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AAVV
POSTUMA CANZONIERE DI LORENZO STECCHETTI
AAVV POSTUMA CANZONIERE DI LORENZO STECCHETTI . , ZANICHELLI 1935, Copertina: cartonata, in mezza tela. Legatura: a filo refe. Dorso: con impressioni in oro, in tela, scolorito. Taglio: ingiallito. Sguardi: sporchi lievemente, ingialliti. Frontespizio: ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>
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AAVV
SENTENZE MOTTI E PROVERBI LATINI
AAVV SENTENZE MOTTI E PROVERBI LATINI . , G.B.PARAVIA&C. 1935, Copertina: cartonata, sporca lievemente. Legatura: editoriale. Dorso: scolorito. Taglio: ingiallito. Sguardi: ingialliti. Frontespizio: ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Margini delle pagine: ingialliti Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>
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AAVV. 1939 A. VV
A discussion on the variation of Lymnaea in shell-form and anatomy with special reference to L peregra L involuta and allied forms. In 8vo original wrappers pp. 14. Offprint from Proc. Malac. Soc. London 23
unknown
Bookseller reference : 52157
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AAVV. 1945 A. VV
Johnsonia review number issue n. 18 pp. 14 Strombus Ficus Lucapina Diodora Murex operculum indexes
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Bookseller reference : 64667
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Abad Faciolince Héctor
Una poesia in tasca
br. 25 agosto 1987: sono circa le sei del pomeriggio quando Héctor Abad Gómez, medico, professore universitario e attivista per i diritti umani, viene ucciso a colpi di pistola in Calle Argentina, a Medellín. La famiglia lo trova riverso sul selciato. Suo figlio, Héctor Abad Faciolince, assalito da una tristezza che gli impedisce «di sentire la rabbia per intero», gli fruga nelle tasche e trova un foglietto, sul quale il padre ha scritto a mano una poesia sulla morte e sull'oblio, misteriosa e struggente, firmata da tre iniziali: J. L. B. Il pensiero va immediatamente a Jorge Luis Borges, al cui stile il sonetto sembra effettivamente rimandare; eppure, in nessuna edizione dell'opera omnia del grande scrittore argentino compaiono quei versi. La curiosità di risalire al nome del poeta si trasforma presto in un'ossessione, inscindibilmente legata all'urgenza di far luce sulla morte del padre. L'autore intraprende così una ricerca al contempo intima e letteraria, cercando di ricomporre i tasselli di un'opera che sono, in realtà, i tasselli dell'anima.
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ABADIE DANIEL (NE EN 1945).
PETER STAMPELI. GENEVE. SKIRA. 1991.
1991 1991 IN-8 CARRE (24,5 X 28 CENTIMETRES ENVIRON) DE 200 PAGES, RELIURE DE L'EDITEUR A LA BRADEL PERCALINE BEIGE CLAIR, TITRE IMPRIME EN ROUGE, SOUS JAQUETTE ILLUSTREE EN COULEURS ET ETUI DE L'EDITEUR. ILLUSTRE DE TRES NOMBREUSES REPRODUCTIONS IN ET HORS TEXTE, EN NOIR ET EN COULEURS. COMPLETE PAR UNE BIBLIOGRAPHIE.
Bookseller reference : 1223
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Abakanowicz Magdalena
War Games 9 August Bis17 September 1988
Zurich: Turske & Turske 1988. 1st Edition . Soft cover. Fine. Large Format Catalog Of The Exhibition47 Pp. With The Publisher's Complimentary Card And Also A Very Large Folding Color Illustration Of Her Piece "Crowd". <br/> <br/> Turske & Turske paperback
Bookseller reference : 034454
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Abate Carmela
Sogno di una vita
br. Sara fin dalla nascita, non sembra avere la fortuna dalla propria parte. La sua bellezza crea conflitto tra le persone che la circondano durante la sua crescita fino all'età adulta. Incapace di lasciare indifferente chiunque la conosca, genera odio o amore, nessuna mezza misura. Sono proprio questi sentimenti il motore dei suoi spostamenti e delle sue fughe, in particolare quella che la porta tra le braccia di Davide. Nella sua nuova casa sarà il troppo amore che scaturirà nuovi tormenti. Amicizia e famiglia saranno però il porto sicuro di ogni personaggio nel momento in cui la corrente sembra troppo forte.
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Abate Carmelina
Amare e morire una volta sola
brossura Una giovane donna cerca di ricostruire la storia dei suoi genitori, scomparsi prematuramente. Nella sua ricerca scoprirà il percorso di dolore, di gioia e amore che ognuno di noi affronta nella propria vita. Non è solo una storia d'amore forte ed ingenua, ma il racconto di una Sicilia imprigionata dai pregiudizi e dalla mafia, dove a pagare il conto sono spesso solo le donne e i loro grandi sentimenti. È anche uno sguardo sulla grande emigrazione italiana del secolo scorso, ma prima di tutto è la storia di Turi, bambino, ragazzo e uomo che ha saputo affrontare il proprio destino.
