, ma non l'intelligenza. Non sono tutti ammattiti. Vedono qualcosa che c'è. Ma quel che c'è, io non riesco a guardarlo con quegli occhi lì. Qualcosa non mi torna." (Alessandro Baricco)
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Baricco Alessandro
I barbari. Saggio sulla mutazione
br. Nel suo nuovo libro, "I barbari. Saggio sulla mutazione", pubblicato a puntate sul quotidiano la Repubblica tra maggio e ottobre 2006, Alessandro Baricco riflette su un fenomeno che ha osservato nel mondo intorno a lui, percepito dai più come un'apocalisse imminente e annunciato da una voce che suona come un grido d'allarme: stanno arrivando i barbari. Puntata dopo puntata, Baricco va a visitare i villaggi che già mostrano i segni del saccheggio e li racconta in pagine che hanno sempre la forza viva della narrazione e qualche volta la malinconia della memoria personale (sono le sue fotografie in bianco e nero). Vino, calcio, libri: dai luoghi esplorati emerge che non si tratta di una semplice invasione ma di una vera e propria mutazione e "quelli che chiamiamo barbari sono una specie nuova, che ha le branchie dietro alle orecchie e ha deciso di vivere sott'acqua". Un'incursione nel palazzo imperiale di Google rivela un universo con milioni di links (collegamenti) le cui traiettorie corrono in superficie e tracciano i sentieri-guida del sapere. Ne segue una nuova idea di esperienza e, con l'esperienza, di senso e percezione. In questo scenario c'è posto per l'anima? Una parentesi su musica classica, Nona di Beethoven e due famosi dipinti di Ingres apre scorci inattesi sul paesaggio dei barbari.
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Baricco Alessandro
Il nuovo Barnum
br. Un nuovo Barnum. Una nuova visita guidata alle cose del mondo, e agli uomini che lo rendono abitabile, o semplicemente più riconoscibile. Baricco insegue il mondo, e induce i suoi lettori a partecipare la curiosità con cui va a stanare notizie, episodi, insistenze, personaggi, dibattiti, immagini. Stanando dice e dicendo mostra, con una varietà di accenti e di esposizione che, per citare una sua antica generosa ossessione, fa pensare al circo, al Barnum delle meraviglie. Ecco dunque un nuovo Barnum che si aggiunge ai due pubblicati negli anni novanta. Qui facciamo i conti con la riforma dello spettacolo, con la scuola come videogame, con la priorità delle storie, con il cantiere della Morgan Library di Renzo Piano, con la Cinquecento Miglia di Indianapolis, con le immagini di Vivian Maier, con le provocazioni di Houellebecq e l'eredità di Gabriel García Márquez. Una grande occasione per farsi sedurre, sorprendere, interrogare.
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Baricco Alessandro
Palladium lectures. DVD. Con libro
brossura "In generale io faccio sempre lezione con questo obiettivo: dare delle risposte che a loro volta generano delle domande. È una specie di doppio movimento: da un lato do agli studenti delle risposte, cioè li aiuto a capire com'è fatta una certa cosa, gli concedo il piacere della conoscenza; dall'altro mi sforzo di fargli capire come quelle risposte siano soprattutto delle password per accedere a nuove domande: e in questo modo gli concedo il privilegio dell'ignoranza. Così si ricostruisce la catena del sapere, che è sempre coniare risposte che contengano domande: la progressione di una formazione culturale è tutta lì. Le Palladium Lectures sono costruite con quella logica." (Alessandro Baricco). Il libro contiene un'intervista di Riccardo Luna ad Alessandro Baricco e i testi citati da Alessandro Baricco durante le lezioni.
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Baricco Alessandro
Quel che stavamo cercando
brossura Ormai sappiamo che la pandemia di coronavirus è molto più di un'emergenza sanitaria. È come se sorgesse dall'universo delle paure che da tempo ormai detta la nostra agenda per soppiantarle tutte, e riscriverle. E se attraverso il mito gli umani generano il mondo, come ci insegna l'Iliade, allora la pandemia è una figura mitica, una costruzione collettiva. Che non significa che sia irreale o fantastica, anzi: si può dire che quasi tutte le scelte, di ogni tipo, fatte dagli umani negli ultimi cinquant'anni ne abbiano creato le condizioni. Così Alessandro Baricco prova a pensare la pandemia, in queste pagine lievi e dense, e ci invita, mentre salutiamo i morti, curiamo i malati e distanziamo i sani, mentre lo sguardo è fisso sul virus e i suoi movimenti, a chiudere gli occhi e metterci in ascolto di tutto il resto - come un rumore di fondo. Ci troveremo un misto di paura e audacia, di propensione al cambiamento e nostalgia per il passato, di dolcezza e cinismo, di meraviglia e orrore. Non perdiamo allora l'occasione per guardare dentro lo choc, per leggerci i movimenti che l'hanno generato e che ci definiscono come comunità. Se avremo il coraggio di affrontare la partita, una partita che ci aspettava da tempo, potremmo trovarci alcune sorprese, potremmo scoprire che questo deragliamento del corpo, personale e collettivo, è destinato a condurci in territori inesplorati, e che "chi ha amato, saprà".