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Abate Carmine
Il banchetto di nozze e altri sapori
ril. C'è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L'incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze "saporitòse" di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un'appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell'ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all'autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell'adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l'autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino - a metà strada tra i loro mondi d'origine -, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la 'nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra - la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l'incanto - e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione.
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Abate Carmine
Il mosaico del tempo grande
br. Una calda estate del nuovo millennio: nella piazza assolata di Hora, paese della Calabria fondato secoli fa da esuli albanesi, si ferma un autobus e ne scende una splendida ragazza bionda con un bimbo fra le braccia. Ad assistere al suo arrivo c'è Michele, un giovane fresco di laurea che sta trascorrendo l'ultima estate al paese, prima di emigrare al Nord. E proprio Michele presto scoprirà il segreto di Laura Damis, la bionda sconosciuta. A guidarlo nell'indagine sul passato, a raccontargli le vicende degli antenati albanesi, e quelle più vicine che hanno condotto il padre di Laura, anni prima, a lasciare Hora, è Gojàri, cioè Boccadoro, con le sue mille storie tutte vere e preziose come i tasselli del grande mosaico a cui sta lavorando da tempo.
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Abate Carmine
La collina del vento
brossura Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla "collina del vento" costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all'aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede. Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l'invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s'intreccia con la grande storia d'Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un'intera nazione nel sogno di un benessere illusorio.
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Abate Carmine
La felicità dell'attesa
br. «Il primo a partire fu Carmine Leto, il nonno paterno di cui porto il nome.» Comincia così questa saga che abbraccia quattro generazioni della famiglia Leto, più di un secolo di storie e tre continenti. "La felicità dell'attesa" racconta i destini - più che mai attuali - di quanti lasciarono le sponde del Mediterraneo per cercare fortuna altrove, approdando nella "Merica Bona": una terra dura eppure favolosa, di polvere e grattacieli, sfide e trionfi. Ancora una volta Carmine Abate scava nella nostra memoria collettiva e ci racconta di uomini e donne coraggiosi, protagonisti di una grandiosa epopea tra l'Italia e il "mondo grande". Sostenuta da una lingua ricca e insieme scandita da un ritmo incalzante, cinematografico, sulle pagine prende forma un'indagine narrativa corale che ha il passo serrato di un giallo - al centro c'è infatti il mistero di una morte da vendicare - ma che è soprattutto un appassionato apologo sulle partenze e i ritorni, sugli strappi e i sotterranei legami tra le generazioni, sui tempi della vita e sull'amore che può sopravvivere alla morte.
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Abate Carmine
La festa del ritorno
br. Marco cresce diviso tra la meraviglia di una terra piena di profumi e sapori - la Calabria arbëreshë - e lo struggimento e la rabbia per la lontananza del padre emigrante. Fino a un passaggio del testimone tra generazioni che ha il passo epico di una grande favola iniziatica. La festa del ritorno è un'indimenticabile storia d'amore, un racconto di formazione e una preziosa testimonianza sulla nostra emigrazione. Un romanzo magico, illuminato dalla crepitante lingua di Abate, sospeso tra il realismo di vite scandagliate nella loro quotidiana fatica e l'incanto che nasce dallo sguardo di un bambino.
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Abate Carmine; Vitti A. (cur.)
The wedding banquet and other flavors
br.
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Abate Daniela
Mareluna. Il potere dell'amore
brossura Dafne e Andrea sono due ragazze che dopo aver trascorso sei mesi idilliaci d'amore fiabesco, si lasciano bruscamente strappandosi una promessa: quella di rivedersi a distanza di cinque anni esatti. E i cinque anni sono faticosamente passati e le due protagoniste, rimembrando tutti gli antichi odori dolciastri del loro amore, dovranno decidere se rispettare la promessa o proseguire con le loro vite che nel frattempo hanno subito il naturale processo di cambiamento.
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Abate Francesco
Il prezzo della vita
brossura L'idillio di una storia d'amore che non guarda alle differenze d'età, un matrimonio che sfida maldicenze e cattivi pronostici, la promessa di una vita insieme. Ma sotto la superficie delle apparenze, dietro la maschera delle convenienze sociali e l'immagine che proiettiamo di noi, spesso vive un altro mondo: feroce, cinico e disilluso. Riuscire a non farsi cambiare del tutto dalle cattive esperienze del passato costa fatica, ammettere a se stessi che a volte, per ottenere qualcosa, ci si è venduti richiede uno sforzo maggiore; ma i conti con la propria coscienza, prima o poi, bisogna farli, perché: "Arriva comunque un giorno in cui guardi tutte le persone che ti circondano e capisci che a nessuno di loro piaci, che stanno con te solo perché gli servi, così come tu stai con loro solo perché ti servono".
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Abate Francesco
Oja, o ma'. Testo sardo
ril. Traduzione in sardo di "Mia madre e altre catastrofi". Tostorruda, spitzeca, frida e de coru bonu, svanè-sia e trista: sa mamma de Francesco tenit sèmpiri s'ùrtimu fueddu. Pròpiu che a mamma tua. E che a mamma tua lompit dereta a su coru. Custus diàlugus spantosus, spassiosus chi no fait, sterrint su contu de una vida intera, antzis, de duas: cussa de unu fillu e de sa mamma, de s'infàntzia finrms a oi. Cun gràtzia, ma chentza de acuari nudda, Francesco Abate at scritu sa tragicumèdia de s'acàpiu sentimentali prus dilicau e atrobeddau chi nc'est.
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Abate Francesco
Torpedone trapiantati
br. Una «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul torpedone. Acciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno a una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici. Con la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.
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Abate Francesco; Mastrofranco Saverio
Chiedo scusa
brossura Valter si burla del mondo perché da sempre è abituato a perdere. Pensa che il mondo debba chiedergli scusa. Ma quando una malattia lo porta a un'odissea senza fine nel dolore, sente che invece è lui a dover chiedere scusa a tutti. Perché quello che credeva il suo dolore è una goccia del dolore del mondo. Una goccia dell'ingiustizia senza rimedio e spiegazione. E allora, forse, Valter può scoprire la gioia. La gioia di accettare e di vivere. La voce beffarda e innocente di un uomo che si è sempre rifugiato nel sarcasmo e nel risentimento per non soccombere. La sua caduta e rinascita diventano, in questo romanzo asciutto e commovente, il tentativo di risarcire ognuno per la misera condizione di essere umano di fronte al potere spesso crudele della natura. Ma anche un'indimenticabile dichiarazione di speranza. Saverio Mastrofranco è il nome con cui un "intenditore" di cinema chiamò Valerio Mastandrea chiedendogli un autografo per strada. Da quel giorno l'attore lo usa per piccole incursioni sulla scena musicale e letteraria. Dall'incontro con il giornalista Francesco Abate, il racconto di una storia vera: la vita ha sempre un lato comico, e questo libro, nudo e limpido come una pietra preziosa, lo scopre nel luogo piú impensato. Nel più estremo dolore.
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Abate Vincenzo
Paura
br. La paura è una delle sensazioni più forti che ha accompagnato l'umanità fin dagli albori, una delle emozioni più concrete e potenti che l'autore ha cercato di riproporre con forza in queste pagine. "Paura" è una raccolta di racconti che toccano diversi generi ma che risultano, a un'attenta analisi più approfondita, una vera e propria dichiarazione di amore che l'autore fa nei confronti del genere horror. Prendendo spunto dai grandi maestri della letteratura dell'orrore, come Poe e Matheson, Vincenzo Abate ha tentato di portare su carta gli incubi che l'hanno sempre ossessionato fin da ragazzino. Spaventosi clown assassini, folli predicatori, strani culti segreti, oscure apparizioni notturne. "Paura" è un recipiente ricolmo di alcuni dei peggiori incubi che siano mai stati concepiti.
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Abba Giuseppe Cesare; De Nicola F. (cur.)
Da Quarto al Volturno e noterelle d'uno dei mille
br. Negli ultimi trent'anni di vita Abba si adoperò generosamente per far conoscere le imprese e i personaggi del Risorgimento non solo nelle cerimonie alle quali era invitato come oratore ufficiale, ma anche con numerose opere scritte in particolare per il popolo e per i più giovani, come l'antologia Uomini e soldati, Letture per l'esercito e per il popolo (1890) e Storia dei Mille narrata ai giovinetti (1904). Quanto più tempo però era trascorso dalle imprese garibaldine, tanto più era aumentato in Abba il risentimento per la progressiva indifferenza delle autorità nei confronti di quanti al seguito del Generale avevano combattuto e si erano sacrificati: questi spunti polemici saranno accentuati nei suoi ultimi scritti: da Vita di Nino Bixio (1905) a Cose garibaldine (1907) alle postume Pagine di storia (1912-13).
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Abbad Fabrice
La France des années 20
Armand Colin 1993 13 4x1 6x21cm. 1993. Broché.
Bookseller reference : 500195449
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Abbadessa Emanuela E.
Fiammetta
ril. Fine Ottocento. Fiammetta aspetta da tempo quell'incontro. Ha camminato per Firenze con una curiosa eccitazione addosso, all'idea di conoscere Mario Valastro, il poeta siciliano che lei legge ogni giorno nella solitudine delle sue stanze di maestra. Quando finalmente ce l'ha di fronte, tira fuori tutto il proprio carattere: gli tiene testa e sa essere seducente con intelligenza. E lui si sente attratto da questa donna minuta e sfrontata, la cui sensualità è nascosta come la ciocca rosso vermiglio tra i suoi capelli. Tornato a Catania, il poeta non si riconosce più. Aspetta le lettere di Fiammetta e non si cura della madre e della zia, le temibili sorelle Strazzeri. Possibile che lui, che di una moglie non voleva saperne, si sia innamorato? Anche Fiammetta è stupita: per lei una donna deve essere libera di costruire il suo destino e mai avrebbe immaginato di metterlo nelle mani di un uomo. In lui però vede rivolta e comprensione, che altro può essere l'amore? Ma dopo un viaggio di nozze idilliaco, a casa tutto precipita. Fiammetta deve fare i conti con se stessa e con una tentazione cui è difficile resistere.