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Baricco Alessandro; Rivetti V. (cur.); Iannizzotto S. (cur.)
The game unplugged
br. Una pattuglia di giovani sommozzatori si avventura nelle acque profonde del Game, dove le correnti sono forti e cambiano direzione di continuo. Ognuno di loro illumina una porzione di quest'abisso, tracciando rotte sempre diverse che raccontano un universo complesso, in cui sapersi orientare è piú urgente che mai. Dalla retromania alle serie Tv, dall'inflazione del capitale simbolico alla celebrità di massa, dall'intelligenza collettiva ai bot. Tenetevi pronti: è un viaggio mozzafiato.
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BARILLI Bruno
Lo stivale
In 8 pic, pp. XVI + 176. Br. ed. con sovrac. ill. e con fascetta ed. Con un'avvertenza di Enrico Falqui. Edizione originale. Citta', paesi, paesaggi d'Italia visti da Bruno Barilli. Un Italia impreveduta eppure profondamente vera, perche' osservata dall'occhio di un artista il quale al di la' delle consuete apparenze sa scoprire l'essenza antica e viva delle cose, l'armonia recondita che le governa, la poesia che le anima.
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Barilli Renato
I narratori della generazione di mezzo. Fitzgerald, Sartre, Camus, Gombrowicz, Moravia
br. Anche questo saggio nasce come il precedente, La narrativa dei «capitani coraggiosi», che ha fatto seguito al capostipite della serie, La narrativa europea in età contemporanea, per il fatto che in quel primo studio non era potuto entrare un personaggio di grande statura quale Joseph Conrad. Infatti l'attivismo esasperato e l'essere per la morte degli eroi conradiani non trovavano posto nella sottile analisi del vissuto condotta da autori quali Joyce e Compagni. Però, a sua volta, in quella sequenza successiva non è entrato uno scrittore come Camus, il cui «straniero» sembra gettarsi pure lui a compiere un atto inconsulto, un omicidio immotivato, sostenendone poi stoicamente le conseguenze. Ma in questo caso non si tratta appunto di un eroe, bensì di un essere comune, mediocre, e così si dica per gli altri personaggi presentati dai narratori di questa famiglia. Sartre fa provare nausee e crisi di rigetto a un'esistenza media, quando si trova in presenza di oggetti banali. Il polacco Gombrowicz istruisce un'arguta caccia al tesoro andando a sorprendere certi sintomi di sapore freudiano che inquietano il comportamento di gente comune. Il nostro Moravia tratta i casi di personaggi della buona borghesia che però si dissociano dall'affarismo e dallo spirito di possesso dei loro simili. Infine lo statunitense Scott Fitzgerald, pure lui, mette in scena personaggi perplessi, esitanti, quasi degli «uomini senza qualità» alla maniera di Musil. Anche in questo caso, come nei saggi precedenti, vengono esaminati autori quasi coetanei, nati nel corso del primo decennio del Novecento, solo con qualche anticipo, per il più anziano Scott Fitzgerald, o qualche scavalcamento in avanti, se si pensa a Camus.
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Barker Pat
Lettere d'amore.
In 8? (cm 22), Leg. edit. tutta tela, pagg. con titoli in oro al dorso, pagg. (8)-254-(8), traduzione di Marcella Dallatorre, buon es.
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BARKER, CLIVE
Woche für Woche (autobiographische Skizze)
Berlin und Weimar, Aufbau-Verlag, 1983. Pappband mit Schutzumschlag, 8°, 104 S., 2. Auflage, Deutsch von Günther Klotz, aus der Reihe »Edition Neue Texte«
Bookseller reference : W457
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Barlach, Ernst
Das dichterische Werk. In drei Bänden. [Von Ernst Barlach]. Band 1: Die Dramen; Band 2 und 3: Die Prosa. 3 Bände (= so vollständig).
München: R. Piper & Co. 1959. 619, (5); 520, (10); 723, (5) Seiten. 8° (17,5-22,5 cm) Orig.-Leinenbände. [Hardcover / fest gebunden].