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Abbate Ciro
Gli artigli dell'Aquila Nera
brossura Come potrà un semplice tenente della polizia di New York, affrontare gli autori di uno degli attentati più efferati della storia umana? Il protagonista, Allan Crawford, vi trascinerà in un abisso oscuro, rivelandovi la risposta; affrontando senza timore, la più spietata delle organizzazioni. "Le sue grinfie hanno lacerato il mondo. Un gruppo di donne e uomini liberi le darà la caccia senza tregua." Un thriller fantapolitico e non solo.
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Abbate Fulvio
Intanto anche dicembre è passato
br. Nell'autunno del 1961, in una Palermo dove i furori locali si propongono come una favola dantesca e il miraggio è una Parigi immaginata come un manifesto a colori, uno strano personaggio, zio Hitler, si trasferisce in casa Abbate per imbiancare le pareti dell'appartamento dove al piccolo Fulvio dà ripetizioni di matematica un altro disperso dal puzzle del Novecento, Ettore Majorana. L'epopea della famiglia Abbate si popola di Storia e di storie: papà Totò avido lettore di "Quattroruote" e Gemma, la madre, insegnante di francese e meravigliosa bugiarda, incorniciano una girandola di personaggi che si affacciano dal terrazzo della fantasia e del mondo reale. Charles De Gaulle e Albert Camus, Tintin e i Compagni di Baal, il trotskista Faraci e un prete regista di film porno si rincorrono su un fondale a quinte, che da Fort Apache va al golfo di Mondello, sino ad affacciarsi sugli Champs-Elysées. Tutto quanto ruota intorno a Fulvio, che inizia il suo apprendistato nel mondo mescolando la fantasia alla filigrana della storia. Il racconto di un universo bambino smaltato dalla tinta fosforescente della memoria: un romanzo sull'inizio e la scomparsa delle cose e delle persone, sulle mille sfumature dell'amore e sulla serenità della fine.
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Abbate Fulvio
Quando è la rivoluzione
br. A Roma, nei dintorni del 1968, la rivoluzione ha il brivido di febbraio, la faccia di Mao e le note di Bandiera rossa eseguita da Claudio Villa. Gli insorti locali hanno intanto conquistato una rinomata trattoria del circondario, «L'Antico Girarrosto», dunque anche Velletri sta per capitolare. Peccato, proprio lì stava per aprirsi il banchetto di nozze di Serena e Canio, ragazzi di quartiere, appassionati di Drupi. Tra gli invitati, accanto a papà Stelvio, anche una maga di «sapienza etnisca» e Athanor, dobermann di provata lede neofascista, amatissimo dalla sposina. Intanto nel salotto «borghese» dell'inenarrabile Marinella Cacciavillani, «amicissima di Moravia», in piazza di Spagna, la notizia piomba come un lieto macigno. In molti, dal pittore Mario Schifano allo stesso Moravia, dal regista Bellocchio allo psicanalista in Porsche Gepi Sparapano, a un sospirato Ugo Tognazzi, tutta «bella gente», avevano infatti sperato nella sommossa, magari vigilata da un ciclopico improbabile pallone aerostatico, lì sul cielo di Trinità dei Monti. Uno strabiliante e grottesco romanzo di fantapolitica, spietatamente comico ispirato alla prosa letteraria del Fantozzi di Paolo Villaggio. Un racconto-mondo sull'assurdo politico che, citando Marx citato da Althusser - «In ogni caso, la storia ha più fantasia di noi» - mette insieme la stagione che rese possibile sia ogni genere di paradosso come il «matrimonio comunista» {sic). Un romanzo colmo di luoghi, personaggi, facce, oggetti, reperti, cimeli, soprammobili, memorabilia culturali tratto da una storia vera, l'esistenza avvenuta di un gruppo maoista, «Servire il popolo», che sognava possibile la dittatura del proletariato perfino laggiù a Rocca di Papa e negava ai «compagni» anche il diritto alla masturbazione, un romanzo sull'assenza di laicità in ogni rivoluzione. E sulla stupidità della «bella gente», sempre lì a fiancheggiare ogni luogo comune. Un libro più vivo e puntuale che mai dopo un decennio dalla sua prima comparsa.
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Abbate Fulvio
Zero maggio a Palermo
br. Sono i primi anni settanta, Ale e Dario sono due adolescenti alla scoperta del mondo, con qualche ideale di rivoluzione. E questo ideale ha per loro un solo nome: comunismo. Ci credono con l'entusiasmo di chi ha ancora tutta la vita per vedere realizzati i propri sogni, ci credono senza considerare neppure alla lontana l'eventualità di una delusione o addirittura la stessa fine del PCI. Si rimboccano le maniche, filtrando il quotidiano attraverso memorie e proiezioni, critiche e fantasie, in una città animata da se stessa, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi, come quelli dei Beati Paoli. Un racconto nato dalla volontà di dare finalmente un romanzo a Palermo, la città "Felicissima". A ventisette anni dalla sua prima pubblicazione, nel 1990, torna con una nuova nota dell'autore e una postfazione inedita di Giorgio Vasta, il romanzo che ha rivelato il talento visionario di Fulvio Abbate.
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Abbate Paolo
Abubakar
brossura Abubakar è una piccola leonessa della savana in Tanzania, un cucciolo nato libero e con una gran voglia di conoscere ciò che la circonda. La sua curiosità però un giorno la porta ad allontanarsi troppo dal suo ambiente, ed è così che cade in trappola nelle mani dell'uomo. Per lei inizia una lunga avventura attraverso tante realtà diverse, culture e popoli che, visti con i suoi occhi, finiscono per assomigliarsi ed essere accumunati da un'insensatezza di fondo. L'assurdo universo degli umani narrato con gli occhi di chi appartiene ad un mondo animale incontaminato. La meraviglia della natura, il cielo, le stelle e in parallelo una realtà corrotta dal denaro, dalla bramosia di potere, dall'idiozia umana. Una scrittura scorrevole che riesce, con estrema semplicità, a mettere a nudo la follia umana, cogliendone l'inadeguatezza di fronte alla bellezza di un mondo animale fatto d'istinto e di emozioni.
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Abbate Paolo
Acqua viva
br. "Acqua viva" è una storia che nasce dalla globalizzazione e racconta come soltanto pochi reagiscono a ciò che tutti pensano sia sbagliato. Il corpo umano è in sostanza acqua, la maggior parte della superficie terrestre è acqua, il mondo animale e vegetale vive solo se esiste l'acqua. Smisurato è il potere di chi riesce a controllarla. L'oro blu è il destino di un giornalista d'inchiesta venezuelano. Nato in una famiglia della profonda Gran Sabana, è costretto a trasferirsi neanche maggiorenne negli Stati Uniti, dove trova il vero amore e soprattutto il suo cammino. La sua missione è rendere tutti consapevoli delle relazioni che uccidono lentamente il nostro ecosistema, nascondendo spesso interessi individuali sotto la veste del populismo o sfruttando l'emotività collettiva. La ricerca lo porterà in molti paesi dove troverà culture diverse ma dinamiche simili: Sud America, Africa, Asia ed infine il nostro Belpaese. E proprio in Italia, nella maniera più inaspettata, la sua eredità attraverserà le generazioni per guidare il cambiamento.
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Abbey Edward
Desert solitaire. Una stagione nella natura selvaggia
br. "Desert solitaire" è diventato un libro di culto sin dalla sua pubblicazione, nel 1968. Un racconto provocatorio e mistico, arrabbiato e appassionato, in cui Edward Abbey ci restituisce la sua esperienza di ranger nell'Arches National Monument, nel Sudest dello Utah, catturandone l'essenza e trasmettendoci il desiderio di vivere nella natura e conoscerla nella sua forma più pura: silenzio, lotta, bellezza abbagliante. Ma "Desert solitaire" è anche il grido angosciato di un uomo pronto a sfidare il crescente sfruttamento operato dall'industria petrolifera, mineraria e del turismo. Sono trascorsi quasi cinquant'anni, e le osservazioni di Abbey, le sue battaglie, non hanno perso nulla della loro rilevanza. Anzi, oggi più che mai, "Desert solitaire" ci chiama a combattere, mettendoci di fronte a un'ultima domanda fondamentale: riusciremo a salvare ciò che resta dei nostri tesori naturali prima che i bulldozer manovrati dal profitto colpiscano ancora?
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Abbondati Manolo C.
Crooner
brossura Il romanzo si sviluppa nel mondo della musica jazz, pop, r&b e latino-americana. Un giovane cantante, Chris, appassionato di musica jazz, riesce a raggiungere il successo in America, grazie all'aiuto del suo mentore, un crooner affermato, Pasquale Merigliano. Ma nella vita non tutto funziona come ce lo auspichiamo, così per colpa della donna sbagliata, i sogni di Chris si infrangono, portandolo ad una crisi artistico-esistenziale. L'amore e la vera amicizia saranno il balsamo che farà rinascere ogni cosa? Le vicende di questo romanzo, si alternano tra dramma, amore e amicizia, senza trascurare momenti di ilarità.