Bookseller reference : 2141512
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Barlach, Ernst - herausgegeben von Elmar Jansen
Prosa aus vier Jahrzehnten
Berlin: Union Verlag, 1963. 22 cm ; Leinen
Bookseller reference : 88315
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BARNET, MIGUEL
Gallego (Lebensgeschichte eines galicischen Auswanderers)
Berlin und Weimar, Aufbau-Verlag, 1982. Pappband mit Schutzumschlag, 8°, 244 S., 1. Auflage, Deutsch von Anneliese Botond, aus der Reihe »Edition Neue Texte«
Bookseller reference : W455
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Barnouw David
Il fenomeno Anne Frank
br. Da ottant'anni il diario più famoso del mondo è quello scritto da Anne Frank durante la sua clandestinità nell'Olanda occupata dai tedeschi: ma come è accaduto che una sconosciuta ragazzina ebrea di Amsterdam si sia trasformata in un'icona mondiale, in un simbolo dell'Olocausto? Lo studioso olandese David Barnouw indaga le vicissitudini e le controversie intorno al fenomeno globale di Annelies Marie Frank, detta Anne. Barnouw mette in luce le modalità in cui la vita e il destino ultimo di Anne sono stati rappresentati, interpretati e utilizzati. Lo fa seguendo l'evoluzione del testo da diario a libro (con traduzioni in quasi 60 lingue ed edizioni che hanno via via integrato materiale fino ad allora sconosciuto), poi a opera teatrale negli USA e infine a film hollywoodiano. Chiedendosi "A chi appartiene Anne Frank?", Barnouw cerca le ragioni che l'hanno resa un fenomeno internazionale, quale sia la relazione con la sua persona storica e come il suo lascito morale prosegua nel XXI secolo. Postfazione di Massimo Bucciantini.
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Baroncelli Eugenio
Gli incantevoli scarti. Cento romanzi di cento parole
br. In uno di questi cento romanzi in cento parole Eugenio Baroncelli traccia un pezzo di autobiografia: "Si immischiò in molte vite per sbarazzarsi della sua". In realtà i suoi libri, in cui riversa migliaia di pagine lette in poche righe scritte e in cui innumerevoli vite frugate si mostrano in un attimo rivelatore, sono anche un interrogarsi sul mistero dello scrivere: mistero umano e mistero cosmico. Nella sua prosa capace di suggerire nel lettore una lieve saggezza, quella distanza dal quotidiano scorrere che ci fa sentire parte di una storia, qui lo scandaglio affonda nel romanzo. E in cento esempi voluttuosi e discreti accosta del romanzo la magia, che è forse l'inatteso scherzo giocato al personaggio dalla vita e dalla morte.
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Baroncelli Eugenio
Pagine bianche. 55 libri che non ho mai scritto
br. "Beffarsi della penna è scrivere davvero, come vivere davvero è beffarsi della vita". Delle moltitudini di volumi che non scrisse mai, il non-autore Baroncelli in questo libro dei libri raccoglie tutto: recensioni, risvolti di copertina, giustificazioni, trame, prefazioni, epigrafie, album, illustrazioni, geografie, sommari, indici dei nomi, note, tracce biografiche, incipit. Tutto tranne il testo, di cui non sente alcun bisogno essendo autore di finzioni, e di ironie lugubri e sferzanti. Solo che in tali finzioni immerge prima di tutto se stesso e quindi, come finzioni delle finzioni, i nostri sé di lettori. Dopo aver creato, nei libri precedenti, migliaia di fantasiose e veridiche voci biobibliografiche relative a letterature e letterati di almeno un paio di millenni, in questo dove parla finalmente dei libri tutti suoi, quelli che non scrisse, Baroncelli si svela come una sorta di moralista secentesco trapiantato nei nostri anni, uno scrittore di Pensieri inevitabili come evitabili sono le trame dei suoi romanzi, scettico, stoico, meravigliosamente libertino di mente.
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Baroncelli Eugenio
Risvolti svelti. Breviario amoroso di vite altrui capitolate
br. "Curzio Barba, l'uomo che si sbagliò di uomo. Nacque nel 1944 a Solarolo (Ravenna). Il paese non era infinito, e la ineludibile compagnia degli uomini, delle donne e degli angeli del cielo di Solarolo lo annoiava mortalmente. Pensando che il miglior rimedio contro la noia fosse la solitudine, si asserragliò in casa. Sembra una fortuna e invece fu una disgrazia. Fino alla fine dei suoi giorni dovette convivere con Curzio Barba, l'uomo più noioso di Solarolo". Prologo di Luigi Leone Carbone. Risvolti di copertina di libri immaginati e su persone reali della vita letteraria e paraletteraria, ma descritte attraverso estrapolazioni erudite e invenzioni non arbitrariamente distillate dagli archivi della memoria culturale. Ciò che ricerca Baroncelli, in questa e nelle altre sue opere che sfuggono a precise classificazioni, è il momento rivelatore da cui possa baluginare un'essenza del personaggio, che si rivela per lo più nel capriccio e nell'ironia di una vita. Il procedere delle sue pagine trasmette una strana saggezza, contagia uno spassionato distacco dal quotidiano come se si fosse, con la propria esistenza, parte di un romanzo non scritto.
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Baroth, Hans Dieter
Das werde ich nie vergessen : Geschichten aus dem Ruhrgebiet
Essen: Klartext-Verl. 2005. 135 Seiten. 20,5x20,5cm. Zustand: Sehr Gut, eher ungelesen; Ppbd.
Bookseller reference : 461328
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