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ABBOTT Grace 1878 1939
Signature
This influential social worker helped to organize 1908 and direct 1908-17 the Immigrants' Protective League; she was crucial to the 1918 ruling declaring child labor laws unconstitutional 1918 and served as chief of the U.S. Children's Bureau from 1921 to 1934. Uncommon signature heavy stock 3" X 2" card n.p. n.d. Very good. Minor age toning; mounting traces on verso. "Head of national Child Welfare" inked below her signature in another very small hand. A bold attractive example. unknown
Bookseller reference : 14205
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Abbott John 1939
The Iranians : how they live and work / John Abbott
Newton Abbot : David and Charles 1977. First Edition. Fine cloth copy in a near-fine very slightly edge-nicked and dust-dulled dw now mylar-sleeved. Remains particularly and surprisingly well-preserved overall; tight bright clean and strong.; 8vo 8"" - 9"" tall; 168 pages; Physical desc. : 168p. : ill. 1 map 1 port. ; 23cm. Subjects: Iran - Social life and customs. Iran - Social conditions. Series: How they live and work. Newton Abbot : David and Charles hardcover
Bookseller reference : 177917 ISBN : 0715374575 9780715374573
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Abbott Edwin A.
Flatlandia
br. A Flatlandia tutto ha due dimensioni: gli abitanti sono figure geometriche piane, l'alto e il basso non esistono, i tetti sono a nord e i pavimenti a sud. La società è organizzata in una rigida gerarchia che va dai Triangoli Isosceli alla perfezione dei Cerchi. Ci si riconosce "tastandosi", o intuendo il numero dei lati dal modo in cui sfumano nel Nebbione. C'è stato una volta il colore, ma è stato bandito per riportare tutto all'ordine e alla regolarità. Impossibile immaginare l'esistenza di altri universi. Fino a quando il narratore, un Quadrato, incontra una Sfera che lo trasporta a Spacelandia, un mondo a tre dimensioni, fatto di solidi, di altezze e di profondità. Che possa dunque esistere anche un mondo a quattro dimensioni? Jeu d'esprit e satira sociale, allegoria pedagogica e racconto di fantascienza, "Flatlandia" è un classico senza tempo, che unisce in modo sorprendente matematica e letteratura, e ci spinge a guardare oltre le nostre "dimensioni" e i nostri confini, per mettere da parte i preconcetti e viaggiare lontano con l'immaginazione.
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Abbott Edwin A.
Flatlandia
br. Se si considera la personalità dell'autore e l'estroso argomento, Flatlandia potrebbe apparire come un capriccio letterario, rampollato semmai nell'otium accademico di un bonario erudito ottocentesco. Potrebbe essere definito un compiaciuto paignion, un esercizio virtuosistico animato dal "gusto minuto, miope, paziente dello svolgimento di un teorema".
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Abbott Edwin A.
Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni
br. "Il mondo è una superficie piana come quella di una carta geografica, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. La loro è una società rigidamente gerarchica: la casta più vile è quella delle donne". Un classico del fantastico, con un saggio di Giorgio Manganelli.
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Abbott Edwin A.
Flatlandia. Storia fantastica a più dimensioni
brossura "Flatlandia" è stato pubblicato anonimo nel 1882. Abbott vuole spiegare la natura delle tre dimensioni che conosciamo, in modo da prepararci all'eventualità di una quarta dimensione, ancora sconosciuta. Così immagina un mondo a due dimensioni, Flatlandia, dove la terza dimensione è inconcepibile. Ma che cosa succede se un abitante di Flatlandia si rende conto che un'altra dimensione è, non solo concepibile, ma addirittura esistente? Al suo primo apparire, l'opera di Abbott non riscosse particolare attenzione. Ma è nel 1920, nel secolo di Einstein, che inizia ad attirare l'interesse di molti per l'evidente analogia con lo sforzo di comprensione che la teoria einsteiniana portava con sé. Come è noto, infatti, la teoria della relatività aggiunge una quarta dimensione, il tempo. Da allora questo libro è diventato un classico della letteratura, contaminata con la scienza. Prefazione di Claudio Bartocci.
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Abbott Edwin A.
Flatlandia. Un'avventura di molte dimensioni. Testo inglese a fronte
br. Racconto straordinario, satira sociale dell'età vittoriana, gioco intellettuale supremamente matematico e amato da fisici e scienziati di tutto il mondo. Un universo fantastico, un grande esercizio dell'immaginazione. "Flatlandia" è la più grandiosa forma che assume quello che definiamo un classico senza tempo. «Chiamo il nostro mondo Flatlandia», così inizia il resoconto del viaggio in uno straordinario mondo a Due Dimensioni. A guidare il lettore in un questa dimensione - che dobbiamo immaginare come un enorme foglio di carta in cui Linee Rette, Triangoli, Pentagoni e altre figure si muovono liberamente - è un Quadrato. Da più di cento anni "Flatlandia", con la sua creatività e fantasia, suggestiona e affascina l'immaginazione dei lettori di tutto il mondo tesi nella speranza che alla fine, con il Quadrato, saranno iniziati ai misteri e alle libertà delle infinite dimensioni dell'Universo.
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Abbott Edwin A.; Büchi A. (cur.)
Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br. Flatlandia (Flatland: A Romance of Many Dimensions) è un romanzo scritto da Edwin Abbott Abbott nel 1884. Si tratta di un libro che unisce fantascienza, satira della società vittoriana e politica, rivelandosi una grande allegoria letteraria. Il mondo di Flatlandia è popolato da Quadrati, Triangoli, Cerchi e Linee che vivono in un universo bidimensionale, tutti rigorosamente divisi per classe e sesso. Il narratore è proprio uno di essi, un Quadrato. Egli guiderà i lettori nel proprio mondo spiegando le brillanti implicazioni della vita bidimensionale. Successivamente, invece, racconterà della sua scoperta di altri universi geometricamente più complessi come quello tridimensionale, rappresentato dall'incontro con una Sfera. Inizia in questo modo un vero e proprio viaggio di conoscenza, che lo condurrà verso ciò che difficilmente può essere concepito dalla mente. Un libro unico, diventato oggetto di culto da parte della comunità scientifica e non solo.
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Abbott Edwin A.; Carlotti G. (cur.)
Flatlandia
br. Tra le grandi allegorie letterarie, "Flatlandia" è sicuramente quella che rimane oggetto di maggior culto tra scienziati, cyberpunk e appassionati di letteratura fantastica. Il mondo piatto immaginato e descritto minuziosamente nei suoi usi e costumi da Edwin Abbott può essere abitato soltanto da figure geometriche che frequentano una scala sociale che discende dai poligoni fino ai triangoli (e più in là fino alle povere semplici linee rette - le donne - a cui non è data neppure la bidimensionalità), tutte quante inconsapevoli della possibile esistenza di dimensioni altre. Abbott delinea in queste pagine una satira assai poco velata della società vittoriana rigidamente divisa in classi. Ma il fascino di "Flatlandia" va ben oltre il contingente del pamphlet politico. Nella seconda parte del libro Abbott narra difatti l'incontro del suo protagonista, il Quadrato, io narrante dell'opera, prima con il mondo monodimensionale di Linealandia, e in seguito con un'inconcepibile Sfera, alla ricerca di un apostolo che possa divulgare il concetto della tridimensionalità nel paese di Flatlandia, trascinando così il Quadrato in un viaggio iniziatico in altre dimensioni.
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Abbott Grace 1878 1939
The Immigrant and the Community
HardPress Publishing 2013-01-28. Paperback. Good. HardPress Publishing paperback
Bookseller reference : SONG1313159824 ISBN : 1313159824 9781313159821
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ABC
Bilderbogen (ca
45 : 35,5 cm) mit von 5 Blöcken gedrucktem Alphabet mit kl. Illustrationen sowie arabischen u. römischen Ziffern von 1 bis 10. Druck auf Bütten ("D & C Blauw"). Ohne Ort, Verlag u. Jahr, Niederlande um 1850.
Bookseller reference : 149164
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ABC Buch
(Deckeltitel)
Neudruck eines anonymen Bilderbuchs von ca. 1890/1900 aus den Beständen des Museums für Deutsche Volkskunde. Nachwort von Inga Wiedemann. Berlin, Verein der Freunde des Museums für Deutsche Volkskunde, 1979. 4to. 6 beidseitig farbig bedruckte Blätter (inkl. Deckel) mit Darstellungen zum ABC. Farbiger Or.-Kart. [3 Warenabbildungen]
Bookseller reference : 192574
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Abdel-Kader A.Razak.
ISRAELE E IL MONDO ARABO. Ebrei e arabi di fronte all'avvenire.
(Codice MD/1168) In 8º (21 cm) 516 pp. Molto sottolineato e con note a matita di studioso, nei primi 3 capitoli. Brossura editoriale, buono stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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Abdel-Malek Anouar.
ESERCITO E SOCIETA' IN EGITTO 1952-1967.
(Codice IS/0378) In 8° XX-333 pp. Prima edizione. Brossura originale, lievemente usato accenno di orecchie ma buono stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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Abdolah Kader
Calila e Dimna
brossura Dalla scoperta delle "Mille e una notte", il mondo esotico di un millenario Oriente con i suoi eremiti, fanciulle belle e mariti gelosi, servi infidi e improvvidi mercanti, animali parlanti è per noi sinonimo di fiaba. È a questa stessa tradizione che appartiene "Calila e Dimna", "uno dei sei o sette antichi libri persiani più importanti, la nostra prosa più bella", dice Kader Abdolah che l'ha voluto rielaborare nel suo olandese poetico, per offrirlo in moderna versione, filtrata dalla sua sensibilità di scrittore esule, come un "antico gioiello" donato ai lettori occidentali. Al cospetto di Ray Dabashelim, lo scià dell'India, è il bramino Bidpai chiamato a svolgere il ruolo di Shahrazad, e a trovare per ogni caso della vita il giusto hekayat, il racconto che diverta e serva da esempio. Una spirale di aneddoti ed episodi in cui uomini e animali, come gli emblematici sciacalli del titolo, si alternano per mettere in scena l'infinita varietà della commedia umana. Non sempre i vizi vengono puniti e le virtù premiate: spesso la fortuna vale più del merito. "Nessuno sfugge al suo destino, né le dure montagne, né i cerbiatti con le loro zampette bianche", ma due cose restano nel fluttuare della sorte: l'amicizia capace di superare antichi odi, e quella sospensione miracolosa del fluire del tempo data dalla parola.
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Abdolah Kader
Il corvo
brossura "Nei racconti della tradizione persiana c'è sempre un corvo che vola in cielo", come un messaggero, un testimone, depositario di quel patrimonio di storia e cultura che Kader Abdolah porta fino a noi. In questo romanzo d'ispirazione autobiografica, il rifugiato iraniano Refid Foaq narra il lungo viaggio della sua vita: dalla falegnameria del padre, fervente musulmano, dove cresce il suo spirito curioso e ribelle, a Teheran, dove giovane universitario entra nella resistenza contro gli ayatollah e dopo mille avventure viene salvato in extremis dalla giovane che diventerà sua moglie, alla fuga, l'approdo in Olanda e la scommessa di una nuova identità, che concili passato e presente, l'operaio alla catena di montaggio e l'aspirante scrittore deciso a realizzare con la nuova lingua, quella della libertà, l'antica vocazione letteraria. Una lingua che si arricchisce di colore e ispirazione nell'incontro tra Oriente e Occidente, e in cui l'avventura di una vita diventa quella di un intero popolo di migranti sospeso tra due mondi, che trova nell'apertura e nello scambio la via per dare nuovi orizzonti alle proprie radici.
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Abdolah Kader
Il re
brossura "Ho lasciato morti dietro di me, i miei compagni di lotta sono in carcere o sepolti in qualche cimitero, mentre io vengo ricevuto ovunque come un re". Come i precedenti romanzi di Kader Abdolah, anche "Il re" è frutto di una febbrile urgenza di scrivere, di un dovere etico della memoria. Siamo nella Persia a cavallo tra Otto e Novecento, al centro del Grande Gioco tra Russia, Francia e Inghilterra per il dominio asiatico. Ma è anche l'alba della globalizzazione, una brezza incessante spazza via tradizioni millenarie per portare modernità e profondi cambiamenti. Debole, ostinato, vendicativo, più interessato alle duecentotrenta donne del suo harem e alla gatta Sharmin che ai problemi dell'Iran, lo scià Naser non sa intercettare gli snodi cruciali della storia, ma proprio per questo mantiene il fascino umano del perdente legato a un mondo che scompare. A lui si contrappone il visir Mirza Kabir trisavolo dell'autore - che lotta invece per un futuro di progresso, sognando la costruzione di scuole, fabbriche, ferrovie, ospedali e il diffondersi dei vaccini. Con "Il re" si ritrova l'Abdolah de "La Casa della Moschea", il cantastorie affabulatore che rievoca profumi e atmosfere da mille e una notte, ma soprattutto un interprete del suo tempo, capace di cogliere il parallelo tra l'arrivo del telegrafo nella Persia di Naser e quello di internet nell'Iran di oggi.
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Abdolah Kader
Il sentiero delle babbucce gialle
br. Sultan Farahangi, famoso cineasta iraniano rifugiato in una fattoria della campagna olandese, si immerge nei ricordi per riannodare i fili della sua avventurosa esistenza e raccontarla in una catena di storie seguendo le orme di Sherazade. Un viaggio nella memoria che come d'incanto ci trasporta nell'antica città di Arak, divisa fra tradizioni secolari e la forzata modernizzazione a stelle e strisce con cui lo scià, nel secondo dopoguerra, importa la gomma da masticare e il seducente mondo del cinema. Figlio di una nobile famiglia di commercianti di zafferano e cresciuto in un castello fiabesco, tra gli spiriti tutelari del nonno, le lotte femministe della cugina Akram jun e l'amicizia del feroce bandito Hushang Braccio Mozzo, Sultan comincia a osservare il mondo fuori con il cannocchiale dell'alta torre dove ama rifugiarsi. Scopre così quella vocazione che lo condurrà alla scuola di cinema di Teheran e poi a intrecciare il suo destino con quello della regina Farah Diba e dell'ayatollah Khomeini, a interrogarsi sulla libertà dell'arte e sull'etica del sacrificio per una causa, a subire il carcere politico e a trovare la via di fuga per la vita in Europa. Fondendo realtà, mito e fiaba orientale con raffinatissima grazia poetica, Kader Abdolah rievoca l'antica Persia e i mutamenti che l'hanno travolta in un romanzo di formazione che è in realtà un viaggio interiore alla ricerca di sé, delle proprie radici di uomo e di artista. Il percorso pieno di nostalgia di un migrante d'eccezione per mappare i sentieri che la vita gli ha offerto e ricomporre attraverso la letteratura il disegno di un'esistenza destinata a farsi ponte tra due mondi.
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